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ATTUALITà
N°471 - GENNAIO 2015
Premiato il “Casellese dell’Anno n°14”
Festa grande per Matteo Iacovelli
U
na delle luminose giornate che ha caratterizzato
lo scorso dicembre ha accompagnato l’annuale ricorrenza della festa della nostra Pro
Loco, lo scorso 14 dicembre.
E il 14 ricorreva anche come
numero delle edizioni del prestigioso riconoscimento di Casellese dell’Anno, il cui premio
viene per più che decennale tradizione consegnato in concomitanza con la festa annuale della Pro Loco.
La cerimonia quest’anno è ritornata nel Centro Polifunzionale di via Basilio Bona, nel
luminoso Salone delle Feste addobbato per l’occasione dalle
decorazioni di Silvana Menicali.
Nell’atrio, una pila di copie del
nuovo libro fotografico “Origine di un viaggio. 45 anni di
immagini della Pro Loco di Caselle Torinese” è a disposizione
per l’acquisto.
L’appuntamento per l’inizio della cerimonia è alle 11, ma l’impegno della sede aggiunta di
via Basilio Bona comincia molto presto, quella domenica; dalle 9, nella saletta adiacente, si
svolge infatti la riunione del Direttivo Regionale dell’UNPLI,
l’associazione che riunisce le
Pro Loco italiane. Invitato speciale, il presidente naziona-
le Claudio Nardocci, arrivato a
Caselle per l’occasione. La presenza dei vertici UNPLI, per la
prima volta a Caselle in contemporanea, è un segnale e un riconoscimento importante. Un
Gianpiero Barra visibilmente
compiaciuto apre la cerimonia,
nel salone gremito di pubblico. Dopo il suo saluto, interviene Elis Calegari, ancora fresco
degli applausi ricevuti il venerdì precedente nella sua esibizione, nella stessa sala, nell’inedita veste di chansonnier. Questa
volta Elis ritorna al suo ruolo
tradizionale e ci presenta i tratti essenziali della nuova fatica
editoriale della Pro Loco. Seguono in scaletta gli interventi
di Claudio Nardocci, presidente
nazionale UNPLI, di Bruno Verri, presidente regionale, e di Fabrizio Ricciardi, presidente provinciale. A chiudere la prima
parte della cerimonia, un primo
intervento di Luca Baracco, che
sottolinea l’efficacia della nuova pubblicazione nel ricordare
le tantissime persone che, nel
tempo, hanno fatto “staffetta”
per prestare servizio nell’Associazione.
Si passa alla seconda parte della cerimonia. Viene aperta da
Gianpiero Barra, che ricorda il
significato del premio, assegna-
to ad un casellese che si sia distinto in uno o più campi (cultura, sport, arte, politica, musica,
lavoro, volontariato) e che abbia portato in alto, in Italia e
nel mondo, il nome di Caselle
Torinese. Il Presidente della
Pro Loco ricorda quindi come
era composta la giuria, formata quest’anno con intervento
di 30 nostri concittadini; infine
descrive il premio, consistente
in un’artistica medaglia appositamente coniata, raffigurante
le quattro case, simbolo di Caselle, e in una pergamena con
nome del vincitore e motivazione del premio.
La parola è poi ritornata al sindaco Luca Baracco, per la presentazione del vincitore. Un
Matteo emozionatissimo, per
la prima volta visto in pubblico con la cravatta, come fa affettuosamente notare Luca nel
suo intervento. “Uomo giusto
e buono, capace di spendere
ogni istante della sua vita per il
bene del prossimo” ecco le parole, scelte dal direttore di Cose
Nostre, per la motivazione del
premio.
La parola è quindi passata al
premiato. Matteo ricorda le tappe essenziali del suo percorso
di vita: il brutto incidente sul lavoro, nel 1962, che lo menomò
e lo precipitò nella disperazione; il conforto della fede; l’avvicinarsi, su consiglio di Luigi
Merlino, al mondo del volontariato, col Caselle Calcio e poco
dopo con l’AVIS. Matteo ringrazia la comunità casellese per il
riconoscimento e lo dedica alla
sua famiglia; ai suoi familiari, e
in particolare alla figlia seduta in prima fila, Matteo chiede
scusa per la minore attenzione
e il tanto tempo sottratto dagli
impegni del volontariato.
Prende quindi la parola Erica Santoro, di fresca nomina
all’Assessorato per istruzione e
cultura, con delega anche per il
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ATTUALITà
N°471 - GENNAIO 2015
e i 45 anni della Pro Loco
tervento Erica dichiara che in
questa giocosa occasione intende essere vicina a Matteo come
persona più che come assessore.
Infine l’intervento di Gianni Rigodanza, che saluta a nome del
gruppo dei Casellesi dell’Anno;
di un altro Casellese dell’Anno,
Vanni Cravero, la battuta: questo è l’anno dei Mattei, ma il migliore ce l’abbiamo noi.
La festa si sposta quindi in via
Madre Teresa di Calcutta, nel-
la sala grande riempita di tavoli per far posto alle oltre cento persone che partecipano al
pranzo sociale. Anche in questo
momento conviviale il carattere “duale” della festa è stato sottolineato dalle decorazioni delle
due torte preparate dalla Baita, una per i 45 anni, l’altra per
Matteo Iacovelli.
Paolo Ribaldone
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