CASO CLINICO Ricostruzione della cresta in zona 1.1. e 2.1 con lembo palatino a scorrimento coronale e posizionamento di due impianti Prima™ di Keystone Dental Andrea Grassi, Odontoiatra e libero professionista in Reggio Emilia Fabrizio Lolli, Laboratorio Fabrizio Lolli in Reggio Emilia Corrispondenza a: Dott. Andrea Grassi Via Pansa 55/i 0522-433549 Reggio Emilia E-mail: [email protected] - www.dentistire.it 306 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015 Grassi/Lolli Abstract rilevanti dei tessuti molli oltre che proble- La sostituzione di due incisivi centrali su- la chirurgia implantare non è più la prima periori con due impianti è sempre una scelta tra i piani di trattamento. Questo sfida impegnativa e non scevra di pro- caso dimostra come si possano affron- blematiche. In condizioni di tessuti duri tare casi ad alto rischio estetico manta- e molli ottimali, la scelta dell’impianto im- nendo un approccio implantare, a patto mediato con protesizzazione immediata che la chirurgia venga pianificata in più è probabilmente la migliore sia in termini step e che soprattutto vengano rispettati di mininvasività che di gestione dell’e- i tempi biologici di guarigione e matura- stetica e delle necessità del paziente. zione dei tessuti. Quando subentrano deficit più o meno (Int J Esthet Dent 2015;10:306–313) mi occlusali e di spazi protesici spesso 307 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015 CASO CLINICO Anamnesi sa della carenza di tessuti molli si decide di effettuare una ricostruzione della cresta Paziente uomo di anni 59, che presenta in zona 1.1 e 2.1 con osso bovino in granuli uno spostamento vestibolare degli ele- associato a colla di fibrina e membrana menti dentali 1.1 e 2.1, causato in parte in collagene riassorbibile, con un lembo dalla mancanza di alcuni elementi poste- palatino a scorrimento coronale. Inferior- riori e conseguente perdita di dimensio- mente l’elemento 4.2 è stato valutato non ne verticale, in parte dagli incisivi inferiori recuperabile e si è deciso di utilizzare gli sfavorevolmente allungati sia per le carat- altri tre incisivi per eseguire una protesi fis- teristiche fisiologiche che per le patologie sa di quattro elementi. orali del paziente. È presente un frenulo superiore ipertrofico (Figg. 1a-c). Questa situazione causa un grave deficit estetico e la richiesta del paziente è il ripristino di Piano di cure una piacevole morfologia degli incisivi con Per prima cosa è stata effettuata l’estrazio- recupero dell’estetica del sorriso. Lo spo- ne dell’elemento 4.2 e le devitalizzazioni stamento vestibolare degli incisivi superio- degli elementi 4.1, 3.1 e 3.2. Gli incisivi in- ri ha causato una grave perdita di tessuto feriori sono stati limati con tecnica a finire ed molle cheratinizzato, questo impedisce sia è stato eseguito un provvisorio che avesse il posizionamento immediato di impianti sia una linea incisale ideale per un corretto po- la possibilità di una preservazione alveola- sizionamento degli incisivi superiori. Con- re semplice con guarigione per seconda testualmente alle estrazioni degli elementi intenzione. Viene eseguito l’esame TC Co- 1.1 e 2.1 è stata eseguita la frenulectomia ne Beam che evidenzia un quantitativo di superiore e l’intervento di ricostruzione del- tessuto osseo discreto (Figg. 2a-c), a cau- la cresta con lembo palatino a scorrimen- a b Figg. 1a-c Situazione iniziale del paziente. c 308 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015 Grassi/Lolli to coronale (Figg. 3a-d). Il lembo palatino periore con una ribasatura morbida in zona ha permesso di incrementare i tessuti molli incisiva. Dopo i nove mesi è stato eseguito cheratinizzati senza stravolgere l’andamen- un nuovo esame TC Cone Beam che ha to della linea muco-gengivale, che non ha evidenziato un ottimo quantitativo osseo avuto necessità di ulteriore riposizionamen- per il posizionamento degli impianti ma to (Fig. 4). Durante i nove mesi di guarigio- soprattutto all’esame intraorale vi era una ne il paziente ha portato uno scheletrato su- grande quantità di tessuto cheratinizzato c Figg. 2a-c TC Cone Beam pre cure. a b a b c d Figg. 3a-d Lembo palatino a scorrimento coronale, ricostruzione della cresta, frenulectomia. 309 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015 CASO CLINICO Fig. 4 Guarigione dei tessuti molli dopo 9 mesi. c Fig. 5a-c TC Cone Beam dopo la ricostruzione della cresta. a b Figg. 6a-e Mascherina chirurgica, posizionamento implantare, impronta intraoperatoria. a b d 310 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015 c e Grassi/Lolli (Figg. 5a-c). Sono stati inseriti due impianti in gesso per la preparazione di due per- “Prima™ di Keystone Dental” con una ma- ni provvisori avvitati, resina su cilindro di scherina che è servita prima da guida per titanio, con margine extragengivale e due il posizionamento e successivamente per corone in resina. Non avendo necessità di bloccare i transfert con resina acrilica (Figg. un carico immediato i provvisori sono stati 6a-e). Il tutto riposizionato su di un modello inseriti dopo tre mesi (Figg. 7a-c), dopo altri a b Figg. 7a-c Perni provvisori avvitati e corone in resina cementate con margine extragengivale, guarigioone dei tessuti dopo 5 giorni. c a b c d Figg. 8a-d Monconi limati inferiori, perni definitivi superiori. 311 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015 CASO CLINICO trenta giorni di guarigione dei tessuti molli il to. Una corretta gestione dei tessuti molli, lavoro protesico è stato concluso con due il rispetto dei tempi biologici che questi perni in titanio e corone in metallo ceramica tessuti necessitano per maturare ed una (Figg. 8-10). Il lavoro protesico inferiore è gestione del cavo orale considerato nel stato concluso con corone in metallo ce- suo insieme, hanno permesso di giunge- ramica unite portanti l’elemento 4.2 in re al momento del posizionamento degli estensione. In zona 2.6 è stato inserito un impianti “Prima™ di Keystone Dental” in impianto per aumentare i contatti occlusali una situazione ideale sia dal punto di vista posteriori del paziente. dei tessuti duri ma soprattutto dei tessuti molli, considerati ormai la variabile più importante nella vita a lungo termine dei no- Conclusioni stri impianti. Il risultato, sia funzionale che La sostituzione degli elementi 1.1 e 2.1 tenuto conto della condizione iniziale del con due impianti rappresentava un lavoro paziente (Figg. 11, 12). Quando l’estetica sicuramente ad alto rischio vista la situa- è altamente compromessa l’approccio zione che presentava il paziente: perdita implantare deve essere cauto, i tempi bio- di tessuto molle cheratinizzato, mancan- logici per la guarigione e la maturazione za di spazio protesico adeguato, frenulo dei tessuti devono essere rispettati e non ipertrofico. Spesso in questi casi si pre- vale la pena aggiungere alcun rischio (im- ferisce evitare un approccio implantare pianti immediati, carico immediato) al già durante la scelta del piano di trattamen- complicato piano di trattamento. estetico, è assolutamente soddisfacente, Fig. 9 Lavoro definitivo tre giorni dopo la cementazione. a b Figg. 10a,b Particolare del lavoro definitivo superiore, particolare del lavoro definitivo inferiore. 312 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015 Grassi/Lolli a b Figg. 11a,b Situazione iniziale del paziente a confronto con la situazione finale. a b Figg. 12a,b Sorriso del paziente prima e dopo le cure. Letture consigliate 1) GBR Rigenerazione Ossea Guidata a scopo implantare, C. Tinti, S.P. Benfenati; NIKE 2007. 2) Chirurgia Plastica Parodontale, R. Abundo, G. Corrente; ACME 2010. 313 THE INTERNATIONAL JOURNAL OF ESTHETIC DENTISTRY VOLUME 10 • NUMBER 2 • SUMMER 2015