DEFINIZIONE DI PERSONALITA’ Insieme di caratteristiche che rende le persone l’una diversa dall’altra; Unifica gli aspetti biologici del temperamento e quelli psichici del carattere, influenzati dall'ambiente; Crea anche valori, modelli di comportamento, forme di organizzazione sociale in grado di modificare l'ambiente e la stessa personalità. DISTURBI DI PERSONALITA’ Derivano dai tratti di personalità intesi come modi costanti di percepire, rapportarsi, pensare nei confronti dell’ambiente e di se stessi; Quando i tratti di personalità causano una compromissione funzionale significativa o una sofferenza soggettiva essi costituiscono disturbi di personalità. CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DI PERSONALITA’ (DSM IV) Disturbo Paranoide Disturbo Schizoide Disturbo Schizotipico Disturbo Antisociale Disturbo Narcisistico Disturbo OssessivoCompulsivo Disturbo Borderline GRUPPO A Disturbo Istrionico Disturbo Dipendente Disturbo Evitante CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DI PERSONALITA’ (DSM IV) Disturbo Paranoide Disturbo Borderline Disturbo Schizoide Disturbo Schizotipico Disturbo Istrionico Disturbo Antisociale Disturbo Narcisistico Disturbo OssessivoCompulsivo GRUPPO B Disturbo Dipendente Disturbo Evitante CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DI PERSONALITA’ (DSM IV) Disturbo Paranoide Disturbo Schizoide Disturbo Schizotipico Disturbo Borderline Disturbo Antisociale Disturbo Dipendente Disturbo Narcisistico Disturbo Evitante Disturbo OssessivoCompulsivo Disturbo Istrionico GRUPPO C DISTURBO PARANOIDE Secondo il DSM IV, è caratterizzato da “diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri , che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in una varietà di contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:” DISTURBO PARANOIDE 1) sospetto di essere sfruttato, danneggiato o ingannato; 2) dubbio della lealtà o affidabilità degli altri; 3) riluttanza a confidarsi con gli altri; 4) sensazione di umiliazioni o minacce se si ricevono rimproveri; 5) manifestazione costante di rancore; 6) percezione di attacchi al proprio ruolo reagendo con rabbia o contrattaccando; 7) sospetto della fedeltà del coniuge. DISTURBO SCHIZOIDE Il DSM IV lo definisce come’’una modalità pervasiva di distacco dalle relazioni sociali ed una gamma ristretta di espressioni emotive, che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in una varietà di contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:’’ DISTURBO SCHIZOIDE 1) mancanza di relazioni strette; 2) scelta di attività solitarie; 3) scarso interesse per le esperienze sessuali con un’ altra persona; 4) piacere in poche o nessuna attività; 5) mancanza di amici stretti o confidenti; 6) indifferenza alle lodi o alle critiche degli altri; 7) freddezza emotiva, distacco o affettività appiattita. DISTURBO SCHIZOTIPICO 1) Idee di riferimento (esclusi i deliri di riferimento) 2) credenze strane o pensiero magico, che influenzano il comportamento, e sono in contrasto con le norme subculturali 3) esperienze percettive insolite; 4) pensiero e linguaggio strani (es. circostanziato, iperelaborato) 5) Sospettosità o ideazione paranoide 6) affettività inadeguata o coartata 7) Comportamento o aspetto strani, eccentrici 8) nessun amico stretto o confidente (eccetto i parenti di primo grado) 9) eccessiva ansia sociale, che non diminuisce con l’aumento della familiarità, e tende ad essere associata con preoccupazioni paranoidi DISTURBO ANTISOCIALE Il DSM IV lo definisce come “un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifesta fin dall’età di 15 anni, come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:’’ DISTURBO ANTISOCIALE 1) incapacità di conformarsi alle norme sociali; 2) disonestà (mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri), per profitto o per piacere personale; 3) impulsività o incapacità di pianificare; 4) irritabilità e aggressività, con scontri o assalti fisici ripetuti; 5) inosservanza della sicurezza propria e degli altri; 6) irresponsabilità abituale con incapacità di sostenere un’attività lavorativa continuativa; 7) mancanza di rimorso. DISTURBO NARCISISTICO Il DSM IV lo definisce come “un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi: “ DISTURBO NARCISISTICO 1) senso grandioso di importanza; 2) sensazione di potere, fascino, bellezza e amore ideale; 3) sensazione di essere speciale e unico, frequentando solo altre persone speciali, di classe elevata; 4) richiesta di eccessiva ammirazione; 5) sensazione che tutto sia dovuto; 6) sfruttamento delle persone per i propri scopi; 7) mancanza di empatia: incapacità di riconoscere i sentimenti e le necessità degli altri; 8) invidia verso gli altri; 9) comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi. IL DISTURBO BORDERLINE Il DSM IV lo definisce come una “modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti, come indicato da uno o più dei seguenti elementi:“ IL DISTURBO BORDERLINE 1) sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono; 2) un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense; 3) immagine e percezione di sé marcatamente instabili; 4) impulsività dannose per il soggetto stesso; 5) ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamenti automutilanti; 6) rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia; 7) sentimenti cronici di vuoto; 8) instabilità affettiva con irritabilità o ansia temporanea; 9) gravi sintomi dissociativi transitori legati allo stress. DISTURBO ISTRIONICO Il DSM IV lo definisce come un disturbo caratterizzato da "un quadro pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da almeno cinque dei seguenti elementi:" DISTURBO ISTRIONICO 1) disagio in situazioni nelle quali non si è al centro dell'attenzione; 2) comportamento sessualmente seducente o provocante; 3) espressione delle emozioni mutevole e superficiale; 4) utilizzo dell'aspetto fisico per attirare l'attenzione su di sé; 5) stile dell'eloquio eccessivamente impressionistico e privo di dettagli; 6) autodrammatizzazione, teatralità, ed espressione esagerata delle emozioni; 7) suggestionabilità; 8) eccessiva considerazione delle relazioni. DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO Il DSM IV lo definisce come “un quadro pervasivo di preoccupazione per l’ordine, perfezionismo, controllo mentale e interpersonale, a spese della flessibilità, apertura ed efficienza, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da quattro (o più) dei seguenti elementi:’’ DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO 1) attenzione per i dettagli, le regole, l’ordine, l’organizzazione; 2) perfezionismo che rallenta il completamento dei compiti; 3) eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività; 4) inflessibilità in tema di moralità, etica o valori; 5) incapacità di gettare via oggetti consumati o di nessun valore; 6) riluttanza a delegare compiti o a lavorare con altri; 7) marcata avarizia; 8) manifestazione di rigidità e testardaggine. DISTURBO DIPENDENTE Il DSM IV la definisce “una situazione pervasiva ed eccessiva di necessità di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, che compare nella prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:” DISTURBO DIPENDENTE 1) difficoltà a prendere le decisioni quotidiane senza richiedere consigli e rassicurazioni; 2) trasferimento agli altri delle proprie responsabilità; 3) difficoltà ad esprimere disaccordo verso gli altri; 4) difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente; 5) ricerca di un compromesso pur di ottenere accudimento e supporto da altri; 6) sensazione di disagio quando si è soli per timore di essere incapaci di provvedere a se stessi; 7) al termine di una relazione stretta, ricerca urgente di un’altra relazione come fonte di accudimento e di supporto; 8) preoccupazione di essere lasciato a provvedere a se stesso. DISTURBO EVITANTE 1) EVITA ATTIVITà LAVORATIVE CHE IMPLICANO UN SIGNIFICATIVO CONTATTO INTERPERSONALE, POICHE TEME DIESSERE CRITICATO, DISAPPROVATO, O RIFIUTATO 2) è riluttante nell’entrare inrelazione con persone, a meno che non sia certo di piacere; 3) è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato; 4) si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali; 5) è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza; 6) si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri; 7) è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, poiché questo può rivelarsi imbarazzante;