Questo fascicolo raccoglie i materiali relativi al Meeting regionale sull’Alternanza e la
Simulazione d’Impresa organizzato dal Simucenter Regionale per la Puglia in
occasione della Study Visit 2010 del Programma comunitario LLP.
Le schede e le immagini riportate sono quelle fornite dai partecipanti o raccolte in
occasione dell’incontro e sono riservate all’esclusiva circolazione interna.
Ci scusiamo per eventuali omissioni o imprecisioni.
Materiali e informazioni sono pubblicati al link http://alternanzasl.diloscenter.it
Email [email protected].
‐ 3 ‐ ‐ 4 ‐ INDICE
Pag. 7 - Il Meeting Regionale
Pag. 8 - Il programma del Meeting Regionale
Pag. 9 - La Visita di Studio LLP
Pag. 11 - I partecipanti degli Istituti ed Università Europee
Pag. 13 - Il Simucenter Regionale per la Puglia
Pag. 15 - Funzionamento della rete nazionale IFSNetwork
Pag. 16 - Esperienza IFS dell'ITC “A. Moro” di Trani (BAT)
Pag. 19 - Esperienza dell’ITC “D. Alighieri” di Cerignola (FG)
Pag. 20 - Esperienza IFS dell'ITC “M. Cassandro” di Barletta (BAT)
Pag. 23 - Esperienza IFS dell'ITC “P. Giannone” di Foggia
Pag. 25 - Esperienza IFS dell'ITC “D. Romanazzi” di Bari
Pag. 27 - Interviste strutturate
Pag. 30 - Il questionario-intervista
Pag. 32 - Credits
Pag. 33 - Le presentazioni dei relatori e degli studenti
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Vincenzo Melilli, USR Puglia Francesco F. Maiorano, Vito Clarizio, Simucenter Puglia Loretta Lionetti, ITC “M. Cassandro” ‐ Barletta Giorgio Campagna, ITC “Giannone” ‐ Foggia Lorella Armienti, ITC “Giulio Cesare” ‐ Bari Renata Falvo, Anna Papapicco, ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari Massimo Avantaggiato, UNISCO Bari IFS MyCOM e IFS Impresa Futuro Pag. 59 - Alcune presentazioni degli ospiti europei
 Liverpool J ohn Moores University (Gran Bretagna)  Drivkraft Söderhamn (Svezia)  Brunhilde Toensmann ‐ Staatliches Schulamt (Germania)
‐ 5 ‐ ‐ 6 ‐ Il Meeting Regionale
.
Il Meeting Regionale promosso dal Simucenter
Regionale per la Puglia il 17 marzo 2010 si è svolto in
occasione della Visita di Studio del Programma
comunitario LLP - Lifelong Learning Programme,
organizzata dall’ITC “Romanazzi”, alla quale hanno
partecipato tredici decisori della formazione provenienti
da dieci paesi europei. E’ intervenuto Vincenzo Melilli, in
rappresentanza dell’Ufficio III della Direzione Generale
dell’USR Puglia, che ha illustrato l’azione dell’Ufficio
Scolastico Regionale nella promozione dell’Alternanza
Scuola Lavoro.
Il meeting è stato supportato da un Servizio di
Traduzione Simultanea - con attrezzatura a disposizione
dell’ITC “Romanazzi” - e service di traduzione curata da
studenti degli indirizzi linguistici dell’Istituto.
Francesco Maiorano e Vito Clarizio, docenti del
centro Servizi “Dilos Center”, hanno presentato la
struttura della rete IFS e del Simucenter regionale per la
Puglia, nonché il loro funzionamento mediante i servizi
WEB dedicati.
Vincenzo Melilli - USR Puglia
Dirigenti, docenti e studenti di sei scuole pugliesi con analoghi indirizzi di studio hanno presentato le
loro esperienze nella Simulazione d’Impresa.
- Angela Adduci, Dirigente ITC “A. Moro” - Trani (BAT)
- Loretta Lionetti, Docente ITC “M. Cassandro” - Barletta (BAT)
- Anna Grillo, Vicario ITC “D. Alighieri”- Cerignola (FG)
- Renata Falvo, Docente ITC “D. Romanazzi” - Bari - Settore ICT (BA)
- Anna Maria Papapicco, Docente ITC “D. Romanazzi” - Bari - Settore turistico (BA)
- Giorgio Campagna, Docente ITC “P. Giannone” - Foggia (FG)
- Lorella Armienti, Docente ITC “G. Cesare” - Bari (BA)
E’ anche intervenuto Massimo Avantaggiato dell’UNISCO, Bari che ha parlato del ruolo che può
avere l’’Impresa simulata nei percorsi per il rientro formativo.
E’ stata apprezzata la formula innovativa di riunire in un meeting “alla pari” opinioni di adulti e
studenti coinvolti negli stessi percorsi di formazione e di esposizione-confronto delle esperienze in un
contesto europeo.
Gli stessi ospiti europei sono intervenuti nella fase conclusiva dell’incontro esponendo le loro
esperienze nazionali e ponendo domande sulla metodologia italiana.
In particolare la prof.ssa Brunhilde Toensmann, formatrice ed ispettrice della Staatliches
Schulamt di Cottbus in Germania, chiedeva se i progetti di Impresa Formativa Simulata avessero
aiutato i giovani a rimanere nelle proprie regioni e a trovarvi lavoro, evitando così di emigrare.
Il prof. José Bilau dell'ESTIG (Polytechnic Institute of Beja) in Portogallo, ha provocatoriamente
posto una semplice domanda: “Come possiamo ridurre il gap esistente tra mondo del lavoro e
mondo dell'istruzione?” Una risposta è giunta dalla collega svedese, Margareta Högberg della
Söderhamns Kommun Barnoch Utbildningsförvaltningen di Söderhamn, che ha messo in evidenza come
la Svezia stia pensando ad introdurre un nuovo sistema grazie al quale gli Istituti Tecnici e
Professionali potranno essere certificati perchè possano lavorare a livello regionale e locale al fine di
ridurre la discrepanza tra mondo del lavoro e sistema dell'istruzione.
‐ 7 ‐ ITC “D. Romanazzi” - Bari
Meeting regionale - 17 marzo 2010 - ore 15.00-19.00
“Impresa Formativa Simulata e Alternanza Scuola Lavoro”
Programma comunitario LLP - Lifelong Learning Program
Study Visit “Practice Firms: preparing students for the global economy”
Agenda del Seminario
15.00  Saluti ‐ Cecilia Pirolo, Dirigente ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari 
L’azione dell’Ufficio Scolastico Regionale ‐ Ruggiero Francavilla, Dirigente Ufficio III USR Puglia ‐ Sistema Formativo Integrato e Gestione Fondi Strutturali  La rete IFS e il Simucenter regionale per la Puglia ‐ Francesco Maiorano 15.40  Interventi ed esperienze di Istituti Scolastici pugliesi e degli studenti 
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 Angela Adduci, Dirigente ITC “A. Moro” ‐ Trani  Anna Grillo, Vicario ITC “D. Alighieri”‐ Cerignola  Loretta Lionetti, Docente ITC “M. Cassandro” ‐ Barletta Lorella Armienti, Docente ITC “Giulio Cesare” ‐ Bari Giorgio Campagna, Docente ITC “Giannone” ‐ Foggia  Renata Falvo, Docente ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari ‐ Settore ICT  Anna Maria Papapicco, Docente ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari ‐ Settore turistico 16.40 
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Funzionamento della rete nazionale e del Simucenter regionale ‐ Vito Clarizio L’Impresa simulata nei percorsi per il rientro formativo, Massimo Avantaggiato, UNISCO, Bari 
Interventi, repliche e discussione 
Conclusioni 17.30 18.30 Patrocinio: Regione Puglia Provincia di Bari Comune di Bari Simucenter Regionale Puglia
I.T.C. “Domenico “ROMANAZZI” – Via C.Ulpiani 6/a, 70125 – BARI - Italy
Tel.+39 080/5425611 – Fax.+ 39 080/5426492 - e-mail:
[email protected]
URL: www.itcromanazzi.info – http://alternanzasl.diloscenter.it
‐ 8 ‐ Visita di Studio "Practice firms: preparing students for the global economy",
15 marzo 2010 - Saluto di Cecilia Pirolo - Dirigente ITC Romanazzai - Bari
Benvenuti nella Città di Bari. Siamo più che contenti di ospitare questa visita di studio, il cui tema è
in stretta relazione con le attività di Alternanza Scuola Lavoro e la Simulazione d’Impresa, nelle quali il
nostro Istituto ha sempre creduto.
Molti nostri studenti hanno l’opportunità, da vari anni, di trascorrere due o tre settimane di alternanza
in aziende che collaborano con la nostra scuola o in programmi di simulazione d’impresa nei quali riescono a
ideare e gestire un’impresa virtuale, con la guida e supervisione dei loro docenti e dei tutor aziendali. Queste
esperienze assumono un notevole valore quando si realizza una piena collaborazione fra tutte le parti
coinvolte, offrendo agli studenti l’opportunità di acquisire o migliorare competenze che non rientrano
nell’apprendimento curricolare.
Siamo convinti che ci saranno miglioramenti nelle pratiche di integrazione dei programmi di
Alternanza e Simulazione d’Impresa con i percorsi scolastici, affrontando le difficoltà che si presentano.
Le nuove metodologie possono contribuire a superare il divario esistente fra mondo del lavoro e
mondo dell’istruzione.
Auspichiamo che questa Visita di Studio possa contribuire al dibattito su questi temi.
La Visita di Studio LLP
L’ ITC “Domenico Romanazzi”, per il secondo anno consecutivo, ha organizzato una Visita
di Studio dal 15 al 19 marzo 2010, dal titolo "Practice firms: preparing students for the global
economy", per promuovere la cooperazione europea, lo scambio di informazioni ed esperienze tra
specialisti - decisori del settore educativo e professionale, nell’ottica delle dichiarazioni di Bologna
sull'istruzione superiore, del giugno 1999, e di Copenhagen del 2002, congruenti con gli obiettivi di
Istruzione e Formazione fissati a Lisbona con scadenza 2010.
La Visita di Studio (della durata di 3 o 5 giorni ) rientrano nel Programma LLP (Programma di
Apprendimento Permanente) promosso dalla Direzione Generale dell'Istruzione e della Cultura della
Commissione Europea, dal MIUR, dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, nonchè
dall'A.S. (Agenzia Nazionale Scuola - ex Indire); precisamente, è una misura del Programma Trasversale,
che viene definito come "una sorta di ponte sui quattro “pilastri”, i programmi settoriali Comenius, Erasmus,
Leonardo e Grundtvig, ed ha una funzione di collegamento e complementarietà, per rispondere all’ esigenza
di sostenere le attività finalizzate a raggiungere gli obiettivi politici dell’LLP".
Le visite permettono ai partecipanti di venire a conoscenza dei vari approcci adottati dagli altri paesi
e forniscono ai decisori politici di tutta l'Europa informazioni maggiori e più aggiornate in ambito
educativo e professionale.
Nello specifico, la Visita organizzata dall’ITC "Domenico Romanazzi”, ha visto il confronto a
livello europeo tra esperienze e "buone pratiche" in materia di sviluppo, valutazione e monitoraggio
dei programmi di Simulazione d’Impresa, come utile strumento didattico per favorire l'imprenditorialità e
‐ 9 ‐ lo spirito di iniziativa nei giovani. La Visita ha coinvolto dirigenti, formatori, rappresentanti di istituzioni,
enti di formazione e di aziende provenienti dai seguenti paesi europei: Germania, Gran Bretagna,
Repubblica d’Irlanda, Portogallo, Polonia, Romania, Svezia, Lituania, Olanda e Danimarca. Ciascun
partecipante ha illustrato, a grandi linee, il sistema educativo del proprio paese, soffermandosi sulle
esperienze di simulazione d'impresa attive nelle istituzioni o centri di formazione di provenienza.
Particolarmente significative, a riguardo, le esperienze tedesca (Praxislernen), inglese e svedese.
Il denominatore comune delle esperienze tedesca e svedese è dato dal fatto che gli studenti vengono
avviati alle attività di simulazione d'impresa a partire dai 14 anni, creano delle vere e proprie aziende
(dal caffè all'officina di riparazione biciclette) all'interno della scuola, che gestiscono in maniera
autonoma utilizzando denaro vero e trascorrendo un periodo variabile dai 20 ai 30 giorni in aziende
tutor. I progetti sono sovvenzionati dai Ministeri e sono obbligatori.
L'esperienza inglese, invece, coinvolge studenti universitari (per la precisione studenti della
Università “John Moores” di Liverpool), che grazie al programma “WOW” (World of Work) introdotto
nel 2007, sono tenuti a completare una forma di stage lavorativo di varia durata presso un'azienda.
L'attività è parte integrante della loro carriera universitaria e viene valutata ai fini del
completamento del ciclo di studi.
Il “Meeting regionale
sull'Alternanza ScuolaLavoro e la Simulazione d'Impresa” del 17 marzo 2010
ha fornito ai decisori europei un ulteriore momento di
confronto con alcuni esempi di “buone pratiche” di
simulazione di impresa in alcune scuole superiori della
Puglia, da Barletta a Cerignola.
La Visita di Studio, infine, ha permesso di
promuovere la Regione Puglia dal punto di vista
turistico e culturale. Un binomio, quest'ultimo, che era
stato ben evidenziato nella presentazione agli ospiti
stranieri, di alcune esperienze di Simulazione d 'Impresa
in corso di attuazione presso l 'ITC “Domenico
Romanazzi” nel corrente anno scolastico, laddove
l'aspetto turistico particolare (il tour operator che si
occupa di turismo sostenibile) ben si sposa con la
valorizzazione eminentemente culturale dei borghi autentici
A. Papapicco, A.S. Romei - ITC Romanazzi
e di forme nuove di interazione tra ospiti ed ospitanti.
In particolare gli ospiti stranieri hanno visitato: Locorotondo, che oltre a presentare un bellissimo
centro storico, offre esempi di “albergo diffuso” e forme di turismo sostenibile; Grottaglie, famosa in
tutto il mondo per le sue ceramiche, ma anche sede di una azienda produttrice di cioccolato che ha
svolto il ruolo di azienda tutor per una impresa formativa simulata creata dagli studenti dell'IPSSAR
“Perrone” di Castellaneta; Polignano a Mare con i suoi magnifici terrazzi sul mare e le sue chiese
che nascondono gioielli barocchi; Bari con la maestosità del suo castello Svevo e la ieraticità della
Basilica e della Cattedrale.
Non sono mancate, infine, le visite ad alcune aziende tutor nei settori dell'informatica e della
comunicazione (Agenzia TOM di Comunicazione e Formatec s.r.l.), a suggellare lo stretto legame tra
l'ITC “Romanazzi” e il territorio.
Anna Papapicco, Settimio A. Romei
‐ 10 ‐ I Partecipanti dagli Istituti e Università Europee
NAZIONE ISTITUTO /ORGANIZZAZIONE / UNIVERSITA' NOME E COGNOME The Netherlands De Nieuwe Veste Rob Wilhelm Preside Sweden The Municipality of Soederhamn Margareta Hoegberg Docente Poland Kozminski University Marzena Indra Assistente Universitaria Germany Staatliche Realschule Vohenstrauss Markus Hartl Preside United Kingdom Train 2000 Deena Kearney Imprenditrice Ireland Colaiste Dhulaigh CFE Mary Hickie Docente Portugal Polytechnic Institute of Beja José Jacinto Bilau Professore Universitario Lithuania Klapeda University Antanas Bucinskas Rettore Universitario Denmark Aarhus Tech Mogens Tougaard Larsen Docente Germany Staatliches Schulamt Cottbus Brunhilde Toensmann Formatrice / Ispettrice United Kingdom John Moores University Business Development Centre ‐ Liverpool Sally Andrea Partington Assistente Universitaria Romania Grup Scolar de Industrie Alimentara Anton Stella Preside Poland Politechnika Lubelska – Lubin Anna Rakowska Professore Universitario Briefing dei partecipanti alla Study Visit
‐ 11 ‐ RUOLO ‐ 12 ‐ Simucenter Regionale per la Puglia

La Rete Italiana IFS
Il progetto della Rete Italiana IFS, promosso dal Ministero italiano dell’Istruzione, è stato avviato nel
1994 e dedicato inizialmente agli Istituti professionali e alle “aree di Progetto” degli Istituti Tecnici.
La Simulazione d’Impresa nelle scuole italiane si è sviluppata con il portale www.ifsitalia.net, ora
sostituito negli ultimi anni dal portale www.ifsnetwork.it.
L’impresa simulata consente di ricostruire in “laboratorio” il concreto modello lavorativo di un’azienda
media o piccola con una metodologia basata sull’action-oriented learning.
L’azienda simulata è animata dagli stessi studenti e svolge attività di e-commerce, con il tutoring
dell’azienda reale nel definire business idea e business plan, provvedendo anche ai vari adempimenti
formali (Camera di Commercio, Ufficio del Registro, transazioni commerciali, operazioni finanziarie e
adempimenti fiscali).
L'insieme delle IFS, collegate fra loro tramite Internet, costituisce la Rete Telematica delle Imprese
Formative Simulate.
La Rete si avvale dei Simucenter nazionali e regionali (Centrali di Simulazione) per simulare le varie
azioni legate alle attività aziendali: Stato, Banca, Mercato.
Le aziende affiliate accedono, attraverso il web al database della rete e al software online che
assicura i servizi alla “comunità virtuale”.
I percorsi possono essere finanziati, con un budget dedicato, da fondi regionali, nazionali, europei o
anche da fondi delle scuole.

Impresa Formativa Simulata come percorso in Alternanza
Il progetto sviluppa la collaborazione tra la Scuola e le realtà operative del territorio, mediante
metodologie didattiche basate sul “learning by doing”, il “cooperative learning” e la “didattica laboratoriale”. I
percorsi coprono il trienno conclusivo della scuola superiore, realizzando nella terza classe la fase di
costituzione e avvio, nella quarta classe tutta la gestione e nell’ultimo anno la conclusione e la valutazione
dell’esperienza.
E’ anche prevista la partecipazione a “fiere virtuali” o a “gemellaggi” tra scuole.
Il modello è orientato a formare competenze trasversali nell’ambito della cultura d’impresa, portando
gli studenti ad operare nella scuola come se fossero in azienda, riproducendo le situazioni dell'azienda e i
processi di gestione.
Esso prevede un’impresa tutor, corrispondente ad una reale impresa operativa, che collabora con i
docenti nell’impostazione dell’azienda simulata e nella sua gestione, al fine di realizzare un trait d’union con
le attività lavorative reali nel progettare ruoli e compiti dei singoli allievi, come se fossero in azienda
L'azione promuove così nei giovani l’attitudine a lavorare per progetti, risolvere problemi e valutare
esperienze di processo.
La simulazione si differenzia dai percorsi “esclusivi” di Alternanza Scuola Lavoro in quanto questi
prevedono per gli studenti fasi curricolari formative e periodi di “placement” aziendale con l’integrazione dei
curricoli scolastici con conoscenze e abilità utilizzabili nelle fasi di stage aziendale.

Ruolo dei Sistemi Informativi: le Centrali Nazionali e i Simucenter regionali.
Il punto di accesso al sistema nazionale è il sito www.ifsnetwork.it, integrato con le centrali di
simulazione regionali, che consente l’accreditamento delle Imprese in base alla necessaria documentazione.
Il sistema è anche collegato all’Agenzia Simulata delle Entrate www.entrate.ifsitalia.net che assicura
gli aspetti fiscali della simulazione.
‐ 13 ‐ Il gruppo operativo studenti-docenti che costituisce una IFS richiede al Simucenter l’affiliazione,
mediante la presentazione dell’Atto Costitutivo e del Business Plan.
Il Simucenter accredita la nuova azienda nel data-base nazionale con il rilascio di Partita IVA,
account, password e la casella di E-mail. L’IFS può così accedere ai servizi della rete. L’azienda pubblica il
proprio sito WEB nella “Vetrina IFS” e può avviare la sua operatività sul mercato virtuale.
Il team del Simucenter provvede al supporto telematico delle scuole della rete mediante FAQ, news,
mailing e telefonicamente.
L’Impresa Simulata realizza attraverso il portale tutte le attività aziendali simulate: banca, agenzia
delle entrate, sistemi informativi dello Stato, Camere di Commercio, E-commerce.

L’esperienza del Centro Servizi Dilos Center come Simucenter per la Puglia
E’ stato realizzato negli ultimi anni il decentramento della gestione delle Imprese Formative mediante
le centrali regionali, costituite presso Istituti scolastici della regione di competenza, che assicurano il
supporto ai servizi di simulazione per le IFS del loro territorio.
Le centrali regionali promuovono, inoltre, rapporti con enti e istituzioni locali, diffondono nelle scuole
la cultura d'impresa, curano la formazione e la diffusione del progetto e delle “best practice”.
La Puglia, insieme a Lombardia, Veneto e Piemonte, è stata tra le prime regioni ad attivare il
servizio, dotandosi delle strutture e delle risorse necessarie.
Il Simucenter pugliese è stato implementato dal team del Dilos Center dell'ITC Romanazzi, con la
delega e il supporto della Direzione Generale dell'U.S.R. della Puglia. Sono stati acquisite tecnologie e
servizi informatici integrati con il sistema telematico nazionale ed ad esso connessi attraverso il WEB.
Il Simucenter gestisce il portale regionale http://alteranzasl.diloscenter.it e altri servizi informativi
e di supporto. Svolge anche un ruolo di “hub” di esperienze e strumenti:


per diffondere metodologie didattiche;

per integrare Alternanza Scuola-Lavoro e Impresa Formativa;

per la diffusione delle buone pratiche.
Struttura funzionale del Simucenter
L’impostazione organizzativa del Simucenter Regionale utilizza funzioni, attività e azioni interne ei
contributi esterni di enti e aziende, mediante un flusso di relazioni che coinvolge i docenti del team.
Francesco F. Maiorano
‐ 14 ‐ Funzionamento della rete nazionale IFSNETWORK
Come già ampiamente illustrato dai precedenti relatori, la piattaforma di gestione delle I.F.S.
attualmente è raggiungibile via web all’URL www.ifsnetwork.it è gestita dall’A.S.-ex Indire a livello centrale e
dai Simucenter Regionale a livello locale.
Tale piattaforma rappresenta l’ufficio virtuale dell’impresa con la possibilità di dialogare con il mondo
esterno (Simucenter con Funzione di Stato, CCIAA, Banca, SimuEntrate, ed le altre IFS) ed il luogo virtuale
di incontro tra la domanda e l’offerta dei beni e servizi delle imprese.
Ogni scuola può costituire una o più IFS, tramite una adesione via web al portale, con l’accettazione
di un protocollo che indica quali operazioni svolgere.
Tale adesione verrà poi validata dal Simucenter regionale, e da quel momento entra a far parte della
rete IFS Nazionale.
Partecipanti al meeting regionale
Gli studenti gestiranno l’impresa con l’aiuto di uno o più docenti, esperti ed un impresa reale
chiamata Impresa Tutor. L’impresa dura tre anni salvo cessione ad altri studenti.
Il primo anno gli studenti svolgono un’attività di orientamento, ricerca ed analisi, ed il loro obiettivo è
quello di realizzare un’analisi del territorio ed una Business Idea.
Nel secondo anno gli studenti, partendo dalla Business Idea realizzano il Business Plan e, nel caso
intendano costituire un’impresa non individuale, redigeranno l’Atto Costitutivo e lo Statuto, sottoscrivendolo
alla presenza di un pubblico ufficiale (Notaio virtuale).
La gestione dell’impresa continua con gli adempimenti normativo-fiscali (Iscrizione CCIAA, INPS,
INAIL, Agenzia Entrate per l’ottenimento della partita IVA).
Ottenuta la partita IVA, l’azienda apre uno o più conti correnti bancari, con una gestione sia allo
sportello che on-line.
Tutti questi adempimenti sono convalidati dal Simucenter Regionale.
Gli studenti a questo punto configurano la piattaforma con l’inserimento dei loghi aziendali ed dei
prodotti o servizi che intendono commercializzare.
All’interno della piattaforma è presente la vetrina virtuale dell’impresa, visibile a tutta la rete.
Ogni azienda si crea un sito web al fine di una maggiore visibilità all’esterno.
Nel caso in cui un impresa non trovi fra le IFS presenti ed attive il prodotto o servizio richiesto può
rivolgersi ai fornitori virtuali, la stessa cosa vale anche per i clienti.
Infine nella terza annualità vengono svolte operazioni di cessione o liquidazione dell’impresa.
La videata del corsista è diversa da quella del docente-referente, in quanto quest’ultimo ha delle
funzionalità maggiori, come inserire news sulla home page di www.ifsnetwork.it, assegnare il ruolo ai diversi
studenti-soci, oppure programmare l’attività.
Giuseppe V. Clarizio
‐ 15 ‐ Esperienze IFS/ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO – ITC MORO – Trani (BAT)
Il mio intervento nasce dalla consapevolezza dell’importanza che la metodologia dell’impresa
formativa simulata riveste nella programmazione formativa e della vastità di materiale prodotto in questi
anni. Voglio dare il mio modesto apporto riferendomi alle esperienze vissute in merito. L’entusiasmo di
docente che ha operato in qualità di tutor in un’impresa formativa simulata si è tramutato da dirigere
nell’impegno a promuovere questo tipo di modalità formativa, agevolato dalle precedenti esperienze
maturate nella scuola che dirigo.
L’attività didattica STUDENT ORIENTED consente ai giovani di apprendere mentre
lavorano (Learning By Doing), li rende protagonisti di un processo di apprendimento, che permette di
migliorare la qualità della loro formazione, operando in uno spazio lavorativo/didattico in cui teoria e pratica
si fondono, trasformando il lavoro in apprendimento e l’apprendimento in lavoro.
Promuovere la cultura d’Impresa è uno dei punti nodali della programmazione formativa ; e,
in un periodo di profondi cambiamenti culturali, sociali e tecnologici in cui le aziende devono pensare alla
reingegnerizzazione delle proprie attività, vi è un forte bisogno di risorse umane conformazione adeguata a
fronteggiare la sfida dell’integrazione finale nel mercato unico Europeo, della generale internazionalizzazione
dei commerci e della crescente complessità del mercato globale.
La scuola, in tale contesto, deve svolgere il proprio ruolo, stimolando il collegamento tra
formazione, imprese e territorio, attraverso lo sviluppo di connessioni operative con il sistema economico e
sociale.
Il metodo Impresa Formativa Simulata rende possibile l’utilizzazione di forme didattiche di
apprendimento attivo, con il conseguente sviluppo e potenziamento delle capacità professionali individuali e
della propensione all’imprenditorialità. L’intervento educativo ha l’obiettivo di agevolare nei giovani
l’acquisizione di capacità di gestione e di governo delle trasformazioni connesse ai vari processi
socioeconomici e tecnologici in atto nel mercato.
Inoltre la presenza di una rete di IFS (www.ifsnetwork.it) consente di estendere l’esperienza
di simulazione a un mercato di imprese e di accrescere la possibilità di scambi commerciali e interculturali
con studenti di altre realtà, paesi e culture. Consente anche di entrare in connessione con studenti sia della
rete nazionale che europea e di uniformare la formazione dei giovani che si presentano sul mercato
Europeo, condividendo le esperienze e le risorse elaborative con gli altri punti della rete.
Ritengo significativo ricordare la prima esperienza, che fu di stimolo all’avvio dell’attività di
IFS. Tale esperienza attuata presso l’Istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici di Corato
(BA), oggi denominato IPSCTS “Luciano Tandoi”, che ebbe come partner il “Business College” di Aabenraa
(Danimarca) e Coite Gairmoideachaus di City of Galway (Irlanda), fu realizzata con risorse del Fondo
Sociale Europeo (Progetto Petra I 35 “La comunicazione come dialogo tra culture, tra sistemi scolastici e
mondo imprenditoriale”) e avviata nell’anno scolastico 1993/94: un vero laboratorio fatto di idee,
entusiasmo, voglia di offrire agli studenti nuovi percorsi con i docenti supportati dal compianto preside
Luciano Tandoi e dell’ispettrice Liliana Borrello, da sempre punto di riferimento per tutti coloro che “vivono”
l’esperienza IFS.
Perché allora investire su tale metodologia? Innanzitutto perché il collegamento con il
mondo del lavoro è favorito da un’osmosi sistemica tra l’Impresa simulata e quella reale e tutti i processi
dell’Impresa reale rientranti nell’area di simulazione sono fedelmente riprodotti nell’aula di simulazione con
l’assistenza degli esperti dell’ Impresa reale.
‐ 16 ‐ In secondo ordine perché la promozione della cultura d’Impresa è una parte rilevante
dell’azione didattica attuata attraverso le IFS e, vivendo in un contesto in cui “ Il Posto Fisso” si può
considerare ormai una chimera, è bene che il giovane sia abituato a pensare anche al Lavoro “In Proprio”, e
sia stimolato ad acquisire quelle competenze che, eventualmente gli consentiranno di essere il promotore di
nuove realtà imprenditoriali. Va rilevato,inoltre, che tale metodologia è trasversale potendosi applicare a
contesti economici e non;inoltre essa si integra con la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro, dando la
possibilità di sopperire alle eventuali problematiche derivanti da mancanze o carenze del tessuto aziendale.
Un’ultima osservazione:due sono le condizioni rilevanti per un buon funzionamento del progetto:una
esterna, inerente ai rapporti con l’impresa tutor e una interna inerente a una buona organizzazione del
laboratorio di simulazione e della didattica, oltre ad una adeguata motivazione del personale docente.
Angela Adduci
BARI 17.03.2010
Programma comunitario LLP
(Lifelong Learning Program).
MEETING REGIONALE
su IFS e ALTERNANZA
Il progetto “Energi@” attuato nell’ambito del PON C6 “Impresa Formativa Simulata” ha visto coinvolti
gli alunni del corso C Mercurio dell’Istituto Tecnico Commerciale di Trani seguiti in questo percorso dal
docente referente prof. Antonio Cicciomessere.
Il progetto si è articolato in tre annualità.
La prima è stata dedicata all’analisi del territorio e dello sviluppo della business idea.
La seconda è stata dedicata alla costituzione e gestione vera e propria dell’attività.
In data 23/03/2009 dinanzi al Notaio Luigi Oliva si è costituita la IFS AMET SPA con sede in Trani
Via Gran Bretagna avente per oggetto sociale la produzione e commercializzazione di energia elettrica,
l’azienda tutor è stata l’Amet spa di Trani fornitrice di energia elettrica per la città di Trani. L’attività è
consistita nella produzione di tutta la documentazione tipica e specifica di un’azienda reale: Business Plan,
Atto Costitutivo e Statuto, dichiarazione di inizio attività per l’attribuzione della partita iva e documentazione
per l’iscrizione nel registro delle imprese ed anche nell’effettuazione delle transazioni tra la nostra azienda e
le altre IFS nazionali.
In contemporanea si è proceduto alla realizzazione del sito internet dell’impresa, che è stato
selezionato dal Simucenter della Puglia quale miglior sito della neo provincia BAT.
‐ 17 ‐ La terza fase, in corso, verrà dedicata alla redazione del bilancio, alla sua analisi, al controllo di
gestione e alla redazione di dichiarazioni fiscali, nonché alla disseminazione del progetto.
Durante la seconda annualità, in virtù dell’intervento di un ingegnere esperto in energie rinnovabili, è
stata approfondita la tematica legata alle fonti energetiche, in particolare la produzione di energia tramite
l’utilizzo di impianti fotovoltaici. Infatti l’energia commercializzata dalla nostra impresa è stata prodotta da
due impianti fotovoltaici, uno installato sul terrazzo della nostra sede della potenza di 300 KW e l’altro
installato sul terreno attiguo alla sede, preso in fitto grazie ad un finanziamento e al conto energia, della
potenza di 1 MW.
Ciò ha consentito agli allievi di apprendere il funzionamento di un impianto fotovoltaico, delle celle
fotovoltaiche, dell’inverter e dell’aspetto finanziario del conto energia.
Durante l’anno scolastico sono stati letti articoli di giornale in cui era illustrato lo studio di fonti
rinnovabili, in particolare l’iniziativa della Puglia di produrre idrogeno sfruttando l’energia solare: una
iniziativa prima in Europa, per arrivare nell’immediato alla produzione di un combustibile di idrometano da
utilizzare come combustibile da parte dei mezzi pubblici, e alla installazione di una pompa di idrogeno in
ogni provincia.
Gli studenti hanno partecipato al concorso “PlayEnergy” organizzato dall’Enel, che ha comportato tra
l’altro lo studio di tutte le varie fonti energetiche e la loro produzione.
Per arricchire ulteriormente le costituende conoscenze è stata organizzata una visita d’istruzione a
Sticciano in provincia di Grosseto al grande parco fotovoltaico a inseguitori solari, ovvero con impianti
autodirezionabili verso il sole.
Sempre durante la seconda annualità gli allievi hanno
partecipato alla prima fiera nazionale delle IFS a Catania,
esperienza altamente formativa che ha permesso loro di
confrontarsi con ragazzi e docenti provenienti da tutta Italia e
rapportare la propria IFS con altre aziende IFS. In questa
occasione gli studenti
hanno partecipato al concorso che
prevedeva la produzione di un Spot pubblicitario.
Quest’anno gli allievi rivivranno
l’esperienza con la partecipazione alla fiera
On Board di Barcellona organizzata a bordo della Nave Grimaldi.
L’IFS è diventato ormai un modello curriculare vista la sua validità
formativa ed è recepita sia da molti docenti che dagli stessi studenti quale
strumento utile per addivenire a quello snodo fondamentale dell’istruzione tecnica
che è il raccordo scuola-mondo del lavoro.
L’entusiasmo manifestato dagli studenti nella partecipazione a questa
attività premia l’operato del tutor prof. Antonio Cicciomessere che tanto ha creduto
in questo percorso.
Antonio Cicciomessere
‐ 18 ‐ Esperienze di IFS dell'ITC D. ALIGHIERI di Cerignola (FG)
Intervento della Docente prof.ssa Anna Grillo
Nell’ ITC “D. Alighieri” di Cerignola sono in corso tre progetti IFS sostenuti con fondi europei.
Il primo progetto è sviluppato in una terza classe, il secondo in una quarta classe e il terzo in una
quinta classe del corso tecnico commerciale. I progetti saranno illustrati da una coppia di studenti del mio
Istituto.
La finalità dei progetti di simulazione è di realizzare una stabile relazione fra la Scuola e l’ambiente
circostante realizzando esperienze e procedure che favoriscano le inclinazioni degli studenti e
l’autoapprendimento.
Gli stessi studenti mettono a punto il laboratorio di simulazione divenendo protagonist del proprio
personale percorso di apprendimento e assumendo ruoli e compiti aziendali.
Ad ogni azienda simulata corrisponde un’azienda reale nella quale si effettuano, nella seconda
annualità, trenta ore di stage volte a comprendere che i processi gestionali, le dinamiche e le tecniche di
conduzione aziendale, già analizzate nell’ azienda-laboratorio, sono le stesse dell’ azienda reale.
L’ attività di simulazione favorisce, negli studenti, l’acquisizione della cultura d’ impresa ma,
soprattutto, la consapevolezza di poter utilizzare in futuro le competenze acquisite nell’azienda laboratorio
in quanto verificate come reali, attraverso lo stage, dalla corrispondenza tra modello simulato e modello
reale.
L’ attività di simulazione concorre a creare, perciò, risorse umane con formazione adeguata a
fronteggiare la sfida dell’ integrazione nel mercato europeo e quella, più generale e complessa della
globalizzazione, perché sviluppa la qualità delle competenze degli studenti attraverso la sinergia tra mondo
della scuola e mondo del lavoro.
Gli studenti di questo laboratorio-impresa “Le delizie del tavoliere srl” IFS hanno evidenziato
entusiasmo per l’attività svolta contribuendo alla propria crescita umana e professionale, evidenziata da un
accrescimento sia della motivazione allo studio che della responsabilità personale.
Testimonianza dello studente Fabio Casucci
La simulazione d’impresa è un modello didattico-pedagogico che prevede la costituzione di
un’azienda virtuale, nel nostro caso “Le Delizie del Tavoliere” s.r.l. che ha come oggetto sociale la
produzione e la commercializzazione di pasta fresca.
Il progetto, basato sul modello didattico dell’action-oriented-learning (il pensare, il sapere e il saperfare) è stato svolto da 18 studenti della 3b, 4b e quest’anno 5b Programmatori dell’ I.T.C. “Dante Alighieri” di
Cerignola.
Interessante e formativo è stato lo stage di 30 ore svolto in 4 giorni c/o l’Azienda Agrituristica “Casa
Porcara” di Veglie, che ha consentito a noi studenti di visionare il processo produttivo aziendale della
produzione artigianale e industriale della pasta fresca pugliese.
Testimonianza dello studentessa Francesca Matteucci
L’attività è iniziata nella prima annualità con lo sviluppo della business-idea vale a dire la scelta del
settore in cui operare dopo un’attenta analisi del territorio, e ha proseguito nella seconda annualità con la
predisposizione del business-plan, con la scelta della forma giuridica, con la costituzione dell’impresa e la
definizione degli organi di vertice e con l’organizzazione interna in uffici.
Ad ogni studente è stato assegnato un ruolo all’interno dell’azienda e un incarico con la possibilità di
avvicendamento al fine di effettuare una rotazione delle attività da svolgere.
In generale l’ambiente formativo della IFS permette di trasmettere le conoscenze non solo nel
classico rapporto docente-studente, ma attraverso un insieme di relazioni che coinvolgono gli allievi, e
docenti, l’impiego delle tecnologie e gli scambi con altre realtà della comune rete di appartenenza.
L’ambiente IFS è quello ideale per realizzare l’apprendimento interdisciplinare.
‐ 19 ‐ Esperienze di IFS dell'ITC CASSANDRO di Barletta (BAT)
Sono un’insegnante di Economia Aziendale dell’ITC “Cassandro” di Barletta ed ho alle spalle una
decennale esperienza di Impresa Formativa Simulata
Negli anni passati ho gestito e portato a termine tre esperienze di simulazione di impresa, mentre
attualmente sono tutor di una IFS al suo secondo anno di realizzazione che ha appena completato la fase di
avvio e che sta per entrare nel pieno della operatività con l’utilizzo della piattaforma telematica.
Sono diversi anni, dunque, ancora prima che nel dicembre 2006 il Parlamento Europeo individuasse
la competenza chiave “senso di iniziativa e di imprenditorialità” che, attraverso la realizzazione di tali
progetti, il ministero e le nostre scuole mettono noi docenti in condizione di lavorare per raggiungere
l’obiettivo di sviluppare nei ragazzi “competenze di imprenditorialità”.
Vorrei soffermarmi in questa relazione, a condividere con voi quelli che l’esperienza mi ha insegnato
essere i punti chiave per la buona riuscita di un progetto IFS.
La prima scelta delicata e decisiva per la buona riuscita dello stesso è la decisione del settore di
appartenenza della azienda di cui si simulerà il funzionamento. Tale scelta, peraltro, deve rispondere ad una
specifica richiesta ministeriale: individuare attività produttive locali che potrebbero potenzialmente essere
bacini di utenza e/o di creazione di imprese
In passato ho vissuto la duplice esperienza di simulare un’impresa operante nel settore vitivinicolo
ed un’impresa operante nel settore olivicolo con l’importante risultato di portare gli alunni ad apprezzare le
risorse del proprio territorio, fino al quel momento snobbate e sottovalutate, e valutare la possibilità di
realizzare idee imprenditoriali legate ad esso. La scelta si è rivelata sicuramente vincente: i mondi del vino e
dell’olio di oliva sono risultati, dopo un primo momento di scetticismo, essere mondi accattivanti, in quanto
non solo ricchi di tradizione e cultura, ma anche di strategie di mercato e di innovazione ed hanno offerto
una molteplicità di stimoli e di occasioni di approfondimento.
Loretta Lionetti e studenti dell’ITC Cassandro - Barletta
L’azienda che stiamo simulando nel progetto in
corso, invece, opera nel settore della pubblicità
e della comunicazione commerciale. Tale
scelta è nata dal fatto che negli ultimi anni
(meno di dieci) abbiamo assistito nelle nostra
città (Barletta) ad un massiccio ricorso ad
importanti campagne pubblicitarie a livello
nazionale (anche ricorrendo ad uno dei mezzi
più costosi qual è la televisione commerciale
nazionale) da parte delle aziende operanti nel
settore manifatturiero (soprattutto tessile).
Per la prima volta sul nostro territorio si è puntato alla creazione di marchi (Brand), spostando
l’attenzione dal prodotto e da una politica di riduzione dei costi ad una politica basata sull’affermazione della
propria immagine.
Ci troviamo questa volta ad operare in un settore altamente dinamico ed affascinante molto vicino ai
ragazzi ; basti pensare che pur essendo passato meno di un anno dal momento in cui abbiamo analizzato il
mercato della comunicazione, durante gli ultimi incontri tenutisi qualche giorno fa per la predisposizione del
business plan, i ragazzi hanno riscontrato lo sviluppo di nuove forme di comunicazione aziendale
strettamente collegate allo sviluppo delle nuove tecnologie, di Internet ed, in particolare, dei social network.
La seconda importante scelta da compiere è quella relativa all’azienda tutor. Essa deve essere
disposta a far conoscere agli alunni la propria struttura organizzativa e i propri processi gestionali,
‐ 20 ‐ soprattutto nell'ambito dell'area commerciale ed amministrativa, e deve consentire alla costituenda azienda
simulata di poter attribuire la propria denominazione, (da utilizzare esclusivamente nella rete aggiungendo la
sigla IFS); inoltre, deve essere disposta a far svolgere agli alunni aderenti al progetto (che non sono mai
meno di quindici) 30 ore di stage. Certamente ciò che si chiede alle aziende è rilevante e impegnativo!
Questo impegno comporta che la tanto auspicata relazione tra mondo della scuola e mondo del
lavoro (obiettivo primario del progetto IFS) è assolutamente difficile da raggiungere specie in considerazione
delle caratteristiche del tessuto economico del nostro territorio, costituito essenzialmente da microimprese.
Per questo motivo risulta ancora più apprezzabile la disponibilità delle aziende che decidono di collaborare.
Imprevisti e situazioni problematiche da affrontare se ne possono presentare continuamente!!!
Conciliare i tempi scolastici con quelli aziendali, concordare con il tutor aziendale un’adeguata
semplificazione dei processi gestionali in modo da rendere il processo di simulazione accessibile ai ragazzi,
affrontare la situazione estrema di dover cambiare l’azienda tutor a progetto già avviato (esperienza da me
vissuta, fortunatamente nella fase iniziale).
Una volta effettuate queste due scelte, l’azione formativa del progetto rimane sempre e comunque
impegnativa, in quanto fortemente impegnativi sono gli obiettivi da raggiungere: sviluppo di competenze di
imprenditorialità e, quindi, qualificazione dei giovani che stanno per accedere al mercato del lavoro. Per fare
questo bisogna promuovere nei ragazzi lo sviluppo di attitudini mentali alla soluzione dei problemi e
stimolarli ad operare in autonomia, diventando così protagonisti del processo di apprendimento.
La gran parte delle difficoltà si incontra perché i ragazzi, che spesso trovano noiose le lezioni frontali
e che spesso contestano e mal tollerano il rapporto distaccato di alcuni docenti, quando sono calati in realtà
diverse dall’aula dove viene chiesto loro di dare un apporto attivo e di vedere il docente solo come tutor,
come facilitatore, come semplice osservatore rispondono istintivamente con scetticismo e timore di non
riuscire; in altri termini, si mostrano alquanto restii a mettersi in gioco.
E’ sempre questo l’atteggiamento che mediamente caratterizza gli alunni all’inizio del progetto.
Inoltre, se si opera con gruppi di alunni appartenenti a classi diverse, si assistite a situazioni di scarsa
comunicazione iniziale tra i differenti gruppi classe.
A poco a poco, però, i ragazzi incominciano inevitabilmente a credere nel progetto, a calarsi nei ruoli
loro affidati, a prendere iniziative autonomamente e devo aggiungere che l’efficacia dell’azione aumenta in
modo sensibile dal momento in cui i ragazzi incominciano ad affiatarsi e a sentirsi un team.
Ci sono momenti di scoraggiamento, spesso legati alla fatica di dover conciliare il progetto con tutti
gli altri impegni, scolastici e non, oppure alla fatica di dover tornare a scuola nel pomeriggio mediamente per
tre ore dopo aver già fatto sei ore di lezione, per ritrovarsi di fronte a compiti che spesso sono impegnativi;
ma questi momenti di scoraggiamento sono sempre ripagati, nell’evolversi dell’esperienza, dalla
soddisfazione di aver raggiunto risultati tangibili o dai momenti ludici e creativi del progetto (progettazione di
campagne pubblicitarie, partecipazione a fiere ..)
Un altro aspetto che voglio sottolineare è che all’inizio del progetto anche la semplice compilazione
di una banale fattura o la registrazione di una semplice attività di gestione mette i ragazzi in difficoltà; ciò per
me è stata un’importante occasione di riflessione che mi ha confermato l’idea che la didattica tradizionale,
unidirezionale e trasmissiva, crea sicuramente delle conoscenze, ma per la creazione di competenze e per
la creazione dell’attitudine alla soluzione dei problemi è molto più efficace un modello didattico relazionalecooperativo, qual è quello che si realizza con la simulazione.
La stessa partecipazione a fiere e a gemellaggi, al di là dell’aspetto ludico colto dai ragazzi, ha
rappresentato un’importante occasione di apprendimento, visto che i ragazzi in tali occasioni imparano a
progettare, ad organizzare e ad affrontare gli imprevisti che di volta in volta si presentano.
Concludendo, devo affermare che naturalmente le opportunità offerte dal progetto sono colte in
modo differente da ciascuno dei ragazzi in relazione al proprio modo di essere, alle proprie competenze di
partenza e al momento in cui incominciano a credere nel progetto, ma l’esperienza mi ha insegnato che
‐ 21 ‐ ciascuno di loro, pur con il proprio apporto differenziato, contribuisce al successo dell’esperienza soprattutto
in virtù della forza che solo un gruppo affiatato è capace di dare ad ogni singolo individuo.
Ora cedo la parola a due alunni che vi parleranno brevemente della loro esperienza ed infine voglio
farvi vedere l’ultimo minuto del filmato realizzato qualche anno fa per testimoniare una delle mie esperienze
ed esattamente quella relativa ala simulazione di un’azienda operante nel settore olivicolo
Lorella Lionetti
Testimonianza studentessa Marina Fanelli
Mi ricordo come se fosse ieri quando, lo scorso anno, la prof.ssa Lionetti ci propose di partecipare a
un progetto di simulazione d'impresa. Colta di sorpresa la mia risposta fu di impulso positiva, ma,
riflettendoci con calma, mi resi conto che mi si prospettavano d'avanti interi pomeriggi impegnati a scuola,
sottraendo ore allo studio ed alle altre attività che impegnavano le mie giornate. Alla fine, la curiosità di
"giocare" ad essere un'imprenditrice mi spinse a confermare quel si quasi strappato.
Naturalmente nel corso di questi due anni scolastici non è stato tutto facile e divertente come quel
gioco che immaginavo, però, le varie lezioni ed incontri con gli esperti mi hanno fatto avvicinare
sensibilmente al mondo delle imprese, che prima era fatto solo di teoria ed era quasi del tutto sconosciuto,
mentre ora mi risulta essere molto più comprensibile e affascinante.
Abbiamo anche avuto la fortuna di essere affiancati da un’azienda tutor il cui socio di maggioranza è
l’incarnazione dello spirito imprenditoriale: un ragazzo, oggi poco più che trentenne, che in pochi anni (meno
dieci) e con un esiguo capitale iniziale è riuscito a creare un’azienda affermata che oggi può vantare
credibilità e vantaggi competitivi di tutto rispetto. Sicuramente, può rappresentare per noi un esempio da
emulare!
La nostra esperienza non è ancora finita, diciamo che siamo a metà del nostro percorso, e forse ora
sta arrivando la parte più delicata e pratica del progetto, ma sono sicura che riusciremo ad affrontare
tranquillamente le difficoltà che incontreremo, in quanto questa è diventata una vera sfida con noi stessi.
Testimonianza studente Pietro Curiello
Chi come noi frequenta una scuola tecnica e professionalizzante, in teoria, dovrebbe acquisire una
preparazione valida per entrare facilmente nel mondo del lavoro, ma purtroppo, spesso, mondo del lavoro e
mondo della scuola rimangono ancora molto distanti tra loro.
Questo è un problema che si accentua e si fa sentire ancora di più quando si decide di intraprendere
un’attività imprenditoriale. L’avvio di una nuova azienda è un momento delicato in cui tutte le conoscenze
assimilate a scuola, in materia di diritto, economia, gestione aziendale e non solo, dovrebbero essere
applicate alla vita reale, ma tutte quelle pagine studiate e quegli esercizi svolti sembrano meteore che
vagano nell’universo indecifrabile del mondo del lavoro e la strada giusta sembra difficile da trovare.
Qui entra in gioco quello che la scuola offre in più attraverso corsi come quello qui esposto, un
progetto che permette a noi studenti di scontrarci con tutte le problematiche legate all’avvio e alla gestione di
un’azienda, con la guida di professori e di tutor.
In sintesi, la scuola ci sta mettendo in condizione di vivere una vera esperienza di gestione
aziendale utilissima per avere una strada già tracciata se vorremmo realmente diventare imprenditori.
L’azienda che stiamo simulando è un’agenzia di comunicazione; abbiamo conosciuto un
responsabile della nostra azienda tutor che nelle varie lezioni ci ha fatto conoscere questo mondo, dagli
obiettivi che devono essere raggiunti all’effettivo funzionamento pratico di un’agenzia di comunicazione.
‐ 22 ‐ Abbiamo scoperto quanto complicato sia operare in tale settore in continua evoluzione, quanto
difficili e anche inaspettate siano le varie attività da porre in essere e di quanti profili professionali differenti
siano richiesti.
Abbiamo scoperto che programmare e individuare strategie commerciali non è assolutamente facile
ma alla fine siamo riusciti a redigere il nostro business plan.
Ora stiamo imparando a gestire la piattaforma IFS, adottando sempre una metodologia di lavoro
che riproduce perfettamente la realtà.
Io sono l’amministratore e mi preparo a svolgere con serietà questo ruolo così importante mentre
cresce in me sempre più la voglia di affrontare le sfide che continueremo ad incontrare nel corso del
progetto, proprio come in un gioco che ti appassiona e che, allo stesso tempo, ti fa fare esperienza.
TESTO DEL FILMATO realizzato
Sono passati due anni dall’inizio di quest’avventura; da insicuri e incerti quali eravamo siamo
cresciuti. Poco a poco questa esperienza ci ha coinvolti tutti creando tra noi comunicazione, suscitando
entusiasmo, aprendoci attraverso la scuola al mondo del lavoro nella sua specifica realtà del nostro territorio
Abbiamo veramente imparato lavorando, ci siamo sentiti protagonisti e piccoli imprenditori grazie
alle nostre docenti che, con la loro azione di sostegno e di indirizzo, ci hanno aiutato a concretizzare nel
migliore dei modi le idee che nascevano.
Alla fine di questa esperienza ci sentiamo di dire che vale la pena “viverla” questa scuola, buttarsi
nelle esperienze che ci offre, perché dal nostro entusiasmo e da quello dei nostri docenti trae motivo di
rinnovarsi.
“La validità di un’organizzazione sta nell’indurre i normali esseri umani a far
meglio di quanto sembrino capaci, a far emergere nei propri componenti tutta
la forza di ciascuno per aiutare gli altri a svolgere il loro compito.
Lo scopo di un’organizzazione è di permettere a uomini comuni di fare cose
non comuni” (Peter F. Druker)
Esperienza IFS dell’ITC GIANNONE - Foggia
Testimonianza studentessa Carmen Scopece
Dobbiamo confessare che a convincerci ad aderire al progetto IFS, all’inizio, è stata anche la
prospettiva della partecipazione alla Fiera delle Imprese Formative Simulate.
La parola fiera richiama alla mente il chiasso, il movimento, l’incontro, tutte cose che piacciono a noi
giovani, che poi, in questo caso, non ne sarebbero stati i passivi visitatori, ma i protagonisti.
Poi, quando è venuto il momento di scegliere a quale fiera partecipare, ci è venuto naturale, dati i
rapporti commerciali con le IFS austriache, prediligere la Fiera IFS di Salisburgo, dove convenivano IFS di
tutta Europa.
Produrre e vendere: è questa l’essenza di un’azienda. Ma per vendere bisogna farsi conoscere e
riconoscere. E le fiere sono appunto le vetrine in cui mettersi in mostra.
È stato faticoso, ma entusiasmante. Abbiamo ideato con cura il nostro stand, creato una divisa che
ci distinguesse, dei biglietti da visita da distribuire e dei pieghevoli che illustrassero i nostri prodotti.
Naturalmente, poiché ci rivolgevamo a un pubblico internazionale, tutto doveva essere espresso in inglese.
Che fatica, ma che soddisfazione!
‐ 23 ‐ La fiera è stata un’esperienza veramente coinvolgente: quattro padiglioni pieni di stand di IFS di
moltissimi paesi, dalla Russia agli USA: tutti gli stand erano molto belli, anche se il nostro era il più bello!
Alcune IFS avevano colto l’occasione
per offrire degustazioni di prodotti tipici del loro
paese: buona idea e bella propaganda!
Giorgio Campagna e studenti dell’ITC Giannone - Foggia
Ma soprattutto abbiamo capito come
funziona una fiera, perché anche in questo caso
era sì una fiera di imprese simulate, ma
sembrava una fiera vera: venivi accolto come un
vero cliente, ti facevano delle proposte
commerciali e, se l’affare si concludeva,
rilasciavano regolare fattura. E tutte queste fasi
si
svolgevano
in
inglese!
In conclusione: abbiamo lavorato, abbiamo
imparato, tanto e per esperienza diretta, e ci
siamo pure divertiti, molto. Non male !!
Testimonianza studente Vincenzo Sarnataro
Abbiamo partecipato alla realizzazione del progetto IFS volontariamente e su proposta della nostra
scuola. Quando fu chiesta la nostra adesione, abbiamo avuto qualche esitazione prima di accettare perché
pensavamo alle ore di impegno che si sarebbero aggiunte a quelle già richieste dalla normale attività
scolastica. Né, d’altra parte, riuscivamo a renderci pienamente conto dei benefici che ne avrebbe tratto la
nostra formazione professionale. Sono stati i compagni che già avevano fatto simile esperienza a
incoraggiarci.
Ci siamo messi al lavoro: abbiamo pensato un nome, creato un logo per la nostra azienda, ne
abbiamo scritto lo statuto, rendendoci conto per la prima volta di quanto sia importante fissare regole certe e
chiare. Infine la firma, davanti al notaio, dell’atto costitutivo, e la nostra azienda era nata.
Era sì un’azienda virtuale, ma era stata costituita seguendo tutte le regole e le procedure delle
aziende vere.
Ora bisognava farla funzionare. Abbiamo iniziato ad analizzare la piattaforma IFS, il mercato di tutte
le imprese virtuali, inserito il nostro catalogo dei prodotti e creato il sito web. Finalmente eravamo pronti per
effettuare operazioni commerciali.
Italiano, inglese, diritto, economia aziendale e informatica: tutte queste discipline così lontane e
diverse, si dimostravano utili per il nostro lavoro e per la prima volta ce ne rendevamo conto.
Nel corso del progetto siamo venuti in contatto con alcune IFS austriache: lì l’IFS non è facoltativa
come da noi, ma obbligatoria: è una materia scolastica a tutti gli effetti. Poiché l’IFS sembra un modo
efficace per avvicinare il mondo della scuola e quello del lavoro, forse sarebbe opportuno anche in Italia
estendere a tutti gli studenti questa esperienza.
Abbiamo poi notato che in Austria si usano le lettere commerciali, mente in Italia, grazie alla
piattaforma, si opera online. Non abbiamo capito se sono le IFS italiane troppo all’avanguardia rispetto alle
aziende vere italiane, o le IFS austriache indietro rispetto a quelle vere austriache.
Purtroppo i rapporti commerciali con le IFS austriache non si sono intensificati come entrambi
speravamo, perché, mentre sul nostro conto corrente figuravano addebiti per il pagamento di fatture, sul
conto corrente delle IFS austriache non figurava l’accredito corrispondente. E dei buoni rapporti commerciali
non si intessono con presunti cattivi pagatori!
(n.d.r. - I due sistemi informatici non sono collegati telematicamente)
‐ 24 ‐ Esperienza IFS dell’ITC ROMANAZZI - Bari
Nel l’ITC Romanazzi l’esperienza di simulazione aziendale è iniziata nel 2001 con il progetto IG
Students che permetteva agli studenti del quarto anno di ideare e gestire una propria società. Nel corso degli
anni grazie ai progetti PON e alla realizzazione della rete IFS e della piattaforma IFSnetwork l’esperienza è
continuata con differenti modalità e si è consolidata, diventando da un’esercitazione pratica di alcune
discipline una metodologia didattica innovativa ed efficace . Negli anni passati alla simulazione aziendale
hanno partecipato ragazzi provenienti da classi diverse, ma poiché questo comportava difficoltà di carattere
organizzativo in quanto erano coinvolti più consigli di classe, il gruppo successivamente è stato formato da
ragazzi della stessa classe (gruppo classe) e in particolare anche delle classi di alternanza scuola lavoro.
Renata Falvo e studenti dell’ITC Romanazzi ‐ Bari Le IFS
hanno sempre simulato imprese operanti in settori che più si avvicinano per
caratteristiche al corso di studio degli alunni. Infatti la prima IFS Puglia Business on line è stata
costituita nel 2003 da un gruppo di ragazzi provenienti da classi diverse ma del corso Mercurio.
L’IFS Puglia Business on line ha simulato l’ IBOL, impresa di servizi informatici, e al termine del
percorso è stata ceduta ad altri ragazzi dell’Istituto che hanno continuato a gestirla nelle ore di
laboratorio di Economia Aziendale.
Nei vari percorsi sono state concluse tutte le fasi: sensibilizzazione e analisi del territorio,
costituzione e gestione dell’impresa, verifica dei risultati attesi e pubblicizzazione. L’esperienza
complessiva è stata considerata al termine dell’anno scolastico ai fini dell’attribuzione del credito
scolastico e del voto di condotta.
Attualmente abbiamo tre IFS attive:
 L’IFS Mycom, agenzia di comunicazione, che ha come impresa tutor la TOM, agenzia di
comunicazione innovativa,conosciuta
sul territorio e
specializzata in marketing non
convenzionale. L’ifs è stata gestita dai ragazzi della classe 5^D Marketing e comunicazione ed è
nella fase finale del percorso .
 L’IFS Good Life,agenzia di viaggi che ha come azienda tutor la cooperativa “Esplorando” che in
particolare promuove in Puglia il turismo sostenibile e sociale .L’ifs è stata gestita dai ragazzi
della classe 5^B Erica ed è anche questa, come la precedente, nella fase finale del percorso.
 L’IFS Formatec gestita dai ragazzi della classe 4^D marketing e comunicazione nella fase della
costituzione e di gestione dell’ impresa .L’impresa tutor è la “Formatec” che è un’impresa che
opera nel settore della formazione professionale e della consulenza informatica.
Inoltre la classe 3^D (Marketing e Comunicazione) ha iniziato un nuovo percorso che è
nella fase di sensibilizzazione e di analisi del territorio.
La scelta dell’ azienda tutor e quindi dell’impresa da simulare non è stata sempre facile in
quanto limitata dalla disponibilità delle imprese operanti sul territorio ed è stata determinata tenendo
conto delle caratteristiche del tessuto socio economico del mercato territoriale, della
‐ 25 ‐ caratterizzazione del corso di studi del gruppo classe e dei proficui rapporti che il nostro Istituto è
riuscito a instaurare con enti del territorio.
I rapporti con le aziende tutor sono stati sempre produttivi. Infatti hanno co-progettato il
percorso e fornito testimonianze dirette del personale, informazioni e documentazioni relative sia alla
struttura organizzativa, sia alle operazioni tipiche aziendali. A molti ragazzi è stata data la possibilità
di svolgere anche lo stage presso l’azienda.
I tutor aziendali hanno assunto anche il ruolo di esperti e svolto attività di laboratorio a
scuola cercando di fare acquisire ai ragazzi competenze professionali spendibili nel mondo del
lavoro. Gli studenti sono stati divisi in gruppo in base alle proprie caratteristiche e sono stati
assegnati ruoli e funzioni nel rispetto dell’organigramma aziendale dell’impresa simulata .Per
esempio gli studenti dell’IFS Mycom con l’esperto dell’azienda tutor “TOM” hanno fatto un’attenta
analisi dei messaggi pubblicitari e del valore della marca (funzioni, benefici, potenzialità), creando il
brand e il logo dell’ifs .Ai ragazzi, divisi in gruppi, sono stati assegnati i principali reparti di
un’agenzia di comunicazione: reparto creativo, reparto account, reparto pubbliche relazioni, reparto
amministrativo.
Tutti hanno vissuto le funzioni proprie di un’impresa del proprio contesto locale abituandosi
ad affrontare un compito reale.
Esperienza fortemente formativa è stato lo stage che i ragazzi hanno fatto, quasi sempre, a
conclusione dell’anno scolastico. Gli studenti sono stati collocati per la maggior parte presso le
imprese tutor,dove non è stato possibile presso imprese dello stesso settore o enti come la Camera
di Commercio,l’INPS e l’INPDAP . L’esperienza dello stage è stata agevole in quanto abituati già ad
apprendere in un contesto operativo ed organizzativo simile a quello di lavoro. Durante lo stage
sono stati assegnati compiti,rispettati orari e condivisi per quanto possibile gli aspetti organizzativi
in modo da avere una visione anche globale delle funzioni aziendali e delle relative relazioni.
Altre esperienze molto formative e utili per la verifica dei risultati attesi sono stati i
gemellaggi con IFS di altre scuole e in modo particolare la partecipazione a fiere nazionali di IFS e
ad eventi locali e nazionali.
I ragazzi hanno allestito stand, promosso i propri sevizi, la propria scuola e il proprio
territorio e nelle fiere delle IFS realizzato “scambi commerciali”.Tutto ciò ha permesso loro di
mettersi alla prova e a noi insegnanti di verificare le competenze e le abilità acquisite nel percorso
di simulazione .
E’ stato possibile verificare la loro capacità di comunicare, di relazionare e di instaurare
rapporti di scambio e non ultimo l’acquisizione della cultura di impresa.
Nella fiera nazionale delle IFS che si è tenuta nel maggio del 2009 sulla nave da crociera
Grimaldi nel tratto Civitavecchia–Barcellona ai ragazzi delle nostre IFS è stato dato un premio
speciale per il migliore stand e la qualità della comunicazione .
La conferma delle competenze tecniche acquisite è stata attuata attraverso la partecipazioni
a concorsi come Patti Chiari “Sviluppa la tua idea” dove è stata presentata la propria idea di impresa
e il Business Plan ossia lo studio di fattibilità. La validità e l’attinenza del documento prodotto è
stata attestata da una commissione formata da imprenditori e responsabili del settore bancario dei
finanziamenti . Tale commissione ha espresso parere favorevole.
La simulazione aziendale seppure con i suoi punti di debolezza come la difficoltà
nell’organizzazione e nel coinvolgimento dell’intero consiglio di classe non è soltanto un
orientamento verso il mondo del lavoro, ma un’operazione culturale. E’ un percorso formativo lungo
ma diversificato che consente l’integrazione del sistema scolastico con le realtà economiche e
sociali del territorio e la promozione della cultura d’impresa e che soprattutto permette ai ragazzi di
crescere umanamente, di scoprire i propri interessi e di acquisire abilità e competenze come la
capacità di team working, di problem solving e capacità relazionali.
Renata R. Falvo
‐ 26 ‐ Interviste strutturate
Ai partecipanti italiani è stato proposto un questionario-intervista, strutturato in due sezioni, con una
prima parte (a risposta strutturata) dedicata all’inserimento lavorativo dei giovani ed una seconda (a risposta
aperta) alla valutazione del ruolo dei percorsi di Alternanza e/o Simulazione d’Impresa nella formazione.
Questi sinteticamente i risultati qualitativi delle interviste.
Ricerca del lavoro
Sia studenti che docenti attribuiscono molta importanza agli strumenti WEB e all’orientamento
scolastico.
Risultano più variegate le opinioni sull’importanza delle conoscenze personali e aziendali, sul ruolo
delle agenzie private e sui centri per l’impiego.
Condizioni per trovar lavoro
Sia studenti che docenti differenziano le proprie opinioni (con valutazioni distribuite su tutta la scala)
in merito alla disponibilità ad accettare lavori precari, poco attinenti agli studi e alle aspettative
personali.
Entrambi attribuiscono invece molta importanza alla votazione scolastica, alla preparazione, alla
disponibilità a viaggiare, a cambiare sede di lavoro e a continuare a studiare.
Aspetti del lavoro
Viene attribuita notevole importanza agli aspetti retributivi, alla carriera, all’interesse per le mansioni,
alla sicurezza, ai rapporti con i superiori. Meno definita l’importanza attribuita agli aspetti sociali
dell’azienda, alle relazioni con i colleghi, alla possibilità di conoscere gente e posti nuovi.
Ambiti personali
Viene attribuita maggiore importanza al lavoro, al tempo libero, allo studio personale, alle relazioni
affettive e familiari. Più sfumata la valutazione, in particolar da parte degli studenti, degli aspetti
sociali, politici, religiosi e artistico-culturali.
Conference system per i partecipanti europei alla Study Visit
‐ 27 ‐ DOMANDE
Quali aspetti della Simulazione d’Impresa e/o dell’Alternanza Scuola Lavoro sono utuili per un
miglior orientamento al lavoro ?
Lavoro in gruppo
Protagonismo degli studenti, apprendimento attivo
Affrontare e risolvere problemi concreti, problem solving
Role play
Business idea
Cultura e decisioni manageriali
Applicazione delle conoscenze scolastiche alla realtà pratica
Conoscenza della realtà del mondo del lavoro diversa rispetto a quella scolastica
L’orientamento favorisce la trasformazione di conoscenze in competenze
Conoscenza e raccordo con il territorio
Relazioni con le imprese e il personale dipendente
Metodologia trasversale
Nell’alternanza ruolo fondamentale di affiancamento del tutor
IFS orienta al mondo aziendale l’Alternanza fa toccare concretamente il mondo lavorativo
Quali sono le principali differenze fra simulazione d’impresa e scuola-lavoro ai fini di un miglior
orientamento al lavoro ?
I benefici analoghi delle due esperienze sono analoghi
Rispettivamente orientano al lavoro e alla cultura dì impresa
Entrame favoriscono l’integrazione fra teoria e pratica
Relazione diretta con il personale dell’azienda nello scuola-lavoro
Maggiore praticità delle esperienze di alternanza
La simulazione è formativa in tutti i campi aziendali
Quali i punti positivi della Simulazione d’Impresa e/o dell’Alternanza Scuola Lavoro sono da
confermare e intensificare ?
Start up, rapporti con altre IFS, transazioni in rete anche internazionali, scambi in rete (IFS)
Stage come canale di credito
Apprendere “giocando”
Metodologia didattica innovativa
Collaborazione con le imprese nell’individuare i profili formativi e le figure professionali
Prolungare l’esperienza di scuola-lavoro ad un mese
Lavoro di gruppo e organizzazione del lavoro
Responsabilità nel lavoro in team e mansioni degli studenti
La simulazione fa meglio comprendere alcune discipline
Quali i punti critici della Simulazione d’Impresa e/o dell’Alternanza Scuola Lavoro sono da
migliorare ?
Rapporti con Impresa tutor e reperimento partner
Selezione e coinvolgimento delle aziende nel processo di formazione
Disponibilità delle imprese
La centralità del futuro dello studente
Allestire e utilizzare il laboratorio di simulazione
Attivare attività curricolari congruenti con l’IFS e l’Alternanza
Funzionamento CdC e collaborazione docenti
‐ 28 ‐ Breve durata dello stage e svolgimento prematuro al terzo anno scolastico
A volte i tutor (scolastici e aziendali) non seguono gli studenti adeguatamente
Concentrare le ore e gli incontri dedicati
Quali attività dovrebbero essere intensificate nell’Alternanza Scuola Lavoro e nella Simulazione
d’Impresa ?
Corrispondenza commerciale e inglese commerciale
Marketing
Miglioramento motivazionale
Durata dello stage formativo
Incontri fra varie aziende e IFS per lo scambio di esperienze tra studenti
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la scuola per migliorare contatti e relazioni con il mondo del lavoro e
con l’Universita’ ?
Più stage ed esperienze aziendali
Accordi e convenzioni operative, progetti “istituzionalizzati”
Sensibilizzazione delle aziende ad ospitare stage
Reti operative con l’Università
Formazione continua dei docenti, scambi ed eventi
Organizzare eventi, promuovere formazione dei docenti
Orientamento universitario efficace e meeting dedicati
Sviluppare le attitudini dei ragazzi
Opportunità di placement estivo
Più ore curricolari, non extracurricolari
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la scuola per migliorare la formazione degli studenti ?
Centralità dello studente
Competenze chiare ed essenziali
Alternanza sistematica e non sporadica
Meno teoria, scambi tra scuole, apertura alla realtà esterna
Accompagnare i ragazzi nell’inserimento nel mondo del lavoro
Più progetti pratici del tipo IFS
Attività scolastiche ed extra-scuola concrete
Ridimensionamento delle classi / gruppi di lavoro
Gruppi di lavoro differenziati per livelli/competenze
Forse la scuola non può fare molto di più
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la scuola per valorizzare le esperienze pratiche, oltre a quelle teoriche e
di laboratorio ?
Potenziare stage e tirocini
Business game
Competizioni fra studenti sulle competenze
Valorizzare le capacità degli studenti
Spazi web interattivi di facile accesso
Messa a sistema delle pratiche innovative
Promozione della cultura imprenditoriale
Relazioni e feedback
Estendere questo tipo di progetti a tutte le classi
‐ 29 ‐ QUESTIONARIO-INTERVISTA
Studente 
Docente/DS 
Facoltativo: Nome Cognome___________________________ Istituto _________________________
Email ___________________________________________________ (per ricevere il report)
QUALE IMPORTANZA ATTRIBUISCI AI SEGUENTI METODI PER CERCARE LAVORO?
1 = per nulla - 2 = poco - 3 = abbastanza - 4 = molto - 5 = assolutamente
Importanza
1
2
3
4
internet in generale, motori di ricerca
siti web specializzati per la ricerca di lavoro, riviste, quotidiani
sito web delle aziende
orientamento scolastico
conoscenze di dipendenti dell’azienda
segnalazioni di persone influenti
agenzie private di selezione del personale
centri per l’impiego
5
QUALE IMPORTANZA ATTRIBUISCI ALLE SEGUENTI CONDIZIONI PER TROVARE OGGI UN LAVORO?
1 = nulla o minima - 2 = serve poco - 3 = serve abbastanza - 4 = serve molto - 5 = massima
Percezione
1
2
3
4
5
accettare lavori temporanei o precari
accettare lavori poco attinenti agli studi fatti
accettare una retribuzione inferiore alle aspettative
avere una votazione scolastica molto alta
essere molto preparati
essere disposti a viaggiare per lavoro
essere disposti a trasferirsi in sedi diverse dalla propria residenza
essere disposti a continuare a studiare
QUALE IMPORTANZA ATTRIBUISCI AI SEGUENTI ASPETTI IN UN LAVORO?
1 = nulla o minima - 2 = poca - 3 = abbastanza - 4 = molta - 5 = massima
Importanza
1
2
3
4
una buona retribuzione
l’interesse per le mansioni del lavoro
la sicurezza del posto di lavoro
la possibilità di fare carriera
la possibilità di essere a contatto con la gente e di vedere posti nuovi
l’utilità per gli altri e per la società
i buoni rapporti con i colleghi
i buoni rapporti con i superiori
‐ 30 ‐ 5
QUALE SETTORE/I RITIENI CHE OFFRA MAGGIORI OPPORTUNITA’ PER CERCARE LAVORO?
(massimo 2)
1)
2)
QUANTA IMPORTANZA ATTRIBUISCI OGGI AI SEGUENTI AMBITI DELLA VITA ?
1 = nulla o minima ‐ 2 = poca ‐ 3 = abbastanza ‐ 4 = molta ‐ 5 = massima 1
Importanza
2
3
4
5
tempo libero (sport, hobby, viaggi, cura di sé)
studio, aggiornamento
attività artistico-culturali
lavoro
impegno politico
impegno sociale
impegno religioso
relazioni affettive e familiari
DOMANDE 
QUALI ASPETTI DELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA SONO UTILI PER UN MIGLIOR
ORIENTAMENTO AL LAVORO ?

QUALI ASPETTI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SONO UTILI PER UN MIGLIOR
ORIENTAMENTO AL LAVORO ?

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE FRA SIMULAZIONE D’IMPRESA E SCUOLALAVORO AI FINI DI UN MIGLIOR ORIENTAMENTO AL LAVORO ?

QUALI I PUNTI POSITIVI DELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA DA CONFERMARE E
INTENSIFICARE ?

QUALI I PUNTI POSITIVI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DA CONFERMARE E
INTENSIFICARE ?

QUALI I PUNTI CRITICI DELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA DA MIGLIORARE ?

QUALI I PUNTI CRITICI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DA MIGLIORARE ?

QUALI ATTIVITÀ DOVRBBERO ESSERE INTENSIFICATE NELL’ALTERNANZA SCUOLA
LAVORO E NELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA ?

COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER MIGLIORARE CONTATTI E
RELAZIONI CON IL MONDO DEL LAVORO ?

COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER MIGLIORARE LE RELAZIONI CON
L’UNIVERSITA’ ?

COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER MIGLIORARE LA FORMAZIONE
DEGLI STUDENTI ?

COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER VALORIZZARE LE ESPERIENZE
PRATICHE, OLTRE A QUELLE TEROICHE E DI LABORATORIO ?
‐ 31 ‐ CREDITS
Riferimenti istituzionali
USR per la Puglia
Lucrezia Stellacci - Direttore Generale USR Puglia
Ruggiero Francavilla - Dirigente Ufficio III - Sistema formativo integrato
Vincenzo Melilli - Dirigente USR Puglia
Cecilia Pirolo - Dirigente ITC Romanazzi
Annunziata Lattanzio - Vicario ITC Romanazzi
Team Dilos Center – Simucenter Regionale Puglia
Anna Papapicco, Settimio A. Romei - Organizzazione Study Visit 2010
Francesco F. Maiorano, Giuseppe V. Clarizio, Germana Berardi, Antonella Acquaviva - Simucenter Puglia
Team studenti - Stage accoglienza, traduzione simultanea
Roxher Asllanaj, Bianca Cianfano, Antonio Carlucci, Manuel Fanuli, M. Maddalena Fariello, Dario Fortuna,
Eleonora Forziati, Raffaele Garofalo, Vanessa Gorga, Felicia Romito
Supporto amministrativo e tecnico
Maria Introna - Direttore Servizi G.A.
Rosa Cristallo, Gina Evangelista, Mariella Madio, Francesco Loizzo - Personale ATA.
Istituti partecipanti al meeting regionale
Istituto
Sede
Dirigente
Relatori/Tutor studenti
I.T.C. D. Romanazzi
Bari
Cecilia Pirolo
Anna Papapicco, Renata Falvo
I.T.C. A. Moro
Trani
Angela Adduci
Angela Adduci, Victor E. Motti
Maria Palomba Alfonso
Giorgio Campagna
Giuliana Colucci
Anna Grillo, Pasquale Cariello
Carla D'Urso
Loretta Lionetti
Antonio Aulenta
Lorella Armienti, Gennaro Bellino
I.T.C. P. Giannone
Foggia
I.T.C. Dante Alighieri
Cerignola
I.T.C. M. Cassandro
Barletta
I.T.C. Giulio Cesare
Bari
UNISCO
Bari
Massimo Avantaggiato
Studenti partecipanti al meeting regionale
Nicola Albanese, Vincenzo Belardi, Leonardo Cassano, Fabio Casucci, Dario Catacchio, Pietro Curiello, Luigi De
Giglio, Marina Fanelli, Immacolata Del Vecchio, Francesca Matteucci, Vincenzo Sarnataro, Carmen Scopece, Alfredo
Varese, Nadia A. Virgilio.
‐ 32 ‐ Le presentazioni dei docenti, degli studenti e degli esperti Studenti e docenti dell’ITC G. Cesare - Bari
Associazione UNISCO - Bari
Studenti e docenti dell’ITC D. Alighieri ‐ Cerignola
- 33 -
Vincenzo Melilli - USR Puglia
17/03/2010
RIFERIMENTI NORMATIVI
Alternanza scuola - lavoro
in Italia
WORK RELATED LEARNING
EXPERIENCES
in ITALY
FINALITÀ DELL’ALTERNANZA
SCUOLA - LAVORO
Consentire a tutti gli studenti di svolgere
l’intera formazione, dai 15 ai 18 anni,
mediante ll’alternanza
alternanza di periodi di studio e di
lavoro, sulla base di convenzioni con
imprese, Camere di commercio / industria /
artigianato, enti pubblici e privati (inclusi
quelli del terzo settore) disponibili ad
accogliere gli studenti per periodi di tirocinio.
COSA È L’ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
9 è un percorso formativo finalizzato all’acquisizione di
competenze spendibili nel mercato del lavoro
9 è una metodologia didattica innovativa, che cerca di superare la
tradizionale separatezza tra momento formativo e applicativo,
secondo la logica dell’imparare facendo (learning by doing)
9 è una metodologia didattica che valorizza ll’aspetto
aspetto formativo
dell’esperienza pratica, ponendo l’accento sulle skills (abilità)
piuttosto che sugli aspetti di professionalità
9 è un percorso formativo con funzione di orientamento, che
cerca di trasmettere ai giovani il valore del lavoro, quale insostituibile
elemento di libertà e di riscatto sociale e morale dell’individuo
9 è un percorso formativo che cerca di trasformare le conoscenze
in competenze, mediante un sapiente dosaggio di sapere, saper fare
e saper essere
- Legge 28 marzo 2003, n.53 (art. 4)
2005 n.77
n 77
- Decreto legislativo 15 aprile 2005,
- Accordo - quadro regionale 9 luglio 2003
(Regione Puglia, USR Puglia, Confindustria,
Unioncamere, Spegea)
COSA NON È
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
9 non è uno stage, cioè una verifica sul campo di quanto si è
imparato a scuola, bensì il tentativo di superare la separatezza
(anche temporale) tra momento formativo e momento applicativo.
Nell’alternanza, infatti, l’applicazione lavorativa è sostitutiva (non
gg
) del tradizionale curricolo scolastico
solo aggiuntiva)
9 non è un percorso di apprendistato, in quanto gli allievi in
alternanza conservano lo status di studenti (infatti, l’alternanza si
svolge sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa)
9 non è un terzo canale formativo, in aggiunta a quello dei licei e
dell’istruzione e formazione professionale
9 non è una modalità formativa residuale, rivolta ai soggetti più
deboli sul piano della scolarizzazione
RACCORDO SCUOLA - LAVORO
I vantaggi per le istituzioni:
a) superare l’autoreferenzialità del sistema scolastico
b) valorizzare le competenze non solo formali, ma
anche non formali ed informali, coniugando sapere,
saper fare e saper essere
c) favorire l’orientamento e l’inserimento professionale
d) contribuire alla crescita, economica e morale, del
Paese
e) favorire l’aggiornamento continuo dei docenti
f) migliorare i contenuti della didattica, l’assetto
organizzativo della scuola e la dotazione infrastrutturale
Vincenzo Melilli - USR Puglia
17/03/2010
RACCORDO SCUOLA - LAVORO
I vantaggi per le imprese:
I vantaggi per i giovani e le famiglie:
a)
diffondere
il
valore
della
cultura
imprenditoriale
b) diventare
di
t
un soggetto
tt attivo
tti
d l processo
del
formativo
c) avere l’opportunità di conoscenza e di
incontro per eventuali inserimenti nel contesto
aziendale
d) trasformare il sapere in fattore di produzione
L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
IN PUGLIA
Percorsi assistiti finanziati dall’USR Puglia
- a.s. 2003/04
- a.s. 2004/05
- a.s. 2005/06
- a.s. 2006/07
- a.s. 2007/08
- a.s. 2008/09
- a.s. 2009/10
n. 17
n. 20
n. 41
n. 76
n. 84
n. 90
n. 56
a) compiuta realizzazione del progetto di vita
dell’individuo
b) valorizzazione delle capacità e delle potenzialità non
adeguatamente valutate nel percorso scolastico
c) acquisire nuovi apprendimenti
d) verifica delle attitudini e delle scelte formative e
professionali
e) opportunità diretta per sbocchi occupazionali
L’ALTERNANZA
SCUOLA - LAVORO IN PUGLIA
NELL’A.S. 2008/2009
n. percorsi finanziati
n. istituti coinvolti
90
87
Tipologia degli istituti:
- istituti professionali 43
- istituti tecnici
37
- licei
5
- istituti d’arte
2
PERCORSI DI
ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
IN PUGLIA NELL’A.S. 2008/2009
Settori produttivi
- turistico/alberghiero
- servizi sociali
- economico/aziendale
- ICT
- meccanica/meccatronica
- elettronica/telecomunicazioni
- agro-alimentare
- beni culturali/comunicazione
- grafico pubblicitario
2
- logistica dei trasporti
- altri settori
RACCORDO SCUOLA - LAVORO
20
15
14
9
8
6
5
3
2
6
Francesco F. Maiorano - Simucenter
Puglia
17/03/2010
La rete italiana delle Imprese Formative
L'Impresa Formativa come esperienza di lavoro
Puglia: esperienze di simulazione di impresa e alternanza Interazioni del Dilos Center Imprese
Formative
Simulate
Alternanza
Scuola-Lavoro
STAGE
2008
50
83
39
2009
71
87
110
2010
73
56
96
Portale web http://alternanzasl.diloscenter.it
Il Simucenter: struttura organizzativa
Vito Clarizio - Simucenter Puglia
Il Portale WEB WWW.IFSNETWORK.IT
17/03/2010
INTERFACCIA LATO SCUOLA
→ → →
INTERFACCIA LATO DOCENTE
→ → →
→ → →
INTERFACCIA LATO STUDENTE
→ → →
Loretta Lionetti - ITC Cassandro Barletta
17/03/2010
Obiettivo primario dell’IFS
Sviluppare nei ragazzi “competenze di imprenditorialità” (competenza chiave per P f
Prof.ssa Loretta Lionetti
L
Li
i
Istituto Tecnico Commerciale “M. Cassandro” – Barletta
IFS - ESPERIENZE E RIFLESSIONI
l’apprendimento permanente secondo le indicazioni dell'Unione Europea)
Esperienze dirette
Elementi chiave di successo
ƒ Esperienza decennale di IFS con ƒ Legarsi al territorio nella scelta del imprese operanti nei settori:
à vitivinicolo
à olivicolo
settore
ƒ Scegliere con attenzione l
Scegliere con attenzione l’azienda
azienda tutor
tutor
ƒ Mantenere alta la motivazione degli allievi
à comunicazione e pubblicità
Legarsi al territorio
L’esperienza pregressa
ƒ Implica un’analisi sui bisogni del territorio:
SIMULAZIONE DI IMPRESE OPERANTI NEL SETTORE AGROALIMENTARE
…..perché ……
ƒIl territorio dove opero ha un’antica Il territorio dove opero ha un’antica
tradizione agro‐alimentare
ƒIl settore agroalimentare, oltre ad essere ricco di cultura e tradizione , presenta una forte esigenza di innovazione
à Quali sono i settori trainanti dell’economia locale
à Quali sono i settori più rappresentativi per tradizione e cultura
à Quali sono i settori innovativi che offrono nuove opportunità
Loretta Lionetti - ITC Cassandro Barletta
17/03/2010
L’esperienza corrente
L’azienda tutor
ƒ Il comparto manifatturiero, presenza storica nel nostro territorio, sta puntando alla creazione di marchi (Brand) capaci di affermarsi sul mercato
affermarsi sul mercato
ƒ Questa situazione crea opportunità per le aziende del settore della comunicazione e pubblicità
ƒ E’ fortemente affascinante e stimolante per i nostri ragazzi
Svolge un ruolo chiave per il successo dell’iniziativa. ƒDeve essere di dimensioni adeguate, il che può essere un forte vincolo per le nostre realtà territoriali fatte essenzialmente da micro e piccole imprese ƒDeve essere aperta alla scuola e, perciò, molto D
t ll
l
iò
lt
disponibile per:
à Far conoscere agli alunni la struttura organizzativa ed i processi gestionali soprattutto in area commerciale e amministrativa
à Far svolgere agli alunni 30 ore di stage, con il conseguente impegno del proprio personale
Obiettivi formativi
Tipica situazione di partenza
ƒ Sviluppo competenze di ƒ Disabitudine a fornire apporto attivo ed imprenditorialità:
à Promuovere lo sviluppo delle attitudini pp
mentali alla soluzione dei problemi
à Stimolare i ragazzi a prendere decisioni e ad agire in autonomia.
a vedere l’insegnante solo come tutor e facilitatore
ƒ Scarsa capacità di comunicazione e integrazione iniziale tra differenti gruppi classe
La motivazione dei ragazzi
Conclusioni
ƒ Un po’ alla volta i ragazzi si calano nel progetto e ne diventano protagonisti:
à prendono iniziative autonomamente
à si affiatano e si crea spirito di gruppo
p
g pp
ƒ Affrontano in prima persona difficoltà, imprevisti e momenti di scoramento
ƒ Toccano con mano i risultati dell’applicazione delle loro conoscenze
ƒ Imparano a relazionarsi con il “mondo esterno” nelle fiere e nei gemellaggi
ƒ Ogni partecipante coglie in modo differente le opportunità offerte in funzione:
à Del proprio modo di essere
Del proprio modo di essere
à Delle proprie conoscenze di base
à Del momento in cui inizia a credere nel progetto
ƒ Ognuno indistintamente contribuisce al successo grazie alla forza che un gruppo affiatato trasmette ai singoli individui
Giorgio Campagna - ITC Giannone
Foggia
IMPRESA SIMULATA
(PROGETTO INTERDISCIPLINARE)
Debolezze
• Ridotta consapevolezza da parte di tutto lo
staff
docenti
del
vantaggio
di
interdisciplinarietà
che
offre
tale
sperimentazione
Difficoltà a creare un punto reale di contatto
tra impresa simulata e percorso scolastico
Difficoltà a rendere curriculare questa
attività perché ancora vissuta tra gli
insegnanti gli studenti, le famiglie e il
mondo
imprenditoriale
come
una
esercitazione e non come una opportunità
Minacce
• Il rischio che non venga assunta
come attività curriculare con
g
dispersione
p
di
consegnuente
valori e impegno da parte sia
degli
studenti
che
degli
insegnanti
17/03/2010
Punti di forza
• laboratorio di valorizzazione e promozione dello
spirito imprenditoriale tra i giovani che mira ad
accrescere la consapevolezza dell'importanza
della creatività e dell'innovazione, valori che
ispirano gli studenti e li incoraggiano a
trasformare le loro idee in progetti concreti.
• Attraverso
Att
il dispositivo
di
iti
d ll "mini-impresa"
della
" i i i
" o
"impresa di studenti", le classi sviluppano su
piccola scala e in ambiente protetto un'attività
economica, fabbricano e vendono prodotti o
servizi reali.
• Intreccio virtuoso tra scuola e mondo esterno
in cui gli allievi si mettono alla prova e trovano
nel percorso scolastico gli strumenti per
sorreggere la propria idea imprenditoriale
Opportunità
• L’impresa Formativa Simulata offre
agli studenti e agli insegnanti la
possibilità
di
misurarsi
con
le
problematiche legate alla costituzione
e poi alla gestione di un’impresa, in
tutto simile a quelle reali.
reali
• Un modo nuovo e stimolante di
approfondire contenuti ed avvicinarsi
al
mondo
del
lavoro
in
modo
interattivo e divertente, attraverso un
pratico ambiente di simulazione che
riduce la distanza tra l'esperienza
teorica e quella pratica.
Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari
Porto di Bari
ITC GIULIO CESARE BARI
Logistica e Trasporti
17/03/2010
E’ un percorso formativo articolato in moduli
co-progettati dalla scuola e dalle imprese
da realizzarsi
a scuola ed in azienda,
al fine di sviluppare competenze individuate in base
agli obiettivi formativi della scuola
Prof.ssa Lorella Armienti
Per trasmettere alle giovani
generazioni il valore del lavoro
Per correggere una visione
della scuola come servente
rispetto al mondo del lavoro
Per correggere una visione
della scuola come isola
volutamente estranea
come elemento di libertà
e di riscatto sociale e
morale dell’individuo
percepire i segnali di
trasformazione nel
nostro sistema
economico-sociale
ai processi di
trasformazione
economica e
produttiva in atto
Non è uno stage (verifica sul
campo di quanto si è imparato
a scuola)
Non è apprendistato
Non è modalità formativa
residuale;
È un tutto di
apprendimento e
verifiche, effettuato in
contesto lavorativo
Gli allievi conservano lo
status di studenti, sotto
la responsabilità
dell’Istituzione scolastica
o formativa
Non è un percorso di
recupero, ma una
metodologia didattica
innovativa, che valorizza
l’aspetto formativo
dell’esperienza pratica
Struttura tempi e destinatari del progetto
I destinatari del percorso sono gli
studenti che, al termine del secondo
anno di scuola superiore, compiuto il
quindicesimo anno di età, scelgono
di frequentare il percorso di
alternanza mostrando propensione
per le metodologie di
“apprendimento attivo”
Percorso formativo di
durata triennale
1° Anno di ASL
(sensibilizzazione e
orientamento)
i t
t )
2° Anno di ASL
(alternanza )
3° Anno ASL
(alternanza)
Destinatari del percorso
Studenti del secondo ciclo
Anno scolastico
II classe
Anno scolastico
III classe
Anno scolastico
IV classe
Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari
17/03/2010
Struttura e tempi del progetto
9 La presenza di azioni di apprendimento in
contesti diversi (scuola – lavoro)
9 Co-progettazione integrata tra le diverse
azioni
9 Co-progettazione
C
tt i
f d t sulla
fondata
ll definizione
d fi i i
delle competenze- obiettivo
delle
•
competenze
•
9 Valutazione
e
certificazione
competenze acquisite
9 Il
riconoscimento
delle
certificate come crediti formativi
Percorso formativo con struttura flessibile
Le attività in Alternanza coprono un monte ore del 15 o 20% del quadro
orario dell’ordinamento per la classe di riferimento
(tale percentuale corrisponde all’ambito di flessibilità della quota oraria
obbligatoria riservata alle Istituzioni scolastiche ai sensi del D.M.
26706/2000 n. 234
26706/2000,
234, applicativo
li ti d
dell’art.
ll’ t 8 d
de3l
3l DPR 275/99)
Struttura e tempi del progetto
Percorso formativo con struttura
flessibile
• Moduli di formazione in aula
autoconsistenti e sequenziali,
autonomamente certificabili con
riconoscimento dei crediti formativi
• Moduli di formazione in azienda
progettati da scuola ed azienda
Percorso di Alternanza Scuola lavoro
Assicurare agli studenti l’acquisizione di:
9 Conoscenze e competenze di base e
t
trasversali
li
9 Competenze tecnico professionali
spendibili nel mercato del lavoro in
generale ed in particolare in quello del
territorio di riferimento.
Percorso di Alternanza Scuola lavoro
Percorso di Alternanza Scuola lavoro
Obiettivi educativi trasversali:
• Sviluppare nei giovani nuove o alternative modalità di
apprendimento flessibili, attraverso il collegamento dei
due mondi formativi pedagogico scolastico ed
esperienziale aziendale, sostenendo un processo di
crescita dell
dell’autostima
autostima e della capacità di auto
progettazione personale
• Avvicinare i giovani al mondo del lavoro attraverso
un’esperienza protetta, ma tarata su ritmi e problematiche
effettive e concrete, promuovendo il senso di
responsabilità e di impegno sociale e lavorativo
• sviluppare e favorire la socializzazione e la comunicazione
interpersonale.
Moduli di formazione in aula hanno durata di
circa100 ore.
Moduli di esperienza pratica in azienda hanno
durata di circa 200 ore.
Obiettivi formativi trasversali:
•
•
•
•
•
•
•
Avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa concepiti come
attori di un unico processo che favorisca la crescita e lo sviluppo
della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei
giovani
Socializzare e sviluppare caratteristiche e dinamiche alla base del
lavoro in azienda ((lavoro di squadra,
q
, relazioni interpersonali,
p
,
rispetto di ruoli e gerarchie, strategie aziendali e valori distintivi
ecc.)
Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria
realizzazione futura come persone e come professionisti e le
competenze acquisite durante la propria vita scolastica.
Favorire e sollecitare la motivazione allo studio
Acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro
Migliorare la comunicazione a tutti i suoi livelli e abituare i giovani
all’ascolto attivo
Sollecitare capacità critica
Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari
17/03/2010
Percorso di Alternanza Scuola lavoro
Percorso di Alternanza Scuola lavoro
Area delle competenze
tecnico-professionali
Le competenze specifiche da sviluppare
durante l’alternanza, affini al percorso di
studi curricolare dell’indirizzo IGEA,
fanno specifico riferimento all’area
specialistica della logistica dei trasporti.
Essere competenti in questa area significa, in
termini di sapere:
¾ conoscere il sistema azienda e le problematiche
organizzative
¾ valorizzare la funzione logistica per migliorare il
servizio al cliente e comprendere la opportunità
di esternalizzare i servizi logistici.
¾ conoscere la rete distributiva e le modalità di
trasporto
¾ conoscere sul territorio le strutture proiettate a
sviluppare la logistica e le norme di settore
¾ comprendere la microlingua settoriale per
l’inglese ed il tedesco.
Percorso di Alternanza Scuola lavoro
Finalità del percorso di Alternanza Scuola lavoro
Sul piano operativo significa:
¾ applicare la contrattualistica di settore
¾ comprendere
p
e
formalizzare
la
documentazione dei contratti e degli
adempimenti doganali;
¾ conoscere e utilizzare l’informatica di base
(ECDL) e i software applicativi per gestire
e controllare le attività di trasporto.
9Far percepire alle imprese l’importanza di
investire nella formazione di risorse umane
- nella scuola
9Generare nei docenti un’attenzione alle
esigenze formative del mondo del lavoro,
curvando le programmazioni per adeguarle
ai percorsi caratterizzanti l’alternanza
9Favorire la cooperazione fra le realtà
istituzionali, formative, e produttive del
territorio, che si occupano a vario titolo di
sviluppo e formazione
9Favorire il potenziamento delle abilità
trasversali (sviluppo della personalità, delle
relazioni sociali, autonomia
e senso di
responsabilità)
9avvicinare il mondo del lavoro al sistema
formativo della scuola;
9assumere informazioni per orientarsi sulla
futura scelta lavorativa;
9individuare
9indi
id are le potenzialità
poten ialità dell’attuale
dell’att ale sistema
scolastico;
9valorizzare le proprie attitudini e capacità.
9presentare ai ragazzi la realtà lavorativa in
tutti i suoi aspetti
9Acquisire competenze spendibili nel mondo del
lavoro
9conoscere gli elementi distintivi delle nuove
generazioni;
9individuare le competenze necessarie per lo
svolgimento del lavoro.
Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari
17/03/2010
La logistica dei trasporti
9L’esperienza in azienda è parte
integrante della formazione e non un
episodio isolato.
9La responsabilità dell’azione formativa è
condivisa e co-gestita dai docenti e dai
tutor aziendali.
Perché è
UN’OPPORTUNITÀ PER LA PUGLIA?
La scuola punta su figure professionali
che: sappiano gestire, monitorare e
progettare i flussi di merci, i servizi e le
comunicazioni che sostengono le attività
produttive
Perché la Puglia ha
una Posizione strategica nel Mediterraneo
quale naturale “Porta d’Oriente” in Europa
Può avere un ruolo futuro nelle direttrici di traffico internazionale
Il "Corridoio 8" fa parte delle reti transeuropee
Traffico
Traffico
Merci
RO-RO
Passeggeri
Traffico
Punti di forza dell’esperienza
Coinvolgimento degli alunni e delle famiglie
Collegamento fra scuola e mondo del lavoro
Maggiore consapevolezza e possibili nuovi strumenti per
attività integrate con il territorio e con la relativa
domanda formativa in relazione all’indirizzo di studio
Diffusione di cultura di impresa
Potenziamento negli alunni delle competenze trasversali
e professionali
Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari
Punti di debolezza dell’esperienza
Difficoltà nel reperimento delle aziende da
coinvolgere
progettuale
g
la p
partecipazione
p
dei
Nel momento p
tutor aziendali è limitata ad alcuni
Parziale
condivisione
del
programma
all’interno del consiglio di classe
Strategie dell’ITC Giulio Cesare
La scuola vuole avvicinare la formazione alle
necessità
del
mondo
imprenditoriale,
rimodulando i percorsi formativi tradizionali
I docenti mostrano in modo crescente la
motivazione a diversificare le metodologie
didattiche, prediligendo le tipologie attive ed
innovative
17/03/2010
Prospettive migliorative auspicabili
Partecipazione di un maggior numero di aziende
essendo cresciuto il fabbisogno formativo degli
alunni per tale tipo di percorso
Partecipazione di un maggior numero di tutor
aziendali nella fase di definizione e/o ridefinizione
progettuale per la condivisione delle competenze –
obiettivo
Partecipazione maggiore degli imprenditori agli
interventi formativi in aula
Condivisione per i tutor scolastici e aziendali degli
obiettivi e delle attività formative da svolgere in
azienda
Condivisione nella valutazione degli alunni
Metodologie alternative
• Learning by doing
• Problem solving
• Cooperative learning
La scuola, come ha fatto sempre, vuole continuare
ed intensificare i rapporti con il territorio ed in
particolare con il mondo produttivo per orientare i
giovani
COMPETENZE CHIAVE
per l’APPRENDIMENTO PERMANENTE
Raccomandazione U.E. 2006
Il quadro del riferimento delinea le seguenti competenze
chiave:
•
comunicazione nella madrelingua;
•
comunicazione nelle lingue straniere;
•
competenza matematica e competenze di base in scienza
e tecnologia;
•
competenza digitale;
•
imparare a imparare;
•
competenze sociali e civiche;
•
spirito di iniziativa e imprenditorialità;
•
consapevolezza ed espressione culturale.
L’ IMPRESA FORMATIVA
SIMULATA COME SPAZIO
PRIVILEGIATO PER PERCORSI
IN ALTERNANZA
z Interazione con il territorio
z Sviluppo di competenze trasversali
z Orientamento alle professioni
Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari
17/03/2010
Interazione con il territorio
Sviluppo di competenze trasversali
z Analisi del territorio (risorse, bisogni,
potenzialità)
z Formulazione della business idea
dell azienda reale di
z Individuazione dell’azienda
riferimento
z Formulazione del business plan
z Implementazione e gestione dell’IFS
z Adempimenti giuridico-economici e fiscali
z Imparare ad imparare
z Relazionarsi e comunicare
z Lavorare in gruppo
z Risolvere problemi
z Trasferire soluzioni
z Ottimizzare
z ……………………………..
Orientamento alle professioni
z Ambienti d’apprendimento “diversi” (non più
l’autoreferenzialità dell’aula ma il “mondo”
reale)
z Strategie formative “diverse”
diverse ( “esemplarità
esemplarità,”
role play, problem solving, cooperative
learning, brain storming)
z Feed-back immediato grazie alla simulazione
in rete ed all’apporto dell’azienda reale
z Learning by doing
Coinvolgimento aree disciplinari
z Area linguistica ( comunicazione funzionale in
lingua italiana e in lingua inglese)
z Area giuridico-economica ( cittadinanza
attiva)
tti )
z Area logico-matematica ( problem solving)
z Area informatica ( creazione e utilizzo
strumenti…)
z ………………………………………
Ricaduta sul curriculum
z Motivazione
z Orientamento
z Autostima
pp di attitudini
z Sviluppo
z Sviluppo di competenze trasversali di base
( relazionarsi, risolvere problemi, lavorare in
gruppo)
z Sviluppo di competenze trasversali avanzate
( trasferire soluzioni, ottimizzare, modellizzare)
Renata Falvo - ITC Romanazzi Bari
17/03/2010
Prime Esperienze
ESPERIENZA IFS SETTORE ICT
ITC ROMANAZZI BARI
…
…
IG Students 2001
IFS Puglia Business on Line 2003
Meeting Regionale 17 marzo 2010
Impresa formativa simulata e Alternanza scuola lavoro
Programma comunitario LLP
IFS attualmente attive
…
…
…
…
IFS Mycom agenzia di comunicazione
IFS Good Life agenzia di viaggi
IFS Formatec impresa consulenza informatica e
formazione professionale
IFS alla prima annualità
Ruolo azienda tutor
…
…
…
…
…
Coprogettazione percorso
Testimonianze
Informazioni
Documentazione
Opportunità di stage
Scelta dell’azienda tutor
…
…
…
Tessuto socio economico del mercato territoriale
Corso di studio del gruppo classe
Rapporti scuola/Enti territoriali
Esperienze formative
…
…
…
…
Gemellaggi
Fiere
Eventi locali e nazionali
Stage
† Presso azienda tutor o imprese dello stesso settore
e Enti territoriali
† Agevole
Renata Falvo - ITC Romanazzi Bari
Eventi e Fiere IFS
…
…
…
…
…
…
Expo Lavoro Bari
Missione Impresa Bari
Job Orienta Verona
Fiera IFS Pescara
Fiera IFS Civitavecchia /Barcellona
Concorso Patti Chiari “Sviluppa la tua idea ”
Punti di criticità
…
…
Difficoltà di organizzazione e coinvolgimento
dell’intero consiglio di classe
Eccessiva concentrazione ore nella seconda annualità
17/03/2010
Fiere IFS
…
…
…
…
Utili per la verifica dei risultati attesi
Allestimento stand
Promozione scuola e territorio
Realizzazione di scambi commerciali
Punti di forza
…
…
…
…
…
Operazione culturale
Percorso diversificato
Integrazione sistema scolastico con realtà
economiche e sociali del territorio
Promozione della cultura d’impresa
Acquisizione di competenze trasversali ( team
working, problem solving, capacità relazionali )
Anna Papapicco - ITC Romanazzi Bari
17/03/2010
Il progetto
IFS - UN APPROCCIO NON TECNICO
- Esistono possibilità di svincolarsi da un approccio
tecnicistico e di aprirsi a soluzioni dal respiro
culturale più ampio
- E' possibile attuare l'interazione e l'integrazione
delle diverse competenze per il raggiungimento di
un'obiettivo comune.
Il progetto è orientato alla cultura di impresa e alla progettazione integrata
scuola--territorio,
scuola
territorio, in un contesto scolastico fortemente motivato all'innovazione
metodologica e operativa.
Gli studenti partecipano, con attività curricolari ed extracurricolari, alla
diffusione di una reale attività turisticoturistico-culturale di promozione della nostra
regione e all'organizzazione
organizzazione di viaggi scolastici di istruzione
istruzione..
Si basa sulle caratteristiche di un indirizzo linguistico-aziendale e valorizza
- Il percorso attuato in via sperimentale si presenta
come approccio integrato di Alternanza e
Simulazione di Impresa,
Impresa nell'indirizzo linguistico di
questa scuola, ed ha visto il coinvolgimento di varie
istituzioni: MIUR, Regione Puglia, Comune di Bari e
una Cooperativa Sociale, partner dell'istituto.
precedenti percorsi di turismo e di marketing culturale avviati con progetti PON
delle misure 1.1c e 7.2 con lo scopo di promuovere la Puglia a livello nazionale
ed internazionale.
L'iniziativa vede la partecipazione diretta degli studenti nell'organizzazione di
viaggi di istruzione di “integrazione
integrazione culturale
culturale” con un'agenzia
agenzia di servizi interna
alla scuola che fa da tramite tra la cooperativa turistica e la “clientela” cioè le
scolaresche italiane e straniere in visita in Puglia.
Approccio Integrato
Ricettività e mobilità = cooperativa partner- specializzata in turismo sostenibile
Contatti,, ideazione e pubblicizzazione degli itinerari = Studenti
Contatti
Gli Itinerari
Due temi principali: Storico - Ambientale
Itinerari = valorizzano il territorio con attività collegate al patrimonio culturale e
artistico, quali visite a musei, monumenti, città d'arte, borghi antichi , parchi
naturali, mostre, durante le quali visite i nostri studenti si impegnano anche in
qualità di guide turistiche.
turistiche
Il progetto si caratterizza come percorso in alternanza, integrato con l'impresa
formativa simulata e con stage scuola-lavoro:
IFS = agenzia di servizi interna alla scuola con la rete di contatti e transazioni
Alternanza = momenti in visita come guide turistiche e settimane di stage in
aziende turistiche regionali e straniere per la promozione dei pacchetti turisticoculturali, nonchè per apprendere strategie di marketing
Impresa Formativa
Finalità del progetto: promuovere esperienze formative
attraverso la simulazione di impresa.
Nome della Impresa Simulata : TOURISM ON LINE e si
occupa di organizzare pacchetti turistici per scolaresche
Azienda Tutor : Explorando Tour Operator
Altri compiti : Gli studenti sono anche impegnati come guide
turistiche nei percorsi ambientali
ambientali,, storici e artisitci della Puglia
I pacchetti seguono la figura itinerante del brigante e
permettono di visiatre un ampio territorio dal “Parco
dell'Alta
dell
Alta Murgia
Murgia” alla costa adriatica.
adriatica Il turista scopre così le
antiche tradizioni, il patrimnio artistico e la varietà di
paesaggi che sono stati teatro delle gesta dei briganti.
Alcuni esempi di itinerari sono :
La bisaccia del brigante
Anima di pietra
Il rifugio del brigante
TRAINING IN LECCE
Massimo Avantaggiato - UNISCO
REGIONAL MEETING ON
ENTERPRISE
SIMULATION
Study visit:
p p
g
“Practice firms: preparing
students for the global
economy”
17th March 2010
I.T.C. Romanazzi, Bari
17/03/2010
¾
¾
UNISCO – Network per lo sviluppo locale is a no-profit Association
born in Bari on 2003 to join, cooperate and create networks with Apulian,
National and Community professionals, agencies and organizations, aiming
at creating a network which should contribute to the local development and
to the spreading and sharing of good practices in social, economic and
cultural fields.
It focuses particularly on young people, so that they should express their
capacities cultivate their dreams and have the right tools to make them
capacities,
come true
WORKING AREAS:
¾
Training & Education
¾
Local Development & Cooperation
Massimo Avantaggiato
Associazione UNISCO Network per lo sviluppo locale
www.unisco.it
¾
¾
¾
The aim of the IG Students Programme was to give young students from
schools and universities the good knowledge for establishing an enterprise
while at the same time studying and working in groups, developing
marketing strategies and learning the essential steps to build and
manage a real enterprise thanks to the assistance of Tutors and Teachers
from schools and universities.
RESULTS:
¾
More than 15.000 students involved in the whole Puglia region for the
years from1998 to 2002
¾
562 new “Laboratory Enterprises” created and managed in Puglia
The mission of JA-Young Enterprise is to use hands-on experiences to help young
people understand the economics of life. In partnership with business and educators,
JA-YE brings the real world to students and opens their minds to their potential
Junior Achievement Italia is a no-profit association leader in the promotion of
economy at school. It operates in cooperation with enterprises and institutions, in the
field of education with the aim to provide young students with the best possible
economic education to easily join the job market; UNISCO is the partner for Puglia of
JA Italia.
Italia
THE PROGRAMMES OF JA CARRIED OUT IN PUGLIA:
¾
¾
¾
“Enterprise in action” encourages students to develop an entrepreneurial spirit
and the professional skills required by the job market while at the same time
increasing their awareness of the opportunities offered by a self-employment.
“Ideas in Action” is a pedagogic-educational programme whose aim is to
encourage students (attending the second year of High School) at risk of school
leaving and living in the poorest suburbs of metropolitan areas, to create a social
event useful for their own community.
“Enterprise without Borders” is a secondary school and/or college European
project that teaches the value and importance of international trade and the
practical skills necessary to do business across borders. Each Enterprise without
Borders website forms a business entity and negotiates a partnership agreement
with one or more other sites in other countries.
www.junioritalia.org
“WE Students”
¾
¾
“We Students” is a project proposed by UNISCO, in partnership with the ITCGC “G.
Salvemini” – Molfetta (Ba), IPSS “R. Luxemburg” – Acquaviva delle Fonti (Ba), ITC “V.
Giordano” – Bitonto (Ba), ITC “D. Romanazzi” – Bari, and financed by the Province of
Bari, aims at stimulating the self-entrepreneurship and creativity of the participants
involving four schools of the province of Bari. A maximum of 16 students for each school
will be chosen from those who have a difficult school career and are at risk of a early
school leaving.
Thanks
Th
k to
t “We
“W students”
t d t ” the
th groups off students
t d t will
ill organize
i
and
d manage a reall
enterprise, developing an entrepreneurial idea (product or service) to be concretely
carried out and sold to the public, personally experiencing the functioning of a modern
business reality and facing some typical market situations.
SCHOOLS INVOLVED:
¾
ITCGC “G. Salvemini” – Molfetta (Ba)
¾
ITC “V. Giordano” – Bitonto (Ba)
¾
IPSS “R. Luxemburg” – Acquaviva delle Fonti (Ba)
¾
ITC “D. Romanazzi” – Bari
http://www.unisco.it/page/corsi/82/we_students_%E2%80%93_we,_entrepreneurs_students
Thanks for your attention!
IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari
17/03/2010
LA NOSTRA
BUSINESS IDEA
LA NOSTRA
BUSINESS IDEA
LA NOSTRA
BUSINESS IDEA
L’idea nasce
IL BUSINESS
POSIZIONAMENTO E
VALORIZZAZIONE
CONSAPEVOLEZZA
PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE
PUNTO DI RIFERIMENTO
IDENTITA’ VISIVA
RATIONAL
IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari
RATIONAL
17/03/2010
RATIONAL
LA “C” RAPPRESENTA LA NOSTRA AZIENDA DI
COMUNICAZIONE
“SCEGLI IL MODO”
L’ELLISSE RAPPRESENTA LA CIRCOLAZIONE
DELLE IDEE CHE, PASSANDO DALLA NOSTRA
AZIENDA PRENDONO FORMA
LA MISSION
LA MISSION
AIUTARE LE IMPRESE
A VIAGGIARE
ALLA STESSA VELOCITÀ
DEL MERCATO
IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari
17/03/2010
DISPOSITIVI
ADVERTISING
DISPOSITIVI
DISPOSITIVI
DISPOSITIVI
CORPORATE & BRAND IDENTITY
DISPOSITIVI
PACKAGING
DISPOSITIVI
DIRECT MARKETING
PUBBLICHE RELAZIONI
IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari
DISPOSITIVI
17/03/2010
DISPOSITIVI
MARKETING
NON CONVENZIONALE
WEB
TARGET DI
RIFERIMENTO
TARGET DI
RIFERIMENTO
TARGET DI
RIFERIMENTO
AZIENDE DI PRODOTTI TIPICI
PROGETTI FINANZIATI
DA ENTI TERRITORIALI
IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari
17/03/2010
IL NOSTRO
ORGANIGRAMMA
IL NOSTRO
ORGANIGRAMMA
I POMERIGGI
A SCUOLA
IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari
17/03/2010
FIERA IFS
CIVITAVECCHIA
ON-BOARD
9-12/05/09
LE NOSTRE
ESPERIENZE
CONCLUSIONE
SI RINGRAZIANO
L’impresa tutor:
Agenzia Tom s.r.l.
In particolare
Franco Liuzzi
Il percorso intrapreso ci ha consentito di...
entrare nel mondo imprenditoriale
Dirigente Scolastico:
prof.ssa Cecilia Pirolo
Dirigente Amministrativo:
dott.sa Maria Introna
Referente del progetto:
prof.ssa Renata Falvo
I docenti:
prof.ssa Antonella Acquaviva
prof.ssa Germana Berardi
prof.ssa Angela Biscotti
prof. Vito Clarizio
IFS Impresa Futuro - ITC Romanazzi
Bari
17/03/2010
Orientamento
Impresa Futuro
UN VIAGGIO ATTRAVERSO LE ATTIVITÀ
DI SIMULAZIONE DI IMPRESA
STUDENTI DEL CORSO DI MARKETING
I.T.C. “D. ROMANAZZI” - BARI
Incontri con esperti del mondo del lavoro
Visite aziendali
Visite ad Enti e Agenzie del territorio
(Camera di Commercio – Agenzia delle
Entrate - ...)
Analisi del territorio
Aziende
Ricerche sul territorio
Ricerche su Internet
Analisi dei competitors
Definizione della business idea
Approfondimento del linguaggio settoriale
Visite ad Aziende del settore GRAFICA e
COMUNICAZIONE
Incontro con l'imprenditore
I
Incontro
t con consulenti
l ti pubblicitari:
bbli it i
Video
Stampa
Cartellonistica
Web
Business Idea
Feedback degli studenti
- All’inizio è stato difficile integrare le attività IFS
Servizi di promozione per le aziende
attraverso
comunicazione multimediale - grafica digitale
con lo studio; ora sembra più semplice e
apprezziamo le esperienze sulla vita aziendale.
- Esperienza interessante, ma sarebbe preferibile
dedicare più tempo alla pratica.
- Poche ore dedicate alla creazione della Business
Idea.
- Molto apprezzato il lavoro di gruppo.
Alcune presentazioni dei partecipanti europei alla Study Visit Partecipanti europei alla Study Visit Sally Partington - Liverpool John Moores
University
17/03/2010
Where I am from…
Sally Partington
Student Enterprise Officer
Liverpool John Moores University
Liverpool in pictures…
Liverpool John
Moores University (LJMU)
•
•
•
•
•
•
•
One of the largest universities in the UK (24,440 students)
One of three universities in Liverpool
Changed its name in the 1990s from Liverpool Polytechnic to
Liverpool John Moores University (vocational education)
University has six faculties: Business & Law; Education,
Community & Leisure; Media, Arts & Social Science; Health and
Applied Social Sciences ; Science; Technology & Environment
Offer over 450 undergraduate (Bachelor) & postgraduate
(Master) degrees
Excellent record of reaching out to students without a family
tradition of attending university
Approx. 65% of students come from lower income families
WoW at LJMU
• WoW stands for World of Work
• New LJMU strategy introduced in 2007
• Places work-related learning and work skills
development at the heart of our degrees
• Every student will complete some form of
work-related learning whilst on degree (e.g.
work placement , a sandwich year in a
company or organisation or a work related
project, business start-up )
Sally Partington - Liverpool John Moores
University
17/03/2010
Student Enterprise
WoW at LJMU
• University has worked with leading
organisations (Sony Europe, Shell International,
Ford Europe) to identify the skills that today’s
employers are looking for in graduates
• WoW skills are developed during the degree
programme
• At end of their studies, students will graduate
with a high quality academic degree plus the
skills and experience needed by today’s
employers
• Integral part of the WoW strategy at the
university
• Our role is to develop enterprise skills in
students and help students and graduates start a
business
Young Enterprise Graduate
Programme
Our services
• One to one business advice and
business development
• Young Enterprise Graduate
Programme
• Enterprise Fellowship Programme
• Mentoring Programme
• Workshops in curriculum
• Business idea competition
•
Work in collaboration with Young Enterprise * – national
enterprise charity to deliver this programme to approx 150
students per year
•
y
Lasts one semester or a full academic year
•
Enable students to develop attitudes and skills necessary for
personal success, lifelong learning and employability (WoW
skills)
•
To gain an understanding of the workings of a small company
•
To consider self-employment and business creation as a
possible future career option
* Junior Achievement Europe
How does the Graduate
Programme work?
•
•
•
•
•
•
•
Students work in small groups (4-6 people)
Each student takes a specific role within their company (e.g.
M.D., Finance Director, Sales Director, Marketing Director, IT
Director)
Develop
p a business idea at the start of the p
programme
g
Produce a business plan for their business idea
Sell up to 1000 pounds in share capital, any profits made are
distributed amongst the share holders at the end of the
programme
Some businesses do trade, others don’t reach the stage.
Produce course work (business plan, individual report reflecting
on the experience and a group presentation) which is assessed
and counts towards their degree
What support do the
businesses receive?
• Attend a class once a week (1.5 hours) – have an
academic tutor
• Receive tuition in business start up related
topics, guest speakers etc
• Allocated a volunteer business mentor from the
local business community to guide them through
the process
• Supported by Young Enterprise and LJMU
• Insured by the programme – test trade in a safe
environment
Sally Partington - Liverpool John Moores
University
Reflection
•
•
•
•
Students take responsibility for their own learning
Many students embrace the idea
Those who trade get a lot from the experience – WoW skills
Feedback from most students at end of programme is very
positive
• Some do see as a purely academic exercise
• Group dynamic can often be a cause for problems – but an
excellent learning experience in itself
Case Study 1
Kayleigh & Talia Baccino
Trendyvend
Enterprise Fellows 2008
LJMU Marketing Graduates
C
Cosmetic
ti vending
di machine
hi
service in bars and clubs
• Machines incorporate LCD
screen that are used to sell
advertising space
• Morgan Foundation Young
Entrepreneurs of the Year
2008 (£10k prize)
17/03/2010
Enterprise Fellowship
Programme
• 6 month programme for recent graduates or
sandwich year students who want to start their
own business, be self-employed
• 1-week intensive training course in summer
• 6 months business support (personal business
adviser, business planning support, training
days)
• £3,000 training bursary to help you start your
business
• Between 2008 & 2010, 100 places on programme
Case Study 2:
Will McClellan and Paul Swindell
Happycry
•
•
•
Case Study 3
Harry Nesbitt
• Graduated in 2009 after
completing Graphic Arts
(Illustration)
• Offers range of services
from illustration to web
design
• Working with clients
nationally and
internationally
• www.harrynesbitt.com
• Enterprise Fellows 2009
• LJMU iMedia Graduates
• Web & Graphic Design
Studio
www.happycry.co.uk
Case Study 4
Susan Comer
• Produces wearable art by
deconstructing vintage and
non-vintage items
• In 2009 help to launch
Liverpool textile network
• Exhibiting at A La Mode
International this month
• www.susancomer.co.uk
Drivkraft, Söderhamn
17/03/2010
Söderhamn
How to promote
entreprenurship
p
p in schools?
- Drivkraft, Söderhamn
Short facts
™ 26 000 inhabitants
™ Largest branches of
employment:
- trade, communications
17 7 %
17,7
- nursing, care taking
18,6 %
- manufact., developm.
15,9 %
™ Budget ~ € 110 M
™ Rate of taxation 32,57 %
(local 21,7 %)
™A small city on the east Coast
™Two hrs north of Stockholm / Arlanda
™Good infrastructure
™Deep harbor, high speed trains, E4 Highway
™Archipelago with 500 islands
History and today
™ Founded 1620
™ Business mainly
focused on
manufactoring
(rifles, paper mills,
power systems etc.)
™ Big closures the
past two decades
Today as well…
™A common vision
for the future
™Political unity on
strategically important
issues
™Many exciting, future
focused projects going
on
™A strong growth in
service sector
™Diminishing population
™Increasing number of elderly
™High rate of unemployment
™Increasing immigration
Vision 2012
Among other things….
™ Stimulating enterprising and
enterprise development
™ Further develop
p ”the learning”
g
Söderhamn
Drivkraft, Söderhamn
17/03/2010
Key Processes & Focus tagets
Some of our focus targets
™90% satisfied users of children care.
Provide
™85% of the primary school pupils shall
have qualifications in all subjects
Enable
™ 90% of high school students shall reach
general admission to higher education.
- Caring Services
Vi i 2012
Vision
- Learning & development of individuals
Focus targets
Develop
Happy
customers
- The prospects for a good habitat
Create
- Prerequisites for work & growth
™Less unemployed young people in
Söderhamn than the national average.
™Söderhamn selected as the youth
community of the year.
™Make Söderhamn a place where all feel
safe and secure.
™Develop a centre for wind energy support
in Söderhamn.
™The business climate in Söderhamn shall
surpass the national average.
™Make more students at the Staffan Upper
secondary start businesses at UF (Young
enterprises).
™The key processe’s are the municipals main task
™ The City council decides the focus targets. The focus targets
describe the ambition and focus for the budget period.
Change!
How can we influence the future?
Definition
The connecting thought
from pre-primary to higher education
Entrepreneurship/enterprising is a dynamic and
social process in which individuals, alone or in
partnership, identify opportunities and make
something with them to transform ideas into
practical and targeted activities in the social,
cultural or economic context.
Swedish Agency for Economic and Regional Growth
Drivkraft, Söderhamn
Objectives of the project
Learning environments that encourages the
development
p
of enterprising
p
g individuals,, in that the
activities are distinguished by an enterprising attitude.
17/03/2010
Project purpose
The encouragement of children and
students to develope enterprising skills,
doesn’t necessarily have to lead to
everyone becoming entrepreneurs
entrepreneurs.
Enterprising individuals are needed in all
sectors of the society.
Swedish curricula
goals to strive for
goals to achieve
Development components
™ Enterprising
™ How can students be supported to develop ideas
and believe in themselves?
™ Entreprenurship
™How can knowledge of entrepreneurship increase
in the school curriculum?
Challenge
What skills should be
practiced in school?
ability to see possibilities
unrestrained thinking
enterprising spirit
wealth of ideas
ability to act
stamina
creativity
courage
ability to co-operate
ability to express oneself
self-esteem
curiosity
feeling of responsibility
All levels
principals
for project management and steering group,
to ensure that each level of the
organization "owns"
owns its own part of the
process
teachers/team
children/students
Drivkraft, Söderhamn
17/03/2010
Support for development
™ kick-off party
™ inspiration
™ information
™ environment reconnaissance
™ lectures
™ training
™ arenas in order to highlight good examples
What have we learned?
How do we proceed?
Illustration
“The Drivkraft project and entrepreneurial
learning have given us a completely different
approach. Of course, this goes for the children
too; everything is based on the children
and their interests. Moreover, all of
us working here have taken on board
a more structured approach to our
professional skills,” she says.
Kristina Svensson
Magasin page 7
Education
operating
+
development
literature studies + development area
(selected by the teams)
courage to jump, DARE TO DO !
documentation + reflection
”papers”
arena for innovation = visibility of School Improvement
The children and young people
of Söderhamn must
Illustration subject english
New education, blossoming students
™be given time to reflect
What happens when teachers take a
huge step backwards and let their
students be the teachers?
This was what teachers at Norrtullsskolan
in Söderhamn wanted to find out.
out
Year 8 students were asked to form six
groups who were then put in charge of
English lessons for Year 4 and Year 5
students – albeit with clear frameworks
for syllabus objectives, target grades and
schedules. Their foundation: the concept
of “learning through teaching”.
™become leaders of their own lives
Eiwor Lyrén , Elin Lundkvist
Magasine page 11
™be allowed to cultivate ideas, dreams and
imaginations
™consciously make their own choices and take
responsibility for those choices
™extend their participation and influence ever further
Drivkraft, Söderhamn
17/03/2010
Did the year 8 students
practiced those skills?
ability to see possibilities
unrestrained thinking
enterprising spirit
wealth of ideas
ability to act
stamina
creativity
courage
ability to co-operate
ability to express oneself
self-esteem
curiosity
feeling of responsibility
Illustration
An educational turning point
“When children feel they can influence
things, they show more of an interest and
absorb all the things that are happening
around them.But agreeing to everything
is simply not possible. The job of the
Educationalist involves finding that fine
line between authoritarian concerns and
complete freedom.”
Maud Nordström
Magazine Page 6
From inner enterprising to outer
enterprising and entreprenurship
Illustration
African building gave lessons on life
from internal skills to
external
t
l characteristics
h
t i ti off
activity
Teacher Jörgen Andersson on the construction programme
spent a few weeks of the autumn term in South Africa
together with two of his year 3 students.
Th were h
They
helping
l i with
ith construction
t ti
training at a local school
in the province of KwaZulu-Natal
on a project being run by the
Swedish International Centre
for Local Democracy, a branch
of the Swedish aid organisation SIDA.
Magazine page 22
The shift of power in the
classroom
or displacement of the center of the classroom
Wh will
Who
ill be
b th
the star?
t ?
Who will be the coach?
A professional student…
™ knows all about learning processes in general and about their own learning
processes
™ knows where to find sources and how to use them
™ knows how to learn together with others
™ is able to control their own working time and effort
™ knows about the targets for their learning and the criteria for their results
y to relate what theyy know to realityy
™ has the ability
™ knows how to produce and describe the results of their learning work
™ is motivated to work and has the determination to do that work
™ has self-confidence and a sense of personal security so that they can take
responsibility for their own learning
™ has the ability to use their own creativity
“Aha! Företagsamt lärande” [Aha! Entrepreneurial learning]
(by Johannison, Madsén and Wallentin)
Brunhilde Toensmann
17/03/2010
1.
Public Education Authority Cottbus, Germany
Personal introduction
(Staatliches Schulamt Cottbus, Deutschland)
speaker: Brunhilde Toensmann
Brunhilde Toensmann works at a public education authority(ca.4.000
teachers) south of Brandenburg
Practice firms: preparing students for the global
economy
responsible for: the teachers´further training
further job training like study
finding the right school for new teachers
contents:
a.s.o.
1.
personal introduction
2.
General map – Federal Republic of Germany
certified teacher with a Master's degree for German and English language
1987– 1990 principal of a comprehensive school (class1 up to 10)
3.
Local Education Authorities in Brandenburg
4.
Educational system (structure, types of schools etc.)
5.
Experiences on practice firms
1990 – 2001 principal of a primary school (class 1 up to 6)
2002 – 2005 principal of a secondary modern school (class 7 up to 10)
since 2005
public education authority
3. Local Education Authorities in Brandenburg
Brandenburg
2.
General map
Federal Republic of Germany
1.
Local Education Authority Brandenburg
2.
Local Education Authority Cottbus
3.
Local Education Authority Eberswalde
4.
Local Education Authority Frankfurt/Oder
5.
Local Education Authority Perleberg
6.
Local Education Authority Wünsdorf
For more information please visit:
www.brandenburg.de
www.schulaemter.brandenburg.de
4. Educational system (structure, types of schools etc.)
school types
Age
class
5. Experiences on practice firms
23
22
POLYTECHNIC SCHOOLS
21
20
Diplom (FH), ...
UNIVERSITIES /
ACADEMIES / COLLEGES
ADULT EDUCATION CENTRE /
ADULT EVENING CLASSES
Diplom, Magister,
Staatsexamen, Bachelor,
(nachträgl.) Erwerb von Abschlüssen
UNIVERSITIES of
COOPERATIVE EDUCATION
• it´s called „learning by doing“ (Praxislernen) in Brbg.
18
17
Sekundarstufe II
•
19
COLLEGE OF FURTHER EDUCATION (CFE)
SIXTH FORM
(Berufsschule, Berufsfachschule, Fachschule, Fachoberschule)
(in Gymnasium, Gesamtschule und Oberstufenzentrum)
Berufsabschluss, Fachschulabschluss, Fachhochschulreife
Allgemeine Hochschulreife
13
12
11
students start in class 7 getting into contact with regional firms
• at least 20 school days per year in firms
• most of the schools : one day per week in firms
15
14
13
Sekundarstufe I
• includes 3 or more subjects
16
C
Comprehensive
h
i
School
S h l
SECONDARY SCHOOL
GYMNASIUM
with sixth form
10
9
Berufsbildungsreife (nach 9 Schuljahren), erweitere Berufsbildungsreife, Fachoberschulreife
(mit Berechtigung zum Besuch der gymnasialen Oberstufe)
7-12
PRIMARY (ELEMENTARY) SCHOOL
…6
KINDERGARTEN
• it´s not voluntary for schools it´s compulsory (law in Brandenburg)
8
• schools get some extra money
7
• a lot of schools have „student firms“ like a cafe, for repairing
bicycles,...
1-6
• on vocational and technical colleges teachers/students often work with
practice firms as in challenges (national and international) or as a test
for their students (some months, half a year, a school year) voluntary! Money: from special institutions like Friedrich-EbertFoundation,...; sometimes from our Brandenburg government in
Potsdam
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Study Visit - Istituto Tecnico Economico e Liceo Linguistico "D