Periodico di informazione amministrativa, culturale e sociale del Comune di Sovere Anno 4 - Numero 12 1855 - 2015 Grazie www.comune.sovere.bg.it quala a Sovere, tra binz se re p i d i sant’ann Maria Bam Dopo centoses delle Suore di to en nv co il a, il nostro paese che settiman nza delle suore ia non solo te ar p la on C la sua stor na chiuderà. importante del ilo, l’insegnamento, zo ez p n u e d er p nell’as pegno diretto im casa di ripoL’ . sa io lig re tenza presso la is ss l’a , ro vo la ro svolto dalle la scuola di esempi del lavo li eeg d ni cu al copertina e qu so sono solo . Attraverso la se tae tu p a e ro zi st ra no eG suore per il re vogliamo dir nni si sono ve So a rm fo In i ste pagine d centosessant’a in tutti questi e ch e or su le te zie! stro paese. Gra spese per il no Quando ho iniziato a pensare a questo articolo non sapevo come impostarlo, cosa scrivere senza cadere nella retorica, senza essere banali o utilizzare frasi fatte. Raccontare in poche righe un pezzo di storia durato 160 anni che tra poche settimane diventerà solo un bellissimo ma triste ricordo, soprattutto se i protagonisti – anzi le protagoniste – sono le nostre suore. Sì, proprio le nostre suore perché non possiamo immaginarle diversamente. Non parliamo semplicemente di un ordine religioso seppur importante e radicato nel nostro territorio, ma delle tante religiose che nel tempo hanno caratterizzato la vita della nostra comunità e che ad agosto ci saluteranno per sempre. Non sarà solo la chiusura di un convento ma la fine di una convivenza caratterizzata da una forte presenza nel tessuto sociale soverese. Un simbolo di questo percorso è stata Suor Giacinta Zanutti che da friulana arrivò a Sovere nel 1904 e per ben 33 anni fu insegnante nella scuola elementare e lasciò il nostro paese solo per ricongiungersi al Padre. Chi – soprattutto tra le persone più anziane – non ricorda le suore “vestite di bianco” prestare servizio alla casa di riposo ed ancor prima all’ospedale nel Borgo San Gregorio, educare ai valori cristiani i ragazzi in qualità di catechistiche o insegnanti elementari? Per non dire dei decenni in cui la scuola materna di Sovere era semplicemente l’asilo delle suore. Chi vi scrive non può non ricordare suor Maria, Suor Ancilla, Suor Concetta che lo hanno accompagnato negli anni della sua infanzia trascorsi nei banchi delle aule dell’asilo scrivendo aste e greche, imparando le preghiere o giocando nel “brolo”. Tanti bellissimi ricordi che tutti i soveresi sono convinto si portano da sempre nel cuore. Il nostro tempo è però caratterizzato dalle crisi delle vocazioni delle cosiddette società industriali dove valori legati alla cristianità sembrano trovare difficoltà a concretizzarsi nel servizio religioso e le 98 case dell’ordine delle Suore di Maria Bambina presenti in Italia che dovranno drasticamente ridursi a 30 ne sono una delle testimonianze. E’ un percorso triste ma irreversibile che non sembra – almeno nelle nostre comunità – arrestarsi. In un recente incontro con la madre superiora generale ho posto questo interrogativo: perché tante chiusure? Risposta secca, laconica e con un velo di tristezza: purtroppo non esistono bancomat che distribuiscono le vocazioni. E’ una triste verità! 2 GRAZIE DI CUORE Festa della Madonna della Torre 2015 Mentre mi apprestavo a scrivere questo articolo nella bellissima location del santuario ho incontrato la madre superiora e suor Giovanna (93 anni col suo spirito giovanile sempre ben presente). Abbiamo brevemente chiaccherato sul futuro prossimo della casa e delle nove suore che ancora sono presenti. Lo spirito di obbedienza che è uno dei grandi valori della cristianità porta ad accettare con serenità ogni decisione ma un velo di malinconia ha attraversato lo sguardo di suor Emiliana perché a Sovere si chiude per sempre un pezzo di storia che ha fortemente caratterizzato la vita religiosa della nostra comunità. Ecco, in queste poche righe scritte di getto in cui ho probabilmente confuso dati oggettivi a sentimenti sinceri e genuini ho voluto portare il mio modesto saluto convinto anche di interpretare il pensiero di tanti cittadini soveresi che pensano che la partenza delle suore non sia semplicemente la chiusura di un edificio ma la triste e malinconica fine di una presenza ricca di umanità, devozione e servizio a favore della nostra comunità. GRAZIE DI CUORE Francesco Filippini Sindaco di Sovere 1855 – 2015: Ciao suore! piuto ben più di quanto possiamo fare noi, vi benedica e vi accompagni sempre. Con riconoscenza i sacerdoti e la comunità intera. Don Angelo Passera Parroco di Sovere il paese Grazie da tutto ore non hanno ostolato, le su Quando qualche mese fa ci fu l’annuncio ufficiale della partenza delle suore da Sovere per destinazioni da stabilirsi secondo le disponibilità di ognuna delle nostre suore, si percepì in paese un certo sgomento, poiché le suore fanno parte dell’infanzia di ciascuno di noi, io compreso, che abbiamo frequentato l’asilo al tempo delle suore. Anche se le suore ora presenti non sono le “mie” suore, tuttavia esse sono un ricordo della mia infanzia. Se poi si tiene conto che nelle persone affette da disturbi della memoria i ricordi che rimangono più fissati e vivi sono i ricordi d’infanzia si capisce che questa notizia è stata per molti “rubare” l’infanzia. La fase più innocente della nostra vita, dove l’incoscienza fa rima con innocenza, dove la sola responsabilità che hai è di vivere, essere, esistere e non avere. Quando l’affetto ti viene dato senza doverlo mendicare e senza che neppure lo desideri … Le suore se ne vanno. Due del resto hanno già raggiunto la loro nuova dimora a Gazzaniga. Suor Lucia, che era presente al mio arrivo a Sovere e di cui ricordo la disponibilità, per motivi di salute da più di un anno è già in quella stessa casa. Con la loro partenza finisce di vivere anche l’edificio che esse occupavano, tranne la parte in cui c’è la scuola d’infanzia paritaria questa continuerà a pulsare di giochi, grida, canti dei bimbi. Alcune suore presenti oggi sono a Sovere da pochi anni, altre presenti da molto tempo hanno però cessato l’attività di insegnamento o pastorale che svolgevano, a causa dei raggiunti limiti di età. Tuttavia esse hanno svolto un ruolo importante nella nostra comunità parrocchiale: catechesi, visita e Comunione agli ammalati, animazione degli adolescenti, consigli adeguati per tutte le persone che gliene chiedevano, cura delle funzioni in chiesa, liturgia e tante altre attività nascoste agli occhi degli uomini ma tenute in conto da Dio specialmente Gesù al quale hanno consacrato la loro vita. Non è comunque un caso che esse lascino la nostra comunità in questo anno dedicato alla vita consacrata. Possiamo leggerlo come un segno che il Signore ci manda per capirne l’importanza, il valore, e suscitare in alcune nostre ragazze e adolescenti il desiderio di servire il Signore nel prossimo non part-time o con un contratto a tempo determinato, ma con gioia per sempre. Non è forse vero che il valore di certe persone lo si scopre in pieno quando non ci sono più? Grazie! che il Signore vi ricompensi per tutto il bene com- anni di ap Ma il paeIn questi 160 ana di Sovere. ti is cr tà ni u m co l’Amminiservito solo la nità civile e del le suore u m co la el d e m se intero. A no le, abbiamo voluto donare al na u om C e on strazi ora a cui na pergamena. come ricordo u conda dell’età, ha una sua su o. se a ism Ogni soverese, , la scuola di lavoro, il catech lo si è legato per l’a L’atto notarile con cui la famiglia Bottaini dona alle suore l’immobile dove verrà realizzato il convento 3 8 novembre 1855. Una data storica per la comunità di Sovere. Una data lontana, lontanissima, quando Sovere e la Bergamasca facevano parte, con il Regno Lombardo Veneto, dell’antico Impero Asburgico. Il nostro capo di Stato era l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe (il marito di Sissi), che i sudditi italiani chiamavano Cecco Beppe. C’era ancora il Papa Re (Pio IX) e l’Italia unita era poco più che una speranza. L’8 novembre di quell’anno rimarrà impresso nella storia di Sovere per l’entrata ufficiale delle Suore di Maria Bambina (per ordine di suor Teresa Bosio) in casa Venturi, nel borgo San Gregorio. La casa di spiritualità viene dedicata alle sorelle Teresa e Giuseppina Venturi. Poche settimane prima moriva a 82 anni Giovanna Canini, chiamata “Monega Canina”. Di famiglia benestante, aveva preso i voti presso il monastero delle Benedettine a Gandino. Nel 1810, dopo la soppressione del monastero determinata dalla legislazione napoleonica, Giovanna lasciò la vita religiosa ritirandosi a Sovere, suo paese natale. Insieme ad alcune sue consorelle si dedicò ad opere di carità. Volle destinare la sua parte della ricca eredità paterna per la fondazione di un istituto di religiose a Sovere dove lei avrebbe potuto ritirarsi per vivere in comunità gli ultimi anni SCHEDA Bartolomea, Vincenza e l’Istituto delle Suore di Carità ere appartengono Le suore presenti da 160 anni a Sov delle SS. Bartolomea all’Istituto delle Suore di Carità sono comunemenCapitanio e Vincenza Gerosa, ma bina. te chiamate Suore di Maria Bam 07-1833) e Vincen(18 a Le due fondatrici, Bartolome eresi ed hanno coza (1784-1847), sono entrambe lov 1832. L’ispiratrice è stituito l’Istituto il 21 novembre ha potuto godere stata la giovane Bartolomea, che mpata Vincenza e della collaborazione della più atte di don Angelo Bosio. Bartolomea muore a Otto mesi dopo la fondazione, portare avanti tutsoli 26 anni. Spetterà a Vincenza pazienza i primi to il lavoro, accompagnando con ha come carisma passi di un Istituto religioso che ericordiosa di Gesù. la partecipazione alla carità mis di Maria Bambina a Un carisma che porterà le suore deboli, dei piccoli in prendersi cura dei poveri, dei molte parti del mondo. cenza si sono diffuse Le seguaci di Bartolomea e Vin Nepal, Perù, Turin India, Bangladesh, Giappone, molti altre nazioni. chia, Egitto, Zambia, Brasile e in decenni si è assottiUna presenza che negli ultimi azioni, ma che rigliata a causa della crisi delle voc mane sempre preziosa. o sul lago d’Iseo, a Il cuore dell’Istituto è posizionat Santuario delle Sante Lovere, dove sorge il maestoso Papa Pio XII. loveresi, canonizzate nel 1950 da 4 Le Suore di M 160 anni di sto di vita. Non fa in tempo, ma la “Monega Canina”, insieme ad altri benefattori, contribuisce alla nascita del convento delle Suore di Carità di Sovere. Suor Serafina Rosa, superiora del convento di Lovere, acquista perciò dai fratelli Bottaini l’immobile, che agli inizi dell’Ottocento era stato in parte adibito a filanda. Si apre un lungo capitolo della storia del nostro paese. Fin dall’inizio l’attenzione delle suore è rivolto ai più bisognosi, che in quel periodo sono i piccoli, le bambine orfane o abbandonate. L’orfanotrofio e la scuola comunale diretta dalle suore sono fin dal 1855 i cardini della cosiddetta “scuola di carità”. L’attenzione ai più piccoli si manifesta anche con l’Oratorio femminile domenicale. Fin dai primi anni si rivela prezioso il loro impegno nella catechesi e nelle varie attività pastorali della Parrocchia di San Martino. 33 anni dopo, nel 1888, nasce l’asilo infantile, eretto da un Ente Morale e affidato alle suore. E qui, in questa scuola materna, sono passate intere generazioni di soveresi. Circa un secolo dopo nascerà anche una scuola materna statale. La nascita dell’asilo è stata favorita dalle donazioni di due ingegneri: Gerolamo Silvestri e Giovanni Venturi. L’attenzione ai bisognosi non è però rivolta solo ai bambini. Un ventennio dopo, nel 1908, si apre un altro fondamentale capitolo nella lunga storia soverese. Viene infatti fondato grazie ad una donazione di Maria e Carolina Bottaini il piccolo Ospedale di Sovere (che diversi decenni dopo assumerà la denominazione di “Casa di Riposo di Sovere”) e, anche qui, è fondamentale la presenza delle Suore di Maria Bambina nella cura di malati, anziani e poveri che vengono ospitati. Dal 1912 le Suore si dedicano poi all’insegnamento della scuola elementare (classi quarta e quinta) e vengono prestate al Comune quattro aule. La presenza a Sovere delle orfanelle si chiude nel 1914, anno del loro trasferimento presso il Conventino di Lovere. Scoppia la Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra. Le Suore danno assistenza ai bambini profughi provenienti dall’orfanotrofio di Asiago. Nel 1932 tre Suore si staccano dalla comunità dell’Asilo e si stabiliscono presso l’Ospedale/Casa di Riposo. Tre anni dopo finisce il loro servizio di insegnamento alla scuola elementare. L’Italia e il mondo precipitano in un’altra sanguinosa guerra e nel 1943 inizia a Sovere il servizio di refezione scolastica per bambini bisognosi (che sono molti in quegli anni); il servizio durerà 24 anni, fino al 1967. Nell’immediato dopoguerra, negli anni 1949-1950, la comunità religiosa soverese mette a disposizione alcuni ambienti per ospitare i profughi del Polesine dopo la famosa alluvione e dal 1956 al 1971 una suora si presta per la colonia elioterapica. Maria Bambina oria soverese Non si può parlare della presenza delle Suore a Sovere senza citare la scuola di lavoro e di ricamo. Per molti decenni, infatti, il convento di Sovere ha ospitato una scuola di lavoro, dove molte ragazze del paese potevano imparare l’arte del cucito. Per molte di loro si è aperta la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro e, in questo modo, fornire un aiuto economico alle loro famiglie. Nella memoria dei soveresi sono rimaste impresse anche le famose “operine”, rappresentazioni teatrali che erano molto apprezzate dalla popolazione e che venivano tenute nel teatrino presso il convento delle suore. Verso la fine degli anni Settanta è stato poi abbattuto per realizzarvi gli attuali locali dell’asilo infantile. Il vento, però, comincia a soffiare da un’altra parte. Alla fine degli anni Sessanta comincia un lento ma inesorabile “ritiro” della presenza delle Suore, complice la crisi delle vocazioni e l’aumento dell’età media delle religiose. Nel corso degli ultimi quattro decenni chiude la scuola di lavoro, le Suore vengono sostituite dalle laiche presso la scuola materna e termina il servizio delle suore alla Casa di Riposo (ma continuerà quello religioso). Le ultime tre Suore ad essere presenti nella residenza per anziani di Sovere sono state: suor Luigia (che si occupava della lavanderia), suor Delfina e suor Giuseppina (che avevano un ruolo da caposala). Lasciano il loro servizio presso la Casa di Riposo nei primi anni Novanta. Continua però la presenza delle suore all’Oratorio (come catechiste amatissime da bambini e ragazzi), alla Casa di Riposo (una suora che presta assistenza religiosa), nei vari momenti della vita parrocchiale. Sorelle vicine ai soveresi nei momenti di gioia (nascite e matrimoni) e in quelli di tristezza e di lutto. Sì, perchè le Suore di Maria Bambina sono state per migliaia di soveresi madri e sorelle, maestre e amiche, in modo diverso in questi 160 anni. Alcune di loro sono scolpite nella memoria dei soveresi. Pensiamo a suor Giacinta Zanutti, maestra di tanti soveresi, che è stata giustamente ricordata dedicandole la scuola elementare dove ha insegnato per anni. Nata a Udine il 17 gennaio 1881, la giovane Amalia Amabile Zanutti diventa maestra all’inizio del Novecento e diventa suora a Milano nel 1905. Al momento della professione solenne prende il nome di Giacinta. Pochi anni dopo entra nel convento di Sovere e per ben 33 anni è insegnante alla scuola elementare. Famoso è il suo diario, che descrive la storia, il territorio, le usanze, il carattere degli abitanti di Sovere. Suor Giacinta muore a Sovere il 12 settembre 1937. Tra le suore che vengono più menzionate dai soveresi (ma, soprattutto, dalle soveresi) c’è suor Elisa, la piccola, grintosa e simpatica insegnante della scuola di la- SCHEDA di Sovere onvento c l e d e r Le superio Nome Periodo … i 1855-1863 Maria Stocch gheni n le 1863-1874 er iulia P G i 1874-1878 Serafina Scott 9 87 -1 lini 78 iu 18 Agostina G 4 88 evano -1 ig 1879 Angiolina V 5 88 -1 1884 Anna Rossi imbelli 1885-1887 Zaverina Par 8 alaspina 1887-188 Giuseppina M li 0 gal 1888-189 Angiolina San 5 89 -1 90 18 … e 1895-1912 Teresa Baron 3 91 ardi -1 il 1912 Augusta Gh 4 92 -1 1913 Edvige Aresi anchi 1924-1927 Maddalena M 4 linghetti 1927-193 Giovanna Per 6 i 1934-193 Pierina Polatt 7 93 gili -1 an 36 M a 19 Scolastic 3 Matini 94 e -1 D 37 a 19 Maddalen biaghi 1943-1944 Paolina Cam 2 95 chetti -1 1944 Carolina Mar 3 95 a 1952-1 Luigia Vismar 9 etta 1953-195 Cesarina Ber 1959-1965 … 1965-1968 Clorinda Villa 4 97 io -1 68 19 Onorina Loll 3 o 98 -1 eg 1974 Gabriele Per 9 ndi 98 ra -1 1983 Virginia Alip 5 ghi 99 en 1989-1 Angiolina Val 1 at n i 1995-200 Mariarosa Bru 4 pa 2001-200 Santina Crip 0 01 stroni -2 ae 04 M 20 Emiliana 2010-2015 voro. Quando una donna di Sovere parla della scuola di lavoro presso le Suore difficilmente non cita suor Elisa. Un’altra suora particolarmente ricordata dalle soveresi (specialmente le “meno giovani”) è suor Laurina, anche lei presente alla scuola di lavoro. Tra le suore che rimangono nella memoria dei soveresi di età compresa tra i 40 ed i 60 anni ci sono poi suor Concetta, suor Angelica e suor Maria. Molto ricordata è suor Chiara, che negli anni Settanta e fino all’inizio degli anni Ottanta ha insegnato alla scuola materna ed ha preparato i bambini che si apprestavano a ricevere la Prima Comunione (ero tra quelli). Lasciò Sovere per andare in Calabria. In anni più recenti è entrata nel cuore di tutti l’arzilla e simpatica suor Giovanna, suor Giovy. Ma i nomi da fare sarebbero molti. Una storia, quella della presenza nel nostro paese delle Suore di Carità, che è durata 160 anni. Un lungo capitolo di 16 decenni che si chiude tra ricordi, rimpianti e nostalgie. Angelo Zanni 5 L’edificio che ospita le scuole elementari di Sovere, realizzato negli anni ‘70, nel tempo non è mai stato oggetto di interventi di riqualificazione degli elementi che garantiscono il benessere all’interno della struttura. Esistono numerose problematiche mai risolte sulla sicurezza e l’accessibilità della scuola. L’annoso problema di adeguare lo stesso all’accesso dei portatori di handicap, parzialmente risolto con la realizzazione di una rampa che ha reso accessibile solo il piano terra; la necessità di dotare la scuola di Certificato di Prevenzione Incendi, di risolvere gli squilibri di temperatura interni dovuti alla scarsa qualità dei serramenti, etc. Le condizioni economiche in cui versano gli enti pubblici negli ultimi anni, le priorità sempre dovute ad emergenze, di cui il nostro territorio è sempre “attivo”…hanno fatto si che questi interventi fossero sempre rinviati. Fortunatamente a marzo 2014 la Presidenza del Consiglio ha inviato una lettera a nome di Matteo Renzi nella quale veniva richiesto a tutti i comuni di segnalare eventuali problematiche sugli edifici scolastici di proprietà. Così a maggio 2014 è stata prontamente inoltrata istanza di contributo per sblocco patto di stabilità per interventi di messa in sicurezza ai fini dell’ottenimento del CPI presso scuola media (€ 180.000,00) ed elementare (€ 440.000,00). Il 13 giugno 2014 con decreto del Presidente del Consiglio viene confermato per il Comune di Sovere la possibilità di procedere nell’intervento presso la scuola elementare con possibilità di utilizzo dell’avanzo di amministrazione fuori dal patto di stabilità, pertanto via libera alla progettazione con tempi di marcia serrati. Viene incaricato l’ing. Perantonio Maffessanti, con studio in Sovere, che deposita il progetto preliminare dell’opera il 17 novembre 2014, questo viene approvato immediatamente dalla Giunta Comunale con deliberazione n° 118 del giorno stesso. Il progetto definitivo esecutivo dell’opera viene consegnato il 9 dicembre 2014 ed approvato dalla giunta comunale lo stesso giorno. Si è poi proceduto a attuare le procedure per l’affidamento dei lavori. Il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale il 10 dicembre 2014 ha avviato la procedura per la selezione dell’affidatario delle opere di messa in sicurezza per adeguamento alla normativa antiincendio, riqualificazione energetica, e abbattimento delle barriere architettoniche della scuola primaria sita in via Cavour per complessivi € 350.678,31 di cui € 345.087,78 soggetti a ribasso d’asta nonché € 5.590,53 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta. Sono state invitate a presentare offerta 5 imprese. Con verbale di gara del 29 dicembre 2014 si è provveduto ad assegnare i lavori all’impresa At srl con sede a Rogno (Bg), per il prezzo complessivo di € 270.734,42 oltre l’IVA di Legge. Chiuso l’anno scolastico l’8 giugno di questo anno, 6 UNA SCUOLA A A TUTTI E PIU il giorno successivo si è proceduto alla sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori con l’impresa AT srl ed in data 15/06/2015 i lavori sono iniziati. Ma vediamo ora nel dettaglio cosa verrà fatto: -Adeguamento prevenzione incendi: ai sensi del decreto sulla prevenzione incendi per l’edilizia scolastica si deve provvedere all’adeguamento ai criteri di sicurezza antincendio degli edifici e dei locali adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado allo scopo di tutelare l’incolumità, la salute e la sicurezza delle persone e salvaguardare i beni immobili dal rischio di incendi. A tal fine è stato presentato ai VV. F. di Bergamo, un progetto approvato in data 1 agosto 2014. Questo progetto prevede che dove necessario vengano formati dei tavolati REI 60 o 120 a seconda dei casi. Venga sostituito il boiler a gas metano con nuovo boiler elettrico. Venga completamente dismesso l’ impianto di adduzione del gas metano. Vengano realizzate le aperture di ventilazione sulle finestre poste sul lato nord e vengano installati estintori in aggiunta agli esistenti. Sostituzione delle porte di accesso alla scala di sicurezza. Su tutti i radiatori dell’edificio verranno posate delle valvole termostatiche su tutti i radiatori, così da avere una migliore regolazione della temperatura. Anche la palestrina sarà oggetto di lavori: verrà realizzata una nuova via di fuga con la realizzazione di nuovo percorso esterno dotato di barriera in acciaio avente una larghezza minima netta da cm 120, porta da cm 120x210 come uscita di sicurezza completa di maniglione antipanico. Verrà installata una valvola manuale esterna per l’intercettazione gas metano alla caldaia. Verrà installato un nuovo idrante e verranno segnalate le uscite di sicurezza con apposite lampade. -Opere di adeguamento barriere architettoniche: ACCESSIBILE U’ ECOLOGICA l’edificio si sviluppa su tre livelli, il piano seminterrato è già accessibile ai portatori di handicap tramite una rampa adeguatamente realizzata, gli altri piani ad oggi risultano inaccessibili. Negli anni sono state ipotizzate una serie di soluzioni per la collocazione del nuovo ascensore che doveva essere all’interno del corpo scala interno di distribuzione. Oggi la scelta progettuale prevede l’istallazione di nuovo ascensore sul lato nord all’esterno dell’edificio principale per il collegamento di tutti i piani, con sbarco diretto nel corridoio, compreso la modifica della parete esistente. Tale soluzione nasce dall’esigenza di rendere l’intervento economicamente e strutturalmente il meno invasivo possibile, garantendo comunque l’accessibilità a tutti i piani. -Opere di riqualificazione energetica: l’amministrazione comunale, nell’ambito dell’attività amministrativa ha di recente aderito al Patto dei sindaci, dimostrando così una sensibilità verso la riqualificazione ambientale ed energetica del proprio territorio comunale. La riqualificazione energetica degli edifici pubblici è un tema molto affrontato negli ultimi anni; gli edifici pubblici, soprattutto le scuole, hanno delle grosse carenze da questo punto di vista. Nell’ambito dell’intervento quindi si prevede un primo passo per la riqualificazione energetica dell’edificio mediante la sostituzione delle finestre con serramenti in PVC a taglio termico, con vetri adeguati e veneziane incorporate che consentano il controllo del soleggiamento dell’edificio. Dal punto di vista termico si prevedono le seguenti opere: 1. sostituzione della caldaia esistente con nuova caldaia del tipo “a condensazione” con adeguamento ed integrazione delle tubazioni e delle apparecchiature accessorie; 2. realizzazione di nuovo camino per caldaia in acciaio inox, moduli a tenuta stagna, omologato per caldaia a condensazione canna fumaria a doppia camera in acciaio, sull’esterno della facciata, con abbandono della canna fumaria interna esistente; Come si può notare l’intervento è abbastanza corposo, è stato necessario aspettare che l’edificio scolastico sia libero dalle lezioni, per poter intervenire in sicurezza. L’anno scolastico 2015/2016, per gli alunni della scuola primaria, inizierà in un edificio che garantirà una sicurezza maggiore e un benessere interno notevolmente più alto, la possibilità di regolare la temperatura all’interno dei locali in base all’esposizione solare, la possibilità di regolare l’intensità della luce a seconda delle ore del giorno. Inoltre lo svolgersi delle attività scolastiche per i portatori di andicap non sarà riservato ad una sola parte dell’edificio ma a tutto l’edificio. Siamo fiduciosi nella possibilità futura di poter intervenire il prima possibile anche sulla scuola media, al fine di poter mettere in sicurezza anche quell’edificio e garantire la stessa sicurezza e lo stesso benessere anche agli alunni della scuola secondaria di primo grado. Monica Russo Assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica ed Energie Rinnovabili 7 progetto ‘i care’ Oggi si parla tantissimo dei giovani: tutti si affannano a spiegarci chi sono, perché vivono nel branco un’estrema solitudine. Si colpevolizzano la scuola, la famiglia, la parrocchia, tutti luoghi a cui difficilmente si riesce a dare il volto e il nome di persone; siamo abituati a ragionare per categorie, per luoghi, senza interrogarci su chi li abiti, su quali figure esemplari essi propongano. La difficoltà sta nel trovare chi educa. Ci sono nella scuola, in casa, in parrocchia, sulla strada persone capaci di educare davvero nel senso originale del termine, di aiutare i giovani a riconoscere il meglio di sé e a trarlo fuori? Si è voluto intitolare il progetto in analogia con il verbo inglese “to care”, che significa “prendersi cura”, proprio per sottolineare l’obiettivo di far maturare, in modo particolare nei giovani, la consapevolezza del prendersi cura di sé, delle persone vicine e della comunità. Perseguire questo obiettivo significa agire su quei temi che influenzano il rapporto tra singolo individuo e contesto sociale. L’attenzione si focalizza, quindi, su due temi che sono parte integrante del “prendersi cura”, inteso come la consapevolezza che i comportamenti di ciascuno influenzano la propria sicurezza e quella di chi ci circonda, dalla famiglia alla società. Proprio questa consapevolezza permette di costituire delle buone basi per lo sviluppo dei giovani come studenti e come persone. Sviluppare la tematica della sicurezza, peraltro intesa nella sua accezione più ampia come “Sicurezza Umana”, permette di sviluppare le tematiche in una serie di attività perfettamente sintetizzabili in quattro azioni, acronimo dello stesso titolo: Conoscere, Apprendere, Realizzare, Educare “CARE”. L’originalità del progetto si basa proprio sull’approfondimento di questi temi creando una concreta e propositiva sinergia tra la famiglia, la scuola, l’oratorio, gli educatori e le associazioni per dar vita ad una rete di relazioniche permetta di unire gli obiettivi perseguiti, le metodologie adottate, le criticità emerse e i risultati ottenuti. La famiglia è punto di riferimento iniziale e imprescindibile, esempio e fucina della personalità genetica individuale. La scuola ha la funzione di trasmettere conoscenza e sapere e di rafforzare comportamenti utili al tempo 8 stesso alla persona per lo sviluppo della sua personalità, in via di formazione, e per lo sviluppo armonioso della convivenza che deve poter contare su adeguate regole di fondo condivise. Gli educatori sono chiamati a trasmettere questo insieme di conoscenze e di comportamenti per fare in modo che questi siano la base di una personale, solida e condivisa convinzione. L’oratorio, come luogo deputato all’insegnamento dei valori cristiani e alla condivisione della fede, è lo spazio in cui ognuno si sente libero di esprimere la propria singolarità. In tutte le denominazioni è comunque presente il concetto di trasmissione del sapere che esige che chi trasmette sappia di più e soprattutto lo sappia trasmettere con convinzione e passione, quindi sia un'autorità credibile. A tutti dovrebbe essere comune il sentirsi "educatori", avere cioè come stile quello di "faruscire” e valorizzare le capacità che si ritiene siano dentro ad ogni persona, capacità che sono generalmente diverse e che intessono in ogni persona quell’unico e irripetibile miscuglio che chiamiamo "personalità" che va riconosciuta, sviluppata e possibilmente resa utile alla persona stessa ed alla società intera. La nostra ambiziosa scommessa è quella di preparare le basi per una società civile consapevole dell’importanza di ricreare un senso di appartenenza che renda automatico il desiderio di condividere la propria capacità ed il proprio sapere al servizio del paese. In poche parole stimolare la futura generazione nell’impegno civico che porti ad un ricambio generazionale all’interno delle associazioni garantendo continuità a quel mondo prezioso che è il volontariato. Ai lettori alcuni quesiti nei quali porsi come interpreti e propositori di questa iniziativa: Da dove partire? Dove andare? Cosa fare? Perché partecipare? A settembre pubblicizzeremo il prossimo incontro pubblico dove gli attori di questo progetto saranno a disposizione per approfondire le intenzioni e recepire i suggerimenti da parte dei volontari e dei genitori in merito al progetto. I CARE…………. Massimo Lanfranchi Assessore ai Servizi Sociali e Istruzione “Mi sta a cuore” o per dirla con don Milani “I care” “I care”: queste due semplici parole possono riassumere il punto d’incontro tra le esigenze dei bambini, dei ragazzi, della loro famiglia ma anche della società tutta: parrocchia, scuola, comune, associazioni… Proprio queste due parole hanno sintetizzato il lavoro che è stato fatto durante quest’inverno, quando Amministrazione Comunale, Oratorio, Istituto comprensivo e cooperativa sociale Sebina, si sono incontrati per poter proporre alla comunità di Sovere un nuovo progetto che accolga bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di I grado. A partire dallo storico “Punto e virgola” si è arrivati a definire un’idea di scuola aperta extra!! Scuola aperta perché si aggiungono nuovi tempi e nuove modalità, ma anche perché coinvolge altri luoghi ed altre persone diventando così EXTRA! L’idea è quella di realizzare: uno spazio extrascuola per i bambini delle elementari e uno per i ragazzi delle scuole medie aperto tre giorni a settimana lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 17.30; Gli spazi saranno divisi per fascia d’età: i bambini delle elementari si incontreranno in oratorio e quelli delle medie alle scuole; le attività prevedono: uno spazio compiti fino alle ore 16.00: che servirà da supporto a chi ne ha bisogno e da spazio studio insieme per progetti extrascolastici per tutti gli alunni dell’istituto comprensivo. Non è uno spazio di recupero scolastico: solo un luogo dove poter fare i compiti insieme accompagnati da un educatore. uno spazio gioco/laboratorio che propone giochi o attività strutturate in modo da promuovere oltre al sapere, il saper fare e il saper essere dentro le relazioni con l’altro. Entrambi questi momenti sono indispensabili perché lo spazio vuole promuovere anche la socializzazione, l’aggregazione e nuove forme di apprendimento oltre al più classico apprendimento scolastico. Si cercherà di lavorare con i ragazzi tenendo conto di un progetto educativo che permetta loro di sviluppare e formare la propria personalità in libertà e Per info: .com/icaresovere https://www.facebook .it icare@parrocchiasovere autonomia, ma anche grazie ad una serie di stimoli nuovi, gratificanti e coinvolgenti che verranno portati settimana per settimana. Proprio in questo senso “I care” si apre ancora di più alla comunità! Speriamo infatti di poter pian piano coinvolgere associazione, gruppi o persone singole che possano venire all’extrascuola portando le proprie esperienze e competenze. Il desiderio è quello di poter offrire laboratori o attività ai ragazzi condotti dai cittadini di Sovere, quindi: se sapete fare qualcosa come attività manuali o raccontare storie, conoscete vecchi giochi, siete appassionati di fotografia, sapete lavorare il legno, siete esperti di qualcosa e avete un poco di tempo (anche solo un pio d’ore) da dedicare alla vostra comunità, mettetevi in contatto con noi e aiutateci a prenderci cura di Sovere. Gian Mario Longhi Coordinatore progetto I CARE 9 Progetto Affetto Serra Quella sera di ottobre, crediamo ci fosse un concentrato di energia positiva quando si sono intrecciati i pensieri che ognuno aveva maturato a lungo dentro di sé, così l’idea di affetTosERRA è sembrata a tutti semplicemente meravigliosa, certo non di facile realizzazione, ma una di quelle idee a cui bisogna mettere le ali …. Ali Affettuose e appassionate, che librino l’idea in alto, in voli planari capaci di traiettorie nuove, che cambino le prospettive al mondo! La serra colorata di frutti, fiori e ortaggi ci fa sentire più parte integrante della Terra, e di un mondo fatto di infiniti e a volte imprevedibili intrecci ed interconnessioni. Così l’idea ha preso forma dentro il nostro sentirci “cittadini del Mondo” dove le infinite traiettorie dell’essere, dell’autonomia, dell’appartenenza della solidarietà, dello sviluppo sostenibile e dell’inclusione hanno trovato ossigeno. E’ nata così affetTosERRA, l’idea che elaborata ha risposto al bando della Regione Lombardia per il finanziamento di progetti inerenti gli orti didattici. E noi volevamo ottenere quel finanziamento, abbiamo quindi “coltivato” la nostra idea in modo che potesse distinguersi ed essere riconosciuta in mezzo a tutte le proposte di progetti che la Regione avrebbe ricevuto dalle innumerevoli scuole lombarde di ogni ordine e grado a caccia di fondi! Abbiamo puntato al cuore! Dento la grande anima del progetto, l’idea di promuovere la cittadinanza terrestre, riconoscendo l’essenzialità dell’individualità, dell’autonomia, della diversità , l’appartenenza e la solidarietà. Si intrecciano armoniosamente due motivi per noi fondamentali, l’idea di inclusione e quella di uno sviluppo sostenibile. Sono quindi due le colonne portanti del progetto, gli obbiettivi che vogliamo realizzare concretamente. Vogliamo trasformare espressioni ormai diffuse nel linguaggio comune, come inclusione e sviluppo sostenibile, in realtà concrete e farlo passando attraverso azioni, lavoro, formazione, collaborazioni, scambi di conoscenze e competenze, attivando l’energia umana della quale il nostro territorio dispone. Pensando alla necessità di promuovere l’idea che siamo tutti cittadini del Pianeta Terra e che siamo coinvolti nelle diverse sfide che il nostro tempo ci presenta, non potevamo non mettere la scuola al centro. Pensiamo a un divenire in cui la società sia luogo per tutti in quanto persone e non perché appartenenti ad una “speciale categoria”. A questo proposito forte e puntuale, all’interno del nostro Istituto, si è sentita la presenza e il richiamo dei genitori in particolare di bambini con disabilità (GenitoriACCA). Grazie al dibattito aperto in questa ulteriore esperienza, la nostra scuola sta cercando di trasformare quotidianamente la parola inclusione in una realtà concreta. Vogliamo davvero che la scuola sia per tutti, che diffonda la cultura della partecipazione, sia il luogo per eccellenza nel quale si realizzino le tante possibili e necessarie inclusioni. Il progetto nasce proprio nell’ambito di questo dibattito 10 ” serra. Progetto “affetto coltivare r pe o Un orto didattic la scuola ha o Istituto Comprensivo Nei mesi scorsi il nostr liz o di concorso per la rea partecipato ad un band co promosso dalla Retti zazione di un orto dida o presentato è risultato ett og pr Il gione Lombardia. i classificato al terzo po os nd se essere vincitore, es ole scu 0 20 re ionale su olt sto della graduatoria reg ole di Sovere avranno scu le e partecipanti . A brev rraiamo chiesto a Luca Ca un orto speciale….Abb di A CC iA or ciazione Genit ra, presidente dell’asso parlarci di quest’idea. aperto. E’ un progetto ambizioso, non ci accontentiamo infatti di una scuola inclusiva, ma vogliamo che l’anima dell’inclusione si diffonda attorno, esca dalle classi e contagi il territorio! Crediamo che sia tempo di agire, di “fare insieme”, perché il seme dell’inclusione sbocci e produca frutti! Così abbiamo pensato di metterci al lavoro e costruire una serra: un luogo colorato dalla natura, dai suoi frutti, ortaggi e fiori, un luogo di incontro, di scambio di esperienze, un vero e proprio laboratorio, dove si impara facendo, e trovando soluzioni insieme. L’ardua impresa vuole avvalersi della partecipazione di genitori, nonni, bambini, ragazzi e altri cittadini volontari che arricchiscono con il proprio sapere e il proprio saper fare il progetto. Non meno importante l’obiettivo di diffondere una cultura della sostenibilità. Con la serra intendiamo dare vita ad un incubatore di pratiche di orticoltura responsabile. Intendiamo l’orto come il luogo dello scambio tra generazioni e del rispetto dei cicli della natura, della biodiversità e non ultimo come il luogo che rende possibile l’interiorizzazione di comportamenti sostenibili e nuovi stili di vita. Abbiamo pensato ad un luogo che si collochi proprio topograficamente al centro della comunità locale, che permetta alla scuola di varcare la propria soglia ed uscire, andare fuori, oltre le proprie mura. Il progetto si realizza infatti proprio in una zona dismessa del paese di Sovere, il vecchio bocciodromo ormai da tempo disuso … Questo progetto ambizioso ha trovato un sostegno fondamentale dall’Amministrazione Comunale che si è prodigata con l’ufficio Tecnico e la Giunta a rendere fattibile la nostra idea e le conseguenti richieste. L’idea è piaciuta in Regione, su oltre 200 partecipanti ci siamo piazzati al terzo posto! Adesso bisogna cominciare a rimboccarsi le maniche e ci auguriamo davvero che la serra possa vantarsi come luogo di partecipazione di tutti e di inclusione…. Luca Carrara Presidente Associazione GenitoriACCA …SCUOLA INCLUSIVA..! SCUOLA ESCLUSIVA… Giovedì 28 maggio una serata da ricordare L’orchestra Bequadro in tour Dopo le esibizioni del 24 e 25 aprile nell’ambito della Festa della Liberazione a Sovere, i ragazzi dell’orchestra Bequadro si sono esibiti a Lovere lo scorso 28 maggio nella serata dal titolo L’eco delle note nascoste ed a Brescia, in piazza della Loggia, il 20 giugno nell’ambito della Festa della Musica. Chi volesse ascoltare i brani dell’Orchestra, o il rap composto da una classe delle medie, li può scaricare dal sito della scuola www.icsovere.it. Gelato - Yoghurt frappè - crepes semifreddi L’ECO DELLE NOTE NASCOSTE”…è l’idea di dar voce a tutte quelle emozioni che silenziose aleggiano nell’intimo di ognuno di noi, non hanno ne forma ne colore e a volte sono pure cosi leggere da non avere gravità…ma esistono e sono in continuo fermento, desiderose semplicemente di farsi sentire…e allora quale voce migliore se non quella della musica che nella sua universalità sa cogliere le vibrazioni che ognuno di noi ha in dote frutto della vitalità che scaturisce per il solo nostro esistere…… Ecco allora il DOVERE di dar voce al DIRITTO delle EMOZIONI… Il 28 maggio si è svolta una serata musicale a conclusione dei laboratori strumentali delle diverse scuole del territorio promossi dal CTI (Centro Territoriale Inclusione) dell’Alto e Basso Sebino, con il fine di promuovere l’inclusione di alunni diversamente abili. Hanno partecipato all’iniziativa la Scuola primaria di Tavernola, Scuola Paritaria Angelo Custode di Predore, Scuola secondaria di primo grado di Adrara San Martino, Scuola secondaria di primo grado di Tavernola e Sovere. L’associazione dei GenitoriACCA ha collaborato alla realizzazione della serata da dietro le quinte, sul palco invece la presenza straordinaria di Cristina Donà è stata fondamentale per creare quell’alchimia fra at- tori e pubblico che solo la musica sa fare, vogliamo qui rimarcare il nostro grazie a lei: “…per come in modo travolgente ha unito il suo entusiasmo al nostro nel rincorrere quel sogno di dare ad ognuno la propria voce”. La strada che stiamo percorrendo per scovare e ascoltare “ L’ECO DI TUTTE QUELLE NOTE NASCOSTE” è quella giusta? …forse a volte troppo in salita, altre impervia e altre ancora nascosta… ma il fatto di non sentirci soli è la spinta che ci porta avanti di giorno in giorno… Via del Cantiere, 15/F (Porto Turistico) Lovere (Bg) - tel. 347 4654992 11 Vogliamo condividere il motto di questa serata: “ NON CI SERVE CHE SIA FACILE…CI BASTA CHE SIA POSSIBILE “ Fondamentale è stata anche la presenza nell’orchestra di Sovere della voce di Alessandro Ducoli che ha reso la performance veramente unica e di alto livello. A questo punto dobbiamo porci però una domanda… Ma chi è un figlio diversamente abile?!? …ogni figlio nasce come un capolavoro…ma ci sono dei figli che sono dei “diversamente capolavori”… Ma cos’è e com’è questo “diversamente capolavoro”?!? Se vi chiedessimo di citare una torre famosa in Italia, probabilmente la maggior parte di voi direbbe la torre di Pisa…perché??? …ma semplicemente perché storta!!! ....eccolo un “diversamente capolavoro”…non più bello rispetto agli altri ma è particolare e unico, certo ha bisogno di più cura, controllo e attenzione… ma alla fine ne vale la pena anche solo per l’idea che esiste una gravità che sa andare oltre le geometrie… Ecco ci sono figli che sono come la torre di Pisa sono dei “diversamente capolavori” e hanno bisogno di più cura e premura perché sono unici…avete mai visto dei turisti fare foto simulando di appoggiarsi ad una torre dritta…?...no vero!...solo ad una torre storta!!!!...a volte essere inclusivi è essere un po’ come quei turisti che senza toccarla sono in posa per sostenerla…con l’intento non di raddrizzarla ma semplicemente di non farla cadere …custodendola cosi com’è……e vi assicuriamo che a volte anche solo l’intento di tutti verso un’unica direzione può spostare anche il corso inesorabile delle cose… La serata è stata coinvolgente a tal punto che ognuno presente in sala (ed eravamo davvero tanti) si è sentito protagonista a prescindere dal ruolo che in quel momento occupava; se tutto ciò è successo è semplicemente perché quando la passione precede ciò che fai si diventa contagiosi! Un’altra protagonista che ha reso l’evento unico nel suo genere è stata la SCUOLA con gli insegnanti, assistenti educatori e Dirigenti che si sono spesi affinché la parola INCLUSIONE prendesse forma e peso, per diventare punto di partenza per un progetto di più ampio respiro che coinvolgerà tutte le realtà scolastiche del territorio. Vedere sul palco ragazzi che si mettono in gioco con i propri compagni diversamente abili con quella disarmante naturalezza che non può fare altro che concederci il lusso di sognare che quegli stessi ragazzi un domani vivranno con la stessa naturalezza un possibile incontro con la disabilità e diversità sui luoghi di lavoro o negli ambienti di vita sociale… Colgo la circostanza per riconoscere che la nostra scuola non perde occasione per muoversi in modo singolare verso un’apertura significativa a tutto ciò che fa della scuola una SCUOLA INCLUSIVA. Luca Carrara Presidente Associazione GenitoriACCA 12 Sempre bello LOTTA Cambio in Consiglio i la, a causa degli impegn Nelle settimane scorse veSo o spesso lontano da vorativi che lo tenevan a vic Ci Belotti della Lista re, il consigliere Matteo o su ato le dimissioni . Al per Sovere, ha rassegn ele munale subentra Mich t posto in Consiglio Co data la delega allo spor Lotta, al quale è stata affi ed in bocca al lupo a guri ed al tempo libero. Au Michele e Matteo Il Consigliere Michele, 50 anni, vive con la sua famiglia a Sovere. Da giovane, di pari passo con l’impegno scolastico svolto con profitto, ha praticato diverse attività sportive conseguendo risultati più che soddisfacenti in campo Provinciale e Regionale. Lo sport però non solo gli ha riservato gioie, ma anche insegnato, attraverso a volte il dolore degli infortuni, ad affrontare quelle difficoltà che, così come nella vita, fanno parte di ogni attività sportiva. Oggi, da adulto, da genitore, vive lo sport attraverso il sostegno dato al figlio dedito all’atletica. Questo gli permette di comprende quali sacrifici e quale impegno siano richiesti alle famiglie che supportano i figli nella pratica sportiva. ll Consigliere Lotta inoltre conosce anche l’impegno, avendovi svolto ruoli di presidente, segretario ed anche volontario, delle varie associazioni sportive. Un lavoro, quello delle associazioni, silenzioso e che, tuttavia, quando è ben organizzato, quando è sostenuto da una programmazione minuziosa e sospinto dalla determinazione e dall’entusiasmo, porta a risultati sorprendenti. Essere delegato allo sport è dunque per il Consigliere Lotta anche consapevolezza di una grande responsabilità. La responsabilità di valorizzare e sostenere la passione di tutte quelle persone che tanto danno allo sport, venendo incontro alle esigenze dei ragazzi, delle loro famiglie e delle associazioni di una miglior accessibilità alla pratica sportiva. E’ dunque cosa ben nota al Consigliere Lotta che la situazione delle strutture sportive attualmente presenti nel nostro paese non è certo la più felice: i due impianti che potrebbero ospitare incontri di basket (attività scomparsa dalle palestre di Sovere, ma che si sta pensando di riproporre per la prossima stagione) non sono forniti delle gradinate necessarie per ricevere gli spettatori, la pista di atletica leggera è sostanzialmente inutilizzabile, la condizione del sito del bocciodromo (che non può oggi che veder cambiata la propria destinazione d’uso), le non certo buone condizioni in cui si presentano sia i campi da calcio oratoriali che il campo da tennis comunale, le difficoltà che la società calcistica soverese più importante deve superare per poter rinascere. A questo stato delle cose è necessario fornire delle so- A(re) per lo sport! una serata che riconosca il valore e l’impegno sportivo dei “nostri” atleti. luzioni. Piace segnalare alcune attività sportive che saranno reaLa buona volontà e l’impegno di lizzate sul territorio comunale durante l’estate 2015: questa amministrazione si è evi- - Parco senatore Silvestri: al mattino, ginnastica per tutdenziata nel meeting avuto con le ti. Qualcuno l’ho definita “risveglio muscolare”. L’atassociazioni sportive, il cui esito tività ginnica prevede prezzi molto contenuti. A breve positivo è stato frutto della impo- sarà pubblicizzata con manifesti. stazione costruttiva ed efficace con - Mercoledì 16 luglio 2015, “SPORT GIOVANE 2015” cui si è svolto il confronto. proposto dal CSI (Centro Sportivo Italiano), U.P.E.E. Altro motivo di vanto per l’Am- (Ufficio della Diocesi di Bergamo) e dall’Oratorio di Soministrazione è l’essere riuscita ad vere. <il paese si popolerà di 1500 ragazzi che arriveottenere i finanziamenti per la ri- ranno dai diversi oratori della provincia per fare festa in strutturazione, iniziata il 9 giugno, via Roma. I commercianti, sono stati all’uopo invitati a non solo della scuola primaria ma collaborare all’evento offrendo i prodotti migliori delle anche della palestra ad essa annessa. proprie attività commerciali. Ai residenti delle vie inteE’ tuttavia chiaro che si sente la necessità anche di cre- ressare si chiede tolleranza e pazienza per il disagio che are nuovi spazi. l’attività provocherà. Il Comune di Sovere si è attivato E’ in questa direzione il lavoro dell’Assessore Moni- per sostenere l’iniziativa anche con il proprio personaca Russo. Si stanno predisponendo tutti “i documenti”, le. necessari per poter intercettare eventuali futuri bandi - 26 luglio 2015 domenica “quarta de löi in corsa” GARA per la realizzazione anche di una nuova palestra o di un NON COMPETITIVA di corsa di montagna. L’attività nuovo centro sportivo comunale. Alcune persone riten- che vede impegnati Comune di Sovere, Associazioni Sogono questa attività superflua, priva di benefici nell’im- veresi e partner esterni. Novità per il 2015: sono previsti mediato, ma questa Amministrazione invece intende premi in denaro per i primi atleti che raggiungeranno il occuparsi già oggi di quello che potrà essere il traguardo in località Possimo a quota 935,6 mt. futuro: il farsi trovare cioè pronta qual’ora, un slm. dope aver percorso 5,7 km. domani che non si ritiene troppo lontano, nuovi - venerdì 7 luglio 2015 Sovere Night Running , finanziamenti potranno essere messi a dispositappa del circuito “corri nei borghi”, si svolgerà zione dal Governo per chi sarà subito in grado una gara podistica in notturna. di recepirli. - domenica 30 agosto 2015 Trofeo Comune di Veniamo ora alle iniziative prossime previste. Sovere gara ciclistica riservata alle categorie - Lo sport ha un’anima. Un’anima che è consergiovanissimi vata negli archivi di ogni Associazione Sportiva. Il giovane sportivo - sabato 12 settembre 5 trofeo ski-roll SOVEREL’Assessorato allo sport intende “portar fuori” Lotta, anni ‘80 Bossico, dagli archivi quest’anima e renderla pubblica. - sabato 12 settembre 2015 Video e immagini Si è pensato di realizzare una serata celebrativa durante dello sport a Sovere la quale ricordare la storia, gli atleti e i risultati sportivi - domenica 13 settembre 2015 “SI GIOCA IN CENTRO... soveresi più importanti. Cogliamo l’occasione, al fine TOCC INSÈMA - festa dello sport. di rendere l’evento più completo e partecipato, per invi- Quando le realtà sociali e sportive si mettono insieme, tare chi, associazioni sportive o privati cittadini, avesse ognuna con le proprie competenze e capacità, i risultati documentazioni fotografiche e/o video di farle perve- diventano davvero notevoli. L’assessorato allo Sport di nire all’Assessorato possibilmente entro il 10 Agosto. Sovere può fare molto per le associazioni, ma è impor- E’ stato chiesto alle associazioni di segnalare sia gli tante che le Associazioni si rendano promotrici di iniatleti, sia soveresi sia semplicemente tesserati nelle as- ziative per il Comune di Sovere. sociazioni soveresi, che hanno ottenuto i risultati più Michele Lotta significativi, allo scopo di ritrovarsi TöCC INSÈMA in Consigliere delegato allo Sport ed al Tempo Libero 13 ASPETTANDO UN FRATELLO Tutto è iniziato dopo che mia zia ha ritrovato in un vecchio comò alcune lettere che suo fratello Castellani Angelo, classe 1921, scrisse alla famiglia durante la guerra e durante il periodo di prigionia. Prima di allora avevo sempre sentito dire da mio padre che suo fratello Angelì (soprannominato “Reale”), partito e mai ritornato, era disperso negli “Stati Balcanici” ma non sapevo della sua prigionia. Ma andiamo con ordine. Nessuno ricorda con precisione la data in cui lo zio Angelo è partito. Solo lo zio Attilio, che all’epoca aveva circa dieci-dodici anni, ricorda che il giorno della partenza di suo fratello la famiglia, che viveva in “Penisia”, era impegnata a togliere le foglie di gelso, usate come cibo per i bachi da seta che la nonna allevava. E ricorda che, durante il saluto, gli disse “Verrai a darmi il cambio!”. Ultime parole che dopo oltre settanta anni risuonano ancora nelle sue orecchie. Mio zio Angelo indossò il grado di Sergente quando si trovava presso il 110° Reggimento Artiglieria di Marcia in San Nicola a Caserta. Venne poi trasferito con tale grado all’88° Gruppo autonomo Artiglieria Costiera P.M. 82 in Grecia. Qui, in seguito, venne fatto prigioniero dei tedeschi e successivamente trasferito in Germania da dove risulta disperso dal dicembre 1944. Dalle lettere si capisce che scriveva parecchio alla famiglia per informare della sua situazione ma allo stesso tempo voleva avere informazioni dettagliate dei genitori e dei fratelli, soprattutto dei tre impegnati in guerra. Purtroppo la nonna non sempre rispondeva o la corrispondenza non gli arrivava e lui non si spiegava la ragione. Al termine delle lettere aveva sempre un pensiero e un ricordo per tutti: fratelli, zii, cugini e nipoti. Molto bella è la lettera (riportata) in cui chiedeva dei pantaloncini e si raccomandava alla nonna di non fargli fare brutta figura, di scegliere una bella stoffa e poi di farli provare ai fratelli per non sbagliare la misura. Nelle lettere scritte durante la prigionia, invece, diceva di essere nella zona della Bulgaria ma di non poter dire con precisione dove si trovava. In una di queste, scritta la prima domenica di maggio, sperava che i cugini avessero trascorso una bella giornata alla festa al Santuario della Madonna mentre lui si trovava fra “quatto reticolati” in attesa del giorno seguente per uscire a lavorare. Sono lettere molto belle e toccanti soprattutto quando rassicurava la nonna del suo ritorno insieme a quello dei fratelli che come lui erano in guerra e ogni volta che le rileggo mi viene la pelle d’oca. Un giorno i miei figli mi hanno detto: “Pensa se lo zio fosse ancora vivo! Forse ha perso la memoria e si è rifatto un’altra vita”. Voglio credere che sia andata così. Io questo zio purtroppo non l’ho mai conosciuto ma ne ho sempre sentito parlare proprio perché in 14 Pubblichiamo la toccante storia di un giovane soverese, Angelo Castellani, mai tornato dalla guerra. Quello che proveremo a fare nei prossimi mesi sarà il richiedere al Presidente della Repubblica Mattarella che gli venga conferita l’Onorificenza in quanto internato nei campi di prigionia nazisti. Purtroppo la vicenda di Angelo non è isolata, vi sono altri soveresi di cui, dal 1945, non si hanno più notizie. famiglia è rimasto vivo il suo ricordo. Era un giovane bello e molto buono che sicuramente avrebbe avuto tanto da raccontare ed insegnare. Si dice che la speranza è l’ultima a morire. Io credo che fino a pochi anni fa una speranza ci sia stata. Penso che se avessero detto a mio padre e agli zii ancora viventi che il fratello tanto aspettato era in capo al mondo, l’avrebbero sicuramente raggiunto con qualsiasi mezzo, perché in loro è sempre rimasto vivo il desiderio di poterlo riabbracciare. Michela Castellani P.M. 82 3 luglio 1943 Mamma carissima Non immaginerete mai la gioia e felicità provata oggi nel ricevere vostre notizie, prima sentendo che la famiglia si trova in ottima salute come è la mia al presente, fui un po’ mal composto giorni orson passati ma ora tutto va bene più febbre ne mal di testa. Mamma non preoccupatevi che il vostro figlio non s’arrabbia se non riceve posta dei suoi genitori, io so che appena potete mi fate subito riscontro alla mia corrispondenza. Mamma cose importanti da dirvi non ne ho perché vi ho appena scritto, vi ripeto che ho compreso tutto il buono stato di famiglia abbiate pazienza che il buon Dio vi manderà anche la cosa più desiderata cioè l’acqua. Sento pure che il fratello Battista stava in partenza per la Grecia vi raccomando appena avete nuovo suo indirizzo inviatelo subito a me così gli posso scrivere. Cara mamma Io vi invio questo modulo per spedirmi un piccolo pacchetto, vi raccomando però di non oltrepassare i limiti del peso, peso esatto. Mi occorrerebbe un paio di pantaloncini corti perché qua fa assai caldo da borghese intendiamoci d’un colore piuttosto grigio verde o altrimenti un po’ scuri, però vi raccomando che sia roba non proprio indecente comprate la stoffa un po’ bella perché sapete non è come essere soldato di fronte ai compagni miei, Sergente non voglio far brutta figura, la gamba deve essere molto corta quattro dita non di più la misura prendetela su Gino o Emilio fateli bene. Poi mi occorre un tubetto di dentifricio con lo spazzolino un boccettino di inchiostro una busta di carta via aerea senza bolli quelli li ho io qua una magliettina con spallini bianca se l’avete una scatola di borotalco se avete un po’ di sapone per lavare perché altrimenti qua si vola di carri armati, altro fate ciò che volete voi potete pensare che cosa occorra ad un soldato fate attenzione se mettete qualcosa per mangiare perché se ne va a male, il più che vi raccomando sono i pantaloncini con le tasche davanti come quelli alla zuava che ho i passanti bei larghi e una tasca dietro per il portafoglio, che siano fatti molto bene spendete un po’ molto adoperate quelli del mio vaglia che vi ho spedito. Sento che quelli da Berzo non c’è stato nessuno a portarvi dei soldi, non fa nulla se non vengono ci combineremo al mio ritorno non andranno perduti. Quando mi scrivete ditemi qualche cosa riguardo al libretto della banca se me l’avete fatto oppure fate a meno io non vi dico nulla fate come volete voi tutto ciò che voi fate è sempre ben fatto io sono sempre contento. Mamma riguardo alla mia fidanzata andiamo avanti molto bene, sono contento che il nostro carattere si trova abbastanza bene, se Iddio mi proteggerà che mi faccia tornare sano e salvo da chi tanto mi attende allora se voi permetterete ci uniremo, come fu destinato da io e lei. Perché mi avete detto che due fogli in una lettera non vanno mandatene pure due che vanno lo stesso avete capito mandatene pure due che vanno lo stesso avete capito scrivete molto a lungo così mi passa un po’ di tempo a leggerla ditemi le novità che c sono a Sovere. Mamma badate che il buono vale fino alla fine di Agosto e poi basta pensateci voi. Termino salutandovi caramente tutti in famiglia in particolar modo voi mamma e babbo chi mai vi dimentica sono il vostro Angelo ciao baci Scrivetemi subito mamma siete contenta dei miei soldi di più non ne posso mandare li devo spendere qua bevendo un litro di vino ci vuole 2400 £ e bisogna spenderli qua. Ciao 15 Con la Festa della Liberazione si è chiuso il percorso nella memoria iniziato il 17 ottobre dello scorso anno con la rievocazione del settantesimo anniversario della fucilazione di Daniele Spada. Folta ed attenta è stata la partecipazione a quella serata ed a quelle che si sono succedute. Volevamo risvegliare e raccogliere i ricordi e ci siamo riusciti. L’avvenimento attorno al quale si sono registrate opinioni o testimonianze non sempre coincidenti tra loro è quello dello scampato incendio di Sovere e dei giorni che lo hanno preceduto. Lo premetto subito non ho nulla da aggiungere ai fatti già noti e scritti, ho semplicemente ascoltato le persone che in questi mesi mi hanno avvicinato e mi hanno raccontato ciò che hanno visto o sentito dire. Non sono pertanto in grado di portare novità su quello che fu il ruolo avuto da Pergolini, da don Valsecchi o da eventuali altre persone che quell’otto dicembre 1944 si recarono in municipio per provare a salvare il paese. Nei giorni successivi alla cattura in Malga Lunga della squadra di Giorgio Paglia avvenuta il 17 novembre 1944, a Sovere in località Betuna viene catturato da due partigiani un diciottenne milite della Tagliamento, Lauro Cassiolari che, di ritorno da un rastrellamento in Valle Camonica, si era recato in casa dei nonni per fargli visita. Ironia della sorte, l’8 dicembre 1944, nel giorno in cui fascisti e tedeschi minacciano di bruciare il paese per ottenerne la liberazione, a Maslana, sopra Valbondione, i partigiani lo fucilano. Dopo settant’anni la vicenda e soprattutto la data della sua cattura hanno ancora contorni non chiaramente definiti. Nella storiografia partigiana la cattura del Cassiolari viene fatta risalire ai giorni immediatamente successivi al 17 novembre, comunque prima del 21 novembre ’44, data di fucilazione dei partigiani. Obiettivo dei partigiani era quello di scambiarlo con i compagni fatti prigionieri in Malga Lunga. Nei mesi scorsi la stampa locale (Araberara) e quella nazionale (Corriere della Sera) hanno ripreso questa vicenda, sottolineando un particolare già noto agli esperti: a Bergamo presso gli archivi dell’ISREC, nella documentazione di Giovanni Brasi, Comandante della 53a Brigata Garibaldi, c’è una lettera (ritrovata da Matteo Alborghetti, giornalista soverese, autore di libri sulla Resistenza locale e che pubblica quella lettera nel suo libro 8 dicembre 1944 Lo scampato incendio di Sovere) scritta dal Cassiolari alla fidanzata e datata 22 novembre. Dove si trovava Lauro Cassiolari il 22 novembre quando scrisse quella lettera? Era già prigioniero dei partigiani o venne catturato successivamente? Le opinioni sono contrastanti. Certo è che se fosse stato catturato dopo il 21 novembre, data della fucilazione di Giorgio Paglia e della sua squadra, viene meno la possibilità dello scambio dei prigionieri. Ho cullato l’idea di potere risolvere questo quesito intervistando una delle persone che ha incontrato Lauro Cassiolari pochi minuti prima della sua cat- 16 viaggio tura. Ma niente da fare, la persona non ricorda la data esatta. Quindi il rebus, almeno per ora, resterà irrisolto. Qualcuno continuerà a sostenere che quella lettera è stata scritta durante la prigionia e per questo motivo è stata ritrovata nei documenti del Comandante Montagna. Altri sosterranno che quella lettera è la prova che Lauro Cassiolari è stato catturato nei giorni successivi. La chiacchierata fatta con questa persona mi ha affascinato. Mi ha raccontato la guerra, la curiosità, la fame, vista con gli occhi di un ragazzo. Il suo nome è Aldo Zanni, per molti (non me ne voglia, ma così capiscono tutti) è Aldo Bescot. Nato nel 1934 in Normandia nel nord della Francia. Il primo tedesco in divisa lo ha visto nel villaggio dove viveva nella provincia di Caen. Nel 1941, la nonna materna ha problemi di salute e lui, orfano di madre, con il padre torna a Sovere. Il padre si risposa. Morirà a 36 anni nel 1946. A Sovere abita in fondo ai Moela, se preferite in cima alle scale larghe di fronte all’Opera Pia, l’attuale Palazzo Silvestri che in quegli anni è una caserma ed ospita i Lupi di Toscana. Nell’edificio a fianco, la filanda, ci sono dei bersaglieri. In casa di Aldo c’è una radio, capita che i militari, dall’altra parte della strada si assiepino per ascoltarla. Allora Sovere non era come è oggi. Nella zona del bar delle piante ci sono pochissime case. Siamo alla periferia del paese. L’otto settembre del ’43 tutti i militari fuggono. Ci si arrangia alla bella e meglio. La mamma di Aldo fornisce indumenti civili a tre militari. Si aiuta come si può. Mesi dopo nella stessa casa ed in quelle vicine verranno nascosti anche degli ebrei ungheresi. Nei giorni successivi all’8 settembre bisogna stare attenti. Per il paese si aggirano strani personaggi. Bussano alla porta due persone che si qualificano come partigiani. Vogliono sapere dove sono le armi nascoste, quelle abbandonate dopo la fuga dai soldati di stanza nel Palazzo Silvestri. La madre insospettita chiede loro i documenti. Nel mostrarli ad uno dei due cade una tessera del partito fascista. Un vicino di casa, Faresin, avverte la mamma di Aldo che si tratta di militi e le consiglia di recarsi a sporgere denuncia contro i due presunti partigiani. nei ricordi Pochi giorni dopo l’otto settembre arriva una colonna di tedeschi per arrestare i militari italiani di stanza a Sovere. Ma all’Opera Pia non c’è più nessuno. Sono tutti scappati. Nella memoria di Aldo quella è una delle poche volte in cui i tedeschi sono stati a Sovere. Chi operava in paese erano solitamente i fascisti. Dopo l’otto settembre sono tanti i giovani soveresi che si devono nascondere, vivono alla macchia per non aderire ai bandi di chiamata alle armi. Sono trascorsi settant’anni ma Aldo mi traccia in modo preciso chi e dove si nascondeva. Vivo è anche il ricordo del brigadiere dei carabinieri, ucciso sui colli di Fonteno, che per mesi ogni notte ha perquisito le case dei giovani soveresi alla macchia, con l’intento di sorprenderli e catturarli. Parliamo della scelta partigiana, osservo che qualcuno prende la strada della montagna per scelta, altri per sfuggire ai bandi della RSI. Osservo che per giovani di 25 anni, magari con figli piccoli è più difficile fare questa scelta, in quanto si rischia il ricatto. La sua risposta mi gela. A Sovere uomini di 25 anni con uno o più figli non ve ne erano molti. Le classi del 1920, ’21, ’22 erano sui campi di battaglia da anni. Quelli della guerra sono anni di miseria. Aldo divide i soveresi in tre grandi categorie. La plebe che ha cercato di sopravvivere in quegli anni di stenti. Le famiglie benestanti che sono state toccate marginalmente da fame e miseria e le famiglie dei gerarchi locali. La sua analisi si concentra soprattutto su quest’ultima categoria. Mi fa notare che nell’autunno del ’44 era ormai chiaro a tutti che il crollo del regime fascista era solo questione di tempo. Pertanto molte persone che avevano avuto un ruolo, seppur minimo e locale, nel regime, avevano, per opportunità, adottato un profilo basso. Soprattutto a queste persone conveniva riabilitarsi agli occhi della popolazione e in quest’ottica mi invita a rileggere i fatti dello scampato incendio di Sovere. Indica nomi e cognomi dei fascisti locali ed osserva, con rammarico, che molte di queste persone hanno fatto alla svelta a sistemarsi anche nel dopoguerra. Mi spiega che nelle scuole elementari del paese erano acquartierati i giovanissimi militi fascisti della Muti e la sua classe, la terza elementare, aveva l’aula proprio li vicino, sopra il municipio. Il racconto si sposta ora sulla prima volta che gli occhi di un ragazzo hanno visto un soldato morto. Era un capitano fascista, ucciso il 18 ottobre ’44 nella battaglia di Corna Lunga. Lo hanno trasportato in paese avvolto in una coperta e lo hanno caricato su uno dei camion parcheggiati davanti alla chiesa di San Martino. Aldo mi racconta di aver visto anche Giorgio Paglia. “Verso sera andavano nella zona di Ranch. La fame era tanta e la speranza di mangiare qualche fico non abbandonava mai. Tornando verso il paese nella zona del malat, sopra il cimitero vedemmo un gruppo di partigiani. Qualcuno ci disse che si trattava di fascisti travestiti. Più tardi arrivò la conferma. Erano partigiani.” 17 azione festa della liber absoprattutto ai ragazzi Il 24 e 25 aprile, grazie di i rni intensi e bellissim biamo vissuto due gio o este pagine ci raccontan festa. Le immagini di qu tancui hanno partecipato di questa iniziativa ha tissime persone Dai ricordi affiora anche la fucilazione di sette dei 13 martiri tra Sellere e Poltragno. Il camion si fermò nella zona del bar delle piante. Sopra c’erano le persone sedute ognuno sulla sua bara. Siamo all’autunno del ’44. I ricordi di Aldo sono un fiume in piena. “I nonni abitavano poco sopra la Parrocchiale. Li c’era un calzolaio. Anche i partigiani venivano a far aggiustare le scarpe. Non c’era campanello, ma spingendo il portone d’ingresso, dal frastuono, tutti sapevano che qualcuno era alla porta. Quando quella sera di novembre qualcuno, inaspettatamente, si annuncia alla porta, i nonni di Aldo restano basiti. Tutti si aspettano, ma non Lauro Cassiolari. Che conoscono. Provano a farlo desistere dall’andare a trovare i suoi nonni. Nulla da fare. Lauro Cassiolari va incontro al suo destino”. Aldo mi fa notare un particolare che mi gela: Italo Caracul, uno dei due partigiani che catturerà Lauro, aveva un anno più di lui. E’ del 1933. Aveva 11 anni. I ricordi continuano. Mi racconta di quando con amici sta facendo il bagno all’Antreada, sentono le campane e decidono si salire al Santuario. Poco sotto il convento dei frati si fermano a giocare su un ponticello. Sotto vi trovano dei sacchetti con dentro dei cotechini gialli, dei caricatori e qualcosa che sembra un ordigno. Li prendono. Fortunatamente non hanno fiammiferi. Qualcuno subito dopo li vede e gli intima in malo modo di riportare il tutto dove lo hanno trovato. Il ricordo va a due ragazzi del paese, del ’32 e del ’34 che appena finita la guerra trovano delle bombe a mano e muoiono nel provare a sconfezionarle. Probabilmente chi ha vissuto quegli anni ha ricordi molto simili a quelli di Aldo. Sicuramente si augura che nessuno debba rivivere quelle esperienze. Congedandomi Aldo mi dice che se interessa lui ha un sacco di materiale, ritagli di giornale sul primo dopoguerra. Penso proprio che nei prossimi mesi bisognerà riaprire gli archivi della memoria e provare a raccontare come l’Italia, ma in particolare Sovere vissero gli anni dopo il 1945. Grazie Aldo Bescot per la chiacchierata. Danilo Carrara Consigliere delegato al Bilancio, Cultura e Informazione 18 Foto Paolo Forchini 19 I PESCATORI COMPIONO QUARANT’ANNI L'APSD Soverese, allora SPS, nasce a Sovere nel 1975 dalla passione di coloro che sarebbero stati i primi componenti della Società: -Ettore Vigani (Presidente) -Ermanno Moretti -Pierluigi Carrara (Vicepresidente) -Roberto Canini -Cesare Bianchi (Segretario) -Secondo Capoferri -Costante Lanfranchi -Antonio Giupponi -Fabio Lanfranchi - Angiolino Ricchi La prima sede sociale si trovava presso i locali sottostanti al bar Le Piante, successivamente avvenne il trasferimento sulla sponda opposta del fiume, presso un altro bar, il bar Rossi. 1980 Negli anni ’80, con il crescere della Società nacque l’esigenza di una sede più adeguata. Grazie all’accordo fra Sempre emozionante vedere i bambini che si avvicinano per la prima volta al mondo della pesca Facebook SPS Soverese rnati sull’attività Se volete restare aggio “mi piace” su dei pescatori mettete un SPS Soverese l’allora SPS e il socio Francesco Porielli, il trasferimento avvenne in via Cavour a Sovere, dove da più di trent’anni è il punto di ritrovo per tutti i soci e i concorrenti delle gare e dei raduni. 1993 Nel 1993 un riconoscimento speciale per meriti sportivi viene conferito alla Società, direttamente dalla FIPSAS: la Stella di Bronzo, onorificenza gelosamente conservata in sede. Altrettanto importante la vittoria nel 2008 del Campionato del Mondo di Pesca alla Trota di colui che un tempo era un "Pierino", Fabrizio Carrara. 2009 In tutti questi anni tutti i membri del consiglio e i soci hanno fatto molto per l’interesse comune di salvaguardia del torrente Borlezza, nonché per aggregare persone di ogni età, accomunate da un’unica passione, l’età dei pescatori, infatti, varia dai 6 anni dei Pierini, agli “anta” inoltrati dei veterani. Nel 2009, avvenne il cambio del nome, da SPS (Società Pescatori Sportivi) in APSD (Associazione Pesca Sportiva Dilettantistica). Oggi La Società negli ultimi anni con il contributo del Comune organizza un Corso di Pesca Gratuito per ragazzi delle elementari e medie con buona partecipazione. Con la famiglia Lanfranchi dedica un Raduno alla memoria del socio fondatore Lanfranchi Costante con semina di trote grosse (trotone). L’anno scorso ha organizzato La Festa del Pescatore in Oratorio. Oggi, dopo quarant’anni di attività, l’APSD vanta l’iscrizione di oltre 150 soci, e l'augurio è che diventino sempre di più... e ricordatevi, “se dai un pesce ad un uomo si nutrirà per un giorno, se gli insegni a pescare si nutrirà per tutta la vita!” Un ringraziamento al comune per questo spazio. Il Consiglio APSD Soverese 20 Un anno… con il Comitato Genitori! Anche questo anno scolastico è giunto al termine e, prima delle meritate vacanze, è tempo di stilare un bilancio anche per il Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo di Sovere - Pianico e Bossico. E’ stato un anno davvero impegnativo, denso di impegni e tante soddisfazioni. Il 2014 è l’anno in cui abbiamo dato il benvenuto al nuovo dirigente scolastico prof. Salvatore Lentini. Da subito il preside ha mostrato interesse per le nostre attività e ci ha coinvolto condividendo con noi progetti , fornendoci stimoli e dimostrando grande considerazione del ruolo dei genitori all’interno della scuola. I genitori che fanno parte del Comitato lavorano non solo inventando modi sempre nuovi per raccogliere fondi ma, per quanto possibile, donando un po’ del proprio tempo pensando che ognuno di noi è prezioso nel percorso che i nostri figli stanno affrontando. Quest’anno, per esempio, tra le numerose attività, il Comitato ha organizzato la castagnata con raccolta fondi e ha finanziato il progetto di madrelingua inglese alla scuola dell’Infanzia. Alla scuola primaria invece il Comitato genitori si è impegnato organizzando il Piedibus, compreso di colazione conclusiva a scuola e premio di merito ai partecipanti. Alla scuola secondaria ha collaborato alla realizzazione dell’emozionante e partecipato anniversario del 25 aprile e ha contribuito all’organizzazione di un corso sull’orientamento scolastico dei ragazzi dopo la Grazie.. …all’Associazione dei Carabinieri in Congedo che anche quest’anno, ogni giorno, con i suoi volontari ha vigilato sull’afflusso e deflusso dei nostri ragazzi dalle scuole terza media. Le nostre referenti a Pianico e a Bossico invece hanno lavorato alla festa dello Sport preparando bevande ai bambini e un rinfresco per gli esperti intervenuti sul campo. Un progetto che ha coinvolto tutti i plessi e che è stata una vera e propria scommessa è stata la realizzazione di un calendario con i disegni più belli scelti tra tutti gli alunni del nostro Istituto e che oggi fa bella mostra di sé in molte delle nostre case. Il Comitato però non è fatto di mamme o papà supereroi ma di genitori come tanti che hanno deciso di impegnarsi per migliorare la nostra scuola senza aspettare sempre che qualcun’altro lo faccia al posto loro. Perciò, forza! L’anno prossimo ti aspettiamo! Il Comitato Genitori 21 I PERICOLI DEL WEB Mercoledi’ 27 maggio 2015 il COMITATO GENITORI, con il patrocinio del Comune di Sovere e dell’Istituto Comprensivo di Sovere, ha organizzato una conferenza avente per tema “ I PERICOLI DEL WEB e il CYBERBULLISMO” tenuta dal Tenente Colonnello Piccinni Mario Leone, comandante del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecco, massimo esperto in investigazioni e crimini informatici, docente universitario e autori di molti libri sul tema. Il Dott.Piccinni per il lavoro svolto nel 2014 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al merito della Repubblica Italiana La serata ha costituito un importante momento di confronto con docenti e genitori su ciò che di spiacevole e di pericoloso può accadere nel variegato mondo di internet, se si ignorano le importanti forme e metodologie di controllo nell’utilizzo della Rete. I temi sono stati affrontati con un linguaggio semplice e fruibile anche dagli utenti meno esperti, non tralasciando l’approfondimento di argomenti di estremo interesse quali dinamiche e funzionamento di internet, bullismo informatico, mondi virtuali, pedofilia on line, social network, chat, instant messaging, second life, sistemi di protezione della navigazione dei minori su internet. E’ naturale che gli adolescenti siano fortemente attratti dal desiderio di esplorare i nuovi mezzi di comunicazione, ma la scarsa esperienza potrebbe fortemente accrescere la possibilità che internet ed i smartphone possano essere adoperati in modo imprudente ed immorale; i ragazzi della web generation sono difatti straordinariamente avvezzi e capaci nell’utilizzo di internet ma poco coscienti dei rischi legali e giuridici che determinate condotte e l’inosservanza di specifiche regole possono comportare. In tale scenario, un ruolo particolarmente importante assume la tutela dei più giovani dagli innumerevoli rischi della navigazione e quindi da eventuali contenuti in grado di lederne il benessere psico-fisico e morale. Ne e’ emerso che è giusto che i ragazzi dell’e-generation abbiano la possibilità di utilizzare gli strumenti tipici della propria cultura e della propria epoca, ma è compito di genitori ed educatori di seguirli ed istruirli in un uso corretto e consapevole, dando spazio alla necessaria opera di dialogo ed ascolto dei più giovani. Proibire l’utilizzo di internet o fare terrorismo psicologico sui minori, non è certamente la soluzione idonea, significherebbe negarsi ai cambiamenti generazionali in corso e non assolvere in modo corretto all’obbligo educativo proprio dei genitori e degli insegnanti. La strada da perseguire è senza dubbio quella del dialogo con i propri ragazzi, al fine di essere in grado di poter cogliere eventuali segni di malessere, facendosi spiegare da essi stessi in quale modo stanno utilizzando il cellulare o il computer, ma soprattutto illustrando 22 loro come utilizzare eventuali strumenti e funzioni di sicurezza. I fatti testimoniano però, come le tecnologie e la rete soprattutto, abbiano accresciuto le distanze anagrafiche, creando di fatto una zona franca, ove aumentano le problematicità legate alla comunicazione tra le diverse generazioni ed all’interno della quale gli adulti, pur essendo in possesso di password e chiavi di ingresso, non hanno cognizione di come accedere. Tocca agli adulti abbattere questa nuova barriera tra generazioni, evitando che essa diventi irrimediabilmente uno sbarramento insormontabile, difficile da padroneggiare anche a causa di un linguaggio non usuale per generazioni antecedenti rispetto a quelle attuali. La priorità è quella di evitare che gli adolescenti continuino a creare sul web una second family ed una vita concomitante rispetto a quella del mondo reale, mentre gli adulti si ostinano nel concepire il web come qualcosa rispetto alla quale avvertono disagio ed incontrano difficoltà. In definitiva il coinvolgimento dei genitori nella vita digitale dei propri figli resta un aspetto di particolare importanza, rimane difatti esclusivo compito degli adulti: salvaguardare i più piccoli e fare in modo che essi acquisiscano le necessarie nozioni su come comportarsi ed eventualmente reagire rispetto a ciò in cui potrebbero imbattersi sul web. Il relatore ha letteralmente ipnotizzato i presenti con il suo intervento ricco di riferimenti a recenti fatti di cronaca, a dimostrazione di quanto sia attuale l’argomento. Rimane il rammarico della scarsa presenza di genitori, in un’occasione che poteva veramente consigliarci e aiutarci a “camminare” insieme ai nostri figli e non a rimanere un passo indietro. Il Comitato Genitori 23 Sabato 23 maggio Festa dello sport 2015 a cui hanno partecipato i ragazzi della scuola primaria…che si sono divertiti un sacco 24 Festa dello sport 2015 25 NUOTARE E’ LA MIA PASSIONE Ciao sono Luca, ho 14 anni, abito a Sovere e frequento la terza media. Pratico nuoto a livello agonistico dall’età di nove anni, prima ho fatto i normali corsi di nuoto poi ho provato il calcio ma non mi è piaciuto molto e quindi sono passato al nuoto agonistico. Il nuoto praticato a livello agonistico richiede tanto allenamento; io infatti mi alleno tutti i giorni nella piscina di Parre dalle 17,45 alle 20.00, il sabato dalle 14.30 alle 16.00. Durante le vacanze di Natale e Pasqua abbiamo il doppio allenamento quindi al mattino dalle 8,30 alle 10.00 e la sera dalle 18.00 alle 20.00. Quest’anno in preparazione ai campionati italiani di fine marzo per un paio di mesi mi sono allenato anche due mattine a settimana prima di scuola dalle 6.00 alle 7,30; quindi mi alzavo alle 5,15. La mia giornata è suddivisa tra scuola al mattino, compiti al pomeriggio e allenamento la sera; comunque trovo il tempo anche per divertirmi con i miei amici e con i miei compagni di squadra con i quali si è creato un bellissimo rapporto di amicizia. Conciliare la scuola e l’allenamento non è sempre facile ma per ora ci sono riuscito abbastanza bene; ho avuto delle belle soddisfazioni sia nella scuola ma soprattutto nel nuoto perché salire per quattro volte sul podio ai campionati italiani è stata una grande emozione. Per chi non conosce il nuoto per partecipare agli italiani bisogna ottenere nelle gare, entro una data stabilita dal regolamento FIN (Federazione Italiana Nuoto), dei tempi limite; quindi già riuscire a partecipare è una soddisfazione, salire poi sul podio è il massimo. A me piace tantissimo questo sport, mi piacciono le gare, i ritiri con i miei compagni di squadra le dome- 26 mo di Informa Sovere abbia Nello scorso numero ort sp llo vani promesse de chiesto ad una delle gio la sua giornata. soverese di raccontarci no per questo articolo. Grazie a Luca Mascari niche passate tutti insieme per le varie competizioni e spero di riuscire ad andare avanti e di migliorarmi sempre. E se a qualcuno, che ama il nuoto, è venuta voglia di provare e mettersi in gioco vi aspetto a Parre, perché è vero c’è tanto allenamento ma vi assicuro che anche il divertimento non manca. Ciao, Luca EXPO BY NIGHT Domenica 7 giugno la Commissione di gestione della Biblioteca Civica di Sovere ha organizzato la visita a Milano per EXPO 2015. Grazie alla collaborazione con l’Oratorio (don Michele si è prestato a fornirci i biglietti ad un prezzo assolutamente competitivo ed ha pure provveduto a far venire un prezioso esperto: il dott. Filippo Servalli, dirigente della Radici Group, membro della Commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro, oltre che Presidente dell’ Associazione per la salvaguardia e la valorizzazione del Mais Spinato di Gandino, il quale ha condotto una piacevolissima ed interessantissima serata di preparazione in vista della gita del 7 giugno) noi abbiamo potuto organizzare il tutto al prezzo di soli €.30, comprensivi di ticket d’ingresso, trasporto, parcheggio e serata di presentazione! Ritengo che la visita ad EXPO sia stata apprezzata da tutti i partecipanti, nonostante la giornata piuttosto calda, ma comunque mitigata dalla copertura dei due viali principali (il decumano ed il cardo), dalle varie fontanine che distribuiscono gratuitamente acqua naturale e frizzante freschissime e dall’aria condizionata funzionante in ogni padiglione. La sensazione è stata che, nonostante le corse fatte per completare l’opera nei tempi stabiliti, tutto funzioni bene e sia ben organizzato. Certo, ci sono padiglioni più interessanti di altri, alcuni la cui architettura vale più del contenuto che poi si trova entrando, per qualcuno è stata forse data più importanza e quindi più spazio al virtuale che al reale. Ognuno aveva le sue idee ed esprimeva il proprio parere. Naturalmente anche chi è riuscito a visitare molti padiglioni (il Sindaco col suo gruppetto ben 14!) è stato ben lungi dal vederne anche solo la metà. Per alcuni (ad esempio Giappone, Emirati Arabi, Kazakistan, Italia) c’erano code con tempi di attesa che superavano l’ora. Anche per questo (poter visitare ancora altri padiglioni) e per poter ammirare pure le luci e gli spettacoli che vengono organizzati alla sera, si pensa di poter replicare la visita ad EXPO, partendo nel primissimo pomeriggio e rientrando per mezzanotte circa. Potrebbe essere sabato 11 luglio. A breve verranno esposte le locandine con tutte le informazioni più precise che verranno ufficialmente confermate anche sul sito del Comune fra le News. Giovanni Cattaneo Presidente Commissione Biblioteca Civica P. Guizzetti 27 10 Comuni dell’Alto Sebino insieme per raccogliere cibo Sabato 6 giugno 2015 in sei centri commerciali il progetto Emporio si è attivato concretamente ad operare e rendersi visibile alla popolazione realizzando la prima raccolta di alimenti per far fronte alle necessità di cibo per le famiglie indigenti che sono assistite dai servizi sociali dei Comuni facenti parte dell’Ambito dell’Alto Sebino. I volontari del Progetto Emporio, grazie alla disponibilità dei punti vendita di Sovere SIMPLY, Lovere IPERAL e DESPAR, Costa Volpino FAMILY e LD, Rogno IPERAL, hanno provveduto ad allestire dei gazebo. Le divise arancioni li hanno resi riconoscibili, e durante tutta la giornata hanno provveduto a distribuire i sacchetti vuoti e materiale informativo. L’iniziativa ha trovato il favore dei clienti che hanno riconsegnato il sacchetto con prodotti a lunga conservazione come latte, sale, zucchero, prodotti in scatola, biscotti, alimenti che saranno ridistribuiti, equamente con l’utilizzo dei un software, nei sei punti Emporio alle famiglie che hanno richiesto l’aiuto ai Servizi Sociali comunali. Emporio è un’importante iniziativa di solidarietà che si avvale del supporto delle amministrazioni comunali dei dieci Comuni dell’Alto Sebino (I comuni che fanno parte dell’ Ambito dell’Alto Sebino sono: Bossico, Castro, Costa Volpino, Fonteno, Lovere, Pianico, Riva di Solto, Rogno, SoltoCollina, Sovere) e che vede in Simona Figaroli dell’associazione capofila Costanti & Volontari, Yordanka Daniel assistente sociale rappresentante dell’Ufficio di Piano, Maurizio Noris referente progettuale e formatore CSV (Centro Servizi Bottega del Volontariato), Sara Figaroli referente operativa, le figure di coordinamento e guida di tutta l’operazione di raccolta. Grande la dimostrazione di solidarietà dei clienti dei supermercati aderenti. La raccolta consentirà alle famiglie che riceveranno quanto raccolto di affrontare in modo più sereno i problemi di sopravvivenza e di poter trovare le soluzioni per poter vivere un’esistenza più dignitosa e serena. Echi di trincea Martedì 2 giugno grande partecipazione di pubblico a Echi di trincea, manifestazione per ricordare il Centenario dell’inizio della Grande Guerra. Sul sagrato del Santuario si sono esibiti il Coro ANA Sovere, Corpo Musicale D.G. Valsecchi e Michele Marinini. 28 La Protezione Civile ha una nuova sede Sabato 13 giugno è stata inaugurata la nuova sede del nucleo soverese della Protezione Civile. Dopo più di un anno di lavoro la sede ora è pronta ed operativa 29 Valle mut lavori terminati BACHEcA e Fiato ai libri con Andrea Vitali La data esatta non è ancora stata definita, ma a settembre Sovere avrà l’onore di ospitare nell’ambito della rassegna Fiato ai Libri uno dei più amati scrittori italiani: Andrea Vitali. Vincitori di molti premi letterari tra cui il premio letterario Piero Chiara, il premio Hemingway, il premio Boccaccio, il premio Campiello, il premio Bancarella e molti altri ancora. chi si ricorda... ...Dell’Atletica Sovere? Vorremmo raccontare la storia di questa società sportiva che per alcuni anni è stato un fiore all’occhiello del nostro paese. Chi avesse fotografie, materiale, trofei, ricordi si faccia avanti. In uno dei prossimi numeri proveremo a raccontare questo pezzo della nostra storia. Barriere architettoniche Nelle settimane scorse si sono chiusi i lavori di sistemazione della strada di accesso, che era stata interessata nell’autunno scorso da uno smottamento che ne aveva obbligato la chiusura Pubblicato un bando regionale per l’eliminazione ed il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati. I cittadini interessati possono presentare richiesta di contributo a decorrere dal 15 giugno fino al 30 settembre. Modulistica disponibile presso gli uffici comunali dedicati o sul sito della Regione. Formazione Esami delle Guide del nostro Geosito Serata di formazione, informazione in Oratorio sulla disostruzione da corpi estranei e sulle manovre di primo soccorso Esami delle Guide del nostro Geosito L’11 aprile presso i locali della Biblioteca si sono svolti gli esami per guide naturalistiche al geosito “Parco dei Laghi fossili di Sovere - Bacino Pianico Sellere” per i 20 candidati che si sono presentati al termine del corso iniziatosi il 4 aprile 2014 e sviluppatosi attraverso 9 lezioni teoriche della durata di 3 ore ciascuna più 3 uscite didattiche sul territorio e che aveva visto inizialmente quasi cento iscritti, ma poi con una frequenza media di 40/50 persone, molte delle quali semplici studiosi o appassionati dell’argomento. La commissione esaminatrice ha giudicato idonei a svolgere il ruolo di guide 15 persone più 2 idonei al ruolo di accompagnatori. 30 ginnastica nel parco Per chi ha voglia di fare movimento in compagnia, tutti i lunedì e mercoledì di luglio e agosto, dalle 18 alle 19 nel parco Silvestri, divertente allenamento all’aria aperta, corsa leggera, addominali, esercizi di gruppo. Costo assicurazione 10 euro. Costo all’ora 5 euro fotonotizie 4 luglio Inaugurazione mostra fotografica di Tino Rovetta Inaugurazione della mostra, con aperitivo, sabato 4 luglio ore 17. Orario visite dal 5 al 12 luglio da lunedì a venerdì dalle 14,30 alle 18,30. Sabato e domenica dalle 16 alle 19. Ingresso libero 7 agosto Sovere night running Il GSA Sovere cerca di vivere lo sport a 360°. Non solamente Sci Alpino in inverno, anche in estate vuole far sentire la propria presenza sul territorio proponendo: la Gara di SkiRoll Sovere/Bossico giunta alla sua 5ª edizione, la pista da sci sintetica nel Parco Silvestri alla Festa dello Sport e dall’anno scorso la “Sovere Night Running” gara podistica in notturna. La gara, aperta a tutti, con partenza sulla via Roma si snoda tra le vie del paese in un anello di 1,5km da ripetere 3 / 4 volte (a seconda delle categorie) e con arrivo nella spettacolare cornice del nostro Parco Comunale Silvestri. Lo scorso anno la “Sovere Night Running” è nata quasi per scherzo ed è stata organizzata in un solo mese in collaborazione con la Pro-Loco Sovere. Nonostante questo e nonostante fosse una novità, ha visto alla partenza ben 220 concorrenti. Entrando a far parte del circuito “Corri ne Borghi”, quest’anno viene riproposta ma con una formula tutta nuova, tre partenze differenziate (Gara NON Competitiva - FIDAL Categorie Femminili - FIDAL Categorie Maschili) e una classifica generale alla fine delle 5 tappe del circuito (17/07 Clusone, 25/07 Cerete, 01/08 Valbondione, 07/08 Sovere, 14/08 Parre) Nell’organizzazione di queste attività estive lo sci club e la pro-loco si avvalgono dell’aiuto di molte delle Associazioni che operano sul territorio. Si ringraziano anticipatamente tutti i volontari e gli sponsor per la collaborazione. 26 luglio quarta de loi in corsa: sovere - possimo Corsa in montagna non competitiva di 5,7 km. Ritrovo e iscrizioni presso piazza Moro: ore 7,45. Chiusura iscrizioni: ore 8,50. partenza ore 9,00. Quota di partecipazione 6 euro. 22-29 agosto “Laboratorio estivo di musica d’insieme per giovani musicisti 2015” L’Associazione musicale “una Nota in più” organizza la 6a edizione del “Laboratorio estivo di musica d’insieme per giovani musicisti 2015”. Oratorio di Pianico, 22-28 agosto 2015. Spettacolo finale il 28 sera a Pianico e sabato 29 agosto alle 20,30 a Sovere. Il laboratorio si configura come un campus estivo in cui i ragazzi dai 7 ai 17 anni fanno musica insieme seguiti da insegnanti qualificati, trascorrono 5 intere giornate, dalle 9 alle 17, immersi in un’atmosfera dove si unisce lo studio al gioco e alla socializzazione. Negli scorsi anni abbiamo preparato uno spettacolo a tema con musiche originali, scenografie e voce recitante. La novità di quest’anno saranno i laboratori di Body percussion (percussioni con parti del corpo) e coro, curati da uno staff di specialiste, entrambi aperti anche a non musicisti che completeranno e arricchiranno le giornate dei partecipanti. Il risultato finale, una sorpresa... Calendario pescatori Raduno 5 luglio ’15 Memorial Costante Lanfranchi 19 luglio ’15 15 agosto ’15 Raduno 13 settembre ’15 Raduno Ritrovo nelle vicinanze del ponte 31 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO GLI AMMINISTRATORI RICEVONO: Segretario generale Riceve su appuntamento (tel. 035 981107 int. 1) SINDACO Francesco Filippini Sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00 Previo appuntamento al numero telefonico 035 981107 interno 1 [email protected] UFFICI DEMOGRAFICI Lunedì ore 8,30 / 12,30 Martedì ore 8,30 / 12,30 Mercoledì Giovedì ore 10,00 / 14,00 ore 8,30 / 12,30 - 17,00 / 18,00 Venerdì ore 8,30 / 12,30 Sabato ore 9,30 / 12,30 UFFICI SEGRETERIA – PROTOCOLLO – RAGIONERIA TRIBUTI – SERVIZI ALLA PERSONA – UFFICIO TECNICO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì ore 8,30 / 12,30 ore 8,30 / 12,30 ore 10,00 / 14,00 ore 8,30 / 12,30 - 15,00 / 18,00 ore 8,30 / 12,30 RICEVIMENTO TECNICO COMUNALE Giovedì ore 16,00 / 18,00 (Per il pubblico) UFFICIO POLIZIA LOCALE E COMMERCIO Lunedì ore 8,30 / 9,30 Martedì ore 8,30 / 9,30 Giovedì ore 17,00 / 18,00 Venerdì ore 8,30 / 9,30 ore 11,15 / 12,15 BIBLIOTECA (Tel. 035 981104 - Fax 035 981104) Lunedì ore 14,30 / 18,00 Martedì ore 14,30 / 18,00 Mercoledì Giovedì Venerdì ore 14,30 / 18,00 ore 14,30 / 18,00 ore 14,30 / 18,00 Supplemento al numero del 10 luglio 2015 di Araberara “La realizzazione di questo numero del Notiziario di Sovere è stata resa possibile grazie ai contributi pubblicitari degli inserzionisti. Per imprese interessate a sostenere l’uscita dei numeri successivi, contattare il seguente numero: 3398931742.” Massimo Pietro Paolo Lanfranchi Giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 Previo appuntamento al numero telefonico 035 981107 interno 1 [email protected] Monica Russo Giovedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 Previo appuntamento al numero telefonico 035 981107 interno 2 [email protected] Danilo Carrara Riceve previo appuntamento al numero telefonico 035 981107 interno 1 [email protected] ASSISTENTE SOCIALE Giovedì ore 9,30 / 11,30 Sabato Angela Bertoletti Giovedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00 [email protected] Michele Lotta Riceve su appuntamento da richiedere all’indirizzo mail: [email protected] http://www.comune.sovere.bg.it [email protected] [email protected]