Principi Nutritivi: i MICRONUTRIENTI VITAMINE Le Vitamine sono un gruppo di sostanze organiche di vario tipo. Esse sono indispensabili per la crescita e la corretta regolazione delle attività vitali del corpo umano. Sono contenute negli alimenti in concentrazioni minime (si dice “presenti in tracce”). La maggior parte di esse devono essere introdotte con la dieta perché il nostro organismo non può sintetizzarle oppure la sintesi risulta insufficiente. Le vitamine: sono nutrienti regolatori del metabolismo Le vitamine: non forniscono energia Le vitamine: alcune costituiscono la struttura dei coenzimi Le vitamine: agiscono in dosi minime VITAMINE LIPOSOLUBILI (solubili nei grassi): A, Considerando la loro solubilità si distinguono in: D, E, K VITAMINE IDROSOLUBILI (solubili in acqua): C, La loro carenza provoca malattie dette: gruppo B, PP, H AVITAMINOSI = mancanza totale di una o più vitamine (rara nella nostra società) IPOVITAMINOSI = mancanza parziale di una o più vitamine (ancora diffusa nella nostra popolazione). VITAMINE E NUTRIZIONE A causa di diete particolari, stress, iperattività ecc gruppi di persone possono soffrire di “carenza vitaminica marginale”. Per prevenire questa condizione di “rischio ipovitaminico” è consigliabile il consumo adeguato di alimenti ricchi di vitamine (frutta e verdura) e ridurre la perdita di queste sostanze durante i processi di trasformazione e cottura del cibo. L’IPERVITAMINOSI è uno stato tossico dovuto ad iperdosaggi di vitamine che vengono introdotte dieteticamente attraverso integrazioni vitaminiche sconsiderate Una dieta equilibrata, basata su uno svariato ed appropriato apporto di alimenti è in grado di garantire un buono stato di nutrizione vitaminica. Ricordare che alcune vitamine si alterano con: La cottura prolungata Il diverso grado di acidità (pH) Esposizione all’ossigeno dell’aria VITAMINE LIPOSOLUBILI IN BREVE VITAMINE IDROSOLUBILI IN BREVE SALI MINERALI Sono principi nutritivi non energetici, in piccole quantità negli alimenti, principali costituenti delle rocce della crosta terrestre, in soluzione nelle acque superficiali e sotterranee Simbologia Rappresentano circa il 4% in peso di tutto il corpo umano, dove si trovano presenti sia come costituenti della struttura ossea, sia combinati con sostanze organiche che in soluzione nei liquidi organici (sangue, urina, saliva, linfa). Chimicamente i sali minerali sono elementi inorganici di carattere neutro che tendono a dissociarsi, in ioni positivi (cationi) e ioni negativi (anioni), quando sono in soluzione. Classificazione dei Sali Minerali in: Macroelementi per indicare i minerali presenti in quantità abbastanza elevate ed il cui fabbisogno giornaliero supera i 100 mg o più. Microelementi o Oligoelementi per indicare i minerali presenti in piccole quantità ed il cui fabbisogno giornaliero non supera i 100 mg. Calcio (Ca) Fosforo (P) Magnesio (Mg) Sodio (Na), Potassio (K), Cloro (Cℓ) Alcuni Sali Minerali svolgono: una funzione plastica in quanto partecipano alla struttura del corpo umano (es.: ossa e denti), mentre altri sono bioregolatori in quanto partecipano alle reazioni metaboliche ed all'attività degli enzimi. Poiché vengono facilmente eliminati con il sudore, le urine e le feci, il nostro organismo deve reintrodurli attraverso un consumo adeguato di alimenti e bevande. A differenza delle vitamine, i sali minerali non vengono danneggiati dalla luce o dal calore, ma alcuni si possono perdere perché entrano in soluzione con l'acqua di cottura. Ferro (Fe), Zolfo (S), Zinco (Zn), Rame (Cu), Iodio (I), Fluoro (F), Manganese (Mn), Selenio (Se) IL SALE DA CUCINA Il sale da cucina o cloruro di sodio (NaCℓ) si usa in alimentazione per dare sapidità ai cibi o per conservare alcuni generi alimentari. In natura si trova sciolto .nell'acqua di mare (sale marino) o in masse cristalline sotterranee (salgemma). I costituenti del sale cioè il sodio (Na) ed il cloro (Cℓ) sono elementi importanti che regolano, nel nostro organismo, l'equilibrio acido-base, la pressione osmotica, il bilancio idrico e l'eccitabilità neuro-muscolare. Il cibo che noi consumiamo giornalmente, specie se vegetariano, garantisce sufficientemente l‘apporto di questi due elementi. Nella nostra società si tende invece ad esagerare con il consumo di sale sia per una certa propensione culinaria ad un suo abuso, sia per il fatto che molti alimenti conservati sono ricchi di cloruro di sodio (es.: insaccati, formaggi, vegetali sottoposti alla tecnica della "scottatura" prima della conservazione). E' stato calcolato che nel nostro Paese il consumo medio di sale è di circa 10 g al giorno mentre per l'uomo adulto sarebbero sufficienti 3-5 g al giorno. Ciò significa che un eccessivo consumo di sodio con la dieta favorisce ipertensione arteriosa con effetti negativi per le persone sofferenti di disturbi cardiaci. ACQUA Descrizione L'acqua è il costituente principale del nostro organismo ed in genere degli organismi viventi. E' un composto chimico di formula H2O (due atomi di idrogeno legati ad un atomo di ossigeno) Rappresenta la sostanza maggiormente diffusa in natura dove si può trovare come: acqua meteorica (pioggia, neve, grandine); acqua superficiale (fiume, lago, mare, ghiacciaio); acqua sotterranea (acqua di falde sotterrane) acqua sorgiva (acqua che riaffiora in superficie dal sottosuolo). Nel nostro organismo, il contenuto di acqua varia secondo la costituzione, l'età ed il sesso: nel neonato raggiunge in media circa il 75% del peso corporeo, mentre nell'uomo adulto rappresenta circa il 60%. Dal punto di vista nutrizionale l'acqua è importantissima in quanto costituisce il solvente attraverso il quale vengono assorbiti i nutrienti e nel quale vengono escreti i prodotti di rifiuto. Quasi tutte le reazioni metaboliche del corpo umano avvengono nel mezzo acquoso inoltre, l'acqua contribuisce alla termoregolazione corporea (es.: fenomeno della sudorazione). Dal punto di vista pratico l'importanza di questo nutriente è dimostrata dal fatto che senza cibo possiamo vivere con le nostre riserve corporee anche al limite delle 10 settimane ma senza acqua si perde la vita nel giro di pochissimi giorni. In determinate condizioni fisiologiche il nostro organismo può essere sottoposto a disidratazione che consiste in una eccessiva perdita di acqua e di sali minerali in essa disciolti; in questo caso è bene reintegrare le perdite con bevande e alimenti adeguati. Si parla invece di iperidratazione quando nel nostro organismo vi è un eccessivo ristagno di liquidi che vanno a "intossicare" i vari tessuti. La quantità di acqua necessaria quotidianamente al corpo umano può essere definita. - acqua esogena, quella introdotta con bevande ed alimenti; - acqua endogena, quella proveniente dalle reazioni di scissione dei nutrienti all'interno delle cellule.