Adyar. Sede internazionale della Società Teosofica Sintesi introduttiva alla Società Teosofica Gruppo di Bari Teosofia : dal greco sapienza delle cose divine. Il termine fu coniato dai neo-platonici come Plotino 204 -270 a.c., lo troviamo utilizzato anche da S. Paolo (Corinti 2.7), dai Sufi Ferid, Din Attar; dal medioevo in poi con Bonaventura, Bernardo da Chiaravalle, Paracelso, Eckart ;Bacone, Rosmini e Böhme . M.me H.P.Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica attribuisce il termine alla scuola di Filosofia Eclettica di Alessandria d’Egitto di Ammonio Sacca (160-243 a.c.), e poi ai suoi discepoli Plotino, Origene, Clemente… Introduzione alla Società Teosofica La Società Teosofica è stata costituita a New York il 17 novembre del 1875 dalla signora Helena Petrova Blavatsky, cittadina russa di nobili origini, e dall’americano giornalista e avvocato Henry Steel Olcott. Grazie all’ispirazione dovuta a due Maestri orientali (Moyra e Koot –Hoomi) H.P. Blavatsky ha scritto: Iside Svelata e La Dottrina Segreta, che hanno gettato le basi della moderna Teosofia. La Società Teosofica ha l’indubbio merito di aver fatto avvicinare e conoscere in occidente le religioni orientali. Nel 1882 durante un lungo soggiorno dei due fondatori in India, fu costituita la direzione e sede internazionale della Società Teosofica ad Adyar nei pressi di Madras. Ivi risiede l’attuale presidente generale, signora Radha Burnier. La Società Teosofica con la divulgazione della sua ricerca ha ispirato artisti, scienziati, letterati, filosofi, educatori che hanno segnato con le loro opere il progresso dell’umanità La Società Teosofica è una organizzazione internazionale asettaria e adogmatica, votata alla solidarietà umana, alla comprensione culturale, all’auto-sviluppo della personalità. Essa si adopera per l’unione dei popoli per riconciliarne le religioni, le filosofie e la scienza per il bene dell’umanità. E’ un lievito per accrescere la consapevolezza della realtà interiore di ogni cosa umana. La Società Teosofica è presente in circa 70 Paesi con 40.000 iscritti. E’ attiva in Italia dal 1902 con sede a Vicenza. Sono costituiti diversi gruppi sul territorio nazionale. L’adesione può essere anche individuale come socio indipendente. La Società Teosofica Italiana nel 1980 è stata elevata in ente morale. Il presidente è il dott. Antonio Girardi. Pubblica una rivista mensile e ha una sua casa editrice ETI, i cui libri sono anche reperibili a Bari presso la libreria Roma. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.teosofica.org Alcuni elementi del metodo teosofico La reciproca tolleranza è alla base del metodo teosofico, allontanando il nostro sguardo dalle imperfezioni del nostro vicino e fissando l’attenzione sulle nostre carenze per correggerle. La Società Teosofica collabora con tutte le associazioni che si rendono disponibili alla cooperazione nella ricerca e conserva la sua totale indipendenza da affiliazioni o identificazione con qualsiasi altra organizzazione La ricerca spirituale è sommamente gratuita ed il trasferimento di conoscenze è incompatibile con qualsiasi vincolo di natura economica. Non esiste alcuna forma di segretezza nella libera ricerca, in quanto la verità si difende da sola e non ha bisogno né di veli né di guardiani. La libertà di pensiero e di espressione è un principio inalienabile nel rispetto e nella considerazione degli altri. I tre principi e scopi su cui si basa la società teosofica sono: Formare un nucleo di fratellanza universale dell’umanità, senza distinzione di razza, sesso, credo, casta, colore Incoraggiare lo studio comparato delle religioni, filosofie, scienze Investigare le leggi inesplicate della Natura e i poteri latenti dell’uomo Simpatizzare per uno di questi scopi è l’unica condizione richiesta per associarsi Ogni religione, ogni filosofia, ogni scienza trae la sua bellezza e la sua verità dalla Sapienza Divina, ma nessuna ne è esclusiva proprietaria. La Teosofia non fa proselitismo. Il Simbolo della Società Teosofica A U M, sillaba sacra che significa il Logos creatore dell’Universo Simbolo celtico già noto dal neolitico, rappresenta il sole. In sanscrito svastika significa “ che sia prospero” Noto come sigillo di Salomone, rappresenta il sé superiore e quello inferiore Croce ansata, simbolo egizio, indica resurrezione, trionfo della vita sulla morte Il serpente unito alla coda simboleggia il principio e la fine: l’eternità