IO CI SONO LA MIA STORIA DI NON AMORE incontro con Lucia Annibali e Giusi Fasano introduce Martino Rosati coordina Roberto Burano martedì 2 settembre 2014 | ore 19,30 | Castello Episcopio Grottaglie Nel corso della serata Marcella Trani blogger “DONNE IN ROSSO” leggerà brani tratti da suoi racconti Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo Presidio del libro Grottaglie - Città di Grottaglie In collaborazione con l’Associazione Koinè Culturale Con il patrocinio di Città di Grottaglie Lucia Annibali: “Oggi ringrazio il mio viso: è frutto di fatica e tenacia” A un anno dallo sfregio subito con l’acido, l’avvocato di Urbino racconta a Serena Dandini la sua rinascita. E le rivela di sentirsi più se stessa ora, di prima dell’aggressione, quando viveva nella paura. E avverte: “Donne, la violenza non dipende mai da voi che amate l’uomo sbagliato, ma da lui” «Io sono come Lucia» è uno degli slogan affettuosi con cui le donne l’hanno voluta omaggiare nei giorni difficili del processo al suo persecutore. Ma essere Lucia Annibali non è così semplice. Dopo aver letto il suo libro - Io ci sono. La mia storia di non amore - tutto d’un fiato mi sono resa conto della quantità di coraggio e determinazione che sono necessari per «essere proprio come Lucia». Lo dico sinceramente, io non credo che sarei stata in grado di superare tutte le terribili prove a cui Lucia Annibali è stata sottoposta. E non parlo solo dell’allucinante dolore fisico che procura l’acido sulla pelle e la sequenza interminabile di trapianti che sono serviti giorno dopo giorno a ricostruire un volto che una storia di “non amore” voleva cancellare per sempre dalla terra. Mi riferisco anche all’esperienza di sopraffazione e dolore psicologico così intenso da spezzare per sempre il cuore di una donna quando si accorge di aver riposto i suoi sentimenti più intimi e preziosi nelle mani di una persona sbagliata e malefica. Ed è proprio questa consapevolezza che oggi rende Lucia un personaggio pubblico così importante, una testimone vivente e un monito per tutte le donne che continuano a cascare nella trappola di questi rapporti di “non amore”. Il suo volto non mi fa impressione come temevo perché il suo nuovo sorriso scolpito dalla chirurgia illumina la sofferenza subita di una luce di serenità che la trasforma in una principessa degli Elfi a cui possiamo affidare i nostri segreti. Ciao Lucia, è come se ci conoscessimo da sempre… Mi mostra la mano che sta migliorando, le nuove sopracciglia disegnate da una bravissima estetista di Cattolica e le ultime operazioni, un work in progress della straordinaria équipe medica dell’ospedale di Parma, capitanata dal chirurgo Edoardo Caleffi, una vera famiglia per Lucia. Come ti vedi oggi, Lucia? La mia faccia è il frutto della mia fatica e della mia tenacia e anche il risultato dell’affetto che mi hanno dato tantissime persone sconosciute fino a quella sera di aprile. Spesso dici che dopo la sera dell’agguato sei come rinata e che ami il tuo viso più di quand’era perfetto. Oggi questo viso è parte di me, della mia storia, posso solo ringraziarlo e volergli bene. Mi sono sudata ogni piccolissimo passo avanti per vederlo migliorare e oggi mi sento bella della mia dignità e del mio orgoglio. Per me non è una sconfitta quello che lui mi ha fatto. La sconfitta è sua. Oggi c’è una nuova Lucia. Serena Dandini 15 aprile 2014 LUCIA ANNIBALI, nata a Urbino il 18 settembre 1977, vive nelle Marche ed è avvocato. Nell’aprile 2013 è stata vittima del tragico episodio di violenza che racconta nel libro edito da Rizzoli. L’8 marzo 2014 il Capo dello Stato Giorgio Napolitano le ha conferito l’onoreficenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica: «Per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito alle gravi conseguenze fisiche dell’ignobile aggressione subita». GIUSI FASANO, nata a Sant’Agata d’Esaro (Cosenza) nel 1964, vive a Milano. E’ giornalista del «Corriere della Sera» dal 1989. Si occupa prevalentemente di cronaca nera e giudiziaria. In oltre venticinque anni di lavoro ha raccontato con passione e delicatezza tanti drammatici avvenimenti in Italia e all’estero.