Panasonic Lumix DMC-FZ28 Lab Test Un’ottica zoom stabilizzata equivalente a 27-486mm, scatto in formato Raw e programmi d’esposizione manuali e a priorità rendono la FZ28 una fotocamera capace di affrontare qualsiasi situazione fotografica. E’ ormai una tradizione di casa Panasonic: la serie FZ, tutta incentrata sugli elevati rapporti di ingrandimento e sulle prestazioni spinte, giunge ad un nuovo capitolo con la FZ28 di cui ci occupiamo questo mese. Date le dimensioni dell’ottica la macchina non può essere compatta, ed infatti ci si trova al cospetto di una fotocamera che non entra certo in una tasca ed ha dimensioni non molto diverse da quelle della ormai famosa reflex Lumix G1, alla quale per altro assomiglia: 123x75x116 mm per 443 grammi di peso. La costruzione è quasi interamente in materiale plastico, ad eccezione dell’innesto del barilotto dello zoom e, fortunatamente, dell’attacco filettato per il treppiedi. Il frontale è ovviamente caratterizzato dallo zoom 27-486mm f/2,8-4,4 dotato di stabilizzatore ottico O.I.S., un obiettivo 138 che si protende verso l’esterno come gli obiettivi delle reflex; avvitando un particolare anello in plastica dotato di alloggiamenti per la vite di serraggio si può montare il paraluce, un sistema estremamente scomodo e stilisticamente sottotono che abbiamo già criticato in passato. Accanto all’obiettivo trovano posto l’illuminatore ausiliario per la messa a fuoco ed il microfono per la registrazione dei filmati, comoda l’impugnatura sagomata rivestita in gomma. Il dorso è caratterizzato dal display LCD da 2,7” per 230.400 punti e dal mirino elettronico con regolazione diottrica, piuttosto sporgente; ai lati del mirino si notano il comando meccanico di apertura del lampeggiatore e l’altoparlante, mentre tutti i restanti comandi sono raggruppati sulla destra. Si possono notare i pulsanti dedicati al passaggio tra schermo LCD e mirino elettronico, al blocco di AE/AF, alle informazioni a monitor e alla cadenza di ripresa. Premendo il joystick si attiva la funzione Q.Menu che raggruppa in un unico menù le principali voci relative alla ripresa; sotto vi è il solito pad a quattro vie con pulsante centrale che consente l’accesso diretto alla regolazione del lampeggiatore, all’autoscatto, alla staratura intenzionale dell’esposimetro e ad una funzione personalizzata. Il pulsante di selezione della cadenza di ripresa, in fase di playback svolge la funzione di eliminazione delle immagini. Per passare dalla ripresa alla revisione delle immagini occorre purtroppo ricorrere ancora ad un interruttore hardware; ciò significa che mentre si riguardano le immagini non è possibile tornare rapidamente alla ripresa premendo il pulsante Panasonic Lumix DMC-FZ28 RUMORE Il grafico mette in relazione il rumore (Visual Noise) misurato secondo lo standard ISO15739 con la risoluzione, mostrando quanto questa cali per lʼazione del filtro di riduzione rumore alle diverse sensibilità. RISOLUZIONE La risoluzione misurata alle diverse focali secondo lo standard CIPA DC-003. La misurazione al centro e ai bordi consente di evidenziare lʼuniformità di resa sul fotogramma. IMMAGINI TEST Prove di Laboratorio DISTORSIONE La distorsione misurata alle diverse focali: a valori negativi corrisponde una distorsione a barilotto (tipica delle focali grandangolari) mentre a valori positivi corrisponde una distorsione a cuscinetto (tipica delle focali tele). VIGNETTATURA La vignettatura si manifesta come una caduta di luce ai bordi dellʼimmagine ed è espressa in valori EV. AUTONOMIA Autonomia: 378 scatti Lʼautonomia viene misurata con monitor sempre acceso e funzioni di risparmio energetico disattivate; nellʼuso pratico lʼautonomia non può che aumentare. Scheda Tecnica Su www.fotografia.it/labtest sono disponibili le immagini a piena risoluzione del nostro set di prova, riprese alle diverse sensibilità Iso. Sensore CCD 1/2,33” - 10,1Mpxl Sensibilità 100-1600 + Hi mode Obiettivo eq. 27-486mm f/2,84,4 Macro 1cm Stabilizzatore Ottico Display 2,7” - 230.400 punti Memoria schede SD/SDHC Alimentazione Acc. agli ioni di Litio Dimensioni 123x75x116mm Peso 443 grammi Prezzo € 429 Distribuzione Panasonic Italia, Via Lucini 19, 20125 Milano www.panasonic.it LAB TEST di scatto. Lʼuscita video/porta USB e il connettore per lʼalimentatore a rete sono sul fianco sinistro. Nel fondello è stato ricavato il vano batteria con annesso slot per scheda di memoria SD/SDHC e lʼattacco filettato per il treppiedi. La calotta ospita, sopra lʼimpugnatura, il selettore del programma di ripresa, lʼinterruttore di accensione, i pulsanti di gestione dellʼautofocus (attivazione modalità macro e passaggio alla messa a fuoco manuale) e il pulsante di scatto coassiale al comando dello zoom. Grazie ai numerosi pulsanti di accesso diretto alle funzioni e al joystick, impostare la FZ28 è estremamente semplice; tramite il joystick appunto si comanda il diaframma e lʼotturatore, mentre premendolo si apre il menù Q.Menu che permette di regolare stabilizzatore, modo di lettura esposimetrica, tipo di messa a fuoco, bilanciamento del bianco, sensibilità ISO, funzione Esposizione Intelligente, risoluzione e modo LCD. Tra i pulsanti vi è il tasto funzione Fn al quale si può associare la regolazione di sensibilità ISO, il bilanciamento del bianco, il modo di lettura esposimetrica, la modalità AF, lʼEsposizione Intelligente o la revisione delle immagini. Eʼ proprio questa la funzione che ho associato al pulsante, by-passando in questo modo lo scomodo interruttore di attivazione della modalità Playback. Nella gestione dei menu annotiamo che nel caso si entri in un sottolivello, ad esempio per scegliere quale funzione associare al tasto Fn, non è purtroppo possibile uscire premendo a metà corsa il pulsante di scatto. Tra le funzioni software più interessanti segnaliamo lʼormai celebre automatismo Intelligent Automode per la selezione automatica della scena, Intelligent ISO per la scelta della sensibilità ISO più adatta ed Esposizione Intelligente per schiarire le ombre senza intaccare le alte luci, a scapito naturalmente di un leggero aumento del rumore. Venendo alle prestazioni, la FZ28 si accende in circa 1,5 secondi e si spegne in poco più di 1 secondo, grazie al fatto che lo zoom è già praticamente in posizione grandangolare. La messa a fuoco impiega circa 0,5 139 w w w. f o t o g r a f i a . i t / l a b t e s t La FZ28 monta uno zoom da ben 18x che parte da 27mm e si spinge fino a 486mm. Ciò consente di disporre di un ampio angolo di campo, utile nella fotografia d’architettura, ma anche di effettuare forti ingrandimenti. Notevole la luminosità massima in considerazione della grande escursione dello zoom. secondi in posizione grandangolare con qualsiasi condizione di luce, mentre in posizione tele si va da 1 secondo in condizioni di buona luminosità fino a 1,5 secondi e oltre al calare della luce ambiente, fino addirittura all’impossibilità di mettere a fuoco nei casi più critici. La prova La Panasonic Lumix FZ28 soffre di una evidente distorsione a barilotto alla focale di 27mm, pari a -1,66%, ma già alle focali meno grandangolari tale difetto si riduce vistosamente, fin quasi 140 ad annullarsi alle focali intermedie; oltre la distorsione diventa a cuscinetto, ma è praticamente invisibile sulle immagini. Peggiore la prestazione per quanto riguarda la vignettatura, anche se non è mai eccessiva: misura -0,6 EV a 27mm, -0,4 EV a 250mm e nuovamente -0,6 EV alle focali più lunghe. Purple fringing ed aberrazioni cromatiche sono visibili negli angoli degli scatti a 27mm, mentre alla focale maggiore non ne rimane traccia. La risoluzione è leggermente sotto la media per macchine da 10 Mpxl e inoltre la resa centro bordi non è particolar- mente uniforme, tranne che alla focale maggiore anche a causa del calo della prestazione al centro del fotogramma. Il rumore, contenuto alla sensibilità minore, è prevalentemente cromatico e già a partire da 200 Iso diventa evidente, tanto che a 400 Iso il filtro di riduzione rumore fatica a contenerlo efficacemente. A 800 Iso l’intervento del filtro è pesante, ma con un approccio ancora conservativo; rimangono purtroppo evidenti anche le macchie di rumore a bassa frequenza. A 1600 Iso le immagini consentono solo stampe di piccole dimensioni. Immagini scattate in Raw con conversione effettuata tramite Adobe Camera Raw senza riduzione rumore e senza maschera di contrasto; come nel caso della Canon G10 le potenzialità del formato grezzo sono elevate, ma allo stesso modo il rumore è visibile già alle sensibilità più basse. Il confronto a 400 ISO tra l’immagine senza (a sinistra) e con il filtro di riduzione rumore (a destra) mostra le potenzialità del software. Il sistema Mega O.I.S. equipaggia ormai da tempo ogni fotocamera Panasonic, si tratta quindi di un modulo estremamente collaudato. In questo caso è stato possibile ridurre il mosso anche scattando a 1/8s alla focale di 185mm! Giudizio La Lumix FZ28 rientra in una serie ormai famosa per la quale Panasonic applica la regola “squadra che vince non si cambia”, ed infatti non delude le aspettative. Per quanto riguarda gli aspetti positivi, la macchina è affidabile e dotata delle ultime tecnologie, comoda da impugnare e leggera in considerazione dell’ampio range delle focali coperte dallo zoom stabilizzato. Restano gli aspetti negativi, ovvero l’interruttore hardware per rivedere le immagini, lo scomodo metodo di aggancio del paraluce e l’impossibilità di uscire dai menù di secondo livello con la semplice pressione del pulsante di scatto. Inoltre, visto il tipo di prodotto, preferiremmo l’uso del metallo invece della plastica. Di contro la FZ28 offre ora ampie possibilità di intervento sulla riduzione rumore, che in passato era il tallone d’Achille dei modelli Panasonic. Andrea Nivini 141