Malte di calce aerea
Rocce calcaree impiegabile per la produzione di calce
aerea: alta % di carbonati e bassa % di impurità
Calce aerea in polvere
Cottura dei calcari in appositi forni verticali
a legna ad una temperatura di circa 900 C°
Spegnimento della calce “viva”
1. Una zolla di calce viva (ossido di calcio: CaO) è
immersa in una caraffa piena d'acqua
2. Inizia la reazione tra acqua e CaO da cui si ottiene
idrossido di calcio (Ca(Oh)2) e calore (180-200 C°)
Malte di calce aerea
3. La reazione diventa più turbolenta, con
ebollizione ed emissione di vapore acqueo
4. Al termine dello spegnimento la zolla di calce viva si è
spappolata nell'acqua, che in parte si è trasformata in
vapore. Si ottiene idrossido di calcio, detto “grassello”
Malte di calce aerea
Calce “viva” in zolle
Sacchi di calce “idrata” (o “spenta”) in polvere
Sacchi di “grassello” di calce
Malte di gesso
Sacco di gesso scagliola e impasto di malta di gesso
Intonaci interni in malta di gesso
Miscelatore per malte
Decorazioni con stucco in malta di gesso
Malte idrauliche
Es. di marna (calcare argilloso)
Sacco di calce idraulica naturale
Pozzolana in grani e sabbia
Muratura tradizionale costruita con malta di calce idraulica
Malte speciali a base cementizia
Malte per il ripristino del calcestruzzo
Malte speciali a base cementizia
Malte per inghisaggi di barre d’acciaio in elementi in calcestruzzo
Malte speciali a base cementizia
Malte elastiche per l’impermeabilizzazione di terrazze e balconi
Resine epossidiche per rinforzi strutturali
I formulati
Esempi di resine epossidiche bicomponenti
Sarciture di lesioni
per colatura
I formulati
Rinforzi strutturali con FRP e resine epossidiche
I formulati
FRP (Fiber reinforced polymer) impiegate per il rinforzo strutturale, previa
impregnazione con resine epossidiche o altri formulati
Fibre di carbonio
Fibre di kevlar
Malte per murature
Murature in mattoni pieni e forati
Murature con malta a letti interrotti, per
eliminare il “ponte termico”
Gli intonaci
I tre strati dell’intonaco: rinzaffo, sestiato, tonachino
Tonachino (5mm)
Sestiato o arriccio (10-15mm)
Rinzaffo (5mm)
Gli intonaci
Apposizione del 1° strato: “rinzaffo”, “chiodo” o “aggrappo” (5 mm ca.)
Gli intonaci
Apposizione del 2° strato: “sestiato”, “arriccio” o “corpo” (10-15 mm ca.)
Notare i “sesti”: cordoli verticali stesi a piombo, usati come guida per la planarità della superficie
Gli intonaci
Apposizione del 3° strato (finitura): “tonachino” o “stabilitura” (5 mm ca.)
Apposizione dello strato di finitura mediante frattazzo.
Gli intonaci
Accessori paraspigoli
Malte per allettamenti e sottofondi
Adesivi o “collanti” per la posa di pavimentazioni o rivestimenti
Malte per allettamenti e sottofondi
Distanziatori in plastica per piastrelle
Malte per allettamenti e sottofondi
Rasanti per la regolarizzazione di superfici verticali ed orizzontali
Malte per allettamenti e sottofondi
Malte “autolivellanti” per la realizzazione di sottofondi
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AT_1 Malte