MORETTA
L’origine del nome
Inizialmente veniva chiamata
MUR’TTA. La desinenza(tta) era
per dare un diminutivo. In seguito
venne chiamata MORRA.Era come
una stazione dove i pastori si
fermavano con le pecore ed era
detta Benedettina perchè
apparteneva ai Benedettini.
Fondazione
o Si pensava che Moretta fosse stata
fondata dai monaci di Staffarda, ma
M.Lardone ribattè l’ipotesi.
o Altri pensavano che il nome Moretta
era attribuito al cognome Moretti una
famiglia,che non è mai stata trovata
all’anagrafe.
Territorio morettese in ambito
religioso
o Moretta nel X secolo era sotto la
diocesi di Torino (e lo è ancora
adesso).
Territorio Morettese in “campo”
politico
o Olderico Manfredi(marchese di Torino)
riportò il potere ai marchesi Arduinici.
• Guido e Bosone due fratelli,marchesi,
ottennero da Corrado II una garanzia
importante: i loro possedimenti erano
intoccabili.
• Corrado II diventò il marchese più
importante di Torino.
Controllava:Cavour,Revello,Barge e
Fontanile.
I marchesi di Busca ed i loro
possedimenti sul territorio di Moretta
• Dopo la morte di Guglielmo di Busca i
suoi due figli, Berengario e
Manfredo I Lancia si spartirono i
territori del padre.
• Il primo concentrò i suoi possedimenti
da Busca fino a Lagnasco e anche la
pianura in direzione di Moretta.
• Invece Manfredo I ottenne molte
terre nelle Langhe.
documento del 8 marzo
del 1152
•Oberto del Villar San Nicolao e
Ottone dovevano essere fratelli
Secondo Carlo Emanuele
Patrucco a capo doveva
esserci il figlio di Oberto,
Guglielmo
Oberto nel 1157 è morto
Guglielmo era
soprannominato “Pazella”
per distinguerlo da suo
fratello omonimo detto
“Rabia”.
Una volta a capo, Pazella
fu testimone di un atto
di vendita,ubicato in Pomarolo
Xll secolo
VESCOVO DI TORINO
Arduino concesse ai Pazella
(Anselmo e figli) tutta la
decima di Moretta
Diventa un FEUDO:
-terreni disboscati:
RONCHI
In cambio:2 sestari di frumento
e 2 di annone come affitto
I discendenti di Sarlo Pazzella
Ottennero i 3/10 dei ronchi e
Dei novali di Moretta dal
Vescovo di Torino Ugoccione
Documento del 22/01/1236
Xlll secolo
Fine Xlll secolo
Filippo di Savoia
alcuni membri
del consortile
Cercarono di estromettere
una loro congiunta, Agnese del
Fu Anselmo, che ereditò una
parte dei beni di Moretta
Permutò i castelli di
Cumiana e Frossasco
in cambio della
quarta parte di Moretta
I Savoia
Assorbirono il feudo di
Moretta
A un anno dal
1300
Le notizie del
Consortile si perdono
Anselmo di Moretta stesso
A Moretta
Giovanni di Moretta era
Castellano di Frossasco
1300
Di Francesco
Dichiarò che il castello, costruito
alla fine del 1800 era
Un castrum domini (fortificazione
Del signore)
Quindi non si sarebbe
Trattato di un castello
Nato in un punto ben preciso
Ma scelto per ragioni
Politiche e geografiche
Senza dubbio si può ammettere che i domini avessero tutto
l’ interesse a popolare il loro feudo, e promossero l’ arrivo
degli altri coloni

21 SETTEMBRE 1322
Il comune di Moretta
era eretto da un
consiglio di 13 membri
Il clavario aveva il compito
di riscuotere le imposte
spettanti al dominus
Talvolta le due cariche erano
affidate alla stessa persona
oppure ai membri della
medesima famiglia
Rappresentante del principe
era il castellano che manteneva
la sua carica per un anno
Esso era:
-la massima autorità militare;
-occupava l’ amministrazione
della giustizia;
-imponeva le pene;
-garantiva la tutela dell’ ordine
pubblico
lapide
La guardia nazionale
La guardia nazionale di Moretta
è stata decisa dal re il 4 marzo
1848
Capitani : 4
Luogotenenti:2
Sottotenenti:4
Sergenti:16
Caporali:25 tra cui BOLLATI
FRANCESCO
Militi:38 tra cui BOLLATI FRANCESCO
ANTONIO
R.a Segreteria di Stato per gli affari DELLO
INTERNO
ill.mo Signore
Nelle attuali circostanze potrebbe facilmente
occorrere tanto all’ intendenza Generale d’
Armata, quando all’ intendenza Generale
di Guerra di dover richiedere le Comunali
Amministrazioni per la somministranza sia
in via di compra per conto del Governo,
che di requisizioni di generi necessari al
mantenimento delle truppe e nutrimento
dei cavalli dell’ Armata, non che, e forse
più probabilmente ancora, per la
requisizione dei cavalli, bestie da soma e
carri.
Siccome la menoma esitanza o ritardo nell’
aderire a siffatte richieste potrebbe
occasionare inconvenienti tali da
compromettere le sorti dell’ Armata, io mi
fo a pregare caldamente e direttamente la
S. V. III.ma di prestarsi colla massima
sollecitudine alle richieste che fossero
fatte a codesta Comunità sia dai preditti
Intendenti Generali, quanto dai
Commissari o Sotto-Commissari di Guerra
addetti alle divisioni attive dell’ Esercito,
ad ai Presidii.
Nella fiducia di aver tutta la cooperazione
della S. V. III.ma in un oggetto che tanto
interessa l’ onore e l’ indipendenza della
patria, ho il pregio di proferirmi con
distinta considerazione.
Non è stato semplice reperire informazioni
inerenti alle persone partecipanti alla
guerra, ma siamo riusciti a trovare degli
ATTI DI MORTE e di MATRIMONIO
Documenti
• ..\risorgimento\archivio\matrimoni\Grioglio.
pdf
..\risorgimento\appunti pdf\atti di morte.pdf
• ..\risorgimento\appunti pdf\atti di
morte2.pdf
• ..\risorgimento\appunti pdf\atti di
morte3.pdf
Passando per Moretta un certo Gancia di Saluzzo
con carrettone venendo da Torino accompagnato
da sua moglie, fu dalla Guardia Nazionale
fermato con il suo carrettone e moglie perché
sprovvisto della carta di sicurezza: chiedeva la
moglie istantaneamente d’ essere condotta avanti
il Maire per sentire le sue provvidenze; li soldati
che facevano parte della Guardia in quella notte
erano il figlio maggiore di Agassino Coller, il figlio
di Andrea Barreta, Andrea Barberis figlio del
cavaglier Morello.
• Cotesti insolentissimi giovinastri invece di
aderire alle instanze di quella donna la
conducono sotto gli olmi formanti una vaga
allea a ponente del castello e quivi
brutalmente sfogando la loro passione punto
non curando le clamorose grida della suddetta
che quindi lasciarono in libertà. Appena
informato il Maire del commesso ecceso fece
arrestare i suddetti quattro insolentissimi
giovani, ed attese le favorevoli informazioni
vantaggiosamente spedite dal Signor Maire di
Saluzzo venne rimesso in libertà il Gancia e
carettone onde proseguir potesse il suo
viaggio.
• Fu il Sottoprefetto esattamente e sinceramente rese
inteso del successo per le sue provvidenze, e
sebbene si fosse desiderato un economico
provvedimento e castigo dovettero tutta volta sotto
buona scorta di soldati della Guardia Nazionale
partire per Saluzzo li venti brumajo li scandalosi ed
insolentissimi giovinastri suddetti dove furono nelle
Carceri ritenuti per un tempo notabilissimo. Atteso il
carcere sofferto vennero poi rilasciati il Coller,
Barberis con la condizione anche per Barreta di
passar atto di sottomissione di bene vivendo, e di
sborsare la somma di 200 franchi all’ insultata
donna.
Le milizie
Lettere ai militari e
organizzazione
La milizia Civica
I doveri
•Ogni provincia doveva fornire un numero di compagnie in base
alla propria estensione e alla densità di abitanti
•Gli uomini erano suddivisi in Distretti e Centurie
•Ogni compagnia era formata da
-un capitano
-un tamburino
-un tenente
-81 soldati
-un sottotenente
-16 riserve
-5 sergenti
-10 caporali
• Le truppe
portavano un
giustaccorpo e una
coccarda, di solito
di colore turchino.
Coccarda
tricolore del 1797
•Le milizie di ogni
comunità potevano avere
una bandiera quadrata,
con al centro l’aquila
sabauda.
Cuneo, 23 aprile 1820
Circolare dal Governo della Divisione di Cuneo
Rivolto ai Signori Sindaci della Provincia di Saluzzo:
In questa circolare, il Governatore e comandante Generale
della Divisione D’Yenne, ringrazia le Milizie per il servizio
che prestarono in difesa dello stato e propone una nuova
forma di organizzazione più stabile, regolare e uniforme, il
cui eseguimento è affidato ai governatori generali delle
divisioni. Invita inoltre i sindaci delle province di Alba,
Mondovì e Saluzzo a formare le Liste d’iscrizione il più
presto possibile.
Torino, 10 agosto 1848
Circolare dal Ministero di Guerra e Marina
Rivolto ai Signori Comandanti militari delle province degli Stati del
Re e alle civiche Amministrazioni:
In questa circolare si raccomanda di provvedere
all’approvvigionamento dei soldati isolati. Ogni soldato dovrà
possedere un “buono” per la somministrazione della razione di viveri
per ricevere:
-cinque once di carne;
-mezza oncia di lardo e di sale;
-cinque once di riso o pasta; -un quarto di pinta di vino.
Torino, 17 marzo 1849
Circolare della segreteria di stato
Rivolto al sindaco di Torino, dal servitore Rattazzi
In questa circolare Rattazzi sollecita il sindaco ad inviare soccorsi e
assistenza alle truppe sul fronte il più presto possibile, per evitare
inconvenienti tali da compromettere la sorte dell’ Armata.
L’ avvocato
Urbano Rattazzi
Saluzzo, 24 Maggio 1820
Formazione della compagnia del primo battaglione che
dovrà riunirsi nella città di Saluzzo
Provincia di Saluzzo
Mandamento Comunità
Quota dei
militi
effettivi
Moretta
29
13
64
30
Cardè
Faule
Moretta
Polonghera
Torre
S.Giorgio
13
Luogo
riunione
Moretta
MORETTA
Moretta si trova sulla strada
provinciale da Saluzzo a Torino
alla sponda destra del Pò.
Comprende le frazioni di Brasse,
Roncaglia, Piattera, Pasco,
Varaita, Prese e Boglio. Dista
2.5km da Cardè e Torre San
Giorgio, 5km da Faule e Murello,
14km da Saluzzo e 40km da
Torino. A Moretta sono presenti
2 chiese; una antico castello
fondata dai monaci benedettini,
un palazzo comunale affianco
alla parrocchia, vi esistono 2
piazze una a ponente e una a
levante del castello.
Moretta e i suoi personaggi
•
Moretta è patria di vari distinti
personaggi: famiglia dei Solaro i
quali si distinsero nella milizia,
Prato Giuseppe medico insigne,
medico Gianbattista Balbis, nato
il 17 novembre 1765,
valentissimo professore di
Botanica nella Università di
Torino e quindi di Lione.
Monsignor Pietro Craveri
missionario e Commissario
Generale del suo Ordine, Vescovo
di Enos. Una persona di spicco
nella storia di Moretta era il
conte comm. Coller Don
Gaspare, primo presidente della
Regia Camera dei Conti.
Gaspare Andrea Coller
•
Gaspare Andrea Coller nato a Moretta l’ 8 aprile
1776. Fin da giovane egli mostrò un’ ardente
amore per lo studio, non ancora ventenne si
addottorava in leggi nella regia Università di
Torino, in seguito promosso alla carica di
avvocato fiscale a Vigevano, e pochi mesi dopo
a Pinerolo. Coller fu successivamente, durante
il reggimento Francese, Commissario del
Governo, quindi Procuratore Imperiale di
Mondovì, Giudice, poi Vice Presidente al
Tribunale di Prima Istanza di Torino. Già fin d’
allora il nome Gaspare Coller suonava riverito
ed onorato nel foro Torinese, ed il Collegio dei
Causidici gli tributava spontaneo l'omaggio di
affettuoso e commovente indirizzo. Quell'
indirizzo porta la data del 30 novembre 1811, ed
il conte Coller lo tenne preziosissimo, e lo
conservò sempre gelosamente. Ripristinata la
monarchia dei Savoia, l' avvocato Coller videsi,
come tanti altri, lasciato in disparte in pena
della inflessibile sua fermezza nei suoi principi:
ma quella che per altri avrebbe deplorato come
una sciagura, fu per lui un vero trionfo, perchè
si dedicò all' esercizio dell' avvocatura.
Commemorazioni
Primo Re d’Italia Vittorio
Emanuele II, bandiera nazionale e
medaglie
15 agosto 1878
Il comune di Moretta, insieme a tutta la provincia di
Cuneo, inaugurò il monumento a Vittorio Emanuele ll,
primo Re d’ Italia.
I membri del consiglio comunale, il Clero, la
Magistratura, il corpo insegnante, distinti cittadini fra i
quali molte signore e tutto il popolo parteciparono all’
inaugurazione.
Vittorio Emanuele ll
Vittorio Emanuele era il primogenito di Carlo Alberto di
Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena. Nacque
a Torino nel palazzo della famiglia paterna e partecipò alla
Prima guerra d'Indipendenza agli ordini del padre e in seguito
alla sconfitta di Novara (23 marzo 1849), quando Carlo Alberto
abdicò, si ritrovò sulle spalle la responsabilità del regno.
In questa occasione si dimostrò risoluto con il maresciallo
Radetzky, evitando al Piemonte un'umiliazione più pesante.Fu
principe di Piemonte, duca di Savoia e re di Sardegna dal
1849 al 1861 e re d'Italia dal 1861 al 1878.
4 Marzo 1898
Inaugurazione della nuova
bandiera nazionale
Carlo Alberto dal Regno di Sardegna offrì al
comune di Moretta una nuova bandiera in
occasione del cinquantesimo anniversario del
paese.
Lui disse “ Con lealtà di Re e con affetto di
padre in questa lieta circostanza offro al
comune una nuova bandiera dai colori
nazionali... Si confermi sempre la nostra
devozione alla Patria ed al Re, e la nostra
fratellanza.”
• Il 4 marzo,ogni cinquanta
anni,il comune di Moretta
ha deciso di dare un giorno
di vacanza ai ragazzi delle
scuole elementari!
Il sottoprefetto disse, tramite
circolare regia: “Insegnanti
delle elementari di codesto
comune fate conoscere agli
alunni quale e quanto
valore ha la celebrazione
della festa dello Statuto
albertino.”
Circondario di Saluzzo
Provincia di Cuneo
chi:il sindaco di Moretta
Quando: il marzo 1865 n°2174
Relativo a cosa: all’ istituzione di una medaglia
commemorativa per le guerre di indipendenza e
l’unita di Italia veduta la circolare del Ministro.
Cosa ricosse: la voluta dichiarazione di
autorizzazione perché i descritti militari possano
fregiarsi di questa medaglia.
ELENCO DEI SOLDATI
Chi la guadagnò? Roggiapane Sebastiano
Quando? Nel 14 ottobre 1883.
Per quale motivo? Nel 6 settembre nel 1882, salvò, a
rischio di vita, Groppo Guglielmo, un ragazzino, che
cadde in un fosso d’acqua limacciosa.
Da chi la ricevette? Dal sindaco di Moretta.
Che significato ha? Valore civile:celebrare una persona
per un atto valoroso,eroico.
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