UDA 1
Classe 2^A
a.s. 2009/2010
Tecnologia
Rapporto tra persona e
ambiente
Italiano:
Il diario e la lettera
personale
L’autobiografia
Ed. Artistica
Raccontiamoci attraverso
l’immagine fotografica
Raccontiamoci
schema
Musica:
Descriversi attraverso un
brano
Francese :
Lettera personale e brevi pagine
di diario
Inglese :
Lettera personale
La comunicazione a distanza può avvenire con :
cartoline
biglietti
telegrammi
lettere
E-mail
La lettera
I.C. SCIPIONE LAPI
(Scuola media)
classe 2A
a.s. 2009 – 2010
UDA n° 1
La lettera è una forma di comunicazione
che coinvolge due persone a distanza:
Il destinatario ( chi riceve il
messaggio)
Il mittente ( chi scrive il
messaggio)
Qui écrit? A qui?
• Destinatario
• Mittente
Chère Francesca,
Salut! Je suis ta nouveau amie !
Je m’appelle Miriana et mon prénom est Luchetti, j’habite à Valdara, j’ai douze
ans.
Je te parle de mon école, je suis en cinquième et je fréquente le collège Scipione
Lapi.
A l’école nous étudions : français, anglais, italien, maths, science, E.P.S.,
éducation musicale, arts, histoire et géo.
Les matières que je préfère sont français, anglais et arts.
Je déteste histoire.
Les cours sont da lundi a samedi.
Le matin on commence huit heures et on termine une heure pile, la récré est a
dix heures cinq et d’habitude je mange une brioche.
Notre class est la plus fort en éducations physique.
On ne mange plus à la cantine, mais je déjeune et dine chez moi.
J’aime bien mon école.
Dans ma famille nous sommes en quatre : mon père, ma mère, ma
grand-mère et moi. Mon père Giuseppe a quarante-sept ans, ma mère a quarantesix ans et j’ai douze ans.
J’aime lire des livres, j’aime la musique et le coleurs bleu et vert.
Je déteste le araignée et le fromage.
Mes animales prèfére sont la tigresse et le cheval.
Je ne fais pas des sports.
Au revoir ! J’attends ton e-mail.
Miriana
12-11-2009
• Destinatario
• Mittente
Dear Hilary,
Hy! My name is Agnese Luchetti and I’m twelve years old.
I’ m Italian, I live in Serravalle di Carda, a small town, near the Apennines, in the centre of
Italy.
Serravalle is a pretty, small town and I love it!
We are four in my family, my dad Edmondo, my mum Maria Grazia and my sister Irene.
My dad’s forty-nine, he’s surveyor, my mum’s forty-one, she’s an accaountant, and my sister’s
eight, she’s a student.
I haven’t got any pets, because I’ve got a small house! And you? Have you got any pets?
We haven’t got a school uniform and I usually wear jeans, tracksuit, shirt and trainers or
boots.
We go to school on Saturday too, and you? Have you got a school uniform?
My favourite subject are: French, English, Art and Phisical Education,
I’m good at these subject, but I hate History.
I like school school, because it is fun, but it is hard. We haven’t got a lot of homework and
you?
In my free time I watch TV, I play with my sister, or my friend and I play on the computer, or I
listen to music.
My favourite TV programme is “America’s next top model” and it starts at five o’clock.
Do you practise a sport? I practise Dance, I love it! I do classical dance and Hip-Hop.
Please send me a letter and your photo.
Love from Agnese
• Destinatario
• Mittente
28-07-‘09
Dear Christine,
Hello! My name is Miriana and my surname is Luchetti, I’m twelve years old, I’m Italian
and I live in Apecchio, a small town near the Apennines, in the centre of Italy. I’m your
new pen friend.
In my family we are three: my dad Giuseppe, my mum Luciana and me, I’m an only child.
My dad is forty-seven, he’s a worker in the galleries my mum is forty-six, she’s a
housewife.
I’m tall, I’ve got short straight and blond hair and I’ve got blue eyes.
I’m in year seven, in my class we are eighteen, my favourite subjects are: English, French
and Art.
I’m good at Maths, but I hate History. My favourite teacher are: Mrs Bucchi, Mrs
Borsella and Mr Perfetti. I like school because it’s fun and interesting. We go to school on
Saturdays, too.
And you? Do you like school? Do you get a lot of homework?
At school I usually wear blue jeans and a pink t-shirt. What are your favourite clothes? In
my free time I stay with my friend, my best friend is Agnese Luchetti, I usually watch TV
and play computer games.
My favourite food is: Nutella and chips with “Maionese” but I hate cheese and
vegetables.
My favourite TV programme is “Il mondo di Patty” it starts at four o’clock, what is your
favourite TV programme?.
My favourite animal is cat. I’ve got five pets, three dogs and two cats. My favourite
colours are violet, pink, yellow and green. What is your favourite colours? What do you
do in your free time? Do you practise a sport?
Please send me a photo.Write soon
Love from Miriana
Perché e quando si scrive?
Soprattutto per…..
•
•
•
•
•
Comunicare, condividere, sfogarsi
Dare, avere notizie , informazioni,….
Invitare
Ricevere / dare aiuto, conforto
Raccontare
Il motivo
che spinge a scrivere è definito lo scopo
( le but ).
Ma nelle lettere si parla anche di altro.
Ciò che si racconta, comunica, descrive
( e che non è legato allo scopo ) costituisce
l’argomento
( le sujet ).
Come si scrive? ( il registro di lingua)
•Se scrivo ad un amico,
un parente, una persona
con cui ho confidenza
uso un linguaggio (registro)
familiare, colloquiale in cui
posso inserire anche
espressioni gergali
•Se scrivo ad un insegnante,
un conoscente, al direttore
di un giornale,….(rapporto
distaccato, poco abituale)
uso un registro formale e
faccio attenzione ad
esprimermi correttamente
ed in modo più curato
Ed ora cerchiamo di riconoscere lo scopo e l’argomento di questa
lettera
Serravalle di Carda 24 novembre ’09
argomento
scopo
Cara Miri,
ti scrivo per dirti che ti saluto tanto e che vorrei invitarti
a casa mia per le vacanze Natalizie.
Staremo sempre insieme e ci divertiremo un sacco; potremmo
giocare a palle di neve, visto che a Serravalle ce n’è tanta, faremo
Pigiama-Party e lì, giocheremo alla lotta con i cuscini, mangeremo
schifezze e staremo sveglie fino a tardi. Possiamo anche andare a Monte Nerone per sciare,
lì non ci sono piste difficili e la neve è molto bella, inoltre giocheremo con la neve
oppure ci divertiremo a spalarla! Poi quando sarà ora di pranzo,
mangeremo la pasta squisita della nonna, al “Rifugio Corsini”.
Se poi un giorno il tempo sarà troppo freddo, staremo al calduccio, davanti al camino, a
berci la cioccolata calda e a guardare un bel film Natalizio. Poi ricordati che ti ho fatto un
bel regalo e non vedo l’ ora di dartelo!
Adesso però ti devo lasciare perché è ore di cena!
TVB AGNESE
P.S. Non dimenticarti che faremo il Presepe e l’ Albero di Natale
insieme, come piacerà più a noi, quindi ti aspetto e non mancare!
struttura
La lettera ha una sua struttura che la rende
differente dalla cartolina, dal telegramma,
dal biglietto, dall’e-mail e da qualunque
altro messaggio scritto.
La lettera oggi
Oggi la lettera è meno usata rispetto al passato.
Negli ambienti di lavoro si usa preferibilmente il fax.
I giovani soprattutto la sostituiscono con:
le e-mail (messaggi veloci, anche con immagini,
che usano il computer)
gli SMS (messaggi brevissimi che permettono di
comunicare immediatamente tramite cellulare).
DIARIO
COME SI SCRIVE UN DIARIO
Il diario è un testo espressivo in cui si scrive, in genere, per se stessi e non per offrire informazioni al pubblico.
Per questo motivo è molto variabile il modo di organizzare e stendere un diario: si passa da scritti ordinati e
meticolosi a diari confusi e disordinati; alcuni raccolgono le osservazioni giorno per giorno, altri contengono
solo appunti saltuari e frammentari; esistono raccolte che privilegiano il semplice riepilogo di fatti accaduti
e diari che danno spazio alla confidenza intima, emotivamente coinvolgente, o alla riflessione.
In ogni caso, la caratteristica peculiare di un diario è quella di raccogliere informazioni estremamente personali;
ciò influenza anche lo stile e le modalità d’espressione, che variano da persona a persona.
Le caratteristiche generali di un diario possono essere così riassunte
destinatario: se stessi
contenuto: vario
scopo: raccontare, ricordare, riflettere
stile: chiaro e rapido
ordine: generalmente cronologico
linguaggio: semplice, immediato
PAGINE DI DIARIO
31/10/09
Caro diario,
ieri sera non ho potuto scrivere,ma oggi ti racconto della mia giornata di
ieri.Alla mattina sono andata a scuola (come faccio sempre) e quando era ora
di tornare abbiamo preso la corriera ed è successa una cosa inaspettata,io a
klevian (un albanese) le faccio sempre degli scherzi,cioè quello di slacciargli
la cartella ma ieri lui si è incavolato e ha preso la mia cartella e l’ha buttata
per terra con una gran forza,io le ho detto di raccoglierla e poi sono stata
zitta,ad un certo punto la mia amica Valentina è andata da lui e gli ha tirato
l’orecchio e klevian si è messo a piangere perché l’orecchio che le aveva tirato
l’aveva operato.
Alla sera mi sono sdraiata sulla mia poltrona (morbida)e ho guardato
Colorado poi sono andata a dormire. Oggi a scuola faremo una festa,cioè
quella di halloween e sono molto felice, poi dopo Cristina e Agnese verranno
a casa mia e ci divertiremo un sacco.
Caro diario,
ti ricordi quando sono andata in montagna?
Sono partita per “S. Caterina Valfurva” con la mia famiglia e ci sono volute OTTO h di viaggio!
Però non ero solo con i miei genitori e mia sorella ma eravamo in 25!
Il tempo è sempre stato bello tranne un giorno che il vento era fortissimo…
Non mi sono mai annoiata perché ero con mia cugina e un’altra mia amika
E mi sono DIVERTITA TANTISSIMO!
Ci sono tornata per tre anni di fila ma poi nel 2009 non ho potuto…
Il primo anno io, mia cugina, Daniele e un altro ragazzino che era venuto in montagna con noi,
avevamo preso il maestro privato, che era il proprietario dell’albergo e lo zio di DEBORAH
COMPAGNONI.
Nel 2008 una sera in albergo, io e le mie amike abbiamo fatto un “pigiama-party”…
abbiamo giocato, ballato, e abbiamo fatto la lotta con i cuscini!!! Di giorno ci ritrovavamo tutti nelle
piste e partivamo insieme. Per arrivare ci voleva pochissimo ed infatti ci andavamo a piedi!
Nel 2007 si poteva sciare anche nell’altra parte della montagna, chiamata sunney-valley(la valle del
sole) dove era assolato e c’era un bellissimo rifugio in legno.
Un giorno ero con la mia famiglia e i miei amici, proprio nella valle del sole, e mentre ci stavamo
avviando verso il rifugio, mia cugina proseguiva la pista per arrivare a valle; quando ci siamo accorti
che lei non c’era, mia zia ha provato a raggiungerla e per fortuna l’ ha trovata!
Non mi sono mai annoiata e a volte, di sera, andavamo nella “HOLL” a fare giochi da tavola.
Vorrei tornarci perché mi sono divertita tanto E perché S. Caterina è un bel paesino!
Adesso devo lasciarti.
Ciao AGNESE
autobiografia
QUANDO ERO ALL’ ASILO
Mi ricordo che all’ asilo sono sempre stata una bambina dal carattere dolce, ma un
po’ timido.
Quando arrivavo lì, di solito io e le mie amiche giocavamo come sempre, ma mi
ricordo benissimo che a volte, tutte insieme, preparavamo un “Salone di bellezza”
alla nostra
Maestra Filomena: tutte felici preparavamo lo sgabellino, lo specchio, la spazzola, i
trucchi ecc.
Quando era tutto pronto, chiamavamo la maestra e l’ aiutavamo a “conciarsi” con
tutti gli oggetti che trovavamo in giro, mentre i maschi facevano altri giochi per
conto loro.
Noi ci divertivamo tanto ed io non mi dimenticherò mai, perché era una cosa
speciale per noi, infatti dopo di lei, noi facevamo finta di truccarci o altre cose!
Ogni volta che la maestra ci diceva - “TRA POCO ARRIVO, PREPARATE LE
COSE!”- noi, tutte felici. Lasciavamo quello che stavamo facendo e preparavamo i
vari oggetti per fare il nostro salone.
La maestra era la nostra cliente e noi le negozianti che l’ aiutavamo a scegliere in
trucchi o i profumi più appropriati.
Mi divertivo tanto e credo così anche le mie amiche.
Agnese Luchetti
Dell’asilo mi ricordo quando Fabiola ci ha fatto fare le bolle di sapone con
i colori.
Ci aveva fatto prendere i colori, abbiamo tolto la punta. Dentro al posto
dell’inchiostro ci abbiamo messo il sapone l’acqua e poi soffiavamo.
I bachi erano tutti sporchi e bagnati e sporchi, le mani sporche di colore.
Prima facevamo una bolla grande, dentro altre più piccole e mi sembra che
facevamo anche a gara per chi ne faceva di più.
Eravamo sporchi dappertutto, mani, faccia, il grembiule era di mille colori
sembrava un arcobaleno.
Secondo me la bidella ci ha impiegato tutto il giorno per pulire i banchi.
Quel giorno credo che sia stato uno dei più belli dell’asilo.
Mi è piaciuto perché ci siamo divertiti molto, ci siamo bagnati, sporcati e
poi perché mi ha dato gusto a fare le bolle.
Daniele Martinelli
Quando ero piccola e andavo alla scuola materna, a volte la maestra a me e alle mie amiche
ci faceva cucinare tante cose per passare il tempo.
Un giorno abbiamo fatto le ciambelle. Ci avevano messo in quattro in un tavolino e abbiamo
iniziato a fare l’impasto. Mi ricordo che accanto a me c’era Jessica che diceva che solo lei
sapeva fare l’impasto perché sua nonna le aveva insegnato.
Mi dava tanto gusto a impastare, avevo tutte le mani appiccicose. Facevamo tante forme di
animali, infine però ci hanno fatto fare la forma della ciambella e le insegnanti hanno fatto
una piccola pagnotta di pane.
Dopo siamo andati tutti in cucina, ognuno di noi ha messo la propria ciambella nel forno.
Abbiamo aspettato un po’ di tempo e le nostre ciambelle erano pronte. Ero super contente,
mi piaceva cucinare all’asilo.
Alla fine della giornata abbiamo fatto delle foto con la nostra classe e le nostre ciambelle.
Questa è stata un’esperienza che mi è piaciuta moltissimo.
Rachele Ferrara
Un episodio dell’ asilo.
Quando il primo giorno io sono arrivata all’ asilo mi sono sentita più a disagio perché
ancora non ero abituata a stare con la maestra e in compagnia
Mi ricordo che mi nascondevo dietro la gamba della mamma perché non ci volevo
Andare.
Però dopo un po’ di tempo io ho imparato e mi piaceva molto stare con le maestre e i miei
amici.
Ci facevano mettere il grembiule io lo odiavo e lo sporcavo sempre e quando ritornavo A
casa la mamma mi sgridava.
Avevamo fatto un cartellone dove c’era disegnata la frutta e la verdura, io ero il Re
carotone.
Lo stesso giorno ci hanno fatto sdraiare uno per volta nel tavolino e ci mettevano la
Frutta nella faccia, negli occhi io avevo due fette tonde di zucchina, nella bocca una
metà di pera,
nella fronte due pezzi di pomodori, nelle orecchie due fette di arancia e intorno avevo gli
spinaci sedano e le zucchine intere.
Lo stesso giorno ci facevano cucinare a me dava tanto gusto anche se non ero capace.
Mi piaceva ascoltare la maestra che ci raccontava le favole.
Io non ero capace a leggere e nei libri guardavo solo le figure.
Beatrice Pazzaglia
Mi ricordo ancora un episodio “molto famoso” che è successo all’asilo.
Ero ancora piccolo e non sapevo qual era il dolore di un punteruolo conficcato nel dito
medio della mano.
Mi ricordo che la maestra Marina ci aveva dato un punteruolo e una specie di foglio
spesso e peloso. Io, essendo sempre molto agitato, appena mi ha dato il punteruolo non
facevo altro che punterellare in qua e in la’ fra le dita, ma ad un certo punto, mentre
guardavo Eugenio, per sbaglio mi conficcai il punteruolo nel dito medio della mano. Uscì
una marea di sangue e piangevo, piangevo…La maestra Marina mi sentì e mi portò dalla
maestra Giorgetta che a sua volta mi portò nel bagno dei maschi e cercò di togliere quel
dannatissimo punteruolo, ma sembrava che non ce l’avrebbe mai fatta, però dopo ripetuti
sforzi riuscì a togliermelo.
La maestra Giorgetta mi portò subito dalla coordinatrice dell’asilo, cioè dalla maestra
Maria Assunta che disse subito:”io e Matteo andiamo subitissimo dal dottore!”.
Quando ritornai i miei amici mi dissero tutti: ”Teo come stai?”
Finirono le lezioni di quel giorno e io tornai a casa con il pulmino.
Ora sono in seconda media ma questo fatto mi è rimasto sempre impresso.
Matteo Parlani
Come si è evoluta la città?
Nella PREISTORIA l’uomo non ha lasciato segni e tracce
dove era stato, poi nel MEDIOEVO ha cominciato a
costruire case e strade, infine OGGI vediamo che ci sono
grandi cambiamenti e l’uomo ha costruito palazzi edifici ecc.
Cosa è
Il PRG(Piano Regolatore
Generale) ed è un insieme di
elaborati costituiti da tavole
grafiche, relazioni tecniche di
attuazione, che regolano lo
sviluppo corretto di una città
LO SVILUPPO DELLE CITTA’
Il territorio viene diviso in zone:
A= Centro Storico
B= zone con prevalenza residenziale
C= zone di espanzione
D= zone produttive
E= zone agricole
F= zone destinate a servizi pubblici.
N.B
OGNI ZONA E’ EVIDENZIATA
CON UNA SIMBOLOGIA
DIVERSA.
tecnologia
P.R.G.
A cosa serve:
serve per lo sviluppo
corretto di una città e
stabilisce quali sono le
zone destinate al
commercio alle
abitazioni ecc.
Chi lo redige:
lo redigono i tecnici del
comune e gli architetti
infine viene approvato
dal comune e dalla
regione.
Cosa può succedere senza
-speculazione edilizia
-dissesto del territorio
-sviluppo non corretto di una
città
-rovina del paesaggio
Ad esempio:
La frana di Messina:
I primi dell’ottobre 2009
una frana a Messina ha
causato la morte di 18
vittime;questo perché oltre
che la Sicilia ha molti
comuni a rischio,
probabilmente non aveva
un P.R.G.
Così si è costruito dove
magari non si poteva ed
infatti ci sono state vittime
E case distrutte dalla frana.
Rapporto tra
persona e
ambiente
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compito unitario