Masserie storiche
Taranto
e la sua provincia
Puglia
Il territorio del tarantino risulta caratterizzato dall’estrema varietà del suo paesaggio che dalla parte alta, murgiana, ricca di lame e gravine scende fino alle coste del litorale ionico. In questo contesto così eterogeneo, l’edilizia rurale delle masserie diventa espressione di un territorio, della sua morfologia, delle sue attività produttive,
oltre che di un preciso modello sociale e culturale. Masseria Cassiere sorge in agro di Mottola, nel cuore del
Parco della Terra delle Gravine in una cornice naturale incantevole, tra lame, gravine, villaggi e chiese rupestri.
Edificata alla fine del XVIII secolo per iniziativa del duca Caracciolo con lo scopo di favorire il dissodamento e
la colonizzazione agricola dei vasti boschi del feudo, proseguì il suo accrescimento nel corso dell’Ottocento attraverso la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica annessi all’originario nucleo. Di pregevole fattura, il grande
camino di fine Settecento ubicato nel nucleo originario dell’edificio ed il vasto granaio-stalla semi ipogeo, del
primo decennio dell’Ottocento. La masseria è oggi utilizzata come centro per servizi turistici al limitrofo parco,
attraverso l’esercizio di un confortevole B&B.
Mottola. Gravina di Petruscio,
habitat rupestre
Mottola. Masserie Cassiere
(foto M. Grottola)
(foto M. Grottola)
NELLA TERRA DELLE GRAVINE
Il territorio a nord del Mar Piccolo è caratterizzato da un vasto pianoro solcato da dolci lame. Qui sorge Masseria Capocanale, in
agro di Statte, antica azienda agricola del XVI-XVII secolo. Il complesso consta di due corpi di fabbrica separati: la casa padronale,
detta Casina, oggi adibita a B&B e la masseria, l’antica unità residenziale del bracciantado agricolo, della tipologia architettonica “a
corte chiusa”, con portale di accesso ad arco a tutto sesto.
All’interno, ampi saloni ricavati dal recupero di antiche stalle e fienili. Interessante lungo l’area circostante, l’insediamento della lama
dello jazzo, antico ricovero per animali caratterizzato da forme di
habitat rupestre in grotta oltre che dalle corti dell’ovile del XVIII –
XIX secolo. Sorge più ad est, in agro di Grottaglie, Masseria Le
Monache, antica struttura edificata sul finire del ’500 ed appartenuta all’ordine monastico delle clarisse di Grottaglie sino al 1860.
L’edificio è costituito da più corpi di fabbrica disposti intorno a due
cortili interni: qui si distinguono una serie di vani coperti da volte a
crociera, originariamente destinati ad alloggio dei coloni e la casa
padronale, al piano superiore, adibita oggi a B&B. Lungo il lato est
del cortile, un ampio salone cinquecentesco e l’originaria cucina
del Seicento accolgono oggi un piccolo museo della civiltà contadina.
Grottaglie. Masseria Le Monache
Statte. Masseria Capocanale
(foto Ing. Nasti)
TRA LE CAMPAGNE DI STATTE E GROTTAGLIE
Crispiano. Masseria Quis ut Deus
(foto M. Lorusso)
Nel territorio delle cento masserie, in agro di Crispiano,
Masseria Pilano conserva l’originaria vocazione agricolo-pastorale nell’antica struttura del XVII secolo.
Articolata fra casa padronale e jazzo di trulli destinati in
origine ad abitazione del massaro e ricovero per animali, la masseria conserva sul lato meridionale del cortile un
grande pagliaio a trullo ed altri locali in pietra, fra cui stalle e depositi, databili fra Ottocento e Novecento. Il nucleo più antico dell’edificio, adibito oggi a B&B, è costituito dal gruppo di trulli del Seicento disposti ad angolo
retto su due lati dell’odierno cortile e caratterizzati da volte intercomunicanti e tetti con copertura unificata.
Sempre in agro di Crispiano, immersa tra gli olivi secolari, la Masseria Quis Ut Deus, oggi elegante centro benessere, è un’antica struttura del XVIII secolo caratterizzata da una tipologia architettonica “a blocco isolato”
con jazzo a forma di trullo. Di particolare interesse l’antico frantoio e la
piccola cappella dedicata a San Martino con affreschi dei primi del
’700. Non lontano, l’azienda agricola Masseria Monti del
Duca, antica struttura fortificata del XV secolo appartenuta
ai duchi di Martina Franca De Sangro-Caracciolo e
nota alle cronache per aver dato rifugio
nell’Ottocento al famoso prete brigante don
Ciro Annicchiarico, detto “Papa Giru”. La
Crispiano.
masseria presenta una tipologia architettonica
Masseria Pilano
“a corte chiusa” con un unico ingresso ad
(foto L. Palmisano)
arco. All’interno delle mura, la casa padronale, una torre di vedetta del ’400 con feritoie
e caditoie ed una chiesetta del 1800 con campanile barocco: questa conserva al suo interno
affreschi di scuola carelliana oltre che un bel
matroneo storicamente utilizzato dal duca di
Martina.
IL TERRITORIO DELLE CENTO MASSERIE
Il territorio contiguo al litorale jonico, a sud-est di Taranto, è caratterizzato
da un sistema di masserie a maglie molto lasse, basato sulla piccola proprietà viticola. Qui sorge Masseria Bosco, a pochi chilometri da Avetrana,
antica azienda agricola del XVII, oggi trasformata in elegante struttura ricettiva. Il complesso è caratterizzato dall’aggregazione di più corpi di fabbrica risalenti ad epoche differenti, articolati intorno a due zone principali:
la casa padronale e gli antichi locali destinati alle stalle ad agli alloggi dei
contadini. Il nucleo più antico doveva essere costituito dallo jazzo, l’attuale sala ristorante, ampliato nel corso del XVII secolo con l’aggiunta di
altri ambienti quali una stalla con
grande camino, una cappella ed i
magazzini-deposito per i prodotti
caseari. Risale invece al XVIII secolo
l’edificazione del piano nobile destinato ad abitazione del massaro.
Nello spazio dedicato un tempo alla
conta delle pecore, oggi la zona piscina, un trullo tipico salentino “a
gradoni” ricorda l’originaria funzione di ricovero ed abitazione saltuaria
per i contadini. All’esterno dell’atrio si può ancora osservare un tratto dell’antica mulattiera e la zona dell’aia dove un tempo aveva luogo la lavorazione del grano per mezzo di una grossa pietra (pisara) trainata da un mulo.
Avetrana. Masseria Bosco (foto F. De Padova)
Avetrana. Masseria Bosco. Trullo salentino
(foto F. De Padova)
IL TERRITORIO SUD-ORIENTALE
Ubicato sull’altopiano della Murgia Sud-Orientale, il territorio di
Martina Franca è caratterizzato da un sottosuolo calcareo bianco, compatto, che ha favorito per secoli lo sviluppo dell’architettura rurale. Qui
sorge Masseria Chiancone Torricella, antica azienda agricola fortificata
del 1600, come mostrano ancora oggi i resti di torrette di difesa con feritoie poste a coronamento dell’antica casa padronale, oggi adibita a struttura ricettiva. Attigui al corpo centrale, sette trulli tra loro comunicanti un
tempo destinati a ricovero per animali ed a locali per la lavorazione e la
conservazione del formaggio. È ubicata invece in piena Valle d’Itria,
Masseria Lella – la bianca d’Itria, antica residenza padronale di campagna con jazzo di trulli, oggi in parte adibita a B&B. L’articolato complesso
Martina Franca. Masseria Chiancone Torricella
Martina Franca. Masseria Lella - la bianca d’Itria (foto Arch. Quartulli)
è costituito da una serie di fabbriche che, a partire da un primo nucleo a trulli, risalente al XVII sec., si è poi sviluppato con l’aggiunta
di un corpo di fabbrica a torre, in seguito trasformato in elegante
palazzo residenza della prima metà dell’Ottocento. Documentano
l’originaria funzione agricola del complesso una serie di pertinenze recintate da alti muri in pietra a secco tra cui una successione di trulli stalla e trulli “pagliare” ed un gruppo di trulli un
tempo adibito ad abitazione del massaro, con cucina “a monachile”
ricavata all’interno di un cono. Di pregevole fattura, la cappella
del 1835 con tetto “a pignon”, dedicata alla Madonna del Rosario.
LA MURGIA DEI TRULLI
Tutta la zona di Taranto circostante il Mar Piccolo è caratterizzata da un paesaggio oggi ancora integro e ben conservato ricco di contenuti geologici e di importanti documenti storico-artistici che riconducono alle complesse e continuative
fasi di occupazioni di questo sito. Qui sorge Masseria San Pietro, complesso architettonico di straordinario fascino, trasformato dopo un attento e lungo restauro in elegante Relais. La grandiosa struttura è caratterizzata dall’aggregazione
di più corpi di fabbrica risalenti ad epoche differenti, articolati intorno a tre zone
principali: la casa padronale, i locali per i servizi con gli alloggi dei contadini e la
chiesa medioevale. Risultano invece staccati, a sud della chiesa, una piccola torre,
un portico utilizzato come ovile ed un grande frantoio ipogeo. Risalirebbe al
Seicento il primo nucleo dell’edificio, situato nella parte ovest e corrispondente
agli alloggi ed ai locali utilizzati dai contadini, mentre assume tutte le caratteristiche del palazzo nobiliare la casa padronale del Sette-Ottocento, articolata intorno
ad una corte chiusa e comunicante con la seconda corte, più grande, in cui si affacciavano gli ambienti di servizio. Nella parte sud, in continuità col resto dei fabbricati ma con proprio prospetto ed atrio, la basilica dei SS. Pietro e Andrea:
edificata probabilmente tra X e XII secolo, si presenta a tre navate con catino absidale affrescato secondo moduli stilistici di matrice bizantina. Al di sotto delle
navate, all’interno di una sezione ipogea, sono state inoltre rinvenute alcune gallerie riconducibili ad opere di idraulica del periodo romano. Da segnalare, nelle
L
immediate vicinanze della masseria, la presenza di una vasta area archeologica
con resti di una villa romana e di una necropoli di età medievale.
Taranto. Masseria San Pietro (foto Histò Relais Culti)
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Nel frontespizio: Crispiano. Masseria Monti del Duca dei F.lli Cassese
© 2008 MP Mirabilia S.r.l. per i testi e il progetto grafico
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA
INTORNO AL MAR PICCOLO
Taranto
e la sua provincia
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CATTEDRALE
CHIESA DELL’ASSUNTA O S. MARIA DELLA LUCE
MUSEO “RODOLFO VALENTINO”
SAGRA DA FAR’NÈDD
COLLEGIATA DI S. MARTINO
CHIESA DEL CARMINE
PALAZZO DUCALE
PORTA DI S. STEFANO
FESTA PATRONALE DI S. MARTINO
7 CARNEVALE ESTIVO DEL FEGATINO
8 PRESEPE VIVENTE
Foggia
Lucera
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47 PALAZZO MARCHESALE
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48 CHIESA RUPESTRE DI S. ANGELO
49 CHIESA RUPESTRE DI S. NICOLA
50 RITI DELLA SETTIMANA SANTA
Carapelle
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Trinitapoli
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15 CASTELLO
16 CHIESA MADRE
17 SANTUARIO DI S. FRANCESCO DE
GERONIMO
18 SANTUARIO DI S. MARIA MUTATA
19 FESTA DI SAN CIRO
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CASTELLO
SANTUARIO DELLA MATER DOMINI
FESTA DI MARIA SS. MATER DOMINI
FESTA DEI SANTI MEDICI
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CASTELLO
CHIESA MATRICE
CHIESA RUPESTRE DELL’ECCE HOMO
RAPPRESENTAZIONE DELLA PASSIO CHRISTI
40 CASTELLO
41 CHIESA DELLA CANDELORA
42 CHIESA DI S. MARINA
43 FARMACIA DEL MAGO GREGURO
44 SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SCALA
45 TORRE DELL’OROLOGIO
46 PALIO DELLA MEZZALUNA
57 CASTELLO ARAGONESE
58 CHIESA DI S. DOMENICO MAGGIORE
59 COLONNE DORICHE
60 DUOMO DI S. CATALDO
61 MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
62 PALAZZO MUNICIPALE
63 FESTA DI S. CATALDO
64 MATRIMONIO DI MARIA D’ENGHIEN
65 RITI DELLA SETTIMANA SANTA
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55 SANTUARIO RUPESTRE MADONNA DELLE GRAZIE
56 PROCESSIONE DELLA LEGNA
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53 PARETONE O LIMITONE DEI GRECI
54 FESTA DI S. GIUSEPPE
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5 PALAZZO D’AYALA
6 SAGRA DEL VINO
26 CASTELLO
27 CALATA DEI MAGI
28 FESTA DI S. GIUSEPPE
20 CALATA DEI MAGI
25 TORRE SATURO E
VILLA ROMANA
51 CASTELLO
52 FESTA DEI Ss. PATRONI MADONNA
DEI MARTIRI E S. TRIFONE
COMPLESSO DI S. PIETRO MANDURINO
DUOMO DI S. GREGORIO MAGNO
FONTE PLINIANO
MURA MEGALITICHE
PALAZZO IMPERIALI
FESTA PATRONALE DI S. GREGORIO MAGNO
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Foto in alto a sinistra: Manduria, Torre Colimena; foto in basso a destra: Palagianello, Chiesa rupestre di San Nicola.
Foto di: 63_C. La Fratta; 59_Assessorato al Turismo della Regione Puglia.
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Regione
Puglia
Provincia
di Taranto
Monumenti e Feste
Castellaneta – MONUMENTI
1 Cattedrale
Eretta nel 1220, fu riedificata nel XVIII
secolo, come documentano il soffitto
ligneo dell’interno e le tele di Niccolò
Porta. Solo il campanile tardo-romanico
ricorda l’originaria struttura.
2 Chiesa dell’Assunta o Santa Maria
della Luce
Eretta nel 1300 sullo spalto della gravina,
ha una facciata in stile romanico e le
pareti ricoperte da affreschi di cui
restano alcuni frammenti databili dal
XIII al XVI secolo.
3 Museo “Rodolfo Valentino”
Mappa della Provincia
Aperto nel centenario della nascita del
divo che qui nacque a fine ’800. Ampio
spazio è dedicato alla carriera
cinematografica dell’attore pugliese,
alla sua vita pubblica e privata.
Castellaneta – FESTE
4 Sagra da far'nèdd
Monumenti e Feste
“Iniziativa finanziata con fondi della U.E. - P O R Puglia 2000/2006”
Si tiene in agosto la sagra più grande
d’Italia: si sviluppa per oltre 2 km nel
borgo antico, dove è possibile degustare
svariati piatti tipici (friselle, focaccia,
orecchiette) e la “Far'nèdd”, la vecchia
farina ricavata macinando orzo e ceci.
Carosino – MONUMENTI
5 Palazzo D’Ayala
Il nobile palazzo risale al XVII secolo e
ingloba una residenza castellana del XV
secolo. Oggi è un importante contenitore
culturale, sede di rassegne teatrali.
Carosino – FESTE
6 Sagra del vino
Puglia
(fine luglio) Tra spettacoli, musica e
degustazioni di prodotti tipici, il vino
viene fatto zampillare dalla fontana
della piazza principale, retaggio di
antichi rituali pagani.
Crispiano – FESTE
7 Carnevale estivo del fegatino
Regione
(dal 16 al 23 luglio) Grande festa
popolare articolata in otto serate
animate da carri allegorici e gruppi
mascherati in cui si possono
assaporare le specialità gastronomiche
della tradizione.
Cento figuranti in costume d’epoca
ridanno vita ad antichi mestieri in
attesa della grande fiaccolata che,
nella notte del 24 dicembre, giungerà
alla grotta della Natività per deporre
Gesù Bambino.
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8 Presepe vivente
Faggiano – MONUMENTI
9 Chiesa Matrice
Dedicata a Maria SS. Annunziata, la
chiesa è lastricata di lapidi sepolcrali. Qui
si celebrava la messa con il rito greco, a
testimonianza del forte attaccamento
alle tradizioni greco-albanesi.
Faggiano – FESTE
10 Presepe vivente
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Corso Umberto, 113 - Tel 099.4532392
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ACI Soccorso Stradale / ACIRoadAssistance
099.7794779
Corpo Forestale / ForestRanger
099.7791694
Croce Rossa / RedCross
099.4526688
Emergenza / MedicalEmergencyService
118
Guardia di Finanza / FinancialPolice
117
Guardia Medica / MedicalService
099.4521997
Ospedale / Hospital
Via Bruno, 1
099.4585991
Polizia Municipale / MunicipalPolice
099.7323204
Polizia Stradale / TrafficPolice
113
Poste eTelegrafi / PostOffice
P.zza della Libertà, 1
099.4781111
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Più di cento figuranti animano le scene
all’interno di un paesaggio naturale
arricchito da manufatti in pietra e legno
che ricostruiscono luoghi e situazioni di
questa tradizionale rappresentazione.
Ginosa – MONUMENTI
11 Castello
Edificato da Roberto il Guiscardo nel
1080, il fortilizio fu adattato a residenza
gentilizia dalla famiglia Doria nel XVI
secolo. Il castello compare anche nello
stemma araldico del comune.
12 Chiesa Matrice
Un tempo dedicata a San Martino, la
chiesa è oggi intitolata alla Madonna del
SS. Rosario, patrona di Ginosa. Realizzata
in tufo locale, conserva preziosi arredi
sacri e il pregevole affresco di San
Martino Vescovo databile al XVI secolo.
13 Chiesa rupestre dell’Ecce Homo
La chiesa deve il suo nome all’affresco
cinquecentesco raffigurante l’Ecce Homo.
A pianta rettangolare suddivisa da un
pilastro. Un fregio pittorico raffigurante
atleti ed altre decorazioni di età ellenistica
fanno ipotizzare che si tratti di una tomba
a camera poi adibita a chiesa.
Ginosa – FESTE
14 Rappresentazione della Passio Christi
(Sabato Santo e Sabato delle Palme)
Evento suggestivo in cui più di trecento
attori danno vita, nel suggestivo
scenario della gravina, alla
rappresentazione della vita di Gesù,
dall’Annunciazione alla Resurrezione.
Grottaglie – MONUMENTI
15 Castello
Eretto dai vescovi di Taranto agli inizi del
XIV secolo, il castello ha una torre
angolare e un grosso mastio quadrato.
Dietro il castello si trova il quartiere delle
fabbriche di ceramica prodotte con
metodi artigianali tradizionali.
16 Chiesa Madre
Eretta nel 1372 su progetto dell’architetto
Domenico Di Martina, ha subito
significativi rimaneggiamenti che hanno
alterato le forme originarie in stile tardoromanico. All’interno il barocco
cappellone di San Ciro (XVIII secolo),
voluto da San Francesco de Geronimo.
17 Santuario di San Francesco
de Geronimo
Il santuario è intitolato al patrono della
città, il gesuita grottagliese beatificato
da Pio VII nel 1806. La chiesa fu edificata
nel 1830 circa poco prima della sua
santificazione. Racchiude la casa del
santo e le spoglie.
18 Santuario di Santa Maria Mutata
Costruzione seicentesca sorta su di una
preesistente basilica eretta da monaci
basiliani in custodia di un’immagine
della Madonna con Bambino. Questa,
durante una controversia tra Martina
Franca e Grottaglie, fu trovata rivolta
verso Grottaglie, da qui il suo titolo.
Grottaglie – FESTE
19 Festa di San Ciro
(30 gennaio) Momento culminante dei
festeggiamenti in onore del santo
patrono è l’accensione della “focara”,
grande catasta di legna e tralci di vite
che ha sulla sommità l’icona del santo.
Lama – FESTE
20 Calata dei Magi
Il 6 gennaio la banda attraversa le strade
del paese per annunciare l’asta che vedrà
gareggiare le sette contrade
nell’aggiudicazione della processione di
Gesù Bambino.
Laterza – MONUMENTI
21 Castello
Costruito dai Triggiano nel 1353 fu
successivamente ridotto ad abitazione.
Di notevole interesse la parte posteriore,
più antica, con cortina merlata e cortile
al quale si accede tramite portali ogivali.
22 Santuario della Mater Domini
Costruito tra il 1736 e il 1753, il santuario è
un tipico esempio delle sinuosità dello stile
barocco. Adiacente alla costruzione è la
chiesa rupestre con affreschi del XII secolo.
Laterza – FESTE
23 Festa di Maria SS. Mater Domini
Il 20 maggio ha luogo la solenne
processione. Il rito religioso è
accompagnato da concerti bandistici,
fuochi pirotecnici e luminarie.
Il giorno seguente si inaugura la
tradizionale fiera.
24 Festa dei Ss. Medici
Il giorno 27 settembre di ogni anno si
celebrano i festeggiamenti in onore dei
Santi Medici, Cosma e Damiano, portati a
spalla dai fedeli in una grandiosa
processione lungo le vie del paese.
Leporano – MONUMENTI
25 Torre Saturo e Villa Romana
Sul promontorio della marina la
cinquecentesca Torre Saturo prende il
nome dal luogo della prima colonia greca
insediatasi su questa costa: Satyrion.
A ridosso del mare sono i resti di una villa
romana dei secoli III-IV.
Lizzano – MONUMENTI
26 Castello
Costruito probabilmente nel XII secolo, il
castello sorge alle pendici di un’altura
sulla quale si è successivamente
costituito l’attuale centro abitato.
Le successive proprietà ne hanno
trasformato l’originaria impostazione.
Lizzano – FESTE
27 Calata dei Magi
(6 gennaio) Dal convento San Pasquale
di Baylon, partono nei loro sontuosi
abiti i Sapienti d’Oriente per
raggiungere la scena allestita nel centro
storico del paese.
28 Festa di San Giuseppe
(18 e 19 marzo) La festa del santo patrono
si conclude con la cerimonia
dell’accensione dei numerosi falò ai
margini delle piazze e nelle strade
mentre antichi inni vengono intonati
dalle donne più anziane.
Manduria – MONUMENTI
29 Complesso di San Pietro Mandurino
All’interno delle mura il complesso è
composto da una chiesetta, collegata a
un ipogeo basilicale affrescato
(VIII-X secolo) e a un ambiente
quadrangolare interpretato come tomba
di età ellenistica.
30 Duomo di San Gregorio Magno
L’edificio, di origine romanica, fu
ricostruito parzialmente durante il
Rinascimento. L’elegante interno,
completamente ristrutturato nel 1938, è
diviso in tre navate scandite da colonne
con capitelli rinascimentali.
31 Fonte Pliniano
Considerato il monumento simbolo della
città, risale all’epoca messapica. È una
grande caverna naturale scavata nella
roccia. All’interno dell’ipogeo c’è una
vasca dove tutt’oggi scorre l’acqua
oligominerale del fonte.
32 Mura megalitiche
Databili dal V al III secolo a.C., le mura che
respinsero tarantini e cartaginesi,
ricordano l’origine messapica della città.
33 Palazzo Imperiali
Costruito nel 1719 per volere del principe
Michele Imperiali, sfoggia un grandioso
portale e una balconata a mensoloni e
ringhiera di ferro che attraversa l’intera
facciata. Di notevole eleganza il cortile,
occupato da scale e loggiato.
Manduria – FESTE
34 Festa patronale di
San Gregorio Magno
La data più antica del culto risale al 1580,
quando il santo fu invocato per porre
fine alla peste. Il 3 settembre si
festeggia con la processione tra le
vie del centro allestite con luminarie e
fuochi pirotecnici.
Martina Franca – MONUMENTI
36 Chiesa del Carmine
Fuori della cerchia muraria, la chiesa, in
elegante stile barocco, fu edificata nel
XVIII secolo. Notevole la cupola al cui
disegno ottagonale corrisponde un
raffinato repertorio decorativo.
37 Palazzo Ducale
Eretto da Petracone V Caracciolo sul
luogo dell’antico castello degli Orsini, il
maestoso palazzo è dominato da un’alta
facciata barocca. L’edificio oggi ospita
l’Amministrazione Comunale della città.
38 Porta di Santo Stefano
Tra le più belle porte urbiche della
regione, porta di santo Stefano
costituisce un punto nodale di
comunicazione tra il centro storico di
origine medievale e la città moderna.
Trasformata in vero arco di trionfo, sulla
sommità del prospetto principale ospita
una pregiata statua del santo patrono.
Martina Franca – FESTE
39 Festa patronale di San Martino
(prima domenica di luglio) Le statue dei
Ss. Martino e Comasia, interamente in
argento, sono portate in processione.
La tradizione vuole che la statua della
santa debba sempre sfilare per prima,
in caso contrario la statua di San Martino
si appesantirà fino a diventare
insopportabile.
Massafra – MONUMENTI
40 Castello
Situato nel centro storico della città, è
un’imponente mole cinquecentesca a
pianta quadrilatera con tre torri
cilindriche e una, più grande, ottagonale.
41 Chiesa rupestre della Candelora
Uno degli esempi più pregevoli di
architettura rupestre medievale. Il
complesso di grotte che la costituisce
riproduce l’architettura delle chiese a
cupole multiple presenti a
Costantinopoli nell’XI secolo.
42 Chiesa rupestre di Santa Marina
Di pianta basilicale e probabilmente
precedente al Mille, conserva altari e
affreschi che rappresentano la santa,
martire di Antiochia, venerata dai bizantini.
43 Farmacia del Mago Greguro
Complesso di celle intercomunicanti con
una serie di nicchie in cui venivano
conservate le erbe medicamentose. Qui,
secondo la tradizione, operava Greguro,
dotto botanico greco esperto in pozioni
farmacologiche.
44 Santuario della Madonna della Scala
Il santuario, edificato nel 1731, è situato
all’interno dell’omonima gravina ed è
accessibile tramite una scenografica
scalinata barocca di 125 gradini.
45 Torre dell’Orologio
Simbolo civico del paese, la torre fu
edificata agli inizi del XVIII secolo.
Raggiunge un’altezza di 22 metri ed è
dotata di campane settecentesche.
Massafra – FESTE
46 Palio della Mezzaluna
(22 settembre) Rievocazione storica di un
evento accaduto nel 1594. Il palio vede
cavalieri in armature d’epoca, damigelle e
nobili sfilare e gareggiare per le strade
della città fino all’assegnazione del palio
al rione vincente.
Montemesola – MONUMENTI
47 Palazzo Marchesale
Eretto su una più antica fabbrica nel 1794
da Andrea Saraceno, che abbellì anche il
paese con vie larghe e simmetriche.
Mottola – MONUMENTI
48 Chiesa rupestre di Sant’Angelo di
Casalrotto
Rappresenta un vero e proprio unicum
fra le chiese rupestri dell’Italia
meridionale. La struttura è composta da
due ipogei sovrapposti, di cui quello
inferiore presenta sul pavimento
varie tombe.
49 Chiesa rupestre di San Nicola
Uno dei più importanti esempi di arte
medievale pugliese, arricchita da
variopinti affreschi che coprono un arco
temporale che va dalla fine del XII alla
prima metà del XIV secolo.
Mottola – FESTE
50 Riti della Settimana Santa
Tra le tradizioni religiose di Mottola
molto suggestiva è la Settimana Santa,
animata dalle cosiddette “paranze”,
confratelli a piedi nudi ed incappucciati.
Pulsano – MONUMENTI
51 Castello
Il castello fu costruito nel 1430 e poi più
volte rimaneggiato. Presenta un
poderoso torrione quadrato e diverse
torri quadrangolari e cilindriche. Oggi il
castello ospita eventi culturali.
Pulsano – FESTE
52 Festa dei Ss. patroni Madonna dei
Martiri e San Trifone
(8 settembre) Le statue dei santi patroni
sono portate in processione per le vie
del centro addobbate da luminarie.
Al termine della processione spettacolo
di fuochi pirotecnici.
Sava – MONUMENTI
53 Paretone o Limitone dei Greci
Costruzione di pietre a secco,
probabilmente usata per segnare il
confine tra il territorio dei Longobardi e
quello dei Bizantini (secolo VII-VIII d.C.),
di cui è tuttora visibile il tratto più
lungo (circa 700 m) dell’intero muro che
si snodava per oltre 150 km.
Sava – FESTE
54 Festa di San Giuseppe
(19 marzo) Numerosi musicisti e
appassionati di musica popolare si
riuniscono in piazza Mercato
intorno al suggestivo falò acceso in
onore del santo.
San Marzano di San Giuseppe
MONUMENTI
55 Santuario rupestre Madonna
delle Grazie
Lo splendido complesso è inserito in un
insediamento rupestre ricco di grotte
utilizzate in età preistorica e poi
ripopolate in epoca medievale.
È composto da una cripta e da una
chiesa superiore del XVII secolo.
San Marzano di San Giuseppe
FESTE
58 Chiesa di San Domenico Maggiore
Sorta alla fine dell’XI secolo, la chiesa fu
poi ricostruita nel 1302 e di recente
restaurata. La facciata presenta un
grandioso portale ogivale con
baldacchino, al quale si accede per
mezzo di una duplice scalinata barocca.
59 Colonne Doriche
Le due imponenti colonne sono
l’ultima testimonianza di un tempio
greco, anche noto come Tempio di
Poseidone, della prima metà del VI
secolo a.C.
60 Duomo di San Cataldo
Fondato verso il 1070 su un’antica
costruzione del X-XI secolo.
La facciata, opera di Mauro Manieri,
conserva ancora eleganti forme
barocche. Nell’interno a tre navate sono
tracce di un pavimento a mosaico del
XII secolo. Il Cappellone di San Cataldo è
considerato una delle espressioni
massime del barocco pugliese. Nella
cripta affreschi del XIII-XIV secolo.
61 Museo Archeologico Nazionale
Sito nell’ex convento dei padri
Alcantarini il museo, recentemente
riaperto al pubblico con nuovo
allestimento, è noto soprattutto per la
conoscenza dell’arte e della civiltà della
Magna Grecia e per la pregevole
collezione degli “ori”.
62 Palazzo Municipale
Situato nel borgo antico della città,
l’elegante palazzo fu edificato tra il 1864
e il 1869 nel luogo in cui si trovava la
casa del Capitano del Popolo.
Taranto – FESTE
63 Festa di San Cataldo
(8 maggio) La statua del santo
patrono, dalla cattedrale nella città
vecchia, viene portata in processione
attraverso i due mari con decine di
imbarcazioni al seguito.
64 Matrimonio di Maria d’Enghien
(primo sabato di maggio)
La rievocazione storica rivisita i fasti
della corte del principato ai tempi del
matrimonio tra la principessa di Taranto
e il re di Napoli, nel 1407. Dalla città
vecchia un corteo raggiunge il castello
per festeggiare con danze medievali e
combattimenti tra cavalieri.
65 Riti della Settimana Santa
Alla mezzanotte del Giovedì Santo ha
inizio la processione dell’Addolorata.
Il giorno successivo si tiene invece la
processione dei Martiri. In entrambe le
rappresentazioni sacre confratelli
incappucciati, “perdoni”,
accompagnano i simulacri in
un cammino di fede
e penitenza.
56 Processione della legna
(18 marzo) Da oltre un secolo e mezzo,
in occasione della festività del santo
protettore dei falegnami, generazioni di
carrettieri continuano a perpetuare
l’antico rito della raccolta e del
trasporto della legna su carri trainati da
cavalli ammaestrati a genuflettersi
dinnanzi alla statua del santo.
Taranto – MONUMENTI
57 Castello Aragonese
Perno della difesa medievale della città
ionica, realizzato nel X secolo dopo
l’invasione turca e ricostruito da
Ferdinando d’Aragona nel 1492,
ospita dal 1887 il Comando della
Marina Militare.
35 Collegiata di San Martino
Grandiosa costruzione del 1747-’75, ha
un’alta e fastosa facciata barocca sulla
quale spicca un fantasioso portale
sormontato dal gruppo scultoreo di
San Martino e il povero.
Sullo sfondo: Taranto, Ponte girevole (foto di: Assessorato al Turismo della Regione Puglia)
1
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33 MASSERIA CAPOCANALE
34 MASSERIA GRAVINELLA
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ALBERGO MASSERIA CHIANCONE TORRICELLA
MASSERIA FERRARI
MASSERIA FRASCAROSA
MASSERIA LABBRUTO B&B
MASSERIA LA BIANCA D’ITRIA B&B
MASSERIA MADONNA DELL’ARCO
MASSERIA POZZO TRE PILE
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ANTICA MASSERIA MONTI DEL DUCA
LE MONACHE
MASSERIA LE MESOLE
MASSERIA LUPOLI
MASSERIA PILANO
MASSERIA QUIS UT DEUS
MASSERIA TRIGLIE
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10 MASSERIE LE MONACHE
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27
28
29
30
AGRITURISMO MASSERIA COLOMBO
AZIENDA AGRITURISTICA IL PORTICELLO
MASSERIA CASSIERE
MASSERIA LA GRANDE QUERCIA
Laterza
Ginosa
Castellaneta
Statte
Mottola
Massafra
Palagianello
Riva dei Tessali
Marina di Ginosa
9 AGRITURISMO VALLE RITA
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Mesagne
Montemesola
Grottaglie
Carosino
Francavilla
Fontana
Lizzano
Torricella
AGRITURISMO IL NOCE B&B
AGRITURISMO LA FORTUNA
AGRITURISMO MASSERIA RENI
MASSERIA LI SURÌI
MASSERIA SELVAGGI
Torchiarolo
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San Marzano di San Giuseppe
Faggiano
Marina di
Pulsano
25 AGRITURISMO MASSERIA POPA
26 MASSERIA LA BRUNETTA
11
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Crispiano
San Giorgio Jonicoo
Taranto
31 MASSERIA LA GRAVINA
Brindisi
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Avetrana
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24 VILLA BOSCHETTO
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32 MASSERIA SAN GIOVANNI
1 MASSERIA BOSCO
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37 AGRITURISMO ANTICA MASSERIA JORCHE
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35 HISTÒ SAN PIETRO
36 HOTEL MASSERIA SARACENO
Racale
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23 MASSERIA PORVICA
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Foto di: 20_A. Quartulli; 1_F. De Padova; 2_F.lli Cassese; 7_M. Lorusso; 33_G. Nasti
foto in basso a sinistra_A. Lavagno
Regione
Puglia
Martina Franca
Resorts e agriturismo nei palazzi storici e nelle masserie secolari
Regione
Puglia
Provincia
di Taranto
AVETRANA
GINOSA
1 MASSERIA BOSCO
9 AGRITURISMO VALLE RITA
Via Stazione, Km 1
74020 Avetrana
Tel. +39 099 9704099
Fax +39 099 9704190
[email protected]
CRISPIANO
2 ANTICA MASSERIA
MONTI DEL DUCA
Mappa della Provincia
Resorts e agriturismo
nei palazzi storici e nelle masserie secolari
“Iniziativa finanziata con fondi della U.E. - P O R Puglia 2000/2006”
Località Monti del Duca
74012 Crispiano
Tel./Fax +39 099 5612419
Tel. +39 099 5635674
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3 LE MONACHE B&B
S.P. per San Marzano Grottaglie
74012 Crispiano
Tel. +39 099 5901839
[email protected]
4 MASSERIA LE MESOLE
Via Mesole, 35
Cell. +39 348 7291327
5 MASSERIA LUPOLI
S.P. n. 72 Orimini-Grottaglie
74012 Crispiano
Tel. +39 099 4596690
Fax +39 099 4596690
www.masserialupoli.eu
Contrada Girifalco
74013 Ginosa
Tel/Fax +39 099 8271824
GROTTAGLIE
10 MASSERIE LE MONACHE
S.P. S. Marzano
Grottaglie
Tel. +39 099 5901839
[email protected]
Puglia
S.P. 49
74012 Crispiano
Tel. +39 099 613107
www.pilano.it
11 AGRITURISMO IL NOCE B&B
S.P. per Maruggio, Km 4
Contrada Marroco sn.
74024 Manduria
Tel. +39 099 9734943
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Via per San Pietro
74024 Manduria
Tel. +39 099 9791904
Regione
S.P. 49, Km 10,750
74012 Crispiano
Tel./Fax +39 099 8110116
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74012 Crispiano
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74015 Martina Franca
Tel. +39 080 4801661
Via Monti del Duca, 52/G
74015 Martina Franca
Tel. +39 080 4838553
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Via Locorotondo 119/a,
74015 Martina Franca
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74015 Martina Franca
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TARANTO
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35HISTÒ SAN PIETRO
27 AGRITURISMO MASSERIA
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74017 Mottola
Tel. +39 080 5242431
Fax +39 080 5242431
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28 AZIENDA AGRITURISTICA
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74100 Taranto
Tel./Fax +39 099 4721188
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Via della Pineta 3/5
74100 Taranto
Tel. +39 099 4714444
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Contrada Matine, 180
74010 San Basilio Mottola
Tel. +39 099 8833343
Fax +39 099 8833343
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30 MASSERIA LA GRANDE
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Contrada Terzi, 249
74017 San Basilio Mottola
Tel. +39 099 8833120
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Palagianello
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Campomarino
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32 MASSERIA SAN GIOVANNI
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San Giorgio Jonico
Tel. +39 099 5900606
Fax +39 099 5900632
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Sullo sfondo: Taranto, Masseria San Pietro (foto Histò Relais Culti)
INFORMAZIONI / NUMERI UTILI
Azienda di PromozioneTuristica / TouristBoard
Corso Umberto I, 121 - Tel 099.4532397 - Fax 099.4520417
e-mail: [email protected] - web site: www.viaggiareinpuglia.it/apttaranto
Ufficio Informazioni / InformationOffice
Corso Umberto I, 113 - Tel 099.4532392
e-mail: [email protected]
ACI Soccorso Stradale / ACIRoadAssistance
099.7794779
Corpo Forestale / ForestRanger
099.7791694
Croce Rossa / RedCross
099.4526688
Emergenza / MedicalEmergencyService
118
Guardia di Finanza / FinancialPolice
117
Guardia Medica / MedicalService
099.4521997
Ospedale / Hospital
Via Bruno, 1
099.4585991
Polizia Municipale / MunicipalPolice
099.7323204
Polizia Stradale / TrafficPolice
113
Poste eTelegrafi / PostOffice
Piazza della Libertà, 1
099.4711186
PrefetturaTaranto / PrefetturaTaranto
099.4545111
Carabinieri - Emergencyintervention
112
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA
www.puglia.beniculturali.it
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37 AGRITURISMO ANTICA
MASSERIA JORCHE
Contrada Jorche
Tel. + 39 099 9573355
Fax +39 099 9573053
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Sacro e Profano
Taranto
e la sua provincia
Puglia
In provincia di Taranto gli usi e costumi della tradizione rivivono nei
numerosi eventi legati al momento della festa. Azioni, rappresentazioni e riti raccontano di una cerimonialità vissuta dal popolo in maniera totale, collettivamente prima ancora che individualmente. La
comunicazione dei significati è affidata a gesti, abiti, figurazioni
che rimandano ad eventi altrove ed in altro tempo verificatisi.
Profondamente legata al mare, la città di Taranto rivive il momento
dell’arrivo sulle coste ioniche del suo patrono, San Cataldo, attraverso una suggestiva processione in mare. Secondo la leggenda, il
santo, di ritorno dalla Palestina, scampò ad un naufragio gettando
nelle acque del Mar Grande l’anello pastorale e generando proprio
in quel punto una sorgente di acqua dolce, l’Anjedde de San
Catàvede. L’evento rivive la sera dell’8 maggio quando la statua del
santo, dalla cattedrale in città vecchia, viene portata in processione attraverso i due mari della città con decine di imbarcazioni al seguito.
Sempre al mare sono legati i festeggiamenti in onore della santa patrona dei pescatori, la Stella Maris: durante la processione di settembre numerose imbarcazioni ne scortano in mare il simulacro tra
musiche e fuochi d’artificio.
Taranto. Festa di S. Cataldo
(foto di C. La Fratta)
IL SANTO ED IL MARE
La memoria collettiva di una comunità rivive nelle rievocazioni di grandi eventi passati e nell’esaltazione dei profondi valori di civiltà che animarono
quegli accadimenti. A Massafra si rivivono in settembre atmosfere medioevali nel Palio della Mezzaluna, rievocazione storica di un evento accaduto
nel 1594, allorquando un piccolo gruppo di armigeri locali riuscì a respingere l’assedio dei Turchi nei pressi della foce del fiume Tara. Il palio rivive
oggi gli ideali di operosa concordia e unità di intenti che animarono quell’evento attraverso “giocose battaglie” tra i rioni della città. Cavalli e cavalieri
in armature d’epoca, paggi, nobili e damigelle sfilano per le strade della città, si sfidano in competizioni cavalleresche, gareggiano in gare sportive.
Particolarmente attesa la corsa a staffetta, l’atto conclusivo della manifestazione che decreterà l’assegnazione del palio al rione vincente. I fasti della corte
al tempo del Principato si celebrano invece nel capoluogo ionico con il matrimonio tra la Maria D’Enghien, principessa di Taranto e Ladislao, re di
Napoli. La rievocazione storica celebra l’evento del 1407 attraverso un’attenta ricostruzione di
quello che fu il ricco cerimoniale di corte previsto per l’occasione: dalla città vecchia il corteo raggiunge il castello aragonese dove tra danze, canti e combattimenti tra cavalieri, verrà celebrato
il matrimonio. L’evento si conclude con il banchetto nuziale allestito nel chiostro di Santa Chiara,
tra musiche e danze medioevali.
Taranto. Matrimonio di
Maria d’Enghien
(foto di N. Calembo)
Massafra. Palio della
Mezzaluna
(foto di R. Castellano)
RIEVOCAZIONI STORICHE
La tradizione incontra la fede nel profondo
misticismo delle sacre rappresentazioni.
Nel periodo di Pasqua, le vicende legate alla
vita ed alla Passione di Gesù vanno in scena
come in un potente dramma teatrale in cui la
devozione diventa silente partecipazione al
dolore del Calvario. A Taranto la
Confraternita del Carmine unitamente a
quella di Maria SS. Addolorata danno vita
da oltre due secoli ad una delle più belle manifestazioni di pietà popolare, i Riti della
Settimana Santa. Alla mezzanotte del
Giovedì Santo, ha inizio dalla chiesa di San
Taranto. Processione dell’Addolorata (foto di C. La Fratta)
Domenico Maggiore la processione
dell’Addolorata: il mesto corteo con la statua della Vergine rivive, attraverso il dolore della Madre, il dramma della morte di Gesù, in uno dei momenti più toccanti della tradizione religiosa tarantina. Il pellegrinaggio si concluderà solo al mattino seguente dopo aver attraversato le vie delle
città vecchia e del borgo. Al pomeriggio, un altro intenso momento sarà vissuto dalla comunità con la processione dei Misteri, una rappresentazione
della Via Crucis di Gesù attraverso statue e simboli della Passione portati in pellegrinaggio, per tutta la notte, attraverso le vie del borgo. Accomuna
le due rappresentazioni sacre la presenza di confratelli in abito di rito e
volto coperto (perdùne), che con incedere lento e dondolante (nazzecàte), accompagnano i simulacri in
un lungo cammino di fede e penitenza. Altro momento di forte suggestione in cui la tradizione incontra
la fede nel continuo rimando-riproduzione delle vicende legate alla vita
di Gesù, è la rappresentazione scenica della Passio Christi di Ginosa:
un evento di grande impatto in cui
più di trecento attori danno vita, nel
suggestivo scenario della gravina,
alla rappresentazione della vita di
Taranto. Processione dei Misteri
Gesù, dall’Annunciazione alla
(foto di C. La Fratta)
Resurrezione.
STORIA DI FEDE: LA PASQUA
Il momento della festa è anche esaltazione dei prodotti della terra e delle
fatiche quotidiane legate al duro lavoro. Nelle piazze, nelle case, la tradizione gastronomica diventa espressione di ciascun territorio, delle sue
tradizioni e rivive nei comuni del tarantino in occasione di sagre e feste religiose. A Crispiano, nella seconda decade di luglio, il carnevale estivo
del fegatino ripropone all’interno di una grande festa con carri allegorici
e gruppi mascherati le specialità gastronomiche della tradizione, su tutte
le carni miste arrostite alla brace. A Carosino, una grande festa popolare
celebra a fine luglio l’antica vocazione vitivinicola del paese con la sagra
del vino. Retaggio di antichi rituali pagani, il vino viene fatto zampillare
dalla fontana della piazza principale tra spettacoli, musica e degustazioni
di prodotti tipici. Nei paesi del versante orientale, risale invece ad
un’antica tradizione la consuetudine di allestire banchetti devozionali (le
mattre) in onore di San Giuseppe: a Monteparano, Monteiasi,
Fragagnano, Lizzano e San Marzano vengono preparate allegre tavolate
di beni alimentari in ricordo dell’antica consuetudine dell’offerta di cibo
ai bisognosi di passaggio.
Tavole di San Giuseppe (foto di C. La Fratta)
I SAPORI DELLA FESTA
Nel tarantino è molto diffusa l’usanza di eseguire fino all’Epifania rappresentazioni sacre della Natività. La dimensione comunitaria dell’esperienza di fede è vissuta attraverso il pellegrinaggio ai luoghi della
rappresentazione scenica in cui vien fatto rivivere lo spazio sacro. A
Crispiano, nello splendido scenario delle grotte rupestri del Vallone, ha
luogo ormai da molti anni un presepe vivente con oltre cento figuranti in
costume d’epoca. Pastori ed artigiani ridanno vita ad antichi mestieri in at-
tesa della grande fiaccolata che, nella notte del 24, giungerà alla grotta
della Natività per deporre Gesù Bambino. A Faggiano, il presepe vivente
si svolge in una zona a ridosso del paese denominata “Campana”. Più di
cento figuranti animano le scene all’interno di un paesaggio naturale incantevole, arricchito da manufatti in pietra e legno che ricostruiscono luoghi e situazioni di questa tradizionale rappresentazione. Si tiene invece
nella frazione di Lama la sacra rappresentazione della Calata dei Magi. Il
6 gennaio, alle otto del mattino, la
banda attraversa le strade del paese per
Lama. Calata dei Magi (foto di C. La Fratta)
annunciare l’asta che vedrà gareggiare
le sette contrade nell’aggiudicazione
della processione di Gesù Bambino.
Nel pomeriggio ha inizio l’azione scenica con la partenza dalla contrada vincitrice dei re Magi a cavallo che, dopo
aver attraversato il paese, raggiungeranno la sacra rappresentazione sul sagrato della chiesa della Regina Pacis.
Anche a Lizzano, nel giorno
dell’Epifania, tutta la comunità è coinvolta nella rappresentazione scenica
della Calata dei Magi quando, dal convento San Pasquale di Baylon, partono
nei loro sontuosi abiti i Sapienti
d’Oriente, per raggiungere la scena allestita nel centro storico del paese.
RAPPRESENTAZIONI SACRE DELLA NATIVITÀ
Grottaglie. Focara durante i preparativi (foto di C. La Fratta)
La misteriosa forza distruttrice ed insieme purificatrice del fuoco illumina le notti dei paesi del tarantino attraverso la messa in scena di un antico rituale di propiziazione e benedizione, il falò. A Grottaglie, alla fine di gennaio, la celebrazione di San Ciro entra nel suo culmine con la benedizione e
l’accensione della focara, una gigantesca catasta di legna che reca sulla sommità l’immagine del santo, in ricordo del supplizio da lui patito. A Lizzano,
il 19 marzo, la festa di San Giuseppe si conclude con la cerimonia di purificazione dell’accensione dei numerosi falò sparsi per la città. Per l’occasione,
enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze e delle strade mentre antichi inni vengono intonati dalle donne più anziane. Sempre a
devozione del santo protettore dei falegnami, si tiene ormai da un secolo e mezzo a San Marzano di San Giuseppe, l’antica tradizione della processione
L
della legna e dell’accensione del grande falò fuori dell’abitato. Generazione di carrettieri continuano ogni anno a perpetuare l’antico rito della raccolta e del trasporto della legna su carri trainati da cavalli ammaestrati a genuflettersi dinnanzi alla statua del santo. Tutta la comunità partecipa all’evento, ognuno con in spalla la propria fascina di legna, in una lunga processione che condurrà sino al grande falò, acceso alla sera, tra gli antichi canti
della tradizione.
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Grottaglie. Focara (foto di F. Bonfrate Gir-&Grafica)
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Monteiasi
Taranto
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Lizzano
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Squinzano
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Nel frontespizio: affresco di San Cataldo (foto C. La Fratta)
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L’ANTICO RITUALE DEL FUOCO M
Taranto
e la sua provincia
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Taranto - Comune di Grottaglie