Rigidità e garanzia della Costituzione: le Corti costituzionali come norme sulle fonti Costituzione rigida La rigidità della Costituzione, un concetto che evolve nel tempo La gerarchia delle fonti si diversifica ulteriormente, emerge una gerarchia infracostituzionale I limiti alla revisione costituzionale Le norme costituzionali sono rigide, ma alcune norme sono “più rigide” di altre: Limiti stabiliti dal testo Costituzione (limiti espliciti): Limiti temporali Limiti circostanziali Limiti procedurali Limiti materiali stesso della Limiti temporali Art. 284 Cost portoghese: la revisione costituzionale è possibile dopo 5 anni dall’ultima modifica costituzionale (altrimenti necessari 4/5) Costituzione francese 1791: 1. L’Assemblea nazionale costituente dichiara che la Nazione ha il diritto imprescrittibile di cambiare la sua Costituzione; e tuttavia, considerando che è più conforme all’interesse nazionale usare soltanto, coi mezzi previsti dalla stessa Costituzione, del diritto di riformarne gli articoli di cui l’esperienza avrà fatto sentire gli inconvenienti, decreta che vi si procederà attraverso una Assemblea di Revisione nella forma seguente: 2. Quando tre legislature consecutive avranno emesso un voto uniforme per il cambiamento di qualche articolo costituzionale, si darà luogo alla revisione richiesta. 3. La prossima legislatura e la successiva non potranno proporre la riforma di alcun articolo costituzionale. Costituzione francese 1793: Art. 28 – Un popolo ha sempre il diritto di rivedere, riformare e cambiare la propria Costituzione. Una generazione non può assoggettare alle sue leggi le generazioni future. Limiti circostanziali Art. 89 c. 4 Cost francese (1958): Nessuna procedura di revisione può essere iniziata o continuata quando è stata violata l'integrità del territorio (dello Stato) Art. 289 u.c. Cost. portoghese (1976): Não pode ser praticado nenhum acto de revisão constitucional na vigência de estado de sítio ou de estado de emergência. Limiti procedurali Alcune Costituzioni disciplinano in modo differente la “revisione totale” (procedimenti “superaggravati”) Ad es. Spagna Ad es. Svizzera Limiti materiali espliciti… Cost. francese, art. 89 c. 5: La forma repubblicana di governo non può costituire l’oggetto di una revisione Cost. italiana, art. 139: La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale Costituzione tedesca: Cost. tedesca art. 79 c. 3 (Ewigkeitsklausel ): Non è consentita alcuna modifica della presente Legge fondamentale che riguardi l'articolazione della Federazione in Länder, il principio della partecipazione dei Länder alla legislazione o i principi enunciati agli articoli 1 e 20 …più o meno razionalizzati Art. 288 Cost. portoghese: As leis de revisão constitucional terão de respeitar: a) A independência nacional e a unidade do Estado; b) A forma republicana de governo; c) A separação das Igrejas do Estado; d) Os direitos, liberdades e garantias dos cidadãos; e) Os direitos dos trabalhadores, das comissões de trabalhadores e das associações sindicais; f) A coexistência do sector público, do sector privado e do sector cooperativo e social de propriedade dos meios de produção; g) A existência de planos económicos no âmbito de uma economia mista; h) O sufrágio universal, directo, secreto e periódico na designação dos titulares electivos dos órgãos de soberania, das regiões autónomas e do poder local, bem como o sistema de representação proporcional; i) O pluralismo de expressão e organização política, incluindo partidos políticos, e o direito de oposição democrática; j) A separação e a interdependência dos órgãos de soberania; l) A fiscalização da constitucionalidade por acção ou por omissão de normas jurídicas; m) A independência dos tribunais; n) A autonomia das autarquias locais; o) A autonomia político-administrativa dos arquipélagos dos Açores e da Madeira. Qual è la funzione di questi limiti? Costituzione: Significato prescrittivo: testo normativo, fonte del diritto Funzione di “conservazione” Scritta, rigida, garantita I limiti alla revisione costituzionale rappresentano un passaggio ulteriore I limiti impliciti alla revisione costituzionale Ordinamento giuridico italiano: Art. 139 (forma repubblicana) Principi supremi dell’ordinamento/o principi super-costituzionali Individuati dalla Corte costituzionale Su quali fonti si impongono i principi super-costituzionali/o principi supremi dell’ordinamento? 1. Le leggi di revisione costituzionale? Il caso indiano: Costituzione art. 13: All laws in force in the territory of India immediately before the commencement of this Constitution, in so far as they are inconsistent with the provisions of this Part, shall, to the extent of such inconsistency, be void. Corte suprema: 1951: non le leggi di revisione costituzionale 1967: anche le leggi di revisione costituzionale se vanno contro il contenuto essenziale dei diritti fondamentali Parlamento (1971): Modifica l’art. 13 Cost: “Nothing in this article shall apply to any amendment of this Constitution made under article 368” Corte suprema (1973): caso Kesavananda Bahrati: Nessuna fonte può violare le “basic features of the Constitution” Parlamento revisione art. 368: Nessun emendamento alla Costituzione “shall be called in question in any court on any ground” there shall be no limitation whatever on the constituent power of Parliament to amend (…) the provisions of this Constitution under this article.". Corte suprema (1981): gli emendamenti all’art. 368 sono incostituzionali (Minerva Mills Ltd. V. Union of India) L’ordinamento italiano Art. 134. La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni; sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione Sentenza n. 1146/1988: una legge costituzionale rientra nella definizione leggi e degli atti, aventi forza di legge? 2. norme a copertura costituzionale? Art. 7 Cost.: Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale Sentenza 30 del 1971 La questione riguarda la celebrazione del matrimonio, e il suo esame non é precluso, come invece opina l'Avvocatura dello Stato, dall'art. 7 della Costituzione. É vero che questo articolo non sancisce solo un generico principio pattizio da valere nella disciplina dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica, ma contiene altresì un preciso riferimento al Concordato in vigore e, in relazione al contenuto di questo, ha prodotto diritto; tuttavia, giacché esso riconosce allo Stato e alla Chiesa cattolica una posizione reciproca di indipendenza e di sovranità, non può avere forza di negare i principi supremi dell'ordinamento costituzionale dello Stato. Sentenza 18 del 1982 3 profili: 1. la riserva alla giurisdizione dei tribunali ecclesiastici delle controversie in materia di nullità dei matrimoni canonici trascritti agli effetti civili contrasta con il principio supremo del diritto alla tutela giurisdizionale? 2. nel procedimento canonico, le disposizioni contenute nella sentenza contrastano con il diritto di agire e difendersi in giudizio? 3. la riserva alla competenza dei dicasteri ecclesiastici della concessione della dispensa "super rato et non consummato" in ordine a matrimonio canonico trascritto agli effetti civili contrasta con il principio supremo del diritto alla tutela giurisdizionale? 1. NO: il diritto alla tutela giurisdizionale si colloca al dichiarato livello di principio supremo solo nel suo nucleo più ristretto ed essenziale, (…). la riserva alla giurisdizione ecclesiastica delle cause di nullità dei matrimoni canonici trascritti agli effetti civili, pur con le innegabili diversità che nei vari istituti processuali tale giurisdizione presenta rispetto alla giurisdizione statuale, non é incompatibile con l'ordinamento costituzionale(…) 2. SI’: preclusione di qualsiasi sindacato così strutturato, nella sua concreta applicazione lo speciale procedimento di delibazione elude due fondamentali esigenze, che il giudice italiano nell'ordinario giudizio di delibazione é tenuto a l'effettivo controllo che nel procedimento, dal quale é scaturita la sentenza, siano stati rispettati gli elementi essenziali del diritto di agire e resistere a difesa dei propri diritti, e la tutela dell'ordine pubblico italiano onde impedire l'attuazione nel nostro ordinamento delle disposizioni contenute nella sentenza medesima, che siano ad esso contrarie. 3. SI’: non può riconoscersi provvedimento di natura amministrativa, discrezionale ed insindacabile la tutela giurisdizionale dei diritti, pur considerata nel suo nucleo più ristretto ed essenziale, non può realizzarsi in un procedimento, il cui svolgimento e la cui conclusione trovano dichiaratamente collocazione nell'ambito della discrezionalità amministrativa, e nel quale non vengono quindi garantiti alle parti un giudice e un giudizio in senso proprio. 3. Norme comunitarie? Copertura costituzionale Art. 11 Cost.: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo Art. 117 Cost.: La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. 1964: criterio cronologico 1975: le norme comunitarie non vanno riprodotte in caso di contrasto si pronuncia la Corte costituzionale 1984: competenza sent. 170/1984 Corte costituzionale italiana: Granital (sent. 170/1984): Il regolamento CEE prevale su norme di diritto interno confliggenti Conseguenze: 1. tra diverse interpretazioni si sceglie la più consono al diritto comunitario 2. se l’antinomia non è sanabile, il regolamento successivo prevale sulla legge Se la legge è successiva sinora se ne è dedotta la sua incostituzionalità per contrasto con l’art. 11 Cost. Il regolamento comunitario va sempre applicato, sia che segua, sia che preceda nel tempo le leggi ordinarie con esso incompatibili Possibile rinvio pregiudiziale Le osservazioni fin qui svolte non implicano, tuttavia, che l'intero settore dei rapporti fra diritto comunitario e diritto interno sia sottratto alla competenza della Corte. (…). la legge di esecuzione del Trattato può andar soggetta al suo sindacato, in riferimento ai principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale e ai diritti inalienabili della persona umana Il Bundesverfassungsgericht e il diritto comunitario Articolo 24 (1) La Federazione può trasferire con legge diritti di sovranità a organizzazioni intergovernative (…) (2) Il Bund può, per la tutela della pace, inserirsi in un sistema di sicurezza collettiva reciproca; esso, pertanto, consentirà alle limitazioni della sua sovranità che realizzino e assicurino un ordinamento pacifico e duraturo in Europa e fra i popoli del mondo(…). Solange I e Solange II Solange I (1974): manca un catalogo codificato dei diritti fondamentali che consenta di verificare se le norme in materia di diritti fondamentali nell’ambito del diritto comunitario siano corrispondenti a quelli della LF Quindi: fintantoché non esiste tale catalogo comunitario dei diritti umani, permane una competenza nazionale di verifica del loro rispetto Solange II (1986): fintantoché a livello comunitario è garantito un livello di tutela dei diritti, il BVerGe sospende il suo giudizio NB: le sentenze “Solange” si ritrovano anche nelle adesioni più recenti ad es. Corte costituzionale ceca (2004): effetto diretto e primauté, la Corte non “abdica” al proprio ruolo, c’è una copertura costituzionale (art. 10a 2001: “Alcuni poteri degli organi della Repubblica ceca possono essere trasferiti ad organizzazioni o istituzioni internazionali”) Ma “solange”: finché il diritto comunitario non inficia l’essenza della sovranità o le caratteristiche dello Stato di diritto, la Corte si “ritrae” Il diritto comunitario garantisce i diritti fondamentali? Internationale Handelsgesellschaft (1970): norme comunitarie in materia di esportazioni e cauzioni nel commercio dei cereali giudice nazionale: c’è un contrasto con i principi costituzionali nazionali Corte di giustizia: , la validità dell’atto non può essere valutata alla luce dei diritti nazionali, neppure costituzionali e può essere valutata solo alla luce del diritto comunitario LA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI COSTITUISCE INFATTI PARTE INTEGRANTE DEI PRINCIPI GIURIDICI GENERALI DI CUI LA CORTE DI GIUSTIZIA GARANTISCE L' OSSERVANZA . LA SALVAGUARDIA DI QUESTI DIRITTI, PUR ESSENDO INFORMATA ALLE TRADIZIONI COSTITUZIONALI COMUNI AGLI STATI MEMBRI, VA GARANTITA ENTRO L' AMBITO DELLA STRUTTURA E DELLE FINALITA DELLA COMUNITA . La Corte di giustizia non individua profili d’illegittimità, ma ha effettuato uno scrutinio alla luce dei diritti fondamentali! sentenza Nold (1974): I diritti fondamentali fanno parte integrante dei principi, generali del diritto, di cui essa garantisce l' osservanza . La corte, garantendo la tutela di tali diritti, e tenuta ad ispirarsi alle tradizioni costituzionali comuni agli stati membri e non potrebbe, quindi, ammettere provvedimenti incompatibili con i diritti fondamentali riconosciuti e garantiti dalle costituzioni di tali stati . I trattati internazionali relativi alla tutela dei diritti dell' uomo, cui gli stati membri hanno cooperato o aderito possono del pari fornire elementi di cui occorre tenere conto nell' ambito del diritto comunitario C-5/88, Wachauf: I diritti fondamentali costituiscono parte integrante dei principi generali del diritto di cui la Corte garantisce l' osservanza . Nel garantire la tutela di tali diritti, essa è tenuta ad informarsi alle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri, di guisa che non possono essere ammessi nella Comunità provvedimenti incompatibili con i diritti fondamentali riconosciuti dalle costituzioni di detti Stati . Gli strumenti internazionali concernenti la tutela dei diritti dell' uomo, cui gli Stati membri hanno collaborato o aderito, possono del pari fornire indicazioni di cui si deve tener conto nell' ambito del diritto comunitario . TUE: Articolo 6 1. L'Unione si fonda sui principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e dello Stato di diritto, principi che sono comuni agli Stati membri. 2. L'Unione rispetta i diritti fondamentali quali sono garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, e quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri, in quanto principi generali del diritto comunitario. 3. L'Unione rispetta l'identità nazionale dei suoi Stati membri. (…).