Milano: cantiere della Città Metropolitana. Una prospettiva Internazionale Stoccarda Barcelona Parigi Milano, 22 marzo 2013 Tre casi internazionali: introduzione scientifica Gabriele Pasqui e Valeria Fedeli (DAStU, Politecnico di Milano) IL CONTESTO: IL QUADRO NORMATIVO …. • Approvazione dell’art. 18 della Legge 135 (7 agosto 2012): istituzione, a partire dal 1 gennaio 2014, della Città metropolitana di Milano insieme alle altre città metropolitane. Con l’approvazione del Decreto legge 5 novembre 2012 n. 188 si definiscono inoltre alcuni passaggi successivi con riferimento al ruolo della Conferenza metropolitana e al processo di attivazione. • Il dettato normativo definisce un percorso attuativo e identifica le funzioni fondamentali per la Città metropolitana, oltre a quelle della Provincia e a quelle eventualmente trasferite dalla Regione o attribuite/delegate dai Comuni (pianificazione territoriale generale, sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, mobilità e viabilità, promozione e coordinamento dello sviluppo economico). • Rispetto al territorio la legge 135/2012 stabilisce che il territorio della Città metropolitana coincide con quello della Provincia di Milano. Diversamente, il DL 188/2012 prevedeva l'inclusione nella Città metropolitana di Milano del territorio già appartenente alla Provincia di Monza e della Brianza. Gabriele Pasqui IL CONTESTO: … E LE SUE INCERTEZZE • Il Decreto legge 5 novembre 2012 n. 188 non è stato convertito in legge per le note vicende che hanno portato alla fine anticipata del Governo Nazionale • Il "congelamento" del processo istitutivo della Città metropolitana, determinatosi con la mancata conversione del DL 188/2012, e con la conseguente sospensione dell'applicazione dei dispositivi in materia fino al 31 dicembre 2013 prevista dalla Legge di Stabilità 2013 (L 228/2012, art. 1, comma 115), evidenzia dunque una condizione di forte incertezza normativa. • La mancata conversione del DL 188/2012 riporta la situazione ai confini dell’attuale provincia di Milano. Resta però ancora in predicato il destino della Provincia di Monza e Brianza, legato al parallelo processo di riordino delle Province. Inoltre, la legge 135/2012 prevede la possibilità di adesione alla Città metropolitana di Comuni "esterni" all'attuale Provincia di Milano, alcuni dei quali si sono già espressi in tal senso • Il processo appare dunque altamente incerto, e dovrà essere in questa fase immaginato come un processo necessariamente incrementale e a più stadi. Gabriele Pasqui IL CONTESTO: IL QUADRO ISTITUZIONALE E DI POLICY • Necessità di un intervento legislativo, in una fase di forte incertezza politica e istituzionale, che consenta di dare robustezza istituzionale e chiarezza normativa al processo avviato • Crisi economica e fiscale che apre scenari nuovi per il governo delle grandi aree urbane e che pone un problema di razionalizzazione dei costi e di miglioramento dei servizi urbani, contribuendo in tal modo anche alla riforma della politica e delle istituzioni • Situazione diversificata nelle città metropolitane italiane, che stanno attivandosi e attrezzandosi alla scadenza del 1 gennaio 2014 secondo percorso differenziati Gabriele Pasqui IL CONTESTO: LA SPECIFICITÀ MILANESE • Milano presenta caratteri specifici in relazione alle sue dinamiche economico-sociali e alla sua conformazione territoriale: si tratta di un contesto per molti aspetti «europeo», che potrebbe forse essere oggetto anche di interventi legislativi autonomi • Nel contesto milanese sono già attive da tempo forme di cooperazione e coordinamento interistituzionale e in particolare intercomunale, che rappresentano una risorsa rilevante per il processo in atto • Insieme al processo di costruzione della Città metropolitana il Comune di Milano ha avviato anche una riflessione sulla riorganizzazione del decentramento amministrativo, nella direzione di una «municipalizzazione» delle zone del decentramento Gabriele Pasqui GLI OBIETTIVI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE • Contribuire alla riflessione in corso sul processo di costituzione del governo metropolitano nell’area milanese a partire dal confronto con alcune rilevanti esperienze internazionali • Riflettere sui processi di istituzionalizzazione del governo metropolitano attivati in contesti diversi tra loro ma significativi per costruire una proposta credibile e incrementale • Discutere con gli Amministratori locali, le istituzioni e le forze sociali sui passaggi più utili per fare della realizzazione della Città metropolitana un percorso partecipato di cooperazione interistituzionale Gabriele Pasqui LA SCELTA DEI CASI I casi (Stoccarda, Barcellona, Parigi) non sono stati scelti per fare un confronto tra diversi «modelli istituzionali», ma per riflettere sui processi di istituzionalizzazione del governo metropolitano e su alcuni temi rilevanti anche per il contesto milanese I casi si contraddistinguono per il diverso stadio del processo di istituzionalizzazione (maturo a Stoccarda; appena avviato ma con una lunga storia alle spalle a Barcellona; in fase di definizione e sperimentazione a Parigi) Tutti i casi si caratterizzano per essere propri di contesti emblematici di regioni urbane ad elevata complessità e frammentazione Gabriele Pasqui I TEMI SUI QUALI DISCUTERE I casi sono stati interrogati dunque in relazione: - alle modalità attraverso le quali forme di cooperazione intercomunale e interistituzionale hanno irrobustito le pratiche di governo metropolitano; - all’identificazione del ruolo di service che l’istituzione metropolitana gioca nei confronti dei comuni; - al ruolo che agenzie di scopo e strutture di servizio svolgono in riferimento ad alcune funzioni fondamentali eserciate dal governo metropolitano; - ai processi partecipativi e associativi connessi all’istituzione del governo metropolitano; - ai meccanismi di fiscalità e finanziamento dell’istituzione metropolitana Gabriele Pasqui ALCUNE QUESTIONI APERTE In relazione a questi temi : Quale processo di attivazione e partecipazione e quali pratiche di cooperazione intercomunale possono favorire il processo di istituzionalizzazione del governo metropolitano? Quale equilibrio tra azione diretta dei governi metropolitani e iniziativa di agenzie di scopo e strutture di servizio può irrobustire l’efficacia dell’azione di governo? Attraverso quali strumenti è possibile promuovere una efficace azione di servizio ai Comuni e insieme di razionalizzazione dell’azione amministrativa? Gabriele Pasqui