SCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI ai sensi dell’art 4, comma 3, della L.R. n. 23/99 “Politiche regionali per la famiglia” e dell’art 36, comma 1, della L.R. n. 1/08 “Testo unico delle leggi Regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso” ANNO 2013 – DGR 646/2013 Progetto presentato all’Azienda Sanitaria Locale di BRESCIA N° progetto 2 6 * A cura dell’ASL Chi presenta il progetto Denominazione del soggetto giuridico proponente CENTRO INIZIATIVA GENITORI DEMOCRATICI (CIGD) di Villa Carcina - Codice Fiscale 92008850171 Cognome e nome del rappresentante legale del soggetto giuridico proponente GIORGIO MOSTARDA Indirizzo: Via omissis C.a.p. omissis Località omissis (Prov. BS) Telefono omissis e-mail [email protected] - Tipologia del soggetto proponente - Il soggetto proponente è iscritto al seguente registro: (nel caso il soggetto proponente risultasse iscritto a più registri, specifichi soltanto l’iscrizione al registro con la quale intende partecipare al presente bando.) 1 X registro regionale dell’associazionismo familiare (ex l.r.1/08) con provvedimento n°3313 del 04/03/2005 – numero progressivo 594 2 registro del volontariato (ex l.r.1/08) nella sezione: 2.a regionale 2.b provinciale con provvedimento n°…………………………… del …………………………. 3 registro delle associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale (ex l.r.1/08) 2.a regionale 2.b provinciale con provvedimento n°…………………………… del …………………………. 4 albo regionale delle cooperative sociali – sez. A (ex l.r.1/08) con provvedimento n°…………………………… del …………………………. 5 registro regionale delle persone giuridiche private (ex Regolamento regionale 2/2001) con provvedimento n°…………………………… del …………………………. 6 registro degli enti ecclesiastici con personalità giuridica (ex L. 222/85) con provvedimento n°…………………………… del …………………………. 7 albo regionale delle associazioni femminili (ex l.r.16/92) con provvedimento n°…………………………… del …………………………. 8 centri di aiuto alla vita, iscritti all’elenco regionale (ex DGR 84/2010) con provvedimento n°…………………………… del ………………………. 9 Altri soggetti pubblici o privati che promuovono interventi di auto mutuo aiuto (con esplicito riferimento nello statuto) …………………………………………………………… X Progetto presentato in partnership con altri soggetti: con 1 solo soggetto partner X con più soggetti partner (indicare il numero) n° 2 (per ogni soggetto partecipante alla partnership compilare l’allegato 3) Allegare scrittura privata attestante l’attivazione della partnership Pagina 3 di 23 LIVELLO DI COINVOLGIMENTO E ATTIVITÀ DEI PARTNERS Denominazione dell’ente Karibu Ruolo di progettazione Ruolo di coordinament o Ruolo di realizzazione Ruolo di verifica Collaborazio ne già in corso Collaborazio ne da attivare Tipologia soggetti Soggetti partners (compilare una riga per ogni partner) società cooperativa sociale Onlus Tempi Risorse destinate* Organizzazione delle attività estive al Parco e la gestione del Chiosco. Nel progetto avrà un ruolo centrale per il raccordo e il coordinamento delle iniziative presso il Chiosco in collaborazione con le diverse realtà territoriali Marzo – Dicembre 2014 La Coop. metterà a valorizzazione l’impegno dei propri volontari per l’organizzazione estiva, l’uso degli attrezzature presenti al Chiosco Solidale X /__/ X X X /__/ X /__/ X X X /__/ Collaborazione nell’organizzazione delle Febbraio – Dicembre Alcuni laboratori al attività estive, gestione di laboratori 2014 parco saranno gestiti da creativi, supporto per minori e famiglie personale della con problematiche legate alla disabilità, cooperativa messi a disposizione come formazione contributo al progetto società cooperativa sociale Onlus Il Ponte Breve descrizione dell’attività /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ Pagina 4 di 23 /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ /__/ * Strutture, sedi, locali, materiale, attrezzature, personale ecc. Pagina 5 di 23 Titolo del progetto FaMIGLIA DI SOLIDARIETA’… perché insieme si fa più strada! Il responsabile dell’attuazione del progetto: Cognome e nome del responsabile della gestione del progetto GIORGIO MOSTARDA Indirizzo: Via omissis C.a.p. omissis Località omissis Telefono omissis Fax ………….……………………………… e-mail [email protected] Titolo di studio: Scuola Secondaria di primo grado Professione: Pensionato Ambito d’intervento Il progetto sviluppa azioni relative al seguente ambito di intervento: A) Realizzazione di piani personalizzati di sostegno alla famiglia nell’assolvimento dei compiti educativi e di cura, con particolare riferimento alla cura dei bambini affetti da gravi disabilità o autismo. B) Creazione di reti di mutuo aiuto volte a sostenere la famiglia in situazioni di difficoltà (vulnerabilità sociale ed economica) legata alla cura dei bambini affetti da gravi disabilità o autismo. C) Sostegno alle azioni delle associazioni finalizzate a creare una risposta appropriata ai bisogni della famiglia, con particolare riferimento al disagio di bambini e ragazzi. D) Sostegno alle azioni per la realizzazione di reti tra istituzioni pubbliche e private finalizzate a migliorare e potenziare l’informazione, l’organizzazione e il funzionamento dei servizi di protezione e di tutela dei minori X Pagina 6 di 23 6. Popolazione destinataria del progetto. Numero previsto di utenti/fruitori 1. 2. 3. 4. 5. 6. Bambini 0 → 3 anni Bambini 4 → 10 anni Pre-adolescenti (11→14 anni) Adolescenti (15→18 anni) Giovani Minori disabili (specificare………………………………………………………..…….…… ………….) 7. Genitori 8. Famiglie 9. Adulti: disabili, Anziani, Malati cronici, ecc (specificare………………………………………………………………… .) 10. Altro (specificare……………………………………..……………….………… ………) Totale |_|_|_|_| 30 20 |_|_|_|_| |_|_|_|_| |_|_|_|_| 50 50 40 |_|_|_|_| 190 Pagina 7 di 23 Altri soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto Collaborazioni attivate con: contatti attivati per la realizzazione del progetto 1 amministrazioni statali amministrazioni regionali 2 amministrazioni provinciali 3 amministrazioni comunali COMUNE DI VILLA CARCINA aziende sanitarie locali aziende ospedaliere uffici scolastici provinciali, istituzioni scolastiche ISTITUTO COMPRENSIVO “T. OLIVELLI” altri enti pubblici (specificare…………………….……) 4X associazioni di solidarietà familiare associazioni di privato sociale organizzazioni di volontariato Ass. Amici di Boo Ass. Amici di Karibu Lettera di collaborazione 5 6 7X Lettera di collaborazione 8 10 11 12 X fondazioni 13 cooperative sociali 14 imprese private 15 enti religiosi/parrocchie 16 partiti/sindacati altro (specificare………………………………………. ……………………………………………………..…… …) Descrizione dell’accordo allegato attestante gli impegni assunti per la realizzazione del progetto 17 18 Lettera di collaborazione Pagina 8 di 23 Località/sede delle attività del progetto: Indirizzo della sede di realizzazione delle attività del progetto: via Roma, 9 - via Italia, presso il Parco di Villa Glisent – sedi scuole primarie di Villa Carcina breve descrizione della sede dove verrà realizzato il progetto: Le attività di supporto allo studio saranno svolte presso le sedi scolastiche di Carcina, Cailina, e Villa, mentre le attività estive avranno luogo nel Parco di Carcina presso il Chiosco Equo Solidale in spazi aperti e al coperto (presso l’immobile di Villa Glisenti) in caso di pioggia. La sede è: 1. 2. in uso gratuito..........................................................................................................................X1 a pagamento ............................................................................................................................2 Svolgimento del progetto Descrizione sintetica del bisogno territoriale a cui il progetto intende rispondere. Per la rilevazione del bisogno ci si è basati su tre input fondamentali: i dati del servizio sociale, la segnalazione della scuola e il confronto avviato a cadenza periodica con il tavolo delle Politiche Sociali (organismo che riunisce 12 realtà del privato sociale locale). Negli anni più recenti anche in Valle Trompia si assiste, sul piano dei mutamenti socio economici, ad una contrazione del sistema produttivo con ricadute pesanti sulle famiglie e sulla loro capacità di autonomia economica. La chiusura di attività produttive, il ricorso alla cassa integrazione, l’espulsione dal mercato del lavoro hanno provocato l’indebolimento della capacità di tenuta di questo territorio con ripercussioni ancora più pesanti sui soggetti “tradizionalmente deboli” all’interno della società: le donne, gli immigrati, gli over 50 e i minori che vivono di riflesso la situazione in cui versa il proprio contesto familiare. La crisi lavorativa ha portato le famiglie più deboli a ricorrere sempre meno ai servizi di sostegno/supporto (dall’utilizzo delle mense scolastiche ai servizi di accudimento o assistenza alle persone fragili non autosufficienti), riportando all’interno del nucleo familiare le risposte a numerosi bisogni socio-assistenziali, spesso con una maggiore accentuazione delle fragilità già presenti in esse, con manifestazioni di grave malessere, con vissuti depressivi e situazioni di sovraccarico che generano stress e insofferenza, incremento della conflittualità interna al nucleo famigliare.* Sul territorio sono stati rilevati evidenti segnali di disagio giovanile: bullismo, uso precoce di sostanze, problemi d’integrazione sociale e culturale, l’affermazione di gruppi fortemente autoreferenziali che impedisce lo sviluppo di buone relazioni e processi di positiva integrazione sociale. Le situazioni già in carico al servizio sociale per situazioni di disagio nella fascia della scuola primaria (target per questo progetto) sono n. 17 (tutela minori) a cui si aggiungono un complessivo numero di minori disabili pari a 58 e di situazioni seguite dalle equipe disagio territoriali pari a 42; le situazioni affiancate nello studio pomeridiano nello scorso anno scolastico sono state n. 32.** La scuola primaria, attraverso le relazioni di verifica annuale, sottolinea la positività dell’esperienza di affiancamento pomeridiano sperimentata negli ultimi anni scolastici attraverso l’iniziativa “impariamo insieme” sia per i risultati didattici che relazionali con ricadute positive sul lavoro delle classi in cui questi minori sono inseriti ed evidenzia che tale intervento è l’unica possibilità per gli alunni della scuola primaria di usufruire di un servizio di supporto didattico in quanto sul territorio di Villa Carcina non vi sono centri di aggregazione a cui i bambini possano accedere in orario extra scolastico per essere seguiti nei compiti o altro. Questa è invece una necessità fortemente avvertita soprattutto dalla scuola e, in particolare, per tutte quelle situazioni in cui il sostegno familiare è, per motivi diversi, inesistente o inefficace. In sintesi allora le aree problematiche su cui il progetto intende intervenire sono: Pagina 9 di 23 • • • • assenza di interventi strutturati di supporto scolastico per i ragazzi della scuola primaria scarsità di occasioni tra famiglie, utili ad un sostegno reciproco ridotto accesso ai servizi di sostegno che prevedono una contribuzione economica scarsa conoscenza delle opportunità offerte dal territorio e assenza di percorsi di accompagnamento per un efficace utilizzo delle stesse “Le famiglie negli ultimi decenni, dopo aver sviluppato sempre più una forma di sussistenza autoreferenziale, essersi sforzate di essere autonome e scarsamente interdipendenti con gli altri soggetti della comunità in cui vivono, non sono in grado oggi di riattivare un’adeguata rete di supporto. La conoscenza reciproca tra vicini di casa è scarsa e la fiducia nell’altro quasi nulla” (dal confronto avviato nella serata evento “faMIGLIA di SOLIDARIETA’” presso Villa Carcina del 06/05/2013). * Elementi emersi al Tavolo Politiche Sociali ** Elementi dalla relazione del servizio sociale *** Dati rilevati dalla scuola, cfr relazione annuale insegnate funzione obiettivo “disagio” Descrizione degli obiettivi specifici dell’intervento proposto. Lo scopo generale del presente progetto, dando seguito a quanto avviato dalle associazioni e rimanendo "sintonizzato" sui bisogni delle famiglie, è rafforzare la collaborazione tra le diverse associazioni, in rete con altre realtà istituzionali e del privato social, per una offerta integrata di azioni a sostegno delle famiglie, per generare o rafforzare il senso di appartenenza, dare vitalità ai legami positivi e alle relazioni all’interno della comunità locale per una rete di protezione e prevenzione al disagio dei singoli e della comunità. Congruentemente con i bisogni rilevati gli obiettivi specifici del progetto sono i seguenti: 1. promuovere, valorizzare la sperimentazione di forme di intervento coordinato e di regia da parte dell’associazionismo locale 2. sostenere i minori in situazione di disagio nel far fronte alle richieste della scuola (partecipazione attiva, integrazione, svolgimento dei compiti, acquisizione di autonomia …) 3. supportare le attività delle associazioni coinvolte nella progettazione e gestione del Chiosco Equo Solidale per un uso collettivo di esso 4. favorire reti di mutuo aiuto tra famiglie 5. promuovere interventi di mediazione ed accompagnamento dei nuclei famigliari nella doppia direzione del saper “chiedere aiuto” da un lato e dell’ ”offrire solidarietà” dall’altro. Descrizione delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi specifici. Il progetto FaMIGLIA DI SOLIDARIETÀ muove dalla convinzione che sempre più le associazioni, se sostenute nella riflessione e nell’azione, possono avere un ruolo importante nel far fronte alle difficoltà attuali delle comunità locali, il loro costituirsi come risorsa per il territorio diviene preziosa opportunità di affiancare le istituzioni per risposte complessive ed efficaci. Nelle realtà di chi opera in termini volontari mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze si può ritrovare una forte motivazione alla solidarietà, motore centrale per l’attivazione di progetti come quello qui presentato. Il coordinamento di queste disponibilità permette una vicinanza maggiore ai problemi concreti e la scoperta di risorse non sempre “visibili” o pienamente valorizzate. Con il pieno coinvolgimento dell’ente capofila e delle cooperative partner (Karibu e Il Ponte), nonché con il sostegno delle associazioni Amici di Boo e Amici di Karibu, della scuola e dell’Amministrazione Comunale si realizzeranno le attività di seguito riportate. 1. Coordinamento della rete del terzo settore (prioritariamente le realtà che partecipano al Tavolo delle Politiche Sociali) Pagina 10 di 23 Il raccordo tra le diverse realtà* sarà condotto prioritariamente da una cabina di regia costituita da tre figure centrali per la realizzazione del progetto: - Responsabile di Progetto, rappresentante legale dell’ente capofila, quale garante della coerenza tra quando qui descritto (finalità, azioni, utilizzo delle risorse…) e l’avvio degli interventi - Coordinatore della rete territoriale, istituzionale e del terzo settore, a carico dell’assistente sociale del comune - Coordinatore pedagogico, consulente esterno con funzione di: formazione dei tutor junior, raccordo con la scuola per i progetti individualizzati, incontro con le famiglie per la sottoscrizione dei “patti di collaborazione” e supervisione degli interventi con i minori A questo gruppo si affianca un consulente esterno, responsabile per la progettazione e la rendicontazione da predisporre ad Asl Brescia e Regione Lombardia. * Le realtà già coinvolte per il progetto: • • • • Cooperativa KARIBU: questa realtà nasce nel 1996 e si prefigge di promuovere lo sviluppo delle comunità svantaggiate sotto il profilo economico e sociale sia in Italia che nei paesi del sud del mondo incentivando la cooperazione attraverso il coinvolgimento delle risorse vive della comunità, dei volontari,dei fruitori di servizi ed enti con finalità sociale, attuando l’autogestione responsabile. La cooperativa si impegna su tre attività principali: commercio equo e solidale, accoglienza e integrazione delle persone diversamente abili, solidarietà nei confronti delle persone immigrate. Nel Comune di Villa Karibu ha gestito numerosi interventi a favore degli immigrati: percorsi di integrazione alla cittadinanza, gestione di sportelli di ascolto e di orientamento per l’espletamento di pratiche in collaborazione con la Questura di Brescia. Cooperativa IL PONTE: la Cooperativa opera da anni nel settore della disabilità; ha gestito un Servizio diurno di Formazione all’autonomia (SFA), proponendo un Progetto Tempo Libero a favore di persone diversamente abili (in età post-scolare e adulte). Opera nella scuola attraverso il servizio di assistenza all’autonomia Associazione Amici di Karibu: è stata costituita nel novembre del 2005 e ha sede presso la bottega del commercio equo e solidale “spazio Bottega Terremondo”. E’ iscritta al Registro provinciale nella sezione riservata alle associazioni di promozione sociale. L’A. persegue finalità di carattere sociale, civile e culturale a favore di tutte le popolazioni del mondo ed in particolar modo verso i paesi economicamente menosviluppati, attraverso la promozione della giustizia sociale ed economica, dello sviluppo sostenibile, del rispetto per le persone e l’ambiente, sostenendo il commercio equo e solidale. Associazione Amici di Boo: l’Associazione di volontariato “Amici di Boo!” si è costituita nell’autunno del 2004 con l’intento di unire tutti i singoli individui che, da tempo, svolgevano attività di volontariato a favore della Cooperativa IL PONTE di Villa Carcina; da sempre questa realtà privilegia la dimensione della formazione proposta sia con momenti di confronto supportati da educatori del Servizio sia attraverso l’organizzazione di corsi tematici. Alcune delle realtà presenti al tavolo saranno altrettanto chiamate ad una fattiva collaborazione, come già fatto in occasione delle giornate a tema famiglia della scorsa primavera: Ass. INSIEME, Ass. OLTREVERSO, AVIS, Corpo Volontari Autolettiga, Fratello per Fratello, Brasilita, Fondazione Colturi, Volontariato Villa Carcina, Caritas e Forum del Terzo Settore. 2. Spazi di sostegno scolastico Riprendendo la positiva esperienza degli scorsi anni presso le scuole primarie di Villa, Carcina e Cailina Pagina 11 di 23 saranno realizzati interventi di sostegno scolastico (“Impariamo insieme”) per n. 3 gruppi da max. 8 bambini con specifiche attività di recupero e rinforzo didattico (regole ortografiche, lettura e comprensione, strutturazione corretta e articolata di quanto studiato, riesposizione orale degli argomenti trattati in classe, lavoro sulle tabelline…) ma anche attività per lo sviluppo di competenze trasversali (capacità di ascolto, concentrazione rispetto ad un compito, sviluppo di adeguate modalità di organizzazione autonoma del lavoro …). Le attività pomeridiane avranno luogo nelle sedi scolastiche seppur in orario extra lezioni, saranno gestite dai tutor junior* formati e supervisionati dal coordinatore pedagogico. La loro presenza sarà affiancata da collaboratori scolastici “in aggiunta” messi a risorsa dall’Amministrazione comunale. Già concordati con la scuola i seguenti percorsi: Plesso di Carcina: n° 8 studenti, con particolare attenzione alle classi IV e V elementari Giorno della settimana individuato : Giovedì, dalle ore 16,15 alle ore 17,45 (h 1,30). Due tutor per complessive ore 60 circa. Periodo: febbraio – settembre 2014 Plesso di Cailina: n° 8 studenti, con particolare attenzione alle classi IV e V elementari Giorno della settimana individuato : Giovedì, dalle ore 14,00 alle ore 16,00 (n° 2 ore). Due tutor per complessive ore 70 circa. Plesso di Villa: n° 8 studenti, con particolare attenzione alle classi IV e V elementari Giorno della settimana individuato: martedì , dalle ore 14,00 alle ore 16,00 (n° 2 ore). Due tutor per complessive ore 80 circa. Nel mese di luglio gli incontri di sostegno continueranno al parco, con azioni di rafforzamento delle abilità cognitive e delle competenze acquisite durante l’anno scolastico. A settembre si avvieranno incontri di passaggio tra la scuola primaria e la secondaria per i ragazzi iscritti all’avvio del progetto nelle classi quinte *La figura del tutor junior ha, nelle intenzioni del progetto un doppio obiettivo: − promuovere lo svolgimento di un’attività lavorativa per giovani disoccupati o inoccupati in possesso dei requisiti minimi per questo incarico (maggiore età, diploma di scuola secondaria di secondo grado, esperienze di animazione e volontariato a favore di minori… attraverso lo strumento del lavoro accessorio /voucher inps − rafforzare una maggiore vicinanza, in termini di età, esperienze, conoscenza delle opportunità tra i ragazzi coinvolti e i tutor quale possibilità per rafforzare legami di fiducia, per evidenziare esempi di protagonismo virtuoso, per “sollecitare” le risorse di altri Il ruolo del “tutor” così strutturato è rafforzato dagli esiti positivi riportati in letteratura a proposito della figura del “mentore” e dei percorsi di tutoring/accompagnamento nell’assolvimento dei compiti di sviluppo (cfr. Biasin C., L’accompagnamento. Teorie, pratiche, contesti. Franco Angeli, Milano, 2010) 3. Percorsi di accompagnamento e tutoring per soggetti “fragili” nella fruizione delle occasioni aggregative e di inclusione sociale / Laboratori creativi presso il Chiosco Equo Solidale del Parco L’individuazione attraverso specifico bando di questi giovani del territorio, permetterà anche si strutturare alcune uscite sul territorio perché i minori seguiti nello studio possano usufruire di altre occasioni aggregative. Si ritiene che i tutor possano accompagnare minori e famiglie target alla fruizione di alcune specifiche iniziative del territorio, ritenute maggiormente utili a rafforzare un’identità positiva e l’avvio di un processo d’inclusione: i laboratori creativi e manuali presso la Coop. Il Ponte, le attività estive al Chiosco Equo Solidale e la partecipazione ad un percorso ludico a tema “giochi di ruolo” organizzato dall’associazione Oltreverso. - n. 5 incontri di laboratorio presso la Coop. Il Ponte n. 5 incontri presso l’Associazione Oltreverso per l’acquisizione delle principali regole dei giochi di ruolo e l’eventuale partecipazione alle loro serate aperte al territorio Pagina 12 di 23 - la continuativa presenza alle iniziative estive presso il Chiosco nel periodo giugno/settembre 2014 Descrizione dei risultati attesi. Con riferimento agli obiettivi descritti e alle attività conseguentemente progettate ci si attende: Coordinamento della rete del terzo settore • Costituita equipe di progetto e definito organigramma di funzione • Realizzata programmazione congiunta delle attività estive • Realizzata locandina dell’estate al Parco con diverse partnership • Incrementata partecipazione delle associazioni al Tavolo delle Politiche Sociali e nella gestione del • • • chiosco (n. e tipologia di associazioni) Partecipazione e coinvolgimento di almeno n. 50 famiglie Realizzato report di valutazione e sua condivisione con tutti gli interlocutori coinvolti nel progetto Assunto impegno di prosecuzione di almeno due delle attività svolte da parte delle associazioni del territorio Attivazione spazi di sostegno scolastico • Costituito e formato il gruppo dei tutor junior • Raggiunte almeno 20 famiglie /minori coinvolti nei pomeriggi di “Impariamo insieme” • Individuate n. 10 famiglie target per avvio sostegno – sottoscritti patti di corresponsabilità • Realizzata adesione continuativa dei ragazzi alla proposta studio; almeno 6/8 ragazzi per n. 3 percorsi • Consolidata capacità di dialogo e condivisione sui progetti individualizzati tra scuola/famiglia/tutor • Realizzato accompagnamento e passaggio di consegne dalla scuola primaria alla secondaria; iscrizione di almeno 10 ragazzi dell”Impariamo Insieme” allo spazio studio della scuola media Percorsi di accompagnamento e tutoring / Laboratori creativi presso il Chiosco • Realizzati almeno due percorsi di partecipazione ad attività delle associazioni del territorio • Formato gruppo di animatori estivi • Costruito e realizzato percorso di laboratorio creativo da parte dei giovani tutor (almeno un ciclo di • incontri a tema) Realizzato coinvolgimento presso le attività del parco per almeno 20 minori tra quelli seguiti durante le attività dell’Impariamo Insieme Tempi di realizzazione del progetto. Il progetto avrà realizzazione, per le attività sostenute dal cofinanziamento, nel corso del 2014 secondo il seguente crono programma (nelle diverse fasi per ciascuna attività della progettazione, realizzazione e verifica) MESE ATTIVITA’ Coordinamento della rete 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Pagina 13 di 23 Spazi di sostegno scolastico Accompagnamento e tutoring Laboratori creativi al chiosco Pagina 14 di 23 Fasi del progetto Fase Durata Gennaio Febbraio 2014 1 Febbraio Maggio 2014 2 Obiettivo di progetto e sottobbiettivi • promuovere, valorizzare la sperimentazione di forme di intervento coordinato e di regia da parte dell’associazionismo locale − avviare l’organizzazione operativa del progetto • sostenere i minori in situazione di disagio nel far fronte alle richieste della frequenza scolastica − organizzare il supporto scolastico − coinvolgere le famiglie dei percorsi “individualizzati” • sostenere i minori in situazione di disagio nel far fronte alle richieste della frequenza scolastica − gestire i pomeriggi di “Impariamo insieme” • promuovere interventi di mediazione ed accompagnamento per una maggiore fruizione delle opportunità territoriali 1 Specificare coerentemente con le attività sopra descritte . Attività previste 1 Incontri di coordinamento della rete del terzo settore Risultati attesi • Costituita equipe di progetto e definito organigramma di funzione Bando per la ricerca dei giovani tutor - Formazione ai “tutor” – Incontri con gli insegnanti per i progetti individualizzati Incontro con le famiglie dei ragazzi che verranno accolti nel tutoring a scuola – sottoscrizione patto di corresponsabilità Incontri settimanali di tutoring a scuola – realizzazione del diario di progetto per la tenuta della comunicazione ragazzo/scuola/famiglia/tutor Incontri sul territorio per la partecipazione ad attività di socializzazione e di creatività; incontri con le associazioni, gli oratori… • Costituito e formato il gruppo dei tutor junior • Individuate almeno n. 20 famiglie target per avvio sostegno – sottoscritti patti di corresponsabilità • Realizzata adesione continuativa dei ragazzi alla proposta studio; almeno tre percorsi per 8 ragazzi ciascuna • Realizzata collaborazione con gli insegnanti • Realizzati almeno due percorsi di partecipazione ad attività delle associazioni del territorio Pagina 15 di 23 Aprile Maggio 2014 3 4 5 6 Giugno Settembre 2014 Settembre Ottobre 2014 Novembre Dicembre 2014 • supportare le attività delle associazioni coinvolte nella progettazione e gestione del Chiosco equo solidale per un uso collettivo di esso − realizzare una programmazione estiva che coinvolga più realtà associative del territorio − sostenere i tutor per una gestione autonoma di alcuni laboratori estivi − valorizzare le loro abilità creative • Realizzata locandina dell’estate al Parco con diverse partnership Incontri di progettazione allargata del progetto Estate – coinvolgimento dei tutor agli incontri – publicizzazione diffusa delle iniziative – attività al parco per adulti e ragazzi Lavori di gruppo per individuare le competenze dei tutor, preparare schede di laboratorio e formazione alla gestione di essi Pubblicizzazione attraverso numerosi e differenziati canali informativi: scuole, bacheche delle associazioni e del comune, web, social network, coinvolte …per un uso collettivo del supermercati Chiosco − coinvolgere più famiglie nel progetto Organizzazione di attività differenti ( per adulti e per ragazzi) nella estate al chiosco solidale stessa data e fascia oraria, per una affluenza di più membri del conteso familiare • sostenere i minori in situazione di disagio nel far fronte alle richieste della frequenza Incontri di presentazione tra scuola/famiglia e tutor per il passaggio delle informazioni circa il lavoro di sostegno svolto e gli esiti ottenuti scolastica − “mediare” il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di 1° grado Incontro con gli educatori dello spazio studio della scuola media e allo spazio studio per i preadolescenti Incontri di verifica tra tutte le realtà coinvolte • verificare gli obiettivi raggiunti e Incontri con le famiglie coinvolte per i progetti individualizzati e progettare nuovi percorsi di inclusione e valutazione degli esiti raggiunti sostegno Incontro con l’amministrazione e la scuola per le progettazioni future • supportare le attività delle associazioni • Formato gruppo di animatori estivi • Costruito e realizzato percorso di laboratorio creativo da parte dei giovani tutor (almeno un ciclo di incontri a tema) • Realizzata capillare pubblicizzazione attraverso i principali social network • Coinvolte almeno 20 famiglie con la compresenza di genitori e figli alle attività • Realizzata condivisione di informazioni • Iscrizione di almeno 10 ragazzi dell”Impariamo Insieme” allo spazio studio della scuola media • Realizzato report di valutazione e sua condivisione con tutti gli interlocutori coinvolti nel progetto • Assunto impegno di prosecuzione di almeno due delle attività svolte da parte delle associazioni del territorio Pagina 16 di 23 Piano delle verifiche intermedie e finali Il progetto prevede un continuativo monitoraggio attraverso la periodicità d’incontro delle figure coinvolte nella cabina di regia, ma anche momenti e strumenti specifici di verifica, in grado di far emergere dati quantitativi (da raffrontare con quelli previsti dagli esiti attesi) e qualitativi utili ad una valutazione delle singole aree di intervento e del più ampio processo globale. Piano della valutazione COSA QUANDO CHI Sostegno scolastico e mediazione passaggi scuola Verifica intermedia Giugno 2014 Tutor, scuola, famiglia Verifica finale Ottobre 2014 Coordinatore pedagogico, tutor, scuola, amministrazione Valutazioni Febbraio /ottobre Tutor, Coordinatore periodiche 2014 a cadenza pedagogico mensile Accompagnamento territoriale e attività estive al chiosco Verifica finale Ottobre 2014 Realtà capofila, associazioni coinvolte, comune, animatori Coordinamento rete associativa Verifica intermedia Maggio 2014 Capofila, partner e collaboratori Verifica finale Novembre 2014 Capofila, partner e collaboratori STRUMENTO Incontri Diario dei Prog. Indivi. Incontro Report attività Questionari di customer satisfaction Incontri aggiornamento/supervisione Incontro Incontro utile al monitoraggio e alla programmazione estiva Raccolta e rielaborazione questionari di soddisfazione Incontro di condivisione utile alla stesura del report finale di progetto Pagina 17 di 23 11. Oneri finanziari Nella seguente tabella ad ogni tipologia professionale/rapporto professionale è stato attribuito un codice numerico che permetterà di identificare la specifica funzione svolta all’interno del progetto e, conseguentemente, di esplicitare i costi relativi sia al “personale retribuito” che al “lavoro volontario”. Nella compilazione delle tabelle di cui alle pagine seguenti, è importante cercare di attribuire sempre la competenza, cercando di utilizzare il meno possibile la voce “Altro”, poiché nell’elenco sono state considerate moltissime figure. TABELLA DEI CODICI PROFESSIONALI Pagina 18 di 23 Operatori retribuiti Volontari Figure non familiari Figure familiari (*) Figure non familiari Figure familiari (*) Educatore professionale – esperti di laboratorio 3 2 3 4 Animatore sociale 5 6 7 8 Insegnante (insegnante elementare, insegnante di scuola media inferiore e/o superiore, docente universitario) 9 10 11 12 Figure non qualificate con funzioni educative (**) GIOVANI TUTOR 13 14 15 16 Pedagogista - coordinatore pedagogico e formatore 17 18 19 20 Mediatore culturale / mediatore familiare 21 22 23 24 Assistente sociale – coordinatore di rete 25 26 27 28 Ausiliario Socio Assistenziale 29 30 31 32 Infermiere professionale 33 34 35 36 Consulente legale 37 38 39 40 Inserviente / collaboratore scolastico 41 42 43 44 Amministrativo 45 46 47 48 Addetti alla gestione del chiosco Consulente esterno – addetto alla progettazione e alla rendicontazione 51 49 50 Responsabile di progetto 52 51bis (*) Per ‘figure familiari’ sono da intendersi le persone legate da rapporti di parentela con uno o più utenti del progetto; es. genitori, nonni, ecc. impiegati nella realizzazione del progetto e nella effettiva erogazione dell’intervento. (**) N.B. lo studente universitario o di scuola media superiore eventualmente presente va inserito in questa voce Pagina 19 di 23 N° ore previste 49 17 13 13 13 13 13 13 3 3 3 25 41 Totale 40 120 120 120 60 60 60 20 30 30 20 80 80 680 Costo orario previsto in € Costo totale in € (IVA inclusa) 25,00 25,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 10,00 25,00 25,00 22,00 25,00 15,00 1000,00 3000,00 1200,00 1200,00 600,00 600,00 600,00 200,00 750,00 750,00 440,00 2000,00 1200,00 (A)13.540,00 51 bis 51 51 51 N° ore previste Stima del valore del lavoro volontario: compilare una riga per ogni volontario che si prevede di impegnare nel progetto, indicandone: il n° di codice professionale (di cui alla precedente tabella), il n° di ore previste, la stima del valore orario nonché la fonte su cui ci si è basati per effettuare la stima (contratti di lavoro, tabelle ASL, ecc.) Codice professionale - Codice professionale Costo del personale retribuito: compilare una riga per persona che si prevede di impegnare nel progetto, indicandone: il n° di codice professionale (di cui alla precedente tabella), il n° di ore previste, il costo orario ed il costo totale. Se una persona svolge più ruoli professionali all’interno del progetto, va “conteggiata” ogni volta per ogni ruolo ricoperto con il codice corrispondente. 100 50 50 50 Stima del valore orario in € 28,00 10,00 10,00 10,00 Fonte tariffaria F1 liv. Ccnl coop soc per resp. area/progetto Addetti alle pulizie senza qualifica Addetti alle pulizie senza qualifica Addetti alle pulizie senza qualifica Stima totale in € 2800,00 500,00 500,00 500,00 Pagina 20 di 23 51 Totale - 50 10,00 300 Costo delle attrezzature Elenco attrezzature Materiali di consumo, laboratori Totale - Addetti alle pulizie senza qualifica 500,00 (B)4.800,00 Costo previsto in € (IVA inclusa) Stima del valore, se donazione, in € 1000,00 (C)1.000,00 (D) Spese di gestione (escluse le spese per interventi strutturali, di ammortamento mutui e manutenzione straordinaria) Elenco spese di gestione Rimborsi benzina Rimborsi telefonia Totale Costo previsto in € (IVA inclusa) 300,00 300,00 (E) 600,00 (F) Stima del valore, se donazione, in € Pagina 21 di 23 Altre spese - Costo previsto in € Totale 12. Stima del valore, se donazione, in € (IVA inclusa) Elenco altre spese (G) (H) Partecipazione ai costi a carico dell’utenza Tipologia (es. rette, contributi, iscrizione, assicurazione, ecc …) Totale complessivo Entrata Pro Capite prevista in € N° utenti previsti Entrata Totale Prevista in € (I) Pagina 22 di 23 13. Oneri finanziari complessivi riferiti al periodo finanziabile (max 12 mesi) COSTI Personale retribuito Attrezzature Spese di gestione Altre spese Totale € (A) (C) (E) (G) VALORIZZAZIONI/ DONAZIONI 13.540,00 Personale volontario (B) 1.000,00 Attrezzature (D) 600,00 Attività gestionale (F) Altre donazioni (H) Totale 15.140,00 COSTO COMPLESSIVO (Totale costi + Totale valorizzazioni e donazioni) € € 4.800,00 4.800,00 19.940,00 FONTI DI COPERTURA DEL COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO (*) Partecipazione ai costi a carico dell’utenza (I) Sponsorizzazioni private Autofinaziamento (con risorse proprie – Coop IL PONTE) € 0,00 € 0,00 € 440,00 Totale (L) € 440,00 Valorizzazioni volontariato e donazioni Valorizzazione personale volontario (B) Donazione attrezzature (D) Donazione attività gestionale (F) Altre donazioni (H) Totale valorizzazioni (M) € € € € 4800,00 € 4.800,00 Pagina 23 di 23 Cofinanziamento da altri Enti Pubblici (**) (N) (COMUNE di Villa C. attraverso la messa a disposizione di personale proprio – assistente sociale ce ata) € 3.200,00 € 11.500,00 Cofinanziamento richiesto alla Regione (**) (O) (57.67%) TOTALE FONTI DI COPERTURA DEL COSTO COMPLESSIVO. (L+M+N+O) € 19.940,00 (*) Il “Totale Fonti di copertura” deve essere uguale al “Costo Complessivo del progetto” (**)La somma dei cofinanziamenti richiesti alla Regione e ad altri Enti Pubblici non può essere superiore al 70% del “Costo Complessivo del progetto” Data, 25/11/2013 Firma del legale rappresentante del soggetto proponente (firma leggibile) SPAZIO RISERVATO ALL’ASL COFINANZIAMENTO REGIONALE ASSEGNABILE € …10.758,00………….