24 Fatti & Opinioni Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2013 Ennio Giannì e Giorgio Vogel Due maestri insigniti di una laurea honoris causa Lunedì 29 ottobre, l’Aula Magna dell’Università di Milano, nella sforzesca Ca’ Granda (architettura e chiostro quattrocenteschi), è sta- ta l’eccezionale cornice di benvenuto per oltre cinquecento invitati al conferimento a due maestri, Ennio Giannì e Giorgio Vogel, della laurea honoris causa dalle mani del Rettore Enrico Decleva. Presenti, oltre al gotha odontoiatrico italiano l’ultra novantacinquenne Rettore Û LA CONOSCENZA ANATOMICA PER UNA CHIRURGIA PIÙ MODERNA E SICURA 23 FEBBRAIO 2013, HOTEL MELIÁ ROMA AURELIA ANTICA Û SCOPRI DI PÌU: WWW.MCRCONFERENCE.IT/ECM/?Q=NODE/124 mectron s.p.a., via Loreto 15/A, 16042 Carasco (Ge), Italia, tel +39 0185 35361, fax +39 0185 351374, www.mectron.com, [email protected] LA CONOSCENZA ANATOMICA PER UNA CHIRURGIA PIÙ MODERNA E SICURA Con il patrocinio di Û Sempre più spesso si parla di avanzate tecniche chirurgiche, e dei vantaggi che nuovi protocolli o nuove tecnologie possono offrire. Ma forse ci si dimentica che la biologia e l’anatomia sono alla base di qualunque procedura: senza la giusta conoscenza e comprensione di questi due elementi si rischia di eseguire le nostre procedure in modo empirico e non scientificamente orientato. PROGRAMMA MATTINO 09.00 Registrazione partecipanti 09.30 Introduzione dei lavori Prof. Mauro Labanca, Dr. Roberto Pistilli 09.45 La conoscenza anatomica alla base di una chirurgia più sicura Prof. Mauro Labanca 11.15 Coffee break 11.45 Applicazioni cliniche delle vibrazioni ultrasoniche: Tips and Tricks in chirurgia ossea rigenerativa Dr. Antonello Maria Messina, Dr. Ettore Marini 13.00 Light lunch RI O T A L E R Û PROF. MAURO LABANCA DR. ANTONELLO MARIA MESSINA DR. ETTORE MARINI DR. ROSARIO SENTINERI DR. ROBERTO PISTILLI POMERIGGIO 14.30 Nuove tecniche chirurgiche mini invasive per la gestione delle aree atrofiche Dr. Rosario Sentineri 15.30 La chirurgia piezoelettrica: un’arma in più per il chirurgo maxillo-facciale Dr. Roberto Pistilli 16.30 Verifica questionario E.C.M. 16.45 Parte pratica Verranno eseguiti su modelli alcuni interventi per verificare come applicare le tecniche apprese durante la parte teorica e per poterne meglio apprezzare i reali benefici nella pratica quotidiana 18.15 Chiusura dei lavori La parte pratica è a numero chiuso e riservato ad un numero massimo di 20 partecipanti Paolo Mantegazza, rappresentanze di università, associazioni scientifiche ed ex allievi. Decleva si è detto orgoglioso di insignire di un titolo onorifico due docenti che con la loro didattica e ricerche hanno dato lustro all’università. Anche Virgilio Ferrario, Preside di Medicina, ha rivolto parole di apprezzamento, gratificando Giannì con il termine “inossidabile”, mentre di Vogel ha citato una frase di cui fa tesoro ancor oggi: «Adesso comincia la nuova era della deregulation» di cui oggi, peraltro, vi sarebbe gran bisogno. Il Presidente del Comitato di direzione della Facoltà, Antonio Michele Carrassi, ha sottolineato il valore di educatori dei due maestri, capiscuola che hanno saputo «prendersi cura invece di curare, vicini sempre al paziente». Di Vogel, suo maestro, ha detto che più che con le lezioni, seppe esserlo con l’etica. Di Giannì, che Carrassi ebbe come maestro nella Scuola di specializzazione in Odontoiatria, ha ricordato l’amore per la ricerca e l’attenzione verso una diagnosi corretta e sicura. La laudatio di Giannì è stata tenuta da Franco Santoro, il quale ha rievocato il suo primo incontro con lui alle lezioni di Odontoiatria a fine anni Sessanta. Lezioni minuziose ed appassionate, incentrate sull’embriologia e la crescita. Così contagioso l’entusiasmo del maestro da indurlo a diventare suo allievo: una devozione durata oltre quarant’anni. Nella laudatio, Santoro ha sottolineato il pionierismo di Giannì nel suo nuovo concetto di diagnosi ortodontica tridimensionale, nella creazione della Specializzazione in Ortognatodonzia alla luce di un motto secondo cui l’odontoiatria non deve mai staccarsi dalla medicina, un corollario è la sua affermazione «che non si cura o si sposta solo il dente, ma si deve considerare in primis la salute e l’efficienza dell’organismo intero». Dopo aver ricordato tre allievi eccellenti del maestro, prematuramente scomparsi (Loiaconi, Tassarotti e Calderari), Santoro ha sottolineato come Giannì sia riuscito a trasmettere il rispetto dei valori morali ai suoi allievi, molti dei quali erano presenti. Tra gli altri citiamo: Giampietro Farronato, Antonino Salvato e Mario Pignanelli. Infine, ha ricordato tra le sue pubblicazioni il celebre Trattato di Ortognatodonzia. >> pagina 25 ad_pst_A4_it_121217.indd 1 27.12.2012 16:34:05 Fatti & Opinioni 25 Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2013 << pagina 24 Giorgio Vogel Ennio Giannì Ha fatto seguito la lectio doctoralis di Giannì sul “Passato, presente e futuro dell’Ortognatodonzia”. Con un excursus di estrema efficacia, ne ha illustrato i vari periodi fino a oggi. Dall’alto dei suoi incredibili 93 anni, il suo eloquio forte, preciso e raffinato ha rapito l’uditorio. Accennando, solo con la modestia propria dei grandi maestri, ad alcuni momenti della sua esperienza, Giannì ha così concluso: «la genetica, lo studio del genoma umano saranno i campi della futura ricerca nella nostra disciplina» Una lectio mirabilis la sua, accolta da una standing ovation lunga ed affettuosa. La laudatio di Giorgio Vogel, a cura di Roberto Weinstein ha tracciato un quadro intenso e completo del maestro, di cui Weinstein ha sottolineato la capacità d’«insegnare ad insegnare». Insieme a Guido Goggi ha istituito infatti un eccellente programma di Pedagogia medica, insistendo per le proprie ricerche e in quelle di altri nella verifica di coerenza con una medicina basata su prove di efficienza. Pioniere della ricerca epidemiologica, fondatore della Parodontologia, ha saputo trasmettere valori morali e consigli agli allievi, come: «Non copiate i modelli del passato. Imparate a metter sempre in discussione ogni ricerca e i risultati!». La sua scuola è stata una famiglia e per i suoi allievi è stato non solo un amico, ma un padre. Un aneddoto a tal proposito: Vogel non permise mai che un suo allievo gli portasse la borsa, quale segno d’umiltà e di grandezza di un maestro. Nella sua lectio doctoralis su “Breve storia di un mestiere antico: dal cavadenti al nano robot”, Vogel si è detto orgoglioso per aver dedicato la sua vita all’Odontoiatria. Al ritorno dagli USA (inizi anni Sessanta) l’accademia fu contraria all’istituzione di una laurea in Odontoiatria, per la quale si dovette attendere fino al 1980. Nell’illustrare il termine “mestiere” (vedi il latino ministerium, ossia “aiuto e servizio”) ha ripercorso il lungo cammino del dentista. Nel citare il programma Onu “Caries free”, ha elencato dati sconfortanti: a 12 anni solo il 44% dei giovani ne è esente, mentre l’edentulismo affligge il 40% della popolazione tra i 45 ed i 74 anni. Il ministerium abbisogna pertanto di una nuova coscienza etica. Solo con una nuova ottica di disponibilità verso tutti, i giovani odontoiatri assolveranno al loro compito, ma occorre che l’università li prepari alle medical humanities, per esempio con master dedicati, come quello sullo “Sviluppo della salute nei paesi svantaggiati”. Vogel auspica quindi la forte alleanza fra i dentisti, pazienti e la comunità. Anche questa seconda lectio doctoralis è stata salutata da una nuova, commovente standing ovation. Damaso Caprioglio