Questo fascicolo raccoglie i materiali relativi al Meeting regionale sull’Alternanza e la Simulazione d’Impresa organizzato dal Simucenter Regionale per la Puglia in occasione della Study Visit 2010 del Programma comunitario LLP. Le schede e le immagini riportate sono quelle fornite dai partecipanti o raccolte in occasione dell’incontro e sono riservate all’esclusiva circolazione interna. Ci scusiamo per eventuali omissioni o imprecisioni. Materiali e informazioni sono pubblicati al link http://alternanzasl.diloscenter.it Email [email protected]. ‐ 3 ‐ ‐ 4 ‐ INDICE Pag. 7 - Il Meeting Regionale Pag. 8 - Il programma del Meeting Regionale Pag. 9 - La Visita di Studio LLP Pag. 11 - I partecipanti degli Istituti ed Università Europee Pag. 13 - Il Simucenter Regionale per la Puglia Pag. 15 - Funzionamento della rete nazionale IFSNetwork Pag. 16 - Esperienza IFS dell'ITC “A. Moro” di Trani (BAT) Pag. 19 - Esperienza dell’ITC “D. Alighieri” di Cerignola (FG) Pag. 20 - Esperienza IFS dell'ITC “M. Cassandro” di Barletta (BAT) Pag. 23 - Esperienza IFS dell'ITC “P. Giannone” di Foggia Pag. 25 - Esperienza IFS dell'ITC “D. Romanazzi” di Bari Pag. 27 - Interviste strutturate Pag. 30 - Il questionario-intervista Pag. 32 - Credits Pag. 33 - Le presentazioni dei relatori e degli studenti Vincenzo Melilli, USR Puglia Francesco F. Maiorano, Vito Clarizio, Simucenter Puglia Loretta Lionetti, ITC “M. Cassandro” ‐ Barletta Giorgio Campagna, ITC “Giannone” ‐ Foggia Lorella Armienti, ITC “Giulio Cesare” ‐ Bari Renata Falvo, Anna Papapicco, ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari Massimo Avantaggiato, UNISCO Bari IFS MyCOM e IFS Impresa Futuro Pag. 59 - Alcune presentazioni degli ospiti europei Liverpool J ohn Moores University (Gran Bretagna) Drivkraft Söderhamn (Svezia) Brunhilde Toensmann ‐ Staatliches Schulamt (Germania) ‐ 5 ‐ ‐ 6 ‐ Il Meeting Regionale . Il Meeting Regionale promosso dal Simucenter Regionale per la Puglia il 17 marzo 2010 si è svolto in occasione della Visita di Studio del Programma comunitario LLP - Lifelong Learning Programme, organizzata dall’ITC “Romanazzi”, alla quale hanno partecipato tredici decisori della formazione provenienti da dieci paesi europei. E’ intervenuto Vincenzo Melilli, in rappresentanza dell’Ufficio III della Direzione Generale dell’USR Puglia, che ha illustrato l’azione dell’Ufficio Scolastico Regionale nella promozione dell’Alternanza Scuola Lavoro. Il meeting è stato supportato da un Servizio di Traduzione Simultanea - con attrezzatura a disposizione dell’ITC “Romanazzi” - e service di traduzione curata da studenti degli indirizzi linguistici dell’Istituto. Francesco Maiorano e Vito Clarizio, docenti del centro Servizi “Dilos Center”, hanno presentato la struttura della rete IFS e del Simucenter regionale per la Puglia, nonché il loro funzionamento mediante i servizi WEB dedicati. Vincenzo Melilli - USR Puglia Dirigenti, docenti e studenti di sei scuole pugliesi con analoghi indirizzi di studio hanno presentato le loro esperienze nella Simulazione d’Impresa. - Angela Adduci, Dirigente ITC “A. Moro” - Trani (BAT) - Loretta Lionetti, Docente ITC “M. Cassandro” - Barletta (BAT) - Anna Grillo, Vicario ITC “D. Alighieri”- Cerignola (FG) - Renata Falvo, Docente ITC “D. Romanazzi” - Bari - Settore ICT (BA) - Anna Maria Papapicco, Docente ITC “D. Romanazzi” - Bari - Settore turistico (BA) - Giorgio Campagna, Docente ITC “P. Giannone” - Foggia (FG) - Lorella Armienti, Docente ITC “G. Cesare” - Bari (BA) E’ anche intervenuto Massimo Avantaggiato dell’UNISCO, Bari che ha parlato del ruolo che può avere l’’Impresa simulata nei percorsi per il rientro formativo. E’ stata apprezzata la formula innovativa di riunire in un meeting “alla pari” opinioni di adulti e studenti coinvolti negli stessi percorsi di formazione e di esposizione-confronto delle esperienze in un contesto europeo. Gli stessi ospiti europei sono intervenuti nella fase conclusiva dell’incontro esponendo le loro esperienze nazionali e ponendo domande sulla metodologia italiana. In particolare la prof.ssa Brunhilde Toensmann, formatrice ed ispettrice della Staatliches Schulamt di Cottbus in Germania, chiedeva se i progetti di Impresa Formativa Simulata avessero aiutato i giovani a rimanere nelle proprie regioni e a trovarvi lavoro, evitando così di emigrare. Il prof. José Bilau dell'ESTIG (Polytechnic Institute of Beja) in Portogallo, ha provocatoriamente posto una semplice domanda: “Come possiamo ridurre il gap esistente tra mondo del lavoro e mondo dell'istruzione?” Una risposta è giunta dalla collega svedese, Margareta Högberg della Söderhamns Kommun Barnoch Utbildningsförvaltningen di Söderhamn, che ha messo in evidenza come la Svezia stia pensando ad introdurre un nuovo sistema grazie al quale gli Istituti Tecnici e Professionali potranno essere certificati perchè possano lavorare a livello regionale e locale al fine di ridurre la discrepanza tra mondo del lavoro e sistema dell'istruzione. ‐ 7 ‐ ITC “D. Romanazzi” - Bari Meeting regionale - 17 marzo 2010 - ore 15.00-19.00 “Impresa Formativa Simulata e Alternanza Scuola Lavoro” Programma comunitario LLP - Lifelong Learning Program Study Visit “Practice Firms: preparing students for the global economy” Agenda del Seminario 15.00 Saluti ‐ Cecilia Pirolo, Dirigente ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari L’azione dell’Ufficio Scolastico Regionale ‐ Ruggiero Francavilla, Dirigente Ufficio III USR Puglia ‐ Sistema Formativo Integrato e Gestione Fondi Strutturali La rete IFS e il Simucenter regionale per la Puglia ‐ Francesco Maiorano 15.40 Interventi ed esperienze di Istituti Scolastici pugliesi e degli studenti Angela Adduci, Dirigente ITC “A. Moro” ‐ Trani Anna Grillo, Vicario ITC “D. Alighieri”‐ Cerignola Loretta Lionetti, Docente ITC “M. Cassandro” ‐ Barletta Lorella Armienti, Docente ITC “Giulio Cesare” ‐ Bari Giorgio Campagna, Docente ITC “Giannone” ‐ Foggia Renata Falvo, Docente ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari ‐ Settore ICT Anna Maria Papapicco, Docente ITC “D. Romanazzi” ‐ Bari ‐ Settore turistico 16.40 Funzionamento della rete nazionale e del Simucenter regionale ‐ Vito Clarizio L’Impresa simulata nei percorsi per il rientro formativo, Massimo Avantaggiato, UNISCO, Bari Interventi, repliche e discussione Conclusioni 17.30 18.30 Patrocinio: Regione Puglia Provincia di Bari Comune di Bari Simucenter Regionale Puglia I.T.C. “Domenico “ROMANAZZI” – Via C.Ulpiani 6/a, 70125 – BARI - Italy Tel.+39 080/5425611 – Fax.+ 39 080/5426492 - e-mail: [email protected] URL: www.itcromanazzi.info – http://alternanzasl.diloscenter.it ‐ 8 ‐ Visita di Studio "Practice firms: preparing students for the global economy", 15 marzo 2010 - Saluto di Cecilia Pirolo - Dirigente ITC Romanazzai - Bari Benvenuti nella Città di Bari. Siamo più che contenti di ospitare questa visita di studio, il cui tema è in stretta relazione con le attività di Alternanza Scuola Lavoro e la Simulazione d’Impresa, nelle quali il nostro Istituto ha sempre creduto. Molti nostri studenti hanno l’opportunità, da vari anni, di trascorrere due o tre settimane di alternanza in aziende che collaborano con la nostra scuola o in programmi di simulazione d’impresa nei quali riescono a ideare e gestire un’impresa virtuale, con la guida e supervisione dei loro docenti e dei tutor aziendali. Queste esperienze assumono un notevole valore quando si realizza una piena collaborazione fra tutte le parti coinvolte, offrendo agli studenti l’opportunità di acquisire o migliorare competenze che non rientrano nell’apprendimento curricolare. Siamo convinti che ci saranno miglioramenti nelle pratiche di integrazione dei programmi di Alternanza e Simulazione d’Impresa con i percorsi scolastici, affrontando le difficoltà che si presentano. Le nuove metodologie possono contribuire a superare il divario esistente fra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione. Auspichiamo che questa Visita di Studio possa contribuire al dibattito su questi temi. La Visita di Studio LLP L’ ITC “Domenico Romanazzi”, per il secondo anno consecutivo, ha organizzato una Visita di Studio dal 15 al 19 marzo 2010, dal titolo "Practice firms: preparing students for the global economy", per promuovere la cooperazione europea, lo scambio di informazioni ed esperienze tra specialisti - decisori del settore educativo e professionale, nell’ottica delle dichiarazioni di Bologna sull'istruzione superiore, del giugno 1999, e di Copenhagen del 2002, congruenti con gli obiettivi di Istruzione e Formazione fissati a Lisbona con scadenza 2010. La Visita di Studio (della durata di 3 o 5 giorni ) rientrano nel Programma LLP (Programma di Apprendimento Permanente) promosso dalla Direzione Generale dell'Istruzione e della Cultura della Commissione Europea, dal MIUR, dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, nonchè dall'A.S. (Agenzia Nazionale Scuola - ex Indire); precisamente, è una misura del Programma Trasversale, che viene definito come "una sorta di ponte sui quattro “pilastri”, i programmi settoriali Comenius, Erasmus, Leonardo e Grundtvig, ed ha una funzione di collegamento e complementarietà, per rispondere all’ esigenza di sostenere le attività finalizzate a raggiungere gli obiettivi politici dell’LLP". Le visite permettono ai partecipanti di venire a conoscenza dei vari approcci adottati dagli altri paesi e forniscono ai decisori politici di tutta l'Europa informazioni maggiori e più aggiornate in ambito educativo e professionale. Nello specifico, la Visita organizzata dall’ITC "Domenico Romanazzi”, ha visto il confronto a livello europeo tra esperienze e "buone pratiche" in materia di sviluppo, valutazione e monitoraggio dei programmi di Simulazione d’Impresa, come utile strumento didattico per favorire l'imprenditorialità e ‐ 9 ‐ lo spirito di iniziativa nei giovani. La Visita ha coinvolto dirigenti, formatori, rappresentanti di istituzioni, enti di formazione e di aziende provenienti dai seguenti paesi europei: Germania, Gran Bretagna, Repubblica d’Irlanda, Portogallo, Polonia, Romania, Svezia, Lituania, Olanda e Danimarca. Ciascun partecipante ha illustrato, a grandi linee, il sistema educativo del proprio paese, soffermandosi sulle esperienze di simulazione d'impresa attive nelle istituzioni o centri di formazione di provenienza. Particolarmente significative, a riguardo, le esperienze tedesca (Praxislernen), inglese e svedese. Il denominatore comune delle esperienze tedesca e svedese è dato dal fatto che gli studenti vengono avviati alle attività di simulazione d'impresa a partire dai 14 anni, creano delle vere e proprie aziende (dal caffè all'officina di riparazione biciclette) all'interno della scuola, che gestiscono in maniera autonoma utilizzando denaro vero e trascorrendo un periodo variabile dai 20 ai 30 giorni in aziende tutor. I progetti sono sovvenzionati dai Ministeri e sono obbligatori. L'esperienza inglese, invece, coinvolge studenti universitari (per la precisione studenti della Università “John Moores” di Liverpool), che grazie al programma “WOW” (World of Work) introdotto nel 2007, sono tenuti a completare una forma di stage lavorativo di varia durata presso un'azienda. L'attività è parte integrante della loro carriera universitaria e viene valutata ai fini del completamento del ciclo di studi. Il “Meeting regionale sull'Alternanza ScuolaLavoro e la Simulazione d'Impresa” del 17 marzo 2010 ha fornito ai decisori europei un ulteriore momento di confronto con alcuni esempi di “buone pratiche” di simulazione di impresa in alcune scuole superiori della Puglia, da Barletta a Cerignola. La Visita di Studio, infine, ha permesso di promuovere la Regione Puglia dal punto di vista turistico e culturale. Un binomio, quest'ultimo, che era stato ben evidenziato nella presentazione agli ospiti stranieri, di alcune esperienze di Simulazione d 'Impresa in corso di attuazione presso l 'ITC “Domenico Romanazzi” nel corrente anno scolastico, laddove l'aspetto turistico particolare (il tour operator che si occupa di turismo sostenibile) ben si sposa con la valorizzazione eminentemente culturale dei borghi autentici A. Papapicco, A.S. Romei - ITC Romanazzi e di forme nuove di interazione tra ospiti ed ospitanti. In particolare gli ospiti stranieri hanno visitato: Locorotondo, che oltre a presentare un bellissimo centro storico, offre esempi di “albergo diffuso” e forme di turismo sostenibile; Grottaglie, famosa in tutto il mondo per le sue ceramiche, ma anche sede di una azienda produttrice di cioccolato che ha svolto il ruolo di azienda tutor per una impresa formativa simulata creata dagli studenti dell'IPSSAR “Perrone” di Castellaneta; Polignano a Mare con i suoi magnifici terrazzi sul mare e le sue chiese che nascondono gioielli barocchi; Bari con la maestosità del suo castello Svevo e la ieraticità della Basilica e della Cattedrale. Non sono mancate, infine, le visite ad alcune aziende tutor nei settori dell'informatica e della comunicazione (Agenzia TOM di Comunicazione e Formatec s.r.l.), a suggellare lo stretto legame tra l'ITC “Romanazzi” e il territorio. Anna Papapicco, Settimio A. Romei ‐ 10 ‐ I Partecipanti dagli Istituti e Università Europee NAZIONE ISTITUTO /ORGANIZZAZIONE / UNIVERSITA' NOME E COGNOME The Netherlands De Nieuwe Veste Rob Wilhelm Preside Sweden The Municipality of Soederhamn Margareta Hoegberg Docente Poland Kozminski University Marzena Indra Assistente Universitaria Germany Staatliche Realschule Vohenstrauss Markus Hartl Preside United Kingdom Train 2000 Deena Kearney Imprenditrice Ireland Colaiste Dhulaigh CFE Mary Hickie Docente Portugal Polytechnic Institute of Beja José Jacinto Bilau Professore Universitario Lithuania Klapeda University Antanas Bucinskas Rettore Universitario Denmark Aarhus Tech Mogens Tougaard Larsen Docente Germany Staatliches Schulamt Cottbus Brunhilde Toensmann Formatrice / Ispettrice United Kingdom John Moores University Business Development Centre ‐ Liverpool Sally Andrea Partington Assistente Universitaria Romania Grup Scolar de Industrie Alimentara Anton Stella Preside Poland Politechnika Lubelska – Lubin Anna Rakowska Professore Universitario Briefing dei partecipanti alla Study Visit ‐ 11 ‐ RUOLO ‐ 12 ‐ Simucenter Regionale per la Puglia La Rete Italiana IFS Il progetto della Rete Italiana IFS, promosso dal Ministero italiano dell’Istruzione, è stato avviato nel 1994 e dedicato inizialmente agli Istituti professionali e alle “aree di Progetto” degli Istituti Tecnici. La Simulazione d’Impresa nelle scuole italiane si è sviluppata con il portale www.ifsitalia.net, ora sostituito negli ultimi anni dal portale www.ifsnetwork.it. L’impresa simulata consente di ricostruire in “laboratorio” il concreto modello lavorativo di un’azienda media o piccola con una metodologia basata sull’action-oriented learning. L’azienda simulata è animata dagli stessi studenti e svolge attività di e-commerce, con il tutoring dell’azienda reale nel definire business idea e business plan, provvedendo anche ai vari adempimenti formali (Camera di Commercio, Ufficio del Registro, transazioni commerciali, operazioni finanziarie e adempimenti fiscali). L'insieme delle IFS, collegate fra loro tramite Internet, costituisce la Rete Telematica delle Imprese Formative Simulate. La Rete si avvale dei Simucenter nazionali e regionali (Centrali di Simulazione) per simulare le varie azioni legate alle attività aziendali: Stato, Banca, Mercato. Le aziende affiliate accedono, attraverso il web al database della rete e al software online che assicura i servizi alla “comunità virtuale”. I percorsi possono essere finanziati, con un budget dedicato, da fondi regionali, nazionali, europei o anche da fondi delle scuole. Impresa Formativa Simulata come percorso in Alternanza Il progetto sviluppa la collaborazione tra la Scuola e le realtà operative del territorio, mediante metodologie didattiche basate sul “learning by doing”, il “cooperative learning” e la “didattica laboratoriale”. I percorsi coprono il trienno conclusivo della scuola superiore, realizzando nella terza classe la fase di costituzione e avvio, nella quarta classe tutta la gestione e nell’ultimo anno la conclusione e la valutazione dell’esperienza. E’ anche prevista la partecipazione a “fiere virtuali” o a “gemellaggi” tra scuole. Il modello è orientato a formare competenze trasversali nell’ambito della cultura d’impresa, portando gli studenti ad operare nella scuola come se fossero in azienda, riproducendo le situazioni dell'azienda e i processi di gestione. Esso prevede un’impresa tutor, corrispondente ad una reale impresa operativa, che collabora con i docenti nell’impostazione dell’azienda simulata e nella sua gestione, al fine di realizzare un trait d’union con le attività lavorative reali nel progettare ruoli e compiti dei singoli allievi, come se fossero in azienda L'azione promuove così nei giovani l’attitudine a lavorare per progetti, risolvere problemi e valutare esperienze di processo. La simulazione si differenzia dai percorsi “esclusivi” di Alternanza Scuola Lavoro in quanto questi prevedono per gli studenti fasi curricolari formative e periodi di “placement” aziendale con l’integrazione dei curricoli scolastici con conoscenze e abilità utilizzabili nelle fasi di stage aziendale. Ruolo dei Sistemi Informativi: le Centrali Nazionali e i Simucenter regionali. Il punto di accesso al sistema nazionale è il sito www.ifsnetwork.it, integrato con le centrali di simulazione regionali, che consente l’accreditamento delle Imprese in base alla necessaria documentazione. Il sistema è anche collegato all’Agenzia Simulata delle Entrate www.entrate.ifsitalia.net che assicura gli aspetti fiscali della simulazione. ‐ 13 ‐ Il gruppo operativo studenti-docenti che costituisce una IFS richiede al Simucenter l’affiliazione, mediante la presentazione dell’Atto Costitutivo e del Business Plan. Il Simucenter accredita la nuova azienda nel data-base nazionale con il rilascio di Partita IVA, account, password e la casella di E-mail. L’IFS può così accedere ai servizi della rete. L’azienda pubblica il proprio sito WEB nella “Vetrina IFS” e può avviare la sua operatività sul mercato virtuale. Il team del Simucenter provvede al supporto telematico delle scuole della rete mediante FAQ, news, mailing e telefonicamente. L’Impresa Simulata realizza attraverso il portale tutte le attività aziendali simulate: banca, agenzia delle entrate, sistemi informativi dello Stato, Camere di Commercio, E-commerce. L’esperienza del Centro Servizi Dilos Center come Simucenter per la Puglia E’ stato realizzato negli ultimi anni il decentramento della gestione delle Imprese Formative mediante le centrali regionali, costituite presso Istituti scolastici della regione di competenza, che assicurano il supporto ai servizi di simulazione per le IFS del loro territorio. Le centrali regionali promuovono, inoltre, rapporti con enti e istituzioni locali, diffondono nelle scuole la cultura d'impresa, curano la formazione e la diffusione del progetto e delle “best practice”. La Puglia, insieme a Lombardia, Veneto e Piemonte, è stata tra le prime regioni ad attivare il servizio, dotandosi delle strutture e delle risorse necessarie. Il Simucenter pugliese è stato implementato dal team del Dilos Center dell'ITC Romanazzi, con la delega e il supporto della Direzione Generale dell'U.S.R. della Puglia. Sono stati acquisite tecnologie e servizi informatici integrati con il sistema telematico nazionale ed ad esso connessi attraverso il WEB. Il Simucenter gestisce il portale regionale http://alteranzasl.diloscenter.it e altri servizi informativi e di supporto. Svolge anche un ruolo di “hub” di esperienze e strumenti: per diffondere metodologie didattiche; per integrare Alternanza Scuola-Lavoro e Impresa Formativa; per la diffusione delle buone pratiche. Struttura funzionale del Simucenter L’impostazione organizzativa del Simucenter Regionale utilizza funzioni, attività e azioni interne ei contributi esterni di enti e aziende, mediante un flusso di relazioni che coinvolge i docenti del team. Francesco F. Maiorano ‐ 14 ‐ Funzionamento della rete nazionale IFSNETWORK Come già ampiamente illustrato dai precedenti relatori, la piattaforma di gestione delle I.F.S. attualmente è raggiungibile via web all’URL www.ifsnetwork.it è gestita dall’A.S.-ex Indire a livello centrale e dai Simucenter Regionale a livello locale. Tale piattaforma rappresenta l’ufficio virtuale dell’impresa con la possibilità di dialogare con il mondo esterno (Simucenter con Funzione di Stato, CCIAA, Banca, SimuEntrate, ed le altre IFS) ed il luogo virtuale di incontro tra la domanda e l’offerta dei beni e servizi delle imprese. Ogni scuola può costituire una o più IFS, tramite una adesione via web al portale, con l’accettazione di un protocollo che indica quali operazioni svolgere. Tale adesione verrà poi validata dal Simucenter regionale, e da quel momento entra a far parte della rete IFS Nazionale. Partecipanti al meeting regionale Gli studenti gestiranno l’impresa con l’aiuto di uno o più docenti, esperti ed un impresa reale chiamata Impresa Tutor. L’impresa dura tre anni salvo cessione ad altri studenti. Il primo anno gli studenti svolgono un’attività di orientamento, ricerca ed analisi, ed il loro obiettivo è quello di realizzare un’analisi del territorio ed una Business Idea. Nel secondo anno gli studenti, partendo dalla Business Idea realizzano il Business Plan e, nel caso intendano costituire un’impresa non individuale, redigeranno l’Atto Costitutivo e lo Statuto, sottoscrivendolo alla presenza di un pubblico ufficiale (Notaio virtuale). La gestione dell’impresa continua con gli adempimenti normativo-fiscali (Iscrizione CCIAA, INPS, INAIL, Agenzia Entrate per l’ottenimento della partita IVA). Ottenuta la partita IVA, l’azienda apre uno o più conti correnti bancari, con una gestione sia allo sportello che on-line. Tutti questi adempimenti sono convalidati dal Simucenter Regionale. Gli studenti a questo punto configurano la piattaforma con l’inserimento dei loghi aziendali ed dei prodotti o servizi che intendono commercializzare. All’interno della piattaforma è presente la vetrina virtuale dell’impresa, visibile a tutta la rete. Ogni azienda si crea un sito web al fine di una maggiore visibilità all’esterno. Nel caso in cui un impresa non trovi fra le IFS presenti ed attive il prodotto o servizio richiesto può rivolgersi ai fornitori virtuali, la stessa cosa vale anche per i clienti. Infine nella terza annualità vengono svolte operazioni di cessione o liquidazione dell’impresa. La videata del corsista è diversa da quella del docente-referente, in quanto quest’ultimo ha delle funzionalità maggiori, come inserire news sulla home page di www.ifsnetwork.it, assegnare il ruolo ai diversi studenti-soci, oppure programmare l’attività. Giuseppe V. Clarizio ‐ 15 ‐ Esperienze IFS/ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO – ITC MORO – Trani (BAT) Il mio intervento nasce dalla consapevolezza dell’importanza che la metodologia dell’impresa formativa simulata riveste nella programmazione formativa e della vastità di materiale prodotto in questi anni. Voglio dare il mio modesto apporto riferendomi alle esperienze vissute in merito. L’entusiasmo di docente che ha operato in qualità di tutor in un’impresa formativa simulata si è tramutato da dirigere nell’impegno a promuovere questo tipo di modalità formativa, agevolato dalle precedenti esperienze maturate nella scuola che dirigo. L’attività didattica STUDENT ORIENTED consente ai giovani di apprendere mentre lavorano (Learning By Doing), li rende protagonisti di un processo di apprendimento, che permette di migliorare la qualità della loro formazione, operando in uno spazio lavorativo/didattico in cui teoria e pratica si fondono, trasformando il lavoro in apprendimento e l’apprendimento in lavoro. Promuovere la cultura d’Impresa è uno dei punti nodali della programmazione formativa ; e, in un periodo di profondi cambiamenti culturali, sociali e tecnologici in cui le aziende devono pensare alla reingegnerizzazione delle proprie attività, vi è un forte bisogno di risorse umane conformazione adeguata a fronteggiare la sfida dell’integrazione finale nel mercato unico Europeo, della generale internazionalizzazione dei commerci e della crescente complessità del mercato globale. La scuola, in tale contesto, deve svolgere il proprio ruolo, stimolando il collegamento tra formazione, imprese e territorio, attraverso lo sviluppo di connessioni operative con il sistema economico e sociale. Il metodo Impresa Formativa Simulata rende possibile l’utilizzazione di forme didattiche di apprendimento attivo, con il conseguente sviluppo e potenziamento delle capacità professionali individuali e della propensione all’imprenditorialità. L’intervento educativo ha l’obiettivo di agevolare nei giovani l’acquisizione di capacità di gestione e di governo delle trasformazioni connesse ai vari processi socioeconomici e tecnologici in atto nel mercato. Inoltre la presenza di una rete di IFS (www.ifsnetwork.it) consente di estendere l’esperienza di simulazione a un mercato di imprese e di accrescere la possibilità di scambi commerciali e interculturali con studenti di altre realtà, paesi e culture. Consente anche di entrare in connessione con studenti sia della rete nazionale che europea e di uniformare la formazione dei giovani che si presentano sul mercato Europeo, condividendo le esperienze e le risorse elaborative con gli altri punti della rete. Ritengo significativo ricordare la prima esperienza, che fu di stimolo all’avvio dell’attività di IFS. Tale esperienza attuata presso l’Istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici di Corato (BA), oggi denominato IPSCTS “Luciano Tandoi”, che ebbe come partner il “Business College” di Aabenraa (Danimarca) e Coite Gairmoideachaus di City of Galway (Irlanda), fu realizzata con risorse del Fondo Sociale Europeo (Progetto Petra I 35 “La comunicazione come dialogo tra culture, tra sistemi scolastici e mondo imprenditoriale”) e avviata nell’anno scolastico 1993/94: un vero laboratorio fatto di idee, entusiasmo, voglia di offrire agli studenti nuovi percorsi con i docenti supportati dal compianto preside Luciano Tandoi e dell’ispettrice Liliana Borrello, da sempre punto di riferimento per tutti coloro che “vivono” l’esperienza IFS. Perché allora investire su tale metodologia? Innanzitutto perché il collegamento con il mondo del lavoro è favorito da un’osmosi sistemica tra l’Impresa simulata e quella reale e tutti i processi dell’Impresa reale rientranti nell’area di simulazione sono fedelmente riprodotti nell’aula di simulazione con l’assistenza degli esperti dell’ Impresa reale. ‐ 16 ‐ In secondo ordine perché la promozione della cultura d’Impresa è una parte rilevante dell’azione didattica attuata attraverso le IFS e, vivendo in un contesto in cui “ Il Posto Fisso” si può considerare ormai una chimera, è bene che il giovane sia abituato a pensare anche al Lavoro “In Proprio”, e sia stimolato ad acquisire quelle competenze che, eventualmente gli consentiranno di essere il promotore di nuove realtà imprenditoriali. Va rilevato,inoltre, che tale metodologia è trasversale potendosi applicare a contesti economici e non;inoltre essa si integra con la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro, dando la possibilità di sopperire alle eventuali problematiche derivanti da mancanze o carenze del tessuto aziendale. Un’ultima osservazione:due sono le condizioni rilevanti per un buon funzionamento del progetto:una esterna, inerente ai rapporti con l’impresa tutor e una interna inerente a una buona organizzazione del laboratorio di simulazione e della didattica, oltre ad una adeguata motivazione del personale docente. Angela Adduci BARI 17.03.2010 Programma comunitario LLP (Lifelong Learning Program). MEETING REGIONALE su IFS e ALTERNANZA Il progetto “Energi@” attuato nell’ambito del PON C6 “Impresa Formativa Simulata” ha visto coinvolti gli alunni del corso C Mercurio dell’Istituto Tecnico Commerciale di Trani seguiti in questo percorso dal docente referente prof. Antonio Cicciomessere. Il progetto si è articolato in tre annualità. La prima è stata dedicata all’analisi del territorio e dello sviluppo della business idea. La seconda è stata dedicata alla costituzione e gestione vera e propria dell’attività. In data 23/03/2009 dinanzi al Notaio Luigi Oliva si è costituita la IFS AMET SPA con sede in Trani Via Gran Bretagna avente per oggetto sociale la produzione e commercializzazione di energia elettrica, l’azienda tutor è stata l’Amet spa di Trani fornitrice di energia elettrica per la città di Trani. L’attività è consistita nella produzione di tutta la documentazione tipica e specifica di un’azienda reale: Business Plan, Atto Costitutivo e Statuto, dichiarazione di inizio attività per l’attribuzione della partita iva e documentazione per l’iscrizione nel registro delle imprese ed anche nell’effettuazione delle transazioni tra la nostra azienda e le altre IFS nazionali. In contemporanea si è proceduto alla realizzazione del sito internet dell’impresa, che è stato selezionato dal Simucenter della Puglia quale miglior sito della neo provincia BAT. ‐ 17 ‐ La terza fase, in corso, verrà dedicata alla redazione del bilancio, alla sua analisi, al controllo di gestione e alla redazione di dichiarazioni fiscali, nonché alla disseminazione del progetto. Durante la seconda annualità, in virtù dell’intervento di un ingegnere esperto in energie rinnovabili, è stata approfondita la tematica legata alle fonti energetiche, in particolare la produzione di energia tramite l’utilizzo di impianti fotovoltaici. Infatti l’energia commercializzata dalla nostra impresa è stata prodotta da due impianti fotovoltaici, uno installato sul terrazzo della nostra sede della potenza di 300 KW e l’altro installato sul terreno attiguo alla sede, preso in fitto grazie ad un finanziamento e al conto energia, della potenza di 1 MW. Ciò ha consentito agli allievi di apprendere il funzionamento di un impianto fotovoltaico, delle celle fotovoltaiche, dell’inverter e dell’aspetto finanziario del conto energia. Durante l’anno scolastico sono stati letti articoli di giornale in cui era illustrato lo studio di fonti rinnovabili, in particolare l’iniziativa della Puglia di produrre idrogeno sfruttando l’energia solare: una iniziativa prima in Europa, per arrivare nell’immediato alla produzione di un combustibile di idrometano da utilizzare come combustibile da parte dei mezzi pubblici, e alla installazione di una pompa di idrogeno in ogni provincia. Gli studenti hanno partecipato al concorso “PlayEnergy” organizzato dall’Enel, che ha comportato tra l’altro lo studio di tutte le varie fonti energetiche e la loro produzione. Per arricchire ulteriormente le costituende conoscenze è stata organizzata una visita d’istruzione a Sticciano in provincia di Grosseto al grande parco fotovoltaico a inseguitori solari, ovvero con impianti autodirezionabili verso il sole. Sempre durante la seconda annualità gli allievi hanno partecipato alla prima fiera nazionale delle IFS a Catania, esperienza altamente formativa che ha permesso loro di confrontarsi con ragazzi e docenti provenienti da tutta Italia e rapportare la propria IFS con altre aziende IFS. In questa occasione gli studenti hanno partecipato al concorso che prevedeva la produzione di un Spot pubblicitario. Quest’anno gli allievi rivivranno l’esperienza con la partecipazione alla fiera On Board di Barcellona organizzata a bordo della Nave Grimaldi. L’IFS è diventato ormai un modello curriculare vista la sua validità formativa ed è recepita sia da molti docenti che dagli stessi studenti quale strumento utile per addivenire a quello snodo fondamentale dell’istruzione tecnica che è il raccordo scuola-mondo del lavoro. L’entusiasmo manifestato dagli studenti nella partecipazione a questa attività premia l’operato del tutor prof. Antonio Cicciomessere che tanto ha creduto in questo percorso. Antonio Cicciomessere ‐ 18 ‐ Esperienze di IFS dell'ITC D. ALIGHIERI di Cerignola (FG) Intervento della Docente prof.ssa Anna Grillo Nell’ ITC “D. Alighieri” di Cerignola sono in corso tre progetti IFS sostenuti con fondi europei. Il primo progetto è sviluppato in una terza classe, il secondo in una quarta classe e il terzo in una quinta classe del corso tecnico commerciale. I progetti saranno illustrati da una coppia di studenti del mio Istituto. La finalità dei progetti di simulazione è di realizzare una stabile relazione fra la Scuola e l’ambiente circostante realizzando esperienze e procedure che favoriscano le inclinazioni degli studenti e l’autoapprendimento. Gli stessi studenti mettono a punto il laboratorio di simulazione divenendo protagonist del proprio personale percorso di apprendimento e assumendo ruoli e compiti aziendali. Ad ogni azienda simulata corrisponde un’azienda reale nella quale si effettuano, nella seconda annualità, trenta ore di stage volte a comprendere che i processi gestionali, le dinamiche e le tecniche di conduzione aziendale, già analizzate nell’ azienda-laboratorio, sono le stesse dell’ azienda reale. L’ attività di simulazione favorisce, negli studenti, l’acquisizione della cultura d’ impresa ma, soprattutto, la consapevolezza di poter utilizzare in futuro le competenze acquisite nell’azienda laboratorio in quanto verificate come reali, attraverso lo stage, dalla corrispondenza tra modello simulato e modello reale. L’ attività di simulazione concorre a creare, perciò, risorse umane con formazione adeguata a fronteggiare la sfida dell’ integrazione nel mercato europeo e quella, più generale e complessa della globalizzazione, perché sviluppa la qualità delle competenze degli studenti attraverso la sinergia tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Gli studenti di questo laboratorio-impresa “Le delizie del tavoliere srl” IFS hanno evidenziato entusiasmo per l’attività svolta contribuendo alla propria crescita umana e professionale, evidenziata da un accrescimento sia della motivazione allo studio che della responsabilità personale. Testimonianza dello studente Fabio Casucci La simulazione d’impresa è un modello didattico-pedagogico che prevede la costituzione di un’azienda virtuale, nel nostro caso “Le Delizie del Tavoliere” s.r.l. che ha come oggetto sociale la produzione e la commercializzazione di pasta fresca. Il progetto, basato sul modello didattico dell’action-oriented-learning (il pensare, il sapere e il saperfare) è stato svolto da 18 studenti della 3b, 4b e quest’anno 5b Programmatori dell’ I.T.C. “Dante Alighieri” di Cerignola. Interessante e formativo è stato lo stage di 30 ore svolto in 4 giorni c/o l’Azienda Agrituristica “Casa Porcara” di Veglie, che ha consentito a noi studenti di visionare il processo produttivo aziendale della produzione artigianale e industriale della pasta fresca pugliese. Testimonianza dello studentessa Francesca Matteucci L’attività è iniziata nella prima annualità con lo sviluppo della business-idea vale a dire la scelta del settore in cui operare dopo un’attenta analisi del territorio, e ha proseguito nella seconda annualità con la predisposizione del business-plan, con la scelta della forma giuridica, con la costituzione dell’impresa e la definizione degli organi di vertice e con l’organizzazione interna in uffici. Ad ogni studente è stato assegnato un ruolo all’interno dell’azienda e un incarico con la possibilità di avvicendamento al fine di effettuare una rotazione delle attività da svolgere. In generale l’ambiente formativo della IFS permette di trasmettere le conoscenze non solo nel classico rapporto docente-studente, ma attraverso un insieme di relazioni che coinvolgono gli allievi, e docenti, l’impiego delle tecnologie e gli scambi con altre realtà della comune rete di appartenenza. L’ambiente IFS è quello ideale per realizzare l’apprendimento interdisciplinare. ‐ 19 ‐ Esperienze di IFS dell'ITC CASSANDRO di Barletta (BAT) Sono un’insegnante di Economia Aziendale dell’ITC “Cassandro” di Barletta ed ho alle spalle una decennale esperienza di Impresa Formativa Simulata Negli anni passati ho gestito e portato a termine tre esperienze di simulazione di impresa, mentre attualmente sono tutor di una IFS al suo secondo anno di realizzazione che ha appena completato la fase di avvio e che sta per entrare nel pieno della operatività con l’utilizzo della piattaforma telematica. Sono diversi anni, dunque, ancora prima che nel dicembre 2006 il Parlamento Europeo individuasse la competenza chiave “senso di iniziativa e di imprenditorialità” che, attraverso la realizzazione di tali progetti, il ministero e le nostre scuole mettono noi docenti in condizione di lavorare per raggiungere l’obiettivo di sviluppare nei ragazzi “competenze di imprenditorialità”. Vorrei soffermarmi in questa relazione, a condividere con voi quelli che l’esperienza mi ha insegnato essere i punti chiave per la buona riuscita di un progetto IFS. La prima scelta delicata e decisiva per la buona riuscita dello stesso è la decisione del settore di appartenenza della azienda di cui si simulerà il funzionamento. Tale scelta, peraltro, deve rispondere ad una specifica richiesta ministeriale: individuare attività produttive locali che potrebbero potenzialmente essere bacini di utenza e/o di creazione di imprese In passato ho vissuto la duplice esperienza di simulare un’impresa operante nel settore vitivinicolo ed un’impresa operante nel settore olivicolo con l’importante risultato di portare gli alunni ad apprezzare le risorse del proprio territorio, fino al quel momento snobbate e sottovalutate, e valutare la possibilità di realizzare idee imprenditoriali legate ad esso. La scelta si è rivelata sicuramente vincente: i mondi del vino e dell’olio di oliva sono risultati, dopo un primo momento di scetticismo, essere mondi accattivanti, in quanto non solo ricchi di tradizione e cultura, ma anche di strategie di mercato e di innovazione ed hanno offerto una molteplicità di stimoli e di occasioni di approfondimento. Loretta Lionetti e studenti dell’ITC Cassandro - Barletta L’azienda che stiamo simulando nel progetto in corso, invece, opera nel settore della pubblicità e della comunicazione commerciale. Tale scelta è nata dal fatto che negli ultimi anni (meno di dieci) abbiamo assistito nelle nostra città (Barletta) ad un massiccio ricorso ad importanti campagne pubblicitarie a livello nazionale (anche ricorrendo ad uno dei mezzi più costosi qual è la televisione commerciale nazionale) da parte delle aziende operanti nel settore manifatturiero (soprattutto tessile). Per la prima volta sul nostro territorio si è puntato alla creazione di marchi (Brand), spostando l’attenzione dal prodotto e da una politica di riduzione dei costi ad una politica basata sull’affermazione della propria immagine. Ci troviamo questa volta ad operare in un settore altamente dinamico ed affascinante molto vicino ai ragazzi ; basti pensare che pur essendo passato meno di un anno dal momento in cui abbiamo analizzato il mercato della comunicazione, durante gli ultimi incontri tenutisi qualche giorno fa per la predisposizione del business plan, i ragazzi hanno riscontrato lo sviluppo di nuove forme di comunicazione aziendale strettamente collegate allo sviluppo delle nuove tecnologie, di Internet ed, in particolare, dei social network. La seconda importante scelta da compiere è quella relativa all’azienda tutor. Essa deve essere disposta a far conoscere agli alunni la propria struttura organizzativa e i propri processi gestionali, ‐ 20 ‐ soprattutto nell'ambito dell'area commerciale ed amministrativa, e deve consentire alla costituenda azienda simulata di poter attribuire la propria denominazione, (da utilizzare esclusivamente nella rete aggiungendo la sigla IFS); inoltre, deve essere disposta a far svolgere agli alunni aderenti al progetto (che non sono mai meno di quindici) 30 ore di stage. Certamente ciò che si chiede alle aziende è rilevante e impegnativo! Questo impegno comporta che la tanto auspicata relazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro (obiettivo primario del progetto IFS) è assolutamente difficile da raggiungere specie in considerazione delle caratteristiche del tessuto economico del nostro territorio, costituito essenzialmente da microimprese. Per questo motivo risulta ancora più apprezzabile la disponibilità delle aziende che decidono di collaborare. Imprevisti e situazioni problematiche da affrontare se ne possono presentare continuamente!!! Conciliare i tempi scolastici con quelli aziendali, concordare con il tutor aziendale un’adeguata semplificazione dei processi gestionali in modo da rendere il processo di simulazione accessibile ai ragazzi, affrontare la situazione estrema di dover cambiare l’azienda tutor a progetto già avviato (esperienza da me vissuta, fortunatamente nella fase iniziale). Una volta effettuate queste due scelte, l’azione formativa del progetto rimane sempre e comunque impegnativa, in quanto fortemente impegnativi sono gli obiettivi da raggiungere: sviluppo di competenze di imprenditorialità e, quindi, qualificazione dei giovani che stanno per accedere al mercato del lavoro. Per fare questo bisogna promuovere nei ragazzi lo sviluppo di attitudini mentali alla soluzione dei problemi e stimolarli ad operare in autonomia, diventando così protagonisti del processo di apprendimento. La gran parte delle difficoltà si incontra perché i ragazzi, che spesso trovano noiose le lezioni frontali e che spesso contestano e mal tollerano il rapporto distaccato di alcuni docenti, quando sono calati in realtà diverse dall’aula dove viene chiesto loro di dare un apporto attivo e di vedere il docente solo come tutor, come facilitatore, come semplice osservatore rispondono istintivamente con scetticismo e timore di non riuscire; in altri termini, si mostrano alquanto restii a mettersi in gioco. E’ sempre questo l’atteggiamento che mediamente caratterizza gli alunni all’inizio del progetto. Inoltre, se si opera con gruppi di alunni appartenenti a classi diverse, si assistite a situazioni di scarsa comunicazione iniziale tra i differenti gruppi classe. A poco a poco, però, i ragazzi incominciano inevitabilmente a credere nel progetto, a calarsi nei ruoli loro affidati, a prendere iniziative autonomamente e devo aggiungere che l’efficacia dell’azione aumenta in modo sensibile dal momento in cui i ragazzi incominciano ad affiatarsi e a sentirsi un team. Ci sono momenti di scoraggiamento, spesso legati alla fatica di dover conciliare il progetto con tutti gli altri impegni, scolastici e non, oppure alla fatica di dover tornare a scuola nel pomeriggio mediamente per tre ore dopo aver già fatto sei ore di lezione, per ritrovarsi di fronte a compiti che spesso sono impegnativi; ma questi momenti di scoraggiamento sono sempre ripagati, nell’evolversi dell’esperienza, dalla soddisfazione di aver raggiunto risultati tangibili o dai momenti ludici e creativi del progetto (progettazione di campagne pubblicitarie, partecipazione a fiere ..) Un altro aspetto che voglio sottolineare è che all’inizio del progetto anche la semplice compilazione di una banale fattura o la registrazione di una semplice attività di gestione mette i ragazzi in difficoltà; ciò per me è stata un’importante occasione di riflessione che mi ha confermato l’idea che la didattica tradizionale, unidirezionale e trasmissiva, crea sicuramente delle conoscenze, ma per la creazione di competenze e per la creazione dell’attitudine alla soluzione dei problemi è molto più efficace un modello didattico relazionalecooperativo, qual è quello che si realizza con la simulazione. La stessa partecipazione a fiere e a gemellaggi, al di là dell’aspetto ludico colto dai ragazzi, ha rappresentato un’importante occasione di apprendimento, visto che i ragazzi in tali occasioni imparano a progettare, ad organizzare e ad affrontare gli imprevisti che di volta in volta si presentano. Concludendo, devo affermare che naturalmente le opportunità offerte dal progetto sono colte in modo differente da ciascuno dei ragazzi in relazione al proprio modo di essere, alle proprie competenze di partenza e al momento in cui incominciano a credere nel progetto, ma l’esperienza mi ha insegnato che ‐ 21 ‐ ciascuno di loro, pur con il proprio apporto differenziato, contribuisce al successo dell’esperienza soprattutto in virtù della forza che solo un gruppo affiatato è capace di dare ad ogni singolo individuo. Ora cedo la parola a due alunni che vi parleranno brevemente della loro esperienza ed infine voglio farvi vedere l’ultimo minuto del filmato realizzato qualche anno fa per testimoniare una delle mie esperienze ed esattamente quella relativa ala simulazione di un’azienda operante nel settore olivicolo Lorella Lionetti Testimonianza studentessa Marina Fanelli Mi ricordo come se fosse ieri quando, lo scorso anno, la prof.ssa Lionetti ci propose di partecipare a un progetto di simulazione d'impresa. Colta di sorpresa la mia risposta fu di impulso positiva, ma, riflettendoci con calma, mi resi conto che mi si prospettavano d'avanti interi pomeriggi impegnati a scuola, sottraendo ore allo studio ed alle altre attività che impegnavano le mie giornate. Alla fine, la curiosità di "giocare" ad essere un'imprenditrice mi spinse a confermare quel si quasi strappato. Naturalmente nel corso di questi due anni scolastici non è stato tutto facile e divertente come quel gioco che immaginavo, però, le varie lezioni ed incontri con gli esperti mi hanno fatto avvicinare sensibilmente al mondo delle imprese, che prima era fatto solo di teoria ed era quasi del tutto sconosciuto, mentre ora mi risulta essere molto più comprensibile e affascinante. Abbiamo anche avuto la fortuna di essere affiancati da un’azienda tutor il cui socio di maggioranza è l’incarnazione dello spirito imprenditoriale: un ragazzo, oggi poco più che trentenne, che in pochi anni (meno dieci) e con un esiguo capitale iniziale è riuscito a creare un’azienda affermata che oggi può vantare credibilità e vantaggi competitivi di tutto rispetto. Sicuramente, può rappresentare per noi un esempio da emulare! La nostra esperienza non è ancora finita, diciamo che siamo a metà del nostro percorso, e forse ora sta arrivando la parte più delicata e pratica del progetto, ma sono sicura che riusciremo ad affrontare tranquillamente le difficoltà che incontreremo, in quanto questa è diventata una vera sfida con noi stessi. Testimonianza studente Pietro Curiello Chi come noi frequenta una scuola tecnica e professionalizzante, in teoria, dovrebbe acquisire una preparazione valida per entrare facilmente nel mondo del lavoro, ma purtroppo, spesso, mondo del lavoro e mondo della scuola rimangono ancora molto distanti tra loro. Questo è un problema che si accentua e si fa sentire ancora di più quando si decide di intraprendere un’attività imprenditoriale. L’avvio di una nuova azienda è un momento delicato in cui tutte le conoscenze assimilate a scuola, in materia di diritto, economia, gestione aziendale e non solo, dovrebbero essere applicate alla vita reale, ma tutte quelle pagine studiate e quegli esercizi svolti sembrano meteore che vagano nell’universo indecifrabile del mondo del lavoro e la strada giusta sembra difficile da trovare. Qui entra in gioco quello che la scuola offre in più attraverso corsi come quello qui esposto, un progetto che permette a noi studenti di scontrarci con tutte le problematiche legate all’avvio e alla gestione di un’azienda, con la guida di professori e di tutor. In sintesi, la scuola ci sta mettendo in condizione di vivere una vera esperienza di gestione aziendale utilissima per avere una strada già tracciata se vorremmo realmente diventare imprenditori. L’azienda che stiamo simulando è un’agenzia di comunicazione; abbiamo conosciuto un responsabile della nostra azienda tutor che nelle varie lezioni ci ha fatto conoscere questo mondo, dagli obiettivi che devono essere raggiunti all’effettivo funzionamento pratico di un’agenzia di comunicazione. ‐ 22 ‐ Abbiamo scoperto quanto complicato sia operare in tale settore in continua evoluzione, quanto difficili e anche inaspettate siano le varie attività da porre in essere e di quanti profili professionali differenti siano richiesti. Abbiamo scoperto che programmare e individuare strategie commerciali non è assolutamente facile ma alla fine siamo riusciti a redigere il nostro business plan. Ora stiamo imparando a gestire la piattaforma IFS, adottando sempre una metodologia di lavoro che riproduce perfettamente la realtà. Io sono l’amministratore e mi preparo a svolgere con serietà questo ruolo così importante mentre cresce in me sempre più la voglia di affrontare le sfide che continueremo ad incontrare nel corso del progetto, proprio come in un gioco che ti appassiona e che, allo stesso tempo, ti fa fare esperienza. TESTO DEL FILMATO realizzato Sono passati due anni dall’inizio di quest’avventura; da insicuri e incerti quali eravamo siamo cresciuti. Poco a poco questa esperienza ci ha coinvolti tutti creando tra noi comunicazione, suscitando entusiasmo, aprendoci attraverso la scuola al mondo del lavoro nella sua specifica realtà del nostro territorio Abbiamo veramente imparato lavorando, ci siamo sentiti protagonisti e piccoli imprenditori grazie alle nostre docenti che, con la loro azione di sostegno e di indirizzo, ci hanno aiutato a concretizzare nel migliore dei modi le idee che nascevano. Alla fine di questa esperienza ci sentiamo di dire che vale la pena “viverla” questa scuola, buttarsi nelle esperienze che ci offre, perché dal nostro entusiasmo e da quello dei nostri docenti trae motivo di rinnovarsi. “La validità di un’organizzazione sta nell’indurre i normali esseri umani a far meglio di quanto sembrino capaci, a far emergere nei propri componenti tutta la forza di ciascuno per aiutare gli altri a svolgere il loro compito. Lo scopo di un’organizzazione è di permettere a uomini comuni di fare cose non comuni” (Peter F. Druker) Esperienza IFS dell’ITC GIANNONE - Foggia Testimonianza studentessa Carmen Scopece Dobbiamo confessare che a convincerci ad aderire al progetto IFS, all’inizio, è stata anche la prospettiva della partecipazione alla Fiera delle Imprese Formative Simulate. La parola fiera richiama alla mente il chiasso, il movimento, l’incontro, tutte cose che piacciono a noi giovani, che poi, in questo caso, non ne sarebbero stati i passivi visitatori, ma i protagonisti. Poi, quando è venuto il momento di scegliere a quale fiera partecipare, ci è venuto naturale, dati i rapporti commerciali con le IFS austriache, prediligere la Fiera IFS di Salisburgo, dove convenivano IFS di tutta Europa. Produrre e vendere: è questa l’essenza di un’azienda. Ma per vendere bisogna farsi conoscere e riconoscere. E le fiere sono appunto le vetrine in cui mettersi in mostra. È stato faticoso, ma entusiasmante. Abbiamo ideato con cura il nostro stand, creato una divisa che ci distinguesse, dei biglietti da visita da distribuire e dei pieghevoli che illustrassero i nostri prodotti. Naturalmente, poiché ci rivolgevamo a un pubblico internazionale, tutto doveva essere espresso in inglese. Che fatica, ma che soddisfazione! ‐ 23 ‐ La fiera è stata un’esperienza veramente coinvolgente: quattro padiglioni pieni di stand di IFS di moltissimi paesi, dalla Russia agli USA: tutti gli stand erano molto belli, anche se il nostro era il più bello! Alcune IFS avevano colto l’occasione per offrire degustazioni di prodotti tipici del loro paese: buona idea e bella propaganda! Giorgio Campagna e studenti dell’ITC Giannone - Foggia Ma soprattutto abbiamo capito come funziona una fiera, perché anche in questo caso era sì una fiera di imprese simulate, ma sembrava una fiera vera: venivi accolto come un vero cliente, ti facevano delle proposte commerciali e, se l’affare si concludeva, rilasciavano regolare fattura. E tutte queste fasi si svolgevano in inglese! In conclusione: abbiamo lavorato, abbiamo imparato, tanto e per esperienza diretta, e ci siamo pure divertiti, molto. Non male !! Testimonianza studente Vincenzo Sarnataro Abbiamo partecipato alla realizzazione del progetto IFS volontariamente e su proposta della nostra scuola. Quando fu chiesta la nostra adesione, abbiamo avuto qualche esitazione prima di accettare perché pensavamo alle ore di impegno che si sarebbero aggiunte a quelle già richieste dalla normale attività scolastica. Né, d’altra parte, riuscivamo a renderci pienamente conto dei benefici che ne avrebbe tratto la nostra formazione professionale. Sono stati i compagni che già avevano fatto simile esperienza a incoraggiarci. Ci siamo messi al lavoro: abbiamo pensato un nome, creato un logo per la nostra azienda, ne abbiamo scritto lo statuto, rendendoci conto per la prima volta di quanto sia importante fissare regole certe e chiare. Infine la firma, davanti al notaio, dell’atto costitutivo, e la nostra azienda era nata. Era sì un’azienda virtuale, ma era stata costituita seguendo tutte le regole e le procedure delle aziende vere. Ora bisognava farla funzionare. Abbiamo iniziato ad analizzare la piattaforma IFS, il mercato di tutte le imprese virtuali, inserito il nostro catalogo dei prodotti e creato il sito web. Finalmente eravamo pronti per effettuare operazioni commerciali. Italiano, inglese, diritto, economia aziendale e informatica: tutte queste discipline così lontane e diverse, si dimostravano utili per il nostro lavoro e per la prima volta ce ne rendevamo conto. Nel corso del progetto siamo venuti in contatto con alcune IFS austriache: lì l’IFS non è facoltativa come da noi, ma obbligatoria: è una materia scolastica a tutti gli effetti. Poiché l’IFS sembra un modo efficace per avvicinare il mondo della scuola e quello del lavoro, forse sarebbe opportuno anche in Italia estendere a tutti gli studenti questa esperienza. Abbiamo poi notato che in Austria si usano le lettere commerciali, mente in Italia, grazie alla piattaforma, si opera online. Non abbiamo capito se sono le IFS italiane troppo all’avanguardia rispetto alle aziende vere italiane, o le IFS austriache indietro rispetto a quelle vere austriache. Purtroppo i rapporti commerciali con le IFS austriache non si sono intensificati come entrambi speravamo, perché, mentre sul nostro conto corrente figuravano addebiti per il pagamento di fatture, sul conto corrente delle IFS austriache non figurava l’accredito corrispondente. E dei buoni rapporti commerciali non si intessono con presunti cattivi pagatori! (n.d.r. - I due sistemi informatici non sono collegati telematicamente) ‐ 24 ‐ Esperienza IFS dell’ITC ROMANAZZI - Bari Nel l’ITC Romanazzi l’esperienza di simulazione aziendale è iniziata nel 2001 con il progetto IG Students che permetteva agli studenti del quarto anno di ideare e gestire una propria società. Nel corso degli anni grazie ai progetti PON e alla realizzazione della rete IFS e della piattaforma IFSnetwork l’esperienza è continuata con differenti modalità e si è consolidata, diventando da un’esercitazione pratica di alcune discipline una metodologia didattica innovativa ed efficace . Negli anni passati alla simulazione aziendale hanno partecipato ragazzi provenienti da classi diverse, ma poiché questo comportava difficoltà di carattere organizzativo in quanto erano coinvolti più consigli di classe, il gruppo successivamente è stato formato da ragazzi della stessa classe (gruppo classe) e in particolare anche delle classi di alternanza scuola lavoro. Renata Falvo e studenti dell’ITC Romanazzi ‐ Bari Le IFS hanno sempre simulato imprese operanti in settori che più si avvicinano per caratteristiche al corso di studio degli alunni. Infatti la prima IFS Puglia Business on line è stata costituita nel 2003 da un gruppo di ragazzi provenienti da classi diverse ma del corso Mercurio. L’IFS Puglia Business on line ha simulato l’ IBOL, impresa di servizi informatici, e al termine del percorso è stata ceduta ad altri ragazzi dell’Istituto che hanno continuato a gestirla nelle ore di laboratorio di Economia Aziendale. Nei vari percorsi sono state concluse tutte le fasi: sensibilizzazione e analisi del territorio, costituzione e gestione dell’impresa, verifica dei risultati attesi e pubblicizzazione. L’esperienza complessiva è stata considerata al termine dell’anno scolastico ai fini dell’attribuzione del credito scolastico e del voto di condotta. Attualmente abbiamo tre IFS attive: L’IFS Mycom, agenzia di comunicazione, che ha come impresa tutor la TOM, agenzia di comunicazione innovativa,conosciuta sul territorio e specializzata in marketing non convenzionale. L’ifs è stata gestita dai ragazzi della classe 5^D Marketing e comunicazione ed è nella fase finale del percorso . L’IFS Good Life,agenzia di viaggi che ha come azienda tutor la cooperativa “Esplorando” che in particolare promuove in Puglia il turismo sostenibile e sociale .L’ifs è stata gestita dai ragazzi della classe 5^B Erica ed è anche questa, come la precedente, nella fase finale del percorso. L’IFS Formatec gestita dai ragazzi della classe 4^D marketing e comunicazione nella fase della costituzione e di gestione dell’ impresa .L’impresa tutor è la “Formatec” che è un’impresa che opera nel settore della formazione professionale e della consulenza informatica. Inoltre la classe 3^D (Marketing e Comunicazione) ha iniziato un nuovo percorso che è nella fase di sensibilizzazione e di analisi del territorio. La scelta dell’ azienda tutor e quindi dell’impresa da simulare non è stata sempre facile in quanto limitata dalla disponibilità delle imprese operanti sul territorio ed è stata determinata tenendo conto delle caratteristiche del tessuto socio economico del mercato territoriale, della ‐ 25 ‐ caratterizzazione del corso di studi del gruppo classe e dei proficui rapporti che il nostro Istituto è riuscito a instaurare con enti del territorio. I rapporti con le aziende tutor sono stati sempre produttivi. Infatti hanno co-progettato il percorso e fornito testimonianze dirette del personale, informazioni e documentazioni relative sia alla struttura organizzativa, sia alle operazioni tipiche aziendali. A molti ragazzi è stata data la possibilità di svolgere anche lo stage presso l’azienda. I tutor aziendali hanno assunto anche il ruolo di esperti e svolto attività di laboratorio a scuola cercando di fare acquisire ai ragazzi competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro. Gli studenti sono stati divisi in gruppo in base alle proprie caratteristiche e sono stati assegnati ruoli e funzioni nel rispetto dell’organigramma aziendale dell’impresa simulata .Per esempio gli studenti dell’IFS Mycom con l’esperto dell’azienda tutor “TOM” hanno fatto un’attenta analisi dei messaggi pubblicitari e del valore della marca (funzioni, benefici, potenzialità), creando il brand e il logo dell’ifs .Ai ragazzi, divisi in gruppi, sono stati assegnati i principali reparti di un’agenzia di comunicazione: reparto creativo, reparto account, reparto pubbliche relazioni, reparto amministrativo. Tutti hanno vissuto le funzioni proprie di un’impresa del proprio contesto locale abituandosi ad affrontare un compito reale. Esperienza fortemente formativa è stato lo stage che i ragazzi hanno fatto, quasi sempre, a conclusione dell’anno scolastico. Gli studenti sono stati collocati per la maggior parte presso le imprese tutor,dove non è stato possibile presso imprese dello stesso settore o enti come la Camera di Commercio,l’INPS e l’INPDAP . L’esperienza dello stage è stata agevole in quanto abituati già ad apprendere in un contesto operativo ed organizzativo simile a quello di lavoro. Durante lo stage sono stati assegnati compiti,rispettati orari e condivisi per quanto possibile gli aspetti organizzativi in modo da avere una visione anche globale delle funzioni aziendali e delle relative relazioni. Altre esperienze molto formative e utili per la verifica dei risultati attesi sono stati i gemellaggi con IFS di altre scuole e in modo particolare la partecipazione a fiere nazionali di IFS e ad eventi locali e nazionali. I ragazzi hanno allestito stand, promosso i propri sevizi, la propria scuola e il proprio territorio e nelle fiere delle IFS realizzato “scambi commerciali”.Tutto ciò ha permesso loro di mettersi alla prova e a noi insegnanti di verificare le competenze e le abilità acquisite nel percorso di simulazione . E’ stato possibile verificare la loro capacità di comunicare, di relazionare e di instaurare rapporti di scambio e non ultimo l’acquisizione della cultura di impresa. Nella fiera nazionale delle IFS che si è tenuta nel maggio del 2009 sulla nave da crociera Grimaldi nel tratto Civitavecchia–Barcellona ai ragazzi delle nostre IFS è stato dato un premio speciale per il migliore stand e la qualità della comunicazione . La conferma delle competenze tecniche acquisite è stata attuata attraverso la partecipazioni a concorsi come Patti Chiari “Sviluppa la tua idea” dove è stata presentata la propria idea di impresa e il Business Plan ossia lo studio di fattibilità. La validità e l’attinenza del documento prodotto è stata attestata da una commissione formata da imprenditori e responsabili del settore bancario dei finanziamenti . Tale commissione ha espresso parere favorevole. La simulazione aziendale seppure con i suoi punti di debolezza come la difficoltà nell’organizzazione e nel coinvolgimento dell’intero consiglio di classe non è soltanto un orientamento verso il mondo del lavoro, ma un’operazione culturale. E’ un percorso formativo lungo ma diversificato che consente l’integrazione del sistema scolastico con le realtà economiche e sociali del territorio e la promozione della cultura d’impresa e che soprattutto permette ai ragazzi di crescere umanamente, di scoprire i propri interessi e di acquisire abilità e competenze come la capacità di team working, di problem solving e capacità relazionali. Renata R. Falvo ‐ 26 ‐ Interviste strutturate Ai partecipanti italiani è stato proposto un questionario-intervista, strutturato in due sezioni, con una prima parte (a risposta strutturata) dedicata all’inserimento lavorativo dei giovani ed una seconda (a risposta aperta) alla valutazione del ruolo dei percorsi di Alternanza e/o Simulazione d’Impresa nella formazione. Questi sinteticamente i risultati qualitativi delle interviste. Ricerca del lavoro Sia studenti che docenti attribuiscono molta importanza agli strumenti WEB e all’orientamento scolastico. Risultano più variegate le opinioni sull’importanza delle conoscenze personali e aziendali, sul ruolo delle agenzie private e sui centri per l’impiego. Condizioni per trovar lavoro Sia studenti che docenti differenziano le proprie opinioni (con valutazioni distribuite su tutta la scala) in merito alla disponibilità ad accettare lavori precari, poco attinenti agli studi e alle aspettative personali. Entrambi attribuiscono invece molta importanza alla votazione scolastica, alla preparazione, alla disponibilità a viaggiare, a cambiare sede di lavoro e a continuare a studiare. Aspetti del lavoro Viene attribuita notevole importanza agli aspetti retributivi, alla carriera, all’interesse per le mansioni, alla sicurezza, ai rapporti con i superiori. Meno definita l’importanza attribuita agli aspetti sociali dell’azienda, alle relazioni con i colleghi, alla possibilità di conoscere gente e posti nuovi. Ambiti personali Viene attribuita maggiore importanza al lavoro, al tempo libero, allo studio personale, alle relazioni affettive e familiari. Più sfumata la valutazione, in particolar da parte degli studenti, degli aspetti sociali, politici, religiosi e artistico-culturali. Conference system per i partecipanti europei alla Study Visit ‐ 27 ‐ DOMANDE Quali aspetti della Simulazione d’Impresa e/o dell’Alternanza Scuola Lavoro sono utuili per un miglior orientamento al lavoro ? Lavoro in gruppo Protagonismo degli studenti, apprendimento attivo Affrontare e risolvere problemi concreti, problem solving Role play Business idea Cultura e decisioni manageriali Applicazione delle conoscenze scolastiche alla realtà pratica Conoscenza della realtà del mondo del lavoro diversa rispetto a quella scolastica L’orientamento favorisce la trasformazione di conoscenze in competenze Conoscenza e raccordo con il territorio Relazioni con le imprese e il personale dipendente Metodologia trasversale Nell’alternanza ruolo fondamentale di affiancamento del tutor IFS orienta al mondo aziendale l’Alternanza fa toccare concretamente il mondo lavorativo Quali sono le principali differenze fra simulazione d’impresa e scuola-lavoro ai fini di un miglior orientamento al lavoro ? I benefici analoghi delle due esperienze sono analoghi Rispettivamente orientano al lavoro e alla cultura dì impresa Entrame favoriscono l’integrazione fra teoria e pratica Relazione diretta con il personale dell’azienda nello scuola-lavoro Maggiore praticità delle esperienze di alternanza La simulazione è formativa in tutti i campi aziendali Quali i punti positivi della Simulazione d’Impresa e/o dell’Alternanza Scuola Lavoro sono da confermare e intensificare ? Start up, rapporti con altre IFS, transazioni in rete anche internazionali, scambi in rete (IFS) Stage come canale di credito Apprendere “giocando” Metodologia didattica innovativa Collaborazione con le imprese nell’individuare i profili formativi e le figure professionali Prolungare l’esperienza di scuola-lavoro ad un mese Lavoro di gruppo e organizzazione del lavoro Responsabilità nel lavoro in team e mansioni degli studenti La simulazione fa meglio comprendere alcune discipline Quali i punti critici della Simulazione d’Impresa e/o dell’Alternanza Scuola Lavoro sono da migliorare ? Rapporti con Impresa tutor e reperimento partner Selezione e coinvolgimento delle aziende nel processo di formazione Disponibilità delle imprese La centralità del futuro dello studente Allestire e utilizzare il laboratorio di simulazione Attivare attività curricolari congruenti con l’IFS e l’Alternanza Funzionamento CdC e collaborazione docenti ‐ 28 ‐ Breve durata dello stage e svolgimento prematuro al terzo anno scolastico A volte i tutor (scolastici e aziendali) non seguono gli studenti adeguatamente Concentrare le ore e gli incontri dedicati Quali attività dovrebbero essere intensificate nell’Alternanza Scuola Lavoro e nella Simulazione d’Impresa ? Corrispondenza commerciale e inglese commerciale Marketing Miglioramento motivazionale Durata dello stage formativo Incontri fra varie aziende e IFS per lo scambio di esperienze tra studenti Cosa dovrebbe/potrebbe fare la scuola per migliorare contatti e relazioni con il mondo del lavoro e con l’Universita’ ? Più stage ed esperienze aziendali Accordi e convenzioni operative, progetti “istituzionalizzati” Sensibilizzazione delle aziende ad ospitare stage Reti operative con l’Università Formazione continua dei docenti, scambi ed eventi Organizzare eventi, promuovere formazione dei docenti Orientamento universitario efficace e meeting dedicati Sviluppare le attitudini dei ragazzi Opportunità di placement estivo Più ore curricolari, non extracurricolari Cosa dovrebbe/potrebbe fare la scuola per migliorare la formazione degli studenti ? Centralità dello studente Competenze chiare ed essenziali Alternanza sistematica e non sporadica Meno teoria, scambi tra scuole, apertura alla realtà esterna Accompagnare i ragazzi nell’inserimento nel mondo del lavoro Più progetti pratici del tipo IFS Attività scolastiche ed extra-scuola concrete Ridimensionamento delle classi / gruppi di lavoro Gruppi di lavoro differenziati per livelli/competenze Forse la scuola non può fare molto di più Cosa dovrebbe/potrebbe fare la scuola per valorizzare le esperienze pratiche, oltre a quelle teoriche e di laboratorio ? Potenziare stage e tirocini Business game Competizioni fra studenti sulle competenze Valorizzare le capacità degli studenti Spazi web interattivi di facile accesso Messa a sistema delle pratiche innovative Promozione della cultura imprenditoriale Relazioni e feedback Estendere questo tipo di progetti a tutte le classi ‐ 29 ‐ QUESTIONARIO-INTERVISTA Studente Docente/DS Facoltativo: Nome Cognome___________________________ Istituto _________________________ Email ___________________________________________________ (per ricevere il report) QUALE IMPORTANZA ATTRIBUISCI AI SEGUENTI METODI PER CERCARE LAVORO? 1 = per nulla - 2 = poco - 3 = abbastanza - 4 = molto - 5 = assolutamente Importanza 1 2 3 4 internet in generale, motori di ricerca siti web specializzati per la ricerca di lavoro, riviste, quotidiani sito web delle aziende orientamento scolastico conoscenze di dipendenti dell’azienda segnalazioni di persone influenti agenzie private di selezione del personale centri per l’impiego 5 QUALE IMPORTANZA ATTRIBUISCI ALLE SEGUENTI CONDIZIONI PER TROVARE OGGI UN LAVORO? 1 = nulla o minima - 2 = serve poco - 3 = serve abbastanza - 4 = serve molto - 5 = massima Percezione 1 2 3 4 5 accettare lavori temporanei o precari accettare lavori poco attinenti agli studi fatti accettare una retribuzione inferiore alle aspettative avere una votazione scolastica molto alta essere molto preparati essere disposti a viaggiare per lavoro essere disposti a trasferirsi in sedi diverse dalla propria residenza essere disposti a continuare a studiare QUALE IMPORTANZA ATTRIBUISCI AI SEGUENTI ASPETTI IN UN LAVORO? 1 = nulla o minima - 2 = poca - 3 = abbastanza - 4 = molta - 5 = massima Importanza 1 2 3 4 una buona retribuzione l’interesse per le mansioni del lavoro la sicurezza del posto di lavoro la possibilità di fare carriera la possibilità di essere a contatto con la gente e di vedere posti nuovi l’utilità per gli altri e per la società i buoni rapporti con i colleghi i buoni rapporti con i superiori ‐ 30 ‐ 5 QUALE SETTORE/I RITIENI CHE OFFRA MAGGIORI OPPORTUNITA’ PER CERCARE LAVORO? (massimo 2) 1) 2) QUANTA IMPORTANZA ATTRIBUISCI OGGI AI SEGUENTI AMBITI DELLA VITA ? 1 = nulla o minima ‐ 2 = poca ‐ 3 = abbastanza ‐ 4 = molta ‐ 5 = massima 1 Importanza 2 3 4 5 tempo libero (sport, hobby, viaggi, cura di sé) studio, aggiornamento attività artistico-culturali lavoro impegno politico impegno sociale impegno religioso relazioni affettive e familiari DOMANDE QUALI ASPETTI DELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA SONO UTILI PER UN MIGLIOR ORIENTAMENTO AL LAVORO ? QUALI ASPETTI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SONO UTILI PER UN MIGLIOR ORIENTAMENTO AL LAVORO ? QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE FRA SIMULAZIONE D’IMPRESA E SCUOLALAVORO AI FINI DI UN MIGLIOR ORIENTAMENTO AL LAVORO ? QUALI I PUNTI POSITIVI DELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA DA CONFERMARE E INTENSIFICARE ? QUALI I PUNTI POSITIVI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DA CONFERMARE E INTENSIFICARE ? QUALI I PUNTI CRITICI DELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA DA MIGLIORARE ? QUALI I PUNTI CRITICI DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DA MIGLIORARE ? QUALI ATTIVITÀ DOVRBBERO ESSERE INTENSIFICATE NELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E NELLA SIMULAZIONE D’IMPRESA ? COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER MIGLIORARE CONTATTI E RELAZIONI CON IL MONDO DEL LAVORO ? COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER MIGLIORARE LE RELAZIONI CON L’UNIVERSITA’ ? COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER MIGLIORARE LA FORMAZIONE DEGLI STUDENTI ? COSA DOVREBBE/POTREBBE FARE LA SCUOLA PER VALORIZZARE LE ESPERIENZE PRATICHE, OLTRE A QUELLE TEROICHE E DI LABORATORIO ? ‐ 31 ‐ CREDITS Riferimenti istituzionali USR per la Puglia Lucrezia Stellacci - Direttore Generale USR Puglia Ruggiero Francavilla - Dirigente Ufficio III - Sistema formativo integrato Vincenzo Melilli - Dirigente USR Puglia Cecilia Pirolo - Dirigente ITC Romanazzi Annunziata Lattanzio - Vicario ITC Romanazzi Team Dilos Center – Simucenter Regionale Puglia Anna Papapicco, Settimio A. Romei - Organizzazione Study Visit 2010 Francesco F. Maiorano, Giuseppe V. Clarizio, Germana Berardi, Antonella Acquaviva - Simucenter Puglia Team studenti - Stage accoglienza, traduzione simultanea Roxher Asllanaj, Bianca Cianfano, Antonio Carlucci, Manuel Fanuli, M. Maddalena Fariello, Dario Fortuna, Eleonora Forziati, Raffaele Garofalo, Vanessa Gorga, Felicia Romito Supporto amministrativo e tecnico Maria Introna - Direttore Servizi G.A. Rosa Cristallo, Gina Evangelista, Mariella Madio, Francesco Loizzo - Personale ATA. Istituti partecipanti al meeting regionale Istituto Sede Dirigente Relatori/Tutor studenti I.T.C. D. Romanazzi Bari Cecilia Pirolo Anna Papapicco, Renata Falvo I.T.C. A. Moro Trani Angela Adduci Angela Adduci, Victor E. Motti Maria Palomba Alfonso Giorgio Campagna Giuliana Colucci Anna Grillo, Pasquale Cariello Carla D'Urso Loretta Lionetti Antonio Aulenta Lorella Armienti, Gennaro Bellino I.T.C. P. Giannone Foggia I.T.C. Dante Alighieri Cerignola I.T.C. M. Cassandro Barletta I.T.C. Giulio Cesare Bari UNISCO Bari Massimo Avantaggiato Studenti partecipanti al meeting regionale Nicola Albanese, Vincenzo Belardi, Leonardo Cassano, Fabio Casucci, Dario Catacchio, Pietro Curiello, Luigi De Giglio, Marina Fanelli, Immacolata Del Vecchio, Francesca Matteucci, Vincenzo Sarnataro, Carmen Scopece, Alfredo Varese, Nadia A. Virgilio. ‐ 32 ‐ Le presentazioni dei docenti, degli studenti e degli esperti Studenti e docenti dell’ITC G. Cesare - Bari Associazione UNISCO - Bari Studenti e docenti dell’ITC D. Alighieri ‐ Cerignola - 33 - Vincenzo Melilli - USR Puglia 17/03/2010 RIFERIMENTI NORMATIVI Alternanza scuola - lavoro in Italia WORK RELATED LEARNING EXPERIENCES in ITALY FINALITÀ DELL’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO Consentire a tutti gli studenti di svolgere l’intera formazione, dai 15 ai 18 anni, mediante ll’alternanza alternanza di periodi di studio e di lavoro, sulla base di convenzioni con imprese, Camere di commercio / industria / artigianato, enti pubblici e privati (inclusi quelli del terzo settore) disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio. COSA È L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 9 è un percorso formativo finalizzato all’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro 9 è una metodologia didattica innovativa, che cerca di superare la tradizionale separatezza tra momento formativo e applicativo, secondo la logica dell’imparare facendo (learning by doing) 9 è una metodologia didattica che valorizza ll’aspetto aspetto formativo dell’esperienza pratica, ponendo l’accento sulle skills (abilità) piuttosto che sugli aspetti di professionalità 9 è un percorso formativo con funzione di orientamento, che cerca di trasmettere ai giovani il valore del lavoro, quale insostituibile elemento di libertà e di riscatto sociale e morale dell’individuo 9 è un percorso formativo che cerca di trasformare le conoscenze in competenze, mediante un sapiente dosaggio di sapere, saper fare e saper essere - Legge 28 marzo 2003, n.53 (art. 4) 2005 n.77 n 77 - Decreto legislativo 15 aprile 2005, - Accordo - quadro regionale 9 luglio 2003 (Regione Puglia, USR Puglia, Confindustria, Unioncamere, Spegea) COSA NON È L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 9 non è uno stage, cioè una verifica sul campo di quanto si è imparato a scuola, bensì il tentativo di superare la separatezza (anche temporale) tra momento formativo e momento applicativo. Nell’alternanza, infatti, l’applicazione lavorativa è sostitutiva (non gg ) del tradizionale curricolo scolastico solo aggiuntiva) 9 non è un percorso di apprendistato, in quanto gli allievi in alternanza conservano lo status di studenti (infatti, l’alternanza si svolge sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa) 9 non è un terzo canale formativo, in aggiunta a quello dei licei e dell’istruzione e formazione professionale 9 non è una modalità formativa residuale, rivolta ai soggetti più deboli sul piano della scolarizzazione RACCORDO SCUOLA - LAVORO I vantaggi per le istituzioni: a) superare l’autoreferenzialità del sistema scolastico b) valorizzare le competenze non solo formali, ma anche non formali ed informali, coniugando sapere, saper fare e saper essere c) favorire l’orientamento e l’inserimento professionale d) contribuire alla crescita, economica e morale, del Paese e) favorire l’aggiornamento continuo dei docenti f) migliorare i contenuti della didattica, l’assetto organizzativo della scuola e la dotazione infrastrutturale Vincenzo Melilli - USR Puglia 17/03/2010 RACCORDO SCUOLA - LAVORO I vantaggi per le imprese: I vantaggi per i giovani e le famiglie: a) diffondere il valore della cultura imprenditoriale b) diventare di t un soggetto tt attivo tti d l processo del formativo c) avere l’opportunità di conoscenza e di incontro per eventuali inserimenti nel contesto aziendale d) trasformare il sapere in fattore di produzione L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO IN PUGLIA Percorsi assistiti finanziati dall’USR Puglia - a.s. 2003/04 - a.s. 2004/05 - a.s. 2005/06 - a.s. 2006/07 - a.s. 2007/08 - a.s. 2008/09 - a.s. 2009/10 n. 17 n. 20 n. 41 n. 76 n. 84 n. 90 n. 56 a) compiuta realizzazione del progetto di vita dell’individuo b) valorizzazione delle capacità e delle potenzialità non adeguatamente valutate nel percorso scolastico c) acquisire nuovi apprendimenti d) verifica delle attitudini e delle scelte formative e professionali e) opportunità diretta per sbocchi occupazionali L’ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO IN PUGLIA NELL’A.S. 2008/2009 n. percorsi finanziati n. istituti coinvolti 90 87 Tipologia degli istituti: - istituti professionali 43 - istituti tecnici 37 - licei 5 - istituti d’arte 2 PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO IN PUGLIA NELL’A.S. 2008/2009 Settori produttivi - turistico/alberghiero - servizi sociali - economico/aziendale - ICT - meccanica/meccatronica - elettronica/telecomunicazioni - agro-alimentare - beni culturali/comunicazione - grafico pubblicitario 2 - logistica dei trasporti - altri settori RACCORDO SCUOLA - LAVORO 20 15 14 9 8 6 5 3 2 6 Francesco F. Maiorano - Simucenter Puglia 17/03/2010 La rete italiana delle Imprese Formative L'Impresa Formativa come esperienza di lavoro Puglia: esperienze di simulazione di impresa e alternanza Interazioni del Dilos Center Imprese Formative Simulate Alternanza Scuola-Lavoro STAGE 2008 50 83 39 2009 71 87 110 2010 73 56 96 Portale web http://alternanzasl.diloscenter.it Il Simucenter: struttura organizzativa Vito Clarizio - Simucenter Puglia Il Portale WEB WWW.IFSNETWORK.IT 17/03/2010 INTERFACCIA LATO SCUOLA → → → INTERFACCIA LATO DOCENTE → → → → → → INTERFACCIA LATO STUDENTE → → → Loretta Lionetti - ITC Cassandro Barletta 17/03/2010 Obiettivo primario dell’IFS Sviluppare nei ragazzi “competenze di imprenditorialità” (competenza chiave per P f Prof.ssa Loretta Lionetti L Li i Istituto Tecnico Commerciale “M. Cassandro” – Barletta IFS - ESPERIENZE E RIFLESSIONI l’apprendimento permanente secondo le indicazioni dell'Unione Europea) Esperienze dirette Elementi chiave di successo Esperienza decennale di IFS con Legarsi al territorio nella scelta del imprese operanti nei settori: à vitivinicolo à olivicolo settore Scegliere con attenzione l Scegliere con attenzione l’azienda azienda tutor tutor Mantenere alta la motivazione degli allievi à comunicazione e pubblicità Legarsi al territorio L’esperienza pregressa Implica un’analisi sui bisogni del territorio: SIMULAZIONE DI IMPRESE OPERANTI NEL SETTORE AGROALIMENTARE …..perché …… Il territorio dove opero ha un’antica Il territorio dove opero ha un’antica tradizione agro‐alimentare Il settore agroalimentare, oltre ad essere ricco di cultura e tradizione , presenta una forte esigenza di innovazione à Quali sono i settori trainanti dell’economia locale à Quali sono i settori più rappresentativi per tradizione e cultura à Quali sono i settori innovativi che offrono nuove opportunità Loretta Lionetti - ITC Cassandro Barletta 17/03/2010 L’esperienza corrente L’azienda tutor Il comparto manifatturiero, presenza storica nel nostro territorio, sta puntando alla creazione di marchi (Brand) capaci di affermarsi sul mercato affermarsi sul mercato Questa situazione crea opportunità per le aziende del settore della comunicazione e pubblicità E’ fortemente affascinante e stimolante per i nostri ragazzi Svolge un ruolo chiave per il successo dell’iniziativa. Deve essere di dimensioni adeguate, il che può essere un forte vincolo per le nostre realtà territoriali fatte essenzialmente da micro e piccole imprese Deve essere aperta alla scuola e, perciò, molto D t ll l iò lt disponibile per: à Far conoscere agli alunni la struttura organizzativa ed i processi gestionali soprattutto in area commerciale e amministrativa à Far svolgere agli alunni 30 ore di stage, con il conseguente impegno del proprio personale Obiettivi formativi Tipica situazione di partenza Sviluppo competenze di Disabitudine a fornire apporto attivo ed imprenditorialità: à Promuovere lo sviluppo delle attitudini pp mentali alla soluzione dei problemi à Stimolare i ragazzi a prendere decisioni e ad agire in autonomia. a vedere l’insegnante solo come tutor e facilitatore Scarsa capacità di comunicazione e integrazione iniziale tra differenti gruppi classe La motivazione dei ragazzi Conclusioni Un po’ alla volta i ragazzi si calano nel progetto e ne diventano protagonisti: à prendono iniziative autonomamente à si affiatano e si crea spirito di gruppo p g pp Affrontano in prima persona difficoltà, imprevisti e momenti di scoramento Toccano con mano i risultati dell’applicazione delle loro conoscenze Imparano a relazionarsi con il “mondo esterno” nelle fiere e nei gemellaggi Ogni partecipante coglie in modo differente le opportunità offerte in funzione: à Del proprio modo di essere Del proprio modo di essere à Delle proprie conoscenze di base à Del momento in cui inizia a credere nel progetto Ognuno indistintamente contribuisce al successo grazie alla forza che un gruppo affiatato trasmette ai singoli individui Giorgio Campagna - ITC Giannone Foggia IMPRESA SIMULATA (PROGETTO INTERDISCIPLINARE) Debolezze • Ridotta consapevolezza da parte di tutto lo staff docenti del vantaggio di interdisciplinarietà che offre tale sperimentazione Difficoltà a creare un punto reale di contatto tra impresa simulata e percorso scolastico Difficoltà a rendere curriculare questa attività perché ancora vissuta tra gli insegnanti gli studenti, le famiglie e il mondo imprenditoriale come una esercitazione e non come una opportunità Minacce • Il rischio che non venga assunta come attività curriculare con g dispersione p di consegnuente valori e impegno da parte sia degli studenti che degli insegnanti 17/03/2010 Punti di forza • laboratorio di valorizzazione e promozione dello spirito imprenditoriale tra i giovani che mira ad accrescere la consapevolezza dell'importanza della creatività e dell'innovazione, valori che ispirano gli studenti e li incoraggiano a trasformare le loro idee in progetti concreti. • Attraverso Att il dispositivo di iti d ll "mini-impresa" della " i i i " o "impresa di studenti", le classi sviluppano su piccola scala e in ambiente protetto un'attività economica, fabbricano e vendono prodotti o servizi reali. • Intreccio virtuoso tra scuola e mondo esterno in cui gli allievi si mettono alla prova e trovano nel percorso scolastico gli strumenti per sorreggere la propria idea imprenditoriale Opportunità • L’impresa Formativa Simulata offre agli studenti e agli insegnanti la possibilità di misurarsi con le problematiche legate alla costituzione e poi alla gestione di un’impresa, in tutto simile a quelle reali. reali • Un modo nuovo e stimolante di approfondire contenuti ed avvicinarsi al mondo del lavoro in modo interattivo e divertente, attraverso un pratico ambiente di simulazione che riduce la distanza tra l'esperienza teorica e quella pratica. Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari Porto di Bari ITC GIULIO CESARE BARI Logistica e Trasporti 17/03/2010 E’ un percorso formativo articolato in moduli co-progettati dalla scuola e dalle imprese da realizzarsi a scuola ed in azienda, al fine di sviluppare competenze individuate in base agli obiettivi formativi della scuola Prof.ssa Lorella Armienti Per trasmettere alle giovani generazioni il valore del lavoro Per correggere una visione della scuola come servente rispetto al mondo del lavoro Per correggere una visione della scuola come isola volutamente estranea come elemento di libertà e di riscatto sociale e morale dell’individuo percepire i segnali di trasformazione nel nostro sistema economico-sociale ai processi di trasformazione economica e produttiva in atto Non è uno stage (verifica sul campo di quanto si è imparato a scuola) Non è apprendistato Non è modalità formativa residuale; È un tutto di apprendimento e verifiche, effettuato in contesto lavorativo Gli allievi conservano lo status di studenti, sotto la responsabilità dell’Istituzione scolastica o formativa Non è un percorso di recupero, ma una metodologia didattica innovativa, che valorizza l’aspetto formativo dell’esperienza pratica Struttura tempi e destinatari del progetto I destinatari del percorso sono gli studenti che, al termine del secondo anno di scuola superiore, compiuto il quindicesimo anno di età, scelgono di frequentare il percorso di alternanza mostrando propensione per le metodologie di “apprendimento attivo” Percorso formativo di durata triennale 1° Anno di ASL (sensibilizzazione e orientamento) i t t ) 2° Anno di ASL (alternanza ) 3° Anno ASL (alternanza) Destinatari del percorso Studenti del secondo ciclo Anno scolastico II classe Anno scolastico III classe Anno scolastico IV classe Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari 17/03/2010 Struttura e tempi del progetto 9 La presenza di azioni di apprendimento in contesti diversi (scuola – lavoro) 9 Co-progettazione integrata tra le diverse azioni 9 Co-progettazione C tt i f d t sulla fondata ll definizione d fi i i delle competenze- obiettivo delle • competenze • 9 Valutazione e certificazione competenze acquisite 9 Il riconoscimento delle certificate come crediti formativi Percorso formativo con struttura flessibile Le attività in Alternanza coprono un monte ore del 15 o 20% del quadro orario dell’ordinamento per la classe di riferimento (tale percentuale corrisponde all’ambito di flessibilità della quota oraria obbligatoria riservata alle Istituzioni scolastiche ai sensi del D.M. 26706/2000 n. 234 26706/2000, 234, applicativo li ti d dell’art. ll’ t 8 d de3l 3l DPR 275/99) Struttura e tempi del progetto Percorso formativo con struttura flessibile • Moduli di formazione in aula autoconsistenti e sequenziali, autonomamente certificabili con riconoscimento dei crediti formativi • Moduli di formazione in azienda progettati da scuola ed azienda Percorso di Alternanza Scuola lavoro Assicurare agli studenti l’acquisizione di: 9 Conoscenze e competenze di base e t trasversali li 9 Competenze tecnico professionali spendibili nel mercato del lavoro in generale ed in particolare in quello del territorio di riferimento. Percorso di Alternanza Scuola lavoro Percorso di Alternanza Scuola lavoro Obiettivi educativi trasversali: • Sviluppare nei giovani nuove o alternative modalità di apprendimento flessibili, attraverso il collegamento dei due mondi formativi pedagogico scolastico ed esperienziale aziendale, sostenendo un processo di crescita dell dell’autostima autostima e della capacità di auto progettazione personale • Avvicinare i giovani al mondo del lavoro attraverso un’esperienza protetta, ma tarata su ritmi e problematiche effettive e concrete, promuovendo il senso di responsabilità e di impegno sociale e lavorativo • sviluppare e favorire la socializzazione e la comunicazione interpersonale. Moduli di formazione in aula hanno durata di circa100 ore. Moduli di esperienza pratica in azienda hanno durata di circa 200 ore. Obiettivi formativi trasversali: • • • • • • • Avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa concepiti come attori di un unico processo che favorisca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei giovani Socializzare e sviluppare caratteristiche e dinamiche alla base del lavoro in azienda ((lavoro di squadra, q , relazioni interpersonali, p , rispetto di ruoli e gerarchie, strategie aziendali e valori distintivi ecc.) Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria realizzazione futura come persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica. Favorire e sollecitare la motivazione allo studio Acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro Migliorare la comunicazione a tutti i suoi livelli e abituare i giovani all’ascolto attivo Sollecitare capacità critica Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari 17/03/2010 Percorso di Alternanza Scuola lavoro Percorso di Alternanza Scuola lavoro Area delle competenze tecnico-professionali Le competenze specifiche da sviluppare durante l’alternanza, affini al percorso di studi curricolare dell’indirizzo IGEA, fanno specifico riferimento all’area specialistica della logistica dei trasporti. Essere competenti in questa area significa, in termini di sapere: ¾ conoscere il sistema azienda e le problematiche organizzative ¾ valorizzare la funzione logistica per migliorare il servizio al cliente e comprendere la opportunità di esternalizzare i servizi logistici. ¾ conoscere la rete distributiva e le modalità di trasporto ¾ conoscere sul territorio le strutture proiettate a sviluppare la logistica e le norme di settore ¾ comprendere la microlingua settoriale per l’inglese ed il tedesco. Percorso di Alternanza Scuola lavoro Finalità del percorso di Alternanza Scuola lavoro Sul piano operativo significa: ¾ applicare la contrattualistica di settore ¾ comprendere p e formalizzare la documentazione dei contratti e degli adempimenti doganali; ¾ conoscere e utilizzare l’informatica di base (ECDL) e i software applicativi per gestire e controllare le attività di trasporto. 9Far percepire alle imprese l’importanza di investire nella formazione di risorse umane - nella scuola 9Generare nei docenti un’attenzione alle esigenze formative del mondo del lavoro, curvando le programmazioni per adeguarle ai percorsi caratterizzanti l’alternanza 9Favorire la cooperazione fra le realtà istituzionali, formative, e produttive del territorio, che si occupano a vario titolo di sviluppo e formazione 9Favorire il potenziamento delle abilità trasversali (sviluppo della personalità, delle relazioni sociali, autonomia e senso di responsabilità) 9avvicinare il mondo del lavoro al sistema formativo della scuola; 9assumere informazioni per orientarsi sulla futura scelta lavorativa; 9individuare 9indi id are le potenzialità poten ialità dell’attuale dell’att ale sistema scolastico; 9valorizzare le proprie attitudini e capacità. 9presentare ai ragazzi la realtà lavorativa in tutti i suoi aspetti 9Acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro 9conoscere gli elementi distintivi delle nuove generazioni; 9individuare le competenze necessarie per lo svolgimento del lavoro. Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari 17/03/2010 La logistica dei trasporti 9L’esperienza in azienda è parte integrante della formazione e non un episodio isolato. 9La responsabilità dell’azione formativa è condivisa e co-gestita dai docenti e dai tutor aziendali. Perché è UN’OPPORTUNITÀ PER LA PUGLIA? La scuola punta su figure professionali che: sappiano gestire, monitorare e progettare i flussi di merci, i servizi e le comunicazioni che sostengono le attività produttive Perché la Puglia ha una Posizione strategica nel Mediterraneo quale naturale “Porta d’Oriente” in Europa Può avere un ruolo futuro nelle direttrici di traffico internazionale Il "Corridoio 8" fa parte delle reti transeuropee Traffico Traffico Merci RO-RO Passeggeri Traffico Punti di forza dell’esperienza Coinvolgimento degli alunni e delle famiglie Collegamento fra scuola e mondo del lavoro Maggiore consapevolezza e possibili nuovi strumenti per attività integrate con il territorio e con la relativa domanda formativa in relazione all’indirizzo di studio Diffusione di cultura di impresa Potenziamento negli alunni delle competenze trasversali e professionali Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari Punti di debolezza dell’esperienza Difficoltà nel reperimento delle aziende da coinvolgere progettuale g la p partecipazione p dei Nel momento p tutor aziendali è limitata ad alcuni Parziale condivisione del programma all’interno del consiglio di classe Strategie dell’ITC Giulio Cesare La scuola vuole avvicinare la formazione alle necessità del mondo imprenditoriale, rimodulando i percorsi formativi tradizionali I docenti mostrano in modo crescente la motivazione a diversificare le metodologie didattiche, prediligendo le tipologie attive ed innovative 17/03/2010 Prospettive migliorative auspicabili Partecipazione di un maggior numero di aziende essendo cresciuto il fabbisogno formativo degli alunni per tale tipo di percorso Partecipazione di un maggior numero di tutor aziendali nella fase di definizione e/o ridefinizione progettuale per la condivisione delle competenze – obiettivo Partecipazione maggiore degli imprenditori agli interventi formativi in aula Condivisione per i tutor scolastici e aziendali degli obiettivi e delle attività formative da svolgere in azienda Condivisione nella valutazione degli alunni Metodologie alternative • Learning by doing • Problem solving • Cooperative learning La scuola, come ha fatto sempre, vuole continuare ed intensificare i rapporti con il territorio ed in particolare con il mondo produttivo per orientare i giovani COMPETENZE CHIAVE per l’APPRENDIMENTO PERMANENTE Raccomandazione U.E. 2006 Il quadro del riferimento delinea le seguenti competenze chiave: • comunicazione nella madrelingua; • comunicazione nelle lingue straniere; • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; • competenza digitale; • imparare a imparare; • competenze sociali e civiche; • spirito di iniziativa e imprenditorialità; • consapevolezza ed espressione culturale. L’ IMPRESA FORMATIVA SIMULATA COME SPAZIO PRIVILEGIATO PER PERCORSI IN ALTERNANZA z Interazione con il territorio z Sviluppo di competenze trasversali z Orientamento alle professioni Lorella Armienti - ITC G. Cesare Bari 17/03/2010 Interazione con il territorio Sviluppo di competenze trasversali z Analisi del territorio (risorse, bisogni, potenzialità) z Formulazione della business idea dell azienda reale di z Individuazione dell’azienda riferimento z Formulazione del business plan z Implementazione e gestione dell’IFS z Adempimenti giuridico-economici e fiscali z Imparare ad imparare z Relazionarsi e comunicare z Lavorare in gruppo z Risolvere problemi z Trasferire soluzioni z Ottimizzare z …………………………….. Orientamento alle professioni z Ambienti d’apprendimento “diversi” (non più l’autoreferenzialità dell’aula ma il “mondo” reale) z Strategie formative “diverse” diverse ( “esemplarità esemplarità,” role play, problem solving, cooperative learning, brain storming) z Feed-back immediato grazie alla simulazione in rete ed all’apporto dell’azienda reale z Learning by doing Coinvolgimento aree disciplinari z Area linguistica ( comunicazione funzionale in lingua italiana e in lingua inglese) z Area giuridico-economica ( cittadinanza attiva) tti ) z Area logico-matematica ( problem solving) z Area informatica ( creazione e utilizzo strumenti…) z ……………………………………… Ricaduta sul curriculum z Motivazione z Orientamento z Autostima pp di attitudini z Sviluppo z Sviluppo di competenze trasversali di base ( relazionarsi, risolvere problemi, lavorare in gruppo) z Sviluppo di competenze trasversali avanzate ( trasferire soluzioni, ottimizzare, modellizzare) Renata Falvo - ITC Romanazzi Bari 17/03/2010 Prime Esperienze ESPERIENZA IFS SETTORE ICT ITC ROMANAZZI BARI IG Students 2001 IFS Puglia Business on Line 2003 Meeting Regionale 17 marzo 2010 Impresa formativa simulata e Alternanza scuola lavoro Programma comunitario LLP IFS attualmente attive IFS Mycom agenzia di comunicazione IFS Good Life agenzia di viaggi IFS Formatec impresa consulenza informatica e formazione professionale IFS alla prima annualità Ruolo azienda tutor Coprogettazione percorso Testimonianze Informazioni Documentazione Opportunità di stage Scelta dell’azienda tutor Tessuto socio economico del mercato territoriale Corso di studio del gruppo classe Rapporti scuola/Enti territoriali Esperienze formative Gemellaggi Fiere Eventi locali e nazionali Stage Presso azienda tutor o imprese dello stesso settore e Enti territoriali Agevole Renata Falvo - ITC Romanazzi Bari Eventi e Fiere IFS Expo Lavoro Bari Missione Impresa Bari Job Orienta Verona Fiera IFS Pescara Fiera IFS Civitavecchia /Barcellona Concorso Patti Chiari “Sviluppa la tua idea ” Punti di criticità Difficoltà di organizzazione e coinvolgimento dell’intero consiglio di classe Eccessiva concentrazione ore nella seconda annualità 17/03/2010 Fiere IFS Utili per la verifica dei risultati attesi Allestimento stand Promozione scuola e territorio Realizzazione di scambi commerciali Punti di forza Operazione culturale Percorso diversificato Integrazione sistema scolastico con realtà economiche e sociali del territorio Promozione della cultura d’impresa Acquisizione di competenze trasversali ( team working, problem solving, capacità relazionali ) Anna Papapicco - ITC Romanazzi Bari 17/03/2010 Il progetto IFS - UN APPROCCIO NON TECNICO - Esistono possibilità di svincolarsi da un approccio tecnicistico e di aprirsi a soluzioni dal respiro culturale più ampio - E' possibile attuare l'interazione e l'integrazione delle diverse competenze per il raggiungimento di un'obiettivo comune. Il progetto è orientato alla cultura di impresa e alla progettazione integrata scuola--territorio, scuola territorio, in un contesto scolastico fortemente motivato all'innovazione metodologica e operativa. Gli studenti partecipano, con attività curricolari ed extracurricolari, alla diffusione di una reale attività turisticoturistico-culturale di promozione della nostra regione e all'organizzazione organizzazione di viaggi scolastici di istruzione istruzione.. Si basa sulle caratteristiche di un indirizzo linguistico-aziendale e valorizza - Il percorso attuato in via sperimentale si presenta come approccio integrato di Alternanza e Simulazione di Impresa, Impresa nell'indirizzo linguistico di questa scuola, ed ha visto il coinvolgimento di varie istituzioni: MIUR, Regione Puglia, Comune di Bari e una Cooperativa Sociale, partner dell'istituto. precedenti percorsi di turismo e di marketing culturale avviati con progetti PON delle misure 1.1c e 7.2 con lo scopo di promuovere la Puglia a livello nazionale ed internazionale. L'iniziativa vede la partecipazione diretta degli studenti nell'organizzazione di viaggi di istruzione di “integrazione integrazione culturale culturale” con un'agenzia agenzia di servizi interna alla scuola che fa da tramite tra la cooperativa turistica e la “clientela” cioè le scolaresche italiane e straniere in visita in Puglia. Approccio Integrato Ricettività e mobilità = cooperativa partner- specializzata in turismo sostenibile Contatti,, ideazione e pubblicizzazione degli itinerari = Studenti Contatti Gli Itinerari Due temi principali: Storico - Ambientale Itinerari = valorizzano il territorio con attività collegate al patrimonio culturale e artistico, quali visite a musei, monumenti, città d'arte, borghi antichi , parchi naturali, mostre, durante le quali visite i nostri studenti si impegnano anche in qualità di guide turistiche. turistiche Il progetto si caratterizza come percorso in alternanza, integrato con l'impresa formativa simulata e con stage scuola-lavoro: IFS = agenzia di servizi interna alla scuola con la rete di contatti e transazioni Alternanza = momenti in visita come guide turistiche e settimane di stage in aziende turistiche regionali e straniere per la promozione dei pacchetti turisticoculturali, nonchè per apprendere strategie di marketing Impresa Formativa Finalità del progetto: promuovere esperienze formative attraverso la simulazione di impresa. Nome della Impresa Simulata : TOURISM ON LINE e si occupa di organizzare pacchetti turistici per scolaresche Azienda Tutor : Explorando Tour Operator Altri compiti : Gli studenti sono anche impegnati come guide turistiche nei percorsi ambientali ambientali,, storici e artisitci della Puglia I pacchetti seguono la figura itinerante del brigante e permettono di visiatre un ampio territorio dal “Parco dell'Alta dell Alta Murgia Murgia” alla costa adriatica. adriatica Il turista scopre così le antiche tradizioni, il patrimnio artistico e la varietà di paesaggi che sono stati teatro delle gesta dei briganti. Alcuni esempi di itinerari sono : La bisaccia del brigante Anima di pietra Il rifugio del brigante TRAINING IN LECCE Massimo Avantaggiato - UNISCO REGIONAL MEETING ON ENTERPRISE SIMULATION Study visit: p p g “Practice firms: preparing students for the global economy” 17th March 2010 I.T.C. Romanazzi, Bari 17/03/2010 ¾ ¾ UNISCO – Network per lo sviluppo locale is a no-profit Association born in Bari on 2003 to join, cooperate and create networks with Apulian, National and Community professionals, agencies and organizations, aiming at creating a network which should contribute to the local development and to the spreading and sharing of good practices in social, economic and cultural fields. It focuses particularly on young people, so that they should express their capacities cultivate their dreams and have the right tools to make them capacities, come true WORKING AREAS: ¾ Training & Education ¾ Local Development & Cooperation Massimo Avantaggiato Associazione UNISCO Network per lo sviluppo locale www.unisco.it ¾ ¾ ¾ The aim of the IG Students Programme was to give young students from schools and universities the good knowledge for establishing an enterprise while at the same time studying and working in groups, developing marketing strategies and learning the essential steps to build and manage a real enterprise thanks to the assistance of Tutors and Teachers from schools and universities. RESULTS: ¾ More than 15.000 students involved in the whole Puglia region for the years from1998 to 2002 ¾ 562 new “Laboratory Enterprises” created and managed in Puglia The mission of JA-Young Enterprise is to use hands-on experiences to help young people understand the economics of life. In partnership with business and educators, JA-YE brings the real world to students and opens their minds to their potential Junior Achievement Italia is a no-profit association leader in the promotion of economy at school. It operates in cooperation with enterprises and institutions, in the field of education with the aim to provide young students with the best possible economic education to easily join the job market; UNISCO is the partner for Puglia of JA Italia. Italia THE PROGRAMMES OF JA CARRIED OUT IN PUGLIA: ¾ ¾ ¾ “Enterprise in action” encourages students to develop an entrepreneurial spirit and the professional skills required by the job market while at the same time increasing their awareness of the opportunities offered by a self-employment. “Ideas in Action” is a pedagogic-educational programme whose aim is to encourage students (attending the second year of High School) at risk of school leaving and living in the poorest suburbs of metropolitan areas, to create a social event useful for their own community. “Enterprise without Borders” is a secondary school and/or college European project that teaches the value and importance of international trade and the practical skills necessary to do business across borders. Each Enterprise without Borders website forms a business entity and negotiates a partnership agreement with one or more other sites in other countries. www.junioritalia.org “WE Students” ¾ ¾ “We Students” is a project proposed by UNISCO, in partnership with the ITCGC “G. Salvemini” – Molfetta (Ba), IPSS “R. Luxemburg” – Acquaviva delle Fonti (Ba), ITC “V. Giordano” – Bitonto (Ba), ITC “D. Romanazzi” – Bari, and financed by the Province of Bari, aims at stimulating the self-entrepreneurship and creativity of the participants involving four schools of the province of Bari. A maximum of 16 students for each school will be chosen from those who have a difficult school career and are at risk of a early school leaving. Thanks Th k to t “We “W students” t d t ” the th groups off students t d t will ill organize i and d manage a reall enterprise, developing an entrepreneurial idea (product or service) to be concretely carried out and sold to the public, personally experiencing the functioning of a modern business reality and facing some typical market situations. SCHOOLS INVOLVED: ¾ ITCGC “G. Salvemini” – Molfetta (Ba) ¾ ITC “V. Giordano” – Bitonto (Ba) ¾ IPSS “R. Luxemburg” – Acquaviva delle Fonti (Ba) ¾ ITC “D. Romanazzi” – Bari http://www.unisco.it/page/corsi/82/we_students_%E2%80%93_we,_entrepreneurs_students Thanks for your attention! IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari 17/03/2010 LA NOSTRA BUSINESS IDEA LA NOSTRA BUSINESS IDEA LA NOSTRA BUSINESS IDEA L’idea nasce IL BUSINESS POSIZIONAMENTO E VALORIZZAZIONE CONSAPEVOLEZZA PIANIFICAZIONE E REALIZZAZIONE PUNTO DI RIFERIMENTO IDENTITA’ VISIVA RATIONAL IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari RATIONAL 17/03/2010 RATIONAL LA “C” RAPPRESENTA LA NOSTRA AZIENDA DI COMUNICAZIONE “SCEGLI IL MODO” L’ELLISSE RAPPRESENTA LA CIRCOLAZIONE DELLE IDEE CHE, PASSANDO DALLA NOSTRA AZIENDA PRENDONO FORMA LA MISSION LA MISSION AIUTARE LE IMPRESE A VIAGGIARE ALLA STESSA VELOCITÀ DEL MERCATO IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari 17/03/2010 DISPOSITIVI ADVERTISING DISPOSITIVI DISPOSITIVI DISPOSITIVI CORPORATE & BRAND IDENTITY DISPOSITIVI PACKAGING DISPOSITIVI DIRECT MARKETING PUBBLICHE RELAZIONI IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari DISPOSITIVI 17/03/2010 DISPOSITIVI MARKETING NON CONVENZIONALE WEB TARGET DI RIFERIMENTO TARGET DI RIFERIMENTO TARGET DI RIFERIMENTO AZIENDE DI PRODOTTI TIPICI PROGETTI FINANZIATI DA ENTI TERRITORIALI IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari 17/03/2010 IL NOSTRO ORGANIGRAMMA IL NOSTRO ORGANIGRAMMA I POMERIGGI A SCUOLA IFS MyCOM - ITC Romanazzi Bari 17/03/2010 FIERA IFS CIVITAVECCHIA ON-BOARD 9-12/05/09 LE NOSTRE ESPERIENZE CONCLUSIONE SI RINGRAZIANO L’impresa tutor: Agenzia Tom s.r.l. In particolare Franco Liuzzi Il percorso intrapreso ci ha consentito di... entrare nel mondo imprenditoriale Dirigente Scolastico: prof.ssa Cecilia Pirolo Dirigente Amministrativo: dott.sa Maria Introna Referente del progetto: prof.ssa Renata Falvo I docenti: prof.ssa Antonella Acquaviva prof.ssa Germana Berardi prof.ssa Angela Biscotti prof. Vito Clarizio IFS Impresa Futuro - ITC Romanazzi Bari 17/03/2010 Orientamento Impresa Futuro UN VIAGGIO ATTRAVERSO LE ATTIVITÀ DI SIMULAZIONE DI IMPRESA STUDENTI DEL CORSO DI MARKETING I.T.C. “D. ROMANAZZI” - BARI Incontri con esperti del mondo del lavoro Visite aziendali Visite ad Enti e Agenzie del territorio (Camera di Commercio – Agenzia delle Entrate - ...) Analisi del territorio Aziende Ricerche sul territorio Ricerche su Internet Analisi dei competitors Definizione della business idea Approfondimento del linguaggio settoriale Visite ad Aziende del settore GRAFICA e COMUNICAZIONE Incontro con l'imprenditore I Incontro t con consulenti l ti pubblicitari: bbli it i Video Stampa Cartellonistica Web Business Idea Feedback degli studenti - All’inizio è stato difficile integrare le attività IFS Servizi di promozione per le aziende attraverso comunicazione multimediale - grafica digitale con lo studio; ora sembra più semplice e apprezziamo le esperienze sulla vita aziendale. - Esperienza interessante, ma sarebbe preferibile dedicare più tempo alla pratica. - Poche ore dedicate alla creazione della Business Idea. - Molto apprezzato il lavoro di gruppo. Alcune presentazioni dei partecipanti europei alla Study Visit Partecipanti europei alla Study Visit Sally Partington - Liverpool John Moores University 17/03/2010 Where I am from… Sally Partington Student Enterprise Officer Liverpool John Moores University Liverpool in pictures… Liverpool John Moores University (LJMU) • • • • • • • One of the largest universities in the UK (24,440 students) One of three universities in Liverpool Changed its name in the 1990s from Liverpool Polytechnic to Liverpool John Moores University (vocational education) University has six faculties: Business & Law; Education, Community & Leisure; Media, Arts & Social Science; Health and Applied Social Sciences ; Science; Technology & Environment Offer over 450 undergraduate (Bachelor) & postgraduate (Master) degrees Excellent record of reaching out to students without a family tradition of attending university Approx. 65% of students come from lower income families WoW at LJMU • WoW stands for World of Work • New LJMU strategy introduced in 2007 • Places work-related learning and work skills development at the heart of our degrees • Every student will complete some form of work-related learning whilst on degree (e.g. work placement , a sandwich year in a company or organisation or a work related project, business start-up ) Sally Partington - Liverpool John Moores University 17/03/2010 Student Enterprise WoW at LJMU • University has worked with leading organisations (Sony Europe, Shell International, Ford Europe) to identify the skills that today’s employers are looking for in graduates • WoW skills are developed during the degree programme • At end of their studies, students will graduate with a high quality academic degree plus the skills and experience needed by today’s employers • Integral part of the WoW strategy at the university • Our role is to develop enterprise skills in students and help students and graduates start a business Young Enterprise Graduate Programme Our services • One to one business advice and business development • Young Enterprise Graduate Programme • Enterprise Fellowship Programme • Mentoring Programme • Workshops in curriculum • Business idea competition • Work in collaboration with Young Enterprise * – national enterprise charity to deliver this programme to approx 150 students per year • y Lasts one semester or a full academic year • Enable students to develop attitudes and skills necessary for personal success, lifelong learning and employability (WoW skills) • To gain an understanding of the workings of a small company • To consider self-employment and business creation as a possible future career option * Junior Achievement Europe How does the Graduate Programme work? • • • • • • • Students work in small groups (4-6 people) Each student takes a specific role within their company (e.g. M.D., Finance Director, Sales Director, Marketing Director, IT Director) Develop p a business idea at the start of the p programme g Produce a business plan for their business idea Sell up to 1000 pounds in share capital, any profits made are distributed amongst the share holders at the end of the programme Some businesses do trade, others don’t reach the stage. Produce course work (business plan, individual report reflecting on the experience and a group presentation) which is assessed and counts towards their degree What support do the businesses receive? • Attend a class once a week (1.5 hours) – have an academic tutor • Receive tuition in business start up related topics, guest speakers etc • Allocated a volunteer business mentor from the local business community to guide them through the process • Supported by Young Enterprise and LJMU • Insured by the programme – test trade in a safe environment Sally Partington - Liverpool John Moores University Reflection • • • • Students take responsibility for their own learning Many students embrace the idea Those who trade get a lot from the experience – WoW skills Feedback from most students at end of programme is very positive • Some do see as a purely academic exercise • Group dynamic can often be a cause for problems – but an excellent learning experience in itself Case Study 1 Kayleigh & Talia Baccino Trendyvend Enterprise Fellows 2008 LJMU Marketing Graduates C Cosmetic ti vending di machine hi service in bars and clubs • Machines incorporate LCD screen that are used to sell advertising space • Morgan Foundation Young Entrepreneurs of the Year 2008 (£10k prize) 17/03/2010 Enterprise Fellowship Programme • 6 month programme for recent graduates or sandwich year students who want to start their own business, be self-employed • 1-week intensive training course in summer • 6 months business support (personal business adviser, business planning support, training days) • £3,000 training bursary to help you start your business • Between 2008 & 2010, 100 places on programme Case Study 2: Will McClellan and Paul Swindell Happycry • • • Case Study 3 Harry Nesbitt • Graduated in 2009 after completing Graphic Arts (Illustration) • Offers range of services from illustration to web design • Working with clients nationally and internationally • www.harrynesbitt.com • Enterprise Fellows 2009 • LJMU iMedia Graduates • Web & Graphic Design Studio www.happycry.co.uk Case Study 4 Susan Comer • Produces wearable art by deconstructing vintage and non-vintage items • In 2009 help to launch Liverpool textile network • Exhibiting at A La Mode International this month • www.susancomer.co.uk Drivkraft, Söderhamn 17/03/2010 Söderhamn How to promote entreprenurship p p in schools? - Drivkraft, Söderhamn Short facts 26 000 inhabitants Largest branches of employment: - trade, communications 17 7 % 17,7 - nursing, care taking 18,6 % - manufact., developm. 15,9 % Budget ~ € 110 M Rate of taxation 32,57 % (local 21,7 %) A small city on the east Coast Two hrs north of Stockholm / Arlanda Good infrastructure Deep harbor, high speed trains, E4 Highway Archipelago with 500 islands History and today Founded 1620 Business mainly focused on manufactoring (rifles, paper mills, power systems etc.) Big closures the past two decades Today as well… A common vision for the future Political unity on strategically important issues Many exciting, future focused projects going on A strong growth in service sector Diminishing population Increasing number of elderly High rate of unemployment Increasing immigration Vision 2012 Among other things…. Stimulating enterprising and enterprise development Further develop p ”the learning” g Söderhamn Drivkraft, Söderhamn 17/03/2010 Key Processes & Focus tagets Some of our focus targets 90% satisfied users of children care. Provide 85% of the primary school pupils shall have qualifications in all subjects Enable 90% of high school students shall reach general admission to higher education. - Caring Services Vi i 2012 Vision - Learning & development of individuals Focus targets Develop Happy customers - The prospects for a good habitat Create - Prerequisites for work & growth Less unemployed young people in Söderhamn than the national average. Söderhamn selected as the youth community of the year. Make Söderhamn a place where all feel safe and secure. Develop a centre for wind energy support in Söderhamn. The business climate in Söderhamn shall surpass the national average. Make more students at the Staffan Upper secondary start businesses at UF (Young enterprises). The key processe’s are the municipals main task The City council decides the focus targets. The focus targets describe the ambition and focus for the budget period. Change! How can we influence the future? Definition The connecting thought from pre-primary to higher education Entrepreneurship/enterprising is a dynamic and social process in which individuals, alone or in partnership, identify opportunities and make something with them to transform ideas into practical and targeted activities in the social, cultural or economic context. Swedish Agency for Economic and Regional Growth Drivkraft, Söderhamn Objectives of the project Learning environments that encourages the development p of enterprising p g individuals,, in that the activities are distinguished by an enterprising attitude. 17/03/2010 Project purpose The encouragement of children and students to develope enterprising skills, doesn’t necessarily have to lead to everyone becoming entrepreneurs entrepreneurs. Enterprising individuals are needed in all sectors of the society. Swedish curricula goals to strive for goals to achieve Development components Enterprising How can students be supported to develop ideas and believe in themselves? Entreprenurship How can knowledge of entrepreneurship increase in the school curriculum? Challenge What skills should be practiced in school? ability to see possibilities unrestrained thinking enterprising spirit wealth of ideas ability to act stamina creativity courage ability to co-operate ability to express oneself self-esteem curiosity feeling of responsibility All levels principals for project management and steering group, to ensure that each level of the organization "owns" owns its own part of the process teachers/team children/students Drivkraft, Söderhamn 17/03/2010 Support for development kick-off party inspiration information environment reconnaissance lectures training arenas in order to highlight good examples What have we learned? How do we proceed? Illustration “The Drivkraft project and entrepreneurial learning have given us a completely different approach. Of course, this goes for the children too; everything is based on the children and their interests. Moreover, all of us working here have taken on board a more structured approach to our professional skills,” she says. Kristina Svensson Magasin page 7 Education operating + development literature studies + development area (selected by the teams) courage to jump, DARE TO DO ! documentation + reflection ”papers” arena for innovation = visibility of School Improvement The children and young people of Söderhamn must Illustration subject english New education, blossoming students be given time to reflect What happens when teachers take a huge step backwards and let their students be the teachers? This was what teachers at Norrtullsskolan in Söderhamn wanted to find out. out Year 8 students were asked to form six groups who were then put in charge of English lessons for Year 4 and Year 5 students – albeit with clear frameworks for syllabus objectives, target grades and schedules. Their foundation: the concept of “learning through teaching”. become leaders of their own lives Eiwor Lyrén , Elin Lundkvist Magasine page 11 be allowed to cultivate ideas, dreams and imaginations consciously make their own choices and take responsibility for those choices extend their participation and influence ever further Drivkraft, Söderhamn 17/03/2010 Did the year 8 students practiced those skills? ability to see possibilities unrestrained thinking enterprising spirit wealth of ideas ability to act stamina creativity courage ability to co-operate ability to express oneself self-esteem curiosity feeling of responsibility Illustration An educational turning point “When children feel they can influence things, they show more of an interest and absorb all the things that are happening around them.But agreeing to everything is simply not possible. The job of the Educationalist involves finding that fine line between authoritarian concerns and complete freedom.” Maud Nordström Magazine Page 6 From inner enterprising to outer enterprising and entreprenurship Illustration African building gave lessons on life from internal skills to external t l characteristics h t i ti off activity Teacher Jörgen Andersson on the construction programme spent a few weeks of the autumn term in South Africa together with two of his year 3 students. Th were h They helping l i with ith construction t ti training at a local school in the province of KwaZulu-Natal on a project being run by the Swedish International Centre for Local Democracy, a branch of the Swedish aid organisation SIDA. Magazine page 22 The shift of power in the classroom or displacement of the center of the classroom Wh will Who ill be b th the star? t ? Who will be the coach? A professional student… knows all about learning processes in general and about their own learning processes knows where to find sources and how to use them knows how to learn together with others is able to control their own working time and effort knows about the targets for their learning and the criteria for their results y to relate what theyy know to realityy has the ability knows how to produce and describe the results of their learning work is motivated to work and has the determination to do that work has self-confidence and a sense of personal security so that they can take responsibility for their own learning has the ability to use their own creativity “Aha! Företagsamt lärande” [Aha! Entrepreneurial learning] (by Johannison, Madsén and Wallentin) Brunhilde Toensmann 17/03/2010 1. Public Education Authority Cottbus, Germany Personal introduction (Staatliches Schulamt Cottbus, Deutschland) speaker: Brunhilde Toensmann Brunhilde Toensmann works at a public education authority(ca.4.000 teachers) south of Brandenburg Practice firms: preparing students for the global economy responsible for: the teachers´further training further job training like study finding the right school for new teachers contents: a.s.o. 1. personal introduction 2. General map – Federal Republic of Germany certified teacher with a Master's degree for German and English language 1987– 1990 principal of a comprehensive school (class1 up to 10) 3. Local Education Authorities in Brandenburg 4. Educational system (structure, types of schools etc.) 5. Experiences on practice firms 1990 – 2001 principal of a primary school (class 1 up to 6) 2002 – 2005 principal of a secondary modern school (class 7 up to 10) since 2005 public education authority 3. Local Education Authorities in Brandenburg Brandenburg 2. General map Federal Republic of Germany 1. Local Education Authority Brandenburg 2. Local Education Authority Cottbus 3. Local Education Authority Eberswalde 4. Local Education Authority Frankfurt/Oder 5. Local Education Authority Perleberg 6. Local Education Authority Wünsdorf For more information please visit: www.brandenburg.de www.schulaemter.brandenburg.de 4. Educational system (structure, types of schools etc.) school types Age class 5. Experiences on practice firms 23 22 POLYTECHNIC SCHOOLS 21 20 Diplom (FH), ... UNIVERSITIES / ACADEMIES / COLLEGES ADULT EDUCATION CENTRE / ADULT EVENING CLASSES Diplom, Magister, Staatsexamen, Bachelor, (nachträgl.) Erwerb von Abschlüssen UNIVERSITIES of COOPERATIVE EDUCATION • it´s called „learning by doing“ (Praxislernen) in Brbg. 18 17 Sekundarstufe II • 19 COLLEGE OF FURTHER EDUCATION (CFE) SIXTH FORM (Berufsschule, Berufsfachschule, Fachschule, Fachoberschule) (in Gymnasium, Gesamtschule und Oberstufenzentrum) Berufsabschluss, Fachschulabschluss, Fachhochschulreife Allgemeine Hochschulreife 13 12 11 students start in class 7 getting into contact with regional firms • at least 20 school days per year in firms • most of the schools : one day per week in firms 15 14 13 Sekundarstufe I • includes 3 or more subjects 16 C Comprehensive h i School S h l SECONDARY SCHOOL GYMNASIUM with sixth form 10 9 Berufsbildungsreife (nach 9 Schuljahren), erweitere Berufsbildungsreife, Fachoberschulreife (mit Berechtigung zum Besuch der gymnasialen Oberstufe) 7-12 PRIMARY (ELEMENTARY) SCHOOL …6 KINDERGARTEN • it´s not voluntary for schools it´s compulsory (law in Brandenburg) 8 • schools get some extra money 7 • a lot of schools have „student firms“ like a cafe, for repairing bicycles,... 1-6 • on vocational and technical colleges teachers/students often work with practice firms as in challenges (national and international) or as a test for their students (some months, half a year, a school year) voluntary! Money: from special institutions like Friedrich-EbertFoundation,...; sometimes from our Brandenburg government in Potsdam