In una scuola che cambia: quale insegnante e quale insegnamento della religione? Montesilvano, 26 ottobre 2003 L’IRC nella Riforma: gli obiettivi formativi Prof.ssa Giuliana Sandrone Boscarino Le azioni dello Stato • Governare documenti esterni • Controllare INVALSI • Sostenere IRRE, corpo ispettivo, Direzioni Regionali,… Documenti esterni elaborati dallo Stato Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del 1° ciclo Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del 2° ciclo Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella: Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I grado Licei Documenti interni elaborati dalla scuola Piano dell’Offerta Formativa •Deliberato dal Collegio dei docenti •Adottato dal Consiglio di Circolo/Istituto Piani Personalizzati delle Attività Educative (nella Scuola dell’Infanzia) Piani di Studio Personalizzati (nella Scuola Primaria) Piani di Studio Personalizzati (nella Scuola Secondaria di I grado e nei Licei) •Composti dall’insieme delle Unità di Apprendimento progettate dall’équipe pedagogica coordinata dal docente tutor Portfolio delle competenze personali •Compilato dal docente tutor in collaborazione con l’équipe pedagogica, i genitori, gli studenti Piano dell’Offerta Formativa Profilo Educativo, Culturale e Professionale progettazione e organizzazione Identità e autonomia Strumenti culturali Piani di Studio Personalizzati Convivenza civile La centralità dell’allievo Unità di Apprendimento nel nuovo quadro Obiettivi formativi riformatore Indicazioni Nazionali: Portfolio delle competenze personali Obiettivi Generali del processo formativo Obiettivi Specifici di Apprendimento Vincoli e risorse valutazione orientamento Educazione personale NATURA CULTURA VITA Conoscenze Ua O. F Asse dell’ istruzione Capacità Asse della formazione Abilità Competenze Per arrivare al Piano di Studio Personalizzato • Profilo (chi ) Indicazioni Nazionali (che cosa) Livello nazionale • POF (condizioni organizzative) Livello di Istituto Definizione degli scenari delle UA Livello di gruppi di allievi • Ua = combinazione tra • Struttura logica ed epistemologica della disciplina • Struttura cognitiva degli allievi • Orizzonti di senso di entrambe • Contesto relazionale • Contesto logistico-organizzativo per acquisire conoscenze ed abilità e trasformarle in competenze Definizione delle Ua procedimento induttivo procedimento deduttivo procedimento misto 1. Individuazione degli Obiettivi Formativi articolati anche in standard di apprendimento relativi a conoscenze e abilità 2. Definizione di attività, metodi, situazioni organizzative 3. Verifica delle conoscenze e della abilità, indicazione delle competenze finali raggiunte e loro documentazione descrittivo/narrativa Progettare l’Unità di apprendimento OBIETTIVI FORMATIVI adatti e significativi per i singoli allievi definiti anche con gli standard di apprendimento relativi a conoscenze e abilità PECUP attività metodi IND.NAZ. ALLIEVI Soluzioni organizzative Modalità di verifica POF COMPETENZE DEGLI ALLIEVI UNITA’ DI APPRENDIMENTO Una possibile struttura formale dell’obiettivo formativo Unitario L’ obiettivo formativo deve consentire di enucleare un Apprendimento unitario, un intero di apprendimento, il nucleo centrale dell’Unità di apprendimento, che ne fissi il centro e la periferia. Articolabile L’OF esplicita e rendere trasparenti le capacità su cui intende operare, le competenze (teoriche o concrete) che intende promuovere, le conoscenze e le abilità con cui intende farlo. Organico L’OF dice ciò che c’è da imparare e ciò che c’è da assimilare trasformandolo in competenza o in un saper fare personalizzato. Specifica gli standard di prestazione rispetto alle abilità e conoscenze. Specifica il modello di condotta esperta, che é termine di riferimento per apprezzare la qualità della competenza. Adatto e significativo L’OF è adatto se interseca effettivamente capacità già disponibili dell’ alunno, del gruppo-classe o del gruppo di compito, di livello, di elezione; è significativo se mette in tensione queste capacità indirizzandole verso competenze percepite come ben delimitate e concrete. Una possibile struttura formale dell’obiettivo formativo a) enunciazione del compito unitario b) individuazione della competenza attesa c) individuazione di conoscenze e abilità strumentali d) indicatori di standards di prestazione Ipotesi per la progettazione di un obiettivo formativo ideativo-creativa i riferimenti orientativi sono il Pecup, gli obiettivi generali del processo formativo, gli obiettivi specifici di apprendimento logico-analitica si verifica che l’obiettivo formativo rispetti le caratteristiche formali individuate (unitario, articolabile, organico, adatto e significativo) PIAN O D I S TU D I PE R S O NALI Z ZATO insieme organizzato Documento interno della scuola di unita’ di UA2 apprendimento cosi’ come scaturiscono UA4 da una progettazione di scenario iniziale e da una esecuzione UA1 che tiene conto dagli adattamenti deliberati in itinere UA3 costituito da UA elaborate dall’équipe pedagogica coordinata dal tutor, in cooperazione con la famiglia e con l’allievo A disposizione dei docenti e delle famiglie Caratteristiche del PSP • Non è definito a priori. • Si completa e, se necessario, si modifica in itinere. • Si “chiude” solo alla fine del percorso. • Sfocia nel Portfolio delle competenze personali. Analisi continua delle capacità Analisi delle conoscenze e abilità acquisite di ciascuno e di riconoscimento tutto ciò che egli dei crediti potrebbe essere formativi Il Docente coordinatore tutor Coordinamento dell’équipe pedagogica (pluralità di docenti che non necessariamente coincide con i docenti di classe) Le funzioni principali… Tutorato personale degli alunni per l’intera durata degli studi nella stessa scuola Documentazione pedagogica in particolare per la compilazione del Portfolio delle competenze individuali.