Museo Tridentino di Scienze Naturali Centro Regionale Flora Autoctona della Lombardia Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri Università di Pavia Workshop BANCHE DEL GERMOPLASMA UNO STRUMENTO PER LA CONSERVAZIONE Verso una rete nazionale in prospettiva Europea Aula magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali Trento, giovedì 1 e venerdì 2 Aprile 2004 Con il patrocinio di Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio Gruppo Orti Botanici e Giardini Storici, Gruppo Conservazione della Natura, Società Botanica Italiana Associazione Internazionale Giardini Botanici Alpini Giovedì, 1 aprile 15.00 - SALUTI DELLE AUTORITÀ M. Lanzinger, direttore del Museo tridentino di scienze naturali F. Tisi, conservatore per la botanica Museo tridentino di scienze naturali M. Nulli, Servizio Università e Ricerca Scientifica, Provincia Autonoma di Trento F. Grassi, U.O. Pianificazione Ambientale e Gestione Parchi, Regione Lombardia P. Pavone, Saluto del gruppo Orti Botanici e Giardini Storici, Società Botanica Italiana M. Mariotti, Saluto del gruppo Conservazione della Natura, Società Botanica Italiana A. Bernini, Associazione Internazionale Giardini Botanici Alpini IL CONTESTO EUROPEO - Moderatore: Steve Alton 15.30 - Le banche del germoplasma e la Global Strategy for Plant Conservation - David Bramwell, Jardin Botanico Viera y Clavijo, Las Palmas de Gran Canaria, Spain 15.45 - The Millennium Seed Bank Project - Simon Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK 16.00 - Conservazione ex situ al Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance - Noémie Fort, Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance, Gap, France 16.15 - Conservazione ex situ di piante minacciate in Polonia - Jerzy Puchalski, Paweł Kojs, Centro per la conservazione della diversità biologica, Accademia Polacca delle Scienze, Varsavia, Polonia. 16.30 - La banca del germoplasma dell’Andalusia - Esteban Hernandez-Bermejo, Jardin Botanico de Cordoba, Spain. 16.45 - 17.15 Pausa caffè PRESENTAZIONE SPECIFICA DELLA BANCA DEL GERMOPLASMA DEL TRENTINO (TSB) - Moderatore: Graziano Rossi 17.15 - Il Progetto Trentino SEEDBANK: una banca del germoplasma per il Trentino - C. Bonomi, Museo tridentino di scienze naturali, Trento 17.25 - Specie meritevoli di inserimento nella banca del germoplasma del Trentino - F. Prosser, Museo Civico di Rovereto 17.35 - La campagna di raccolta della banca del germoplasma del Trentino - A. Cavagna, A. Bertolli, A. Bonazza, C. Bonomi, Museo tridentino di scienze naturali e Museo Civico di Rovereto 17.40 - Il trattamento e la conservazione dei semi nella banca del germoplasma del Trentino - A. Bonazza, C. Bonomi, Museo tridentino di scienze naturali, Trento 17.45 - Esperienze di propagazione di alcune specie della banca del germoplasma del Trentino - A. Colombo, A. Tosca, A. Castiglioni, Fondazione Minoprio, Vertemate, Como 17.50 - Analisi molecolari su alcune specie della banca del germoplasma del Trentino - M. Labra, Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Università di Milano Bicocca. 17.55 - Un progetto espositivo sulla biodiversità vegetale e la sua conservazione - F. Tisi, Museo tridentino di scienze naturali, Trento 18.00 - Visita alla banca del germoplasma del Trentino Venerdì, 2 aprile BREVE RASSEGNA DELLE INIZIATIVE ITALIANE E DELLE ASPETTATIVE DA UNA RETE NAZIONALE Moderatore: Gianluigi Bacchetta Piemonte: 9.00 La banca del germoplasma di Valle Pesio in Piemonte - V. Carasso, B. Gallino, M. Mucciarelli, Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali Cuneesi, Chiusa Pesio, Cuneo Lombardia: 9.15 Le attività per la conservazione dei semi del Centro Regionale Flora Autoctona della Lombardia (CFA) - G. Rossi, A Mondoni, Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri, Università di Pavia, M. Villa, CFA Toscana: 9.30 La banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Pisa - G. Bedini, F. Garbari, Orto Botanico di Pisa Lazio: 9.45 La banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Roma - L. Gratani, G. Fabrini, Dipartimento di Biologia Vegetale, Università La Sapienza, Roma Marche: 10.00 Una banca del germoplasma per la conservazione di specie endemiche, rare e minacciate dell'Adriatico centrale - E. Biondi, M. Bianchelli, S. Casavecchia, M. Morbidoni, L. Paradisi, M. Pinzi,Centro Interdipartimentale dell'Orto Botanico, Università Politecnica delle Marche, Ancona Puglia: 10.15 L'IGV e la conservazione e valorizzazione di specie selvatiche come risorsa genetica - D. Pignone, Istituto di Genetica Vegetale IGV, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Bari 10.30 - 11.00 Pausa caffè Moderatore: Gianni Bedini Puglia: 11.00 La banca del germoplasma del CNR di Bari e le sue attività sulle specie spontanee - P. Perrino, Istituto di Genetica Vegetale IGV, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Bari Basilicata: 11.15 La banca di CODRA Mediterranea S.r.l.: strumento europeo per la conservazione del germoplasma delle specie spontanee - Centro operativo per la difesa e il recupero ambientale, Pignola, Potenza. L. Forte, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali, Università di Bari, R. Giannini, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università di Firenze Sardegna: 11.30 Il Centro per la Conservazione della Biodiversità della Sardegna e le sue strutture - P. Atzeri, G. Bacchetta, A. Demurtas, C. Pontecorvo, R. Sarigu, Centro Conservazione Biodiversità (CCB), Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Cagliari Sicilia: 11.45 Esperienze e prospettive della banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Palermo - A. Scialabba, F.M. Raimondo, Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Palermo Sicilia: 12.00 Una banca del germoplasma presso l’Orto Botanico di Catania - A. Guglielmo, P. Pavone, C. Salmeri, Dipartimento di Botanica, Università di Catania Sicilia: 12.15 La banca di germoplasma del Mediterraneo®, ONLUS - I. Li Vigni, B. Paternostro, V. Giusquiano, Banca di Germoplasma del Mediterraneo ONLUS, Palermo 12.30 - 12.45 Altri progetti non noti al comitato organizzatore sono invitati a presentarsi in questo spazio, lasciato volutamente libero Liguria: Una banca del germoplasma in Liguria, un progetto dei Giardini Hanbury di Ventimiglia e dall'Orto Botanico dell'Università di Genova. G. Stani, L. Minuto, Centro universitario di Servizi Giardini Botanici Hanbury - Università di Genova; presenta M.Mariotti, gruppo Conservazione della Natura, Società Botanica Italiana 12.45 - 12.50 Risultati del questionario informativo inviato alle strutture italiane 12.50 - 14.00 Pausa pranzo ESEMPI DI RETI DI COORDIAMENTO NAZIONALI ED EUROPEE Moderatore: David Bramwell. 14.00 - La rete spagnola delle banche del germoplasma - Esteban Hernandez-Bermejo, Jardin Botanico de Cordoba, Spain. 14.10 - La rete francese dei Conservatoires Botaniques Nationaux - Noémie Fort, Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance, Gap, France 14.20 - ENSCONET - the European Native Seed CONservation NETwork - Steve Alton, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK COSTRUIRE UNA RETE NAZIONALE IN PROSPETTIVA EUROPEA 14.30 - Costruire un network: avvio, priorità e sviluppo - Simon Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK 14.35 - Passaggi chiave nello sviluppo di ENSCONET: indicazioni per la creazione di un network - Steve Alton, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK COSTRUIRE UNA RETE NAZIONALE IN PROSPETTIVA EUROPEA - DISCUSSIONE Temi per la discussione da svolgersi in piccoli gruppi (vedi guida alla discussione allegata) 14.40 15.10 15.40 16.10 16.40 - Specificità, compiti e gestione della rete Gestione integrata della raccolta del germoplasma - sviluppo di azioni sinergiche Messa in rete di competenze specifiche, strutture e risorse Gestione integrata degli aspetti specifici legati alla ricerca e alla tecnologia Divulgazione e comunicazione delle azioni di networking 17.00 - 17.30 Pausa caffè CONCLUSIONI 17.30 - Sessione plenaria, discussione e sintesi delle attività proposte dai gruppi di discussione, azioni da intraprendere in futuro, prossimi incontri, progetti di sviluppo comuni, attività di comunicazione SESSIONE POSTER CONTINUA IN PARALLELO Valutazione qualitativa dei metodi di raccolta e di produzione del seme di Bromus erectus proveniente da cenosi naturali, per il recupero ambientale di aree denudate - F. Taffetani, A. Giannangeli, P. D’Ottavio, R. Santilocchi, Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche, Ancona Ulteriori contributi possono essere presentati in forma di poster Tutte le comunicazioni, sia orali che poster verranno pubblicate su Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol. dietro approvazione del comitato scientifico e condizionate al parere dei referee della rivista Comitato organizzatore: C. Bonomi, Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento - G. Rossi, Università di Pavia - M. Villa, Centro Regionale per la Protezione della Flora Autoctona, Galbiate, Lecco - S. Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK In copertina: Silene elisabethae, una specie endemica stretta distribuita sulle prealpi meridionali, tra il lago di Garda e il lago di Como, in Trentino e in Lombardia, a rischio di estinzione a livello mondiale Trento Natural History Museum Lombardy Regional Centre for Native Species Conservation Department of Land Ecology - The University of Pavia Workshop SEED BANKS AS A CONSERVATION TOOL FOR NATIVE SPECIES Building a national network in an European perspective Lecture Theatre, Trento Natural History Museum 1 - 2 April 2004 - Trento, Italy Under the good wishes Italian Environment Ministry Italian Botanic Gardens Network , Nature Conservation Group, Italian Botanical Society International Association of Alpine Botanic Gardens Thursday, April the 1st 15.00 GREETINGS / INTRODUCTION M. Lanzinger, director, Trento Natural History Museum. F. Tisi, keeper of botany, Trento Natural History Museum. M. Nulli, Trentino Scientific research Agency. F. Grassi, Lombardy parks service. P. Pavone, Italian Botanic Gardens Network, Italian Botanical Society M. Mariotti, Nature Conservation Group, Italian Botanical Society A. Bernini, International Association of Alpine Botanic Gardens THE EUROPEAN DIMENSION / CONTEXT Chair: Steve Alton 15.30 - Seed Banks and the Global Strategy for Plant Conservation - David Bramwell, Jardin Botanico Viera y Clavijo, Las Palmas de Gran Canaria, Spain 15.45 - The Millennium Seed Bank Project - Simon Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK 16.00 - Ex situ conservation at the Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance - Noémie Fort, Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance, Gap, France 16.15 - Ex situ conservation of endangered plants in Poland - Jerzy Puchalski, Paweł Kojs, Centre for Biological Diversity Conservation of the Polish Academy of Sciences, Warsaw, Poland 16.30 - The Andalusian Plant Germplasm Bank - Esteban Hernandez-Bermejo, Jardin Botanico de Cordoba, Spain 16.45 - 17.15 Coffee Break SPOTLIGHT ON THE TRENTINO SEED BANK (TSB) PROJECT HOSTING THIS MEETING Chair: Graziano Rossi 17.15 - Designing the Trentino Seed Bank - C. Bonomi, Trento Natural History Museum 17.25 - Species worthy to be included in the Trentino Seed Bank - F. Prosser, Rovereto Civic Museum 17.35 - The collection programme of the Trentino Seed Bank - A. Cavagna, A. Bertolli, A. Bonazza, C. Bonomi, Trento Natural History Museum, Rovereto Civic Museum 17.40 - Curation at the Trentino Seed Bank - A. Bonazza, C.Bonomi, Trento Natural History Museum 17.45 - Propagating species of the Trentino Seed Bank - A. Colombo, A. Tosca, A. Castiglioni, Minoprio Agricultural Research Foundation, Vertemate, Como 17.50 - Molecular analysis on the Trentino Seed Bank collections -M. Labra, School of Environmental Sciences, University of Milan Bicocca 17.55 - An exhibition based on the Trentino Seed Bank Project - F. Tisi, Trento Natural History Museum. 18.00 - Visit at the facilities of the Trentino Seed Bank Friday, April the 2nd A REVIEW OF ITALIAN INITIATIVES AND THEIR EXPECTATIONS FROM A NATIONAL NETWORK Chair: Gianluigi Bacchetta. Piedmont: 9.00 The Valle Pesio Seed Bank project in Piedmont. V. Carasso, B. Gallino, M. Mucciarelli,, Cuneo Regional Parks and Nature Reserve Agency, Chiusa Pesio, Cuneo Lombardy: 9.15 Seed conservation activities of the Lombardy regional Centre for Native Species Conservation (CNSC). G. Rossi, A Mondoni, Department of Land Ecology, the University of Pavia, M.Villa,CNSC Tuscany: 9.30 The Pisa Botanic Garden Seed Bank. G. Bedini, F. Garbari, Pisa Botanic Garden Lazio: 9.45 The Germplasm Bank for the botanical garden of Rome. L.Gratani, G. Fabrini, Department of Plant Biology, the University of Rome ‘La Sapienza’ Marche: 10.00 A Germplasm Bank for the conservation of endemic, rare and threatened species of the central Adriatic. E. Biondi, M. Bianchelli, S. Casavecchia, M. Morbidoni, L. Paradisi, M. Pinzi, Botanic Garden of the University of the Region Marche, Ancona Puglia: 10.15 The IGV (Institute of Plant Genetics) and the conservation and utilization of wild native species as a genetic resource. D. Pignone, Institute of Plant Genetics (IGV), Italian National Research Council (CNR), Bari 10.30 - 11.00 Coffee Break Chair: Gianni Bedini Puglia: 11.00 The CNR germplasm bank of Bari and its activities for wild species, P. Perrino, Institute of Plant Genetics (IGV), Italian National Research Council (CNR), Bari Basilicata: 11.15 The bank at CODRA Mediterranea Ltd.: a European tool for native species conservation. Centre for Environmental Protection and Habitat Restoration, Pignola, Potenza. L. Forte, Department of Agricultural Botany, the University of Bari, R. Giannini, Department of Environmental sciences and Forestry, the University of Florence Sardinia: 11.30 Sicily: 11.45 Sicily: 12.00 Sicily: 12.15 12.30 - 12.45 The Sardinian Centre for the Conservation of Biodiversity and its facilities. P. Atzeri, G. Bacchetta, A. Demurtas, C. Pontecorvo, R. Sarigu, Cagliari Centre for Biodiversity Conservation (CCB), Department of Botanical Sciences, the University of Cagliari Past experiences and future plans for Palermo Botanic Garden Germplasm Bank. A. Scialabba, F.M. Raimondo, Department of Botanical Sciences, the University of Palermo A germplasm bank in the Botanic Garden of Catania. A. Guglielmo, P. Pavone, C. Salmeri, Department of Botany, the University of Catania Germplasm Bank of the MediterraneanTM ONLUS, I. Li Vigni, B. Paternostro, V. Giusquiano, GPBM ONLUS Palermo Other projects not known to the organizing committee are encouraged to introduce themselves. This time slot has been allocated for this purpose Liguria: A germplasm bank in Liguria, a project of the Hanbury Gardens in Ventimiglia and the Botanic Garden of the University of Genoa. G. Stani, L. Minuto, University Centre for Botanic Gardens Hanbury, University of Genoa; contribution made on behalf of the authors by M.Mariotti, Nature Conservation Group, Italian Botanical Society 12.45 - 12.50 Results of preliminary questionnaire circulated in advance to attendees 12.50 - 14.00 Lunch break CASE STUDIES OF EUROPEAN AND NATIONAL NETWORKS Chair: David Bramwell 14.00 - REDBAG - The Spanish network of seed banks - Esteban Hernandez Bermejo, Jardin Botanico de Cordoba, Spain 14.10 - The French network of the Conservatoires Botaniques Nationaux - Noémie Fort, Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance, Gap, France 14.20 - ENSCONET - the European Native Seed CONservation NETwork - Steve Alton, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK. BUILDING A NATIONAL NETWORK IN AN EUROPEAN PERSPECTIVE 14.30 - Setting up a seed bank network: getting started, priorities and actions - Simon Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK 14.35 - Key steps undertaken in designing ENSCONET: a possible guide for a new network - Steve Alton, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK BUILDING A NATIONAL NETWORK IN AN EUROPEAN PERSPECTIVE - DISCUSSION Issues to be debated and discussed in small groups (for further details please refer to the discussion guide) 14.40 15.10 15.40 16.10 16.40 - Scope, identity and management of the network. Co-ordinated Seed Collecting. Sharing expertise, facilities and resources. Co-ordinated research and technology. Raising public awareness and disseminating network products. 17.00 - 17.30 Coffee break WORKSHOP EVALUATION AND CONCLUSIONS 17.30 - Report to the plenary and discussion, summary of agreed activities and means to proceed, future meetings, joint application for funding, communication activities PARALLEL POSTER SESSION Qualitative analysis of methods of seed harvesting and production relatively to natural coenosis of Bromus erectus, for the environmental recovery of lands withuot vegetation - F. Taffetani, A. Giannangeli, P. D’Ottavio, R. Santilocchi, Deparment of Environmental Sciences, University of the Region Marche, Ancona Additional contributions can be submitted in poster format. All contributions, both oral and poster will be published in the proceeding of the meeting upon approval of the organizing committee and subject to a referee review in a dedicated issue of Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol. Organizing committee: C. Bonomi, Trento Natural History Museum, Trento - G. Rossi, the University of Pavia - M. Villa, Lombardy Regional Centre for Native Species Conservation, Galbiate, Lecco - S. Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK. In the front cover: Silene elisabethae, a narrow endemic species occurring in the southern fringe of the Alps, in the mountains between Lake Garda and Lake Como, in Trentino and in Lombardy, this species is at risk of extinction at world level IL CONTESTO EUROPEO - Moderatore: Steve Alton THE EUROPEAN DIMENSION / CONTEXT Chair: Steve Alton 15.30 Le banche del germoplasma e la Global Strategy for Plant Conservation Seed Banks and the Global Strategy for Plant Conservation David Bramwell, Jardin Botanico Viera y Clavijo, Las Palmas de Gran Canaria, Spain The Global Strategy for Plant Conservation was established by the Conference of the Parties of the International Convention on Biological Diversity in 2002. The Strategy has specific targets for the ex situ conservation of threatened plants, requiring 60% (approximately 60.000 species) of threatened species to be in ex situ conservation by the years 2010. Seed banks are considered to be the principal, most cost effective means of achieving such targets and the current situation regarding seed banks is considered and some proposals for future developments outlined. These emphasise the need for co-ordination to avoid duplication, networking to give the maximum cover to conservation efforts and the need for a gaps analysis and capacity building programmes for regions without functioning seed banks for wild plant conservation. In this context the new Italian initiative for a national seed bank network is welcomed as a major contribution to international ex situ conservation programmes. 15.45 The Millennium Seed Bank Project Simon Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK The Millennium Seed Bank Project (MSBP) is an international seed conservation partnership established in 1995 to help address the loss of wild plant diversity highlighted by the Convention on Biological Diversity. The Project is managed by the Royal Botanic Gardens, Kew which has over 35 years experience of wild species seed storage. Dryland plant species are a conservation priority of the Project. Many people depend on these species some of which are threatened by desertification. Consequently, through the Project, RBG Kew has formal partnerships with 30 organisations in 16 dryland countries covering five continents. Further informal partnerships exist with many other institutes in other countries. The partnerships aim to collect and conserve samples of over 24,000 species during the period 2001-9. The samples are being duplicated within the Millennium Seed Bank located in the Wellcome Trust Millennium Building at Kew’s garden of Wakehurst Place in Sussex, UK. Additionally, the Project is carrying out the research necessary to maximise the effectiveness of the conservation. In turn, project data on seeds is disseminated through a web-based Seed Information Database. A key element of the Project’s development is a training programme which lies at the centre of a technology transfer activity for the benefit of project partners. The Project’s development helps emphasise the need for institutes involved in plant conservation to work together at the national and international levels if a real impact is to be made on conserving dwindling plant diversity. 16.00 Conservazione ex situ al Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance Ex situ conservation at the Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance Noémie Fort, Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance, Gap, France Il Conservatoire Botanique National Alpin è un organismo pubblico al servizio della conservazione della flora spontanea. La missione del Conservatoire è quella di diffondere la conoscenza e conservazione della flora in pericolo, infromare e eduacare il pubblico alla conoscenza e alla conservazione del patrimonio vegetale spontaneo. Il servizio di Conservazione è una vera piattaforma tecnica e scientifica che provvede a diversi programmi su 123 specie prioritarie in termini di minaccia e di rarità. Questi programmi si sviluppano in azioni di conservazione in situ e ex situ. I programmi di conservazione ex situ comprendono la gestione di una banca del germoplasma (raccolta e conservazione di semi) e la messa in coltivazione di queste specie. Le varie fasi di processo sono la raccolta e conservazione dei semi, la loro germinazione, moltiplicazione e coltivazione. Questi processi richiedono competenze specifiche nel campo della biologia ed ecologia delle specie, la conoscenza della distribuzione delle piante sul territorio e un idea della diversità genetica della specie ai livelli intra-specifico, intra-popolazionale e anche intra-stazionale. The “Conservatoire Botanique National Alpin” is a national organism whose major objective is the conservation of the wild flora. To reach this goal, the CBNA follows two directions: Study and conservation of endangered flora, Information and education to the knowledge and preservation of the natural flora. The Conservation department is the base of technical and scientific projects considering 123 priority species in terms of threat or scarcity. In-situ and ex-situ conservation are needed to ensure the realization of such projects. In terms of the ex-situ part of the conservation, the department works on the constitution of a seed bank as well as the gardening of the conserved species. This means a total understanding of many technical processes like seed collection and conservation, germination, and multiplication and cultivation. All these processes need a deep knowledge of the biology of species as well as of the geographic repartition and structure of genetic diversity. This diversity is observed at the intra-specific, intra- population and intra-site scales. 16.15 Conservazione ex situ di piante minacciate in Polonia con Ex situ conservation of endangered plants in Poland with special emphasis to cryogenic seed storage Jerzy Puchalski, Paweł Kojs, Centro per la conservazione della diversità biologica, Accademia Polacca delle Scienze, Varsavia, Polonia. Centre for Biological Diversity Conservation of the Polish Academy of Sciences, Warsaw, Poland The nature protection in Poland is realized in 23 national parks, 119 landscape parks and 1.303 nature reserves, which cover ca. 9,7% territory of the country. According to public law among 2.750 vascular species of Polish flora 238 species are fully protected and 25 species partly. However according to the recent estimation over 500 vascular plants are threatened with extinction in their natural habitat. The last edition of Red List of Threatened Vascular Plants in Poland from 1992 contained of 419 species in different threat categories. In 2001 the second edition of Polish Red Data Book of Plants was published with full information on biology, distribution and threat of 296 species of pteriodophytes and flowering plants. Among them the following number of species was included to IUCN threat categories: EX – 31, EW – 7, CR – 74, EN – 59, VU – 102, LR – 21 and DD – 2 species. In Polish flora there are also 60 species of endemic or subendemic plants and many of them are also threatened with extinction. Therefore the national programme for ex situ conservation of endangered plants was organized in mid 1980’s by the Botanical Garden of the Polish Academy of Sciences in Warsaw together with 6 cooperating botanical gardens and arboretums. Presently in Poland 31 institutions are called botanical gardens and 16 of them have established the valuable ex situ collections of protected, rare and endangered species of Polish vascular flora. According to the computer data base in Polish botanical gardens there are 177 taxa of plants protected by law, 192 species of threatened (red list) plants, 39 taxa of endemic and subendemic plants and 15 taxa of relict plants. They are preserved as ex situ living plants collections in semi-natural conditions simulating the natural habitat. In 1992 the Botanical Garden of the Polish Academy of Sciences in Warsaw has organized the cryogenic gene bank for long-term preservation of seeds and tissues of Polish rare and endangered or endemic plants. The seeds are collected in different national parks, especially in the mountainous region of Polish Carpathians: the ranges of Tatra, Pieniny, Beskidy and Bieszczady Mountains, where the highest number of endangered or endemic plants occur. Before storage in the vapour of liquid nitrogen at temperature ca. –160oC the seeds are testes for their viability (as germination test) and for their tolerance to freezing. The examples of plants successfully restored thanks to seed preservation in gene bank are presented. 16.30 La banca del germoplasma dell’Andalusia The Andalusian Seed Bank J. E. Hernández Bermejo, F. Herrera Molina, J. Prados Ligero, E. Martín-Consuegra Fernández, Jardin Botanico de Cordoba, Spain. The seed bank of the Botanic Garden of Córdoba suffered a transformation in 2002 due to an agreement with the Department of Environment of the Andalusian Government, by which it became the Andalusian Seed Bank, created by Decree in 1994. It has a new building and new facilities within the Botanic Garden of Córdoba, as well as managing and technical staff assigned to it. When it was set up in 2002, the Andalusian Seed Bank (BGVA) had 5013 accessions of 1968 different taxa, of which approximately the 50% are species of the Andalusian flora conserved due to their rarity, endemicity or extinction risk. The BGVA has then become responsible of the ex situ conservation of the Andalusian wild flora, strengthened with a new management pattern including: 1) facilities for the conservation in the medium and short term (twenty cold stores in a subterranean airconditioned chamber and crioconservation equipment); unit of in vitro culture and nurseries for propagation; managing offices with computer equipment for the registration of the information; unit of molecular biology; seed collections; laboratories for the seed cleaning, encapsulation and technology; interpretation unit (for the spreading and public visits). 2) prioritized and annual collecting programmes; regional collectors network; collaboration with plans for the recovery of the different endangered species in Andalusia; control and management of the germplasm access according to the current laws, European boards and international agreements (CBD); cooperation with local, regional and national projects and coordination with national and European networks; technical publications (collecting manuals, seed collection index) and collecting training, seeds technology and propagation methods. 16.45 - 17.15 Pausa caffè / Coffee Break PRESENTAZIONE SPECIFICA DELLA BANCA DEL GERMOPLASMA DEL TRENTINO (TSB) Moderatore: Graziano Rossi SPOTLIGHT ON THE TRENTINO SEED BANK (TSB) PROJECT HOSTING THIS MEETING Chair: Graziano Rossi 17.15 Il Progetto Trentino SEEDBANK: una banca del germoplasma per il Trentino Designing the Trentino Seed Bank Costantino Bonomi, Museo tridentino di scienze naturali, Trento The Trentino Seed Bank was established in spring 2002 aiming to contribute to ex-situ plant conservation in the southeastern Italian Alps. It is hosted in a dedicated facility developed at the local Natural History Museum in the town of Trento, in the heart of the Alps. This contribution briefly reviews the technical solutions adopted in the design of this seed storage facility. The first component is a geographic resource office, equipped with technical local maps, GPS and GIS facilities to serve the planning of the collecting missions and the subsequent accessioning process. A 40 cubic meters dry room is at the heart of the seed bank and is designed to lower the seeds’ moisture content. It is equipped with two sorption driers that maintain 15% RH and regulate a fresh air intake. A cooling system keeps the temperature to an average of 16°C and provides constant ventilation in the room. A seed cleaning and testing lab is equipped with a dust extracting cabinet, a seed blower, sieves, dissecting microscope and analytical balance to serve basic cleaning needs. Two light cooled incubators serve initial viability and germination testing that is carried out before long term-storage. The packaging area is located in the dry room and is equipped with a water activity probe that confirms the effective drying before storage. The cold store is also located within the dry room and is currently entrusted to two deep freezers. La Banca del Germoplasma del Trentino è stata fondata nell'estate del 2002 per contribuire alla conservazione ex situ delle specie a rischio di estinzione presenti nelle Alpi Sudorientali. Si trova al secondo piano di Palazzo Sardagna, sede principale del Museo Tridentino di Scienze Naturali nel centro storico di Trento, nel cuore delle Alpi. Questo intervento illustra brevemente le soluzioni tecniche adottate nella progettazione e realizzazione di questa struttura. Essa si compone essenzialmente di 3 unità funzionalmente distinte ma volte ad assolvere sinergicamente tutte le fasi necessarie per la vita di una banca dei semi. L'ufficio di documentazione geo-botanica è dotato di tutte le attrezzature funzionali alla pianificazione e alla gestione delle uscite di raccolta. È dotato di carte tecniche locali, GPS, postazione GIS con tutti i dati del SIAT (sistema informativo territoriale) e varia strumentazione da campo. La camera di essiccazione è di circa 40 m3 e costituisce il cuore della banca del germoplasma, è stata realizzata per abbassare il contenuto in acqua dei semi in maniera non distruttiva. È dotata di due deumidificatori ad assorbimento chimico che mantengono i valori di umidità relativa attorno al 15% e provvedono a un lento e periodico ricambio dell'aria all'interno della camera, e di due condizionatori che mantengono la temperatura attorno a valori medi di 16°C. Il laboratorio di trattamento del germoplasma si compone di una cappa per l'aspirazione delle polveri prodotte durante la fase di pulizia dei semi, di pulisemi gravimetrici, setacci, una bilancia analitica e uno stereomicroscopio ad alta risoluzione. La sezione dedicata ai test di germinazione si avvale di due incubatori modulari a di luminosità e temperatura. La zona di inscatolamento dei semi si trova nella camera di essiccazione dove è presente un misuratore di attività dell'acqua, indispensabile per confermare la loro avvenuta deidratazione. Nella camera trovano spazio anche due freezer che conserveranno il germoplasma una volta che questo sarà correttamente impachettato in contenitori a tenuta stagna. 17.25 Specie meritevoli di inserimento nella banca del germoplasma del Trentino Species worthy to be included in the Trentino Seed Bank Filippo Prosser, Museo Civico di Rovereto, Rovereto. La selezione delle specie da campionare in una banca del germoplasma è basilare e complessa. Sia criteri locali che globali possono essere criticabili. Raccogliere tutte le specie (inclusa la loro variabilità) sarebbe ovviamente troppo costoso. All’altro estremo si ptrebbero raccogliere solo le specie che stanno scomparendo a livello mondiale: fortunatamente, casi del genere sono quasi esclusi dal Trentino. Tuttavia, il territorio trentino sta rapidamente cambiando, a causa dell’urbanizzazione delle zone basse e dell’abbandono dell’agricoltura tradizionale. Inoltre, recenti casi di conflitti tra interessi conservazionistici ed economici hanno visto predominare i secondi, cosicché siamo convinti che la conservazione in situ – al di fuori delle zone protette già esistenti – è per lo meno difficile. Nel corso del censimento floristico siamo stati testimoni della scomparsa di popolazioni della cui importanza genetica nulla era noto. Quindi, abbiamo utilizzato anche questa esperienza nel selezionare i seguenti criteri: Criteri globali 1) tutte le specie incluse nella 1997 IUCN red list e presenti in Trentino (26 specie) 2) tutte le specie stenoendemiche presenti in Trentino (41 specie) Criteri locali 3) tutte le specie trentine dell’allegato II della Direttiva 92/43/EEC (6 specie) 4) specie delle categorie CR e VU della lista rossa del Trentino e presenti in Italia in al massimo in 4 regioni (21 specie) Le specie selezionate sono 66 (alcune specie rispondono a due o tre criteri contemporaneamente). La lista non è chiusa: la banca del germoplasma accoglie anche ulteriori specie, ed in particolare: a) specie rare scoperte nel corso del censimento floristico del Trentino (es. Allium strictum). b) specie rare in Trentino legate ad habitat che stanno per essere distrutti (ad es. alcune rarità della zona umida di Roncafort a nord di Trento). Si sottolinea l’importanza di raccolta di dati floristici per il continuo aggiornamento della lista di specie da campionare. In questo modo si spera di aver raggiunto un compromesso ragionevole per quel che riguarda la lista delle specie da campionare. Tuttavia, è verosimile che, lavorando in una rete europea di banche del germoplasma, la lista possa essere ulteriormente migliorata per seguire una strategia comune. The selection of the species whose seeds should to be collected for storage in a seed bank is important and difficult. Both local and global criteria can be criticized. Sampling all species (and the variability of each species) would be too expensive. On the other extreme, we could sample only species that are going to disappear at a global scale: fortunately, almost no such case is known in the province of Trento. Nevertheless, the territory of province of Trento is rapidly changing, because of rapid urbanization of the lower areas and of abandoning of traditional agricultural practices. Some recent cases of conflict between conservational and economical interests ended with the winning of the latter, so we can assume that conservation in situ – outside the already existing protected areas - is difficult. In the framework of the floristic mapping of Trentino we witnessed the disappearance of population of species which genetic importance was unknown. We used also this experience in defining the following criteria of selecting the species to be conserved in the seed bank: global criteria 1) all species included in the 1997 IUCN red list and growing in province of Trento (26 species) 2) all stenoendemic species occurring in Trentino (41 species) Local criteria: 3) all species of the annex II of the Directive 92/43/EEC (6 species) 4) species listed as CR and EN in the red list of province of Trento and present in Italy at most in 4 regions (21 species) The selected species are 66 (some species matches two or three different criteria). The list is not closed: the seed bank is opened for preserving further species, and in particular: a) rare species discovered during the floristic mapping of province of Trento (e.g. Allium strictum) b) species very rare in Trentino, but located in threatened habitats that are going to be destroyed (e.g. rare species of the wet area of Roncafort north of Trento). We stress the importance of a standing sampling of floristic data – such as the floristic mapping – for the updating of the list. We hope to have found a quite reasonable compromise for the selection of the species of Trentino. Nevertheless, we judge that in a network of seed banks of European scale, the list of the species should be improved. 17.35 La campagna di raccolta della banca del germoplasma del Trentino The collection programme of the Trentino Seed Bank Alessandro Cavagna, Alessio Bertolli, Alessandra Bonazza, Costantino Bonomi, Museo tridentino di scienze naturali, Museo Civico di Rovereto Grazie alla banca dati del Museo Civico di Rovereto sono state individuate le stazioni di crescita delle 72 specie inserite nel progetto. Prendendo come esempio Cypripedium calceolus vengono illustrate le modalità di selezione dei 10 siti di raccolta, sottolineando i fattori ecologico-logistici più importanti nella scelta delle diverse popolazioni. Viene inoltre illustrato lo sforzo di raccolta grazie ad alcuni importanti parametri (siti visitati, Km percorsi, dislivello, ecc.) e mostrate le maggiori difficoltà incontrate durante le uscite. Thanks to the plant distribution database held at Rovereto Civic Museum, 422 sites representative of the 72 project target species were selected. The example given focus on Cypripedium calceolus and on the criteria empoyed to select 10 collecting sites for this species. The most relevant try to compromise between ecological diversity and feasability and likelyhood of the collection in the different populations. The collecting effort is illustrated employing some key parameters (N. of sites visited, distance covered in Km, ascent covered on foot, etc.). The most problematic aspects are also highlighted. 17.40 Il trattamento e la conservazione dei semi nella banca del germoplasma del Trentino Curation at the Trentino Seed Bank Alessandra Bonazza, Costantino Bonomi, Museo tridentino di scienze naturali, Trento La fase di essiccazione dei semi rappresenta l'elemento chiave di tutto il processo di conservazione. Nella Banca trentina i semi vengono disidratati in modo non distruttivo in un ambiente controllato e costantemente monitorato, rappresentato dalla camera di essiccazione, dove i valori di umidità relativa e temperatura vengono mantenuti rispettivamente attorno a 15% e 15°C, da due deumidificatori ad assorbimento chimico che operano assieme a due condizionatori. L'alimentazione di questi strumenti viene controllata da un sistema di monitoraggio dotato di un sensore capacitivo posto in posizione strategica all'interno della camera. Sono state determinate delle soglie d'allarme che regolano il funzionamento delle macchine e gestiscono un combinatore telefonico che interviene nel caso in cui il sistema non riesca a tornare all’interno dei valori operativi predefiniti entro un lasso di tempo standard impostabile. Sono stati acquisiti tutti gli strumenti necessari al trattamento dei semi che consentiranno l'avvio, nei prossimi mesi, delle procedure necessarie al completamento del processo di conservazione. I semi verranno posti in vasi di vetro a chiusura ermetica per assicurare una barriera impenetrabile dall’umidità; questi contenitori e i loro sistemi di chiusura sono stati precedentemente testati per verificarne la tenuta. Per maggiore sicurezza verrà impiegato un sistema di doppio isolamento con inclusione di un indicatore di gel di silice con la doppia funzione di tamponare eventuali ingressi di umidità e dare un'indicazione visiva del malfunzionamento del sistema di chiusura. La conservazione standard avverrà in comuni freezer domestici a colonna a -25°C. Seed drying is the key procedure in a seed bank, in the TSB this process happens in a non destructive way at 15% and 15°C in a large walk-in dry room. The operational parameters are maintained by 2 silica gel sorption dryers and 2 mechanical cooling systems, controlled by a capacitive probe with a lower and a upper threshold level that can be setted by the user. When the values go out of the setted levels, machines are turned on and off consequently. If the values does not go back to the operational setting in a given time (that can be setted) a telephonic alarm goes off warning of a possible malfunctioning. All technical equipment to serve cleaning, viability and germination testing has been recently acquired, and these procedures will be implemented in the near future. Eventually the seeds will be placed in glass containers equipped with moisture proof seals that were previously tested and passed. As a further precaution, double packaging is employed with a silica gel probe interposed: this will play 2 functions: it will block any wet air that might enter the container because of the seal failure, and it will give a visual indication of the leakage. Long term conservation is entrusted to two common deep freezers at values of -25°C. 17.45 Esperienze di propagazione di alcune specie della banca del germoplasma del Trentino Propagating species of the Trentino Seed Bank Adriana Colombo, Alberto Tosca, Adriano Castiglioni, Fondazione Minoprio, Fondazione Minoprio, Centro Regionale per la Tutela della Flora Autoctona, Vertemate, Como. La conoscenza delle potenzialità di crescita e moltiplicazione delle popolazioni selvatiche a partire da seme, è necessaria al fine di una buona gestione del germoplasma campionato per fini conservationistici. Perciò su cinque specie comprese nel progetto “Ex situ conservation: Seed Banking Trentino Endangered Species” sono in corso test di germinazione sui semi raccolti in natura e le piante ottenute coltivate. Finora in Dianthus glacialis il pre-trattamento dei semi con una soluzione di gibberellina A3 (GA3) 0,58 mM ha permesso una germinazione del 31%, pari a quella senza pre-trattamento. Concentrazioni inferiori di GA3 hanno invece depresso la germinabilità dei semi. Secondo il test del Tetrazolio, messo a punto per questa specie, la vitalità dei semi testati raggiunge il 55%. Dracocephalum austriacum mostra una scarsa germinabilità del seme aumentata (46%) dal trattamento del tegumento dei semi con una soluzione di sodio-ipoclorito. Gladiolus palustris, i cui semi non germinano affatto, mostra invece una ottima germinabilità (80%) dopo vernalizzazione. Nessuna germinazione è stata indotta finora sui semi di Daphne reichsteinii. In Orchis spitzelii, è attualmente in corso la valutazione delle tecniche di coltivazione in vitro. Dopo circa un mese dalla messa in coltura si è osservata la formazione dei protocormi, alcuni dei quali hanno emesso rizoidi. Knowing growth potential of the wild species used in seed banks is mandatory in conservation actions. Therefore for five endangered species in the research project “Ex situ conservation: Seed Banking Trentino Endangered Species” germination tests are currently carried out on seeds harvested in the wild. Until now in Dianthus glacialis, seeds priming with a 0.58 mM gibberellic acid (GA3) solution led to a germinability rate of 31%, like the untreated seeds. Lower GA3 concentrations decreased seed germinability. Dianthus glacialis seeds were analyzed with Tetrazolium Test, for the first time. Seeds viability is equal to 55%. Dracocephalum austriacum not treated seeds scarcely germinate. Germinability increased (46%) after seed coat treatment with sodium-hypochlorite solution. Gladiolus palustris seeds did not germinate without chilling stratification treatment. No germination was found in Daphne reichsteinii seeds. In vitro cultivation of Orchis spitzelii is currently under evaluation. One month after in vitro seeding, protocoms developed and in a few of them rhizoids developed. 17.50 Analisi molecolari su alcune specie della banca del germoplasma del Trentino Molecular analysis on the Trentino Seed Bank collections Massimo Labra Fabrizio Grassi, Serena Imazio, Sergio Sgorbati, Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Università di Milano Bicocca. La conservazione ex-situ delle specie spontanee attraverso la banca del seme è attualmente una delle strategie maggiormente adottate per la conservazione della diversità biologica e genetica delle piante spontanee a rischio di estinzione. E’ tuttavia importante sottolineare che la conservazione ex-situ potrebbe risultare inefficiente, in quanto difficilmente riesce a preservare tutta la variabilità genetica e le potenzialità evolutive di una specie necessarie per adattarsi alle pressioni selettive dell’ambiente. Al fine di conservare la maggior variabilità genetica di una specie, il principale obiettivo di una strategia di conservazione ex-situ è quello di definire un’appropriato metodo di campionamento; preventivamente è necessario stimare la variabilità genetica all’interno e tra le popolazioni della specie a rischio e comprendere da quali individui e popolazioni debbano essere prelevati e conservati i semi. L’obiettivo del progetto “Trentino seed bank” è quello di studiare e conservare le specie endemiche della flora trentina tra cui alcune Saxifraghe come S. arachnoidea, S. tombeanensis. S. thombeanensis è una specie endemica, scoperta da Pierre Edmound Boissied (1853) sul monte Tombea, attualmente distribuita tra il lago d’Idro e il monte Baldo con una presenza secondaria a nord di Mezzocorona. Questa specie è stata inclusa nella Lista Rossa della Comunità Europea, poiché negli ultimi anni ha subito una drastica riduzione nel numero di popolazioni ed individui. Attualmente non vi sono informazioni relative alla variabilità genetica di S. tombeanensis. Al fine di comprendere come la struttura genetica di questa specie possa essere usata per valutare le prospettive di conservazione e per definire la corretta strategia di campionamento, è necessario stimare la variabilità genetica delle differenti popolazioni spontanee di tale specie. A questo scopo il nostro gruppo sta analizzando 7 differenti popolazioni di S. tombeanensis, composte da un numero variabile tra 8 e 28 individui, al fine di stimare con marcatori molecolari la variabilità genetica della specie. Si è quindi proceduto all’estrazione del DNA da 8 individui da ciascuna popolazione utilizzando due differenti approcci: il protocollo di Doyle & Doyle e un kit commerciale “Plant Tissue Kit” (Quiagen). Il kit commerciale è risultato più efficiente, tuttavia il DNA estratto presenta diversi contaminanti come proteine e polifenoli. Per ottenere DNA di buona qualità, idoneo per le indagini con marcatori molecolari, è necessario effettuare una purificazione. Successivamente sarà possibile utilizzare marcatori molecolari discontinui, come RAPD e AFLP, per misurare la variabilità delle popolazioni prescelte. The ex-situ conservation of wild plant species by means of seed banking is currently recommended as an important conservation strategy to preserve the biological and genetic diversity of wild plants. Nevertheless, we stress that ex-situ collections could be ineffective to preserve all the genetic diversity and the evolutionary potential that populations need to adapt to the environment. An appropriated seed sampling methodology is the basic step for an effective ex-situ conservation strategy of endangered species. The degree of genetic variability within and among populations of the endangered species must be previously estimated to identify what populations and individuals have to be selected for seed conservation. The aim of the Trentino seed bank project is the conservation the endangered species of the Trentino region; among these there are a few Saxifraga species, such as S. arachnoidea and tombeanensis. S. tombanensis is a rare, endemic species, discovered by Pierre Edmound Boissied (1853) in the Tombea mountain and actually spread from Idro Lake to Baldo mountain, with a secondary presence toward the nord of Mezzocorona locality. This specie was included in the Red List of the European Community, because in the last years a drastic reduction in population and individual number was observed. Information about the genetic diversity of S. thombeanensis is lacking. To evaluate how genetic structure can be used for an effective conservation strategy of this species and which is the correct seed sampling methodology, the genetic variability of different populations will be evaluated. From a total of 8 to 28 individual of seven S. tombeanensis populations were collected to estimated the genetic variability within and among different populations by using molecular markers. DNA was extracted from 8 individuals of each population, by means two different approaches: Doyle & Doyle protocol and commercial Plant Tissue Kit (Quiagen). The commercial kit resulted more efficient than Doyle & Doyle protocol; however, the extracted DNA showed several contaminants such as proteins and polyphenols. Actually, a DNA purification procedure must be set up to to obtaine a good quality DNA for DNA marker analysis. Our intention for the future is tu use discontinuous molecular tools, such as RAPD and AFLP, to measure genetic variability of the selected populations. 17.55 Un progetto espositivo sulla biodiversità vegetale e la sua conservazione An exhibition based on the Trentino Seed Bank Project Fiorenza Tisi, Museo tridentino di scienze naturali, Trento Nell’ambito del progetto “Trentino SEEDBANK”, è prevista la realizzazione di un progetto espositivo di più ampio respiro dedicato al tema della biodiversità vegetale e alla sua conservazione. Il messaggio di fondo vorrebbe essere questo: “esplorando la relazione tra le persone e le piante è possibile trovare soluzioni per un futuro sostenibile, stimolare azioni positive che faranno bene agli esseri umani, alle piante e al pianeta”. Sezione 1 - Piante Utili, l’etnobotanica nella vita di tutti i giorni Noi consumiamo piante: cibo, combustibile, medicine, riparo, dai chicchi di caffè ai blue jeans, dai giocattoli agli attrezzi di lavoro… Quante piante hai usato oggi? Il destino delle piante e quello della gente è comune. Una sottosezione potrà essere dedicata alle modificazioni genetiche, nella storia ed oggi. Sezione 2 - Biodiversità, rischio e conservazione. Biodiversià nel mondo, Biodiversità in Trentino, Conservazione in situ ed ex situ, Orti Botanici e biodiversità. Sezione 3 - La Banca Dei Semi, una polizza di assicurazione contro l’estinzione delle specie a rischio. Vetrina “semi vari”: con semi grandi e piccoli, di forme diverse, di piante più o meno comuni, autoctone o esotiche. La biologia del seme: con exhibit interattivi. La banca dei semi: raccolta (work station GIS), camera di essiccazione (air bubble), laboratorio (lastre raggi x, microscopio, setacci, vasi e vasetti, capsule per la germinazione, ecc.). Sezione 4 - Etica, ci sono tanti modi che possono aiutare a preservare la biodiversità del pianeta. Le azioni quotidiane che ognuno di noi può intraprendere. Piante e questioni morali, ad esempio “piante e fertilità delle donne”. Le sezioni possono essere autonome: moduli facili da trasportare, con semplici giochi interattivi per bambini (soprattutto per la biologia del seme), video, possibilità di esperienze sensoriali (soprattutto tatto, toccare vari tipi di semi). Alcune sezioni saranno interattive, altre solo fotografiche, etnografiche o miste, alternando stile etnico e tecnologico da laboratorio. Gli eventi correlati possono essere numerosi e specifici delle realtà nelle quali la mostra viene presentata: mostre pomologiche, conferenze varie, arte, gastronomia ecc. Per quanto riguarda la didattica, si potranno creare moduli ad hoc per i vari target scolastici. La mostra sarà progettata per essere itinerante, sia in vari luoghi del Trentino che all’interno della rete di banche dei semi che si sta costituendo. Si stanno cercando partner! 18.00 Visita alla banca del germoplasma del Trentino Visit at the facilities of the Trentino Seed Bank Venerdì 2 Aprile BREVE RASSEGNA DELLE INIZIATIVE ITALIANE E DELLE ASPETTATIVE DA UNA RETE NAZIONALE - I PARTE - Moderatore: Gianluigi Bacchetta A REVIEW OF ITALIAN INITIATIVES AND THEIR EXPECTATIONS FROM A NATIONAL NETWORK - 1ST PART - Chair: Gianluigi Bacchetta 9.00 Piemonte La banca del germoplasma di Valle Pesio in Piemonte The Valle Pesio Seed Bank project in Piedmont. Valentina Carasso, Bruno Gallino, Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali Cuneesi, Parco Alta Valle Pesio e Tanaro, Chiusa di Pesio (CN); Marco Mucciarelli, Dipartimento di Morfofisiologia Veterinaria, Università degli Studi di Torino, Grugliasco (TO). I territori circostanti il bacino del Mediterraneo e le Alpi costituiscono le aree in cui è riscontrabile la maggiore diversità floristica del continente europeo. A raccordare queste due importanti zone geografiche abbiamo le Alpi Liguri e Marittime, settore attualmente situato all’interno dei confini politico-amministrativi di Francia, Principato di Monaco ed Italia. In quest’ambito territoriale è stata stimata la presenza di più di 2660 specie vegetali ed è stato definito il principale centro di specie endemiche della catena alpina, indicate in numero di 26, tra esclusive e proprie. Partendo da questo prestigioso contesto floristico, l’Ente di gestione dei Parchi e delle Riserve naturali cuneesi, che amministra il Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro si è attivato per la creazione di una struttura interna che, seguendo i dettami della normativa nazionale e regionale porti all’istituzione di un Centro per la biodiversità vegetale. In questo contesto, a supporto delle numerose attività in situ in corso già da anni e grazie all’accordo con il vivaio regionale Gambarello e alla partecipazione al progetto europeo Interreg IIIA, è stato possibile istituire una banca del germplasma. L’avvio dell’attività della banca è fortemente vincolato agli obiettivi dell’Interreg ed è incentrato sullo studio e sulla conservazione di una cinquantina di specie rare, endemiche e minacciate, individuate nelle convenzioni e nelle liste rosse e scelte dai diversi partners italo-francesi del progetto. La linea di lavoro che verrà seguita nei prossimi anni sarà inoltre indirizzata all’ampliamento della collezione e alla conservazione dei taxa più rappresentativi degli habitat a maggiore vulnerabilità.Tenendo presente, pertanto, il nostro debutto in questo senso e la nostra posizione geografica ambivalente (alpina e mediterranea) è più che auspicata la collaborazione con gli altri Centri per la conservazione del germoplasma e la partecipazione alla creazione di un network che agisca da fonte di conoscenza e da tramite per la definizione di metodologie di lavoro comuni, per la collaborazione a progetti collettivi e per la sensibilizzazione del pubblico. One of the most outstanding features of the natural habitats surrounding the Mediterranean basin together with the Alps is the high biodiversity of the flora; perhaps the most diversified in Europe. The Alpi Liguri and Marittime being located within France, the principality of Mònaco and Italy borders, represent therefore an important geographical junction between these two important areas of diversification. More than 2660 plant species have been assessed within this territory, which now accounts for at least 26 endemic species; a few being almost exclusive of these territory, which for this reason is regarded as the richest of the Alpine chain. In order to maintain these important natural resources, the Ente di Gestione dei Parchi e delle Riserve Naturali Cuneesi, which administrates the Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro has undertaken a project for the creation of a plant genetic resource centre, namely “Centro per la biodiversità vegetale” devoted to the biodiversity conservation of these habitats. In this regard, and thanks to the joining to the EU Interreg IIIA project and the collaboration with the Gambarello Regional seedling nursery, the Ente decided to create a Seed Bank located in Chiusa di Pesio (CN), Italy. At the moment, the starting of seed bank activities is mainly dependent on the policy of the Interreg IIIA research programme, which is aimed at studying and protecting no more than 50 rare, endemic or endangered species of the Alpine flora, chosen among those reported on the Red Lists of threatened species, and as suggested by the partners of the project according to their own territorial competence. However, in the next future, the priorities of the “Centro per la biodiversità vegetale” and the annexed seed bank will be focused to the enlargement of the germplasm collection and to identify plant species and threatened habitats requiring conservation action. Considering the importance of this task, and the dual nature of the geographical position of the Alpi Liguri and Marittime, hosting Alpine and Mediterranean plant representatives as well, the collaboration with other plant genetic resource centres, genebanks, national and international institutes is fundamental for the success of these initiatives. In addition, the creation of a network is highly desirable to develop common strategies for in situ and ex situ conservation and for the establishment of collaborative ventures. The creation of a common documentation system and the know how exchange which will follow, should implement the standardization of genebank procedures and facilitate the promotion of public awareness in world genetic resources conservation. 9.15 Lombardia Le attività per la conservazione dei semi del Centro Regionale Flora Autoctona della Lombardia (CFA) Seed conservation activities of the Lombardy regional Centre for Native Species Conservation (CNSC) Graziano Rossi, Andrea Mondoni, Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri, Università di Pavia; Mauro Villa, Centro Regionale Flora Autoctona della Lombardia (CFA) La Regione Lombardia, con DGR n° 6/3604 del 26/2/2001, ha istituito il Centro per la tutela della Flora Autoctona (CFA), che si occupa sia della conservazione di specie rare e/o minacciate sia di promuovere l’uso di specie spontanee in opere di recupero ambientale. Il CFA ha sede presso il Parco Naturale Regionale del Monte Barro (Lecco) e si avvale di specifiche collaborazioni: il Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale dell’Università degli Studi dell’Insubria (referente scientifico); la Fondazione Minoprio (sede operativa); il Dipartimento di Ecologia del Territorio dell’Università di Pavia (banca germoplasma). Il CFA realizza attività di conservazione e promuove ricerche sui taxa autoctoni, finalizzate alla loro riproduzione, coltura e utilizzo, mettendo i risultati a disposizione delle Aree Protette, Orti Botanici e aziende vivaistiche, col fine generale di mantenere ed incrementare la biodiversità. A tutela dei prodotti che realizza o di cui certifica la provenienza è stato registrato il marchio “FLORA AUTOCTONA”. Tra le altre attività, dal 2003 è in corso un programma di conservazione ex situ, che prevede la raccolta dei semi in natura ed il loro invio alla Millennium Seed Bank (MSB) dei Royal Kew Gardens. E’stata stilata, una lista regionale di specie vegetali rare e/o minacciate, con oltre 600 entità, circa un quinto della flora regionale spontanea che supera le 3500 entità. Al momento, sono stati inviati alla MSB i semi di 80 specie, raccolte in oltre 100 località lombarde. Entro la fine del 2004 è prevista l’apertura della Banca Regionale del Germoplasma della Lombardia, sempre in stretta collaborazione con la MSB (deposito duplicati) e la banca del Museo di Scienze Naturali di Trento. Un utile riferimento metodologico e scientifico sarà anche la rete europea ENSCONET (VI Progr. Quadro UE). La creazione di un network nazionale delle banche del germoplasma presenti in Italia sembra molto opportuna, al fine di: 1) evitare sovrapposizioni nell’azione di raccolta e conservazione dei semi 2) programmare azioni comuni 3) raggiungere un elevato standard operativo 4) porsi con maggior forza nei confronti degli interlocutori istituzionali (Regioni, Ministero Ambiente, UE). Struttura: network permanente (rete nazionale), con un comitato di coordinamento ed un responsabile nazionale. Contributo del CFA: esperienza triennale (seed collecting piante rare e minacciate, protocolli di germinabilità e coltura, reintroduzionei, progetti Life ed Interreg); sede per meeting; pagina web; stampa pubblicazioni. Aspettative: 1) scambio di esperienze 2) maggiore incisività a livello istituzionale 3) sviluppo azioni sinergiche. The Lombardy regional Centre for Native Species Conservation was established in February 2001 and it is located at the Regional Natural Park of Monte Barro (Lecco). CNSC aims are: 1) ex situ and in situ conservation of threatened and/or rare species; 2) to increase the use of native plant species in ecosystem rehabilitation. For these activities CNSC is supported by the Depatment of “Biologia Strutturale e funzionale” of Insubria University (scientific supervision), Minoprio foundation (cultivations) and by the Department of Land Ecology of Pavia University (seed conservation). CNSC provides to conservation researches and actions on native taxa to improve their reproduction, cultivation and use in reintroduction or rehabilitation activities. All the obtained results are disseminated to Natural Parks, Botanic Gardens and/or to nursery business. To safeguard the outputs, a certification mark “FLORA AUTOCTONA” has been entered. Since 2003 a conservation programme is active and aims to collect native seeds in the field and to store them at Millennium Seed Bank (MSB) of the Royal Botanic Gardens of Kew. Firstly a regional list of threatened and/or rare plants has been draft. This list amounts more than 600 taxa, about 1/5 of the regional native plants (3.500 taxa). Now MSB preservs a safety reserve of the seeds of 80 taxa collected in more then 100 sites in Lombardy. According to approach and methodology provided by the MSB, before the end of 2004 the Lombardy Seed Bank (LSB) will be set up. Establishment of an Italian network of gene banks is recommended to: 1) superimpose avoidace in collecting and conserving actions 2) common standard protocols adoption to select native speces for ex situ conservation 3) achive an hight standard effectiveness. Structure: national managment team has to be responsible for steering the direction of the network. Contribution of CNSC: 3 years experience (seed collecting of threatened and rare species, experimental germination protocols, cultivation and reintrodution tests; Life and Interreg projects); meeting hospitality; web site page hospitality; publication prints. Espectations: 1) exchange and dissemination experience 2) more attention to conservation activities from politicians and Institutions 3) devolp integrated and synergic actions. 9.30 Toscana La banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Pisa The Pisa Botanic Garden Seed Bank Gianni Bedini, Fabio Garbari, Orto Botanico di Pisa. Presso l’Orto botanico dell’Università di Pisa è attiva una unità di conservazione di semi, costituita da due celle refrigerate – una a 5°C, l’altra a –20°C – collegate a un gruppo elettrogeno d’emergenza. La struttura, allestita in varie fasi a partire dal 1995, è orientata alla salvaguardia ex situ di piante minacciate della Toscana NW, con particolare riguardo ai popolamenti che si trovano in aree protette quali il Parco Naturale delle Alpi Apuane, con il quale è stata sottoscritta una convenzione ad hoc, e quello di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. La banca semi dell’Orto pisano opera in programmi di conservazione integrata in situ - ex situ, volti a monitorare lo stato di conservazione di piante minacciate, a individuare i fattori di rischio, a delineare pratiche di gestione sostenibile per i popolamenti vegetali e a definire protocolli di propagazione per eventuali progetti di reintroduzione, secondo le raccomandazioni di autorevoli organizzazioni internazionali, recepite nel protocollo di intesa siglato nel 1997 da Federparchi e Società Botanica Italiana. The Botanic Garden of Pisa University is running a seed conservation unit, consisting in two cold rooms – one at 5°C, the other at –20°C – connected to an emergency power generator. This facility, created in several steps starting from 1995, is devoted to the ex situ safeguard of threatened plants of NW Tuscany, with special attention to the populations living in protected areas like “Parco Naturale delle Alpi Apuane”, with which an ad hoc convention was signed, and “Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli”. The seed bank of the Botanic Garden of Pisa operates in integrated in situ – ex situ conservation programmes, aimed at monitoring the conservation status of threatened plants, pointing out risk factors, outlining practices for the sustainable management of plant populations, and defining propagation protocols for reintroduction projects, following the recommendations of authoritative international organizations, adopted in the Memorandum of Understanding signed in 1997 by the Federation of Parks and Protected Areas and by the Italian Botanical Society. 9.45 Lazio La banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Roma The germplasm bank for the botanical garden of Rome Loretta Gratani, Giuseppe Fabrini, Dipartimento di Biologia Vegetale, Università La Sapienza, Roma L’Orto Botanico di Roma si estende su una superficie di 12 ha che presenta differenti caratteristiche: l’area in piano, arricchita da specie arboree, riflette l’assetto del Giardino storico di Villa Riario-Corsini; l’area collinare presenta fra le collezioni alcuni esemplari centenari e ultracentenari. Alcune fra le collezioni hanno una importanza rilevante, come ad esempio quella dei Bambù (70 specie), delle Palme (40 specie), delle Conifere (76 specie), delle Cactacee (256 specie) e delle Succulente (579 specie). Attualmente stiamo conducendo un nuovo censimento e ci aspettiamo un decremento del numero delle entità, rispetto a quelle rilevate nel 1993 (3377 entità cartellinate, che rappresentavano 1232 generi e 204 famiglie). Il database utilizzato fin dal 1993 contiene informazioni sulle famiglie, sui generi e sulla localizzazione. L’Orto Botanico di Roma pubblica periodicamente l’Index Seminum; attualmente nella Banca dei Semi ci sono circa 800 accessioni, che rispondono ai seguenti taxa: 128 famiglie, 434 generi e 743 specie. Quando i semi giungono presso i laboratori dell’Orto Botanico, vengono puliti, controllati, posti in tubi contenenti silica gel, impacchettati sottovuoto e inclusi nel database della Banca dei Semi. Parte di ogni accessione è mantenuta a 4°C e parte a –20°C per la conservazione sul lungo tempo. Negli ultimi due anni abbiamo iniziato un progetto sulle specie della flora del Lazio, parzialmente finanziato dal MIUR. In una prima fase abbiamo organizzato una raccolta di semi di 7 specie presenti nell’isola di Ponza (Lazio) (Senecio cineraria DC. bicolor (Willd.) Arcang., Artemisia arborescens L., Lobularia maritima (L.) Desv., Spartium junceum L., Ulex europaeus L., Daucus gingidium L., Genista ephedroides DC.) e si ritiene di poter iniziare le prove di germinazione di alcune di esse. Tuttavia vorremmo incrementare il numero delle specie considerando soprattutto quelle a rischio nel Lazio (fra le quali Pinguicula vulgaris L., Nymphaea alba L., Narcissus poeticus L., Paeonia mascula (L.) Mill., Chamaerops humilis L., Tulipa sylvestris L., Gentiana lutea L.), al fine di sostenere la conservazione ex situ, in accordo agli obiettivi della Convenzione sulla Biodiversità (CBD), dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e dell’IPA (Important Plant Areas). The Botanical Garden of Rome (12 ha) has different characteristics: the plain area reflects the set - up of the historical Garden of the Riario-Corsini Mansion, enriched by tree species; the hill area presents other collections. There are some centennial and ultracentennial individuals. Some collections are regarded to be of higher importance like Bamboos (70 species), Palms (40 species), Conifers (76 species), Cacti (256 species) and Succulents (579 species). We are carrying out a new census and we expect an eventual decrease of the number of entities compared to the 1993 one (3377 labelled entities, representing 1232 genera and 204 families). The in-house database system, developed in 1993, contains information on families, genera, species, and location. The Botanical Garden of Rome publishes a periodic Index Seminum, and this is one of the Seed Bank’s tasks. Actually, in the Seed Bank there are a total of about 800 accessions, which respond to the next taxa: 128 families, 434 genera, 743 species. When the seeds arrive at the Seed Bank of the Botanical Garden they are cleaned, checked, placed in glass tubes containing silica gel (seed drying), vacuum unpacked, and accessioned to the Seed Bank database. The accession is kept in a chamber at 4°C, and -20°C for long time conservation. Moreover, in the last two years, a specific wide range conservation project of the endangered and threatened species of the Latium flora has been carried out. Ex situ management of germplasm may be a complement to the in situ conservation strategies of the plant genetic resources of Latium. This project is partially financed by MIUR. In this first phase a collection of 7 species from the island of Ponza (Latium) has been attained (Senecio cineraria DC. bicolor (Willd.) Arcang., Artemisia arborescens L., Lobularia maritima (L.) Desv., Spartium junceum L., Ulex europaeus L., Daucus gingidium L., Genista ephedroides DC.). Germination monitoring of some of the above mentioned species will be carried out. We are going to increase the number of accessions among the endangered and threatened species of the Latium flora (Pinguicula vulgaris L., Nymphaea alba L., Narcissus poeticus L., Paeonia mascula (L.) Mill., Chamaerops humilis L., Tulipa sylvestris L., Gentiana lutea L.) to support ex situ conservation projects, according to the objectives of the Convention on Biological Diversity (CBD), the International Union for Conservation of Nature (IUCN) and of IPA (Important Plant Areas). 10.00 Marche Una banca del germoplasma per la conservazione di specie endemiche, rare e minacciate dell'Adriatico centrale A Germplasm Bank for the conservation of endemic, rare and threatened species of the central Adriatic Edoardo Biondi, Maurizio Bianchelli, S. Casavecchia, Massimiliano Morbidoni, Luca Paradisi, Morena Pinzi, Centro Interdipartimentale dell'Orto Botanico, Università Politecnica delle Marche, Ancona. Presso l’Orto Botanico dell’Università Politecnica delle Marche, istituito con decreto rettorale n° 1486 del 2000, è stata prevista la costituzione di una Banca del Germoplasma denominata “Germoplasm Bank for Anfiadriatic Species Conservation” il cui scopo è la conservazione delle specie autoctone dell’Italia centrale e più in generale ad areale anfiadriatico. La Banca stessa si collega ad altre strutture facenti capo al Centro Interdipartimentale dell’Orto Botanico e al Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali quali: l’Herbarium Anconitanum (ANC) e una serra, ancora in corso di realizzazione, poste in prossimità del Polo Universitario di Monte d’Ago, un vivaio e un sistema di aiuole situate nelle vicinanze di un bosco relitto collinare, parte integrante dell’Orto Botanico, in località Gallignano di Ancona. La Banca del Germoplasma è di fatto in fase di realizzazione, in quanto sono stati effettuati gli ordini per l’acquisto della strumentazione necessaria alla preparazione del materiale e alla sua conservazione. Un primo studio è stato avviato su Anthyllis barba-jovis, segnalata nel 1828 da Paolo Spadoni per il Monte Conero, e in seguito non più rinvenuta. Si è proceduto alla raccolta di semi dalle stazioni naturali più prossime (San Menaio al Gargano) e su questi sono state eseguite alcune prove di germinabilità sottoponendo il seme a diversi pretrattamenti di scarificazione. I semi di Anthyllis barba-jovis costituiscono di fatto il primo campione conservato nella Banca. At the Botanical Garden of Polytechnic University of Marche, instituted with Rectorial decree number 1486/2000, it has been provided the constitution of a Germoplasm Bank called “Germoplasm Bank for Anfiadriatic Species Conservation”. The aim is to preserve autoctonal species of central Italy and generally those of Anfiadriatic areale. The Bank is also correlated with the other structures of Interdepartmental Centre of Botanical Garden and the Department of Environmental and Crop Sciences such as Herbarium Anconitanum (ANC) and a greenhouse, now realizing; lying near the University in Monte d’Ago, a garden centre and a system of flowerbed near an old woodland in a hill which is an integranting part of Botanical Garden in Gallignano, near Ancona. The Germoplasm Bank is now realizing: in fact it has been ordered the scientific instruments necessary to prepare green material and its conservation. A first study is now in progress about Anthyllis barba-jovis L., found in 1828 by Paolo Spadoni in Monte Conero and no longer found later. Seeds from nearest natural resorts (San Menaio in Gargano) were collected and those were carried out for germination test with pretreatment (scarification). Finally seeds of Anthyllis barba-jovis are the first specimen collected on the Bank. 10.15 Puglia L'IGV e la conservazione e valorizzazione di specie selvatiche come risorsa genetica The IGV (Institute of Plant Genetics) and the conservation and utilization of wild native species as a genetic resource Domenico Pignone, Istituto di Genetica Vegetale IGV, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Bari L'Istituto di Genetica Vegetale (IGV) deriva dalla fusione di cinque preesistenti Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nella maggior parte di essi l'attività di ricerca ha riguardato piante selvatiche. In particolare, la sezione di Firenze ha lavorato su popolazioni di specie forestali; inoltre a Bari, presso la sede principale dell'IGV, è stata istituita una Sezione Tematica che ospita l'unica Gene Bank generalista italiana, principalmente orientata a specie coltivate, ma nella quale molto lavoro è stato anche dedicato alle specie selvatiche, specialmente ai progenitori di quelle coltivate. Dopo la sua formale attivazione, nel novembre 2002, l'IGV ha stabilito una priorità per la raccolta, conservazione e valutazione di specie selvatiche. Le ragioni per questo interesse sono disparate e riguardano piante da utilizzare come donatrici di geni, piante modello per studi genetici, piante che producono sostanze utili, piante con una valenza ambientale. Viene presentata l'attività pregressa e futura dell'IGV in questo settore. The Institute of Plant Genetics (IGV) derives by the fusion of five pre-existing institutes of the National Research Council. In most of them the research activity has regarded wild plants. In particular, the section of Florence has been working principally on forest tree populations; moreover, in Bari, besides the headquarters, a Thematic Research Unit has been established which hosts the only Italian gene bank mostly oriented to cultivated plants, but in which much work has been dedicated to wild species, especially progenitors of the cultivated ones. After its set up, in November 2002, the IGV has set a priority on the collection, conservation and evaluation of wild species. The reasons of such an interest are diverse and regard plants to be used as source of genes, model plants for genetic studies, plants producing useful substances, wild plants used by man, plants with an environmental value. A description of past, present and future projects of the IGV as a whole is given. 10.30 - 11.00 Pausa Caffè / Coffee Break BREVE RASSEGNA DELLE INIZIATIVE ITALIANE E DELLE ASPETTATIVE DA UNA RETE NAZIONALE - II PARTE - Moderatore: Gianni Bedini A REVIEW OF ITALIAN INITIATIVES AND THEIR EXPECTATIONS FROM A NATIONAL NETWORK - 2ND PART - Chair: Gianni Bedini 11.00 Puglia La banca del germoplasma del CNR di Bari e le sue attività sulle specie spontanee The CNR germplasm bank of Bari and its activities for wild species Pietro Perrino, Istituto di Genetica Vegetale IGV, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Bari Anno di fondazione: 1970. Sede: Bari, Campus dell’Università degli Studi di Bari, via G. Amendola 165/A. Compiti istituzionali: La banca del germoplasma del CNR di Bari si interessa di salvaguardia di risorse genetiche vegetali minacciate da erosione genetica e/o estinzione e di rilevante valore per l’agricoltura attuale e futura. Personale: 41 dipendenti (qualifiche diverse), principalmente ricercatori e tecnici impegnati presso i laboratori ed i campi sperimentali nelle sedi di Bari, Valenzano (BA), Minervino di Lecce (LE) in Puglia, e di Gaudiano di Lavello (PZ), Policoro e Metaponto (MT) in Basilicata. Patrimonio genetico: la banca del germoplasma ha reperito oltre 84.000 campioni di diverse specie agrarie coltivate e selvatiche affini (materiali rarissimi - ogm free - di grande interesse scientifico e con notevole valenza strategica ai fini della valorizzazione della diversità genetica in un’agricoltura sostenibile) che conserva in condizioni di “long term storage”, attraverso sistemi di controllo della temperatura e dell’umidità, per mantenerli vitali e quindi disponibili per le generazioni attuali e future. Questa attività conferisce alla struttura le peculiarità di genebank (unico in Italia), secondo in Europa, nono nel mondo, su oltre 1400. Studi e Ricerche: progetti nazionali ed internazionali di grande valenza ai fini della conservazione del germoplasma a rischio hanno determinato fruttuosi rapporti di collaborazione con diversi Paesi del Mediterraneo, Asia, Africa e Sud America. Si sono svolte ricerche riguardanti: strategie di esplorazione e raccolta di germoplasma, tecniche di moltiplicazione di specie autogame ed allogame, tecniche di conservazione del seme di diverse specie ortodosse in diverse condizioni, studi a livello di membrana, ormonale, cromosomico e del DNA sui meccanismi d’invecchiamento del seme, studi di variabilità genetica a livello morfologico, citologico, biochimico e molecolare. Questa seconda attività conferisce alla struttura il carattere di Istituto di ricerca. Year of foundation: 1970. Seat: Bari, Campus of the University of Bari. Institutional tasks: The CNR plant genebank of Bari is interested in the safeguard of plant genetic resources threatened by genetic erosion and/or extinction and of remarkable value for the agriculture of today and tomorrow. Staff: 41 staff people (with different qualifications), mainly researchers and technicians working in the laboratories and in the experimental fields of Bari, Valenzano (BA), Minervino di Lecce (LE) in Apulia Region, e di Gaudiano di Lavello (PZ), Policoro e Metaponto (MT) in Basilicata region. Genetic patrimony: the germplasm bank has collected over 84.000 samples of different crops and wild plant species (rare plants - ogm free - of great scientific interest and with notable strategic value for exploitation of the genetic diversity in a sustainable agriculture) that are preserved under conditions of "long term storage", through systems of control of the temperature and the relative humidity to maintain them vital and therefore available for the actual and future generations. This activity confers to the structure the peculiarity of genebank (unic in Italy), second in Europe, ninth in the world, on over 1400 (FAO). Studies and Research: national and international projects of great value to the goals of the maintenance of the threatened germplasm have determined fruitful relationships with different Countries of the Mediterranean, Asia, Africa and South America. Research concerns: strategies of exploration and collection of germplasm, techniques of multiplication self and cross pollinated species, techniques of maintenance of seed of different orthodox plant species under different conditions, studies at membrane, hormonal, chromosomal and DNA level on the mechanisms of seed aging, studies of genetic variability at morphological, cytological, biochemical and molecular level. This second activity confers to the structure the character of a Reaseach Institute. 11.15 Basilicata La banca di CODRA Mediterranea S.r.l.: strumento europeo per la conservazione del germoplasma delle specie spontanee The bank at CODRA Mediterranea Ltd.: a European tool for native species conservation Centro operativo per la difesa e il recupero ambientale, Pignola, Potenza Raffaello Giannini, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università di Firenze; Luigi Forte, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali, Università di Bari, La Banca del Germoplasma di CODRA Mediterranea si pone come obbiettivo principale quello di preservare i pool genici delle popolazioni vegetali spontanee. Per questo motivo, punta alla realizzazione di collezioni di materiale vegetale di specie erbacee, arbustive ed arboree delle regioni biogeografiche europee, finalizzate alla conservazione della variabilità genetica intraspecifica espressa da razze ecologiche e geografiche e di quella interpopolazionale. La strategia di conservazione ex situ così perseguita configura la Banca del Germoplasma di CODRA come un valido strumento a sostegno della conservazione in situ. Infatti, in conseguenza di perturbazioni ambientali, sempre più spesso accade che non è assicurato il mantenimento di popolazioni vitali nei loro habitat naturali e che solo “scorte” conservate ex situ di materiale vegetale proveniente da ecotipi locali permette di recuperare gli ambienti danneggiati o distrutti o, ancora, di aumentare il numero di individui di popolazioni di specie rare o a vario grado minacciate di estinzione. Inoltre, spesso è difficile, o addirittura impossibile, trovare sul mercato materiale vegetale di specie autoctone proveniente da ecotipi locali ai fini di interventi di recupero ambientale e forestazione. La strategia di conservazione delle specie della flora vascolare spontanea si basa sulla raccolta del materiale vegetale, sulla identificazione genetica, sulla propagazione, sulla conservazione ex situ in banche del germopalsma ed infine sulla reintroduzione in situ in aree ecologicamente idonee. Pertanto, la messa a punto di protocolli specie-specifici rappresenta strumento indispensabile per una reale salvaguardia. Perciò il lavoro della Banca del Germoplasma è inserito in un quadro più ampio di azioni e tutte le attività sono coordinate da un Comitato Tecnico Scientifico costituto da esperti di diversi settori disciplinari (Genetisti vegetali, Ecologi vegetali, Botanici, Patologi, etc.). La Banca del Germoplasma è attrezzata per la lavorazione di semi ortodossi, subortodossi e temperatorecalcitranti ed è articolata in tre aree distinte: Lavorazione, Laboratori e Conservazione. Nella prima vengono svolte tutte le operazioni sul materiale vegetale dal suo ingresso sino alla preparazione per la conservazione. Nei laboratori si effettuano i test previsti dalla normativa vigente in materia, prove connesse con le fasi di lavorazione (comprese analisi radiografiche per la valutazione degli embrioni) e vengono messi a punto i protocolli per la conservazione. L’area Conservazione dispone di un sistema di refrigerazione multi celle con possibilità di controllo di temperatura ed umidità. Al suo interno viene effettuata la conservazione a lungo periodo con temperatura fino a -25°C nonché lo stoccaggio temporaneo delle specie a semi subortodossi e temperato-recalcitranti. CODRA Mediterranea’s Germplasm Bank has as a main scope the preservation of genetic pools of the native vegetable population. For these reasons, the bank aims the achievement of collection of vegetable material of herbaceous, arboreous, and shrub species of the biogeographical European Regions. Collections are finalised to preserve the genetic intraspecific variability expressed by ecological and geographical races, and the interpopulation one. The preservation strategy ex situ shapes CODRA’s Germplasm Bank as a valid tool to support the preservation in situ. In fact, due to environmental perturbations, more often it happens that the preservation of live population in their own natural habitats is not ensured. Only stockpiles stored ex situ of vegetable autochthon material coming from local ecotypes allows the restoration of damaged or destroyed habitats, or more, the increasing of the number of population’s individuals of rare species or in risk of extinction. Furthermore, very often is difficult or almost impossible to find on the market vegetable material of autochthon species coming from local ecotypes for environmental and forest restoration interventions. The strategy of conservation regarding the species of native vascular flora is based on the collection of vegetable material, on genetic identification, on propagation, and storage ex situ in banks of germplasm, and, at the end, on the reintroduction in situ in ecologically suitable areas. Therefore, the set up of specific-species protocols is an essential tool for the real safeguard. The work of Germplasm Bank is part of a wider range of technical and scientific actions and all activities are co-ordinated by a Technical Scientific Committee composed by experts of different disciplinary branches (Plant Genetists, Plant Ecologists, Botanists, Plant Pathologists, etc.). Germplasm Bank is equipped for processing orthodox, sub-orthodox, and temperate-recalcitrant seeds. It is articulated in three different areas: Processing, Laboratories and Storage. In the first area all operations on the vegetable material are done from the entering of the same until the storage preparation. In the laboratories are made all tests provided by law, assays connected to the processing steps (including x-ray tests for the embryo evaluation) as well as the setting up of protocols for storage at temperature below –15 °C. The storage area is provided of a multicold store refrigeration system with a controlled temperature and humidity. In the storage area is carried out a long term preservation, with temperatures until -25°C, as well as the temporary storage of species with sub-orthodox and temperate-recalcitrant seeds. 11.30 Sardegna Il Centro per la Conservazione della Biodiversità della Sardegna e le sue strutture The Sardinian Centre for the Conservation of Biodiversity and its facilities Paolo Atzeri, Gianluigi Bacchetta, Alessandro Demurtas, Cristiano Pontecorvo, Roberto Sarigu, Centro Conservazione Biodiversità (CCB), Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Cagliari Il Centro per la Conservazione della Biodiversità è una struttura del Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università degli Studi di Cagliari, nata per lo studio, la gestione e la conservazione della diversità vegetale in Sardegna. A tale struttura afferiscono la Banca del Germoplasma della Sardegna (BG-SAR), l’Index Seminum e le roccaglie della biodiversità recentemente ultimate. La strategia perseguita dal centro è quella di conservare il più elevato numero di taxa endemici e d’interesse fitogeografico della Sardegna, sia sotto forma di semi e spore che come piante in vaso e nelle roccaglie per la conservazione ex situ. Oltre a tali iniziative il CCB si prefigge lo scopo di studiare dal punto di vista tassonomico, biosistematico ed ecologico le specie a rischio e di proporre le strategie più adeguate per la conservazione degli habitat in cui esse si trovano. Per quanto riguarda le collaborazioni con le altre istituzioni, vengono portati avanti progetti comuni di ricerca e divulgazione scientifica. A tale proposito va rilevato che negli ultimi anni sono stati avviati due progetti, uno per la conservazione delle specie in pericolo d’estinzione della provincia di Cagliari e un altro per lo studio della diversità vegetale nel Mediterraneo occidentale insulare. Il lavoro realizzato sino ad oggi ha permesso di crioconservare il germoplasma di oltre 250 taxa e di moltiplicare 400 entità poste in vaso e nelle roccaglie. Parallelamente a tali attività sono stati intrapresi anche gli studi di carattere floristico e biosistematico che hanno portato alla descrizione di nuovi taxa, alla revisione di gruppi tassonomici, alla determinazione di numeri cromosomici e alla realizzazione di numerose flore. Relativamente alla protezione della biodiversità, è stata redatta e presentata la bozza di legge per la protezione della flora sarda alla Regione Autonoma della Sardegna. The CCB is a structure of the Botanical Department, University of Cagliari, born to study, manage and conserve the plant diversity in Sardinia. The Centre includes the Sardinian Germplasm Bank (BG-SAR), the Index Seminum and the subsequently completed rock garden devoted to the conservation of living specimens and to educational programmes. The strategy followed by the centre is to preserve the highest number of Sardinian endemic taxa and those having phytogeographical interest, both as seeds or spores, and as cultivates plants for ex situ conservation. Moreover, the CCB aims to study taxonomy, biosystematic and ecology of the species in danger of extinction, and to propose the most fitting strategies to save the habitats where they live. Concerning collaboration with other institutions, there are many projects of research and scientific divulgation. It must be noted that two projects have been started up in the last two years: one to preserve threatened species in the province of Cagliari, the other to study the plant diversity in the west Mediterranean insular area. At present, it is cryopreserved the germoplasm of more than 250 taxa, while 400 entites have been multiplyed in pots and in the rock garden. At the same time, floristic and biosystematic studies drove to the description of new taxa, the revision of taxonomic groups, the determination of chromosome numbers and the editing of a large number of floras. Concerning biodiversity, the draft of a law about the protection of Sardinian flora has been submitted to the Regional Council. 11.45 Sicilia Esperienze e prospettive della banca del germoplasma dell’Orto Botanico di Palermo Past experiences and future plans for Palermo Botanic Garden Germplasm Bank Anna Scialabba, Francesco M. Raimondo, Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Palermo L'Orto botanico dell’Università di Palermo ha curato la raccolta dei semi e la loro distribuzione fin dal 1795. Con la pubblicazione del primo Index Seminum, nel 1821, ha avuto inizio il suo inserimento nella rete degli orti botanici nazionali e internazionali che ha portato allo scambio di semi e all’introduzione di nuove specie in Italia. La banca del germoplasma istituita nel 1993, ha realizzato il progetto di conservazione ex situ di piante selvatiche dell’area mediterranea, inserendosi nel contesto delle attività e delle funzioni svolte dall’orto botanico. Essa ha lo scopo di preservare le risorse fitogenetiche, con riferimento sia alle specie rare o minacciate che alle piante selvatiche progenitrici di piante coltivate. Le funzioni specifiche della banca del germoplasma sono la conservazione ex situ a lungo ed a breve termine dei semi, lo scambio, il loro impiego ai fini della reintroduzione di specie in natura, il monitoraggio delle popolazioni di specie rare o minacciate, le ricerche sull’ecofisiologia della germinazione e la biologia della conservazione dei semi, le ricerche sulla caratterizzazione genotipica di entità a rischio o di particolare interesse economico. I duplicati delle entità di particolare interesse vengono depositati presso altre banche, scelte in relazione ai progetti di conservazione che queste hanno sviluppato per la protezione dei taxa in oggetto. La sequenza del processo di conservazione dei semi nella banca inizia con la raccolta in campo e prosegue in laboratorio con l’identificazione tassonomica, la pulizia, il controllo fitopatologico, la deidratazione, la conservazione a bassa umidità e bassa temperatura, le prove periodiche di vigore (A.Scialabba & F.M.Raimondo, 1994 - Inform. Bot. Ital., 26(2-3): 176-183). Nei prossimi anni l’interesse sarà rivolto al potenziamento delle attività già iniziate. In particolare, sarà migliorato il controllo fitosanitario con l’introduzione di tecnologie avanzate, sarà reso più versatile il sistema informatico per la gestione della banca, si terranno stages per formare figure professionali idonee al riconoscimento e alla gestione della biodiversità. Nell’ambito delle acquisizione delle risorse umane, la banca del germoplasma interagisce con il Corso di Laurea in Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità dell’Università di Palermo, che prepara biologi idonei a comprendere la biodiversità vegetale e animale a livello specifico, infraspecifico e di ecosistema, sia sotto l’aspetto biologico-ecologico che applicativo. La banca del germoplasma dell’Università di Palermo è disponibile a partecipare alla realizzazione di un netwok mettendo a disposizione la propria esperienza, partecipando alla pianificazione di progetti di monitoraggio dei siti e di raccolta dei semi, promuovendo l’attivazione di ricerche sulla conservazione e valorizzazione del germoplasma. Since 1795 the Botanical Garden of Palermo has been concerned with the collection of seeds and with their distribution. When the first Index Seminum was published in 1821 the garden formally become a partner of national and international botanical gardens; this led to the exchange of seeds and to the introduction of new species in Italy. The germplasm bank, founded in 1993, is carrying out the project of the ex situ conservation of the wild plants of the mediterranean area, becoming involved in the activities and functions of the botanical garden. The aim of the seed bank is to preserve the phytogenetic resources of rare or threatened plants or the wild ancestors of cultivated species. The specific functions of the germplasm bank are the long and short term ex situ conservation of seeds, their exchange, the monitoring and reintroduction into the wild of rare and endangered species. The bank also carries out research into the ecophysiology of germination and the biology of seed conservation, and into the genotypic characterisation of endangered species or of those species which have a particular economic interest. Duplicates of samples of a particularly interesting population are sent to banks already involved in the conservation of the taxon that population belongs to. The storage process begins with the collection of the seeds, followed by taxa identification, cleaning, phytopathological control, dehydratation, low humidity and low temperature storage, and periodic vigour tests (Scialabba & Raimondo, 1994 - Inform. Bot. Ital., 26 (2-3): 176-183). In the coming years attention will be focused on the development of the activities listed above. The pathological control is going to be improved by the introduction of advanced technologies and of a computer system for the management of the bank. To supplement our human resources, the germplasm bank cooperates with the degree course in “Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità” of the University of Palermo, which trains students to become biologists who are able to understand the biological and practical aspects of animal and plant biodiversity. The germplasm bank of the University of Palermo is interested in cooperating in the creation of a network, offering its experiences and participating in the planning of projects for the collection of seeds and the conservation of biodiversity. 12.00 Sicilia Una banca del germoplasma presso l’Orto Botanico di Catania A germplasm bank in the Botanic Garden of Catania Anna Guglielmo, Pietro Pavone, Cristina Salmeri, Dipartimento di Botanica, Università di Catania La realizzazione di un centro per la conservazione del germoplasma di specie vegetali autoctone, sia sotto forma di esemplari viventi che di materiali di riproduzione, si ricollega pienamente con le attività di ricerca scientifica e di salvaguardia del patrimonio vegetale da decenni condotte dal Dipartimento di Botanica. La banca che sarà attivata presso l’Orto Botanico è parte di un centro integrato e polifunzionale, denominato CEVASABI (Centro per la Valorizzazione e la Salvaguardia della Biodiversità vegetale della Sicilia centroorientale), da realizzare con fondi P.O.R. Sicilia 2000-2006 dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste. Il progetto coinvolge anche altre Strutture dell’Università di Catania (Dipartimento di OrtoFloroArboricoltura e Tecnologie Agroalimentari e Centro Universitario per la Tutela e la Gestione di Ambienti Naturali e Agroecosistemi), nonché l’Ente Parco dell’Etna. Il centro opererà in attività di raccolta, conservazione e caratterizzazione bio-morfologica e molecolare di specie d’interesse naturalistico e forestale, come pure orto-floricolo e frutticolo caratteristiche dei territori della Sicilia centro-orientale. L’Orto Botanico ospiterà in particolare collezioni di specie spontanee arbustive e arboree di interesse forestale, provenienti da territori della rete ecologica siciliana e in particolar modo da alcune Riserve naturali gestite dall’Università di Catania, da utilizzare per interventi di recupero di ambienti degradati o di ripristino, in condizioni di naturalità, di aree più o meno gravemente compromesse riproponendo gli aspetti vegetazionale caratteristici. I campioni, georeferenziati e identificati con metodi tassonomici, saranno conservati ex situ, sia in vivo nell’area dell’Orto Siculo e nella Serra delle Bulbose, sia in forma di strutture riproduttive e/o vegetative nelle camere climatiche appositamente dedicate. Si prevede la catalogazione informatica dei dati e la creazione di un archivio elettronico, gestito in rete, completo di tutte le informazioni relative alle singole accessioni e integrato da elementi multimediali, quali immagini a colori, microfotografie, disegni, cartine, ecc. L’archivio, strutturato con una semplice interfaccia utente di gestione dati per l’immissione, la consultazione e la ricerca nei diversi campi del database, sarà abbinato ad un Sistema Informativo Territoriale utile a garantire sia la facile localizzazione geografica delle essenze inserite, sia l’elaborazione interattiva di tematismi che mettano a confronto gli oggetti catalogati nel database con altri dati territoriali, quali l’uso del suolo, tipi di vulnerabilità, carta climatica, aree a rischio desertificazione, aree protette, ecc. Tutti i dati elaborati dai singoli Partner nell’ambito del CEVASABI, la documentazione grafica e fotografica digitale, nonché i dati georeferenziati di raccolta, confluiranno in tale archivio unico, ospitato su un Server dedicato e consultabile attraverso la rete Intranet-Internet dell’Università di Catania. The institution of a Centre for conservation of plant germplasm, stored ex situ as living specimens and seed bank, is closely related with research activity in preservation of plant resources that the Department of Botany promotes since foundation. The germplasm bank at Botanic Garden of Catania will be part of CEVASABI (Centre for Valorization and Safeguard of plant Biodiversity in central-eastern Sicily), that includes other Departments of Catania University and the Etna Regional Park. The financial support to this project will be granted by resources of the Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste (P.O.R. Sicilia 2000-2006). The Centre activities will be devoted to collection, conservation and biomorphologic and molecular characterization of wild and forest plants, as well as of fruit, vegetable and flower crops, typical of central-eastern Sicily. Namely, the Botanical Garden will conserve collections of shrubs and trees coming from areas of Sicily ecological network and natural Reserves managed by University of Catania, to be used for rural reforestation, environmental restoration and soil erosion control. Here, the accessions of native plants will be stored ex situ in seed gene banks and in field gene banks within the Orto Siculo and the bulbous plant greenhouse. An electronic archive will be created provided with general information about any accession with multimedia data as plant pictures, microphotographs, maps, etc. A simple interface allows input and searching in every field of database, where the accession data sets will be integrated into a Territorial Informative System also useful for geographic localization and comparison with maps of climate, vegetation, soil use, desertification risk, protected areas, etc. The general electronic archive of CEVASABI, with data sets for wild and cultivated plants of central-eastern Sicily, will be managed by the Internet-Intranet network of the University of Catania. 12.15 Sicilia La banca di germoplasma del Mediterraneo® ONLUS Germplasm Bank of the MediterraneanTM ONLUS Ignazio Li Vigni, B. Paternostro, V. Giusquiano, Banca di Germoplasma del Mediterraneo ONLUS, Palermo La BGM di Palermo opera nel campo della conservazione ex situ della Flora autoctona della Sicilia e più estesamente della Flora mediterranea, da più di 7 anni. Ha collezionato circa 600 specie “wild” (per un totale di 150.000 unità) e dedica particolare attenzione alle piante spontanee di interesse protezionistico, in modo da proiettarne l’esistenza per le generazioni future. La BGM incrementa con nuove accessioni il numero delle specie (sotto forma di semi quiescenti), con un incremento netto di circa 100 nuove specie/annue. Cinque aree del nostro pianeta (situate fra 30 e 40 gradi di latitudine sia a Nord sia a Sud dall’Equatore), condividono il clima di tipo mediterraneo. Due di queste regioni si trovano nell’emisfero settentrionale (bacino del Mediterraneo, California), le altre tre in quello meridionale (Australia occidentale, Provincia del Capo e Cile centrale). Le regioni mediterranee presentano un’eccezionale ricchezza floristica, con oltre 24.000 specie ed approssimativamente un 35% di endemismi, rappresentando così uno dei centri di maggiore biodiversità del pianeta. La BGM prevede di realizzare una rete integrata di centri per la conservazione del germoplasma mediterraneo, utilizzando come punti nodali le strutture esistenti nelle varie regioni. Entro un decennio speriamo di riuscire a raccogliere almeno il 50% di queste specie. Successivamente alla fase di raccolta, il germoplasma viene sottoposto a studio per la sua caratterizzazione, quindi hanno luogo: la pulizia e sanità delle sementi, il loro essiccamento (fino ad un contenuto dell’umidità pari al 3-7%). Ne consegue la conservazione ad una temperatura di –20 °C. I successivi controlli riguardano l’accertamento della vitalità (mediante prove di germinazione con un minimo di 200 semi, sebbene in alcuni casi si debba ricorrere ad altre tecniche, come la prova topografica con tetrazolio). La rigenerazione viene intrapresa in tutti i casi in cui la vitalità dei semi si riduce all’85% del valore iniziale. I dati relativi alle accessioni rappresentano una componente fondamentale della collezione per cui si stanno ultimando le riformulazioni di tutti i dati, mediante l’informatizzazione con l’ausilio dei codici a barre. Un progetto di queste dimensioni necessita la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, attraverso una serie di manifestazioni ed con l’ausilio di un Museo Botanico tematico: il Museo dei Semi. La struttura dispone di un’ampia collezione di semi e frutti provenienti dalle foreste di tutto il mondo, unica nel suo genere, che mostra evidenti esempi di biodiversità. The GPBM of Palermo acts in the field of the preservation ex situ of the Sicily’s authochton flora and more widely of the Mediterranean flora since over 7 years. It collected about 600 wild species (for a total of 150.000 units) and dedicates particular attention to the spontaneous plants of protectionist interest, so that it projects their existence for the future generations. The GPBM increases with new accessions the number of the species (disguised as quiescient seeds) with a net increment of about 100 new species for year. Five areas of our planet (situated between 30 and 40 latitude’s degrees, either in the North or in the South of the Equator) share the same kind of climate in the Northern hemisphere (West Australia, Cape Province, Central Chile). The Mediterranean regions presents an exceptional richness with more of 24.000 species and approximately a 35% of endemisms, representing one of the centres of larger biodiversity of the planet. The GPBM expects to realise one integrate network of centres for the preservation of the Mediterranean germoplasm, utilizing as nodal points the existent structures in the several regions. In a decennium we hope to manage to collect at least the 50% of these species. Afterwards the collecting stage, the germoplasm is subjected to the study for its characterization, then, the following processes take place: the cleaning and the health of the seeds, their exsiccation (until a content of wetness of the 37%). It follows the preservation at a temperature of -20°C the following checks regard the verification of the vitality (through germination tests with a minimum of 200 seeds, even if in some cases we have to resort to other techniques, as the topographic test by tetrazoly). The regeneration is undertook every time the vitality of the seeds is reduced at the 85% of the initial value. The datas relatives to the accessions represent an essential component of the collection for which we are concluding the reformulations of all the datas, through the informatization by the aid of bar codes. A project of these dimensions needs the sensibilization of the public opinion through a series of demonstrations and by the aid of a thematic Botanical Museum: the Museum of the Seeds. The structure disposes of a wide seeds’ and fruits’ collection coming from the forests of all the world, unique in its kind, which shows evident examples of biodiversity. 12.30 - 12.45 Altri progetti non noti al comitato organizzatore sono invitati a presentarsi in questo spazio, lasciato volutamente libero Other projects not known to the organizing committee are encouraged to introduce themselves. This time slot has been allocated for this purpose Liguria: Una banca del germoplasma in Liguria, un progetto dei Giardini Hanbury di Ventimiglia e dall'Orto Botanico dell'Università di Genova A germplasm bank in Liguria, a project of the Hanbury Gardens in Ventimiglia and the Botanic Garden of the University of Genoa. Giammarino. Stani, Luigi Minuto, Centro universitario di Servizi Giardini Botanici Hanbury - Università di Genova; presenta Mauro Mariotti, gruppo Conservazione della Natura, Società Botanica Italiana 12.45 - 12.50 Risultati del questionario informativo inviato alle strutture italiane Results of preliminary questionnaire circulated in advance to attendees 12.50 - 14.00 Pausa pranzo / Lunch break ESEMPI DI RETI DI COORDIAMENTO NAZIONALI ED EUROPEE Moderatore: David Bramwell. CASE STUDIES OF EUROPEAN AND NATIONAL NETWORKS Chair: David Bramwell 14.00 REDBAG - La rete spagnola delle banche del germoplasma REDBAG - The Spanish network of seed banks Esteban Hernandez-Bermejo, Jardin Botanico de Cordoba, Spain. The Global Strategy for Plants Conservation, endorsed by the COP VI (The Hague, 2002) of the CBD (Convention on Biological Diversity), gathers a series of conservation objectives that the signing countries commit themselves to reach before 2010. According to the article 12.b.viii of the said Strategy, within this period of time these countries must conserve ex situ at least the 60% of their wild endangered species, that is, in seed banks, which, at the same time, must be organized in national or international networks. The creation of a Spanish Network of Seed Banks has been promoted by the Iberomacaronesian Association of Botanic Gardens (AIMJB). The Spanish Parliament has approved a Legal Ruling, and the National Department of Environment has the official recognition of the REDBAG in hand as well as the signing of an Agreement with the AIMJB for its management. The REDBAG was set up in November 2002 with the following objectives: 1) 2) 3) 4) 5) To establish an efficient device of collaboration with the Central and Regional Governments for the fulfilment of the objectives of the Global Strategy for Plant Conservation (GSPC), specially those included in its articles 12.b.viii and 12.e.xvi. To coordinate the actuation priorities of the Botanic Gardens included in the REDBAG, so avoiding biogeographical and phytogenetic gaps, and getting a distribution of all the responsibilities in order to cover all the desirable objectives. To develop and apply an implementation protocol in the management of the Spanish vegetal germplasm, specially those aspects related to its spreading, donation and transference, according to the current international framework of cooperation and the national and regional legal development as regards ABS (Access and Benefit Sharing). To establish devices for the transference of information about the biological characters related to reproduction, diffusion systems, germination tests, culture techniques, distribution and demography, extinction risks, conservation methods, restoration programmes and legal framework of conservation of the Spanish vegetal germplasm. To cooperate in the training of technicians specialized in the management and investigation of those subjects inherent to Seed Banks. 6) 7) 8) To act in a coordinated way in international projects and networks of Seed Banks or in any other forum or supranational framework that concerns or belongs to the sphere of activity of the REDBAG members. To foster the Network development by adding new Seed Banks in order to complete the biogeographical and phytogenetic map of the geography and diversity of the Spanish country. To promote joint initiatives among the Network members such as seed collecting campaigns, duplicates distribution, licences management, and in short, any activity that eases the job of the rest of the Network members. The members of the REDBAG are: 1) the SB of the Polytechnic University of Madrid; 2) the SB of the BG “Viera y Clavijo” from Gran Canaria; 3) the Andalusian Seed Bank of the Regional Department of Environment, BG of Córdoba; 4) the SB of the BG of Valencia; 5) the SB of the BG of Sóller, Mallorca; 6) the SB of the BG “Marimurta” in Blanes, Girona; 7) the SB of the BG “La Concepción” of Málaga; 8) the SB of the Royal BG of Madrid; 9) the SB of the BG “Juan Carlos I” in Alcalá de Henares, Madrid; 10) the SB of the GB of Barcelona. The Atlantic BG of Gijón and the BG of Castilla-La Mancha in Albacete are also “observer” members. Most of the germplasm conserved in these Seed Banks come from the wild flora of the Peninsula, Balearic and Canary Islands, being well represented the endemic component and the endangered species. Some SBs such as the Andalusian, “Viera y Clavijo” and the Polytechnic University are specialized in endemic flora of Andalusia, Canary Islands and Iberian Peninsula respectively. There are also monographic collections of Mediterranean Brassicaceae, Iberian Cardueae, species of ethnobotanical interest, etc. Among all the members of the REDBAG there are approximately 35000 accessions conserved corresponding to more than 10000 different taxa. 14.10 La rete francese dei Conservatoires Botaniques Nationaux The French network of the Conservatoires Botaniques Nationaux Noémie Fort, Conservatoire Botanique National Alpin de Gap Charance, Gap, France Altogether the French “Conservatoires Botaniques Nationaux” (National Botanic Conservatories) form a web that is acknowledged and financially helped by the State and its local representatives. Its missions are the knowledge, study and conservation of the wild flora and natural sites. The official status of “Conservatoire Botanique National” (CBN) is consented by the Ministry of the Environment (called Ministry of the Environment and Sustainable Development). After five years, the renewal of the consent is dependent of the opinion of de CBN commission. This one gives advices, makes propositions on the activity and global functioning, and finally defines the objectives of the CBN. These objectives are: the creation of vegetal biodiversity observatories and the acquirement of knowledge the conservation and follow-up of the biodiversity. a technical help as well as a scientific expert opinion to help the local representatives in their decisions. the education and information about the biodiversity consciousness. Nine CBN are spread through the French territory and grouped in a federation. The federation is a representative of the CBN with the minister in charge of the environment protection. It coordinates and brings the tools and methodologies together, manages the national projects and works for a better covering of the national territory. I Conservatoires Botaniques Nationaux (CBN) francesi formano una rete di risorse sostenuta e riconosciuta dallo Stato e i suoi rappresentanti locali per conoscere, valutare e conservare la flora spontanea e gli ambienti naturali. Il titolo di Conservatoire Botanique National è una designazione concessa per 5 anni dal Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile di concerto con la Commissione dei CBN. Questa da il suo parere e fa delle proposte sull’ attività e il funzionamento generale dei CBN. Partecipa all’elaborazione del capitolato d’appalto che definisce i loro compiti che sono elencati di seguito. - Acquisizione di conoscenze e creazione di centri di monitoraggio della diversità vegetale - Conservazione e monitoraggio della biodiversità - Aiuto tecnico e perizie scientifiche per aiutare le regioni e i dipartimenti nella scelta delle loro attività - Informazione e sensibilizzazione per diffondere la conoscenza della diversità vegetale Nove CBN sono attualmente presenti in Francia e raggruppati in una Federazione che rappresenta collettivamente i CBN presso il ministero dell’ambiente, la coordinazione e l’armonizzazione dei metodi di lavoro, l’armonizzazione dei programmi nazionali e la copertura completa del territorio francese. 14.20 ENSCONET - the European Native Seed CONservation NETwork Steve Alton, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK In 2002, staff of the Millennium Seed Bank Project of the Royal Botanic Gardens, Kew, met with colleagues from 12 European institutes involved in native species seed conservation to discuss the challenges of the Global Strategy for Plant Conservation. The following targets of the Strategy were of particular relevance to organisations involved in ex situ conservation: - Target 3 – Development of models with protocols for plant conservation and sustainable use, based on research and practical experience - Target 8 – 60% of threatened plant species in accessible ex situ collections, preferably in the country of origin, and 10% of them included in recovery and restoration programmes - Target 14 – The importance of plant diversity and the need for its conservation incorporated into communication, education and public awareness programmes - Target 16 – Networks for plant conservation activities established or strengthened at national, regional and international levels From these targets, it was clear that if significant progress was to be made, the following were needed: • • • • • • A baseline inventory of species represented in European seed banks, and their conservation status in the wild From this, a ‘gap analysis’ to identify the priorities for future seed collecting programmes A co-ordinated division of effort, to avoid excessive duplication of material in storage Agreed protocols for seed collecting, processing, storage and testing A programme of exchange visits for staff, to facilitate technology transfer A means to publicise the work being carried out by European seed banks A bid to fund a network of European wild-species seed banks had already been submitted to the European Commission under Framework Programme 5, but this had been unsuccessful. As a result of this meeting, it was agreed that a revised application should be submitted under Framework 6 for a ‘Co-ordinated Action’. This bid was successful. COSTRUIRE UNA RETE NAZIONALE IN PROSPETTIVA EUROPEA BUILDING A NATIONAL NETWORK IN AN EUROPEAN PERSPECTIVE 14.30 Costruire un network: avvio, priorità e sviluppo Setting up a seed bank network: getting started, priorities and actions Simon Linington, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK Based on the experiences of the Millennium Seed Bank Project, a few suggestions are presented on likely priorities to be set and problems that might be encountered in the establishing the Italian seed bank network. 14.35 Passaggi chiave nello sviluppo di ENSCONET: indicazioni per la creazione di un network Key steps undertaken in designing ENSCONET: a possible guide for a new network Steve Alton, Seed Conservation Department, Royal Botanic Gardens Kew, UK Further detail is provided on the mechanism of designing a seedbank network, with emphasis given to the ‘logical framework’ (log-frame) approach COSTRUIRE UNA RETE NAZIONALE IN PROSPETTIVA EUROPEA - DISCUSSIONE BUILDING A NATIONAL NETWORK IN AN EUROPEAN PERSPECTIVE - DISCUSSION Temi per la discussione da svolgersi in piccoli gruppi (vedi guida alla discussione nella prossima pagina) Issues to be debated and discussed in small groups (for further details please refer to the discussion guide in the next page) 14.40 Specificità, compiti e gestione della rete Scope, identity and management of the network. 15.10 Gestione integrata della raccolta del germoplasma - sviluppo di azioni sinergiche Co-ordinated Seed Collecting. 15.40 Sharing expertise, facilities and resources. Messa in rete di competenze specifiche, strutture e risorse 16.10 Gestione integrata degli aspetti specifici legati alla ricerca e alla tecnologia Co-ordinated research and technology 16.40 Divulgazione e comunicazione delle azioni di networking Raising public awareness and disseminating network products. GUIDA PER LA DICUSSIONE COSTRUIRE UNA RETE NAZIONALE IN PROSPETTIVA EUROPEA Di seguito viene fornita una possibile traccia per la discussione. Speriamo possa essere d’aiuto per focalizzare i punti chiave da esaminare e discutere. Ogni gruppo di discussione dovrebbe portare alla sessione plenaria una sintesi delle proposte emerse dalla discussione e una lista di suggerimenti per le azioni future da intraprendere per essere approvate dall’assemblea. 14:40 - Specificità, compiti e gestione della rete Obiettivi o Stabilire l’ambito di azione del network, definendone specificità e limiti, individuare se esistono altri network simili (ad es. piante coltivate) e precisare differenze e complementarietà, con la rete che si vuole creare con questa iniziativa. o Individuare le strutture che gestiscono banche del germoplasma a scopo protezionistico presenti sul territorio italiano. o Fissare dei criteri per individuare i nodi di una futura rete, stabilendo i requisiti minimi che le strutture devono soddisfare per poter essere definite nodi della rete. o Proporre un modello gestionale della rete, ipotizzando periodicità degli incontri e sedi, compiti del coordinamento, tipologia delle strutture preposte al coordinamento (comitato di gestione o direttivo), loro compiti, nomina, durata in carica. Domande 1. Quali azioni dovrebbe coordinare il network? Oltre alle attività proposte nei punti seguenti, dovrebbe estendere la sua azione anche a programmi di propagazione e sperimentazione di reintroduzione? Come relazionarsi e interagire con strutture dedicate alle piante coltivate? 2. Quali aspetti metodologico procedurali chiave vanno richiesti ad una struttura per poter essere considerata un nodo della rete? Quali procedure vanno seguite per disciplinare l’appartenenza alla rete (ingresso nuovi nodi, ecc..)? Quali compiti deve svolgere un nodo della rete? 3. Con quali scadenze incontrarsi e in che modo strutturare gli incontri e dove? Va designato un responsabile per ogni attività prevista? Chi dovrebbe tenere il coordinamento? Quali organi direttivi e gestionali deve avere la rete? Deve avere una vertice fisso o a rotazione? Appunti / elementi emersi dalla discussione Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο 15.10 - Gestione integrata della raccolta del germoplasma - sviluppo di azioni sinergiche Obiettivi o Produrre una lista di semi di piante spontanee conservati nelle banche del germoplasma italiane, individuando lacune, aree e specie sottorappresentate e quindi priorità d’azione. o Individuare una metodologia che consenta di selezionare le specie prioritarie da salvaguardare a livello italiano e che consenta di coordinare le campagne di raccolta. o Mettere a punto un formato per la gestione dei dati relativi alla raccolta e al trattamento dei semi per consentire un facile scambio di informazioni tra gli istituti partecipanti al network. o Intraprendere campagne di raccolta comuni o visite di formazione durante le attività in campo per confrontare le metodologie, scambiare esperienze ed elaborare standard operativi comuni. Domande 1. Come strutturare la lista di semi di piante spontanee conservati nelle banche italiane? Come acquisire e mettere a disposizione le informazioni relative alle specie già conservate nelle banche dei semi italiane? 2. Quali criteri devono essere adottati per individuare e selezionare le specie da salvaguardare? Può essere sufficiente riferirsi alle specie elencate nelle liste rosse come oggetto prioritario di conservazione? Se sì, quale categoria di rischio considerare? Come trattare le specie di importanza economica e quelle endemiche? 3. Quale strategia utilizzare per individuare la distribuzione e la localizzazione delle specie meritevoli di conservazione? 4. Quali tecnologie, conoscenze e competenze specifiche sono necessarie per produrre questi documenti? Appunti / elementi emersi dalla discussione Ο Ο Ο Ο 15.40 - Messa in rete di competenze specifiche, strutture e risorse Obiettivi o Creare un sito internet per condividere i dati. o Creare un forum per confrontarsi su come utilizzare al meglio le nuove opportunità fornite dalle tecnologie informatiche per la gestione dei dati (GIS). o Ipotizzare uno schema per la condivisione di strutture specializzate o Individuare i centri per la conservazione dei duplicati. o Mettere a punto un programma di formazione del personale addetto al trattamento dei semi. Domande 1. Quali strutture sarebbe interessante mettere in comune? Esistono già o sarebbe necessario che il network le creasse? 2. Esistono banche del germoplasma che conservano già dei duplicati in altre strutture? Quali e dove? 3. In quale area è maggiormente richiesta una formazione specifica? 4. Quali sono le reali possibilità di creare una banca dati comune? Appunti / elementi emersi dalla discussione Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο 16.10 - Gestione integrata degli aspetti specifici legati alla ricerca e alla tecnologia Obiettivi o Creare un protocollo per il trattamento e la conservazione dei semi. o Individuare un formato standard per archiviare i dati relativi ai test di germinazione, al contenuto in acqua e al comportamento dei semi durante il processo di conservazione. o Creare un programma coordinato di ricerca che sostenga e coordini i progressi nelle tecniche di trattamento e conservazione dei semi. o Promuovere la mobilità dei ricercatori tra i nodi della rete per studio, formazione e realizzazione di programmi comuni. Domande 1. 2. 3. 4. Esistono già protocolli approvati per il trattamento e la conservazione dei semi? Quali attività di ricerca sono già in atto in comune tra gli istituti qui rappresentati? Quanti ricercatori sono coinvolti in Italia nella gestione di Banche del germoplasma? Può essere considerata prioritaria la ricerca in questa fase? Se sì, verso quali argomenti deve essere indirizzata? Appunti / elementi emersi dalla discussione Ο Ο Ο Ο Ο Ο 16.40 - Divulgazione e comunicazione delle azioni di networking Obiettivi o Pubblicazioni in riviste scientifiche o Pubblicazioni di protocolli e dati di base o Creare un sito internet per la condivisione dei dati. Domande 1. Il sito internet dovrebbe essere ad accesso libero o riservato ai membri della rete? 2. Nelle attività previste dovrebbe rientrare anche la divulgazione scientifica? Se si, in che termini? Appunti / elementi emersi dalla discussione Ο Ο Ο Ο Ο Ο Prossime attività 1. Invitare altre strutture a far parte del network? Quali? 2. Come gestire le attività? 3. Quando e dove si terrà il prossimo incontro? Dove trovare possibili finanziamenti? Appunti / elementi emersi dalla discussione Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο Ο 17.00 - 17.30 Pausa caffè / Coffee break CONCLUSIONI WORKSHOP EVALUATION AND CONCLUSIONS 17.30 Sessione plenaria, discussione e sintesi delle attività proposte dai gruppi di discussione, azioni da intraprendere in futuro, prossimi incontri, progetti di sviluppo comuni, attività di comunicazione Report to the plenary and discussion, summary of agreed activities and means to proceed, future meetings, joint application for funding, communication activities Appunti / elementi emersi dalla discussione Ο Ο Ο Ο Ο Ο SESSIONE POSTER CONTINUA IN PARALLELO PARALLEL POSTER SESSION Valutazione qualitativa dei metodi di raccolta e di produzione del seme di Bromus erectus proveniente da cenosi naturali, per il recupero ambientale di aree denudate Qualitative analysis of methods of seed harvesting and production relatively to natural coenosis of Bromus erectus, for the environmental recovery of lands withuot vegetation Taffetani Fabio, Giannangeli Andrea, D’Ottavio Paride, Santilocchi Rodolfo, Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Facoltà di Agraria, Università Politecnica delle Marche, Ancona Il ripristino di una copertura erbacea in aree sottoposte a rischio erosivo o degradate da interventi antropici, rappresenta il punto di partenza per il restauro di aree denudate. A tal proposito è stata individuata una specie erbacea perenne, Bromus erectus Huds. (Poaceae), le cui capacità colonizzatrici e attitudini ecologiche, la rendono particolarmente adatta in interventi di questo tipo. Si tratta di un’emicriptofita cespitosa, perenne, policarpica, che caratterizza i pascoli perenni xerofitici e mesofitici della classe Festuco-Brometea, meglio noti come “brometi”, ed è distribuita sui prati aridi di tutta la penisola italiana ad eccezione della Sicilia, da 0 a 1600 m s.l.m. Capace di diffondersi per via vegetativa e sessuale, si sviluppa nella vegetazione aperta sotto forma dei larghi cespi, consentendo al tempo stesso l’ingresso di altre specie pioniere. La ricerca si propone di: 1) valutare, tramite un’indagine botanico-vegetazionale, il grado di adattabilità e la valenza ecologica degli ecotipi di Bromus erectus e delle relative cenosi vegetali; 2) condurre delle prove in campo di produzione e coltivazione di Bromus per valutare la metodologia di produzione del seme, realizzare osservazioni sul grado di consolidamento del suolo (mediante lo studio dell’apparato radicale) e testare una serie di parametri quali-quantitativi (fenologia, germinabilità, dati morfometrici e fisiologici, capacità copertura al suolo, portamento). Le prove in campo saranno affiancate da una serie di indagini svolte in ambiente naturale in situazioni di degrado, finalizzate alla ricostituzione del cotico erboso, mediante il trapianto di giovani piantine di Bromus, ottenute dal seme degli ecotipi, precedentemente raccolto e seminato. Il materiale di propagazione (seme) è stato reperito in 8 diverse località dell’Appennino umbro-marchigiano. Viene riportato l’elenco dei siti di raccolta procedendo da nord verso sud: Monte Catria (1350 m, substrato calcareo); Monti di Cingoli (775 m, substrato: calcareo); Sibillini – Ragnolo (1525 m, substrato: calcareo, calcareo marnoso); Sibillini – Montemonaco (985 m, substrato: marnoso calcareo); Sibillini – Colle Fronte (875 m, substrato: depositi arenaceo pelitici); Sibillini – Colle Pisciano (1275 m, substrato: depositi arenaceo pelitici); Sibillini – Pretare (1000 m, substrato: detriti di falda); Monti della Laga - Settecerri (900 m, substrato: arenaceo). Per la semina sono state scelte due località differenti per condizioni edafo-climatiche: 1) Santa Maria di Paterno, (420 m s.l.m.), presso la dorsale di Monte Acuto (MC); 2) l’Azienda Agraria “Pasquale Rosati” (50 m s.l.m.), della Facoltà di Agraria di Ancona, ad Agugliano (AN). Grass covering restoration in areas subjected to erosive risk either degraded by human intervention represents the starting point for the recovery of areas without vegetation. For this purpose, it has been identified a herbaceous perennial species, Bromus erectus Huds. (Poaceae), whose environmental adaptability and ecological width make it particular suitable for those kind of interventions. Bromus erectus, a caespitose emicriptophyte, polycarpic, perennial grass which defines the xerophyte and mesophyte perennial pastures of Festuco-Brometea class, better known as "brometi". It is diffused on dry grasslands of Italian peninsula, with the exception of Sicily (from 0 to 1600 m). Able to expand itself through vegetative and sexual methods, the mentioned species develops in the open vegetation taking the shape of wide bushes allowing, at the same time, the entrance of other pioneers species. The aim of this research is: 1) botanical and vegetational investigation aiming to analyse the adaptability level together with the ecological valence of the Bromus erectus ecotypes and its natural coenosis; 2) carrying out several cultivation tests in field in order to analyse the methodologies of seed production, the consolidation of soil (by studying the radical apparatus) and to study a set of qualitative and quantitative parameters (fenology, germination, morphological data, soil covering, carriage). Cultivation tests in field will be supported by a set of investigations carried out in natural environment in degradation situation. These investigations will be finalised to the reconstitution of grass covering by means of transplantation of young Bromus plants, obtained from seeds of ecotypes, previously harvested and seeded. The propagation material (seeds) has been harvested in 8 different sites of the Appennino umbro-marchigiano. The list of sites, proceeding from north towards south, is as follows: Monte Catria (1350 m, substratum: limestone); Monti di Cingoli (775 m, substratum: limestone); Sibillini – Ragnolo (1525 m, substratum: limestone, marly); Sibillini – Montemonaco (985 m, substratum: marly limestone); Sibillini – Colle Fronte (875 m, substratum: deposit of sandstone); Sibillini – Colle Pisciano (1275 m, substratum: deposit of sandstone); Sibillini – Pretare (1000 m, substratum: detritus); Mounts of Laga - Settecerri (900 m, substratum: sandstone). Two different sites, having different edafo-climatic conditions, have been chosen for the seeding: 1) Santa Maria di Paterno, Treia (420 m), near Monte Acuto (MC); 2) Agricultural Firm “Pasquale Rosati” (50 m s.l.m.), Faculty of Agriculture of Ancona, Agugliano (AN). BANCHE DEL GERMOPLASMA E CONSERVAZIONE DELLA NATURA Di fronte alla crisi globale di estinzione, che minaccia le piante anche nelle nostre regioni, è una saggia precauzione mettere in atto una strategia di tutela integrata che preveda la raccolta di una riserva di sicurezza dei semi delle piante in pericolo e la loro conservazione in apposite banche. Per attuare un’efficace azione è però indispensabile coordinare gli sforzi su scala sia nazionale che europea, sviluppando sinergie e collaborazioni tra gli istituti che già si occupano di queste problematiche. Questo workshop si propone di far incontrare tutte le istituzioni italiane attive nella conservazione dei semi e gettare le basi per azioni coordinate a livello nazionale per inserirsi in ENSCONET la rete europea per la conservazione dei semi delle piante spontanee. Il Museo Tridentino di Scienze Naturali si trova nel centro storico di Trento, a pochi passi dal Duomo, in Via Calepina 14 CP 393 Tel. 0461 270 311 fax 0461 233 830 http://www.mtsn.tn.it/seedbank Tutte le informazioni turistico - alberghiere presso l’APT di Trento. Tel. 0461 983880 - fax 0461 232426 www.apt.trento.it GERMPLASM BANKS AND CONSERVATION The global extinction crisis also threatens many of our native alpine species. It is therefore a wise course to develop complimentary conservation strategies that include the collection and safe storage of a reserve of the seeds of the endangered species in purpose built seed banks. To attain the best results it is essential to act in a co-ordinated way first on a national base and then in the European context, building links and developing cooperation between existing facilities dedicated to seed conservation. This workshop aims to call together all existing Italian seed conservation initiatives and institutions in order to cast the foundations to build a national network that might interconnect with ENSCONET, the European Native Seed Conservation Network Trento Natural History Museum lies in the heart of Trento close to the cathedral, at number 14th of Calepina Street CP 393 Tel. 0461 270 311 fax 0461 233 830 http://www.mtsn.tn.it/seedbank All hotel and tourist information can be found at Trento Tourist Board (APT) Tel. 0461 983880 - fax 0461 232426 www.apt.trento.it