La componente demografica come
generatrice di mobilità
• La domanda di mobilità, sia di persone che di merci,
dipende da tanti elementi.
• Tra questi uno dei più importanti è proprio la densità
demografica.
• Normalmente le statistiche sulla mobilità metto in evidenza
una correlazione positiva tra incremento demografico e
aumento della mobilità, tuttavia la relazione tra le due
variabili è molto più articolata e, per mettere in evidenza
tutte le influenze che la popolazione esercita sulla mobilità,
bisogna passare a considerare altri aspetti connessi alla
popolazione, quali la distribuzione dell’età della stessa, la
condizione professionale, il livello di cultura e di benessere
ecc.
La componente demografica come
generatrice di mobilità
• Non sempre, tuttavia, l’incremento di mobilità dovuto
alla componente demografica è uniforme e costante.
• Spesso la variabilità demografica modifica anche la
direzione e la polarizzazione dei flussi di traffico, per
cui, ad esempio, in relazione al prevalere di una data
condizione professionale si può determinare una
caduta di mobilità verso alcune aree e un incremento
delle stesse verso altre.
• Per tenere conto di questi fenomeni di redistribuzione
territoriale della mobilità bisogna in particolare
considerare la dinamica degli insediamenti urbanistici e
di quelli produttivi.
La componente demografica come
generatrice di mobilità
• Un esempio di mobilità generata da fatti
insediativi di tipo urbano è il fenomeno dello
spopolamento dei vecchi nuclei urbani nelle
grandi città e la crescita della periferia che, un po’
in tutte le grandi città italiane, si è verificata a
partire dagli anni Cinquanta in poi.
• Altro esempio di mobilità connessa a fatti
urbanizzazione verificabili e riscontrabili
costantemente nella realtà italiana riguarda lo
spopolamento delle campagne e la conseguente
crescita delle città capoluoghi di provincia.
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generatrice di mobilità
• Tale fenomeno negli anni più recenti ha generato
il suo duale ossia il fenomeno di fuga dalla città
verso l’entroterra provinciale.
• In quest’ultimo caso il legame con l’entroterra è
indotto dalla relazione di natura non produttiva
bensì assegnabile a un fenomeno di consumo; un
esempio tipico di tale realtà si può considerare la
diffusione della seconda abitazione che genera un
nuovo tipo di mobilità pendolare.
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generatrice di mobilità
• Al fine di mettere in evidenza il rapporto tra
popolazione e mobilità occorre rilevare per
ogni unità zonale la densità della popolazione
e identificare su questo aggregato la
composizione demografica per settori di
attività economia e per età.
• Allo steso scopo sono pure rilevanti dati
connessi allo status economico e sociale della
popolazione.
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generatrice di mobilità
• Ad esempio, la distribuzione personale dei redditi
costituisce un fatto indubbiamente influente sulla
mobilità, influente sulla mobilità, sia in assoluto che in
relazione all’elemento modale preferito nei movimenti
o negli spostamenti.
• Queste stesse variabili influenzano sia la mobilità di
persone che quelle di merci.
• Per comprendere e prevedere le tendenze della
domanda di trasporto occorre analizzare l’andamento
della popolazione sotto l’aspetto socio-economico e la
sua distribuzione territoriale.
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generatrice di mobilità
• Un esempio di indagine volta a esplicitare la relazione tra
trasporti e popolazione è quella condotta dal CSST e
dall’ECOTER allo scopo di costruire gli scenari dell’Italia del
2000 dai quali dedurre la probabile domanda futura di
mobilità.
• Sotto l’aspetto della distribuzione territoriale il fatto che la
crescita demografica in Italia a partire dal 1971 abbia fatto
registrare un’inversione di tendenza (è rallentata al Centro
Nord e aumentata al Sud) comporterà nei prossimi anni una
maggiore concentrazione di domanda di trasporto nelle
grandi aree del Mezzogiorno, mentre la pressione del
congestionamento urbano nelle grandi aree del Centro
Nord dovrebbe attenuarsi, anche per effetto di una
flessione demografica.
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• Si nota ancora che al censimento del 1981 la flessione
della natalità ha influito sul fenomeno del gigantismo
urbano facendo passare la quota che spetta ai Comuni
di maggiore dimensione dal 34,1% nel 1971 al32,8% ne
1981, questo spostamento è andato a vantaggio dei
Comuni di dimensioni medio-piccole.
• Altro carattere osservato in relazione alla realtà
italiana è l’invecchiamento della popolazione che si ha
quando aumenta il peso demografico delle classi di età
elevate: questo fenomeno dovrebbe provocare una
minore mobilità.
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• L’indice di invecchiamento della popolazione
italiana passa dal31.4% nel 1951 al 62,4% nel
1981, la quota di popolazione con età più elevata
raggiunge il 75% nell’Italia settentrionale e il 45%
nel Mezzogiorno.
• Alto dato significativo connesso alla popolazione
è la dinamica dei nuclei familiari.
• L’analisi riferita alla realtà italiana evidenzia
l’aumento di tali nuclei, dovuto più al disgregarsi
di quelli esistenti che al formarsi di nuovi.
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• Questo fenomeno implica un aumento delle
unità di consumo che inducono anche una
domanda più elevata di servizi di trasporto,
specialmente di quelli urbani.
• Ulteriori informazioni connesse alla
componente demografica derivano dalla
situazione del mercato del lavoro e in
particolare dalla condizione professionale
della popolazione.
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generatrice di mobilità
• Nell’analisi della mobilità di persone è
opportuno rilevare, innanzitutto la natura e il
tipo di spostamento: la mobilità può essere,
infatti, correlata a motivi di lavoro, di studio, di
svago, ecc.
• La natura dello spostamento in prima
approssimazione risulta dalla distinzione tra
spostamenti (trips) e viaggi (travels)
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• I primi si caratterizzano per la relativa brevità
del percorso e per la loro frequenza, si
misurano in termini di eventi relativi a persone
o a veicoli nell’unità di tempo (giorni,
settimane, ecc.).
• Nei secondi, invece, è determinante
l’elemento distanza, per cui essi si esprimono
in termini di percorso in rapporto alla
distanza.
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• L’unità di misura in tal caso è il passeggero/km o il
veicolo/km.
• Nello scegliere la migliore unità di misura è
opportuno tenere presente che, sebbene il
rapporto tra spostamenti di persone e
spostamenti di veicoli sia di stretta
interdipendenza, non sempre gli uni implicano gli
altri.
• Infatti, le persone si possono spostare a piedi o
su mezzi collettivi, e i veicolo possono spostare
soltanto merci.
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• Esiste una correlazione tra popolazione e flusso di
traffico relativo a due aree: l’una di origine e
l’altra di destinazione.
• L’ipotesi più semplice è che tale flusso sia una
funzione crescente del prodotto delle due
popolazioni.
• Questa ipotesi si inquadra correttamente nei
modelli gravitazionali, secondo i quali la mobilità
è direttamente proporzionale sia al peso
demografico assegnato all’area di origine che a
quello assegnato all’area di destinazione.
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generatrice di mobilità
• Nel caso specifico il peso è commisurato al
livello di popolazione.
• In un’indagine sui trasporti, condotta nel
Penn-Jersey, si è derivata la domanda di
trasporto dalle previsioni sulla distribuzione
futura della popolazione, partendo dal
presupposto che e scelte ubicative siano prese
sulla base di considerazioni economiche
razionali.
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• Il linguaggio di tali indagini sta nel fatto che spesso le
ipotesi di razionalità poste a base della ricerca
finiscono con condizionarne anche i risultati, non
facendo tenere nella debita considerazione tutti quei
fattori spontanei di allocazione residenziale che nella
realtà si esprimono.
• Ritornando a considerare la formula tipica dei modelli
gravitazionali, è da osservare che il semplice prodotto
delle due variabili può dare luogo ad alcuni
inconvenienti, in quanto il valore degli indici così
ottenuto risulta estremamente sensibile alle variazioni
delle rispettive popolazioni.
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generatrice di mobilità
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generatrice di mobilità
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generatrice di mobilità
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generatrice di mobilità
• In molte ricerche applicate la forma lineare si
è adattata meglio al trasporto di merci, quella
esponenziale al trasporto dei passeggeri.
• Un modello generale di tipo gravitazione
applicabile alle stime della domanda di
trasporto tra due località A e B ripresto da S.
Petriccione tiene conto, oltre che della
popolazione nelle due aree e del flusso del
traffico, anche delle distanze.
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generatrice di mobilità
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• La costante H viene determinata sulla base del
reddito per abitante ( e in particolare della
spesa destinata ai trasporti) e di altri fattori di
ordine economico-sociale.
• L’analisi relativa al tipo di rapporto
(gravitazionale o di altra specie) che lega
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