Comunicato stampa
La Cinémathèque suisse, l'Accademia di architettura di Mendrisio e il Cinestar, in collaborazione con il
Corriere del Ticino e ReteUno, sono lieti di accogliere Gianfranco Rosi all'anteprima del film Sacro Gra.
Documentario vincitore del Leone d'oro 2013, il film mostra l'universo che ruota attorno al Grande Raccordo
Anulare di Roma: luogo di transito e di passaggio, sinonimo di caos e ingorghi ma anche spazio urbano
sconosciuto, collettore di storie e personaggi.
Sacro GRA di Gianfranco Rosi: il Leone d'oro 2013 al cinema
Il GRA, il Grande Raccordo Anulare di Roma, con i suoi 70 km è la più estesa autostrada
urbana d'Italia. Ma pochi considerano il Raccordo come spazio urbano da esplorare. Lo ha
fatto il paesaggista Nicolò Bassetti che ha abbandonato la macchina sul bordo della strada,
per partire a piedi alla scoperta di questo luogo misterioso. Per 300 km e ha esplorato i
territori sconosciuti intorno al GRA, arricchendo il suo cammino di incontri straordinari. Questo
bagaglio di esperienze, come l'idea stessa di farne una narrazione, lo ha passato poi nelle
mani di Gianfranco Rosi, immaginando che potesse trasformarlo in uno dei suoi film da
"cinema del reale". Il GRA, questo fiume di traffico in eterno movimento e chi lo abita, è una
realtà che reclama di essere vista, di essere pensata. Le sue contraddizioni lasciano a bocca
aperta: un frate francescano sulla corsia d'emergenza che fotografa il cielo; greggi di pecore
al pascolo a pochi metri da auto che sfrecciano a 120 Km all'ora… Mondi in movimento che si
intersecano, ignari gli uni degli altri. Sul GRA il giorno appartiene al mondo del trasporto, la
notte appartiene ad un altro mondo che solo al crepuscolo e al tramonto si inizia a percepire
nella sua complessità. La luce del giorno è sovraccarica di informazioni, restituendo una realtà
dura e realistica. La luce della sera sfuma i contorni e lascia emergere l'essenza dei
personaggi.
"Mentre cercavo le location del film portavo con me Le città invisibili di Calvino. Il tema del
libro è il viaggio, inteso per me come relazione che unisce un luogo ai suoi abitanti, nei
desideri e nella confusione che ci provoca una vita in città e che noi finiamo per fare nostra,
subendola. Il libro percorre strade opposte, si lascia trascinare da una serie di stati mentali
che si succedono, si accavallano. Ha una struttura complessa e il lettore può rimontarla a
seconda della sua vita, come è successo a me. Questo libro mi è stato di stimolo nei tanti
mesi di lavorazione del film, quando il vero GRA sembrava sfuggirmi, più invisibile che mai."
(Gianfranco Rosi)
Di
Gianfranco Rosi
Produzione
Italia, Francia, 2013
Durata
95'
Lingua
v.o. italiano s-t fr./all.
Distinzioni
Mostra di Venezia 2013, Leone d'oro
Scheda del film
> Scaricare il press-kit
Anteprima di Sacro GRA
Martedì 6 maggio a 20.00 al CineStar (Lugano), in presenza del regista.
Un aperitivo verrà offerto prima della proiezione.
In programmazione al CineStar dall'8 maggio.
Sono aperte le prevendite presso le casse del CineStar (tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 21).
Prenotazioni Tel: 0900 55 22 02 (CHF 1.- al minuto da telefono fisso).
> Tutte le informazioni sull'uscita di Sacro GRA in Svizzera
Conferenza di Gianfranco Rosi all'Accademia di architettura di Mendrisio
L'Accademia di architettura di Mendrisio, USI, è lieta di ospitare il regista Gianfranco Rosi a
dialogo con Gianni Biondillo, scrittore e docente di Elementi di psicogeografia e Marco Müller
docente di Stili e tecniche del cinema. L'incontro sarà preceduto dalla proiezione di Tanti futuri
possibili un film di Gianfranco Rosi della durata di 30 minuti, con la partecipazione di Renato
Nicolini, una sorta di prequel di Sacro GRA che sarà spunto per una discussione
interdisciplinare tra cinema, narrazione e lettura dei fenomeni urbani e territoriali.
Mercoledì 7 maggio 2014, ore 19.00
Aula magna – entrata libera
Accademia di architettura USI
Via Canavee 5
CH-6850 Mendrisio
Gianfranco Rosi al cinema Capitole per l'anteprima di Sacro GRA alla Cinémathèque suisse, il 18 marzo 2014.
© Carine Roth / Cinémathèque suisse
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