Personalità e salute SALUTE, MALATTIA, PERSONALITA’ IL SUPERAMENTO DEL MODELLO BIO MEDICO L’approccio psicosomatico La mainstream health psychology: personalità – salute Emozioni/Cognizione -- Salute /Malattia L’APPROCCIO PSICOSOMATICO … a contenuti simbolici rimossi (1966-1934) Ascrive le manifestazioni della patologia organica (infarto, nefrite ..) … William Reich Ascrive l’insorgenza della malattia tumorale … … ad un congelamento dell’emotività cancer prone personality Collega le diverse configurazioni della malattia … … derivano dallo squilibrio del funzionamento del sistema nervoso autonomo Georg Groddeck (1897-1957) Franz Alexander (1950) Disturbi cardio-vascolari, diabete, artrite reumatoide Disturbi gastrointestinali, digestivi, ulcere, coliti sovra-stimolazione simpatica sovra-stimolazione parasimpatica LA PROSPETTIVA MAINSTREAM HEALTH PSYCHOLOGY Negli anni 60 si evince una tensione ad andare oltre il modello bio medico alla ricerca di nuove variabili ambientali e personali in grado di spiegare le differenti reazioni fisiologiche di soggetti esposti ai medesimi agenti patogeni PERSONALITA’ SALUTE/MALATTIA Friedman, Rosenman, 1974 TIPO A DI PERSONALITA’ Competitività, orientamento al successo, aggressività, ostilità, propensione ad essere di fretta, stile di pensiero orientato alla pianificazione [SOVRASTIMOLAZIONE DELLA DIVISIONE SIMAPTICA SNA ] TIPO B DI PERSONALITA’ Personalità letargica, temperamento moderato, caratterizzata da lentezza nel discorso e nell’azione … [SOVRASTIMOLAZIONE DELLA DIVISIONE SIMAPTICA SNA ] Maggiore propensione per disturbi Cardio-vascolari Minore propensione per disturbi Cardio-vascolari TIPO C DI PERSONALITA’ (Temoshok e Fox, 1984) Passività, scarsa capacità di espressione dell’aggressività, tendenza al sacrificio personale, disconoscimento dei propri bisogni … Maggiore propensione per malattie oncologiche Cancer prone personality tipe TIPO D DI PERSONALITA’ (Denollet,Sys, Brutsaert,1995) Tendenza a provare emozioni negative in compresenza con inibizione e ed evitamento dei conflitti interpersonali “Personalità afflitta” Minore insorgenza di malattie coronariche EMOZIONI/COGNIZIONI SALUTE/MALATTIA Negli anni 90 la dimostrazione di una scarsa consistenza statistica nella relazione tra personalità e salute/malattia ha condotto molti studiosi ad esplorare i legami tra Emozioni/ cognizione Salute/Malattia Mattew et al (1977) identificano una relazione tra OSTILITA’ (tendenza a vivere emozioni di rabbia, a mal interpretare il comportamento altrui …)come elemento alla base di una maggiore propensione per patologie cardio vascolari Lepore (1995) Identifica una sottocomponente dell’ ostilita’, il CINISMO, come meglio predittiva dello stesso disturbo I costrutti di Locus of Control (Rotter, 1954) e di Self Efficacy (Bandura, 1977) sono state considerati come predittivi per l’adozione di comportamenti sani Altri autori hanno approfondito il tema della REGOLAZIONE EMOTIVA come elemento di mediazione rispetto all’insorgenza della patologa • Legame tra disregolazione emotiva e situazione immunitaria (Lutgendorf, Antoni, Ironson, Kimas, Fletcher, Schneiderman, 1997; Solano, 1995) • Legame tra migliore stato di salute e utilizzo di aprole che rinviano ad elaborazione cognitiva nelle narrazioni di soggetti che hanno vissuto esperienze traumatiche (Pennebaker, 1996) •Legame tra ALESSITIMIA e malattia organica (Nemiah e Sifneos, 1970) ELEMENTI DI CRITICITA’ Centratura della responsabilità sul soggetto Un vero superamento del modello bio – medico? Problematiche di natura metodologica ELEMENTI DI CRITICITÀ: CENTRATURA SULLA RESPONSABILITÀ DEL SOGGETTO Menninger (1938) sottolinea la valenza colpevolizzante del riduzionismo inconscio Sontag (1991) sottolinea come una forte centratura sulla responsabilità personale possa interferire con il posizionamento del soggetto nelle traiettorie terapeutiche, allontanando dai percorsi di cura ELEMENTI DI CRITICITÀ: LIMITI NELL’INTERPRETAZIONE DEL MODELLO BIO PSICO SOCIALE Crossley (2000) rivela che i fattori bio psico sociali indagati separatamente nella loro influenza sui processi di malattia si siano costituiti come cornici esplicative multiple e frazionarie, slegate l’una dall’altra e non in grado di restituire un orizzonte coerente ed integro Analogamente al modello bio medico, la malattia permane come “puro fatto organico”, secondo una logica riduzioanista Gli elementi psicologici sono considerati come mere variabili di mediazione ed assimilati come dati oggettivi rilevabili quantitativamente ELEMENTI DI CRITICITÀ SUL PIANO METODOLOGICO (D.F. Marks et al, 2000) Non conferma sperimentale del legame causale tra salute e personalità (Miller et. Al, 1991; Peterson et al., 1988) Attribuzione di valore di causalità ad andamenti di natura correlazionale, non considerazione di rapporti causali delle variabili di background (Pelosi e Appleby, 1992; Amelang, SchmidtRathjens, 1996) Utilizzo di item simili in test orientati a misurare tratti di personalità diversi L’evidenza del fallimento della psicologia mainstream nel rintracciare un legame tra personalità e salute richiama alla necessità di recuperare una prospettiva più ampia, meno riduzionista e meglio in grado di rappresentare la complessità delle variabili in gioco. NUOVE PROSPETTIVE Il nuovo contesto sanitario Quale definizione di salute? Quali interlocuzioni? Il nuovo contesto sanitario Horn e Munafò (1997) descrivono come lo spostamento dalla malattia acuta a quella cronica debba oggi veicolare uno spostamento dalla salute intesa nei termini di guarigione a nuove prospettive meglio capaci di focalizzarsi sui processi di riposizionamento dei soggetti entro traiettorie di vita scandite dalle cure e dalla cronicità. LA nuova psicologia nei contesti sanitari è chiamata ad occuparsi con più decisione dei domini di senso e delle dimensioni esistenziali connesse all’esperienza della malattia Quale definizione di salute? La salute diviene dunque una posizione esistenziale (Gadamer, 1996), una capacità di riposizionamento che consente ai soggetti di rintracciare nuove possibilità adattative, rintracciando quel “margine di tolleranza a fronte delle infedeltà dell’ambiente” (Canguilhem), che consente di oltrepassare stringenti riferimenti ai meri parametri patologici per sfociare nei territori delle traiettorie personali di senso. Quali interlocuzioni? Sul versante metodologico l’approccio etico ai significati profondi dell’”esperienza di malattia” avviene sui terreni: - dell’ incontro intersoggettivo (Radley, 2004) Laddove la sofferenza si configura come muta (Charmaz, 1999), priva di senso alla sua origine (Levinas, 1988) e travalica ogni possibilità di contenimento entro il canale simbolico del linguaggio, essa può prendere forma solo entro un incontro sociale compassionevole (Radley, 2004), che si configura come azione che organizza il dolore e ne riconsegna una qualche sagoma abbozzata. - “riconfigurazione narrativa” (Early, 1982; Brody, 1987; Kleinman, 1988; Farmer, 1994; Crossley, 1998) D’altra parte da sempre le persone raccontano storie per significare la malattia (Broday, 1992), , utilizzando spontaneamnete il canale narrativo come luogo di rielaborazione, integrazione della malattia nelle traiettorie di vita e ridefinizione di significato entro la storia personale.