NOVEMBRE 2007
PAGINA
ROTARY 2110
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Fellowship of Rotarian
Nasce la nuova flotta siciliana IYFR
CATANIA
Un fermento di associazionismo
marinaro si evidenzia nei Rotary
Club del Distretto per la costituzione della "Flotta Siciliana" dello International Yachting Fellowship of Rotarians che ha già iniziato la propria attività ed il cui regolamento è entrato in vigore con la
cerimonia della consegna della
Carta costitutiva, da parte del
Commodoro
internazionale
Bryan Skinner al Commodoro
Luigi Falanga, con una suggestiva
cerimonia presso il Circolo
Canottieri Jonica di Catania,
domenica 21 ottobre 2007. Erano
presenti anche il Commodoro
nazionale italiano Francesco Clemente, il Governatore del 2110
Distretto del Rotary Salvatore
Sarpietro, autorità e sopratutto
numerosi soci ed ospiti.
Avvenimento importante e significativo, tanto atteso, questo,
voluto dal Commodoro Bryan
Skinner che ha desiderato che più
nuclei rotariani facessero funzionare in Sicilia la Flotta dello
IYFR per sviluppare la conoscenza fra coloro che uniscono gli
ideali del Rotary con la passione
per il mare, promuovere lo yachting, la navigazione in generale,
gli sport nautici, favorire gli arricchimenti sociali e culturali legati
alla nautica.
L'incarico di creare la "Flotta di
Sicilia" con sede in via Firenze
158, presso il Rotary Club di
Catania, e con porto di armamento principale presso il Circolo
Velico "NIC" di Catania , affidato
al socio del Rotary Club di Catania Luigi Falanga, vede nascere la
Fellowship sulla linea di una sorta
di yachting club, fondato nel 1947
da John Barrett, un rotariano del
Club di Brixton (Londra), con
l'emblema del Rotary, su cui fu
creato in seguito lo Yachting Fellowship of Rotarians.
La Flotta che ha un proprio regolamento dell'IYRF approvato nell'
Annual General Meeting del
2006, nasce all'interno del Rotary
International con vita propria , è
formata da rotariani e rotaractiani
affezionati della natura e del
mare, possessori o no di un natante, è governata da un Comitato di
Ufficiali presieduto da un Commodoro eletto dall'Assemblea con
cadenza biennale ; si pone come
obiettivo, di valorizzare nel territorio la presenza del mare, di promuovere lo sport crocieristico, di
raggiungere livelli più alti di marineria, di perseguire la solidarietà e
l'amicizia nella socialità e nello
sport nautico.
Nel corso della cerimonia, dopo la
presentazione da parte del Commodoro Luigi Falanga, del direttivo - composto dal vicecommodoro Giovanni Ianora, controcommodoro Francesco Zappulla,
segretario Francesco Galvagno,
tesoriere Santi Maccarrone, ufficiali Salvatore Bonaventura, Vincenzo Consoli, Piero Todaro,
Nino Castellana, soci onorari Salvatore Sarpietro ed Ammiraglio
Bernardo e numerosi soci - ha
preso la parola il Commodoro
internazionale Skinner che ha
chiarito come la Fellowship non
sia una organizzazione di beneficenza ma di amicizia, nel caso
particolare legata alla nautica
inben ventitrè Paesi del mondo
con novantasei Flotte, e come sia
necessario, almeno una volta nella
vita, partecipare ad una Convention mondiale.
Quindi, prima il Commodoro italiano Clemente, poi il governatore
distrettuale del Rotary, Salvo Sarpietro hanno ricordato come l'obiettivo della Fellowship sia navigare e fare Rotary e come l'dea del
brigantino Italia di proprietà dello
YCI (Yachting Club Italiano),
concesso in comodato alla Marina
Militare Italiana, che con il coinvolgimento del Rotary può essere
impegnato nel "sociale" attraverso l'utilizzo "interflotte" da quanti
hanno il piacere di navigare e fare
"Rotary".
E possa essere infine una opportunità per mettere insieme rotariani
e marinai come già avvenuto a La
Spezia sulla nave a vela più bella
del mondo, l' Amerigo Vespucci
(ritratta in questa splendida foto).
«Lo yachting rotariano»
Nella foto, il momento della consegna della Carta costitutiva da parte del Commodor internazionale
Bryan Skinner al Commodoro Luigi Falanga, alla presenza del Governatore Salvatore Sarpietro
Nel 1947 John Barrett, un rotariano del Club londinese di Brixton, pensò di
riunire un gruppo di soci appassionati di mare e di barche, e di formare una sorta di Yachting Club, con un gagliardetto che recasse l'emblema del Rotary. Fù
creato così l'International Yachting Felloship of Rotarians con l'obiettivo di
sviluppare la conoscenza fra coloro che combinano l'accettazione dei principi
del Rotary con l'amore per il mare, ed usare così tale comune interesse nello
yachting e nella marineria, come un'opportunità per sostenere gli ideali rotariani.L' IYFR. ebbe un gran successo, diffondendosi in breve in tutta la Gran
Bretagna e nei Paesi di tutto il mondo istituendo varie Flotte Regionali, ognuna
riproducente nel suo piccolo un classico Yachting Club inglese, dando vita a
regate, crociere e manifestazioni, di ogni tipo.
Il Rotary accettò così e codificò l'idea di Fellowship, ovvero di un gruppo di
rotariani con una passione in comune, che si riunissero liberamente al di fuori
dei propri Club. A questa idea ne seguirono poi tante altre, oggi sono infatti più
di 60 le fellowship rotariane nel mondo con interessi diversi.All' IYFR aderiscono oggi oltre 3.500 rotariani, che con un neologismo si autodefiniscono
iyforians, che in italiano viene reso con iyforiani.
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