Contabilità economicopatrimoniale e controllo di
gestione nella Regione
Siciliana
Un approccio economicoaziendale
Premesse
• La Regione Siciliana come “azienda” e come
“azienda pubblica”
• Specificità dell’approccio aziendale (non
giuridico, né economico-generale)
• L’azienda come “soggetto” e come “oggetto”
• Categorie generali di riferimento:
–
–
–
–
Economia aziendale;
Ragioneria, generale ed applicata;
Sistemi informativi;
Momento generale del Controllo e funzione di
“Amministrazione e Controllo”.
Gli “esercizi amministrativi”
• Esercizio ≠ Intervallo
• L’esercizio come attività amministrativa
• Attività amministrativa come attività “economica”? Sì, ma
anche altro
• Unicità nello spazio e continuità nel tempo degli esercizi
amministrativi aziendali e loro scissioni convenzionali
• Dall’esercizio “totale” agli esercizi “parziali”: l’esercizio
annuale e quello pluriennale
• Scissioni e “congetture”
• Dall’esercizio “complessivo” agli esercizi particolari:
funzioni-obiettivo, centri di responsabilità, centri di
costo,…
• Ulteriori scissioni implicano ulteriori congetture: fino a
che punto conviene scindere ciò che per sua natura è
unito?
Fondi e flussi
• Fondi = consistenze puntuali di risorse:
attività o passività, a loro volta lorde,
semilorde o nette
• Flussi = variazioni intervallari di risorse,
ancora una volta lorde, semilorde o nette
Flussi (classificazione)
• Flussi da modificazione diretta o
“extragestionale”
• Flussi derivanti da attività produttive (di
reddito): finanziari (entrate ed uscite) ed
economici (proventi e oneri), questi ultimi
a loro volta
– Lordi (Ricavi e Costi)
– Netti (Utili o Profitti e Perdite)
• Flussi derivanti da attività di consumo o di
erogazione (sempre di redditi), suddivisi in
– Lordi (Avanzi e Disavanzi)
– Netti (Trasferimenti attivi, Tributi, Contributi e
Consumi di erogazione, Trasferimenti passivi)
Classificazione dei fattori di cui si
rilevano fondi e flussi
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Monetari
Creditizi
Finanziari
Da scorta
Strumentali
Numerari
Numerario-Finanziari
Economici
A fecondità semplice
A fecondità ripetuta
Le “rilevazioni”
• Elementari (libri cassa, rendiconti
particolari, registri di magazzino, libri paga,
inventari,…)
• Sistematiche generali (la Co.Ge. di tipo
economico patrimoniale, ma anche la
Co.Fi. Tradizionale)
• Sistematiche analitiche
Dalle rilevazioni continue a quelle
intermittenti e di sintesi: i Bilanci
• I Bilanci collegati alla contabilità generale: stato
patrimoniale (prospetto dei fondi), conto economico
(prospetto dei flussi economici), nota integrativa
(accompagnatoria ai prospetti contabili), ma anche,
nei principi internazionali, rendiconto finanziario
(prospetto dei flussi finanziari) e prospetto delle
variazioni di patrimonio netto (cioè delle variazioni
extragestionali)
• I Bilanci collegati alla contabilità finanziaria (rinvio):
bilanci di previsioni annuali e pluriennali, rendiconti
generali
Terminologia contabile
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•
•
•
Definizione di conto
Sezioni, “dare” e “avere”
Partite, addebiti e accrediti
Forme esteriori (rinvio al testo scritto)
Saldi, aperture, chiusure,…
Piano dei conti e situazione contabile
Metodi e sistemi contabili (cenni)
(rinvio al testo scritto)
Dalla contabilità finanziaria alla
contabilità economico-patrimoniale
• Tutte e due le contabilità registrano flussi ma a
partire da un fondo diverso: la seconda è più
generale perché non parte dal patrimonio
numerario ma dall’intero patrimonio aziendale
• Co.Ge.: Patrimonio netto iniziale + Proventi –
Spese = Patrimonio netto finale
• Co.Fi.: Avanzo di amm.iniziale + Entrate –
Spese = Avanzo di amm.finale
• Qual è dunque la differenza tra i flussi
finanzari e quelli economici?
Flussi finanziari e flussi economici
• Ci sono flussi finanziari (Entrate e Spese) che
non sono economici (Proventi e Oneri)
• Ci sono flussi economici che non sono
finanziari
• Ci sono flussi finanziari ed economici
contemporaneamente ma che hanno diversa
competenza temporale: per i “finanziari” conta
l’accertamento o l’impegno, per gli “economici”
conta l’“esaurimento” del provento e il
“consumo” dell’onere
Classificazione dei flussi economici
per gestione
• Gestione istituzionale
• Gestioni accessorie
– Patrimoniale
– Commerciale
– Straordinaria
Attività e Passività tipiche della
gestione istituzionale
Attivo: Fondi di natura finanziaria (Moneta,
Crediti) e Fondi di natura economica
(Rimanenze ed altri “oneri sospesi”,
Immobili ed altri “oneri pluriennali”)
Passivo: Fondi di natura finanziaria (Debiti,
Accantonamenti) e Fondi di natura
economica (“proventi sospesi”, “proventi
pluriennali” come i contributi in conto capitale)
Il saldo esprime il Patrimonio netto (+) o
Deficit (–)
Proventi e Oneri tipici della
gestione istituzionale
Fra i Proventi: Proventi “ripresi” dall’esercizio
precedente, Proventi correnti dell’esercizio,
Quote di ripartizione di proventi pluriennali,
Oneri “sospesi”, Rettifiche di oneri, Proventi
“anticipati”
Fra gli Oneri: Oneri “ripresi” dall’esercizio
precedente, Oneri correnti dell’esercizio, Quote
d’ammortamento di oneri pluriennali,
Accantonamenti a oneri futuri presunti, Proventi
“sospesi”, rettifiche di proventi, Oneri “anticipati”
Proventi e Oneri tipici (segue)
• I Proventi sono essenzialmente dati dalle
entrate tributarie e dai trasferimenti statali
e comunitari
• Gli oneri appartengono a due grandi
categorie: trasferimenti passivi (a enti a
finanza derivata, a cittadini, imprese,…) e
consumi di erogazione, in gran parte
costituiti da stipendi, ma
complessivamente assimilabili per natura
ai costi d’impresa
Dalla contabilità generale alla
contabilità analitica
• Dall’azienda ai centri e ai servizi
• Dal bilancio consuntivo al reporting
• Un avvio particolarmente difficile e la
sperimentazione sugli enti pararegionali
La contabilità economicopatrimoniale per il controllo di
gestione nella Regione Siciliana
(note metodologiche)
• “Work in progress”, come nello Stato, per il
quale si rinvia alle appendici al testo scritto
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Controllo di gestione