IL CAFFÈ
16 marzo 2014
IL FUTURO
Dopo il monito del Papa contro
maghi e tarocchi si riapre
il dibattito sulla potenza degli astri
Il colmo
dell’
oroscopo
è crederci
È
bastato un monito di Papa Francesco a
scuotere le coscienze di fedeli, meno fedeli, astrologi e maghi. Galeotta fu la frase: “Purtroppo l’uomo d’oggi spesso ricorre a forme fatue quali i maghi o i tarocchi
per risolvere i problemi, ma solo Gesù salva”. È
scoppiato il pandemonio. Tant’è che la grande
stampa italiana ha lanciato l’allarme anche per il celebre almanacco di Frate Indovino, sempre presente nelle case di milioni di cattolici, che dovrebbe dare l’addio al suo “oroscopo”, dopo l’ammonimento
del Pontefice. Ma almeno per Frate Indovino le cose
non stanno così. Certo è che pure per il famoso calendario piuttosto che scherzare con gli astri, sono
meglio i consigli sulla gastronomia, sull’erboristeria,
su salute e spirito e le previsioni meteo basate sui cicli della luna e del sole. Pillole di saggezza popolare
L’intervista
GIUSEPPE ZOIS
C’
è un colmo anche per
Frate Indovino, qui inteso come il famoso Calendario che resta il più diffuso in
Italia e fra gli italiani nel mondo.
E questo “colmo” è lottare tutta
una vita contro la seduzione ammiccante degli oroscopi e venire
additato come un propagatore.
Capita infatti che lunedì 17 febbraio alcuni giornali nazionali,
dalla “Stampa” al “Sole 24 Ore”, titolino che Frate Indovino dà l’addio all’oroscopo, dopo 70 anni,
che è l’età anagrafica del popolare taccuino. Ma il colmo dei col-
“Abbiamo messo
alla berlina l’eccesso
di fiducia di chi si fa
condizionare nei
comportamenti”
mi è che all’origine di questo
nuovo corso ci sarebbe un richiamo di Papa Francesco. Il quale ha
tuonato sì contro maghi e tarocchi, venditori di illusioni più che
risolutori di problemi, ma Frate
Indovino è un’altra cosa. Frate
Indovino è quel Calendario che
nonostante la concorrenza di
bellone, veline e maggiorate, detiene saldamente il primo posto
nel gradimento popolare.
Padre Mario Collarini, che oggi
veste il saio di Frate Indovino,
non ci sta a questo accostamento
improprio, anche perché da una
vita si batte contro oroscopi,
astrologia, maghi, cartomanti.
64,5%
52,7%
42,3%
da non confondere con chi millanta letture astrali.
L’astrologia, arte divinatoria tanto antica quanto
controversa, torna così sotto i riflettori. Perché all’oroscopo tutti dicono di non credere, ma in realtà
sono in pochi a non leggerlo. Quotidiani, riviste e siti web orientano ogni dì, consigliando un sentiero
tra stelle e astri. Un magico irrazionale, come lo definisce don Feliciani, parroco di Chiasso, un tentativo di declinare la fede a magia. Eppure all’oroscopo
siamo affezionati. L’umanità è sempre stata affascinata dagli astri, che rispondono a quella necessità
di leggere il futuro intrinseca nella natura umana. A
quel bisogno di segni e significati che l’uomo ripone
nelle costellazioni. Insomma, un po’ figli delle stelle.
Basta non confondere curiosità e divertimento con
una religiosità che, come dice il Papa, strizza l’occhio alle predizioni.
Il 52.7% degli europei crede che l'astrologia sia una
disciplina scientifica, subito dopo la psicologia (64.5%) ma
prima dell'economia (42.3%) - Sondaggio Eurobarometer
Il nuovo corso del famoso calendario, assicura Frate Indovino, non ha niente a che vedere con le parole del pontefice: “Mai
“In 70 anni non ho mai ammiccato
né flirtato con i segni zodiacali”
Una vita in trincea contro i maghi e poi essere sospettati di
strizzatine d’occhio agli oroscopi…
“Ma neanche per sogno. Frate Indovino non ha mai ammiccato in
alcun modo ad oroscopi e simili
facezie. Sull’arco di 70 edizioni,
mai alcuna indulgenza. È vero il
contrario: noi abbiamo sempre
messo alla berlina l’eccesso di fiducia che molti hanno per la lettura dell’oroscopo quotidiano.
Molti lo fanno a cuor leggero, un
po’ come leggere il pensiero del
giorno, ma molti purtroppo si
fanno condizionare nei comportamenti e questo è per noi intollerabile.”
Dunque, mai alcuna concessione ai segni dello Zodiaco?
“C’è un lungo percorso che dimostra il contrario e cioè come
abbiamo sempre irriso a questa
mania del sapere cosa dicono le
stelle. Ci sono titoli di rubriche,
alternatesi negli anni, che parlano chiaro: “Oroscopo sfasato”,
“Oroscopo sgangherato” “Attenti
al segno-Oroscopo degli oroscopari”, fino a “Oroscopo senza oro
e senza scopo”, spazi inseriti proprio al fine di canzonare bonaria-
mente i creduloni delle predizioni, con parallelo robusto giro
d’affari.”
Facciamo un esempio dei vostri
sbeffeggiamenti…
“Per mesi siamo andati avanti
con gustose filastrocche, con
rime volutamente facilotte, per
far presa. Gliene ricordo una, per
quelli della Bilancia, i nati dal 23
settembre al 22 ottobre: Nato in
settembre?/Il mese del buon
vino!/Se ne prendi con regola pochino/ti dà cuor lieto ed intellet-
to fino/lo dice la Bibbia in bel latino,/naturalmente quello genuino/che non nasce dai fichi ma
nel tino! Ecco, ci vuole una bella
fantasia per dire che questi sono
oroscopi.”
Ad un certo punto, avete eliminato del tutto ogni riferimento
in materia…
“Esattamente a partire dal 2009
non compare più in alcun modo
la parola oroscopo, proprio perché non vi sia neppure una larvata possibilità di confusione,
della serie ‘Ma lo dice anche Frate Indovino’. Quindi: mai alcun
flirt con gli oroscopi, che da sei
anni sono cancellati anche dal
nostro vocabolario. Mi spiega lei
come si possono mettere in relazione i richiami di Papa Francesco con qualcosa che non c’è? Il
Papa ha fatto bene a mettere in
guardia da questo pericolo: è la
nostra stessa battaglia.”
Ma Frate Indovino ha costruito
la sua fama sulle previsioni del
tempo.
“E questo è tutto un altro film.
Dove, per altro, non c’è spazio
per la fantasia ma per dati e rilevamenti acquisiti nei conventi e
tradotti in esperienza.”
Dovendo tradurre…
“L’iniziatore del nostro Calendario, P. Mariangelo da Cerqueto,
andava come tutti i frati a fare le
questue di manzoniana memoria. Questi, con molto acume,
capì dai racconti della gente che
c’era una certa cicliclità nel ripetersi di eventi atmosferici. Ordinò per bene i dati che raccoglieva
nei suoi lunghi giri e li raffrontò
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