2 PRIMO PIANO Attualità tidiano del Molise Il Quo Quotidiano Sabat o1 4 aprile 20 12 Sabato 14 2012 L’inchiesta della Procura di Bari Sanità, indagato il subcommissario Mario Morlacco CAMPOBASSO. C’è anche il nome di Mario Morlacco, attualmente subcommissario alla Sanità in Molise, tra le 47 indagate nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza. Vari i reati ipotizzati dalla Procura di Bari: corruzione, concussione, truffa, abuso d’ufficio, falso, peculato, estorsione e rivelazione del seMario greto d’ufficio. Insomma, ce Morlacco n’è per tutti nella bufera giudiziaria che ha coinvolto anche il governatore della Puglia, Nichi Vendola, a cui è stato recapitato un nuovo avviso di garanzia. Siamo nell’ambito degli accreditamenti per le strutture private, su cui si sono concentrate le indagini del procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e i sostituti Desirè Di Geronimo e Francesco Bretone che hanno portato a termine il lavoro iniziato nel 2006 dall’allora pm Lorenzo Nicastro. Tra gli indagati c’è un nome ormai noto ai molisani: il subcommissario alla Sanità Mario Morlacco (ex direttore dell’Ares, l’Agenzia regionale per la sanità), nominato agli inizi di giugno 2011 direttamente dal Ministero dell’Economia per controllare che il Molise centrasse gli obiettivi stabiliti dal Governo per il Piano di rientro dal deficit sanitario. Morlacco, che attualmente è anche subcommissario per il deficit sanitario nel Lazio, è accusato di peculato e abuso d’ufficio. Secondo i magistrati baresi, dal 2007 al 2011 dal bilancio della Regione Puglia quasi otto milioni di euro sarebbero stati dirottati verso alcune strutture private. Una vera e propria bufera giudiziaria che ora accomuna Mario Morlacco ad un altro subcommissario, mandato sempre in Molise da Roma: qualcuno forse ricorderà Isabella Mastrobuono, costretta a lasciare il suo incarico dopo esser stata rinviata a giudizio a settembre a seguito della vicenda degli stipendi gonfiati per alcuni dirigenti del Policlinico Tor Vergata di Roma. S.P. Sanità Il Quo tidiano del Molise Quotidiano Sabat o1 4 aprile 20 12 Sabato 14 2012 PRIMO PIANO 3 La Quarta commissione I parlamentari molisani in Quarta Commissione Spunti e riflessioni sul Piano Sanitario regionale L’onorevole Patriciello e i senatori Di Giacomo e Astore “Si all’integrazione senza sopraffazione” Patriciello. Ad accogliere a braccia aperte le principali modifiche al riordino della sanità molisana è stato Giuseppe Astore: “in linea di massima nel Piano sanitario ci sono delle belle idee, anche se va introdotto un capitolo sulla gestione del personale che attualmente non è presente”. E con schiettezza il rappresentante del gruppo misto al Senato ha chiarito anche l’esigenza di “chiudere il nuovo ospedale di Monteroduni”. Secco anche il commento sulla fusione tra l’ospedale Cardarelli e la Fondazione Giovanni Paolo II, ormai più che certa: “integrazione si, ma colonizzazione no”. Suggerimenti e spunti di riflessione sono arrivati anL’onorevole De Camillis che dalla deputata in commissione molisana Sabrina di Valentina di Toro CAMPOBASSO. Ultime audizioni in Quarta Commissione consiliare sul Piano Sanitario regionale 2012/2014, redatto dai subcommissari alla sanità Nicola Rosato e Mario Morlaco. Ieri mattina a sfilare davanti al presidente Lucio De Bernardo i rappresentanti molisani del Governo, Giuseppe Astore, Sabrina De Camillis e Ulisse Di Giacomo, e del Parlamento europeo, Aldo De Camillis, che ha invitato l’aula e i consiglieri regionali presenti “all’unità d’intenti andando al di là delle appartenenze politiche” in riferimento anche “alla fase di emergenza che stiamo attraversando”, poiché le rivendicazioni riguardano prima di tutto “i diritti della nostra regione, e in particolar modo i diritti dei cittadini”. Anche per la deputata del Pdl “il Piano Sanitario ha contenuti in gran parte condivisibili”. E la deputata del Pdl ha richiesto che nel Piano ci sia “il potenziamento del settore materno infantile, a tutela dei bambini e delle donne, in modo quantitativo e qualitativo, nonché l’inserimento del tema della medicina di genere, su cui ho avuto l’approvazione unitaria in Parlamento di una mozione e su cui è opportuno che anche la regione si adegui subito in questo senso”. Così come “l’attuazione della legge sulla terapia del dolore e delle cure palliative” su cui il Molise è partito in modo avvantaggiato con l’hospice, ma a cui non abbiamo dato notevole attenzione”. Non ci sono indugi sulla fusione tra l’ospedale Cardarelli e la Fondazione “necessaria se è tale, ma contraria se si tratta di sopraffazione, poiché bisogna ricordare che la Fondazione Giovanni Paolo II va tutelata e rafforzata per le sue specialità, motivo per cui è nata, mentre il Cardarelli deve continuare ad essere l’ospedale di riferimento regionale”. Infine un invito al presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa: “poiché trovo incostituzionale che il Piano sanitario sia approvato da una gestione commissariale, esautorando il Consiglio regionale, inviterei il presidente del Consiglio a fare ricorso in Corte costituzionale”. Senza indugi anche l’intervento del senatore Ulisse Di Giacomo che ha voluto ricordare come il Molise sia stato “fortemente e volutamente pe- Intanto la Rete pensa ad un piano di lotta: i molisani devono reagire Le associazioni hanno raccolto oltre 5mila firme di Vittoria Todisco CAMPOBASSO “I molisani devono reagire giacché non è possibile accettare il commissariamento della democrazia in questa regione”. Partendo da tale convincimento che il Coordinamento delle Associazioni ha voluto e tenuto un incontro affinché la classe politica molisana, invitata, venisse a spiegare le ragioni del pesante silenzio che si è creato attorno alla questione dell’integrazione del Cardarelli con l’ex Cattolica ipotesi che turba i cittadini che invece si stanno muovendo per scongiurare qualsiasi progetto che penalizzi la sanità pubblica e consenta ad imprenditori privati della sanità di lucrare sulle necessità di cura dei cittadini. Sala affollata quella dell’AxA della Palladino Company ma dei politici, tranne il consigliere regionale Ciocca della Federazione della Sinistra e Petraroia assente giustificato, nemmeno l’ombra. Assenti quelli del centrodestra, latitanti quelli del centrosinistra considerati da coloro che posseggono memoria storica: sempre ossequiosi nei confronti della politica di Mi- chele Iorio in fatto di Sanità. “Segno – è stato detto – che i buoni affari che si possono fare in questo campo fanno gola a tutti, a prescindere dal colore politico”. Archiviata la critica agli assenti: dalla quale non si è salvato nemmeno il vescovo Bregantini definito: “capace di sedersi al tavolo con il Governatore quando ci sono interessi economici in campo ma chiuso in un impenetrabile silenzio su questo argomento, tranne a commuoversi all’idea per la prima volta presa in considerazione che il personale infermieristico del Carcere deve essere scelto tramite una graduatoria; indifferente rispetto alle sorti di centinaia di lavoratori delIzzi, Novelli e Fusco la struttura pubblica e anche di quella privata”. Archiviate dunque le critiche si è passati alla pratica ovvero ad ipotizzare un piano di lotta coniugato a un piano di azione formulato attraverso l’organizzazione di un gruppo di studio in grado di tradurre le idee che ciascuna delle Associazioni ha espresso negli incontri che già si sono tenuti e trasformarle in proposte. Tra le associazioni e i cittadini è maturato, intanto, il convincimento che una regione piccola come il Molise non può mantenere così tanti ospedali, non è economicamente possibile e anche dal punto di vista etico non è giusto; interessante è la possibilità di costruire una rete ospedaliera integrata di eccellenza puntando sulle specificità che taluni ospedali già posseggono eliminando doppioni e sovrapposizioni. Il Cardarelli in questo caso rappresenta l’espressione stessa della sanità pubblica e lottando per la sua difesa si lotta per garantire a tutti i cittadini uguali diritti di cura. Lo hanno capito tutti che i soldi a disposizione sono veramente pochi e bisogna farli bastare ma le poche risorse economiche a disposizione vanno utilizzate per migliorare la sanità pubblica, quella privata i soldi non può venire a cercarli in una regione piccola come il Molise. La Cattolica, in Molise, era nata su altre basi avrebbe dovuto attirare l’utenza extraregionale, diventare il polo di attrazione sanitaria di tutta l’Italia centro meridionale. Il tentativo è fallito la Cattolica ha abbandonato il terreno e lo ha fatto all’insaputa dei cittadini. Nel frattempo si è creata una Fondazione che altro non è una struttura privata che ha tutto il diritto di guadagnare per le prestazioni erogate ma non succhiando energia alla struttura pubblica. nalizzato con il blocco di 200 milioni di euro del Fondo sanitario regionale e 55 milioni di euro dei Fondi Fas. Non voglio sospettare che il Molise venga boicottato – ha proseguito il senatore – ma è strano che la Campania allo stesso tavolo istituzionale abbia ottenuto lo sblocco dei fondi”. E Di Giacomo ha voluto “confermare la necessità di un tavolo interistituzionale” necessario quando si parla di Piano sanitario regionale, poiché “non si può non fare riferimento ai tagli operati dal Governo nazionale, pari a 18 miliardi di euro”. L’integrazione anche per il coordinatore regionale del Pdl sembra ormai necessaria dal “momento che disponiamo di meno fondi”, tenendo presente però “che ogni struttura dovrà essere abilitata e specializzata in un tipo di settore di assistenza”. Futuro certo anche per l’ospedale di Agnone che “non può essere cancellato”. Sul tema Di Giacomo ha infatti proposto un “accordo di programma con la Regione Abruzzo”. Stesso destino anche per il Neuromed che “dovrà dotarsi di un Pronto soccorso chirurgico e medico generale, che vada a sostituire quello di Venafro”. Punta tutto sulla mobilità attiva l’europarlamentare Patriciello: “tra le cose più importanti che mi preme sottolineare è che non esiste un riferimento, con studio approfondito, delle condizioni delle regioni limitrofe quali Abruzzo, Campania, alta Puglia e basso Lazio. Questi territori, data anche la funzione di regione cuscinetto che svolgiamo, abbracciano circa 15 milioni di abitanti che fanno riferimento al Molise per i servizi sanitari; per esempio un milione di abitanti dopo la chiusura degli ospedali in provincia di Caserta, potrà rivolgersi agli ospedali molisani per gli esami di assistenza. Bisogna quindi puntare al rilancio della competitività della mobilità attiva per aumentare anche le nostre entrate. Infine – ha proseguito Patriciello – occorre puntare sulla ricerca, un settore in cui l’Europa può aiutarci con i programmi quadro, il Settimo in vigore fino al 2013 e Horizon in via di approvazione. Sfruttiamo le opportunità che ci vengono dalla sanità transfrontaliera visto che il nostro Molise, tramite i rapporti con i Balcani che presto entreranno a far parte dell’Ue, può attrarre cittadini da ogni parte d’Europa”. IdV, Di Pietro declina l’invito e non partecipa all’audizione CAMPOBASSO. Pur essendo stato invitato a partecipare alle audizioni in Quarta Commissione, non si presenta il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro. E addirittura l’IdV non assiste neanche ai lavori della Quarta e della Seconda commissione “non per spirito polemico, ma per un doveroso segnale di solidarietà” nei confronti della deputata molisana Anita Di Giuseppe, non convocata a partecipare ai lavori sul riordino della sanità molisana. “Seppur eletta in Lombardia – precisano Cristiano Di Pietro e Carmelo Parpiglia – è e resta una parlamentare molisana, una figura di riferimento e una rappresentante instancabile di istanze che riguardano il nostro territorio. Pur rivolgendo, quindi un plauso per le intenzioni al presidente della Quarta Commissione, Lucio De Bernardo, segnaliamo come il mancato invito dell’onorevole Di Giuseppe rappresenti una grave disattenzione”. Ordine dei medici: rispettare le autonomie Sul Piano Sanitario regionale interviene anche l’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Campobasso. “L’ordine ha preferito non entrare nel merito di singole problematiche o di situazioni locali particolari” ha detto il presidente Gennaro Barone, e pertanto ha accolto positivamente “l’integrazione funzionale del privato con il pubblico mantenendo ciascuno la propria autonomia e le proprie caratteristiche”. Si anche “al privato di eccellenza che dovrà garantire esclusivamente prestazioni di alto profilo sanitario” fermo restando l’opposizione “a reparti doppione negli stessi ospedali o in ospedali vicini, mantenendo invece “unità operative ‘forti’ che riescano a garantire una globale presa in carico dell’utenza, scoraggiando il fenomeno della mobilità passiva”. Sabato 14 aprile 2012 Assenti Di Pietro e Berlusconi. Suggerimenti da De Camillis, Patriciello, Di Giacomo e Astore Piano sanitario, in Aula le proposte dei parlamentari CAMPOBASSO. Aria di ritorno a casa per Sabrina De Camillis, Aldo Patriciello, Giuseppe Astore e Ulisse Di Giacomo. Di Pietro e Berlusconi hanno inviato un biglietto per scusare l’assenza: impegni precedenti. Li ha chiamati il presidente della Quarta Commissione Lucio De Bernardo per chiudere il ciclo di audizioni sul piano sanitario 2012-2014. Articolata la riflessione del rappresentante molisano a Strasburgo Aldo Patriciello “Nella bozza non c’è uno studio sulle regioni limitrofe: Abruzzo, Campania, alta Puglia, basso Lazio. Questi territori, circa 15 milioni di abitanti, fanno riferimento al Molise per i servizi sanitari. Penso che la vera riflessione, quindi, debba essere fatta in materia di mobilità attiva. Siamo la Regione del Centrosud che detiene la più alta percentuale di mobilità attiva grazie a servizi di alta specializzazione”. Una riflessione ad ampio raggio anche quella del senatore di Partecipazione democratica Giusep- pe Astore. “Siamo la regione più vec- dale a Monteroduni, favorevole alla richia d’Italia. Gli ultra sessantacinquen- duzione dei primariati”. “Basterebbe ni superano il 12% della popolazione. applicare le nuove direttive nazionali sul parto indolore e Altro primato del Mosui nuovi sistemi orlise è per il diabete ed ganizzativi del comanche per l’obesità dei L’inchiesta parto. A Larino, per giovani fino ai 14 anni. Dati che ci devono Il sub commissario esempio, è stato chiuso il reparto di ginecofar riflettere sulle poli- Mario Morlacco logia, ma a Termoli il tiche di prevenzione reparto andava rafforda dover mettere in è indagato zato. Quanto alla mecampo”. Si è detto poi in Puglia insieme dicina di genere, a ficontrario alla costruzione del nuovo ospe- ad altre 47 persone ne marzo è stata ap- Politica 3 provata una importante mozione in ParlaL’incidente diplomatico mento e il ministro Balduzzi si è impegnato ad introdurre nella formazione degli specializzandi in medicina generale e nei piani sanitari la mediCAMPOBASSO. Eletta alle Politiche del 2008 in cina di genere, che Lombardia con l’Idv. Per questo l’ex sindaco di non è certo una queCampomarino, Anita Di Giuseppe, non è stata constione di pari opportuvocata ieri dalla IV Commissione di Palazzo Mofnità”, ha rimarcato la fa per l’audizione sul nuovo Psr. Lei, la deputata dideputata del Pdl Sapietrista, va su tutte le furie. Ma a difendere il suo brina De Camillis. Ha ruolo e la sua molisanità scendono in campo i conconfermato il suo giusiglieri Cristiano Di Pietro e Carmelo Parpiglia che dizio critico sui sub lasciano l’audizione non per spirito polemico ma commissari e i metodi per un doveroso segnale di solidarietà’ . Perché in del tavolo tecnico il fin dei conti per i dipietristi seppure eletta in Lomsenatore Ulisse Di bardia la deputata Anita Di Giuseppe “è e resta, di Giacomo. “Quanto al fatto, una parlamentare molisana, figura di riferiPsr, ritengo che occormento e rappresentante instancabile di istanze che ra potenziare la rete riguardano il nostro territorio”. Insomma una grave dell’emergenza, medisattenzione che l’Idv rimarca abbandonando i ladiante l’istituzione di vori della commissione. un pronto soccorso che sia operativo h24, che abbia una risposta all’emergenza neurologica un’astanteria adeguata a dare un certo e chirurgica al Neuromed che potrebbe tipo di risposte emergenziali, che sia così anche gestire altre forme di emerdotato di un sistema di trasferimento genza di medicina generica”. potenziato e assistito. Occorrono chi- Di ieri un’altra notizia: il subcommisrurgie di livello. Per Agnone senza un sario Mario Morlacco è indagato in Puaccordo tra Molise e Abruzzo non si glia, insieme ad altri 47 dirigenti della può sostenere l’ospedale con i soli fon- sanità, nell’inchiesta sull’accreditadi questa regione. A Venafro va data mento di alcune cliniche private. Di Giuseppe dimenticata L’Idv abbandona i lavori 6 ATTUALITÀ DALLA PUGLIA Con Nichi Vendola indagato anche il subcommissario Mario Morlacco Sabato 14 aprile 2012 N uovo avviso di conclusione delle indagini per Vendola e questa volta tra i 47 indagati della Sanità pugliese che vede coinvolto il governatore della Puglia c’è anche l’attuale sub commissario alla Sanità molisana Mario Morlacco. Ieri tutti hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini della Procura di Bari su una transazione da 45 milioni di euro conclusa tra la Regione e l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Questa volta i reati ipotizzati sono abuso d’ufficio, peculato e falso. Un’inchiesta che serve ad accertare gli accreditamenti delle cliniche private. Tra gli indagati ci sono pure il senatore democratico Alberto Tedesco, l’ex direttore Ares Mario Morlacco, un luogotenente della Guardia di Finanza, imprenditori e dirigenti regionali. • Mario Morlacco Sabato 14 aprile 2012 La cerimonia di ieri mattina 118, una targa in ricordo dell’impegno profuso durante la nevicata record CAMPOBASSO. Sono state 28.750 le prestazioni effettuate nel 2011 dal Servizio di Emergenza Territoriale 118 del Molise e ben 23.909 i pazienti soccorsi. I dati sono stati illustrati dal direttore del Servizio di Emergenza Territoriale 118 del Molise nel corso di una breve cerimonia di consegna di una targa da parte della direzione Aziendale Asrem per l’impegno e l’abnegazione profusi dal personale del 118 durante le abbondanti nevicate che hanno contrassegnato lo scorso mese di febbraio. “Al di la delle difficoltà oggettive – ha sottolineato il direttore generale del- l’Asrem Angelo Percopo – ed in un momento particolare in cui era facile deresponsabilizzarsi, il personale tutto del 118 si è speso senza condizionamenti dando una risposta spontanea ed efficiente alle numerosissime richieste di intervento”. “Il personale da me coordinato – ha sottolineato il dott. Fedele Clemente – in quel periodo di tempo avverso ha davvero fatto di tutto per arrivare a casa della gente, ma comunque tutto il personale del 118 del Molise ogni anno si sottopone ad esercitazioni, per non essere impreparato a qualsiasi richiesta di soccorso”. Campobasso 7 tidiano del Molise Il Quo Quotidiano Sabat o1 4 aprile 20 12 Sabato 14 2012 Attualità CAMPOBASSO 7 Ieri la cerimonia di consegna con il direttore dell’Asrem Angelo Percopo Al fianco dei cittadini durante l’emergenza neve, una targa al 118 Sono state oltre 28mila le prestazioni effettuate nel 2011 dal Servizio di Emergenza Territoriale 118 del Molise e ben 23.909 i pazienti soccorsi. I dati sono stati illustrati dal direttore del 118 del Molise, Fedele Clemente, nel corso di una breve cerimonia di consegna di una targa da parte della direzione aziendale Asrem per l’impegno e l’abnegazione profusi dal personale durante le abbondanti nevicate che hanno contrassegnato lo scorso mese di febbraio. “Al di la delle difficoltà oggettive – ha sottolineato il direttore generale del- l’Asrem, Angelo Percopo – ed in un momento particolare in cui era facile deresponsabilizzarsi, il personale del 118 si è speso senza condizionamenti dando una risposta spontanea ed efficiente alle numerosissime richieste di intervento”. “Il personale da me coordinato – ha sottolineato il dottor Clemente – in quel periodo di tempo avverso ha La consegna della targa al 118 da parte del direttore dell’Asrem Angelo Percopo davvero fatto di tutto per arrivare a casa della gente, ma comunque tutto il personale del 118 del Molise ogni anno si sottopone ad esercitazioni, per non essere impreparato a qualsiasi richiesta di soccorso”. Bojano Area Matesina Sabato 14 aprile 2012 BOJANO. Nell’ambito delle iniziative del programma “Percorsi Di-Versi” organizzate dal Circolo ‘E.Berlinguer’ di Sinistra Ecologia Libertà di Bojano, domani, 15 aprile, con inizio alle ore 18.30, si terrà a Palazzo Colagrosso un incontro pubblico sulla Sanità molisana. “La salute è un bene, prezioso e fondamentale, a cui tutti teniamo sia individualmente che collettivamente - si legge in un comunicato del direttivo Sel bojanese -, è un diritto primario che non può essere negato a nessuno. Il più alto livello di questa consapevolezza, le nuove tecnologie, la ricerca in campo medico hanno permesso significativi passi avanti nella lotta contro malattie spesso devastanti e invincibili fino al secolo scorso. Un’organizzazione dei servizi sanitari che garantisca l’accessibilità a tutti quanti ne fanno richiesta, senza distinzione alcuna, nel rispetto del principio di uguaglianza, deve essere l’elemento irrinunciabile del servizio pubblico, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Il servizio sanitario nazionale ha contribuito in modo determinante al miglioramento delle condizioni di salute dei citta- Sanità, il circolo Sel di Bojano lancia la discussione La salute è un bene prezioso dini, ma l’aggravarsi dei problemi di sostenibilità economica del sistema sollecitano la sanità molisana a interrogarsi su quanta equità geografica e sociale sia perseguibile nella Regione. Di fronte ad una società che cambia, che invecchia, la sanità deve riuscire a rispondere alle nuove esigenze della popolazione - prosegue la nota -. Per una buona sanità, bisogna spendere meglio e in modo più appropriato, non di meno. E’ necessario: fare una efficacia lotta agli sprechi, sottoporre i bilanci a monitoraggio continuo, pretendere trasparenza dell’azione pubblica, come leva indiscutibile ed equa per rilanciare la sanità pubblica; migliorare il sistema sanitario molisano privilegiando la centralizzazione delle criticità nei centri di eccellenza, riorganizzare le reti ospedaliere contemporaneamente ad una pari ed equivalente riorganizzazione della rete dei servizi territoriali; garantire le dotazioni organiche adeguate, nella salvaguardia dei livelli occupazionali e nel perseguire mantenimento dei livelli dei servizi ai cittadini; azzerare le liste di attesa coinvolgendo di più e meglio operatori e strutture; puntare a politiche strategiche come la prevenzione nei luoghi di lavoro e sul territorio”. Sono tutti aspetti che saranno discussi nell’incontro di domani pomeriggio a Palazzo Colagrosso. Sel intende essere al centro del dibattito per portare avanti una riflessione, coinvolgendo operatori, cittadini, forze politiche e rappresentanze sindacali, partendo proprio dal nuovo Piano sanitario regionale. “Esso deve rispondere al meglio ai bisogni di salute dei cittadini, deve organizzare con efficienza ed efficacia tutte le strutture sanitarie sul territorio, eliminando anche tanti sprechi, deve promuovere i servizi alle persone in base ai loro bisogni di salute”, si legge ancora nel comunicato. Relatore del convegno sarà Cosimo Dentizzi, medico geriatria della Asrem. Interverranno il consigliere regionale Sel Filippo Monaco e il consigliere comunale del gruppo ‘Bojano che Vogliamo’ Gianni Mainelli. La conclusioni dei lavori sarà 9 affidata a Candido Paglione, segretario regionale Sel. Si parlerà anche del destino del Distretto Sanitario di Bojano che, secondo i piani regionali, dovrebbe subire un drastico ridimensionamento. A seguire ci sarà un dibattito nel quale il pubblico avrà la possibilità di intervenire. E.C.significativi passi avanti nella lotta contro malattie spesso devastanti e invincibili fino al secolo scorso.sso significativi passi avanti nella lotta contro malattie spesso devastanti e invincibili fino al secolo scorso.