John Erskine, Lauro De Bosis e La Vita privata di Elena di Troia
Conferenza del prof. Massimo Bacigalupo
Università di Genova
Introduce il Dirigente Scolastico Alfonso Gargano
A cura di Pier Luigi Ferro
Lunedì 23 novembre 2015 ore 11.15
Aula Magna del Liceo Chiabrera Martini in via Manzoni Savona
Una scena del film The private life of Helen of Troy
In concomitanza col venticinquennale dalla loro fondazione, I Coribanti del Liceo Chiabrera
metteranno in scena lo spettacolo Elena di Troia ovvero la libertà di volare, un testo originale che
trae lo spunto dal romanzo dello scrittore americano John Erskine The private life of Helen of Troy
(1921). Il romanzo venne tradotto in Italia da Lauro De Bosis (1928), professore di Letteratura
Italiana ad Harvard, noto per le sue traduzioni dal greco antico e dall’inglese nonché per essere stato
autore di un clamoroso gesto di protesta contro il regime fascista. Dall’opera dell’americano, una
rivisitazione brillante e originale del mito greco, venne ricavato anche un film, opera del regista
Alexander Korda, che ricevette un Oscar nel 1927.
La conferenza del professor Bacigalupo, uno dei più noti anglisti italiani, autore di numerose
traduzioni e saggi critici sulla letteratura anglosassone nonché film maker con una notevole
esperienza nel campo della sperimentazione audiovisiva, è stata organizzata come momento di
preparazione al lavoro del laboratorio teatrale del Liceo Chiabrera ed è rivolta agli studenti
coinvolti come attori, scenografi, costumisti e tecnici di scena nell’allestimento, ma è aperta anche
alla partecipazione della cittadinanza interessata.
Massimo Bacigalupo è professore di Letteratura
Americana e insegna Tecnica della traduzione all’Università
di Genova. Come regista cinematografico ha esordito nel
1966 con un’opera (Quasi una tangente), che si aggiudicò il
Montecatini International Short Film Festival, il più antico
festival italiano dedicato al cortometraggio. L’anno
successivo ha dato vita, insieme ad altri intellettuali, alla
Cooperativa Cinema indipendente, attiva fino al 1975.
Come critico cinematografico ha pubblicato numerosi
articoli sul cinema underground e sperimentale su riviste
quali «Filmcritica», «Bianco&Nero» e la newyorkese «Film
Culture». Nel 2010 il Torino Film Festival gli ha dedicato
un’importante retrospettiva in concomitanza con la mostra
Apparizioni: immagini e testi dall’archivio di Massimo
Bacigalupo alla Galleria Civica d’Arte Moderna e contemporanea della stessa città. Ha dedicato
numerosi studi critici ai maggiori autori della letteratura inglese e americana, tra cui Ezra Pound,
conosciuto in gioventù a Rapallo, James Joyce, T.S. Eliot, Emily Dickinson, William Butler Yeats,
Herman Melville, Wallace Stevens, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti e molti altri. Nel 1981 il
suo saggio L’ultimo Pound ha vinto il Premio Viareggio Saggistica Opera Prima Nel 1991 ha
ottenuto il Premio Monselice per la traduzione de Il preludio di William Wordsworth e nel 2001 il
Premio nazionale di Traduzione. Tra i suoi lavori più recenti si può segnalare la traduzione
dell’opera poetica integrale di Wallace Stevens da poco uscita nella collana de “I Meridiani” di
Mondadori.
John Erskine (1879-1951), newyorkese, è stato professore
di Letteratura Inglese alla Columbia University e quindi
all’Amherst College. Alla Columbia svolse un’importante
azione di aggiornamento degli studi umanistici, istituendo il
diploma biennale Literature Humanities e valorizzando lo
studio dei classici greci e latini anche nelle traduzioni
inglesi. Fu critico letterario, poeta, studioso di musica,
romanziere e divulgatore. Venne conosciuto dal grande
pubblico tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso,
soprattutto per la rielaborazione in chiave umoristica di miti
e leggende, in opere tradotte con successo anche in Italia
quali Lancillotto e suo figlio (1931), Il marito di Penelope
(1929), La vita privata di Elena di Troia (1928). Nell’immediato dopoguerra è stato presidente
dell’American Writers Association.
Lauro De Bosis (1901-1931), dopo gli studi
classici e una laurea in chimica, fu scrittore, poeta
e studioso. Figlio dell’industriale ed editore
Adolfo De Bosis, noto per essere stato il fondatore
della rivista «Il Convito» su cui pubblicarono
Carducci e Pascoli. Quest’ultimo compose per il
periodico una serie di poemetti a sfondo classico,
poi raccolti ne I Poemi Conviviali. Lauro De
Bosis fu docente di Letteratura Italiana
all’Harvard University di Cambridge nel
Massachusetts. Nel 1928 divenne segretario
dell’Italy America Association. Fu traduttore dal
greco antico (Edipo re, nel 1923, Antigone di Sofocle, nel 1928, e Prometeo Incatenato di Eschilo,
nel 1929). Di sentimenti liberal-monarchici e antifascista, nel 1930 fondò l’Alleanza nazionale per
la Libertà. Nell’ottobre 1931, dopo un primo fallito tentativo, compì la celebre impresa del volo su
Roma, durante la quale gettò sulla capitale 400.000 volantini antifascisti. Perse la vita al termine
dell’impresa inabissandosi nel Tirreno dopo aver terminato il carburante. Il gesto, quasi
preannunciato dal suo poema Icaro, composto nel 1927 e ispirato dalla recente trasvolata oceanica
di Lindbergh, in cui il protagonista è un poeta che, in un gesto eroico, sacrifica la sua vita per la
libertà, ebbe un’enorme risonanza sulla stampa straniera, ma venne nascosto dai quotidiani di
regime. La sua figura è stata ricordata nelle opere teatrali Il poeta volante di Angelo Ruta (2008),
nel film documentario di Ermanno Olmi e Corrado Stajano Le radici della libertà (1972) e nello
scenario di Vico Faggi La morte di Lauro De Bosis (1971). Lo scorso anno Rai Storia ha trasmesso
il docu-film di Piergiorgio Curzi e Maurizio Carta Lauro De Bosis. Storia del volo antifascista su
Roma.
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