Idee di Viaggio in Italia
Agenzia Viaggi - Como
Un suggestivo itinerario tra borghi antichi, ville, chiese e
monumenti che conservano ancora opere d’arte pregevoli.
La Valle fu abitata fin dai tempi preistorici e romani; nel medioevo vide la fioritura di numerosi centro abitati, ma la
fama di questo territorio resta legata alle opere dei Maestri Intelvesi, specialisti nel campo dell’edilizia, della
scultura in pietra e della decorazione a stucco che arricchiscono di tesori d’arte l’Italia e il resto d’Europa.
1° tappa: SAN FEDELE D’INTELVI
S. Fedele domina l'intera vallata grazie alla sua posizione su di
una sella che fa da spartiacque alle due parti della valle,
sboccando sul Lario e sul Ceresio. Il paese si divide in S. Fedele
Inferiore, che è la zona residenziale, e S. Fedele Superiore, che
è il borgo più antico. Sul suo territorio si intersecano vari
itinerari che portano in direzione di: Pigra, panoramicissima
località a balcone sul Lago di Como e collegata con Argegno
da un servizio di funivia; Casasco, centro agricolo e turistico,
posto in bella posizione panoramica con la suggestiva Chiesa
di S. Maurizio; Pellio e il suo centro storico che presenta una
struttura tipicamente medievale; dove vi si trovano case del
Seicento con bei portali, tra cui notevole quella dello scultore
Ercole Ferrata, uno dei più famosi “Magistri Intelvesi” e Lanzo. Da San Fedele D’Intelvi è inoltre possibile
effettuare un’escursione alla volta di Claino con Osteno, situato sulla riva italiana del Lago di Lugano dove è
d’obbligo una visita alle bellissime Grotte di Rescia.
2° tappa: LANZO INTELVI Lanzo, principale centro della Val d'Intelvi, si trova su un ampio altopiano limitato a sud ovest dal Monte Sighignola, vicino al confine con la Svizzera. Da visitare senza indugio sono la Chiesa dei SS.
Nazario e Celso, dove pochi tratti di muro ed il campanile, con bifore e loggia superiore che si affaccia all'interno
della navata, sono quanto rimane della primitiva struttura romanica (XI). La chiesa attuale è un rifacimento del XVI
secolo del quale conserva, all'interno, un ciclo di affreschi; la Chiesa di S. Maria edificata nel XV secolo, ampliata e
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modificata nel Settecento, presenta un interno tipicamente barocco, con sculture, decorazioni in stucco e
affreschi dovuti ai fratelli C. e D. Carloni e la Chiesa di S.
Siro risalente ai secoli XIII-XIV, più volte rimaneggiata,
presenta un campanile aperto da bifore e, all'interno,
affreschi cinquecenteschi, in parte attribuiti alla scuola dei
Luini, ed un reliquario cinque - secentesco. Inoltre a pochi
chilometri da Lanzo si trova Scaria, un tempo il centro
principale dove nel 1968 fu creato il Museo della Valle, che
merita una visita approfondita. Partendo dall'abitato di
Lanzo, si può raggiungere con una carrozzabile il
Belvedere, a poca distanza dal confine svizzero, da cui si ha
una splendida vista su Lugano, Porlezza e la Valsolda. E
ancora un altro famoso "Belvedere"” con vista su Lugano e
Capolago, è quello della Sighignola, a 6 Km. da Lanzo.
3° tappa: CASTIGLIONE INTELVI
Centro di antiche origini, Castiglione si trova lungo la strada
che percorre la Val d'Intelvi fino a raggiungere il territorio
svizzero. Fu inizialmente chiamato “Castrum” a seguito
della costruzione di una fortificazione nella frazione La
Torre nel Medioevo. A Castiglione Intelvi ebbe il natale
Giovanni Buono, il primo di cui si abbia notizia dei cosiddetti
“Magistri Intelvesi”, tecnici e artisti che dal XII secolo in poi
si diffusero in tutta Europa e divennero famosi per i loro
monumenti. Assolutamente da vistare sono la Casa Rinaldi o
del Capitano che, facente parte di un gruppo di edifici
medievali, conserva affreschi risalenti al XIV secolo. La
Chiesa di S. Stefano, una ricostruzione secentesca (1638) di
un edificio precedente, caratterizzata da una facciata a capanna, con portale in pietra, presenta una sola navata,
con sei cappelle laterali; al suo interno sono presenti molti affreschi ed una fonte battesimale del XVII secolo. L’
Oratorio della Madonna del Restello, così denominata dal cancello (in dialetto “restel”) che aveva lo scopo di
preservare, miracolosamente, il paese dalla peste, fu edificata negli anni compresi tra il 1717 e il 1726. A pianta
ottagonale, l'edificio conserva al proprio interno una tipica decorazione settecentesca, con stucchi, affreschi,
paliotti in scagliola dovuti ad artisti locali, ed un altare rococò.
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4° tappa: LAINO
Caratteristico centro con una bellissima parrocchia, la
Chiesa di S. Lorenzo le cui originali linee romaniche
(sec.XI) sono parzialmente visibili nella facciata e nel
campanile, inglobate nell'ampliamento del XVII secolo; al
suo interno sono presenti una statua marmorea
trecentesca; affreschi e decorazioni a stucco, gruppi di
sculture dovuti a G.B.Barberini. Di notevole interesse
sono anche la Casa Quaglio, abitata ed affrescata dal
pittore Giulio Quaglio, nato a Laino nel 1668 e autore di
numerosi affreschi sia in Valle Intelvi che altrove, ad
esempio in Friuli, a Lubiana, a Brescia e nel territorio
comasco e bergamasco; l' Oratorio di San Vittore di
origine romanica, che si trova su un rilievo fuori dal paese, lungo la strada per Osteno; costruito sopra le mura del
castrum edificato nel VI secolo dal suddiacono Marcelliano, ha un portico con affreschi quattrocenteschi e un
portale del 1587. All'interno si trovano splendide statue e stucchi del Barberini, affreschi di Domenico Quaglio, un
paliotto a stucco in bassorilievo del XVIII-XIX secolo e una pala d'altare seicentesca; l' Oratorio di San Giuseppe,
costruito sui resti di una cappella cinquecentesca appartenuta alla famiglia Frisoni di cui rimane un affresco di
Madonna con Bambino e Santi, venne acquistato da Giulio Quaglio che ne fece la sua chiesetta. All'interno sono
presneti una pala d'altare ed affreschi nella volta da lui dipinta con una delle sue glorie, ricchi stucchi di Leonardo
Retti e paliotti in scagliola del XVIII secolo eseguiti dall'artista Molciani.
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