Anno XXIV - N. 24 - 14 Giugno 2013 Primo piano Nuovi incarichi e ingressi in Presidenza Esame del Bilancio consuntivo 2012 Si sono svolti a Roma i lavori della Direzione Nazionale di Legacoop Settori a pagina 2-4 Turismoresponsabile “Festa del turismo responsabile e dei diritti umani” Roma - 26 giugno 2013, ore 10-13 Auditorium Conciliazione, via della Conciliazione 4 Assemblea nazionale Relazione introduttiva: Giuliano Poletti Presidente Alleanza Cooperative Italiane Partecipa: On. Enrico Letta Presidente del Consiglio dei Ministri Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 14 Giugno 2013 alle ore 13,00 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese leggi Fondazione Unipolis Presentato al Senato l’Atlante delle mafie Con la presentazione del “Sono sicuro che queprogramma delle attività, st’opera costituirà un utile tenutasi il 10 giugno ... strumento per capire ... Territori Lombardia Accordo sulla detassazione contribuzioni produttività 2013 Sondaggio Osservatorio SWG Tra le nubi della crisi, uno squarcio di sole Legacoop, Confcoopera- Per i prossimi dodici mesi tive, AGCI e CGIL CISL e si intravede qualche seUIL della Lombardia... gnale di ottimismo... Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 La Presidenza Nazionale si rinnova I numeri del Bilancio Consuntivo 2012 Si è tenuta a Roma il 6 giugno la Direzione Nazionale Legacoop. Ecco la sintesi dei lavori Attribuzione di nuovi incarichi ed elezione di nuovi componenti la Presidenza Nazionale; esame del bilancio consuntivo 2012 di Legacoop Nazionale; esame delle relazioni dell’Alleanza delle Cooperative Italiane con il nuovo governo; preparazione dell’Assemblea Nazionale dell’Alleanza e dell’Assem- LEGACOOP blea dei Delegati di Legacoop. Sono stati questi i principali punti all’ordine del giorno della Direzione Nazionale di Legacoop svoltasi il 6 giugno a Roma, presso la sede dell’associazione. Pubblichiamo, di seguito, un report sintetico dei lavori. Nuovi incarichi e nuovi ingressi nella Presidenza Nazionale Dora Iacobelli e Elio Sanfilippo nominati vicepresidenti; Marzio Ferrari, Dino Ricci e Carmelo Rollo entrano nell’organismo Nuovi incarichi e nuovi ingressi nella Presidenza Nazionale di Legacoop. La Direzione Nazionale, riunitasi a Roma il 6 giugno, ha deliberato la nomina a Vicepresidenti di due componenti dell’organismo: Dora Iacobelli, Presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop, ed Elio Sanfilippo, Presidente di Legacoop Sicilia. La Direzione ha inoltre eletto, come nuovi componenti della Presidenza, Marzio Ferrari, Presidente di ANCD, Dino Ricci, Presidente di Legacoop Umbria, e Carmelo Rollo, Presidente di Legacoop Puglia. “Con queste nomine” - sottolinea il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti - “vogliamo dare un segno tangibile dell’attenzione della nostra organizzazione su due temi di particolare rilievo: il Mezzogiorno e la parità di genere. Siamo infatti convinti che il nostro impegno per una prospettiva di rilancio del Paese non possa prescindere da un più forte coinvolgimento e dalla massima valorizzazione delle risorse e delle energie espresse dalle regioni del Sud e dalle donne, accrescendo il nostro sforzo organizzativo e progettuale per dare maggiore voce alle loro competenze ed ai loro bisogni”. Le schede Dora Iacobelli, nominata Vicepresidente, nel 2008 è stata eletta Presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop. Laureata in Filosofia e in Economia, dal 1993 si occupa di promozione d’impresa e di valutazione di progetti di sviluppo e di consolidamento di imprese cooperative presso Coopfond, Fondo Mutualistico di Legacoop, con il ruolo di Direttore Progetti. Elio Sanfilippo, nominato Vicepresidente, è nato nel 1949 a Licata, in provincia di Agrigento. Alla guida di Legacoop Sicilia da dieci anni, fino al 2008 è stato anche vice presidente dell’Ircac, l’Istituto regionale per il credito alla cooperazione. Laureato in Filosofia e autore di numerosi saggi, Sanfilippo è stato consigliere comunale di Palermo dal 1975 al 1990. Continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 Le schede Marzio Ferrari, eletto nella Presidenza, è nato nel 1959 a Luzzara (Reggio Emilia). Attivo nel mondo Conad dal 1987 come socio del punto di vendita Conad Centro Nord di Novellara (Reggio Emilia), nel 1992 entra nel consiglio di amministrazione della cooperativa. Nel 2006, dopo tre anni di vicepresidenza, è eletto presidente della cooperativa e confermato nell’incarico nel 2012. Dal 29 gennaio di quest’anno è Presidente di ANCD, Associazione Nazionale delle Cooperative tra Dettaglianti .Dino Ricci, eletto nella Presidenza, è nato a Montone (PG) nel 1951. Dal 2001 è Presidente della Cooperativa Agricola/Agro-Alimentare MOLINI POPOLARI RIUNITI Ellera Umbertide, che opera nel settore dei servizi per l’agricoltura, produzioni di mangimi e prodotti da forno. Dal dicembre 2012 è Presidente di Legacoop Umbria. Carmelo Rollo, eletto nella Presidenza, nato nel 1958 ad Erchie (BR), dal 2008 è Presidente di Legacoop Puglia. Attualmente è anche responsabile dell'Associazione Regionale Cooperative di Produzione e Lavoro, presidente dell’ente di formazione Forpuglia e del Consiglio Regionale Unipol (CRU). Ha inoltre fatto parte del consiglio direttivo dell’Organizzazione Olivicola Produttori Pugliesi e del C.d.A. della Cassa edile dell’artigianato, della piccola impresa e della cooperazione di Puglia. LEGACOOP Esame del Bilancio consuntivo 2012 di Legacoop Nazionale Sintesi dell’illustrazione di Fiorenzo Davanzo, Amministratore di Legacoop Il Conto Consuntivo 2012 della struttura nazionale di Legacoop chiude con una perdita di 22.389,94 euro. Il documento di bilancio è composto da: Stato patrimoniale; Conto economico; Nota integrativa al bilancio 2012; Relazione del Collegio dei Revisori. I prospetti di bilancio sono stati redatti tenendo conto dell’avviato percorso di armonizzazione delle rendicontazioni di tutte le strutture associative Legacoop. Esso risulta conforme con quanto è stato riportato nel nuovo manuale associativo, che comprende anche un omogeneo piano dei conti oltre ad un software gestionale per la corretta tenuta della contabilità dei diversi livelli dell’organizzazione. Un gestionale che dialoga con il software dell’anagrafe nazionale della contribuzione associativa e che evita impu- tazioni ripetitive. Il conto economico registra, rispetto all’anno precedente, gli effetti ottenuti sul versante del contenimento dei costi come conseguenza alla manovra sulla struttura associativa, discussa ed approvata dalla Direzione Nazionale nel giugno 2012. Nello specifico le azioni previste in quella sede e tutte incentrate sulla razionalizzazione delle risorse e sulla economicità della gestione, hanno prodotto un contenimento complessivo dei costi del 3,6% (al netto delle spese congressuali) che è stato realizzato prevalentemente nel secondo semestre 2012. Come indicato nel previsionale 2013, l’obiettivo che ci si è posti è quello di raggiungere, alla fine del corrente esercizio, una riduzione dei costi di circa il 10% sul 2011. Nel corso dell’esercizio 2012 il collegio dei Revisori si è regolarmente riunito ed ha effettuato le verifiche di rito come risulta dai verbali. La situazione patrimoniale espone le seguenti risultanze: Descrizione Importi 2012 Attività 12.203.797,71 Passività 12.226.187.55 Perdita d'esercizio 22.389.94 Partite di giro 1.162.460.39 Mentre il conto economico espone: Descrizione Importi 2012 Entrate 7.475.214,40 Uscite 7.497.604,24 Perdita D'esercizio 22.389,94 Continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 Assemblea dell’Alleanza e Delegati Legacoop in programma il 26 giugno L’intervento di Giuliano Poletti, presidente Legacoop e Alleanza Cooperative Italiane Sarà un evento che, per la massiccia presenza di cooperatori e la qualificata rappresentanza delle istituzioni, rappresenterà un momento essenziale per dare ancora più forze e visibilità al progetto di una rappresentanza unitaria del movimento cooperativo. Lo ha detto il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, riferendosi all’Assemblea dell’Alleanza delle Cooperative Italiane in programma mercoledì 26 giugno a Roma. “L’Assemblea” -ha sottolineato Poletti“vedrà la presenza di 2.000 cooperatori e la partecipazione di una nutrita e qualificata rappresentanza del Governo, a cominciare dal Presidente del Consiglio Letta e dal Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato; sarà la prima, vera Assemblea pubblica dell’Alleanza e costituirà un momento di svolta, in quanto renderà esplicito, di fronte ai cooperatori, alle istituzioni ed alle forze sociali presenti, che il progetto di un’unica organizzazione di rappresentanza del movimento cooperativo è un progetto che sta andando avanti”. Raccomandando a tutti il massimo dell’impegno per assicurare una piena riuscita di un’iniziativa che potrà agevolare il percorso unitario, Poletti ha ricordato che essa si colloca quasi in concomitanza con la costituzione di una nuova centrale, la UE Coop, da parte di Coldiretti. “Un atto” -ha detto il Presidente di Legacoop- “che non possiamo ignorare, compiuto da un’organizzazione che ha un consolidato insediamento sul territorio ed una forte capacità di lobby, che testimonia di una volontà anacronistica di frammentazione della rappresentanza e che, anche per questo, costituisce per noi uno stimolo ad affermare il valore dell’unità e, di conseguenza, ad accelerare il processo di realizzazione del nostro progetto”. Poletti ha inoltre ricordato che in queste settimane sta andando avanti il percorso di costruzione dei coordinamenti regionali del- Primo piano ACI l’Alleanza -il 7 giugno in Emilia Romagna, poi in Piemonte ed in Abruzzo- e che l’obiettivo che si sta perseguendo è quello di avere, entro la fine dell’anno, coordinamenti in tutte le regioni e di “creare, a livello nazionale, un ‘contenitore’, riconoscibile anche giuridicamente, che consenta di agevolare e rendere più efficace il passaggio alla struttura federata: è un tema condiviso ed all’ordine del giorno dell’Alleanza che speriamo di condurre in porto nei tempi previsti”. Dopo aver ricordato che il 26 giugno, nel pomeriggio, si svolgerà anche l’Assemblea dei Delegati Legacoop, così come previsto dallo Statuto, Poletti è passato ad una valutazione dei rapporti dell’Alleanza con il nuovo Governo. “L’interlocuzione con il nuovo esecutivo” -ha detto- “è frequente e siamo stati più volte consultati su temi quali l’IMU, il rifinanziamento della CIG in deroga, il decreto sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione: un fatto che ci dimostra come l’Alleanza delle Cooperative sia, nei fatti, un interlocutore riconosciuto dalle istituzioni, e che, comunque, ci pone Legacoop Settori l’esigenza di affrontare una grande mole di lavoro”. Ma Poletti ha anche indicato l’esigenza di rendersi promotori di proposte, al Governo ed al Parlamento, che spostino l’asse dell’attenzione dalle emergenze attuali anche ad una visione di prospettiva, senza la quale è difficile immaginare un futuro di sviluppo per il Paese. “Se continueremo ad affrontare i problemi secondo l’ottica consueta di spesa pubblica e di tasse” -ha detto il Presidente di Legacoop- “non risolleveremo il Paese da questi anni di crisi: occorre ripensare il ruolo dello Stato, il suo modo di essere e di agire, chiedendo che stia al fianco dei cittadini che vogliono organizzarsi per dare risposte ai loro bisogni; reclamare con forza la necessità di una società più solidale e più equa”. E l’atteggiamento, ha chiarito Poletti, non può essere quello esemplificato dallo slogan scelto da Rete Imprese Italia nella sua recente Assemblea: “adesso tocca a voi”. “Qui non si tratta di trovare un colpevole, ma di assumerci tutti delle responsabilità, di partecipare ad uno sforzo durissimo e di indicare vie diverse da quelle già sperimentate per consentire all’Italia di riprendersi”, ha detto il Presidente di Legacoop, sottolineando l’importanza di avere istituzioni che funzionano, di promuovere il lavoro per i giovani (annunciando, a tale proposito, che la Presidenza di Legacoop ha deciso di definire un progetto specifico), di portare avanti un confronto serrato con l’Europa per allentare i vincoli del patto di stabilità. “Ma deve essere chiaro, e noi lo stiamo dicendo anche nelle occasioni di incontro col Governo” -ha concluso Poletti- “che oltre ad occuparsi del contingente, occorre avere un’idea di prospettiva, di quale modello di sviluppo vogliamo costruire per il futuro del Paese”. Territori Imprese Sondaggio 5 EMILIA ROMAGNA Nasce l’Alleanza delle Cooperative Italiane della regione >> Emilia Romagna Semplificare il sistema e dare più forza alle imprese cooperative e con esse al Paese: nasce con questo obiettivo l’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia Romagna, coordinamento regionale tra Agci, Confcooperative e Legacoop, tre organizzazioni cooperative che complessivamente rappresentano un universo composto da quasi 3.600 imprese, 3.160.000 soci e 250.000 addetti con un fatturato di oltre 45 miliardi di euro. Il 7 giugno a Bologna sono stati nominati gli organismi unitari regionali: il Comitato esecutivo, con 60 componenti, venti per associazione; la Presidenza, composta da nove persone, tre per associazione; il presidente, che per il primo anno sarà Paolo Cattabiani, e due co-presidenti: Massimo Coccia e Massimo Mota. “Il nuovo organismo – ha dichiarato il presidente di Agci regionale, Massimo Mota, aprendo i lavori dell’Assemblea costitutiva dell’Alleanza – avrà l’importante funzione di coordinare l’azione di rappresentanza nei confronti della Regione, delle Istituzioni locali e delle parti sociali”. “L’Alleanza inoltre – ha affermato il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Massimo Coccia – svolgerà un ruolo di promozione e sviluppo per i territori e le comunità locali in cui operano le cooperative associate. L’unità cooperativa infatti è un valore che prevede la partecipazione e la corresponsabilità dei territori per unire le diversità e raggiungere un modello comune di cooperazione da proporre al Paese”. “Questa Alleanza – ha ricordato Paolo Cattabiani, presidente Legacoop Emilia Roma- Primo piano ACI Legacoop Settori gna – costituisce un buon esempio di semplificazione che non si limita a proporre nuovi assetti organizzativi interni, ma intende porsi come elemento riconoscibile nei confronti dell’esterno”. “A tale proposito – ha proseguito Cattabiani – abbiamo avviato un percorso che supera le antiche differenze verso la costruzione di un’identità comune basata su un’interpretazione univoca dei valori cooperativi a partire dal significato dello scambio mutualistico per arrivare sino ai modelli imprenditoriali”. “Dopo aver costituito l’Alleanza regionale sarà la volta delle ACI territoriali e settoriali – ha concluso Cattabiani. Dal 1° gennaio 2014 le tre associazioni dovranno iniziare a cedere dei ‘pezzi di sovranità’ all’Alleanza”. Giuliano Poletti, presidente nazionale dell’Alleanza delle Cooperative italiane, ha ricordato come “questo nuovo soggetto possa interpretare al meglio le necessità dei cittadini consentendo loro di essere protagonisti della propria vita e mettendo la grande storia della cooperazione al servizio della nazione e del suo sviluppo”. Intervenendo all’Assemblea, l’Assessore regionale alle Attività Produttive Giancarlo Muzzarelli ha espresso soddisfazione per la nascita dell’Alleanza che senza dubbio potrà rafforzare ulteriormente il contributo che il sistema cooperativo – attraverso valori quali la responsabilità sociale e la mutualità – può offrire al superamento della crisi ed allo sviluppo dell’Emilia Romagna. Territori Imprese Sondaggio AUDITORIUM CONCILIAZIONE, Via della Conciliazione 4 ROMA - 26 GIUGNO 2013 ORE 10.00 Assemblea nazionale Relazione introduttiva Giuliano Poletti, presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Partecipa On. Enrico Letta, presidente del Consiglio dei Ministri ORE 14.30 Assemblea nazionale dei Delegati Legacoop 14,30 Apertura dei lavori Letizia Casuccio, Presidente Assemblea nazionale dei Delegati 14.40 Relazione introduttiva e rendicontazione delle attività associative Giorgio Bertinelli, Vice Presidente Vicario Legacoop Nazionale 15.00 Interventi 16.00 Presentazione nuovo portale Legacoop nazionale 16.40 Conclusioni Giuliano Poletti, Presidente Legacoop Nazionale Il termine dei lavori è previsto per le ore 17.00 Legacoop >> Legacoop >> Generazioni Legacoop 7 LEGACOOP Giuliano Poletti: “Nella tesi di Pertini centrale il tema dell’equità” Si è svolta il 12 giugno, alla Camera dei Deputati, la presentazione della tesi inedita di Sandro Pertini “La cooperazione”. “E’ straordinario notare – commenta Giuliano Poletti, presidente di Legacoop Nazionale – come in questa tesi di laurea sia stata fatta una precisa comparazione a livello internazionale. Ne scaturisce la consapevolezza di una dimensione che non è solo nazionale. La voglia di confrontarsi in un contesto più ampio. Una sollecitazione a studiare e cercare nuove soluzioni ”. Al centro di molti passaggi il tema dell’equità. “C’è una esplicita volontà di contestare le teorie economiche di quel tempo – prosegue Giuliano Poletti -. Pertini mette in primo piano il concetto che le cooperative hanno come primo compito l’equa distribuzione della ricchezza tra coloro che partecipano a produrla. Tra il capitale e i lavoro, tra i lavoratori all’interno della stessa impresa. E’ un tema modernissimo che ci ricorda come troppo spesso ci dimentichiamo di mettere al centro l’equità nel dibattito odierno”. Sandro Pertini fu presidente della Camera dei Deputati per due legislature consecutive, dal 1968 al 1976. “Abbiamo riportato Sandro Pertini alla Camera, un simbolo delle istituzioni, ricordando l’importanza che le istituzioni hanno nel rappresentare il bene comune – commenta Gianluigi Granero, presidente di Legacoop Liguria - . Abbiamo colto questa occasione per dire con forza che la cooperazione è al lavoro per un futuro migliore. Pertini l’ha definita storicamente portatrice di innovazione. E’ stato così e siamo convinti che possa essere così anche nel futuro” Primo piano ACI Legacoop Settori Oltre a Granero e Poletti sono intervenuti: Silvano Bozzo, presidente di Ames; Sebastiano Tringali, curatore del volume; Fabio Fabbri, docente di Storia Contemporanea all’Università Roma Tre. Il 19 giugno seguirà una nuova conferenza sulla tesi di Pertini al Circolo De Amicis di Milano. GENERAZIONI LEGACOOP Il 25 giugno Assemblea del coordinamento Giovani L’Assemblea di Generazioni – Legacoop si terrà il 25 Giugno, alle ore 15:00, presso la Sala Basevi di Legacoop Nazionale, via A. Guattani 9 - Roma A distanza di un anno dalla costituzione del coordinamento, i giovani si rivedono per quello che diventa un appuntamento annuale importante: l’Assemblea nazionale di Generazioni. Sarà l’occasione per fare il punto sulle attività svolte nel corso dell’anno e su quelle in corso di pianificazione per i prossimi mesi, aprendo così insieme il percorso che porterà al primo evento di Generazioni. Per partecipare è richiesta l’iscrizione sul sito [email protected] Territori Imprese Sondaggio Settori >> Turismo responsabile 8 TURISMO RESPONSABILE >> Legacoop Turismo A Lampedusa “Festa del turismo responsabile e dei diritti umani” >> Legacoopsociali Con la presentazione del programma delle attività, tenutasi il 10 giugno a Roma presso la sede della Legacoop, ha preso ufficialmente avvio “Lampedusa. Piacere di conoscerci. Festa del turismo responsabile e dei diritti umani” che si terrà a Lampedusa dal 22 al 29 giugno prossimi. “Questa manifestazione, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, è il frutto di tanti semi che dal 2006, da quando abbiamo messo piede sull’isola, sono stati gettati. Qui la solidarietà è insita nella stessa natura dell’isola, posta al centro del Mediterraneo e ammantata da mille problemi: di natura economica, sanitaria, umanitaria. Amnesty cerca di costruire con l’isola e i suoi abitanti un programma di azioni nel tentativo di risolvere le mille emergenze che quotidianamente si palesano. Anche in questa occasione, le iniziative che intraprenderemo saranno rivolte ai bambini e ai loro genitori, ai rappresentanti della vita civile e, in generale, a tutti gli operatori con incontri, dibattiti e laboratori”. Promotrice della manifestazione, insieme ad Amnesty International, è l’Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile) che attraverso il suo Presidente, Maurizio Davolio, ha evidenziato come Lampedusa sia interessata, durante l’anno, da due flussi: quello turistico e quello migratorio. Come dire, uno gioioso e uno sofferente, ma che entrambi coinvolgono la popolazione locale la cui solidarietà è divenuta simbolo di un modo di essere naturale e non certo artificiale. L’AITR sarà protagonista giovedì 27 giugno, insieme ad Amnesty International, di un importante Convegno sul Turismo Responsabile e i Diritti Umani. Benché i promotori siano l’Aitr e Amnesty Iternational, la manifestazione è una iniziativa congiunta e vede protagonisti anche l’Arci, Legambiente, Ibby Italia, l’Ecpat e il Cts tutti impegnati in tematiche diverse che però trovano la sintesi in un programma unico di eventi. Carlo Testini, Coordinatore Nazionale per le Politiche Culturali dell’Arci, dopo aver accennato alle diverse problematiche attinenti alla solidarietà, ai diritti umani e alla sostenibilità che affliggono l’Isola, ha dichiarato che la manifestazione rappresenterà >> Turismo Primo piano ACI Legacoop Settori l’ultima fase del progetto “Mediterranean Networking: step one Lampedusa” della rete italiana della Fondazione Anna Lindh, iniziato nel 2012.“Nel corso della manifestazione, ha dichiarato, terremo una serie di laboratori che avranno come obiettivo principale quello di mettere a punto gli strumenti più idonei da utilizzare quando occorre far ricorso ad un dialogo comune fra culture diverse. La Fondazione Anna Lindh è organizzata in reti nazionali e questo progetto che viene portato all’interno del programma, coinvolgendo gli aderenti alla rete italiana tende, in pratica, a costruire percorsi su temi specifici che sull’Isola sono molto importanti e che spaziano dalla progettazione europea all’informazione, passando per l’arte e la gastronomia”. Se c’è un protagonista di questo evento che a Lampedusa si sente di casa, questo non può essere che Legambiente il cui rappresentante, Sebastiano Venneri, della Segreteria Nazionale, non ha avuto difficoltà nel dichiarare che “si tratta di un appuntamento corale che ci dà l’occasione di presentare l’aspetto migliore dell’Isola. Di casa, precisa, perché siamo noi a gestire quella Spiaggia dell’isola dei Conigli, ritenuta la più bella spiaggia del mondo. Dopo anni difficili, di grande conflittualità, riteniamo oggi di aver sconfitto l’abusivismo e il degrado che nel passato hanno cercato di mettere le mani su quei luoghi e abbiamo saputo coniugare il buon turismo con elementi di straordinaria naturalità come la nidificazione delle tartarughe. Oggi, possiamo affermare che hanno avuto ragione gli abitanti che hanno eletto sindaco la persona che ha gestito con sapienza per tanti anni quella spiaggia e che più di altre ha saputo scommettere su uno sviluppo di qualità. Gli appuntamenti saranno diversi e spazieranno da visite in luoghi insoliti ad incontri con le diverse rappresentanze della comunità locale”. Affascinante l’iniziativa di Ibby Italia che porterà sull’Isola un primo quantitativo di libri occorrente per dar vita ad una Biblioteca per ragazzi. “Quando abbiamo presentato il pro- Territori Imprese Sondaggio Settori 9 getto, dopo essere venuti a conoscenza che sull’Isola vivevano 600 bambini di nazionalità italiana che non avevano mai avuto cognizione di cosa fosse una biblioteca, ha dichiarato Deborah Soria, Vice Presidente dell’organizzazione, si è palesata la consapevolezza che a Lampedusa non ci sono ancora neanche strutture di accoglienza pensate per i minori in arrivo che trattati, contro ogni convenzione, indistintamente al pari degli adulti. Una biblioteca, centro dedicato all’infanzia e agli strumenti per lavorare con i minori è stato accolto con il favore e l’entusiasmo di tutti i nostri partner internazionali.” Parlando di diritti umani e di turismo sostenibile, l’apporto di Ecpat, da sempre impegnata contro lo sfruttamento sessuale dei bambini nei viaggi e nel turismo, è risultato fondamentale. Yasmin Abo Loha, Coordinatrice della Sezione Italia, ha parlato di “esperienza di qualità e di un modo nuovo di affrontare certe tematiche”, dichiarandosi certa che “la realtà di Lampedusa costituirà motivo per iniziare un nuovo percorso di sensibilizzazione per affrontare il nostro problema”. L’intervento di Laura Ravazzoni, in rappresentanza del CTS (Centro Turistico Studentesco), si è aperto purtroppo, con la brutta notizia del danneggiamento operato da alcuni sconsiderati al centro recupero tartarughe di Linosa. “Un atto, ha precisato la Ravazzoni, che annulla l’attività dei nostri volontari e che non trova giustificazione alcuna. Abbiamo sempre svolto attività di tutela dell’ambiente e dello sviluppo turistico e continueremo a farlo. La manifestazione rappresenterà l’occasione per riproporre le nostre tematiche e soprattutto per riaffermare il nostro operato”. LEAGCOOP TURISMO L’esecutivo ospitato a Città del Mare L’Esecutivo di Legacoop Turismo si è riunito a Città del Mare, il 6 giugno, gentilmente ospitato dalla società Gruppo Turistico Mediterraneo. Oltre all’incontro con i responsabili del progetto STEEP, sono stati affrontati vari temi di Primo piano ACI importanza strategica: la situazione di ACI Turismo a seguito del primo incontro di insediamento dell’Esecutivo; la decisione in merito all’edizione 2013 della BITAC, in cui sono in competizione le offerte di Firenze, Bari, Sassari e Bolzano; il prossimo Bando sulle reti di impresa; l’iniziativa denominata “Pennabilli”. Il responsabile Maurizio Davolio ha riferito anche sul protocollo firmato come AITR con Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana, sulle vicende della Fitus e ricordato il convegno di Cerreto Alpi. L’Esecutivo ha deciso di elaborare idee per la partecipazione all’eventuale Bando sulle reti di impresa, che può costituire una opportunità per rafforzare la collaborazione fra le cooperative turistiche ed eventualmente l’integrazione in contesto ACI Turismo. La riunione dello Steering Committee è stata seguita da un incontro di Danny Silva e Serena Ianniello, responsabili del progetto STEEP, con l’Esecutivo di Legacoop Turismo, cui hanno preso parte anche Roberto La Marca, Riccardo Vannini, Matteo Ragnacci, Silvana Frau, Pino Porcedda, Filippo Parrino e i rappresentanti di alcune cooperative siciliane. L’incontro ha consentito di discutere di aspetti tecnici del portale, costi, impegni, regole, sistema di prenotazione, commissioni. Entro il mese di giugno si definirà l’assetto della compagine societaria. TURISMO All’Auditorium di via Rieti, a Roma, si è tenuto il 7 giugno il convegno celebrativo del Cinquantenario della costituzione del BITS, Bureau International du Tourisme Social, oggi OITS. Vi hanno preso parte i soci italiani di OITS assieme al Presidente di OITS Jean Marc Mignon e al Direttore Charles Etienne Belanger. La delegazione di ACI Turismo era costituita da Lanfranco Massari, Maurizio Davolio, Fabrizio Pozzoli, Debora Violi, Maurizio Forchini. Le relazioni principali sono state tenute da Jean Marc Mignon, dal presidente di FITUS Benito Perli, da Norberto Tonini, che è stato dieci anni presidente del BITS, Luigi Pallotta Presidente di FITEL; sono inoltre intervenuti rappresentanti delle Regioni, del Dipartimento Turismo, dei sindacati e delle associazioni di categoria. Il convegno ha messo a fuoco alcuni seri problemi, come gli effetti della crisi sulle vacanze degli italiani, l’assenza di una politica del Governo per il sostegno della domanda, la storica sottovalutazione del turismo nelle politiche nazionali. Il convegno è stato preceduto da un incontro fra i dirigenti di OITS e i soci italiani, che ha consentito di presentare le attività principali di OITS: il progetto STEEP, l’avvio della costituzione di OITS Europa, il consolidamento di OITS Africa, il grande evento previsto a San Paolo nel 2014 organizzato da OITS America, il Cinquantenario di OITS previsto a Blankenberge ai primi di ottobre Nell’ultima riunione del progetto STEEP nasce il partenariato L’ultima riunione dello Steering Committee del progetto europeo STEEP (Social Tourism European Exchange Platform) si è tenuta il 5 giugno, a Città del Mare, con la partecipazione di tutti i partner: OITS, Floreal, UNAT, ENAT, Segittur, Legacoop, Siena Hotel Promotion. La riunione ha permesso di avviare la costituzione dell’Associazione senza scopo di lucro di diritto belga che gestirà il portale Calypso, dedicato al turismo sociale (giovani, senior, famiglie a basso reddito, persone con disabilità). La promozione del portale è già iniziata da mesi e si registra grande interesse in tutta Europa. Il progetto si concluderà il 30 giugno, i successivi sei mesi saranno dedicati alla raccolta delle adesioni di partner e membri e ai test sul portale. Legacoop, che è stato uno dei partner del progetto, non potrà, per ragioni di natura statutaria, entrare nella compagine societaria che gestirà il portale, ma altri soggetti di area cooperativa potranno aderire, in particolare i consorzi di cooperative turistiche. Il Responsabile Turismo di Legacoop Maurizio Davolio ha assicurato l’impegno dell’organizzazione per la promozione e lo sviluppo del portale. Legacoop Settori OITS e i suoi soci italiani celebrano il Cinquantenario del BITS Territori Imprese Sondaggio Settori 10 in concomitanza con il Forum Europeo del Turismo Sociale, la funzione dell’Alleanza cui aderiscono 20 Università di 12 paesi e della Rete delle autorità regionali e locali, che conta 30 membri di 8 paesi. LEGACOOPSOCIALI Al via la newsletter del quotidiano online “nelpaese.it” Continua il viaggio di nelpaese.it, il quotidiano on line di Legacoopsociali. A poco più di sei mesi dal suo arrivo sul web nei prossimi giorni parte la newsletter di aggiornamento periodico su fatti, news, storie, video e approfondimenti pubblicati. Nei primi 5 mesi del 2013 il portale ha superato quota 30mila visite, con poco meno della metà di visitatori unici. Obiettivo per la prossima stagione: incrementare il traffico e la produzione di buona informazione che viene dalla cooperazione sociale. Per iscriversi alla newsletter basta cliccare la voce in alto a destra sulla home page di www.nelpaese.it Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori >> Lombardia 11 LOMBARDIA >> Liguria Accordo sulla detassazione contribuzioni produttività 2013 >> Marche Legacoop, Confcooperative, AGCI e CGIL CISL e UIL della Lombardia hanno sottoscritto un accordo — allegato in copia - stipulato in base all’accordo quadro intervenuto a livello nazionale tra le medesime associazioni, che consente alle cooperative operanti nella regione di poter attuare, a determinate condizioni, lo sgravio fiscale sulle retribuzioni corrisposte a titolo di produttività. Com’è noto, a differenza degli anni passati, per il 2013 la normativa - DPCM 22 gennaio 2013 - ha stabilito che lo sgravio fiscale in questione possa essere concesso solo a fronte della corresponsione ai importi a titolo di produttività che derivano dalla contrattazione aziendale o territoriale, prevedendo altresì che gli accordi anzidetti, al fine di una loro ricognizione, debbano essere depositati presso le locali Direzioni territoriali del lavoro. Oltre all’accordo deve essere depositata anche una autodichia razione di conformità dell’accordo alle disposizioni della legge. Con l’accordo regionale in oggetto si sono sostanzialmente garantite alle cooperative che non hanno al loro interno rappresentanze sindacali (RSA o RSU) due possibilità: 1 Applicare direttamente l’agevolazione fiscale in oggetto, ma solo in relazione alle voci retributive erogate a fronte di prestazioni lavorative diverse da quelle rese in osservanza degli orari di lavoro applicati in azienda. Vale a dire tutte le retribuzioni corrisposte a seguito di variazione di orario (straordinario e supplementare, introduzione, o modificazione, del lavoro notturno, a turni, festivo etc.) che in qualche modo siano riconducibili ad incrementi della produttività. La cooperativa dovrà poi dare comunicazione alle associazioni stipulanti l’accordo in oggetto in merito alla detassazione praticata. 2 Stipulare accordi aziendali in materia, con l’assistenza di rappresentanti di Legacoop direttamente con le strutture territoriali di CGIL CISL e UIL, che in questo caso sopperiscono all’assenza delle rappresentanze sindacali aziendali. >> Emilia Romagna >> Toscana >> Abruzzo >> Sicilia >> Mantova >> Alessandria >> Latina >> Bari Primo piano ACI Legacoop Settori La normativa prevede che l’agevolazione si concretizzi nell’applicazione dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali nella misura del 10% e trova applicazione per i lavoratori che nell’anno 2012 non abbiano avuto un reddito di lavoro superiore a Euro 40 mila. “La Cooperazione”, tesi di laurea di Sandro Pertini Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Mercoledì 19 Giugno a Milano, presso il Circolo di Via De Amicis 17, alle ore 20.30, si terrà la presentazione della tesi di laurea di Sandro Pertini dal titolo “La Cooperazione”, discussa nel 1924 all’Istituto di Scienze Sociali ”Cesare Alfieri” di Firenze. Interverranno Mario Artali, Presidente Circolo De Amicis Francesca Balzani, Assessore al Bilancio - Comune di Milano Luca Bernareggi, Presidente Legacoop Lombardia Gianluigi Granero, Presidente Legacoop Liguria Sebastiano Tringali, Curatore del volume Umberto Voltolina, Fondazione Sandro Pertini Moderatore: Mattia Granata – Storico LIGURIA Legacoop Lega Pesca chiede lo stato di calamità Legacoop Lega Pesca Liguria, in collaborazione con la ricerca scientifica, sta raccogliendo i dati per presentare domanda alla Regione affinché ponga in essere le necessarie procedure per proclamare lo stato di calamità per i gravi danni che il comparto della pesca subisce a seguito della sovrabbondanza di tonni nel Mar Ligure. Questi grossi pelagici danneggiano le reti degli operatori ittici e spesso provocano la totale perdita del pescato. Essendo lo stato di calamità una condizione conseguente al verificarsi di eventi naturali calamitosi di carattere eccezionale che causano ingenti danni alle attività produttive, Legacoop Lega Pesca Liguria ritiene che ci siano gli estremi per procedere a riguardo. Territori Imprese Sondaggio Territori 12 I dati scientifici degli ultimi anni dimostrano che il Mar Ligure è caratterizzato da una smisurata e sproporzionata presenza di tonni che comporta una minaccia ed alterazione dei cicli biologi marini. I pescatori in questi anni si sono visti imporre vincoli dalla Comunità Europea che, sebbene inadeguati alle caratteristiche morfologiche del nostro mare, hanno rispettato perché imposti in virtù di una salvaguardia delle risorse marine. Il risultato di queste scellerate forzature, non basate su dati scientifici, è che il Mar Ligure è “proprietà” esclusiva dei tonni che non consentono ai pescatori di catturare altre specie ittiche. Situazione che si aggraverà a seguito dell’ulteriore sospensione delle catture accessorie imposta dalla CEE che avrà effetti devastanti sull’intero ciclo biologico marino. Ogni habitat ha caratteristiche proprie. Le politiche gestionali “globalizzate” di questi anni hanno fallito: è illogico applicare le medesime misure per la salvaguardia delle risorse ittiche al Mare di Gibilterra, al Bosforo, all’Adriatico, al Golfo del Leone e al Mare Ligure. Ciò comporta danni irreparabili e quello che sta succedendo in Liguria ne è la prova. Ci si potrebbe domandare se questi vincoli comunitari siano forse dettati da pressioni economiche di importanti paesi extra U.E. (detentori di parte del debito pubblico europeo) cui non si applicano questi disposizioni e le cui unità da pesca si possono vedere al largo del nostro mare. “Certo i tempi in cui i nostri antenati chiamavano il Mar Mediterraneo “Mare Nostrum” sono lontani, ma Legacoop Lega Pesca Liguria e i suoi associati non accettano che diventi “Mare Alterorum”“ - afferma Barbara Esposto Responsabile Servizi Legacoop Lega Pesca Liguria. EMILIA ROMAGNA Sisma, online gli impieghi dei fondi raccolti con “Un’ora vale due” È stato presentato da Legacoop Emilia Romagna il rapporto sugli impieghi dei fondi raccolti con la campagna UN’ORA VALE DUE, promossa dalle Centrali Cooperative e dalle Organizzazioni sindacali. Le donazioni, giunte al Fondo Cooperativo Terremoto Emilia, hanno superato gli 880mila euro e sono Primo piano ACI state destinate al finanziamento di progetti mirati alla ricostruzione e alla realizzazione di servizi destinati alle persone e alle famiglie colpite dal sisma che, un anno fa, ha interessato le province di Bologna, Ferrara, Mantova, Modena e Reggio Emilia. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dei tanti lavoratori e soci delle nostre Cooperative, che hanno donato l’equivalente di un’ora di lavoro. In tanti casi anche più di un’ora; moltissimi quelli che hanno donato l’intera giornata. I contenuti del rapporto sono visibili in http://unoravaledue.legacoopemiliaromagna.it/. Paolo Cattabiani, in occasione della sua nomina a Presidente dell’ACI dell’Emilia Romagna, ha voluto ringraziare i lavoratori e i soci delle tante Cooperative italiane che hanno contribuito alla raccolta dei fondi, dando prova di solidarietà e fiducia. Sempre Cattabiani, ha inviato una lettera ai Presidenti delle cooperative aderenti a Legacoop Emilia Romagna, perché la gratitudine dell’organizzazione giunga a tutti i soci e lavoratori che hanno contribuito alla raccolta dei fondi. Legacoop Servizi, “Bene sblocco di 420 mln. per beni e servizi sanità” «Finalmente una boccata di ossigeno per le imprese, in particolare quelle cooperative, fornitrici di beni e di servizi alla Sanità dell’Emilia-Romagna e ad alta intensità di lavoro»: è questo il commento del presidente di Legacoop Servizi Emilia-Romagna, Alberto Armuzzi, alla decisione della giunta regionale che ha sbloccato 420 milioni di euro destinati a ripianare una parte dei ritardati pagamenti. «È un primo passo che va nella direzione di normalizzare i rapporti tra imprese fornitrici e Pubblica amministrazione – prosegue Armuzzi –. Mi auguro che l’iter nelle Commissioni e nell’Assemblea legislativa sia rapido e porti presto all’approvazione della delibera, almeno prima della pausa estiva». Armuzzi si rivolge anche alle altre Regioni invitandole a prendere esempio, qualora già non abbiano approvato delibere analoghe, dall’Emilia-Romagna e mettano a disposizione delle imprese le risorse dovute: «Sarebbe un buon contributo – chiosa il presidente di Legacoop Servizi – per la te- Legacoop Settori nuta dell’occupazione, un fattore che le cooperative stanno tutelando con grande rigore e facendo sacrifici importanti». MARCHE Gianfranco Alleruzzo è il nuovo Presidente di Legacoop Gianfranco Alleruzzo è il nuovo presidente di Legacoop Marche. E’ stato eletto, all’unanimità, dalla direzione regionale della Centrale cooperativa, che associa oltre 300 imprese, con 230 mila soci, 11.430 addetti, un fatturato di 1.600 milioni di euro. Alleruzzo, 53 anni, originario di Fano (Pu), residente a Urbino, è presidente della cooperativa sociale Labirinto di Pesaro dal 2000 e vicepresidente di Legacoop Marche dal 2011. Subentra a Mauro Angelini, che ha guidato Legacoop Marche negli ultimi due anni. “Auspico di poter dare alla mia nomina un valore per tutta la nostra organizzazione e per tutte le nostre associate – ha detto Alleruzzo ringraziando i cooperatori che lo hanno votato -, per un impegno e un cammino da fare insieme nell’affrontare le conseguenze e la pressione di questa crisi durissima. Una tensione che le nostre imprese subiscono quotidianamente e su cui dobbiamo lavorare in condivisione per costruire opportunità per la cooperazione”. Alleruzzo ha sottolineato che la sua presidenza sarà “in continuità con l’operato della precedente” e con “il documento di mandato approvato dall’Assemblea congressuale del marzo 2011” e ha annunciato che “entro l’anno, si svolgerà l’assemblea dei delegati, un confronto su quanto fatto finora e su quali azioni portare avanti per la crescita delle cooperative”. Alleruzzo Territori Imprese Sondaggio Territori 13 ha spiegato, in quella circostanza, “sarà opportuno un confronto sia sul tema della governance di Legacoop sia sull’evoluzione, anche nelle Marche, dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, l’associazione creata con Agci e Confcooperative”. Accanto a questi temi, secondo Alleruzzo,“Legacoop Marche, come tutte le associazioni di categoria, ha l’obbligo di rapportarsi con le cooperative sempre più in termini di servizi, necessari al miglioramento della gestione d’impresa e dell’organizzazione manageriale e competitiva. Fra questi servizi, fondamentale sarà quello del credito, per favorirne l’accesso attraverso lo strumento regionale del Confidicoop Marche e nazionale del Coopfond”. Fra i temi focali per le cooperative, secondo Alleruzzo, “c’è, inoltre, la necessità di utilizzare lo strumento dei Fondi strutturali comunitari e di partecipare, quindi, all’attuale fase di concertazione così come d’incrementare la presenza ai tavoli decisionali regionali e territoriali sulle politiche economiche e sociali”. Alleruzzo ha, quindi, ricordato che “proprio nel welfare, come cooperazione, ci stiamo giocando una partita importante. Emerge la necessità di continuare a sensibilizzare gli Enti locali sull’appropriatezza degli appalti, che vengono sempre più affidati a cooperative spurie, che praticano cioè tariffe a ribasso e, soprattutto, non applicano il contratto di lavoro”. La cooperazione, inoltre, “può dare una spinta importante alla riforma socio-sanitaria regionale dove già ha un ruolo determinante nella gestione dei servizi”. Legacoop Marche, ha aggiunto Alleruzzo, “lavorerà anche per la promozione delle cooperative di giovani, a breve nascerà Generazioni, il coordinamento regionale dei cooperatori sotto i 40 anni d’età, e per le politiche di genere, due temi centrali anche nell’uscita dalla crisi economica”. Alleruzzo ha dato appuntamento a tutti i cooperatori alla prossima direzione regionale di fine mese. Alla direzione Legacoop Marche ha partecipato Giancarlo Ferrari, direttore nazionale Legacoop, che ha annunciato la nomina di Stefania Serafini, attuale direttore di Legacoop Marche, a commissario di Legacoop Molise. TOSCANA Consumatori Distretto Tirrenico per le buone pratiche ambientali Nel 2009 l’Associazione Cooperative Consumatori Distretto Tirrenico e la Regione Toscana hanno sottoscritto un Accordo di Programma volto a valorizzare le buone pratiche ambientali nel mondo della cooperazione di consumo. Obiettivo: ridurre l’impatto ambientale di queste attività attraverso una articolata serie di azioni, comportamenti, scelte industriali. A quattro anni dalla firma di quell’Accordo, l’ACCDT presenta i risultati concreti fin qui raggiunti in Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia, in termini di minore produzione dei rifiuti, contenimento degli imballaggi, raccolte differenziate, produzione di energia da impianti fotovoltaici, attivazione di progetti di solidarietà e riduzione di sprechi, minore produzione di CO2. Risultati tangibili che ci spingono ad andare avanti nella strada intrapresa. Programma 9.45 Introduzione del Presidente Legacoop Toscana, Stefano Bassi 10.15 Presentazione risultati dell’Accordo di Programma Regione Toscana-Coop, Maurizio Baldi, Responsabile Risorse Ambientali Unicoop Firenze 10.45 Interventi Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana Alessandro Martini, Direttore Caritas Firenze Alberto Irace,Amministratore Delegato Publiacqua Paolo Regini, Presidente Publiambiente Stefano Bruzzesi, Presidente Ag. Recupero Risorse 12.30 Conclusioni Anna Rita Bramerini, Assessore all’Ambiente Regione Toscana ABRUZZO questi i temi al centro del dibattito del Seminario sulle Cooperative di Comunità che si è svolto, il 5 giugno presso la Camera di Commercio di Pescara, e ha visto la partecipazione di circa 30 persone tra sindaci, presidenti di cooperative e cittadini. “L’obiettivo delle Cooperative di Comunità è di scongiurare la scomparsa dei piccoli borghi e dei servizi che rendono vivibile una località” ha affermato Ivan Stomeo, Sindaco di Melpignano, all’apertura dei lavori. Melpignano, assieme alla Rete Imprese Cooperative Ambientali di Penne, vanta un’esperienza importante nel panorama delle Cooperative di Comunità cha sta facendo da apripista per altre realtà leccesi e nazionali. Al seminario, tra gli altri, ha partecipato il Presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, che ha animato il dibattito con proposte importanti: la gestione, da parte delle comunità, dei contributi volti al finanziamento delle fonti di energia rinnovabili, la gestione dello smaltimento dei rifiuti e dell’acqua pubblica. Il sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso, nel raccontare l’esperienza vestina ha evidenziato come dal protagonismo dei cittadini di una comunità derivi una responsabilità condivisa del bene comune che crea sviluppo e crescita economica nel paese. Ha partecipato al dibattito anche il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Giovanni D’Amico, che ha evidenziato come le Cooperative di Comunità possano costituire una risposta importante per una regione come l’Abruzzo caratterizzata dalla presenza di piccoli comuni. Il Vice Presidente del Consiglio Regionale ha anche dichiarato che presenterà un Disegno di Legge regionale sulle Cooperative di Comunità che recepirà la proposta di Legacoop Abruzzo. Ha concluso il dibattito il Presidente di Legacoop Abruzzo, Fernando Di Fabrizio il quale ha evidenziato l’importanza delle Cooperative di Comunità in termini di tutela del territorio, occupazione, innovazione e sostenibilità. Di Fabrizio ha anche rinnovato l’impegno dell’Associazione nel sostenere le Amministrazioni Comunali che si fanno promotrici della costituzione di tali cooperative . Il protagonismo dei cittadini per rilanciare i piccoli borghi La centralità delle persone, la collaborazione, il soddisfacimento dei bisogni della comunità: Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 14 SICILIA hanno realizzato e continueranno a realizzare autonomamente”. Nasce “Agrinsieme Sicilia”, l’accordo interassociativo MANTOVA Al via venerdì 14 giugno la prima Festa dei Circoli Cooperativi Nasce “Agrinsieme Sicilia”, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative siciliane di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare). La decisione di realizzare anche nell’Isola l’accordo interassociativo che qualche mese fa ha dato vita ad Agrinsieme a livello nazionale, è stata presa il pomeriggio del 6 giugno nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione dei vertici siciliani delle cinque organizzazioni. Nel corso del vertice è stato nominato coordinatore il presidente regionale della Confagricoltura, Francesco Natoli che, analogamente a quanto accade a livello nazionale, resterà in carica per la durata di un anno, assicurando così per il futuro che la copertura a rotazione da parte degli altri vertici delle associazioni aderenti al patto interassociativo. Con “Agrinsieme Sicilia” si realizza l’unificazione delle strategie della maggioranza della rappresentanza agricola. Il coordinamento si propone come interlocutore unitario nei confronti della politica regionale e prima decisione assunta ieri pomeriggio è la redazione di un documento che nei prossimi giorni verrà presentato al governo regionale per il tramite dell’Assessore al ramo, Dario Cartabellotta. Per Natoli (Confagricoltura), Moschella (Cia), Occhipinti (Legacoop Agroalimentare), Argentati (Fedagri-Confcooperative), Basciano (Agci-Agrital), “Agrinsieme Sicilia è un nuovo modello di rappresentanza nato per segnare una netta discontinuità rispetto alle logiche di frammentazione che spesso in passato hanno caratterizzato il mondo agricolo e che, senza annullare, ma anzi esaltando le singole storie, patrimoni di valori, costituisce un valore aggiunto rispetto a quanto le singole organizzazioni Primo piano ACI Prenderà il via venerdì 14 giugno, per proseguire poi fino a domenica 16, la prima Festa dei Circoli Cooperativi organizzata sul nostro territorio. Otto circoli cooperativi hanno organizzato 3 giorni di festa per sottolineare l’importanza della rete circolistica e il ruolo fondamentale della cooperazione nel territorio. Abbiamo intervistato Ezio Volpi, presidente del Circolo La Fratellanza di Castellucchio e consigliere regionale dell’Associazione Circoli Cooperativi della Lombardia, per farci raccontare il senso e gli obiettivi di questa festa, che ha avuto il patrocinio del Comune di Porto Mantovano e che si svolgerà presso la Bocciofila di Montata Carra. ALESSANDRIA Coop, arriva “Pane quotidiano” e “Pane libero”, fatto dei detenuti “Pane quotidiano” e “pane libero”, si chiamano così le pagnotte biologiche sfornate nel carcere di San Michele. A dare la notizia è il quotidiano La Stampa. Se ne producono 300 chili al giorno, per un totale di circa 10 tonnellate al mese. Ideatrice del progetto è la cooperativa Pausa Cafè, mentre Eataly e la Coop delle regioni Piemonte, Liguria e Lombardia lo commercializzano. Dalla fine del mese, il pane si potrà acquistare anche alla Coop di Alessandria e i punti vendita, 24 nel Nord Italia, raddoppieranno. Il pane, lievitato naturalmente da farine piemontesi macinate a pietra, rispetta tutti gli standard di lavorazione ecososteni- Legacoop Settori bili. Al momento i panificatori sono 5 detenuti, ma diventeranno una decina nel giro di qualche mese, e a insegnare loro questa antica arte è il maestro Giovanni Mineo. LATINA Consegna attestati dei corsi di formazione per cittadini rifugiati Giardinieri, baristi, pizzaioli, cuochi. Sono loro, cittadini nigeriani fuggiti dalla guerra in Libia, sbarcati a Lampedusa e rifugiati nei centri delle cooperative Astrolabio e Il Quadrifoglio, ad essere stati premiati alla fine dei corsi di formazione. Circa 30 nigeriani hanno così potuto integrarsi con la comunità attraverso corsi di formazione con stage remunerato. I più meritevoli tra loro sono stati premiati nella cerimonia di consegna degli attestati, svoltasi lo scorso 5 giugno presso l’Istituto agrario San Benedetto di Borgo Piave a Latina. Davanti ad una tavola preziosamente imbandita, colorata da raffinate composizioni floreali e piatti degni del migliore chef (tutto realizzato dai cittadini rifugiati), si sono alternati i saluti del Dirigente scolastico del San Benedetto, Nicola Di Battista e del presidente Legacoop Latina, Emiliano Scinicariello. Numerose le autorità presenti: il consigliere regionale Enrico Forte; l’assessore comunale alle Politiche sociali e Pari opportunità, Marilena Sovrani; Il dirigente Ufficio politiche scolastiche della Provincia, Vincenzo Mattei. Lo stesso Ministro dell’Integrazione, Cecilie Kyenge, ha inviato il suo saluto ed apprezzamento per l’iniziativa, rammaricata di non poter partecipare personalmente. Il presidente della cooperativa Astrolabio, Pio Maria Federici insieme alla coordinatrice Pina Vallerotonda, “anima” del percorso formativo degli allievi, dopo aver raccontato brevemente l’esperienza maturata, hanno invitato l’assessore Sovrani a consegnare gli attestati. Commovente il ringraziamento dei premiati che in inglese, francese o arabo, hanno espresso la loro gratitudine, regalando sorrisi indimenticabili. Questa iniziativa, ad alto valore sociale, è soltanto una delle tante e destinata a non finire qui. Infatti la cooperative Astrolabio ha Territori Imprese Sondaggio Territori 15 preso contatti con diverse aziende agricole del territorio e con varie agenzie interinali, per proseguire nell’integrazione dei cittadini rifugiati, avvalendosi del supporto qualificato di Legacoop. BARI Inaugurato il primo pub della legalità gestito dalla coop sociale CAPS Un luogo di ritrovo e del riscatto sociale. Si chiama «Artes cafè» ed è il primo pub no profit della cooperativa sociale C.A.P.S., con il progetto «Io non dipendo». E’ stato inaugurato il 3 giugno 2013, nel centro storico del capoluogo pugliese, in piazza Mercantile al civico 35, all’insegna della “giustizia, legalità e uguaglianza”. Una Bottega-Café della legalità e dei diritti, con il sostegno della Regione Puglia, del Di- Primo piano ACI partimento Dipendenze Patologiche, del Comune di Bari e di Fondazione con il Sud “Finis Terrae”, di cui Legacoop Puglia è partner, in collaborazione con importanti enti no profit quali Libera Terra, Emergency, Unicef e Made in Carcere. Obiettivo: l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate con un’offerta di prodotti enogastronomici provenienti anche da terre confiscate alla mafia, associando la vendita di oggetti e gadget solidali. Artes Café, tuttavia, non sarà solo un luogo dove deliziare il palato con piatti tipici della tradizione pugliese, ma un punto di incontro, una fucina di idee, arte e cultura. “Una goccia d’acqua nell’oceano dell’ingiustizia, un faro della legalità nella lotta alle mafie”. Nonché un luogo di incontro e di scambi culturali: saranno organizzate, infatti, conferenze, presentazioni, concerti musicali, piccole mostre d’arte. “Uno spazio per le persone che hanno voglia di parlare e co- Legacoop Settori struire legalità”. La Cooperativa Sociale C.A.P.S., in particolar modo, si occuperà della formazione del personale impiegato, per sensibilizzare l’utenza (soprattutto i giovani tra i 20 e 40 anni) al saper bere con moderazione, a comprendere la differenza tra uso e abuso, a conoscere l’importanza delle gradazioni alcoliche e dei rischi connessi derivanti da un mix scorretto. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Fondazione Unipolis >> CMB >> CMC 16 FONDAZIONE UNIPOLIS Presentato al Senato l’Atlante delle mafie, primo di una trilogia >> Coopsette >> I Briganti di Cerreto >> Nordiconad >> CIR Food >> Apofruit >> Coscoop >> Coop Liguria >> Coop Lombardia >> Alpha Beta Piccadilly >> Cosema >> Librerie.coop “Sono sicuro che quest’opera costituirà un utile strumento per capire meglio le origini, le ragioni del radicamento e i suoi elementi costituitivi… e ci aiuterà a riconoscere, raccontare ed a contrastare la mafia, i mafiosi ed i loro complici”. Con queste parole il Presidente del Senato Pietro Grasso ha espresso il suo apprezzamento intervenendo alla presentazione de “L’Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura”, che si è svolta giovedì 6 giugno a Roma nella Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” – Sala degli Atti parlamentari. Nell’incontro, promosso dalla Fondazione Unipolis e dall’editore Rubbettino, in occasione della pubblicazione del primo volume di una trilogia curata da Enzo Ciconte, Francesco Forgione e Isaia Sales, il numeroso pubblico presente ha potuto ascoltare – oltre ai curatori – anche le riflessioni di Giuseppe Pignatone – Procuratore della Repubblica di Roma, Pierluigi Stefanini – Presidente del Gruppo Unipol e di Unipolis, e Santo Della Volpe – Direttore di Liberainformazione. Unipolis sostiene il progetto editoriale complessivo dell’Atlante, che sarà articolato in tre anni, con la pubblicazione dei successivi due volumi nei prossimi due anni. Una scelta che si inserisce all’interno di un più vasto impegno della Fondazione per promuovere una cultura diffusa della legalità, della sicurezza e della giustizia sociale. zione in calo, contrazioni degli investimenti e crollo dell’occupazione, continua ad aggravarsi la situazione finanziaria sia per le difficoltà di accesso al credito che per i mancati pagamenti delle opere eseguite. In questo quadro, il risultato raggiunto da CMB nel 2012 si presenta positivo nonostante un leggero calo registrato rispetto alle previsioni, mostrando parametri di sostenibilità finanziaria in linea con gli indici presentati dalle imprese più virtuose del settore. CMB chiude l’esercizio 2012 con i ricavi gestionali a 565 milioni di euro, un utile netto prima delle imposte a 5 milioni e un patrimonio di oltre 200 milioni. L’apporto dei soci, attraverso il conferimento di capitale, risulta stabile a 33 milioni, grazie alla politica attuata in sede di bilancio di destinazione dei dividendi ad aumento del capitale sociale. Il Gruppo CMB occupa circa 850 unità: il contesto di gravissima crisi del settore è stato affrontato con l’attivazione di ammortizzatori sociali. Nel contesto di difficoltà sono comunque proseguite le attività di sviluppo dell’organizzazione e delle competenze, tramite un piano formativo di oltre 10.000 ore complessive, caratterizzato per un forte impegno sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro e della gestione ambientale, oltre all’introduzione del nuovo sistema informativo in ambito amministrativo e allo sviluppo professionale delle risorse più giovani. Nel 2012 si è conclusa la realizzazione di importanti opere quali l’Ospedale Sant’Anna di Ferrara, dove i trasferimenti delle degenze sono stati accelerati dal sisma dello scorso maggio, la Clinica Ostetrica dell’Ospedale San Luca Careggi a Firenze, il parcheggio Novi Park a Modena, la Torre del Gruppo Unipol a Bologna e quelle di Porta Nuova a Milano. CMB Assemblea, il bilancio 2012 presentato ai soci La crisi economica e finanziaria sta producendo effetti negativi in particolar modo sul settore costruzioni. Oltre a volumi di produPrimo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 Sul piano commerciale il 2012 si chiude con un valore di acquisizione lavori di circa 400 milioni di euro in Italia e 20 milioni all’estero, non tenendo conto del Macrolotto della Salerno - Reggio Calabria, il cui contratto è stato firmato nei primi mesi del 2013. Il portafoglio ordini complessivo della cooperativa si mantiene intorno a 2.900 milioni compresi i servizi in concessione a valle delle operazioni di project financing. Tra le acquisizioni più significative del 2012 si segnalano i primi appalti legati a lavori post terremoto in Emilia, la ristrutturazione di un palazzo storico in via del Tritone a Roma, prossima sede di Rinascente, e l’Ospedale San Gerardo di Monza in project finance. L’Assemblea dei Soci si è tenuta sabato 8 giugno, presso la sede centrale della cooperativa a Carpi. Sono intervenuti Paolo Buzzetti Presidente ANCE, Alberto Marri Vicepresidente Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Walter Schiavella Segretario Generale della FILLEA - CGIL. CMC La cooperativa di Ravenna vince gara per tunnel in Shanxi, Cina Ancora cantieri in Cina per CMC Ravenna. Il principale gruppo cooperativo delle costruzioni batte la crisi italiana con l’internazionalizzazione. E’ stato firmato il contratto per la commessa vinta da Cmc nella Provincia dello Shanxi, nell’Alta Cina. Il progetto consiste nella realizzazione di un tunnel in TBM da roccia, doppioscudata, diametro di scavo 4,1 mt. La lunghezza del tunnel e’ di km 23,6. da ricoprirsi con segmenti prefabbricati. L’ importo, solo parte CMC, è di circa EI :R 43 milioni (valore complessivo EUR 60 milioni). Su questo progetto Cmc utilizzerà una TBM Seli “Universale’. che, come noto, presenta le caratteristiche innovative, rispetto ad una TBM tradizionale, di avere una forma conica e di essere più corta; ciò al fine di migliorare la capacità. della macchina di sopravanzare tratti di galleria con materiale spingente. Il socio locale,“Sinohydro Engineering Bureau N. 4”, si occuperà della produzione dei segPrimo piano ACI menti prefabbricati e dell’esecuzione di alcuni tratti in tradizionale. Cmc eseguirà le installazioni di sua spettanza ed altrettanto farà il partner locale. Il Cliente è lo “Shanxi Water Resources”, Branch provinciale del Water Resources Ministry Cinese. II periodo di esecuzione è di 45 mesi ad iniziare dall’ordine inizio lavori, più un anno di periodo di garanzia per eventuali difetti costruttivi dell’opera. COOPSETTE La cooperativa di costruzioni ristruttura il proprio debito Coopsette ristruttura il debito mediante accordi conclusi con i propri creditori, ai sensi e per gli effetti, di cui all’art. 182 bis RD 267/1942, realizzando così il programma prospettato il 6 febbraio scorso, al momento della presentazione della domanda prenotativa di concordato. Il ricorso per l’omologazione degli accordi conclusi con i creditori è stato depositato presso il Tribunale di Reggio Emilia in data 6 giugno 2013, quindi nei termini concessi dal medesimo Tribunale in seguito alle richieste di Coopsette di concessione (e proroga) di un periodo di tempo per trovare una soluzione al proprio indebitamento. Con il deposito di quest’ultimo ricorso, cessa pertanto la sottoposizione della Cooperativa al procedimento pre concordatario iniziato nel mese di febbraio del corrente anno e si apre la procedura (di carattere non concorsuale) prevista dall’art. 182 bis RD 267/1942. Gli accordi conclusi da Coopsette con i propri creditori sono circa 1300 e riguardano crediti di natura finanziaria (verso banche ed altri finanziatori), verso fornitori (prestatori di beni e servizi), nonchè verso soci e lavoratori. Nell’ambito degli stessi accordi – ed in particolare in quelli conclusi con il ceto bancario – è prevista la concessione di nuova finanza ed il mantenimento delle linee di credito in essere in favore della Società. Complessivamente la percentuale del debito ristrutturato – calcolata cioè sull’importo aggregato dei debiti di Coopsette resi oggetto dei predetti accordi ex art. 182 bis L.F. - si aggira intorno all’80% dell’indebitamento totale della Società: risultato, questo, oggettivamente positivo (la soglia stabilita dalla legge Legacoop Settori è pari al sessanta per cento del monte debiti), e che evidentemente non sarebbe stato possibile senza la fattiva collaborazione manifestata dal ceto creditorio (considerato in tutte le sue articolazioni), che ha guardato alla Società, ed ai piani che la stessa si è data per la risoluzione della sua crisi, in modo severo, ma sempre costruttivo e fiducioso. Coopsette - ancora assistita dagli advisors finanziari (Bain & Company) e legali (Sutich Barbieri Sutich Studio Legale) che l’hanno seguita nel processo di ristrutturazione del suo debito - si accinge ora a compiere ogni attività necessaria per ottenere, nei tempi più brevi possibili, l’omologazione degli accordi che ha concluso e per dare esecuzione ai propri piani di risanamento e sviluppo. “Desidero esprimere la soddisfazione di Coopsette per l’importante risultato ottenuto – dichiara il Presidente Fabrizio Davoli – che non era affatto scontato ed è stato raggiunto anche grazie alla disponibilità di larga parte dei creditori, siano essi istituti di credito, fornitori o gli stessi soci della Cooperativa. Ora siamo impegnati per concretizzare il percorso di risanamento e rilancio dell’impresa, a partire, nell’immediato, dal miglioramento dell’efficienza e dalla globale riduzione dei costi. Per affrontare in modo competitivo i mercati di maggiore prospettiva verranno perseguite politiche di partnership, a partire dai rapporti con altre grandi imprese cooperative, sia in aree più strettamente industriali, sia in campi strategici come le concessioni autostradali e i lavori all’estero. Il risultato ottenuto in questi mesi ci rende fiduciosi sulla capacità di Coopsette di risalire rapidamente la china e di avviare un percorso di sviluppo sostenibile nel tempo.” I BRIGANTI DI CERRETO Convegno “Le comunità per lo sviluppo delle aree interne” Grande entusiasmo e interventi di alto livello al convegno di Cerreto Alpi organizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia, in concomitanza con il decennale della cooperativa di comunità “I Briganti di Cerreto”, il convegno “Le Comunità per lo sviluppo delle Aree interne. La Cooperativa è una comunità: la cooperazione come presidio del territorio Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 lo sviluppo delle aree interne. Le cooperative rappresentano la risposta giusta ai problemi delle comunità locali: l’offerta dei servizi di base, la realizzazione di posti di lavoro, la ricerca di opportunità per creare reddito, molto spesso in una logica di multifunzionalità e di complementarietà nelle attività svolte. Dal convegno è emersa con forza la proposta di ripetere l’iniziativa con cadenza annuale, per fare il punto sulle realizzazioni e sulle acquisizioni, per scambiare le esperienze e per creare reti e forme di collaborazione. montano”. L’iniziativa è stata condotta da un effervescente ma competente Patrizio Roversi. Pubblico attentissimo e numeroso, che ha contribuito a fare di Cerreto Alpi la capitale del turismo di comunità. Sono intervenuti Enrico Bini, presidente della Camera Commercio di Reggio Emilia, Paolo Bargiacchi, Sindaco del Comune di Collagna, Pier Luigi Saccardi, vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Luca Farina (I Briganti di Cerreto), Oreste Torri (Valle dei Cavalieri di Succiso), Giuseppe Fontana (Vivere Sologno), Sergio Fiorini (Alti Monti di Civago), Andrea Daprà (Reference srl – Val di Fiemme), Renato Farina, dei Briganti di Cerreto, Davide Marino dell’Università degli studi del Molise – CURSA, Giuliano Poletti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Flavia Coccia, Struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, Lanfranco Massari, presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Turismo, Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, Adriana Paternoster, vicesindaco del Comune di Rabbi (TN), Marina Mattarei, Presidente Famiglia Cooperativa Val di Rabbi e Val di Sole, Daniele Pieiller, Associazione VALP della Val Pelline, Maurizio Davolio, presidente di Aitr e responsabile nazionale di Legacoop Turismo. A sorpresa è intervenuto anche Giovanni Lindo Ferretti. Ha concluso i lavori Maurizio Melucci, assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna. E’ seguito un pranzo con tutti i partecipanti al convegno e la comunità di Cerreto Alpi. In questa bellissima giornata da tutti è emerso un giudizio estremamente positivo sul convegno, che ha messo in rilievo il ruolo straordinario delle comunità e della cooperazione per Primo piano ACI NORDICONAD Fatturato 2012 a +2,8%. E nel 2013 in arrivo sei nuovi punti vendita Malgrado il difficile 2012 per il calo dei consumi, il fatturato del gruppo Nordiconad raggiunge quota 1.454 milioni di euro ((+2,8 per cento rispetto all’anno precedente) e un incremento di 39 milioni (+2,8 per cento) rispetto all’anno precedente, realizzato con 457 punti di vendita presenti in Liguria (Genova, Imperia e Savona), Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna (Bologna, Ferrara, Modena) e nella provincia di Mantova. In Trentino-Alto Adige opera dal 2004 con l’associata Dao nelle province di Bolzano e di Trento. “Siamo riusciti a raggiungere – dichiara il presidente di Nordiconad, Aldo Pisano – buoni risultati malgrado la contrazione dei consumi. Il gruppo opera con 496 soci imprenditori e 5.741 dipendenti, di cui 5.312 nella rete di vendita (91 i nuovi occupati). Inoltre abbiamo consolidato la nostra quota di mercato, salita all’8,4 per cento. L’utile netto ammonta a 10,5. In questi periodi difficili continuiamo a mettere al centro della nostra attività i consumatori con i quali abbiamo un rapporto privilegiato, cercando di garantire qualità e riduzione dei costi della loro spesa”. Nel piano di sviluppo per l’anno in corso ci sono 6 nuovi punti di vendita, per una superficie complessiva di 4500 mq, un nuovo distributore di carburanti e gli interventi di razionalizzazione delle strutture logistiche e riqualificazione della rete supermercati e ipermercati con un investimento economico complessivo di 32,8 milioni di euro. Nell’anno 2012 nel territorio Ligure e Basso Legacoop Settori Piemonte ha aperto a marzo un nuovo Supermercato Conad di 1500 mq. all’interno del nuovo Centro Polinfunzionale “Le Officine” di Savona, un concentrato di innovazione , funzionale, ricco di servizi e con un’offerta merceologica di primissimo piano all’interno di una cittadella del commercio e dell’artigianato, sorta dal recupero e bonifica dell’area che fu della Metalmetron. “Per il prossimo triennio l’obiettivo rimane quello di sostenere e sviluppare le vendite della rete associata – spiega il direttore di Nordiconad Liguria e basso Piemonte, Giorgio Rocca - migliorandone il posizionamento competitivo e aumentando la produttività/mq. In più, ci sarà un rafforzamento dei concept di vendita, come le parafarmacie e si incrementerà il livello d’eccellenza nell’area dei freschi, con attività di formazione, specifici piani di lavoro, divulgazione delle buone pratiche e maggiore competitività nel prezzo. Poi un aumento della quota vendita del prodotto a marchio Conad per incrementare di un punto percentuale la quota di mercato ogni anno”. Nordiconad ha un forte radicamento territoriale e ciò fa sì che il sostegno alle economie locali sia un punto qualificante delle sue attività. Nel 2012, assieme a 576 fornitori ha sviluppato un fatturato di 107 milioni di euro – con una crescita di 10,5 milioni di euro (+10,9 per cento) rispetto all’anno precedente. La ricaduta sulle economie locali è stata positiva e resa possibile, oltre che dalla collaborazione con tante aziende del territorio, anche dal buon rapporto con le istituzioni locali. “I nostri punti vendita sono gestiti da imprenditori che mantengono un forte legame con il territorio – sottolinea Paolo Michelis, presidente di ANCD Liguria e Piemonte –E’ una cultura che ci contraddistingue, che guarda al passato con grande attenzione, ai valori dei fondatori. Ed che si proietta verso il futuro sapendo che il nostro futuro è strettamente legato a queste comunità”. CIR FOOD Non solo mensa. Sul web una nuova idea di ristorazione Fare cultura della ristorazione è sempre stato il pallino di CIR food, un’azienda cooperativa Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 mare e fare chiarezza sulle dinamiche che più incidono sul mangiare pubblico per migliorarne la qualità. A tal fine la creazione della sezione “Pubblicamente a tavola”, in sinergia con il portale www.ilgiornaledelcibo.it, di cui siamo editori”. APOFRUIT con 40 anni di esperienza, capace di preparare ogni giorno 200.000 pasti per le scuole italiane Da qui è nata l’idea di riprogettare il sito istituzionale, in cui poter trasferire le informazioni e conoscenze sulle attività di ristorazione collettiva e commerciale, offrendo anche contenuti di qualità sul mondo dell’alimentazione fuori casa e sull’impegno per la salute, l’ambiente, i bambini. Quindi un nuovo sito pensato per gli utenti: chi da oggi naviga su www.cir-food.it può trovare già in home page sezioni dedicate agli enti pubblici e privati, ai consumatori, ai soci e ai giornalisti in modo da velocizzare le ricerche e poter attivare percorsi seguendo la propria area di interesse. Per fare alcuni esempi, l’ente pubblico può trovare il racconto delle ultime attività svolte e la bacheca virtuale Dicono di noi con opinioni e commenti di chi già conosce l’impresa cooperativa, mentre la mamma che vuole più informazioni sull’alimentazione dei bambini ha a disposizione una sezione con ricerche e curiosità. Inoltre, nell’area a loro dedicata i giornalisti possono scaricare immagini e nella sezione soci sono consultabili aggiornamenti sulle iniziative sociali attive. In ogni sezione sono presenti contenuti multimediali: grande spazio è stato, infatti, dato alle immagini, attraverso le quali raccontiamo la nostra storia, le persone e il nostro impegno quotidiano. Il nuovo sito web di CIR food, orientato all’interazione con gli utenti, sarà implementato e potenziato nei prossimi mesi con nuovi contributi e notizie, iniziative gastronomiche, giochi e sondaggi rivolti ai consumatori. “In generale, – commenta Giuliano Gallini, Direttore Commerciale e Marketing CIR food - con questo nuovo sito web, CIR food si propone di svolgere, sempre più, anche on line un ruolo attivo per sensibilizzare sull’importanza di una corretta alimentazione, e inforPrimo piano ACI Bilancio 2012, conferimento in calo del 9% e ricavi in crescita del 10% Dal 4 all’8 giugno si sono svolte le Assemblee di area dei soci di Apofruit Italia per l’approvazione del bilancio 2012 e per la presentazione del listino di liquidazione dei prodotti invernali. Il conferimento 2012, che rappresenta il 93% dei volumi trattati dalla cooperativa, è stato pari a 198.482 tonnellate di prodotti ortofrutticoli (-9% sul 2011) conferiti dai 3.400 soci produttori sparsi in diverse regioni italiane. Il totale dei ricavi è arrivato a 204,9 milioni di euro (+10,6% sul 2011) e la gestione evidenzia un utile netto di 450.000 euro (erano 180.000 nel 2011). A livello consolidato –la cooperativa controlla la Mediterraneo Group Spa consortile, Canova srl e Vivitoscano srl– il valore della produzione ha raggiunto i 245 milioni di euro (erano 223 nel 2011) con un utile netto di 511.000 euro. Il patrimonio netto del gruppo ha raggiunto 103,9 milioni di euro, a riconferma di una grande solidità patrimoniale. Per quanto riguarda la liquidazione della frutta invernale, dopo un 2011 decisamente negativo, i risultati per i produttori appaiono buoni. Il conferimento dei prodotti è sceso dalle 87.534 tonnellate del 2011 alle 71.541 del 2012 (-18%), ma l’importo liquidato ai produttori è salito da 22,7 milioni a 31,3 milioni di euro (+38% sul 2011) a Legacoop dimostrazione di un andamento positivo che ha interessato quasi tutte le specie invernali. Tra tutte spiccano i kiwi (la liquidazione media della prima categoria oscilla tra i 60 e 62 centesimi di euro a seconda delle aree produttive), le pere Abate Fetel (media della prima categoria 83 centesimi) e le mele Pink Lady (media della prima categoria 76 centesimi). Positivo anche l’andamento di patate e cipolle. «Pur rimanendo attuali gran parte dei problemi del settore –evidenzia Mirco Zanotti, Presidente di Apofruit Mirco– resi ancor più accentuati dalla prolungata fase di recessione economica, ci porta a considerazioni incoraggianti il fatto di poter liquidare a prezzi soddisfacenti la frutta invernale dei nostri soci. Ciò è dovuto ad un andamento di mercato più favorevole, alle quantità di frutta invernale più scarse, ma anche ad una buona gestione della cooperativa». «Le basi della nostra strategia di questi anni –gli fa eco Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit- sono state: innovazione, efficienza gestionale e solidità patrimoniale. Vogliamo continuare su questa strada incrementando ulteriormente la politica di marca (Almaverde Bio e Solarelli sono i due brand su cui s’incentrano le iniziative più note ma il gruppo è impegnato anche su Selenella, Pink Lady, Modi e Made in Blu) e l’export, che dovrebbe arrivare in pochi anni dall’attuale 31% dei nostri ricavi al 40%. In particolare puntiamo sull’oltremare soprattutto con kiwi e mele che, insieme a susine e uva senza semi, saranno alla base della nostra strategia di sviluppo su questi mercati». CONSCOOP Laboratorio di radiobiologia IRSTIRCCS, arrivano i primi risultati Il laboratorio di radiobiologia dell’IRST IRCCS di Meldola comincia a fornire i primi importanti risultati, a un anno di distanza dalla donazione di 140mila euro di Conscoop che ha dato un fondamentale contributo per la sua attivazione. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio delle Cooperative di Produzione Lavoro con sede a Forlì e la Direzione di Legacoop Forlì-Cesena si sono riunite a Meldola per Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 assistere alla presentazione delle ricerche avviate dai professionisti dell’IRST, sotto la guida del direttore scientifico Dino Amadori. All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, il Direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini, il presidente di IRST, Roberto Pinza, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Paolo Cattabiani, il presidente di Legacoop Rimini, Giancarlo Ciaroni e il presidente di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni. «Siamo una realtà da sempre impegnata nel sostenere la miglior qualità di vita per i nostri territori – ha detto Mauro Pasolini, Presidente di Conscoop e di Legacoop Forlì-Cesena - nella consapevolezza che la solidarietà sia un dato non solo etico o morale ma anche industriale, crediamo che la strada dell’impegno sociale intrapresa con l’IRST porti frutti a tutti i livelli, e che vada perseguita». Il Laboratorio di Radiobiologia ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle radioterapie, le interazioni e gli effetti sugli organismi viventi delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Il tutto nel pieno spirito della mission IRST, ovvero promuovere ricerche in grado di produrre risultati immediatamente trasferibili a beneficio del paziente e secondo un modus operandi che coinvolge più professionalità (dal biologo al clinico al fisico). Cuore dell’intenso incontro gli interventi del dottor Antonino Romeo, della dottoressa Anna Tesei e del dottor Rolando Polico (Direttore della Radioterapia IRST) che hanno mostrato risultati e i numerosi obiettivi del Laboratorio di Radiobiologia. In particolare, tra gli altri, i ricercatori e professionisti IRST sono impegnati nella messa a punto di nuovi modelli sperimentali in vitro utili nella valutazione delle attività radianti su tessuto tumorale e sano; nel “disegno” di trattamenti che prevedano l’uso del trattamento radiante in Primo piano ACI associazione con la chemioterapia convenzionale e/o con nuove molecole radio sensibilizzanti. Altro importante focus è quello sulla radioresistenza delle cellule tumorali e le chance offerte dalla medicina rigenerativa per ottenere la riparazione dei tessuti lesi dalle radiazioni. Ad aprire l’ampia parentesi che ha preceduto la sessione del Consiglio, è stato il presidente IRST, Roberto Pinza. Delineato il panorama nel quale l’Istituto si trova oggi a operare, il presidente ha rinnovato i ringraziamenti al movimento cooperativo: «Salutiamo non solo l’importante donazione fatta per il Laboratorio di Radiobiologia ma la continuità con la quale Conscoop sostiene l’IRST; è questa la migliore testimonianza di fronte al mondo che parte importante della società civile ed economica ci sono al fianco». Il Direttore Generale di IRST IRCCS, Mario Tubertini ha rilevato quanto il contributo offerto dalle donazioni come quelle di Conscoop permetta di promuovere con sempre maggior forza gli ambiziosi progetti IRST. Mattia Altini, Direttore Sanitario, ha evidenziato il rilevante impatto scientifico degli studi svolti e il ruolo della società civile e degli attori produttivi per il perseguimento della mission dell’Istituto. A concludere, il professor Dino Amadori, Direttore Scientifico IRST: “Quella odierna è una preziosa occasione per far comprendere come l’IRST sia un luogo dove nascono idee; idee che per crescere hanno bisogno del sostegno di tutti e di ampio respiro internazionale”. COOP LIGURIA Con il Comune di Genova per il restauro del Pallio di San Lorenzo Cinque euro per restaurare un centimetro quadrato del Pallio bizantino di San Lorenzo, donato a Genova nel XIII secolo dell’imperatore d’Oriente Michele VIII Paleologo. Servono infatti 40mila sottoscrittori – questo il numero dei quadratini in cui il prezioso tessuto è stato virtualmente diviso – per contribuire a salvare un’opera straordinaria che rappresenta un vero e proprio monumento della storia genovese e un elemento di identità per tutta la città. Il Comune di Genova e Coop Liguria promuovono “Mecenate con 5 euro”, una cam- Legacoop Settori pagna di raccolta fondi aperta a tutta la cittadinanza per il restauro del prezioso tessuto, che presenta gravi problemi di degrado e ha bisogno di un profondo intervento. Attualmente si trova, per l’avvio dell’intervento, all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e tornerà – grazie anche alla generosità dei cittadini – a far parte del percorso del Museo di Sant’Agostino tra due anni. Ancora una volta, dunque, il Comune di Genova e la più grande cooperativa della Liguria, radicata ed impegnata socialmente sul territorio, uniscono le forze per stimolare i cittadini a diventare protagonisti della salvaguardia delle opere d’arte, che sono un patrimonio di tutta la comunità genovese e ligure. Le modalità di partecipazione sono molto semplici: attraverso la vendita di coupon nei propri supermercati e ipermercati, Coop Liguria invita soci e clienti a sostenere la speciale campagna per salvare il prezioso drappo in seta, donato alla città di Genova nel 1261 dall’imperatore d’Oriente Michele VIII Paleologo, per il sostegno ricevuto nella riconquista di Bisanzio. Il tessuto, considerato un capolavoro unico per la straordinaria quantità di informazioni che fornisce sulla storia di Genova e dell’Impero Bizantino, è di qualità ineguagliabile e fu realizzato dal più rinomato atelier dell’epoca. Coop Liguria, da sempre al fianco delle istituzioni nel sostegno ai principali eventi culturali della città di Genova e di tutta la regione, si impegna a sostenere la campagna e a sensibilizzare i propri soci e tutti i clienti affinché ne comprendano appieno l’importanza. In tutti i punti vendita di Coop e Ipercoop di Genova sono già disponibili coupon da 2 o 5 euro, che soci e clienti possono acquistare alle casse per effettuare una donazione a favore del Pallio di San Lorenzo. Per promuovere l’iniziativa, il 7 e l’8 giugno, le sezioni soci genovesi di Coop Liguria, cioè gli orga- Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 nismi territoriali di rappresentanza di tutti i soci Coop liguri, organizzeranno presidi a punto vendita per illustrare gli obiettivi della raccolta fondi e fornire informazioni a soci e clienti. I soci potranno anche devolvere 200 o 500 punti (corrispondenti a 2 e a 5 euro) dalla propria CartaSocioCoop a sostegno di tale iniziativa. Un’ulteriore opportunità per sostenere il restauro del Pallio è offerta agli utenti Coop Voce, che possono donare 1 euro inviando un sms al numero solidale 45575. “In momenti di crisi come quello che stiamo attraversando – dichiara l’assessore alla Cultura e al Turismo Carla Sibilla – servono azioni creative. La campagna “Mecenate con 5 euro” lo è. Tuttavia, l’Amministrazione civica l’ha promossa con convinzione anche per un altro motivo, non meno importante: la cultura rappresenta un formidabile e vitale elemento di formazione, di senso civico e di costruzione di identità collettiva.” “Desidero quindi ringraziare – conclude l’assessore – i tanti cittadini che hanno offerto finora il proprio contributo. Riappropriarci del nostro patrimonio culturale è un segnale importante perché fa sentire le istituzioni unite e partecipate.” “La partnership con il Comune di Genova a favore del restauro del Pallio di San Lorenzo – spiega il presidente di Coop Liguria Francesco Berardini – è una forma innovativa di collaborazione fra Cooperativa e istituzioni, perché mette al servizio della collettività la presenza capillare e il radicamento di Coop sul territorio, nonché la sua rete di oltre 500 soci attivi volontari, impegnati a promuovere tutte le iniziative sociali proposte dalla Cooperativa. Incentivare la fruizione della cultura è parte integrante della missione sociale di Coop Liguria, che non si limita a garantire sostegno economico alle iniziative culturali realizzate dai Comuni, ai principali teatri della regione e a manifestazioni di particolare rilievo, quali il Festival della Scienza o il Premio Andersen, ma è essa stessa promotrice di un programma di attività culturali, mirato alla riscoperta del territorio ligure, dei suoi centri storici e dei suoi musei, denominato Coop Incontri, che conta oltre 800 iscritti. Coop Liguria, inoltre, ha attivato diverse collaborazioni a tutela del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e documentale della nostra regione: dal sostegno al restauro dei cartelami di Castelnuovo Magra, oggi in mostra a PaPrimo piano ACI lazzo Ducale, alla creazione di un sito internet per rendere consultabili gli archivi ecclesiali della Diocesi di Genova, assieme al Museo Diocesano.” La storia del pallio Nel 1261 l’imperatore Michele VIII Paleologo riconquistava Bisanzio grazie al supporto dei Genovesi, che riuscivano così a spodestare l’Impero Latino d’Oriente, prodotto della IV Crociata condotta nel 1204 dai Veneziani. In segno di riconoscenza, l’Imperatore, oltre a grandi privilegi commerciali, donava alla città ligure un pallio in sciamito di seta destinato ad ornare l’altar maggiore della cattedrale di San Lorenzo. L’oggetto Questo prezioso tessuto, di ineguagliabile qualità (sciamito significa “a sei fili”, a indicare la complessità dell’armatura, in genere formata da due orditi e da due o quattro trame) ricamato con sete policrome e con fili d’oro e d’argento, rimase in Duomo fino al 1663, poi venne spostato nel Palazzo dei Padri del Comune, alla metà dell’Ottocento nel Palazzo Tursi, e infine ai primi del XX secolo nel Palazzo Bianco. È stato poi trasferito nel Museo di Sant’Agostino, dove ritornerà a conclusione dei lavori di restauro. Il Pallio narra alcuni episodi e il martirio della vita dei santi Lorenzo, Ippolito e Sisto. La descrizione si svolge su due registri e presenta, al centro del registro superiore, San Lorenzo che introduce l’imperatore bizantino, con l’arcangelo Michele, suo protettore, nella chiesa genovese. Il Paleologo viene posto in stridente contrasto col perfido Decio, imperatore romano persecutore di cristiani e protagonista delle storie rappresentate, assieme ai tre santi martiri. Il pallio genovese costituisce un capolavoro unico nella storia dell’arte, un tessuto prezioso, frutto del lavoro di uno dei migliori atelier tessili del bacino mediterraneo di allora, probabilmente proprio quello del palazzo imperiale di Bisanzio, nel quale la tradizione e l’iconografia greca si fondono con l’apporto di maestranze occidentali, rilevabile – ad esempio – nell’utilizzo della lingua latina e nelle lettere in caratteri gotici. Le maestose dimensioni (circa cm. 377 x 132, che corrisponderebbero, con una discrepanza di un solo centimetro, a 15 palmi genovesi per 5) sono pressoché ineguagliate fra i tessuti consimili conservati e lo rendono degno della massima attenzione fra gli Legacoop Settori esperti di tutto il mondo. Il Pallio è un capolavoro unico al mondo, anche per la straordinaria quantità di informazioni che fornisce sulla storia di Genova, sulla storia dell’Impero Bizantino, sui rapporti fra questi due attori fondamentali nella storia del Mediterraneo, sulla religiosità occidentale e orientale in un momento a metà strada fra scisma e tentata riunificazione delle due chiese, sulle tecniche e sui rapporti fra laboratori. COOP LOMBARDIA Campi di lavoro a Castelvetrano sui terreni confiscati alle mafie Si prevede lo svolgimento di 2 campi di lavoro da espletarsi dal 24 al 30 giugno e dal 9 al 14 settembre. La struttura che ospiterà i campisti sarà “Il nido delle rondini” , bene confiscato alla mafia che sorge nei pressi della spiaggia di Triscina del comune di Castelvetrano. I lavori verranno svolti prevalentemente sul territorio Seggio Torre, anche’esso confiscato alla mafia, nel territorio di Castelvetrano. Le attività previste sono: - piantumazione di alberi d’ulivo; - pulitura del terreno; - spietramento; - costruzione di muretti; - pulitura alberi - vendemmia (se il periodo coincide). I lavori verranno supervisionati ed organizzati da Nicola Clemenza, aderente all’associazione Addio Pizzo, che collabora attivamente con Libera. Il programma completo è consultabile sul seguente link http://www.legacooplombardia.it/public/notizie/Programma%20campi%202013.pdf ALPHA BETA PICCADILLY Aldo Mazza passa la direzione della scuola di lingue a Paul Hammond Il nome di Aldo Mazza e di Alpha Beta Piccadilly in Alto Adige/Südtirol sta per plurilinguismo, convivenza, apprendimento linguistico, comunicazione. In maggio, dopo Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 26 anni dalla fondazione della cooperativa, Aldo Mazza ha passato, nel corso dell’assemblea generale dei soci, la direzione generale a Paul Hammond, già direttore della sede di Bolzano. Mazza continuerà comunque a seguire le vicende della cooperativa come vicepresidente accanto al Presidente Ivo Carli e come direttore delle Edizioni alpha beta Verlag. Il successo di alpha beta piccadilly, come ha ricordato Aldo Mazza nel corso dell’assemblea, ha le sue radici in una serie di valori vissuti come rispetto e lealtà, apertura ideologica e innovazione, nonché la passione per il mondo delle lingue. “La lingua vive nella comunicazione tra le persone, interagendo con il contesto sociale e culturale”, ha sottolineato Mazza, “Questo era ed è il nostro approccio, che ci sembra particolarmente importante in una realtà di compresenza linguistica come l’Alto Adige/ Südtirol.” Alpha Beta Piccadilly fu fondata nel 1987 da un piccolo gruppo di insegnanti ed esperti di lingua. Oggi la cooperativa conta 83 soci. Dalle 2500 ore di insegnamento del primo anno si è arrivati ormai a circa 60.000 ore con 11.000 partecipanti, proposte in 58 località in Alto Adige/Südtirol. Accanto ai classici corsi di lingua, soprattutto di tedesco, italiano e inglese, alpha beta piccadilly si prende cura da sempre anche di gruppi svantaggiati. In questa ottica la cooperativa organizza ogni anno oltre 100 corsi per immigrate/i, attività di Educazione Permanente per i detenuti del carcere di Bolzano e corsi di lingua per persone audiolese. L’innovazione è da sempre un punto di forza di alpha beta piccadilly, sia nella didattica che nei percorsi di apprendimento autonomo, per il quale sono stati sviluppati modelli come il tandem, l’apprendimento online, il centro di autoapPrimo piano ACI prendimento, frequentato ogni anno da migliaia di utenti. L’attività di formazione viene sostenuta da ricerche, aggiornamento insegnanti e lo sviluppo di materiali didattici per l’insegnamento/apprendimento delle lingue. In questo senso lavora anche la Casa editrice Edizioni alpha beta Verlag specializzata su tematiche di glottodidattica, interculturalità, sociolinguistica. La qualità dell’offerta, dei servizi e dell’organizzazione è sostenuta e continuamente sviluppata tramite un efficace sistema di gestione qualità, certificata ISO 9001 e EFQM e EAQUALS, la più importante Associazione europea per la qualità nell’insegnamento delle lingue, di cui alpha beta piccadilly come unica scuola in Alto Adige è membro sin dal 1999. “Anche in futuro vogliamo contraddistinguerci per la nostra professionalità e la qualità delle nostre proposte”, ha sottolineato il nuovo direttore generale Paul Hammond, rivolgendosi ai soci e agli ospiti presenti all’assemblea, “e continueremo a dare risposte creative e innovative agli sviluppi e bisogni nel settore dell’apprendimento e insegnamento delle lingue.” COSEMA Cinque donne alla guida della cooperativa di Vittorio Veneto Un centinaio di socie lavoratrici e, da oggi, anche un cda interamente femminile: questa bella pagina di storia di donne in cooperativa è scritta dalla Cosema di Vittorio Veneto (Treviso), che ha approvato il bilancio 2012 con una tenuta complessiva del fatturato (intorno a 1 milione e 750mila euro), del reddito e dell’occupazione. Attiva da oltre venticinque anni nel settore delle pulizie in Veneto e Friuli Venezia Giulia, la società ha proceduto di recente al rinnovo del consiglio di amministrazione in scadenza. Al vertice, per la prima volta nella storia della cooperativa, per l’appunto tutte donne: Fabiana De Luca (riconfermata presidente), Francesca Condotta (oggi vicepresidente, già in cda come consigliera), Franca Piai (riconfermata consigliera), e due nuove entrate, quella di Asmaa Legacoop Settori Ouaissa e quella di Giulia De Spirt. L’ingresso della prima, cittadina marocchina attenta conoscitrice delle problematiche delle immigrate, garantirà un’importante rappresentanza alle donne straniere della cooperativa, che costituiscono ben un quarto della forza lavoro di Cosema. La nomina della ventitreenne Giulia De Spirt, invece, è un segnale positivo di attivismo anche da parte delle socie più giovani, specie se si considera che, con l’acuirsi della crisi, sono state numerose le ragazze anche fresche di diploma -, che si sono rivolte alla cooperativa in cerca di lavoro. «Gettare il cuore oltre l’ostacolo» ha scelto queste parola la presidente De Luca - quarantasei anni, da ventisei in cooperativa (prima nell’ufficio amministrazione, poi nell’area gestione del personale e ora al suo secondo mandato come presidente) - per esortare “le sue donne” ad andare avanti nonostante il periodo difficile, annunciando come obiettivo minimo per il 2013 il mantenimento di fatturato e redditività, sempre nel rispetto dei diritti delle lavoratrici: «La priorità assoluta è quella di corrispondere regolarmente le retribuzioni ai soci. Anche solo pochi giorni di ritardo - ha spiegato -, specie di questi tempi, possono causare serie difficoltà alle donne della cooperativa». LIBRERIE.COOP “Artisti in vetrina” presenta il duo Con.tatto e il concerto degli EQU Il progetto culturale “Artisti in vetrina”, che si svolgerà per tutto il 2013 presso il Centro Commerciale Ipercoop Lungo Savio di Cesena, prosegue nella sua “variegata” programmazione. Il 16 Giugno una performance dissacrante, sovversiva, altamente provocatoria, che farà riflettere. Protagonisti due attori: Francesca Leoni e Davide Mastrangelo che si potranno quindi incontrare domenica pomeriggio, tra le h18 e le h21 nella vetrina di Librerie.Coop mentre si esibiscono come “dduo con.tatto“ ne LA PIETA’. Assolutamente proibito svelare adesso in cosa consisterà la loro performance, i due attori lasciano la sorpresa e vi aspettano domenica! Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 Segue uno degli eventi più importanti della rassegna: il concerto della band santasofiese EQU: il 22 Giugno h 18,30. La band si è distinta in ambito nazionale per aver creato una musica d’autore dallo spessore altissimo, canzoni mai scontate e dai profondi significati. Una musica trascinante, commuovente, altissima ( autore delle musiche il pianistaV. Crociani, e in alcune canzoni anche F.Gazzè, fratello ed autore del già famoso Max), accompagnata dai testi originali, poetici e visionari del cantante della band, G. Graziani ( in alcuni brani in Primo piano ACI collaborazione con il drammaturgo F. Bellini e F.Gazzè). Gli EQU presentano il loro ultimo album “Un altro me““, che rappresenta il loro terzo lavoro ed il secondo scritto con l’intento di produrre un concept. Si perchè Un altro me è una vera e propria storia, un viaggio, il viaggio di un pittore fallito che si ritrova a fare il barista...una storia da assaporare lentamente, nel silenzio più attento, lasciando il chiasso, la superficialità, la fretta, fuori dal vetro... L’ intero progetto ARTISTI IN VETRINA non è una semplice serie di spettacoli di intratte- Legacoop Settori nimento, ma un vero e proprio percorso culturale mirato a sfatare il pregiudizio discriminante che l’arte e la cultura non rappresentino più dei reali strumenti capaci di rinvigorire il sofferente contesto economico nazionale. L’iniziativa vuole al contempo dare un’ identità riconoscibile e più “umana” a luoghi che oggi rappresentano i sostituti delle piazze di un tempo ( ossia dell’agora greca ), da qui, di conseguenza, l’idea di un luogo come un centro commerciale per ospitare i vari eventi. Territori Imprese Sondaggio e consorzi italiani. Dati in serie storica dal 2003 al 2011 Note Brevi 24 Elementi rilevanti 1) Il confronto operato per gli anni 2003-2011 fra l’andamento del valore della produzione relativorilevanti a 156 grandi cooperative (riferito ai Elementi bilanci singoli) con quello di 2.032 grandi imprese dell’indagine annuale sulle principali 1) Il società confronto operato perdagliMediobanca, anni 2003-moitaliane svolta 2011 fra l’andamento del valore pro- di stra una crescita maggiore perdella il gruppo duzione relativo a 156 grandi cooperative (riferito ai bilanci singoli) con quello di 2.032 grandi imprese dell’indagine ansulle principali società italiane 1 nuale A tale proposito occorre tener contosvolta che il nudamero Mediobanca, mostra una crescita magdelle imprese è comprensivo anche di tutti giore il gruppo di imprese cooperative, queiper soggetti che sono stati oggetto di fusioni e che evidenzia un complessivo incorporazioni daincremento parte delle imprese qui considelderate. 60,0% rispetto al 41,4% fatto regidalle private. 2 strare I bilanci qui imprese considerati sono esclusivamente quelli 2) Nelsingoli, periodo fra il 2003 e il 2011 la crescita non sono compresi i bilanci consolidati. del valore della produzione (lordo e deflazionato) delle 7.377 società cooperative considerate, indica una dinamica di crescita sensibilmente migliore se confrontata con l’andamento del PIL. 3) Le cooperative ed i consorzi dell'area meridionale negli anni 2003-2011 manife3 stano Dati cumulativi di 2.032media societàdel italiane in "Le prinuna crescita 29,1% a cipali società Italiane” Mediobanca edizione 2012. fronte del 46,7% registrato mediamente 4 nel Il cui ammontare complessivo è pari a 41,5 miresto del paese. liardi di €. imprese cooperative, che evidenzia un incremento complessivo del 60,0% rispetto al 41,4% fatto registrare dalle imprese private. CENTRO 2) Nel periodo fraSTUDI il 2003LEGACOOP e il 2011 la crescita del valore della produzione (lordo e deflazio7.871 cooperative e consorzi italiani. nato) delle 7.377 società cooperative consiDatiderate, in serie storica dal 2003 2011 indica una dinamica di alcrescita sensibilmente migliore se confrontata con l’andamento del PIL. 3) Le cooperative ed i consorzi dei bilanci delle imprese italianedell'area AIDA dimeriBudionale negli anni 2003-2011 manifestano 2 reauuna Vancrescita Dijk . media del 29,1% a fronte del Queste società a fine 2011 hanno svilup46,7% registrato mediamente nel resto del patopaese. un volume della produzione comples- sivo pari a 81,9 miliardi di euro. In questa nota sono considerati gli anda- Al fine di contestualizzare e rendere magmenti del valore produzione di 7.377 giormente l’andamento econoIn questa notadella sono considerati gli andamenti delleggibile valore della produzione di cooperative e 494 consorzi ovvero in tutte un così lungo periodo è stato 7.377 cooperative e 494 italiani, consorzi italiani,mico ovvero quelle società mutualistitutte quelle mutualistiche, senza di- adoperato un primodiconfronto, per le soledicooche, senzasocietà distinzione di appartenenza associazioni rappresentanza, cui stinzione di appartenenza ad associazioni perative, fra il Valore della Produzione (lordo sono disponibili i bilanci per una lunga serie storica, a partire dall’anno 2003 e di rappresentanza, di cui sono disponibili i e deflazionato) con l’andamento del PIL nafino al 2011 1. I bilanci sono tratti, come sempre, dall'archivio dei bilanci delle imbilanci per una lunga serie storica, a par- 2 zionale. prese italiane2003 AIDAe di Bureau Van 1. IDijk bi- . Dal grafico I si può osservare come la cretire dall’anno fino al 2011 Queste a fine 2011 dall'archivio hanno sviluppato dellaabbia produzione comlanci sonosocietà tratti, come sempre, scita un dellevolume cooperative avuto un’evoluplessivo pari a 81,9 miliardi di euro. Grafico I : Cooperative confronto Pil e Valore della produzione 2003-2011 (lordo e al netto inflazione) 2003=100 Al fine di contestualizzare e rendere maggiormente leggibile l’andamento ecocoop lordo nomico in unV.P.così lungo periodo è stato operato un primo confronto, per le sole V. P. coop cooperative, fra il Valore della Produzione (lordo e deflazionato) con l’andamento 140 deflazionato del PIL nazionale. PIL Dal grafico I si può osservare come la crescita delle cooperative abbia avuto 130 un’evoluzione migliore se confrontata con l’andamento generale dell’economia del paese espresso dal prodotto interno lordo, soprattutto a partire dal 2006 e 120 per tutti gli anni successivi, durante la fase più acuta della crisi. 150 110 Oltre a questo confronto se ne è operato un secondo, isolando per le cooperative il solo segmento delle grandi imprese il cui andamento 2003-2011 è stato 100 comparato con quello delle principali società italiane analizzate da Mediobanca nella sua indagine annuale 3. Le 90 grandi cooperative individuate sono 156 in tutto, pari al 2,1% del totale di 2004 2005 2007 società 2008 con valore 2009 2010 produzione 2011 quelle2003 qui considerate, ovvero 2006 tutte quelle della Fonte: elaborazioni su dati Centro Studi Legacoop e Aida 4 2011 oltre la soglia dimensionale dei 50 milioni di euro . Grafico II: Andamento Valore della produzione 2003-2011 Confronto Mediobanca - Grandi Cooperative 2003=100 1 170 grandi cooperative mediobanca 160 150 140 130 120 110 100 90 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni su dati Centro Studi Legacoop e Aida Primo piano ACI Il grafico II mostra una sostanziale similitudine, pur con fasi alterne, fra i due gruppi di imprese, tra il 2003 e il 2008, mentre nel 2009 si registra una significativa flesLegacoop Settori Sondaggio sione per le imprese analizzate daTerritori Mediobanca più Imprese ampia rispetto a quanto verificatosi nelle grandi cooperative. Tale divaricazione lascia una distanza che permane negli anni successivi, pur in presenza di una ripresa della crescita a Note Brevi 25 zione migliore se confrontata con l’andamento generale dell’economia del paese espresso dal prodotto interno lordo, soprattutto a partire dal 2006 e per tutti gli anni successivi, durante la fase più acuta della crisi. Oltre a questo confronto se ne è operato un secondo, isolando per le cooperative il solo segmento delle grandi imprese il cui andamento 2003-2011 è stato comparato con quello delle principali società italiane analizzate da Mediobanca nella sua indagine annuale 3. Le grandi cooperative individuate sono 156 in tutto, pari al 2,1% del totale di quelle qui considerate, ovvero tutte quelle società con valore della produzione 2011 oltre la soglia dimensionale dei 50 milioni di euro4. Il grafico II mostra una sostanziale similitudine, pur con fasi alterne, fra i due gruppi di imprese, tra il 2003 e il 2008, mentre nel 2009 si registra una significativa flessione per le imprese analizzate da Mediobanca più ampia rispetto a quanto verificatosi nelle grandi cooperative. Tale divaricazione lascia una distanza che permane negli anni successivi, pur in presenza di una ripresa della crescita a tassi nuovamente molto simili. Nella tabella I viene mostrata la distribuzione per le regioni del numero delle cooperative e dei consorzi insieme alle grandezze economiche da queste espresse nei bilanci 2003 e 2011. L’Emilia Romagna (con 1.200 coop e 120 consorzi)e la Lombardia (con 1.169 coop e 70 consorzi) concentrano il 32,5% del numero complessivo delle società in esame, mentre per incidenza economica l’Emilia Romagna da sola rappresenta il 36,9% del valore prodotto nel 2011 dalle cooperative e il 53,4% di quello dei consorzi. complessivo delle società in esame, mentre per incidenza economica l’Emilia Romagna da sola rappresenta il 36,9% del valore prodotto nel 2011 dalle cooperative e il 53,4% di quello dei consorzi. Tabella I : Distribuzione regionale di coop e consorzi (valori in €) REGIONI Piemonte Valle d'Aosta Liguria Lombardia Trentino-A. A. Veneto Friuli-V. G. Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Totale complessivo N° COOP 405 17 151 1.169 343 664 182 1.200 521 123 191 446 108 19 294 300 50 53 345 796 7.377 V.P. 2003 2.377.385.600 24.609.278 667.812.842 4.846.538.533 2.316.736.724 4.189.434.542 1.024.381.526 17.909.663.348 4.792.940.262 1.928.156.864 1.251.460.620 1.471.319.411 566.739.883 44.081.614 697.353.710 730.573.850 112.065.565 140.869.115 1.059.152.353 921.445.198 47.072.720.838 V.P. 2011 3.524.067.764 26.208.631 1.182.521.115 6.795.917.952 3.424.444.728 7.077.791.660 1.177.530.684 25.122.474.702 7.485.785.262 2.960.038.098 1.993.918.489 2.028.084.840 714.310.824 77.923.317 887.467.670 879.867.960 138.511.893 133.561.926 1.315.194.190 1.062.614.725 68.008.236.430 % 48,2 6,5 77,1 40,2 47,8 68,9 15,0 40,3 56,2 53,5 59,3 37,8 26,0 76,8 27,3 20,4 23,6 -5,2 24,2 15,3 44,5 N° CONSORZI 23 0 9 70 29 49 12 120 59 8 20 32 11 1 6 7 5 5 14 14 494 V.P. 2003 163.739.602 0 58.820.578 1.055.789.688 997.896.350 475.683.111 184.050.924 3.538.102.795 680.007.759 31.197.390 176.411.233 222.331.397 41.951.550 916.937 39.074.985 13.503.257 9.451.363 21.851.787 48.347.957 13.223.355 7.772.352.018 V.P. 2011 237.364.688 0 77.215.707 1.491.035.394 1.625.071.967 820.325.924 239.962.473 7.463.245.502 1.189.144.043 64.462.979 197.702.881 312.348.652 39.439.007 1.488.414 71.654.704 18.527.259 17.059.195 29.652.518 71.989.248 14.506.801 13.982.197.356 % 45,0 31,3 41,2 62,8 72,5 30,4 110,9 74,9 106,6 12,1 40,5 -6,0 62,3 83,4 37,2 80,5 35,7 48,9 9,7 79,9 Fonte: elaborazioni su dati Centro Studi Legacoop e Aida Osservando le percentuali di crescita fra il 2003 e il 2011 emerge come primo elemento di riflessione la debolezza complessiva delle cooperative dell'area meridionale che, nei 9 anni, cresce in media del 29,1% a fronte del dato medio del 46,7% manifestato nel resto del paese. Pur non essendo questo un gruppo di imprese statisticamente costruito e pur essendo l'area meridionale molto meno rappresentata per Primo piano ACI 2 I bilanci qui considerati esclusivamente numero di imprese, tuttavia questo netto diOsservando le percentuali di crescita fra il 2003 e il 2011 emerge sono come primo elequelli singoli, non sono compresi i bilanci convario deiditassi di crescita una mento riflessione la testimonia debolezzadicomplessiva delle cooperative dell'area merisolidati. a fronte del dato medio del crisi e di difficoltà diffuse in in media tutte del 29,1% dionale che, neiprofonde 9 anni, ecresce le46,7% regionimanifestato del mezzogiorno. nel resto del paese. Pur non essendo questo un gruppo di 3 Dati cumulativi di 2.032 società italiane in "Le imprese statisticamente costruito e pur essendo l'area meridionale molto meno A tale proposito occorre tener conto che il principali società Italiane” Mediobanca edirappresentata per numero di imprese, tuttavia questo netto divario dei tassi di numero delle imprese è comprensivo anche zione 2012. crescita di difficoltà profonde e diffuse in tutte le regioni di tutti testimonia quei soggetti di cheuna sonocrisi statieoggetto deldimezzogiorno. fusioni e incorporazioni da parte delle im4 Il cui ammontare complessivo è pari a 41,5 1 prese qui considerate. Legacoop Settori miliardi di €. Territori Imprese Sondaggio Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione: mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto da Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop. Note Brevi 26 Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione: mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto da Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop. Note brevi www.cslegacoop.coop n° 10 / Giugno 2013 [email protected] 7.871 cooperative e consorzi italiani. Dati in serie storica dal 2003 al 2011 Elementi rilevanti 1) Il confronto operato per gli anni 2003-2011 fra l’andamento del valore della produzione relativo a 156 grandi cooperative (riferito ai bilanci singoli) con quello di 2.032 grandi imprese dell’indagine annuale sulle principali società italiane svolta da Mediobanca, mostra una crescita maggiore per il gruppo di 1 A tale proposito occorre tener conto che il numero delle imprese è comprensivo anche di tutti quei soggetti che sono stati oggetto di fusioni e incorporazioni da parte delle imprese qui considerate. 2 I bilanci qui considerati sono esclusivamente quelli singoli, non sono compresi i bilanci consolidati. imprese cooperative, che evidenzia un incremento complessivo del 60,0% rispetto al 41,4% fatto registrare dalle imprese private. 2) Nel periodo fra il 2003 e il 2011 la crescita del valore della produzione (lordo e deflazionato) delle 7.377 società cooperative considerate, indica una dinamica di crescita sensibilmente migliore se confrontata con l’andamento del PIL. 3) Le cooperative ed i consorzi dell'area meridionale negli anni 2003-2011 manifestano una crescita media del 29,1% a fronte del 46,7% registrato mediamente nel resto del paese. In questa nota sono considerati gli andamenti del valore della produzione di 7.377 cooperative e 494 consorzi italiani, ovvero tutte quelle società mutualistiche, senza distinzione di appartenenza ad associazioni di rappresentanza, di cui sono disponibili i bilanci per una lunga serie storica, a partire dall’anno 2003 e fino al 2011 1. I bilanci sono tratti, come sempre, dall'archivio dei bilanci delle imprese italiane AIDA di Bureau Van Dijk2. Queste società a fine 2011 hanno sviluppato un volume della produzione complessivo pari a 81,9 miliardi di euro. Grafico I : Cooperative confronto Pil e Valore della produzione 2003-2011 (lordo e al netto inflazione) 2003=100 150 V.P. coop lordo V. P. coop deflazionato PIL 140 130 120 110 100 90 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni su dati Centro Studi Legacoop e Aida 1 Primo piano ACI NOTE BREVI 2013 Nota 9: Le nuove cooperative italiane del 2011. Dati generali di consistenza Nota 8: Grandi emedie cooperative sociali italiane. Andamenti 2007-2011 Nota 7: 8.255 Cooperative Sociali italiane. Andamenti 2007-2011 Nota 6: Le cooperative Sociali italiane. Consistenza e dati al 2011 Nota 5: Piccole, Medie e Grandi cooperative dell’Italia meridionale. Andamenti 2007-2011 di Settori e Regioni. Nota 4: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. La presenza nell’area meridionale Nota 3: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. Uno sguardo d’insieme Nota 2: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 – I Settori Nota 1: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 NOTE BREVI 2012 Nota 15: Le piccole cooperative italiane nel 2011 Nota 14: Le medie cooperative italiane negli anni 2007-2011: i Settori Nota 13: Le medie cooperative italiane 2007-2011 Nota 12: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 - I Settori Nota 11: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 Nota 10: Le nuove cooperative negli anni della crisi (2007-2011) (II) Nota 9: Le nuove cooperative negli anni della crisi 2007-2011(I) Nota 8: Considerazioni sulla misurazione della redditività delle cooperative Nota 7: Le medie cooperative italiane nella crisi (2007-2010) Nota 6: Le medie cooperative italiane nel 2010 Nota 5: I consigli di amministrazione nelle medie e grandi cooperative sociali italiane nel 2010 Nota 4: Le medie e grandi cooperative sociali italiane (2007-2010) Nota 3: I consigli di amministrazione nelle grandi cooperative Nota 2: Le grandi cooperative italiane nella crisi (2007-2010) Nota 1: Le grandi cooperative italiane nel 2010 Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 27 OSSERVATORIO SWG Tra le nubi della crisi, uno squarcio di sole Per i prossimi dodici mesi si intravede qualche segnale di ottimismo da parte delle famiglie rispetto alla propria condizione economica, ma rimane troppo consistente la fetta di Paese ancora troppo in difficoltà. La crisi non è passata, la recessione c’è ancora e nelle famiglie permane la pesantezza della difficoltà economica, ma la situazione sta in qualche modo evolvendo. Si riduce dell’11% la quota di famiglie italiane che prevedono, a distanza di un anno, una condizione finanziaria difficile. Questo il segnale positivo intercettato a giugno dall’Osservatorio SWG che regala qualche inaspettato raggio di sole in questa estate tardiva. Non è, naturalmente, il caso di esultare o di gridare a gran voce che la crisi è passata, perché sarebbe una notizia poco veritiera. Ciò che, invece, sta accadendo è una sorta di adattamento alla situazione. Lo spirito camaleontico degli italiani ha abbassato la soglia delle necessità e delle abitudini, portando ad adottare una gestione contenitiva adeguata alla situazione. Modificare il proprio stile di vita in funzione delle risorse a disposizione ha generato una sorta di ripresa che ha contratto di ben 11 punti percentuali la quota di famiglie che prevedono, nell’arco di un anno, una condizione finanziaria difficile. Una più oculata gestione delle risorse economiche in funzione di quanto a disposizione nel periodo di crisi, può addirittura consentire di riuscire a generare risparmio. Si nota, infatti, un tiepido incremento (+4%) di famiglie che risultano ottimiste rispetto al fatto che nel giro dei prossimi 12 mesi riusciranno ad accantonare qualcosa. Allo stesso modo si nota un sostanziale miglioramento – inteso in questo caso come mantenimento – nelle ‘casse’ delle famiglie. Si riduce sensibilmente, passando dal 32% di gennaio al 24% di maggio, la quota di italiani che prevede di dover intaccare i propri risparmi per fronteggiare una situazione di crisi che, fin troppo spesso, non consente di chiudere il mese semplicemente con quanto si guadagna. Dall’altra parte emerge, però, che la fascia più in difficoltà si riduce con meno forza: diminuisce di soli 3 punti percentuali rispetto all’inizio del 2013 la quota di famiglie che racconta di dover fare dei debiti per andare avanti, sottolineando il volto davvero drammatico della crisi. Non solo si è fortemente in difficoltà a chiudere il mese con quanto si dispone, ma si deve ricorrere a risorse terze per riuscire a sopravvivere, aggravando una situazione già complessa. Di fatto, però, in questo plumbeo momento rischiarato da qualche raggio di sole, rimane comunque da sottolineare che il 38% delle famiglie italiane non riesce ad avere grandi slanci di ottimismo pensando al futuro più prossimo. Una quota considerevole a cui si aggiunge, come compagno di sventura, anche il 33% che per il prossimo anno prevede un bilancio familiare che riuscirà a far quadrare a malapena. Nota informativa: Dati Archivio SWG. Data di esecuzione: 28 maggio al 6 giugno 2013. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 1500 soggetti maggiorenni. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio