Sede di Torino
“IDENTITÀ SISTEMICHE”
CONVEGNO
NAZIONALE
CMTF
organizzato dalla Sede di Padova per allievi ed ex allievi
Montegrotto Terme, 26 – 27 – 28 ottobre 2012
Titolo del Contributo
(in maiuscolo)
Autore/i
Nome
Cognome
(in grassetto)
Sede di Appartenenza
ed anno di corso
IL DRAGO A NOVE TESTE
IDENTITA’ MOLTEPLICI IN DIALOGO DI FRONTE ALLA
“REALTA’”
Bertuzzi Miriam, Bosco Alessandra, Casari Federica, Ceccarini
Luana, Celery Ignacio, Grasso Paola, Iorio Marco, Marcellino
Alessandra, Marchese Manuela, Mazzardis Sonia, Ospin
Laura,Tirone Claudia, Voli Eleonora
Torino, II anno
(in corsivo)
e-mail del/i Relatore/i
[email protected]; [email protected];
[email protected]; [email protected]
Abstract del contributo Introduzione
(max 2000 caratteri:
tipo: Times New Roman
dimensione: 12)
Articolare il testo in:
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Introduzione
Obiettivi
Metodi
(per ricerche,
esperienze
cliniche, contributi
metodologici)
Risultati e
Conclusioni
Note
bibliografiche
Il contributo intende presentare il processo di discussione che ha
coinvolto il gruppo intorno al tema dell’impasse nel modello sistemico.
Obiettivi
Il presente lavoro si è proposto di offrire uno spazio di confronto
attraverso cui scoprire le diverse facce dell'impasse considerandolo come
un processo di apprendimento nel quale sperimentare “un atteggiamento
di curiosità, possibile solo finché c’è una pluralità di alternative"
(Cecchin, 1987).
Ci siamo chiesti come giocarsi queste pluralità, e se troppe aperture non
rischino di divenire disorientanti e incapaci di aiutarci nel direzionare il
fare terapeutico. Si sono così aperte nuove domande. Troppe possibilità
rischiano di bloccare le azioni? Come orientare le scelte e passare alle
decisioni? Cosa c’è sotto l’acqua da cui emergono le teste del drago? C’è
un corpo del drago, una base che le tiene insieme?
Possiamo pensare a una realtà unica di riferimento, problematizzando
anche il pensiero postmoderno?
Secondo Ferraris (2011), “L' errore dei postmoderni poggiava su una
semplice confusione tra ontologia ed epistemologia, tra quello che c' è e
quello che sappiamo a proposito di quello che c' è”.
Se a livello epistemologico valorizziamo la molteplicità, a livello
ontologico possiamo pensare che il reale sia uno "zoccolo duro" con cui
necessariamente si tratta di fare i conti (ibid.)?
Conclusioni
Il processo in atto ha consentito di riflettere sulle nostre emozioni di
terapeuti in una situazione di impasse, contestualizzandolo come un
sentire, un vivere un’esperienza di blocco soggettivamente unica.
Le domande aperte dal confronto con il nuovo realismo in campo
filosofico ci hanno, inoltre, riportato al tema del potere in terapia: nel
momento dell’agire terapeutico, l’inevitabile scelta tra diverse
alternative, e anche identità possibili, forse, è soprattutto un atto di
responsabilità, consapevole della complessità ed anche dei giochi di
verità e di potere (Foucault 1982; Vattimo 2011), che inevitabilmente
accompagnano le nostre ipotesi e le nostre decisioni.
Bibliografia
Cecchin, G. (1987), Revisione dei concetti di ipotizzazione, circolarità e
neutralità. Un invito alla curiosità, Trad. da Family Process, vol. 26,
Dicembre 1987.
Ferraris, M. (2011) “Il ritorno al pensiero forte. Dalla Germania all’Italia
la nuova filosofia realista”, in Repubblica, 8 agosto.
Fouacult, M. (1982), “Verità, potere, sé. Intervista a Michel Foucalut di
Rux Martin”, in Tecnologie del sé, Bollati Boringhieri, Torino, 2011.
Vattimo, G. (2011) “ Postmoderni o neorealisti? L’addio al pensiero
debole che divide i filosofi. Diaologo tra Maurizio Ferraris e Gianni
Vattimo”, in Repubblica 19 agosto.
Supporti tecnologici necessari per la presentazione: pc, videoproiettore
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“IDENTITÀ SISTEMICHE” - Centro Padovano di Terapia della Famiglia