Progetto Intervento finanziato dalla seconda programmazione della Sovvenzione Globale Spinner Azione 2 “Ricambio generazionale”(misura D3-D4 del Por Emilia Romagna) Il ricambio generazionale nelle pmi : una opportunità d’innovazione Obiettivi del progetto Esiste una relazione tra il passaggio generazionale, spesso visto come passaggio critico per la sopravvivenza dell’impresa, e l’opportunità di avviare processi d’innovazione? Quanto la figura dell’imprenditore junior incide sui processi di produzione e sviluppo dell’innovazione di prodotto, di processo, organizzativa e tecnologica? Aree di indagine del progetto Trattazione di due tematiche: •ricambio generazionale • innovazione •Focus: •processo di rivitalizzazione delle imprese •riorganizzazione aziendale •riorganizzazione della governace •innovazione tecnologica. Modalità di intervento Area dell’intervento: Regione Emilia Romagna Analisi qualitativa di aziende che hanno già avviato processi di ricambio generazionale tout court e che hanno avviato o tentato di avviare un cambiamento Ridefinizione del concetto di “ricambio generazionale”, inteso come ricambio di imprenditori, ricambio di idee e di saperi necessari al mantenimento della vitalità dell’impresa che riguardino non solo l’innovazione del prodotto/ processo servizio, ma anche l’innovazione organizzativa Fasi progettuali Individuazione del target di imprese Individuazione casi significativi ( 5 casi) Predisposizione del questionario Somministrazione del questionario Redazione del report di ricerca Linee di sviluppo per la progettazione di servizi Azioni di promozione e sensibilizzazione Il target di imprese 26 Aziende di produzione nel settore meccanico Dimensione media: 11 addetti Micro (<5): 3 (12%) Piccole (5-20): 16 (61%) Medie (>20): 7 (27%) Province: Bologna, Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena, Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Modena Settori di appartenenza Fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (ATECO DK29) 12 45% Fabbricazione di macchine e apparecchi elettrici (ATECO DL31) 3 12% Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (ATECO DH25) 3 12% Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo (ATECO DJ28) 8 31% I contenuti dell’analisi La struttura organizzativa e societaria ( Frame organizzativo pre-post passaggio generazionale ) I comportamenti innovativi dell’impresa ( Frame Innovazioni di processo di prodotto tecnologiche) Il punto di partenza: il profilo innovativo delle imprese La tipologia di innovazione: Prodotti: 43,5 % Processi e prodotti: 30,4 % Processi: 21,7 % Motivazioni all’innovazione: Flessibilità produttiva: 50 % Qualità: 42,3 % Adeguare tecnologie: 42,3 % Pianificazione dell’innovazione: Ricerca e sviluppo sistematica: 30,7 % (di queste solo 5 utilizzano finanziamenti pubblici) Budget non definito: 65,3 % No collaborazioni con la ricerca: 84,6 % 2 casi su 26 di collaborazione stabile con università Caratteristiche del profilo dell’imprenditore senior Istruzione: Scuola dell’obbligo: 63,4 % Istituto tecnico: 24,4 % Esperienze di lavoro precedenti: Dipendente di azienda dello stesso settore: 43,9 % Socio di un’altra azienda dello stesso settore: 17 % Nessuna: 14,7 % Caratteristiche del profilo dell’imprenditore junior Istruzione: Istituto commerciale: 49 % Istituto tecnico: 22,4 % 5 lauree e solo 5 si fermano alla scuola dell’obbligo Esperienze di lavoro precedenti: Nessuna: 56,5 % Dipendente di azienda di altro settore: 23,9 % Tempi e modi del passaggio generazionale Età al momento del passaggio: Tra i 30 e i 35: 39,5 % Tra i 35 e i 40: 30,2 % Anni in azienda prima del passaggio effettivo: Tra i 10 e i 15: 32,6 % Meno di 5: 25,6 % Le fonti di apprendimento dello junior Contesto familiare: Dedizione a lavoro: 50 % Propensione all’imprenditorialità: 44,1 % Esperienza lavorativa: Propensione alla negoziazione: 74,2 % Abilità comunicazionali: 64,7 % Formazione: Conoscenze tecniche: 61,9 % Conoscenze amministrative: 55,6 % Formazione delle competenze imprenditoriali: il confronto senior - junior Esperienza lavorativa Competenze imprenditorial i senior 86,6 % Esperienza lavorativa Competenze imprenditorial i junior 51,8 % Contesto familiare 7,7 % Contesto familiare 17,6 % Formazione 5,7 % Formazione 30,6 % Ricambio generazionale ed innovazione Crescita dell’azienda sotto ogni aspetto (leadership, stimoli imprenditoriali, risultati economici): 8 casi Innovazioni a livello manageriale o tecnologico: 7 casi Trasformazione da società di persone in società di capitali: 6 casi Maggiore attenzione al mercato e alla sua gestione : 2 casi Miglioramento sostanziale nella gestione della rete di clienti/fornitori dell’azienda: 2 casi Impatti positivi attesi dall’ingresso della nuova generazione Migliore efficienza e integrazione dei processi Propensione alla gestione del personale Maggiore propensione alle relazioni con l’esterno (territorio, sistema, imprese) Gestione della qualità anche a livello di immagine Monitoraggio delle informazioni sulle tendenze di mercato Maggiore adeguatezza di competenze tecniche di prodotto, processo, normative ed informatiche Anni di coesistenza/importanza elementi strategici ANNI DI COESITENZA AZIONE STRATEGICA 2 3 8,5 9 13,5 17 Innovazione di prodotto Innovazione tecnologica del processo produttivo Innovazione organizzativa del processo produttivo Innovazione organizzativa e sviluppo dei processi di supporto Sviluppo di politiche e sistemi qualità Sviluppo di politiche di immagine e comunicazione Sviluppo delle proprie risorse umane Sviluppo di partnership con clienti/ fornitori Integrazione verticale a monte/a valle del processo attuale Crescita dimensionale/integrazione orizzontale Esternalizzazione di segmenti di processo Attività di R&S Collaborazione con mondo della Ricerca MEDIA VARIANZA 2 2 2 0 0 0 0 -1 1 0 -1 0 0 0,38 1,09 1 1 2 2 2 3 1 2 0 1 1 2 0 1,38 0,75 0 2 2 3 2 4 3 5 4 4 4 0 4 2,84 2,47 2 2 1 1 1 2 0 1 1 0 1 2 3 1,3 0,73 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0,23 0,19 1 0 1 0 2 2 0 0 0 2 0 1 0 0,69 0,73 Alcune riflessioni Non sempre a processi di ricambio generazionale sono collegati processi innovativi e se questi si sono verificati non sono frutto di una pianificazione precisa, la maggior parte delle imprese afferma che per affrontare processi di ricambio si affida a persone di fiducia ed indica tra gli interlocutori privilegiati le associazioni di categoria . Se fino ad oggi abbiamo affrontato il processo di passaggio generazionale sotto vari aspetti : •analisi quantitativa (dimensione del fenomeno), •interventi specifici a sostegno di figure che potessero coadiuvare l’imprenditore a pianificare le fasi del subentro(Consulenti, orientatori , formatori) •analisi qualitativa su settori specifici di attività, progettando ed erogando servizi specialistici Alcune riflessioni La combinazione possibile tra fenomeni di passaggio generazionale ed innovazione ci ha fornito una nuova lettura della dimensione del subentro come tematica trasversale che può costituire solo il primo passo verso la riorganizzazione dei saperi, delle conoscenze e delle competenze in impresa. Le associazioni e le istituzioni locali deputate allo sviluppo dell’imprenditorialità e dell’innovazione, giocano un ruolo strategico a supporto delle imprese attraverso la messa in comune di conoscenze ed opportunità “Gestire processi di cambiamento ricercando l’innovazione e rivitalizzando l’impresa !” Dalla teoria alla pratica: il caso aziendale Il ricambio è stato un’opportunità per la struttura aziendale di accrescere conoscenze e di gestire processi innovativi. grande apertura al cambiamento ed innovazione ( processo, prodotto, organizzativa ) pianificazione del passaggio generazionale e coinvolgimento del giovane in azienda mediante, investimento in formazione specifica e trasferimento di conoscenze tecniche individuazione di un ruolo specifico per il figlio e ridefinizione dell’organizzazione aziendale ( commerciale estero) impatto positivo della riorganizzazione aziendale e degli investimenti in termini di fatturato e maggiore presenza dell’impresa nei mercati esteri Innovazioni tecniche e di processo