Masserie storiche Taranto e la sua provincia Puglia Il territorio del tarantino risulta caratterizzato dall’estrema varietà del suo paesaggio che dalla parte alta, murgiana, ricca di lame e gravine scende fino alle coste del litorale ionico. In questo contesto così eterogeneo, l’edilizia rurale delle masserie diventa espressione di un territorio, della sua morfologia, delle sue attività produttive, oltre che di un preciso modello sociale e culturale. Masseria Cassiere sorge in agro di Mottola, nel cuore del Parco della Terra delle Gravine in una cornice naturale incantevole, tra lame, gravine, villaggi e chiese rupestri. Edificata alla fine del XVIII secolo per iniziativa del duca Caracciolo con lo scopo di favorire il dissodamento e la colonizzazione agricola dei vasti boschi del feudo, proseguì il suo accrescimento nel corso dell’Ottocento attraverso la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica annessi all’originario nucleo. Di pregevole fattura, il grande camino di fine Settecento ubicato nel nucleo originario dell’edificio ed il vasto granaio-stalla semi ipogeo, del primo decennio dell’Ottocento. La masseria è oggi utilizzata come centro per servizi turistici al limitrofo parco, attraverso l’esercizio di un confortevole B&B. Mottola. Gravina di Petruscio, habitat rupestre Mottola. Masserie Cassiere (foto M. Grottola) (foto M. Grottola) NELLA TERRA DELLE GRAVINE Il territorio a nord del Mar Piccolo è caratterizzato da un vasto pianoro solcato da dolci lame. Qui sorge Masseria Capocanale, in agro di Statte, antica azienda agricola del XVI-XVII secolo. Il complesso consta di due corpi di fabbrica separati: la casa padronale, detta Casina, oggi adibita a B&B e la masseria, l’antica unità residenziale del bracciantado agricolo, della tipologia architettonica “a corte chiusa”, con portale di accesso ad arco a tutto sesto. All’interno, ampi saloni ricavati dal recupero di antiche stalle e fienili. Interessante lungo l’area circostante, l’insediamento della lama dello jazzo, antico ricovero per animali caratterizzato da forme di habitat rupestre in grotta oltre che dalle corti dell’ovile del XVIII – XIX secolo. Sorge più ad est, in agro di Grottaglie, Masseria Le Monache, antica struttura edificata sul finire del ’500 ed appartenuta all’ordine monastico delle clarisse di Grottaglie sino al 1860. L’edificio è costituito da più corpi di fabbrica disposti intorno a due cortili interni: qui si distinguono una serie di vani coperti da volte a crociera, originariamente destinati ad alloggio dei coloni e la casa padronale, al piano superiore, adibita oggi a B&B. Lungo il lato est del cortile, un ampio salone cinquecentesco e l’originaria cucina del Seicento accolgono oggi un piccolo museo della civiltà contadina. Grottaglie. Masseria Le Monache Statte. Masseria Capocanale (foto Ing. Nasti) TRA LE CAMPAGNE DI STATTE E GROTTAGLIE Crispiano. Masseria Quis ut Deus (foto M. Lorusso) Nel territorio delle cento masserie, in agro di Crispiano, Masseria Pilano conserva l’originaria vocazione agricolo-pastorale nell’antica struttura del XVII secolo. Articolata fra casa padronale e jazzo di trulli destinati in origine ad abitazione del massaro e ricovero per animali, la masseria conserva sul lato meridionale del cortile un grande pagliaio a trullo ed altri locali in pietra, fra cui stalle e depositi, databili fra Ottocento e Novecento. Il nucleo più antico dell’edificio, adibito oggi a B&B, è costituito dal gruppo di trulli del Seicento disposti ad angolo retto su due lati dell’odierno cortile e caratterizzati da volte intercomunicanti e tetti con copertura unificata. Sempre in agro di Crispiano, immersa tra gli olivi secolari, la Masseria Quis Ut Deus, oggi elegante centro benessere, è un’antica struttura del XVIII secolo caratterizzata da una tipologia architettonica “a blocco isolato” con jazzo a forma di trullo. Di particolare interesse l’antico frantoio e la piccola cappella dedicata a San Martino con affreschi dei primi del ’700. Non lontano, l’azienda agricola Masseria Monti del Duca, antica struttura fortificata del XV secolo appartenuta ai duchi di Martina Franca De Sangro-Caracciolo e nota alle cronache per aver dato rifugio nell’Ottocento al famoso prete brigante don Ciro Annicchiarico, detto “Papa Giru”. La Crispiano. masseria presenta una tipologia architettonica Masseria Pilano “a corte chiusa” con un unico ingresso ad (foto L. Palmisano) arco. All’interno delle mura, la casa padronale, una torre di vedetta del ’400 con feritoie e caditoie ed una chiesetta del 1800 con campanile barocco: questa conserva al suo interno affreschi di scuola carelliana oltre che un bel matroneo storicamente utilizzato dal duca di Martina. IL TERRITORIO DELLE CENTO MASSERIE Il territorio contiguo al litorale jonico, a sud-est di Taranto, è caratterizzato da un sistema di masserie a maglie molto lasse, basato sulla piccola proprietà viticola. Qui sorge Masseria Bosco, a pochi chilometri da Avetrana, antica azienda agricola del XVII, oggi trasformata in elegante struttura ricettiva. Il complesso è caratterizzato dall’aggregazione di più corpi di fabbrica risalenti ad epoche differenti, articolati intorno a due zone principali: la casa padronale e gli antichi locali destinati alle stalle ad agli alloggi dei contadini. Il nucleo più antico doveva essere costituito dallo jazzo, l’attuale sala ristorante, ampliato nel corso del XVII secolo con l’aggiunta di altri ambienti quali una stalla con grande camino, una cappella ed i magazzini-deposito per i prodotti caseari. Risale invece al XVIII secolo l’edificazione del piano nobile destinato ad abitazione del massaro. Nello spazio dedicato un tempo alla conta delle pecore, oggi la zona piscina, un trullo tipico salentino “a gradoni” ricorda l’originaria funzione di ricovero ed abitazione saltuaria per i contadini. All’esterno dell’atrio si può ancora osservare un tratto dell’antica mulattiera e la zona dell’aia dove un tempo aveva luogo la lavorazione del grano per mezzo di una grossa pietra (pisara) trainata da un mulo. Avetrana. Masseria Bosco (foto F. De Padova) Avetrana. Masseria Bosco. Trullo salentino (foto F. De Padova) IL TERRITORIO SUD-ORIENTALE Ubicato sull’altopiano della Murgia Sud-Orientale, il territorio di Martina Franca è caratterizzato da un sottosuolo calcareo bianco, compatto, che ha favorito per secoli lo sviluppo dell’architettura rurale. Qui sorge Masseria Chiancone Torricella, antica azienda agricola fortificata del 1600, come mostrano ancora oggi i resti di torrette di difesa con feritoie poste a coronamento dell’antica casa padronale, oggi adibita a struttura ricettiva. Attigui al corpo centrale, sette trulli tra loro comunicanti un tempo destinati a ricovero per animali ed a locali per la lavorazione e la conservazione del formaggio. È ubicata invece in piena Valle d’Itria, Masseria Lella – la bianca d’Itria, antica residenza padronale di campagna con jazzo di trulli, oggi in parte adibita a B&B. L’articolato complesso Martina Franca. Masseria Chiancone Torricella Martina Franca. Masseria Lella - la bianca d’Itria (foto Arch. Quartulli) è costituito da una serie di fabbriche che, a partire da un primo nucleo a trulli, risalente al XVII sec., si è poi sviluppato con l’aggiunta di un corpo di fabbrica a torre, in seguito trasformato in elegante palazzo residenza della prima metà dell’Ottocento. Documentano l’originaria funzione agricola del complesso una serie di pertinenze recintate da alti muri in pietra a secco tra cui una successione di trulli stalla e trulli “pagliare” ed un gruppo di trulli un tempo adibito ad abitazione del massaro, con cucina “a monachile” ricavata all’interno di un cono. Di pregevole fattura, la cappella del 1835 con tetto “a pignon”, dedicata alla Madonna del Rosario. LA MURGIA DEI TRULLI Tutta la zona di Taranto circostante il Mar Piccolo è caratterizzata da un paesaggio oggi ancora integro e ben conservato ricco di contenuti geologici e di importanti documenti storico-artistici che riconducono alle complesse e continuative fasi di occupazioni di questo sito. Qui sorge Masseria San Pietro, complesso architettonico di straordinario fascino, trasformato dopo un attento e lungo restauro in elegante Relais. La grandiosa struttura è caratterizzata dall’aggregazione di più corpi di fabbrica risalenti ad epoche differenti, articolati intorno a tre zone principali: la casa padronale, i locali per i servizi con gli alloggi dei contadini e la chiesa medioevale. Risultano invece staccati, a sud della chiesa, una piccola torre, un portico utilizzato come ovile ed un grande frantoio ipogeo. Risalirebbe al Seicento il primo nucleo dell’edificio, situato nella parte ovest e corrispondente agli alloggi ed ai locali utilizzati dai contadini, mentre assume tutte le caratteristiche del palazzo nobiliare la casa padronale del Sette-Ottocento, articolata intorno ad una corte chiusa e comunicante con la seconda corte, più grande, in cui si affacciavano gli ambienti di servizio. Nella parte sud, in continuità col resto dei fabbricati ma con proprio prospetto ed atrio, la basilica dei SS. Pietro e Andrea: edificata probabilmente tra X e XII secolo, si presenta a tre navate con catino absidale affrescato secondo moduli stilistici di matrice bizantina. Al di sotto delle navate, all’interno di una sezione ipogea, sono state inoltre rinvenute alcune gallerie riconducibili ad opere di idraulica del periodo romano. Da segnalare, nelle L immediate vicinanze della masseria, la presenza di una vasta area archeologica con resti di una villa romana e di una necropoli di età medievale. Taranto. Masseria San Pietro (foto Histò Relais Culti) M F C M a o Fasano G o Gioia dell C Colle Martina Franca Castellaneta Statte Laterza Ginosa Riva dei Tessali Marina di Ginosa Mottola Ostuni Ost u i Brindisi Crispiano Mesagne g e gne Francavilla F ra cavilla a Carosino Fontana Massafra Grottaglie Monteiasi Taranto Saturo Monteparano Fragagnano Pulsano Sava Lizzano Maruggio Squinzano zano zano Manduria Avetrana Porto P Ceesareo Cesareo C Prodotto editoriale realizzato da: “Iniziativa finanziata con fondi della U.E. - P O R Puglia 2000/2006” www.mpmirabilia.it Nel frontespizio: Crispiano. Masseria Monti del Duca dei F.lli Cassese © 2008 MP Mirabilia S.r.l. per i testi e il progetto grafico DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA INTORNO AL MAR PICCOLO Taranto e la sua provincia S 49 57 65 IIschitella s C Lesina Sannicandro nnicand ic o Garganico Carpino Mattinata San a Severo S Manfredonia unia 1 2 3 4 35 36 37 38 39 CATTEDRALE CHIESA DELL’ASSUNTA O S. MARIA DELLA LUCE MUSEO “RODOLFO VALENTINO” SAGRA DA FAR’NÈDD COLLEGIATA DI S. MARTINO CHIESA DEL CARMINE PALAZZO DUCALE PORTA DI S. STEFANO FESTA PATRONALE DI S. MARTINO 7 CARNEVALE ESTIVO DEL FEGATINO 8 PRESEPE VIVENTE Foggia Lucera e 47 PALAZZO MARCHESALE Zapponeta on a 48 CHIESA RUPESTRE DI S. ANGELO 49 CHIESA RUPESTRE DI S. NICOLA 50 RITI DELLA SETTIMANA SANTA Carapelle apelle lle Trinitapoli Troia 15 CASTELLO 16 CHIESA MADRE 17 SANTUARIO DI S. FRANCESCO DE GERONIMO 18 SANTUARIO DI S. MARIA MUTATA 19 FESTA DI SAN CIRO Barletta arle rle letta etta e tta Cerignola a S o Ascoli Satriano Andria dria Ofanto Bari Molfetta f tta 16 Corato rat at ato Regione Puglia 21 22 23 24 CASTELLO SANTUARIO DELLA MATER DOMINI FESTA DI MARIA SS. MATER DOMINI FESTA DEI SANTI MEDICI 11 12 13 14 Spinazzola inaz zzola CASTELLO CHIESA MATRICE CHIESA RUPESTRE DELL’ECCE HOMO RAPPRESENTAZIONE DELLA PASSIO CHRISTI 40 CASTELLO 41 CHIESA DELLA CANDELORA 42 CHIESA DI S. MARINA 43 FARMACIA DEL MAGO GREGURO 44 SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SCALA 45 TORRE DELL’OROLOGIO 46 PALIO DELLA MEZZALUNA 57 CASTELLO ARAGONESE 58 CHIESA DI S. DOMENICO MAGGIORE 59 COLONNE DORICHE 60 DUOMO DI S. CATALDO 61 MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE 62 PALAZZO MUNICIPALE 63 FESTA DI S. CATALDO 64 MATRIMONIO DI MARIA D’ENGHIEN 65 RITI DELLA SETTIMANA SANTA Rut Rutigliano Toritto To o oritto 55 SANTUARIO RUPESTRE MADONNA DELLE GRAZIE 56 PROCESSIONE DELLA LEGNA C massima Casamassima Turi Monopolili 53 PARETONE O LIMITONE DEI GRECI 54 FESTA DI S. GIUSEPPE Fasano no o Gioia oia a del Colle Ostuni n Martina Franca Castellaneta Laterza Ginosa Crispiano Mottola Massafra Montemesola Grottaglie Taranto 29 30 31 32 33 34 Brindisi Mesagne s gne sagne e Francavilla Fontana Torchiarolo To lo Carosino uinzano San Marzano di San GiuseppeSquinzano Faggiano Manduria Lama Sava Lizzano Leporano Pulsano Porto Cesareo C 5 PALAZZO D’AYALA 6 SAGRA DEL VINO 26 CASTELLO 27 CALATA DEI MAGI 28 FESTA DI S. GIUSEPPE 20 CALATA DEI MAGI 25 TORRE SATURO E VILLA ROMANA 51 CASTELLO 52 FESTA DEI Ss. PATRONI MADONNA DEI MARTIRI E S. TRIFONE COMPLESSO DI S. PIETRO MANDURINO DUOMO DI S. GREGORIO MAGNO FONTE PLINIANO MURA MEGALITICHE PALAZZO IMPERIALI FESTA PATRONALE DI S. GREGORIO MAGNO Lecce Lequile uile e Copertino ertino o M Martano Nardo r Otranto Galatone alatone M glie Maglie i Alezio 9 CHIESA MATRICE 10 PRESEPE VIVENTE G Gal Gallipoli D Diso Tricase Tr Tri icase Racale cale Presicce icce 59 63 43 35 Foto in alto a sinistra: Manduria, Torre Colimena; foto in basso a destra: Palagianello, Chiesa rupestre di San Nicola. Foto di: 63_C. La Fratta; 59_Assessorato al Turismo della Regione Puglia. to Bitonto M Mine urge Minervino Murge Regione Puglia Provincia di Taranto Monumenti e Feste Castellaneta – MONUMENTI 1 Cattedrale Eretta nel 1220, fu riedificata nel XVIII secolo, come documentano il soffitto ligneo dell’interno e le tele di Niccolò Porta. Solo il campanile tardo-romanico ricorda l’originaria struttura. 2 Chiesa dell’Assunta o Santa Maria della Luce Eretta nel 1300 sullo spalto della gravina, ha una facciata in stile romanico e le pareti ricoperte da affreschi di cui restano alcuni frammenti databili dal XIII al XVI secolo. 3 Museo “Rodolfo Valentino” Mappa della Provincia Aperto nel centenario della nascita del divo che qui nacque a fine ’800. Ampio spazio è dedicato alla carriera cinematografica dell’attore pugliese, alla sua vita pubblica e privata. Castellaneta – FESTE 4 Sagra da far'nèdd Monumenti e Feste “Iniziativa finanziata con fondi della U.E. - P O R Puglia 2000/2006” Si tiene in agosto la sagra più grande d’Italia: si sviluppa per oltre 2 km nel borgo antico, dove è possibile degustare svariati piatti tipici (friselle, focaccia, orecchiette) e la “Far'nèdd”, la vecchia farina ricavata macinando orzo e ceci. Carosino – MONUMENTI 5 Palazzo D’Ayala Il nobile palazzo risale al XVII secolo e ingloba una residenza castellana del XV secolo. Oggi è un importante contenitore culturale, sede di rassegne teatrali. Carosino – FESTE 6 Sagra del vino Puglia (fine luglio) Tra spettacoli, musica e degustazioni di prodotti tipici, il vino viene fatto zampillare dalla fontana della piazza principale, retaggio di antichi rituali pagani. Crispiano – FESTE 7 Carnevale estivo del fegatino Regione (dal 16 al 23 luglio) Grande festa popolare articolata in otto serate animate da carri allegorici e gruppi mascherati in cui si possono assaporare le specialità gastronomiche della tradizione. Cento figuranti in costume d’epoca ridanno vita ad antichi mestieri in attesa della grande fiaccolata che, nella notte del 24 dicembre, giungerà alla grotta della Natività per deporre Gesù Bambino. www.mpmirabilia.it Prodotto editoriale realizzato da: 8 Presepe vivente Faggiano – MONUMENTI 9 Chiesa Matrice Dedicata a Maria SS. Annunziata, la chiesa è lastricata di lapidi sepolcrali. Qui si celebrava la messa con il rito greco, a testimonianza del forte attaccamento alle tradizioni greco-albanesi. Faggiano – FESTE 10 Presepe vivente INFORMAZIONI / NUMERI UTILI Azienda di PromozioneTuristica / TouristBoard Corso Umberto, 121 - Tel 099.4532397 - Fax 099.4520417 e-mail: [email protected] - web site: www.viaggiareinpuglia.it/apttaranto Ufficio Informazioni / InformationOffice Corso Umberto, 113 - Tel 099.4532392 e-mail: [email protected] ACI Soccorso Stradale / ACIRoadAssistance 099.7794779 Corpo Forestale / ForestRanger 099.7791694 Croce Rossa / RedCross 099.4526688 Emergenza / MedicalEmergencyService 118 Guardia di Finanza / FinancialPolice 117 Guardia Medica / MedicalService 099.4521997 Ospedale / Hospital Via Bruno, 1 099.4585991 Polizia Municipale / MunicipalPolice 099.7323204 Polizia Stradale / TrafficPolice 113 Poste eTelegrafi / PostOffice P.zza della Libertà, 1 099.4781111 PrefetturaTaranto / PrefetturaTaranto 099.4545111 Carabinieri - Emergencyintervention 112 DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA www.puglia.beniculturali.it Più di cento figuranti animano le scene all’interno di un paesaggio naturale arricchito da manufatti in pietra e legno che ricostruiscono luoghi e situazioni di questa tradizionale rappresentazione. Ginosa – MONUMENTI 11 Castello Edificato da Roberto il Guiscardo nel 1080, il fortilizio fu adattato a residenza gentilizia dalla famiglia Doria nel XVI secolo. Il castello compare anche nello stemma araldico del comune. 12 Chiesa Matrice Un tempo dedicata a San Martino, la chiesa è oggi intitolata alla Madonna del SS. Rosario, patrona di Ginosa. Realizzata in tufo locale, conserva preziosi arredi sacri e il pregevole affresco di San Martino Vescovo databile al XVI secolo. 13 Chiesa rupestre dell’Ecce Homo La chiesa deve il suo nome all’affresco cinquecentesco raffigurante l’Ecce Homo. A pianta rettangolare suddivisa da un pilastro. Un fregio pittorico raffigurante atleti ed altre decorazioni di età ellenistica fanno ipotizzare che si tratti di una tomba a camera poi adibita a chiesa. Ginosa – FESTE 14 Rappresentazione della Passio Christi (Sabato Santo e Sabato delle Palme) Evento suggestivo in cui più di trecento attori danno vita, nel suggestivo scenario della gravina, alla rappresentazione della vita di Gesù, dall’Annunciazione alla Resurrezione. Grottaglie – MONUMENTI 15 Castello Eretto dai vescovi di Taranto agli inizi del XIV secolo, il castello ha una torre angolare e un grosso mastio quadrato. Dietro il castello si trova il quartiere delle fabbriche di ceramica prodotte con metodi artigianali tradizionali. 16 Chiesa Madre Eretta nel 1372 su progetto dell’architetto Domenico Di Martina, ha subito significativi rimaneggiamenti che hanno alterato le forme originarie in stile tardoromanico. All’interno il barocco cappellone di San Ciro (XVIII secolo), voluto da San Francesco de Geronimo. 17 Santuario di San Francesco de Geronimo Il santuario è intitolato al patrono della città, il gesuita grottagliese beatificato da Pio VII nel 1806. La chiesa fu edificata nel 1830 circa poco prima della sua santificazione. Racchiude la casa del santo e le spoglie. 18 Santuario di Santa Maria Mutata Costruzione seicentesca sorta su di una preesistente basilica eretta da monaci basiliani in custodia di un’immagine della Madonna con Bambino. Questa, durante una controversia tra Martina Franca e Grottaglie, fu trovata rivolta verso Grottaglie, da qui il suo titolo. Grottaglie – FESTE 19 Festa di San Ciro (30 gennaio) Momento culminante dei festeggiamenti in onore del santo patrono è l’accensione della “focara”, grande catasta di legna e tralci di vite che ha sulla sommità l’icona del santo. Lama – FESTE 20 Calata dei Magi Il 6 gennaio la banda attraversa le strade del paese per annunciare l’asta che vedrà gareggiare le sette contrade nell’aggiudicazione della processione di Gesù Bambino. Laterza – MONUMENTI 21 Castello Costruito dai Triggiano nel 1353 fu successivamente ridotto ad abitazione. Di notevole interesse la parte posteriore, più antica, con cortina merlata e cortile al quale si accede tramite portali ogivali. 22 Santuario della Mater Domini Costruito tra il 1736 e il 1753, il santuario è un tipico esempio delle sinuosità dello stile barocco. Adiacente alla costruzione è la chiesa rupestre con affreschi del XII secolo. Laterza – FESTE 23 Festa di Maria SS. Mater Domini Il 20 maggio ha luogo la solenne processione. Il rito religioso è accompagnato da concerti bandistici, fuochi pirotecnici e luminarie. Il giorno seguente si inaugura la tradizionale fiera. 24 Festa dei Ss. Medici Il giorno 27 settembre di ogni anno si celebrano i festeggiamenti in onore dei Santi Medici, Cosma e Damiano, portati a spalla dai fedeli in una grandiosa processione lungo le vie del paese. Leporano – MONUMENTI 25 Torre Saturo e Villa Romana Sul promontorio della marina la cinquecentesca Torre Saturo prende il nome dal luogo della prima colonia greca insediatasi su questa costa: Satyrion. A ridosso del mare sono i resti di una villa romana dei secoli III-IV. Lizzano – MONUMENTI 26 Castello Costruito probabilmente nel XII secolo, il castello sorge alle pendici di un’altura sulla quale si è successivamente costituito l’attuale centro abitato. Le successive proprietà ne hanno trasformato l’originaria impostazione. Lizzano – FESTE 27 Calata dei Magi (6 gennaio) Dal convento San Pasquale di Baylon, partono nei loro sontuosi abiti i Sapienti d’Oriente per raggiungere la scena allestita nel centro storico del paese. 28 Festa di San Giuseppe (18 e 19 marzo) La festa del santo patrono si conclude con la cerimonia dell’accensione dei numerosi falò ai margini delle piazze e nelle strade mentre antichi inni vengono intonati dalle donne più anziane. Manduria – MONUMENTI 29 Complesso di San Pietro Mandurino All’interno delle mura il complesso è composto da una chiesetta, collegata a un ipogeo basilicale affrescato (VIII-X secolo) e a un ambiente quadrangolare interpretato come tomba di età ellenistica. 30 Duomo di San Gregorio Magno L’edificio, di origine romanica, fu ricostruito parzialmente durante il Rinascimento. L’elegante interno, completamente ristrutturato nel 1938, è diviso in tre navate scandite da colonne con capitelli rinascimentali. 31 Fonte Pliniano Considerato il monumento simbolo della città, risale all’epoca messapica. È una grande caverna naturale scavata nella roccia. All’interno dell’ipogeo c’è una vasca dove tutt’oggi scorre l’acqua oligominerale del fonte. 32 Mura megalitiche Databili dal V al III secolo a.C., le mura che respinsero tarantini e cartaginesi, ricordano l’origine messapica della città. 33 Palazzo Imperiali Costruito nel 1719 per volere del principe Michele Imperiali, sfoggia un grandioso portale e una balconata a mensoloni e ringhiera di ferro che attraversa l’intera facciata. Di notevole eleganza il cortile, occupato da scale e loggiato. Manduria – FESTE 34 Festa patronale di San Gregorio Magno La data più antica del culto risale al 1580, quando il santo fu invocato per porre fine alla peste. Il 3 settembre si festeggia con la processione tra le vie del centro allestite con luminarie e fuochi pirotecnici. Martina Franca – MONUMENTI 36 Chiesa del Carmine Fuori della cerchia muraria, la chiesa, in elegante stile barocco, fu edificata nel XVIII secolo. Notevole la cupola al cui disegno ottagonale corrisponde un raffinato repertorio decorativo. 37 Palazzo Ducale Eretto da Petracone V Caracciolo sul luogo dell’antico castello degli Orsini, il maestoso palazzo è dominato da un’alta facciata barocca. L’edificio oggi ospita l’Amministrazione Comunale della città. 38 Porta di Santo Stefano Tra le più belle porte urbiche della regione, porta di santo Stefano costituisce un punto nodale di comunicazione tra il centro storico di origine medievale e la città moderna. Trasformata in vero arco di trionfo, sulla sommità del prospetto principale ospita una pregiata statua del santo patrono. Martina Franca – FESTE 39 Festa patronale di San Martino (prima domenica di luglio) Le statue dei Ss. Martino e Comasia, interamente in argento, sono portate in processione. La tradizione vuole che la statua della santa debba sempre sfilare per prima, in caso contrario la statua di San Martino si appesantirà fino a diventare insopportabile. Massafra – MONUMENTI 40 Castello Situato nel centro storico della città, è un’imponente mole cinquecentesca a pianta quadrilatera con tre torri cilindriche e una, più grande, ottagonale. 41 Chiesa rupestre della Candelora Uno degli esempi più pregevoli di architettura rupestre medievale. Il complesso di grotte che la costituisce riproduce l’architettura delle chiese a cupole multiple presenti a Costantinopoli nell’XI secolo. 42 Chiesa rupestre di Santa Marina Di pianta basilicale e probabilmente precedente al Mille, conserva altari e affreschi che rappresentano la santa, martire di Antiochia, venerata dai bizantini. 43 Farmacia del Mago Greguro Complesso di celle intercomunicanti con una serie di nicchie in cui venivano conservate le erbe medicamentose. Qui, secondo la tradizione, operava Greguro, dotto botanico greco esperto in pozioni farmacologiche. 44 Santuario della Madonna della Scala Il santuario, edificato nel 1731, è situato all’interno dell’omonima gravina ed è accessibile tramite una scenografica scalinata barocca di 125 gradini. 45 Torre dell’Orologio Simbolo civico del paese, la torre fu edificata agli inizi del XVIII secolo. Raggiunge un’altezza di 22 metri ed è dotata di campane settecentesche. Massafra – FESTE 46 Palio della Mezzaluna (22 settembre) Rievocazione storica di un evento accaduto nel 1594. Il palio vede cavalieri in armature d’epoca, damigelle e nobili sfilare e gareggiare per le strade della città fino all’assegnazione del palio al rione vincente. Montemesola – MONUMENTI 47 Palazzo Marchesale Eretto su una più antica fabbrica nel 1794 da Andrea Saraceno, che abbellì anche il paese con vie larghe e simmetriche. Mottola – MONUMENTI 48 Chiesa rupestre di Sant’Angelo di Casalrotto Rappresenta un vero e proprio unicum fra le chiese rupestri dell’Italia meridionale. La struttura è composta da due ipogei sovrapposti, di cui quello inferiore presenta sul pavimento varie tombe. 49 Chiesa rupestre di San Nicola Uno dei più importanti esempi di arte medievale pugliese, arricchita da variopinti affreschi che coprono un arco temporale che va dalla fine del XII alla prima metà del XIV secolo. Mottola – FESTE 50 Riti della Settimana Santa Tra le tradizioni religiose di Mottola molto suggestiva è la Settimana Santa, animata dalle cosiddette “paranze”, confratelli a piedi nudi ed incappucciati. Pulsano – MONUMENTI 51 Castello Il castello fu costruito nel 1430 e poi più volte rimaneggiato. Presenta un poderoso torrione quadrato e diverse torri quadrangolari e cilindriche. Oggi il castello ospita eventi culturali. Pulsano – FESTE 52 Festa dei Ss. patroni Madonna dei Martiri e San Trifone (8 settembre) Le statue dei santi patroni sono portate in processione per le vie del centro addobbate da luminarie. Al termine della processione spettacolo di fuochi pirotecnici. Sava – MONUMENTI 53 Paretone o Limitone dei Greci Costruzione di pietre a secco, probabilmente usata per segnare il confine tra il territorio dei Longobardi e quello dei Bizantini (secolo VII-VIII d.C.), di cui è tuttora visibile il tratto più lungo (circa 700 m) dell’intero muro che si snodava per oltre 150 km. Sava – FESTE 54 Festa di San Giuseppe (19 marzo) Numerosi musicisti e appassionati di musica popolare si riuniscono in piazza Mercato intorno al suggestivo falò acceso in onore del santo. San Marzano di San Giuseppe MONUMENTI 55 Santuario rupestre Madonna delle Grazie Lo splendido complesso è inserito in un insediamento rupestre ricco di grotte utilizzate in età preistorica e poi ripopolate in epoca medievale. È composto da una cripta e da una chiesa superiore del XVII secolo. San Marzano di San Giuseppe FESTE 58 Chiesa di San Domenico Maggiore Sorta alla fine dell’XI secolo, la chiesa fu poi ricostruita nel 1302 e di recente restaurata. La facciata presenta un grandioso portale ogivale con baldacchino, al quale si accede per mezzo di una duplice scalinata barocca. 59 Colonne Doriche Le due imponenti colonne sono l’ultima testimonianza di un tempio greco, anche noto come Tempio di Poseidone, della prima metà del VI secolo a.C. 60 Duomo di San Cataldo Fondato verso il 1070 su un’antica costruzione del X-XI secolo. La facciata, opera di Mauro Manieri, conserva ancora eleganti forme barocche. Nell’interno a tre navate sono tracce di un pavimento a mosaico del XII secolo. Il Cappellone di San Cataldo è considerato una delle espressioni massime del barocco pugliese. Nella cripta affreschi del XIII-XIV secolo. 61 Museo Archeologico Nazionale Sito nell’ex convento dei padri Alcantarini il museo, recentemente riaperto al pubblico con nuovo allestimento, è noto soprattutto per la conoscenza dell’arte e della civiltà della Magna Grecia e per la pregevole collezione degli “ori”. 62 Palazzo Municipale Situato nel borgo antico della città, l’elegante palazzo fu edificato tra il 1864 e il 1869 nel luogo in cui si trovava la casa del Capitano del Popolo. Taranto – FESTE 63 Festa di San Cataldo (8 maggio) La statua del santo patrono, dalla cattedrale nella città vecchia, viene portata in processione attraverso i due mari con decine di imbarcazioni al seguito. 64 Matrimonio di Maria d’Enghien (primo sabato di maggio) La rievocazione storica rivisita i fasti della corte del principato ai tempi del matrimonio tra la principessa di Taranto e il re di Napoli, nel 1407. Dalla città vecchia un corteo raggiunge il castello per festeggiare con danze medievali e combattimenti tra cavalieri. 65 Riti della Settimana Santa Alla mezzanotte del Giovedì Santo ha inizio la processione dell’Addolorata. Il giorno successivo si tiene invece la processione dei Martiri. In entrambe le rappresentazioni sacre confratelli incappucciati, “perdoni”, accompagnano i simulacri in un cammino di fede e penitenza. 56 Processione della legna (18 marzo) Da oltre un secolo e mezzo, in occasione della festività del santo protettore dei falegnami, generazioni di carrettieri continuano a perpetuare l’antico rito della raccolta e del trasporto della legna su carri trainati da cavalli ammaestrati a genuflettersi dinnanzi alla statua del santo. Taranto – MONUMENTI 57 Castello Aragonese Perno della difesa medievale della città ionica, realizzato nel X secolo dopo l’invasione turca e ricostruito da Ferdinando d’Aragona nel 1492, ospita dal 1887 il Comando della Marina Militare. 35 Collegiata di San Martino Grandiosa costruzione del 1747-’75, ha un’alta e fastosa facciata barocca sulla quale spicca un fantasioso portale sormontato dal gruppo scultoreo di San Martino e il povero. Sullo sfondo: Taranto, Ponte girevole (foto di: Assessorato al Turismo della Regione Puglia) 1 IIschitella s L icandro Garganico icand o 10 20 Carpino Mattinata Manfredonia Foggia L Zapponeta on a Carapelle apelle lle 33 MASSERIA CAPOCANALE 34 MASSERIA GRAVINELLA Trinitapoli T 16 17 18 19 20 21 22 arle rlletta ett et e tta Barletta Cerignola a A S o li Satriano Ofanto dr a Andria ALBERGO MASSERIA CHIANCONE TORRICELLA MASSERIA FERRARI MASSERIA FRASCAROSA MASSERIA LABBRUTO B&B MASSERIA LA BIANCA D’ITRIA B&B MASSERIA MADONNA DELL’ARCO MASSERIA POZZO TRE PILE 2 Bari Molfetta f tta Corato rat at ato 2 3 4 5 6 7 8 to Bitonto Minervino Murge M Mine urge Rut Rutigliano To o or Toritto Spinazzola inaz zzola C massima Casamassima Turi Monopolili ANTICA MASSERIA MONTI DEL DUCA LE MONACHE MASSERIA LE MESOLE MASSERIA LUPOLI MASSERIA PILANO MASSERIA QUIS UT DEUS MASSERIA TRIGLIE Fasano no o 10 MASSERIE LE MONACHE Gioia oia a del de Colle Ostuni n 27 28 29 30 AGRITURISMO MASSERIA COLOMBO AZIENDA AGRITURISTICA IL PORTICELLO MASSERIA CASSIERE MASSERIA LA GRANDE QUERCIA Laterza Ginosa Castellaneta Statte Mottola Massafra Palagianello Riva dei Tessali Marina di Ginosa 9 AGRITURISMO VALLE RITA s gne sagne e Mesagne Montemesola Grottaglie Carosino Francavilla Fontana Lizzano Torricella AGRITURISMO IL NOCE B&B AGRITURISMO LA FORTUNA AGRITURISMO MASSERIA RENI MASSERIA LI SURÌI MASSERIA SELVAGGI Torchiarolo To lo San Marzano di San Giuseppe Faggiano Marina di Pulsano 25 AGRITURISMO MASSERIA POPA 26 MASSERIA LA BRUNETTA 11 12 13 14 15 Crispiano San Giorgio Jonicoo Taranto 31 MASSERIA LA GRAVINA Brindisi Squinzano uinzano Lecce Manduria Sava Maruggio Avetrana Porto o C Cesareo 24 VILLA BOSCHETTO Lequile uile e Copertino ertino o M Martano Nardò r Otranto Galatone alatone 32 MASSERIA SAN GIOVANNI 1 MASSERIA BOSCO M glie Maglie i 16 Alezio Gallipoli Gal G al li D Diso 37 AGRITURISMO ANTICA MASSERIA JORCHE Trii Tricase 35 HISTÒ SAN PIETRO 36 HOTEL MASSERIA SARACENO Racale cale 23 MASSERIA PORVICA 33 Presicce icce 7 1 Foto di: 20_A. Quartulli; 1_F. De Padova; 2_F.lli Cassese; 7_M. Lorusso; 33_G. Nasti foto in basso a sinistra_A. Lavagno Regione Puglia Martina Franca Resorts e agriturismo nei palazzi storici e nelle masserie secolari Regione Puglia Provincia di Taranto AVETRANA GINOSA 1 MASSERIA BOSCO 9 AGRITURISMO VALLE RITA Via Stazione, Km 1 74020 Avetrana Tel. +39 099 9704099 Fax +39 099 9704190 [email protected] CRISPIANO 2 ANTICA MASSERIA MONTI DEL DUCA Mappa della Provincia Resorts e agriturismo nei palazzi storici e nelle masserie secolari “Iniziativa finanziata con fondi della U.E. - P O R Puglia 2000/2006” Località Monti del Duca 74012 Crispiano Tel./Fax +39 099 5612419 Tel. +39 099 5635674 www.montidelduca.com 3 LE MONACHE B&B S.P. per San Marzano Grottaglie 74012 Crispiano Tel. +39 099 5901839 [email protected] 4 MASSERIA LE MESOLE Via Mesole, 35 Cell. +39 348 7291327 5 MASSERIA LUPOLI S.P. n. 72 Orimini-Grottaglie 74012 Crispiano Tel. +39 099 4596690 Fax +39 099 4596690 www.masserialupoli.eu Contrada Girifalco 74013 Ginosa Tel/Fax +39 099 8271824 GROTTAGLIE 10 MASSERIE LE MONACHE S.P. S. Marzano Grottaglie Tel. +39 099 5901839 [email protected] Puglia S.P. 49 74012 Crispiano Tel. +39 099 613107 www.pilano.it 11 AGRITURISMO IL NOCE B&B S.P. per Maruggio, Km 4 Contrada Marroco sn. 74024 Manduria Tel. +39 099 9734943 www.fattoriailnoce.com 12 AGRITURISMO LA FORTUNA Via per San Pietro 74024 Manduria Tel. +39 099 9791904 Regione S.P. 49, Km 10,750 74012 Crispiano Tel./Fax +39 099 8110116 [email protected] www.masseriaquisutdeus.com S.P. Massafra-Crispiano Località Triglie 74012 Crispiano Tel. +39 099 8852933 www.masseriatriglie.it www.mpmirabilia.it Prodotto editoriale realizzato da: 8 MASSERIA TRIGLIE 18 MASSERIA FRASCAROSA 21/M/Z, Contrada San Cataldo 74015 Martina Franca Tel. +39 080 4801661 Via Monti del Duca, 52/G 74015 Martina Franca Tel. +39 080 4838553 www.motolese.net 20MASSERIA LA BIANCA D’ITRIA B&B Via Locorotondo 119/a, 74015 Martina Franca Tel./Fax +39 080 4805693 -4301290 www.labiancaditria.com 21 MASSERIA MADONNA DELL’ARCO 13 AGRITURISMO MASSERIA RENI Contrada Reni Strada vicinale Saette 74024 Manduria Tel. +39 099 9711394 [email protected] Zona M, 89 74015 Martina Franca Tel. +39 080 4805135 [email protected] 22 MASSERIA POZZO TRE PILE Contrada Li Surìi 74024 Manduria Tel. +39 099 676599 www.masserialisurii.com 15 MASSERIA SELVAGGI 7 MASSERIA QUIS UT DEUS Strada Ferrari, 27 Contrada Ferrari Km 6,5 S.P. 64 74015 Martina Franca Cell. +39 335 6332060 www.masseriaferrari.it MASSAFRA STATTE 25 AGRITURISMO MASSERIA POPA 33 MASSERIA CAPOCANALE Via S. Rocco Palata, 114 74016 Massafra Tel./Fax +39 099 8801176 [email protected] 26 MASSERIA LA BRUNETTA Via per Chiatona 74016 Massafra Tel. +39 099 8800942 www.masserialabrunetta.it 19 MASSERIA LABBRUTO B&B MANDURIA 14 MASSERIA LI SURÌI 6 MASSERIA PILANO 17 MASSERIA FERRARI S.S. 174 Manduria-Avetrana Km 3,100 74024 Manduria Tel. +39 099 9711394 www.masseria-selvaggi.com MARTINA FRANCA 16 MASSERIA CHIANCONE TORRICELLA Strada Trasconi Chiancone 74015 Martina Franca Tel. +39 080 4490600 Fax +39 080 4490188 www.masseriachiancone.it Zona G, 89 74015 Martina Franca Tel. +39 0804855117 www.masseriapozzotrepile.com MARINA DI PULSANO 23 MASSERIA PORVICA Contrada Porvica I 74026 Marina di Pulsano Tel./Fax +39 099 5333051 www.tenutadelbarco.it [email protected] MARUGGIO C.P. 139 74010 Statte Tel./Fax +39 099 4742222 www.masseriacapocanale.it 34 MASSERIA GRAVINELLA S.S. Appia Nord Km 639, 500 Tel. +39 099 4700155 www.lagravinella.com TARANTO MOTTOLA 35HISTÒ SAN PIETRO 27 AGRITURISMO MASSERIA COLOMBO S.S. 377, Km 38,800 74017 Mottola Tel. +39 080 5242431 Fax +39 080 5242431 www.masseriacolombo.it 28 AZIENDA AGRITURISTICA IL PORTICELLO Contrada Marinara 1^ str. sinistra 74017 Mottola www.agriturilporticello.it Via Santandrea Circummarpiccolo 74100 Taranto Tel./Fax +39 099 4721188 www.relaishisto.it 36 HOTEL MASSERIA SARACENO Via della Pineta 3/5 74100 Taranto Tel. +39 099 4714444 Fax +39 099 4712020 www.alfarotaranto.it 29 MASSERIA CASSIERE Contrada Matine, 180 74010 San Basilio Mottola Tel. +39 099 8833343 Fax +39 099 8833343 [email protected] 30 MASSERIA LA GRANDE QUERCIA Contrada Terzi, 249 74017 San Basilio Mottola Tel. +39 099 8833120 www.lagrandequercia.com PALAGIANELLO 31 MASSERIA LA GRAVINA Palagianello Cell. +39 329 9513285 www.masserialagravina.it 24 VILLA BOSCHETTO Campomarino 74020 Maruggio Tel. +39 099 6523784 SAN GIORGIO JONICO 32 MASSERIA SAN GIOVANNI Contrada San Giovanni San Giorgio Jonico Tel. +39 099 5900606 Fax +39 099 5900632 www.villaggiosangiovanni.it Sullo sfondo: Taranto, Masseria San Pietro (foto Histò Relais Culti) INFORMAZIONI / NUMERI UTILI Azienda di PromozioneTuristica / TouristBoard Corso Umberto I, 121 - Tel 099.4532397 - Fax 099.4520417 e-mail: [email protected] - web site: www.viaggiareinpuglia.it/apttaranto Ufficio Informazioni / InformationOffice Corso Umberto I, 113 - Tel 099.4532392 e-mail: [email protected] ACI Soccorso Stradale / ACIRoadAssistance 099.7794779 Corpo Forestale / ForestRanger 099.7791694 Croce Rossa / RedCross 099.4526688 Emergenza / MedicalEmergencyService 118 Guardia di Finanza / FinancialPolice 117 Guardia Medica / MedicalService 099.4521997 Ospedale / Hospital Via Bruno, 1 099.4585991 Polizia Municipale / MunicipalPolice 099.7323204 Polizia Stradale / TrafficPolice 113 Poste eTelegrafi / PostOffice Piazza della Libertà, 1 099.4711186 PrefetturaTaranto / PrefetturaTaranto 099.4545111 Carabinieri - Emergencyintervention 112 DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA www.puglia.beniculturali.it TORRICELLA 37 AGRITURISMO ANTICA MASSERIA JORCHE Contrada Jorche Tel. + 39 099 9573355 Fax +39 099 9573053 www.jorche.it Sacro e Profano Taranto e la sua provincia Puglia In provincia di Taranto gli usi e costumi della tradizione rivivono nei numerosi eventi legati al momento della festa. Azioni, rappresentazioni e riti raccontano di una cerimonialità vissuta dal popolo in maniera totale, collettivamente prima ancora che individualmente. La comunicazione dei significati è affidata a gesti, abiti, figurazioni che rimandano ad eventi altrove ed in altro tempo verificatisi. Profondamente legata al mare, la città di Taranto rivive il momento dell’arrivo sulle coste ioniche del suo patrono, San Cataldo, attraverso una suggestiva processione in mare. Secondo la leggenda, il santo, di ritorno dalla Palestina, scampò ad un naufragio gettando nelle acque del Mar Grande l’anello pastorale e generando proprio in quel punto una sorgente di acqua dolce, l’Anjedde de San Catàvede. L’evento rivive la sera dell’8 maggio quando la statua del santo, dalla cattedrale in città vecchia, viene portata in processione attraverso i due mari della città con decine di imbarcazioni al seguito. Sempre al mare sono legati i festeggiamenti in onore della santa patrona dei pescatori, la Stella Maris: durante la processione di settembre numerose imbarcazioni ne scortano in mare il simulacro tra musiche e fuochi d’artificio. Taranto. Festa di S. Cataldo (foto di C. La Fratta) IL SANTO ED IL MARE La memoria collettiva di una comunità rivive nelle rievocazioni di grandi eventi passati e nell’esaltazione dei profondi valori di civiltà che animarono quegli accadimenti. A Massafra si rivivono in settembre atmosfere medioevali nel Palio della Mezzaluna, rievocazione storica di un evento accaduto nel 1594, allorquando un piccolo gruppo di armigeri locali riuscì a respingere l’assedio dei Turchi nei pressi della foce del fiume Tara. Il palio rivive oggi gli ideali di operosa concordia e unità di intenti che animarono quell’evento attraverso “giocose battaglie” tra i rioni della città. Cavalli e cavalieri in armature d’epoca, paggi, nobili e damigelle sfilano per le strade della città, si sfidano in competizioni cavalleresche, gareggiano in gare sportive. Particolarmente attesa la corsa a staffetta, l’atto conclusivo della manifestazione che decreterà l’assegnazione del palio al rione vincente. I fasti della corte al tempo del Principato si celebrano invece nel capoluogo ionico con il matrimonio tra la Maria D’Enghien, principessa di Taranto e Ladislao, re di Napoli. La rievocazione storica celebra l’evento del 1407 attraverso un’attenta ricostruzione di quello che fu il ricco cerimoniale di corte previsto per l’occasione: dalla città vecchia il corteo raggiunge il castello aragonese dove tra danze, canti e combattimenti tra cavalieri, verrà celebrato il matrimonio. L’evento si conclude con il banchetto nuziale allestito nel chiostro di Santa Chiara, tra musiche e danze medioevali. Taranto. Matrimonio di Maria d’Enghien (foto di N. Calembo) Massafra. Palio della Mezzaluna (foto di R. Castellano) RIEVOCAZIONI STORICHE La tradizione incontra la fede nel profondo misticismo delle sacre rappresentazioni. Nel periodo di Pasqua, le vicende legate alla vita ed alla Passione di Gesù vanno in scena come in un potente dramma teatrale in cui la devozione diventa silente partecipazione al dolore del Calvario. A Taranto la Confraternita del Carmine unitamente a quella di Maria SS. Addolorata danno vita da oltre due secoli ad una delle più belle manifestazioni di pietà popolare, i Riti della Settimana Santa. Alla mezzanotte del Giovedì Santo, ha inizio dalla chiesa di San Taranto. Processione dell’Addolorata (foto di C. La Fratta) Domenico Maggiore la processione dell’Addolorata: il mesto corteo con la statua della Vergine rivive, attraverso il dolore della Madre, il dramma della morte di Gesù, in uno dei momenti più toccanti della tradizione religiosa tarantina. Il pellegrinaggio si concluderà solo al mattino seguente dopo aver attraversato le vie delle città vecchia e del borgo. Al pomeriggio, un altro intenso momento sarà vissuto dalla comunità con la processione dei Misteri, una rappresentazione della Via Crucis di Gesù attraverso statue e simboli della Passione portati in pellegrinaggio, per tutta la notte, attraverso le vie del borgo. Accomuna le due rappresentazioni sacre la presenza di confratelli in abito di rito e volto coperto (perdùne), che con incedere lento e dondolante (nazzecàte), accompagnano i simulacri in un lungo cammino di fede e penitenza. Altro momento di forte suggestione in cui la tradizione incontra la fede nel continuo rimando-riproduzione delle vicende legate alla vita di Gesù, è la rappresentazione scenica della Passio Christi di Ginosa: un evento di grande impatto in cui più di trecento attori danno vita, nel suggestivo scenario della gravina, alla rappresentazione della vita di Taranto. Processione dei Misteri Gesù, dall’Annunciazione alla (foto di C. La Fratta) Resurrezione. STORIA DI FEDE: LA PASQUA Il momento della festa è anche esaltazione dei prodotti della terra e delle fatiche quotidiane legate al duro lavoro. Nelle piazze, nelle case, la tradizione gastronomica diventa espressione di ciascun territorio, delle sue tradizioni e rivive nei comuni del tarantino in occasione di sagre e feste religiose. A Crispiano, nella seconda decade di luglio, il carnevale estivo del fegatino ripropone all’interno di una grande festa con carri allegorici e gruppi mascherati le specialità gastronomiche della tradizione, su tutte le carni miste arrostite alla brace. A Carosino, una grande festa popolare celebra a fine luglio l’antica vocazione vitivinicola del paese con la sagra del vino. Retaggio di antichi rituali pagani, il vino viene fatto zampillare dalla fontana della piazza principale tra spettacoli, musica e degustazioni di prodotti tipici. Nei paesi del versante orientale, risale invece ad un’antica tradizione la consuetudine di allestire banchetti devozionali (le mattre) in onore di San Giuseppe: a Monteparano, Monteiasi, Fragagnano, Lizzano e San Marzano vengono preparate allegre tavolate di beni alimentari in ricordo dell’antica consuetudine dell’offerta di cibo ai bisognosi di passaggio. Tavole di San Giuseppe (foto di C. La Fratta) I SAPORI DELLA FESTA Nel tarantino è molto diffusa l’usanza di eseguire fino all’Epifania rappresentazioni sacre della Natività. La dimensione comunitaria dell’esperienza di fede è vissuta attraverso il pellegrinaggio ai luoghi della rappresentazione scenica in cui vien fatto rivivere lo spazio sacro. A Crispiano, nello splendido scenario delle grotte rupestri del Vallone, ha luogo ormai da molti anni un presepe vivente con oltre cento figuranti in costume d’epoca. Pastori ed artigiani ridanno vita ad antichi mestieri in at- tesa della grande fiaccolata che, nella notte del 24, giungerà alla grotta della Natività per deporre Gesù Bambino. A Faggiano, il presepe vivente si svolge in una zona a ridosso del paese denominata “Campana”. Più di cento figuranti animano le scene all’interno di un paesaggio naturale incantevole, arricchito da manufatti in pietra e legno che ricostruiscono luoghi e situazioni di questa tradizionale rappresentazione. Si tiene invece nella frazione di Lama la sacra rappresentazione della Calata dei Magi. Il 6 gennaio, alle otto del mattino, la banda attraversa le strade del paese per Lama. Calata dei Magi (foto di C. La Fratta) annunciare l’asta che vedrà gareggiare le sette contrade nell’aggiudicazione della processione di Gesù Bambino. Nel pomeriggio ha inizio l’azione scenica con la partenza dalla contrada vincitrice dei re Magi a cavallo che, dopo aver attraversato il paese, raggiungeranno la sacra rappresentazione sul sagrato della chiesa della Regina Pacis. Anche a Lizzano, nel giorno dell’Epifania, tutta la comunità è coinvolta nella rappresentazione scenica della Calata dei Magi quando, dal convento San Pasquale di Baylon, partono nei loro sontuosi abiti i Sapienti d’Oriente, per raggiungere la scena allestita nel centro storico del paese. RAPPRESENTAZIONI SACRE DELLA NATIVITÀ Grottaglie. Focara durante i preparativi (foto di C. La Fratta) La misteriosa forza distruttrice ed insieme purificatrice del fuoco illumina le notti dei paesi del tarantino attraverso la messa in scena di un antico rituale di propiziazione e benedizione, il falò. A Grottaglie, alla fine di gennaio, la celebrazione di San Ciro entra nel suo culmine con la benedizione e l’accensione della focara, una gigantesca catasta di legna che reca sulla sommità l’immagine del santo, in ricordo del supplizio da lui patito. A Lizzano, il 19 marzo, la festa di San Giuseppe si conclude con la cerimonia di purificazione dell’accensione dei numerosi falò sparsi per la città. Per l’occasione, enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze e delle strade mentre antichi inni vengono intonati dalle donne più anziane. Sempre a devozione del santo protettore dei falegnami, si tiene ormai da un secolo e mezzo a San Marzano di San Giuseppe, l’antica tradizione della processione L della legna e dell’accensione del grande falò fuori dell’abitato. Generazione di carrettieri continuano ogni anno a perpetuare l’antico rito della raccolta e del trasporto della legna su carri trainati da cavalli ammaestrati a genuflettersi dinnanzi alla statua del santo. Tutta la comunità partecipa all’evento, ognuno con in spalla la propria fascina di legna, in una lunga processione che condurrà sino al grande falò, acceso alla sera, tra gli antichi canti della tradizione. M Grottaglie. Focara (foto di F. Bonfrate Gir-&Grafica) F C a o Fasano G o Gioia dell C Colle Martina Franca Castellaneta Statte Laterza Ginosa Riva dei Tessali Marina di Ginosa Mottola Ostuni Ost u i Brindisi Crispiano Mesagne g e gne Francavilla F ra cavilla a Carosino Fontana Massafra Grottaglie Monteiasi Taranto Saturo Monteparano Fragagnano Pulsano Sava Lizzano Maruggio Squinzano zano zano Manduria Avetrana Porto P Ceesareo Cesareo C Prodotto editoriale realizzato da: “Iniziativa finanziata con fondi della U.E. - P O R Puglia 2000/2006” www.mpmirabilia.it Nel frontespizio: affresco di San Cataldo (foto C. La Fratta) © 2008 MP Mirabilia S.r.l. per i testi e il progetto grafico DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA L’ANTICO RITUALE DEL FUOCO M Taranto e la sua provincia S