L’energia nucleare
Vantaggi, limiti e prospettive future
N. Colonna
INFN - Sezione di Bari
Dip. Fisica, Bari, 25 Febbraio 2010
N. Colonna – INFN Bari
1
La produzione di CO2
Report of the Intergovernmental Panel on Climate Changes (IPCC), 2007
www.ipcc-wg1.unibe.ch/publications/wg1-ar4/wg1-ar4.html
,
Necessario (e sempre più urgente) sviluppare
fonti di energia pulita, sicura e a basso costo. La
parola d’ordine e’ diversificare:
• risparmio e maggiore efficienza energetica
(fondamentale nel breve termine)
• fonti rinnovabili: solare, eolico, biomasse, etc…
(sviluppo nel medio termine)
• NUCLEARE
Per soddisfare la domanda energetica mondiale (in particolare quella dei paesi
emergenti), minimizzando le conseguenze sul clima, è necessario un mix di fonti che includa
anche l’energia nucleare (Intergov. Panel on Climatic Change, IPCC-ONU, Valencia, 17 Nov.
2007).
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La produzione di energia nel mondo
L’80 % dell’energia attualmente consumata nel mondo è prodotta da combustibili fossili
Problemi associati allo sfruttamento dei combustibili fossili:
• approviggionamento (picco di produzione entro 2020);
• ambientali (cambiamenti climatici in genere per CO2 + inquinamento atmosferico).
INFN - Pisa, 24 Novembre 2009
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Vantaggi del nucleare: i gas serra
Il vantaggio principale è la bassa emissione di CO2 o di altri inquinanti (SO2, polveri sottili, …)
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Vantaggi del nucleare
Altri aspetti positivi:
• disponibilità del combustibile
 le principali miniere di uranio si trovano in Canada e Australia
 indipendenza da aree soggette a turbolenze politiche (paesi arabi produttori di petrolio)
• bassa incidenza del costo del combustibile sul costo del kWh
 il raddoppio del prezzo dell’uranio si traduce in un aumento del 10% sul kWh (mentre il
raddoppio del petrolio produce un 70% di aumento).
• in futuro potrebbe essere usato per produrre idrogeno, sostituendo il petrolio anche
nei trasporti
 l’idrogeno e’ un vettore (e non una fonte) di energia, e per produrlo occorre spendere
energia.
Il nucleare potrebbe portare ad un sistema energetico a bassa emissione di CO2, senza
mettere a repentaglio il progresso economico e sociale.
Tuttavia i reattori attuali presentano due grosse limitazioni, che ne frenano una maggiore
diffusione:
• uso inefficiente delle risorse di Uranio
• produzione di scorie nucleari a lunga vita media
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L’età dei reattori nucleari attualmente operativi
In funzione nel mondo 439 centrali, per un totale di 356 GWe (in media 800 MWe/reattore).
Numero di reattori
Chernobyl
Three Mile Island
Anni
Entro 20-30 anni, una grossa parte dei reattori attualmente in funzione dovranno
essere dismessi e sostituiti, possibilmente da reattori di nuova concezione.
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I reattori nucleari nel mondo
Un terzo dei reattori attualmente in funzione si trovano in Europa
(e di questi, il 40 % in Francia)
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Stato
Numero di
reattori
Fabbisogno
coperto (%)
In costruzione
(programmati)
Belgio
7
54
Bulgaria
2
44
Rep. Ceca
6
31
Finlandia
4
28
1
Francia
59
78
1 + (1)
Germania
17
32
Ungheria
4
38
Nucleare
Lituania
1
69
Carbone
Olanda
1
4
Gas
Romania
1
9
1
Idroelettrico
Russia
31
16
3 + (8)
Olio combust.
Slovacchia
5
57
(2)
Slovenia
1
40
Spagna
8
20
Svezia
10
48
Svizzera
5
37
Ucraina
15
48
UK
19
18
Europa
196
35
(2)
In Europa (+Russia) il nucleare copre circa un
terzo del fabbisogno di energia elettrica (il
doppio della media mondiale).
Il nucleare attualmente fornisce il contributo
maggiore alla produzione di energia elettrica
in Europa.
Rinnovabili
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
L’Italia non è l’unico paese europeo senza
nucleare, ma è l’unico del G8 !
(2)
6+(14)
Le centrali in costruzione
Attualmente sono in costruzione nel mondo 57 centrali, la maggior
parte delle quali nei paesi in via di sviluppo (Cina, Russia, India).
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I reattori attuali
I sistemi attuali sono “once through”: il combustibile, U o Pu, passa una sola volta
attraverso il core del reattore
Problemi dei reattori attuali:
• uso inefficiente delle risorse di Uranio (solo 1 % produce energia)
• grandi quantità di scorie radioattive con tempi di decadimento molto lunghi
• rischi di incidenti, soprattutto per i reattori più vecchi (e con il licensing esteso a 60 anni)
• necessità di grossi investimenti e lunghi tempi di costruzione.
• problemi di proliferazione (utilizzo di materiale fissile per scopi militari)
Nel breve periodo: problema dello smaltimento delle scorie
Nel lungo periodo (> 50 anni): esaurimento disponibilità di Uranio
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L’utilizzo del combustibile
Prodotti di
fissione
4%
3% Uranio235
1% Plutonio e
attinidi minori
1% Uranio235
97%
Uranio238
94%
Uranio238
96%
Materiale
riutilizzabile
Combustibile
Combustibile spento
Se si utilizzasse 238U per produrre energia, risorse sufficienti per migliaia di anni !!
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La richiesta di Uranio
Nel lungo periodo (50 anni a partire da ora), la disponibilità di uranio potrebbe
diventare un problema (anche considerando risorse attualmente sconosciute).
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Il problema delle scorie
Produzione di scorie
Al rate attuale di crescita della produzione di energia elettrica, e con il
nucleare al 20 % del totale, necessario approntare un deposito geologico
tipo Yucca Mountain ogni 20 anni.
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Le scorie nucleari nei reattori (1 GWe LWR)
244, 245Cm
1.5 Kg/yr
Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono)
241Am:11.6
243Am:
Foto FIC
Kg/yr
4.8 Kg/yr
239Pu:
125 Kg/yr
237Np:
16 Kg/yr
LLFP
76.2 Kg/yr
LLFP
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Il ciclo Th/U
Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono)
Foto FIC
LLFP
LLFP
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Le varie componenti delle scorie nucleari
Gli attinidi sopravvivono per
milioni di anni, e richiedono
siti di stoccaggio geologici.
Plutonio e attinidi minori
rappresentano il problema
principale
per
lo
smaltimento delle scorie
nucleari.
Transuranici: Np, Pu, Am, Cm
,
Radiotossicità
I Frammenti di Fissione
decadono
in
poche
centinaia di anni (a parte
alcune eccezioni). Per il loro
stoccaggio sono sufficienti
barriere ingegneristiche.
Materiali attivazione
Frammenti di Fissione
Uranium ores
Minerale
Uranio
Uranio recuperato
Tempo dopo smaltimento (anni)
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I reattori di nuova generazione
La soluzione al duplice problema dei reattori attuali (scorie e utilizzo
inefficiente dell’U) è il riutilizzo del combustibile spento: ciclo chiuso.
Principio fondamentale: reattori autofertilizzanti in grado di bruciare anche
una frazione importante delle scorie (attinidi a lunga vita media).
Recycling
Attualmente allo studio diversi sistemi nucleari innovativi:
• reattori di IV Generazione (critici), con scopo primario la produzione di
energia;
• Accelerator Driven Systems (sottocritici), mirati per lo più alla
trasmutazione delle scorie radioattive (LLFF e MA);
• Reattori basati sul ciclo Th/U
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I reattori veloci di IV Generazione
L’innovazione principale riguarda la possibilità di produrre energia bruciando le scorie a
più alta radiotossicità: Np, Am, Cm (1 g di scorie produce stessa energia di 3 tonn di carbone).
A parte il 245Cm, gli attinidi minori
presentano una soglia di fissione
intorno al MeV.
Spettro neutronico
in reattori veloci
(Gen IV e ADS)
Sezioni d’urto di
fissione “a soglia”
Per bruciare gli attinidi minori sono
necessari neutroni veloci (En > 500
keV).
I reattori veloci autofertilizzanti di IV
Generazione
produrrebbero
e
brucerebbero attinidi (Pu e MA):
Isotopi fissili
(senza soglia)
• utilizzo ottimale delle risorse di
Uranio
• minore produzione di scorie da
smaltire in siti geologici.
1 MeV
Lo sviluppo di reattori veloci di IV Generazione richiede dati nucleari su diversi attinidi
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Reattori termici e reattori veloci
I neutroni emessi nella reazione di fissione hanno energia del MeV.
In un reattore termico, i neutroni sono moderati o rallentati, in genere con acqua (o grafite), ad
un’energia prossima a quella termica (qualche decina di meV).
In un reattore veloce, i neutroni non sono moderati, e mantengono un’energia relativamente alta
(da qualche keV a qualche MeV). I reattori veloci possono essere “breeder” (producono
combustibile in quantità maggiore o uguale a quella consumata).
Spettro termico
Reattori
veloci
Spettro di
fissione
Reattori
termici
1 meV
1 eV
1 keV
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1 MeV
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Richieste di progetto per i reattori di IV Generazione
Basso impatto ambientale:
• bassa emissione di CO2, SO2, etc… (energia pulita)
• minore produzione di scorie
Sostenibilità (disponibilità del combustibile a lungo termine):
• maggiore efficienza di burn-up ed efficienza termica
Economicità:
• tempi e costi di costruzione (capital risk) confrontabili con altre fonti energetiche
• costo del kWh confrontabile o inferiore ad altre fonti (rinnovabili)
Sicurezza
• bassissimo rischio di danno al nocciolo (sicurezze passive) e protezione contro
attacchi terroristici (attualmente richiesto 10-7 reattori-anno)
Non-proliferazione
• difficoltà di utilizzare combustibile per scopi militari o terroristici
Possibilità di produrre idrogeno
• “estensione” del nucleare al settore dei trasporti
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I reattori di IV Generazione
Attualmente allo studio sei tipi di reattori di IV Generazione (di cui tre veloci)
Sistemi di IV Generazione
Acronimo
Gas-cooled Fast Reactors
GFR
Lead-cooled Fast Reactors
LFR
Sodium-cooled Fast Reactors
SFR
Molten Salt Reactors
MSR
Supercritical-Water-Cooled Reactors
SCWR
Quattro sistemi hanno già dei
piani finali di sviluppo:
Very-High-Temperature Reactors
VHTR
• GFR, SFR, SCWR, VHTR
E’ probabile che alcuni siano
abbandonati strada facendo, o
che siano introdotte altre
varianti.
• LFR è in fase di studio
• MSR è previsto per il futuro
Per alcuni tipi di reattori esiste già esperienza negli anni passati a cui fare riferimento
(Phenix, SuperPhenix, Peeble bed reactors, reattori raffreddati a Pb/Bi nei sottomarini
russi classe Alpha, etc…)
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I reattori di IV Generazione
Attività di R&D necessaria per lo sviluppo di reattori di IV Generazione:
• ottimizzazione del combustibile: U-Pu, U-Pu-MA, Th-Pu-MA, etc…
• tecnologia del riprocessamento
• sistemi di raffreddamento (termoidraulica): He, Pb/Bi, Na, Li, etc…
• materiali strutturali: nuovi acciai, composti di carbonio, etc…
• Sistemi di monitoraggio avanzati
Per il momento nella progettazione considerato solo il ciclo di combustibile
U/Pu, ma potrebbero essere adattati per sfruttare il ciclo del Th/U.
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Reatt. altassima temperatura (Very-high-Temperature Reactor, VHTR)
Caratteristiche
• Raffreddamento a He
• temperatura in uscita 1000C !!
• Reattore
“once
through”
(tradizionale)
con
spettro
termico (moderato a grafite).
• Dimensione piccola (250 MWe)
Vantaggi
• Produzione
di
idrogeno
(dissociazione
termochimica
dell’acqua)
• Alta efficienza termica
• Alto grado di sicurezze passive
Prototipo: 2022
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La schedula dei reattori Gen IV
Studio di fattibilità
Performance
Dimostratore
L’obiettivo è di fare in modo che i reattori di IV Generazione siano pronti per il
2030, quando starà per scadere la licenza della maggior parte dei reattori attuali.
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24
La produzione di 233U
Il materiale fissile nel ciclo è l’233U, che ha una
alta sezione d’urto di fissione e alta
molteplicità di neutroni emessi nella fissione.
L’233U non esiste in natura, ma può essere
prodotto a partire dal 232Th per cattura
neutronica.
232Th(n,γ)233Th
β-, t1/2=22 m
233Pa
β-, t1/2=27 d
233U
Una volta prodotta una quantità sufficiente di
233U,
è possibile realizzare un reattore
autofertilizzante basato interamente sul ciclo
Th/U (può essere termico o veloce).
Allettante per la grande quantità di Torio in
natura (è tre volte più abbondante dell’U) e
perché produce una bassa quantità di scorie.
L’India sta puntando sui reattori a Th/U
per la propria sicurezza energetica.
Potrebbe rivelarsi soluzione molto meno complessa e costosa dei Gen IV
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25
Conclusioni
Molto probabile che il nucleare debba far parte del mix di fonti energetiche del
futuro.
Reattori attuali presentano alcuni limiti, fra cui quelli principali sono la produzione di
scorie e l’uso inefficiente delle risorse di uranio.
Necessario sviluppare reattori “rivoluzionari”, a ciclo chiuso (Gen IV), in grado di
risolvere molti problemi dei reattori attuali, in particolare quello delle scorie
radioattive (in particolare attinidi minori quali Np, Am, Cm).
Impellente richiesta di nuovi e più accurati dati nucleari un largo range energetico e
per numerosi isotopi (attinidi) di interesse per reattori nucleari avanzati.
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Fare ricerca oggi, per prepararsi
ai bisogni energetici del futuro
Grazie per l’attenzione
Alcuni dati sui reattori proposti per l’Italia:
•
•
•
•
•
EPR (European Pressurized Reactor)
Contributo singolo reattore
Costo previsto
Tempo necessario
Competenze necessarie
1.6 GWe
3.3 % del fabb. energia elettr.
4.5 miliardi di Euro
10-15 anni (incluso scelta sito)
in parte da ricostruire
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Le scorie
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La trasmutazione delle scorie radioattive
Trasmutazione
(o
incenerimento
nucleare) delle scorie radioattive
reazioni indotte da neutroni che
trasformano isotopi radioattivi a lunga
vita media in isotopi stabili o a vita
media breve.
Reazioni di trasmutazione
Frammenti di fissione (LLFF)
151Sm, 99Tc, 121I, 79Se
Pu e attinidi minori
…
240Pu, 237Np, 241,243Am, 244,245Cm,
cattura neutronica (n,γ)
n + 99Tc (2.1x105 y)
100Tc
(16 s)
…
fissione indotta da neutroni (n,f)
100Ru
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cattura neutronica (n,γ)
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neutroni
Frammenti
di fissione
neutrone
Nucleo di uranio
(235U)
Energia (E=mc2)
I frammenti di fissione
restano radioattivi per
centinaia di anni.
Possono essere stoccati in siti
costruiti dall’uomo.
γ
I nuclei transuranici restano radioattivi per centinaia
di migliaia di anni (emettono particelle α).
neutrone
Nuclei
Nucleotransuranici
di uranio
(Plutonio,
Nettunio, A
238
( U)
mericio, Curio, …)
Rappresentano la parte più pericolosa delle scorie
nucleari, da smaltire in “depositi geologici” (siti stabili
per milioni di anni, tipo miniere di sale).
L’idea “rivoluzionaria” dei reattori di IV Generazione è utilizzare i transuranici
come combustibile
Le generazioni passate e … future
Jacine Kadi
Breeding factors ?? (Aiche o altro)
Dip. Fisica, Bari, 25 Febbraio 2010
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