Principali avversità e fisiopatie del pomodoro da industria Edizione 2014 Insetti e acari Avversità Elateridi Agriotes spp. Nottue Terricole Agrotis ipsilon Agrotis segetum Biologia e Sintomatologia Danni Svernano come larva in differenti stadi o adulti in diapausa. Erosioni alle radici e al colletto causate da larve di diversa età. Per sfuggire alle basse temperature in inverno si portano in profondità, fin oltre i 30 cm, per riemergere in primavera o a giugno-luglio a seconda della specie. La durata del ciclo è di 3-4 anni. Troncamento delle piante. Sverna come larva di diversa età o anche come uovo. La comparsa degli adulti avviene in giugno, ma possono verificarsi flussi migratori primaverili da aree più calde. Compromissione dell’impianto: erosioni della porzione basale dello stelo con stroncamento delle piante e perdita di investimento. I danni maggiori si verificano da poche ore fino a 2-3 settimane dopo il trapianto. Compie 2 generazioni all’anno e lo sviluppo delle larve varia dai 45-50 gg a 22°C a più di 60 gg a 15°C. Nottua gialla del pomodoro Heliothis armigera Gli adulti compaiono agli inizi di maggio. Le femmine depongono fino a migliaia di uova che, con condizioni termiche ottimali (28°C), impiegano solo 3 giorni per schiudersi. Erosioni sulle foglie e sulle bacche. Insorgenza di marciumi causati dalle rosure sulle bacche da parte delle larve di seconda generazione. Perdita consistente di resa commerciale. Dopo alcune erosioni superficiali l’insetto tende ad entrare all’interno della bacca dove completa il ciclo. Negli areali caldi compie fino a 4 generazioni all’anno. Lepidotteri Spodoptera litoralis Spodoptera exigua Compie da 3 (S. exigua) fino 7-9 (S. litoralis) generazioni all’anno. Temperature intorno ai 30°C e umidità elevate sono tra i fattori predisponenti. Erosioni esterne e gallerie scavate all’interno delle bacche. Avversità Afidi Myzus persicae Aphis gossypii Macrosiphum euphorbiae Tripide Frankliniella occidentalis Biologia e Sintomatologia Danni Sverna normalmente come uovo durevole e solo nelle aree meridionali a clima mite può sopravvivere sotto forma di femmine attere o alate. Riduzione nell’accrescimento, accartocciamenti e disseccamenti fogliari causati da punture di alimentazione. Le prime colonie compaiono in primavera alla ripresa delle temperature. Compie diverse generazioni all’anno. Le colonie si possono osservare prioritariamente sulla pagina inferiore delle foglie, sui germogli e sui peduncoli fiorali. Compie gran parte del ciclo sulla vegetazione, in particolare su foglie e fiori, che vengono danneggiati con numerose punture di nutrizione. Trasmissione di virosi. Colatura dei fiori e argentature dei tessuti verdi. Il danno più grave è quello indiretto connesso alla trasmissione del virus TSWV. è in grado di compiere fino a 5-7 generazioni all’anno. Ragnetto rosso Tetranychus urticae Sverna in diversi stadi di sviluppo post-embrionale e con le uova. In estate completa il ciclo in poco meno di una settimana, compiendo fino a 10 generazioni in un anno. Disseccamenti con perdita di attività fotosintetica e resa. Causa decolorazioni e successivi disseccamenti delle piante che risultano coperte da una tela finissima. Cimice verde Nezara viridula Insetto polifago che negli ultimi anni causa danni su pomodoro da industria verso la fine dell’estate. Sverna come adulto; le forme giovanili compaiono verso giugno. Gli adulti assieme alle forme giovanili della seconda generazione sono i maggiori responsabili delle infestazioni su pomodoro. Necrosi dei tessuti delle bacche in prossimità delle punture di alimentazione. La saliva immessa rende inoltre non commestibile la bacca. Malattie fungine Avversità Oidio Leveillula taurica Erysiphe spp. Biologia e Sintomatologia Danni La penetrazione del fungo avviene attraverso gli stomi, favorita da temperature di 20-25°C e umidità relativa del 70-75%, tipiche di periodi caldi senza piogge. Disseccamenti con perdita di attività fotosintetica e resa. Comparsa di macchie gialle sulla pagina superiore delle foglie più vecchie. Comparsa nella pagina inferiore della tipica efflorescenza biancastra in corrispondenza delle decolorazioni. Necrosi delle foglie a partire dal centro, con successivo accartocciandosi verso il basso e disseccamento. Peronospora Phytophtora infestans Il fungo si conserva come micelio nel terreno e il ristoppio ne facilita l’insorgenza. Interessa tutte le parti epigee della pianta. Comparsa di aree tondeggianti decolorate (a macchia d’olio) sulle foglie che rapidamente si estendono. Sui frutti compaiono macchie di aspetto coriaceo. Alternaria Alternaria spp. Septoria Septoria lycopersici Imbrunimento e disseccamento delle foglie. Impedimento del normale processo di maturazione dei frutti. La rapidità con cui si evolve la malattia porta a danni consistenti e talvolta alla distruzione della coltura in pochi giorni. Si conserva come micelio su residui colturali infetti. Il range di temperatura è molto ampio: da 2-3°C fino a 3537°C con optimum intorno a 28°C. L’elevata umidità ambientale favorisce l’insorgenza della malattia. Comparsa su tutte le parti della pianta e dei frutti di macchie bruno-nerastre con tipiche zonature concentriche, contornate da un alone giallo, che sia ampliano e confluiscono. Disseccamento e precoce caduta delle foglie. Si conserva sui residui colturali infetti. Entra attraverso gli stomi; acqua piovana e vento ne facilitano la diffusione. La propagazione del fungo avviene con temperature comprese fra i 15 e 28°C. Comparsa, prevalentemente sulle foglie adulte, di macchie necrotiche circolari di 2-4 mm, di colore grigio scuro, che si evolvono. Disseccamento delle foglie e spogliazione delle piante. Problemi di assolatura e conseguente riduzione della qualità delle bacche per la minore capacità fotosintetica. Perdita di resa commerciale. Batteriosi Avversità Biologia e Sintomatologia Presenta un optimum di sviluppo a 22Maculatura batterica 28°C. Se il clima diviene secco e supera le Xanthomonas campestris soglie indicate l’infezione rallenta il suo depv. Vesicatoria corso. Comparsa sulle foglie di macchie bruno nerastre di circa 2 mm. Comparsa sui frutti di macchie scure fino a 1 cm di diametro circondate da un alone verde-giallo con pustole vescicolate. Picchiettatura batterica Pseudomonas syringae Gli stomi e le piccole ferite, incluse le punture di insetti, rappresentano la via d’acceso del batterio che per svilupparsi richiede temperature comprese tra 13 e 28°C. Danni Disseccamento della lamina fogliare con conseguente esposizione dei frutti ai colpi di sole. Insorgenza di marciumi. Cascola di fiori e frutti appena allegati e conseguente riduzione di sviluppo. Non commerciabilità dei frutti colpiti e perdita di resa commerciale. Cascola fiorale e deprezzamento commerciale del prodotto. L’elevata umidità relativa e la bagnatura delle foglie favoriscono l’infezione che interessa tutte le parti della pianta con macchie puntiformi scure, dal diametro di 1 mm. Cancro batterico Clavibacter michiganensis Necessita di temperature superiori a 25°C e l’acqua piovana è il principale fattore di inoculo. Stress termici accentuano la sensibilità al patogeno che entra nella pianta attraverso gli stomi o microlesioni. Attacca i tessuti vascolari generando appassimenti settoriali delle foglie e della chioma. Sezionato, il fusto presenta imbrunimenti e aspetto spugnoso. Con il decorso della malattia si presentano spaccature sul fusto con fuoriuscita dell’essudato batterico. Morte della pianta e perdita di produzione. Virosi Avversità TSWV Tomato spotted wilt virus Biologia e Sintomatologia Danni Il vettore principale è il tripide che trasmette il virus in modo persistente e propagativo. I primi sintomi compaiono sulle foglie con macchie clorotiche di 3-4 mm che successivamente necrotizzano. Si osservano ispessimenti delle nervature e arrotolamento della lamina. Avvizzimento e morte delle piante giovani e morte. Comparsa sui frutti delle piante in fase di fruttificazione di macchie anulari superficiali che divengono in seguito tacche necrotiche depresse. CMV L’infezione avviene in modo persistente ad opera degli afidi. I sintomi variano in base a temperature, condizioni idriche del suolo, della cultivar e della natura del virus che presenta ceppi diversi. I principali quadri sintomatologici sono riconducibili alle differenti temperature e vanno dalla lancinatura fogliare, con temperature minori di 24°C, alla maculatura clorotica con livelli termici superiori ai 24°C, fino alla necrosi letale se si superano 30°C. Arresto della differenziazione fiorale delle piante in fase di fruttificazione. Perdita di resa e di valore commerciale dei frutti colpiti. Decurtazioni produttive che a seconda della sintomatologia variano dal 30 % al 100%, in caso di morte della pianta. Fisiopatie Avversità Marciume apicale Descrizione Il marciume apicale dei frutti è una delle fisiopatie più comuni nelle coltivazioni estivo-autunnali, in particolare nelle tipologie a bacca allungata. è dovuto unicamente alla carenza di calcio che può manifestarsi indipendentemente dalla reale disponibilità di tale elemento fornito alla pianta con la concimazione o fertirrigazione. Diversi sono infatti i fattori che possono indurre a una carenza di tale elemento: • rapporto non ottimale tra temperatura e umidità dell’aria (deficit di umidità); • competizione diretta con altri cationi (K, Mg, NH4; Na); • elevata EC nella soluzione circolante che favorisce l’assimilazione di K a svantaggio del Ca; • non ottimale equilibrio della pianta determinato da eccesso di azoto; danni sull’apparato radicale che limitano le capacità di assimilazione di acqua e nutrienti. Spaccature Colpo di sole Gli squilibri idrici sono la causa principale di spaccatura dei frutti in prossimità della raccolta. Con decorso stagionale umido le spaccature facilitano l’insediamento di patogeni fungini o batterici. Per una maturazione ottimale i frutti di pomodoro richiedono il riparo dell’apparto fogliare. L’improvvisa esposizione al sole delle bacche inibisce la formazione del licopene per surriscaldamento dei tessuti che assumono colorazione gialla più o meno raggrinzita su cui posso instaurarsi funghi saprofiti. Cascola fiorale Temperature elevate, improvvisi abbassamenti termici ed eccessi o difetti di umidità relativa sono le cause primarie della colatura dei fiori. Anche stress idrici e nutrizionali possono generare perdita di fiori o difetti di allegagione. 01/2014 I.P. companyadv.com © copyright Syngenta Syngenta Italia S.p.A. Via Gallarate, 139 20151 Milano Per accedere alla sezione del sito dedicata: www.syngenta.it/pomodoroindustria www.syngenta.it Syngenta Italia S.p.A. ha profuso il massimo impegno nel preparare questa pubblicazione e nel testare le varietà in essa riportate, rispetto alle resistenze, alle malattie indicate in conformità alle direttive ufficiali di registrazione. I dati qui riportati vanno utilizzati in base alla propria conoscenza ed esperienza e secondo le circostanze del luogo di utilizzazione. I dati forniti dalle descrizioni delle varietà non sono da considerarsi valori assoluti. Le resistenze riportate in questa pubblicazione si riferiscono alla comune conoscenza delle razze o patogeni delle malattie indicate. Potrebbero tuttavia esistere o svilupparsi altri patogeni non descritti. In caso di dubbi raccomandiamo di fare piccole prove su scala ridotta per valutare le condizioni locali che potrebbero influire sulla coltivazione. Decliniamo ogni responsabilità in relazione a questa pubblicazione.