www.chiaiamagazine.it Anno II - N.4 aprile 2007 m a ga z i n e CHIAIA S A P E R V I V E R E L A C I T TÀ Distribuzione gratuita Edizioni Iuppiter Group In collaborazione con Nuove Botteghe dei Mille ATTACCO ALLA MOVIDA pagina 3 Multe e bloccaruote assediano il popolo del by night. L’auto in divieto di sosta può costare fino a 119 euro. La repressione, però, serve solo a mascherare il problema: la mancanza drammatica di parcheggi. E così siamo al paradosso: si aprono nuovi locali di intrattenimento, ma si ghettizza il quartiere. Metti una sera a cena con le ganasce MANUTENZIONE 5 Sul pianeta delle buche atterra Global Service Sarà un privato a gestire, con il sistema del Servizio Globale, la manutenzione delle principali strade della città. A Chiaia le vie interessate sono 62. Problema risolto? Non del tutto. Resta infatti aperto il problema delle strade secondarie che nella prima Municipalità sono il 60% dell’intera rete viaria. pagina 4 IL CASO Vasari ignorato e spese pazze per il Pan 8 QUARTIERISSIME Poteri speciali, i torpori della Iervolino 5 10 DIARIO DELLA MUNICIPALITÀ Brancaccio: «Siamo i segretari del Comune» 11 11 SOCIETÀ&COSTUME Cerchi uno stile? Datti al Vintage Acquista la EXCLUSIVE CARD e scopri tutti i VANTAGGI Per informazioni: 081 19361500 la vigilante s.r.l. ISTITUTO DI VIGILANZA dal 1946 LRC 180447 - 23/6/98 Direzione e Centro operativo: 80142 NAPOLI - Via Carlo di Tocco, 82/84 Tel. 081 734 04 24 - 081 734 98 22 - Pronto intwervento 081 734 02 88 - Fax 081 734 98 18 Internet: http//www.la-vigilante.com - E-mail: [email protected] Part. IVA 03577570637 - Camera di Commercio n. 155962 - Iscritta al N 381 - R.I. Tribunale di Napoli SOS CHIAIA CHIAIA MAGAZINE Come migliorare la Municipalità 1? Scrivi a: BUCA KILLER ALLA RIVIERA E POCA LUCE NELLE STRADE NUMERI UTILI EMERGENZE-SICUREZZA CARABINIERI 112 Stazione CC (Via Orazio 73) Tel. 081.681122 Stazione CC (Ferrantina a Chiaia 1) Tel. 081.417486 POLIZIA 113 Comm. Posillipo (via Manzoni 249) Tel. 081.5983211 Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185) Tel. 081.5980311 POLIZIOTTI DI QUARTIERE Palazzo D’Avalos, che vergogna! LA PAROLA AI LETTORI. Uno degli edifici più rappresentativi del «salotto» di Napoli è in uno stato di completo abbandono MISERIA E NOBILTÀ IN VIA DEI MILLE POLIZIA STRADALE Tel. 081.5954111 SOCCORSO STRADALE Tel. 081.803116 VIGILI URBANI Tel. 081.7513177 Unità oper. Riviera di Chiaia 105 Tel. 081.7619001 PRONTO SOCCORSO 118 AMMINISTRAZIONE MUNICIPALITÀ 1 Sede Consiglio. Tel. 081.7644876 Anagrafe decentrata Tel. 081.7950501 SANITÀ PRONTO SOCCORSO LORETO-CRISPI Tel. 081.2547256 GUARDIA MEDICA LORETO-CRISPI Tel. 081.7613466 OSPEDALE PAUSILIPON Tel. 081.2205111 OSPEDALE FATEBENEFRATELLI Tel. 081.5981111 - 081.5757220 DISTR. SAN. 44 Assistenza Anziani Tel. 081.2547715 Assistenza Diabetologica Tel. 081.2542928 Assistenza Veterinaria Tel. 081.2547074 m a ga z i n e CHIAIA SA P E R V I V E R E L A C I T TÀ Anno II n. 4 - aprile 2007 Direttore Editoriale Nino De Nicola Direttore Responsabile Alvaro Mirabelli Art Director Massimiliano de Francesco Responsabile Saper Vivere Laura Cocozza Redazione Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666 [email protected] Società Editrice Iuppiter Group via dei Mille, 59 - 80121 Napoli Concessionaria pubblicitaria Gianluca Gallo via Vannella Gaetani, 12 - Napoli infoline: 081 0321244 / 347 3728132 [email protected] Quelli di Chiaia Magazine Antonio Biancospino, Aurora Cacopardo, Silvio Campione, Antonella Carlo, Paolo D’Angelo, Massimo Lo Iacono, Giancarlo Maresca, Renato Rocco, Francesco Ruggieri, Nicola Sellitti, Luca Spoldi, Salvatore Tartaglione, Fabio Tempesta, Massimiliano Tomasetta, Tommy Totaro. Stampa Arti grafiche Litho 2 Via Principe di Piemonte, 118 Casoria Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005 Gentile direttore, le scrivo per sottoporre all’attenzione sua e degli organi istituzionali lo stato di totale vergognoso abbandono in cui si trova Palazzo D’Avalos ed i suoi muri perimetrali. Credo che circa una decina di anni fa, o forse più, furono apposte delle impalcature che ci fecero sperare in un ripristino dell’edificio, che nella zona di via dei Mille rappresenta uno dei più rappresentativi. Sentirsi dai vari amici che vengono da fuori Napoli, le solite critiche, è una cosa non piacevole per noi napoletani che, purtroppo, siamo abituati, o forse rassegnati a vivere situazioni di degrado. E’ vero che il Comune di Napoli lascia andare tutto alla malora (strade, fogne ed altro) anche se opere di una certa rilevanza sono in corso, ma nel caso di specie non è il Comune che dovrebbe tirar fuori i soldi che mancano, ma i proprietari dell’immobile. Credo che al Comune si possa imputare semplicemente un comportamento omissivo che porta ulteriore discredito a quello che viene chiamato «il salotto» di Napoli. DA POTENZIARE L’ILLUMINAZIONE DELLE VIE DEL QUARTIERE Gentile redazione, ho notato che nel quartiere Chiaia sono aumentate le volanti della polizia e dei carabinieri. L’altra sera, all’uscita del cinema Filangieri, mi sono sentita molto più sicura quando ho visto che all’inizio della strada c’era un presidio delle forze dell’ordine. Non c’è niente da fare: più il territorio è sorvegliato e più, almeno nel mio caso, mi sento sicura. Anche se, credo che oltre alle volanti servano dei poliziotti in borghese che controllino le vie e i vicoli più colpiti da scippi e rapine. In più, penso che si debba procedere a un potenziamento dell’illuminazione di alcune vie del centro - via Cappella Vecchia, via Crispi, via Fiorelli, via Carlo Poerio, Rampe Brancaccio solo per fare qualche esempio - poiché, stando a quanto ho letto sui giornali, la luce è un ottimo deterrente contro i criminali. Infine, suggerisco alle forze dell’ordine di controllare meglio anche Piazza del Plebiscito - soprattutto il porticato - che, di notte, è un deserto buio e pericoloso da attraversare. Anna Fischietti notaio Antonio de Luise la egnalazione CANI E PADRONI Cloaca Chiaia Tra i record che Napoli ha, secondo alcuni dati che mesi fa circolavano su internet, c’è anche quello della città più colpita dalle deiezioni canine. Basta farsi una passeggiata a Chiaia - zona che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città - per accorgersi che i marciapiedi oltre ad offrire le solite buche, sfornano una quantità industriale di «ricordini». Tra le strade più devastate dall’invasione degli escrementi sicuramente ci sono via del Parco Margherita, la Riviera di Chiaia, la centralissima via dei Mille, via Crispi e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Il problema è, però, VIA VETRIERA: SÌ AI PALETTI MA SERVONO DEI CORRETTIVI Egregio direttore, nello scorso numero di Chiaia Magazine si è parlato della pedonalizzazione della piazzetta antistante il cinema Delle Palme. Per alcuni è stato un traguardo, ma per altri residenti, tra cui io, non c’è molto da gioire e cerco di spiegare perchè. La sosta selvaggia c’era di sicuro, i parcheggiatori anche, il traffico pure, ma avere chiuso tutto così ci ha tolto anche la minima possibilità di sostare anche un attimo per, ad esempio come nel mio caso, caricare in macchina il passeggino, per non parlare, poi, della pur remota evenienza che ci sia bisogno di un’ambulanza o dei vigili del fuoco. La pedonalizzazione «selvaggia» non fa sempre bene, per non parlare della ancora più scarna possibilità di reperire posti auto vista anche la concomitanza dei lavori di riqualificazione di via Carducci. Insomma, non sarebbe una cattiva cosa una rivalutazione del progetto di pedonalizzazione, ascoltando semmai i residenti di via Vetriera, almeno per arretrare un po’ i «bellissimi» paletti. Natalia Stornaiuolo S GUARDIA DI FINANZA 117 [email protected] Lettere, tantissime lettere: Chiaia Magazine ringrazia i sempre più affezionati e numerosi lettori per le molte segnalazioni che ci inviano sia per posta che per e-mail. Raffaele Gagliotta, residente a via Arco Mirelli scrive: «E’ mai possibile che per far spazzare la via debba telefonare al nostro presidente di Municipalità?». Presidente che, puntualmente, deve sollecitare chi di dovere e il giorno dopo il lavoro viene effettuato». Da viale Gramsci, invece, alcuni residenti hanno scritto evidenziando che la nuova illuminazione è insufficiente e le lampade installate hanno una luce debole. «Si aspetterà l’inizio di una recrudescenza di criminalità per porvi rimedio?», si domanda uno dei residenti. Significativa, infine, la testimonianza di una ragazza di 15 anni (che non ha firmato la lettera) che ha raccontato come è difficile camminare guidare il motorino a Napoli. «Una delle buche più pericolose - scrive - in cui sono caduta una mattina mentre andavo a scuola, sta alla Riviera di Chiaia (nella foto). Ogni volta che ci passo ripenso a quando stavo per morire, perché se non fosse stato per i riflessi pronti dell’autista che ha frenato dietro di me, non me la sarei cavata con un semplice gesso. Ma è normale tutto questo?» Tel. 335.5292755 (Pattuglia Chiaia) Tel. 349.2142396 (Pattuglia S. Ferdinando) Tel. 347.0752926 (Pattuglia Santa Lucia) VIGILI DEL FUOCO 115 2 facilmente risolvibile: basta multare i padroni incivili. Chi infatti fa «sganciare» il suo cane senza avere con sé sacchetto e paletta, rischia sanzioni fino a 78,72 euro. Più trasgressori vengono multati e più c’è la possibilità di fronteggiare questo malcostume che mortifica un’intera città e la rende, agli occhi dei turisti, sporca e irrecuperabile. Massimo Gallotta AI NOSTRI LETTORI «Sos Chiaia» è un contenitore di denunce e proteste contro disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non. La nostra intenzione è quella di affondare il bisturi nel degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità. Invitiamo i nostri lettori a indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per rendere più vivibile la città. Contiamo su di voi. Le lettere, firmate con nome e cognome, vanno inviate a Chiaia Magazine Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli e-mail [email protected] PRIMO PIANO CHIAIA MAGAZINE Metti una sera a cena con le ganasce IL CASO. Multe e bloccaruote scoraggiano il popolo del by night. Si ribellano gli imprenditori dell’intrattenimento: «Servono i parcheggi e non la repressione» OSCAR MEDINA etti una sera a cena con le ganasce. Anzi, di più, con verbali e ganasce. Un’uscita nel rutilante by night di Chiaia rischiate di ricordarvela per un pezzo. Da Posillipo a Santa Lucia, da Mergellina a via dei Mille e dintorni, la storia è sempre la stessa: niente parcheggi e l’auto che non entra in una tasca. Così, pur di andare a un cinema o di mangiarsi una pizza, si fa la scelta più a rischio: lasciare la vettura in divieto di sosta. E la serata può venire a costare quanto un weekend in costiera. Facciamo un po’ i conti di una serata tipo. Cena a due: 50/70 euro. Aggiungeteci il cinema: 15 euro. Ed eccoci agli extra. Multa per auto in divieto: da 36 a 75 euro. E se siete sfortunatissimi, metteteci il costo delle ganasce: 44 euro per lo sgancio dell’infernale attrezzo. Senza prezzo il travaso di bile e il clima di tensione del dopo multa. Totale: 145 euro nel migliore dei casi, 204 nel peggiore. Soldi buttati, nervi a pezzi: conviene venirsi a divertire a Chiaia? E’ giusto mettere le ganasce alla movida? L’INTERVENTO M L’analisi. Noi ci limitiamo a cercar spiegazioni. Nel territorio della prima Municipalità i posti per la sosta a raso (quella delle strisce blu) sono appena 6.500. Appena una goccia a fronte, ad esempio, del fabbisogno dei residenti che a Chiaia-Posillipo-San Ferdinando quest'anno hanno presentato ben 11mila richieste di permessi. Solo su questo fronte, insomma, c'è una sofferenza di 4500 posti auto. Una quota, quella dei 6.500 posti disponibili, che risulta ancor più macroscopicamente inadeguata se si considerano anche le necessità di chi a Chiaia parcheggia occasionalmente a tariffa oraria: un vero e proprio esercito fatto di chi nei tre quartieri di Chiaia ci lavora o vi si reca per lo shopping o frequenta, di se- di SALVO IAVARONE* MOVIDA ASSEDIATA intensa azione per limitare la sosta vietata è sicuramente corretta: infatti, ad attività irregolare si contrappone repressione e sanzione, con lo scopo di scoraggiare. Bene, si potrebbe dire: viva la legalità, in una città dove non sempre la legge viene seguita. Tuttavia, pur rispettando chi opera in tal senso, qualche considerazione emerge. Intanto, perché solo a Chiaia? Sì, alcuni diranno che anche in altri quartieri qualche ganascia si vede; ma è fuor di dubbio che la stragrande maggioranza è qui. La nostra area è diventata il simbolo di questi provvedimenti repressivi. Risulta, quindi, quasi consequenziale collegare il fenomeno alla lotta che da un bel po’ si sta portando avanti nei confronti dei locali notturni. E’ facile pensare che scoraggiare i clienti dei locali, perseguitando le auto, equivale a svuotare i locali stessi. Gli esercizi non hanno aperto in regime di anarchia: hanno chiesto ed ottenuto licenze ed autorizzazioni alle istituzioni dello Stato. Quello stesso Stato dal quale dipendono i vigili e gli «esecutori» del «blocco ruote». E’ vero che bisogna rispettar le regole di sosta, e si devono adeguare i locali alle normative. Ma è anche vero che non si può con una voce promuovere commercio e turismo, favorendo investimenti e con l' altra voce portare alla rovina chi ha operato gli investimenti contando sugli incassi che, all’ improvviso, diminuiscono o cessano a seguito di scoraggiamenti o chiusure. La crescita di civiltà e di educazione alle regole resta auspicabile, ma deve essere graduale ed integrata. E poi i parcheggi. Una amministrazione comunale che ha fallito completamente nel dotare di parcheggi un quartiere nevralgico, fa comunque bene (lo ripeteremo fino alla noia) a far rispettare ogni regola. Ma farebbe bene anche a fare un po' di «mea culpa» , considerando che automobilisti e clienti della movida sarebbero ben felici di lasciare le auto depositate e ben custodite. Ma dove?! *Presidente Asmef L’ ra, i numerosi locali della movida (cui vanno aggiunti i cinema e i ristoranti). Secondo Fabio Chiosi, presidente del governo di quartiere, è proprio l'eterno dramma sosta che innesca il fenomeno di massa del parcheggio vietato. Automobilisti sull'orlo di una crisi di nervi che, strisce blu a parte, sono penalizzati anche e soprattutto dall'assenza di parcheggi interrati: altro fronte sul quale il Comune scivola clamorosamente, replicando, come se non bastasse, ai trasgressori a quattro ruote con la sola repressione. E proprio a Chiaia, il Comune ci va giù duro con le ganasce. La sensazione, però, è che il criterio del ricorso a questo argomento di dissuasione sia un po’ ballerino: la «punizione» è massiccia, infatti, nelle strade «per bene» e manca laddove appare più necessario. Sarebbe, ad esempio, provvidenziale nel reticolato di vie di San Ferdinando (a monte di via Toledo) in cui la sosta è all'insegna dell'anarchia e il livello dell' «emergenza intransitabilità» è insostenibile: lo sanno bene le ambulanze e i vigili del fuoco. E tuttavia a San Ferdinando (più esattamente i Quartieri Spagnoli) né vigili né ganasce: «Sarà per timore dell'accoglienza?», sussurrano i maligni. Una cosa è sicura: Chiaia a parte, nei quartieri ad alta turbolenza so- ciale le ganasce sono assai rare. Dunque, due pesi e due misure che fotografano con evidenza la repressione a due marce attuata in città contro la sosta abusiva. E' anche vero però che i vigili non sono pagati per fare gli eroi: perché, in fin dei conti, ci vuole del fegato a presentarsi con le ganasce nel cuore della Sanità. Insomma, un problema che è una palude: più ti muovi, più affondi. E così, punto e a capo: maniere forti? Va bene. Ma l'immobilità operativa sul fronte dei parcheggi sotterranei è diventata uno scandalo. Le interviste. E se i frequentatori del by night ci rimettono una sera, commercianti e imprenditori del divertimento rischiano il tracollo economico. Umori neri quelli della categoria. «Situazione limite - conferma Nino De Nicola, presidente delle Nuove Botteghe dei Mille -: l’uso delle ganasce sarebbe appropriato se vi fossero infrazioni in presenza di parcheggi adeguati. Ma non è così». Appunto. Il nodo parcheggi pubblici determina l'anomalia ganasce. Infatti i garage privati, gli unici attivi in zona, tariffano 4/5 euro l'ora: un'enormità. Spiega De Nicola: «Sono stati effettuati studi di fattibilità su parcheggi interrati a Chiaia. Attendiamo risposte concrete dall'assessore all'Urbanistica in tempi brevi». Ipotizza Pasquale De Angelis, deus ex machina di «Farinella», il megaritrovo in via Alabardieri: «Per far partire i parcheggi interrati ci vorrebbe una gara d'appalto internazionale: e licenza a costruire solo per la società che prima garantisce tariffe prestabilite e tempi certi di realizzo». Il problema parcheggio, secondo lui, è ingigantito dalle pretese dei residenti: «La difesa del proprio orticello non paga. Non si può esigere silenzio negli orari “clou” per gli esercizi commerciali. Il quartiere Chiaia è il salotto di Napoli. ma è ormai divenuto un parco residenziale». De Angelis ricorda il cantiere in via Domenico Morelli, accantonato da tempo, e ammonisce: «C'è volontà politica di rendere morta la città. Se non si cambia rotta, prendendo ad esempio città come Barcellona, chi fa impresa scapperà via». Combattivo è Davide Milizia, direttore di «Warner Village»: «Hanno solo promesso. E ora aderiamo con forza al “Movimento Parcheggi a Chiaia”. In ogni caso, il nostro giro d'affari per fortuna è in aumento». Intanto si studiano soluzionitampone come un parcheggio a raso in via Morelli con tariffe moderate: un palliativo, ma meglio di niente. (Ha collaborato Nicola Sellitti) 3 PRIMO PIANO CHIAIA MAGAZINE 4 Il festival delle buche affossa il Comune CITTÀ-GRUVIERA. La Riviera di Chiaia entra nella hit parade delle vie più dissestate di Napoli. Intanto un fosso in via Arcoleo è diventato il terrore degli automobilisti MASSIMILIANO DE FRANCESCO Prosegue il nostro reportage «permanente» sul degrado urbano nella Municipalità 1 (Chiaia-San FerdinandoPosillipo). Ringraziamo i lettori per le preziose segnalazioni che ci aiutano a denunciare lo stato delle strade e dei marciapiedi del «fu» salotto di Napoli. ultima mostra del Pan a via dei Mille va sotto il nome di «Eroi! Come L’ noi?». Basta contare le buche e i rattoppi del marciapiede che costeggia il decantato Palazzo delle Arti di Napoli per capire che i veri eroi siamo noi. Noi che su quel marciapiede - sublime opera poco concettuale della «degrado art» così di tendenza in città - ogni santa mattina rischiamo di prendere il volo come il Batman primaverile sulla facciata del Pan. E ad atterrare sull’asfalto sono in molti. Esempio: nel primo quadrimestre del 2006 al Comune sono arrivate 1664 richieste di risarcimento per danni provocati da buche e dissesti stradali. Finora sono 260 gli indennizzi liquidati per una cifra che tocca i 523mila euro. 1217 sono, invece, i procedimenti ancora in corso con richieste che sfiorano i 3 milioni e mezzo di euro. Un altro dato: nel biennio 2004-2005 il Comune ha sganciato per risarcire i cittadini 2 milioni e 350mila euro e le domande di rimborso hanno superato le 55oo. I numeri non lasciano dubbi e consegnano una media da brividi: più di 3000 richieste di risarcimento all’anno, con oltre 10 persone al giorno, tra automobilisti e pedoni, che fanno causa al Comune. Tafazzi, l’antieroe televisivo che amava colpirsi con inaudita violenza le parti basse, è un principiante in confronto a Palazzo San Giacomo. Una casa si pesa dal pavimento: «Casa Napoli» va rifatta daccapo da Chiaia a Scampia. Sanpietrini, basolato, asfalto, lastre, mattonelle: di questi tempi, visto anche il «duello del cubetto» tra l’assessore comunale alla Manutenzione ordinaria e straordinaria Nugnes e il sovrintendente Guglielmo, sembra che l’unico problema sia quello dei materiali. Non è che sia anche un problema di lavori fatti male e appalti aggiudicati al ribasso? Non è che sia an- La buca killer di via Arcoleo Via dei Mille e la «degrado art» LE 62 STRADE DI CHIAIA SERVITE DAL GLOBAL SERVICE Nel territorio della Municipalità 1 le strade considerate principali (vale a dire di larghezza superiore agli 8 metri) sono 62: la manutenzione ordinaria e straordinaria di queste vie, comprese le pertinenze (ad es. i marciapiedi) sarà affidata dal prossimo settembre e per 9 anni (vale a dire la durata dell’appalto) ad un’impresa che lavorerà in regime di Global service. Ciò significa che il Comune delega una volta per tutte la gestione della manutenzione della viabilità principale ad un soggetto privato che, oltre all’esecuzione delle opere, si accollerà persino i risvolti assicurativi e gestirà anche i servizi legali (vedi istanze risarcitorie). Il Comune si limiterà ad indirizzare e controllare la qualità dei lavori. Si punta così a superare definitivamente l’attuale, disastroso quadro della manutenzione del territorio cittadino, finora gestita in prima persona dal Comune. L’aggiudicatario che, come abbiamo detto, lavorerà in regime di Global service, avrà competenza su tutta l’area comunale e interverrà su ben 395 strade (e piazze). Le strade interessate al regime del Global service nella prima Municipalità sono le seguenti: 1) Acton via 2) Amedeo piazza 3) Arcoleo G. via 4) Boccaccio G. via 5) Borgo Marinari 6) Calabritto via 7) Caracciolo F. via 8) Cariati piazzetta 9) Cesario Console via 10) Chiaia via 11) Colonna V. via 12) Coroglio discesa 13) Crispi F. via 14) Dohrn viale 15) Di Giacomo S. piazza 16) Diaz rotonda 17) Falcone Aniello piazzetta 18) Falcone Aniello via 19) Filangieri via 20) Giordani F. via 21) Giordano Bruno via 22) Gramsci viale 23) Leone a Mergellina piazzetta del 24) Manzoni A. via 25) Martiri piazza dei 26) Mercadante piazza 27) Mergellina via 28) Michelangelo da Caravaggio via 29) Mille dei via 30) Morelli D. via 31) Municipio piazza 32) Orazio via 33) Parco del Castello via 34) Parco Margherita 35) Partenope via 36) Petrarca via 37) Piedigrotta piazza 38) Piedigrotta via 39) Plebiscito piazza 40) Posillipo galleria di 41) Posillipo via 42) Repubblica piazza della 43) Riviera di Chiaia 44) Russo Ferdinando via 45) S. Brigida via 46) S. Carlo via 47) S. Lucia via 48) S. Strato via 49) Sannazzaro piazza 50) Sannazzaro via 51) Sauro Nazario via 52) Schipa Michelangelo via 53) Sermoneta largo 54) Tasso via 55) Tito Lucrezio Caro via 56) Toledo via 57) Trieste e Trento piazza 58) Verdi G. via 59) Virgilio viale 60) Vittoria galleria 61) Vittoria piazza 62) Vittorio Emanuele corso che una inesistente strategia di controllo e vigilanza sui lavori di riqualificazione urbana? Non è che sia anche l’aver investito, finora, più nello straordinario in cerca dell’«effetto» (Notti bianche e varie) e aver dimenticato quasi totalmente l’ordinario su cui si regge ogni città normale? Fatto sta che sotto al faraonico Pan, il marciapiede è da città-pezzente. Fatto sta che, a due passi dal Pan, il muro perimetrale di Palazzo D’Avalos è da pianto e non c’è giorno che non ne crolli un pezzo. Fatto sta che la Riviera di Chiaia, un tempo mattatrice delle gouaches, sia ai primi posti nella hit parade dei principali dissesti stradali, con i suoi tombini ballerini e quei rattoppi disastrosamente disseminati lungo tutto il suo percorso. Fatto sta che a via Arcoleo, prima di sbucare a piazza Vittoria, c’è una trappola per le auto che sta mietendo stragi di gomme e ammortizzatori: un fosso lungo e stretto confinante con una caditoia. Fatto sta che la Villa Comunale, riqualificata nel 1999, è un percorso ad ostacoli a causa di una pavimentazione ridotta così male che andrebbe rifatta. «La colpa - sostiene Fabio Chiosi, presidente della Municipalità 1 - è degli scorsi amministratori comunali che, in prossimità della campagna elettorale del 2001, decisero di inaugurare la Villa senza attendere che il battuto di tufo si consolidasse. Gli sforzi che compiono i giardinieri per tenere il parco in condizioni decorose sono vanificati dalla condizione della pavimentazione. Spero che questo scandalo faccia riflettere chi amministra la città». Fatto sta che le Rampe Brancaccio, ripavimentate appena un anno fa, hanno dovuto subire un urgente intervento di asfaltatura nella curva a gomito che immette sull’ultima salita, dopo una serie di incidenti causati da indomabili voragini. Fatto sta che passanti e motociclisti continuano a rischiare la pelle in vico Mondragone, un budello stretto, privo di palettatura, col basolato sprofondato in più punti: un’emergenza assai seria su cui si sta impegnando il governo della Municipalità 1 con continui solleciti alla 7° Direzione Centrale («Sicurezza e mobilità urbana») del Comune per intervenire urgentemente nel tratto assassino. Fatto sta che gli eroi, vuoi o non vuoi, siamo proprio noi. Global service, resta fuori la viabilità secondaria svolta è presentata da Palazzo San Lto,aGiacomo come epocale: come è noil Consiglio Comunale ha approvato la delibera sul Global service. Si è deciso, insomma, di affidare per 9 anni, tramite gara d'appalto internazionale da 396 milioni di euro (iva compresa), la manutenzione stradale della città (strade, marciapiedi, recupero dell'arredo urbano, pronto intervento 24 ore su 24) ad un unico gestore privato. L'affidatario, però, interverrà solo sulla cosiddetta viabilità principale, cioè le vie di larghezza superiore agli 8 metri: si tratta di 400 strade pari a 250 km. sugli oltre 1000 km. della viabilità urbana. Il futuro esecutore, secondo appalto, si accollerà anche tutti i ri- svolti assicurativi e legali (vedi risarcimenti). E in autunno, giusto il tempo di fare la gara, l'operazione decollerà. Fine delle sofferenze? Tempo di ri- scatto per la città gruviera? Di sicuro. Ma con una bella zavorra di dubbi e polemiche. Il gestore unico? Per alcuni è un rischio. 9 anni di appalto? Per qualcuno un'enormità. Il rischio di subappalti a pioggia? Possibile. Ma soprattutto: tutto ok per le grandi strade. E le piccole (la viabilità secondaria)? Quelle insomma larghe meno di 8 metri ovvero il 75% della rete stradale napoletana? Continueranno ad essere affidate ai 10 Servizi Tecnici Municipali e alla competenza delle 10 Municipalità? Se è così, si mette malissimo. Ogni STM, infatti, continuerà ad avere i soliti 150mila euro all'anno per i soliti, infernali rattoppi, e con la solita, letale procedura: il massimo ribasso sull'importo a base d'appalto. Vediamola così: da una parte i milioni, dall'altra le briciole. E non convince neanche quel passaggio della delibera che una via d'uscita alle Municipalità la offre, ma molto fumosa: sulla carta verràdata ai parlamentini l'opportunità di inserirsi nel maxiappalto. Come, però, non è chiaro a nessuno. E con queste premesse, a Chiaia che succede? La prima Municipalità ha 97 km di strade: il 40%, ovvero 62 grandi strade (vedi box in alto), verrà servito e riverito col sistema milionario Global service. E il restante 60%? Se i fondi restano quelli, meglio ribadirlo, sarà durissima. Alvaro Mirabelli IL CASO CHIAIA MAGAZINE 5 Tre delle sedici tavole da restaurare di Giorgio Vasari, provenienti dalla chiesa di San Giovanni a Carbonara. In basso: autoritratto di Giorgio Vasari, il celebre pittore e scultore toscano. Napoli ignora i capolavori del Vasari L’APPELLO. L’associazione «Atlantide Ritrovata», con sede a Mergellina, si batte per il restauro di 16 dipinti rinascimentali. Costo dell’operazione: 50mila euro ALVARO MIRABELLI egli ultimi anni la notizia è N affiorata a singhiozzo, per poi riannidarsi definitivamente tra le pieghe dell'indifferenza: una vicenda che ora per Napoli si è trasformata in una sfida da vincere ad ogni costo. Frugando, infatti, quasi a colpo sicuro nella soffitta dei tesori dimenticati della città, i responsabili della locale Sovrintendenza ai Beni Artistici hanno «riscoperto» la strepitosa eredità che un gigante dell'arte rinascimentale ha lasciato ai napoletani: 16 dipinti firmati da Giorgio Vasari, in origine sistemati nella sagrestia di San Giovanni a Carbonara, poi trasferiti per precauzione nei depositi della Sovrintendenza e lì rimasti ad ammuffire per decenni. Una striscia irripetibile di capolavori a soggetto sacro, sontuosa per qualità e quantità, che il famoso artista toscano (pittore, scultore, architetto e trattatista) sfornò su commissione dei monaci agostiniani nel 1546 per la storica chiesa partenopea: un patrimonio, dunque, dal peso specifico incalcolabile per il quale qualsiasi museo del mondo sarebbe disposto a svenarsi. Qui da noi, invece, il futuro dei 16 capolavori, minacciati dalle ingiurie del tempo, è assediato dall'incertezza. SOS Vasari. Non stupisce, infatti, che 16 gemme pittoriche, come quelle firmate Vasari, rispuntino a sorpresa dai giacimenti d'arte della città: il clamoroso è che rischiano seriamente di finire in malora. Vecchia storia da queste parti: il solito ben di Dio che scivola tra le mani bucate della città distratta. Un copione sinistro che, tuttavia, nel caso delle tavole vasariane, concede qualche spiraglio al lieto fine. Già perché, in netta controtendenza con certa inerzia tutta partenopea, il sovrintendente Enrico Guglielmo, assistito dal braccio operativo di due esperti collaboratori come Roberto Middione e Ida Maietta, ha puntato caparbiamente al salvataggio dei Vasari napoletani. Grosso impegno sul fronte tecnico e anche arduo da mettere in pratica, considerando che per il recupero dei 16 oli su tavola non c'era un centesimo. Serviva la svolta: che è puntualmente arrivata quando, due anni fa, nella cordata dei soccorritori si è prov- videnzialmente inserita «Atlantide Ritrovata», piccolo ma combattivo sodalizio culturale con sede a Mergellina, non nuovo ai salti mortali pur di centrare l'obiettivo dei restauri illustri. E così tra la Sovrintendenza di Palazzo Reale e Clara Tucci, vulcanica leader dell'associazione di Chiaia, che raccoglie professionisti di alto profilo col pallino della cultura, il feeling è stato immediato: è stato così siglato un patto d'azione tra pubblico e privato col quale «Atlantide Ritrovata» è stata incaricata di condurre in porto il restauro delle tavole di Vasari. Corsa contro il tempo. Da quel momento la Tucci, autentica «pasionaria» al servizio dell'arte negata, ha sgomitato a destra e a manca per guadagnare consensi alla causa e reperire i fondi necessari all'operazione-restauro, incalzata per giunta da una complicazione: il legno delle tavole, guastato dagli insetti, da precedenti, disastrosi restauri, e da altri malanni tipici delle opere d'arte antiche, non può aspettare in eterno. Così è stata lei per prima, con la sua associazione, a dare l'esempio, raccogliendo una prima tranche di contributi. «Il costo del recupero - spiega la responsabile di «Atlantide Ritrovata» - è di circa 50mila euro: e 16 preziose tavole di Giorgio Vasari valgono bene questa somma». Sull'asse Regione-Comune, intanto, è stata manifestata la dis- ponibilità a concorrere al finanziamento del restauro, ma la lentezza fisiologica dei tempi istituzionali mal si concilia con l'urgenza degli interventi: circostanza che per il ciclo vasariano di San Giovanni a Carbonara può rivelarsi letale. Un allarme confermato anche da Bruno Tatafiore, fuoriclasse del restauro cui è stato affidato dalla Sovrintendenza l'incarico di salvare i Vasari napoletani e che al proprio attivo vanta, tra l'altro, il recupero di due Goya e di una Artemisia Gentileschi esposti a Capodimonte: «E' una corsa contro il tempo - avverte lo specialista -. Se si comincia presto, una dozzina dei 16 pezzi sarà brillantemente recuperata. Per altre 3 opere si potrà ridurre una compromissione abbastanza avanzata, ma l'esito sarà accettabile. Una sola tavola appare davvero malridotta, e ci si dovrà accontentare. Ripeto: le prospettive sono ottime, ma a patto di non indugiare più. Da parte mia, per INTANTO AL PAN... 200MILA EURO PER UNA MOSTRA Due pesi e due misure: i criteri usati dalle istituzioni napoletane per gestire la cultura sono un enigma. Su un piatto della bilancia, ad esempio, c'è la vicenda Vasari: strappare alla pubblica amministrazione un doveroso contributo alla sopravvivenza di 16 capolavori rinascimentali si sta rivelando una faticaccia. Sull'altro piatto della bilancia ci sono, invece, le mani bucate degli enti locali, Comune in testa, quando finanziano a suon di milioni di euro l'arte contemporanea. Gli esempi si sprecano. In piazza del Plebiscito le grandi installazioni natalizie, firmate dai guru nazionali e internazionali della creatività moderna, sono state pagate dal Municipio partenopeo (promotore) centinaia di migliaia di euro: ha fatto epoca, Natale 2003, la «Spirale» di Richard Serra, usata da molti napoletani come orinatoio. Per il Palazzo delle Arti di Napoli (nella foto) di via dei Mille, dal marzo 2005 al settembre 2006, il budget di spesa è stato di oltre 7 milioni di euro, denaro dei contribuenti napoletani ovviamente: in autunno, però, l'assessorato alla Cultura, responsabile della struttura, ha promesso di voltare pagina. Ma a dicembre scorso ci è ricascato, stanziando per l'organizzazione del convegno «Documentazione e linguaggi del contemporaneo», durato due giorni, ben 100mila euro. Ultime follie? Nemmeno per sogno. Con la nuova direttrice ormai insediata (l'americana Julia Draganovic), il Pan ha organizzato, dal 16 dicembre 2006 al 17 marzo 2007, la mostra «Dedica», che ha celebrato i 20 anni di attività del gallerista Artiaco. E a questo punto c'è la solita domanda da brivido: visti i precedenti, quanto è costato l'evento? Ve lo diciamo subito: in data 24 marzo la giunta comunale ha deliberato a beneficio della società Electa, che ha realizzato l'allestimento, un finanziamento di 220mila euro a copertura delle spese. Insomma, con il Pan il Comune (e l'assessorato alla Cultura) ha una manica larga da far paura. Di sicuro, però, la cosa non durerà visto che, per colpa della Finanziaria, il bilancio comunale 2007 perde 107 milioni e che l'assessore al Bilancio Enrico Cardillo ha deciso di tagliare i finanziamenti a tutti gli assessorati. E indovinate qual è il più colpito dall'austerity: proprio l'assessore alla Cultura Nicola Oddati che per il Pan, ad esempio, riceverà solo 900mila euro. E visto che 220mila euro se ne sono appena «andati» per la mostra «Dedica», per tutto il resto dell'anno dovrà arrangiarsi con i restanti 680mila. Il Pan, abituato al grasso che cola, ce la farà? far presto, ho già iniziato, sotto il controllo della Sovrintendenza, i preliminari di studio sui dipinti. In 12 mesi potrei concludere il restauro». Un'idea vincente. L'appello a mobilitarsi per capolavori assoluti come quelli in questione, è utile ribadirlo, altrove avrebbe avuto riscontri fulminei, soprattutto considerando la posta in palio e l'importo modesto che serve al restauro. Di sicuro, però, qualcuno a Mergellina non ha mollato: soprattutto adesso che il tempo stringe, Clara Tucci non si lascia smontare, lei che, con la sua associazione, nel 2004 ha già realizzato un altro miracolo: con il denaro raccolto tra i soci di Atlantide Ritrovata è stata restituita all'antica bellezza la fontana cinquecentesca di Spinacorona. E ora per l'«operazione Vasari» la Tucci lancia anche uno slogan: cercasi sponsor per una grande impresa. E poi cala un asso. La Sovrintendenza ai Beni Artistici, assicura la Tucci, offre infatti agli eventuali finanziatori una preziosa contropartita in termini di immagine: una grande mostra di respiro internazionale con le tavole restaurate negli ambienti del Palazzo Reale di Napoli, «evento - precisa la promotrice della campagna pro Vasari - sul quale campeggeranno i loghi degli sponsor». 16 Vasari risorti in un colpo solo, su Palazzo Reale gli occhi della cultura mondiale: volendo si può. E sarebbe davvero un'impresa. L'esempio francese. Ma nel frattempo alla Napoli da retroguardia che non ha tempo e soldi per i suoi tesori, anche quelli che assicurerebbero, come nel caso delle 16 tavole vasariane, ritorni cospicui di fama, turisti e denaro, la lezione vincente viene dai soliti francesi, maestri nell'industria della cultura: loro, dopo essersi «assicurati» per vie traverse, pare ai tempi di Napoleone, due tavole del ciclo vasariano dalla chiesa di San Giovanni a Carbonara, ora le espongono, coccolate e curate, una nel museo di Avignone e l'altra nella pinacoteca di Troyes. Da noi la muffa se ne sta mangiando ben 16: autogol imbarazzante per la città, cose che càpitano nella terra dei «furbi». Chi vuole, però, può fare la sua scelta di campo: aiutare «Atlantide Ritrovata» a salvare i nostri 16 Vasari. QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 6 Plebiscito, quel colonnato «infame» DEGRADO. Sotto i portici della chiesa di San Francesco di Paola, transennati per la caduta di calcinacci, adesso s’affaccia anche l’allarme igienico-sanitario PINO FERMENTO o avevamo anticipato: e non c'era bisogno di essere profeti. I segnali c'erano tutti: due mesi fa li abbiamo raccolti e, in un articolo pubblicato nel numero di febbraio, abbiamo titolato «Emergenza degrado a piazza del Plebiscito. Libreria Treves tra poesia e calcinacci». Lo spunto, infatti, ce lo aveva suggerito l'allora imminente «Festa internazionale della poesia», tenutasi poi dal 16 al 21 marzo proprio sotto il colonnato della basilica di San Francesco di Paola. In quell'occasione Rino e Salvatore De Martino, gestori della libreria Treves (che ha trovato dimora stabile nell'emiciclo), ci avevano già dipinto alla perfezione le desolate coordinate dell'emergenza: «Avevano promesso la riqualificazione del porticato: ristrutturazione, nuovi locali culturalmente all'altezza. E invece nulla. Siamo soli, abbandonati al nostro destino». E intanto i due fratelli si guardavano attorno, avvertendo che quei calcinacci maledetti era già da un pezzo che volavano giù dalle volte del porticato. Anzi, rincarando la dose, aggiungevano fatti arcinoti: spuntoni sparsi di vecchie transenne, sporcizia, rifiuti, escrementi, il- NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE news L • IDEA CONSORZIO A breve sarà presentata ai soci delle Nuove Botteghe dei Mille una proposta per creare un consorzio di imprese che affiancherà l'associazione. Consorzio che avrà due priorità: il rilancio del commercio a Chiaia e l'organizzazione di eventi capaci di attrarre turismo nel territorio. • QUOTA ASSOCIATIVA Cartoline dal degrado: piazza del Plebiscito «ingabbiata». Statue imbrattate e colonnato pericolante. luminazione vicina allo zero, pochi controlli. Fatti arcinoti, appunto. Un rosario di piccoli, grandi scandali ad incorniciare l'inerzia colpevole di chi lasciava marcire l'ormai logora cartolina dell'ex rinascimento napoletano: fotografia impietosa e drammatica di una sciatteria istituzionale ai confini della realtà. Una miserabile «bolla» terzomondista che a un certo punto ha deciso di suo di scoppiare sulle prime pagine dei giornali, collassando pla- tealmente lo scorso 26 marzo quando il solito nevischio di calce ha assunto le proporzioni più preoccupanti di un'autentica pioggia di calcinacci. Qualcuno, tra i pubblici amministratori, si sarà ricordato di quei sei giorni a rischio (dal 16 al 21 marzo) in cui la festa della poesia aveva richiamato sotto le volte centinaia di persone: e qualcuno avrà pure sudato freddo al pensiero dello scampato pericolo. Di sicuro da allora il gigante di pietra è in- gabbiato da maxitransenne, rendendo off limits la passeggiata del colonnato: un percorso proibito, materialmente inaccessibile, che ora è in lista d'attesa per il recupero. Già, ma così, dicono alla Treves, scatta un altro problema: la zona a rischio era già una discarica e ora, così ghettizzata fino ad inizio lavori, potrà solo peggiorare. In poche parole: dopo l'allarme calcinacci, anche quello igienico-sanitario. Vergogna! Ora, però, occorre far presto. Prosegue la campagna d’iscrizione alle Nuove Botteghe dei Mille. Quota associativa: 50 euro. Chi è interessato può contattare Gianni Gagliardi, (tel. 3398841654). • RACCOLTA CARTONI Si ricorda agli esercenti, che i cartoni vanno sigillati e depositati fuori ai negozi all’ora di chiusura per consentire il ritiro all’Asìa. • SHOPPING MAGGIO Maggio dei Monumenti: i negozi saranno aperti anche di domenica. IL CIRCOLO ARTISTICO RISCHIA DI SCOMPARIRE TRE ISTITUTI DI CULTURA PER I 50 ANNI DELL’EUROPA UNITA Il presidente Gaito: «Firmate per salvare un pezzo di storia» Da Metropolis alla Carmen: parte «Cinema Insieme» l Circolo Artistico Politecnico rischia di Ititolato scomparire»: così Chiaia Magazine ha nel numero scorso l'articolo dedicato all'amara vicenda della gloriosa istituzione culturale di piazza Trieste e Trento. In quella sede Adriano Gaito, (nella foto), presidente del sodalizio, ha lanciato un pubblico appello a cittadini, intellettuali e politici per una mobilitazione a favore della sopravvivenza del Circolo. Le manifestazioni di solidarietà non sono mancate, ma evidentemente non basta. Intanto pubblichiamo un estratto di quell'articolo per rilanciare l'emergenza che sta mettendo a rischio l'esistenza del club. «Il Circolo Artistico Politecnico, dal 1888 al secondo piano di palazzo Zapata in piazza Trieste e Tren- to 48, si trova da qualche tempo al centro di una procedura esecutiva che rischia di provocarne l'annientamento. L'azione giudiziaria è stata innescata da un debito decisamente irrisorio, sostengono al Circolo, rispetto al valore della monumentale sede e della formidabile pinacoteca che esso ospita. Purtroppo, però, la prestigiosa associazione è a un passo dallo scomparire se l'imminente sentenza del magistrato dovesse sancire l'espropriazione e la vendita dell'immobile a privati per soddisfare le esigenze dei creditori. Per arginare il ciclone giudiziario, intanto, il presidente Adriano Gaito ha avanzato ragionevoli proposte di recupero a numerosi interlocutori istituzionali, ma senza risultati. E a questo punto il numero uno del Circolo si è convinto che una strana combinazione di eventi stia accerchiando il destino del sodalizio». Queste le premesse che hanno indotto Gaito a preparare un dossier in cui traccia un quadro delle «stranezze» che, a suo avviso, hanno scortato la disavventura del Circolo Artistico. Ora, a quel pubblico appello, ne segue un altro con cui il presidente chiede ai cittadini di partecipare ad una petizione popolare con cui chiedere alle istituzioni di attivarsi per salvare il Circolo Artistico: chi voglia firmare può contattare il presidente ai numeri 081.426543 o al 335.6120723. (n.d.n) lleanza prestigiosa tra i tre grandi A istituti di cultura straniera in città: quello tedesco del Goethe (Riviera di Chiaia 202), quello francese del Grenoble (via Crispi 86) e quello spagnolo del Cervantes (via Nazario Sauro 23). Un patto a tre in onore dei cinquant’anni dell'Europa unita che si concretizza in un evento nel segno del cinema, importante fattore unificante dell'identità culturale europea. L’interessante rassegna si intitola «Cinema Insieme». Ecco il carnet delle proiezioni. 16 aprile al Goethe: «Metropolis», la visionaria pellicola di Fritz Lang (nella foto un fotogramma del film, anno 1926). 19 aprile al Grenoble: in edizione originale, «Le Mépris» di J. L. Godard, con Brigitte Bardot. 23 aprile al Grenoble: «Le mistère Picasso», il primo, vero film sulla pittura, diretto da Henri-Georges Clouzot. Segue «Guernica», documentario di 14 minuti sul tragico bombardamento della città basca, con testo di Paul Eluard e le immagini di opere di Picasso tra cui la celebre tela su quell'evento bellico. 24 aprile al Goethe: «Danton», girato nel 1921 e interpretato da due celebri divi dell'epoca come Emil Jannings e Werner Krauss. 7 maggio al Cervantes: «Carmen», trasposizione sullo schermo della famosa opera lirica di Georges Bizet, diretta da Francesco Rosi. Orario delle proiezioni: ore 18.30. (n.d.n.) QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE Com’è falsa la Napoli degli estremismi L’INTERVISTA. Il rilancio della cultura secondo Silvio Perrella, neopresidente del Premio Napoli, ricomicia da due: no ai disfattismi e patto tra pubblico e privato ANTONELLA CARLO Con questo numero inizia il nostro viaggio nella galleria dei personaggi che tengono vivo il tema della cultura a Napoli. Prima puntata: incontro con Silvio Perrella, nuovo presidente della Fondazione Premio Napoli. I libri ed il cinema. La fotografia ed il teatro. L'arte e la Ididattica. È un programma a tutto tondo, destinato a riempire i trecentosessantacinque giorni dell'anno, quello costruito da Silvio Perrella, neopresidente della Fondazione Premio Napoli: le contaminationes tra diverse forme ed espressioni culturali sono alle radici di una lunga serie di eventi, finalizzati al coinvolgimento dei ragazzi e dei «giovani dai capelli grigi». «Non intendiamo lavorare soltanto nel periodo dedicato al premio», ha detto Perrella, «piuttosto desideriamo stabilire un dialogo serrato e propositivo con la cittadinanza, con gli studenti e con i membri della società civile. La nuova veste del nostro sito, www.premionapoli.it, offrirà una finestra di confronto in rapido ed estemporaneo aggiornamento». Il calendario delle prossime iniziative presenta, dunque, molteplici binari tematici da Silvio Perrella, presidente della Fondazione Premio Napoli seguire, destinati ad un pubblico eterogeneo: in primis, sono rivolti alle scuole gli incontri-dibattito sul libro «Raccontare la legalità» (Tullio Pironti Editore, 2005), antologia di riflessioni e storie affidate a firme autorevoli dell'intellighenzia nazionale. Durante alcune lezioni frontali, organizzate presso la sede della Fondazione a Palazzo Reale, gli autori della silloge (tra questi, i professori Matteo Palumbo, Remo Bodei e Mario Lavagetto, gli scrittori Peppe Lanzetta, Diego De Silva, Erri De Luca, Valerio Magrelli) narreranno agli allievi degli istituti partenopei il fascino concreto di un concetto troppo spesso dimenticato. Tra le conferenze pomeridiane, in- vece, aperte all'uditorio cittadino, da non perdere, il 13 aprile, il percorso dedicato a Raffaele Viviani, a cura dell'attore Enzo Moscato e del professore Pasquale Scialò, ordinario di «Storia della musica» al Suor Orsola Benincasa. Ancora, agli inizi di maggio, in data da definire, un'inchiesta-reportage ricostruirà l'epidemia di colera a Napoli nel 1973; a seguire, il critico Pier Vincenzo Mengaldo si occuperà di Primo Levi, mentre il 15 giugno il disegnatore bresciano Lorenzo Mattotti traccerà le linee colorate della sua particolare avventura umana. «Si parla di Napoli con troppi e facili estremismi, mentre si dovrebbe cercare una rivaluta- zione a partire dalla vitale realtà creativa della nostra città», ha aggiunto, con decisione, Silvio Perrella, «la dicotomia del bene e del male, il contrasto tra il lungomare di via Caracciolo e le faide di Scampia non possono rivelarsi esaustivi. Viviamo, come ho scritto nel mio libro “Giunapoli”, in un momento contraddittorio, e questa contraddittorietà profonda ispira artisti e scrittori; al di là dei conflitti, bisognerebbe canalizzare le energie, in una collaborazione fattiva tra istituzioni, enti culturali, privati. Soltanto così si potrebbe raggiungere, una volta tanto in positivo, quella “visibilità” nazionale agognata e spesso preclusa». In questa prospettiva, con l'obiettivo di ratificare l'intenso coordinamento di una linea culturale comune, il 19 maggio, al Cervantes, verrà ufficializzata la rosa di finalisti dell'edizione 2007 del Premio Napoli. «Non chiudendoci nei nostri spaziosi uffici, saremo in grado di costruire una rete di contributi che, finalmente, non sarà più teorica, ma radicata nelle maglie del territorio. La cultura vive e palpita nel confronto e nella dialettica, altrimenti rischia di rimanere pura e fastidiosa erudizione», conclude il presidente della Fondazione. 1- Continua NEL NOME DEL CINEMA I più grandi registi del cinema italiano raccontano la nostra città: per riscoprire successi intramontabili, a volte dimenticati, la «Fondazione Premio Napoli» dedica una particolare rassegna alle pietre miliari della filmografia nazionale. È una rassegna «disseminata», come la definisce il Presidente Silvio Perrella, organizzata in collaborazione, per il momento, con il Teatro Nuovo e la Galleria Toledo. Lo scopo è di proiettare e «restaurare» alcune pellicole su Napoli, precedute da brevi video-interviste ad alcuni intellettuali partenopei che hanno selezionato i film: in un colloquio informale gli intervistati rivelano le ragioni per cui il film scelto è riuscito ad esprimere un aspetto saliente della «napoletanità». Ancora, la Fondazione Premio Napoli ha favorito la realizzazione di un altro importante progetto cinematografico: un film di Antonio Capuano ed un libro racconteranno le complicate geometrie della nostra città cosmopolita, chiusa e protesa, in un contrasto insanabile, verso il mondo esterno. 7 QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 8 Poteri speciali, i torpori della Iervolino L’ATTESA. Mentre a Roma il sindaco Veltroni, anche lui con i «superpoteri», decide di fare 3 ponti e un megaparcheggio, a Napoli la sindaca aspetta e non si sbilancia Fotomontaggio pubblicato in copertina nello scorso numero di Chiaia Magazine al 5 marzo, giorno in cui RoD sa Russo Iervolino è stata nominata «commissario straordinario per l'emergenza ambientale» con tanto di superpoteri e un serbatoio di 253 milioni da spendere, Palazzo San Gia- como sulla faccenda ha mantenuto un rigoroso riserbo. La città ha capito una cosa sola, quella giusta: che la sindaca si ritrova sulla scrivania uno strumento formidabile per cambiare le cose. E a Napoli, visto che i poteri commissariali lo permettono, si sono convinti anche di un'altra cosa: parcheggi, viadotti, sottopassi, nuovi vigili, videosorveglianza, grandi cantieri e altri miracoli assortiti (compresa la rimonta occupazionale) sono ormai a portata di mano. Da quel 5 marzo il tempo è volato, ma il torpore ovattato su cui galleggia il Comune si è fatto inquietante: di cantieri non se ne parla. In altre parole: come prima, più di prima, una riservatezza che sfiora l'inerzia. E stavolta è dura da digerire. La dice lunga il caso di Roma: lì, il sindaco Walter Veltroni a febbraio ha ricevuto gli stessi poteri della Iervolino e nel giro di un amen ha disposto la realizzazione di 3 ponti e di un megaparcheggio sotto il Pincio. Non c'è corsa, non c'è paragone. Il fatto, però, è che la Iervolino si muove in un altro modo: visto, ad esempio, che l'ordinanza che le ha dato i superpoteri, le consente anche di allestire due «squadre» di assistenti, lei ha preferito cominciare da lì. Così ha già nominato il primo pool di aiutanti: dentro ci sono il vicesindaco e 7 assessori che per questo ruolo non avranno compensi. E che a maggio le consegneranno un primo piano operativo. E lei nel frattempo sta già nominando il secondo gruppo (un comitato di 30 esperti esterni retribuiti): legittimo, per carità!, ma molti già incrociano le dita perché a Napoli la mania pubblica delle consulenze private ha già fatto danni. Il vero cambio di passo, però, è un altro: progetti, decisioni, cantieri. Chi spinge su questo fronte è Emilio Alfano, presidente della Consulta delle RIQUALIFICAZIONE: PRESTO UN «CORRIDOIO» A VIA MARTUCCI 680 PALETTI FUORILEGGE RIMOSSI DAL POOL INTERFORZE Proseguono senza intoppi i lavori di riqualificazione a Piazza Amedeo, via Martucci e via Carducci. Nella parte alta di via Martucci sarà presto aperto un «corridoio» per consentire operazioni di carico e scarico. Intanto con delibera del 15 marzo, la Giunta comunale ha approvato, senza impegno di spesa, quattro progetti per interventi di manutenzione straordinaria in piazza Eritrea, via Egiziaca a Pizzofalcone e rampe Paggeria. Lotta ai paletti abusivi nel quartiere San Ferdinando. Lusinghiero il bilancio dell’operazione rimozione, attuata dal pool interforze (polizia, carabinieri, vigili urbani, Municipalità 1). In due mesi sono stati rimossi 680 paletti fuorilegge. Ora il governo della Municipalità 1 intende monitorare, strada per strada, il territorio per creare «percorsi pedonali protetti» con una nuova e adeguata palettatura. PARCO MARGHERITA: IL PROGETTO DI AMATO RAK L’ascensore piace alla Municipalità arco Margherita: un sogno in salita. E' il progetto dell'architetto Amato P Rak: un ascensore per le rampe di San Pasquale. Scale storiche al minimo storico di popolarità. E per molte ragioni: una salita che stronca, verde da jungla, buche e immondizia. Da tempo il professionista coltivava l'idea di cancellare lo sconcio con un avveniristico impianto di risalita. E a gennaio ha rotto gli indugi, pubblicando il progetto su Chiaia Magazine. Con la speranza che il Co- IL MORSO DELLA TARANTA di PAOLO D’ANGELO LO SMARRIMENTO DELL’ASTRONAUTA ono le cinque e trenta del mattino Sdi questo e mi accingo a scrivere l'articolo mese. A quest'ora il tempo sembra fermarsi e le cose che ci circondano assumono un aspetto immobile e senza tempo. Senza tempo, pensate ad un mondo senza tempo. Forse l'esempio più valido per comprendere una vita senza tempo è quella di chi ha vissuto l'esperienza di un viaggio nello spazio, astronauti sospesi per giorni in una vita diversa. Immaginate dopo un’esperienza del genere come si sente un astronauta di ritorno sulla terra. Provate solo ad immaginare per gioco ad un astronauta, ad esempio italiano, che rientra nel proprio paese dopo un viaggio nello spazio. Un saluto ai familiari più stretti, il ritorno nella propria casa, la riscoperta del proprio letto, del caffè e del giornale. Appunto il giornale ed in prima pagina tra le notizie più importanti del momento il caso «vallettopoli» . Pensate ad un astronauta che torna dallo spazio e si ritrova a leggere del portavoce di Prodi fotografato durante un colloquio con un trans, che Berlusconi ed mune si desse una mossa. E' andata bene: il recupero dello strategico nodo pedonale, firmato dall'architetto, ha convinto Francesco de Giovanni, presidente della commissione Manutenzione della Municipalità 1, che ha convocato il tecnico per saperne di più. Alla commissione, per l'occasione in seduta congiunta con quella della Mobilità presieduta da Mario Mele, Rak ha consegnato il piano di riqualificazione delle rampe, riuscendo a spuntare una delibera favorevole. In soldoni: il primo passo istituzionale dell'«operazione ascensore». Di cosa si tratta? In pillole: restyling del percorso e soprattutto un ascensore a altri vip tra calciatori e gente dello spettacolo hanno comprato, si dice, delle foto per evitarne la pubblicazione, che Flavia Vento forse ha flirtato con Totti, e che il regista di tutto ciò, sembra avere la faccia di Fabrizio Corona. Ed ancora della oramai povera Telecom in svendita per, come diciamo noi, apparare le perdite nonostante l'ultima bolletta telefonica di 400 euro appena pagata, dell'Alitalia che per i debiti accumulati non si capisce di come riesce ancora a volare, dei Dico, delle resuscitate Brigate Rosse, del Governo che regge miracolosamente ad una sinistra sempre più diciamo diversificata e chi più ne ha più ne metta. Forse quell'astronauta si sente un po’ come tutti noi che dalla Costruzioni. Che alla sindacacommissaria spesso rammenta che esiste un altro strumento infallibile per realizzare le opere pubbliche: il sistema gettonatissimo del project financing, cioè una cooperazione pubblico-privato secondo la quale il Comune concede l'utilizzo del suolo pubblico all'imprenditore e questi esegue l'opera pubblica a sue spese per poi sfruttarla commercialmente (ad esempio, nel caso di un parcheggio interrato, il costruttore intasca i proventi dei posti auto a tariffa oraria mentre il Comune si ritrova a costo zero un parcheggio su suolo pubblico). A Napoli il metodo può funzionare, ma a patto che, secondo Alfano, arrivi la legge regionale sul project financing: questa, però, è un'altra storia. valle (dove sono le prime 2 rampe) e un altro a monte (dove iniziano le 3 rampe che sbucano a parco Margherita). Portata: 11 persone ciascuno. Tempo di risalita: 10 secondi in 2 tappe grazie ad un motore oleodinamico. Costo: 350mila euro. In appendice al piano, poi, anche il risanamento ambientale dell'area con un arredo urbano adeguato e un’opzione tutta da valutare: collegare le rampe ai giardini dell’adiacente Museo Pan per spingersi magari fino a quelli di Palazzo d’Avalos, spazi privati questi ultimi ma inselvatichiti e meritevoli di recupero, ovviamente sondando al disponibilità dei proprietari. quiete del mattino presto ci ritroviamo nel frastuono frenetico e nel collasso del traffico di una tipica giornata metropolitana senza scampo e senza più notizie interessanti. Vi ricordate di quella pubblicità del bravo Cristian De Sica che diceva, anzi sussurrava «Aiutatemi»? Io direi: «Aiutateci!» QUARTIERISSIME CHIAIA MAGAZINE 9 Spiazzo della discordia, decide Di Mezza LA POLEMICA. Piazzetta Mondragone: il recupero di un’area abbandonata spacca il consiglio della Municipalità. Sblocca lo stallo l’assessore comunale al Patrimonio trascico di polemiche sulS l'ordine del giorno, votato a marzo dal consiglio della Prima Municipalità, circa il recupero a fini sociali di uno spazio comunale abbandonato, adiacente la Fondazione Mondragone nell'omonima piazzetta a monte di via dei Mille. La maggioranza (proponente) votò per il sì, la minoranza invece si astenne. Il consigliere di maggioranza Alessandra Lancellotti, presidente della commissione Urbanistica, così critica l'astensione del centrosinistra in quell'occasione: «La minoranza sostiene di aver dissentito non dall'intento del recupero, ma dal metodo usato dal centrodestra, considerato frettoloso. La minoranza sostiene anzi di essersene già occupata nel corso della scorsa con- siliatura e di aver prodotto molti atti sulla questione: si è perciò dichiarata disponibile solo dopo approfondimenti. Credo allora che sia la minoranza ad essere censurabile sul metodo perché, temporaggiando, rinvia un recupero a fini sociali. Se hanno già approfondito la vicenda negli scorsi 5 anni, perché attendere ancora?. Concordo, invece, sul fatto di aspettare anche il monitoraggio promesso dall'assessore comunale competente Ferdinando Di Mezza, delegato al Patrimonio, sui problemi tecnico-amministrativi che incombono sullo spazio in questione: ma questo non può costituire una scusa a dilazionare il problema. L'odg mirava ad agire subito per risolvere il problema. E' forse su questo che l'opposizione non è Laura Capobianco Alessandra Lancellotti d'accordo?». Il consigliere di minoranza Laura Capobianco (Ds) replica: «Per il centrosinistra il recupero a fini sociali di quest'area è un obiettivo importante già da tempo: per questo ci siamo già attivati, negli anni scorsi, per dare lo spazio in questione alla gente del quartiere. Esperienza che ci ha consentito di individuare i molti problemi che ostacolano un recupero seduta stante, come vorrebbe il centrodestra. Il primo è che non esiste attualmente un accesso praticabile all'area in questione ed è un impedimento di natura tecnica/burocratica: l'ingresso andrebbe progettato. L'al- «SOGNO DI VINO»: AL SAVOIA MAGIA DI MUSICA E DI CABERNET HOTEL CONTINENTAL: IL 7 MAGGIO GIURANO I NUOVI MEDICI Metti una sera al Reale Yacht Club Canottieri Savoia col presidente Pippo Dalla Vecchia (nella foto). Giovedì 19 aprile, alle ore 18, l'evento intitolato «Sogno di Vino» sulle note di «Bell'aria»: concerto per quartetto d'archi. E, grazie alla Tenuta dell'Ornellaia (prestigiosa azienda vinicola di Bolgheri, specialista in Cabernet), celebrazione di un incontro magico tra vino e mare. In appendice: degustazione di Ornellaia 2004. Il 7 maggio all’Hotel Continental avrà luogo la tradizionale cerimonia del Giuramento di Ippocrate con cui verranno solennemente introdotti alla professione i giovani medici napoletani. Al giuramento si accompagnerà anche il momento della firma delle pergamene. A fare gli onori di casa il senatore Giuseppe Scalera (nella foto), presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli e Provincia e i componenti del direttivo. TRENTOTTESIMA EDIZIONE DI NAUTICSUD Una barca nuova sulla rotta di Dubai al 14 al 22 aprile 38esima edizione di NauticSud, salone partenopeo della D nautica internazionale. La kermesse, sistemata nei padiglioni della Mostra d'Oltremare e presso il molo NauticSud di Mergellina, è ormai autorevole riferimento deldel business nautico, europeo e mondiale: non è un caso la presenza in costante aumento dei più importanti cantieri italiani e internazionali che, in alcuni casi, presentano addirittura in anteprima assoluta i loro nuovi modelli. Lino Ferrara, presidente della manifestazione, spiega così la scelta di ambientare l'evento a metà primavera: «Occorre permettere ai nostri espositori di presentare le proprie novità con alcuni mesi di anticipo sulla stagione degli altri Saloni europei: l'acquisto di barche così eccellenti richiede infatti una riflessione più lunga e ai cantieri serve oltre un anno per procedere alla consegna». Eloquenti i numeri dell'edizione 2007: gli espositori sono circa 600 e 180 tra essi sono al debutto partenopeo. Le imbarcazioni in vetrina sono 1200 (1000 lo scorso anno): 200 di esse nello specchio d'acqua di Mergellina. Imbarazzo della scelta per l'acquirente eccel- LA LETTERA GARAGE MORELLI, RUMORI E GAS In Via S. Maria a Cappella Vecchia (parte finale a ridosso del Monte Echia, altezza civici 30G 30R 30P 30Q etc) è in atto un continuo disturbo della quiete pubblica a causa di rumori prodotti dagli estrattori dei gas di scarico dei mezzi da lavoro (betoniere, camion, scavatori etc) per la realizzazione del parcheggio di via Morelli (ex parcheggio Municipale) all'interno delle cavità tufacee del Monte Echia. L'estrazione avviene tramite aperture presenti sulla parte tufacea in corrispondenza dei civici sopra elencati, siti tra l'altro in area intensamente abitata. Tale attività estrattiva, oltre a rendere estremamente inquinata l'aria da gas di scarico di motori con alimentazione a gasolio, provoca costantemente nell'arco della giornata e spesso anche della nottata continui rumori a cui si sommano anche quelli dei motori dei mezzi e delle attrezzature da cantiere. Il rumore e la puzza, oltre che i gas tossici, stanno facendo perdere la tra urgenza è individuare l'esistenza di fondi disponibili a bonificare e attrezzare l'area. E non si sa neanche se esistano vincoli di destinazione su questo terreno. L'assessore Di Mezza si è impegnato a fornirci tutte le risposte al più presto. La proposta del centrosinistra è dunque quella di acquisire innanzitutto i dati tecnici promessi dall'assessore e passare poi ad un piano d'azione concordato da tutto il Consiglio. Il nostro dissenso è quindi verso un ordine del giorno alquanto avventuroso e approssimativo». Fin qui la polemica. Ma ci sono sviluppi incoraggianti: l’assessore Di Mezza ha intanto raccolto elementi sufficienti a promuovere sulla questione una conferenza dei servizi con tutti gli enti di competenza (o.m.) lente, ma anche per le famiglie interessate alle piccole barche da diporto. E in un evento cosmopolita ben si inserisce la presenza di Ellebiemme di Bergamo, società di Gestioni Immobiliari, anch'essa impegnata sullo scenario internazionale con particolare riferimento alla compravendita di immobili nell'emirato di Dubai: la filiale napoletana di Ellebiemme (sede in via De Gasperi 55), diretta da Marcello Scala, ha il suo spazio al padiglione 60 e lo staff è pronto ad illustrare le prospettive di investimenti immobiliari nell'avveniristica Dubai City, affacciata sul golfo Persico: proprio sulle sue rive, magari, si potrebbe approdare con la «barca nuova». pazienza a parecchi residenti che nonostante continue ed inutili telefonate a Napoletana Parcheggi, Vigili Urbani, Carabinieri Polizia, Arpac, ASL etc etc, subiscono la costruzione di un parcheggio che si rivela tra l'altro di pubblica inutilità visto che i 130 posti (a parte i circa 400 in vendita) per la sosta occasionale, esistevano anche prima dell'inizio della costruzione. Rumore ed inquinamento non consentono più ai residenti di attendere alle normali occupazioni da svolgere nelle proprie abitazioni come viverci lavorare o riposare. Non resta altro da fare che costituire un comitato di quartiere in modo che la nostra voce arrivi anche ai più distratti. (Comitato Cappella Vecchia per adesioni ed info email: [email protected]) arch. Giancarmine Basile Sulla controversa vicenda del Garage Morelli, Chiaia Magazine ha spesso posto in risalto le ombre che scortano la realizzazione dell’opera. Ora viene segnalato anche un allarme ambientale. I controlli sono dovuti e necessari. DIARIO DELLA MUNICIPALITÀ 1 CHIAIA MAGAZINE 10 Le Municipalità? Semplici segreterie RIFORMA BLUFF. Alfonso Brancaccio, assessore municipale al Decentramento: «I parlamentini costano 3 milioni all’anno. Spesa inutile se non hanno potere» on le Municipalità il ComuC ne sembra proprio aver esaurito il bonus di passi falsi, iniziati a giugno col decollo del decentramento: altro che rivoluzione, la riforma resta inchiodata al palo delle esitazioni. Al governo di Chiaia sgranano il rosario delle promesse mancate. Restano, infatti, a marcire urgenze come quella dell'organizzazione degli uffici e dei servizi (un compito del Comune); e sono pura teoria le competenze (deleghe come la manutenzio- ne, l'urbanistica etc.), assegnate dal «Regolamento delle Municipalità» ai nuovi organismi di quartiere, visto che i parlamentini, i presidenti, i miniassessori non hanno poteri reali. Le delibere delle Municipalità, infatti, non sono vincolanti né operative, ma semplicemente proposte da sottoporre alla discrezionalità degli assessori del sindaco. Lo scivolone più plateale del Comune? La mancata attuazione dell'autonomia finanziaria a favore dei parlamentini, esplicitamente menzionata dal Regolamento. Di conseguenza: la Municipalità non ha un centesimo e non può spostare un mattone se non chiede permesso al sindaco e ai suoi assessori. Intanto Alfonso Brancaccio, assessore al Decentramento della Municipalità 1, fa i conti in tasca ad una delibera comunale di novembre che stanzia 3 milioni all'anno (per 5 anni) alle Municipalità per le spese amministrative dei parlamentini: in tutto 15 milioni a quinquennio per mantenere personale amministrativo, presidenti, assessorini e consiglieri. Soldi buttati, taglia corto Brancaccio, se le Municipalità restano depotenziate, anzi trasformate nelle segreterie di quartiere di Palazzo San Giacomo, proprio come le vecchie circoscrizioni: «E tutto questo per la modica cifra - incalza - di 15 milioni di euro». Un disappunto condiviso da molti. Stefano Maione (Idv), consigliere di minoranza a Chiaia, parla di riforma morta ancor prima di iniziare se non arrivano fondi ai governi di quartiere: «L'auspicio dell'opposizione coincide con quello della maggioranza: autonomia di spesa per realizzare progetti concreti sul territorio». E se le previsioni intanto parlano di uno stanziamento annuale di 100mila euro a Municipalità da spendere sul territorio, Maione sostiene che per ora conviene accontentarsi e riassume: «Ci vorranno anni perché il decentramento vada a regime». BONIFICA DEL LUNGOMARE EMERGENZA CRIMINALITÀ Operazione «scogliere pulite» Via Manzoni: liceo e baby gang Sollecitata dalla Mun. 1, è decollata la bonifica (pulizia e derattizzazione) delle scogliere di Chiaia da Riva Fiorita a via Acton. L'operazione, necessaria in vista della stagione balneare, è ormai indifferibile per l'aumento dei ratti più volte segnalato dai cittadini. I tratti interessati: Riva Fiorita, Molo Luise, Rotonda Diaz, il lungomare fino a piazza Vittoria e Borgo Marinari, via N. Sauro e il Molosiglio. A curare gli interventi, in agenda fino al 4 maggio, personale della Asl, dell'Autorità Portuale e della Sepn (la società addetta alla pulizia di arenili e scogliere): coordina l'operazione il Servizio Risorsa mare del Comune. Per ragioni cautelari la cittadinanza è Allarme baby gang in via Manzoni. Stavolta il branco dei teppisti in erba sembra aver preso di mira i ragazzi del liceo Tito Lucrezio Caro. Secondo le segnalazioni degli allarmati genitori, gli studenti sono sistematicamente oggetto non solo di odiosi gesti di prepotenza, ma anche di aggressioni e rapine che si verificano durante gli orari di ingresso e di uscita dall'istituto scolastico. La tecnica dei giovanissimi criminali, che da troppo tempo agiscono indisturbati, è quella dell'appostamento nelle immediate adiacenze del liceo, seguito poi dall'aggancio fulmineo alle vittime. Negli ultimi tempi, poi, l'escalation si è fatta ancora più minacciosa perchè i piccoli malviventi, per intimidire e terrorizzare gli studenti, ricorrono anche a siringhe sporche di sangue. L'appello è che siano attivati con urgenza i dovuti controlli da parte delle forze dell'ordine, sia in divisa che in borghese, affinché le gang siano colte sul fatto. Intanto il presidente Fabio Chiosi e il presidente della commissione municipale Scuola Alberto Pierantoni hanno già inoltrato un esposto alla Questura sugli allarmanti episodi del Tito Lucrezio Caro ed hanno poi girato al prefetto Alessandro Pansa la richiesta di collocare al più presto all'esterno di tutte le scuole di Chiaia-San Ferdinando-Posillipo un'adeguata rete di videosorveglianza invitata a non trattenersi sulle scogliere. Si fa appello al senso civico affinché sul litorale non siano abbandonati rifiuti e l'ambiente sia salvaguardato. BREVI TACCUINO ASSEMBLEARE A marzo il Consiglio della prima Municipalità si è riunito 7 volte. Seduta del 5: 5 assenti, 3 di maggioranza e 2 di opposizione. Seduta del 6: 5 assenti, 1 di magg. e 4 di opp. Seduta del 13: 4 assenti, 2 di magg. e 2 di opp. Seduta del 15: 6 assenti, 3 di magg. e 3 di opp. Seduta del 20 marzo: 5 assenti, 3 di magg. e 2 di opp. Seduta del 22 marzo: 8 assenti, 4 di magg. e 4 di opp. Seduta del 27 marzo: 1 di maggioranza e 3 di opposizione. QUESTIONE ICI Il presidente Fabio Chiosi e il consigliere municipale Ugo Chirico (capogruppo di An) tornano sulla questione ICI per commentare il proposito del sindaco Iervolino di abbassare la relativa aliquota sulla prima casa per chi percepisce redditi bassi. «Se la proposta della Iervolino non è elettorale, ma reale, allora è il caso - hanno ribadito i due esponenti della Municipalità 1, - che l'abbassamento dell'imposta si estenda ai redditi ISEE che giungano almeno a 30mila euro. Temiamo tuttavia che il proposito sia in realtà una sortita per distrarre la città dal problema più grave, ossia l'inasprimento degli estimi catastali che ha colpito molti napoletani, sia proprietari che affittuari, determinando un reale aumento dell'importo ICI». Su quest'ultima questione il Consiglio della Municipalità di Chiaia ha già preso una posizione decisa, approvando una proposta di sospensione dell'aumento degli estimi catastali che ha inciso particolarmente sul territorio di Chiaia/Posillipo/San Ferdinando. «Sull'intera vicenda- incalzano Chiosi e Chirico è necessario un dibattito aperto in Consiglio Comunale». AGENDA COMMISSIONE MANUTENZIONE Commissione manutenzione della Mun.1 (presidente Francesco de Giovanni). Agenda di aprile. Si è già discusso (il giorno 2) sulle problematiche di manutenzione ordinaria di via S. Pasquale, (il giorno 3) sul potenziamento dell'illuminazione nelle vie Orazio, Nevio, Pacuvio e Catullo, (il giorno 4) sul progetto di realizzazione per un ascensore alle scale di San Pasquale, (il giorno 11) sulla progettazione dei lavori alla rete fognaria della Municipalità. Il 18 si discute della situazione dei costoni di Coroglio. Il 20 si approva la delibera di commissione sulla riqualificazione di via Jan Palach. VIA ORAZIO, PETIZIONE LANCELLOTTI-MELE Alessandra Lancellotti (Fi), presidente della commissione Urbanistica (Mun. 1), e Mario Mele (Fi), presidente della commissione Mobilità (Mun. 1), promuovono una petizione da indirizzare all'Azienda Napoletana di Mobilità per richiedere l'istituzione di una linea di trasporto pubblico che colleghi la fermata di via Orazio della funicolare di Mergellina al seguente percorso: via Stazio, via S. Capece, via Pacuvio, via Catullo e via Nevio. I due, poi, stigmatizzano il degrado in cui versano le suddette strade che sono a rischio sicurezza per la scarsa illuminazione e a rischio incolumità per la fatiscenza dei marciapiedi. La carreggiata di via S. Capece, inoltre, è intransitabile e a rischio incidenti. GIORNATA PER LA DONAZIONE DEL SANGUE Il Consiglio della prima Municipalità ha approvato una proposta di delibera per l'istituzione di una giornata per la donazione del sangue. La data dell'evento, da concordare con la Asl e con l'Avis, sarà fissata tra l'inizio dell'estate ed il mese di luglio. L'ipotesi è quella di 2 postazioni in piazze rappresentative del quartiere. Si punta al coinvolgimento delle associazioni territoriali, sia commerciali che di servizi. L'obiettivo primario è la sensibilizzazione capillare della cittadinanza di Chiaia con conseguente mobilitazione su quella che è un'autentica battaglia di civiltà. PROGETTO «CHIAIA NOTES» Movida a Chiaia. Politici, gestori, residenti: tutti alla ricerca di un centro di gravità permanente del problema. Nessun dubbio che l'industria del by night sia tra le risorse trainanti del territorio. Nessun dubbio nemmeno sul fatto che le intemperanze dei frequentatori abbiano complicato la coesistenza con chi in zona ci abita e rivendica la giusta quiete. E inappuntabili non sono neanche alcuni gestori, a volte colti in difetto sul fronte delle licenze o sorpresi a sforare i decibel consentiti con i propri impianti musicali. Su questo versante anzi il giro di vite delle Autorità si è concretizzato con multe e chiusure. Per pacificare il complicato scenario, il Consiglio della Mun. 1 ha approvato la delibera sul progetto «Chiaia notes-Itinerario di suoni metropolitani»: l'intento è quello di proporre gratis (per gestori e clienti) l'allestimento nei locali di spazi di fruizione musicale con concerti o selezioni, curati da specialisti indicati dall'organizzazione di Chiaia Notes. Si tratterà di 15 eventi, in cui sono compresi anche le attrezzature e il servizio hostess, finanziati probabilmente dal Comune. La critica giunge dal consigliere Cristina Caria (Verdi) che contesta il preventivo dell'iniziativa: «20mila euro: una spesa che si commenta da sola. Risorse che, con le emergenze presenti sul territorio, potrebbero essere impiegate in ben altro modo». Alfonso Brancaccio, assessore municipale alla Movida: «La serie di eventi è a profitto zero. Una regolamentazione è necessaria». c h i a i a m a ga z i n e SAPERVIVERE SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ Cerchi uno stile? Allora datti al Vintage TENDENZE. Impazza sempre di più la moda di possedere ed esibire gli oggetti di un tempo. Chiaia Magazine sposa l’idea: il 27 aprile grande festa «d’annata» LAURA COCOZZA ercasi stile disperatamente. C Bombardati da trend passeggeri, siamo affannosamente alla ricerca di qualcosa di nuovo e originale che ci distingua dagli altri. In questo anarchico quanto massificato caos stilistico tutto è già stato visto, commercializzato e acquistato. E allora? Allora il nuovo si trova nel passato. È scoppiata la vintage manìa, la voglia di possedere oggetti di un tempo, che racchiudono l'essenza di un presente alla ricerca del sé. Una tendenza nata verso la metà degli anni '80 negli Stati Uniti che ha trovato terreno fertile in Francia, soprattutto a Parigi. Ed infatti il vocabolo Vintage deriva da "l'age du vin" (l'annata del vino), termine francese coniato inizialmente per i vini delle annate migliori, poi diventato sinonimo dell'espressione «d'annata». Per estensione, oggi si definiscono Vintage anche abiti, accessori, arredi, dischi, strumenti musicali, fumetti, auto che, pur essendo di produzioni antiche, e quindi usati, conservano funzionalità, caratteristiche e fascino superiori ad oggetti moderni. Anche Chiaia è stata contagiata dalla mania: nei locali notturni impazza la musica su vinile e i dj scatenano danze al ritmo di pezzi anni '70 e '80. In occasione di cerimonie ed eventi le signore più chic sfoggiano abiti ed accessori d'antàn, rimodernati secondo le ultime tendenze moda e i nuovi luoghi di aggregazione culturale come il Trip scelgono arredamenti in stile '50 e '60. Anche un appuntamento sportivo come il Torneo internazionale femminile di tennis ha come tema i primi anni '60 e tributa un omaggio ai figli dei fiori. Ed ancora, la ormai tra- Grande festa il 27 aprile al Green Park, organizzata da Chiaia Magazine, media sponsor del «Torneo Internazionale Femminile ITF». Tema della serata: il «Vintage». Musica d’annata, sfilate e degustazioni, per un evento romantico e nostalgico. dizionale mostra del fumetto, Napoli Comicon, ospita Go Nakai, il più grande disegnatore di manga vivente, papà di Goldrake, il robot vintage per eccellenza. Attenta a cogliere segnali dal territorio, Chiaia Magazine non poteva ignorare il fenomeno «d'annata» e ad esso dedica una soireè danzante, il 27 aprile, presso il Green park di via Petrarca, prevista nel programma di appuntamenti del Torneo femminile di tennis, in calendario dal 21 al 29. Per gli invitati un solo obbligo: indossare qualcosa «d'annata» e voglia di divertirsi. Durante la serata, non solo musica ma anche proiezioni, sfilate, degustazioni ed una èquipe di parrucchieri per le donne che vorranno provare un'acconciatura very glamour. Ai giradischi Piero Natale e Mariano Rano, ovvero i «vintage “45” style», il dj set più gettonato del momento. Nell'attesa della festa, scopriamo alcune vintage victims di Chiaia e i loro «pezzi» preferiti, da cui non si separerebbero mai. Per lo stilista Ernesto Esposito non c'è nulla di più vintage di un vestito a fiori di Cacharel con le spille ai lati della scollatura, abbinato a scarpe con plateau, fermagli a farfalla nei capelli e borsetta a due manici. Un tipo di abbigliamento anni '40, insomma, che riporta alle atmosfere de «Il giardino dei Finzi Contini». «Quello degli anni '40 - spiega Esposito - è uno stile che ha avuto tre vite. E' nato, poi è diventato il must più ricercato degli anni '70 quando, dopo Courrège, dopo Woodstock i giovani decisero di rinnovare il guardaroba rivolgendosi al passato. A quei tempi, ad esempio, Paloma Picasso vestiva solo anni '40. Ed ora è nuovamente di moda, perché c'è un ritorno agli anni '70, che a loro volta si rifacevano ai '40». Ianuaria Piromallo, giornalista di costume in procinto di dare alle stampe un elogio della donna e dell'età “senza peso e senza prezzo”, ha adottato l'usato d'annata non solo per personalizzare il suo stile ma anche quello della figlia di 6 anni. «Abitualmente mescolo capi ripescati al Marchè aux puces di Parigi con quelli delle ultime collezioni. Perchè indossare un vestito che ha una storia è come riabbracciare un vecchio amico. Ho avuto la fortuna di ereditare da mia suocera una serie di abiti di Emilio Pucci, bellissimi, vintage autentico. Il mio pezzo preferito è una pochette nera di baby coccodrillo che ultimamente ho affidato a Marietta Tramontano in via Ferrigni per il restyling della tracolla». Un'altra giornalista napoletana, Anna Chiara Gravagnuolo, è orgogliosa della sua borsa Gucci anni '60 e di alcuni abiti di Emilio Schubert anni '70: li risuscitati dal guardaroba materno. «È bastato un aggiusto qua e là per renderli di nuovo bellissimi ed adatti alle occasioni importanti». Dalla moda all'arredamento con Franco Rendano, chirurgo che con la Carlo Rendano association, insieme a Francesca Rendano e Katià Bazzocchi, ha crea- to prima il Lanificio 25 e poi il Trip, due laboratori culturali che creano un ideale asse tra porta Capuana e via Martucci. «Se il Lanificio è vintage per stessa natura - dice Rendano - al Trip non solo abbiamo allestito un angolo “d'epoca”, ma abbiamo anche deciso con l'architetto Florena Federico, di camuffare tutto quanto c'è di super tecnologico con materiali recuperati. Come le poltrone Club anni '50, le maioliche di vietri o le sedie in ferro battuto anni '60. Tutto per creare un'atmosfera casalinga ed accogliente». E ora vintage e musica: secondo Paolo D’Angelo, gionalista con il vizio delle 7 note, la canzone d’annata per eccellenza è «Un giorno credi» di Edoardo Bennato. E vintage sono anche le sue due chitarre acustiche: la Miral e la Eko Rangers. Con Claudio Curcio, general manager di Comicon, passiamo al fumetto. «Tengo da parte con orgoglio - confessa - i primi numeri di Dylan Dog che ho iniziato a comprare prima del delirio collezionistico decollato con la serie della Bonelli. Adesso, dopo venti anni da quei primi numeri, mi piace riprenderli per sfogliarli piano, che se no si scollano le pagine! -, sentire l'odore della carta e constatarne l'ingiallimento, il che, li rende ancora più interessanti. Per quanto riguarda gli eroi, ce n’è uno che credo resterà nell'immaginario di molte generazioni, anche nel futuro. Parlo di Clark Kent e del suo alter ego Superman che, se pensiamo essere passato attraverso 70 anni di storia e mille vicissitudini - è addirittura morto, nella serie a fumetti! - restando identico a come era all'inizio della sua carriera, è da considerare un’icona indistruttibile. Chiaro, a meno che non si usi la kriptonyte...». SOCIETÀ&COSTUME CHIAIA MAGAZINE Spazio ai simboli nel passaggio ESPOSIZIONI Le fotografie di Gioia Ragozzino e Riccarda Rodinò conquistano il magico mondo del Trip s lo pillo LO SPILLO «SPORT OF PANAMA» DI BOELLIS SBARAGLIA TUTTI AL COSMOPROF Nell’edizione del «Cosmoprof 2007», prima fiera al mondo nel settore beauty, tra le proposte cosmetiche che hanno riscontrato il maggiore consenso, c’è stata sicuramente «Sport Of Panama», la terza fragranza della linea di profumi di lusso e di successo «Panama1924» ideata da Boellis, raffinato e lussuoso negozio di Parrucchiere per Uomo in via Vetriera. Anche questa volta, quindi, Peppino Boellis e il vulcanico figlio Michele, eredi di una tradizione che ha più di 80 primavere, hanno colto nel segno con quest’ultima fragranza che conquista non solo per la sua meravigliosa freschezza e tonicità, ma anche per il packaging, ben studiato, con i colori giusti e una buona dose di aggressività. Insomma, un prodotto nato per sedurre persone giovani e sportive. ANTONELLA CARLO foto per ricordare, per sognare, per travolFgereoto: e sconvolgere la realtà: le immagini ci aiutano a pensare, a focalizzare suggestioni e frammenti della nostra vita. Lo dicono Gioia Ragozzino e Riccarda Rodinò, artiste diverse e complementari, che allestiscono al Trip (via Martucci), sino al 26 aprile, la loro mostra «Simboli nel passaggio». Fotografie, ricordi, suggestioni, colori si mescolano e si confondono in parallele espressioni visive: Gioia Ragozzino preferisce un linguaggio più malinconico e soffuso, che recupera elementi della realtà per proiettarli in una dimensione simbolica ed atemporale; Riccarda Rodinò guarda i muri delle città e lì ritrova scritte e frammenti da riempire di giallo, rosa e verde, per evi- denziare nuovi “diktat” esistenziali. «Siamo contente di essere al Trip, in questo particolare spazio di incontro allestito da Franco Rendano e Katià Bazzocchi che è diventato in brevissimo tempo un ritrovo fondamentale per chi fa arte a Napoli», hanno detto le due fotografe. Così, tra i flash ed i brindisi, tra le strette di mano ed i complimenti della serata di inaugurazione, le foto di TESTE A POSTO ENRICO CANÈ, UN FIGARO DAL TOCCO CLASSICO l rapporto tra gli uomini napoletani e il proIEsclusivo, prio barbiere, anzi il proprio acconciatore? mistico: come accade con un confidente spirituale. E uno al quale i chiaiesi (e non solo) affidano la propria testa, come se gli affidassero le chiavi di casa, è certamente Enrico Canè (nella foto), 34 anni di carriera, veterano del taglio alle chiome del sesso forte. Per lui la svolta arrivò nel 1985, anno in cui inaugurò il suo salone in via San Pasquale 13. Uno spazio magico da subito e che negli ultimi 22 anni ha mantenuto inalterato il suo appeal, attirando volti noti e professionisti. Clienti pronti ad osare visto che Enrico ha sempre prediletto i tagli lunghi, scalati, che si ispirano alla bellezza greca, opportunamente rivisitata però in chiave moderna: è il caso della linea battezza- ta «Perseo 2000», un taglio a tre lunghezze. Insomma: chi sceglie il «tocco» di Enrico, ama prendersi cura di sé, senza disdegnare quelle attenzioni erroneamente ritenute privilegio della vezzosità femminile, anzi accettando alcune opzioni intriganti come le nuances di colore in grado di imprimere ai capelli una luce diversa e di ringiovanire una testa. Ma se Enrico è innovatore, coltiva anche la tradizione visto che conserva testi, utensili e attrezzature che ha usato in passato e che ancora oggi ama maneggiare o mostrare agli amici e ai curiosi: pezzi di storia, come la prima poltrona, quella che usa da trent'anni, o come il cavalluccio, all'ingresso del salone, sul quale da sempre taglia i capelli ai bambini e che gli fu regalato da un suo vecchio datore di lavoro. 12 LA STANZA DEL DANDY di GIANCARLO MARESCA ELOGIO DEL BARBIERE a quando non crebbi abFconino bastanza da giocare a scacchi lui, il nonno mi ricevette una Riccarda e Gioia sono rimaste fisse sulle bianche e luminose pareti, ricolme di senso ed emozioni. Viene da sorridere quando vedi una grande cornice che racchiude un muro rosso, su cui compare la scritta: «Ma fai l'uomo!»; ancora, mentre procedi nei piccoli corridoi del Trip, l'immagine di un giovane di spalle, che cammina sicuro sul set, evoca l'idea di un percorso coraggioso ed inconsapevole alla ricerca dell'ignoto. Tutto il mondo è fermo in un click: il ragazzo dal «Cuore anarchico» e la malinconica «Sedia con ombra», la scala a forma di «Serpente» ed un pullman variopinto e decisamente allegro della «Irisbus». Tutto il mondo vive, quindi, in uno scatto: ed il tempo, in modo misterioso, sembra infinito e fluido, tra passato, presente e futuro. sola volta alla settimana. Sosteneva infatti che vecchi e bambini non dovevano stare a lungo insieme. Pur conservandosi in perfetta forma, egli già dal 1960 si era risoluto a non uscire più di casa. Si mantenne fedele a questa decisione per gli ultimi 14 anni della sua vita e, a parte i parenti stretti, ammetteva in casa solo due amici e, naturalmente, Salvatore il barbiere. Entrando, trovavo talvolta il nonno assiso sulla poltroncina thonet presa dal salotto e sistemata nel vasto, luminoso ingresso. Accanto alla sua mole imponente, il piccolo Salvatore appariva come un uccello che becchettasse sotto una quercia. Il vecchio professore, sempre estremamente riservato, in quelle occasioni chiacchierava con piacere. Raccontava delle sue guerre ed avventure ed esprimeva le proprie stravaganti opinioni sulla società e la storia. Io, così piccolo, ascoltavo in piedi senza interloquire. Fu allora che compresi quanto il rapporto tra il barbiere e il suo cliente fosse fuori dall'ordinario. La barbieria non è un servizio, è un'istituzione. Imponenti architetture della classicità latina ci dimostrano quanto quell'antico popolo frequentasse le terme. E non fu il solo. Non credo che il successo di questi stabilimenti fosse tutto dovuto all'amore dell'acqua o dell'igiene, quanto a quello della conversazione. Quest'istintiva propensione maschile a ritrovarsi in un androceo si è perpetuata nelle barbierie e nelle sue atmosfere gioca un ruolo importante una caratteristica di quegli antichi luoghi che altrove difficilmente si ritrova con tale naturalezza: l'interclassismo. Nella saletta del barbiere le differenze sociali non entrano. Il barbiere non insegna, tramanda. Non ribatte, conversa ed ascolta. La barbieria ha quindi radici antiche, ma non invecchia, perché si rinnova nel costume. In un'epoca in cui il grado di civilizzazione ha imposto una drastica limitazione dei contatti fisici, il barbiere resta tra i pochi che sentiamo autorizzati a toccarci. La confidenza si pone però su un piano dove non incontra mai la licenza e non teme la prevaricazione. Nulla da dimostrare, nulla da temere. SOCIETÀ&COSTUME CHIAIA MAGAZINE 13 «Benvenuti nel teatro della bellezza» IL PERSONAGGIO. Paco, artista delle acconciature, spiega riti e miti di un mestiere antico. E intanto ha un sogno: una scuola per insegnare i segreti della sua creatività 2 1 olte donne non sanno M farne più a meno. Già, perché è al suo estro che affidano l’icona più leggendaria della bellezza femminile: i propri capelli. Lui, Paco, 51 anni, parrucchiere in via Alabardieri 20, ricambia con solidi argomenti: 40 anni di esperienza, conversazione amabile in grado di rilassare le clienti, collaboratori di alto profilo, prodotti esclusivi. E un valore aggiunto: Paco, esteta convinto, è regi- Foto 1: Paco nel suo salone di via Alabardieri. Sullo sfondo un’opera di Jack. Foto 2: lo staff di Paco&Co in via Caravita guidato da Claudio e Pasquale. Foto 3: lo staff di Paco&Co in via Manzoni capeggiato da Checco e Giuliana. 3 sta di ambienti ad alto tasso di piacevolezza. In negozio c’è la musica giusta. E l’approccio col gentil sesso è fresco e informale, magari scandito da qualche sincera galanteria che Paco rivolge alle sue fedelissime quando, in azione su un’acconciatura, ama ripetere: «Sono nel pieno della bellezza». Ammirazione corrisposta come quando una cliente gli ha confessato: «Qui mi sento davvero al sicuro». Lui ribadisce: «Con le clienti si interagisce, si scherza, si discute: le donne - puntualizza da gentleman - “non vanno mai abbandonate”». C’entrerà forse il fatto che ha un debole per il teatro: ama vederlo e anche recitare. Per questo il suo negozio è una miniribalta sui cui scorre un godibile gioco delle parti tra lui e il «delicato universo femminile». E aggiunge poetico: «Trattare i capelli di una donna è un rito antico: e la sosta da me non è mai un “mordi e fuggi”, ma una pausa dal mondo esterno». Questione d’atmosfera. Ma anche di tecnica: quella che Paco, nato alla Sanità, ha iniziato a imparare a 11 anni con veri maestri cui è ancora grato per la preziosa gavetta. Una lezione tramessa ai nipoti che ora formano con lui il marchio Paco & Co, autentica dynasty con tre centri in città: il primo in via Alabardieri 20 gestito da lui, quello di via Manzoni 154 affidato ai nipoti Checco e Giuliana, e quello di via Caravita 27 condotto da Claudio e Pasquale. E tra poco ci sarà un centro anche al Vomero: lì un’altra nipote, Rosanna, laureanda, sarà la pierre. Tecnica, si diceva: è il caso dei sapienti massaggi preliminari al cuoio capelluto o della «linea di taglio» con cui Paco crea una «linea speciale per ogni donna, al di là delle mode». Donne da coccolare fino al «cambiamento» finale, anche grazie ad una cosmesi d’eccellenza: quest’anno la Paco & Co si è legata al marchio Wella che curerà anche stage di aggiornamento per il personale (oltre a quelli condotti da Paco). Lui, intanto, è conteso da registi come Martone, Corsicato, Incerti, De Lillo, Capuano e De Bernardi che sul set gli affidano le protagoniste. Paco, del resto, da creativo doc, apprezza anche l’arte altrui: da aprile a giugno le sue 3 factory ospiteranno la mostra itinerante (45 scatti) del fotografo Giorgio Cossu. E intanto sogna: «Una scuola alla Sanità per insegnare la mia arte ai ragazzi». Infine, appuntamento in autunno per la megafesta dei 40 anni in carriera. SOCIETÀ&COSTUME CHIAIA MAGAZINE IL MANDORLO DELLA FORTUNA. Colpo grosso alla tabaccheria Postiglione di Largo Ferrantina a Chiaia. Nel numero scorso di Chiaia Magazine, infatti, il nostro Alberto Postiglione, mago delle ruote, aveva dato i numeri 5 e 71. Ambo che è uscito su Napoli, facendo vincere molti lettori del giornale. Da ora in poi, dopo il trionfo di marzo, caccia al terno, soprattutto in questa primavera che già è vestita d’estate. «Puntia- & terni favole mo sulla cinquantina - precisa Postiglione - e, quindi, consiglio di giocare il terno 52 - 56 - 11, su Napoli, Bari e tutte. Poi, per chi ama i numeri con l’otto è appetibile il terno 38 - 58 22, dove il 22 può essere sostituito anche con il 28. Mi raccomando: da giocare almeno per 6 estrazioni su Napoli e sulla ruota Nazionale». Ma non finisce qui. Due ambi vibrano nei pensieri del nostro dispensatore di numeri: «Giocate 33 - 58 su Roma e Milano e, infine, bisogna credere su 5 - 37 almeno per tre estrazioni e sulle ruote di Venezia e Bari. Aprile è uno di quei mesi che, di solito, oltre al sole porta anche molti soldi». Non resta che giocare e sperare che il mandorlo della fortuna cresca rigoglioso nelle nostre tasche. Voleva esaminare i ricordi alla luce del rimpianto, ma si era fulminata la lampadina del buonsenso. Renato Rocco VIAGGIO NEL GUSTO SFIZI&NOTE di MASSIMO LO IACONO Umberto, ricco menu tra birra e fumetti IN FESTA PER IL MAESTRO HENZE ALICE GATTO stato cittadino di Chiaia pure lui per un periodo della sua vita, precisamente di Montedidio, E’ Hans Werner Henze, che «A mezzo April» (come si è un luogo nel cuore di Chiaia dove tradizione e moC’ dernità vanno a braccetto: è il ri- canta in un incantevole pezzo del «Don Pasquale» di Donizetti) il San Carlo ha deciso di festeggiare per gli ottanta anni. Henze, insigne compositore tedesco, assai accreditato presso gli appassionati del moderno, a tutti i costi, a suo tempo ha abitato a Chiaia, poi al Vomero-Arenella, quindi ad Ischia, e serba in zona molti amici memori ed estimatori. Il teatro ha proposto per l'occasione «Elegia di giovani amanti», con significativa regia di Pizzi, quindi un artista di sicuro riferimento, opera di rarissimo ascolto, poi «Muse siciliane» in concerto diretto da Marco Ozbic, il direttore del coro teatro trasferitosi da Vienna sul nostro Golfo al limite di Chiaia. E ci sono stati incontri di studio, anche al «Goethe Institut» alla Riviera di Chiaia, e ci sarà pure un incontro a Palazzo Serra per l'A.I.C.C. venerdì 20. In passato la «Scarlatti», di piazza dei Martiri, sempre aria di quartiere, chic tuttavia, ha proposto più volte musica di Henze, ed anche il San Carlo con esiti sempre notevoli nelle esecuzioni, ma con un certa freddezza da parte del pubblico. Questa nuova occasione, fatta ancora una volta di notevole prestigio nelle esecuzioni degne senz'altro di essere ricordate, forse otterrà esiti migliori, ma il trend dei musicofili cittadini va in altra direzione. Direbbe il saggio Salemme che «La gente vuole ridere!» E rimane assai male se il Teatro «taglia» l'opera di Rossini prevista per l'autunno, con regia di Martone, di Chiaia pure lui, ma con meriti di molto maggiori, dicono in molti. E tutti e due registi studenti del liceo Umberto. storante Umberto (via Alabardieri 30), della famiglia Di Porzio. Entrato a far parte dei ristoranti storici d'Italia e del circuito slow food, mantiene alta la qualità della cucina, promuovendo la cultura della buona gastronomia nostrana. Allo stesso tempo, però, propone servizi innovativi e tecnologici, come la prenotazione via internet, e la possibilità di regalare menu speciali agli amici, direttamente on line. L'ispirazione per questi menu tematici solitamente nasce da eventi culturali e manifestazioni cittadine, segno, anche questo, di una moderna gestione di cui Massimo di Porzio è il deus ex machina. Ogni mese, dunque, non mancano proposte di incontri gastronomici stuzzicanti. Questo mese, ad esempio, ci saranno due occasioni da non perdere. La prima è un Master sulla birra organizzato dalla condotta di Napoli di Slow Food con il Fiduciario Francesco Colonnesi coadiuvato dal sempre attivissimo Rino Silvestro. Si tratta di una esperienza molto interessante che, in un viaggio di quattro lezioni, porta a conoscere tecnica di produzione, tipologie, non- ché il gusto (sono previste numerose degustazioni) di una delle bevande più antiche ed amate al mondo. Il Master si svolgerà presso il ristorante per quattro lunedì a partire dal 23 aprile con inizio alle ore 20,00. Il numero massimo di partecipanti è 18 ed il prezzo è di 100 euro. La seconda occasione è legata alla nona edizione di Napoli Comicon, il Salone Internazionale del Fumetto e dell'Animazione, diretto da Claudio Curcio, che si terrà al Castel Sant'Elmo dal 27 al 29 aprile. Come da tradizione consolidata, infatti, anche ques'anno durante le date della manifestazione gli chef di Umberto predisporranno piatti particolari ispirati al tema della nuova edizione. In questo caso, la prova d'a- LIBRIDINE «I fuochi di Atrani», l’imprevedibilità al potere AURORA CACOPARDO Fuochi di Atrani (Kairos Iè Edizioni, 2006, euro 10) un libro scritto da due autori: Fiorella Franchini, autrice del racconto «Thriller amalfitano» e Mario Pagano, autore del «Manuale del perfetto odiatore». Il «Thriller amalfitano» ha una freschezza che offre qualcosa di nuovo rispetto ai soliti gialli e tiene 14 avvinto il lettore fino all’imprevedibile finale. Pagine molto diverse dall’attuale panorama noir o giallo contemporaneo. E’ una storia inconsueta scandita da eventi che mettono insieme natura (la meravigliosa costiera amalfitana a cominiciare da Atrani), psiche, vortici di eventi, pensieri, sorprendenti trovate, sentimenti, visioni. La vicenda, avvincente, si svolge su due piani paralleli: la ricerca della verità da parte degli investigatori e la ricerca della stessa da parte di un editore costretto - suo malgrado - ad investigare sulla morte violenta della sua ex compagna. Il tutto scritto in maniera scorrevole e convincente non solo per i personaggi ben delineati, ma perché aleggia in tutta la storia una precisa idea del male, bilità gastronomica sarà più ardua visto che, esaurito il tema geografico, la rassegna fumettistica sarà dedicata ad un colore. Precisamente al Ciano, il colore primario del blu, elemento-chiave della stampa tipografica in quadricromia accanto al Magenta, al Giallo e al Nero (la nota sequenza CMYK), colori che caratterizzeranno poi le future edizioni. Qualche anticipazione? Antipasto in quadricromia e dolce CYMK. Il resto sarà una sorpresa. Il menu «Ciano» sarà offerto durante la tradizionale cena ufficiale, venerdì 27 aprile, alla quale sarà ospite d'onore Go Nagai, il più grande disegnatore di manga vivente, ma sarà proposto anche a tutti i clienti durante il fine settimana dal 26 al 29 aprile. vera e dura. Il breve e intenso racconto «Manuale del perfetto odiatore» di Mario Pagano è la dimostrazione che l’era mediatica e digitale che viviamo ci può coinvolgere a tal punto da portarci ad architettare piani assurdi e stravaganti con conseguenze imprevedibili. I personaggi sono complessi, a più dimensioni, perfino il lettore si troverà impantanato nelle sabbie mobili dei dubbi e dei se e si perderà nel congegno di una trama intelligentemente studiata fino a quando la logica - con estrema sottigliezza farà capire che il vero protagonista del dramma è il mostro Tv. Un fondo di tristezza ineluttabile accompagna il protagonista nel suo correre verso Thanatos e quel velo di malinconia segna anche la consapevolezza della nostra finitezza. I racconti di Fiorella Franchini e Mario Pagano, quindi, sono dei veri gioielli costruiti con maestria unica e profondità di vendute. RELAX&MOVIDA CHIAIA MAGAZINE Marinella conquista il Giappone 15 IL PERSONAGGIO L’EVENTO. Il re delle cravatte ha inaugurato un nuovo negozio a Tokyo. E ora si dedica alla prossima sfida: uno store a New York na serata particolare è stata quella del 30 marzo U scorso per Maurizio Marinella, titolare dell'omonima azienda di cravatte nel cuore di Chiaia. Infatti è riuscito a coronare un altro suo sogno: quello di essere presente, con un angolo che parla esclusivamente napoletano, a Tokyo, la capitale economica e futurista del «Sol Levante». Pochi metri quadri a ridosso del The Ritz Carlton del- la metropoli giapponese, ai piedi del grattacielo più alto della città, Marinella si propone con il suo mondo classico ed elegante, di trasmettere la sua napoletanità ai giapponesi, da sempre innamorati della cultura e delle tradizioni occidentali. Accompagnato dalla sorella Maria Rosaria e dai suoi parenti più cari (nella foto), Maurizio si è regalato per i suoi cinquanta anni questo pic- colo spazio, sinonimo incontrastato del successo di un marchio in continua ascesa. Napoli è il suo biglietto da visita, dove dal 1914 prima suo nonno e poi suo padre hanno gettato le basi dell'azienda di successo che è oggi. «La vita è raccogliere le sfide - sostiene Marinella - altrimenti non sarebbe vita; l'importante è restare sempre con i piedi per terra, essere realisti e ponderati; con la sobrie- tà di sempre e sapersi porre in modo estremamente umile e soffuso». Dopo la conquista del Giappone, il prossimo obiettivo del re delle cravatte è aprire a New York un punto vendita tutto suo e continuare, in questo modo, ad esportare piccoli angoli di Napoli nelle città economiche più importanti del mondo. Non c’è dubbio che riuscirà nel suo intento. Gianluca Gallo a g llery GALLERY 1 Grande successo per la serata «Gran Galà della Disco Music», organizzata allo Chez Moi da Filippo Arienzo, uno dei protagonisti del by night napoletano degli anni ‘80 e ‘90. Alla consolle si sono alternati i pirotecnici dj’s Genny Guida (Play off, My Way, Papillon), Massimo Annunziata (Bandiera Gialla,Accademia, Virgilio, Casablanca) e lo stesso Arienzo (Kiss Kiss, Chez Moi, Bunker). Pieno il locale e balli sfrenati fino a tarda notte. L’evento è stato anche l’ultimo della stagione per il glorioso Chez Moi che riaprirà dopo l’estate completamente rinnovato nello stile e nel concept. 2 3 1. Chez Moi: c’è una tribù che balla. Gran Galà della Disco Music: revival dei favolosi anni ‘80 e ‘90. L’evento ha richiamato più di trecento persone. 2. Alla consolle l’estro di Genny Guida. 3. L’affascinante Sandra Covino con il marito. 4. Filippo Arienzo, il re del by night doc. 5. Disco music in trionfo: alla consolle Massimo Annunziata. 4 ART CAFÈ, MAGIE ORIENTALI E HI-TECH TRA COCKTAIL E MUSICA VINTAGE Nato a novembre, ma già brilla nel by night cittadino: e sin dal nome l'Art Cafè, via Arcoleo 34, suggerisce le proprie scelte. A due passi dal lungomare, il ritrovo sposa la cifra dell'eleganza, e offre un mix sapiente di arte, cultura e tempo libero: è la dimensione voluta dai gestori Max, Sasy e Marianna. Il club è a 3 livelli. Al piano inferiore sensazioni e colori da Buddha Bar: scorci orientali, tappeti e sedute in vimini e legno, candele profumate, luci soffuse, giallo e arancio avvolgenti. Il cocktail bar è di sopra: bancone in vetro e plexiglas, colorato e illuminato, vini e…libri in vetrina, il tutto declinato in blu, giallo e verde. Si vira sull'hi-tech all'ultimo piano: tavolini bassi, divanetti in pelle, rosso e arancio i colori. Di movimentare l'agenda di primavera si è, intanto, occupata la Pigrecoeventi di Ivana Sanna: mostre di foto, musica vintage del dj Piero Natale, concerti live. E poi il fiore all'occhiello del club: il «drink» a 3 dimensioni del lounge/american/wine bar (provare il Martini cocktail). 5 SOLDINI: «LA MIA VITA SPERICOLATA TRA LE ONDE» «Voglio una vita spericolata, di quelle che non dormi mai», canta Vasco Rossi in una sua famosa canzone. E questi versi, forse, possono sintetizzare l'esistenza appassionata ed avventurosa del velista Giovanni Soldini (nella foto). Con due lunghe navigazioni in solitario ed una spedizione tra Azzorre e Gibilterra, realizzata insieme all'amico attore Giuseppe Cederna, Soldini può ben dire di aver battuto dei record e di essere stato ricompensato dalla fama internazionale. Egli racconta, con entusiasmo, degli enormi sacrifici per costruire la prima barca: «Stupefacente», ricorda. E rammenta nei minimi particolari un approdo di fortuna sulle coste del Senegal. Dice poi di aver visto tante tante balene nel corso delle sue traversate, da poter fare concorrenza al capitano Achab. Eppure, in questa colorata enciclopedia di avventure marine, che hanno toccato quasi tutto il globo, Soldini -che abbiamo incontrato nel corso dell’ultima edizione della fiera del libro «Galassia Gutenberg dedica uno sguardo particolare al golfo di Napoli: «La Campania ha delle coste mozzafiato, di una bellezza incantevole, senza tempo. Ho fatto del viaggiare la condizione prima della mia esistenza, ma quando torno qui sento un fascino ciclico, che si ripete: il Vesuvio guarda la città ed il mare dall'alto, protettivo e minaccioso al tempo stesso. I paesaggi amati riescono a coccolare e preservare il navigante durante le sue peregrinazioni; anche in mare - continua Soldini -, si possono trovare dei punti di riferimento che permettono di non perdersi, di ritrovarsi al sicuro. Da quando avevo quindici anni, consideravo la mia barca come una succursale della casa, che potevo portare sempre con me. Così, proprio quando ero lontano da tutto e tutti, con la compagnia dello sciabordio delle onde, la verità era una sola: no, non mi sentivo mai e poi mai un nomade senza radici». Antonella Carlo RELAX&MOVIDA CHIAIA MAGAZINE 2 1 SORRISI BY NIGHT 1. Peppe Bevere con la moglie Diana e Salvatore Fantini. 2. Le affascinanti Gabriella Boschetti, Isabella Gozez e Paola Petrone. 3. Nino De Nicola con le figlie Fiorella e Giuliana. 4. Fulvio Natale e Michele Moselli. 3 16 Nome Monica Cognome Flagiello Data di nascita 24-09-1981 Misure 90-64-94 MISS PIN UP CHIAIA a cura di FABIO TEMPESTA MONICA FLAGIELLO 4 NOVITÀ A PIAZZA RODINÒ Stasera ci vediamo all’Orange già leggenda il panino dell’Orange, il nuovo riE’ trovo di piazza Rodinò, dove è possibile, tra una chiacchiera e un cocktail, gustare dei favolosi special e dei fantastici cornetti. Elegante, originale, solare e soprattutto molto lounge, il locale è nato da un’idea dei vulcanici Antonio e Salvatore Fantini, coadiuvati da Attilio De Gais, tutti imprenditori dal fiuto lungo e dall’accattivante fantasia. L’Orange - il nome è dovuto proprio al colore dominante della struttura - ha interni finemente curati, con un bancone funzionale e minimal in cui si notano, in un trionfo di acciaio e vetro, oggetti orientali che esaltano il design degli spazi. Il locale, oltre ad offrire ricchi panini - serviti in meravigliosi piatti da sushi - prevede anche un bastimento dolce e caldo di cornetti notturni per i movidiani doc. Presto l’Orange sarà arricchito all’esterno da una pedana in acciaio con sedie e tavolini dal disegno particolare, in modo che il locale, potrà diventare ancora di più un punto di ritrovo dove darsi appuntamento prima e dopo la discoteca. A chi non ha ancora provato le magie della nuova paninoteca e cornetteria di piazza Rodinò, consigliamo anche di provare i favolosi cocktail del locale come, ad esempio l’«orange cocktail», beverone a base di vodka alla pesca e gin Tommy Totaro Alta, simpatica e romantica. Monica Flagiello - un metro e ottantuno di bellezza, taglia 42 - è nata a Frattamaggiore. Già modella affermata, studia per diventare fisiatra, ma il suo sogno resta il mondo dello spettacolo. Ha capelli castani, occhi verdi a mandorla, ed è del segno zodiacale della Bilancia. Ha vinto Miss Vip Campania 2005, ha sfilato per «Tuttosposi» e «Sposa Italia», per Vagheggi e per Fiormery. Nel tempo libero ama ballare, fare la Pr in discoteca e ascoltare musica. Adora viaggiare, guardare i tramonti e stare con gli amici più intimi. Il suo stile è sportivo, ma nelle occasioni veste molto fashion. Shopping preferito: Armani, Dolce&Gabbana e Gucci. Locali preferiti: Miles , La Mela, La Garconne, Segni particolari: «Occhi da gatta». Per conoscere meglio Monica Fongiello e le altre Miss Pin Up Chiaia visita www.chiaiamagazine.it (Foto di Cody La Rocca) SALUTE&BENESSERE CHIAIA MAGAZINE 17 L’acqua? Zero calorie e dieci in condotta CONSIGLI. Forte è la disinformazione su questa sostanza che regola la digestione e migliora la pelle ANNA LICIA MOZZILLO* l nostro organismo è formato principalmente Id’acqua: in un adulto rappresenta il 55-60% del peso corporeo, in un bambino circa il 75%. La donna, avendo una maggiore percentuale di tessuto adiposo (povero d’acqua) ne possiede una minore quantità. Fondamentale è il ruolo dell’acqua nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzazione degli stessi nutrienti, nell’eliminazione delle scorie metaboliche e nella regolazione della temperatura corporea. Inoltre mantiene elastica e compatta la pelle, le mucose e garantisce una efficiente peristalsi intestinale. Purtroppo esiste una forte disinformazione su questa sostanza. L’acqua, prima di tutto, non contiene calorie ed ogni variazione a breve termine Il calorimetro delle bevande Bevanda acqua tipo cola senza zucchero latte scremato the freddo al limone in lattina tipo cola birra comune latte parzialmente scremato tipo aranciata latte intero champagne spumante demi-sec vino comune amaro a bassa gradazione liquore all’uovo rhum grappa del peso corporeo dovuta a maggiore perdite (come una sauna) o a maggiore ritenzione (pasto ricco in sale) è ingannevole o momentanea! Spesso si adduce erroneamente all’acqua gassata la proprietà di «gonfiare l’addome», questo può avvenire solo quando la quantità di gas è molto elevata ed individui che già soffrono Kcal per 100ml 0 0.2 33 34 39 47 (5.0% di alcol) 49 53 63 67 74 (8.8% di alcol) 75 (10.6 % di alcol) 126 (18% di alcol) 166 226 248 di disturbi gastrici o intestinali possono avvertire lievi fastidi. Non è vero, poi, che l’acqua vada bevuta solo al di fuori dei pasti: al limite se si eccede nella quantità si allungheranno di poco i tempi della digestione per una diluizione dei succhi gastrici. Ecco come bere: • asseconda sempre il senso di sete bevendo 1.5-2 litri di acqua al giorno. Ricorda che i bambini e gli anziani sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione; • bevi lentamente e a piccoli sorsi acqua non troppo fredda per evitare congestioni; • durante e dopo l’attività fisica è importantissimo reintegrare le perdite dovute alla sudorazione; • in determinati stati patologici come febbre o diarrea l’acqua e succhi di frutta devono essere assunti abbondantemente; • frutta, ortaggi e verdure sono una buona fonte d’acqua giornaliera; • ricorda che bevande diverse come aranciata, bibite tipo cola (eccezione di quelle light), succhi di frutta, integratori sportivi oltre a fornire acqua apportano anche zuccheri e micronutrienti. *Dietista LA PREVENZIONE Regione in campo contro il melanoma: presto la Fondazione partita da Napoli la campagna di prevenzione contro il melanoma, intitolata «Metti il melaE’ noma in fuorigioco». Si tratta di una manifestazione a sostegno della ricerca e della prevenzione di una neoplasia che si è rivelata tra le più aggressive e che le cifre indicano purtroppo in crescita costante fino al punto da raddoppiare la propria incidenza negli ultimi 15 anni. La campagna, alla sua seconda edizione, presentata presso la «Fondazione Pascale», ha conosciuto il suo evento conclusivo lo scorso 7 aprile in tutti gli stadi di serie A e B dove sono stati distribuiti opuscoli informativi sull’emergenza melanoma. E positivo è stato il riscontro, in termini di sostegno concreto e di contributi, da parte del pubblico. E’, infatti, quanto mai necessaria una adeguata mobilitazione della pubblica opinione per incentivare il complesso lavoro di indagine dei nostri ricercatori sulla temibile patologia. Sono purtroppo 7000 i nuovi casi diagnosticati in Italia ogni anno e 1500 LA PALESTRA Chiaia Fitness Club, relax a ritmo di «summit» “R ilassarsi, rassodando». E’il motto di Oscar Trap, proprietario di «Chiaia Fitness Club», palestra in vico vasto a Chiaia 29. Avvocato, 41 anni, da sempre innamorato di sport e fitness, Trap ha affinato le proprie conoscenze nel settore negli Usa. Nella patria della cura del corpo, ha acquisito la consapevolezza che una preparazione atletica di buon livello aiuta sia nello sport che nella vita di tutti i giorni. L’impianto, inaugurato nel novembre scorso, conta circa 260 iscritti. Oltre la consueta offerta di fitness (Feetbox, aerobica), il centro presenta la novità «Summit», attrezzo, poco conosciuto in Europa, che unisce il rafforzamento di pettorali e dorsali con lo sviluppo contemporaneo della resistenza alla fatica. Molte iscrizioni si registrano anche per i corsi di ballo latino-americani e per il «Bodysculpt», che vede massiccia presen- za maschile. Lo stesso Trap conferma: «I maschi tengono al rassodamento dei glutei come e più delle donne». La sala aerobica «high tech» ed il programma di ginnastica posturale rendono l’offerta varia e di qualità. Sul doping nelle palestre Trap è piuttosto chiaro. Molte volte ha conosciuto istruttori «factotum» consigliare (e vendere) prodotti dannosi alla salute, per incrementare i propri guadagni. Nella sua palestra vige un esplicito codice etico: lavoro e disciplina Punto. Previsti, tra l’altro, lavori per migliorare la struttura, già ora confortevole. In programma un solarium, una sala massaggi, la riduzione dello spogliatoio femminile per ingrandire la sala pesi. Iscrizione gratuita, quota mensile da 45 euro ed abbonamento in base ad orario di entrata completano l’offerta base. Nicola Sellitti sono i decessi. In percentuale l’incidenza di crescita annuale del melanoma si attesta sul + 1,5 %. Spiega Paolo Ascierto(nella foto in alto insieme al giornalista Marino Bartoletti) ricercatore, oncologo del Pascale e presidente dell’Istituto Nazionale Melanoma: «Il trattamento medico di questo tumore resta un problema aperto. La Chemioterapia, da sola o in combinazione con modulatori biologici della risposta immunitaria, ottiene percentuali di risposta efficace molto basse, con sopravvivenze del 10/12 %». E’ stata proprio di Ascierto l’idea di promuovere la prevenzione del melanoma attraverso i volti noti del mondo del calcio: «L’Italia - commenta lui - è un paese con 58 milioni di commissari tecnici», sottolineando come proprio il diffuso amore per il calcio si sia spesso rivelato prezioso veicolo di solidarietà. E non è un caso che all’appello abbia risposto anche la Regione Campania. Antonio Valiante, vicepresidente della giunta regionale, ha ribadito l’estrema attenzione dell’ente locale per attività di ricerca come quella promossa contro il flagello melanoma: «E senza dubbio - ha insistito Valiante - tra le eccellenze da sostenere e valorizzare c’è l’Istituto Pascale. Ma c’è di più. Decollerà in tempi stretti anche la Fondazione Melanoma che la Regione si impegna a costituire con un primo stanziamento di 200mila euro». All’incoraggiante anticipazione di Valiante si associa Ascierto: «La Fondazione dettaglia l’oncologo - servirà a promuovere informazione e ricerca. L’opera di conoscenza capillare del tumore, infatti, è fondamentale per ottenere riscontri efficaci e concreti dalla diagnosi precoce: si imparano, ad esempio, a riconoscere le lesione pericolose. Al contempo si imprime accelerazione alla ricerca targata Napoli per poi favorirne la diffusione a livello nazionale». Intanto Mario Santangelo, coordinatore delle Asl e delle aziende sanitarie campane, ha invitato i direttori generali delle strutture della regione a partecipare all’atto costitutivo della Fondazione. EVENTI&CURIOSITÀ OCCHIO DI RIGUARDO Tesori ottomani a Palazzo Reale «Turchia, 7000 anni di storia»: la mostra, già presentata al Palazzo del Quirinale, espone cinquanta capolavori, quasi tutti di piccole dimensioni, appartenenti alle varie civiltà succedutesi su suolo turco: dai reperti di Catal Hoyuk (la più antica e grande città neo- litica mai trovata) agli sfarzosi tesori dell'età ottomana. Metà dei «pezzi» è in materiali non nobili, ma ad alto tasso evocativo. Il resto, oggetti della corte ottomana, abbaglia per l'oro e le pietre preziose. A Palazzo Reale fino al 30 giugno. Tel. 081.5808111 Toma, viaggio nel mito con «Napoli sotto il cielo» a fotografia ha un senso solo se esaurisce tutte le “L immagini possibili», scrive Italo Calvino nel racconto «L'avventura di un fotografo». Rileggere, alla luce di questo 1 2 pensiero, il libro del giornalista Piero Antonio Toma, «Napoli sotto il cielo. 19201960» (Edizioni Compagnia dei Trovatori, 2006), ci porterà, di sicuro, delle particolari sorprese. Ricostruendo l'avventura artistica di una famiglia partenopea, Toma scopre momenti inediti di quarant'anni di vita cittadina: ed il senso di questa ricerca si concretizza, di certo, nella commistione del linguaggio saggistico e delle immagini, fornite all'autore in esclusiva dal prestigioso Archivio fotografico Troncone. E sono proprio i Troncone, i primi a portare a Napoli cinematografia, fotogiornalismo e fotografia industriale, a tracciare, grazie al magico incanto dell'obiettivo, la mappa di un viaggio articolato, rigorosamente in bianco e nero: nelle tradizioni, nei riti, nei momenti di estemporanea quotidianità, ecco che la città svela il suo vero volto. È il volto sornione ed intelligente di Armando Falconi, stretto, in un abbraccio complice, ad Eduardo De Filippo e a Raffaele Viviani (foto 1). Ma è anche il volto interrogativo e spaventato delle ragazze degli anni Trenta, assiepate per il concorso della «Reginetta del mare» (foto 2). La Napoli dei contrasti, quella metropoli ferita a morte di cui tanto si parla oggi, si specchia in quadri diversi e paralleli: un lustrascarpe riordina il suo piccolo banco in una piazza deserta, mentre alcuni signorotti baffuti siedono pacifici dinanzi ad un Gambrinus agli albori della sua storia. Frattanto, i ragazzi borghesi e quelli del popolo si bagnano sulla spiaggia di Posillipo, stendendo al sole, in fila, le loro schiene abbronzate. E, poco distante, all'angolo della strada, degli uomini in giacca e cravatta giocano a carte, in piedi. La vita passata si concentra in tanti scatti: Piero Antonio Toma, con la sua attenta analisi filologica, riesce a dare parola alle immagini, facendo rivivere la memoria di una città nascosta e soffocata, di cui, purtroppo, stiamo perdendo le tracce. AUGUSTEO (p.tta Duca d’Aosta, 263) Infotel 081.414243 dal 17 al 29 aprile «Sola me ne vo…» di Solari, Cassini, Cerami, Melato. Con Mariangela Melato. dal 4 maggio al 13 maggio «Alta Società», musical di Cole Porter. Con Vanessa Incontrada. Regia di Massimo Romeo Piparo. DELLE PALME (via Vetriera a Chiaia, 12) Infotel 081.418134 dal 16 aprile «Io speriamo che me la cavo», commedia musicale di Marcello D'Orta, Ciro Villano e Domenico Corrado. Con Maurizio Casagrande. SANNAZARO (via Chiaia, 157) Infotel 081.418824 dal 19 al 22 aprile «90 minuti...con...», l’irresistibile spettacolo di Alvaro Vitali che, dopo «La Fattoria» e «Striscia la Notizia», approda a Napoli con lo show che lo vede protagonista assieme alla moglie, l'attrice Stefania Corona. SAN CARLUCCIO (via San Pasquale a Chiaia, 49) Infotel 081.405000 17 aprile Proiezione del film «Zero Focus»» di Yoshitaro Nomura (1961). 24 aprile «Da Napoli all'Europa a corde sole» ovvero esibizione dell'ensemble «Le Musiche da camera» (Egidio Mastrominico-violino, Raffaele Tissoviolino): in scaletta sono previsti duetti a due Antonella Carlo ANTICIPAZIONI CATERINA ARCIPRETE AL TRIP CON «DIPINGIAMO LA MUSICA» Pittura e musica: su questo doppio registro cadenza la sua fantasia. Perciò, non a caso, ha scelto per la sua mostra nel nuovissimo spazio espositivo del Trip (via Martucci, 64) il titolo ad hoc «Dipingiamo la musica», lavoro già esposto lo scorso novembre a New York. Lei è Caterina Arciprete e racconta la sua avventura tra note e colore con 30 tavole dipinte su carta con oli, acrilico e collage, commentate dalla colonna sonora, confezionata violini di Caresana, Barbella, Telemann e Lecla. TEATRI LIBRI&FOTO su misura per le sue creazioni, dai musicisti Carlo Pastore e Alessandro Accardi. Un mix che coinvolge la vista e l'udito. Una contaminazione in cui sfumano i confini tra sonoro e cromatico fino a compattarsi in un amalgama godibile come uno show. Lo scopo dell’artista è quello di restituire «vita al regno buio». Le opere sono divise per tema: «Nel regno del nero silenzio» si articola in 16 dipinti su carta realizzati con tecnica mista (olio, acrilico, pastello e collage), mentre «La nascita dei colori: rosso-blu-giallo/oronero» è narrata in 14 tavole su carta realizzate sempre con tecnica mista. Dal 2 maggio al 2 giugno. Il gruppo replicherà, dal 25 al 29 aprile «Tra pochi giorni è Natale», pièce teatrale di e con Antonio Carletti. ISTITUTI DI CULTURA GRENOBLE (via F. Crispi, 86) Infotel 081.669665 fino al 20 aprile Si intitola «Al di là» la mostra fotografica di Martine Voyeux, reportage descrittivo sulle «città mitiche» di Napoli e Palermo. O meglio: vagabondaggio per istantanee tra volti, corpi, sensualità e scorci di sapore mediterraneo. Un mondo, sintetizza la Voyeux, che rispecchia il suo «bisogno di sacro nelle cose più semplici». CERVANTES (via N. Sauro, 23) Infotel 081.19563311 24 aprile Il «Flot Piano Trio Jazz» in brani di S. Joplin, Creame-Layton, A.Bonanno, L.Bonfa, I. Lopez, P. Iturralde e A.C. Jobim. Ore 19. 9 maggio L'«Ars Trio di Roma» in brani di L. de Pablo, G. Ghedini, J. Turina e J. Brahms. Ore 19. GOETHE (Riviera di Chiaia, 202) Infotel 081.411923 17 aprile In onore del compositore tedesco Hans Werner Henze: proiezione del film «Partitura di un'amicizia: Hans Werner Henze e Ingeborg Bachmann». Ore 17.30 dal 27 aprile al 31 maggio In occasione del festival del fumetto e dell’animazione «Napoli Comicon», mostra degli illustratori Anke Feuchtenberger e Stefano Ricci. I CONCERTI DELLA PIETÀ DE’ TURCHINI Due le date da tener d'occhio al Centro di via S. Caterina da Siena 38. Domenica 29 aprile (ore 18.30): per lo spettacolo «Pari Intervallo», l'ensemble «Dolceconsort» esegue musiche di Giulio Segni da Modena e Giovanni Maria Trabaci. Domenica 6 maggio (ore 18.30): per lo spettacolo intitolato «Vox Clamans in Solitudine», esibizione dell'ensemble «Accordone» (Marco Beasley-voce, Guido Morini-clavicembalo, Stefano Rocco-liuto e chitarra battente) che interpreta brani di Claudio Saracini, Claudio Monteverdi e Jacopo Peri. Infotel 081.402395 poi, nelle scuole (7-8 maggio) e nelle università (dal 9 al 12 maggio), coinvolgendo i presenti che saranno invitati ad esprimere la propria creatività dipingendo su ampi supporti cartacei in uno spazio comune, trasportati dalle sonorità, dando spazio alla pittura istintiva, che sarà a sua volta in mostra in una esposizione finale dei lavori. «Nel regno del nero silenzio» è anche il titolo del libro, curato da Caterina Arciprete e pubblicato da Artebambini Editore Bologna, che racconta l’evento attraverso i dipinti e le melodie raccolte nel cd allegato. Infotel 081.19568994 Nino De Nicola EVENTI&CURIOSITÀ CHIAIA MAGAZINE LA BACHECA DI IL CAVALLETTO L’ambra conquista il Museo Archeologico «Ambre. Trasparenze d'antico»: al Museo Archeologico una mostra dedicata al prezioso, trasparente fossile, ritenuto dagli antichi magico e terapeutico, e indicato come il pianto degli dei. 1.000 i reperti in vetrina, datati tra Età GALLERIA ARTIACO (piazza dei Martiri, 58) 76 anni, americano di New York, decano dell'arte concettuale, Robert Barry impasta nelle sue opere spazialità e leggerezza. Ingediente fisso: le parole, dipinte su muro o tela, attaccate alle pareti, stampate, proiettate, scolpite. Nella performance napoletana, parole color oro, disposte su pareti e soffitto, introducono un video in cui, con un gioco di rimando e di eco, l'artista riflette su alcuni concetti. Tel. 081.4976072 fino al 20 marzo GALLERIA LIA RUMMA (via Vannella Gaetani, 12) Arte contemporanea: in Egitto si può. Lo dimostra una donna, Sabah Naim, che col suo lavoro realizza reportage visivi sulla cultura della sua terra, combinando foto, pittura e collage. Nel progetto esposto negli spazi napoletani leggere tele trasparenti pendono dal soffitto: su di esse le immagini, impresse a grandezza naturale, della gente del Cairo. Risultato: una galleria fluttuante e variegata di personaggi. Infotel 081.7643619 fino al 20 maggio T293 (via G. Amendola, 4) «Claire Fontaine» non è una donna, ma un collettivo di creativi nato nel 2004 e operativo a Parigi. Ipercontemporanei, sperimentali, individualisti, artisti ultrà, anzi sedicenti «artisti ready-made» (ndr. che manipolano materiale preesistente): insomma l'ultimo grido. Napoli ne mostra la prima personale italiana: opere ispirate alla contestazione dura del terzo millennio. Ovvio, visto che si dichiarano «terroristi esistenziali». Tel. 081.295882 fino al 23 aprile no vit à GALLERIA DINO CAROLA (via Chiatamone 26) m a ga z i n e CHIAIA del Bronzo e Alto Medioevo: gioielli, statuine, suppellettili da tutta Italia. Il percorso è affiancato da un corredo scientifico sulle produzioni e le tecniche di lavorazione dell'ambra. Fino al 10 settembre. Infotel 081.440166 MOSTRE fino al 29 aprile 19 • DOVE PUOI TROVARCI Ingegno versatile (architetto, saggista, docente), artista a tutto tondo (pittore, scultore, grafico, designer), lo svizzero Max Bill (1908-1994) fu l'ultimo, grande razionalista. L'inedita, pregevole collectanea alla Galleria Carola è la «prima» a Napoli di un Maestro, ritenuto tout court tra i grandi geni del XX secolo. In rassegna pitture, sculture e opere grafiche dal 1935 agli anni '70. Infotel 081.669715 In oltre 5000 punti selezionati: negozi, teatri, cinema, bar, discoteche, banche, boutique, studi professionali, gallerie d’arte, ristoranti, circoli sportivi e in tutti gli eventi culturali e mondani. Distribuzione capillare palazzo per palazzo; gazebi nei punti strategici della città per la presentazione del numero e delle iniziative del mensile. • CONSULTACI ON LINE Il mensile Chiaia Magazine è interamente e gratuitamente scaricabile in formato pdf su www.chiaiamagazine.it. • VUOI ANCHE TU IL GIORNALE? LIBRERIA FELTRINELLI Vuoi Chiaia Magazine nel tuo studio professionale, nel tuo negozio? Chiamaci (081.19361500) o mandaci una mail ([email protected]) SEDE DI PIAZZA DEI MARTIRI Infotel 081.402395 • ACQUISTA LA EXCLUSIVE CARD carnet di aprile 17. Lina Sastri presenta «Luna rossa», il dvd col musical registrato nel '93 al Teatro Bellini. 19. Incontro con Don Gennaro Matino, autore del libro «Raccontami di lui»: il vangelo riletto nel 3° millennio. 20. Incontro-ascolto con i «Tetes de bois» e il loro album «Avanti Pop», musica militante dal mondo del lavoro. 23. «Quattro elementi» è il nuovo romanzo social-thriller di Cesare De Seta: ne parla l'autore. 24. Gabriele Frasca presenta il suo nuovo libro «L'oscuro scrutare di Philp K. Dick», full immersion nel mondo visionario dell'autore americano. 27. Il libro è «Dimmi che vuoi morire»: avventure fumettare scritte da Massimo Carlotto e illustrate dai pennelli del famoso Igort. Con l'occasione decolla anche la mostra «Yuri e Brillo», saga comics firmata dallo stesso Igort (fino al 20 maggio). 28. Peppino di Capri offre all'ascolto l'album «Ad occhi chiusi…Napoli», ovvero la «sua» canzone napoletana in 12 brani anni '60: 6 inediti e 6 di successo. 4 maggio. Protagonista del rock partenopeo anni'80, torna da solista Gabriella Pascale con l'album «Costa Ovest». Fino al 25. I disegni di Gianluigi Toccafondi nella mostra «Jolanda, la figlia del Corsaro Nero». Per legare ancora di più i nostri lettori al progetto Chiaia Magazine, abbiamo pensato di creare la Exclusive Card di Chiaia Magazine. Tra i vantaggi per chi sceglie di acquistare la card: 1o% di sconto in tutti i negozi convenzionati; speciale sconti nello Shopping Day; eventi esclusivi riservati ai soli Soci. Se vuoi saperne di più contattaci al numero 081.19361500 oppure consulta il sito www.chiaiamagazine.it cliccando la sezione «Card». • SOS CHIAIA: ISTRUZIONI PER L’USO Ringraziamo i nostri numerosi lettori per le segnalazioni (da inviare a [email protected] o all’indirizzo via dei Mille, 59 - 80121 Napoli) sulle problematiche e le emergenze della città. Una sola raccomandazione: lettere più brevi (max 1000 battute). Ricordiamo che le segnalazioni possono essere fatte anche con fotografie, indicando la data e il luogo preciso in cui la foto è stata scattata. • I BURRACO DI CHIAIA MAGAZINE Chi desidera partecipare ai Burraco di Chiaia Magazine deve contattare la responsabile Fabiola Morano al numero: 3337093387. 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