Progetto Interreg IIIA Italia Svizzera 2000/2006
“Parco dei Magistri Comacini delle Valli e dei Laghi Intelvesi Campionesi e Ticinesi”
29. La Valle Intelvi
Caratterizzata dal ricordo ancora vivace dei Magistri Intelvesi, dalle loro opere (chiese,
palazzi ed anche semplici abitazioni); e da un paesaggio (pascoli, boschi, selve, alpi e
monti) che offre tantissime possibilità di distensione nell’ambiente quasi incontaminato.
Tutti i Borghi intelvesi sono di dimensioni molto limitate sia per popolazione che per
estensione territoriale; hanno le abitazioni molto concentrate sul territorio, pur con
caratteristiche diverse; buona estensione hanno gli orti; sono ancora presenti molte stalle
con fienile, anche se naturalmente non hanno più l’uso originario. La Valle Intelvi ,
territorio per certi versi molto conservatore, presenta un notevole numero di “stanze e
luoghi della memoria”, di edifici cioè in cui la presenza di locali particolarmente
suggestivi e ben conservati nelle loro forme originarie, suggerisce la vita e le abitudini
dei Magisteri. Risalendo poi dai Borghi alle dorsali, il visitatore attraversa boschi e
selve, ammira roccoli ancora funzionanti, abbeveratoi, monti e pascoli nei quali è facile
vedere caprioli e cervi.
Le reti di percorrenza sono molto sviluppate e razionali, e perlopiù ancora oggi
funzionali alle esigenze di un qualificato turismo culturale.
Suggestiva quella storica percorsa dai Monaci Benedettini che dal S. Benedetto in Val
Perlana alla Boffalora e da qui all’Alpe di L’Oratorio di S. Benedetto.
La rete di strade militari risalente alla prima Guerra Mondiale (1915-1918), è composta
per lo più da mulattiere ma anche da camionali al servizio della cosiddetta linea
Cadorna.
Quella delle storiche mulattiere acciottolate gradinate e cigliate lega praticamente tutti
gli Alpi, i Monti e i Borghi.
Una segnalazione particolare va fatta per i non pochi antichi cippi miliari esistenti agli
incroci delle mulattiere che uniscono i borghi.
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29. La Valle Intelvi