08/03/99 La Paternità di Dio come modello educativo PARTE PRIMA: ANALISI 1) Nella Bibbia padre viene espresso con Abb (termine aramaico) e con Patr (termine greco). Abb non si incontra in nessun testo ebreo. Nei testi cristiani lo troviamo tre volte: Mc 14,36; Rm 8,15; Gal 4,6. Patr (la mamma mter) in senso religioso usato 15 volte dai testi ebraici. Nei testi cristiani appare 254 volte. Si capisce subito che nella concezione della paternit di Dio dobbiamo vedere uno dei temi centrali della pi antica teologia cristiana. Di queste 254 volte, 142 si riferiscono a Ges. Egli chiama Dio mio padre (ad es. Mc 14,36). Ai discepoli invece riserva la dizione il padre vostro (Lc 6,36 ad es.). 2) Il rapporto di Dio Padre con la sua paternit viene espresso dal verbo ghenno: nella Bibbia ebraica Egli genera il popolo di Israele; nella Bibbia cristiana Egli genera suo figlio (Gv 10,36), il prediletto (Mt 3,17), lamatissimo (At 13,33), il Logos (Gv 1,14). Al passivo si dice che il figlio generato, esce, viene, nasce dal Padre. 3) C 定 unaltra relazione che qualifica Dio: a\ Egli ispira. In greco si pu usare il verbo pno che nella Bibbia ha queste espressioni: Pno = Soffiare. Si vedano: Mt 7,25-27; Lc 12,55; Gv 3,8; 6,18; At 27,40; Ap 7,1. Pno = Soffio. Si vedano: At 2,2; 17,25. Ekpno = Spirare. Si vedano: Mc 15,37-39; Lc 23,46; At 15,39; 18,18; 20,6. Empno = Fremere. Si veda: At 9,1. Pneumatics = Spirituale. Si vedano: Rm 1,11; 7,14; 15,27; 1 Cor 2,13-15; 3,1; 9,11; 10,3-4; 12,1; 14,1; 14,37; 15,44; 15,46; Gal 6,1; Ef 1,3; 5,19; 6,12; Col 1,9; 3,16. Pneumatics = Spiritualmente. Si vedano: 1 Cor 2,13-14; Ap 11,8 Tzepneustos = Ispirato da Dio. Si veda: 2 Tm 3,16. Pnuma = Spirito, Forza, con tutta limmensa teologia che lo interpreta. b\ Al passivo ispirare viene espresso in italiano come viene ispirato. Ma nella Bibbia espresso cos: lo Spirito procede dal Padre, ha origine dal Padre. Il greco lo esprime cos (Gv 15,26): to pnuma o par to patrs ekporuetai. c\ La teologia ha lungamente e dolorosamente discusso la ekporusis. Per conto nostro, la traduciamo ISPIRAZIONE e la assimiliamo a pno. 1 4) In conclusione: dal Dio Padre nasce il Figlio e procede lo Spirito. Ecco le due attivit che distinguono in Dio il Padre. Egli ha un Uis (figlio) ed un Pnuma (spirito). Egli ha una prima attivit (generare) ed una seconda attivit (ispirare). Il Padre genera PENSIERO ed ispira FORZA. Il Figlio il Pensiero (Lgos) di Dio, Lo Spirito la Forza (dnamis) di Dio. 5) Quanto si qui indicato ha avuto nella storia della Chiesa una elaborazione difficile. Lanalisi pi certa ha distinto Dio Trinit immanente da Dio Trinit economica, Dio Trinit in s da Dio Trinit per noi. E accettato che si pu parlare di Dio Trinit immanente solo partendo da Dio Trinit economica; ma si discute la legittimit di tutti i passaggi di questo itinerario. Dobbiamo ammettere che non possiamo non pensare e dire Dio; ma dobbiamo anche ammettere che Dio rimane un mistero inafferrabile. Eppure la fonte della vita umana, individuale e sociale. 6) Non c 定 bisogno di avvertire che la nostra analisi parziale e provvisoria. Ci rendiamo ben conto di questi suoi limiti: raddoppia lazione del Padre invece di presentarne la semplicit, non chiarisce con immediatezza la distinzione fra generare ed ispirare, rischia di introdurre una interpretazione monarchica della Trinit. Eppure riconoscendo come facciamo i ruoli diversi che hanno Padre-Figlio-Spirito, scopriamo possibilit e deduzioni di grande frutto pastorale. 1) Lunit fra Padre-Figlio-Spirito ha la sua fondazione in quella identificazione fra Trinit ed Amore tanto cara ai teologi medievali. Per essa lAmore tridimensionale: consta cio di Bellezza (Padre), Verit (Figlio), Bene (Spirito). Solo nella loro unit questi tre trascendentali costituiscono lAmore autentico. PARTE SECONDA: GENERARE E ISPIRARE 7) Dobbiamo ora documentare quanto pensa la Rivelazione : che cio la vita intima di Dio comincia dal Padre che ha due attivit : generare e ispirare. Sul verbo generare come attivit di Dio la Rivelazione non ci lascia dubbi. Usa il verbo greco GHENNAO. Per dire che Ges Cristo vero figlio di Dio e re messianico questo verbo lo si ritrova in : Lc. 1, 35; Atti 13, 33 ; Eb. 1, 5 ; Eb. 5, 5. Sono testi che citano i Salmi 110 e 2. Interessante constatare che San Giovanni usa lespressione venire generato per indicare lorigine del credente. Il cristianesimo ha reso popolare questo mistero : nelleternit Dio genera un Figlio. La Rivelazione lo chiama : lUnigenito, lAmato. Tutti i cristiani sanno che Ges Cristo il figlio di Dio fatto uomo. I pi iniziati tra i cristiani sanno anche che quella tra Padre e Figlio una generazione eterna. Per loro c 定 un OGGI che non ebbe inizio e che non avr pi fine. Dio Padre - dunque - genera un Figlio, ma in Lui vuol generare anche noi. Ecco la grande Rivelazione : possiamo vivere come Figli di Dio (1 Gv 3, 1-3). Dobbiamo capire bene quale grande amore ci ha dato il Padre. La 1 Gv. lo afferma nel senso pi vero e pi assoluto : siamo realmente generati da Dio. Intanto come esperienza da fare qui nellesistenza terrena ; poi nellal di l come realizzazione terminale, ma deve essere chiaro : noi iniziamo a vivere gi fin dora la vita eterna. 2 8) Meno nota, anzi pi confusa per i cattolici la seconda attivit di Dio Padre, quella che per poterci esprimere abbiamo chiamato ispirazione. Allo scopo ci servito il verbo PNO abitualmente tradotto spirare, ma da tradurre meglio ispirare come si vede nellattivit profetica : Tutta la Scrittura ispirata da Dio (2 Tm. 3, 16). Qui la costruzione del verbo pneo splendida : THEPNEUSTOS. E per una parola assolutamente unica nel suo genere. Altre costruzioni divine del verbo pneo sono : 2) PNEUMATIKS (aggettivo) = Dono spirituale (Rm. 1, 11) ; la Legge spirituale (Rm. 7, 14) ; i beni spirituali (Rm. 15, 27). 3) PNEUMATIKS (avverbio) = Esprimendo cose spirituali spiritualmente (in modo spirituale : 2 Cor. 13-14). Lavverbio si trova anche in Ap. 11, 8. Cos diventa molto chiaro che il Padre genera (prima attivit) ed ispira (seconda attivit). Da Lui nasce un Figlio e procede uno Spirito. Il nostro verbo ispirare un tentativo azzardato di costruire lattivo del verbo greco EKPORUOMAI usato dalla Rivelazione per indicare il frutto della seconda attivit di Dio Padre. Comunemente significa uscire da, partire da; e nel caso dello spirito (Gv. 15, 26) significa trarre la propria origine. Dalla Scrittura il verbo passato nel Credo di Nicea e Costantinopoli che definisce: t ek to Patrs ekporeumenon (lo Spirito che prende origine dal Padre). Ci significa che soltanto il Padre il principio senza principio (arkh narkhos) delle due altre persone trinitarie, lunica fonte (pegh) e del Figlio e dello Spirito. Lo Spirito Santo trae dunque la sua origine soltanto dal Padre (ek mnou to Patrs) a modo di principio proprio ed immediato. Tale origine dello Spirito Santo a partire dal solo Padre chiamata dalla Tradizione greca ekpreusis che noi leggiamo come ispirazione. Lo Spirito la divina Ispirazione personificata. I greci perci parlano della monarchia del Padre quale fonte unico di tutta la Trinit : tale monarchia implica che il Padre sia lunica causa trinitaria (Aita), lunico principio (Arch) del Figlio e dello Spirito. Nel testo greco del Simbolo di Nicea e di Costantinopoli, la Chiesa Cattolica ha sempre rifiutato di aggiungere - anche nelluso liturgico - che lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio. Naturalmente mentre produce lo Spirito, il Padre non smette di generare il Figlio. E come uno di noi che avendo gi un Figlio (figlio del verbo generare) produce un Capolavoro (figlio del verbo ispirare). Come Persona ha un figlio, come Artista ha un capolavoro, fa cio un romanzo, una sinfonia, un palazzo, un quadro. Resta Padre, ma ora tutti lo ammirano come poeta, come musicista, come architetto, come pittore. Ecco perch bisogna precisare i due misteri : lo Spirito procede solo dal Padre, mentre il Padre continua a generare il Figlio. Ci permette di sottolineare che Figlio e Spirito hanno la stessa natura divina. Sono relazioni di pari importanza. 3) Questa distinzione fra generare ed ispirare sembra arida. Ma decisiva per poter organizzare il linguaggio qui usato e cogliere le profondit spirituali che apre. Mentre accettiamo di tradurre generare il verbo rivelato Ghennao del Figlio, noi traduciamo ISPIRARE il verbo rivelato PNEO che riguarda lo Spirito Santo. Diciamo perci che il Padre come genera il Figlio, cos ispira lo Spirito. Sono le due maniere che ha il Padre di dare la vita : una per generazione, laltra per ispirazione. Per noi questo sforzo di traduzione (poi lo giudicher lautorit della Chiesa) importantissimo : ci chiamiamo figli di Dio e lo siamo di fatto (1 Gv. 3, 1) perch il Padre ci fa partecipi della Sua vita (Gv. 1, 13). E la Sua vita consiste nel generare ed ispirare. Diventiamo allora generati ed ispirati da Dio e potremo trasmettere lereditariet di questa genetica divina generando e ispirando con attivit prodotte a immagine e somiglianza di Dio (Gen. 1, 26). Sono qui - concludendo - le radici della nostra spiritualit. E non si pu negare che una vita di questo tipo sia affascinante. Generare e Ispirare insieme, alla maniera del Padre - ci procurano il 3 piacere assoluto. Se vogliamo deificarci dobbiamo sperimentare per quanto possiamo, lintelligenza di ghennao e la forza di pneo. Come? 4) Anzitutto fissando con suprema chiarezza che unica origine dei verbi geerare ed ispirare il Padre. E come dal Padre dipende la Trinit, cos dal Padre dipende la nostra pertecipazioe alla vita divina trinitaria: Mt. 20, 21 (Sedere alla mia destra e ala mia sinistra per coloro per i quali stato procurato dal Padre mio). Poi indagando nella Rivelazione il vero significato del verbo generare cos da poterlo applicare allUomo. Tutti gli spunti che la rivelazione ci d sul verbo generare, riguardano lintelligenza, il pensiero. Linterpretazione ne deve tenere conto. Perci lUomo che vuole vivere questa prima attivit di Dio deve generare con intelligenza la vita in tutte le sue dimensioni : la riproduzione del corpo, leducazione della psiche, il dono della grazia. Dallintelligenza emergono i verbi progettare, finalizzare, programmare. Sono verbi di felicit. La 1 Gv. consapevole della gioia (1, 4) che si prova nel partecipare alla generazione propria di Dio. La rende esplicita usando con insistenza lespressione figlioli miei (tekna, in greco) : 1, 4 ; 2, 12 ; 2, 28 ; 3, 7 ; 3, 18 ; 5, 21. Sono le persone che nel nome di Dio Padre hanno generato al Vangelo. Cos 1 Cor. 4, 15; Gal. 4, 19; Fm. 10. Come il Padre siamo tutti chiamati a dare la vita. Dobbiamo diventare Figli nel Figlio. Infine dobbiamo volere essere ispirati. Ispirare significa trasfigurare la vita in poesia. Per vivere la seconda attivit di Dio le persone umane a miliardi debbono sognare di ripetere ispirati dallo Spirito : Abb, Padre, in quanto impegnati a creare, a salvare, a perfezionare, come fa lo Spirito. Nello Spirito siamo tutti poeti. Come al Padre piace ispirare, trasformare cio la vita in poesia, cos lUomo per vivere come Dio deve ispirare con potenza la vita in tutte le sue possibilit. Tutti siamo chiamati a vivere e a godere che c 定 una metafisica dello Spirito : la bellezza, la verit, la bont. Sono queste le attivit spirituali avute per Ispirazione da Dio. Nella storia della salvezza lispirazione ha animato Politici, Profeti, Artisti. 5) Si cercano i rapporti fra i due verbi. Ci significa cercare i rapporti fra Figlio e Spirito. La questione divide ancora le chiese. A me sembra che il modello educativo ideale nasca qui, nel concentrare le loro due diverse MISSIONI. Infatti generare ed ispirare, coniugati insieme, danno la Salvezza, quella che definisce la vita perfettamente realizzata. Essa un dono per e un dono con gli altri : la vita non sar mai, perci, un prodotto da manipolare e da commerciare, o da svilire comunque. E invece una partecipazione da sperimentare come dice la 1 Gv. : chi crede nel Figlio ha la vita (5,12), gi passato dalla morte alla vita (3,14) ; voi che credete nel nome del Figlio di Dio avete la vita eterna (5,13). Alla pari, chi crede nello Spirito ha lUnzione che gli permette di vivere senza peccato (senza cio non perdere la poesia della vita), di osservare la legge dellamore (cio di obbedire alla propria vocazione), di vivere liberi e liberatori (opponendosi vittoriosamente alla perversione del mondo), di interpretare Cristo nelle pi diverse circostanze, di praticare la giustizia in santit. La generazione del Figlio ci viene consegnata dalla storia di Ges Cristo. Quanto pi ne assimiliamo lumanit, tanto pi partecipiamo a quella divinit che Dio Padre gli consegna generandolo. Lispirazione dello Spirito depone in noi lo sperma di Dio (3,9) che ci fa opera del Padre, creati in Cristo Ges, per le opere buone che Dio ha predisposto perch noi le praticassimo (Ef. 2, 10). Lo Spirito ci d la poesia di essere figli di Dio, simili a Lui (3,2) : generati da Lui (3,9) e ispirati da Lui (2,27). Anche la Creazione e la Gloria sono piene dei Semina Verbi (i semi di Dio). 4 6) E insostituibile cercare di capire la vita eterna cio la vita che Dio ha in s stesso; ma per capire bene assolutamente necessario adorare il mistero e viverlo quanto pi ci possibile, facendoci generare e ispirare, impegnandoci a generare e ispirare. Il compimento la risurrezione, una vita da risorti. PARTE TERZA: APPRODO AD UN METODO EDUCATIVO 1) Inizier con due premesse. La prima sottolinea il sottosviluppo trinitario in cui versiamo qui in Occidente tutti. In questa condizione noi annunciamo un Dio sempre meno cristiano. Per parlare del Dio cristiano essenziale riscoprire ladorabile trinit. La seconda premessa questa: senza Trinit non possibile parlare dellUomo cristiano. La Trinit il mistero che ci aiuta a comprendere chi lUomo, cosa significa lagire umano, come intenderne la libert, quale fine incombe su di lui. Queste due premesse richiamano un fatto fondamentale: negli anni 80 c 定 stato un forte cambiamento culturale segnato da unautentica fioritura di bibliografia trinitaria. Per partecipare necessario integrare il tempo della nostra vecchia formazione (unit di Dio come Dio della Filosofia) aprendo il tempo di quella nuova (Trinit di Dio come Dio della Rivelazione). Non siamo per preparati. 9) Tutti annaspiamo nella molteplicit e variet delle proposte fatte e dei prospetti sperimentati. Essi hanno dato esiti assai differenti, spesso con risultati assai deludenti rispetto a quelli sperati. Non solo; molte comunit sono ancora in ricerca: ora creativa, ora problematica, sono tutte sperimentali e perci senza il controllo di una esperienza compiuta. 10) Di qui il primo dato fondamentale: il confronto con la realt vincendo le precomprensioni. Per fare un progetto educativo occorre una lettura capace di cogliere i condizionamenti positivi e negativi dellambiente dove vivono i giovani. Il loro inutile imporre alla realt i nostri criteri. Siamo chiamati invece a interpretare la condizione giovanile, com 定. 11) Questa si presenta complessa e variabile anche nella Chiesa locale. Nellaffrontarla, tutte le agenzie educative palesano sempre pi i loro limiti. Nessuna, da sola, in grado di educare le giovani generazioni. Nemmeno la Parrocchia (n. 26 della Christi fideles laici). Occorrono gli alleati necessari. Va prevista una rete flessibile e mobile di collegamento, da cercare e organizzare nella realt sociale com 定. 12) La ricerca mostra che le esperienze in atto usano modelli differenti. Ne prevalgono tre: modello centralizzato (ACI), modello democratico (gruppi spontanei), modello sinodale (comunione: partecipazione, differenziata, graduale). Tutti per sono consapevoli di fare terapia sociale, basata sulla partecipazione pi ampia possibile (discernimento e mete raggiungibili). Ignorare vuol dire fallire. 13) Riconoscere il collegamento fra vissuto quotidiano (attese/speranze; processi formativi e relazionali/maturit umana) ed esperienza religiosa. Di qui, comporre obiettivi diversificati e 5 personalizzati, perch possano essere sperimentabili. Tocca alle guide collocarla in un orizzonte teologico/pratico unitario e organico. 2) Distinguere fra fanciulli, adolescenti e giovani. Chi sono, nel concreto? Con quale metodologia specifica. Al fondo, tuttavia, ci sono dati unificanti per operare una solida traduzione educativa della Paternit di Dio. 7/1) GHENNAO. Pensare come il Padre. Se generare significa dare la vita in pienezza, segnalo alcune proposte per: a) b) c) la riproduzione del corpo leducazione della psiche la relazione dello spirito Ghennao riguarda non soltanto la persona, ma il suo contesto. Tocca perci la societ nelle sue dimensioni di: - spazio (ambiente) funzione cosmica - tempo (storia) funzione messianica 7/2) PNEO. Volere come il Padre. Se ispirare significa trasfigurare la vita in poesia, seguono alcune proposte per: a) la metafisica dello Spirito b) lesperienza spirituale come fortezza politica (TORAH) = CREARE potenza profetica (NEBUM) = SALVARE fedelt artistica (KETUBIM) = PERFEZIONARE Pneo esprime la Salvezza come forza vitale di Intercessione e Mediazione per persona e per societ. 7/3) Sintesi. Sembra assolutamente personale: siate perfetti come il Padre. La Salvezza di cui parla la Rivelazione sta nel coniugare Generare e Ispirare in tutte le loro valenze ala maniera del Padre. E un mistero cui approssimarsi nella gioia e nel timore. Quando ci riusciamo nasce lUOMO BIBLICO. 6