Poste Italiane Spa - spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB Milano - rivista mensile - anno LXXXVI - Euro 2,50 Rivista ufficiale in lingua italiana Official magazine in italian language NOVEMBRE 2014 VITA DOPO UN DISASTRO NUMERO 9 EDITORIALE XXXXXXX L’affermazione del Presidente Huang Il Rotary è la più grande famiglia del mondo rappresenta, con estrema semplicità sintattica e concettuale, identità e missione della nostra associazione. La prova è nei fatti. E la storia recente lo conferma da vicino, proprio per i fatti, accidentali e imprevedibili, o voluti e studiati, che hanno interessato i rotariani del nostro territorio italiano. Due esempi, per i tanti che certamente neppure conosciamo: l’edificante esperienza di Mediterraneo Unito, nata dalle riflessioni sulla sofferenza generata da uno degli effetti più dolorosi dello sbilanciamento sociale mondiale, le migrazioni della speranza; e la stravolgente emergenza della distruzione, che nubifragi e inondazioni hanno imposto, da nord a sud, alla nostra impreparata popolazione. Nel primo e nel secondo caso il Rotary ha manifestato la propria grandezza nei valori della famiglia. Una grandezza che è fatta di numeri, perché siamo tanti e dappertutto, e una grandezza fatta di statura, perché siamo capaci e disponibili nell’esprimere intelligenze e stimoli, e nel gestire interventi concreti. I valori della famiglia, laddove il nostro agire muove dal senso di responsabilità, di partecipazione e di compassione, di costante, integrata presenza, si manifestano come identità rotariana propriamente: sono quelli che nel raccontarci dovremmo cercare di affiancare agli altrettanto alti riferimenti alla professionalità, per essere percepiti vicini, sicuri e, ciascuno nel proprio campo, competenti. La storia della nostra grande famiglia è provata nei fatti delle prossime pagine. Andrea Pernice Rotary Soci: 1.220.115 - Club: 34.558 PROSPETTIVA SUL MONDO ROTARIANO Rotaract Soci: 158.401 - Club: 6.887 Interact Soci: 385.066 - Club: 16.742 Rotary Community Corps Soci: 182.137 - Corpi: 7.919 3 3 xxxxxxxxxxxx editoriale CONTENUTI COPERTINA SPECIALE 5 Lettera di novembre INTERVENTI, RIFLESSIONI di Gary C. K. Huang da pagina notizie internazionali 48 MEDITERRANEO UNITO E TESTIMONIANZE DAL ROTARY DAY ITALIANO Rotary Foundation - Il messaggio del Presidente 8 Aspettando San Paolo 9 Fondazione Rotary - nuovo modello di finanziamento 11 Global Outlook - Parlare in pubblico 20 Il giro del mondo - attraverso il servizio 22 PEACE CORPS - Vecchi amici. Nuovi partner 30 ROTARY CINA - Grandi passi avanti 34 VITA DOPO UN DISASTRO 46 RECENSIONE - Vincere la Polio 48 SPECIALE MEDITERRANEO UNITO - Rotary Day nazionale 58 I FLUSSI MIGRATORI - studi e riflessioni NOTIZIE ITALIA 68 - di Paul Engleman - di Alberto Camuri 62 D. 2031 - Un catamarano per un nuovo futuro 63 D. 2041 - Progetto Pande, in Tanzania 63 D. 2042 - Lo spettacolo della scienza a Bergamo 65 D. 2071 - Il Rotary Firenze compie 90 anni 66 D. 2110 - Suoni e Bellezza, per il mese della RF 66 D. 2120 - La medicina in Africa - di Antonio Pagliai - di Stefano Marrone GOOD NEWS AGENCY - agenzia delle buone notizie - a cura di Sergio Tripi 4 10 John Kenny _______________________________ ROTARY novembre 2014 - di Sergio Malizia LETTERA DI NOVEMBRE Accendi la luce del Rotary! Da quattro mesi siamo impegnati Essere Presidente del Rotary durante il suo 110º anno, mi per mettere in pratica questo motto, e sono più entusiasta consente di avere la fortuna di partecipare a diverse celebra- che mai del lavoro che stiamo svolgendo nel Rotary. Sono zioni del genere. Naturalmente, quando si visitano club cen- già stato in ben 22 Paesi, in decine di città, e ho incontrato tenari, viene subito da chiedersi qual è il loro segreto - perché migliaia di rotariani. Ho osservato l’attuazione di progetti ho notato che i club di lunga data sono anche i più produttivi. incredibili e sono stato ispirato ogni volta da tutto ciò che i Sono club di notevoli dimensioni, sono attivi e realizzano rotariani realizzano in tutto il mondo. Abbiamo avuto l’onore ottime opere. Non solo, ma questi club si divertono anche. di partecipare a eventi Rotary di ogni tipo, da riunioni di club Naturalmente, proprio questo è il loro segreto: nel Rotary, le a Istituti, da Giornate del Rotary a cene di beneficenza per amicizie profonde e il servizio vanno mano nella mano. Quan- la Fondazione. do ci piace ciò che facciamo, vogliamo continuare a farlo; vo- Anche se ogni evento è memorabile, sono particolarmente gliamo impegnarci ulteriormente e fare di meglio. Aspettiamo onorato quando partecipo alle celebrazioni dei club. Parteci- impazienti le riunioni del Rotary, anche con tutti gli impegni, pare a una celebrazione dei Rotary club da Presidente del Ro- facciamo spazio al Rotary, ne facciamo una priorità, per vede- tary è come essere invitato a un evento in famiglia e scoprire re i nostri amici e fare la nostra parte nel servizio. di essere l’ospite d’onore. Davvero, il Rotary è la più grande Per questo il Rotary è ancora qui, dopo oltre 109 anni. In ci- famiglia del mondo. Il Servire fa parte delle fondamenta del nese, noi diciamo: una vita senza amici è una vita senza sole. Rotary: ogni progetto rappresenta un mattone per costruire Le nostre amicizie nel Rotary illuminano la nostra vita; e “l’edificio” del Rotary. E quindi se questo è il caso, l’amicizia grazie alle amicizie nel Rotary, oltre al servire, siamo in grado funge da collante, da malta, che cementa questi mattoni. di continuare a realizzare il nostro motto, Accendi la luce del Noto questo ogni giorno, ma lo noto in particolare durante gli Rotary. anniversari dei club, durante i loro centenari. GARY C.K. HUANG 5 INDICE il Presidente RI ROTARY Edizione Organo ufficiale in lingua italiana del Rotary International Pernice Editori Srl Coordinamento Editoriale A.D.I.R.I. Associazione dei Distretti Italiani del Rotary International, su comodato concesso dalla proprietà della testata ICR - Istituto Culturale Rotariano Official Magazine of Rotary International in italian language Novembre 2014 numero 9 Rotary è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Adiri 2014/2015 Redazione DG Carlo Noto La Diega D. 2080 Presidente Claudio Piantadosi [email protected] Editorial Board 2014/2015 Grafica e Impaginazione DG Giancarlo Spezie D. 2100 Presidente DGE Mirella Guercia D. 2120 Vice-Presidente Andrea Pernice, Editor in Chief Direttore Responsabile Addetti stampa distrettuali *dati in aggiornamento D. 2080 Ignazio di Raimondo [email protected] D. 2031 Candeloro Buttiglione [email protected] D. 2090 Rossella Picirilli [email protected] Giovanni Formato [email protected] Silvia Miglietta [email protected] D. 2100 Giuseppe Blasi [email protected] Stampa D. 2032 Silvano Balestreri [email protected] D. 2110 Giorgio De Cristoforo [email protected] Grafiche Mazzucchelli Spa Via Ca’ Bertoncina 37/39/41 24068 Seriate (BG) Andrea Pernice [email protected] Pubblicità Ufficio di Redazione Forniture straordinarie Pernice Editori Srl Via G. Verdi, 1 24121 - Bergamo Tel +39.035.241227 r.a. Fax +39.035.4220153 www.perniceeditori.it Rotary è distribuita gratuitamente ai soci rotariani. Reg. Trib. Milano nr. 89 dell’8 marzo 1986 Abbonamento annuale Euro 20 [email protected] [email protected] Tel. +39.035.241227 r.a. D. 2041 Andrea Bissanti [email protected] D. 2042 Matteo Meregalli [email protected] D. 2050 Cesare De Micheli [email protected] D. 2060 Giandomenico Cortese [email protected] D. 2071 Giuseppe Chidichimo [email protected] D. 2072 Davide Nitrosi [email protected] ROTARY WORLD MAGAZINE PRESS Edizioni del Rotary International Network delle 31 testate regionali certificate dal Rotary International Distribuzione: oltre 1.200.000 copie in più di 130 paesi - lingue: 25 Rotary International House Organ: The Rotarian Editor-in-Chief RI Communications Division Manager: John Rezek Testate ed Editor rotariani Rotary Africa Sarah van Heerden (Sudafrica) - Vida Rotaria (Argentina) Celia Cruz de Giay - Rotary Down Under (Samoa Americana, Australia, Isole Cook, Repubblica Democratica di Timor Est, Repubblica Democratica di Tonga, Figi, Polinesia Francese, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Isole Norfolk, Papua Nuova Guinea, Samoa, Isole Salomone e Vanuatu) Robert J. Aitken - Rotary Contact (Belgio e Lussemburgo) Paul Gelders Brasil Rotário (Brasile) Vieira Lima Magalhães Gondim - Rotary in Bulgaria (Bulgaria, Macedonia e Serbia) Nasko Nachev - El Rotario de Chile (Cile) Francisco Socias The Rotarian Monthly (Hong Kong District 3450, Macau, Mongolia, Taiwan) Robert T. Yin - Colombia Rotaria (Colombia) Enrique Jordan-Sarria - Rotary Good News (Repubblica Ceca e Slovacchia) Svatopluk K. Jedlicka - Rotary Magazine (Armenia, Bahrain, Cipro, Egitto, Georgia, Giordania, Libano, Sudan e Emirati Arabi Uniti) Hussein Hashad - Le Rotarien (Algeria, Andorra, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Repub- 6 IN COPERTINA Il Ministro dei Lavori Pubblici di Haiti ha fatto marcare con la sigla “MTPTC7” tutti gli edifici inagibili. PUBBLICITÀ Sono pagine pubblicitarie: pagine 2 e 72; sono pagine di comunicazione rotariana: pagine 7 e 8, parte di pag 10, pagine 19, 46 e 71. blica Centrale Africana, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Guinea Equatoriale, Francia, Guiana Francese, Gabon, Guadalupe, Guinea, Costa d’Avorio, Libano, Madagascar, Mali, Martinica, Mauritania, Mauritius, Mayotte, Monaco, Marocco, Nuova Caledonia, Niger, Réunion, Romania, Ruanda, Saint Pierre e Miquelon, Senegal, Tahiti, Togo, Tunisia e Vanuatu) Christophe Courjon - Rotary Magazine (Austria e Germania) Rene Nehring- Rotary (Gran Bretagna e Irlanda) John Pike - Rotary News/ Rotary Samachar (Bangladesh, India, Nepal e Sri Lanka) T. K. Balakrishnan - Rotary Israel (Israele) David Neumann - Rotary (Albania, Italia, Malta e San Marino) Andrea Pernice - The Rotary-No-Tomo (Giappone) Noriko Futagami - The Rotary Korea (Corea) Dae Jin Shin - Rotarismo en México (Messico) C. P. Jorge Villanueva - De Rotarian (Olanda) Marcel Harlaar - El Rotario Péruano (Perù) Juan Scander - Philippine Rotary (Filippine) Mar Un Ocampo III - Glos Rotary/Rotarianin (Bielorussia, Polonia, Ucraina) Dr. Maciej K. Mazur - Portugal Rotãrio (Angola, Capo Verde, Repubblica Democratica di Timor Est, Macau, Mozambico, Portogallo, Repubblica di Guinea-Bissau e Sào Tome e Prìncipe) Artur Lopes Cardoso - Rotary Norden (Danimarca, Isole Faroe, Finlandia, Groenlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) Öystein Oystaa, Per O. Dantof, Håkan Nordqvist, Hinrik Bjarnson, Börje Alström - España Rotaria (Spagna) Elisa Loncán - Rotary Suisse Liechtenstein (Liechtenstein e Svizzera) Oliver P. Schaffner - Rotary Thailand (Thailandia) Chamnan Chanruang - Rotary Dergisi (Turchia) Ahmet S. Tukel - Revista Rotaria (Bolivia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Paraguay, Uruguay e Venezuela) Maria de Souki NETWORK DELLE TESTATE EUROPEE Advisor e coordinamento pubblicità: Andrea Pernice, “Global Outlook” Panel member ROTARY novembre 2014 INDICE D. 2120 Alfonso Forte [email protected] EDICOLA On-line Rotariani DIGITALI NOVITÀ Apri un contenuto di approfondimento IN VISTA Approfondisci Link a siti rotary nel mondo, link ai siti dei partner rotariani Guarda un video sull'argomento In ufficio, a casa, in viaggio, in vacanza... Sfoglia la photogallery Visualizza nuovi contenuti extra INDICE Torna all'indice Scarica il file Clicca e scopri le sezioni aggiuntive www.rotaryitalia.it Edicola on-line Quando vuoi puoi accedere all'archivio riviste, consultare comodamente tutte le uscite, fare ricerche rapide tra i contenuti meno recenti Contenuti Extra Oggi leggi ancora di più. Nella versione digitale hai accesso alle pagine aggiuntive settembre Accedi all'archivio delle riviste on-line! Sfoglia le gallery on-line Ovunque ottobre lug/ago Gallery Comoda Sfoglia comodamente la rivista dal tuo smartphone o dal tuo tablet. Ingrandisci le fotografie e i contenuti che ti interessano. Utilizza i link del sommario per una lettura più rapida Da condividere Utilizza l'applicazione con cui sfogli la rivista per salvare e inviare ai tuoi amici gli articoli più interessanti, o per salvare gli articoli che parlano del tuo club o di progetti cui hai partecipato SÃO PAULO BRAZIL 6-9 JUNE 2015 aspettando San Paolo del Brasile ROTARY INTERNATIONAL CONVENTION Le prime piante di caffè sono arrivate in Brasile agli inizi del XVIII secolo, ma la passione dei brasiliani per il caffè è nata, in verità, nell’800, con la coltivazione di enormi piantagioni nella valle del fiume Paraíba, nello stato di San Paolo. Nel giro di un secolo, il caffè divenne la più grande esportazione del Paese, e il Brasile continua ad essere uno dei più grandi produttori di caffè del mondo. Di mattina, o di sera, i rotariani che si recheranno a San Paolo per il Congresso RI 2015, 6-9 giugno, potranno gustare una buona tazzina di caffè. Ecco alcune curiosità: »» A colazione, i brasiliani di solito bevono il caffè nero o pingado (al latte). Dopo i pasti, un bel cafezinho caffè ristretto. Cafezinho e pão de queijo (pane al formaggio) sono uno stuzzichino pomeridiano. »» Tutti i caffè o panifici del Brasile degni del loro nome servono un ottimo cafezinho, mentre le padarias (pasticcerie e caffè più costosi) servono anche pasticcini e dolci di ogni tipo, oppure misto quente, un panino al prosciutto e formaggio al grill. »» A Santos, a un’ora di distanza da San Paolo, c’è il Palácio da Bolsa Oficial de Café (Palazzo dello scambio ufficiale del caffè), la Borsa del caffè dove agli inizi veniva stabilito il prezzo del caffè. Adesso, il palazzo ospita un museo del caffè (Museu do Café), che naturalmente include anche un bar e un negozio. Registrati al Congresso RI 2015 di San Paolo sul sito www.riconvention.org/it. ATTENZIONE: LE DATE DEL CONGRESSO SONO CAMBIATE. SI SVOLGERÁ DAL 6 AL 9 GIUGNO 2015 8 ROTARY novembre 2014 INDICE NOTIZIE INTERNAZIONALI FONDAZIONE ROTARY nuovo modello di finanziamento In vigore dal 1° luglio 2015. Grande impatto sulla stabilità finanziaria a lungo termine. Qual è lo scopo del modello di finanziamento? stito dal Fondo mondiale per sostenere le spese operative, Il modello di finanziamento delinea un ordine di priorità per e poi reintegrare i fondi. Il modello di finanziamento non garantire il finanziamento dei programmi, delle spese di ge- rappresenta un cambiamento significativo delle nostre prassi stione e della riserva operativa. Gli amministratori della Fonda- correnti, ma porta semplicemente chiarezza e trasparenza. zione vogliono assicurare che la Fondazione disponga di risorse sufficienti per continuare ad operare. Il modello che entra Ma cambia qualcosa? in vigore il 1° luglio 2015 consentirà alla Fondazione Rotary Sì, quello che cambia è la necessità di aggiungere un ammon- di avere un livello di sostegno finanziario più prevedibile per i tare uguale al 5% ai contributi in contante per le sovvenzioni programmi e le spese di gestione per garantirne il successo. Le globali, che verrà utilizzato per far fronte ai costi connessi misure adottate mirano a salvaguardare la capacità della Fon- con la gestione dei fondi in contanti. Con il sistema corrente, dazione di adempiere la sua missione per molti anni a venire. i fondi in contanti inoltrati da club e distretti, e destinati al finanziamento di una sovvenzione, implicano dei costi per Perché è necessario questo modello? la loro gestione senza fornire nessun utile per sostenere tali Durante la crisi economica, la Fondazione non aveva realizza- costi. Inoltre, in futuro, quando la Fondazione riceverà grosse to utili da investimento sufficienti per finanziare le spese di somme dalle aziende, negozierà una clausola che prevede gestione. Durante questo periodo, la riserva operativa è stata l’inclusione di un massimo del 10% della donazione per depletata, ed è stato necessario prelevare fondi in prestito coprire le spese di gestione. Questa è una prassi comune in dal Fondo mondiale per pagare le spese di gestione. In alcuni molti Paesi, e ogni contributo sarà trattato individualmente, casi, i finanziamenti per i programmi erano limitati. Ci siamo in modo appropriato. Nel corso del tempo, le entrate supple- resi conto che la nostra Fondazione aveva bisogno di fonti mentari generate da entrambi questi cambiamenti forniranno finanziarie più affidabili per sostenere le sue spese operative maggiore flessibilità finanziaria e faranno si che la Fondazio- annuali e alimentare i fondi della riserva operativa. Utiliz- ne faccia meno affidamento agli utili degli investimenti netti. zando fonti diversificate, si ridurrà al minimo l'impatto sul Fondo mondiale, garantendo la sostenibilità dei programmi Per maggiori informazioni sul modello di finanziamento? della Fondazione Rotary. Naturalmente, non esiste un piano Gli Amministratori riconoscono la necessità di avere comuni- in grado di prevedere ogni contingenza. cazioni aperte e trasparenti, per favorire il continuo sostegno e la partecipazione attiva dei rotariani nei programmi della Che cosa sono queste “fonti diversificate”? Fondazione. Il primo punto del piano di comunicazione del Tradizionalmente, le spese di gestione della Fondazione e modello di finanziamento era l’annuncio sul sito Rotary. i fondi di riserva operativa sono stati finanziati dagli utili org, con un link al documento di sintesi delle modifiche, "Il netti generati dagli investimenti del Fondo annuale investiti modello di finanziamento della nostra Fondazione". Leggi il nell’ambito di un ciclo triennale, oltre ad una piccola por- numero di febbraio della rivista The Rotarian per maggiori zione degli utili spendibili dal Fondo di dotazione. Queste dettagli sul modello. Inoltre, stiamo aggiornando i Manuali di fonti si basano sulle ottime prestazioni dei mercati finanziari. formazione per dirigenti e commissioni distrettuali e di club, In passato, quando la Fondazione registrava perdite nette o oltre a sviluppare webinar e moduli di apprendimento online. rendimenti più bassi, doveva ricorrere ai fondi presi in pre- Inviare eventuali domande a [email protected]. 9 notizie internazionali INDICE NOTIZIE INTERNAZIONALI ROTARY FOUNDATION IL CHAIRMAN I CENTRI DELLA PACE DEL ROTARY Sono certo che tutti noi desideriamo nel profondo del no- L’idea dei Centri della pace del stro cuore la pace nel mondo. La nostra Fondazione Rotary Rotary è creare un gruppo di indi- rimane ferma nel suo impegno a promuovere la pace grazie vidui appassionati di pace e riso- allo sviluppo dei Centri della pace del Rotary in diverse parti luzione dei conflitti, e fornire loro del mondo. gli strumenti per avere successo I Centri della pace del Rotary sono i programmi educativi di nei loro incarichi. Dall’inizio del maggiore spicco della Fondazione, e quest’anno io chiedo ai programma nel 2002, quasi 900 rotariani di promuovere la comprensione internazionale, la borsisti si sono impegnati in atti- buona volontà e la pace, promuovendo e pubblicizzando il vità correlate alla pace e alla risoluzione dei conflitti in tutto programma, per avanzarne le opere. Il programma finanzia il mondo, lavorando con organizzazioni non governative, fino a 100 borsisti della pace ogni anno, per studiare presso agenzie governative, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una delle università selezionate dalla Fondazione. I borsisti la Banca Mondiale e altri enti. possono ottenere un Master nel campo della pace e risolu- Per finanziare il programma, l’Iniziativa Grandi donazioni zione dei conflitti, o un campo correlato, presso la Duke Uni- per i Centri della pace ha fissato un obiettivo di 125 milioni versity e la University of North Carolina di Chapel Hill, negli di dollari entro la fine di questo anno rotariano. Si tratta di Stati Uniti; l’University of Queensland in Australia; l’Uppsala un obiettivo realizzabile, ma è necessario il continuo soste- University in Svezia; l’University of Bradford in Inghilterra gno finanziario di tutti. Questo è un programma pertinente al e l’International Christian University in Giappone. Inoltre, XXI secolo, che merita il supporto di tutti i rotariani. il nostro programma per il conseguimento del certificato di In questi giorni di rabbia, dolore e incertezza nel nostro sviluppo professionale in pace e risoluzione dei conflitti è mondo, è importante ricordare che la fratellanza tra gli esse- offerto presso la Chulalongkorn University della Thailandia. ri umani supera la sovranità delle nazioni. ROTARY CLUB John Kenny CENTRAL PIANIFICHIAMO Un’unica interfaccia MONITORIAMO Elimina l’uso di carta RAGGIUNGIAMO Favorisce la continuità della leadership ASSIEME PROGRESSI OBIETTIVI Permette ai club di monitorare il loro progressi cominciamo Crea trasparenza www.rotary.org/clubcentral Mette in mostra le importanti opere svolte nel mondo 10 ROTARY novembre 2014 INDICE GUIDA ROTARIANA GLOBALOUTLOOK GUIDA ROTARIANA PARLARE IN PUBBLICO Copyright © 2014 Rotary International. Diritti riservati. 11 global outlook GLOBAL OUTLOOK 12 ROTARY novembre 2014 ILLUSTRAZIONI DI OTTO STEININGER L a paura di parlare in pubblico è una delle ansie più diffuse che i rotariani, per il loro ruolo nella comunità, si trovano spesso ad affrontare. Come dominarla? Questo numero di Global Outlook è dedicato a tutti gli aspetti del parlare in pubblico. Ci ha aiutati Chris Anderson, organizzatore del programma di divulgazione TED Talks, che ci darà consigli su come preparare un discorso efficace. Sempre in questo numero parleremo della difficoltà di parlare in una lingua diversa e faremo una carrellata sulle recenti tecnologie. Non riuscite a trovare relatori di spicco per le riunioni del vostro club? Anche per questo abbiamo qualche suggerimento. Buona lettura! GUIDA ROTARIANA OPINIONE DELL’ESPERTO UNA PRESENTAZIONE INDIMENTICABILE di Chris Anderson Dedicarsi alla diffusione delle idee attraverso discorsi brevi e incisivi. D urante un viaggio a Nairobi, in Kenya, insieme ad alcuni colleghi ho incontrato un ragazzo masai di 12 anni, Richard Turere, che ci ha raccontato una storia affascinante. La sua famiglia alleva bestiame al confine di un grande parco nazionale; una delle sfide più grandi è proteggere la mandria dalle razzie notturne dei leoni. Richard aveva notato che le lampade installate lungo i confini del campo servivano poco; quando invece camminava nel campo con una torcia in mano i leoni stavano lontani. Appassionato di elettronica (sin da piccolo aveva imparato da solo a smontare e rimontare la radio dei suoi genitori), il ragazzino escogita un sistema di luci che si accendono e spengono in sequenza, alimentate da pannelli solari, una batteria per automobili e il ricambio di una vecchia moto. Si tratta di un’idea semplice ma ingegnosa che funziona: e i leoni scompaiono. Il dispositivo, noto nella zona come “luci dei leoni”, viene presto installato in altri villaggi. La storia era avvincente e in linea con il nostro programma, ma Richard con la sua timidezza e il suo inglese zoppicante era il candidato meno adatto a parlare a un pubblico di 1400 persone: e non solo per la sua giovane età, ma anche perché non era riuscito a descriverci la sua invenzione se non con frasi disordinate e poco coerenti. Nonostante tutto, la vicenda di Richard era così interessante che abbiamo deciso di invitarlo. Nei mesi precedenti all’evento lo abbiamo aiutato a inquadrare la storia: cioè a trovare il punto giusto con cui iniziare il discorso per poi procedere a descrivere gli eventi in modo logico e conciso. Grazie alla sua invenzione, Richard frequentava una delle migliori scuole 13 keniote con l’aiuto di una borsa di studio; e lì si era esercitato a parlare davanti ai compagni. L’importante era che riuscisse a trovare quel senso di sicurezza necessario per far emergere la sua personalità. Quando Richard è salito sul palco del TED, a Long Beach, in California, nel 2013, si vedeva che era nervoso, ma forse proprio per questo il suo discorso è stato ancora più coinvolgente: il pubblico pendeva dalle sue labbra. Il ragazzo parlava con sicurezza e quando sorrideva la gente si distendeva. Al termine il suo discorso è stato accolto da un lungo e sentito applauso in piedi. Nei trent’anni che sono trascorsi dalla prima conferenza del TED a oggi, sul nostro palco si sono avvicendate personalità abituate a parlare in pubblico, come politici, musicisti e personaggi televisivi, ma anche professori, scienziati e scrittori meno noti, alcuni dei quali si sentono profondamente a disagio al pensiero di fare una presentazione. Nel corso degli anni abbiamo cercato di sviluppare un programma per aiutare i relatori meno esperti a preparare e a tenere discorsi piacevoli e avvincenti. L’esperienza mi ha insegnato che è possibile acquisire la capacità di parlare in pubblico e che bastano poche ore per trasformare delle frasi confuse in un discorso memorabile. INQUADRATE LA VOSTRA STORIA Non è possibile fare un buon discorso se non si ha qualcosa di significativo di cui parlare. Il primo passo sta dunque nel concettualizzare e inquadrare ciò che si vuole dire. Parlare in modo avvincente è un po’ come invitare il pubblico a seguirci in un viaggio; la decisione più importante dunque è stabilire global outlook GLOBAL OUTLOOK il punto di partenza e il punto d’arrivo. Per capire da dove cominciare, considerate il livello di conoscenza del pubblico e il suo interesse per l’argomento trattato: se lo sopravvalutate o se usate un linguaggio troppo tecnico rischiate di perderne l’attenzione. I migliori conferenzieri sono quelli che riescono a introdurre brevemente l’argomento, a spiegare perché stia loro così a cuore e a convincere il pubblico a fare altrettanto. Il difetto più comune che si nota nelle prime stesure di una presentazione è il tentativo di affrontare un tema troppo ampio. Andate in profondità, presentate dettagli, ma non cercate di descrivere l’intero settore della vostra ricerca, ma spiegate l’unicità del vostro contributo. PIANIFICATE L’ESPOSIZIONE Il mio consiglio? Non leggete. Non appena il pubblico si accorge che state leggendo, viene a mancare quella sensazione d’intimità e spontaneità e il tutto prenderà una piega molto più formale. La maggior parte dei nostri TED Talks più famosi è stata memorizzata parola per parola. Ciò comporta ovviamente un enorme investimento di tempo che non tutte le presentazioni si meritano. Se decidete di adottare quest’approccio tenete presente che la memorizzazione comporta sempre un lungo periodo di apprendimento. Ad esempio, è normale passare attraverso quella fase che io definisco la “valle della goffaggine”, con frasi che sembrano recitate, silenzi imbarazzanti, occhi rivolti al cielo mentre si cerca di ricordare che cosa viene dopo. Fortunatamente anche questo si supera, provando e riprovando sino a quando il discorso non fluisce con naturalezza. A quel punto potrete concentrarvi sul tono da usare per dare forza e autenticità alla relazione. Se invece vi manca il tempo per superare quel momento di goffaggine, vi conviene rinunciare a memorizzare il testo. In questo caso potete preparare una scaletta con i punti principali del discorso e trascriverli su vari cartoncini. L’importante è ricordarsi come elaborare ogni argomento e concentrarsi sulla transizione da un punto a quello successivo. SVILUPPATE UNA PRESENZA SCENICA Quando si tratta d’imparare a muoversi su di un palco, un aiuto esterno può far molto. L’errore più comune, soprattutto durante le prime prove, è agitarsi troppo: ad esempio, si oscilla da un lato all’altro o si sposta il peso da una gamba 14 all’altra. Invece basta tenere ferma la parte inferiore del corpo per notare un miglioramento straordinario. Alcuni relatori percorrono il palco in lungo e in largo mentre parlano; questo accorgimento funziona molto bene se lo si fa con naturalezza, ma nella maggioranza dei casi è meglio stare fermi nello stesso punto e usare invece le mani per dare enfasi al discorso. Trovate cinque o sei persone dallo sguardo amichevole in diverse parti della platea e guardatele negli occhi mentre parlate. Immaginate che siano cari amici con cui non vi vedete da un anno a cui volete dare un aggiornamento sul vostro lavoro. Questo contatto visivo vi aiuterà a portare avanti con successo il discorso. Anche il nervosismo non è negativo: il pubblico si aspetta che voi siate nervosi. É una reazione naturale che può anche aiutarvi, dandovi energia e una maggiore capacità di concentrazione. Ricordatevi di respirare e non avrete problemi. SCEGLIETE LA MULTIMEDIALITÁ Con tutte le tecnologie a nostra disposizione ci si sente quasi obbligati a ricorrere come minimo all’uso di slide. Oggi tutti dovrebbero sapere come usare PowerPoint: le slide devono essere semplici, non vanno utilizzate come appunti (a questo scopo è meglio usare dei cartoncini) e il relatore non deve ripetere le stesse parole riportate sulle diapositive. Questi suggerimenti dovrebbero ormai essere universali, ma provate ad andare ad un incontro in un’azienda e vi accorgerete di quante persone ancora non li seguano. I migliori conferenzieri del TED di solito non usano le diapositive e, in linea di massima, molte presentazioni non ne hanno bisogno. Se avete fotografie, illustrazioni o video che potrebbero aiutarvi a vivacizzare il discorso, usateli; altrimenti fatene a meno. E se decidete di usare le diapositive, provate a cercare delle soluzioni alternative a PowerPoint. PER CONCLUDERE In definitiva le presentazioni hanno successo o falliscono per la qualità delle idee, della narrazione e dell’entusiasmo del relatore: è una questione di sostanza, non di stile espositivo o di multimedialità spettacolare. Se è relativamente facile aiutare un relatore a eliminare i difetti dal suo discorso, è praticamente impossibile aiutarlo con la storia che sta alla base di tutto, perché questa spetta unicamente a chi presenta. Se avete qualcosa da dire, potrete sviluppare un grande discorso. ROTARY novembre 2014 GUIDA ROTARIANA TROVARE RELATORI DI SPICCO PER LE RIUNIONI DI CLUB (IN QUATTRO PUNTI) Immaginate di essere aspiranti rotariani. Alla riunione del club vi trovate davanti un relatore insipido e noioso, al punto che non vedete l’ora che finisca. Siete ancora interessati al Rotary? “I relatori hanno molto più peso di altri”, spiega Michael Caruso, presidente della commissione Immagine Pubblica e Governatore Eletto del Distretto 6380 (USA). Come consulente nel settore della comunicazione, Caruso tiene corsi per dirigenti e addetti alle vendite; nell’ambito del Rotary ha parlato in più di 400 club e distretti nel mondo. L’abbiamo incontrato al Congresso internazionale di Sydney e gli abbiamo chiesto di spiegarci come riuscire a ingaggiare quei relatori di spicco di cui avremmo tanto bisogno per le nostre riunioni settimanali. 1 Imparate a presentare il vostro club. Sottolineate il fatto che parlare a una riunione è un grande onore. “Se non potete promettere un pubblico enorme, accennate al 3 Invitate relatori interessanti per i soci attuali e per i soci che vorreste attrarre in futuro. Se invitate relatori che sono noti nella città in cui vivete, finiranno fatto che ci saranno le 20 persone più importanti della per chiedervi di portare con sé alla riunione i loro amici, città”, spiega Caruso. Scegliete con cura le parole: inve- colleghi o clienti. Invitate anche loro ed è possibile che ce di chiedere al relatore di “parlare durante la riunione vi troverete davanti a potenziali soci. Rivolgete l’invito ordinaria del club” invitatelo come “relatore ospite” du- anche ad altre persone che potrebbero essere interessate rante un’occasione “conviviale”. Rivolgetevi con serietà alla presentazione. ai relatori e loro faranno altrettanto con il vostro club. 2 Generate interesse per l’evento sui social media prima, durante e dopo la riunione. Chiedete al relatore una foto e un breve video da postare sui social media per 4 Cominciate modestamente ma con grandi ambizioni. Trovare e promuovere 52 relatori di fama è un’impresa non facile. Ma 12? Caruso suggerisce di riservare la pubblicizzare l’evento. Chiedete anche l’autorizzazione prima riunione di ogni mese a un relatore di spicco e di a scattare foto e twittare durante la riunione, proprio fare leva sulla personalità dell’ospite per raddoppiare il perché i social media gravitano intorno a ciò che succede numero dei presenti. Un pubblico più ampio attira coper- in tempo reale. Secondo Caruso “un relatore non direbbe tura mediatica e altri relatori famosi. Non dimenticate di mai di no”. Se filmate la presentazione potrete postarla raccogliere i biglietti da visita tra il pubblico, per inviare dopo l’evento. agli ospiti informazioni sui futuri eventi del club. 15 global outlook SUPERA LE CANADA Non dimenticatevi che il Canada è bilingue: se andate nel Quebec, portate con voi copie della documentazione sia in francese che in inglese. BARRIERE LINGUISTICHE Parlare in pubblico è già abbastanza complesso anche nella propria lingua. Ma con il giusto approccio non è impossibile tenere un discorso in una lingua straniera. Abbiamo chiesto il parere di alcuni dirigenti rotariani che parlano correntemente più di una lingua. NON ANALIZZATE TROPPO LA SITUAZIONE. “Parlate senza farvi troppi problemi”, suggerisce il Presidente del RI 2005/06 Carl-Wilhelm Stenhammar, la cui lingua madre è lo svedese. “Andate avanti anche se vi sfugge qualche errore di grammatica”. Il pubblico è lì per sentire quello che avete da dire, non per giudicare la vostra competenza linguistica. TROVATE IL METODO CHE FA PER VOI. Nel preparare il discorso tenete conto del vostro livello di conoscenza della lingua straniera. Se volete scrivete l’intero discorso, o magari fatevi bastare una semplice scaletta. Lo spiega Bhichai Rattakul, che parla fluentemente il tailandese, l’inglese e il cinese. Il past Presidente del RI (2002/03) di solito scrive l’intero discorso per le occasioni più formali, mentre per le altre si serve solo di appunti. ESERCITATEVI SINO A RAGGIUNGERE LA PERFEZIONE. “Anche se avete scritto il testo, provate e riprovate fino a quando lo conoscete praticamente a memoria”, suggerisce Stenhammar. Breitstein consiglia di esercitarsi con un registratore, riascoltandosi di volta in volta, soprattutto se si cerca di migliorare la pronuncia. NIENTE BATTUTE. Non sempre l’umorismo è traducibile: usatelo con molta cautela. “Alcune persone amano le battute, ma io sono serio quando parlo”, dice Rattakul che preferisce instaurare un legame con il pubblico raccontando vicende memorabili: “Soprattutto per il Rotary, cerco di raccontare una storia capace di suscitare emozioni”. 16 ROTARY novembre 2014 ARGENTINA I rapporti nel mondo degli affari possono essere molto amichevoli: una stretta di mano può essere accompagnata da baci, abbracci e pacche amichevoli sulle spalle. Seguite l’esempio del vostro interlocutore argentino. GUIDA ROTARIANA GERMANIA Gli incontri d’affari sono considerati occasioni serie; riservate il senso dell’umorismo a occasioni più conviviali. INDIA Non puntate il piede verso un’altra persona. Chiedete scusa se con la scarpa o con il piede sfiorate qualcuno. KENYA Non cominciate subito a parlare d’affari ma solo dopo una breve conversazione su questioni informali. 17 global outlook INDONESIA Quando vi viene dato un biglietto da visita, leggetelo con attenzione; il metterlo subito in tasca senza guardarlo è visto come una grande mancanza di rispetto verso l’interlocutore. GLOBAL OUTLOOK PRONTI A COSTRUIRE UNA PRESENTAZIONE? Abbiamo testato per voi tre recenti piattaforme digitali, disponibili globalmente. FLOWBOARD WWW.FLOWBOARD.COM HAIKU DECK WWW.HAIKUDECK.COM Questa applicazione per iPad e Mac consente di creare Haiku Deck è delle presentazioni con gallerie fotografiche, video e particolarmente collegamenti. A ogni presentazione viene assegnato un efficace per creare URL che permette l’accesso online e la condivisione una presentazione con sui social media. I contenuti possono essere importati grande impatto visivo. praticamente da qualsiasi fonte, tra cui Dropbox, Per le schermate si Instagram, Facebook e YouTube. possono utilizzare le Disponibile anche in italiano. immagini gratuite messe a disposizione dal gruppo PREZI WWW.PREZI.COM Creative Commons, Questa “lavagna virtuale” permette di disporre gli importare le proprie foto o ricorrere, con una spesa elementi della presentazione in un’unica schermata ragionevole, alle immagini a pagamento di Getty Images. e di spostarsi dall’uno all’altro - avvicinandosi o Grazie alle opzioni semplificate e alla formattazione allontanandosi - man mano che si procede nel discorso. integrata è praticamente impossibile sbagliare. La piattaforma, basata sul sistema del cloud, consente a È disponibile nelle versioni per iOS o basata su web. più utenti di accedervi simultaneamente. Disponibile anche in italiano. COME CONSEGNARE UN PREMIO •Raccontate un episodio o una storia che contribuisca a illustrare il significato del premio. •Pronunciate correttamente il nome di chi lo riceve. •Introducete il vincitore del premio con dati biografici. •Tenete in mano il premio in modo rispettoso e consegnatelo come se fosse un tesoro. •Trovate una posizione che permetta al pubblico di vedere voi, il premio e la persona che lo riceve. NUOVO INCARICO? I Governatori eletti parteciperanno a una sessione su come parlare in pubblico all’Assemblea COME ACCETTARE UN PREMIO Internazionale, i Presidenti eletti di club potranno seguire un corso •Cominciate salutando il pubblico; questa breve introduzione vi permetterà di prendere tempo e calmare i nervi. •Evitate le interiezioni (ehm, uhm). •Ringraziate, non fate troppi nomi e in ogni caso pronunciateli correttamente. •Ricordatevi che il pubblico fa il tifo per voi. di formazione all’assemblea distrettuale. Per ulteriori informazioni consultate la Guida alla conduzione di un’assemblea distrettuale disponibile sul sito www.rotary.org/it. 18 ROTARY novembre 2014 INDICE BASTA COSÍ POCO PER ERADICARE LA POLIO Adesso abbiamo la possibilità di cambiare il mondo. Perché nessun altro bambino sia colpito dalla polio Agisci. Spargi la voce. Dona. Fai parte della storia. endpolionow.org/it basta così poco Pupi Avati GIRO SERVIZIO NEL MONDO DEL MONDO attraverso il servizio rotariano AUSTRALIA La Violence Free Families è un’organizzazione no-profit creata con l’aiuto del Rotary Club Brighton, che lavora per prevenire la violenza domestica dal 2009, e nel corso degli anni dozzine di club in tutto il Paese ne hanno sostenuto gli sforzi. Il Rotary Club di Balwyn ha donato circa 30.000 dollari per finanziare il loro ultimo progetto: un programma di supporto comportamentale on-line per gli uomini inclini alla violenza, che fornisce un’alternativa alla terapia di gruppo tradizionale. STATI UNITI Nella riserva indiana Oglala Lakota nel Sud Dakota, il reddito procapite è tra i più bassi degli Stati Uniti. Dal 2012, i Rotary club di Brattleboro e Brattleboro Sunrise (Vermont), hanno contribuito a sostenere la stazione radio no-profit di Lakota, una fonte di notizie di vitale importanza nella riserva di 2,8 milioni di ettari. Nell’annuale International Film and Food Festival i Club hanno raccolto 7.500 dollari per comprare attrezzature a studenti e residenti, computer portatili e macchine da cucire. GUATEMALA L’organizzazione no-profit World Pos- sible fornisce tecnologia digitale nei Paesi in via di sviluppo, dove le scuole che hanno i computer spesso non hanno una connessione a Internet. Il software del gruppo fornisce l’accesso in modalità offline alle fonti educative, quali ad esempio Wikipedia e le lezioni virtuali della Khan Academy. Il Rotary Club di Woodside/Portola Valley (USA), ha contribuito a finanziare lo sviluppo di una versione in lingua spagnola del software, e l’installazione e l’insegnamento di questa versione in più di 30 scuole e biblioteche del Guatemala. BRASILE Il Rotary Fondation District Grant ha aiutato a finanziare un progetto di alfabetizzazione del Distretto 4420 (zona Clicca sulle bandiere per curiosare tra i contenuti web dei RC del mondo! 20 ROTARY novembre 2014 di San Paolo), dove il tasso di alfabetizzazione è sceso dal 55 per cento nel 2007 al 50 per cento nel 2011. Dodici Club del distretto hanno allestito 13 sale di lettura in ospedali, in centri comunitari e in altri spazi pubblici. Ognuna di questa è attrezzata con un tutor e un monitor, e offre libri e giocattoli per bambini dai 5 ai 12 anni. PAESI BASSI Sopravvissuti alla polio, medici e anche membri della famiglia reale hanno presenziato alla seconda European Polio Conference svoltasi ad Amsterdam nel mese di giugno, tra gli sponsor diversi distretti Rotary, che hanno anche ospitato lo stand della End Polio Now. Sua Altezza Principessa Beatrice, prece- SERVIZIO NEL MONDO dente regina dei Paesi Bassi e fondatrice di una società no-profit che ha come obiettivo la ricerca per le malattie muscolari, ha partecipato a una sessione sugli effetti della polio e ha incontrato i rotariani locali. COSTA D’AVORIO Uno dei modi più semplici per prevenire gli annegamenti è quello di indossare un giubbotto di salvataggio, così i membri italiani dell’International Yachting Fellowships of Rotarians hanno raccolto più di 2.800 giubbotti di salvataggio non utilizzati nelle loro barche, nei loro yacht club, e dalla Marina Militare italiana. La maggior parte di questi sono stati inviati ai pescatori e ai bambini della Costa d’Avorio, dove il Rotary Club Abidjan ha aiutato a distribuirli. Il resto è stato spedito nelle Filippine e nei Paesi della regione dei Grandi Laghi africani, tra cui l’Uganda, il Kenya e Ruanda. COREA DEL SUD Gli appassionati di giardinaggio hanno da tempo capito gli effetti terapeutici dei progetti di orticoltura, che possono migliorare le competenze tecniche e fornire uno sbocco creativo. I Rotary club Andong-Central (Corea del Sud), e Tsaotun Central (Taiwan), collaborano al progetto del Rotary Foundation Global Grant per portare i benefici dell’orticultura a 460 bambini affetti da autismo o altre disabilità. Hanno costruito una serra e hanno lavorato 21 INDICE servizio nel mondo con Andong-si Agricultural Technology Service Center per sviluppare dei programmi educativi. SUD AFRICA Gli avvoltoi stanno circondando la fattoria di Nyoka Ridge, ma questo è proprio quello che i rotariani locali volevano. Per tre anni il Rotary Club Brits-Hartbeespoort ha collaborato con Wildlife and Environment Society of South Africa e BirdLife Harties, un club di appassionati di bird-watching, per la creazione di un rifugio per uccelli e centro di ricerca presso l’azienda agricola, che si trova vicino a Pretoria. Il rifugio protegge e nutre i grifoni del capo, che sono nativi della zona e classificati come a rischio di estinzione. PEACE CORPS VECCHI AMICI, NUOVI PARTNER collaborazione e partnerships Come possono lavorare insieme il Rotary e il Peace Corps per rendere il mondo un posto migliore? Volontari di vari Rotary club e del Peace Corps hanno lavorato condividere risorse e competenze e per aumentare l'effetto insieme per decenni su progetti per promuovere l'alfabetizza- dei nostri sforzi per lo sviluppo. zione, l'acqua potabile, i servizi igienico-sanitari e la salute. Secondo questo accordo, in un anno partiranno dei program- Le nostre due organizzazioni sono presenti in più di 60 Paesi, mi pilota nelle Filippine, in Thailandia, e nel Togo, in modo e molti volontari del Peace Corps, una volta tornati a casa, si da fornire un modello su come le nostre organizzazioni possa- uniscono al Rotary Club per continuare il loro servizio. no collaborare per creare risultati duraturi. "Questo fornisce Nel mese di maggio, abbiamo formalizzato la nostra unione, una base formale per portare il nostro lavoro a un livello suc- firmando una lettera di collaborazione per analizzare come cessivo", riferisce il Segretario Generale del RI John Hewko. Carrie Hessler-Radelet, Direttrice del Peace Corps, durante la presentazione delle attività. 22 ROTARY novembre 2014 PEACE CORPS 5 domande alla Direttrice del Peace Corps, Carrie Hessler-Radelet Conosce bene sia il Peace Corps che il Rotary. Quattro ge- Lei viene da una famiglia di rotariani e di volontari del nerazioni della sua famiglia hanno servito il Peace Corps (lei Peace Corps. Perché pensa che le persone delle due orga- stessa si è offerta come volontaria nelle Samoa Occidentali nizzazioni la pensino allo stesso modo? dal 1981 al 1983), e suo nonno, suo padre, e la zia sono Condividiamo molti degli stessi valori. Entrambi sono fonda- stati rotariani. Quando viaggia, visita spesso il Rotary Club mentalmente impegnati al servizio e alla costruzione della locale. A maggio Diana Schoberg ha intervistato il direttore pace. La cosa che amo del Rotary, che è leggermente diversa del Peace Corps, per saperne di più sui suoi successi e i suoi dal Peace Corps, è che siete veramente un'organizzazione obiettivi, e su come poter lavorare insieme. internazionale - i cui membri provengono da oltre 200 Paesi. La Direttrice dei Peace Corp Carrie Hessler con il Presidente 2013-14 del RI Ron Burton. 23 Peace Corps PEACE CORPS Questo ci è d’ispirazione. È un privilegio per i nostri volontari Negli ultimi 53 anni i nostri volontari hanno lavorato in 140 lavorare insieme a persone che condividono gli stessi inte- Paesi in tutto il mondo, e con il loro lavoro hanno fatto la ressi. Molti dei nostri volontari anche dopo la loro partenza, differenza, in un modo che è difficile da quantificare. Quasi continuano ad avere impegni a lungo termine nelle proprie ogni volta che viaggio nel mondo, mi capita di incontrare gli comunità, e attraverso il Rotary continuano a progettare ambasciatori del nostro Paese, e mi dicono che i nostri volon- interventi mirati, lavorando per continuare a sostenere le tari sono i nostri migliori ambasciatori. Stanno costruendo la necessità della comunità d’appartenenza. pace dal basso. Questo è ciò che fa anche il Rotary. Il Peace Corps ha svolto la sua opera per più di 50 anni. Come identifica la pace? Quanto successo ha avuto nel promuovere la pace? Attraverso il servizio e lo sviluppo. Abbiamo tre obiettivi che Non ci sarà mai un tempo in cui non ci sarà bisogno di pro- guidano il nostro lavoro. Il primo è lo sviluppo: aiutare i popo- muovere la pace. Quello che so è che ci sono 12 presidenti li dei Paesi interessati a soddisfare il loro bisogno di istruire in Africa che si sono affidati a volontari del Peace Corps per uomini e donne. Il secondo obiettivo è di promuovere una mi- cominciare il loro cammino presidenziale. Ci sono migliaia e gliore conoscenza degli americani presso le popolazioni con migliaia di scuole dove i volontari hanno prestato servizio nel cui si entra in contatto. Il terzo obiettivo è quello di contribui- corso degli ultimi 50 anni. re a promuovere agli americani una migliore conoscenza degli Carrie Hessler-Radelet, Direttrice del Peace Corps, e John Hewko, Segretario Generale del Rotary, alla firma della lettera di collaborazione, a maggio. 24 ROTARY novembre 2014 PEACE CORPS altri popoli. Stiamo cercando di utilizzare maggiori strumenti Il mondo è cambiato molto da quando John F. Kennedy di monitoraggio e di valutazione, specialmente per quel che ha fondato il Peace Corps. Abbiamo affrontato prima la concerne il nostro primo obiettivo. Tutti i nostri progetti han- Guerra Fredda e poi i conflitti di oggi che sono diversi. no ora degli indicatori, che sono molto simili a quelli usati dal Come sono cambiati i Peace Corps? Rotary. Abbiamo migliaia di storie, ma stiamo iniziando solo Probabilmente la tecnologia ha prodotto il maggior cambia- ora a misurare il nostro impatto. mento. Stiamo utilizzando la tecnologia per misurare l'effetto del nostro lavoro. Abbiamo strumenti che permettono ai Il Peace Corps svolge il suo lavoro sul campo. Ma si sta volontari presenti in alcuni Paesi di utilizzare gli smartphone sforzando di riportare anche la pace negli Stati Uniti? per monitorare ogni giorno il proprio lavoro. Ma alla fine sono Assolutamente. Il più grande vantaggio del Peace Corps per i rapporti interpersonali, le conversazioni, la mentorship a far gli Stati Uniti è la formazione di americani che siano com- la differenza, e questa parte è rimasta la simile. I volontari petenti a livello globale, che abbiano una forte comprensione del Peace Corps sono ancora integrati all'interno della loro di un'altra cultura, che parlino un'altra lingua, e che si siano comunità. Parlano la stessa lingua, vivono come un membro impegnati a costruire rapporti con il resto del mondo. I vo- di quella comunità, mangiano lo stesso cibo, e lavorano sulle lontari del Peace Corps prestano il loro servizio per due o tre priorità della comunità stessa. Il modello generale del Peace anni. Ma potete fidarvi che li segnerà per il resto della vita. Corps non è cambiato. segue >> Lauren Erickson-Mamane, Direttrice dei Peace Corps in Togo, Carrie Hessler-Radelet, John Hewko e Ron Burton parlano a un reporter dopo la cerimonia. 25 INDICE Peace Corps PEACE CORPS Palloni da calcio aprire il campo all’educazione alla malaria in Togo David Gooze ha imparato presto il potere del calcio in Africa, e ogni scuola che ha sostenuto il progetto ne ha ricevuto una quando nel 2012 giunse a Kemeni, un villaggio togolese, co- parte. Inoltre, circa 70 volontari del Peace Corps sparsi in me volontario del Peace Corps. Ancor prima di aver imparato tutto il Paese hanno ricevuto una ventina di palloni a testa la lingua locale, questo gioco gli ha permesso di interagire per facilitare le interazioni a livello di villaggio. con la sua nuova comunità. Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la col- "Mi ha aiutato a stringere un legame più stretto con la gente laborazione tra il Peace Corps e i rotariani. La spedizione del posto" ha detto. "Il calcio ha un effetto trainante qui, in è stata finanziata da One World Futbol; una sovvenzione di questi piccoli villaggi". 6.600 dollari è stata finanziata dal Club Madison Sud e dal I volontari in Togo hanno a lungo utilizzato il calcio come Distretto 6250, che unito al contributo del Peace Corps, ha strumento informale per unire i giovani e promuovere l'e- coperto i vari costi accessori. ducazione su vari argomenti, tra cui la parità tra i sessi e la I rotariani togolesi hanno aiutato a fare entrare e a consegna- prevenzione dell'HIV/AIDS. Così, quando il padre di David, re i palloni in tutto il Paese. Anche il Dipartimento di Stato Robert Gooze, un socio del Rotary Club di Madison South degli Stati Uniti, che ha stretto legami con il Peace Corps, ha (USA), ha fatto in modo che venissero donati più di 5000 collaborto alla logistica del progetto. palloni da calcio dal One World Futbol Project, non ci volle Lauren Erickson-Mamane, direttore del Peace Corps in Togo, molto per il Peace Corps per capire come usarli. afferma che ci sia un naturale collegamento tra il lavoro Nel mese di aprile, David Gooze e altri volontari hanno dato svolto nei villaggi dai volontari del Peace Corps e la passione il via al tour More Than Just a Game, viaggiando in ognuna dei membri dei Rotary club cittadini impegnati nel servire delle cinque grandi regioni del Togo per sponsorizzare il festi- le comunità di appartenenza. Inoltre, anche se le due orga- val del calcio della durata di due giorni. Hanno usato il gioco nizzazioni stanno già lavorando insieme, il nuovo accordo per coinvolgere i leader degli studenti locali, mescolando lo consentirà loro di farlo in maniera più strategica. sport con sessioni di formazione interattive focalizzate alla "I nostri progetti guidano la comunità e si lasciano guidare prevenzione e al trattamento della malaria. Ogni studente dalla comunità. Così sono anche i progetti del Rotary, e que- che ha scelto di partecipare ha ricevuto un pallone da calcio, sto è ciò che rende tale matrimonio perfetto". David Gooze, in Togo ha utilizzato il gioco del calcio per entrare in contatto con le comunità, attraverso un progetto congiunto Rotary-Peace Corps. 26 ROTARY novembre 2014 INDICE PEACE CORPS Oggi Denver, domani il mondo ecco come i rotariani del Colorado hanno iniziaro la partnership con il Peace Corps Come molti dei progetti promossi dai loro volontari, la col- Liberia dal 1968-1970. laborazione tra i Rotary e il Peace Corps è partita dal basso. Fox è la fondatrice e presidente della commissione Ro- Prima che ci fosse un accordo ufficiale, c’era una piccola tary-Peace Corps Alliance per il Distretto 5450. Composto cerchia di rotariani dell’area di Denver che ha riconosciuto la da rotariani e da volontari del Peace Corps ritornati dalle loro potenzialità nel lavorare insieme. missioni, il primo gruppo di lavoro si è incontrato alla fine del 2009 per capire e sperimentare come le due organizzazioni “Una delle cose migliori del Rotary è che una volta a setti- potessero collaborare, e in seguito ha sostenuto l’accordo mana ci si ritrova in una stanza piena di persone i cui cuori formale adottato a maggio. La Commissione ha utilizzato il battono per lo stesso motivo. Sono brave persone. E, certa- proprio lavoro distrettuale come modello per dimostrare come mente, anche i cuori dei volontari del Peace Corps battono i volontari del Peace Corps e rotariani possono integrarsi a vi- allo stesso modo”, racconta Sue Fox, membro del Rotary cenda, dall’assistenza ai service al reclutamento di studenti e Club di Denver che ha prestato servizio nel Peace Corps in nuovi membri. In un progetto, i volontari del Peace Corps che Progetto Rotary-Peace Corps sui fornelli da cucina per la popolazione dell’Isola di Vanuatu, patrocinato a distanza dal RC di Denver Loto (USA). 27 Peace Corps PEACE CORPS avevano servito in Nicaragua hanno spiagato ai rotariani il modo per rimanere in contatto con le persone che hanno la background culturale della popolazione prima di una visita al tua stessa visione”, spiega Arianne Burger, un ex presidente Paese. In un altro, i club stanno lavorando con il Peace Corps del Returned Paece Corps Volunteers del Colorado che ha per mostrare alle donne in Vanuatu come usare in sicurezza lavorato con i rotariani dell’area di Denver per gettare le basi le stufe per cucinare e come controllare il loro uso. dei primi programmi pilota. Collaborare con i rotariani apre “Il nostro mantra è stato: ‘connettiti con il Rotary quando vai, anche la possibilità a borse di studio e a opportunità edu- connettiti con il Rotary quando arrivi, e continua a connetterti cative, come la Rotary Peace Fellowships e gli scambi, dice con il Rotary quando torni a casa”, racconta Fox. Burger, che ha servito in Kazakistan dal 1999 al 2001. Mentre i volontari del Peace Corps forniscono il loro servizio E anche i volontari del Peace Corps hanno molto da offrire all’estero, per esempio, i Rotary club possono aiutare a iden- ai Rotary club, afferma Steve Werner, un membro del Ro- tificare i bisogni della comunità o cercare i finanziamenti per tary Club di Denver Southeast, in precedenza volontario del i progetti. E quando i volontari ritornano negli Stati Uniti, i Peace Corps in Corea del Sud dal 1976 al 1978. Dato che i rotariani possono contribuire a facilitare la transizione e alle- volontari comprendono i modelli culturali e parlano le lingue viare l’impatto culturale. locali, questo può facilitare la gestione dei progetti e dell’in- “Quando torni a casa dal tuo service, sei alla ricerca di un terazione. M. K athleen P ratt Charlie Hunt, socio del RC di Denver Lodo (USA) che è stato volontario del Peace Corps a Vanuatu nel 2006-2008 con la moglie, Nancy Cole. 28 ROTARY novembre 2014 INDICE PEACE CORPS 4 MODI PER LAVORARE CON I VOLONTARI DEL PEACE CORPS Sebbene gli obiettivi formali dell’accordo siano solo per tre Paesi, i rotariani di tutto il mondo possono lavorare con i volontari del Peace Corps. ECCO ALCUNE IDEE PER INIZIARE 1. 2. 3. 4. Parlare con i volontari del Peace Corps che lavorano nella regione in cui si sta elaborando un progetto per capire meglio le esigenze e le problematiche culturali. Entrare in contatto con i volontari del Peace Corps prima del loro rientro, e utilizzare le sovvenzioni distrettuali per aiutarli ad adempiere alle esigenze di sviluppo che incontrano. Oppure lavorare con i volontari del Peace Corps che sono rientrati; spesso rimangono in contatto con le comunità che hanno servito. Chiedere ai volontari del Peace Corps rientrati dalle loro missioni di venire a parlare alle conviviali del tuo Club. Entrare in contatto con un Club Rotary o Rotaract locale può aiutarli a reintegrarsi nella comunità di origine. Considerare i volontari del Peace Corps che sono rientrati dal loro servizio come candidati per i Rotary Peace Fellowships e borse di studio. 29 INDICE Peace Corps ROTARY CINA GRANDI PASSI IN AVANTI la seconda conferenza del Rotary cinese 20 e 21 ottobre: un’emozionante rincorsa per recuperare il tempo perduto. Il Rotary in Cina cresce e si rinnova. Un evento ricco di energia. Nella due giorni si sono susseguiti L’evento è stato così importante da ricevere le attenzioni, mai interventi, discorsi di coinvolgenti e appassionati relatori, così forti prima d’ora, del Global Times (importante settima- workshop e tavoli di lavoro, dove il fattore comune era quello nale cinese) che ha dedicato al Rotary la copertina. Questa di farsi coinvolgere, dare forza alle propria voglia di fare. risonanza mediatica fa ben sperare per il radicamento del Nei ritmi serrati si è anche giocato ad un particolare speed Rotary nel mondo e nella cultura cinese. dating: ogni referente o portavoce di service e impegni socia- segue >> li, una volta salito sul palco, ha avuto solo 5 minuti per illustrare il progetto, la sua nascita e la sua evoluzione, donando così ancor più ritmo ed energia alla convention. Una conferenza che ha saputo richiamare non solo i rotariani cinesi, ma anche amici da tutti gli angoli del mondo, avendo così al termine una rappresentanza di ben 20 distretti del Rotary International. Una vicinanza di cui i club e i distretti cinesi hanno bisogno, in questa loro fase iniziale, propulsiva ed evolutiva. Una vicinanza che è intrinseca nell’amicizia rotariana, che si dona soprattutto quando si percepisce un bisogno, e in questo caso quando si percepisce di dover sostenere la crescita del Rotary International in un luogo fondamentale e strategico per il futuro dell’associazione, e per il benessere del mondo intero. Il Presidente R. Shanghai, il Presidente RI e il Rapp.te Speciale per la Cina. 30 ROTARY novembre 2014 ROTARY CINA Dusan Nesic, di Belgrado, nuovo Presidente del Rotaract Club Shanghai Hult. Membri dell’Interact Club della Scuola Superiore di Shanghai Nayang Model. Fanno parte del primo Interact Club che comprende anche cittadini cinesi. 31 Rotary Cina ROTARY CINA Liza Chantelle, Presidente del Rotaract di Shanghai, analizza quanto i giovani siano già leader oggi, con riferimento a Mark Zuckerberg - CEO di Facebook. La platea assimila i nuovi obiettivi riguardo all’impatto sociale e allo sviluppo globale. Le azioni positive del Rotary Cina avranno effetto su scala mondiale. 32 ROTARY novembre 2014 ROTARY CINA IMPATTO GLOBALE DEI PROGETTI I dati d’impatto dell’azione rotariana in Cina sono importanti anche per avere la giusta attenzione da parte delle autorità locali, dimostrando così concretamente il buon lavoro svolto nei service per la comunità. La somma per i service in Cina ammonta a 176 milioni di dollari, e in futuro sarà fondamentale censire anche tutti i service internazionali che i singoli club o distretti svolgono sul territorio cinese, in modo tale da avere un dato sempre più reale. Frank Yih, Presidente del Rotary Shanghai. I NUOVI CLUB Dal punto di vista del Rotary International, la direzione è ormai tracciata, per promuovere la fondazione di nuovi club in Cina. Durante la conferenza sono stati riconosciuti un nuovo Rotary Club (Chengdu), un nuovo Rotaract Club (Hult Shangai) e due nuovi Interact club (entrambi all’Oxford International College di Changzhou). Inoltre si stanno incoraggiando i rotariani del Paese a intraprendere gruppi informali di Fellowship, per stimolare nuovi service e la fondazione di nuovi club in tutta la Cina. Consegna attestato al nuovo Rotary Club di Chengdu. YOUTH SERVICE L’impegno verso i più giovani è portato avanti egregiamente: ne è dimostrazione il fiorire di nuovi Interact club, che vogliono cogliere appieno il senso del servizio e mettersi in gioco in prima persona. Ma la salute e l’entusiasmo dei club Interact e Rotaract dipende dai Rotary Club padrini, che devono costantemente impegnarsi nel sostenerli. Potenziare i Club Rotaract e Interact è la nuova sfida per il Rotary Cina. 33 INDICE Un rappresentante Interact ascolta l’intervento del Presidente RI Huang. Rotary Cina FOCUS VITA DOPO UN DISASTRO testi di Paul Engleman | immagini di Alyce Henson e archivio Rotary 34 ROTARY novembre 2014 Potrebbe essere che il tempo stia passando, potrebbe essere Kevin Hilgers, da Grande Prairie, a commentare: “Sapevo che solo che lei sia alla ricerca di un ricordo felice, ma una delle le cose andavano male - ma non fino a questo punto!” prime cose che Bonnie Sirower ricorda sugli sforzi intrapresi Questo aneddoto è diventato materiale per la prima testimo- dai rotariani dopo l’uragano Sandy è un momento di umori- nianza della Sirower all’inizio di quest’anno, alla cena di rac- smo involontario. colta fondi del Rotary Club di Paterson. Ma ciò che riemerge La Sirower era Governatore del Distretto 7490 (New Jersey) spesso nei suoi ricordi è qualcosa che ha sentito più di una quando l’uragano Sandy devastò la costa orientale, e sapeva volta, da molti rotariani che avevano abbandonato tutto per che non appena le piogge torrenziali si sarebbero placate, i aiutare chi era in balia della tempesta: “Questo è il motivo residenti avrebbero iniziato a pompare le acque alluvionali per cui mi sono iscritto a Rotary”. Fornire assistenza in caso fuori dalle proprie case. Alla sua prima occasione, lavorando di calamità naturali non è ufficialmente parte della mission nell’ombra, Bonnie ha postato sulla pagina Facebook del Ro- dei Rotary, ma ogni volta che un eventi catastrofici avverran- tary District Governors un messaggio urgente: “Abbiamo un no nel mondo i rotariani saranno tra i primi a rispondere, e gli disperato bisogno di magnacci!” Questo annuncio ha spinto ultimi ad andarsene. 35 focus TERREMOTO HAITI FOCUS IL 12 GENNAIO 2010, un terremoto di magnitudo 7.0 devastò Haiti, provocando almeno 230.000 morti, il ferimento di circa 300.000 persone, e lo sfollamento di oltre 1,5 milioni di persone. La risposta da parte dei rotariani fu rapida quanto l’evento naturale che la provocò e, qualcuno potrebbe dire, della stessa intensità. Poche ore dopo il terremoto, Barry Rassin un Past RI Director residente alle Bahamas e Past Governor del Distretto 7020, che comprende la zona dei Caraibi, tra cui Haiti - accettò la richiesta dell’attuale governatore distrettuale per coordinare i soccorsi nelle zone colpite dalla catastrofe, ed era in contatto diretto con gli assistenti del Governatore in tutto il Distretto. “Tutti gli assistenti del governatore nelle nostre due zone erano dotati di telefoni satellitari”, racconta Barry: “Questo ci ha permesso di comunicare subito e scoprire ciò che era necessario”. Quelle telefonate diedero il via a una campagna che fruttò 18 milioni di dollari di forniture. In pochi giorni, 169 carichi aerei furono inviati dalle Bahamas e dalla Florida. Inoltre 69 container di generi di prima necessità (acqua, cibo in scatola e abbigliamento) furono spediti. La costruzione di una nuova scuola e di un orfanotrofio è in fase di completamento. Questi gli ultimi due impegni di ricostruzione Nel 2007, su iniziativa di Past District Governor Dick Mc- in un piano di assistenza post-emergenza che ha incluso Combe, fu fondata una task force ad Haiti con l’obiettivo quasi 80 diversi progetti finanziati dai rotariani. di fare da tramite per i progetti di sovvenzione della Fonda- Una delle prime persone con cui Barry Rassin parlò al te- zione Rotary nel Paese. Questo gruppo di lavoro ha inoltre lefono satellitare era Claude Surena, un medico rotariano fondato ROTAH, una ONG Rotary ad Haiti che lavora con che non solo aveva guidato i soccorsi di tutti i Rotary club l’agenzia doganale, per limitare i ritardi per l’entrata nel di Haiti, ma, come presidente della Haitian Medical Asso- Paese delle merci. ciation, era a capo delle operazioni di soccorso per l’intero Quattro anni dopo il terremoto, Rassin si sta finalmente Paese. “Per noi Claude era il contatto chiave, ed era la per- prendendo una pausa per riprendere fiato, mentre osserva i sona perfetta per quel lavoro” ricorda Barry “Lui e sua mo- sacrifici e i contributi dei membri del Rotary, fondamentali glie, Yolene, avevano 100 persone che praticamente vivano nel soccorso immediato e negli sforzi per la ricostruzione. in casa loro”. Surena minimizza il proprio ruolo: fa invece “Un dentista rotariano, Ted Lazarre, perse la casa e il sua notare “il sostegno da parte dei rotariani di tutto il mondo” studio. Salì in macchina con moglie e figlio, e una volta che e la disponibilità dei comitati di emergenza dei club, dato furono al sicuro, tornò alla sua comunità e cominciò ad aiu- che ogni club del Distretto aveva messo a disposizione il tare i suoi vicini”. Poiché l’esercito americano aveva preso proprio centro di emergenza per uragani. il controllo dell’aeroporto di Port-au-Prince, attrezzandolo “Essere preparati per gli uragani è una cosa, ma il terre- per il decollo e l’atterraggio dei voli a lunga percorrenza, moto è stato sconvolgente”continua. É convinto dell’utilità Barry racconta che, per provvedere agli approvvigionamen- del piano di emergenza Distrettuale, per reperire le prime ti, i rotariani utilizzarono una pista in erba, di proprietà di risorse e per l’attivazione della raccolta fondi. Guy Theodore, un rotariano, nei pressi di Pignon. 36 ROTARY novembre 2014 VITA DOPO UN DISASTRO Ogni giorno, il rotariano Caleb Lucien andava a scaricare l’aereo, caricava di beni e materiali la sua auto, e si spingeva ovunque vi fosse bisogno. Caleb, che ha fondato Hosean Ministries International a Pignon nel 1984, è stato coinvolto nella costruzione di scuole e orfanotrofi, e si è anche concentrato sulle risorse idriche e sui servizi igienico-sanitari, a causa dell’epidemia di colera in corso, che aveva avuto inizio nell’ottobre 2010. “La ricostruzione avverrà probabilmente nei prossimi 10 anni,” afferma. “Non si può fare tutto da un giorno all’altro, soprattutto in un posto come Haiti, dove il governo non è stabile, e dove il livello di corruzione è alto. Ci sono luoghi che sono stati colpiti in modo spaventoso, in cui le persone vivono ancora nelle tende. La capacità di comunicare in tutto il nostro Distretto è stata fondamentale, e continuerà a esserlo”. Barry Rassin racconta aver comunicato grazie all’utilizzo delle mail, tanto da ricevere più di 15.000 messaggi dall’inizio dell’emergenza terremoto. “Quando si tratta di riprendersi da un’emergenza” prosegue, la gente dovrebbe essere consapevole che non si devono solo ricostruire le infrastrutture, bisogna anche ricostruire l’economia”. Dopo il disastro del 1990, le persone hanno spedito del riso ad Haiti, in modo incontrollato, tanto da mettere in crisi i produttori di riso del Paese. “Per il terremoto del 2010, abbiamo cercato di comprare tutto ciò che era possibile direttamente ad Haiti: è importante mantenere tutto a livello locale, oltre che lavorare con i governi locali per assicurarsi che i parametri costruttivi non solo vengano rispettati, ma anche migliorati”. Robert Leger, un rotariano di Haiti che ha aiutato tramite la ristrutturazione e la ricostruzione di scuole, elogia il lavoro di Barry Rassin e degli altri tre titolari dei fondi che hanno contribuito a finanziare la ricostruzione: il Past RI Vice President Eric Adamson e i Past RI Director John Smarge e Bob Stuart. Ricorda la richiesta di un Rotary club locale per riparare una scuola: “Dopo aver analizzato la situazione, i quattro leader hanno chiesto di parlare con i genitori. Gli comunicarono che la scuola sarebbe stata ricostruita. Avreste dovuto vedere le facce dei genitori...». segue >> Port au Prince, mercato all’aperto. Foto in alto: Costruzione di un rifugio temporaneo. 37 INDICE focus URAGANO SANDY FOCUS QUANDO NEL MESE DI OTTOBRE 2012 l’uragano Sandy colpì l’area metropolitana di New York, i rotariani si ritrovarono in un innaturale duplice ruolo: avere bisogno di aiuto, oltre che fornirlo. Quando la tempesta colpì, circa un terzo dei 27 membri del Rotary Club di Point Pleasant Beach, lungo la costa del New Jersey, sono stati costretti a lasciare le proprie case, tra cui Sheila Vinton, governatore eletto del Distretto 7500. Si stima che inizialmente i due terzi dei 1.200 rotariani del Distretto furono colpiti dalla tempesta, e che 100 di loro si stiano ancora riprendendo. Sheila è una di loro, mentre attende il completamento dei lavori a casa sua, che è dovuta essere ricostruita. Subito dopo la tempesta, i rotariani locali furono direttamente coinvolti nelle operazioni di soccorso. Le persone le cui case non furono danneggiate aiutarono gli altri a sventrando e facendo a pezzi i muri, e smistando personalmente gli effetti personali per vedere cosa poteva essere salvato. I Rotary club al di fuori del New Jersey hanno inviato camion carichi di cibo, acqua, vestiti e materiali di consumo. I singoli club del Distretto ben presto si attivarono con modi creativi per fornire assistenza. Come parte della ripresa, “uno dei nostri club ha utilizzato razioni di soccorso del Rotary mentre erano “accampati” a una sovvenzione distrettuale per creare una libreria”, rac- casa del segretario distrettuale (non ha avuto a disposizione conta la Vinton. “Un altro ideò un negozio dove i residenti una connessione Internet a casa per tre settimane). Quando potevano andare a barattare i generi ricevuti in dono. Ab- potè nuovamente usare il suo telefono cellulare, ricorda di biamo ricevuto contributi finanziari dai rotariani di tutto il aver scoperto un nuovo tipo di alluvione: 253 nuovi mes- mondo. Abbiamo usato questi finanziamenti per sostituire saggi. gli elettrodomestici nelle case della gente, così come per Bonnie, che per il suo lavoro durante il disastro si è guada- comprare cartongesso e materiale edile. Ci siamo attivati gnata il soprannome di “Energizer Bonnie”, giura sulla virtù per piccoli progetti, come ad esempio contribuendo a crea- delle tre C: Communicate, Collect, Collaborate. re un bagno accessibile ai disabili in un centro di soccorso Una settimana dopo la tempesta, si recò alla giornata Rotary e ricostruire un centro comunitario a servizio dei lavoratori. all’ONU, e condivise l’urgenza della situazione direttamente “Potrei stimare che tra service, denaro e beni, l’importo con altri governatori e dirigenti del Rotary. Lavorando con che abbiamo fornito come Distretto 7500 ammonti a più di Peter Wells, coordinatore del Distretto in caso di catastrofi, 3 milioni di dollari”. Si tratta di un importo “impressionan- predispose per la CBS Radio a New York 10.000 dollari di te”, fa notare, “ma si tratta di una goccia nel mare rispetto spazi pubblicitari, per chiedere donazioni. Due mesi dopo ai miliardi di dollari di danni che si sono verificati”. Anche la tempesta, i siti web Rotary di New York e New Jersey ave- se Sheila pensa che le sovvenzioni della Fondazione possa- vano registrato più di 8.400 visite, donazioni per 730.000 no aiutare con progetti di recupero, ha suggerito ai club e dollari, e il Distretto ebbe più di 300 nuovi iscritti. “Non ai distretti di essere creativi e di cercare altre fonti di soste- avrei potuto farlo senza Peter”, sostiene Bonnie. gno, dato l’alto costo della riparazione e delle ricostruzioni. “La cosa più intelligente che abbiamo fatto è stata quella di Nel vicino distretto 7490, Bonnie Sirower coordinò le ope- aderire al locale VOAD (Voluntary Organizations Active in Di- 38 ROTARY novembre 2014 VITA DOPO UN DISASTRO hanno concentrato l’attenzione nel quartiere, con finanziamenti per “cose che potessero portare beneficio al maggior numero di persone”. I rotariani aiutarono a ricostruire un centro per anziani, e ripristinato una caserma dei pompieri e un parco giochi. “È stato il periodo peggiore, ma è stato anche il migliore di tutti i tempi, perché ha tirato fuori il meglio dalle persone”, dice. Ma lei osserva che le migliori intenzioni a volte possono creare un involontario “disastro nel disastro”: una valanga di beni donati inutilizzabili. Un suo vicino di casa “del sud”, Sheila Vinton, ricorda la telefonata ricevuta da un coordinatore da parte di una persona che aveva appena inviato 15 materassi usati. La sua risposta fu: “rimandali indietro”. Barry Rassin ha riscontrato un problema simile ad Haiti: “La gente non deve inviare le cose di cui vuole sbarazzarsi. Come un rotariano di Haiti ha indicato: “Si prega di non inviare i vestiti che non mettono più i vostri figli.” Sirower, Vinton, e Rassin sono d’accordo su una semplice linea guida: prima di inviare qualsiasi cosa, bisogna capire quali saster)” osserva. Quel gruppo era guidato da Janet Sharma, siano i reali bisogni. del Rotary Club di Englewood, New Jersey, direttore esecu- A tal fine, Rassin vorrebbe che il Rotary stabilisse “un ramo tivo del Volunteer Center di Bergen County, che permise di organizzativo che trasmetta le informazioni, così coloro che organizzare le conference calls tra 50 organizzazioni. vogliano donare dopo un disastro possano sapere ciò di cui Sharma dice che anche se il Rotary è un’organizzazione c’è bisogno - per esser sicuri che le cose giuste vengano strutturata per aiutare meglio nel superamento dell’emer- inviate al posto giusto, al momento giusto”. Anche se è genza a lungo termine, i rotariani hanno svolto un ruolo consapevole che il soccorso non è l’obiettivo principale del fondamentale nei primi momenti dei soccorsi. Sono stati Rotary, Barry sottolinea che i distretti e i club aiutano sem- “essenziali all’inizio, per far partire gli aiuti”. pre dopo i disastri: “abbiamo bisogno di intervenire con più Dopo la fase di emergenza, racconta Bonnie, lei e Wells strutture, e il Rotary può aiutare i club a farlo”. segue >> Mobili e arredi per la casa, spediti ai residenti di Toms River. 10.000 dollari in lavatrici e asciugatrici, distribuite ad Atlantic City. 39 INDICE focus TSUNAMI SRI LANKA FOCUS POCHE PERSONE sanno apprezzare tanto quello che i frequentano scuole in cui vi sono tutte le più moderne tec- rotariani possono portare ad una regione devastata da un nologie necessarie alla loro istruzione: aule ventilate, labo- disastro quanto il Presidente eletto K.R. “Ravi” Ravindran. ratori d’informatica all’avanguardia, biblioteche attrezzate Sono passati quasi 10 anni da quando il suo Paese, lo Sri e impianti sportivi. Quando abbiamo intrapreso il progetto, Lanka, venne devastato da quello che potrebbe essere stato non avevamo neanche un dollaro - avevamo solo il nostro lo tsunami più distruttivo di tutti i tempi. L’onda devastan- sogno, e gli abbiamo dato vita”. te, che colpì altre dieci nazioni, fu provocato da un sisma Un aspetto fondamentale dell’iniziativa, era la realizzazio- di magnitudo 9.0 avvenuto proprio sotto l’Oceano Indiano, ne di “un sito web dinamico che contenesse ogni piccolo la cui forza, secondo le stime dello U.S. Geological Survey, dettaglio del progetto - ogni centesimo che è stato ricevuto è stata pari all’energia prodotta dall’esplosione di 23.000 e da chi, ogni centesimo che è stato speso e in quale og- bombe atomiche come quella sganciata su Hiroshima. getto o scuola. I donatori sapevano esattamente dove finiva “Questo ha segnato uno dei giorni più bui della storia del il proprio denaro.” nostro Paese”, racconta Ravindran. Il disastro provocò “Dobbiamo contare sui club e sui distretti per formare i quasi 38.000 vittime in Sri Lanka e distrusse due terzi comitati di progetto”, continua Ravindran. “La Fondazione delle coste della nazione. “I rotariani hanno risposto imme- Rotary, con la sua base di appoggio in tutto il mondo, è diatamente, inviando subito cibo, acqua, vestiti, coperte, pronta a intervenire e aiutare, purché si dimostri la nostra medicine e tende in tutti gli angoli del paese”. Dopo la abilità nel rispondere alla situazione. Ma non abbiamo prima fase di soccorso, il Rotary dello Sri Lanka lanciò il nessun programma su misura per le ricostruzioni dopo progetto School Reawaken, un’impresa audace per la quale l’emergenza. Forse abbiamo bisogno di approfondire tutto il Distretto 3220 raccolse più di 12 milioni di dollari (2 ciò più seriamente. La realtà è che quando un evento cata- arrivati dalla Fondazione), per la ricostruzione di 25 scuole. strofico avviene, ci accingiamo ad aiutare i nostri amici. È “Siamo decisi a trasformare la tragedia in opportunità”, così naturale farlo. Il Rotary International non può diretta- dice Ravindran. “Abbiamo completato l’intero progetto in mente, ma i distretti e i club sono sempre pronti ad aiutare. cinque anni, nonostante stessero infuriando diverse batta- Quando c’è una crisi, i rotariani sono i primi a iniziare la glie in alcune parti del Paese. Oggi più di 12.000 bambini campagna di aiuti, supportandola per lungo tempo”. Muratori dello Sri Lanka ricostruiscono una casa nei pressi delle rotaie, la zona è stata pesantemente colpita dallo tsunami del 2004. 40 ROTARY novembre 2014 VITA DOPO UN DISASTRO Anche se la struttura finanziaria, che ha sostenuto i soccorsi e il recupero dopo il disastro dello tsunami del 2004 nell’Oceano Indiano e il terremoto di Haiti del 2010, è cambiata, la Fondazione Rotary ha ancora un ruolo da svolgere per la ricostruzione a lungo termine. John Osterlund, direttore generale della Fondazione, ritiene che, dopo molte discussioni, “il Rotary ha finalmente raggiunto la consapevolezza che non siamo e non dovremmo mai essere un’organizzazione sovvenzione sono a disposizione di tutti, questa è una bella occasione per la Fondazione Rotary di svolgere un ruolo a lungo termine nel ripristino post evento”. E fa notare che alcuni club e distretti hanno gettato le fondamenta per essere in grado di finanziare i progetti per la ricostruzione. “Penso che siamo giunti al punto in cui lo staff, per la prima volta dopo tanto tempo, ha ben chiaro quale sia il nostro ruolo. Oltre la Fondazione, c’è una quantità incredibile di attività club-to-club che nasce dopo un disastro. A Evanston siamo al di fuori di questo, quasi completamente”. Anche se i progetti di sovvenzione globale devono rientrare nelle sei aree d’intervento della Fondazione Una studentessa in una scuola provvisoria, Sri Lanka post-tsunami. e soddisfare i requisiti di sostenibilità, Osterlund afferma che “c’è tanto margine d’azione nelle specifiche esigenze che ci vengono suggerite”. Ad esempio, la costruzione di scuole può rientrare nell’alfabetizzazione e nell’istruzione. La revisione dei finanziamenti globali, entrata in vigore in tutto il mondo lo scorso anno, tramite le nuove direttive di grant-making, ha riguardato i 17 finanziamenti di ripristino post-emergenza nelle Filippine, che hanno interessato le aree di salute materna e infantile, di alfabetizzazione e di istruzione, di acqua e dei servizi igienico-sanitari, e di prevenzione delle malattie. Ci sono stati anche altri cinque finanziamenti nelle stesse aree in Indonesia, e uno in Giappone. “Se accetti che non siamo un’organizzazione di primo intervento e capisci che il nostro ruolo è quello di un recupero a lungo termine, guadagni un po’ di tempo per valutare i bisogni della comunità che si sta riprendendo dal disastro. Allo stesso tempo tu sei più infor- FONDAZIONE ROTARY & INTERVENTI di prima risposta. Ma dato che i nostri programmi di mato nell’organizzare un finanziamento. Il vantaggio 41 del tempo ti permette di farlo bene”. focus INDICE segue >> ALLUVIONE GENOVA FOCUS È METÀ MATTINA quando ricomincia a piovere. Da qualche giorno ormai si deve uscire sempre con ombrello e impermeabile. Goccia dopo goccia, i rumori della città vengono inghiottiti dall’intensità della pioggia. Risuona solo tre le strade lo sciabordare dei flussi spostati dalle auto, mentre sotto gli ombrelli sembra di stare con le orecchie vicino alla cassa di una batteria. Le corse alle auto per salire in macchina, per evitare di bagnarsi. I venditori di strada che sotto i pochi portici affollati cercano di vendere ombrelli nuovi ai più sprovveduti. Negozianti che dispongono nuovi zerbini e fogli di carta all’ingresso dei loro negozi, per non bagnare il pavimento di tutto il locale. Di acquazzone parlano i vecchi al bar, di temporale estivo fuori stagione parlano alcuni giovani, bomba d’acqua citano i più. Ma la pioggia continua a scendere, fitta e pesante. Tra giovedì 9 e venerdì 10 ottobre, in meno di 24 ore, su Genova sono piovuti 395 mm d’acqua. Di alluvione si parlerà in seguito. E se non bastasse ciò, tutta la Liguria è stata travolta dall’acqua, e in condizioni come questa la morfologia della regione non può altro che provocare disastri. Le città costiere, in particolare Genova, sono il collo di bottiglia di un bacino pronto a raccogliere qualunque goccia di pioggia, e portarla al mare. Una volta forse con più tempo, ma oggi, dopo lo sfrenato e violento uso del suolo che è stato perpetrato nel tempo, il deflusso avviene in poche ore, e con una velocità e potenza sempre crescente. In quella notte, sono esondati i torrenti Bisagno e Sturi e alcuni rii, tra cui il Fareggiano, il Noce e il Torbella. Tutto in una notte, tutti insieme, a dimostrare la scelleratezza dell’uomo di fronte la natura. Una dimostrazione che ricorda molto il 2011 e il 1970, date così vicine, ma al tempo stesso velocemente dimenticate. E ora non si potrà, e dovrà, dimenticare dei danni di questa nuova alluvione: 43 comuni alluvionati, 250 milioni di euro di danni stimati, di cui 25 solo a Genova, 1 vita strappata ai suoi cari. La risposta del popolo ligure è stata, come sempre, veemente ma silenziosa, un popolo abituato a una terra che costringe a sacrificarsi per farla fruttare, una cittadinanza pronta a sporcarsi le mani e a darsi da fare. Da tutto ciò nasce l’ormai famoso lancio giornalistico degli “Angeli del 42 ROTARY novembre 2014 VITA DOPO UN DISASTRO fango”, un epiteto a rappresentanza di giovani e non che dal giorno stesso del disastro si sono messi a disposizione di tutti, al di sopra di ogni interesse, con l’intento di aiutare a riprendersi il prima possibile. Aiutare a far rialzare la testa a tutte quelle persone colpite nel profondo da questa vicenda, che hanno visto, a volte, venir lordato e distrutto in meno di due giorni il lavoro di una vita. Angeli al fianco di chi ha bisogno di risollevarsi. E al fianco di queste persone si è subito adoperato l’intero Distretto Rotary 2032, che facendo rete tra i propri club, e coinvolgendo anche i rotariani di tutta Italia, si è attivato per dare una risposta concreta ai bisogni della comunità colpita. Per prima cosa hanno attivato una raccolta fondi, in collaborazione con il Distretto gemello 2031, mettendo a disposizione il Fondo di Solidarietà distrettuale, donando così 220.000 euro. Oltre a questo importante sforzo economico, ha organizzato e istituito un Gruppo d’Azione Rotariana formato da soci specialisti nel settore fiscale e amministrativo, allo scopo di mettere a disposizione le loro competenze alle persone bisognose per espletare le pratiche verso gli enti e i comuni, per riuscire così più facilmente ad accedere ai contributi riconosciuti per il ripristino delle proprie attività o per la ricostruzione o ristrutturazione delle proprie abitazioni danneggiate. Un Rotary quindi impegnato tra la gente e per la gente, pronto a sostenere la comunità quando questa viene messa in ginocchio, e capace di farla rialzare. C laudio P iantadosi segue >> 43 focus ALLUVIONE GARGANO FOCUS IMMAGINI FORTI trasmesse dalla tv nelle ore successive alla tragedia che ha colpito il Gargano il 3 e 4 settembre: macchine sepolte dal fango, case senza più nulla che le facessero somigliare a case, volti scavati dalla fatica, increduli e come intontiti dallo schiaffo improvviso della natura che diventa nemica. Le immagini hanno scosso le coscienze di molti di noi: il tempo di capire che cosa sarebbe stato più utile, il tempo di organizzarci e ci siamo imbarcati nell’avventura costantemente incoraggiati e supportati dalla Rappresentante Distrettuale Paola Aprea, essenziale in tutte le fasi, come sempre. Così è nato Rotaract 4 Gargano. All’appello hanno risposto praticamente tutti. Vedere così tante adesioni è stata un’emozione! Pochi giorni dopo eravamo nelle zone colpite. Su indicazione del sempre indispensabile Governatore Luigi Palombella, siamo andati a Peschici coordinati dal Presidente del Rotary Club Gargano Rocco Pio Vivoli. Scaricati i beni di prima necessità che avevamo potuto mettere insieme in un furgone e consegnati alla sede locale della Protezione Civile di Peschici, siamo andati a spalare fango nella struttura di un ristorante con affittacamere annesso. Il proprietario ci ha raccontato di trent’anni di sacrifici mentre figlio e nipoti stavano lì in piedi a guardare con la disperazione negli occhi la melma che già cominciava ad indurire e inghiottiva tutto: tavoli, sedie, stoviglie, cucina… Sono bastati i loro sguardi e l’indolenza dei loro corpi a darci la misura di quanto tutto ciò che abbiamo costruito è maledettamente precario e di quanto noi, viaggiatori di passaggio su questo pianeta, possiamo essere irrispettosi e distruttivi verso la grande casa che temporaneamente occupiamo. Fango, fango ovunque, e ancora sempre e solo fango. Eravamo tredici, tredici improvvisati volontari della speranza. Abbiamo indossato guanti e stivali e, armati di pale e secchi, abbiamo cominciato a spalare. Ma più ne toglievamo e più sembrava che ce ne fosse! La cucina del ristorante, ampia una quarantina di metri quadri, era sommersa da oltre un metro di fango che ci rendeva difficile anche spostarci. Dopo ore a ripetere gli stessi gesti: riempi il secchio, passa il secchio, vuota il secchio nella carriola, vuota la carriola, riporta la carriola e così via, i fuochi e tutto il resto in cucina erano riemersi dalla mota. 44 ROTARY novembre 2014 VITA DOPO UN DISASTRO A muoversi negli altri ambienti c’era di che scoraggiarsi ma s’è fatto il possibile in un arco di tempo limitato. Il risultato è stato quello di dare una spinta a persone che solo la mattina erano provate e scoraggiate oltre ad aver svuotato di fango locali interi. Il nonno che trent’anni fa ha iniziato l’attività, è un uomo verace e col viso segnato dagli anni. Gli si leggeva l’amarezza, e soprattutto il timore di non avere il tempo di veder rinascere la sua creatura, eppure incoraggiava e dirigeva tutti. Combatteva. Tempra forte e testarda di contadino, abituato a misurarsi con stagioni avverse. Rude e sbrigativo per tutto il tempo, alla fine della giornata ci chiede: “Ma a voi chi vi ha mandato? Chi vi paga? Che volete in cambio?”. Quando qualcuno di noi ha risposto che non ci doveva nulla, aveva gli occhi lucidi. Le lacrime solcavano il suo volto scavato dal tempo. Quell’attimo ci ha reso consapevoli della forza del nostro gesto ed è stata la nostra generosa ricompensa. F rancesco T urriani I ragazzi del Rotaract collaborano attivamente alle operazioni di ripristino nel Gargano. 45 INDICE focus RECENSIONI VINCERE LA POLIO la vera storia di una grande guerra Il medico Salvatore Ricca Rossellini ci racconta come siamo arrivati così vicini all’eradicazione della polio “Ripenso al racconto di questa incredibile lotta ad una delle più scellerate malattie della storia dell’umanità. Quasi tremila anni dopo la morte di Siptha, era il 1958, il Rotary International prese - grazie anche alle pionieristiche iniziative dei rotariani italiani, come quelle di Sergio Mulitsch di Palmenberg nelle Filippine - la decisione storica, con il progetto Polio Plus, di immunizzare tutti i bambini del mondo contro la polio. Un sogno che era apparso come una stella lontana a quel manipolo di coraggiosi italiani… e oggi, trent’anni dopo, siamo tutti orgogliosi di poter finalmente pensare a un mondo libero da questa malattia”. Le ultime frasi del libro di Rosellini “Vincere la Polio” restituiscono subito l’intento e lo spirito con cui è stato portato a termine questo sforzo letterario. Un libro che raccoglie e mette insieme le storie e le testimonianze di una terribile malattia, la poliomielite, che nel mondo ha cambiato la vita delle famiglie di chi è morto o l’esistenza di quanti sono sopravvissuti. Ha provocato profondi mutamenti culturali, rivoluzionando i concetti di solidarietà nell’ambito sanitario e sociale. Con il suo stile asciutto e avvincente l’autore riesce a trasformare una cronaca storica alla lotta alla polio in un testo acquista online da leggere tutto d’un fiato, per capire e scoprire passo dopo passo, come realmente si sono succeduti i fatti, e cosa ha portato a far si che l’impegno del Rotary International si concretizzasse in un disegno così ampio e ambizioso, e soprattutto realistico. Il mondo è “così vicino” all’eradicazione della polio, la seconda malattia in assoluto, dopo il vaiolo. Un traguardo che merita un riepilogo curato e attento. Un racconto affidabile e il più possibile documentato. Una celebrazione di quegli uomini di buona volontà, che hanno saputo cambiare la società. Inno solenne alle nostre esistenze e all’amore, intonato da chi, pur colpito dalla malattia e fiaccato dal peso quotidiano della sofferenza e della difficoltà, non ha perso l’orgoglio, il desiderio e la forza di vivere. 46 L’AUTORE Salvatore Ricca Rosellini (1955) è medico ospedaliero, specialista in gastroenterologia, medicina interna e geriatria. Impegnato dal 1996 nel volontariato sanitario, ha realizzato numerosi interventi umanitari contro le epatiti virali nei campi dei rifugati sahrawi di Tindouf, in Algeria. Ha pubblicato La salute del tuo fegato (2010), Fegato sano (2010) e Gli alleati per la salute (2013). È presidente del Rotary Club Forlì per l’annata 2014-2015. ROTARY novembre 2014 meno1 % FACCIAMO IL PUNTO SULLA LOTTA ALLA POLIO CASI RIDOTTI DEL 99 % NIGERIA AFGHANISTAN PAKISTAN La polio è stata ridotta del 99%, e siamo più vicini che mai a sconfiggerla. 0,6$ costo di un vaccino antipolio 2.500.000.000 bambini vaccinati contro la polio 102.419 supporter al fianco del Rotary nel mondo Finchè la polio non sarà eradicata, tutti i bambini, in ogni luogo del mondo, saranno ancora a rischio. 3 Paesi ancora endemici Fai la differenza. www.endpolionow.org/it SPECIALE MEDITERRANEO UNITO il Rotary Day nazionale 10-11-12 ottobre 2014: una tre giorni con al centro il futuro del “mare nostrum”. ...un incontro che certamente gli “animi sensibili” rivivranno portante; il momento Rotary trasforma un iscritto al Rotary dentro più volte, per raccontarlo poi, fuori, a veglia…; un un vero rotariano!” congegno perfetto, nato dalla mente e dalle mani di “medici, Ispirandomi a queste riflessioni, intendo condividere il ri- avvocati, professionisti”, e fatto visibile agli occhi di quasi sultato conseguito con gli altri dodici Governatori dell’anno mille persone… e con i tanti Governatori emeriti, eletti e nominati, dei vari Questi sono due segmenti di un commento più corposo del Distretti, con i tanti relatori (di diversa estrazione), con i tanti caro Amico Ugo Gatta, DG del 2041, sul Rotary National Day; organizzatori (occasionali) di un incontro più unico che raro, altri significativi commenti sono pervenuti da parte di italiani qui in Sicilia. e stranieri, che hanno vissuto con convinzione la tre giorni Coralmente abbiamo focalizzato l’attenzione sui fenomeni marsalese… più delicati che ruotano attorno al bacino nel quale viviamo; I due segmenti sopra citati sottolineano: da un lato, che gli attuando una ospitalità diretta, da rotariano a rotariano, “animi sensibili” rivivranno gli intensi momenti di un evento senza freddo intervento di terzi. Pare che ci siamo riusciti, particolare; dall’altro che dell’organizzazione si sono occu- almeno in parte, a rispettare le esigenze dei più; se qualcosa pati non già tecnici dell’accoglienza, ma rotariani di buona non è andata per il verso giusto, noi siciliani chiediamo venia. volontà, che hanno reso un servizio, più o meno efficace, al “Il cuore ce lo abbiamo messo”… ha detto dal palco Enzo di sopra dei loro interessi personali. Nuzzo, il Responsabile Eventi del Distretto, che da mesi, con Tra questi volenterosi Daniela Vernaccini, Prefetto Distret- passione, ha coinvolto un nugolo sempre più numeroso di tuale, che così ha chiosato: “Il momento Rotary è quando volontari entusiasti. succede qualcosa che fa scattare, in un rotariano, l’orgoglio, Ma non dormiremo sugli allori! Proseguiremo a correre su un la consapevolezza di appartenere a qualcosa di grande, d’im- binario virtuoso, agitando temi sempre più attuali e soste- 48 ROTARY novembre 2014 MEDITERRANEO UNITO GLI INTERVENTI nendo a lungo le azioni umanitarie appena poste in essere. Staremo vicini ai due giovani vincitori - un israeliano ed una palestinese - delle borse di studio, per un comune cammino di pace; continueremo a distribuire gli zainetti nei centri che ospitano i minori non accompagnati, mettendo a disposizione le nostre professionalità; consegneremo altri libretti multilingue ai migranti che sbarcheranno; pregheremo nuovamente con fedeli di tante religioni il “Dio di tutti i Popoli della Terra”. Insomma, continueremo quotidianamente a esercitare le azioni rotariane: interna, professionale, di pubblico interesse, internazionale ed in favore della gioventù. Ci compete “accendere la luce” ancor di più sulle tematiche evidenziate dai tanti esperti chiamati a raccolta nella città lilibetana. E si impone la pubblicazione dei lavori, per non disperdere idee e propositi, per lasciare una memoria storica dalla quale ripartire, “… lungo la via dell’unità e della rappresentatività”, come auspicato da Giuseppe Viale, Board Director, con una sua nota di plauso. Con questo spirito, i tredici Governatori Uniti, ci prepareremo con pari impegno, per i prossimi appuntamenti, legati dagli stessi ideali e motivati dalla stessa voglia di diventare sempre più amici, per spenderci maggiormente in favore dei meno fortunati. G iovanni V accaro , DG 2110 Cambiare le cose un lungo percorso, che va sostenuto È stato davvero un grande evento il Forum su “Mediterraneo Unito”: per iniziativa dei governatori dei 13 Distretti italiani, ha riunito rotariani di tutta Italia ed esponenti delle istituzioni anche dei Paesi del Maghreb; un evento grande per la numerosa partecipazione, per l’intensità del sentire, per le dimensioni dell’impegno del Rotary testimoniato nel servizio in varie forme, per l’autorevolezza dei contenuti degli interventi MARIO GRECO PDG 2120 - Puglia e Basilicata le carenze della politica Moderando al Forum di Marsala la tavola rotonda sul tema “Mare Nostrum. Accoglienza e Rotary”, il PDG Mario Greco, già senatore, ha detto tra l’altro: “La politica europea resta purtroppo ancora latitante, mentre quella nazionale, sotto la spinta emotiva della tragedia di Lampedusa, è stata solo capace di varare l’operazione umanitaria Mare nostrum e abolire il reato di immigrazione clandestina, non riuscendo a dare le risposte dovute. Di fronte a questo clima cosa può fare il Rotary? Di certo non ha il potere di controllare le frontiere, ma può dialogare, può contribuire a trasformare le paure e i pregiudizi verso l’altro in fattori di arricchimento reciproco adoperandosi in maniera attiva e costante”. E ancora: “È sbagliato ritenere che la cultura, il dialogo interculturale, sia appannaggio soltanto dei Governi, degli Stati. Soggetti attivi e protagonisti si devono sentire i popoli, la società civile, le associazioni come il Rotary, che con la sua capacità dialogante può arrivare dove falliscono le istituzioni e le diplomazie, spesso condizionate dalle barriere ideologiche e interessi di parte, completamente assenti nell’essere e nell’agire rotariano.” e dell’appello a tutti gli uomini di buona volontà affinché non si ripetano più le sconvolgenti tragedie che hanno segnato la diaspora nella disperazione delle popolazioni migranti. 49 Mediterraneo Unito SPECIALE GLI INTERVENTI un rotariano, uno zainetto, un sorriso Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per la Migrazione, sulle nostre coste, nei primi sette mesi del 2014, sono sbarcati circa 9.500 minori, di cui almeno 6.500 sono arrivati soli, senza neanche un familiare o un amico accanto. È a loro che il Rotary ha rivolto un pensiero speciale, ideando il progetto “Un rotariano, uno zainetto, un bambino che sorride”. L’iniziativa, presentata nel corso della seconda giornata del Forum “Mediterraneo Unito”, prevede la donazione di zainetti colorati ai minori che raggiungono le coste siciliane da soli, senza genitori. Per contribuire al sorriso dei piccoli, i 13 Distretti del Rotary Italia hanno proposto, al costo di 20 euro, l’acquisto di uno zainetto di nylon contenente: una t-shirt bianca con stampa blu, un poncho in PVC di vario colore in taglia unica, un cappellino, il libretto Parla con Noi per imparare a esprimersi in italiano, un kit di igiene personale e un prodotto dolciario a lunga conservazione. Nelle varie Aree del Distretto toccato dall’iniziativa, si provvederà all’individuazione e alla selezione dei Centri più idonei e affidabili e alla successiva consegna degli zainetti che, volendo, potranno essere personalizzati (giocattoli, matite colorate, quaderni, orologi ecc..). “L’iniziativa - ha sottolineato il Governatore Vaccaro - si inserisce perfettamente nel solco della nobile tradizione solidaristica di casa Rotary. Facciamo appello alla generosità dei singoli rotariani e dei loro consorti, nella speranza di poter rendere sostenibile questo progetto per tutto l’anno”. 50 Il Forum è nato da una sollecitazione del Board Director Giuseppe Viale, e dalla scelta dei 13 governatori italiani, maturata in un incontro a Sciacca, durante il quale Giovanni Vaccaro è stato designato organizzatore e conduttore delle due giornate di dibattito impegnato e propositivo su un tema dalla straordinaria attualità: il destino del Mare Nostrum, sempre più spesso simbolo di speranza e al tempo stesso di tragedia, per tanti, tantissimi migranti. Donne e uomini, grandi e piccini, che a bordo di carrette, si affidano al mare per ricercare un futuro migliore, fatto di pace, serenità e rispetto tra popoli. Un cammino che ridefinisce confini geopolitici e culturali, di fronte al quale rotariani e non uniscono le forze per favorire il difficile processo di integrazione e accoglienza. ROTARY novembre 2014 MEDITERRANEO UNITO GLI INTERVENTI Prof.ssa FIN DALLA PRIMA GIORNATA, il Forum, in perfetta linea ELISABETTA CONTI con il motto del Presidente Internazionale G. Huang, Accendi Università Cattolica di Brescia - Rotary Brescia la luce del Rotary, ha emozionato e commosso i presenti mostrando le principali iniziative messe in atto dai rotariani nell’area del Mediterraneo, attraverso una mostra ricca di significati e aspettative. Immagini, opere d’arte, filmati atti a indicare quante e quali siano le sfide a cui è doveroso rispondere, affinché i 13 Distretti rotariani d’Italia-Malta-San Marino, promotori del Forum, possano, con il loro operato, far emergere dalle tante diversità, gli interessi comuni dei popoli del Mediterraneo. la prima alfabetizzazione L’alfabetizzazione è sempre stato uno dei temi più cari per Paul Harris e lo è ancora oggi per noi rotariani. In quest’epoca di grandi migrazioni, alfabetizzare i cittadini stranieri in Italia significa diffondere cultura ed accelerare il processo di inclusione sociale, attraverso l’insegnamento della lingua italiana. Alfabetizzare un uomo significa alfabetizzare una persona, alfabetizzare una donna significa alfabetizzare un’intera famiglia. Ed è proprio con l’intenzione di favorire la collaborazione e lo scambio tra i popoli che i distretti italiani hanno presentato il Vocabolario per Migranti, una guida che in cinque lingue pun- Prof. Arch. ta ad offrire un’alfabetizzazione di base, semplice e completa GIUSEPPE PELLITTERI per diverse situazioni. “Parla con noi”, questo il titolo del Università degli studi di Palermo vocabolario realizzato da Raffaella Spini e Elisabetta Conti, Mare Nostrum: accoglienza e Rotary si propone come un dizionario/frasario elementare rivolto ai migranti che sbarcano sulle coste siciliane e che hanno necessità di comunicare. «Sono certa che il processo di integrazione non possa realizzarsi in una direzione univoca, perché chi accoglie è chiamato a modificare le proprie modalità di pensiero e di comportamento e, nello stesso tempo, colui che è accolto si trova nella condizione di far proprie certe regole di convivenza per il positivo inserimento nel nuovo contesto. 51 I continui sbarchi d’immigrati provenienti dai Paesi del Mediterraneo, vedono l’isola di Lampedusa come porta per un transito verso l’Europa. Inizia da lì un cammino di speranza, verso mete che dovrebbero farli transitare da una condizione di clandestinità ad uno status spesso di incerta inclusione sociale. Si pongono problemi seri, in una continua emergenza, per accogliere e istradare masse di disperati che devono essere aiutati e accolti in condizioni quanto più umane o degne di essere considerate tali. Ciò fa sembrare Lampedusa una semplice terra di transito, mettendo in ombra le straordinarie potenzialità di una terra che, per la sua felice collocazione geografica, dovrebbe autorevolmente assumere il ruolo di cerniera culturale, politica, socio-economica e commerciale tra l’Europa ed i Paesi del Mediterraneo. Storia, paesaggio e drammaticità del disagio sociale convivono oggi nell’isola in maniera singolare in un sistema articolato, non sempre equilibrato, di relazioni urbane, territoriali e sociali, che molto spesso non trovano spazi fisici adeguati, nella loro organizzazione e qualità. Dovere etico e necessità attuali impongono interventi a cui l’architettura, con la sua valenza sociale e culturale, può dare risposte e deve farsi carico. Mediterraneo Unito SPECIALE GLI INTERVENTI Prof.ssa Per questo abbiamo pensato a una guida, semplice, ma molto MAGDA ANTONIOLI CORIGLIANO utile, per imparare a conoscersi meglio» - ha spiegato la prof. Università Bocconi di Milano nuovo modello di marketing turistico Lo sviluppo del turismo nel Mediterraneo consentirebbe un più forte e profondo scambio socio-culturale tra comunità residente e viaggiatore, che a sua volta potrebbe portare ad un miglioramento delle relazioni umane fra popoli differenti per modelli sociali, cultura e religione, stimolando una maggiore apertura culturale sia nel turista, che nella comunità locale: la conoscenza diretta dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo contribuirebbe a ridurre quella confusione tra nazioni, religione islamica e fondamentalismo che oggigiorno penalizza fortemente questi territori. ssa Conti, Past-presidente anni 2010-2014 Area Alfabetizzazione, Educazione di Base e Mentoring. L’alfabetizzazione è un tema molto caro al Rotary che da sempre riconosce l’importanza della leva culturale per l’integrazione. Una via da seguire per ricreare una comunità linguistica, sociale, familiare e anche lavorativa. L’intento culturale, preminente per il Rotary, abbraccia, inoltre, molteplici discipline, tra cui l’architettura e l’ingegneria del paesaggio urbano, come ribadito dal prof. Giuseppe Pellitteri, Università degli Studi di Palermo - Dipartimento di Architettura - Scuola Politecnica: «Lampedusa e la Sicilia tutta hanno affrontato la convivenza di un sistema articolato, non sempre equilibrato, di relazioni urbane, territoriali e sociali, che molto spesso non hanno trovato spazi fisici adeguati, nella loro organizzazione e qualità. A tal proposito, Rotary International con il Distretto Dott. 2110 Sicilia e Malta ha patrocinato il workshop internaziona- PASQUALE ALONGI le Emergency and Hospitality in Architecture and Lan-dsca- Vice Questore Aggiunto - Polizia di Stato il controllo dei flussi migratori pe: ethics and aesthetics, attribuendo borse di studio per pre- I flussi migratori si ripetono ciclicamente nel tempo. Dipendono dalle situazioni politiche, dai conflitti in atto. Si distinguono in regolari e illegali. Si deve distinguere anche tra i flussi illegali poiché non tutti i migranti sono uguali. Possono essere soggetti irregolari che hanno protratto la propria presenza in Italia, o persone che sono entrate illegalmente nello spazio europeo. Potrebbero anche avere titolo a richiedere asilo politico. I flussi sono cambiati per quantità e qualità. Non è possibile arginare il fenomeno ma solo gestirlo all’interno di un unico disegno europeo che preveda integrazione dei migranti e politiche internazionali di cooperazione. In Italia bisogna sicuramente modificare la legislazione sulla cittadinanza e velocizzare l’iter per la concessione/diniego della richiesta di asilo politico. Il dispositivo messo in atto per l’emergenza “sbarchi” prevede molte fasi che servono a: mettere in sicurezza i migranti; identificarli; svolgere le attività investigative; condurli presso i CARA o preso i CIE.; avviare le eventuali attività di rimpatrio. nell’elaborazione di progetti per l’isola». La tavola rotonda ha miare i giovani studenti più meritevoli, che si sono impegnati 52 visto, inoltre la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali, come Naceur Mestiri, ambasciatore repubblica tunisina; il dr. Pasquale Alongi, vicequestore aggiunto, la prof.ssa Magda Antonioli, il contrammiraglio Roberto Camerini e il capitano della Guardia di Finanza Massimo Anedda. Ai giovani il Forum ha dato ampio spazio, anche con l’intensa partecipazione dei rotaractiani da tutti i distretti italiani. ROTARY novembre 2014 MEDITERRANEO UNITO GLI INTERVENTI LA SECONDA GIORNATA DI LAVORI ha visto un confronto serrato sulle sfide che attendono il Mare Nostrum anche attraverso la tavola rotonda: “Mediterraneo: un mare di condivisione: giuridica, politica, religiosa e sociale”, avviata con la presentazione della scheda di approfondimento realizzata dai giornalisti Rai Davide Camarrone e Filippo Landi. Alla discussione hanno portato il loro contributo, l’On. Jean Leonard Touadi, accademico, scrittore, giornalista, di origine congolese, consulente del ministero degli Esteri, con un intervento registrato, essendo assente perché impegnato sul fronte europeo; il parroco della diocesi di Sciacca, Stefano Nastasi, sull'isola di Lampedusa per 6 anni; il prof. Roberto Lagalla, Rettore dell’Università di Palermo e rotariano, sostenitore convinto della forza del programma Erasmus e della rete universitaria Hermes per il recupero culturale e l'internazionalizzazione degli studi; PDG prof. Renato Cortinovis, presidente della commissione interdistrettuale per l’alfabetizzazione e l’Integrazione sociale; il dr. Claudio D’Isa, magistrato di Cassazione; il senatore Tonino D'Alì; Mario Affronti, direttore pastorale dei migranti dell’Arcidiocesi di Palermo; Martin Xuereb, Malta Chief of Defence, direttore del Moas, unità di Prof. ROBERTO LAGALLA Rettore Università di Palermo Sostenitore convinto della forza del programma Erasmus e della rete universitaria Hermes per il recupero culturale e l’internazionalizzazione degli studi, il Rettore è intervenuto al forum condividendo la propria esperienza. primo soccorso in mare. Prof. Patrizia Valenti, vicepresidente della Regione siciliana, ha Commissione per l'alfabetizzazione e l'integrazione RENATO CORTINOVIS evidenziato la criticità dei tempi di reazione istituzionale, con riferimento specifico all'Unione Europea, rispetto alle esigenze d'emergenza sul territorio, e ha analizzato la disponibilità ricettiva delle regioni italiane rispetto agli immigrati, a fronte del flusso imprevedibile che si riversa sulle coste siciliane e che richiede un vero processo d’integrazione. È stato proprio il dr. D’Isa ad aver sottolineato come «l’incomoda posizione di confinanti dirimpettai di popolazioni così tormentate, da cui solo un braccio di mare ci separa o unisce, ci ponga di fronte a numerose riflessioni. Bisogna intendersi - ha specificato il magistrato - sulla parola “condivisione”, se, cioè, essa sia riferita allo stato attuale delle cose o a una prospettiva futura. Personalmente, propendo per quest’ultima opzione, non fosse altro che, nello spirito dell’azione rotariana, ciò che rileva è la funzione propositiva da considerare come apporto positivo alla società civile». Un apporto che il Rotary 53 Internet, stranieri e formazione Il rapporto con le scuole professionali e i gruppi stranieri presenti in Italia ci ha dato elementi per comprendere che oggi la sfida si gioca su un piano differente. Gli insegnanti si confrontano con discenti nativo-digitali e piattaforme che suggeriscono un cambio di paradigma nella metodologia di insegnamento e di produzione dei contenuti. Il prepotente ingresso di internet nella nostra quotidianità offre un panorama davvero nuovo. Internet non agevola solo gli scambi, ma offre forme e dinamiche nuove per produrre e fruire di contenuti. È un terreno che, sotto questo aspetto, in Italia è ancora poco esplorato e ancor meno conosciuto. Paghiamo tutti, in particolare le nuove generazioni, un digital divide nei confronti di altri Paesi. Intendiamo dare un supporto professionale, una piattaforma, ai professori che intendono rinnovarsi nella metodologia d‘insegnamento. Mediterraneo Unito SPECIALE GLI INTERVENTI Prof. persegue attraverso politiche attive di alfabetizzazione, la cui FRANCESCO PAOLO DI BENEDETTO la strage degli innocenti importanza è stata più volte sottolineata nel corso dell’incontro anche dal prof. Cortinovis: «L’Alfabetizzazione è uno dei Il fenomeno dell’immigrazione deve essere percepito, in ogni paese, come un apporto, una ricchezza, non solo in quanto fattore di riavvicinamento di popoli diversi, ma anche e soprattutto, come elemento di arricchimento culturale, umano e persino economico. Bisogna educare le giovani generazioni alla tutela di quei diritti, la cui misura ed il cui valore non può essere fissato astrattamente, come il diritto alla vita, la libertà di culto, ecc. focus del Rotary International, ma si deve adattare a quelle che sono le esigenze evolutive della società, assumendo forme e intensità diverse in funzione del contesto. Per noi Alfabetizzazione non può significare solamente saper leggere e scrivere, ma deve rappresentare un percorso d’integrazione totale. Per questo la Commissione si è impegnata così tanto nella creazione di glossari che possano aiutare i migranti a inserirsi nel nuovo tessuto sociale e lavorativo» - ha precisato il prof. Cortinovis, facendo riferimento alla pubblicazione di glossari professionali che, pensati in dieci lingue diverse, Dott. possono aiutare i migranti a inserirsi nel tessuto occupazio- CLAUDIO D'ISA Magistrato Suprema Corte di Cassazione - RC Sorrento condivisione giuridica per i popoli nale italiano. Il dibattito è poi proseguito con la tavola rotonda su “Mediterraneo: Ambiente e Risorse” a cui sono intervenuti, tra gli L’uomo trae dall’ambiente risorse indispensabili alla propria esistenza e ha perciò l’obbligo nei confronti dei suoi contemporanei e di quelli futuri, di preservarlo e sfruttarlo in modo sostenibile, fissando regole cogenti, sia di natura amministrativa che penale; è in gioco la sua salute e la sua stessa sopravvivenza. Bisognerebbe affrontare uno studio comparato della legislazione di ogni Paese rivierasco, europeo, asiatico e africano, con riguardo a tutte le problematiche ambientali, compresa dei limiti di sopportabilità dei fattori inquinanti, le cui percentuali variano da Paese a Paese. altri il soprintendente del mare Sebastiano Tusa, il presidente del Distretto Pesca Giovanni Tumbiolo, e il sen. Giuseppe Marinello, presidente della commissione ambiente del Senato, rotariano, che ha affermato: «Lo straordinario valore del Mediterraneo, dal punto di vista naturalistico, storico-archeologico e culturale, così come le ineguagliabili qualità dei nostri ecosistemi marini, devono essere adeguatamente salvaguardate e attentamente valorizzate. Solo così potranno essere alla base delle economie mediterranee, considerando il mare una risorsa da gestire in maniera razionale, corretta e moderna. Per questo, numerose sono le attività d’indagine e controllo che come Commissione Ambiente Senato stiamo Sen. portando avanti, affinché i fondali siciliani e italiani tutti GIUSEPPE F. M. MARINELLO Commissione Territorio e Beni Ambientali del Senato coste: un tesoro da preservare Pesca, turismo o petrolio? Le misure di prevenzione che auspico, e che dovrebbero essere definite e calibrate sulla base del doppio criterio della ragionevolezza e dell’effettiva efficacia, comportano oneri e disagi, ma certamente inferiori a quelli che dovessero verificarsi a causa della irresponsabile scelta di adagiarsi oggi in una posizione di inerte attendismo o di adottare misure inadeguate ed insufficienti. 54 possano rappresentare un valore aggiunto per le future generazioni». Il Presidente Internazionale del Rotary, Gary C.K. Huang, ha inviato a Marsala, a rappresentarlo al Forum, Abby McNear, dell’ufficio centrale del Rotary di Chicago, che è intervenuta a conclusione esprimendo un forte apprezzamento per l’iniziativa dei distretti italiani, per l’organizzazione del Distretto Sicilia e Malta, che ha riscosso vasti complimenti da tutti i partecipanti, e compiacimento per il successo dell’iniziativa. ROTARY novembre 2014 MEDITERRANEO UNITO FOCUS Simboli d’integrazione l’invocazione rotariana a Mazara La recita dell’invocazione rotariana a Mazara, con fedeli di tante religioni, al “Dio di tutti i Popoli della Terra” ha costituito un’importante e significativa appendice, la domenica pomeriggio, del Forum “Mediterraneo Unito” a Marsala. Mazara del Vallo è una comunità di larga e forte integrazione. Ha iniziato il Governatore Giovanni Vaccaro ed hanno tutti a voce alta intonato l’invocazione. Rabbino, Imam, Vescovo, rappresentante albanese Betashi, Rettori delle università siciliane, sindaci di tante città, produttori agricoli e pescatori, tanti uomini e donne di buona volontaà, tra la Chiesa di San Francesco e la Moschea, convocati dal Rotary e dal Distretto della Pesca (brillantemente diretto da Giovanni Tumbiolo, past president del Club di Mazara, organizzatore del Blue Sea Land, che in concomitanza con il Forum ha riunito a Palermo e Mazara rappresentanti di istituzioni e operatori economici di vari Paesi mediterranei per la costruzione di intese di cooperazione), hanno pregato insieme. Un momento di raccoglimento, da riprendere in altre occasioni. E invero, il Rotary, presente in tantissimi Paesi e del quale fanno parte moltissimi fedeli di tante religioni, deve incoraggiare incontri comuni, così pieni di commozione e di buoni sentimenti. TUTELA AMBIENTALE torna in mare la tartaruga P. Harris Domenica 12 ottobre, al largo di Marsala, nell’ambito del Forum sul Mediterraneo e in particolare nell’ottica della tutela ambientale, sono state liberate due tartarughe caretta caretta. Una delle due ermafroditi si chiama Paul Harris, l’altro Calogero. Sono state così nominate dall’Istituto Zooprofilattico Siciliano, in collaborazione con il Distretto. Erano presenti l’avv. Paolo Reale, assessore regionale alla pesca; il dott. Santo Caracappa, dirigente dell’IZS; l’avv. Giovanni Vaccaro, governatore del 2110, nonché altri Governatori e Governatori emeriti, relatori al Forum. Già in altra occasione, nell’area protetta di Siracusa, era stata liberata un’altra tartaruga, alla presenza dell’assessore, del dirigente e del Governatore. Dott. GIUSEPPE SAMIR EID RC Milano Sud-Est È indispensabile chiedere al mondo arabo di lavorare sull’educazione, sui media, sui libri di testo nelle scuole e perfino invitare a questa linea educativa e di pace, gli imam e predicatori che hanno in mano il formidabile strumento delle prediche nelle moschee , dove sarebbe opportuno proclamare anche i versetti del Corano che sottolineano la volontà di Dio verso la pluralità religiosa e l’impegno nel gareggiare nel bene nella Misericordia di Dio. 55 Mediterraneo Unito SPECIALE GLI INTERVENTI Dott. SEBASTIANO TUSA Soprintendenza del Mare - Regione Sicilia patrimonio culturale per i viaggiatori Al di la degli stereotipi tipici di una storiografia più turistica che scientifica e culturale ritengo che il Mediterraneo ed il grande bacino terrestre che ad esso può collegarsi siano da considerarsi come un grande sistema interrelato di eventi naturali ed antropici animato da forti dinamiche interne in continua evoluzione. Ma ciò che rende questo sistema classificabile come unitario si basa sulla constatazione che in tutte le epoche della sua storia i grandi fenomeni di cambiamento socio-culturale e politico-economico hanno avuto una portata tale che anche se sorti con prospettive regionali hanno sempre finito per coinvolgere l’intero bacino. la cerimonia finale ABBY MCNEAR Rappresentante del Presidente Internazionale RI Ha portato i saluti e i complimenti di Gary C.K. Huang, a conclusione del forum italiano, dopo aver presenziato per l’intera durata dei lavori. La Mozione Conclusiva del Forum di Marsala è stata presentata dai Governatori italiani al Presidente Internazionale dirante la sua visita ufficiale a Roma. Uno speciale documenterà la visita su Rotary di dicembre. I governatori lanciano palloncini e colombe manifestando volontà di pace e impegno per un Mediterraneo migliore. 56 ROTARY novembre 2014 MEDITERRANEO UNITO Mozione conclusiva documento di sintesi del forum di Marsala I Governatori dei Distretti del Rotary d’Italia, Malta e San Marino, dopo aver proficuamente trattato a Marsala, dal 10 al 12 ottobre ‘14, con il Forum “Mediterraneo Unito”, alla presenza di Giuseppe Viale Board Director e di Abby McNear dell’Ufficio Centrale del RI, i temi più delicati che ruotano attorno al bacino mediterraneo - dal fenomeno migratorio, ai focolai di guerra; dalla tutela dell’ambiente, alla blu economy; dalle risorse, alla cultura mediterranea - grazie alle relazioni degli esperti, italiani e stranieri, rotariani e non; RITENUTO di dover proseguire l’azione di pubblico interesse e internazionale da anni intrapresa dal Rotary italiano; di dover rivolgere, con la pubblicazione dei lavori, delle proposte agli ambienti della cultura, dell’imprenditoria, delle forze armate, del volontariato, dell’intera società e della politica; di dover sostenere le iniziative umanitarie in corso come le borse di studio donate a due brillanti giovani, un israeliano e una palestinese; come la donazione di tanti zainetti ai minori sbarcati senza genitori ed accolti nelle comunità, mettendo a disposizione le professionalità dei soci; come la distribuzione dei libretti plurilingue, onde facilitare il colloquio tra i migranti e chi li accoglie lungo le coste italiane; come la recita della invocazione rotariana, al “Dio di tutti i popoli della terra”; che spetta alla classe dirigente del Paese, del quale il Rotary costituisce parte attiva, raccogliere testimonianze ed opinioni; promuovere amicizia e solidarietà; concorrere a favorire la pace; riaffermare la centralità della persona umana; facilitare il confronto delle diverse culture, nell’auspicio di una nuova identità pan mediterranea; SI RIVOLGONO Fin d’ora al Governo e al Parlamento Italiano e alla Commissione e al Parlamento dell’Unione Europea, affinche, per quanto di rispettiva competenza, si attivino subito per: dare concreta attuazione alle leggi vigenti e promanarne di nuove, onde regolare meglio i rapporti umani e giuridici dei popoli; i controlli alle frontiere e i permessi di soggiorno; i diritti di cittadinanza; l’accoglienza di tutta l’Europa e non soltanto dell’Italia (primo Paese d’ingresso, tenuto a provvedere, in base al Trattato di Dublino, da emendare sul punto) e segnatamente della Sicilia che non va considerata periferia, ma avamposto dell’Europa; rilanciare l’economia, agevolare gli spostamenti di risorse umane, ampliare gli accordi con i Paesi stranieri al fine di rendere possibile le richieste d’asilo, gia in un Paese di transito delle rotte migratorie; facilitare il dialogo interculturale, “primo strumento di pace, chiave di volta di quella migliore comprensione reciproca che genera pacificazione e consente anche politiche di sicurezza piu efficaci”; trovare un punto d’incontro sui diritti universali alla vita, alla dignita della persona, alle liberta civili e religiose, alla parita uomo-donna; nell’immediato, a mezzo dell’Agenzia Europea FRONTEX, in collaborazione con le azioni italiane, oltre agli accordi già raggiunti per l’operazione Triton (cui, purtroppo, hanno aderito solo otto Paesi dei 28 facenti parte dell’Unione), creare un corridoio umanitario di accesso alla protezione internazionale che parta dalle spiagge dove i rifugiati sono nelle mani dei trafficanti con i barconi, onde evitare ulteriori stragi di innocenti in mare. I G overnatori D istrettuali ILARIO VIANO, D. 2031 | GIORGIO GROPPO, D. 2032 | UGO GATTA, D. 2041 | ALBERTO GANNA, D. 2042 | FABIO ZANETTI, D. 2050 | EZIO LANTERI, D. 2060 | ARRIGO RISPOLI, D. 2071 | FERDINANDO DEL SANTE, D. 2072 | CARLO NOTO LA DIEGA, D. 2080 | MARCO BELLINGACCI, D. 2090 | GIANCARLO SPEZIE, D. 2100 | GIOVANNI VACCARO, D. 2110 | LUIGI PALOMBELLA, D. 2120 57 INDICE Mediterraneo Unito TESTIMONIANZE I FLUSSI MIGRATORI studi e riflessioni Summer school Mobilità umana e Giustizia sociale: L’esperienza del Rotary Club San Donato Milanese. Non possiamo banalizzare e permettere la banalizzazione del di collaborazione che desideriamo continuare e far crescere dramma umano insito nei flussi migratori. nel tempo. Negli ultimi tempi all’interno del nostro Club abbiamo sen- Abbiamo assegnato 7 borse di studio per la partecipazione tito un disagio crescente e l’esigenza di affrontare il tema alla Summer School “Mobilità umana e giustizia globale” dei flussi migratori e delle relative conseguenze nazionali organizzata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, dallo e internazionali, consapevoli che nell’attuale società non si Scalabrini International Migration Institute e dall’Agenzia può più parlare di “Vita Buona” se non si affronta il tema, di Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, in collabo- grande complessità, delle migrazioni con un approccio che razione con l’ISMU e con il sostegno di Fondazione Migrantes rifugga la banalizzazione, la semplificazione del fenomeno, e dal nostro Club , dal titolo “Le parole contano. Definire, le interpretazioni ideologiche, un linguaggio spesso volgare e rappresentare e comunicare il mondo dell’immigrazione”. poco rispettoso che spesso connotano tale tematica. Una commissione composta da rappresentanti dei vari or- Abbiamo sentito il dovere di affrontare il tema e di aiutare ganismi (nostro Club, Università Cattolica, ISMU) ha quindi studenti, ricercatori, operatori sociali ad approfondirlo per selezionato i sette partecipanti tra domande pervenuteci da facilitare la società a essere maggiormente capace e inclusiva studenti universitari e dottorandi, operatori sociali, ricercatori nel gestire questa evoluzione epocale. e studiosi… Grazie anche a un amico, un Paul Harris Fellow, il Dr. Giulio Cesare Tersalvi, abbiamo iniziato a parlarne con i rappre- Al di là del nostro pensiero e delle nostre valutazioni, è di sentanti dell’ISMU, dell’Università Cattolica e in particolare grande soddisfazione (e stimolo a continuare in questo pro- con la Prof. Laura Zanfrini, Ordinario di Sociologia della getto) approfondire l’argomento leggendo le dirette testimo- convivenza interetnica e abbiamo dato vita ad un progetto nianze dei sette borsisti, che proponiamo di seguito. 58 ROTARY novembre 2014 I FLUSSI MIGRATORI PAOLA CAVANNA Laureata in Giurisprudenza, Dottoranda risiede nella possibilità di ampliare la propria rete di cono- presso la Scuola di Dottorato per il Sistema Agroalimentare, scenze professionali, oltre che umane. Cinque giorni insieme Università Cattolica del Sacro Cuore. a persone che attraverso differenti sguardi esplorano una “La scuola residenziale ha rappresentato per me un’occasio- tematica di così ampia portata e interesse, non sono facili da ne unica di confronto profondo con persone dai background dimenticare. Una delle peculiarità presenti in un’esperienza molto diversi dal mio ma tutte affascinate dalle opportunità come questa risiede proprio in quella ricchezza che l’esplora- che il fenomeno migratorio porta con sé. Questo dialogo in- zione dei diversi approcci (accademico, giornalistico, ecume- terdisciplinare mi pare oggi indispensabile perché il diritto nico e personale) ha fatto emergere in questi cinque giorni. sia in grado di avvicinarsi sempre di più alla comprensione dell’uomo per poter poi regolare la realtà con il coraggio di affrontare la complessità. Da giurista ho molto apprezzato il titolo scelto per la scuola, prima di tutto perché per il diritto le parole sono categorie definitorie dalle quali discendono conseguenze vitali (sono sempre scelte di inclusione ed esclusione sociale) ma anche perché le parole contano per la costruzione dell’identità di ogni singolo individuo e talvolta queste parole possono diventare armi e quindi esperienza di ingiustizia. Ecco allora che dare la parola alle singole esperienze umane, mettersi in ascolto delle singole storie con le loro peculiarità, incontrare volti, guardare negli occhi, prestare attenzione ai nomi significa riconoscere l’esserci dell’altro, cosa che dilata la nostra esperienza in senso di vissuto non solo di conoscenza e ci consente di immaginarci nei panni dell’altro. Serve “avere il gusto dell’altro” direbbe il priore di Bose. Credo che proprio questa capacità empatica (che abbiamo provato a esercitare durante il laboratorio narrativo) sia essenziale tanto alla formazione giuridica quanto alle professioni sociali. Del resto, davanti agli atti che ci lasciano impotenti persino il diritto può solo raccontare, prestare attenzione ai nomi, restituire un volto, nominare l’ingiustizia come tale e richiamare al che non succeda più, nella consapevolezza che solo nel particolare possiamo intravedere l’universale.” SARA JUKIC Educatrice, ha studiato Psicologia cognitiva a Trento e ha conseguito la Laurea Magistrale in Politiche di Welfare presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sta seguendo un Master sulle Competenze Interculturali. “Oltre agli elementi di arricchimento fin qui esposti, l’importanza di un’esperienza come questa, dal mio punto di vista FOCUS: SUMMER SCHOOL La Summer School “Mobilità umana e giustizia globale”, che giungerà quest’anno alla sua sesta edizione, è nata da un felice connubio tra un gruppo di docenti dell’Università Cattolica e i Missionari Scalabriniani, da sempre impegnati tanto sul fronte della pastorale delle migrazioni quanto su quello dello studio dei fenomeni migratori, attraverso una rete di centri di ricerca e documentazione ormai estesa a tutti cinque i continenti. Nell’affollato panorama delle iniziative dedicate al fenomeno epocale delle migrazioni internazionali, la nostra scuola ambisce a caratterizzarsi per una sorta di “riposizionamento” di prospettiva, collocando l’analisi dei processi di mobilità umana e del loro impatto sulle società d’origine e di destinazione all’interno di una riflessione più ampia, che rinvia appunto alla questione della giustizia globale, analizzata e interpretata in tutte le sue implicazioni: economiche, politico-giuridiche, sociali, culturali e, non da ultimo, etiche. Il Rotary club di San Donato Milanese, scegliendo di sostenere questa iniziativa attraverso l’erogazione di borse di studio indirizzate a giovani alle soglie della vita attiva, ne ha perfettamente colto lo spirito, che risponde appunto alla necessità di avere spazi e momenti di confronto aperto tra persone portatrici di esperienze, competenze e orientamenti politico-valoriali diversi, e dentro i quali coltivare qualità come la curiosità intellettuale, la capacità di discernimento, la disponibilità a rimettersi ogni volta in discussione, la tensione etica, la generosità nel condividere e trasmettere il proprio sapere, educando ad esse le nuove generazioni. segue >> 59 i flussi migratori TESTIMONIANZE Raramente si ha la possibilità di condividere con così tanti GUL INCE BEQO professionisti provenienti da svariati ambiti di attività una Sociologia e Cinema. Dottoranda presso l’Università Cattoli- tematica tanto appassionante, conservando nel cuore e nel ca del Sacro Cuore di Milano in Sociologia, Organizzazione e proprio “diario di bordo” professionale un’esperienza unica e Culture. I suoi temi di ricerca sono l’immigrazione, l’integra- di autentico valore professionale ed umano.” zione e la convivenza multietnica. Nata in Turchia. In Turchia ha studiato “La multidimensionalità dei temi e la varietà dei punti di MIGENA PROI Laureanda in Economia Internazionale pres- vista esposti dagli esperti inerenti al fenomeno immigrato- so l’Università Politecnica della Marche, sede di Ancona. rio, secondo me, sono le caratteristiche più importanti della “La borsa di studio del Rotary Club di Milano mi ha dato la Summer School e mi hanno dato la possibilità di conoscere possibilità di vivere un’esperienza che altrimenti non avrei diverse posizioni nei confronti di questo fatto sociale. L’immi- potuto vivere. La Summer School è stata per me un momento grazione, in quanto fatto sociale, è infatti capace di trasfor- di reale riflessione e non unicamente di apprendimento. I mare tutte le dinamiche della società, dal lavoro al sistema diversi relatori sono stati molto disponibili nei confronti di scolastico, dallo sport al linguaggio, dalle attività sportive noi partecipanti, rispondendo a qualsiasi nostro quesito o alla convivenza interetnica, etc. La Summer School mi ha curiosità. Ho apprezzato in particolar modo l’approccio etico dato l’opportunità di approfondire, sia a livello teorico sia al tema della mobilità umana. Avendo frequentato sempre pratico, tutte queste dinamiche, che vengono mutate in con- scuole laiche, ho trovato realmente interessante la lezione tinuazione. Poiché sto facendo la tesi di dottorato proprio sul sul linguaggio del magistero riguardo al fenomeno dell’immi- fenomeno migratorio in Italia, considerare questo fenomeno grazione e il porre sempre al centro di qualsiasi riflessione la tramite diverse e, talvolta addirittura opposte, prospettive, è dignità e la centralità della persona.” stata una crescita professionale e accademica.” VALERIA GUZZETTI Laureata in Mediazione Interculturale, DEBORA ILIC laureanda presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali zazione presso l’Università degli Studi di Milano, Facoltà di dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nel Corso di Laurea Scienze Politiche e Sociali. Si sta specializzando in Politiche Magistrale in Politiche e Servizi Sociali per le famiglie, i mi- e Servizi Sociali per le famiglie, le comunità e minori, corso nori e le comunità. di Laurea Magistrale della Facoltà di Scienze Politiche e So- “Da linguista di formazione ho molto apprezzato la riflessione ciali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. sull’origine delle parole. Le parole contano, ci caratterizzano “Durante questa Summer School, oltre a lezioni più pretta- costitutivamente e quando scegliamo le parole da usare, mente frontali, si sono svolti dei laboratori pomeridiani guida- scegliamo anche l’ambiente in cui accogliere o emarginare ti da professionisti che si occupano di migrazioni. I laboratori l’Atro, chiunque esso sia. Ecco dunque la Comunicazione, hanno costituito una parte del percorso molto rilevante poi- dal latino cum, con - insieme e munus, dono e obbligazione ché hanno permesso a noi partecipanti di confrontarci, con- che ci aiuta a riconoscere l’Altro e a riconoscerci nell’Altro dividendo parte delle nostre esperienze e punti di vista nella con quella compassione tutta umana, da intendersi nel senso costruzione di un percorso comune. Dalla discussione sono latino più nobile, di cum patior, patire con, per com-prendere emersi spunti interessanti, si sono messi a confronto pareri e con-dividere. Partecipando a questa Scuola ho ricevuto un diversi di persone con differenti formazioni accademiche ed dono che porterò con me sia a livello professionale che per- esperienze di vita. Abbiamo sperimentato nella pratica, met- sonale, poiché mi è stata data la possibilità di crescere nel tendoci in gioco, come sia difficile trovare il giusto canale per con-fronto con l’Altro, diverso per formazione, professione o stabilire una comunicazione efficace che permetta l’incontro. temperamento.” La comunicazione è un processo di condivisione che avviene 60 ROTARY novembre 2014 Laureata in Scienze Sociali per la Globaliz- I FLUSSI MIGRATORI attraverso l’utilizzo di strumenti (quali gesti, parole, sguardi, suoni,etc.) costruiti socialmente: per questo è essenziale il confronto; solo attraverso il confronto, infatti, è possibile comprendere l’altro e attraverso l’altro comprendere anche noi stessi. Credo che lavorare e riflettere insieme nel corso dei laboratori ci abbia aiutato a fare un passo avanti verso quel fine che la Summer School si è posta fin dall’inizio: farci comprendere come e quanto le parole contino, in quanto strumento comunicativo e costitutivo della nostra identità e di quella dell’altro, soprattutto in un campo come quello delle migrazioni, in cui comunicare è particolarmente problematico, ma anche immensamente arricchente.” FRANCESCA FERRARO Laureata in Scienze del Servizio Sociale presso l’Università di Verona, è ora Assistente Sociale presso il Comune di Belfiore (VR) e laureanda in Politiche e Servizi Sociali per la famiglie, i minori e le comunità, Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano. “Nel pomeriggio dell’ultima giornata, a conclusione della Summer School, si è tenuta una tavola rotonda cui hanno partecipato giornalisti portatori d’idee e riflessioni diverse in merito al tema dell’immigrazione e all’attuale emergenza umanitaria cui si sta cercando di dare una risposta. Questo dibattito è stato per me molto costruttivo in quanto ha risve- LAURA ZANFRINI Professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è attualmente titolare dell’insegnamento di Organizzazioni, Ambiente e Innovazione sociale e dell’insegnamento di Sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica. È inoltre Direttore Scientifico della Summer School “Mobilità umana e giustizia globale”, promossa dalla Facoltà di Sociologia in collaborazione con lo Scalabrini Migration Institute, nonché Direttore del Centro di Ricerca WWELL, Welfare Work Enterprise Lifelong Learning, presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica. gliato in noi un bisogno di ricerca e di riflessione. Spesso, all’opposto, si costruiscono idee o pensieri sulla base di notizie divulgate dai media senza dare avvio ad un proprio School e per tale motivo mi ritengo fortunata per aver potuto approfondimento rispetto a quanto recepito. Le argomenta- partecipare a tale esperienza. Ringrazio così il Rotary Club di zioni portate alla nostra attenzione dai professionisti invece, San Donato Milanese per averci dato tale opportunità” seppur conducendo a conclusioni diverse e per certi aspetti opposte rispetto ad un’unica realtà, riflettevano un percorso Queste testimonianze attestano l’importanza di investire in di conoscenza, studio ed esperienza diretta del fenomeno questa direzione, non solo di approfondire questi temi ma preso in esame. Ritengo che poter ascoltare e interloquire anche e soprattutto di far sì che si formino professionalità con professionisti di tale spessore, con idee diverse e che non attente e capaci a gestire queste complessità. si limitano a trasferire un sapere ma dialogano tra loro e con Una responsabilità di noi rotarani è far si che questi doni noi partecipanti con lo scopo di dare avvio a una riflessione si riproducano, si diffondano e che grazie alla maggior di- costruttiva non sia esperienza di tutti i giorni. Il richiamo sponibilità all’incontro e al confronto con l’altro si possa alla costruzione di un pensiero ragionato e profondo con contribuire ad un mondo in cui parole quale giustizia, equità, l’obiettivo di offrire una crescita culturale ai partecipanti ha dignità, rispetto e valorizzazione della diversità siano parole caratterizzato non solo l’ultima giornata ma tutta la Summer che “contano” veramente. A lberto C amuri 61 INDICE i flussi migratori NOTIZIE ITALIA Attività e servizio nei Distretti DISTRETTO 2031 Un catamarano per un nuovo futuro Progetto in Bolivia per aiutare i giovani locali a trovare la propria rotta Il Rotary Club di Valle Mosso ha con- ai giovani della zona, provenienti da e Julio César Paredes Vargas. Morezzi dotto a buon fine un matching grant famiglie di campesiños, per evitare che e Borsetti hanno portato in Bolivia una per aiutare le missioni a Huata in Bo- si trasferiscano a La Paz, dove li at- targa celebrativa, che ricorda l’impegno livia gestite dai missionari italiani pa- tenderebbe un’esistenza da emarginati del Rotary di Valle Mosso, che è stata dre Leonardo Giannelli e padre Anto- nelle periferie della capitale. Inoltre, il fissata a bordo dello scafo, sulla cui nio Zavatarelli, più volte ospiti del club Titicat 2 è stato costruito a tempo di fiancata compare la scritta “Rotary”. biellese. I soci Fulvio Morezzi, past record da un cantiere in cui lavorano L’impegno del Rotary di Valle Mosso president del Club e responsabile della gli stessi giovani della missione che ha per questa iniziativa è stato di circa Commissione Rotary Foundation del anche ricevuto delle commesse da par- 10mila euro. Club, che ha curato la gestione del ma- te della marina militare, sviluppando L’iniziativa è nata nel 2012 dall’in- tching grant, e Pier Giacomo Borsetti, quindi una prima forma d’indotto nata contro con l’associazione “Mani aper- incoming president per il 2015-2016, dal progetto dei due missionari italiani. te Kamasa”, che sosteneva le attività sono rientrati nei mesi scorsi da un Il varo è avvenuto alla presenza delle sociali dei due missionari italiani di viaggio in Bolivia, nel corso del quale autorità civili e militari boliviane e di Huata. Donatella Barbera, presidente hanno partecipato al varo del Titicat 2, una delegazione del Rotary di La Paz, dell’associazione, insieme alle socie un moderno catamarano che verrà uti- che ha partecipato al progetto insieme Monica Gasperini, Ombretta Graziani e lizzato sulla sponda boliviana del lago alla Rotary Foundation, guidata dal Manuela Micheletti e a padre Zavata- Titicaca per incrementare il turismo e presidente Horacio Toro e composta dai relli, aveva proposto al Rotary di Valle offrire così nuove occasioni di lavoro past president Germán Terrazas Rovira Mosso di fare qualcosa per la missione. Da qui è iniziato il lavoro, concluso con successo, del matching grant, grazie anche alla collaborazione dei progettisti del catamarano, l’architetto navale Paolo Lodigiani e l’ingegnere Giuseppe Sfondrini. Non è la prima volta che i rotariani di Valle Mosso promuovono un’iniziativa umanitaria internazionale: in passato, nel 1990, grazie all’impegno dei soci Vincenzo Monteleone, Silvio Pagano e dello scomparso Valerio Micheletti, era stato inaugurato un salone polivalente per la formazione professionale dei giovani a Ondo in Nigeria. 62 ROTARY novembre 2014 INDICE NOTIZIE ITALIA DISTRETTO 2041 Progetto Pande, in Tanzania 52 biciclette faranno risparmiare 15 km a piedi A Pande, in Tanzania, 52 biciclette di una festa veramente commovente e to, sono stati donati, un computer con faranno risparmiare 15 km a piedi, che presenti, oltre a Carlo Pola anche un stampante multifunzione, accurata- i piccoli studenti di questo sperduto altro rotariano, il dott. Valente del RC mente revisionati e da azionare con il posto in Africa dovevano fare per an- Capua, ha consegnato i diplomi ai gio- già installato generatore eolico-solare, dare a scuola, 15 Km all’andata e 15 vani promossi alle scuole secondarie. già donato a suo tempo per l’ospeda- km al ritorno. Infatti un socio del Club Con l’occasione, il ministro ha asse- le di Pande. Alla semplice cerimonia Milano San Siro, impegnato sul campo, gnato ai nuovi studenti e a quelli che della consegna, oltre al ministro, han- ci conferma da Pande che, il 19 di ot- già frequentavano le secondarie, tutti no voluto partecipare due televisioni tobre 2014, il ministro tanzaniano per di Pande, ben cinquantadue biciclet- tanzaniane, una radio e due quotidiani l’Istruzione Mr. Shukuru, in occasione te acquistate e revisionate a cura del locali. Tra i bimbi diplomati ve n’erano socio con il donativo deliberato e per- due con rilevanti problemi alla vista, venutogli dal Rotary Club Milano San che verranno curati a spese dei due ro- Siro. Oltre alle biciclette, estrema- tariani presenti; uno dei due ha voluto mente gradite perché risparmieranno leggere, sia pure a fatica, una lettera di agli studenti ben quindici chilometri di ringraziamento; e anche il ministro pre- strada a piedi da Pande alla scuola in sente ha voluto sottolineare l’impegno assenza di qualsiasi mezzo di traspor- del Rotary, e lo ha fatto in italiano. DISTRETTO 2042 Lo spettacolo della scienza a Bergamo XII edizione di BergamoScienza Nel terzo, e ultimo, fine settimana della lo sceneggiatore della Pixar, candidato XII edizione di BergamoScienza, che all’oscar per Ratatouille, Jim Capobian- si è chiuso il 20 ottobre, laboratori, co e l’astronauta italiano Luca Parmita- mostre, spettacoli e conferenze han- no. Come sempre gli eventi sono stati no messo in scena lo spettacolo della gratuiti e animati da un migliaio di stu- scienza, con ospiti di fama internazio- denti delle scuole di Bergamo, mentre nale tra cui il Premio Nobel per la medi- un altro migliaio con 250 docenti han- cina (nel 1985) Michael S. Brown, sco- no dato via il primo weekend a le scuole pritore dei meccanismi del colesterolo, in piazza, 25 stand sul Sentierone in 63 INDICE notizie italia NOTIZIE ITALIA Attività e servizio nei Distretti a Padiglione Italia insieme alla Città messa in grado di funzionare sempre ratori scientifici interattivi al pubblico della Scienza di Napoli e al Festival meglio. Da anni il sogno è di rendere di tutte le età, riscuotendo un enorme della Scienza di Genova. Il miracolo BergamoScienza una struttura perma- successo con oltre 25.000 presenze ai di BergamoScienza è di essere riuscita nente in grado di coagulare e rilanciare gazebo. Scuole in piazza si è concluso per dodici anni a mobilitare su base divulgazione scientifica per tutti in un il 5 ottobre con il concerto del Coro Po- volontaria tutta la città e la provincia, quadro di sviluppo strategico attraverso lifonico del liceo “Secco Suardo” e l’Or- e grazie agli sponsor a tenere gratuiti la conoscenza secondo le linee euro- chestra Giovanile “Maggio in 7 note” gli eventi. Nessun’altra manifestazione pee. Un sogno che per concretizzarsi ha degli Istituti scolastici a indirizzo musi- di divulgazione scientifica ha queste bisogno di una location (come è succes- cale di Bergamo. Le scuole (quest’an- caratteristiche, tutte le altre hanno una so in altre città) e che aprirebbe nuove no 32 istituti scolastici di ogni ordine componente di business o possono con- opportunità per i giovani. Il ruolo dei e grado statali e paritari) collaborano tare su cospicui finanziamenti pubblici. Rotary in BergamoScienza è di piena volontariamente e a spese proprie. Per Qui è il territorio bergamasco che pensa collaborazione: l’autobus della scienza questo quest’anno l’iniziativa di crow- a tutto, con un bilancio trasparente e delle precedenti edizioni, il supporto dfunding in collaborazione con Kendoo modulare che dichiara in anticipo qua- a mostre e iniziative ma anche l’or- è dedicata a raccogliere fondi per le li obiettivi sono realizzabili a seconda ganizzazione di propri eventi come la scuole che hanno organizzato laborato- dei fondi raccolti. Il contributo delle conferenza “Guidare con la testa” che ri. Scuole in Piazza ha potuto contare aziende e delle associazioni è fonda- si inserisce nell’ambito del Progetto sul sostegno dei club Rotary orobici, da mentale e viene raccolto ogni anno da Sicurezza Stradale, condotto dal Rotary sempre vicini alla manifestazione scien- zero. Sono caratteristiche delle quali Club Dalmine Centenario con il suppor- tifica e in particolare alle iniziative degli BergamoScienza non si vanta, ma che to della Polizia Stradale e delle Polizie studenti. BergamoScienza ha ormai devono essere messe in luce perché la Locali, Giancarlo Bruno, ingegnere di raggiunto il novero dei festival scienti- manifestazione è unica anche dal punto pista di F1, e Maria Rita Ciceri docente fici nazionali: è capofila per il progetto di vista del metodo e della pulizia civica di psicologia dell’Università Cattolica Expo 2015 con una presenza continua e non deve essere snaturata ma solo di Milano. centro città che hanno proposto labo- 64 ROTARY novembre 2014 INDICE NOTIZIE ITALIA DISTRETTO 2071 Il Rotary Firenze compie 90 anni Ricorrenza celebrata con donazione agli Uffizi e Premio di Laurea Ugo Camiciotti Firenze, 27 ottobre 2014 - Con i suoi bile ai non vedenti uno dei più celebri Soddisfatta per la crescente presenza oltre 160 soci il Rotary Club Firenze è capolavori lì esposti. di soci agli incontri organizzati, “so- tra i più grandi d’Italia, ma anche uno Tra le tante iniziative benefiche di cui prattutto i più giovani e i nuovi amici”, dei più antichi: alla prima associazio- la neopresidente Simonetta Peruz- cita ad esempio l’affollato evento del ne, presieduta dal principe senatore zi Paganelli va fiera, c’è il premio di 15 settembre a Villa Viviani, protagoni- Piero Ginori Conti, aderirono nel feb- laurea annuale istituito nel 2005 per sta lo scrittore Marco Malvaldi. “È iro- braio 1925 personaggi quali il barone ricordare i soci eccellenti del passa- nico e brillante, sia come scrittore che Luigi Ricasoli Firidolfi e l’editore Guido to, consistente in una borsa di 2500 come oratore. Apparso recentemente Treves. euro: “quest’anno la decima edizione sulla scena editoriale è già un autore Quest’anno rotariano, il 2014/15, ve- è intitolata a Ugo Camiciotti, grande best seller”. Malvaldi ha dialogato con drà celebrato il 90° anniversario della antiquario ed esperto d’arte: potranno i rotariani sul tema Fenomenologia del fondazione e nella ricorrenza, il 7 mar- concorrere tutti coloro che negli anni bar: la provincia e il bar, luoghi chiave zo 2015, il Club porterà a termine il accademici ’11/’12, ’12/’13 o ’13/’14 della società, della letteratura e della progetto T-VedO, donando alla Galleria abbiano discusso presso l’Università filmografia italiane, sono infatti anche degli Uffizi uno speciale “bassorilievo di Firenze una tesi su argomenti di al centro della produzione letteraria tattile” realizzato in resina, prodotto storia dell’arte e dell’antiquariato. I del giovane autore pisano affermatosi con una sofisticata tecnica messa a concorrenti dovranno far pervenire la proprio con la serie dei romanzi del Bar punto dalla Scuola d’Ingegneria dell’U- domanda entro l’8 dicembre, seguendo Lume, diventata una serie televisiva, niversità di Firenze, rendendo accessi- il bando pubblicato su rotaryfirenze.org con protagonisti un gruppo di vecchiet- <http://rotaryfirenze.org> ”. ti giocatori di briscola. Laureata in Storia dell’Arte, esperta “Specialmente in questo periodo di anch’ella d’arte e antiquariato, Simo- difficoltà economica - afferma la presi- netta Peruzzi Paganelli è nota come dente - il club ha un occhio di riguar- consulente di importanti case d’aste. do alle persone più bisognose: oltre a partecipare attivamente a iniziative nazionali come il Banco Alimentare, i nostri soci si sono impegnati in modo concreto a favore di realtà locali come la casa famiglia San Paolino, gestita dalla Caritas, sempre affiancati dai nostri ragazzi dei club giovanili under 30 Rotaract e Interact”. A ntonio P agliai 65 INDICE notizie italia NOTIZIE ITALIA Attività e servizio nei Distretti DISTRETTO 2110 Suoni e bellezza, per il mese della Rotary Foundation Buzzurro, Cafiso e Milici in concerto per il Distretto 2110 Novembre è il mese che il Rotary dedi- seppe Milici), uno struggente sassofono che i fondi ricavati, al netto dei costi, ca alle attività della Rotary Foundation. (Francesco Cafiso) insieme in concer- saranno devoluti alla Fondazione at- La pace da perseguire, le malattie da to porteranno avanti la bandiera del tribuendoli ai Club in proporzione ai debellare, la fornitura di acqua potabi- Rotary e dei suoi programmi. In quel biglietti acquistati dai loro soci con le, l’istruzione da sostenere, i bambini contesto il PDG Francesco Arezzo di evidente alleggerimento dell’impegno da proteggere e le economie locali da Trifiletti, Presidente Commissione Di- economico degli stessi nei confronti sviluppare sono gli obiettivi storici della strettuale Rotary Foundation, pre- della Fondazione. Fondazione. Il mondo ne ha bisogno ed senterà lo stato dell’arte dei progetti È stata aperta una pagina su Facebook il Rotary così capillarmente diffuso può finanziati durante l’anno con i fondi dove si possono trovare tutte le infor- nobilmente ed efficacemente interveni- della Rotary Foundation. mazioni sui due eventi organizzati, la re. Tutto questo ben venga se all’azione Tutto questo avverrà al Teatro Metro- pagina si chiama: Buzzurro, Cafiso e si può associare un mondo di suoni e politan di Catania sabato 22 novembre Milici per il Rotary. di bellezza. alle 18:30 e al Teatro Golden di Paler- Un’altra festa di quest’anno rotariano, Una grande chitarra (Francesco Buz- mo il giorno dopo, concerti promossi dopo quello che ha visto come prota- zurro), una suadente armonica (Giu- dalla Commissione Distrettuale Musica gonista Noa, si aggiunge ai diversi e e Solidarietà. La modalità escogitata significativi eventi che hanno visto ri- per incrementare la partecipazione ai uniti tanti amici pronti a spendersi nel concerti è stata quella di fare in modo service sulle orme di Paul Harris. S ergio M alizia DISTRETTO 2120 Testimonianze e interventi - medicina in Africa Renato Laforgia condivide la propria esperienza con i colleghi rotariani Laforgia è stato ed è ancora direttore di Di lui e della sua opera, il RC Bari ebbe da ortopedico, quando insieme a un numerose unità ospedaliere complesse già a interessarsi, elargendo una borsa collega furono gli unici medici del Sud che vanno da Trento a Bari e Matera. È di studio a favore di uno studente del Italia volontari in Etiopia e Mozambico. impegnato, tra l’altro, nel volontariato Mozambico, qualche anno fa; essa ven- Oggi, grazie al lavoro dei tanti volon- come presidente regionale del CUAMM ne impiegata per permettere la frequen- tari del CUAMM e della Comunità di (Collegio Universitario Aspiranti Medici za del giovane africano presso la facoltà Sant’Egidio, la situazione sanitaria del Missionari) in Africa, e nel sociale come di medicina dell’Università Cattolica a Mozambico e molte altre vicende afri- presidente del CUS. Maputo. Laforgia visse i suoi primi anni cane appaiono migliorate, comunque 66 ROTARY novembre 2014 INDICE NOTIZIE ITALIA sulla strada di soluzione. Grazie al loro una concreta occasione di riscatto. Il Federica soggiornerà 6 mesi a Chiulo lavoro, il contributo dei medici volon- lavoro instancabile di Francesco presso in Angola, dove conta di aiutare sem- tari anche provenienti dal nostro Sud l’ospedale di Wolisso in Etiopia ha aiu- pre più madri a partorire in maniera è enormemente aumentato e si sono tato un numero crescente di persone a assistita. È specializzata in ginecologia fatti grossi passi in avanti sia nell’edu- curarsi dalle malattie più semplici, da e ha mostrato le situazioni di degrado cazione che nell’assistenza attraverso quelle infettive a quelle più complicate. igienico sanitario sia dei reparti che la costruzione di numerose scuole, di Il giovane medico pugliese ha mostrato degli strumenti prima, durante e dopo università e di strutture ospedaliere. come quest’ospedale curi un bacino di il parto. Si stima che in tutta l’Africa Quelle scuole, università e ospedali utenza di circa 1 milione di persone. In muoiano all’incirca 250.000 madri e hanno, però, ancora bisogno del nostro particolare nel paese ci sono 5 cliniche altrettanti neonati nei primi giorni di aiuto perché non ritornino nello stato di ortopedia con circa 10 specialisti parto. Un parto ogni 16 è a rischio, di degrado e abbandono di un recente mentre i traumi dovuti agli incidenti mentre questa frazione scende a 1 ogni passato, ha dichiarato Laforgia. con autoveicoli diventano sempre più 2.800 nei paesi sviluppati. Il CUAMM A questo punto, l’ortopedico barese ha frequenti a causa del numero crescente vuole raddoppiare i parti assistiti por- presentato tre giovani medici: France- di mezzi di trasporto in circolazione sul- tandoli da 25 a 50 mila nel giro di 1-2 sco di Gennaro, Federica Laterza e An- le poche strade. Uno dei primi obiettivi anni e soprattutto educare più ostetri- nalisa Saracino, che hanno soggiornato del CUAMM è quello di creare una rete che locali ad assistere le partorienti. o sono in partenza per l’Africa. I tre di medici di base che dia immedia- Annalisa, che per un anno ha insegna- volontari hanno mostrato video, imma- to sollievo alla popolazione ed aiuti a to ai tirocinanti medici, ha raccontato gini suoni e colori di un continente in decongestionare i pochi ospedali sul la storia di due ragazzi che per primi cui si affaccia non solo speranza ma territorio. nel 2007 si sono laureati in medicina presso l’Università Cattolica del Mozambico, grazie alle borse di studio di famiglie italiane e ai sacrifici dei propri genitori. Acquistare un libro, avere un computer, comprare i basilari ferri del mestiere sono conquiste che si raggiungono spesso tramite lavori extra da parte dei ragazzi e delle loro famiglie. Questi sacrifici hanno permesso ad un intera nazione di ricominciare a vivere. S tefano M arrone 67 INDICE notizie italia good news agency L'AGENZIA DELLE BUONE NOTIZIE a cura di Sergio Tripi PORTIAMO GOOD NEWS AGENCY NELLE SCUOLE Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - iniziativa giornalistica di puro volontariato, riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non governative, delle associazioni di servizio e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita. Questa campagna per le scuole è sostenuta da noi del Rotary da diversi anni perchè puntare sui giovani significa contribuire significativamente a costruire un ponte verso il futuro. Rinnoviamo uno speciale invito a tutti i Club affinchè presentino Good News Agency ai professori degli istituti superiori del proprio territorio e segnalino l’indirizzo e-mail delle scuole “reclutate” al responsabile del progetto distrettuale di servizio per Good News Agency, Sergio Tripi: [email protected]. Le scuole riceveranno gratuitamente e regolarmente il notiziario senza alcuna formalità. Queste sono alcune notizie tratte dai numeri più recenti, tutti disponibili sul sito www.goodnewsagency.org IL WFP AVVIA UN IMPORTANTE STUDIO SUL SUCCESSO DEL BRASILE NELL’ACQUISTARE DAI PICCOLI AGRICOLTORI ANGOLA: BANCA MONDIALE E AGRICOLTURA FAMILIARE Il Centro per l’Eccellenza contro la Fame del Programma Alimentare lancia un’iniziativa di ricerca, sostenuta dalla Bill & Melinda Gates Foundation, per analizzare il successo del Brasile nel collegare i piccoli agricoltori con la domanda del Governo per il cibo d’allevamento. L’obiettivo della ricerca è quello di condividere l’esperienza brasiliana per aiutare altri paesi a raggiungere un successo simile. Negli ultimi dieci anni, il Brasile ha ottenuto un riconoscimento diffuso per la lotta contro la fame e la povertà estrema. Uno dei programmi pubblici più importanti è quello dell’Alimentazione Scolastica di Propria Produzione, che fornisce pasti scolastici ogni giorno a circa 45 milioni di studenti nelle scuole pubbliche brasiliane. Il vantaggio per gli agricoltori è che gli acquisti governativi prevedibili riducono i rischi e incoraggiano una migliore qualità e redditi più alti. Mosap, un progetto di agricoltura familiare orientata al mercato, realizzato dal 2012 nelle province di Bie, Huambo e Malanje, ha ottenuto un finanziamento di 20 milioni di dollari da parte della Banca Mondiale. Il finanziamento ha permesso il consolidarsi di tutte le attività, tra cui la formazione degli agricoltori, la fornitura di sementi, fertilizzanti e attrezzature di produzione agricola, nonché maggiori investimenti in agricoltura. Il target del progetto sono le famiglie di agricoltori con una superficie media di coltura senza irrigazione tra 1 e 2 ettari, con la possibilità di espansione a 2,5 ettari. Il progetto è iniziato nel 2012 e mira ad aumentare la produzione di mais, fagioli, manioca e altri, così come l’allevamento di grandi, medi e piccoli animali presso le famiglie rurali. L’UE TORNA A SCUOLA - PARTE L’INIZIATIVA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER PORTARE 250 FUNZIONARI UE TRA I BANCHI Dal 13 al 24 ottobre si è svolta per la prima volta in Italia l’iniziativa della Commissione europea “L’UE torna a scuola”, che ha dato la possibilità a circa 250 funzionari delle istituzioni europee di tornare tra i banchi delle scuole d’origine in tutta l’Italia per incontrare studenti e insegnanti e parlare d’Europa. L’iniziativa “L’UE torna a scuola”, ha dato ai giovani delle scuole italiane la possibilità di conoscere da vicino le istituzioni europee, i loro compiti e le loro attività, incontrando i funzionari europei, che, per un giorno, sono diventati il “volto” dell’Europa e, nello stesso tempo, anche quello della loro rispettiva scuola di provenienza. segue >> 68 ROTARY novembre 2014 GOOD NEWS AGENCY NEW YORK: GIORNATA PRO BONO 2014 PER COLLEGARE CENTINAIA DI ORGANIZZAZIONI NON PROFIT, AZIENDE E VOLONTARI Dopo la prima edizione di successo dello scorso anno, Pro Bono Day NYC è tornato con un programma esteso che comprende gruppi di discussione a libero accesso, workshop e una colazione di benvenuto per riunire la comunità pro bono. Organizzato da Taproot Foundation e sostenuto dalla Fondazione Citi “Pro Bono Day NYC: collegare la passione con l’obiettivo”, si è svolta giovedì 23 ottobre. Pro Bono Day NYC rappresenta un’opportunità per le organizzazioni e le aziende non profit per ottenere informazioni preziose e per garantire risorse vitali per migliorare i loro programmi. Dirigenti e personale non profit hanno trascorso la giornata incontrando e lavorando con volontari qualificati e si interfacciano con potenziali partner aziendali pro bono. Le aziende fanno guadagnare visibilità ai loro programmi di responsabilità sociale, incontrano potenziali beneficiari senza scopo di lucro e sviluppano una chiara comprensione delle sfide che affrontano le organizzazioni non profit. UNAR PRESENTA IL “DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE 2014” É stato presentato il Dossier Statistico Immigrazione 2014, curato dal Centro Studi e Ricerche IDOS per conto dell’UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Dalle discriminazioni ai diritti”: questo il sottotitolo del Rapporto, basato sul compito istituzionale dell’UNAR, che costituisce la linea ispiratrice dei numerosi capitoli che mettono a disposizione i dati più aggiornati sui flussi, sui soggiornanti, sull’inserimento nel mondo del lavoro e nella società, sul nuovo panorama interreligioso e sullo stato delle pari opportunità, scendendo fino ai singoli contesti regionali. Il Dossier è stato presentato a Roma e in tutti i capoluoghi regionali e delle due province autonome. LOTTA ALLA FAME: HUNGER RUN 2014 Il 19 ottobre le strade del centro di Roma hanno fatto da cornice alla nona edizione di Hunger Run, la corsa competitiva di 10 km e la corsa/camminata non competitiva di 5 km organizzata dall’Agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), dal Programma alimentare mondiale (WFP), da Bioversity International, dal Gruppo Sportivo Bancari Romani e con il supporto del Rotary International - Distretto 2080. I fondi raccolti dalla Hunger Run 2014 si sono trasformati in pasti scolastici per i bambini poveri del sud del mondo. Una corsa, quindi, per “nutrire il corpo e nutrire la mente”. AZIENDE RICONVERTITE AL 100% ALLE RISORSE ENERGETICHE RINNOVABILI KEA, Swiss Re, BT, Formula E, H&M, KPN, Mars, Nestlé, Philips e Reed Elsevier sono tra le aziende che hanno aderito a un gruppo di ONG ed esperti di energia pulita per la Settimana del Clima, durante la quale è stata annunciata un’iniziativa pluriennale per incoraggiare le principali compagnie a usare il 100% di energia rinnovabile. Con lo scopo di “far impegnare, entro il 2020, 100 delle più grandi società del mondo per una conversione all’utilizzo esclusivo di energia rinnovabile”, la campagna RE100 evidenzierà i benefici aziendali e d’immagine di cui godrà chi si impegnerà a usare energia esclusivamente rinnovabile. segue >> 69 good news agency GOOD NEWS AGENCY INNOVATIVA SOLUZIONE DI GESTIONE DEL RISCHIO CLIMATICO PER PROTEGGERE GLI AGRICOLTORI IN MALAWI E ZAMBIA Le famiglie rurali vulnerabili in Malawi e Zambia saranno presto in grado di proteggere al meglio i loro raccolti e i loro mezzi di sussistenza dalla variabilità climatica grazie all’espansione del programma R4-Iniziativa di Resilienza Rurale. La Direzione svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione (SDC) ha impegnato 6,6 milioni di dollari per espandere il lavoro del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) e il programma R4 di Oxfam America ai due nuovi Paesi. Dopo aver ottenuto un impatto significativo in Senegal e in Etiopia, il WFP e Oxfam America hanno ora l’obiettivo di portare il “pacchetto resilienza” ad almeno 4.000 agricoltori in Malawi e Zambia entro il 2017 e di allargare il programma negli anni successivi. Il programma R4 estende la protezione assicurativa contro la siccità ai piccoli agricoltori vulnerabili, salvaguardando il loro sostentamento in modo da essere certi che i loro investimenti non verranno persi nel momento in cui uno shock climatico dovesse colpirli. R4 integra quattro strategie di gestione del rischio: una migliore gestione delle risorse naturali, assicurazione agricola e l’accesso al credito e al risparmio. SAVE THE CHILDREN: CENTRO TRATTAMENTO EBOLA IN LIBERIA Un centro di trattamento con 70 letti costruito da Save the Children ha aperto i battenti in Liberia e viene ora gestito da International Medical Corps (IMC). La contea di Bong - dove è situato il centro - è una delle cinque contee in Liberia più colpite dall’epidemia. Save the Children sta costruendo un’altra unità di trattamento dell’Ebola nella contea di Margibi, che è pure pesantemente colpita dall’epidemia. Queste unità di trattamento includono aree di guardia d’isolamento sicure e forniscono valutazioni mediche specialistiche, assistenza e trattamento fino al decesso o alla guarigione del paziente. Esse ridurranno anche la pressione sulle strutture sanitarie convenzionali, che fuori Monrovia sono state quasi tutte chiuse a causa del mortale tributo che hanno dato con il loro personale sanitario. USA - IL GOVERNO STANZIA 9 MILIONI DI DOLLARI PER AIUTO LEGALE AI BAMBINI IMMIGRATI 9 milioni di dollari in due anni per finanziare servizi legali per alcune delle decine di migliaia di bambini immigrati non accompagnati che si sono riversati oltre confine illegalmente. Il primo anno i finanziamenti andranno alla Conferenza Statunitense dei Vescovi Cattolici ed al Comitato per Rifugiati ed Immigrati per organizzare la rappresentanza legale in nove città che ospitano moltissimi minori in attesa delle procedure per l’immigrazione. Con i fondi federali verranno rappresentati 2.600 bambini. La mossa del governo arriva alcuni giorni dopo la firma da parte del governatore della California Jerry Brown di un pacchetto di aiuto legale da 3 milioni per i bambini senza documenti. 70 ROTARY novembre 2014 INDICE SQUADRA DI DISPIEGAMENTO RAPIDO DI INTERSOS INTERSOS, organizzazione umanitaria italiana, impegnata nell’assistenza alle popolazioni vittime di conflitti e catastrofi naturali, ha deciso di rafforzare il proprio organico creando il Rapid Deployment Team (RDT), un’unità interna formata da personale esperto e qualificato in grado di rafforzare la risposta umanitaria in alcune delle aree più difficili del pianeta. I conflitti contemporanei e le recenti catastrofi naturali, ci pongono infatti di fronte a una crescita costante dei bisogni umanitari e ad un severo inasprimento della complessità degli scenari in cui ONG e Organizzazioni Internazionali sono chiamate ad intervenire. FARE BENE NEL MONDO Circa 122 milioni di bambini nel mondo non sanno leggere. In un mondo sempre più complesso, l’analfabetismo relega la maggior parte di loro ai ranghi più bassi della società. La città di Contagem, in Brasile, è al centro di un progetto rivoluzionario messo in atto per eliminare l’analfabetismo. Grazie al contributo della Fondazione Rotary e al supporto dei Rotary club locali, il progetto CLE (Concentrated Language Encounter) ha alfabetizzato più di 70.000 studenti e ha formato più di 1.750 insegnanti. I ragazzi stanno costruendo un ponte tra la vita che hanno adesso e un futuro migliore. OGNI ROTARIANO OGNI ANNO AGISCI ADESSO www.rotary.org/it/give