Un metodo per l'insegnamento scientifico:
dal materiale povero alle nuove tecnologie
Prof.ssa Elvira Russo
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Università degli Studi “Federico II” - Napoli
Le Tecnologie Didattiche:
sviluppano processi di apprendimento/insegnamento
propongono, sviluppano, analizzano ed applicano metodi
utilizzando apparati ICT per fare innovazione didattica
trasformano la formazione tradizionale in termini di
flessibilità, di nuove dimensioni della conoscenza, di
lavoro cooperativo anche a distanza
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Tecnologie Didattiche non Tecnologie per la didattica
• non sono l’applicazione di strumenti informatici in
qualche situazione didattica
• non sono l’uso del calcolatore con visione tecnocentrica
La tecnologia non risolve da sola problemi consolidati
di apprendimento
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L’evoluzione della concezione di Tecnologie
Didattiche a partire dagli anni ’60 ad oggi
chiarisce come si è pervenuti al legame
Neuroscienze
Scienze pedagogiche
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
per giungere alla concezione attuale di TD
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Le TD propongono, sviluppano, analizzano ed applicano
metodi utilizzando apparati ICT per fare innovazione
didattica
Durante il corso sarete esposti
• a seminari sull’evoluzione storica delle TD
• alla conoscenza di ambienti di lavoro di
rappresentazione, simulazione e interazione
specifici per la didattica disciplinare (FrontPage, Cabrì,
Derive) come strumenti di apprendimento
• alla ricerca sul Web che viene visto come
oggetto di studio in quanto insieme di risorse e
agorà virtuale
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•alla valutazione e all’utilizzo di immagini
statiche, dinamiche e simulazioni che sono
usate per capire di più, rappresentando
anche dinamicamente l'evoluzione di un
sistema
• alla costruzione di test di autovalutazione
interattivi
(QuizFaber)
integrati nel contesto
perché consentono feedback frequenti ed
efficaci
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Le nuove tecnologie sono viste come ambienti facilitatori ed
enfatizzatori di potenzialità metacognitive: la
comunicazione di tipo ipermediale, integrando immagini,
suoni e animazioni, innalza il coinvolgimento emotivo
dell’utente, ricucendo la frattura fra ragione ed emozione.
Alla fase di approccio al problema, di lavoro in laboratorio
povero, strumentale e virtuale, di ricerca attraverso la
discussione di ipotesi di soluzione, di rappresentazioni della
situazione problematica e dei suoi sviluppi, segue una più
ampia apertura attraverso l'accesso ad informazioni remote
tramite la rete
Percorriamo i diversi step
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Contesto pedagogico
Analisi disciplinare
Mappe concettuali
Laboratorio
Valutazione
Struttura di accoglienza del prodotto
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Contesto pedagogico
Perché
Costruttivismo
Concepisce la conoscenza come prodotto della
costruzione attiva di significati da parte del
soggetto, attraverso forme di collaborazione e
negoziazione sociale
Punti fondamentali:
- Incoraggia l’autonomia e l’iniziativa dell’allievo
- Incoraggia l’atteggiamento di ricerca
- Coltiva la naturale curiosità
- Tiene conto dei modelli mentali dell’allievo
- Tiene conto di come gli studenti apprendono
- Sostiene l’apprendimento cooperativo
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Analisi disciplinare
Perché
E’ il punto di
partenza per la
progettazione del
lavoro: cosa fare,
come farlo,
quando, in che
tempi,...
Per una riflessione critica sulla struttura, gli
ambiti di applicabilità e i rapporti della
disciplina in oggetto con le altre discipline
Cosa fa
Seleziona dinamicamente le conoscenze in
termini di essenzialità e le organizza intorno a
nodi essenziali che si configurano come nuclei
di particolare valore formativo rispetto alle
competenze di cui sono i supporti
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Mappe concettuali
Individuati i punti nodali, una mappa
concettuale permette una visione complessiva della
disciplina e dei legami tra i diversi contenuti e quindi
dei moduli da sviluppare e dei loro collegamenti.
Generale
Ricerca in rete
Scelto il modulo, con un’attività di
brainstorming se ne costruisce una mappa concettuale e
si formano i gruppi di lavoro aggregandoli attorno alle
diverse UD o a compiti specifici.
Delle UD
Ricerca in rete
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Attività classe
Che dicono i
libri di testo?
Modelli
Esperimenti
Lab (povero, on-line, trad.)
Problemi
Esercizi
Navigazione
Cornice
Storia, Varie
Immagini
Valutazione
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Laboratorio
- Osservare un fenomeno reale per risolvere un problema
- Formulare ipotesi e congetture di percorsi di soluzione discusse
con i compagni( fruizione della “zona di sviluppo prossimale” zona cognitiva metaforica
entro la quale uno studente riesce a svolgere con il sostegno di un adulto o in collaborazione con
un pari più capace, attraverso la mediazione degli scambi comunicativi, compiti che non sarebbe
in grado di svolgere da solo. È nel momento in cui agisce socialmente con il linguaggio, che egli
si appropria di nuovi strumenti cognitivi che gli serviranno ad alimentare quell'"agire linguistico
interiore" che gli permetterà di risolvere in maniera autonoma problemi analoghi a quelli
precedentemente affrontati con altri”- Vygotskij, Il processo cognitivo, Torino 1980)
-In laboratorio vedere, toccare, sentire, misurare….osservare le
trasformazioni, provare a descrivere, rappresentare
- Scegliere una sequenza di lavoro
- Porsi domande e usare conoscenze ed abilità per ottenere
risposte appropriate attraverso appropriate esperienze
-Conservarne memoria
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Ricerca in rete: http://www.museoscienza.org; http://wwwbdp.it/set; http://192.84.139.245/SeCif; http://ww2.unime.it/weblab
Laboratorio a più facce:
• laboratorio in aula con materiale povero
•laboratorio strumentale
•laboratorio virtuale
con lo scopo principale di osservare se e quando si
perviene al concetto di modello e quindi di
generalizzazione del problema.
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Valutazione
Autovalutazione
L'autovalutazione del lavoro svolto e dell'apprendimento
conseguente ha la finalità di far riflettere gli allievi sul nuovo
assetto della propria rete cognitiva.
Il processo didattico non potrà dirsi completo fin quando gli
allievi non saranno resi responsabili della propria formazione,
avvertendo essi stessi l'esigenza di autovalutarsi sia in itinere,
sia in momenti specifici quali la scelta di un indirizzo
scolastico o universitario.
Il docente avrà cura di predisporre idonei strumenti oggettivi
di verifica.
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Valutazione
Per un docente valutare gli allievi corrisponde a esprimere giudizi
relativi a variabili scolastiche e non, cognitive ed affettive, sociali ed
ambientali, al fine di calibrare la successiva azione formativa.
Valutare, quindi, equivale a confrontare gli eventi osservati con quelli
attesi, secondo i criteri concordati in fase di programmazione.
Sarà necessario costruire delle prove di verifica, tra i diversi tipi a
disposizione:
1) Non strutturate (tema, problema, interrogazione,..)
2) Semistrutturate (domande articolate a risposta libera)
3) Strutturate (a risposta multipla, a scelta multipla, di ordinamento, di completamento,….)
4) strumenti per la valutazione delle aree non disciplinari
(osservazione del comportamento nel gruppo, questionari per la
rilevazione degli interessi, delle aspettative...).
Saranno utilizzati ambienti di sviluppo di prove strutturate con
correzione automatica on-line (es.:QuizFaber)
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Struttura di accoglienza del prodotto
In piccoli gruppi sarete fin dall’inizio indirizzati e
assistiti nello sviluppo di un progetto didattico scelto
autonomamente (dal modulo all’articolazione in UD,
costruzione della mappa concettuale, redazione di
griglie e schede, realizzazione di attività di lavoro e di
test di autovalutazione, indicazioni bibliografiche
testuali e di rete)
il tutto con carattere spinto di interattività.
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Ogni gruppo realizzerà un ipermedia fruibile in rete (in
linguaggio html) che propone l'uso degli ambienti
didattici studiati durante i corsi quali Excel, Derive,
Cabri, test interattivi,…. sotto forma di un sito con
caratteristiche di interattività, oggetto di commento e
discussione al momento degli esami finali.
Vi troveranno spazio:
la descrizioni delle attività di laboratorio, le schede di
lavoro predisposte, i risultati e i commenti, simulazioni,
immagini, fogli di calcolo.
Saranno esplicitati la mappa della struttura e i riferimenti
bibliografici testuali e di rete.
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