Scrivere testi a partire
da altri testi
Riformulazione
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Parafrasi
Riassunto
Sintesi
Appunti
Schede
Parafrasi
• Il testo B semplifica il testo A dal punto di vista
linguistico ma non lo abbrevia
• Nel testo B non c’è selezione dei contenuti ma
semplificazione della lingua
• Nel testo B devono comparire tutti i contenuti del
testo A, senza che ne siano aggiunti di nuovi
• Nel testo B non vanno inseriti commenti o
valutazioni personali
• Testi poetici, testi scientifici
L’infinito (testo A = 99 parole)
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mar.
L’infinito (testo B = 104 parole)
Mi furono sempre cari questo colle solitario e questa siepe,
che esclude lo sguardo da tanta parte dell’estremo
orizzonte. Ma sedendo e guardando, io immagino nella
mia mente spazi sconfinati oltre la siepe, silenzi
sovrumani e una quiete profondissima, dove il mio cuore
quasi si smarrisce. E quando sento il soffio del vento tra
queste piante, vado confrontando quel silenzio infinito
alla voce del vento: e affiorano alla mia coscienza
l’eternità, e le età che furono e la vita del tempo
presente, con i suoi suoni. Così il mio pensiero annega
in questa immensità, e per me è dolce il naufragio in
questo mare.
Inferno VI, vv. 7-9
(testo A = 21 parole)
Io sono al terzo cerchio, de la piova
etterna, maledetta, fredda e greve;
regola e qualità mai non l’è nova.
Inferno VI, vv. 7-9
(testo B = 75 parole)
Mi trovo ora nel terzo cerchio dell’inferno, il cerchio
caratterizzato dalla pioggia che eternamente
cade sui dannati (etterna), maledetta dai dannati
per la sua costanza e violenza (altri intende:
portatrice di mali, di sofferenze), gelida e
flagellante (greve): non c’è in essa mai
mutamento di norma e di natura (regola e
qualità): continua a cadere e cadrà per l’eternità
nello stesso modo, con lo stesso ritmo violento e
con la stessa qualità.
Riassunto / Sintesi
• Il testo B riscrive in forma abbreviata il testo A
• 3 operazioni: lettura critica del testo A,
individuazione dei contenuti principali, riscrittura
in forma abbreviata
• Riassunto e sintesi sono un atto interpretativo
che permette di cogliere i contenuti essenziali
del testo A
• I contenuti essenziali del testo A vengono
smontati e ricostruiti in un testo (testo B)
originale ma non autonomo
Riassunto
• Riassunto orale o scritto di un’esperienza
vissuta
• Riassunto scritto di un discorso orale
(appunti durante le lezioni, articolo di
giornale)
• Riassunto orale o scritto di un testo scritto
Sintesi
• È il riassunto di un testo argomentativo
• Prevede alto livello di intertestualità
(riferimenti storici, letterari, giuridici,
economici, conoscenza dell’autore,
dell’opera, del contesto socio-culturale…)
Elementi paratestuali
• Titolo
• Indice
• Suddivisione interna del testo (libri/canti/
parti, capitoli, paragrafi, capoversi)
• Marginalia
• Caratteri tipografici
• Testo e note
Consigli
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Scegliere il destinatario del riassunto/sintesi
Usare la terza persona
Scegliere un unico tempo verbale
Sostituire i discorsi diretti con i discorsi indiretti
Verificare coerenza e coesione
Individuare i veri contenuti del testo A
Non inserire opinioni o valutazioni personali
Mantenersi entro i limiti eventualmente posti
dalla consegna
Scegliere il destinatario
(dagli Esercizi di stile di Queneau)
Notazioni: «Sulla S, in un’ora di traffico. Un tipo di circa
ventisei anni, cappello floscio con una cordicella al posto
del nastro, collo troppo lungo, come se glielo avessero
tirato. La gente scende. Il tipo in questione si arrabbia
con un vicino. Gli rimprovera di spingerlo ogni volta che
passa qualcuno.»
Metaforicamente: «Nel cuore del giorno, gettato in un
mucchio di sardine passeggere d’un coleottero dalla
grossa corazza bianca, un pollastro dal gran collo
spiumato, di colpo arringò la più placida di quelle, e il
suo linguaggio si librò nell’aria, umido di proteste.»
Telegrafico: «BUS COMPLETO STOP TIZIO
LUNGOCOLLO CAPPELLO TRECCIA APOSTROFA
SCONOSCIUTO SENZA VALIDO PRETESTO STOP
PROBLEMA CONCERNE ALLUCI TOCCATI TACCO
PRESUMIBILMENTE AZIONE VOLONTARIA STOP»
Usare la terza persona
Testo A: «A lungo, mi sono coricato di buonora. Qualche
volta, appena spenta la candela, gli occhi mi si
chiudevano così in fretta che non avevo il tempo di dire a
me stesso: “Mi addormento”. E, mezz’ora più tardi, il
pensiero che era il tempo di cercare sonno mi svegliava;
volevo posare il libro che credevo di avere ancora fra le
mani, e soffiare il lume; mentre dormivo non avevo
smesso di riflettere sulle cose che poco prima stavo
leggendo, ma le riflessioni avevano preso una piega un
po’ particolare» (Marcel Proust, Alla ricerca del tempo
perduto)
Testo B: Il protagonista parla delle proprie difficoltà a
prendere sonno.
Scegliere un unico tempo verbale
Testo A: «Qui, il Griso a proporre, don Rodrigo a discutere, finché
d’accordo ebbero concertata la maniera di condurre a fine l’impresa,
senza che ne rimanesse traccia degli autori, la maniera anche di
rivolgere, con falsi indizi, i sospetti altrove, d’impor silenzio alla
povera Agnese, d’incutere a Renzo tale spavento, da fargli passare
il dolore, e il pensiero di ricorrere alla giustizia, e anche la volontà di
lagnarsi; e tutte l’altre bricconerie necessarie alla riuscita della
bricconeria principale. Noi tralasciamo di riferir que’ concerti, perché,
come il lettore vedrà, non son necessari all’intelligenza della storia;
e siamo contenti anche noi di non doverlo trattener più lungamente
a sentir parlamentare que’ due fastidiosi ribaldi.» (I Promessi Sposi,
cap. VII)
Testo B: Don Rodrigo e il Griso organizzano nei minimi dettagli il
rapimento di Lucia, in modo tale da ridurre al silenzio anche Renzo
e Agnese e sollevare il minor scandalo possibile.
Sostituire discorsi diretti con
discorsi indiretti
• Fare attenzione che nel riassunto risulti
chiaramente chi dice che cosa
• Pronomi e verbi di prima persona vanno
riportati alla terza persona
Verificare coesione e coerenza
• Coesione: tempi e persone devono essere
mantenuti lungo tutto il riassunto/sintesi
• Coesione: andare a capo quando inizia un
nuovo tema o argomentazione
• Coerenza: verificare la coerenza logica dei
singoli passaggi del riassunto/sintesi
• Coerenza: verificare di non aver ripetuto
due volte lo stesso contenuto
Individuare i contenuti veri del testo
NB: evitare di scrivere solo alcune parole di
una frase, pensando/sperando che ne
riassumano l’intero contenuto.
Non inserire opinioni personali
• Scopo del riassunto/sintesi è cogliere i contenuti
fondamentali di un testo narrativo o
argomentativo: i commenti vanno riservati ad
altre tipologie testuali
• Es. (da evitare): «In questo brano Manzoni vuole
mostrare la determinazione di don Rodrigo a
possedere Lucia e la sua arroganza nel
progettare un piano che, oltre che fargli avere la
ragazza, riduca al silenzio Renzo e Agnese»
Calvino riassume
Robinson Crusoe
Un naufrago raggiunge un’isola deserta, unico scampato. Ha con sé
solo pipa e tabacco. Dal relitto faticosamente recupera provviste,
rum, armi, munizioni (andrà a caccia d’uccelli e capre), ascia e sega
(costruirà un fortino), chicchi di grano (seminerà e raccoglierà).
Trova anche denaro («A che servi?», ma lo prende), penne
inchiostro e carta; tre Bibbie; cani e gatti. Si fa un tavolo, una sedia,
si mette a scrivere: un bilancio della sua sorte in due colonne, il
male e il bene che lo compensa, per cui ringrazia Iddio. Fa tutto da
sé: reinventa l’agricoltura; fa il vasaio; si veste di pellicce. Ha un
pappagallo, sola voce amica. Dopo 15 anni di solitudine (anelando
ritrovare i suoi simili) una scoperta la terrorizza: l’orma d’un piede
sulla sabbia! Tribù sogliono sbarcare a celebrare riti cannibalici.
Sparando, salva una futura vittima. Il selvaggio Venerdì
riconoscente diventa suo suddito: lavora obbediente la terra; studia
il Vangelo. Altre vittime liberate poi: il padre di Venerdì e un bianco
(ma spagnolo, dunque nemico: altro pericolo!).
Sbarcano finalmente degli inglesi; portano prigionieri legati (Venerdì
crede anche i bianchi cannibali); sono marinai ammutinati. Gli
ufficiali, salvati recuperano la nave: dopo 28 anni Robinson lascia
l’isola.
Giudici riassume
David Copperfield
Troppi personaggi. David (lo sanno tutti) è quasi Dickens, salvo
che l’autore lo fa «nascere meglio»: orfano di padre (e poi
anche di madre), Murdstone patrigno manesco con un’aria di
sorella, un maestro di scuola quasi sadico, la dolce visione
adolescenziale di Emily, che poi gli viene soffiata, sedotta e
abbandonata dal condiscepolo Steerforth (bello e scellerato)
che finirà male.
Ed ecco la fuga nella Babele della Londra vittoriano-industriale e
delle sue insidie (dal lavoro minorile all’accattonaggio
organizzato), l’amicizia con Micawber «buon debitore» e
infine (sotto l’ala della benefica zia Betsey) gli studi, la
carriera d’alto bordo, l’agiatezza, con due matrimoni (Dora e
Agnes) sempre con la figlia di un «principale». Dora è un po’
fatua e Dickens la fa provvidenzialmente morire per sostituirla
con l’altra, la moglie-angelo.
Dimenticavo il «cattivo» per eccellenza, Uriah Heep:
smascherato e punito, nel lieto fine.
Arbasino riassume
Madame Bovary
La Biblioteca ha colpito ancora. Dopo Don Chisciotte sul campo
dell’avventura, la nuova vittima della iperlettura sconsiderata
si chiama Emma Bovary, nella sfera dell’evasione romantica e
velleitaria dalle miserie senza splendori del quotidiano tran
tran. (Nei Promessi Sposi, invece, la Biblioteca incoraggia
l’inazione: dunque non vi sarà un «donferrantismo»
proverbiale accanto al donchisciottismo e al bovarismo).
«La Bovary sono io», dichiara giustamente Flaubert,
collezionista maniacale di banalità e stoltezze
preferenzialmente immagazzinate in Bouvard e Pécuchet, ma
attribuite alla Signora ove si privilegi il Kitsch sentimentale
della passione e dello Chic, retribuito con punizioni crudeli:
non emottisi eleganti, ma l’usuraio e il veleno per topi. I veri
protagonisti: non povere donne sognanti e rustici modesti,
azzimati vagheggini e positivisti filistei, bensì artifici strutturali
bellissimi, e la messa a morte anticipata delle idee
middlebrow.
Sommario
Capitolo I
«Ovvero breve introduzione sui motivi di queste mie
Confessioni, sul famoso castello di Fratta dove
passai la mia infanzia, sulla cucina del prelodato
castello, nonché sui padroni, sui servitori, sugli ospiti
e sui gatti che lo abitavano verso il 1780 – Prima
invasione di personaggi; interrotta qua e là da molte
savie considerazioni sulla Repubblica Veneta, sugli
ordinamenti civili e militari d’allora, e sul significato
che si dava in Italia alla parola patria, allo scadere
del secolo scorso.» (Ippolito Nievo, Le Confessioni
d’un Italiano, sommario cap. I)
Consegne
• Dividere il brano in sequenze narrative,
attribuendo a ciascuna un titolo
• Stendere un riassunto pari ad un terzo circa
della lunghezza del brano proposto
• Riassumere il brano proposto in max. 300 parole
• Riassumere il brano proposto in max. 15 righi
• Riassumere il contenuto informativo del brano
proposto
Da evitare
• Mancanza di sintesi (effetto collage): alcuni
riassunti/sintesi non collocano i singoli
eventi/argomenti nella corretta gerarchia, si
limitano a giustapporre frasi prese direttamente
dal testo, spesso senza inserirle tra virgolette
• Eccesso di sintesi (effetto banalizzante):
soprattutto i riassunti/sintesi troppo brevi non
presentano una chiara sequenza degli
eventi/struttura argomentativa e banalizzano i
contenuti del testo A
Scheda bibliografica
• 1 per ogni testo della bibliografia
• Utilizzare sempre lo stesso format
editoriale
• Massimo Bustreo, Scrivere e
argomentare. Guida alla tesi di laurea,
Firenze, Gedit 2006
• Bustreo 2006 = Massimo B., Scrivere e
argomentare. Guida alla tesi di laurea,
Firenze, Gedit
Scheda riassuntiva
• 1 per ogni testo della bibliografia
• Riassunto/sintesi di un testo presente
nella bibliografia
• Talora da un testo anche molto lungo si
ricava un unico concetto (scheda)
• Utile trascrivere subito una possibile
citazione con relativi dati editoriali
• Utile trascrivere subito il rinvio ad un punto
del testo
Scheda per argomenti o problemi
• 1 per ogni argomento o problema
• Si compila alla fine (o ad uno stato avanzato)
della lettura dei testi della bibliografia
• Permette di individuare gli argomenti o i
problemi comuni ricavati dalla lettura di testi
anche molto diversi
• In genere l’ipotesi scientifica da verificare muove
da queste schede per argomenti o problemi
Indicazioni bibliografiche
Esempi e citazioni tratti da:
Serena Fornasiero-Silvana Tamiozzo Goldmann, Scrivere
l’italiano. Galateo della comunicazione scritta, Bologna, il
Mulino 2005
Massimo Bustreo, Scrivere e argomentare. Guida alla tesi
di laurea, Firenze, Gedit 2006
Paola Italia, Scrivere all’università. Manuale pratico con
esercizi e antologia di testi, Firenze, Le Monnier
Università 2006
Manuale di scrittura e comunicazione, a cura di Francesco
Bruni, Gabriella Alfieri, Serena Fornasiero, Silvana
Tamiozzo Goldmann, Bologna, Zanichelli 2006
Luca Serianni, Italiani scritti, Bologna, il Mulino 2012
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