/ M Ü L L E R / S C H U B E R T Illustration © Chiara Albanesi J E L I N E K lettura / concerto traduzione e voce arrangiamento e pianoforte brani dal testo teatrale di Elfriede Jelinek e dal ciclo lirico di Franz Schubert e Wilhelm Müller produzione Satyrikon “Straniero sono arrivato, straniero, di nuovo, riparto.” (Schubert/ Müller) “Io non sono nulla, non sono un animale, ma non sono nulla in questa città straniera orribile.” (Jelinek) Winterreise : un viaggio d’inverno tra prosa e liriche in musica Otto estratti dal testo teatrale Winterreise - Viaggio d’Inverno del Premio Nobel Elfriede Jelinek accanto agli otto Lieder dell’omonimo ciclo liederistico di Franz Schubert su liriche di Wilhelm Müller: le ‘superfici di parole’ di Jelinek ritrovano i Lieder di Schubert che le hanno direttamente ispirate. Reinterpretando Schubert in chiave contemporanea, Roberta Cortese e Angelo Conto tendono una mano allo spettatore lungo gli impervi sentieri della scrittura di Jelinek, seguendo le tracce di un antieroe comune ad entrambi gli autori. Cosa lega Jelinek a Schubert? Quale interesse può avere oggi per il teatro (ed il pubblico) contemporaneo un’opera cardine della produzione liederistica romantica? Winterreise di Jelinek (2011) è senz’altro un testo teatrale sui generis: diviso in otto parti, è composto di ‘superfici di testo’, privo di indicazioni su personaggi o attribuzioni di battute o didascalie. Tematicamente si intrecciano, come sempre nelle opere di Jelinek, pubblico e privato: elementi autobiografici come il difficile rapporto con la madre e la malattia mentale del padre, situazioni socialpolitiche austriache come la questione immigrazione o lo scandalo bancario dell’Hypo Alpe Adria, fatti di cronaca come la vicenda di Natascha Kampusch, la ragazza fuggita al suo aguzzino dopo otto anni e mezzo di prigionia. Winterreise di Schubert/Müller (1827-28), dal canto suo, è privo di un vero intreccio e raccoglie ricordi e impressioni di un uomo deluso dall’amore nel suo viaggio senza meta attraverso un paesaggio invernale: al centro dell’opera è il Wanderer, il viandante, prototipo dell’eroe romantico, mentre ad un livello di lettura più profondo, nella scelta stessa di Schubert (austriaco) di musicare quei testi di Müller (tedesco) pare sia ravvisabile una critica sottile e mirata al sistema reazionario della Restaurazione e alla politica del Metternich. Si può dire che Schubert e Jelinek proiettino entrambi, nei loro Winterreise, la loro stessa condizione di “stranieri in patria”: nelle due opere è lo stesso io lirico che vaga senza posa, perdendosi in se stesso. Temi comuni sono la solitudine, l’emigrazione interiore o l’immigrazione forzata: l’essere e rimanere stranieri nel mondo. In Schubert come in Jelinek si legge e si partecipa della crisi del singolo, della lotta contro il tempo e contro un male esterno (sociale, politico) che minaccia lo spazio interno (della mente e del cuore, dei desideri e della volontà). È il viaggio dell’antieroe in cui ora più che mai è facile immedesimarsi, un viaggio in cui l’unica arma con cui difendersi e proseguire ostinatamente e disperatamente, nonostante tutto, è la parola. www.winterreise.it | www.satyrikon.org La lettura/concerto : una mappa Lied Tema Figure uno Gute Nacht Buona notte Il tempo vola – l’io fuori tempo. Jelinek due Die Wetterfahne La banderuola Lo scandalo dell’Hypo Alpe Adria . La “ricca sposa” metafora della banca. Osservatori tre Gefror’ne Tränen Lacrime ghiacciate Il tempo che sfugge - l’io che si dissolve. Il viandante quattro Erstarrung Congelamento La vittima che deve tacere. Natasha Kampusch : tempo fermo dentro (cantina) vs. tempo in movimento delle masse L’opinione pubblica cinque Der Lindenbaum Il tiglio Problematica immigrazione: Austria vs. resto del mondo. Stranieri turisti vs. immigrati. Nazionalismi: paesaggio alpino e sci. La Nazione Die Post La posta Social network, chat, sesso on-line - identità e rappresentazione. Rapporto di Jelinek con la madre. Jelinek sette Auf dem Flusse Sul fiume Il padre di Jelinek viandante perso nella propria mente: tempo fermo dentro (sanatorio) vs. tempo in movimento di madre e figlia. Papi, Jelinek otto Der Leiermann Il suonatore di ghironda Jelinek ‘non-morta’ che continua a scrivere rifiuto del mainstream Jelinek vs. l’opinione pubblica sei 1 2 Winterreise di Elfriede Jelinek è stato scritto nel 2011 su commissione dei Kammerspiele di Monaco; lo stesso anno è stato pubblicato dal Rowohlt Verlag ed insignito del Mülheimer Dramatikerpreis. Con oltre 20 messe in scena in tutta Europa, è tra la pièce teatrali tedesche più rappresentate degli ultimi anni. In Italia, il testo integrale è stato presentato nel 2014 in anteprima nazionale a San Pietro in Vincoli a Torino, in una lettura/studio a cura del Collettivo Winterreise, per una coproduzione ACTI Teatri Indipendenti, Satyrikon e 15febbraio, col patrocinio del Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali dell’Università di Firenze. 1 L’Hypo Alpe Adria è una fondazione bancaria austriaca diffusa sulla regione alpino-adriatica. Nel 2007 la Bayerische Landesbank acquistò il 50% più una delle sue azioni per 1.63 miliardi di Euro. Nel 2009 le quote furono vendute al governo austriaco a 1€ ciascuna. La banca fu nazionalizzata dal governo austriaco per evitare un collasso bancario, operazione caldeggiata soprattutto da Jörg Haider; è opinione comune che i finanziamenti in essere, per un valore di 13-19 miliardi di Euro, non saranno mai rimborsati. 2 Rapita nel 1998 a di 10 anni in un sobborgo di Vienna e fuggita al suo aguzzino solo nel 2006, la Kampusch ha continuato a fare scalpore anche dopo la chiusura del suo ‘caso’. Le sue frequenti apparizioni televisive, la pubblicazione dell’autobiografia 3096 Tage (3096 giorni) e la recente uscita dell’omonimo film (2013), hanno stravolto l’immagine tipo della ‘vittima silenziosa’, rendendola nuovo bersaglio di accuse da parte dell’opinione pubblica. www.winterreise.it | www.satyrikon.org La formula della lettura/concerto è nata a Bologna nel marzo 2015 per il Festival Focus Jelinek diretto da Elena Di Gioia, con Roberta Cortese voce narrante accompagnata da voce cantante e pianista; da quel primo fortunato esperimento, di impianto ancora ‘classico’, si è sviluppata quindi la proposta attuale, di carattere più sperimentale a livello musicale. La traduzione del testo di Jelinek, a cura di Roberta Cortese, è stata finanziata dal Goethe-Institut e dal Forum Austriaco di Cultura e sarà pubblicata prossimamente da Nonostante Edizioni. Elfriede Jelinek Elfriede Jelinek nasce nel 1946 a Mürzzuschlag nella Stiria e cresce a Vienna. A 13 anni già studia al Conservatorio di Vienna organo, pianoforte, flauto e composizione. Dopo la maturità studia Scienze Teatrali e Storia dell’Arte all’Università di Vienna, intanto prosegue gli studi musicali e nel 1971 si diploma al Conservatorio come organista. Costretta ad interrompe gli studi universitari per via dei frequenti attacchi di panico, trascorre un intero anno a casa, nell’isolamento più completo. In questo periodo comincia a scrivere. Elfriede Jelinek scrive contro i mali della società austriaca, ma anche della propria vita privata, adottando uno stile sarcastico, provocatorio, ricco di citazioni e giochi di parole. Esordisce giovanissima nel 1967 con una raccolta di poesie, cui seguono romanzi (Le amanti, La Voglia, La pianista), testi teatrali (Sport. Una pièce, La morte e la fanciulla I-V, Bambiland) e interventi saggistici. Nel 2004 le viene conferito il premio Nobel per la letteratura per «il fluire musicale di canto e controcanto nei romanzi e nei drammi, che con straordinario ardore linguistico rivelano l’assurdità dei cliché della società contemporanea e il loro potere soggiogante». Ha ricevuto altri riconoscimenti importanti, tra cui i premi Büchner (1998), Böll (1986), Heine (2002), Else Lasker Schüler (2003). Ha scritto la sceneggiatura del film Malina (1991) di Werner Schroeter, dal libro di Ingeborg Bachmann e il suo romanzo La pianista (1983) ha ispirato l’omonimo film del 2001 di Michael Haneke. Elfriede Jelinek è al momento annoverata tra gli autori contemporanei più importanti di lingua tedesca. www.elfriedejelinek.com www.winterreise.it | www.satyrikon.org Roberta Cortese - nata a Torino, laureata in Materie Letterarie con una tesi su Schubert e il teatro, studia pianoforte e canto lirico a Torino e a Vienna, dove si forma come attrice nella compagnia del Burgtheater, lavorando poi in produzioni Volkstheater, Schauspielhaus, Konzerthaus di Vienna, Residenztheater di Monaco, Schauspielhaus di Graz; con registi come Einar Schleef, Dimiter Gotscheff, Paulus Manker, Arie Zinger. Nel 2001 torna in Italia ed è cofondatrice e Dramaturg del CineTeatro Baretti di Torino (dir. Davide Livermore), con cui collabora fino al 2008. Parallelamente lavora come attrice/cantante in produzioni TST, Teatro Regio, Unione Musicale, Festival delle Colline Torinesi, TPE, ACTI a Torino, Teatro Due di Parma, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Teatro dell'Acquario di Cosenza; con registi come Davide Livermore, Walter Le Moli, Lorenzo Fontana, Beppe Rosso, musicisti come Andrea Chenna, Marcello Fera, Minus&Plus; artisti come Marzia Migliora e Francesco Gabrielli. Tra il 2005 e il 2009 si dedica alla regia lirica, torna poi alla prosa e con Luigi Chiarella fonda Satyrikon, un'associazione culturale che punta sulla nuova drammaturgia e sull'incrocio di modalità espressive diverse, in cui rientrano anche le attività sull’omonimo blog. Una costante del suo percorso è la scrittura e traduzione di testi teatrali, molti dei quali sono andati in scena al Baretti e al Teatro Stabile di Torino o in produzioni Satyrikon. Tra gli autori tradotti Dejan Dukovski, Dea Loher, George Tabori, ma soprattutto Elfriede Jelinek: la sua traduzione di Sport. Una pièce è stata pubblicata da Ubulibri e numerosi sono i suoi interventi all’interno di pubblicazioni universitarie sull’autrice austriaca. www.robertacortese.com Angelo Conto – pianista e compositore, parte da una formazione classica per poi dedicarsi alla sperimentazione, all’improvvisazione e alla musica di origine popolare. Studia con musicisti come F. D’Andrea, E. Pieranunzi, S. Battaglia e collabora spesso a produzioni di teatro musicale (Piccolo Regio, CineTeatro Baretti, Stalker Teatro, Satyrikon Torino; Biennale Teatro Venezia; Teatro Due di Parma; Teatro Massimo Troisi Nonantola - Mo), di teatro/danza (con Giorgio Rossi, Alessandro Certini, Rosita Mariani); partecipa inoltre alla realizzazione di eventi per la GAM di Torino, alle rassegne “Invenzioni a due voci” (RaiRadio3), “Festival di Nuova Musica Contemporanea” (Udine), “Festival Internazionale di Musica e Danza Interplay” (Torino), “Festival Internazionale di Musica Jazz di Petrozavodsk” (Russia), “Aosta Classica”, “Festival Internazionale del Cinema Muto musicato dal vivo” (Aosta), “Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo” (Sarajevo, BosniaHerzegovina). È co-leader del trio DinDùn, con cui rielabora brani della tradizione piemontese e della Catalunya, ed è stato co-leader del quintetto Sasà, il cui progetto Varda la Lüna è stato pubblicato nel 2007 (Nota). Ha realizzato sonorizzazioni elettroacustiche, tra cui El Ramat de So di Alessandra Patrucco e ha inciso Triple Point con il violoncellista Ernst Reijseger (World Series di Splas(h) Records), Fantasia for 4 hands and 1 mouse con il NoLogic e Igor Sciavolino (Silta Records) e Dialoghi dell’Alchemic Duo con Simone Bosco (World Series di Splas(h) Records). Laureato in Fisica con una tesi sull’acustica e la psicoacustica del pianoforte, insegna acustica musicale presso i Conservatori di Torino e Milano. www.angeloconto.com www.winterreise.it | www.satyrikon.org Jelinek e Schubert nella precedente produzione artistica di Roberta Cortese Spettacoli teatrali 2012 Archivio di Stato Firenze : Elfriede Jelinek, Le Api Re (radiodramma) lettura rigenerativa con musiche di W.A. Mozart traduzione di / con Roberta Cortese - voce off Rodolfo Traversa sulla base di un programma rigenerativo post-gara a cura dell’ex-campione austriaco di nuoto Kuno Leu. produzione Satyrikon con il sostegno di: Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate), Archivio di Stato di Firenze, Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi” 2010 Teatro Studio di Scandicci : Elfriede Jelinek, La parete traduzione di Roberta Cortese - mise en espace di e con Roberta Cortese e Simona Nasi produzione Satyrikon per “Scansioni irregolari”, a cura di Società Italiana delle Letterate (Firenze), Associazione Il Giardino dei Ciliegi, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate – Università di Firenze, Provincia di Firenze – Ass. Politiche sociali, Pari opportunità e Cooperazione Internazionale con Istituzione Scandicci Cultura 2009 Teatro dell’Acquario di Cosenza / Teatro a Corte : Elfriede Jelinek, Sport. Una pièce traduzione di / con Roberta Cortese - disegno luci Luigi Chiarella - video e regia Lorenzo Fontana coproduzione Satyikon, Associazione 15febbraio, Centro R.A.T. , Festival delle Colline Torinesi, Fondazione Teatro Piemonte Europa - con il patrocinio dell’Elfriede Jelinek-Forschungszentrum Wien 2006 Schloss Brunnenburg : Andrea Chenna, Die Winterreise per voce, strumenti ed elettronica con Roberta Cortese, Ensemble Conductus, direzione Marcello Fera 2005/2006 Festival delle Colline Torinesi / CineTeatro Baretti : Elfriede Jelinek, La regina degli elfi traduzione di / con Roberta Cortese e con Massimo Arbarello/Luigi Chiarella, Lorenzo Fontana, Sophia Leu, alla fisarmonica Marco Ambrosi - installazione scenografica Walter Visentin con l'aiuto di Patrizio Crudo luci Christian Zucaro - regia Lorenzo Fontana coproduzione Festival delle Colline Torinesi, Associazione Baretti Testi / brevi saggi / articoli Schubert e il teatro (tesi di laurea, con un excursus sulla vita teatrale viennese di primo ‘800) “Sport. Come soldati – Lo spettacolo di Einar Schleef”, in Jelinek - Teatro, Ubulibri, Milano, 2005. “Schleefs Sportstück-Inszenierung – Ein Probenbericht”, in Elfriede Jelinek: “Ich will kein Theater”, Hg. Pia Janke, Praesens Verlag, Wien, 2007. “Parole Jelinek. Lieder“, articolo per doppiozero: http://www.doppiozero.com/materiali/focus-jelinek/parolejelinek-lieder Traduzioni Elfriede Jelinek, Le api re, Clara S. - tragedia musicale, Sport. Una pièce e Fa niente. Una piccola trilogia della morte (Ubulibri, Milano, 2005), La morte e la fanciulla V - La parete, Winterreise. Viaggio d'inverno (di prossima pubblicazione) Wilhelm Müller, Viaggio d’Inverno, libretto di sala per Sonora 2006, Merano Ulteriori informazioni e materiali: www.winterreise.it Contatto: www.vimeo.com/winterreise Roberta Cortese www.satyrikon.org [email protected] www.winterreise.it | www.satyrikon.org