Missione Cattolica Italiana · 16 rue Orient-Ville · 1005 Lausanne · 44o anno · No 3 · Maggio-Giugno 2007 · JAB 1000 Lausanne 1
Inno alla vita
Famiglia scalabriniana:
nuovo superiore generale
Lo scorso 2 febbraio, il XIII Capitolo generale della Congregazione scalabriniana ha eletto il 16° Superiore generale della Congregazione: padre Sergio Olivo Geremia,
nato nel 1944 nel Rio Grande do Sul e già superiore della
Provincia di San Pietro (Brasile-Paraguay). Inviamo a padre Sergio Olivo gli auguri del
Messaggero e di tutta la Comunità Italiana legata alla Missione Cattolica di Lausanne e
Renens che ancora ringraziano per l’ottimo servizio che per circa un secolo i Reverendi
Padri Scalabriniani (come non ricordare e rimpiangere i beneamati padri Silvano, Enzo
e Sandro!) hanno reso agli Italiani qui emigrati.
Felicitazioni per un profiquo e generoso servizio agli immigrati di tutto il mondo ...
nello stile del Fondatore, Giovanni Battista Scalabrini, Padre dei Migranti.
(L. A.)
S.E. Mons. Angelo Bagnasco: nuovo presidente CEI
Il Santo Padre ha accolto la rinuncia, per raggiunti limiti di età, presentata dall’Em.
mo Card. Camillo Ruini all’incarico di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ed ha nominato Presidente della medesima Conferenza Episcopale Italiana S.E. Mons. Angelo Bagnasco,
Arcivescovo di Genova. Nato a Pontevico (BS), Diocesi
di Brescia, il 14 gennaio 1943, da genitori sfollati per
la guerra. Il papà, Alfredo, lavorava in una fabbrica di
pasticceria; la mamma, Rosa, casalinga. Ha una sorella
maggiore, Anna. La famiglia è rientrata quasi subito a
Genova e il figlio ha frequentato il Ginnasio ed il Liceo
Classico presso il Seminario Arcivescovile di Genova. Il
29 giugno 1966 è stato ordinato sacerdote. Si è laureato in Filosofia presso l’Università Statale di Genova nel
1979. Vicario parrocchiale dal 1966 al 1985 nella Parrocchia di “S. Pietro e S. Teresa del Bambino Gesù” in
Genova. Dal 1986 al 1995 ne è Aiuto Pastorale con compiti Diocesani. Dal 1980 al 1998 docente di Metafisica
e Ateismo contemporaneo presso la Facoltà Teologica
dell’Italia Settentrionale, Sezione Parallela di Genova.
Dal 1975 al 1984 docente di italiano nel Liceo Classico
del Seminario. Dal 1980 al 1995 è Assistente Diocesano
della F.U.C.I (Federazione Universitari Cattolici Italiani).
Dal 1985 al 1996 è Direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi e della Liguria, nonché Delegato Regionale per la Pastorale della Scuola. Dal 1986 al 1994 Preside e Docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Genova, con competenza per tutta
la Regione Ecclesiastica Ligure. Dal 1990 al 1996 è Direttore dell’Ufficio “Educazione”
con il compito di formazione degli insegnanti di religione. Dal 1993 al 1996 è Direttore dell’Opera Diocesana “Apostolato Liturgico”. Dal 1995 al 1997 è Vicario Episcopale e Direttore Spirituale del Seminario Arcivescovile di Genova. Il 3 gennaio 1998 è
nominato Vescovo di Pesaro e l’11 marzo 2000 Arcivescovo Metropolita. Dal 2001 è
Presidente del Consiglio di Amministrazione del quotidiano “Avvenire”. Dal 2002 al
2005 è Segretario della Commissione Episcopale della C.E. I. per l’Educazione, la Scuola
e l’Università. Nel 2003, il 20 giugno, è nominato Arcivescovo Ordinario Militare per
l’Italia. Dal 2005 è Segretario della Commissione Episcopale della C.E.I. per la Cultura
e le Comunicazioni Sociali. Il 29 agosto 2006 è nominato Arcivescovo Metropolita di
Genova; ha preso possesso dell’Arcidiocesi nella S. Messa celebrata nella Cattedrale di
San Lorenzo il 24 settembre 2006. Il 26 settembre 2006 è stato eletto Presidente della
Conferenza Episcopale Ligure.
MISSIONE CATTOLICA
ITALIANA
Sede centrale:
Rue Orient-Ville 16
CH-1005 Lausanne
Tel. 021 351 22 90
Fax 021 351 22 91
Ccp 10-10240-8
MISSIONARI
Don Luigi Agazzi
Don Lorenzo Flori
SEGRETARIATO LOSANNA
Giorgio Lecci,
tel. 021 351 22 90
Aperto da martedì a giovedì
8.30-12.00 / 14.00-18.30
SEGRETARIATO RENENS
Rosa Tomaselli Carbonara
Av. 14-Avri 34 · 1020 Renens
tel. 021 634 24 21
Aperto:
lunedì 9.00 - 11.15
13.30 - 17.00
martedi-venerdi: 9.00 - 11.15
MESSE IN ITALIANO
·Losanna
St-Rédempteur
Sabato ore 18.30
Domenica ore 9.45
Nôtre-Dame au Valentin
Domenica ore 12.00
Settimanali
St-Rédempteur
martedi, giovedi e venerdì: ore 18.30,
mercoledì: ore 9.00
· Renens:
Domenica: ore 10.30
Settimana al Foyer:
ore 7.40
BATTESIMI
Una volta al mese
(4a domenica) alternando le
chiese di Losanna e Renens.
Annunciarsi almeno
due mesi prima.
CATECHESI
Responsabile:
Rosa Tomaselli Carbonara
MCI Renens 021 634 24 21
Marilena Gorgoni
MCI Losanna 021 351 22 90
privato tel. 021 323 71 77
CORSI PER FIDANZATI
· Febbraio
· Maggio
· Novembre.
Iscriversi per tempo.
Viene inviato agli abbonati;
un periodico controllo eliminerà chi non
ha rinnovato l’abbonamento.
“Non privarti del contatto con
la realtà religiosa e sociale della
tua comunità italiana”.
2
Abbonamento solo Fr. 20.- all’anno / ccp 10-10240-8
intestato alla Missione cattolica italiana - Losanna.
Maggio-Giugno 2007
CRESIME ADULTI
Iniziato corso in febbraio.
ATTIVITà
· Coro italiano
· Gruppo Catechisti
· Gruppo Famiglie
· Gruppo Pro Malati
· Gruppo GMG
· Gruppi giovanili
· Gruppo 3a Età
· Gruppo Feste/Collaboratori
· Consiglio parrocchiale
· Consiglio pastorale
EDITORIALE
In questo numero
5
La scuola umiliata da ...
8
Adempimenti fiscali
11
La Madonna: madre di ...
15
Pagina sociale
16
Vita di Missione
19
In famiglia
21
I nostri defunti
22
Utile a sapersi
SITO DELLA MISSIONE
e POSTA ELETTRONICA
www.missioni.ch/nazionale
E-mail:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
IMPRESSUM
Bimestrale della Missione
Cattolica Italiana di Losanna
Direttore resp.: Luigi Agazzi
Rue Orient-Ville 16
CH-1005 Lausanne
[email protected]
Tel. 021 351 22 90 · Fax 021 351 22 91
Redazione:
Luigi Agazzi, Valeria Angrisani,
Giorgio Brignola, Elena Damiano,
Lorenzo Flori, Marilena Gorgoni,
Antonietta Lecci, Giorgio Lecci,
Isabella Martino,
Rosa Tomaselli Carbonara
Grafica: RR-Grafik Studio, Bern
[email protected]
Tipografia:
La Buona Stampa · Pregassona
Abbonamento annuo Fr. 20.ccp 10-10240-8
Dai frutti ... li riconosceranno
Molti oggi ritengono che i valori cristiani siano perdenti nella nostra società e che sia inutile qualsiasi battaglia per difenderli e promuoverli; e a
causa di questo si nascondono dietro la solita espressione “... Ormai siamo minoranza”.
A quanti la pensano così credo sia bene far notare com’è vero il contrario e come esistano elementi positivi per cui vale la pena di continuare
a lottare e ad impegnarsi. Ad esempio nelle settimane scorse in Cina il
Partito Comunista Cinese ha infranto il tabù della proprietà privata, riconoscendola, anzi impegnandosi a proteggerla. Quello della proprietà
privata è un diritto essenziale della persona umana affermato da sempre
dalla dottrina sociale della Chiesa. Questo significa che le idee giuste alla
fine, vincono.
Altro fatto che ci invita a riflettere: nei giorni scorsi l’Indipendent, quotidiano della sinistra inglese, da tempo propugnatore della liberalizzazione delle droghe leggere, fa clamorosamente marcia indetro e titola:
“Cannabis, ci scusiamo”. In quanto l’analisi delle statistiche hanno evidenziato che i giovani del Regno Unito in cura per disintossicarsi dalla
cannabis in 10 anni sono passati da 1.600 a ben 22.000!
Nota dolente, da noi in Italia il Ministro Livia Turco si batte per depenalizzare a tutti i costi il “fumo” che pure l’Indipendent ha definito “grave errore”. Anche stavolta possiamo dire che la Chiesa aveva ragione! Per continuare pensiamo alla Famiglia: sempre da un rapporto inglese si evince
che “gravi sono i danni provocati dalla dissoluzione della famiglia”. È su
questo tema che la Chiesa è contestata (probabilmente, fra qualche anno, qualche altro giornale troverà il coraggio di riconoscere l’errore e ...
chiedere scusa!) La “Nota dei Vescovi”‚ a riguardo della Famiglia fondata
sul matrimonio ha spinto i così detti “laici” a gridare all’ingerenza, alla
lotta tra Chiesa e Stato, alla fine del dialogo tra i cattolici e i laici.
Ci domandiamo: perché qualsiasi intervento della Chiesa, non in linea
con il “pensiero unico” suscita subito pesanti reazioni? Sembra che le si
voglia chiudere la bocca. Ma dove siamo? In uno Stato democratico o in
una moderna dittatura di pensiero? “La famiglia - dice la Nota - è una
risorsa insostituibile, tutelata dalla stessa Costituzione Italiana. È quindi interesse della società e dello Stato che la famiglia sia solida e cresca
nel modo più equilibrato possibile”. Per questo i Vescovi ritengono “la
legittimazione delle unioni di fatto inaccettabile sul piano di principio,
pericolosa sul piano sociale ed educativo”. Ora i Dico, puntano al riconoscimento delle unioni di fatto; che hanno un profilo essenzialmente
privato e non necessitano di un riconoscimento pubblico; è sufficiente
l’applicazione del Codice civile per gli opportuni interventi a favore di
queste situazioni. A Roma il 12 maggio si è tenuto il Family day: un’imponente manifestazione di tutti i cattolici - e tanti laici - che vogliono
difendere i valori della famiglia. L’abbiamo visto! Anche in questo caso
qualche “ben pensante” ha detto che i cattolici hanno tentato di “intromettersi” nelle scelte dello Stato. Ma allora questi “cattolici” dov’è che
possono esprimere le loro scelte? Dove possono vivere i valori in cui credono? È proprio vero, già al tempo di Gesù si era capito che “dai frutti”
... si riconosce se l’albero è buono!
Maggio-Giugno 2007
3
ITALIA
Tra razzismo e malafede
Si sottovalutano le minacce dei fondamentalisti islamici ... ma in compenso si critica la Chiesa!
Recentemente alcuni fatti successi, la dicono lunga sulla malafede
e incoerenza dei nostri Governanti Italiani (e sostenitori). Ad esempio si è registrato grande silenzio
dopo i filmati trasmessi da Santoro nel programma “Annozero”
(22/03/2007), dando al contrario
enorme risalto alle “violente” reazioni seguite all’invito rivolto ai
politici cattolici da Mons. Bagnasco (presidente CEI), a non votare
la legge sui “Dico” (quella che riconosce legalmente le “coppie di
fatto” anche omosessuali).
Alcuni esempi
Vergognosa la reazione della sinistra all’appello della Chiesa ad essere - anche in Parlamento - coerenti
con la propria fede: ad es. il Manifesto, apostrofava “Talebani” una
foto di porporati; e il quotidiano
Liberazione intitolava un’analoga
fotografia con l’assurdo “Credere,
obbedire, combattere, i Vescovi
Italiani si mettono il fez”.
A Genova sul portone di una Chiesa è apparsa la scritta “Bagnasco,
vergogna!” mentre alcuni facinorosi hanno diffuso manifesti che
invitavano “a fucilare il Papa”. E
il nostro Ministro degli Interni - si
associa naturalmente a questa bagarre - esprimendo “il timore” che,
se le Gerarchie Ecclesiastiche continuano così, “l’Italia rischia d’islamizzarsi”, cioè diventare “società teocratica”. È incomprensibile
la reazione di politici e giornalisti
che strepitano contro “l’ingerenza
della Chiesa nello Stato laico”, ma
che invece, con leggerezza, a mo’
di paladini dei diritti umani e della libertà di opinione (solo di alcuni!), trascurano la pericolosità della propaganda di odio registrata
ad esempio in due moschee torinesi, e che al più suggeriscono rimedi
solo apparenti.
Quale reazione?
4
Stupisce che (Corriere della Sera)
solo il musulmano Magdi Allam ritenga d’intervenire, augurandosi
che, a guardare in faccia la realtà,
sia “chi ha incarichi di responsabilità e nel governo, i politici che sono
preposti a legiferare, i magistrati a
cui spetta far rispettare la legge e
le forze di sicurezza che tutelano
Maggio-Giugno 2007
l’ordine pubblico”. In effetti la telecamera nascosta dei collaboratori di Santoro ha messo bene in
evidenza il fanatismo di questi predicatori d’odio che invitano i fedeli
a “non mescolarsi con gli occidentali”, a star lontani dagli “infedeli” cristiani ed ebrei, a non indulgere a “nessun compromesso con gli
atei, si uccidono e basta”, a “offrire appoggi ad Al Qaeda”, a non integrarsi, a non far proprie le leggi
del Paese che li ospita. Un fanatismo che, in nome del Corano, non
rifugge dall’apologia del maschilismo e della violenza alle donne,
“esseri senza anima che devono essere sottomesse ed ubbidienti”.
... Stupisce anche l’assenza della
reazione delle femministe che, negli anni Sessanta e poi, agitarono
le piazze italiane reclamando i diritti eguali, la dignità del loro corpo, un senso nuovo e più alto per
la loro vita ...
Rimedi o palliativi?
Mi sbaglio o esiste un ministro di
nome Barbara Pollastrini, incaricata di vegliare sulle pari opportunità, che forse dovrebbe trovare
il tempo di dire qualcosa su tutto
ciò, ... oltre che sui Dico? In compenso, ha accolto l’infelice soluzione (ideata da Amato) per far fronte a tale aberrazione: ipotizzare
l’istituzione di una “licenza” per
diventare Imam, accordata da “interlocutori islamici”, ad esempio
quelli della Consulta istituita dal
Viminale. Peccato che in essa sia
presente, con arroganza e prepotenza, anche l’Ucoii, l’Unione dei
musulmani che opta per un Islam
fondamentalista. (...) Ma non ritiene opportuno, (come fece nel 2005
il Ministro Pisanu), di espellere i
due imam oltranzisti. (...) In compenso s’incrementa giorno dopo
giorno negli Italiani, quella specie
di rifiuto del “diverso” che sa molto di razzismo. Lo testimonia ad
esempio la trasmissione televisiva
“Stato di paura”, girata a Padova
dove un’ordinanza del Sindaco ha
fatto sorgere un muro separatorio
tra il “ghetto” dei musulmani e le
abitazioni dei locali, per tutelarsi dallo spaccio di droga, dai furti
e dalla prostituzione di cui vivono
gli stranieri, una specie di ronda
notturna. Intervistati a più riprese, esprimevano tutti sentimenti di
notevole ostilità nei confronti degli immigrati (...).
Reazioni ostili comprensibili, forse,
ma certo non accettabili che la politica permissiva dell’attuale maggioranza incrementa concedendo,
(proposta Amato) la cittadinanza e
il voto, dopo solo 5 anni di permanenza in Italia.
Alcune considerazioni
Il sottovalutato decremento della
nostra natalità “tanto sarà mitigato dai figli degli immigrati (Ministro Ferrero)”, unito ai permessi di
soggiorno elevati ad oltre 500.000
annui (come ha fatto Prodi); la
proposta di definire “Resistenza”
il “terrorismo islamico” insieme
(come vuole l’estrema sinistra) all’abolizione dei Centri di raccolta;
e l’offerta ai musulmani nel nostro
Paese, del triste spettacolo delle
oscenità, del nudismo, del rifiuto
dei valori morali, dell’oltraggio al
nostro Dio e alla Chiesa (che si propaga grazie all’ignoranza religiosa
di un popolo che si definisce Cristiano ma il cui 48,2% non sa che
ad insegnarci il Padre Nostro è stato Gesù; il 59,2% non conosce gli
evangelisti; e il 43,1% il significato di Trinità - da un’indagine del
Giornale su 600 Italiani battezzati
e maggiorenni), tutto questo contribuisce fortemente non solo ad
annullare l’identità del nostro Paese, ma rischia anche di farci combattere contro i “talebani” non in
Afghanistan ... ma in Italia.
Egidio Todeschini
Scuola e cultura
La scuola umiliata
da bullismo ed ignoranza
Crescono i casi di aggressività dei giovani ma anche la loro mancanza
di cultura. Un fenomeno che non risparmia neppure i docenti.
Se penso ai giovani, mi affliggo.
Mi preoccupano la loro attitudine
comportamentale e lo scarso patrimonio culturale con il quale si
apprestano ad affrontare la vita. I
casi di “bullismo” giovanile si sprecano, e danno l’immagine di una
gioventù che non sa più cosa significhi pudore, rispetto degli altri, dignità, libertà di opinione, disciplina; che ubbidisce solo alle regole
della prepotenza, della tracotanza
e dell’esibizionismo; che crede di
avere diritto a tutto, dal cellulare
in classe agli ultimi dettami della
moda.
Per fortuna, il fenomeno non riguarda tutti i ragazzi di oggi, ma,
le statistiche dicono che aumentano gli studenti ribelli, ineducati, litigiosi, non rispettosi degli orari,
protagonisti di episodi di violenza,
contro persone o cose, e di teppismo sessuale. Atteggiamenti che
nell’81% dei casi essi stessi attribuiscono alla voglia di “dimostrare il proprio coraggio”, o “per sentirsi grandi”.
Quale modello di scuola?
Forse ha ragione il diciottenne studente napoletano che, con rab-
bia, scrive ai giornali per chiedere:
“Perché parlate solo di questa ‘non
scuola‘ fatta di bullismo e vandalismo che finisce su You Tube? Perché non parlate quasi mai di quella ‘vera‘, della “scuola che c’è”, dei
ragazzi che si danno da fare, che
scrivono sui forum?”.
Purtroppo, se leggiamo le lettere
che inviano ai diversi “forum” rintracciabili su Internet o, semplicemente, a sentirli quando partecipano a qualche quiz televisivo, ci
si rende conto che non conoscono
(o non applicano) le più elementari regole di grammatica ed ortografia, e mancano pure delle più
basilari nozioni di letteratura, di
arte, di religione, di storia. Perfino
di quella attuale!
D’accordo, non possiamo generalizzare neppure in fatto d’istruzione: certo, l’Italia ha sempre meno
giovani “ricercatori” (3 su mille
occupati), ed è ultima in graduatoria, dopo Portogallo, Grecia e
Paesi dell’Est; ma è vero anche
che, se hanno la fortuna di andare all’estero, i novelli scienziati risultano essere tra i più produttivi
al mondo, secondi solo agli Svizzeri (dall’Annuario Scienza e Società
del 2007).
Resta il fatto, che l’ignoranza generale sia in continuo aumento e che
“né il centro destra ... né il centro
sinistra ... sappiano dove mettere
le mani e si limitino a trattare la
scuola come un grande magazzino
in cui impilare studenti, insegnanti,
presidi e bidelli!” (Prof. Tiziano Tussi, da il Manifesto).
La Riforma Moratti qualcosa aveva
innovato, ma (...) “Visto che si alza l’età dell’obbligo portandola a
16 anni, la scuola deve fare tutti gli
sforzi possibili per tirar fuori il meglio dagli alunni. Anche da quelli
più zucconi”. Il tutto per ottenere,
con la diminuzione della permanenza media, a scuola, degli alunni,
“la riduzione della spesa per il personale”. Insomma, “meno ripetenti
significa meno classi, meno professori, meno bidelli”. Già anni fa Francesco Alberoni aveva rilevato che a
scuola “non si insegna più a studiare. Le scuole media e superiore danno sempre meno una formazione di
base. È prevalsa una pedagogia che
... ha frantumato il sapere e il pensiero, ha rinunciato ad insegnare ...
il ragionamento sistematico. Spesso
non vi s’impara nemmeno la matematica, l’italiano e la storia”. (...) A
volte c’è degrado anche nei docenti, e a volte c’è scarsa cultura pure
negli insegnanti, perché “figli” del
‘68, quando vigeva il “6 politico”
ed il “tutti promossi”, o perché,
giovanissimi, risentono dell’attuale
carenza didattica. C’è spesso, nella
scuola, troppa ideologia, che non
aiuta a rispettare chi la pensa diversamente. C’è soprattutto (Corriere della Sera Ernesto Galli della
Loggia), “la disintegrazione del sistema educativo in quanto la scuola
intesa come ‘luogo di trasmissione
di valori‘ culturali e di norme di vita
non esiste più! Nella scuola italiana è andato distrutto il principio, il
valore, e la pratica dell’autorità: e,
ora, solo il parlarne desta nelle sue
aule vergogna e paura”.
Quale riforma?
Tocca alle Istituzioni rimettere in
sesto il sistema scolastico, per ridare alla cultura il suo ruolo formativo, aiutare i giovani a vincere la frustrazione e l’emulazione dalle quali
nasce l’aggressività. Qualcosa si fa,
infatti. Ma spetta a tutti noi comprendere che il bullismo e il disordine che si sviluppa nella scuola è il
frutto di quanto si è distrutto nella
famiglia e nella società, quei valori
etici e cristiani che dobbiamo cercare di far rinascere. Egidio Todeschini
Maggio-Giugno 2007
5
Assurance et Système
social suisse
Votre conseiller
D’Attoli Antonio
Mobile 079 212 39 12
[email protected]
ASSURANCES & DIVERS CONSEILS
Ch. du Closalet 12 · case postale 230 · 1023 Crissier 1
Tél. 0800 800 634 · Fax 021 634 80 38
Assurance véhicules
E-mail: [email protected] · www.adconseils.ch
Déclaration
d’Impôts
Assurances vie
et maladie
Hypothèque
Ch. des Diablerets 7 - 1012 LAUSANNE
6
Maggio-Giugno 2007
Haute Coiffure • Création • Dames
QUI DA NOI
Diminuisce l’emigrazione
italiana in Svizzera: i dati
dell’ufficio federale di statistica
Nel 2° trimestre 2006 risiedevano
in Svizzera 850 mila persone occupate di nazionalità straniera con
permesso di soggiorno o di domicilio, ciò che rappresenta un incremento del 2,4% rispetto all’anno
precedente.
Di questi 163 mila erano italiani, un dato che, pur diminuito del
3,2% rispetto all’anno scorso, fa
dei nostri connazionali il gruppo
straniero più numeroso impegnato nella Confederazione per motivi di lavoro.
Gli italiani, infatti, sono il 19,2%
del totale; al secondo posto pari
merito tra tedeschi e portoghesi
(12,1%), al terzo spagnoli e greci
(6,2%), al quarto i francesi (5%)
e infine gli austriaci (2,3%). Le altre fette della torta si dividono tra
i lavoratori provenienti dai Paesi
ovest dei Balcani (18,7%) e da tutti gli altri (24,4%).
Secondo i dati diffusi dall’Ufficio
federale di statistica, in Svizzera c’è
ormai un’immigrazione di stranieri
ben qualificati, cioè con un buon livello culturale e di formazione che
consente loro di occupare posti di
responsabilità e dirigenza.
Rispetto al 2005, il numero delle
persone occupate straniere nella
confederazione elvetica è aumentato di 20 mila persone (+2,4%). Si
tratta, commentano dall’UFS, del
massimo incremento da cinque
anni: una persona su cinque tra gli
occupati complessivi con una residenza stabile in Svizzera era di nazionalità straniera.
Ad essi vanno aggiunti 255 mila
occupati tra frontalieri, dimoranti
temporanei e persone nel processo
d’asilo (+11 mila ossia +4,7% rispetto al 2005).
Il numero delle persone occupate di
nazionalità svizzera è pure cresciuto notevolmente (+57 mila, ossia
+1,8%), sebbene in termini relativi
più debolmente che tra la popolazione di nazionalità straniera.
Notevolmente migliorato il livello
di formazione dei nuovi arrivati:
due terzi (66%) delle persone attive straniere oltre i 25 anni (occupate e inoccupate) e il 90% di quelle
di nazionalità svizzera (nati svizzeri: 91%, naturalizzati: 83%) hanno
concluso una formazione di grado
secondario II o terziario.
Tra i vari gruppi si osservano tuttavia grandi differenze secondo il
Paese di provenienza: tra gli europei settentrionali e occidentali la
quota di attivi qualificati è di gran
lunga superiore alla media (94%),
mentre è solo circa la metà la quota degli attivi provenienti dall’Europa meridionale (53%) e dai Paesi occidentali dei Balcani (48%) che
hanno terminato una formazione
post obbligatoria.
Tra i portoghesi la corrispondente proporzione è particolarmente
bassa (28%).
Per quanto riguarda l’Italia in particolare, dei 163 mila, 107 mila sono uomini e 56 mila donne, la maggior parte ha un’età compresa tra i
25 e i 39 anni ed è occupata a tempo pieno.
Del totale, 26 mila sono dipendenti membri della direzione, altri 23
mila hanno funzione dirigente.
Quanto al settore d’impiego, gli
italiani lavorano soprattutto nel
terziario (104 mila).
Carmine Frandina
7
Maggio-Giugno 2007
QUI DA NOI
Italiani residenti in Svizzera
Italia: adempimenti fiscali 2007
I proprietari di beni immobili (FABBRICATI e/o TERRENI) siti sul territorio italiano sono tenuti ogni anno a versare l’IRPEF allo stato italiano e
l’ICI al comune nel quale è ubicato il fabbricato o il terreno.
8
Documenti indispensabili per la dichiarazione IRPEF e il calcolo dell’ICI:
1.Codice fiscale (cartellino verde
rilasciato dall’ufficio distrettuale delle imposte dirette).
2.Certificato catastale (rilasciato
dall’ufficio tecnico erariale competente) o qualsiasi altro documento sul quale siano indicati i
dati catastali necessaria alla
compilazione (dichiarazione fiscale dell’anno precedente).
IRPEF (Imposta sui Redditi delle
Persone Fisiche).
Salvo proroghe dell’ultima ora!
La dichiarazione, ossia il Modello
Unico dovrà essere presentata entro il 31 luglio 2007.
Il contribuente versa nell’anno in
corso in riferimento ai redditi posseduti nell’anno precedente; quindi nel 2007 si versa per i redditi
posseduti nel 2006.
Se i redditi prodotti nel 2006, derivanti da immobili, non superano complessivamente Euro 3.000,
il contribuente è esonerato dalla
presentazione del Modello Unico.
Al di sotto di Euro 12 nessuna imposta è dovuta.
Scadenze per il versamento dell’IRPEF: il saldo 2006 e il primo acconto 2007, se ricorre, vanno effettuati
entro il 16 luglio 2007. Se l’imposta
viene versata dopo il 16 luglio, ma
al massimo entro il 15 agosto 2007,
il contribuente dovrà pagare una
maggiorazione del 3,75% dell’importo dovuto più il 2,5% annuo di
interessi, se versata a partire dal 16
agosto dovrà pagare una sanzione
del 6% più i relativi interessi.
Il secondo acconto 2007 è da versare entro il 30 novembre 2007.
Modalità di pagamento degli acconti IRPEF: se il rigo differenza
del prospetto di liquidazione del
Modello UNICO-/2007 (RN23) è inferiore a Euro 52 non si deve alcun
acconto, se superiore o uguale a
Euro 52 e fino a Euro 262 scatterà l’obbligo di un unico acconto da
versare entro il 30 novembre 2007
pari al 99% del rigo stesso.
Infine nei casi in cui la riga differenza risultasse superiore a Euro
262, il contribuente dovrà effettuare il pagamento come segue:
Maggio-Giugno 2007
· entro il 16 luglio 2007 prima rata
di acconto 2007 (pari al 40% del
99% del rigo differenza)
· entro il 30 novembre 2007 seconda rata di acconto 2007 (pari al
rimanente 60%).
Deduzione IRPEF per la casa di abitazione. I residenti all’estero non
possono usufruire della deduzione per l’abitazione principale, in
quanto concessa esclusivamente ai
contribuenti residenti in Italia.
Fasce di reddito e aliquote IRPEF:
fino a Euro 26.000 di reddito, la
stragrande maggioranza dei casi
che ci riguardano, l’aliquota IRPEF
è del 23%, alla quale bisogna aggiungere:
a)una addizionale regionale che
varia a seconda di quanto stabilito dalle singole Regioni con un
minimo dello 0,9%;
b)una addizionale comunale, prelevata tuttavia soltanto per i comuni che ne hanno deliberato
l’applicazione e che va da un minimo dello 0,2% ad un massimo
dello 0,5%.
Le altre fasce di reddito IRPEF e
aliquote corrispondenti sono le seguenti:
· da Euro 26.001 a 33.500 il 33%
· da Euro 33.501 a 100.000 il 39%
· oltre Euro 100.000 il 43%
Scelta dell’8 per mille. Ricordiamo
che il contribuente può devolvere
l’8 per mille dell’imposta dovuta,
allo stato o ad una delle istituzioni
religiose menzionate sul Modello
Unico, per scopi umanitari e/o sociali. Per operare la propria scelta
il contribuente dovrà firmare nella casella corrispondente all’istituzione alla quale intende devolvere
l’8 per mille. Se il contribuente non
esprime la propria preferenza la
quota sarà divisa tra tutte le istituzioni menzionate sulla dichiarazione, proporzionalmente alle scelte
effettuate dai contribuenti.
I.C.I. (Imposta Comunale sugli Immobili). I residenti all’estero possono effettuare il pagamento dell’imposta in soluzione unica entro
il 16 dicembre 2007 (con gli interessi annui del 2,5%). L’ICI si paga
sugli immobili posseduti nell‚anno
in corso e viene pagata nello stesso
anno in cui è maturata; nel 2007 si
pagherà l’ICI per gli immobili posseduti nel 2007.
Detrazioni per la prima casa. Contrariamente a quanto avviene per
l’IRPEF, ai residenti all’estero è concessa la detrazione per l’abitazione
principale intendendosi per abitazione principale quella che produce il reddito più alto a condizione
che non sia data in locazione, a
partire da Euro 103.29.
Aliquota per il calcolo dell’ICI. Attraverso le Delibere i Comuni definiscono annualmente le aliquote
ICI da applicare (quest’anno possono farlo entro il 30 aprile), i consigli
comunali attraverso il regolamento, possono determinare ulteriori sgravi o maggiori imposizioni. I
comuni possono per esempio decidere l’applicazione di aliquote differenziate per la prima casa, i terreni, le aree edificabili ecc...
Presentazione della dichiarazione
ICI. Va presentata in caso di acquisto o vendita del bene immobile o
del terreno, o in caso di variazioni.
(Es: variazione della quota di possesso in seguito di eredità o compravendita di quote, variazione di
utilizzo da abitazione principale
ad altro uso ecc..). Chi possiede case e terreni in Italia è tenuto a presentare la dichiarazione fiscale.
(C.F.)
ECUMENISMO
gravi difficoltà esistenti tra le due
Chiese ancora non sono state superate. Di questo se n’è reso conto
anche Benedetto XVI, il quale tuttavia incoraggia alla speranza e alla forza redentrice della Passione e
Risurrezione di Cristo.
La visita al Papa di Sua
Beatitudine Christodoulos
Da Benedetto XVI una forte
apertura al dialogo ecumenico
Incoraggante ripresa del dialogo tra cattolici e ortodossi.
L’emozione suscitata nel mondo intero per la morte di Giovanni Paolo II e l’elezione di Benedetto XVI,
hanno riacceso il fuoco ecumenico
e la nostalgia per l’Unità dei Cristiani. Inizialmente gli Ortodossi
provavano reticenze riguardo l’elezione di Joseph Ratzinger dovute a
pregiudizi, poi le sue affermazioni che il Dialogo Ecumenico avrebbe costituito uno dei suoi impegni
primari, hanno prodotto un cambiamento positivo dovuto al suo
prestigio di teologo e dichiarata
simpatia verso la tradizione spirituale e teologica orientale. Tutto ciò ha portato a tre importanti
avvenimenti che hanno creato nel
mondo Ortodosso, e specialmente
in Grecia, (...) una grande simpatia verso il nuovo Pontefice e una
maggiore apertura verso l’Ecumenismo. Il dialogo tra Cattolici e
Ortodossi era incominciato venticinque anni fa, ma nel frattempo
il mondo era cambiato: la caduta
del comunismo, il fenomeno del
terrorismo e del fondamentalismo
islamico, il secolarismo che conquista sempre di più la nostra società
... tutto ciò ha fatto prendere coscienza ad entrambe le Chiese che
l’Unità dei Cristiani oggi è più necessaria che mai.
La ripresa del
dialogo ufficiale
Recentemente si è tenuta a Belgrado la IX sessione plenaria della
Commissione mista internazionale per il dialogo ecumenico fra la
Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa. Positivo il fatto che in questo
incontro, per la prima volta, tutte
le Chiese Ortodosse erano presenti. Nonostante qualche momento
di tensione, l’importante è che ci
siamo incontrati, abbiamo vissuto
insieme fraternamente per una settimana e abbiamo discusso i nostri
comuni problemi senza che l’uno
abbia accusato l’altro di eresia.
L’incontro di Benedetto XVI
con il Patriarca Ecumenico
Mai una visita papale era stata seguita qui in Grecia con tanto interesse come è stata seguita quella di
Benedetto XVI al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli (28/11-l/122006). Tutti i movimenti del Papa,
anche le celebrazioni Eucaristiche
Cattoliche, sono stati trasmessi in
diretta dalla televisione di Stato.
Tutti i giornali greci, per tutta la
durata della visita si sono occupati in modo esteso dell’avvenimento e in maniera molto positiva. Ciò
ha contribuito a creare tra la gente
un’atmosfera favorevole all’Unità
tra Cattolici e Ortodossi. La gente era commossa. Una signora Ortodossa mi ha detto: “Ora non ho
più paura ad entrare in una Chiesa Cattolica! Ora posso comunicarmi anche nella Chiesa Cattolica”.
Ciò che ha impressionato di più gli
Ortodossi greci è stato l’appoggio
dato dal Papa al Patriarcato, specialmente per il suo titolo di “Ecumenico”, ossia rappresentante di
tutte le Chiese Ortodosse. (...) Le
Era la prima volta, dal 1830 che
un suo Primate faceva una visita al
Papa. La Chiesa Ortodossa greca si
caratterizza per la sua ostilità all’ecumenismo. (...) Il fatto che una
importante rappresentanza della
Chiesa Ortodossa greca abbia fatto visita al Papa, fatto impensabile soltanto qualche tempo addietro, fa capire che alcune cose sono
cambiate anche nell’Ortodossia
greca. (...) Un giornalista greco ha
scritto: “La visita di Christodoulos
al Papa non potrà lasciare le relazioni tra le due Chiese come erano
fino adesso”.
Il compito dei
Cattolici in Grecia
Noi cattolici greci abbiamo un grande compito ecumenico da svolgere
qui in Grecia, realizzare un permanente “laboratorio Ecumenico” ed
un termometro attendibile per misurare il reale progresso o regresso
dei contatti con i nostri fratelli Ortodossi di lingua e tradizione greca. Il vero volto dell’Ecumenismo,
la Chiesa Ortodossa greca lo dimostra nei nostri confronti in molte
occasioni d’incontro. Noi Vescovi
Cattolici lavoriamo tra grandi difficoltà quotidiane, per creare con
gli Ortodossi dei contatti a livello di Chiesa locale. Conoscendo le
sensibilità dei nostri fratelli Ortodossi, e il loro modo di concepire
il Cattolicesimo, nello stesso tempo
cerchiamo di fare conoscere loro il
“vero volto” della Chiesa Cattolica.
Nonostante la riservatezza della
Chiesa ufficiale Ortodossa nei confronti della Chiesa Cattolica, siamo
riusciti a creare degli ottimi contatti personali con vari Metropoliti e,
in alcuni casi, a realizzare significativi atti di Comunione che hanno edificato le nostre due Comunità. Il viaggio in Grecia nel 2001
del servo di Dio Giovanni Paolo II,
ha contribuito a migliorare il clima
nei confronti della Chiesa Cattolica in Grecia almeno da parte della
gente e dei media.
Mons. J. Spiteris Arcivescovo
di Corfù, Zante, Cefalonia e Am.re
Ap.co di Tessalonica (Grecia)
Maggio-Giugno 2007
9
pu b b l i c i t à c h e
ar r i v a a
de s ti n a zi o n e .
Per le inserzioni sul
Messaggero telefonate
alla Redazione 021 351 22 90
e richiedete il tariffario.
Bomboniera
Espace Cadeaux
Ch. du Vuasset 2-4 · 1028 PRÉVERENGES
079 709 19 87 · Fax 021 802 41 77
AGENZIA DI VIAGGI
Lausanne - Pl. Chauderon 23 - ✆ 021.622.50.10
LA PIÙ GRANDE SCELTA DI VIAGGI E VACANZE
TRASLOCHI
INTERNAZIONALI
Installations sanitaires - Entretien - Dépannages
Franco Cacciatore
Ch. de Veilloud 48
1024 Ecublens
Atelier:
Z.I. des Larges-Pièces B
Tél. + Fax 021 691 39 04
Natel 079 213 98 27
10
Maggio-Giugno 2007
Malerba A.
Traslochi in tutta Italia
(Sardegna - Sicilia)
73044 Galatone (LE)
Zona industriale
Tel. 0833 832 175
Berna - Svizzera
Tel. 079 652 49 70
SpiritualitÀ MARIANA
La Madonna:
Madre di Dio e Mamma nostra
Sorella nel cammino
della vita
La devozione mariana è un fenomeno in continua espansione. Alle
solennità liturgiche e alle processioni, ai pellegrinaggi e ai santuari, si
affiancano altre modalità di venerare la Vergine, vista come donna
e madre che condivide il percorso
dell’esistenza nei suoi aspetti più
feriali. Alcuni esempi? Le edicole
mariane, agli angoli delle strade
cittadine e dei crocevia di montagna o campagna, chiamate anche
“Madonnelle”; le immagini dipinte sui marciapiedi e sulle piazze dai
“madonnari”, veri e propri artisti di
strada che veicolano la contemplazione del sacro attraverso riproduzioni di opere d’arte o raffigurazioni personali della Madre di Gesù. E
ancora, le infiorate tradizionali che
sono realizzate in molte città e paesi italiani, dal nord al sud, nelle quali non manca mai un quadro dedicato alla Vergine e composto da
migliaia di petali e di foglie. E poi
tele o affreschi, che nelle chiese richiamano a una contemplazione simile a quella che si può sperimentare davanti a un’icona. Immagini che
parlano al cuore e che favoriscono
il raccoglimento, la preghiera, la
meditazione. L’immagine della Madonna della Strada rappresenta per
i gesuiti la memoria degli inizi; il titolo deriva dalla prima chiesa donata dal Papa ai gesuiti a Roma, nel
1541, posta sulla strada che i pellegrini percorrevano verso la basilica
di San Pietro. Il titolo di Madonna
della Strada, dunque, fa pensare al
ruolo di Maria nell’itinerario spirituale, sia durante il discernimento
sia nel servire Dio; rimanda al valore profondo di una presenza, che
con il suo silenzio parla del primato
del Signore nella propria vita, a partire da quel sì, dal “fiat” che pronunciò in risposta alle parole dell’Arcangelo Gabriele.
L’esistenza di Maria, continua a farsi “strada”, percorso verso la relazione con l’altro e la donazione disinteressata di sé: infatti si mette in
viaggio per aiutare la cugina Elisabetta.
L’annuncio di una maternità inattesa non spinge Maria a chiudersi, a nascondersi, a ripiegarsi su se
stessa. Anzi, la spinge a mettersi in
cammino, a uscire dal suo piccolo
mondo, nella semplicità fatta di gesti non eclatanti ma preziosi, ricchi
di attenzione e dedizione. La scelta
di andare, di percorrere strade impervie, viene mossa dall’amore che
porta in grembo, come un dono.
I madonnari artisti di strada
Sono pittori a tutti gli effetti che seguono corsi e scuole per tradurre su
piazze e marciapiedi immagini famose, attraverso gessetti colorati,
pennelli e cartoni. Spostandosi da
un paese all’altro, in occasione di
feste popolari o sagre.
Nati nel tardo Medioevo come artisti poveri, offrivano le loro opere
alla contemplazione di tutti, sui sagrati delle Chiese, all’aperto, non
all’interno delle ricche corti. Si spostavano in diverse città, vivendo delle offerte dei passanti, disegnando
in terra Madonne che richiamavano la tradizione decorativa popolare. Il madonnaro, quindi, incarna
in sé una sorta di “artista che porta
la religione di villaggio in villaggio,
che fa catechesi, con immagini riprodotte da opere di artisti più famosi anziché con prediche”.
I madonnari sono ancora
poco conosciuti
Eppure l’arte cinquecentesca di dipingere figure religiose sul pavimento di piazze e vie ha uno straordinario impatto visivo, emotivo, che
può diventare contemplazione.
Attraverso le loro rappresentazioni sulla strada, questi artisti sanno
trasformare una porzione di suolo
in un piccolo capolavoro. “I lavori migliori scaturiscono quando si
disegnano volti sacri. C’è qualcosa
in più in questi soggetti; forse una
mano divina riesce a guidarci”, raccontano i responsabili del Centro
culturale artisti madonnari, con sede a Buscoldo (Mantova).
I madonnari cominciano a lavorare
all’alba per realizzare il disegno a
pastello o a gessetto. Il fascino dei
quadri mariani dipinti sulla strada
non perde d’attrattiva, dal nord al
sud dell’Italia, e anche all’estero: infatti si tratta di un’arte presente in
tutta Europa, negli Stati Uniti e in
Giappone.
Infiorate e devozioni mariane
Anche se spesso sono centrate sul
tema eucaristico, in concomitanza
alla solennità del Corpus Domini,
le infiorate non trascurano mai la
figura mariana. Diffuse soprattutto nel centro Italia, queste composizioni floreali artistiche accompagnano cerimonie e feste popolari,
rappresentando figurazioni e motivi ornamentali liturgici.
L’infiorata, quindi, consiste nel colorare con petali di fiori dai colori
vivaci grandi disegni fatti nelle strade o nelle piazze.
Le “madonnelle”
“Degnami della tua attenzione. La
gradirò come se fosse un fiore”.
Questa preghiera alla Vergine, invita i passanti a una sosta, a un momento di devozione, a un istante di
raccoglimento. È una delle numerosissime edicole sacre, dette “madonnelle”, sparse a Roma in tutta la
città (se ne contano oltre 500).
Dal Medioevo al Rinascimento, le
“madonnelle” vegliano, a protezione dei viandanti e dei passanti.
Le icone mariane, dunque, hanno il
compito di far luce nelle nostre vie,
ricordando allo stesso tempo ai passanti ... di alzare gli occhi al cielo.
Laura Badaracchi
Maggio-Giugno 2007
11
Comme une semence
je suis sortie de la terre.
Comme une semence je suis née
dans ma terre de pauvreté
et de misère.
Je viens du fond du sud de l’Italie,
du Portugal, du Mexique,
du Pérou ou de Bolivie…
et de bien d’autres terres.
1° giugno 2007: festa del
Beato Giovanni Battista Scalabrini,
Padre dei migranti, fondatore
dei missionari Scalabriniani.
Milioni e milioni di italiani
emigrarono nel mondo
(tra cui anche voi),
migliaia e migliaia in Italia
dal mondo intero.
Un’unica avventura,
le medesime sfide,
una speranza e un
coraggio immensi.
Nello Spirito di collaborazione
e di continuità pastorale,
ci sembra molto bello
pubblicare queste pagine di
“Spiritualità e Riflessione”
che gentilmente la famiglia
scalabriniana ci offre.
La Comunità Cattolica Italiana
di Lausanne e di Renens,
ancora una volta ringrazia
e con il cuore colmo di gioia,
sentitamente saluta i suoi‚
padri Silvano, Enzo e Sandro.
Oui, ma terre est restée collée
à la peau de ma semence,
à l’âme de ma vie.
Mais comme une semence
j’avais serré dans mes bras
tout l’espoir du monde,
toute l’attente de l’univers.
Alors, comme une vraie semence
le vent m’a secouée, m’a broyée,
m’a transportée ailleurs.
Et j’ai passé la mer et l’océan.
Et j’ai connu l’exil et la peur,
le courage, le rêve et l’amitié,
la danse et le combat.
J’ai connu l’espoir et les illusions,
les pleurs et l’oraison.
Testi tratti dalla parabola messa in scena dai giovani
nel Centenario di Mons. Scalabrini,
1o giugno 2005
(regia: Rodrigo De Stephanis).
12
Maggio-Giugno 2007
2007
Maggio-Giugno
FOTO: Olivo BIOLO
Comme une semence mon cœur a éclaté,
car encore une fois  j’ai dû renaître!
Oui, ma vie est toujours pétrie
de mort et de renaissance,
de faim et soif de dignité,
de peur, de honte et de nostalgie,
de solidarités nouvelles et d’espoirs jamais finis.
Mais combien de fois j’ai dû mourir:
je ne suis qu’une semence dans ma vie d’immigrée
destinée à naître et à disparaître toujours et encore…
Mais un jour viendra, je serai un arbre, enfin,
dans la terre des autres
et je donnerai des fruits et des merveilles
que personne n’a jamais vu de pareil!
Renato ZILIO
Emigrano i semi sulle ali dei venti, emigrano le piante da
continente a continente, emigrano gli uccelli e gli animali,
e, più di tutti, emigra l’uomo, strumento di quella Provvidenza che guida i destini umani, anche attraverso catastrofi, verso la meta, che è il perfezionamento dell’uomo sulla
terra e la gloria di Dio nei cieli.
Giovanni Battista Scalabrini
Maggio-Giugno 2007
13
N
o
v
uo
DeltaImmo
& DeltaCucine
SARL
a PRILLY
GRANDE SCELTA DI
MOBILI E CUCINE ITALIANE
Tutto quello che vi occorre
per arredare la vostra casa
www.deltaimmo.ch · [email protected] dal classico al moderno:
➧ Cucine
➧ Sale da pranzo
➧ Camere da letto
➧ Camerette per bambini
➧ Salotti e ...
Venite a trovarci al nuovo indirizzo:
Route de Cossonay 33,
Telefono 021 634 55 52
Losanna 18 marzo 2007: Animazione Messa, classe 3o anno
14
Maggio-Giugno 2007
PAGINA SOCIALE
Previdenza:
dubbi per il futuro
I pensionati italiani sono oltre sedici milioni. La prossima riforma del nostro sistema previdenziale impone alcune considerazioni. I trattamenti obbligatori,
con l’introduzione del sistema retributivo, porteranno alla liquidazione di pensioni non superiori al
50% dell’ultimo stipendio. Per tutti, entro il 2010,
l’età pensionabile sarà di 65 anni. Intanto la riforma
in materia trova un Governo già diviso.
Entro quest’anno, parola di Prodi, il sistema pensionistico italiano subirà un’ennesima riforma. Tutta a sfavore di chi ha iniziato a lavorare almeno dal 1996. Insomma, la prossima generazione di pensionati avrà parecchi motivi in più per doversi preoccupare. Intanto,
l’età pensionabile sarà portata a 65 anni; con non meno
di 40 anni d’attività lavorativa per avere una pensione
meno penalizzata. Trattamento che, in ogni caso, non
andrà a superare il 50% dell’ultimo stipendio (al lordo
delle trattenute). Ciò per l’integrale applicazione del
sistema di calcolo contributivo che tiene conto della
rendita pensionistica su tutta la vita lavorativa. Un problema, comunque si analizzi, che determina profonde preoccupazioni per coloro che hanno la “fortuna”
d’avere un’occupazione stabile. I più penalizzati restano i giovani assunti dal gennaio del 1996. Per questa
fitta umanità, si terrà conto, al momento della pensione, di una redditività media stipendiale pari all’1,25%
della retribuzione finale per gli anni lavorati.
Per sopravvivere dovranno essere applicati i trattamenti facoltativi complementari che andranno a sostituire il trattamento di fine servizio (TFR). Il tutto tramite una gestione separata curata dall’INPS che potrebbe
trasformarsi nell’unico Istituto previdenziale nazionale. E questo non è che l’aspetto più evidente ed urgente del problema. Da noi, si entra nel mondo del lavoro
ad un’età di circa trent’anni. Al momento della pensione, il trattamento obbligatorio sarà, quindi, assai più
basso che quel 50% già ipotizzato. La questione, per
la verità, non è solo nazionale. Ma in Italia il problema
si evidenzia in modo più pesante proprio per le basse
retribuzioni che sono riconosciute a chi lavora. Uno stipendio di mille euro il mese si raggiunge con difficoltà.
Mentre il costo della vita ha subito un’impennata veramente pesante. Dall’entrata in uso dell’Euro, i prezzi sono aumentati, in generale, del 40%. Gli stipendi
del 12%. A livello UE il costo della vita è rincarato del
31%; ma le retribuzioni hanno subito incrementi non
inferiori al 18%. Insomma, tirare avanti è più difficile
per tutti; ma per noi lo è in maniera particolare. Del
resto, il continuo proliferare di contratti di lavoro atipici ha già provocato un’incertezza economica più che
palese. I trattamenti complementari, che fortemente
consigliamo, non hanno ancora trovato un fertile ter-
reno per il loro varo generalizzato. Solo con una meno
punitiva realtà previdenziale si potrà guardare al futuro in modo più sereno. Del resto, i conti confermano la
nostra tesi. I pensionati sono oltre sedici milioni. I lavoratori, precari ed a tempo indeterminato, sono a quota
ventisei milioni. I trattamenti previdenziali, che pesano
anche sui redditi di chi lavora, hanno un peso economico (dicembre 2006) di oltre i 208 miliardi di Euro e la
tendenza è in costante aumento. L’attuale esecutivo,
pur con tutte le sue contraddizioni, dovrà affrontare il
problema con un’ottica ad ampio respiro: ma già non
riteniamo probabile che la prossima riforma del nostro
sistema previdenziale sarà veramente l’ultima. Certamente, dopo la riforma Dini, andare in pensione è sempre meno facile ed i trattamenti previdenziali risultano
sempre più sacrificati. E poco ci consola l’affermazione
che “i diritti già acquisiti non saranno modificati”. Come a scrivere il riconoscimento ufficiale di differenti
categorie di pensionati che dovranno affrontare la vita
in modo qualitativamente diverso. Mantenendo fede
alla volontà politica dell’attuale maggioranza, entro il
2012, la riforma previdenziale dovrebbe essere completata. Con le premesse che abbiamo riportato.
L’unica alternativa, ancora percorribile, è aumentare il
tetto dell’età pensionabile portandola a 67 anni come
già è previsto in Germania e Regno Unito. In questo
modo, pur non modificando il sistema di calcolo previdenziale, le pensioni potranno essere meno esose. Sui
trattamenti complementari non possiamo fare delle
previsioni; anche perché non esistono ancora parametri certi sulla loro validità. Nella migliore delle ipotesi,
ancora tutta da verificare, si potrebbe coprire il 30%
del trattamento previdenziale in corso di maturazione. Riportando, di fatto, la pensione maturata all’80%
dell’ultima paga (al lordo delle trattenute). In buona
sintesi, si tornerebbe alla percentuale già in essere.
Ma con sostanziali differenze: l’aumento dell’età pensionabile (di almeno cinque o sette anni) e la perdita
del rapporto di fine lavoro (liquidazione). Non ci sono
altre alternative. Resta il fatto dei tempi brevi d’applicazione. Insomma, chi ha un’anzianità lavorativa di
vent’anni si deve preparare a dei sacrifici anche per la
vecchiaia. Sperare in altre soluzioni meno penalizzanti
è assurdo. I politici lo hanno capito. I lavoratori ancora
di più e sono quelli che maggiormente se ne dolgono.
Giorgio Brignola
PATRONATO ACLI
Dove siamo
➽LOSANNA
Segretariato regionale
Av. Louis-Ruchonnet 1, 1003 Lausanne,
tel. 021 635 24 21, fax 021 635 24 26
[email protected]
Orario: lunedì-venerdì 09.00-12.00
➽RENENS
c/o CSR
Rue de Lausanne 21,
(su appuntamento) Orario: martedì 14.00-16.30
Responsabile del Segretariato regionale:
Carmine Frandina
Collaboratrice: Valentina Salonna
Maggio-Giugno 2007
15
VITA DI MISSIONE
Le perle è bene metterle in luce, cioè mostrarle a tutti,
brillantezza illuminare quanti le ammirano ... ve ne p
dai nostri ragazzi e ragazze ai ritiri di Grolley (FR)
in preparazione della Prima Comunione e della
Questi sono i ragazzi
del 4° anno di
catechismo di Losanna
e di Renens.
Nel week-end del 21 e
22 aprile scorso hanno
partecipato al campo
scuola in preparazione
alla loro
Prima Comunione.
Dalle loro testimonianze
raccolte ci dicono
che hanno imparato a
conoscere meglio
Gesù divertendosi
e hanno incontrato
tanti nuovi amici.
Per qualcuno era
la prima volta
che dormiva fuori casa.
Anche i genitori
sono rimasti contenti
dell’esperienza
fatta dai loro bambini.
Il posto era incantevole
e la Messa celebrata
in giardino è stata
molto bella.
Ringraziano di cuore
i Sacerdoti e tutti
i catechisti
per il loro impegno.
16
I ragazzi del 7° anno
di catechismo, sia di
Losanna che di Renens,
nel week-end
del 28/29 aprile hanno
partecipato al
campo-scuola in
preparazione alla
Cresima nella località
Notre Dame du Rosaire
a Grolley (FR).
Al termine delle due
giornate abbiamo
raccolto tra i ragazzi
alcune riflessioni sul
perché vogliono
fare la Cresima.
Ne pubblichiamo alcune:
Momenti di celebrazione della Messa
Catechesi con suor Agostina e con Carmela
Cher Gesù,
je te remercie de tout ce
que tu as fait pour nous,
pour tout le monde.
Je voudrais prendre ma
première Communion
avec Toi, mais pas que la
première même
la deuxième etc. Momenti di convivialità
Jusqu’à la dernière. Momenti dedicati al gioco
Merci, pour toute
ma vie. Merci de m’avoir
protégée jusqu’à
maintenant et je sais
que tu vas continuer
à le faire et à protéger
aussi les autres.
Gros Bisous, Katia A.
Maggio-Giugno 2007
“Con la Cresima voglio
confermare il mio
Battesimo ed essere
aiutata dallo Spirito Santo
a prendere la strada
giusta della mia vita,
senza fare cadute.
Amo Dio e ho fede in Lui”.
Sandra P.
“Sono felice di fare
la Cresima. Adesso sarò in
grado di camminare
da sola sulla strada della
fede senza dipendere
dai miei genitori”.
Alice G.
“Quest’anno farò
la Cresima. Crescendo mi
sto rendendo conto che la
vita non é un gioco:
voglio essere aiutata
dallo Spirito Santo
ad essere prudente
e non fare errori”.
Rachele B.
“Con la Cresima
che riceverò quest’anno
voglio diventare
un cristiano maturo,
cosciente e positivo.
Prego e chiedo allo
Spirito Santo di aiutarmi
in tutto questo”.
Matteo G.
perché possano con la loro
proponiamo alcune scritte
Cresima
Agenda catechistica
➧Losanna
Sabato 2 giugno:
Festa chiusura anno catechistico.
Tanti giochi, merenda e premi.
·ore 16.00: nel salone della Missione
(o fuori se il tempo sarà bello)
·ore 18.30: Chiesa del St. Rédempteur
S. Messa di ringraziamento per tutte
le famiglie, animata dai ragazzi.
Attenzione:
Nel corso della giornata saranno distribuite
le schede di iscrizione per il nuovo anno catechistico da compilare e restituire in Missione
entro il 30 giugno 2007.
Vi aspettiamo tutti!
Sempre nel mese di giugno (data da destinarsi) avrà luogo in Missione l’incontro di verifica con tutti i catechisti per l’anno appena
concluso.
Buone vacanze a tutti!
Ci si diverte giocando
In preghiera nella cripta
➧Renens
Sabato 9 giugno dalle ore 10.30 alle ore 13.30
in Missione ultimo incontro per i bambini catechesi familiare (1° anno) con momento di
Festa. Ricreazione e condivisione tra loro.
Foto di gruppo
Animazione del gruppo del 5o anno a Losanna
Incontro con i genitori
Anche quest’anno si è tenuto il Corso di preparazione alla Cresima per gli adulti, eccovene alcuni belli e sorridenti posare
per il Messaggero
Durante la Santa Messa
17
Maggio-Giugno 2007
Preghiera per le vocazioni
18
Maggio-Giugno 2007
VITA IN FAMIGLIA
BATTESIMI
Lunga vita ai neonati e vive felicitazioni ai loro genitori
Cinti Valentina, di Sergio e Donatella Savino
Mento Loris, di Claudio e Fabiola Noto-Millefiori
Coscia Giulia Pia, di Frédéric e Giovanna Schipani
Berthoud Nora, di Didier e Giuseppina Daniele
Brandenberg Raphael, di Alain e Lucia Masala
Barbieri Chiara,
di Pasqualino e Vincenza Debora Noto-Millefiori
Gaudiuso Elia, di Antonio e Laura Bua
Gheza Chiara, di Alan e Fabienne Lucy Grept
Triggianese Leana, di Giuseppe e Nadia Nieddu
Corcillo Chiara, di Carmine e Céline Cortat
Nuccetelli Maeva, di Lorenzo e Isabelle Fortis
Pagnozza Gabriella,
di Raffaele e Diane Mechado Zuezo
Fraccal Vieri Federica, di Luciano e Daniela Serracca
Vero Safia Immacolata, di Salvatore e Aurora Meola
Di Leo Dario, di Antonio e Maria Facen
Tafazzoli Demetan, di Dyahandar e Sonia Mangani
Turelli Lorenzo, di Federico e Corinne Carosella
MATRIMONIO
Marzullo Mirko, di Vito Gaetano e Marilena Gruosso
Maroscia Maeva, di Michele e Maria Concetta Chieffo
Sabato 14-04-2007, ore 15.00: Chiesa St. Redempteur
Calcagno Franco e Biasotti Jessica
“Ai novelli sposi, tanti auguri e felicitazioni da parte
dei nonni, zii e zie, cugini e cugina di Lausanne ... e
dai tuoi genitori e fratello”.
Losanna 17 marzo 2007: Festa del perdono, classe 3o anno
19
Maggio-Giugno 2007
w.w.w.c-i-l-.ch
APERTO TUTTI I GIORNI
Se volete apprezzare la vera italianità con le nostre
specialità tipiche dell’ambiente mediterraneo, lasciatevi incantare dalle nostre pizze, dalle pietanze a base di carne e pesce e da succulenti dolci (cannoli siciliani).
Il nostro Ristorante è aperto 7 giorni su 7 e mette a
vostra disposizione una sala che dispone di 200 posti
a sedere, libera per organizzare banchetti, feste, matrimoni ecc…
Tutte le domeniche tè danzante dalle ore 15.00 alle
ore 19.00.
Contattare per telefono circa il menu ecc...
Ci farà piacere di accoglierVi alla prossima volta con un
cordiale ”BENVENUTO”.
VENITECI A TROVARE.
Parking nelle vicinanze.
Grazie. La Direzione
CREATIONS - PRÊT-à-PORTER
POUR L’HOMME ET LA FEMME
A votre service une très grande expérience de la Mode
et de la Couture basée sur le professionalisme italien.
L. SPINIELLO
20
AV. JUSTE-OLIVIER 3 • 1006 LAUSANNE • Tél./Fax 021 312 81 37
10% de rabais sur présentation de ce BON
Maggio-Giugno 2007
In famiglia
I NOSTRI DEFUNTI
Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie dolorosamente colpite.
Diolosa Jean-Claude, anni 36, nato a Losanna, deceduto il
21.03.2007 sepolto ad Adrano (Catania).
Mileci Antonino, anni 65, nato a Palermo, deceduto il 01.04.2007
e sepolto a Losanna.
Catanzano-Orlandini Amalia, anni 86, nata a Napoli, deceduta a
Losanna il 2.04.2007 e sepolta a Vers-Chez-les-Blancs.
Tartaro Celeste, anni 81, nato a Triggiano (Bari), deceduto a Losanna il 6.04.2007 e qui sepolto.
Zanola Pierluigi, anni 68, nato a Brescia, deceduto a Prilly il
14.04.2007 e sepolto a Pully.
Gianni Diolosa
21.03.2007
“Ho ricevuto il mio
invito alla festa di
questo mondo; e
la mia vita è stata
benedetta. Dovevo
suonare il mio strumento, e la parte
che mi hai assegnata, l’ho fatta come
meglio potevo! Ora
è venuto anche per
me, il momento di
entrare e guardare
il Tuo volto e offrirti
il mio silenzioso saluto”. (Tagore)
Antonio Mileci
2.5.1942 Palermo
1.4.2007 Lausanne
“Se anche non ti
vediamo, sappiamo
che sei vicino a noi,
e ci accompagni.
Sei sempre nei nostri cuori”.
Con tanto amore,
Angela con Piera,
Michela e Marco.
Amalia OrlandiniCatanzano
18.7.1921
Lausanne 2.4.2007
“Il profumo del bene che hai seminato, unito al ricordo
dell’Amore che ci
hai insegnato, ogni
giorno ci aiuta a
sentire viva la tua
presenza tra noi...”
Con tanto affetto, i
tuoi cari.
Celeste Tartaro
Di Consola
Treggiano-Bari
7.9.1926
Losanna 6.04.2007
“Non rattristiamoci di averla persa,
ma ringraziamo di
averla avuta”.
(Sant’Agostino)
I figli Nichele con
Tommasina, Romina
e Savino; Tina con
Giovanni, Margherita e Celeste; ringraziano tutti coloro
che hanno partecipato al loro dolore.
ALLA MEMORIA
Marco Stoppa
2003
11 maggio 2007
“Marco caro, resterà indimenticabile
quella tua gioia e
armonia di vivere
... la memoria dei
ricordi vissuti insieme ci aiutano ad
andare avanti.
Marco, Ti vogliamo
tanto bene!”
La tua famiglia.
Carmine Genito
20.9.1963 Apice
(Benevento)
23.04.2007
“Il destino ti ha tolto troppo presto
all’affetto della famiglia, ma non ti
toglierà mai dalla
nostra memoria e
dal nostro cuore”.
Sarai sempre con
noi.
Tua moglie Rosaria
con Cristian e Maria Cristina insieme
ai fratelli, cognate
e nipoti tutti.
Pierluigi Zanola
Brescia
Prilly 14.04.2007
“Ora che non sei
più tra noi ci sentiamo soli, ma il tuo
ricordo è la nostra
forza!”.
Tua moglie, figli,
genero e nipoti.
21
Maggio-Giugno 2007
UTILE A SAPERSI
L’uva non si lava
ma così non è stato”, affermano i responsabili dello studio
che hanno cercato di lavare via i residui con sapone per
i piatti e acido citrico. Invano. Come mai?
Ecco la spiegazione: sempre più spesso, i fitofarmaci
non agiscono solo sulla superficie, ma penetrano anche
all’interno dell’uva.
Lavare a fondo rovina la frutta
Una pulizia fuori luogo.
Lavare troppo a fondo con
acqua gli acini rovina l’uva,
e i pesticidi restano
sul grappolo
I residui dei pesticidi restano sugli acini.
L’acqua elimina solo sporco, zolfo e rame
Lavare o tenere l’uva a mollo nell’acqua non serve. Infatti, i residui dei pesticidi contro funghi e insetti restano
sugli acini.
Un portafrutta pieno d’uva fresca fa sempre un bell’effetto. Per renderla ancora più appetitosa, molte persone
lavano i grappoli con Clira lasciandoli a mollo e asciugandoli poi minuziosamente. Credono di eliminare i residui
dei pesticidi, ma ... non è così.
Lo dimostra uno studio del Centro informativo tedesco
per la difesa del consumatore, dell’alimentazione e dell’agricoltura.
I pesticidi contro funghi e insetti stentano ad andarsene.
Anzi, l’acqua, calda o fredda che sia, gli fa un baffo. Nemmeno asciugare gli acini uno a uno serve a qualcosa.
“Inizialmente avevamo sperato che, con i diversi lavaggi,
almeno i residui dei pesticidi contro i funghi sparissero,
“Ci sono tracce di pesticidi nella polpa della frutta e nei
sottili strati di cera naturale sotto la buccia degli acini,
che non si possono eliminare”, spiega Rol fEtter, chimico
cantonale zurighese. L’acqua corrente lava via solo lo
sporco e i residui di zolfo e rame.
Lavare a fondo i grappoli rovina la frutta. Chi vuoi fare
a meno di mangiare grappoli di ... pesticidi, ha due possibilità: rinunciare all’uva, o acquistare quella bio che, di
solito, non contiene o contiene poche tracce di sostanze
nocive.
Circa il 90% dell’uva da tavola contiene residui di fitofarmaci, spesso anche di più tipi. Questi cocktail tossici
servono ai produttori per evitare che i parassiti diventino
resistenti ai veleni, e per prevenire che una singola sostanza pesticida superi i valori massimi consentiti.
Diversi laboratori cantonali, tra cui Ginevra, Berna e Zurigo, sostengono già da tempo che i valori limite e di
tolleranza non dovrebbero valere solo per un singolo
pesticida, bensì per la quantità totale.
Esther Diener Morscher Paola Tommasini
Consigli
Meglio scegliere l’uva biologica
·Evitate l’uva da tavola di coltura convenzionale proveniente dai Paesi europei. Di solito contiene molti
pesticidi.
·Comprate di preferenza uva biologica.
·L’uva da oltremare (Argentina, Cile), dal Sud Africa, e
dall’Egitto contiene meno sostanze nocive grazie al
clima favorevole. Però il trasporto dura più a lungo.
Aglio sano se ben cucinato
Il segreto: schiacciarlo, attendere e cuocerlo per
poco
L’aglio previene le malattie cardiache ma non guarisce dal colesterolo. Secondo una ricerca sarebbe
meglio non cucinarlo subito dopo averlo schiacciato.
22
Alcuni ricercatori dell’università statale argentina hanno
scoperto che per cucinare l’aglio, la cosa migliore sarebbe schiacciarlo e lasciarlo riposare per dieci minuti, poi
cuocerlo molto brevemente.
In questo modo risulta più efficace la sostanza attiva
allicina che previene le malattie cardiovascolari.
Contrariamente a quanto alcuni pensano, l’assunzione
quotidiana di aglio fresco, o di suoi preparati, non abbassa il tasso di colesterolo nel sangue.
Lo dimostra tra l’altro un secondo studio dell’università
statunitense di Stanford, svolto su 190 pazienti che denotavano un leggero aumento di colesterolo.
Maggio-Giugno 2007
Allicina più efficace. Prima di cuocere l’aglio è meglio schiacciarlo e lasciarlo riposare per circa dieci minuti.
Per sei mesi hanno assunto ogni giorno un po’ di aglio.
Risultato: i valori del colesterolo cattivo sono rimasti praticamente invariati.
Associazione Marchigiani
Residenti in Svizzera
Case Postale 221
1000 Lausanne 16
FESTA MARCHIGIANA
FESTA
CAMPANA
Sabato 16 e domenica 17 giugno 2007
Sabato 30 giugno e domenica 1o luglio 2007
Cantine de Sauvabelin · Lausanne
Animazione e ballo
con Orchestra e Gruppo Folcloristico
Trucco e giochi per bambini
Gastronomia regionale e vini tipici
Grigliate alla marchigiana
Cantine de Sauvabelin · Lausanne
Costarelle, salciccie, quaglie, coscie di pollo, bruschette,
contorni, legumi, ecc., senza dimenticare le tagliatelle alla papera,
la piadina, i gelati e i vari dolci, ecc.
Ballo con l’Orchestra
Sabato 30 giugno (dalle ore 16.00 alle ore 2.00)
FISANGELO
Bar · Cucina in permanenza fino alla chiusura
Animazione e ballo (gratuito dalle ore 19.00 alle ore 2.00)
Tombola “Le Marche”
Gruppo folcloristico con riserva (ore 21.00)
Entrata libera
Domenica 1° luglio (dalle ore 10.00 alle ore 22.00)
Associazione Campana
Centre Commerciale New-Adoc
1029 Villars-Ste-Croix
Tel. 021 635 63 24
Bar - Cucina in permanenza fino alla chiusura
Animazione e ballo (gratuito dalle ore 17.00 alla chiusura)
Torneo di briscola (ore 10.00) · Tombola “Le Marche”
Ballo, trucco e giochi per bambini gratuiti
(dalle ore 17.00 alle ore 20.00)
Consolato Generale d’Italia
Rue du Petit-Chêne, 29 - 1003 Losanna
Tel. 021 341 12 91 - Fax 021 312 13 77
E-mail: [email protected]
Sito Web: http://www.conslosanna.esteri.it
Orario di apertura
Lunedì:
chiuso tutto il giorno
Martedì:
9.00-11.30
pomeriggio chiuso
Mercoledì:
9.00-11.30
pomeriggio chiuso
Giovedì:
mattino chiuso
15.00-17.00
Venerdì:
9.00-11.30
pomeriggio chiuso
Sabato:
9.00-11.30
pomeriggio chiuso
Domenica:
chiuso tutto il giorno
“HAPPY DAY” (Lucres)
La boutique du Mariage, de la bonbonnière et du cadeau
Espace Mariage:
• Robes de mariée: plus de 100 model à la Boutique
Marque: St. Patrick (partenaire de PRONOVIAS), MoriLee, Demitrios, Cimbeline, Hervé, Alexie, Annie Couture
• Robe enfant pour le cortège et baptême
• Accessoires, chaussures, lingerie.
Espace cadeaux:
• Bonbonnières: Mariage
• Baptême - Communion - Confirmations
Anniversaires, vaste choix de cadeaux
en porcelaine, cristal, inox, ETAIN
• Choix de dragées
À votre service depuis 20 ans
Tir-Fédéral l4 • 1024 ECUBLENS (à 100 m de la gare de Renens SUD)
Tél. + Fax 021 635 66 29 • Natel 076 344 74 63 • www.happyday-mag.ch • [email protected]
Maggio-Giugno 2007
23
L’EXPERIENCE
DES PROFESSIONNELS
A VOTRE SERVICE
Vendeur officiel
Reparateur
officiel
• Choix du revêtement dans une grande palette de matériaux
à notre Show-Room.
• Le juste conseil technique.
• L’établissement
de devis gratuitement.
• Un service de livraison
à domicile soigné et rapide.
• Un service de pose
par des vrais professionnels.
Vente neuf et occasion
Tél. 021
691 65 96
Una pubblicità sul Messaggero è vista da tutti
gli italiani dell’agglomerato di Losanna - Appr ofittane!
Scarica

Inno alla vita - Le Missioni.NET