Les Amis de la Terre, Francia * Both ENDS, Paesi Bassi* Campagna per la riforma della Banca mondiale, Italia * The Cornerhouse, Regno Unito* Euronatura, Portogallo * FERN, Bruxelles * Finnish ECA Reform Campaign, Finlandia * Friends of the Earth (Inghilterra, Galles ed Irlanda del Nord) * Friends of the Earth, Paesi Bassi* Greenpeace International * Swedish Society for Nature Conservation, Svezia * Urgewald, Germania * World Economy, Ecology & Development, Germania * World Wildlife Fund International Richiesta di sottoscrizione RIFORME FONDAMENTALI NECESSARIE PER LE AGENZIE DI CREDITO ALL’ESPORTAZIONE Novembre 2002 Per assicurare che le Agenzie di credito all’esportazione e di assicurazione sugli investimenti (Export Credit and Investment Insurance Agencies - ECAs) europee, supportate dai governi, contribuiscano ad adempiere agli obblighi legali e agli impegni intrapresi dai loro paesi per lo sviluppo sostenibile, ed in preparazione del processo di revisione dell’OCSE previsto per l’autunno 2003, la Campagna per la riforma delle ECAs chiede le seguenti riforme: Precondizioni per il coinvolgimento delle ECAs nei progetti: 1. L’analisi degli impatti sul debito e la valutazione dei prestiti • • • Le ECAs devono avere, per ogni progetto che viene proposto, un’analisi della responsabilità finanziaria per ogni paese ricettore e degli impatti sul debito per quel paese specifico nel contesto generale del suo indebitamento e della sua capacità di ripagare i debiti; Nella loro gestione di bilancio, le ECAs devono scontare i loro prestiti ed il valore delle loro garanzie in base ai rischi legati al paese invece di considerarli in base al loro valore nominale; Le ECAs non devono supportare spese non produttive; 2. Valutazione degli impatti • • Le ECAs hanno bisogno di valutazioni indipendenti sugli impatti socio-ambientali e sui diritti umani di tutte le transazioni che potrebbero avere degli impatti negativi, per assicurare che l’approvazione di qualsiasi credito all’esportazione, garanzia sul credito o contributi sulle assicurazioni raggiunga l’obiettivo generale dello sviluppo sostenibile; considerando le richieste per le transazioni, inclusa la distribuzione di beni e servizi, le ECAs devono evitare di fornire supporto lì dove il loro coinvolgimento diretto o indiretto in una transazione darebbe seguito a degli impatti cumulativi o associati che violino le normative o gli standard nazionali ed internazionali, in particolare nel campo dei diritti umani ed ambientali; 3. Partecipazione del pubblico • • • • Le ECAs devono assicurare che le comunità impattate, in particolare i gruppi indigeni e le altre minoranze vulnerabili, così come le altre parti coinvolte, siano adeguatamente e liberamente informate e consultate prima dell’approvazione e per tutta la vita del progetto collegato alla transazione; Tutti i documenti più rilevanti devono essere resi pubblici 60 giorni prima delle consultazioni, tradotti nella/e lingua/e locale/i e possano essere accessibili a tutti gli attori coinvolti nel processo; Le ECAs devono supportare solo le transazioni che siano relative a progetti che godano di un consenso previo e libero di tutte le comunità dimostrabile; Per ultimo, nessuna transazione deve essere supportata senza la previa approvazione dei parlamenti nazionali e locali dei paesi riceventi; Norme, standard e procedure; 4. Diritti umani ed ambiente • Le ECAs devono adottare un insieme di regole e standards a priori e vincolanti sull’ ambiente, sugli aspetti sociali, sui diritti umani e sullo sviluppo economico, che devono essere applicate per tutte le transazioni; • • Queste regole e questi standard devono avere continuità rispetto agli standard e alle regole internazionali sui diritti umani, gli standard ambientali e le procedure come definite dalla legislazione dell’Unione europea, gli strumenti internazionali e le best practice, come esemplificato, tra gli altri, dalle linee guida della Commissione mondiale sulle Dighe. Al di fuori di qualsiasi considerazione economica, tutti i paesi a cui appartengono le ECAs e tutti i paesi che ricevono il supporto delle ECAs hanno un indiscutibile obbligo di rispettare, proteggere, ottemperare e promuovere i diritti universali compresi nelle Convenzioni sui diritti umani che hanno ratificato e, facendo questo, di non interferire con la sovranità di un altro governo. Deve essere prestata una speciale attenzione ai gruppi sociali più vulnerabili, quali le donne, i bambini, i più anziani, i poveri, le minoranze etniche, che con più probabilità soffrirebbero per i pesanti impatti socio-ambientali dei progetti e che hanno un minimo accesso ai processi decisionali. 5. Pubblicazione di informazioni e trasparenza Riconoscere il valore aggiunto che pubblici cittadini interessati e ben informati, in particolare le popolazioni localmente impattate e le organizzazioni non governative dei paesi ospiti, possono portare ai processi di monitoraggio e delle valutazioni degli impatti ambientali, sociali, economici e culturali, • Tutte le loro politiche sociali, ambientali ed anti-corruzione devono essere rese pubbliche; • Tutte le valutazioni degli impatti socio-ambientali, sui diritti umani e le analisi sull’impatto sul debito, accordi di costruzione e gli off-take agreements e tutte le informazioni relative al progetto che sono rilevanti nel far sapere alle popolazioni locali dei rischi che il progetto stesso può comportare, insieme con il nome e la descrizione del progetto e delle transazioni, devono essere rese note quanto meno 120 giorni prima della decisione da parte del consiglio dell’ECA. • L’ECA deve pubblicare un sommario mensile relativo alle sue operazioni, dettagli dei nomi e delle località di tutti i progetti presi in considerazione per un eventuale supporto, incluso anche il nome della compagnia richiedente, la misura ed il tipo di supporto fornito dall’ECA, la categoria di valutazione ambientale e sociale del progetto e la data concordata per una decisione sulla richiesta. Questa pubblicazione mensile deve inoltre contenere qualsiasi indicazione riguardante una nuova applicazione per qualsiasi transazione; • Le ECAs devono richiedere una modifica sulla normativa sulla confidenzialità così da fornire la necessaria trasparenza del loro portofolio di progetti (attuali e sotto richiesta) e i risultati delle indagini interne. 6. Corporate Social Responsability – Responsabilità Sociale dei privati • Le ECAs devono assicurare – attraverso un adeguato sistema di monitoraggio – che le compagnie, come contropartita al supporto da parte loro, rispettino le norme sull’ambiente, sui diritti umani e sulla responsabilità sia del paese ospitante che del loro paese di origine; Devono assicurare inoltre che le compagnie loro clienti si adeguino alle linee guida dell’OCSE in materia di imprese multinazionali, dimostrando il rispetto di queste attraverso la stesura di regolari rapporti pubblici; Devono richiedere alle compagnie loro clienti di dimostrare di avere dei meccanismi applicabili in atto per assicurare la protezione degli strumenti internazionali più rilevanti in proposito di diritti umani e i principali standard sul lavoro dell’ILO, precisamente il diritto di libera associazione ed il diritto di organizzarsi e contrattare collettivamente (Convenzioni 87 e 98), la libertà di non dover eseguire lavoro coatto (Convenzioni 25 e 105) le norme sul lavoro minorile (Convenzioni 138 e 182) ed il diritto di lavorare senza subire discriminazioni (Convenzioni 100 e 111); • • 7. Monitoraggio ex-post • • • • • Le ECAs devono assumersi la responsabilità di monitorare dopo l’approvazione del progetto e anche dopo il completamento della costruzione di questo, così da assicurare che l’implementazione di tutti i progetti corrisponda alle regole ed agli standard, unitamente alle misure di mitigazione sviluppate durante la preparazione del progetto; Tutti i rapporti di monitoraggio devono essere resi pubblici, quanto meno in un linguaggio adeguato per le popolazioni locali, per tutti gli attori interessati, in particolar modo deve essere facilitato l’accesso ai soggetti impattati negativamente; Le misure correttive devono essere sviluppate in rapporto ai bisogni di partecipazione degli attori; Devono essere effettuate periodicamente delle valutazioni esterne ed indipendenti; Gli extra costi creati dal monitoraggio devono ricadere sulle compagnie clienti delle ECAs; 8. Accountability e Compliance Le ECAs devono adottare un meccanismo completo di accountability (responsabilità) e di compliance (aderenza). Gli obiettivi di tale meccanismo devono includere: • Il dover porre in essere un organo di controllo indipendente a cui le comunità locali e gli altri attori possono fare ricorso nell’eventualità di problemi con dei progetti supportati dalle ECAs; • Assicurare che le attività supportate dalle ECAs rispettino tutti i diritti umani, le politiche socio-ambientali e, più in generale, che il progetto rispetti i diritti e l’ambiente delle popolazioni impattate; • Fornire alle comunità impattate dei rimedi efficaci; • Imporre alle compagnie clienti un ampio raggio di sanzioni, inclusa la sospensione del supporto e l’inserimento in una “lista nera”, qualora qualsiasi di queste norme non venga rispettata; 9. Fonti di energia rinnovabile • • • • Le ECAs devono introdurre un portfolio standard di progetti che riguardino le fonti di energia alternative, richiedendo una riduzione del supporto di tecnologie per i combustibili fossili ed altre fonti energetiche insostenibili entro due anni ed un obiettivo del 20% in supporto di fonti energetiche sostenibili; Per raggiungere questi obiettivi, le ECAs devono immediatamente introdurre delle riforme istituzionali e delle misure di capacity building per supportare dei nuovi accordi di settore e devono inoltre abolire i termini preferenziali per i combustibili fossili e la tecnologia nucleare, nell’ambito dell’attuale Accordo sul credito all’esportazione dell’OCSE; Parallelamente, le ECAs devono imporre tassi di interesse bassissimi e i più ampi termini di pagamento disponibili, nell’ambito delle attuali linee guida, per supportare le nuove fonti di energia rinnovabile, l’efficienza energetica e i progetti di conservazione. Questa produzione energetica esclude i casi di “biomassa insostenibile” e le grandi dighe. Per le altre misure, le ECAs devono creare un Comitato Consultivo sulle energie Rinnovabili composto da rappresentanti dell’industria delle rinnovabili, Ong e importanti funzionari governativi, in modo da formulare una serie di raccomandazioni appropriate per tutte le singole ECAs. 10. Settore forestale • Le ECAs devono chiedere una certificazione indipendente e verificabile da parte di terzi, insieme ad un’equa partecipazione di tutti gli attori, nel processo di introduzione di criteri socio-ambientali. 11. Reinsediamento involontario • • • Devono essere compiuti tutti gli sforzi possibili per esaminare eventuali modi di evitare il reinsediamento involontario e la perdita dei propri mezzi di sostentamento. Quando il reinsediamento involontario risulta inevitabile, devono essere negoziati e si deve trovare un accordo con le parti interessate su delle efficaci misure legalmente vincolanti e concordate reciprocamente, in modo da minimizzare gli impatti e dare compensazioni per le perdite; I residenti che sono forzati a reinsediarsi involontariamente o a subire una perdita delle loro fonti di sostentamento per un adeguato periodo di tempo, devono essere sufficientemente compensati e supportati da coloro che hanno proposto il progetto. Tali strumenti devono impedire che si deteriori la qualità della vita, creando per questo fine un incentivo e non un disincentivo. Queste misure devono includere compensazioni monetarie e di terreni (per coprire le perdite monetarie e di terreni), così come il supporto di mezzi alternativi per il sostentamento delle persone, le spese necessarie per il reinsediamento e che la nuova collocazione delle comunità sfollate rappresenti una situazione ottimale sia per i gruppi reinsediati che per le comunità che li ospitano. Tutta la pianificazione, l’implementazione ed il monitoraggio del reinsediamento e dei piani di riabilitazione devono essere raggiunte tramite un processo negoziale e decisionale concordato, in cui tutti gli attori più rilevanti possano liberamente partecipare. Criteri di Esclusione 12. Il Peso del Debito • • I progetti supportati dalle ECAs non devono aumentare il peso del debito dei paesi in via di sviluppo a livelli insostenibili, come risultato di crediti all’esportazione o indennizzi di garanzie ed assicurazioni; Le ECAs devono porre un fine all’uso di contro-garanzie sovrane da parte dei paesi che ospitano le operazioni; • • • • Le ECAs, come le banche commerciali, devono costituire dei fondi speciali per eventuali perdite sui prestiti, in modo da coprire casi di mancati pagamenti o di debiti illegittimi. Così si bilancerebbero i costi delle cancellazione di debiti non ripagabili. Inoltre, tutti i debiti collegati alle attività delle ECAs formatisi a causa di eventi legati a casi di corruzione o di altri contratti non legittimi devono essere cancellati dalle stesse ECAs; Le ECAs paghino per queste cancellazioni utilizzando i proventi dei premi e dei tassi di interesse che gli esportatori pagano per le garanzie e/o per i crediti all’esportazione, e non come Aiuti Ufficiali allo Sviluppo; La raccolta del debito deve avvenire in conformità con i principi di mantenimento di una riduzione sostenibile dello stesso. 13. Corruzione Le ECAs non devono supportare progetti legati a casi di corruzione. Per far questo, devono implementare le seguenti misure: • Chiedere ai loro clienti di dichiarare che conoscono la legislazione nazionale che proibisce la corruzione di funzionari pubblici stranieri e che si impegnano a rispettare tale legislazione, richiedendogli inoltre di firmare una garanzia che afferma che né la società richiedente né nessuno che agisce in suo nome è coinvolta o sarà coinvolta in attività di corruzione legate al contratto o all’investimento per cui è richiesto il supporto; • Richiedere ai clienti che mettano in atto un programma di aderenza societaria che fornisca adeguati sistemi di controlli interni per scoprire casi di corruzione. Le ECAs devono richiedere ai loro clienti di dimostrare che le loro filiali, i loro intermediari ed i loro agenti hanno adottato tutti i controlli equivalenti del caso; • Richiedere alle compagnie di dimostrare la necessaria aderenza alle raccomandate pratiche internazionali di rendicontazione; • Impegnarsi a supportare solamente i contratti vinti tramite processi d’appalto aperti e trasparenti; • Indagare formalmente su tutte le accuse di corruzione, riferire automaticamente tutte queste accuse alle autorità competenti in materia e sospendere qualsiasi richiesta nel caso fosse pendente un’indagine per corruzione; • Quando viene archiviata una richiesta, devono essere rivelate tutte le commissioni, le tariffe ed i pagamenti fatti in nome del richiedente in associazione con il contratto di esportazione; • Dove c’è una prova di corruzione evidente o quando una compagnia è stata bandita da altre istituzioni internazionali o nazionali, bisogna imporre delle sanzioni che includano il rifiuto della richiesta o della restituzione del credito, l’esclusione dalla possibilità di avere il supporto delle ECAs per dieci anni, la riduzione delle tariffe pagate e la pubblicazione dei risultati dell’indagine per corruzione; • L’adozione e la promozione di procedure per far sì che membri del pubblico e dipendenti delle società possano segnalare loro eventuali preoccupazioni, e qualora questo succedesse, fornire a queste persone protezione per evitare ripercussioni negative • Eseguire delle indagini a sorpresa e su base casuale per assicurare che siano adottate best practices e che non siano in corso casi di corruzione. 14. Riciclaggio di denaro • • Le ECAs devono applicare alle loro attività la Direttiva UE sul riciclaggio di denaro; Devono riferire alle autorità giudiziarie competenti di qualsiasi attività da loro ritenuta sospetta, basandosi su informazioni che hanno ricevuto. 15. Energia Nucleare • Le ECAs non devono finanziare nuovi progetti nucleari, e nemmeno contribuire all’espansione di progetti vecchi o sospesi, a partire dai reattori nucleari, l’estrazione di uranio e la gestione ed il trasporto di scorie nucleari, dal momento che non costituiscono una fonte di energia rinnovabile; • Le ECAs devono offrire supporto per aiutare a smantellare le installazioni nucleari o per migliorare la sicurezza nella gestione di un impianto nucleare, ma solo se i miglioramenti sulla sicurezza non costituiscono un prolungamento della vita dell’impianto. 16. Traffico di armi Le ECAs devono smettere di finanziare o garantire beni acquistati da forze di sicurezza o militari straniere, o da aziende che producono armi e provvedono alla costruzione di basi militari. L’Unione europea deve svolgere un ruolo guida sulla negoziazione di un accordo multilaterale per l’abolizione di fornitura per prestiti sui crediti all’esportazione, sulle garanzie o le assicurazioni per investimenti che hanno un chiaro obiettivo di carattere militare, inclusi anche quegli equipaggiamenti che hanno un utilizzo sia civile che militare. 17. Proibizioni assolute Le ECAs devono adottare delle proibizioni assolute riguardo al supporto di: • • • • • • • • Qualsiasi progetto che preveda un cambiamento o un degrado significativo di habitat naturali critici, impatti sulle foreste primarie, parchi naturali ed altre aree protette, oltre a quelle protette dalla Ramsar Convention; Ogni progetto estrattivo o infrastrutturale situato in foreste primarie che preveda il taglio, le attività minerarie, l’allagamento, il disboscamento e l’attraversamento dell’area da parte di oleodotti, elettrodotti e strade; Qualsiasi progetto che preveda la costruzione di grandi dighe che possano portare alla significante ed irreversibile: distruzione di ecosistemi naturali a monte o a valle della diga, l’alterazione dell’idrologia naturale, l’allagamento di ampie fasce di terreno, gravi impatti sulla biodiversità, un reinsediamento forzato, impatti tali da impedire alle popolazioni locali di continuare ad avere i loro mezzi di sostentamento; Progetti che prevedano la manifattura industriale di prodotti che utilizzano sostanze che impoveriscono la fascia di ozono, oppure la produzione o l’utilizzo di sostanze organiche inquinanti persistenti (persistent organic pollutants, POPS), la cui produzione o uso sono proibiti o inserite in accordi internazionali di riduzione siglati prima o durante la vita del progetto. Progetti che prevedono lo sfollamento forzato; Progetti che, essendo in aree dove la violazione della libertà di espressione ed altri diritti civili e politici impediscono alle comunità impattate di avere la possibilità di sollevare preoccupazioni riguardo i progetti stessi, fanno sì che le stesse popolazioni non possano partecipare alla pianificazione ed all’implementazione dell’opera; Progetti dove le popolazioni locali non possono essere adeguatamente consultate, in particolare in aree dove ci sono conflitti in atto che limitano la libertà d’esprimere le proprie idee sul progetto; Qualsiasi progetto che comporti lo sfruttamento illegale di risorse naturali.