COMUNE DI ANZOLA Martedì, 27 maggio 2014 Martedì, 27 maggio 2014 Cronaca 27/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 24 1 Razzia al cimitero di Anzola: rubati le grondaie in rame e i fiori Politica locale 27/05/2014 Corriere di Bologna Pagina 6 Daniela Corneo Pd pigliatutto anche in provincia Primo turno in 36 Comuni su 47 27/05/2014 Il Resto del Carlino Pagina 23 2 4 La sorella di Renzi assessore a Castenaso 27/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 12 5 Broglia: «Premiati per i toni pacati» 27/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 12 6 Mazzuca, mandato bis al primo turno «La priorità sarà... 27/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 11 7 Veronesi, vola la lista civica 27/05/2014 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 6 8 Effetto Renzi anche in provincia 41 comuni su 47 subito al Pd Pubblica amministrazione 27/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6 MARCO ROGARI Si riparte da Tasi e delega fiscale 27/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 12 «Riforme avanti, non ci sono più alibi» 27/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 32 CARLO FESTA Blackstone punta ai palazzi di Stato 27/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42 BEATRICE MIGLIORINI Compensazioni allargate, c' è tempo al Mineconomia 27/05/2014 Italia Oggi Pagina 27 SIMONA D' ALESSIO Stipendi dei dirigenti 12,63 volte la media 27/05/2014 Italia Oggi Pagina 28 MATTEO BARBERO Tassa sui telefonini, i comuni all' attacco 27/05/2014 Italia Oggi Pagina 38 GIORGIO CANDELORO Dirigenti a concorso nazionale 27/05/2014 Italia Oggi Pagina 39 Docente e amministratore? Solo se la scuola è part time 17 18 Brevi 27/05/2014 Italia Oggi Pagina 28 14 16 Da giugno pagamenti con F24 sui canali telematici di InfoCamere 27/05/2014 Italia Oggi Pagina 26 10 LETTERA FIRMATA 19 21 23 25 27 maggio 2014 Pagina 24 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Razzia al cimitero di Anzola: rubati le grondaie in rame e i fiori Portate via anche attrezzature e macchinari per la manutenzione. di PIER LUIGI TROMBETTA ANZOLA RAZZIA al cimitero comunale di Anzola. L' altra notte un banda di ladri ha letteralmente compiuto un raid all' interno della struttura rubando di tutto. Per prima cosa i delinquenti hanno ripulito per bene il magazzino portando via le attrezzature e i macchinari per un valore di circa 20.000 euro. Poi, non soddisfatti, hanno smontato le grondaie del camposanto e rubando quelle in rame e abbandonando quelle in altro materiale. Per compiere il raid i malfattori avevano sicuramente a disposizione alcuni furgoni se non un camion. E' stato poi appurato che i ladri sono riusciti ad entrare attraverso una piccola finestra dello spogliatoio del magazzino. Si presume quindi che chi è riuscito a passare fosse di corporatura piccola se non addirittura un ragazzino. Una volta dentro ha poi aperto il portone ai complici. Oltre al danno economico dell' attrezzatura rubata si deve aggiungere il valore delle grondaie. Un lavoro cui il Comune dovrà farne fronte al più presto visto che se dovesse piovere intensamente come successo non più tardi di qualche giorno fa l' acqua potrebbe danneggiare tombe e loculi. GLI ADDETTI alla manutenzione del cimitero hanno sporto regolare denuncia alla locale stazione dei carabinieri e sull' accaduto stanno indagando i militari dell' Arma. «La cosa che fa arrabbiare di più ? dice una signora in visita a un proprio caro ? è che le telecamere che ci sono sono state spente. Quindi ci si chiede: che cosa le hanno messe a fare? Almeno bisognerebbe tenerle accese. Il loro occhio potrebbe essere un deterrente per i malintenzionati». «NON MI RISULTA affatto ? replica brevemente il sindaco Loris Ropa che l' impianto di video sorveglianza sia spento. Ma faremo tutte le verifiche del caso». E a sentire le persone che visitano il camposanto abitualmente i furti non riguardano solamente rame e attrezzature ma anche i fiori deposti sulle tombe nei loculi dei defunti. «Da mesi ? lamenta una signora molto scossa ? mi stanno rubando le composizioni floreali che metto sulla tomba di mia figlia Ilaria, scomparsa prematuramente a soli 41 anni. Rubare un fiore o una pianta a un defunto è un gesto meschino che calpesta il defunto stesso e il dolore dei suoi familiari. Il menefreghismo con cui si profana un luogo sacro è qualcosa che lascia attoniti. Eppure c' è chi oltraggia le tombe depredando le vaschette dei fiori senza alcun ritegno come nel mio caso. Questo gesto, oltre che essere ignobile, mi getta ancor di più nello sconforto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 27 maggio 2014 Pagina 6 Corriere di Bologna Politica locale Pd pigliatutto anche in provincia Primo turno in 36 Comuni su 47 Solo a Molinella si torna a votare l' 8 giugno, Sant' Agata alla destra A Loiano bocciata la Imbaglione. E la sorella di Renzi sarà assessore. Il risultato è decisamente schiacciante: Il Pd si è preso 36 dei 47 Comuni della provincia di Bologna dove si votava per scegliere il sindaco. Altri dieci Comuni del Bolognese sono andati a liste civiche (prevalentemente di centrosinistra) ma non appoggiate dal Pd, mentre un solo Comune è andato al ballottaggio. Anche dove si temeva un testa a testa con i grillini, come Medicina (dove il M5S aveva una candidata forte, Kim Bishop), Calderara e Castenaso, le previsioni non si sono avverate: il Movimento 5 Stelle è rimasto al palo ovunque e a Calderara, dove è stata riconfermata Irene Priolo con il 64,2%, i grillini si sono addirittura fermati al 15,9%, sei punti sotto il dato delle Europee. L' unico ballottaggio in provincia per cui si andrà a votare il prossimo 8 giugno quindi è nel Comune di Molinella, ma i grillini non c' entrano: si dovrà scegliere tra il candidato del Pd Dario Mantovani e Lorenzo Catozzi, sostenuto da due liste civiche che riuniscono i socialdemocratici, i moderati di Forza Italia e i civici di Molinella Civica. Il centrodestra poi è riuscito a conquistare solo Sant' Agata Bolognese, patria della Lamborghini, con il 52,7% raccolto da Giuseppe Vicinelli. Le due prove più importanti riguardavano i due Comuni della cintura, San Lazzaro e Casalecchio di Reno. In entrambi i Comuni, che arrivavano dai due mandati consecutivi dei rispettivi sindaci, Marco Macciantelli e Simone Gamberini, il Pd ha conquistato la poltrona da primo cittadino al primo turno e con percentuali inavvicinabili dagli avversari. A San Lazzaro ha vinto Isabella Conti con il 58,9%, mentre a Casalecchio raccoglie l' eredità di Gamberini il neo sindaco Massimo Bosso, democratico sostenuto da altre cinque liste. A Castenaso, vista la vittoria (schiacciante) di Stefano Sermenghi del Pd, riconfermato sindaco con il 76,6% dei voti, tra gli assessori siederà la sorella del premier Matteo Renzi, Benedetta, che da anni vive lì con la famiglia. Nei prossimi cinque anni si occuperà di Welfare e Scuola. «Mi metto in gioco, sperando di parlare delle cose fatte e non di quello che sono», aveva detto lei, quando aveva accettato la proposta di Sermenghi. Il Pd è riuscito a riconquistare anche alcuni Comuni persi nelle scorse elezioni, come Marzabotto e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 27 maggio 2014 Pagina 6 < Segue Corriere di Bologna Politica locale Monterenzio, non ce l' ha fatta a riprendersi Loiano, dov' era candidata l' ex segretaria di Maurizio Cevenini, Tamara Imbaglione, superata dalla lista civica di Patrizia Carpani. «Adesso lavoreremo come opposizione e faremo sentire la nostra voce», ha scritto Imbaglione su Facebook ieri a sconfitta conclamata. A Dozza, a Monzuno, a San Benedetto Val di Sambro (così come negli altri Comuni dove il Pd non aveva nemmeno candidati), invece, hanno vinto le liste civiche, che nei piccoli comuni della provincia hanno sicuramente la forza della conoscenza, più che quella di precise strategie politiche e di schieramento. A Lizzano in Belvedere, Comune dell' Appennino a due passi dal comprensorio del Corno alle Scale, ha invece vinto con il 54% la candidata di Centro democratico Elena Torri che del movimento di Bruno Tabacci è la coordinatrice regionale. Ad Argelato non c' è stato niente da fare per il sindaco uscente, il renziano ribelle Andrea Tolomelli, che, sconfitto alle primarie del Pd contro Claudia Muzic, si era presentato alle elezioni con una propria lista. È stato sconfitto di nuovo alle urne, per quanto durante lo spoglio per alcuni istanti sia stato anche in testa: si è fermato a 2.522 preferenze, cioè il 43,3%, rispetto al 46,6% della sua avversaria. Aveva tentato di diventare sindaco di Vergato, Carlo Monaco, ex assessore all' Urbanistica della giunta Guazzaloca, presentandosi con la lista civica Vergato cambia musica. Ma non ce l' ha fatta: è stato battuto da Massimo Gnudi, candidato di una lista civica di centrosinistra. Ce l' ha invece fatta a rientrare in Comune Claudio Broglia, sindaco di Crevalcore che ha gestito l' emergenzaterremoto due anni fa e che lasciò perché eletto in Parlamento. Broglia è stato rieletto con il 62,6% e ieri ha chiamato subito a raccolta i suoi cittadini per un brindisi in piazza Malpighi a Crevalcore. Ed è stato riconfermato anche il sindaco pd di Pieve di Cento, Sergio Maccagnani. In generale gli elettori hanno premiato un po' tutti i sindaci del sisma in Emilia: riconfermati (a pienissimi voti) i primi cittadini di San Felice sul Panaro, Mirandola, Medolla, San Possidonio, Bomporto. Daniela Corneo [email protected]. Daniela Corneo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 27 maggio 2014 Pagina 23 Il Resto del Carlino Politica locale La sorella di Renzi assessore a Castenaso Benedetta Renzi, sorella del premier, sarà assessore a Castenaso, nel Bolognese (nella foto è col sindaco Sermenghi). E torna a fare il sindaco di Crevalcore Claudio Broglia. Il senatore Pd viene eletto con il 62,5% dei consensi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 27 maggio 2014 Pagina 12 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale Broglia: «Premiati per i toni pacati» A CREVALCORE affermazione, come previsto, dell' ex sindaco e sentore Pd Claudio Broglia che ha vinto con il 62,59% con la lista civica ?Progetto Democratico'. Al secondo posto il Movimento 5 Stelle con Emanuele Mancini che ha ottenuto il 17,35% battendo la lista civica ?Uniti per Crevalcore' di Enrico Maria Palli, che si è fermata al 12,16%; quarto posto per Germano Cuccoli che correva per Fratelli d' Italia e Lega e che ha ottenuto il 7,90% dei consensi. «Sono molto contento del risultato assicura Broglia che chiude con successo la mia campagna elettorale vissuta su toni pacati a parte qualche ultima stilettata di troppo da parte di altri candidati. Ora, con la maggioranza, ci metteremo al lavoro perché abbiamo un programma ambizioso e intenso. La priorità sarà quella di realizzare una Crevalcore diversa per i prossimi 50 anni». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 27 maggio 2014 Pagina 12 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale SAN GIOVANNIIL GRILLINO LONGHI SI È FERMATO AL 16,6% Mazzuca, mandato bis al primo turno «La priorità sarà il lavoro per i giovani» CE L' HA FATTA al primo turno Renato Mazzuca, il sindaco uscente del Pd di San Giovanni in Persiceto che è stato rieletto con il 53,66 dei consensi. Il movimento Cinque Stelle con Alberto Longhi si è fermato al 16,6%, Maurizio Serra della lista civica Rinnova Persiceto sostenuta da Forza Italia è andato allo 15,66%; Giancarlo Mazzoli dell' omonima lista civica assieme alla lista politica del Nuovo centrodestra Fratelli d' Italia e Lega è arrivato al 9,34%; e infine la lista civica Progetto Comune si è attestata al 4,73%. La maggioranza avrà dieci consiglieri comunali; il Movimento Cinque Stelle tre consiglieri; Forza Italia R i n n o v a Persiceto d u e ; G i a n c a r l o M a z z o l i u n consigliere. L' affluenza (su 22mila elettori) è stata del 72%. «È stata una bellissima vittoria è il commento a caldo d i Mazzuca r e a l i z z a t a d a u n a e s p e r i e n z a d i partecipazione frutto del lavoro di coalizione. Persone che hanno elaborato assieme a noi un programma che ha convinto, alla luce dei fatti, i cittadini che noi eravamo il futuro. Ma anche l' obbiettivo di rilanciare Persiceto all' interno della Città Metropolitana. Insomma la gente ha promosso noi e bocciato chi invece non ha fatto mai proposte e solo criticato. Tuttavia, io sarò di nuovo il sindaco di tutti e dialogherò con le minoranze nel segno della correttezza e per il bene comune di Persiceto». E il sindaco prosegue: «Per prima cosa metterò in campo una rete organizzativa che va dalla giunta ai consiglieri comunali e ai membri di coalizione per stare in mezzo alla gente. La seconda mia priorità è il lavoro. Il tema dell' occupazione giovanile, ma non solo, mi sta particolarmente a cuore e mia adopererò per favorire i giovani nel trovare un lavoro. La parola chiave del ?piano per il lavoro' che ho in mente è la ?sburocratizzazione' delle procedure; eppoi il tavolo di coordinamento con le associazioni imprenditoriali di categoria a livello dell' Unione delle Terre d' Acqua e uno sportello lavoro che incroci domanda e offerta». «Nel prossimo mandato continua ancora Mazzuca punteremo al miglioramento della qualità della vita: scuola, sanità e welfare, lavoro e imprenditoria, promozione del territorio e giovani. Voglio una scuola al passo con le tecnologie, con edifici sicuri dal punto di vista strutturale e nella qualità della didattica. Inoltre, voglio un sistema sanitario sempre più integrato che si prenda cura del paziente nella sua globalità avendo come presidio primario l' ospedale di Persiceto. Per quanto riguarda il welfare servirà innovare per garantire servizi e assistenza ma anche attivare controlli e regole». Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 27 maggio 2014 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale ANZOLA. Veronesi, vola la lista civica A D ANZOLA g r a n d e a f f e r m a z i o n e d e l l ' avvocato Giampiero Veronesi del Pd che con la sua lista civica ?Anzola bene comune' ha ottenuto il 66,61% dei consensi. Al secondo posto Gabriele Gallerani, con la lista civica ? Uniti per Anzola' che si è fermata al 16,64% ed è stata l' unica lista civica dei Comuni di Terre d' acqua che ha battuto i grillini. Terzo posto, appunto, per il Movimento 5 stelle che aveva candidato Vittorio Borghi e che ha ottenuto il 14,74%. «Anzola è stato il primo Comune di quelli di Terre d' acqua dove il Pd ha preso più di tutti dice Veronesi, molto soddisfatto per il risultato che ha portato a casa , abbiamo battuto Broglia a Crevalcore e la Priolo a Calderara. E' stato davvero un plebiscito e ringrazio di cuore i cittadini». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 27 maggio 2014 Pagina 6 La Repubblica (ed. Bologna) Politica locale Effetto Renzi anche in provincia 41 comuni su 47 subito al Pd Record di consensi a Castenaso dove sarà assessore la sorella del premier A Loiano sconfitta la Dem Imbaglione. BEPPE PERSICHELLA IL PD vince le amministrative al primo turno in tutti i principali comuni della provincia di Bologna. S' impone a Casalecchio, San Lazzaro, Castel Maggiore, Zola Predosa e nel nuovo comune della Valsamoggia. Prevale in 41 comuni su 47, perde in cinque (Sant' Agata, Loiano, San BenedettoValdiSambro,Dozza e Monzuno), mentre a Molinella si va al ballottaggio. A Castenaso percentuali bulgare per Stefano Sermenghi, che avrà in giunta la sorella del premier Benedetta Renzi, nuovo assessore alla Scuola. «Sono felicissima per Matteo. Ha vinto perché dà speranza alle persone, trasmette quella voglia di cambiamento che c' è nella società», racconta lei, a spoglio fresco. A Loiano esce sconfitta Tamara Imbaglione, l' ex segretaria di Maurizio Cevenini. «Che sia arrivata "due" ci sta. Ho portato avanti il suo bastone scrive su Facebook a tutte le gare politiche è sempre arrivato due. Doveva andare così, mi ha sempre protetta e anche stavolta l' ha fatto». Claudio Broglia, g i à senatore alle ultime politiche, ridiventa sindaco a Crevalcore. A bocca asciutta il M5Stelle. Esulta per i verdetti il segretario Pd Raffaele Donini: «Ora c' è una chiara impronta di governo metropolitano a guida Pd». CASALECCHIO DopoiduemandatidiSimone Gamberini, stravince Massimo Bosso col 62,4%. Indietro gli altri: Erika Seta (Forza Italia) si ferma al 15,7%, Paolo Rainone del M5Stelle al 13,4%. SAN LAZZARO Chiuso il decennio di Marco Macciantelli, l' incarico passa a Isabella Conti del Pd col 58,93%. Il grillino Massimo Poggi e il berlusconiano Samuele Barillà arrivano entrambi al 12,7%. CASTEL MAGGIORE Finisce il regno di Marco Monesi, ma il sindaco resta al Pd: è Belinda Gottardi col 75,61%, mentre Mirko Cinti (Forza Italia) racimola un modesto 13,12%. CASTEL SAN PIETRO Dopo un solo mandato Sara Brunori viene sostituita da Fausto Tinti (pure Pd), al 62,58%. Secondo il civico Gianluigi Gallo (17%), terzo il grillino Andrea Chiavaro (15%). MEDICINA Onelio Rambaldi del Pd è il nuovo sindaco (55,35%), doppiando la grillina Kim Bishop Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 27 maggio 2014 Pagina 6 < Segue La Repubblica (ed. Bologna) Politica locale (24,7%). ZOLA PREDOSA Dopo la sofferta vittoria al ballottaggio del 2009, Stefano Fiorini (Pd) passa stavolta al primo turno col 54,6%, sul grillino Luca Nicotri (13,26%) e Stefano Lelli di Forza Italia (12,1%). VALSAMOGGIA E' del Pd il primo sindaco del comune nato dalla fusione: Daniele Ruscigno vince col 57,5%. SAN GIOVANNI IN PERSICETO Renato Mazzuca si impone col 53,66%, sul grillino Alberto Longhi (16,6%) e il berlusconiano MaurizioSerra(15,65%). CASTENASO Stravince il sindaco uscente Stefano Sermenghi (76,55%), spinto pure da Benedetta Renzi. Stefania Saggin del M5Stelle si ferma al 15,37%. ALTRI COMUNI Il Pd vince anche il derby con gli ex renziani ribelli. Ad Argelato, dove l' ex sindaco Pd Andrea Tolomelli, già persa la sfida dei gazebo, fa il bis, andando ko contro Claudia Muzic (46,59%). Gara tesa pure a Galliera. Il perdente alle primarie Maurizio Lodi ha appoggiato invano il candidato del centrodestra Diego Baccilieri, perché la dem Anna Vergnana è il nuovo sindaco col 51,64%. © RIPRODUZIONE RISERVATA CASALECCHIO Si impone Massimo Bosso del Pd, dopo i due mandati dell' uscente Simone Gamberini SAN LAZZARO Marco Macciantelli passa il testimone a Isabella Conti (Pd) che si afferma con il 58,93% dei voti LOIANO Esce sconfitta Tamara Imbaglione, l' ex segretaria di Maurizio Cevenini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 27 maggio 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Europee 2014. Si riparte da Tasi e delega fiscale Al prossimo consiglio il decreto sul rinvio e due testi attuativi su catasto e semplificazioni. Dino Pesole Marco Rogari ROMA La proroga a ottobre della Tasi per i Comuni che il 23 maggio risultavano ancora sprovvisti delle aliquote e, probabilmente, il varo dei primi decreti attuativi della delega fiscale. A cominciare da quello sulle commissioni censuarie, legato alla riforma del catasto, e dal testo sulle semplificazioni fiscali. Sono i primi provvedimenti economici che il Governo varerà dopo il significativo successo ottenuto dal Pd di Matteo Renzi nella tornata elettorale delle europee appena conclusa. La tabella di marcia non è stata ancora ufficialmente confermata ma il premier è fermamente intenzionato a rispettare impegni e scadenze annunciati prima del 25 maggio. Anche se non è ancora certo che la proroga della Tasi e la prima fase di attuazione della delega fiscale ottengano in "accoppiata" il via del prossimo consiglio dei ministri, che si terrà giovedì 29 o venerdì 30 maggio. A chiarire maggiormente la situazione sarà la riunione del preConsiglio dei ministri in calendario oggi. Al momento l' ok al posticipo della Tasi per circa 6mila Comuni appare quasi sicuro mentre non ancora del tutto a punto sarebbe l' operazione per cominciare ad attuare la delega fiscale. Sul fronte Tasi il Governo dovrà anzitutto chiarire se il termine per l' acconto sarà effettivamente prorogato al 16 ottobre, data indicata dal presidente dell' Anci, Piero Fassino, e non a settembre come inizialmente annunciato dall' esecutivo. Dopo le indicazioni fornite dallo stesso premier nei giorni scorsi il posticipo a ottobre appare quasi sicuro. La questione Tasi è anche oggetto di alcuni ritocchi al decreto Irpef che da oggi tornerà ad essere sotto i riflettori delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Il viceministro dell' Economia, Enrico Morando, ha confermato che si sta valutando l' ipotesi di estendere il bonus Irpef ai nuclei monoreddito con almeno 3 figli. Per quel che riguarda le commissioni censuarie, la loro ridefinizione è precondizione essenziale per avviare la riforma del catasto che entro cinque anni rivedrà l' assetto immobiliare, sulla base dei metri quadri e non più sui vani. Spetterà proprio alle commissioni censuarie utilizzare il nuovo algoritmo che servirà ad avvicinare il valore medio delle abitazioni ai prezzi di mercato. Operazione da condurre con grande attenzione, che riguarderà il bene primario della casa, su un totale di ben 63 milioni di abitazioni e il 67% delle famiglie proprietarie di immobili. Commissioni censuarie e nuovo catasto marciano dunque in parallelo. Il decreto legislativo sulle semplificazioni non è meno rilevante, passaggio fondamentale per preparare dal prossimo anno l' invio della dichiarazione dei redditi precompilata per 18 milioni di contribuenti, dipendenti e pensionati. Nel testo del decreto legislativo dovrebbe altresì essere inserito il riordino dei regimi semplificati, l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 27 maggio 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione incentivo alla fattura elettronica tra privati e la revisione della riscossione a livello locale. Stando all' impianto delineato dalla delega, il processo di semplificazione degli adempimenti tributari investirà anche la struttura delle addizionali regionali e comunali. Nel mirino soprattutto gli adempimenti «ritenuti superflui ai fini del controllo e dell' accertamento da parte dell' amministrazione finanziaria», o comunque non conformi al principio di proporzionalità. In arrivo semplificazioni anche per le le funzioni dei sostituti d' imposta, Caf e degli intermediari, attraverso il potenziamento dell' utilizzo dell' informatica. © RIPRODUZIONE RISERVATA. MARCO ROGARI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 27 maggio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Europee 2014. «Riforme avanti, non ci sono più alibi» Renzi: resto fino al 2018 «Ora accelerare. La Merkel? Tutti sanno che bisogna cambiare» Emilia Patta ROMA «Il messaggio degli italiani è arrivato forte e chiaro: il voto di domenica è un voto per le riforme e il governo ha il dovere di accelerare, accelerare su tutto. Le riforme non si fermano. Questo è il momento di investire in Italia». Non c' è tempo per i festeggiamenti nella giornata di Matteo Renzi. Quell' inaspettato 40,8% consegna al giovane premier e al suo Pd una responsabilità enorme che si può tradurre solo in un modo: andare avanti più spediti con le riforme. «In queste proporzioni no, se devo essere sincero non me lo aspettavo», ammette Renzi in serata rispondendo alle domande di Bruno Vespa a Porta a porta dopo aver tracciato un primo bilancio con i cronisti, in mattinata, a Palazzo Chigi. «Un successo con proporzioni così grandi per alcuni aspetti è quasi commovente perché hai una forte responsabilità, non devi sbagliare un colpo. È come se con questo risultato dicessimo l' Italia c' è, e vuole contare in Europa». Non ci sono davvero più alibi. E il primo pensiero di Renzi va a Bruxelles, dove oggi volerà per il vertice dei capi di Stato convocato dal presidente dell' Unione Van Rompuy. «Occorre abbassare i toni e alzare le ambizioni. Questo ci chiedono gli italiani, ci sono momenti in cui l' Italia si ricorda di essere l' Italia». Ed eccole, le ambizioni: con il suo Pd primo partito europeo Renzi si rivolge ad Angela Merkel invitando al cambiamento dell' Europa così com' è. «All' Europa è arrivato forte e chiaro il messaggio che così come stiamo andando non va bene». Il punto è sempre la crescita. Se l' Europa cambierà le sue politiche di rigore e si aprirà alla crescita «potremo fare un' operazione keynesiana straordinaria in cinque anni: più di 150 miliardi di euro», azzarda Renzi. E ancora: «Siamo d' accordo che le spese per scuola e ricerca vanno fuori dal patto di stabilità e che ci fanno spendere i 183 miliardi di fondi europei?». Se c' è questa comune consapevolezza anche le nomine Ue passano in secondo piano. Ma è chiaro che dopo il risultato delle urne le ambizioni del governo italiano crescono. Non solo l' Italia è più forte in Europa e da domani potrà chiedere un cambio di passo nelle politiche comunitarie. Ma anche nel grande risiko che si apre nelle nomine tra Bruxelles e Strasburgo si può osare molto di più di quanto immaginato fino a ieri. «Si apre un percorso complicato spiega lo stesso Renzi . C' è da scegliere il presidente del Parlamento, il presidente del Consiglio europeo, il presidente della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 27 maggio 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione Commissione Ue e il rappresentante della politica estera». Ed ora è «ragionevole» pensare che una di queste caselle chiave sia ricoperta da un italiano. Italia più ambiziosa in ambito Ue, dunque. Ma la precondizione è che sia capace di riformare se stessa, non si stanca di ricordare Renzi. Solo se l' Italia sarà capace di fare le riforme del Senato e della legge elettorale, la riforma del lavoro, la riforma della Pubblica amministrazione allora avrà autorevolezza e credibilità nei confronti della Merkel e dell' Europa per chiedere un comune cambio di passo. «La Germania negli anni 2000 ha fatto riforme strutturali e del mercato del lavoro ricorda Renzi ed oggi è Paese leader in Europa». Per questo Renzi ha mobilitato tutto il Pd sulle riforme all' esame del Parlamento: riforma del Senato e del Titolo V e legge elettorale devono essere approvate dall' Aula di Palazzo Madama entro il 1° luglio, giorno di inizio del semestre italiano di guida Ue («siamo a un passo dall' accordo», assicura). Perché le riforme istituzionali e di sistema come quella della Pa che sarà varata dal Consiglio dei ministri il 13 giugno sono ancora più importanti di quelle economiche per dare all' Italia la credibilità necessaria ad agire con autorevolezza nello scacchiere europeo. E il premier è stato rassicurato dallo stesso Silvio Berlusconi, che ieri lo ha chiamato per congratularsi, che l' asse con Fi sulle riforme reggerà. Ballottaggio dell' Italicum compreso. «Fi è un pezzo importante di questo Paese», ha ricambiato. E nonostante i toni cauti e umili usati per commentare lo storico risultato del Pd («non è stato un referendum su me, questa è la vittoria di tutto il Pd»), Renzi avverte che il cambiamento che lui impersona è appena cominciato. «La rottamazione è finita? No, direi che la rottamazione può cominciare». Certo non la rottamazione delle persone, ma dei lacci, dei poteri più o meno forti, dei burocrati che «da troppi anni impediscono all' Italia di essere il Paese che merita». E questa volta Renzi sa che non ci sarannno alibi. L' orizzonte è ormai quello della legislatura, nessun voto anticipato. Vietato fallire. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 27 maggio 2014 Pagina 32 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione Cessioni. La strategia di crescita del fondo americano nell' immobiliare: nel radar caserme e uffici ministeriali. Blackstone punta ai palazzi di Stato Offerta per un pacchetto di 800 milioni del Fondo immobili pubblici. Carlo Festa Il colosso finanziario statunitense Blackstone punta a comprare centinaia di milioni di immobili dello Stato: uffici ministeriali e dell' agenzia delle entrate ma anche caserme e uffici della Guardia di Finanza. Questi palazzi fanno parte del fondo immobiliare Fip (Fondo immobili pubblici), gestito dalla Sgr Investire Immobiliare (la società controllata dalla Banca Finnat della famiglia Nattino). Di recente è infatti finito sul mercato un portafoglio di Fip di oltre una ventina di immobili. L' offerta di Blackstone, secondo le indiscrezioni, sarebbe per l' intero portafoglio, del valore di circa 800 milioni di euro. Il fondo Usa punterebbe a fare massa critica in Italia sugli immobili che hanno la garanzia di avere lo Stato come affittuario. Sul piatto, però, ci sarebbe anche l' offerta di un altro private equity statunitense, cioè Cerberus che sarebbe però interessato soltanto a una parte del portafoglio in vendita (del valore di circa 300 milioni di euro). L' offerta per l' intero perimetro è un' altra mossa a sorpresa di Blackstone sul territorio italiano, anche per spiazzare gli altri fondi opportunistici stranieri come Cerberus, dopo le operazioni che il gruppo Usa fondato da Stephen Schwarzman ha chiuso negli ultimi mesi nel Belpaese. Il colosso americano, quotato al Nyse, ha infatti rilevato alla fine dello scorso anno da Rcs Mediagroup il palazzo del Corriere della Sera in via Solferino per 120 milioni di euro. Nel febbraio scorso il gruppo americano ha inoltre lanciato un' Opa sul fondo immobiliare quotato Atlantic 1, gestito da Idea Fimit. Se poi si guarda oltre il settore immobiliare, Blackstone ha rilevato una minoranza della maison Versace qualche mese fa. Infine Blackstone è in corsa in due delle maggiori aste attualmente in corso sui non performing loan (Npl) italiani: da una parte quella su Release, la bad bank del Banco Popolare dove sono confluiti i crediti problematici di natura immobiliare del gruppo Italease. Blackstone sarebbe poi in corsa anche nell' asta su Uccmb, la Credit Management Bank del gruppo Unicredit leader in Italia nel settore della gestione degli Npl. In Italia Blackstone è rappresentato da Paolo Bottelli, examministratore delegato di Prelios. La notizia dell' avvio del processo di vendita sul Fondo immobili pubblici, affidato all' advisor Cbre, era Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 27 maggio 2014 Pagina 32 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica amministrazione stata anticipata dal Sole 24 Ore lo scorso 19 maggio. Ora arrivano invece le prime indiscrezioni sui due fondi sttaunitensi che sarebbe in pole position per l' acquisto. Fip è il primo fondo immobiliare promosso nel 2004 dallo Stato italiano, che vi ha inserito 394 immobili sul territorio nazionale per un valore di portafoglio di circa 3,9 miliardi di euro. Le prime cessioni sono iniziate nel 2007, quando Investire Immobiliare ne ha ceduti in modo progressivo 150 per un controvalore di oltre un miliardo di euro. I 21 asset del portafoglio che sono oggetto dell' asta gestita dall' advisor Cbre sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e ad occuparli sono uffici della pubblica amministrazione (in particolare, agenzia delle Entrate, agenzia delle Dogane, Inail, Inps, ministero dei Trasporti, ministero del Lavoro) oltre a caserme e uffici della Guardia di Finanza. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CARLO FESTA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 27 maggio 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore Pubblica amministrazione AGENZIA DELLE ENTRATE/2. Da giugno pagamenti con F24 sui canali telematici di InfoCamere Novità in arrivo per i contribuenti: da giugno potranno effettuare il versamento dei tributi con modello F24 anche attraverso i canali telematici messi a disposizione dall' Istituto di pagamento InfoCamere. La novità è frutto dell' accordo firmato dall' agenzia delle Entrate e dall' Istituto, costituito nell' ambito del sistema informatico nazionale delle Camere di commercio, per facilitare gli adempimenti dei cittadini e incentivare sistemi di pagamento on line. Con questa iniziativa l' agenzia delle Entrate prosegue nel percorso di progressivo allargamento al mercato dei servizi di pagamento, per offrire nuove soluzioni per il versamento delle imposte, che si affiancano ai servizi già offerti dal sistema bancario e postale. InfoCamere amplia i servizi offerti a cittadini e imprese, nell' ottica di agevolare e s e m p l i f i c a r e i r a p p o r t i c o n l a Pubblica amministrazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 27 maggio 2014 Pagina 26 Italia Oggi Pubblica amministrazione Compensazioni allargate, c' è tempo al Mineconomia Sull' ampliamento delle compensazioni ancora tutto tace. A più di 90 giorni dalla conversione in legge del dl 145/2013 (Destinazione Italia, legge 9/2014), ancora non c' è traccia del decreto del Ministero dell' economia e delle finanze che avrebbe dovuto estendere le modalità di compensazione a disposizione delle imprese. Estensione che avrebbe dovuto riguardare in particolare «tutte le somme iscritte a ruolo senza distinzione, qualora la somma sia inferiore o pari al credito vantato nei confronti della pubblica amministrazione». E se è vero che dai dicasteri hanno più volte fatto sapere che i termini per l' emanazione dei decreti devono intendersi come ordinatori e non perentori, è anche vero che dal Mef nessuna indicazione chiara è arrivata. La disposizione, introdotta nel corso dell' iter parlamentare del decreto (si veda ItaliaOggi dell' 11 febbraio 2014), prevedeva che entro 90 giorni dalla data di conversione del decreto, il ministero dell' economia avrebbe dovuto emanare un decreto ad hoc indicando «le modalità operative, nel rispetto del vincoli di finanza pubblica» e precisando «l' elenco degli aventi diritto e le modalità di trasmissione degli elenchi all' agente della riscossione». Il decreto del Mef avrebbe dovuto fare chiarezza circa le modalità operative di una norma che, posto il rispetto dei vincoli di finanza pubblica, avrebbe dovuto dare un po' di ossigeno alle imprese almeno per il 2014. Prospettiva, quest' ultima, che però rischia sempre di più di allotanarsi. Se, infatti, da un lato è vero che la disposizione del dl 145 prevede l' introduzione delle possibilità per le imprese di ottenere la compensazione di tutte le somme iscritte a ruolo senza distinzione, qualora la somma sia inferiore o pari al credito vantato, dall' altro lato, c' è ancora l' incognita del Mef. Non solo, infatti, dalla conversione in legge del Destinazione Italia, avvenuta il 22 febbraio, sono, infatti, passati più di 90 giorni senza che nessun cenno al decreto sia stato fatto ma, non è nemmeno chiaro come la clausola che prevede il «rispetto dei vincoli di finanza pubblica», potrà trovare applicazione. A oggi, quindi, il rischio è che vada disperso o entri in vigore a metà anno inoltrato, il contenuto di una disposizione valida solo per il 2014, su cui le imprese, in special modo quelle in situazione di difficoltà, avevano fatto affidamento. © Riproduzione riservata. BEATRICE MIGLIORINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 27 maggio 2014 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica amministrazione Brevi L' Agenzia Standard & Poor' s ha confermato il rating a lungo termine della provincia di Roma a BBB con outlook negativo (in linea con quello della Repubblica Italiana), sottolineando spiega una nota della provincia che il suo giudizio sarebbe anche più alto, fino ad aa, se non ci fosse il tetto in base al quale un ente locale non può avere un rating più alto dello Stato in cui opera. ResearchItaly, il portale del Miur della ricerca italiana, sarà presente a Forum PA, XXV mostra convegno dell' innovazione nella Pubblica Amministrazione e n e i s i s t e m i territoriali, che si svolgerà a Roma dal 27 al 29 maggio al Palazzo dei Congressi dell' Eur, presso lo stand di PON Ricerca e Competitività (10D). Nel corso della manifestazione, mercoledì 28 con inizio alle ore 15, presso la saletta convegni dello stand, ResearchItaly organizza una tavola rotonda incentrata sul tema del «Rapporto tra le istituzioni pubbliche e medie imprese nell' ambito dell' innovazione e della ricerca scientifica». ResearchItaly è il portale web nato con l' obiettivo di fotografare, supportare e promuovere la ricerca italiana d' eccellenza offrendo contenuti e servizi. Si pone come canale di comunicazione privilegiato sulla ricerca Italiana ed è uno strumento che intende favorire il dialogo tra fruitori e protagonisti della ricerca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 27 maggio 2014 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica amministrazione Lo afferma uno studio presentato a Forum p.a. Stipendi dei dirigenti 12,63 volte la media Dirigenti pubblici (ancora) ben pagati, a dispetto della «spending review»: un manager apicale italiano, infatti, vanta 12,63 volte il reddito medio, con cifre che, sebbene in discesa «in numeri assoluti», aumentano al confronto con i dipendenti in servizio, visto che il computo degli impiegati a disposizione per ogni vertice è, nel complesso, diminuito nel corso degli anni da 12,3 nel 2004 a 11,7 nel 2012. E, nel frattempo, è cresciuta anche l' età degli addetti, laddove nello stivale soltanto il 10% ha meno di 35 anni. Ad indagare sulle caratteristiche degli occupati delle amministrazioni del belpaese è uno studio, che sarà presentato oggi, a Roma nell' ambito del Forum p.a. in cui si legge che la dirigenza ha subito meno tagli, oltre che di poltrone, anche sul fronte retributivo, poiché se consideriamo il 2001 come numero indice=100, quella apicale è nel 2012 a quota 137 mentre la componente di seconda fascia si ferma a 121, mentre il resto del personale va a 127. E, raffrontando la busta paga dei «big» dello stato centrale e degli enti locali di vario genere con quella dei colleghi europei, si scopre come nessuno raggiunga 12,63 volte le nostre entrate medie, bensì in Inghilterra tale proporzione è 8,48, in Francia 6,44 e in Germania 4,97; quanto a coloro che si collocano in un' altra ottima posizione, ossia in prima fascia, guadagnano in Italia 10,17 volte il reddito medio, in Gran Bretagna 5,59, in Francia 5,21 e fra i tedeschi 4,44. In totale, la nostra forza lavoro all' opera nella p.a. nel 2012 era pari a 3 milioni 344 mila unità (4,8% rispetto al 2009) mentre in Francia i «travet» si attestavano su 5 milioni 509 mila 800 (+0,1%) e in Gran Bretagna arrivavano a 5 milioni 703 mila (7,6%). La carta d' identità, però, svela come gli impiegati della penisola siano meno giovani (anche a causa del blocco del «turnover» e delle assunzioni sempre meno frequenti), giacché l' età media è di 48 anni con un picco nei ministeri di 52 (e 22 anni di servizio mediamente); nella scuola, invece, è di 51 anni, nelle forze di polizia di 41, ma è salita di 8 dal 2001. Fra i francesi e gli inglesi i dipendenti under35 sono rispettivamente il 27% ed il 25%, quelli con meno di 25 anni sono il 5,4% e il 4,9% (nei nostri confini soltanto l' 1%). E, poi, si legge nella ricerca, la percentuale del lavoro flessibile nel comparto pubblico in Italia è scesa dal 13,6% del 2001 al 10% del 2012, ma anche Oltralpe il 22,8% dei lavoratori si configura come «non titolare»; le persone assunte stabilmente nella nostra «macchina amministrativa» hanno subito una sforbiciata del 5,6% dal 2001 al 2012, e le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 27 maggio 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione formule precarie si sono ridotte del 30%, passando da 438 mila 144 unità nel 2001 a 307 mila 278 due anni fa. © Riproduzione riservata. SIMONA D' ALESSIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 27 maggio 2014 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica amministrazione Anci EmiliaRomagna: portare avanti i ricorsi. Tassa sui telefonini, i comuni all' attacco Continua la battaglia dei comuni contro la tassa di concessione governativa sui telefoni cellulari. Una nota dell' Anci EmiliaRomagna invita infatti le amministrazioni a portare avanti i ricorsi per i rimborsi, chiedendo una nuova pronuncia delle Sezioni unite della Cassazione che superi quella depositata circa due settimane fa e che ha ribadito la piena vigenza del balzello (si veda ItaliaOggi del 3/5/2014). A giudizio dell' associazione dei sindaci, finora non è stata fornita una soluzione che possa assicurare l' esatta osservanza e l' uniforme interpretazione della legge. Diversi, infatti, sono i punti deboli evidenziati nelle argomentazioni dei giudici di Piazza Cavour, che secondo l' Anci non hanno sciolto tutti i dubbi sollevati nell' ordinanza di rimessione (la n. 12053 del 17/5/2013). Innanzitutto, non convince la tesi secondo cui il contratto di utenza sarebbe sufficiente ad integrare il presupposto impositivo, poiché a tal fine, in base all' art. 1 del dpr 641/72, occorre il rilascio di un atto amministrativo e soprattutto un collegamento fra esso e l' insorgenza del tributo. In mancanza, la tassa verrebbe a essere trasformata per via di interpretazione evolutiva in un' imposta, con violazione della riserva di legge prevista dall' art. 23 Cost. Ciò troverebbe conferma nell' avvenuta separazione della disciplina degli apparecchi terminali di radiotelecomunicazione (per cui non occorrono provvedimenti autorizzativi e quindi non si dovrebbe pagare la tassa) da quella degli altri impianti radioelettrici (ancora soggetti, invece, al rilascio della licenza di esercizio). Non a caso, sottolinea l' Anci, ci è voluta una norma ad hoc (l' art. 2, comma 4, dl 4/2014) per ricondurre nuovamente i telefoni cellulari nell' alveo dell' art. 160, comma 1, del dlgs 259/2003. Se la soluzione fornita sull' art. 160 fosse corretta, il legislatore non avrebbe avuto la necessità di ricorrere a un intervento interpretativo per sopperire al vuoto normativo creatosi a seguito dell' introduzione del codice delle comunicazioni (dlgs 269/2001). Infine, l' Anci evidenzia come la Suprema corte non si sia espressa sulla denunciata violazione del principio di equiordinazione fra Stato ed enti locali di cui all' art. 114 Cost. , violazione che nasce dal fatto che questi ultimi sono soggetti alla tassa, mentre le amministrazioni statali ne sono esenti. Ad essere leso sarebbe anche il principio di sussidiarietà (art. 118 Cost.), visto che le funzioni amministrative (anche in materia di telefonia mobile) sono svolte soprattutto dalle amministrazioni comunali. La nota arriva addirittura a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 27 maggio 2014 Pagina 28 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione mettere in dubbio la correttezza della composizione del collegio che ha deciso la questione e nel quale non sedeva nessuno dei giudici che avevano sostenuto la tesi favorevole ai comuni. © Riproduzione riservata. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 27 maggio 2014 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica amministrazione Sul sito della Scuola nazionale di amministrazione le prime indicazioni sulla selezione. Dirigenti a concorso nazionale Si cambia, dopo il caos dei ricorsi contro le prove regionali. Mai più concorsi soggetti a ricorsi preventivi o all' alèa delle sentenze del Tar. Dal prossimo anno i dirigenti scolastici è dal '98 che non si chiamano ufficialmente più presidi saranno formati mediante un corsoconcorso selettivo bandito dalla Scuola nazionale dell' amministrazione. Dopo le dichiarazioni del ministro Giannini di una decina di giorni fa, con le quali si preannunciava la partenza del concorso entro la fine del 2014 e a pochi giorni dall' approvazione al Senato del decreto scuola del governo Renzi, sul sito della Scuola d i amministrazione sono comparse in questi giorni le prime indicazioni per la selezione dei nuovi dirigenti scolastici. La più grande novità è il ritorno, dopo oltre trent' anni di un concorso nazionale, con il superamento della precedente articolazione su base regionale. In secondo luogo si prevede una cadenza annuale delle procedure concorsuali per gli ex presidi, come normalmente avviene per i corsiconcorsi per il reclutamento degli altri dirigenti della pubblica amministrazione. Al corso potranno essere ammessi candidati in numero superiore a quello dei posti da coprire, ma solo per una percentuale massima del 20% determinata annualmente tramite apposito decreto ministeriale. Altra rilevante novità, la partecipazione al concorso non sarà completamente gratuita, ma potrà prevedere un contributo da parte dei candidati previsto in circa 200 euro a copertura di parte delle spese della procedura concorsuale. Immutati invece, rispetto alla previgente normativa che regolava i concorsi regionali, i requisiti di partecipazione: potrà accedere al corsoconcorso il personale docente ed educativo delle scuole statali in possesso di diploma di laurea magistrale e che abbia maturato un' anzianità complessiva nel ruolo di appartenenza di almeno cinque anni. Il concorso dovrebbe prevedere una prova preselettiva, una o più prove scritte, una prova orale e la valutazione dei titoli presentati. Solo i docenti che avranno superato con successo queste prime quattro fasi saranno ammessi alla frequentazione del corso e dovrebbero, in linea di massima, avere in tasca la nomina a dirigente. Al momento resta da chiarire se e quante volte gli esclusi potranno eventualmente ritentare la prova negli anni successivi. Il nuovo sistema di reclutamento e selezione dei dirigenti, comunque, sembra andare incontro sia una certa voglia ritorno di normalità dopo il diluvio di ricorsi e polemiche seguiti all' ultimo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 27 maggio 2014 Pagina 38 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione concorso, bandito nel 2011 e conclusosi tra il 2012 e il 2013, sia alla volontà di fare retromarcia sul regionalismo spinto della precedente stagione politica per tornare all' individuazione di figure dirigenziali selezionate direttamente dal centro e con criteri stabiliti a livello nazionale. © Riproduzione riservata. GIORGIO CANDELORO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 27 maggio 2014 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica amministrazione L' ESPERTO RISPONDE/Il caso di un prof e le responsabilità per omessa dichiarazione. Docente e amministratore? Solo se la scuola è part time Altrimenti scatta l' incompatibilità, anche per gli spezzoni. Un docente presta servizio di insegnamento nelle scuole pubbliche con incarico a tempo determinato su frazione oraria inferiore o pari al 50% del tempo pieno. Lo stesso docente, ancor prima di accettare tali incarichi, ricopriva la carica di amministratore di società commerciale (s.r.l.), di cui era pure socio; non si dimette da tali incarichi. Sussiste una situazione di incompatibilità assoluta in questo caso? Questa situazione potrebbe o no essere assimilata a quella del dipendente in regime di parttime? Ed in ogni caso anche al dipendente scolastico in regime di parttime non sarebbe comunque precluso l' esercizio di attività commerciale? Quand' anche fosse lecito in regime di parttime la contemporaneità tra incarico di docente a tempo determinato e lo svolgimento di attività commerciale con l' esercizio della carica di amministratore di società commerciale (S.r.l.), il docente non è tenuto comunque a dichiarare al dirigente scolastico, al momento dell' assunzione in servizio, la circostanza che svolge contestualmente all' attività di docenza anche attività imprenditoriale? Il dirigente scolastico è tenuto ad autorizzare comunque il docente allo svolgimento di questa attività commerciale privata? Cosa comporta, sotto il profilo giuridico e delle incompatibilità, il fatto che il docente non ha rivelato al dirigente scolastico, al momento dell' assunzione in servizio, di svolgere anche l' incarico di amministratore di società commerciale? La facoltà di svolgere altra attività lavorativa, in aggiunta a quella derivante da costanza di rapporto di lavoro con una pubblica amministrazione, è consentita solo ed esclusivamente ai titolari di rapporto di lavoro part time non superiore al 50%. Trattandosi di una norma speciale ( insuscettibile di interpretazione analogica) la previsione non può essere applicata ai docenti precari spezzonisti. Pertanto, l' attività in parola non rientra nella casistica delle attività autorizzabili dal dirigente scolastico. Quanto alle responsabilità, le false dichiarazioni ai fini dell' assunzione comportano il licenziamento disciplinare (si veda l' art.55quater, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 165/2001.) Sul piano penale, il reato di truffa è stato categoricamente escluso dalla Cassazione con sentenza 25956/2011. Per contro, sarebbe comunque ipotizzabile la responsabilità ex art. 483 c.p.. A questo proposito, però, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 27 maggio 2014 Pagina 39 < Segue Italia Oggi Pubblica amministrazione la giurisprudenza ha chiarito che tale responsabilità insorge solo se il modulo con il quale il docente dichiara l' inesistenza di situazioni incompatibilità reca la descrizione puntuale delle situazioni medesime ( Tribunale di Chieti, Ortona, 384/2009). sono un' assistente amministrativa di ruolo con oltre 20 anni di servizio, con l' inizio del prossimo anno scolastico mi potrebbe essere offerto, nella scuola in cui lavoro, un incarico annuale di direttore dei servizi generali amministrativi (Dsga). Se ciò dovesse verificarsi, preferirei un incarico a parttime che comunque il dirigente scolastico ha escluso che potrà autorizzare, stante il divieto di cui all' articolo 58, punto 1, del contratto 29 novembre 2007. Ma quel divieto è ancora valido anche se successivamente mi dicono esserci state delle modifiche all' istituto del parttime? L' esclusione della figura del DSGA dalla possibilità di prestare servizio in regime di parttime, prevista appunto dall' art. 58 del contratto scuola , è ancora valida essendo tuttora in vigore, per espressa volontà del legislatore, il contratto 29 novembre 2007. Risponde a verità la notizia che successivamente alla data dell' entrata in vigore del predetto contratto sono intervenute modifiche all' istituto del parttime. Tali modifiche, contenute nell' art. 73, comma 1, del decreto legge 112/2008, entrato in vigore dal 22 agosto 2008, potrebbero tuttavia avere aperto un spiraglio nel divieto, fino ad oggi assoluto, di consentire il parttime ai DSGA. Solo il nuovo contratto scuola, se e quando sarà sottoscritto, potrebbe infatti introdurre norme meno rigide in materia. Sono un insegnante di strumento musicale nato a Reggio Calabria il 25 settembre 1952 e immesso in ruolo dal 10 settembre 1984. Posso fare valere quattro anni interi di servizio di preruolo (dall' anno scolastico 1980/81 al 1983/84). Quando potrò andare in pensione e con quale sistema di calcolo, tenuto conto che al 31 dicembre 1995 potevo fare valere 17 anni , due mesi e 16 giorni di contribuzione utile a pensione? Potendo fare valere al termine del corrente anno scolastico 30 anni di servizio di ruolo e quattro di pre ruolo utili ai fini pensionistici e una età anagrafica di 62 anni e 25 giorni, a normativa vigente, potrà accedere al trattamento pensionistico di vecchiaia dal 1° settembre 2019 e a quello anticipato non prima del 1° settembre 2024. La sua pensione sarà calcolata con il sistema retributivo per i periodi di servizio fino al 31 dicembre 1995 e con il sistema contributivo per i periodi di servizio prestati successivamente e fino alla data di cessazione dal servizio. © Riproduzione riservata. LETTERA FIRMATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26