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ATTO N . 345
INTERROGAZIONE
del Consigliere CARBONARI
“RIDUZIONE DELL'INQUINAMENTO DELL'ARIA DA PM10 - INTENDIMENTI DELLA G.R.
VOLTI AL POTENZIAMENTO DEL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE E AL
CONTENIMENTO DEL TRAFFICO VEICOLARE, NONCHE' ALLA REVOCA DELLE
CONCESSIONI ALL'INCENERIMENTO DI RIFIUTI DA PARTE DEI POLI ACEA E TOZZI
HOLDING DI MARATTA DI TERNI, EVITANDOSI ANCHE L'INSTALLAZIONE DI UN ULTERIORE
INCENERITORE IN UMBRIA”
Depositato alla Sezione Flussi Documentali, Archivi e Privacy
il 04/01/2016
Trasmesso al Presidente della Giunta regionale il 04/01/2016
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4 gennaio 2015
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
ai sensi dell'art. 88 Regolamento interno dell'Assemblea legislativa
OGGETTO: iniziative per la riduzione dell'inquinamento dell'aria da PM10, trasporto
pubblico e plateali criticità ambientali e sanitarie: revoca autorizzazioni inceneritori.
PREMESSO CHE
I livelli di inquinamento da PM10 (senza voler citare in questa sede il ben più pericoloso PM
2,5), misurati dalle stazioni ARPA hanno superato i valori consentiti dalla normativa vigente
a Perugia, Terni, Narni, Foligno, Città di Castello e Gubbio.
Nell'anno 2015 le centraline di misurazione ARPA hanno rilevato uno sforamento dei valori
limite di PM10 previsti per legge nella città di Terni per 68 giorni, a Narni Scalo per 37 giorni,
a Perugia per 36 giorni, Foligno per 36 giorni, Spoleto (San Martino in Trignano) per 37
giorni.
Che di conseguenza alcune amministrazioni comunali hanno valutato o dovuto ordinare
misure straordinarie atte a ridurre I livelli di inquinamento da polveri sottili quali blocchi del
traffico veicolare, con gravi disagi per i cittadini.
PREMESSO INOLTRE CHE
i livelli di PM10 registrati dalla centraline ARPAè localizzato a Terni, dove, oltre alla
maggiore concentrazione di impianti industriali, sono localizzati due inceneritori di rifiuti.
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La Regione Umbria incentiva nel Piano di Sviluppo Rurale (PSR) impianti a biomasse,
notoriamente responsabili di una elevata concentrazione di polveri sottili.
CONSIDERATO CHE
A seguito della grave crisi economica ctie ha colpito Umbria TPL e Mobilità, in tutto il
territorio regionale, ed in particolare nei capoluoghi Perugia e Temi, vi è stato un drastico
calo del numero di corse nel trasporto pubblico locale.
Il numero di collegamenti ferroviari ex FCU è drasticamente calato e, secondo il Piano
trasporti, si ridurrà addiritturaa un terzo rispetto a quello attuale sulla tratta Perugia (PSG) Terni, peraltro totalmente elettrificata, ma tuttora inspiegabilmente percorsa da motrici
alimentate a diesel, mentre il tram-treno resta una chimera.
Molti utenti, soprattutto pendolari, sono di fatto impossibilitati ad usufruire del servizio
pubblico su rotaia o gomma e sono costretti a fare affidamento su mezzi di trasporto privati,
in una cornice nella quale la Regione non ha operato differenze tra alimentazioni (benzina,
diesel, gas metano, gpl, ibrido, elettrico) contribuendo ad aggravare pesantemente
l'inquinamento, comportando un'maggior costo e disagio per tante famiglie e lavoratori.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
Nel documento della Presidente della Giunta regionale recante "Umbria 2020 - Linee
programmatiche 2015-2020" si riconosce che "la dimensione regionale e locale della
mobilità costituisce uno dei presupposti sia dello sviluppo economico, che della inclusione e
coesione sociale" e si ribadisce l'obiettivo di "mettere in sicurezza l'intero sistema di
trasporto locale e regionale" e "mantenere, per quanto possibile, gli attuali standard qualiquantitativi dei servizi, recuperando al contempo ulteriori margini di efficienza e ricercando
forme e modalità di progressiva integrazione tra servizi"'.
Nel medesimo documento si scrive che "occorrerà innanzitutto concentrare l'attenzione
sulle politiche che consentono di rafforzare le reti di relazione tra aree forti e aree interne
deboli della Regione ... permettere una migliore accessibilità alle principali infrastrutture di
trasporto ... rendere disponibile una maggiore offerta di servizi a media e lunga
percorrenza".
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Con riferimento al trasporto ferroviario si scrive "una forte valenza assume anche lo
sviluppo della rete per mobilità ecologica, sia per finalità di mobilità alternativa all'auto -
specie all'interno e in vicinanza dei centri urbani - sia per finalità turistiche (aree
extraurbane)", riconoscendo che "il potenziale ritorno economico degli investimenti in
questo settore è ancora sottovalutato".
SI INTERROGA LA GIUNTA
Su quali misure di carattere urgente e quali iniziative strutturali nel medio e lungo periodo
intenda porre in essere per potenziare il trasporto pubblico a livello regionale e locale,
nonché le scelte specifiche che voglia perseguire per ridurre il traffico veicolare e
l'inquinamento da PM10, comunicando, a fronte di criticità ambientali e sanitarie ormai
ampiamente certificate, in che modo e entro quale termine intenda revocare le concessioni
airincenerimento dei poli Acea e Tozzi Holding di Maratta (Terni), evitando altresì
l'insediamento dì un terzo inceneritore in Umbria così come previsto dal Governo Renzi,
informando infine se intenda scongiurare nuovi finanziamenti per impianti a riscaldamento a
biomasse.