IMPORTANZA
DELL’AUTOANALISI NEL
PAZIENTE DIABETICO
TEMPI E MODALITA’ DI
MISURAZIONE DELLA
GLICEMIA
Come prelevare la goccia di sangue
Lavarsi le mani con acqua calda per favorire l’afflusso di
sangue alla cute ed ottenere più facilmente la goccia di
sangue (quando non si ha a disposizione acqua calda,
come in inverno, all’aperto e si hanno le mani fredde,
strofinarle vigorosamente tra loro, proteggerle con
indumenti caldi o con fonti di calore per ottenete lo
stesso effetto).
L’uso
di un pungidito a scatto riduce la sensazione di
dolore. I modelli più recenti di consentono di regolare la
profondità della puntura adattandola allo spessore della
pelle.
La zona laterale del polpastrello è meno sensibile
Come eseguire la misurazione della glicemia
Accertarsi
che i sensori/strisce siano conservati
correttamente. Non toccare i sensori/strisce con le
dita umide
Verificare
la corrispondenza con il numero di
calibrazione-codice (ogni apparecchio ha un proprio
sistema)
Inserire il sensore/striscia nell’apparecchio misuratore
Applicare la goccia di sangue sul sensore/striscia
Leggere il risultato dopo pochi secondi
Le glicemia vanno scritte sul diario
Anche se gli apparecchi più moderni per la lettura della
glicemia memorizzano i valori glicemici con data e ora di
esecuzione, è opportuno trascriverli in modo ordinato
sul proprio diario. Solo così il paziente ed il diabetologo
potranno farsi un’idea chiara dell’andamento delle
glicemia nei vari momenti della giornata
E’
iportante prevedere uno spazio per annotare
situazioni particolari che possono spiegare valori
glicemici anormali
Molti apparecchi prevedono la possibilità di trasferire
i valori glicemici su un personal computer
Schema a scacchiera per l’autocontrollo della glicemia
data
Lunedì
COLAZIONE
prima
2h dopo
115
136
Martedì
CENA
PRANZO
prima
2h
dopo
88
145
Mercoled
prima
2h
dopo
127
160
131
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenic
89
132
56
130
Dopo
cena
Note
119
129
ore 3
palestra
146
98
237
Ristor
ante
Autocontrollo della glicemia
• Riportare in modo corretto le glicemie con data
e ora sull’apposito diario
• segnare i problemi, i possibili errori, le ipotesi
• riguardare periodicamente i valori
• capire la differenza fra le glicemie e il
compenso glicemico
• differenza di valori tra sistemi diversi di
misurazione (inter e intra)
Verifica della precisione dello strumento
 Ripetere
l’esame (due rilevazioni ripetute in sequenza
devono essere simili con una variazione compresa entro il
15%)
 Usare
periodicamente per verifica una soluzione di
controllo a concentrazione nota di glucosio
 Misurare la glicemia subito dopo un prelievo eseguito in
laboratoriO:
- non misurare la glicemia prima di uscire di casa o al
ritorno; può passare del tempo tra il prelievo in
laboratorio e la verifica col glucometro;
- vi può essere un certo dispendio energetico tra i due
controlli, specie se si fa un certo esercizio fisico
(camminare e piedi, fare la spesa, salire le scale, ecc.)
COME E QUANDO
CONTROLLARE LA GLICEMIA
• dipende dal tipo di diabete e dal tipo di terapia
• dipende dal compenso glicemico
• non esiste un sistema ottimale per tutti
esistono schemi molto personalizzati
• Variazioni in rapporto a differenti direttive dei
diversi Piani S.S.Regionali
Quando eseguire l’autocontrollo della glicemia
DIABETE
TIPO
1
(DEFINIZIONE
CLASSICA:
INSULINO-DIPENDENTE)
 La glicemia viene controllata frequentemente perché
soggetta a brusche variazioni. L’autocontrollo va
effettuato prima di colazione, pranzo, cena e due ore
dopo i tre pasti. Sono molto utili anche controlli prima di
coricarsi e – talvolta – intorno alle 3 di notte. Risulta
molto utile uno schema a scacchiera (come quello
riportato)
In caso di malattia o quando si cambino bruscamente
abitudini (vacanze, viaggi, ecc.) o in gravidanza, i test
devono essere più frequenti
 In presenza di sudorazione, tremore, palpitazioni la
misurazione della glicemia capillare può confermare il
sospetto di crisi ipoglicemica.
DIABETE
MELLITO
TIPO
2
(DEFINIZIONE
CLASSICA: NON INSULINO-DIPENDENTE)
 Se
la terapia insulinica è intensiva (3-4 iniezioni di
insulina al giorno) la cadenza dell’autocontrollo deve
essere simile a quello effettuato dai diabetici tipo 1

Se la terapia insulinica è meno aggressiva o è
associta a quella con le compresse, la frequenza delle
misurazioni può essere ridotta. Anche in questo caso
si devono intensificare i controlli se variano le
abitudini
DIABETE MELLITO TIPO 2 IN TERAPIA ORALE
 Solitamente la situazione clinica è poco soggetta
a variazioni: sarà sufficiente un profilo glicemico
(3-5
misurazioni
al
giorno
negli
orari
esemplificati nella tabella precedente) ogni 7-10
giorni
 Ulteriori
controlli saranno aggiunti dopo aver
praticato attività fisica o dopo aver assunto cibi
particolarmente
calorici
o
non
assunti
abitualmente
DIABETE MELLITO TIPO 2 IN TRATTAMENTO CON
SOLA DIETA
 1 o 2 controlli a settimana, a digiuno e/o 2 ore dopo
il pasto principale sono più che sufficienti per
stabilire l’andamento della glicemia.
 Quando compaiono sintomi come minzione frequente
ed abbondante (specie di notte), perdita di peso
inspiegabile, malessere generale e astenia che fanno
sospettare innalzamento della glicemia, i controlli
vanno intensificati prontamente
L’AUTOCONTROLLO DELLA
GLICEMIA:
• Non significa “mi curo da solo”. Una buona
glicemia isolata non equivale ad un buon
compenso
• significa cercare di capire, di imparare, di
consapevolizzarsi, di responsabilizzarsi verso
se stessi e verso gli altri: significa crescere e
essere più liberi
• significa creare e portare avanti un contratto
sanitario con il diabetologo di riferimento
(creare strategie di trattamento)
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Importanza dell`autoanalisi nel paziente diabetico