Anno XXIV - N. 24 - 14 Giugno 2013
Primo piano
Nuovi incarichi e ingressi in Presidenza
Esame del Bilancio consuntivo 2012
Si sono svolti a Roma i lavori della Direzione Nazionale di Legacoop
Settori
a pagina 2-4
Turismoresponsabile
“Festa del turismo
responsabile
e dei diritti umani”
Roma - 26 giugno 2013, ore 10-13
Auditorium Conciliazione, via della Conciliazione 4
Assemblea nazionale
Relazione introduttiva: Giuliano Poletti
Presidente Alleanza Cooperative Italiane
Partecipa: On. Enrico Letta
Presidente del Consiglio dei Ministri
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 14 Giugno 2013 alle ore 13,00
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
leggi
Fondazione Unipolis
Presentato
al Senato l’Atlante
delle mafie
Con la presentazione del “Sono sicuro che queprogramma delle attività, st’opera costituirà un utile
tenutasi il 10 giugno ...
strumento per capire ...
Territori
Lombardia
Accordo sulla detassazione contribuzioni
produttività 2013
Sondaggio
Osservatorio SWG
Tra le nubi
della crisi,
uno squarcio di sole
Legacoop, Confcoopera- Per i prossimi dodici mesi
tive, AGCI e CGIL CISL e si intravede qualche seUIL della Lombardia...
gnale di ottimismo...
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Massimo Tognoni
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
2
La Presidenza Nazionale si rinnova
I numeri del Bilancio Consuntivo 2012
Si è tenuta a Roma il 6 giugno la Direzione Nazionale Legacoop. Ecco la sintesi dei lavori
Attribuzione di nuovi incarichi ed elezione di
nuovi componenti la Presidenza Nazionale;
esame del bilancio consuntivo 2012 di Legacoop Nazionale; esame delle relazioni
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane con
il nuovo governo; preparazione dell’Assemblea Nazionale dell’Alleanza e dell’Assem-
LEGACOOP
blea dei Delegati di Legacoop.
Sono stati questi i principali punti all’ordine
del giorno della Direzione Nazionale di Legacoop svoltasi il 6 giugno a Roma, presso
la sede dell’associazione.
Pubblichiamo, di seguito, un report sintetico dei lavori.
Nuovi incarichi e nuovi ingressi
nella Presidenza Nazionale
Dora Iacobelli e Elio Sanfilippo nominati vicepresidenti;
Marzio Ferrari, Dino Ricci e Carmelo Rollo entrano nell’organismo
Nuovi incarichi e nuovi ingressi nella Presidenza Nazionale di Legacoop.
La Direzione Nazionale, riunitasi a Roma il 6
giugno, ha deliberato la nomina a Vicepresidenti di due componenti dell’organismo:
Dora Iacobelli, Presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop, ed Elio
Sanfilippo, Presidente di Legacoop Sicilia.
La Direzione ha inoltre eletto, come nuovi
componenti della Presidenza, Marzio Ferrari, Presidente di ANCD, Dino Ricci, Presidente di Legacoop Umbria, e Carmelo
Rollo, Presidente di Legacoop Puglia.
“Con queste nomine” - sottolinea il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti - “vogliamo dare un segno tangibile dell’attenzione
della nostra organizzazione su due temi di
particolare rilievo: il Mezzogiorno e la parità di
genere. Siamo infatti convinti che il nostro impegno per una prospettiva di rilancio del
Paese non possa prescindere da un più forte
coinvolgimento e dalla massima valorizzazione delle risorse e delle energie espresse
dalle regioni del Sud e dalle donne, accrescendo il nostro sforzo organizzativo e progettuale per dare maggiore voce alle loro
competenze ed ai loro bisogni”.
Le schede
Dora Iacobelli, nominata Vicepresidente,
nel 2008 è stata eletta Presidente della
Commissione Pari Opportunità di Legacoop.
Laureata in Filosofia e in Economia, dal
1993 si occupa di promozione d’impresa e
di valutazione di progetti di sviluppo e di
consolidamento di imprese cooperative
presso Coopfond, Fondo Mutualistico di Legacoop, con il ruolo di Direttore Progetti.
Elio Sanfilippo, nominato Vicepresidente,
è nato nel 1949 a Licata, in provincia di
Agrigento. Alla guida di Legacoop Sicilia da
dieci anni, fino al 2008 è stato anche vice
presidente dell’Ircac, l’Istituto regionale per
il credito alla cooperazione. Laureato in Filosofia e autore di numerosi saggi, Sanfilippo è stato consigliere comunale di
Palermo dal 1975 al 1990.
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Primo piano
ACI
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Primo piano
3
Le schede
Marzio Ferrari, eletto nella Presidenza, è
nato nel 1959 a Luzzara (Reggio Emilia). Attivo nel mondo Conad dal 1987 come socio
del punto di vendita Conad Centro Nord di
Novellara (Reggio Emilia), nel 1992 entra
nel consiglio di amministrazione della cooperativa. Nel 2006, dopo tre anni di vicepresidenza, è eletto presidente della
cooperativa e confermato nell’incarico nel
2012. Dal 29 gennaio di quest’anno è Presidente di ANCD, Associazione Nazionale
delle Cooperative tra Dettaglianti
.Dino Ricci, eletto nella Presidenza, è
nato a Montone (PG) nel 1951. Dal 2001
è Presidente della Cooperativa Agricola/Agro-Alimentare MOLINI POPOLARI
RIUNITI Ellera Umbertide, che opera nel
settore dei servizi per l’agricoltura, produzioni di mangimi e prodotti da forno. Dal
dicembre 2012 è Presidente di Legacoop
Umbria.
Carmelo Rollo, eletto nella Presidenza,
nato nel 1958 ad Erchie (BR), dal 2008 è
Presidente di Legacoop Puglia. Attualmente
è anche responsabile dell'Associazione Regionale Cooperative di Produzione e Lavoro,
presidente dell’ente di formazione Forpuglia e del Consiglio Regionale Unipol (CRU).
Ha inoltre fatto parte del consiglio direttivo
dell’Organizzazione Olivicola Produttori Pugliesi e del C.d.A. della Cassa edile dell’artigianato, della piccola impresa e della
cooperazione di Puglia.
LEGACOOP
Esame del Bilancio consuntivo 2012 di Legacoop Nazionale
Sintesi dell’illustrazione di Fiorenzo Davanzo, Amministratore di Legacoop
Il Conto Consuntivo 2012 della struttura nazionale di Legacoop chiude con una perdita
di 22.389,94 euro. Il documento di bilancio
è composto da: Stato patrimoniale; Conto
economico; Nota integrativa al bilancio
2012; Relazione del Collegio dei Revisori. I
prospetti di bilancio sono stati redatti tenendo conto dell’avviato percorso di armonizzazione delle rendicontazioni di tutte le
strutture associative Legacoop. Esso risulta
conforme con quanto è stato riportato nel
nuovo manuale associativo, che comprende
anche un omogeneo piano dei conti oltre
ad un software gestionale per la corretta tenuta della contabilità dei diversi livelli dell’organizzazione. Un gestionale che dialoga
con il software dell’anagrafe nazionale della
contribuzione associativa e che evita impu-
tazioni ripetitive.
Il conto economico registra, rispetto all’anno precedente, gli effetti ottenuti sul versante del contenimento dei costi come
conseguenza alla manovra sulla struttura
associativa, discussa ed approvata dalla Direzione Nazionale nel giugno 2012.
Nello specifico le azioni previste in quella
sede e tutte incentrate sulla razionalizzazione delle risorse e sulla economicità della
gestione, hanno prodotto un contenimento
complessivo dei costi del 3,6% (al netto
delle spese congressuali) che è stato realizzato prevalentemente nel secondo semestre 2012. Come indicato nel previsionale
2013, l’obiettivo che ci si è posti è quello di
raggiungere, alla fine del corrente esercizio, una riduzione dei costi di circa il 10%
sul 2011. Nel corso dell’esercizio 2012 il
collegio dei Revisori si è regolarmente riunito ed ha effettuato le verifiche di rito come
risulta dai verbali.
La situazione patrimoniale espone
le seguenti risultanze:
Descrizione
Importi 2012
Attività
12.203.797,71
Passività
12.226.187.55
Perdita d'esercizio
22.389.94
Partite di giro
1.162.460.39
Mentre il conto economico espone:
Descrizione
Importi 2012
Entrate
7.475.214,40
Uscite
7.497.604,24
Perdita D'esercizio
22.389,94
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Assemblea dell’Alleanza e Delegati Legacoop
in programma il 26 giugno
L’intervento di Giuliano Poletti, presidente Legacoop e Alleanza Cooperative Italiane
Sarà un evento che, per la massiccia presenza di cooperatori e la qualificata rappresentanza delle istituzioni, rappresenterà un
momento essenziale per dare ancora più
forze e visibilità al progetto di una rappresentanza unitaria del movimento cooperativo.
Lo ha detto il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, riferendosi all’Assemblea
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane in
programma mercoledì 26 giugno a Roma.
“L’Assemblea” -ha sottolineato Poletti“vedrà la presenza di 2.000 cooperatori e la
partecipazione di una nutrita e qualificata
rappresentanza del Governo, a cominciare
dal Presidente del Consiglio Letta e dal Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato;
sarà la prima, vera Assemblea pubblica dell’Alleanza e costituirà un momento di svolta,
in quanto renderà esplicito, di fronte ai cooperatori, alle istituzioni ed alle forze sociali
presenti, che il progetto di un’unica organizzazione di rappresentanza del movimento cooperativo è un progetto che sta
andando avanti”.
Raccomandando a tutti il massimo dell’impegno per assicurare una piena riuscita di
un’iniziativa che potrà agevolare il percorso
unitario, Poletti ha ricordato che essa si colloca quasi in concomitanza con la costituzione di una nuova centrale, la UE Coop, da
parte di Coldiretti. “Un atto” -ha detto il Presidente di Legacoop- “che non possiamo
ignorare, compiuto da un’organizzazione
che ha un consolidato insediamento sul territorio ed una forte capacità di lobby, che
testimonia di una volontà anacronistica di
frammentazione della rappresentanza e
che, anche per questo, costituisce per noi
uno stimolo ad affermare il valore dell’unità
e, di conseguenza, ad accelerare il processo di realizzazione del nostro progetto”.
Poletti ha inoltre ricordato che in queste
settimane sta andando avanti il percorso di
costruzione dei coordinamenti regionali del-
Primo piano
ACI
l’Alleanza -il 7 giugno in Emilia Romagna,
poi in Piemonte ed in Abruzzo- e che
l’obiettivo che si sta perseguendo è quello
di avere, entro la fine dell’anno, coordinamenti in tutte le regioni e di “creare, a livello
nazionale, un ‘contenitore’, riconoscibile
anche giuridicamente, che consenta di agevolare e rendere più efficace il passaggio
alla struttura federata: è un tema condiviso
ed all’ordine del giorno dell’Alleanza che
speriamo di condurre in porto nei tempi
previsti”.
Dopo aver ricordato che il 26 giugno, nel
pomeriggio, si svolgerà anche l’Assemblea
dei Delegati Legacoop, così come previsto
dallo Statuto, Poletti è passato ad una valutazione dei rapporti dell’Alleanza con il
nuovo Governo. “L’interlocuzione con il
nuovo esecutivo” -ha detto- “è frequente e
siamo stati più volte consultati su temi quali
l’IMU, il rifinanziamento della CIG in deroga,
il decreto sui pagamenti dei debiti della
pubblica amministrazione: un fatto che ci
dimostra come l’Alleanza delle Cooperative
sia, nei fatti, un interlocutore riconosciuto
dalle istituzioni, e che, comunque, ci pone
Legacoop
Settori
l’esigenza di affrontare una grande mole di
lavoro”.
Ma Poletti ha anche indicato l’esigenza di
rendersi promotori di proposte, al Governo
ed al Parlamento, che spostino l’asse dell’attenzione dalle emergenze attuali anche
ad una visione di prospettiva, senza la quale
è difficile immaginare un futuro di sviluppo
per il Paese.
“Se continueremo ad affrontare i problemi
secondo l’ottica consueta di spesa pubblica
e di tasse” -ha detto il Presidente di Legacoop- “non risolleveremo il Paese da questi anni di crisi: occorre ripensare il ruolo
dello Stato, il suo modo di essere e di agire,
chiedendo che stia al fianco dei cittadini che
vogliono organizzarsi per dare risposte ai
loro bisogni; reclamare con forza la necessità di una società più solidale e più equa”.
E l’atteggiamento, ha chiarito Poletti, non
può essere quello esemplificato dallo slogan scelto da Rete Imprese Italia nella sua
recente Assemblea: “adesso tocca a voi”.
“Qui non si tratta di trovare un colpevole,
ma di assumerci tutti delle responsabilità,
di partecipare ad uno sforzo durissimo e di
indicare vie diverse da quelle già sperimentate per consentire all’Italia di riprendersi”, ha detto il Presidente di Legacoop,
sottolineando l’importanza di avere istituzioni che funzionano, di promuovere il lavoro per i giovani (annunciando, a tale
proposito, che la Presidenza di Legacoop
ha deciso di definire un progetto specifico),
di portare avanti un confronto serrato con
l’Europa per allentare i vincoli del patto di
stabilità.
“Ma deve essere chiaro, e noi lo stiamo dicendo anche nelle occasioni di incontro col
Governo” -ha concluso Poletti- “che oltre ad
occuparsi del contingente, occorre avere
un’idea di prospettiva, di quale modello di
sviluppo vogliamo costruire per il futuro del
Paese”.
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EMILIA ROMAGNA
Nasce l’Alleanza delle Cooperative
Italiane della regione
>> Emilia Romagna
Semplificare il sistema e dare più forza alle
imprese cooperative e con esse al Paese:
nasce con questo obiettivo l’Alleanza delle
Cooperative Italiane dell’Emilia Romagna, coordinamento regionale tra Agci, Confcooperative e Legacoop, tre organizzazioni
cooperative che complessivamente rappresentano un universo composto da quasi
3.600 imprese, 3.160.000 soci e 250.000
addetti con un fatturato di oltre 45 miliardi di
euro.
Il 7 giugno a Bologna sono stati nominati gli
organismi unitari regionali: il Comitato esecutivo, con 60 componenti, venti per associazione; la Presidenza, composta da nove
persone, tre per associazione; il presidente,
che per il primo anno sarà Paolo Cattabiani,
e due co-presidenti: Massimo Coccia e Massimo Mota.
“Il nuovo organismo – ha dichiarato il presidente di Agci regionale, Massimo Mota,
aprendo i lavori dell’Assemblea costitutiva
dell’Alleanza – avrà l’importante funzione di
coordinare l’azione di rappresentanza nei
confronti della Regione, delle Istituzioni locali
e delle parti sociali”. “L’Alleanza inoltre – ha
affermato il presidente di Confcooperative
Emilia Romagna, Massimo Coccia – svolgerà un ruolo di promozione e sviluppo per i
territori e le comunità locali in cui operano le
cooperative associate. L’unità cooperativa infatti è un valore che prevede la partecipazione e la corresponsabilità dei territori per
unire le diversità e raggiungere un modello
comune di cooperazione da proporre al
Paese”.
“Questa Alleanza – ha ricordato Paolo Cattabiani, presidente Legacoop Emilia Roma-
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
gna – costituisce un buon esempio di semplificazione che non si limita a proporre nuovi
assetti organizzativi interni, ma intende porsi
come elemento riconoscibile nei confronti
dell’esterno”. “A tale proposito – ha proseguito Cattabiani – abbiamo avviato un percorso che supera le antiche differenze verso
la costruzione di un’identità comune basata
su un’interpretazione univoca dei valori cooperativi a partire dal significato dello scambio
mutualistico per arrivare sino ai modelli imprenditoriali”. “Dopo aver costituito l’Alleanza
regionale sarà la volta delle ACI territoriali e
settoriali – ha concluso Cattabiani. Dal 1°
gennaio 2014 le tre associazioni dovranno
iniziare a cedere dei ‘pezzi di sovranità’ all’Alleanza”.
Giuliano Poletti, presidente nazionale dell’Alleanza delle Cooperative italiane, ha ricordato come “questo nuovo soggetto possa
interpretare al meglio le necessità dei cittadini consentendo loro di essere protagonisti
della propria vita e mettendo la grande storia della cooperazione al servizio della nazione e del suo sviluppo”.
Intervenendo all’Assemblea, l’Assessore regionale alle Attività Produttive Giancarlo
Muzzarelli ha espresso soddisfazione per
la nascita dell’Alleanza che senza dubbio
potrà rafforzare ulteriormente il contributo
che il sistema cooperativo – attraverso valori quali la responsabilità sociale e la mutualità – può offrire al superamento della crisi
ed allo sviluppo dell’Emilia Romagna.
Territori
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AUDITORIUM CONCILIAZIONE, Via della Conciliazione 4
ROMA - 26 GIUGNO 2013
ORE 10.00
Assemblea nazionale
Relazione introduttiva
Giuliano Poletti, presidente Alleanza delle Cooperative Italiane
Partecipa
On. Enrico Letta, presidente del Consiglio dei Ministri
ORE 14.30
Assemblea nazionale
dei Delegati Legacoop
14,30 Apertura dei lavori
Letizia Casuccio, Presidente Assemblea nazionale dei Delegati
14.40 Relazione introduttiva e rendicontazione delle attività associative
Giorgio Bertinelli, Vice Presidente Vicario Legacoop Nazionale
15.00 Interventi
16.00 Presentazione nuovo portale Legacoop nazionale
16.40 Conclusioni
Giuliano Poletti, Presidente Legacoop Nazionale
Il termine dei lavori è previsto per le ore 17.00
Legacoop
>> Legacoop
>> Generazioni Legacoop
7
LEGACOOP
Giuliano Poletti: “Nella tesi di Pertini centrale il tema dell’equità”
Si è svolta il 12 giugno, alla Camera dei Deputati, la presentazione della tesi inedita di
Sandro Pertini “La cooperazione”.
“E’ straordinario notare – commenta Giuliano Poletti, presidente di Legacoop Nazionale – come in questa tesi di laurea sia
stata fatta una precisa comparazione a livello
internazionale. Ne scaturisce la consapevolezza di una dimensione che non è solo nazionale. La voglia di confrontarsi in un
contesto più ampio. Una sollecitazione a studiare e cercare nuove soluzioni ”.
Al centro di molti passaggi il tema dell’equità.
“C’è una esplicita volontà di contestare le
teorie economiche di quel tempo – prosegue Giuliano Poletti -. Pertini mette in primo
piano il concetto che le cooperative hanno
come primo compito l’equa distribuzione
della ricchezza tra coloro che partecipano a
produrla. Tra il capitale e i lavoro, tra i lavoratori all’interno della stessa impresa. E’ un
tema modernissimo che ci ricorda come
troppo spesso ci dimentichiamo di mettere
al centro l’equità nel dibattito odierno”.
Sandro Pertini fu presidente della Camera dei
Deputati per due legislature consecutive, dal
1968 al 1976.
“Abbiamo riportato Sandro Pertini alla Camera, un simbolo delle istituzioni, ricordando
l’importanza che le istituzioni hanno nel rappresentare il bene comune – commenta
Gianluigi Granero, presidente di Legacoop
Liguria - . Abbiamo colto questa occasione
per dire con forza che la cooperazione è al lavoro per un futuro migliore. Pertini l’ha definita storicamente portatrice di innovazione.
E’ stato così e siamo convinti che possa essere così anche nel futuro”
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Oltre a Granero e Poletti sono intervenuti:
Silvano Bozzo, presidente di Ames; Sebastiano Tringali, curatore del volume; Fabio
Fabbri, docente di Storia Contemporanea all’Università Roma Tre.
Il 19 giugno seguirà una nuova conferenza
sulla tesi di Pertini al Circolo De Amicis di Milano.
GENERAZIONI LEGACOOP
Il 25 giugno Assemblea del coordinamento Giovani
L’Assemblea di Generazioni – Legacoop si
terrà il 25 Giugno, alle ore 15:00, presso la
Sala Basevi di Legacoop Nazionale, via A.
Guattani 9 - Roma
A distanza di un anno dalla costituzione del
coordinamento, i giovani si rivedono per
quello che diventa un appuntamento annuale
importante: l’Assemblea nazionale di Generazioni.
Sarà l’occasione per fare il punto sulle attività
svolte nel corso dell’anno e su quelle in corso
di pianificazione per i prossimi mesi, aprendo
così insieme il percorso che porterà al primo
evento di Generazioni.
Per partecipare è richiesta l’iscrizione sul sito
[email protected]
Territori
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Settori
>> Turismo responsabile
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TURISMO RESPONSABILE
>> Legacoop Turismo
A Lampedusa “Festa del turismo
responsabile e dei diritti umani”
>> Legacoopsociali
Con la presentazione del programma delle attività, tenutasi il 10 giugno a Roma presso la
sede della Legacoop, ha preso ufficialmente
avvio “Lampedusa. Piacere di conoscerci. Festa del turismo responsabile e
dei diritti umani” che si terrà a Lampedusa
dal 22 al 29 giugno prossimi.
“Questa manifestazione, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, è il frutto di tanti semi che dal 2006, da
quando abbiamo messo piede sull’isola, sono
stati gettati. Qui la solidarietà è insita nella
stessa natura dell’isola, posta al centro del
Mediterraneo e ammantata da mille problemi:
di natura economica, sanitaria, umanitaria.
Amnesty cerca di costruire con l’isola e i suoi
abitanti un programma di azioni nel tentativo
di risolvere le mille emergenze che quotidianamente si palesano. Anche in questa occasione, le iniziative che intraprenderemo
saranno rivolte ai bambini e ai loro genitori, ai
rappresentanti della vita civile e, in generale,
a tutti gli operatori con incontri, dibattiti e laboratori”.
Promotrice della manifestazione, insieme ad
Amnesty International, è l’Aitr (Associazione
Italiana Turismo Responsabile) che attraverso
il suo Presidente, Maurizio Davolio, ha evidenziato come Lampedusa sia interessata,
durante l’anno, da due flussi: quello turistico
e quello migratorio. Come dire, uno gioioso e
uno sofferente, ma che entrambi coinvolgono
la popolazione locale la cui solidarietà è divenuta simbolo di un modo di essere naturale e
non certo artificiale. L’AITR sarà protagonista
giovedì 27 giugno, insieme ad Amnesty International, di un importante Convegno sul
Turismo Responsabile e i Diritti Umani.
Benché i promotori siano l’Aitr e Amnesty Iternational, la manifestazione è una iniziativa
congiunta e vede protagonisti anche l’Arci,
Legambiente, Ibby Italia, l’Ecpat e il Cts tutti
impegnati in tematiche diverse che però trovano la sintesi in un programma unico di
eventi. Carlo Testini, Coordinatore Nazionale per le Politiche Culturali dell’Arci,
dopo aver accennato alle diverse problematiche attinenti alla solidarietà, ai diritti umani e
alla sostenibilità che affliggono l’Isola, ha dichiarato che la manifestazione rappresenterà
>> Turismo
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
l’ultima fase del progetto “Mediterranean Networking: step one Lampedusa” della rete italiana della Fondazione Anna Lindh, iniziato nel
2012.“Nel corso della manifestazione, ha dichiarato, terremo una serie di laboratori che
avranno come obiettivo principale quello di
mettere a punto gli strumenti più idonei da
utilizzare quando occorre far ricorso ad un
dialogo comune fra culture diverse. La Fondazione Anna Lindh è organizzata in reti nazionali e questo progetto che viene portato
all’interno del programma, coinvolgendo gli
aderenti alla rete italiana tende, in pratica, a
costruire percorsi su temi specifici che sull’Isola sono molto importanti e che spaziano
dalla progettazione europea all’informazione,
passando per l’arte e la gastronomia”.
Se c’è un protagonista di questo evento che
a Lampedusa si sente di casa, questo non
può essere che Legambiente il cui rappresentante, Sebastiano Venneri, della Segreteria Nazionale, non ha avuto difficoltà nel
dichiarare che “si tratta di un appuntamento
corale che ci dà l’occasione di presentare
l’aspetto migliore dell’Isola. Di casa, precisa,
perché siamo noi a gestire quella Spiaggia
dell’isola dei Conigli, ritenuta la più bella
spiaggia del mondo. Dopo anni difficili, di
grande conflittualità, riteniamo oggi di aver
sconfitto l’abusivismo e il degrado che nel
passato hanno cercato di mettere le mani su
quei luoghi e abbiamo saputo coniugare il
buon turismo con elementi di straordinaria
naturalità come la nidificazione delle tartarughe. Oggi, possiamo affermare che hanno
avuto ragione gli abitanti che hanno eletto
sindaco la persona che ha gestito con sapienza per tanti anni quella spiaggia e che più
di altre ha saputo scommettere su uno sviluppo di qualità. Gli appuntamenti saranno diversi e spazieranno da visite in luoghi insoliti
ad incontri con le diverse rappresentanze
della comunità locale”.
Affascinante l’iniziativa di Ibby Italia che porterà sull’Isola un primo quantitativo di libri occorrente per dar vita ad una Biblioteca per
ragazzi. “Quando abbiamo presentato il pro-
Territori
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Settori
9
getto, dopo essere venuti a conoscenza che
sull’Isola vivevano 600 bambini di nazionalità
italiana che non avevano mai avuto cognizione di cosa fosse una biblioteca, ha dichiarato Deborah Soria, Vice Presidente
dell’organizzazione, si è palesata la consapevolezza che a Lampedusa non ci sono
ancora neanche strutture di accoglienza
pensate per i minori in arrivo che trattati,
contro ogni convenzione, indistintamente al
pari degli adulti. Una biblioteca, centro dedicato all’infanzia e agli strumenti per lavorare con i minori è stato accolto con il favore
e l’entusiasmo di tutti i nostri partner internazionali.”
Parlando di diritti umani e di turismo sostenibile, l’apporto di Ecpat, da sempre impegnata contro lo sfruttamento sessuale dei
bambini nei viaggi e nel turismo, è risultato
fondamentale. Yasmin Abo Loha, Coordinatrice della Sezione Italia, ha parlato
di “esperienza di qualità e di un modo
nuovo di affrontare certe tematiche”, dichiarandosi certa che “la realtà di Lampedusa costituirà motivo per iniziare un nuovo
percorso di sensibilizzazione per affrontare
il nostro problema”.
L’intervento di Laura Ravazzoni, in rappresentanza del CTS (Centro Turistico
Studentesco), si è aperto purtroppo, con la
brutta notizia del danneggiamento operato
da alcuni sconsiderati al centro recupero
tartarughe di Linosa. “Un atto, ha precisato
la Ravazzoni, che annulla l’attività dei nostri
volontari e che non trova giustificazione alcuna. Abbiamo sempre svolto attività di tutela dell’ambiente e dello sviluppo turistico
e continueremo a farlo. La manifestazione
rappresenterà l’occasione per riproporre le
nostre tematiche e soprattutto per riaffermare il nostro operato”.
LEAGCOOP TURISMO
L’esecutivo ospitato
a Città del Mare
L’Esecutivo di Legacoop Turismo si è riunito
a Città del Mare, il 6 giugno, gentilmente
ospitato dalla società Gruppo Turistico Mediterraneo.
Oltre all’incontro con i responsabili del progetto STEEP, sono stati affrontati vari temi di
Primo piano
ACI
importanza strategica: la situazione di ACI
Turismo a seguito del primo incontro di insediamento dell’Esecutivo; la decisione in
merito all’edizione 2013 della BITAC, in cui
sono in competizione le offerte di Firenze,
Bari, Sassari e Bolzano; il prossimo Bando
sulle reti di impresa; l’iniziativa denominata
“Pennabilli”.
Il responsabile Maurizio Davolio ha riferito
anche sul protocollo firmato come AITR con
Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana, sulle vicende della Fitus e ricordato il
convegno di Cerreto Alpi.
L’Esecutivo ha deciso di elaborare idee per
la partecipazione all’eventuale Bando sulle
reti di impresa, che può costituire una opportunità per rafforzare la collaborazione fra
le cooperative turistiche ed eventualmente
l’integrazione in contesto ACI Turismo.
La riunione dello Steering Committee è
stata seguita da un incontro di Danny
Silva e Serena Ianniello, responsabili del
progetto STEEP, con l’Esecutivo di Legacoop Turismo, cui hanno preso parte anche
Roberto La Marca, Riccardo Vannini,
Matteo Ragnacci, Silvana Frau, Pino
Porcedda, Filippo Parrino e i rappresentanti di alcune cooperative siciliane.
L’incontro ha consentito di discutere di
aspetti tecnici del portale, costi, impegni,
regole, sistema di prenotazione, commissioni.
Entro il mese di giugno si definirà l’assetto
della compagine societaria.
TURISMO
All’Auditorium di via Rieti, a Roma, si è tenuto il 7 giugno il convegno celebrativo del
Cinquantenario della costituzione del BITS,
Bureau International du Tourisme Social,
oggi OITS.
Vi hanno preso parte i soci italiani di OITS
assieme al Presidente di OITS Jean Marc
Mignon e al Direttore Charles Etienne
Belanger.
La delegazione di ACI Turismo era costituita
da Lanfranco Massari, Maurizio Davolio, Fabrizio Pozzoli, Debora Violi, Maurizio Forchini.
Le relazioni principali sono state tenute da
Jean Marc Mignon, dal presidente di
FITUS Benito Perli, da Norberto Tonini,
che è stato dieci anni presidente del BITS,
Luigi Pallotta Presidente di FITEL; sono
inoltre intervenuti rappresentanti delle Regioni, del Dipartimento Turismo, dei sindacati e delle associazioni di categoria.
Il convegno ha messo a fuoco alcuni seri
problemi, come gli effetti della crisi sulle vacanze degli italiani, l’assenza di una politica
del Governo per il sostegno della domanda,
la storica sottovalutazione del turismo nelle
politiche nazionali.
Il convegno è stato preceduto da un incontro fra i dirigenti di OITS e i soci italiani, che
ha consentito di presentare le attività principali di OITS: il progetto STEEP, l’avvio della
costituzione di OITS Europa, il consolidamento di OITS Africa, il grande evento previsto a San Paolo nel 2014 organizzato da
OITS America, il Cinquantenario di OITS
previsto a Blankenberge ai primi di ottobre
Nell’ultima riunione del progetto
STEEP nasce il partenariato
L’ultima riunione dello Steering Committee
del progetto europeo STEEP (Social Tourism
European Exchange Platform) si è tenuta il
5 giugno, a Città del Mare, con la partecipazione di tutti i partner: OITS, Floreal,
UNAT, ENAT, Segittur, Legacoop, Siena Hotel
Promotion.
La riunione ha permesso di avviare la costituzione dell’Associazione senza scopo di
lucro di diritto belga che gestirà il portale
Calypso, dedicato al turismo sociale (giovani, senior, famiglie a basso reddito, persone con disabilità).
La promozione del portale è già iniziata da
mesi e si registra grande interesse in tutta
Europa.
Il progetto si concluderà il 30 giugno, i successivi sei mesi saranno dedicati alla raccolta delle adesioni di partner e membri e ai
test sul portale.
Legacoop, che è stato uno dei partner del
progetto, non potrà, per ragioni di natura
statutaria, entrare nella compagine societaria che gestirà il portale, ma altri soggetti
di area cooperativa potranno aderire, in particolare i consorzi di cooperative turistiche.
Il Responsabile Turismo di Legacoop Maurizio Davolio ha assicurato l’impegno dell’organizzazione per la promozione e lo
sviluppo del portale.
Legacoop
Settori
OITS e i suoi soci italiani celebrano il Cinquantenario del BITS
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
10
in concomitanza con il Forum Europeo del
Turismo Sociale, la funzione dell’Alleanza
cui aderiscono 20 Università di 12 paesi e
della Rete delle autorità regionali e locali,
che conta 30 membri di 8 paesi.
LEGACOOPSOCIALI
Al via la newsletter del quotidiano online “nelpaese.it”
Continua il viaggio di nelpaese.it, il quotidiano on line di Legacoopsociali. A poco più
di sei mesi dal suo arrivo sul web nei prossimi giorni parte la newsletter di aggiornamento periodico su fatti, news, storie, video
e approfondimenti pubblicati. Nei primi 5
mesi del 2013 il portale ha superato quota
30mila visite, con poco meno della metà di
visitatori unici. Obiettivo per la prossima stagione: incrementare il traffico e la produzione di buona informazione che viene dalla
cooperazione sociale. Per iscriversi alla
newsletter basta cliccare la voce in alto a
destra sulla home page di www.nelpaese.it
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
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Territori
>> Lombardia
11
LOMBARDIA
>> Liguria
Accordo sulla detassazione contribuzioni produttività 2013
>> Marche
Legacoop, Confcooperative, AGCI e CGIL
CISL e UIL della Lombardia hanno sottoscritto un accordo — allegato in copia - stipulato in base all’accordo quadro
intervenuto a livello nazionale tra le medesime associazioni, che consente alle cooperative operanti nella regione di poter
attuare, a determinate condizioni, lo sgravio
fiscale sulle retribuzioni corrisposte a titolo
di produttività.
Com’è noto, a differenza degli anni passati,
per il 2013 la normativa - DPCM 22 gennaio 2013 - ha stabilito che lo sgravio fiscale in questione possa essere concesso
solo a fronte della corresponsione ai importi
a titolo di produttività che derivano dalla
contrattazione aziendale o territoriale, prevedendo altresì che gli accordi anzidetti, al
fine di una loro ricognizione, debbano essere depositati presso le locali Direzioni territoriali del lavoro. Oltre all’accordo deve
essere depositata anche una autodichia razione di conformità dell’accordo alle disposizioni della legge.
Con l’accordo regionale in oggetto si sono
sostanzialmente garantite alle cooperative
che non hanno al loro interno rappresentanze sindacali (RSA o RSU) due possibilità:
1 Applicare direttamente l’agevolazione
fiscale in oggetto, ma solo in relazione
alle voci retributive erogate a fronte di
prestazioni lavorative diverse da quelle
rese in osservanza degli orari di lavoro
applicati in azienda. Vale a dire tutte le
retribuzioni corrisposte a seguito di variazione di orario (straordinario e supplementare,
introduzione,
o
modificazione, del lavoro notturno, a
turni, festivo etc.) che in qualche modo
siano riconducibili ad incrementi della
produttività.
La cooperativa dovrà poi dare comunicazione alle associazioni stipulanti l’accordo in oggetto in merito alla
detassazione praticata.
2 Stipulare accordi aziendali in materia,
con l’assistenza di rappresentanti di Legacoop direttamente con le strutture territoriali di CGIL CISL e UIL, che in questo
caso sopperiscono all’assenza delle rappresentanze sindacali aziendali.
>> Emilia Romagna
>> Toscana
>> Abruzzo
>> Sicilia
>> Mantova
>> Alessandria
>> Latina
>> Bari
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
La normativa prevede che l’agevolazione si
concretizzi nell’applicazione dell’imposta
sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali nella misura del 10% e
trova applicazione per i lavoratori che nell’anno 2012 non abbiano avuto un reddito
di lavoro superiore a Euro 40 mila.
“La Cooperazione”, tesi di laurea
di Sandro Pertini
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica Mercoledì 19 Giugno a Milano,
presso il Circolo di Via De Amicis 17, alle
ore 20.30, si terrà la presentazione della
tesi di laurea di Sandro Pertini dal titolo “La
Cooperazione”, discussa nel 1924 all’Istituto di Scienze Sociali ”Cesare Alfieri” di Firenze.
Interverranno
Mario Artali, Presidente Circolo De Amicis
Francesca Balzani, Assessore al Bilancio
- Comune di Milano
Luca Bernareggi, Presidente Legacoop
Lombardia
Gianluigi Granero, Presidente Legacoop
Liguria
Sebastiano Tringali, Curatore del volume
Umberto Voltolina, Fondazione Sandro
Pertini
Moderatore: Mattia Granata – Storico
LIGURIA
Legacoop Lega Pesca chiede
lo stato di calamità
Legacoop Lega Pesca Liguria, in collaborazione con la ricerca scientifica, sta raccogliendo i dati per presentare domanda alla
Regione affinché ponga in essere le necessarie procedure per proclamare lo stato di
calamità per i gravi danni che il comparto
della pesca subisce a seguito della sovrabbondanza di tonni nel Mar Ligure. Questi
grossi pelagici danneggiano le reti degli
operatori ittici e spesso provocano la totale
perdita del pescato.
Essendo lo stato di calamità una condizione
conseguente al verificarsi di eventi naturali
calamitosi di carattere eccezionale che causano ingenti danni alle attività produttive,
Legacoop Lega Pesca Liguria ritiene che ci
siano gli estremi per procedere a riguardo.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
12
I dati scientifici degli ultimi anni dimostrano
che il Mar Ligure è caratterizzato da una
smisurata e sproporzionata presenza di
tonni che comporta una minaccia ed alterazione dei cicli biologi marini.
I pescatori in questi anni si sono visti imporre vincoli dalla Comunità Europea che,
sebbene inadeguati alle caratteristiche
morfologiche del nostro mare, hanno rispettato perché imposti in virtù di una salvaguardia delle risorse marine. Il risultato di
queste scellerate forzature, non basate su
dati scientifici, è che il Mar Ligure è “proprietà” esclusiva dei tonni che non consentono ai pescatori di catturare altre specie
ittiche. Situazione che si aggraverà a seguito dell’ulteriore sospensione delle catture accessorie imposta dalla CEE che avrà
effetti devastanti sull’intero ciclo biologico
marino.
Ogni habitat ha caratteristiche proprie. Le
politiche gestionali “globalizzate” di questi
anni hanno fallito: è illogico applicare le medesime misure per la salvaguardia delle risorse ittiche al Mare di Gibilterra, al Bosforo,
all’Adriatico, al Golfo del Leone e al Mare
Ligure. Ciò comporta danni irreparabili e
quello che sta succedendo in Liguria ne è la
prova. Ci si potrebbe domandare se questi
vincoli comunitari siano forse dettati da
pressioni economiche di importanti paesi
extra U.E. (detentori di parte del debito pubblico europeo) cui non si applicano questi
disposizioni e le cui unità da pesca si possono vedere al largo del nostro mare.
“Certo i tempi in cui i nostri antenati chiamavano il Mar Mediterraneo “Mare Nostrum” sono lontani, ma Legacoop Lega
Pesca Liguria e i suoi associati non accettano che diventi “Mare Alterorum”“ - afferma Barbara Esposto Responsabile
Servizi Legacoop Lega Pesca Liguria.
EMILIA ROMAGNA
Sisma, online gli impieghi dei fondi
raccolti con “Un’ora vale due”
È stato presentato da Legacoop Emilia Romagna il rapporto sugli impieghi dei fondi
raccolti con la campagna UN’ORA VALE DUE,
promossa dalle Centrali Cooperative e dalle
Organizzazioni sindacali. Le donazioni, giunte
al Fondo Cooperativo Terremoto Emilia,
hanno superato gli 880mila euro e sono
Primo piano
ACI
state destinate al finanziamento di progetti
mirati alla ricostruzione e alla realizzazione di
servizi destinati alle persone e alle famiglie
colpite dal sisma che, un anno fa, ha interessato le province di Bologna, Ferrara, Mantova, Modena e Reggio Emilia.
Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dei tanti lavoratori e soci delle nostre
Cooperative, che hanno donato l’equivalente
di un’ora di lavoro. In tanti casi anche più di
un’ora; moltissimi quelli che hanno donato
l’intera giornata.
I contenuti del rapporto sono visibili in
http://unoravaledue.legacoopemiliaromagna.it/.
Paolo Cattabiani, in occasione della sua
nomina a Presidente dell’ACI dell’Emilia Romagna, ha voluto ringraziare i lavoratori e i
soci delle tante Cooperative italiane che
hanno contribuito alla raccolta dei fondi,
dando prova di solidarietà e fiducia.
Sempre Cattabiani, ha inviato una lettera ai
Presidenti delle cooperative aderenti a Legacoop Emilia Romagna, perché la gratitudine
dell’organizzazione giunga a tutti i soci e lavoratori che hanno contribuito alla raccolta
dei fondi.
Legacoop Servizi, “Bene sblocco di
420 mln. per beni e servizi sanità”
«Finalmente una boccata di ossigeno per le
imprese, in particolare quelle cooperative,
fornitrici di beni e di servizi alla Sanità dell’Emilia-Romagna e ad alta intensità di lavoro»: è questo il commento del presidente
di Legacoop Servizi Emilia-Romagna, Alberto Armuzzi, alla decisione della giunta
regionale che ha sbloccato 420 milioni di
euro destinati a ripianare una parte dei ritardati pagamenti.
«È un primo passo che va nella direzione di
normalizzare i rapporti tra imprese fornitrici e
Pubblica amministrazione – prosegue Armuzzi –. Mi auguro che l’iter nelle Commissioni e nell’Assemblea legislativa sia rapido e
porti presto all’approvazione della delibera,
almeno prima della pausa estiva».
Armuzzi si rivolge anche alle altre Regioni invitandole a prendere esempio, qualora già
non abbiano approvato delibere analoghe,
dall’Emilia-Romagna e mettano a disposizione delle imprese le risorse dovute: «Sarebbe un buon contributo – chiosa il
presidente di Legacoop Servizi – per la te-
Legacoop
Settori
nuta dell’occupazione, un fattore che le cooperative stanno tutelando con grande rigore
e facendo sacrifici importanti».
MARCHE
Gianfranco Alleruzzo è il nuovo
Presidente di Legacoop
Gianfranco Alleruzzo è il nuovo presidente
di Legacoop Marche. E’ stato eletto, all’unanimità, dalla direzione regionale della Centrale cooperativa, che associa oltre 300
imprese, con 230 mila soci, 11.430 addetti,
un fatturato di 1.600 milioni di euro. Alleruzzo, 53 anni, originario di Fano (Pu), residente a Urbino, è presidente della
cooperativa sociale Labirinto di Pesaro dal
2000 e vicepresidente di Legacoop Marche
dal 2011. Subentra a Mauro Angelini, che
ha guidato Legacoop Marche negli ultimi due
anni. “Auspico di poter dare alla mia nomina
un valore per tutta la nostra organizzazione e
per tutte le nostre associate – ha detto Alleruzzo ringraziando i cooperatori che lo hanno
votato -, per un impegno e un cammino da
fare insieme nell’affrontare le conseguenze e
la pressione di questa crisi durissima. Una
tensione che le nostre imprese subiscono
quotidianamente e su cui dobbiamo lavorare
in condivisione per costruire opportunità per
la cooperazione”. Alleruzzo ha sottolineato
che la sua presidenza sarà “in continuità con
l’operato della precedente” e con “il documento di mandato approvato dall’Assemblea
congressuale del marzo 2011” e ha annunciato che “entro l’anno, si svolgerà l’assemblea dei delegati, un confronto su quanto
fatto finora e su quali azioni portare avanti
per la crescita delle cooperative”. Alleruzzo
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
13
ha spiegato, in quella circostanza, “sarà opportuno un confronto sia sul tema della governance di Legacoop sia sull’evoluzione,
anche nelle Marche, dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, l’associazione creata con
Agci e Confcooperative”. Accanto a questi
temi, secondo Alleruzzo,“Legacoop Marche,
come tutte le associazioni di categoria, ha
l’obbligo di rapportarsi con le cooperative
sempre più in termini di servizi, necessari al
miglioramento della gestione d’impresa e
dell’organizzazione manageriale e competitiva. Fra questi servizi, fondamentale sarà
quello del credito, per favorirne l’accesso attraverso lo strumento regionale del Confidicoop Marche e nazionale del Coopfond”. Fra
i temi focali per le cooperative, secondo Alleruzzo, “c’è, inoltre, la necessità di utilizzare
lo strumento dei Fondi strutturali comunitari
e di partecipare, quindi, all’attuale fase di
concertazione così come d’incrementare la
presenza ai tavoli decisionali regionali e territoriali sulle politiche economiche e sociali”.
Alleruzzo ha, quindi, ricordato che “proprio
nel welfare, come cooperazione, ci stiamo
giocando una partita importante. Emerge la
necessità di continuare a sensibilizzare gli
Enti locali sull’appropriatezza degli appalti,
che vengono sempre più affidati a cooperative spurie, che praticano cioè tariffe a ribasso e, soprattutto, non applicano il
contratto di lavoro”. La cooperazione, inoltre,
“può dare una spinta importante alla riforma
socio-sanitaria regionale dove già ha un
ruolo determinante nella gestione dei servizi”. Legacoop Marche, ha aggiunto Alleruzzo, “lavorerà anche per la promozione
delle cooperative di giovani, a breve nascerà
Generazioni, il coordinamento regionale dei
cooperatori sotto i 40 anni d’età, e per le politiche di genere, due temi centrali anche nell’uscita dalla crisi economica”. Alleruzzo ha
dato appuntamento a tutti i cooperatori alla
prossima direzione regionale di fine mese.
Alla direzione Legacoop Marche ha partecipato Giancarlo Ferrari, direttore nazionale Legacoop, che ha annunciato la nomina di
Stefania Serafini, attuale direttore di Legacoop Marche, a commissario di Legacoop
Molise.
TOSCANA
Consumatori Distretto Tirrenico
per le buone pratiche ambientali
Nel 2009 l’Associazione Cooperative Consumatori Distretto Tirrenico e la Regione Toscana hanno sottoscritto un Accordo di
Programma volto a valorizzare le buone pratiche ambientali nel mondo della cooperazione di consumo.
Obiettivo: ridurre l’impatto ambientale di queste attività attraverso una articolata serie di
azioni, comportamenti, scelte industriali.
A quattro anni dalla firma di quell’Accordo,
l’ACCDT presenta i risultati concreti fin qui
raggiunti in Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno
e Coop Centro Italia, in termini di minore produzione dei rifiuti, contenimento degli imballaggi, raccolte differenziate, produzione di
energia da impianti fotovoltaici, attivazione di
progetti di solidarietà e riduzione di sprechi,
minore produzione di CO2.
Risultati tangibili che ci spingono ad andare
avanti nella strada intrapresa.
Programma
9.45 Introduzione del Presidente Legacoop
Toscana, Stefano Bassi
10.15 Presentazione risultati dell’Accordo di
Programma Regione Toscana-Coop,
Maurizio Baldi, Responsabile Risorse Ambientali Unicoop Firenze
10.45 Interventi
Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana
Alessandro Martini, Direttore Caritas Firenze
Alberto Irace,Amministratore Delegato Publiacqua
Paolo Regini, Presidente Publiambiente
Stefano Bruzzesi, Presidente Ag.
Recupero Risorse
12.30 Conclusioni Anna Rita Bramerini,
Assessore all’Ambiente Regione Toscana
ABRUZZO
questi i temi al centro del dibattito del Seminario sulle Cooperative di Comunità che si è
svolto, il 5 giugno presso la Camera di Commercio di Pescara, e ha visto la partecipazione di circa 30 persone tra sindaci,
presidenti di cooperative e cittadini.
“L’obiettivo delle Cooperative di Comunità è
di scongiurare la scomparsa dei piccoli borghi e dei servizi che rendono vivibile una località” ha affermato Ivan Stomeo, Sindaco
di Melpignano, all’apertura dei lavori. Melpignano, assieme alla Rete Imprese Cooperative Ambientali di Penne, vanta un’esperienza
importante nel panorama delle Cooperative
di Comunità cha sta facendo da apripista per
altre realtà leccesi e nazionali. Al seminario,
tra gli altri, ha partecipato il Presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, che ha animato il dibattito con proposte importanti: la
gestione, da parte delle comunità, dei contributi volti al finanziamento delle fonti di energia rinnovabili, la gestione dello smaltimento
dei rifiuti e dell’acqua pubblica. Il sindaco di
Penne, Rocco D’Alfonso, nel raccontare
l’esperienza vestina ha evidenziato come dal
protagonismo dei cittadini di una comunità
derivi una responsabilità condivisa del bene
comune che crea sviluppo e crescita economica nel paese. Ha partecipato al dibattito
anche il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Giovanni D’Amico, che ha evidenziato
come le Cooperative di Comunità possano
costituire una risposta importante per una regione come l’Abruzzo caratterizzata dalla presenza di piccoli comuni. Il Vice Presidente del
Consiglio Regionale ha anche dichiarato che
presenterà un Disegno di Legge regionale
sulle Cooperative di Comunità che recepirà la
proposta di Legacoop Abruzzo. Ha concluso il
dibattito il Presidente di Legacoop Abruzzo,
Fernando Di Fabrizio il quale ha evidenziato l’importanza delle Cooperative di Comunità in termini di tutela del territorio,
occupazione, innovazione e sostenibilità. Di
Fabrizio ha anche rinnovato l’impegno dell’Associazione nel sostenere le Amministrazioni Comunali che si fanno promotrici della
costituzione di tali cooperative .
Il protagonismo dei cittadini per rilanciare i piccoli borghi
La centralità delle persone, la collaborazione,
il soddisfacimento dei bisogni della comunità:
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
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Territori
14
SICILIA
hanno realizzato e continueranno a realizzare autonomamente”.
Nasce “Agrinsieme Sicilia”,
l’accordo interassociativo
MANTOVA
Al via venerdì 14 giugno la prima
Festa dei Circoli Cooperativi
Nasce “Agrinsieme Sicilia”, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative siciliane di Cia, Confagricoltura e
Alleanza delle cooperative italiane (che a
sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare). La decisione di realizzare anche
nell’Isola l’accordo interassociativo che
qualche mese fa ha dato vita ad Agrinsieme
a livello nazionale, è stata presa il pomeriggio del 6 giugno nel corso di un incontro
che ha visto la
partecipazione dei vertici siciliani delle cinque organizzazioni.
Nel corso del vertice è stato nominato coordinatore il presidente regionale della Confagricoltura, Francesco Natoli che,
analogamente a quanto accade a livello nazionale, resterà in carica per la durata di un
anno, assicurando così per il futuro che la
copertura a rotazione da parte degli altri
vertici delle associazioni aderenti al patto
interassociativo.
Con “Agrinsieme Sicilia” si realizza l’unificazione delle strategie della maggioranza
della rappresentanza agricola. Il coordinamento si propone come interlocutore unitario nei confronti della politica regionale e
prima decisione assunta ieri pomeriggio è
la redazione di un documento che nei prossimi giorni verrà presentato al governo regionale per il tramite dell’Assessore al
ramo, Dario Cartabellotta.
Per Natoli (Confagricoltura), Moschella
(Cia), Occhipinti (Legacoop Agroalimentare), Argentati (Fedagri-Confcooperative),
Basciano (Agci-Agrital), “Agrinsieme Sicilia è un nuovo modello di rappresentanza
nato per segnare una netta discontinuità rispetto alle logiche di frammentazione che
spesso in passato hanno caratterizzato il
mondo agricolo e che, senza annullare, ma
anzi esaltando le singole storie, patrimoni
di valori, costituisce un valore aggiunto rispetto a quanto le singole organizzazioni
Primo piano
ACI
Prenderà il via venerdì 14 giugno, per proseguire poi fino a domenica 16, la prima
Festa dei Circoli Cooperativi organizzata sul
nostro territorio. Otto circoli cooperativi
hanno organizzato 3 giorni di festa per sottolineare l’importanza della rete circolistica
e il ruolo fondamentale della cooperazione
nel territorio. Abbiamo intervistato Ezio Volpi,
presidente del Circolo La Fratellanza di Castellucchio e consigliere regionale dell’Associazione Circoli Cooperativi della
Lombardia, per farci raccontare il senso e
gli obiettivi di questa festa, che ha avuto il
patrocinio del Comune di Porto Mantovano
e che si svolgerà presso la Bocciofila di
Montata Carra.
ALESSANDRIA
Coop, arriva “Pane quotidiano” e
“Pane libero”, fatto dei detenuti
“Pane quotidiano” e “pane libero”, si chiamano così le pagnotte biologiche sfornate
nel carcere di San Michele. A dare la notizia è il quotidiano La Stampa. Se ne producono 300 chili al giorno, per un totale di
circa 10 tonnellate al mese. Ideatrice del
progetto è la cooperativa Pausa Cafè, mentre Eataly e la Coop delle regioni Piemonte,
Liguria e Lombardia lo commercializzano.
Dalla fine del mese, il pane si potrà acquistare anche alla Coop di Alessandria e i
punti vendita, 24 nel Nord Italia, raddoppieranno. Il pane, lievitato naturalmente da farine piemontesi macinate a pietra, rispetta
tutti gli standard di lavorazione ecososteni-
Legacoop
Settori
bili. Al momento i panificatori sono 5 detenuti, ma diventeranno una decina nel giro di
qualche mese, e a insegnare loro questa
antica arte è il maestro Giovanni Mineo.
LATINA
Consegna attestati dei corsi di formazione per cittadini rifugiati
Giardinieri, baristi, pizzaioli, cuochi. Sono
loro, cittadini nigeriani fuggiti dalla guerra
in Libia, sbarcati a Lampedusa e rifugiati nei
centri delle cooperative Astrolabio e Il Quadrifoglio, ad essere stati premiati alla fine
dei corsi di formazione.
Circa 30 nigeriani hanno così potuto integrarsi con la comunità attraverso corsi di
formazione con stage remunerato. I più meritevoli tra loro sono stati premiati nella cerimonia di consegna degli attestati, svoltasi
lo scorso 5 giugno presso l’Istituto agrario
San Benedetto di Borgo Piave a Latina.
Davanti ad una tavola preziosamente imbandita, colorata da raffinate composizioni
floreali e piatti degni del migliore chef (tutto
realizzato dai cittadini rifugiati), si sono alternati i saluti del Dirigente scolastico del
San Benedetto, Nicola Di Battista e del
presidente Legacoop Latina, Emiliano Scinicariello. Numerose le autorità presenti: il
consigliere regionale Enrico Forte; l’assessore comunale alle Politiche sociali e
Pari opportunità, Marilena Sovrani; Il dirigente Ufficio politiche scolastiche della Provincia, Vincenzo Mattei. Lo stesso
Ministro dell’Integrazione, Cecilie Kyenge,
ha inviato il suo saluto ed apprezzamento
per l’iniziativa, rammaricata di non poter
partecipare personalmente.
Il presidente della cooperativa Astrolabio,
Pio Maria Federici insieme alla coordinatrice Pina Vallerotonda, “anima” del percorso formativo degli allievi, dopo aver
raccontato brevemente l’esperienza maturata, hanno invitato l’assessore Sovrani a
consegnare gli attestati. Commovente il ringraziamento dei premiati che in inglese,
francese o arabo, hanno espresso la loro
gratitudine, regalando sorrisi indimenticabili.
Questa iniziativa, ad alto valore sociale, è
soltanto una delle tante e destinata a non finire qui. Infatti la cooperative Astrolabio ha
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
15
preso contatti con diverse aziende agricole
del territorio e con varie agenzie interinali,
per proseguire nell’integrazione dei cittadini
rifugiati, avvalendosi del supporto qualificato di Legacoop.
BARI
Inaugurato il primo pub della legalità gestito dalla coop sociale CAPS
Un luogo di ritrovo e del riscatto sociale. Si
chiama «Artes cafè» ed è il primo pub no
profit della cooperativa sociale C.A.P.S., con
il progetto «Io non dipendo».
E’ stato inaugurato il 3 giugno 2013, nel
centro storico del capoluogo pugliese, in
piazza Mercantile al civico 35, all’insegna
della “giustizia, legalità e uguaglianza”.
Una Bottega-Café della legalità e dei diritti,
con il sostegno della Regione Puglia, del Di-
Primo piano
ACI
partimento Dipendenze Patologiche, del
Comune di Bari e di Fondazione con il Sud
“Finis Terrae”, di cui Legacoop Puglia è partner, in collaborazione con importanti enti
no profit quali Libera Terra, Emergency, Unicef e Made in Carcere. Obiettivo: l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate
con un’offerta di prodotti enogastronomici
provenienti anche da terre confiscate alla
mafia, associando la vendita di oggetti e
gadget solidali.
Artes Café, tuttavia, non sarà solo un luogo
dove deliziare il palato con piatti tipici della
tradizione pugliese, ma un punto di incontro, una fucina di idee, arte e cultura. “Una
goccia d’acqua nell’oceano dell’ingiustizia,
un faro della legalità nella lotta alle mafie”.
Nonché un luogo di incontro e di scambi
culturali: saranno organizzate, infatti, conferenze, presentazioni, concerti musicali,
piccole mostre d’arte. “Uno spazio per le
persone che hanno voglia di parlare e co-
Legacoop
Settori
struire legalità”.
La Cooperativa Sociale C.A.P.S., in particolar modo, si occuperà della formazione del
personale impiegato, per sensibilizzare
l’utenza (soprattutto i giovani tra i 20 e 40
anni) al saper bere con moderazione, a
comprendere la differenza tra uso e abuso,
a conoscere l’importanza delle gradazioni
alcoliche e dei rischi connessi derivanti da
un mix scorretto.
Territori
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Imprese
>> Fondazione Unipolis
>> CMB
>> CMC
16
FONDAZIONE UNIPOLIS
Presentato al Senato l’Atlante
delle mafie, primo di una trilogia
>> Coopsette
>> I Briganti di Cerreto
>> Nordiconad
>> CIR Food
>> Apofruit
>> Coscoop
>> Coop Liguria
>> Coop Lombardia
>> Alpha Beta Piccadilly
>> Cosema
>> Librerie.coop
“Sono sicuro che quest’opera costituirà un
utile strumento per capire meglio le origini, le
ragioni del radicamento e i suoi elementi costituitivi… e ci aiuterà a riconoscere, raccontare ed a contrastare la mafia, i mafiosi ed i
loro complici”. Con queste parole il Presidente
del Senato Pietro Grasso ha espresso il suo
apprezzamento intervenendo alla presentazione de “L’Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura”, che si è svolta giovedì
6 giugno a Roma nella Biblioteca del Senato
“Giovanni Spadolini” – Sala degli Atti parlamentari.
Nell’incontro, promosso dalla Fondazione Unipolis e dall’editore Rubbettino, in occasione
della pubblicazione del primo volume di una
trilogia curata da Enzo Ciconte, Francesco
Forgione e Isaia Sales, il numeroso pubblico presente ha potuto ascoltare – oltre ai
curatori – anche le riflessioni di Giuseppe
Pignatone – Procuratore della Repubblica di
Roma, Pierluigi Stefanini – Presidente del
Gruppo Unipol e di Unipolis, e Santo Della
Volpe – Direttore di Liberainformazione.
Unipolis sostiene il progetto editoriale complessivo dell’Atlante, che sarà articolato in tre
anni, con la pubblicazione dei successivi due
volumi nei prossimi due anni. Una scelta che
si inserisce all’interno di un più vasto impegno
della Fondazione per promuovere una cultura
diffusa della legalità, della sicurezza e della
giustizia sociale.
zione in calo, contrazioni degli investimenti
e crollo dell’occupazione, continua ad aggravarsi la situazione finanziaria sia per le
difficoltà di accesso al credito che per i
mancati pagamenti delle opere eseguite.
In questo quadro, il risultato raggiunto da
CMB nel 2012 si presenta positivo nonostante un leggero calo registrato rispetto
alle previsioni, mostrando parametri di sostenibilità finanziaria in linea con gli indici
presentati dalle imprese più virtuose del
settore.
CMB chiude l’esercizio 2012 con i ricavi
gestionali a 565 milioni di euro, un utile
netto prima delle imposte a 5 milioni e un
patrimonio di oltre 200 milioni. L’apporto dei
soci, attraverso il conferimento di capitale,
risulta stabile a 33 milioni, grazie alla politica attuata in sede di bilancio di destinazione dei dividendi ad aumento del capitale
sociale.
Il Gruppo CMB occupa circa 850 unità: il
contesto di gravissima crisi del settore è
stato affrontato con l’attivazione di ammortizzatori sociali. Nel contesto di difficoltà
sono comunque proseguite le attività di sviluppo dell’organizzazione e delle competenze, tramite un piano formativo di oltre
10.000 ore complessive, caratterizzato per
un forte impegno sui temi della sicurezza
sui luoghi di lavoro e della gestione ambientale, oltre all’introduzione del nuovo sistema informativo in ambito amministrativo
e allo sviluppo professionale delle risorse
più giovani.
Nel 2012 si è conclusa la realizzazione di
importanti opere quali l’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, dove i trasferimenti delle
degenze sono stati accelerati dal sisma
dello scorso maggio, la Clinica Ostetrica
dell’Ospedale San Luca Careggi a Firenze,
il parcheggio Novi Park a Modena, la Torre
del Gruppo Unipol a Bologna e quelle di
Porta Nuova a Milano.
CMB
Assemblea, il bilancio 2012
presentato ai soci
La crisi economica e finanziaria sta producendo effetti negativi in particolar modo sul
settore costruzioni. Oltre a volumi di produPrimo piano
ACI
Legacoop
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Imprese
17
Sul piano commerciale il 2012 si chiude
con un valore di acquisizione lavori di circa
400 milioni di euro in Italia e 20 milioni all’estero, non tenendo conto del Macrolotto
della Salerno - Reggio Calabria, il cui contratto è stato firmato nei primi mesi del
2013. Il portafoglio ordini complessivo della
cooperativa si mantiene intorno a 2.900
milioni compresi i servizi in concessione a
valle delle operazioni di project financing.
Tra le acquisizioni più significative del 2012
si segnalano i primi appalti legati a lavori
post terremoto in Emilia, la ristrutturazione
di un palazzo storico in via del Tritone a
Roma, prossima sede di Rinascente, e
l’Ospedale San Gerardo di Monza in project
finance.
L’Assemblea dei Soci si è tenuta sabato 8
giugno, presso la sede centrale della cooperativa a Carpi.
Sono intervenuti Paolo Buzzetti Presidente ANCE, Alberto Marri Vicepresidente
Banca Popolare dell’Emilia Romagna e
Walter Schiavella Segretario Generale
della FILLEA - CGIL.
CMC
La cooperativa di Ravenna vince
gara per tunnel in Shanxi, Cina
Ancora cantieri in Cina per CMC Ravenna. Il
principale gruppo cooperativo delle costruzioni batte la crisi italiana con l’internazionalizzazione. E’ stato firmato il contratto per la
commessa vinta da Cmc nella Provincia dello
Shanxi, nell’Alta Cina.
Il progetto consiste nella realizzazione di un
tunnel in TBM da roccia, doppioscudata, diametro di scavo 4,1 mt. La lunghezza del tunnel e’ di km 23,6. da ricoprirsi con segmenti
prefabbricati.
L’ importo, solo parte CMC, è di circa EI :R 43
milioni (valore complessivo EUR 60 milioni).
Su questo progetto Cmc utilizzerà una TBM
Seli “Universale’. che, come noto, presenta
le caratteristiche innovative, rispetto ad una
TBM tradizionale, di avere una forma conica
e di essere più corta; ciò al fine di migliorare
la capacità. della macchina di sopravanzare
tratti di galleria con materiale spingente. Il
socio locale,“Sinohydro Engineering Bureau
N. 4”, si occuperà della produzione dei segPrimo piano
ACI
menti prefabbricati e dell’esecuzione di alcuni tratti in tradizionale. Cmc eseguirà le installazioni di sua spettanza ed altrettanto farà
il partner locale. Il Cliente è lo “Shanxi Water
Resources”, Branch provinciale del Water
Resources Ministry Cinese. II periodo di esecuzione è di 45 mesi ad iniziare dall’ordine
inizio lavori, più un anno di periodo di garanzia per eventuali difetti costruttivi dell’opera.
COOPSETTE
La cooperativa di costruzioni
ristruttura il proprio debito
Coopsette ristruttura il debito mediante accordi conclusi con i propri creditori, ai sensi e
per gli effetti, di cui all’art. 182 bis RD
267/1942, realizzando così il programma
prospettato il 6 febbraio scorso, al momento
della presentazione della domanda prenotativa di concordato.
Il ricorso per l’omologazione degli accordi
conclusi con i creditori è stato depositato
presso il Tribunale di Reggio Emilia in data 6
giugno 2013, quindi nei termini concessi dal
medesimo Tribunale in seguito alle richieste di
Coopsette di concessione (e proroga) di un
periodo di tempo per trovare una soluzione al
proprio indebitamento. Con il deposito di quest’ultimo ricorso, cessa pertanto la sottoposizione della Cooperativa al procedimento pre
concordatario iniziato nel mese di febbraio del
corrente anno e si apre la procedura (di carattere non concorsuale) prevista dall’art. 182
bis RD 267/1942.
Gli accordi conclusi da Coopsette con i propri creditori sono circa 1300 e riguardano
crediti di natura finanziaria (verso banche ed
altri finanziatori), verso fornitori (prestatori di
beni e servizi), nonchè verso soci e lavoratori.
Nell’ambito degli stessi accordi – ed in particolare in quelli conclusi con il ceto bancario –
è prevista la concessione di nuova finanza ed
il mantenimento delle linee di credito in essere in favore della Società.
Complessivamente la percentuale del debito
ristrutturato – calcolata cioè sull’importo aggregato dei debiti di Coopsette resi oggetto
dei predetti accordi ex art. 182 bis L.F. - si
aggira intorno all’80% dell’indebitamento totale della Società: risultato, questo, oggettivamente positivo (la soglia stabilita dalla legge
Legacoop
Settori
è pari al sessanta per cento del monte debiti),
e che evidentemente non sarebbe stato possibile senza la fattiva collaborazione manifestata dal ceto creditorio (considerato in tutte
le sue articolazioni), che ha guardato alla Società, ed ai piani che la stessa si è data per la
risoluzione della sua crisi, in modo severo, ma
sempre costruttivo e fiducioso.
Coopsette - ancora assistita dagli advisors finanziari (Bain & Company) e legali (Sutich
Barbieri Sutich Studio Legale) che l’hanno seguita nel processo di ristrutturazione del suo
debito - si accinge ora a compiere ogni attività necessaria per ottenere, nei tempi più
brevi possibili, l’omologazione degli accordi
che ha concluso e per dare esecuzione ai
propri piani di risanamento e sviluppo.
“Desidero esprimere la soddisfazione di Coopsette per l’importante risultato ottenuto –
dichiara il Presidente Fabrizio Davoli – che
non era affatto scontato ed è stato raggiunto
anche grazie alla disponibilità di larga parte
dei creditori, siano essi istituti di credito, fornitori o gli stessi soci della Cooperativa. Ora
siamo impegnati per concretizzare il percorso
di risanamento e rilancio dell’impresa, a partire, nell’immediato, dal miglioramento dell’efficienza e dalla globale riduzione dei costi.
Per affrontare in modo competitivo i mercati
di maggiore prospettiva verranno perseguite
politiche di partnership, a partire dai rapporti
con altre grandi imprese cooperative, sia in
aree più strettamente industriali, sia in campi
strategici come le concessioni autostradali e
i lavori all’estero. Il risultato ottenuto in questi
mesi ci rende fiduciosi sulla capacità di Coopsette di risalire rapidamente la china e di
avviare un percorso di sviluppo sostenibile nel
tempo.”
I BRIGANTI DI CERRETO
Convegno “Le comunità per lo sviluppo delle aree interne”
Grande entusiasmo e interventi di alto livello
al convegno di Cerreto Alpi organizzato dalla
Camera di Commercio di Reggio Emilia, in
concomitanza con il decennale della cooperativa di comunità “I Briganti di Cerreto”, il
convegno “Le Comunità per lo sviluppo delle
Aree interne. La Cooperativa è una comunità:
la cooperazione come presidio del territorio
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
18
lo sviluppo delle aree interne.
Le cooperative rappresentano la risposta giusta ai problemi delle comunità locali: l’offerta
dei servizi di base, la realizzazione di posti di
lavoro, la ricerca di opportunità per creare
reddito, molto spesso in una logica di multifunzionalità e di complementarietà nelle attività svolte.
Dal convegno è emersa con forza la proposta
di ripetere l’iniziativa con cadenza annuale,
per fare il punto sulle realizzazioni e sulle acquisizioni, per scambiare le esperienze e per
creare reti e forme di collaborazione.
montano”. L’iniziativa è stata condotta da un
effervescente ma competente Patrizio Roversi. Pubblico attentissimo e numeroso, che
ha contribuito a fare di Cerreto Alpi la capitale
del turismo di comunità.
Sono intervenuti Enrico Bini, presidente della
Camera Commercio di Reggio Emilia, Paolo
Bargiacchi, Sindaco del Comune di Collagna, Pier Luigi Saccardi, vicepresidente
della Provincia di Reggio Emilia, Luca Farina
(I Briganti di Cerreto), Oreste Torri (Valle dei
Cavalieri di Succiso), Giuseppe Fontana (Vivere Sologno), Sergio Fiorini (Alti Monti di
Civago), Andrea Daprà (Reference srl – Val
di Fiemme), Renato Farina, dei Briganti di
Cerreto, Davide Marino dell’Università degli
studi del Molise – CURSA, Giuliano Poletti,
presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Flavia Coccia, Struttura di missione
per il rilancio dell’immagine dell’Italia della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luciano Correggi, presidente del Gal Antico
Frignano e Appennino Reggiano, Lanfranco
Massari, presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Turismo, Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino
tosco emiliano, Adriana Paternoster, vicesindaco del Comune di Rabbi (TN), Marina
Mattarei, Presidente Famiglia Cooperativa
Val di Rabbi e Val di Sole, Daniele Pieiller,
Associazione VALP della Val Pelline, Maurizio Davolio, presidente di Aitr e responsabile nazionale di Legacoop Turismo. A
sorpresa è intervenuto anche Giovanni
Lindo Ferretti. Ha concluso i lavori Maurizio Melucci, assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna. E’ seguito un pranzo
con tutti i partecipanti al convegno e la comunità di Cerreto Alpi.
In questa bellissima giornata da tutti è emerso
un giudizio estremamente positivo sul convegno, che ha messo in rilievo il ruolo straordinario delle comunità e della cooperazione per
Primo piano
ACI
NORDICONAD
Fatturato 2012 a +2,8%. E nel 2013
in arrivo sei nuovi punti vendita
Malgrado il difficile 2012 per il calo dei consumi, il fatturato del gruppo Nordiconad raggiunge quota 1.454 milioni di euro ((+2,8
per cento rispetto all’anno precedente) e un
incremento di 39 milioni (+2,8 per cento) rispetto all’anno precedente, realizzato con
457 punti di vendita presenti in Liguria (Genova, Imperia e Savona), Piemonte, Valle
d’Aosta, Emilia-Romagna (Bologna, Ferrara,
Modena) e nella provincia di Mantova.
In Trentino-Alto Adige opera dal 2004 con
l’associata Dao nelle province di Bolzano e di
Trento.
“Siamo riusciti a raggiungere – dichiara il
presidente di Nordiconad, Aldo Pisano –
buoni risultati malgrado la contrazione dei
consumi. Il gruppo opera con 496 soci imprenditori e 5.741 dipendenti, di cui 5.312
nella rete di vendita (91 i nuovi occupati). Inoltre abbiamo consolidato la nostra quota di
mercato, salita all’8,4 per cento. L’utile netto
ammonta a 10,5.
In questi periodi difficili continuiamo a mettere al centro della nostra attività i consumatori con i quali abbiamo un rapporto
privilegiato, cercando di garantire qualità e riduzione dei costi della loro spesa”.
Nel piano di sviluppo per l’anno in corso ci
sono 6 nuovi punti di vendita, per una superficie complessiva di 4500 mq, un nuovo distributore di carburanti e gli interventi di
razionalizzazione delle strutture logistiche e
riqualificazione della rete supermercati e ipermercati con un investimento economico
complessivo di 32,8 milioni di euro.
Nell’anno 2012 nel territorio Ligure e Basso
Legacoop
Settori
Piemonte ha aperto a marzo un nuovo Supermercato Conad di 1500 mq. all’interno del
nuovo Centro Polinfunzionale “Le Officine” di
Savona, un concentrato di innovazione , funzionale, ricco di servizi e con un’offerta merceologica di primissimo piano all’interno di
una cittadella del commercio e dell’artigianato, sorta dal recupero e bonifica dell’area
che fu della Metalmetron.
“Per il prossimo triennio l’obiettivo rimane
quello di sostenere e sviluppare le vendite
della rete associata – spiega il direttore di
Nordiconad Liguria e basso Piemonte, Giorgio Rocca - migliorandone il posizionamento competitivo e aumentando la
produttività/mq.
In più, ci sarà un rafforzamento dei concept di
vendita, come le parafarmacie e si incrementerà il livello d’eccellenza nell’area dei
freschi, con attività di formazione, specifici
piani di lavoro, divulgazione delle buone pratiche e maggiore competitività nel prezzo.
Poi un aumento della quota vendita del prodotto a marchio Conad per incrementare di
un punto percentuale la quota di mercato
ogni anno”.
Nordiconad ha un forte radicamento territoriale e ciò fa sì che il sostegno alle economie
locali sia un punto qualificante delle sue attività. Nel 2012, assieme a 576 fornitori ha sviluppato un fatturato di 107 milioni di euro –
con una crescita di 10,5 milioni di euro
(+10,9 per cento) rispetto all’anno precedente.
La ricaduta sulle economie locali è stata positiva e resa possibile, oltre che dalla collaborazione con tante aziende del territorio, anche
dal buon rapporto con le istituzioni locali.
“I nostri punti vendita sono gestiti da imprenditori che mantengono un forte legame con il
territorio – sottolinea Paolo Michelis, presidente di ANCD Liguria e Piemonte –E’ una
cultura che ci contraddistingue, che guarda
al passato con grande attenzione, ai valori dei
fondatori. Ed che si proietta verso il futuro sapendo che il nostro futuro è strettamente legato a queste comunità”.
CIR FOOD
Non solo mensa. Sul web una
nuova idea di ristorazione
Fare cultura della ristorazione è sempre stato
il pallino di CIR food, un’azienda cooperativa
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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mare e fare chiarezza sulle dinamiche che
più incidono sul mangiare pubblico per migliorarne la qualità. A tal fine la creazione
della sezione “Pubblicamente a tavola”, in sinergia con il portale www.ilgiornaledelcibo.it,
di cui siamo editori”.
APOFRUIT
con 40 anni di esperienza, capace di preparare ogni giorno 200.000 pasti per le scuole
italiane
Da qui è nata l’idea di riprogettare il sito istituzionale, in cui poter trasferire le informazioni e conoscenze sulle attività di
ristorazione collettiva e commerciale, offrendo anche contenuti di qualità sul mondo
dell’alimentazione fuori casa e sull’impegno
per la salute, l’ambiente, i bambini.
Quindi un nuovo sito pensato per gli utenti:
chi da oggi naviga su www.cir-food.it può
trovare già in home page sezioni dedicate
agli enti pubblici e privati, ai consumatori, ai
soci e ai giornalisti in modo da velocizzare le
ricerche e poter attivare percorsi seguendo la
propria area di interesse.
Per fare alcuni esempi, l’ente pubblico può
trovare il racconto delle ultime attività svolte
e la bacheca virtuale Dicono di noi con opinioni e commenti di chi già conosce l’impresa cooperativa, mentre la mamma che
vuole più informazioni sull’alimentazione dei
bambini ha a disposizione una sezione con
ricerche e curiosità. Inoltre, nell’area a loro
dedicata i giornalisti possono scaricare immagini e nella sezione soci sono consultabili
aggiornamenti sulle iniziative sociali attive.
In ogni sezione sono presenti contenuti multimediali: grande spazio è stato, infatti, dato
alle immagini, attraverso le quali raccontiamo
la nostra storia, le persone e il nostro impegno quotidiano.
Il nuovo sito web di CIR food, orientato all’interazione con gli utenti, sarà implementato e
potenziato nei prossimi mesi con nuovi contributi e notizie, iniziative gastronomiche, giochi e sondaggi rivolti ai consumatori.
“In generale, – commenta Giuliano Gallini,
Direttore Commerciale e Marketing CIR food
- con questo nuovo sito web, CIR food si propone di svolgere, sempre più, anche on line
un ruolo attivo per sensibilizzare sull’importanza di una corretta alimentazione, e inforPrimo piano
ACI
Bilancio 2012, conferimento in calo
del 9% e ricavi in crescita del 10%
Dal 4 all’8 giugno si sono svolte le Assemblee di area dei soci di Apofruit Italia per
l’approvazione del bilancio 2012 e per la
presentazione del listino di liquidazione dei
prodotti invernali.
Il conferimento 2012, che rappresenta il
93% dei volumi trattati dalla cooperativa, è
stato pari a 198.482 tonnellate di prodotti
ortofrutticoli (-9% sul 2011) conferiti dai
3.400 soci produttori sparsi in diverse regioni italiane. Il totale dei ricavi è arrivato a
204,9 milioni di euro (+10,6% sul 2011) e
la gestione evidenzia un utile netto di
450.000 euro (erano 180.000 nel 2011).
A livello consolidato –la cooperativa controlla la Mediterraneo Group Spa consortile,
Canova srl e Vivitoscano srl– il valore della
produzione ha raggiunto i 245 milioni di
euro (erano 223 nel 2011) con un utile
netto di 511.000 euro. Il patrimonio netto
del gruppo ha raggiunto 103,9 milioni di
euro, a riconferma di una grande solidità
patrimoniale.
Per quanto riguarda la liquidazione della
frutta invernale, dopo un 2011 decisamente
negativo, i risultati per i produttori appaiono
buoni. Il conferimento dei prodotti è sceso
dalle 87.534 tonnellate del 2011 alle
71.541 del 2012 (-18%), ma l’importo liquidato ai produttori è salito da 22,7 milioni
a 31,3 milioni di euro (+38% sul 2011) a
Legacoop
dimostrazione di un andamento positivo che
ha interessato quasi tutte le specie invernali. Tra tutte spiccano i kiwi (la liquidazione
media della prima categoria oscilla tra i 60
e 62 centesimi di euro a seconda delle aree
produttive), le pere Abate Fetel (media della
prima categoria 83 centesimi) e le mele
Pink Lady (media della prima categoria 76
centesimi). Positivo anche l’andamento di
patate e cipolle.
«Pur rimanendo attuali gran parte dei problemi del settore –evidenzia Mirco Zanotti, Presidente di Apofruit Mirco– resi
ancor più accentuati dalla prolungata fase
di recessione economica, ci porta a considerazioni incoraggianti il fatto di poter liquidare a prezzi soddisfacenti la frutta
invernale dei nostri soci. Ciò è dovuto ad un
andamento di mercato più favorevole, alle
quantità di frutta invernale più scarse, ma
anche ad una buona gestione della cooperativa».
«Le basi della nostra strategia di questi anni
–gli fa eco Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit- sono state: innovazione,
efficienza gestionale e solidità patrimoniale.
Vogliamo continuare su questa strada incrementando ulteriormente la politica di
marca (Almaverde Bio e Solarelli sono i due
brand su cui s’incentrano le iniziative più
note ma il gruppo è impegnato anche su
Selenella, Pink Lady, Modi e Made in Blu) e
l’export, che dovrebbe arrivare in pochi anni
dall’attuale 31% dei nostri ricavi al 40%. In
particolare puntiamo sull’oltremare soprattutto con kiwi e mele che, insieme a susine
e uva senza semi, saranno alla base della
nostra strategia di sviluppo su questi mercati».
CONSCOOP
Laboratorio di radiobiologia IRSTIRCCS, arrivano i primi risultati
Il laboratorio di radiobiologia dell’IRST IRCCS
di Meldola comincia a fornire i primi importanti risultati, a un anno di distanza dalla donazione di 140mila euro di Conscoop che ha
dato un fondamentale contributo per la sua
attivazione.
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio delle Cooperative di Produzione Lavoro
con sede a Forlì e la Direzione di Legacoop
Forlì-Cesena si sono riunite a Meldola per
Settori
Territori
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assistere alla presentazione delle ricerche
avviate dai professionisti dell’IRST, sotto la
guida del direttore scientifico Dino Amadori.
All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, il Direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Monica
Fantini, il presidente di IRST, Roberto
Pinza, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Paolo Cattabiani, il presidente di
Legacoop Rimini, Giancarlo Ciaroni e il
presidente di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni.
«Siamo una realtà da sempre impegnata nel
sostenere la miglior qualità di vita per i nostri
territori – ha detto Mauro Pasolini, Presidente di Conscoop e di Legacoop Forlì-Cesena - nella consapevolezza che la
solidarietà sia un dato non solo etico o morale ma anche industriale, crediamo che la
strada dell’impegno sociale intrapresa con
l’IRST porti frutti a tutti i livelli, e che vada perseguita».
Il Laboratorio di Radiobiologia ha l’obiettivo
di migliorare l’efficacia delle radioterapie, le
interazioni e gli effetti sugli organismi viventi
delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Il
tutto nel pieno spirito della mission IRST, ovvero promuovere ricerche in grado di produrre risultati immediatamente trasferibili a
beneficio del paziente e secondo un modus
operandi che coinvolge più professionalità
(dal biologo al clinico al fisico).
Cuore dell’intenso incontro gli interventi del
dottor Antonino Romeo, della dottoressa
Anna Tesei e del dottor Rolando Polico
(Direttore della Radioterapia IRST) che hanno
mostrato risultati e i numerosi obiettivi del
Laboratorio di Radiobiologia. In particolare,
tra gli altri, i ricercatori e professionisti IRST
sono impegnati nella messa a punto di nuovi
modelli sperimentali in vitro utili nella valutazione delle attività radianti su tessuto tumorale e sano; nel “disegno” di trattamenti che
prevedano l’uso del trattamento radiante in
Primo piano
ACI
associazione con la chemioterapia convenzionale e/o con nuove molecole radio sensibilizzanti. Altro importante focus è quello sulla
radioresistenza delle cellule tumorali e le
chance offerte dalla medicina rigenerativa
per ottenere la riparazione dei tessuti lesi
dalle radiazioni.
Ad aprire l’ampia parentesi che ha preceduto
la sessione del Consiglio, è stato il presidente
IRST, Roberto Pinza. Delineato il panorama
nel quale l’Istituto si trova oggi a operare, il
presidente ha rinnovato i ringraziamenti al
movimento cooperativo: «Salutiamo non solo
l’importante donazione fatta per il Laboratorio di Radiobiologia ma la continuità con la
quale Conscoop sostiene l’IRST; è questa la
migliore testimonianza di fronte al mondo
che parte importante della società civile ed
economica ci sono al fianco».
Il Direttore Generale di IRST IRCCS, Mario
Tubertini ha rilevato quanto il contributo offerto dalle donazioni come quelle di Conscoop permetta di promuovere con sempre
maggior forza gli ambiziosi progetti IRST.
Mattia Altini, Direttore Sanitario, ha evidenziato il rilevante impatto scientifico degli
studi svolti e il ruolo della società civile e degli
attori produttivi per il perseguimento della
mission dell’Istituto.
A concludere, il professor Dino Amadori,
Direttore Scientifico IRST: “Quella odierna è
una preziosa occasione per far comprendere
come l’IRST sia un luogo dove nascono idee;
idee che per crescere hanno bisogno del sostegno di tutti e di ampio respiro internazionale”.
COOP LIGURIA
Con il Comune di Genova per il restauro del Pallio di San Lorenzo
Cinque euro per restaurare un centimetro
quadrato del Pallio bizantino di San Lorenzo,
donato a Genova nel XIII secolo dell’imperatore d’Oriente Michele VIII Paleologo. Servono
infatti 40mila sottoscrittori – questo il numero dei quadratini in cui il prezioso tessuto
è stato virtualmente diviso – per contribuire
a salvare un’opera straordinaria che rappresenta un vero e proprio monumento della
storia genovese e un elemento di identità per
tutta la città.
Il Comune di Genova e Coop Liguria promuovono “Mecenate con 5 euro”, una cam-
Legacoop
Settori
pagna di raccolta fondi aperta a tutta la cittadinanza per il restauro del prezioso tessuto,
che presenta gravi problemi di degrado e ha
bisogno di un profondo intervento. Attualmente si trova, per l’avvio dell’intervento, all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e
tornerà – grazie anche alla generosità dei cittadini – a far parte del percorso del Museo di
Sant’Agostino tra due anni.
Ancora una volta, dunque, il Comune di Genova e la più grande cooperativa della Liguria, radicata ed impegnata socialmente sul
territorio, uniscono le forze per stimolare i cittadini a diventare protagonisti della salvaguardia delle opere d’arte, che sono un
patrimonio di tutta la comunità genovese e ligure.
Le modalità di partecipazione sono molto
semplici: attraverso la vendita di coupon nei
propri supermercati e ipermercati, Coop Liguria invita soci e clienti a sostenere la speciale campagna per salvare il prezioso
drappo in seta, donato alla città di Genova
nel 1261 dall’imperatore d’Oriente Michele
VIII Paleologo, per il sostegno ricevuto nella
riconquista di Bisanzio. Il tessuto, considerato un capolavoro unico per la straordinaria
quantità di informazioni che fornisce sulla
storia di Genova e dell’Impero Bizantino, è di
qualità ineguagliabile e fu realizzato dal più rinomato atelier dell’epoca.
Coop Liguria, da sempre al fianco delle istituzioni nel sostegno ai principali eventi culturali della città di Genova e di tutta la
regione, si impegna a sostenere la campagna e a sensibilizzare i propri soci e tutti i
clienti affinché ne comprendano appieno
l’importanza.
In tutti i punti vendita di Coop e Ipercoop di
Genova sono già disponibili coupon da 2 o 5
euro, che soci e clienti possono acquistare
alle casse per effettuare una donazione a favore del Pallio di San Lorenzo. Per promuovere l’iniziativa, il 7 e l’8 giugno, le sezioni
soci genovesi di Coop Liguria, cioè gli orga-
Territori
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Sondaggio
Imprese
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nismi territoriali di rappresentanza di tutti i
soci Coop liguri, organizzeranno presidi a
punto vendita per illustrare gli obiettivi della
raccolta fondi e fornire informazioni a soci e
clienti. I soci potranno anche devolvere 200
o 500 punti (corrispondenti a 2 e a 5 euro)
dalla propria CartaSocioCoop a sostegno di
tale iniziativa. Un’ulteriore opportunità per sostenere il restauro del Pallio è offerta agli
utenti Coop Voce, che possono donare 1
euro inviando un sms al numero solidale
45575.
“In momenti di crisi come quello che stiamo
attraversando – dichiara l’assessore alla Cultura e al Turismo Carla Sibilla – servono
azioni creative. La campagna “Mecenate con
5 euro” lo è. Tuttavia, l’Amministrazione civica l’ha promossa con convinzione anche
per un altro motivo, non meno importante: la
cultura rappresenta un formidabile e vitale
elemento di formazione, di senso civico e di
costruzione di identità collettiva.” “Desidero
quindi ringraziare – conclude l’assessore – i
tanti cittadini che hanno offerto finora il proprio contributo. Riappropriarci del nostro patrimonio culturale è un segnale importante
perché fa sentire le istituzioni unite e partecipate.”
“La partnership con il Comune di Genova a
favore del restauro del Pallio di San Lorenzo
– spiega il presidente di Coop Liguria Francesco Berardini – è una forma innovativa
di collaborazione fra Cooperativa e istituzioni,
perché mette al servizio della collettività la
presenza capillare e il radicamento di Coop
sul territorio, nonché la sua rete di oltre 500
soci attivi volontari, impegnati a promuovere
tutte le iniziative sociali proposte dalla Cooperativa. Incentivare la fruizione della cultura
è parte integrante della missione sociale di
Coop Liguria, che non si limita a garantire
sostegno economico alle iniziative culturali
realizzate dai Comuni, ai principali teatri della
regione e a manifestazioni di particolare rilievo, quali il Festival della Scienza o il Premio
Andersen, ma è essa stessa promotrice di
un programma di attività culturali, mirato alla
riscoperta del territorio ligure, dei suoi centri
storici e dei suoi musei, denominato Coop
Incontri, che conta oltre 800 iscritti. Coop Liguria, inoltre, ha attivato diverse collaborazioni a tutela del patrimonio storico, artistico,
paesaggistico e documentale della nostra regione: dal sostegno al restauro dei cartelami
di Castelnuovo Magra, oggi in mostra a PaPrimo piano
ACI
lazzo Ducale, alla creazione di un sito internet per rendere consultabili gli archivi ecclesiali della Diocesi di Genova, assieme al
Museo Diocesano.”
La storia del pallio
Nel 1261 l’imperatore Michele VIII Paleologo
riconquistava Bisanzio grazie al supporto dei
Genovesi, che riuscivano così a spodestare
l’Impero Latino d’Oriente, prodotto della IV
Crociata condotta nel 1204 dai Veneziani. In
segno di riconoscenza, l’Imperatore, oltre a
grandi privilegi commerciali, donava alla città
ligure un pallio in sciamito di seta destinato
ad ornare l’altar maggiore della cattedrale di
San Lorenzo.
L’oggetto
Questo prezioso tessuto, di ineguagliabile
qualità (sciamito significa “a sei fili”, a indicare la complessità dell’armatura, in genere
formata da due orditi e da due o quattro
trame) ricamato con sete policrome e con fili
d’oro e d’argento, rimase in Duomo fino al
1663, poi venne spostato nel Palazzo dei
Padri del Comune, alla metà dell’Ottocento
nel Palazzo Tursi, e infine ai primi del XX secolo nel Palazzo Bianco. È stato poi trasferito
nel Museo di Sant’Agostino, dove ritornerà a
conclusione dei lavori di restauro.
Il Pallio narra alcuni episodi e il martirio della
vita dei santi Lorenzo, Ippolito e Sisto. La descrizione si svolge su due registri e presenta,
al centro del registro superiore, San Lorenzo
che introduce l’imperatore bizantino, con
l’arcangelo Michele, suo protettore, nella
chiesa genovese. Il Paleologo viene posto in
stridente contrasto col perfido Decio, imperatore romano persecutore di cristiani e protagonista delle storie rappresentate, assieme
ai tre santi martiri.
Il pallio genovese costituisce un capolavoro
unico nella storia dell’arte, un tessuto prezioso, frutto del lavoro di uno dei migliori atelier tessili del bacino mediterraneo di allora,
probabilmente proprio quello del palazzo imperiale di Bisanzio, nel quale la tradizione e
l’iconografia greca si fondono con l’apporto
di maestranze occidentali, rilevabile – ad
esempio – nell’utilizzo della lingua latina e
nelle lettere in caratteri gotici.
Le maestose dimensioni (circa cm. 377 x
132, che corrisponderebbero, con una discrepanza di un solo centimetro, a 15 palmi
genovesi per 5) sono pressoché ineguagliate
fra i tessuti consimili conservati e lo rendono
degno della massima attenzione fra gli
Legacoop
Settori
esperti di tutto il mondo.
Il Pallio è un capolavoro unico al mondo,
anche per la straordinaria quantità di informazioni che fornisce sulla storia di Genova,
sulla storia dell’Impero Bizantino, sui rapporti
fra questi due attori fondamentali nella storia del Mediterraneo, sulla religiosità occidentale e orientale in un momento a metà
strada fra scisma e tentata riunificazione
delle due chiese, sulle tecniche e sui rapporti
fra laboratori.
COOP LOMBARDIA
Campi di lavoro a Castelvetrano
sui terreni confiscati alle mafie
Si prevede lo svolgimento di 2 campi di lavoro da espletarsi dal 24 al 30 giugno e dal
9 al 14 settembre.
La struttura che ospiterà i campisti sarà “Il
nido delle rondini” , bene confiscato alla
mafia che sorge nei pressi della spiaggia di
Triscina del comune di Castelvetrano.
I lavori verranno svolti prevalentemente sul
territorio Seggio Torre, anche’esso confiscato alla mafia, nel territorio di Castelvetrano.
Le attività previste sono:
- piantumazione di alberi d’ulivo;
- pulitura del terreno;
- spietramento;
- costruzione di muretti;
- pulitura alberi
- vendemmia (se il periodo coincide).
I lavori verranno supervisionati ed organizzati da Nicola Clemenza, aderente all’associazione Addio Pizzo, che collabora
attivamente con Libera.
Il programma completo è consultabile sul
seguente link
http://www.legacooplombardia.it/public/notizie/Programma%20campi%202013.pdf
ALPHA BETA PICCADILLY
Aldo Mazza passa la direzione della
scuola di lingue a Paul Hammond
Il nome di Aldo Mazza e di Alpha Beta Piccadilly in Alto Adige/Südtirol sta per plurilinguismo, convivenza, apprendimento
linguistico, comunicazione. In maggio, dopo
Territori
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Imprese
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26 anni dalla fondazione della cooperativa,
Aldo Mazza ha passato, nel corso dell’assemblea generale dei soci, la direzione generale a Paul Hammond, già direttore
della sede di Bolzano. Mazza continuerà comunque a seguire le vicende della cooperativa come vicepresidente accanto al
Presidente Ivo Carli e come direttore delle
Edizioni alpha beta Verlag.
Il successo di alpha beta piccadilly, come
ha ricordato Aldo Mazza nel corso dell’assemblea, ha le sue radici in una serie di valori vissuti come rispetto e lealtà, apertura
ideologica e innovazione, nonché la passione per il mondo delle lingue. “La lingua
vive nella comunicazione tra le persone, interagendo con il contesto sociale e culturale”, ha sottolineato Mazza, “Questo era ed
è il nostro approccio, che ci sembra particolarmente importante in una realtà di
compresenza linguistica come l’Alto Adige/
Südtirol.”
Alpha Beta Piccadilly fu fondata nel 1987
da un piccolo gruppo di insegnanti ed
esperti di lingua. Oggi la cooperativa conta
83 soci. Dalle 2500 ore di insegnamento
del primo anno si è arrivati ormai a circa
60.000 ore con 11.000 partecipanti, proposte in 58 località in Alto Adige/Südtirol.
Accanto ai classici corsi di lingua, soprattutto di tedesco, italiano e inglese, alpha
beta piccadilly si prende cura da sempre
anche di gruppi svantaggiati. In questa ottica la cooperativa organizza ogni anno oltre
100 corsi per immigrate/i, attività di Educazione Permanente per i detenuti del carcere di Bolzano e corsi di lingua per
persone audiolese. L’innovazione è da sempre un punto di forza di alpha beta piccadilly, sia nella didattica che nei percorsi di
apprendimento autonomo, per il quale sono
stati sviluppati modelli come il tandem, l’apprendimento online, il centro di autoapPrimo piano
ACI
prendimento, frequentato ogni anno da migliaia di utenti. L’attività di formazione viene
sostenuta da ricerche, aggiornamento insegnanti e lo sviluppo di materiali didattici
per l’insegnamento/apprendimento delle
lingue.
In questo senso lavora anche la Casa editrice Edizioni alpha beta Verlag specializzata
su tematiche di glottodidattica, interculturalità, sociolinguistica.
La qualità dell’offerta, dei servizi e dell’organizzazione è sostenuta e continuamente
sviluppata tramite un efficace sistema di
gestione qualità, certificata ISO 9001 e
EFQM e EAQUALS, la più importante Associazione europea per la qualità nell’insegnamento delle lingue, di cui alpha beta
piccadilly come unica scuola in Alto Adige è
membro sin dal 1999.
“Anche in futuro vogliamo contraddistinguerci per la nostra professionalità e la qualità delle nostre proposte”, ha sottolineato
il nuovo direttore generale Paul Hammond,
rivolgendosi ai soci e agli ospiti presenti all’assemblea, “e continueremo a dare risposte creative e innovative agli sviluppi e
bisogni nel settore dell’apprendimento e insegnamento delle lingue.”
COSEMA
Cinque donne alla guida della
cooperativa di Vittorio Veneto
Un centinaio di socie lavoratrici e, da oggi,
anche un cda interamente femminile: questa bella pagina di storia di donne in cooperativa è scritta dalla Cosema di Vittorio
Veneto (Treviso), che ha approvato il bilancio 2012 con una tenuta complessiva del
fatturato (intorno a 1 milione e 750mila
euro), del reddito e dell’occupazione.
Attiva da oltre venticinque anni nel settore
delle pulizie in Veneto e Friuli Venezia Giulia, la società ha proceduto di recente al rinnovo del consiglio di amministrazione in
scadenza. Al vertice, per la prima volta nella
storia della cooperativa, per l’appunto tutte
donne: Fabiana De Luca (riconfermata
presidente), Francesca Condotta (oggi vicepresidente, già in cda come consigliera),
Franca Piai (riconfermata consigliera), e
due nuove entrate, quella di Asmaa
Legacoop
Settori
Ouaissa e quella di Giulia De Spirt.
L’ingresso della prima, cittadina marocchina
attenta conoscitrice delle problematiche
delle immigrate, garantirà un’importante
rappresentanza alle donne straniere della
cooperativa, che costituiscono ben un
quarto della forza lavoro di Cosema. La nomina della ventitreenne Giulia De Spirt, invece, è un segnale positivo di attivismo
anche da parte delle socie più giovani, specie se si considera che, con l’acuirsi della
crisi, sono state numerose le ragazze anche fresche di diploma -, che si sono rivolte alla cooperativa in cerca di lavoro.
«Gettare il cuore oltre l’ostacolo» ha scelto
queste parola la presidente De Luca - quarantasei anni, da ventisei in cooperativa
(prima nell’ufficio amministrazione, poi nell’area gestione del personale e ora al suo
secondo mandato come presidente) - per
esortare “le sue donne” ad andare avanti
nonostante il periodo difficile, annunciando
come obiettivo minimo per il 2013 il mantenimento di fatturato e redditività, sempre
nel rispetto dei diritti delle lavoratrici: «La
priorità assoluta è quella di corrispondere
regolarmente le retribuzioni ai soci. Anche
solo pochi giorni di ritardo - ha spiegato -,
specie di questi tempi, possono causare
serie difficoltà alle donne della cooperativa».
LIBRERIE.COOP
“Artisti in vetrina” presenta il duo
Con.tatto e il concerto degli EQU
Il progetto culturale “Artisti in vetrina”, che
si svolgerà per tutto il 2013 presso il Centro Commerciale Ipercoop Lungo Savio di
Cesena, prosegue nella sua “variegata”
programmazione.
Il 16 Giugno una performance dissacrante,
sovversiva, altamente provocatoria, che farà
riflettere. Protagonisti due attori: Francesca Leoni e Davide Mastrangelo che si
potranno quindi incontrare domenica pomeriggio, tra le h18 e le h21 nella vetrina di
Librerie.Coop mentre si esibiscono come
“dduo con.tatto“ ne LA PIETA’. Assolutamente proibito svelare adesso in cosa consisterà la loro performance, i due attori
lasciano la sorpresa e vi aspettano domenica!
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
23
Segue uno degli eventi più importanti della
rassegna: il concerto della band santasofiese EQU: il 22 Giugno h 18,30. La
band si è distinta in ambito nazionale per
aver creato una musica d’autore dallo spessore altissimo, canzoni mai scontate e dai
profondi significati. Una musica trascinante,
commuovente, altissima ( autore delle musiche il pianistaV. Crociani, e in alcune canzoni anche F.Gazzè, fratello ed autore del
già famoso Max), accompagnata dai testi
originali, poetici e visionari del cantante
della band, G. Graziani ( in alcuni brani in
Primo piano
ACI
collaborazione con il drammaturgo F. Bellini e F.Gazzè). Gli EQU presentano il loro ultimo album “Un altro me““, che rappresenta
il loro terzo lavoro ed il secondo scritto con
l’intento di produrre un concept. Si perchè
Un altro me è una vera e propria storia, un
viaggio, il viaggio di un pittore fallito che si
ritrova a fare il barista...una storia da assaporare lentamente, nel silenzio più attento,
lasciando il chiasso, la superficialità, la
fretta, fuori dal vetro...
L’ intero progetto ARTISTI IN VETRINA non è
una semplice serie di spettacoli di intratte-
Legacoop
Settori
nimento, ma un vero e proprio percorso
culturale mirato a sfatare il pregiudizio discriminante che l’arte e la cultura non rappresentino più dei reali strumenti capaci di
rinvigorire il sofferente contesto economico
nazionale.
L’iniziativa vuole al contempo dare un’ identità riconoscibile e più “umana” a luoghi che
oggi rappresentano i sostituti delle piazze
di un tempo ( ossia dell’agora greca ), da
qui, di conseguenza, l’idea di un luogo
come un centro commerciale per ospitare i
vari eventi.
Territori
Imprese
Sondaggio
e consorzi italiani.
Dati in serie storica dal 2003 al 2011
Note Brevi
24
Elementi rilevanti
1) Il confronto operato per gli anni 2003-2011
fra l’andamento del valore della produzione
relativorilevanti
a 156 grandi cooperative (riferito ai
Elementi
bilanci singoli) con quello di 2.032 grandi imprese dell’indagine annuale sulle principali
1) Il società
confronto
operato
perdagliMediobanca,
anni 2003-moitaliane
svolta
2011
fra
l’andamento
del
valore
pro- di
stra una crescita maggiore perdella
il gruppo
duzione relativo a 156 grandi cooperative
(riferito ai bilanci singoli) con quello di
2.032 grandi imprese dell’indagine ansulle
principali
società
italiane
1 nuale
A tale
proposito
occorre
tener
contosvolta
che il nudamero
Mediobanca,
mostra
una
crescita
magdelle imprese è comprensivo anche
di tutti
giore
il gruppo
di imprese
cooperative,
queiper
soggetti
che sono
stati oggetto
di fusioni e
che
evidenzia un
complessivo
incorporazioni
daincremento
parte delle imprese
qui considelderate.
60,0% rispetto al 41,4% fatto regidalle
private.
2 strare
I bilanci
qui imprese
considerati
sono esclusivamente quelli
2) Nelsingoli,
periodo
fra il 2003 e il 2011 la crescita
non sono compresi i bilanci consolidati.
del valore della produzione (lordo e deflazionato) delle 7.377 società cooperative
considerate, indica una dinamica di crescita sensibilmente migliore se confrontata
con l’andamento del PIL.
3) Le cooperative ed i consorzi dell'area meridionale negli anni 2003-2011 manife3 stano
Dati cumulativi
di 2.032media
societàdel
italiane
in "Le prinuna crescita
29,1%
a
cipali
società
Italiane”
Mediobanca
edizione
2012.
fronte del 46,7% registrato mediamente
4 nel
Il cui
ammontare
complessivo è pari a 41,5 miresto
del paese.
liardi di €.
imprese cooperative, che evidenzia un incremento complessivo del 60,0% rispetto al
41,4% fatto registrare dalle imprese private.
CENTRO
2) Nel periodo
fraSTUDI
il 2003LEGACOOP
e il 2011 la crescita
del valore della produzione (lordo e deflazio7.871
cooperative
e consorzi
italiani.
nato)
delle 7.377 società
cooperative
consiDatiderate,
in serie
storica
dal 2003
2011
indica
una dinamica
di alcrescita
sensibilmente migliore se confrontata con
l’andamento del PIL.
3)
Le cooperative
ed i consorzi
dei bilanci
delle imprese
italianedell'area
AIDA dimeriBudionale negli
anni
2003-2011
manifestano
2
reauuna
Vancrescita
Dijk . media del 29,1% a fronte del
Queste
società
a fine
2011 hanno
svilup46,7%
registrato
mediamente
nel resto
del
patopaese.
un volume della produzione comples-
sivo pari a 81,9 miliardi di euro.
In questa nota sono considerati gli anda- Al fine di contestualizzare e rendere magmenti
del valore
produzione
di 7.377
giormente
l’andamento
econoIn
questa
notadella
sono
considerati
gli andamenti
delleggibile
valore della
produzione
di
cooperative
e 494 consorzi
ovvero
in tutte
un così
lungo
periodo
è stato
7.377
cooperative
e 494 italiani,
consorzi
italiani,mico
ovvero
quelle
società
mutualistitutte quelle
mutualistiche,
senza di- adoperato
un primodiconfronto,
per le soledicooche,
senzasocietà
distinzione
di appartenenza
associazioni
rappresentanza,
cui
stinzione
di
appartenenza
ad
associazioni
perative,
fra
il
Valore
della
Produzione
(lordo
sono disponibili i bilanci per una lunga serie storica, a partire dall’anno 2003 e
di rappresentanza, di cui sono disponibili i e deflazionato) con l’andamento del PIL nafino al 2011 1. I bilanci sono tratti, come sempre, dall'archivio dei bilanci delle imbilanci per una lunga serie storica, a par- 2 zionale.
prese
italiane2003
AIDAe di
Bureau
Van
1. IDijk
bi- . Dal grafico I si può osservare come la cretire dall’anno
fino
al 2011
Queste
a fine
2011 dall'archivio
hanno sviluppato
dellaabbia
produzione
comlanci sonosocietà
tratti, come
sempre,
scita un
dellevolume
cooperative
avuto un’evoluplessivo pari a 81,9 miliardi di euro.
Grafico I : Cooperative confronto Pil e Valore della produzione 2003-2011
(lordo e al netto inflazione) 2003=100
Al fine di contestualizzare e rendere maggiormente leggibile l’andamento ecocoop lordo
nomico in unV.P.così
lungo periodo è stato operato un primo confronto, per le sole
V.
P.
coop
cooperative, fra il Valore della Produzione (lordo e deflazionato) con l’andamento
140
deflazionato
del PIL nazionale.
PIL
Dal
grafico
I si può osservare come la crescita delle cooperative abbia avuto
130
un’evoluzione migliore se confrontata con l’andamento generale dell’economia
del paese espresso dal prodotto interno lordo, soprattutto a partire dal 2006 e
120
per tutti gli anni successivi, durante la fase più acuta della crisi.
150
110
Oltre a questo confronto se ne è operato un secondo, isolando per le cooperative il solo segmento delle grandi imprese il cui andamento 2003-2011 è stato
100
comparato con quello delle principali società italiane analizzate da Mediobanca
nella sua indagine annuale 3.
Le
90 grandi cooperative individuate sono 156 in tutto, pari al 2,1% del totale di
2004
2005
2007 società
2008 con valore
2009
2010 produzione
2011
quelle2003
qui considerate,
ovvero 2006
tutte quelle
della
Fonte:
elaborazioni
su
dati
Centro
Studi
Legacoop
e
Aida
4
2011 oltre la soglia dimensionale dei 50 milioni di euro .
Grafico II: Andamento Valore della produzione 2003-2011
Confronto Mediobanca - Grandi Cooperative 2003=100
1
170
grandi
cooperative
mediobanca
160
150
140
130
120
110
100
90
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Fonte: elaborazioni su dati Centro Studi Legacoop e Aida
Primo piano
ACI
Il grafico II mostra una sostanziale similitudine, pur con fasi alterne, fra i due gruppi
di imprese, tra il 2003 e il 2008, mentre nel 2009 si registra una significativa flesLegacoop
Settori
Sondaggio
sione per le imprese
analizzate daTerritori
Mediobanca più Imprese
ampia rispetto a quanto
verificatosi nelle grandi cooperative. Tale divaricazione lascia una distanza che
permane negli anni successivi, pur in presenza di una ripresa della crescita a
Note Brevi
25
zione migliore se confrontata con l’andamento generale dell’economia del paese
espresso dal prodotto interno lordo, soprattutto a partire dal 2006 e per tutti gli anni successivi, durante la fase più acuta della crisi.
Oltre a questo confronto se ne è operato un
secondo, isolando per le cooperative il solo
segmento delle grandi imprese il cui andamento 2003-2011 è stato comparato con
quello delle principali società italiane analizzate da Mediobanca nella sua indagine
annuale 3.
Le grandi cooperative individuate sono 156
in tutto, pari al 2,1% del totale di quelle qui
considerate, ovvero tutte quelle società con
valore della produzione 2011 oltre la soglia
dimensionale dei 50 milioni di euro4.
Il grafico II mostra una sostanziale similitudine, pur con fasi alterne, fra i due gruppi di
imprese, tra il 2003 e il 2008, mentre nel
2009 si registra una significativa flessione
per le imprese analizzate da Mediobanca
più ampia rispetto a quanto verificatosi nelle
grandi cooperative. Tale divaricazione lascia
una distanza che permane negli anni successivi, pur in presenza di una ripresa della
crescita a tassi nuovamente molto simili.
Nella tabella I viene mostrata la distribuzione per le regioni del numero delle cooperative e dei consorzi insieme alle
grandezze economiche da queste espresse
nei bilanci 2003 e 2011. L’Emilia Romagna
(con 1.200 coop e 120 consorzi)e la Lombardia (con 1.169 coop e 70 consorzi) concentrano il 32,5% del numero complessivo
delle società in esame, mentre per incidenza economica l’Emilia Romagna da sola
rappresenta il 36,9% del valore prodotto nel
2011 dalle cooperative e il 53,4% di quello
dei consorzi.
complessivo delle società in esame, mentre per incidenza economica l’Emilia
Romagna da sola rappresenta il 36,9% del valore prodotto nel 2011 dalle cooperative e il 53,4% di quello dei consorzi.
Tabella I : Distribuzione regionale di coop e consorzi (valori in €)
REGIONI
Piemonte
Valle d'Aosta
Liguria
Lombardia
Trentino-A. A.
Veneto
Friuli-V. G.
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Totale complessivo
N° COOP
405
17
151
1.169
343
664
182
1.200
521
123
191
446
108
19
294
300
50
53
345
796
7.377
V.P. 2003
2.377.385.600
24.609.278
667.812.842
4.846.538.533
2.316.736.724
4.189.434.542
1.024.381.526
17.909.663.348
4.792.940.262
1.928.156.864
1.251.460.620
1.471.319.411
566.739.883
44.081.614
697.353.710
730.573.850
112.065.565
140.869.115
1.059.152.353
921.445.198
47.072.720.838
V.P. 2011
3.524.067.764
26.208.631
1.182.521.115
6.795.917.952
3.424.444.728
7.077.791.660
1.177.530.684
25.122.474.702
7.485.785.262
2.960.038.098
1.993.918.489
2.028.084.840
714.310.824
77.923.317
887.467.670
879.867.960
138.511.893
133.561.926
1.315.194.190
1.062.614.725
68.008.236.430
%
48,2
6,5
77,1
40,2
47,8
68,9
15,0
40,3
56,2
53,5
59,3
37,8
26,0
76,8
27,3
20,4
23,6
-5,2
24,2
15,3
44,5
N° CONSORZI
23
0
9
70
29
49
12
120
59
8
20
32
11
1
6
7
5
5
14
14
494
V.P. 2003
163.739.602
0
58.820.578
1.055.789.688
997.896.350
475.683.111
184.050.924
3.538.102.795
680.007.759
31.197.390
176.411.233
222.331.397
41.951.550
916.937
39.074.985
13.503.257
9.451.363
21.851.787
48.347.957
13.223.355
7.772.352.018
V.P. 2011
237.364.688
0
77.215.707
1.491.035.394
1.625.071.967
820.325.924
239.962.473
7.463.245.502
1.189.144.043
64.462.979
197.702.881
312.348.652
39.439.007
1.488.414
71.654.704
18.527.259
17.059.195
29.652.518
71.989.248
14.506.801
13.982.197.356
%
45,0
31,3
41,2
62,8
72,5
30,4
110,9
74,9
106,6
12,1
40,5
-6,0
62,3
83,4
37,2
80,5
35,7
48,9
9,7
79,9
Fonte: elaborazioni su dati Centro Studi Legacoop e Aida
Osservando le percentuali di crescita fra il
2003 e il 2011 emerge come primo elemento di riflessione la debolezza complessiva delle cooperative dell'area meridionale
che, nei 9 anni, cresce in media del 29,1%
a fronte del dato medio del 46,7% manifestato nel resto del paese. Pur non essendo
questo un gruppo di imprese statisticamente costruito e pur essendo l'area meridionale molto meno rappresentata per
Primo piano
ACI
2 I bilanci
qui considerati
esclusivamente
numero
di imprese,
tuttavia questo
netto diOsservando
le percentuali
di crescita
fra il 2003
e il 2011
emerge sono
come
primo elequelli
singoli,
non sono compresi
i bilanci
convario
deiditassi
di crescita
una
mento
riflessione
la testimonia
debolezzadicomplessiva
delle
cooperative
dell'area
merisolidati. a fronte del dato medio del
crisi
e di difficoltà
diffuse in
in media
tutte del 29,1%
dionale
che, neiprofonde
9 anni, ecresce
le46,7%
regionimanifestato
del mezzogiorno.
nel resto del paese. Pur non essendo questo un gruppo di
3
Dati cumulativi di 2.032 società italiane in "Le
imprese statisticamente costruito e pur essendo l'area meridionale molto meno
A tale proposito occorre tener conto che il
principali società Italiane” Mediobanca edirappresentata
per numero di imprese, tuttavia
questo netto divario dei tassi di
numero delle imprese è comprensivo anche
zione 2012.
crescita
di difficoltà profonde e diffuse in tutte le regioni
di tutti testimonia
quei soggetti di
cheuna
sonocrisi
statieoggetto
deldimezzogiorno.
fusioni e incorporazioni da parte delle im4 Il cui ammontare complessivo è pari a 41,5
1
prese qui considerate.
Legacoop
Settori
miliardi di €.
Territori
Imprese
Sondaggio
Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione: mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto
da Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop.
Note Brevi
26
Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione:
mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto da
Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop.
Note brevi
www.cslegacoop.coop
n° 10 / Giugno 2013
[email protected]
7.871 cooperative
e consorzi italiani.
Dati in serie storica dal 2003 al 2011
Elementi rilevanti
1) Il confronto operato per gli anni 2003-2011
fra l’andamento del valore della produzione
relativo a 156 grandi cooperative (riferito ai
bilanci singoli) con quello di 2.032 grandi imprese dell’indagine annuale sulle principali
società italiane svolta da Mediobanca, mostra una crescita maggiore per il gruppo di
1
A tale proposito occorre tener conto che il numero delle imprese è comprensivo anche di tutti
quei soggetti che sono stati oggetto di fusioni e
incorporazioni da parte delle imprese qui considerate.
2
I bilanci qui considerati sono esclusivamente quelli
singoli, non sono compresi i bilanci consolidati.
imprese cooperative, che evidenzia un incremento complessivo del 60,0% rispetto al
41,4% fatto registrare dalle imprese private.
2) Nel periodo fra il 2003 e il 2011 la crescita
del valore della produzione (lordo e deflazionato) delle 7.377 società cooperative considerate, indica una dinamica di crescita
sensibilmente migliore se confrontata con
l’andamento del PIL.
3) Le cooperative ed i consorzi dell'area meridionale negli anni 2003-2011 manifestano
una crescita media del 29,1% a fronte del
46,7% registrato mediamente nel resto del
paese.
In questa nota sono considerati gli andamenti del valore della produzione di
7.377 cooperative e 494 consorzi italiani, ovvero tutte quelle società mutualistiche, senza distinzione di appartenenza ad associazioni di rappresentanza, di cui
sono disponibili i bilanci per una lunga serie storica, a partire dall’anno 2003 e
fino al 2011 1. I bilanci sono tratti, come sempre, dall'archivio dei bilanci delle imprese italiane AIDA di Bureau Van Dijk2.
Queste società a fine 2011 hanno sviluppato un volume della produzione complessivo pari a 81,9 miliardi di euro.
Grafico I : Cooperative confronto Pil e Valore della produzione 2003-2011
(lordo e al netto inflazione) 2003=100
150
V.P. coop lordo
V. P. coop
deflazionato
PIL
140
130
120
110
100
90
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Fonte: elaborazioni su dati Centro Studi Legacoop e Aida
1
Primo piano
ACI
NOTE BREVI 2013
Nota 9: Le nuove cooperative italiane del 2011. Dati generali di consistenza
Nota 8: Grandi emedie cooperative sociali italiane. Andamenti 2007-2011
Nota 7: 8.255 Cooperative Sociali italiane. Andamenti 2007-2011
Nota 6: Le cooperative Sociali italiane. Consistenza e dati al 2011
Nota 5: Piccole, Medie e Grandi cooperative dell’Italia meridionale.
Andamenti 2007-2011 di Settori e Regioni.
Nota 4: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. La presenza nell’area meridionale
Nota 3: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. Uno
sguardo d’insieme
Nota 2: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 – I Settori
Nota 1: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011
NOTE BREVI 2012
Nota 15: Le piccole cooperative italiane nel 2011
Nota 14: Le medie cooperative italiane negli anni 2007-2011: i Settori
Nota 13: Le medie cooperative italiane 2007-2011
Nota 12: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 - I Settori
Nota 11: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011
Nota 10: Le nuove cooperative negli anni della crisi (2007-2011) (II)
Nota 9: Le nuove cooperative negli anni della crisi 2007-2011(I)
Nota 8: Considerazioni sulla misurazione della redditività delle cooperative
Nota 7: Le medie cooperative italiane nella crisi (2007-2010)
Nota 6: Le medie cooperative italiane nel 2010
Nota 5: I consigli di amministrazione nelle medie e grandi cooperative sociali
italiane nel 2010
Nota 4: Le medie e grandi cooperative sociali italiane (2007-2010)
Nota 3: I consigli di amministrazione nelle grandi cooperative
Nota 2: Le grandi cooperative italiane nella crisi (2007-2010)
Nota 1: Le grandi cooperative italiane nel 2010
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OSSERVATORIO SWG
Tra le nubi della crisi,
uno squarcio di sole
Per i prossimi dodici mesi si intravede qualche segnale di ottimismo da parte delle famiglie rispetto alla propria condizione
economica, ma rimane troppo consistente
la fetta di Paese ancora troppo in difficoltà.
La crisi non è passata, la recessione c’è ancora e nelle famiglie permane la pesantezza
della difficoltà economica, ma la situazione
sta in qualche modo evolvendo. Si riduce
dell’11% la quota di famiglie italiane che
prevedono, a distanza di un anno, una condizione finanziaria difficile. Questo il segnale
positivo intercettato a giugno dall’Osservatorio SWG che regala qualche inaspettato
raggio di sole in questa estate tardiva.
Non è, naturalmente, il caso di esultare o di
gridare a gran voce che la crisi è passata,
perché sarebbe una notizia poco veritiera.
Ciò che, invece, sta accadendo è una sorta
di adattamento alla situazione. Lo spirito camaleontico degli italiani ha abbassato la soglia delle necessità e delle abitudini,
portando ad adottare una gestione contenitiva adeguata alla situazione.
Modificare il proprio stile di vita in funzione
delle risorse a disposizione ha generato una
sorta di ripresa che ha contratto di ben 11
punti percentuali la quota di famiglie che
prevedono, nell’arco di un anno, una condizione finanziaria difficile.
Una più oculata gestione delle risorse economiche in funzione di quanto a disposizione nel periodo di crisi, può addirittura
consentire di riuscire a generare risparmio.
Si nota, infatti, un tiepido incremento (+4%)
di famiglie che risultano ottimiste rispetto al
fatto che nel giro dei prossimi 12 mesi riusciranno ad accantonare qualcosa.
Allo stesso modo si nota un sostanziale miglioramento – inteso in questo caso come
mantenimento – nelle ‘casse’ delle famiglie. Si riduce sensibilmente, passando dal
32% di gennaio al 24% di maggio, la quota
di italiani che prevede di dover intaccare i
propri risparmi per fronteggiare una situazione di crisi che, fin troppo spesso, non
consente di chiudere il mese semplicemente con quanto si guadagna. Dall’altra
parte emerge, però, che la fascia più in difficoltà si riduce con meno forza: diminuisce
di soli 3 punti percentuali rispetto all’inizio
del 2013 la quota di famiglie che racconta
di dover fare dei debiti per andare avanti,
sottolineando il volto davvero drammatico
della crisi. Non solo si è fortemente in difficoltà a chiudere il mese con quanto si dispone, ma si deve ricorrere a risorse terze
per riuscire a sopravvivere, aggravando una
situazione già complessa.
Di fatto, però, in questo plumbeo momento
rischiarato da qualche raggio di sole, rimane comunque da sottolineare che il 38%
delle famiglie italiane non riesce ad avere
grandi slanci di ottimismo pensando al futuro più prossimo. Una quota considerevole
a cui si aggiunge, come compagno di sventura, anche il 33% che per il prossimo anno
prevede un bilancio familiare che riuscirà a
far quadrare a malapena.
Nota informativa: Dati Archivio SWG.
Data di esecuzione: 28 maggio al 6 giugno 2013.
Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su
un campione rappresentativo nazionale di
1500 soggetti maggiorenni.
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