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O…
…F
Piano dell’Offerta Formativa
a. s. 2013- 2014
... in sintesi ...
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 3 “ L. RADICE” PATTI
Piazza XXV Aprile, n 1 – 98066 PATTI (ME)
Tel. 094121408 - Fax 0941243051
e-mail: [email protected]
www.icradice.it
ISTITUTO COMPRENSIVO N.3 “L. RADICE” PATTI
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•
riconosce significato a ciò che si fa, trasmette valori che danno identità,
appartenenza, passione, pratica il rispetto di sé e degli altri;
•
fornisce supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e aperta ed acquisisca le regole del vivere e convivere;
•
promuove la capacità di dare senso alle esperienze
frammentazione;
•
forma la persona sul piano affettivo, relazionale e culturale perché possa
affrontare le incertezze sociali e professionali.
per ridurre la
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2
COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA F ORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), è il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
dell’Istituto, tramite il quale la scuola esplicita la propria
programmazione curriculare, extracurriculare, educativa ed
organizzativa (Art. 3 del Regolamento sull’Autonomia, D.P.R. 8 marzo 1999,
n.275). Tale piano si configura, quindi, come “un Progetto”, elaborato dal
Collegio Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto, predisposto tenendo conto:
▪
delle norme legislative vigenti e delle ultime indicazioni ministeriali;
▪
della realtà socio-culturale in cui l’Istituto opera;
▪
dell’identità costruita e praticata dalla scuola nel corso della sua esperienza;
▪
di una valutazione delle esigenze e delle proposte suggerite dalle famiglie,
dalla scuola (personale docente e non docente) e dal territorio;
▪
dell’indirizzo programmatico del Dirigente Scolastico di un progetto educativo
basato su un’impostazione didattica e organizzativa condivisa, caratterizzato
da una logica unitaria nella suo impianto pedagogico, e integrata nel
territorio;.
▪
delle
risorse
umane,
strumentali
e
finanziarie
disponibili.
Attraverso il suo P.O.F., la nostra scuola si configura come centro di
formazione e cultura, dove qualsiasi attività programmata e realizzata dovrà
prevedere risultati formativi concreti e verificabili e una ricaduta su tutti gli
alunni in termini di arricchimento culturale, didattico e formativo.
La scuola persegue la qualità nella quotidianità dell’attività didattico-educativa,
integrando curricolare ed extracurricolare, risorse interne ed esterne.
3
COMPRENSIVO... PERCHE’
L’Istituto Comprensivo rappresenta
organizzativo
rispondente
affermatosi
ad
una
negli
logica
un
ultimi
modello
anni,
di servizio
più
scolastico
territoriale. Si caratterizza per l’accorpamento di più
scuole, nello specifico la Scuola dell’Infanzia, la Scuola
Primaria e la Scuola Secondaria di I Grado. La struttura “comprensiva” offre
una serie di vantaggi sul piano organizzativo, didattico e amministrativo;
rende, infatti, possibile un uso più
razionale e flessibile delle risorse
professionali e strutturali e la continuità dei percorsi formativi attraverso
un unico progetto.
L’istituto Comprensivo N. 3 di Patti nasce nell’anno scolastico 2000/2001 in
seguito al dimensionamento delle unità scolastiche già presenti nel territorio,
accorpando alcune Scuole dell’Infanzia e Primarie del 1° Circolo Didattico, del
2° Circolo Didattico e la Scuola Secondaria di I Grado di Montagnareale;
nell’anno scolastico 2012/13, con la riorganizzazione della rete scolastica, sono
entrati a far parte dell’ istituto la Scuola Secondaria di I grado “V. Bellini” e il
plesso di Scuola Primaria di Gallo. All’istituto fa capo il Centro Territoriale
Permanente (C.T.P.) per l’Educazione degli Adulti (EDA), del distretto 033, che
organizza svariati corsi gratuiti per la cittadinanza (inglese, informatica...). Il
C.T.P. offre opportunità di recupero di titoli di licenza media non acquisiti in età
scolare
e
l’acquisizione
dell’alfabetizzazione
della
lingua
italiana
per
extracomunitari presenti nel territorio.
4
ORGANIGRAMMA SEDI
COMUNE
SEDE
PIAZZA XXV APRILE
SCUOLA
SCUOLA
INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
I GRADO
PLESSO V. BELLINI
MONTAGNAREALE
PATTI
GALLO
SCUOLA
PRIMARIA
SCALA
SCUOLA
PRIMARIA
S. GIOVANNI
SCUOLA
INFANZIA
MONTAGNAREALE
SCUOLA
INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
S. NICOLELLA
SCUOLA
INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
I GRADO
C.T.P.
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
DIRIGENTE
1° Collaboratore
2° Collaboratore
DSGA
Presidente C.I.
Pina Pizzo
De Luca Gaglio Santo
Natoli Giovanna
Corica Nunzio
Di Perna Adelina
QUALE IDEA DI SCUOLA
Le finalità istituzionali che la nostra scuola si prefigge
hanno le loro basi nelle Indicazioni per il Curricolo e si
riferiscono, prioritariamente, ad alcuni ambiti di intervento
fondamentali, trasversali ai vari ordini di scuola.
CULTURA
Acquisire saperi/apprendimenti
“disciplinari”.
e
padronanza
dei
linguaggi
specifici
Trasformare le conoscenze in competenze adeguate ai tempi.
SCUOLA
Favorire il successo scolastico, valorizzando le conoscenze acquisite dagli alunni
e le loro esperienze, e nel contempo l’acquisizione degli strumenti necessari per
apprendere a selezionare le informazioni.
Realizzare interventi appropriati a sostegno degli alunni con bisogni educativi
speciali.
PERSONA
Orientare gli alunni nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali.
“Educare istruendo” un cittadino responsabile e consapevole delle proprie
capacità e del proprio valore, nel rispetto di sé stesso e degli altri.
Promuovere il senso di responsabilità.
7
RESPONSABILITA’ CONDIVISA: UN IMPEGNO PER TUTTI
Credere nella scuola, credere nella sua centralità nella
società, per la promozione della cultura della legalità e per
la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole, è il
primo dovere morale, il primo impegno per tutti coloro
che operano, a vario titolo, in campo educativo, insegnanti,
collaboratori scolastici, personale ATA, genitori, operatori, perché ad essi è
affidata la responsabilità di istruire, educare e formare il cittadino di ogni tempo,
presente e futuro.
Contribuire alla valorizzazione dell’Istituzione scolastica, assicurando un
clima educativo fondato sulla condivisione delle scelte, sulla chiarezza della
concezione dell’educazione, sulla disponibilità certa e concreta alla risoluzione
dei problemi, mettendo al centro la persona che apprende, con le sue
specificità.
Prestare particolare attenzione alla relazione educativa, nei diversi
momenti della vita scolastica (colloqui, assemblee, organi collegiali, commissioni
di lavoro, dipartimenti, programmazione e verifica, attività in aula e fuori
dall’aula), che deve essere improntata sempre al rispetto reciproco dei ruoli, alla
comunicazione chiara ed efficace, al confronto sereno e alla fiducia reciproca.
8
IL CUORE DEL POF…
… è il curricolo che viene predisposto dalla comunità professionale nel rispetto dei
vincoli posti dalle Indicazioni. La scuola definisce ed attua un curricolo da intendersi
come sintesi delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di
realizzare efficaci forme di insegnamento, nel rispetto degli obiettivi stabiliti nel quadro
di riferimento nazionale.
In un curricolo centrato sull’imparare ad apprendere e sulle competenze degli alunni, le
conoscenze rappresentano un sapere significativo per la vita: “una concezione non
nozionistica del sapere è interessata non tanto a ciò che un alunno sa ma a quello che
sa fare e a diventare con quello che sa”.
Il curricolo tiene conto:
1. degli alunni: dei loro problemi, le loro motivazioni, le abilità e le conoscenze che
hanno già acquisito nelle precedenti esperienze familiari, sociali e scolastiche;
2. degli obiettivi esplicitati nelle Indicazioni in vista dei traguardi previsti per un
determinato ciclo;
3. delle modalità con cui i docenti realizzano concretamente i percorsi di istruzione,
in relazione alla situazione di partenza degli alunni e all’acquisizione delle
competenze conclusive;
4. dei contenuti di insegnamento in relazione sia alla quota nazionale sia alla
flessibilità della scuola;
5. degli strumenti di verifica e di valutazione sia nelle fasi intermedie che
nell’accertamento degli esiti conclusivi.
La costruzione del curricolo è un’azione complessa che presuppone professionalità e
dialogo tra la scuola e la famiglia e il territorio.
Crescere in una comunità di apprendimento è possibile se la scuola si configura come
comunità:
1. di pratiche,
2. di dialogo,
3. di diversità,
4. di persone.
IL CONCETTO DI COMPETENZA è inteso come capacità di attivare e combinare le
risorse interne possedute, conoscenze, disposizioni interiori, motivazioni e le risorse
esterne (mezzi e relazioni) per svolgere positivamente un compito. Le caratteristiche
fondamentali del costrutto di competenza sono:
1. la dinamicità;
2. la multidimensionalità;
3. la contingenza (interazione soggetto e contesto);
4. la flessibilità (dimensione trasversale che consiste in modi di agire generali e
trasferibili in situazione diverse).
La scuola che sviluppa le competenze è un vivaio di relazioni significative e impegna
gli insegnanti a essere maestri, cioè adulti competenti che testimoniano con la loro
passione l’autenticità delle richieste che fanno ai loro alunni.
9
LA RIVISITAZIONE DEI CURRICULA
I curricula disciplinari costituiscono il corpo centrale fondamentale del P.O.F.
Ad essi, dopo la rivisitazione effettuata sulla base della esperienza e dei risultati
precedenti, vengono collegate tutte le varie attività.
La rivisitazione dei curricula, soprattutto per Matematica e Italiano, parte dall’analisi dei
risultati delle prove Nazionali INVALSI e dall’analisi dei risultati dello scrutinio finale
dell’anno scolastico precedente.
Dopo aver evidenziato i punti di criticità nei risultati degli alunni relativi ai diversi
contenuti (suddivisi per grandi nuclei tematici e correlati ai processi cognitivi coinvolti),
viene adeguata
la programmazione curriculare, ponendo più attenzione ai fini della
successiva pratica didattica a quei contenuti tematici in cui è stato evidenziato
maggiore disagio o difficoltà o per i quali è necessario intensificare l’azione didattica per
lo sviluppo delle eccellenze.
La rivisitazione interessa anche il confronto e la diffusione tra docenti di metodologie
didattiche innovative e alternative per facilitare l’apprendimento degli alunni.
Fondamentale per la rivisitazione critica è lo stimolo di alcuni docenti che vantano nel
proprio curricolo professionale attività di formazione presso Enti Nazionali (ANSAS –
INDIRE),
sperimentazione
personale
di
metodologie
innovative,
esperienza
di
organizzazione/direzione di Dipartimenti disciplinari, esperienze professionali di diverse
tipologie nei POR – PON - PQM.
Il corpo centrale dei curricula disciplinari non esplica la sua funzione solo attraverso la
ordinaria attività curriculare.
Questo momento che costituisce la struttura essenziale del Piano della Scuola si dirama
in una serie di opportunità ulteriori, extracurricolari e facoltative che la Scuola offre
come opportunità formativa in funzione del recupero/consolidamento di competenze di
base e/o sviluppo delle eccellenze o soltanto come possibilità di ampliare e completare
la propria formazione con attività culturali diversificate.
Canali centrali, e possiamo dire storici, dell’ampliamento dell’Offerta Formativa della
Scuola sono:
PPRRO
OGGEETTTTIILLIINNGGUUEECCO
OM
MUUNNIITTAARRIIEE
TTRRIINNIITTYY CCO
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O
10
LE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA
I CAMPI DI ESPERIENZA
NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
11
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
12
ORGANIZZAZIONE E MODELLI
SCUOLA DELL’INFANZIA
TEMPO SCUOLA (40 h., dal lun. al ven.)
ORARIO SETTIMANALE
ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
08,00 – 16,00 (plessi Patti, S. Giovanni, S. Nicolella)
08,15 – 16,15 (plesso Montagnareale)
Ore 40: plessi Patti, S. Giovanni, Montagnareale,
S. Nicolella.
08,00 – 13,00 / 11,00 – 16,00 (plessi Patti, S. Giovanni,
S. Nicolella)
08,15 – 13,00 / 11,15 – 16,15 (plesso Montagnareale)
LABORATORI PROPOSTI
Linguistico – Artistico – Espressivo - Manipolativo
La flessibilità è la caratteristica peculiare di una scuola innovativa ed efficiente che valorizza appieno le
risorse per garantire qualità dell’insegnamento-apprendimento.
Viene nominato un insegnante-coordinatore per ogni sezione.
L’orario d’ingresso sarà flessibile fino alle ore 9.30.
Collegialmente si segue una programmazione di tutte le attività, adattandole alle esigenze ambientali e
seguendo un unico filo conduttore, comune a tutti i plessi, “La costituzione: bussola per la vita”
Le attività di laboratorio sono strutturate per gruppi omogenei ed eterogenei.
...
SCUOLA PRIMARIA
TEMPO SCUOLA (dal lunedì al sabato)
h. 08,15 – 13,05 (adeguamento servizio di trasporto)
ORARIO SETTIMANALE
Ore 30 (27 ore disciplinari più 3 ore di attività opzionali
facoltative): plesso XXV Aprile Patti.
Ore 27: plessi Montagnareale, Santa Nicolella, Scala, Gallo.
ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
h. 22+2 di programmazione (per cattedra intera)
LABORATORI PROPOSTI
Linguistico-Artistico-Espressivo.
Viene nominato un insegnante-coordinatore per ogni classe, già dall’anno scolastico 2009-2010. Gli
insegnati-coordinatori vengono individuati tra i docenti che svolgono attività di insegnamento
“prevalente” nelle rispettive classi.
Le attività di laboratorio sono gestite dai docenti interni.
Tutti gli insegnamenti e le attività laboratoriali possono coinvolgere gruppi classe e/o interclasse, con la
massima flessibilità.
Le attività opzionali vengono inserite preferibilmente nelle ultime ore della giornata.
...
13
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
h. 08,10 – 13,10 (Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato)
Plesso
Bellini
TEMPO SCUOLA
(dal lunedì al sabato)
h. 08,15 – 13,15 (Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato)
Plesso
Montagnareale
ORARIO
SETTIMANALE
h. 08,10 – 17,00 (Martedì, Venerdì – comprensivo di mensa
ore 13,10-14,00)
Plesso
Bellini
Plesso
Montagnareale
h. 08,15 – 16,15 (Martedì, Venerdì – comprensivo di mensa
ore 13,15-14,15)
Ore 30: tempo normale
Ore 38 (ore 36 + 2 di mensa)
Ore 34 + 2 di mensa
ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI
h. 18 cattedra
LABORATORI PROPOSTI
Linguistico – Artistico-espressivo – Musicale – Ginnico –
Scientifico – Lettura.
Viene nominato un insegnante-coordinatore per classe.
Nella predisposizione dell’orario per discipline la scuola si attiva, compatibilmente con i vincoli esterni
(legati alla presenza di spezzoni orari su cui operano diversi docenti in servizio anche presso altri Istituti
Scolastici), per l’utilizzo ottimale delle risorse nel contesto classe.
L’obiettivo dell’azione didattica è l’acquisizione di competenze trasversali e specifiche descritte nel
profilo dello studente al termine del primo ciclo.
L’impianto della progettazione formativa è sostenuta da forme organizzative che utilizzano strategie
didattiche collegiali.
DIPARTIMENTI
Assume valenza strategica l’istituzione dei Dipartimenti Disciplinari per valorizzare la dimensione
collegiale e cooperativa dei docenti e per una progettualità condivisa e flessibile del curricolo.
I dipartimenti, quali articolazioni funzionali dello stesso collegio, hanno funzione di supporto alla
didattica e alla progettazione, in una visione unitaria e integrata.
Essi costituiscono un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra le discipline per
realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla
valutazione degli apprendimenti.
Un dipartimento disciplinare comprende tutti i docenti della stessa disciplina o area disciplinare.
Il lavoro dei Dipartimenti Disciplinari è coordinato da un docente designato.
Scopo dei dipartimenti
• Un continuo scambio di idee, pareri e decisioni nella pianificazione DIDATTICA.
• La possibilità di confrontare il processo di INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO.
• la partecipazione collettiva agli obiettivi, ai programmi e alle modalità attuative del POF.
L’Istituto, sul piano organizzativo e didattico definisce e individua i seguenti dipartimenti:
• DIPARTIMENTO LINGUISTICO-ESPRESSIVO: Italiano, Lingue Comunitarie, Musica, Arte e
Immagine, Educazione Fisica.
• DIPARTIMENTO STORICO-GEOGRAFICO: Storia, Geografia e, per effetto del D.P.R. n. 89 del
20/03/2009, Cittadinanza e Costituzione.
• DIPARTIMENTO SCIENTIFICO: Matematica, Scienze, Tecnologia.
14
I LABORATORI
Che cosa intendiamo per laboratorio…
Non solo luogo fisico ben attrezzato ma luogo di esperienza
concreta, dove… si fa, si crea, si scopre, si ipotizza, si sperimenta, si
coopera, si produce in diversi modi…
“il laboratorio è il luogo dove si genera creatività”.
L’istituto è dotato di:
•
laboratori multimediali,
•
laboratori linguistici,
•
laboratori scientifici,
•
laboratori musicali,
•
laboratorio di ceramica,
•
galleria d’arte, palestre, biblioteche, Aule video, Lim...
Le attività di laboratorio in orario scolastico si articolano in:
— Laboratori curricolari: artistico - espressivo, tecnologico, informatico, scientifico;
— Laboratori integrativi: attività di progetto.
MOMENTI ASSOCIATIVI E RIC REATIVI
15
PROGETTI
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ACCOGLIENZA CONTINUITA’ ORIENTAMENTO
16
La “progettualità integrata” rappresenta
dell’ampliamento dell’Offerta Formativa.
la
base
L’Istituto, nell’ambito della propria progettualità, al fine di
predisporre ambienti accoglienti, relazioni rassicuranti,
attività in comune tra gli alunni delle classi “ponte” e
momenti d’incontro e condivisione affinché si realizzi una
effettiva continuità che allarghi gli spazi fin qui
sperimentati,
predispone e attua un percorso di
“Accoglienza” predisponendo ambienti ed occasioni
adeguati al proprio “Progetto educativo” valorizzando tutte
le risorse disponibili, in quanto consapevole che la scuola non è solo luogo di
apprendimento e della cognitività, ma anche luogo di vita.
Attenzione viene prestata anche ai percorsi progettuali riferiti alla “Continuità” al fine
di garantire, ai bambini e agli alunni che transiteranno nell’ordine di scuola successivo,
percorsi formativi organici e completi, cercando anche di prevenire qualsiasi difficoltà
che potrebbe sorgere in tale passaggio. In particolare il passaggio dalla Scuola
dell’Infanzia alla scuola Primaria rappresenta, per i bambini, una fase importante,
caratterizzata da incertezze, da novità e da impegni sia scolastici che extrascolastici. I
progetti continuità infanzia-primaria hanno l’obiettivo di “sostenere” il bambino in
questo primo contatto con la Scuola Primaria, mettendolo a contatto con gli ambienti
fisici in cui andrà ad operare, con nuovi insegnanti e con un metodo di lavoro sempre
più intenso e produttivo. Il tutto valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto
di quelli che sono gli elementi distintivi propri dell’età evolutiva che il bambino sta
attraversando; le attività progettuali, a valenza laboratoriale, sono improntate sul gioco
e sul gioco-lavoro, sfruttando l’entusiasmo, il desiderio di nuovi apprendimenti.
L’aspetto ludico delle attività consentirà al bambino di inserirsi nel nuovo contesto
scolastico senza traumi e di vivere le nuove esperienze scolastiche e culturali
serenamente.
La
scuola,
ancora,
è
consapevole
dell’importanza
dell’orientare
i
ragazzi,
pertanto anche in questo caso si attiva con
percorsi di “Orientamento” articolati in più
dimensioni: non solo orientamento per scelte
relative all’ambito scolastico, ma soprattutto
un “orientamento alla vita”, in un percorso formativo continuo, un personale progetto
che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se
stessi; in questo caso si da una ulteriore possibilità, agli “alunni in formazione”, di
conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi,
operare delle scelte sempre più in modo autonomo (in relazione all’età).
La nostra Scuola, situata in area a rischio, si assume l’impegno di creare le condizioni
per il raggiungimento dello stato di benessere dell’utenza, alunni e famiglie, per
contrastare il disagio, prevenire la dispersione scolastica e il rischio di abbandono per
qualsivoglia ragione e accrescere il successo formativo mediante il miglioramento in
senso qualitativo dei processi di insegnamento/apprendimento.
17
Particolare attenzione, perciò, è indirizzata anche alla
progettazione di percorsi/processi educativi finalizzati alla
rimozione delle cause del disagio, all’integrazione degli alunni
disabili e stranieri, al recupero della motivazione,
all’acquisizione di un metodo di studio (imparare ad
imparare), all’acquisizione delle competenze di base
soprattutto nell’area linguistica e scientifica.
Tenuto conto dell’opportunità offerta dai P.O.R. e P.O.N. programmati e/o in atto, si dà
precedenza, nei progetti finanziabili con il Fondo d’istituto, ai progetti destinati agli
alunni dei plessi e in particolare delle pluriclassi della Scuola Primaria, a progetti di
continuità fra i diversi livelli di scolarità, a progetti che consentano di ampliare la
contemporaneità ove le esigenze risultano prioritarie ai fini del raggiungimento degli
obiettivi formativi irrinunciabili e ai progetti che qualificano il servizio scolastico.
In generale, i progetti di arricchimento dell’Offerta
Formativa sono estesi alla totalità delle sezioni/classi e in
essi i docenti trovano lo spazio per mettere in atto le
strategie educativo-didattiche più adatte agli stili di
apprendimento degli allievi.
Le dinamiche che sottendono la realizzazione dei progetti
consentono inoltre l’instaurarsi di un clima relazionale
particolarmente stimolante e favoriscono, per talune iniziative, la partecipazione delle
famiglie (es., attività teatrali, Presepi Viventi, ecc.). Tutti i progetti rispondono ai
seguenti indicatori:
▪ COMPATIBILITA’: con il Piano dell’Offerta Formativa.
▪ FATTIBILITA’: siano determinate e presenti le risorse necessarie.
▪ ACCETTABILITA’: siano progetti richiesti/graditi particolarmente dall’utenza.
Nel nostro contesto scolastico sono state individuate
le
seguenti
Aree
Progettuali,
Territorio
e
Ambiente; Sport e Benessere, Area dei
Linguaggi, per la redazione di Progetti P.O.F. unitari
con “sviluppo in verticale” e/o differenziati per ordine
di Scuola, di alta valenza educativa, integrati nel
curricolo scolastico, ed eventualmente ampliati ove lo
consentano le risorse finanziarie. Nell’ambito delle
suddette Aree verranno realizzate le seguenti attività
progettuali promosse dai docenti d’istituto, finanziate
(se previsto) con il Fondo d’Istituto:
18
.....
19
.....
20
Programma Operativo Nazionale
(PON)
Programma Operativo Regionale
(POR)
P.O.F.
Ulte riore e importante collegamento al P.O.F. è rappresentato dai Piani Integrati di
Istituto programmati/elaborati dalla Scuola nell’ambito del Programma Operativo
Nazionale (PON) e/o del Programma Operativo Regionale (POR) 2007-2013 e
cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE):
•
•
•
Piano Integrato programmato ne ll’ambito del C .T.P., Obiettivo - G “Migliorare i sistemi di
apprendimento durante tutto l’arco della vita”, progetti G-1-FSE-2013-217, Azione 1 e G-4FSE-2013-102, A zione 4. Gli inte rventi sono prioritariamente rivolti a giovani adulti/e, maggiori
di 16 anni e adulti/e (italiani e stranie ri) che intendano acquisire o re cupe rare le competenze
chiave per l’adempimento dell’obbligo d’istruzione e il possibile/auspicabile rientro nei pe rcorsi
scolastici o migliorare le proprie competenze ai fini della migliore occupabilità.
Piano Integrato rivolto agli alunni della scuola del primo ciclo de ll’Istituto, fa rife rimento
all’Obiettivo - C “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”; le attività dei
vari moduli formativi coinvolgono gli alunni de lla Scuola Primaria (plessi XXV Aprile Patti, Gallo,
S. Nicole lla, Montagnareale) e Secondaria di Primo Grado (plessi Bellini e Montagnareale). Il Piano
Integrato risulta costituito dai progetti:
− C-1-FSE-2013-1637, Azione – 1 “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave”; i
moduli sono distribuiti nei due ordini di scuola pe r cominciare ad avviare e favorire
l’acquisizione de lle competenze già a partire dalla Scuola Primaria per proseguirle , consolidarle,
potenziarle nella Scuola Se condaria di Primo Grado.
− C-2-FSE-2013-370, Azione – 2 “Orientamento formativo e riorientamento”; prendendo atto
dell’e levato numero de i propri alunni che frequentano la classe te rminale de l 1° ciclo; l’Istituto
ha ritenuto opportuno coglie re l’opportunità fornita per la prima volta dall’azione C2, di nuova
istituzione, pe r garantire agli allie vi l’informazione più adeguata sulle opportunità di
apprendimento offe rte dal sistema di istruzione superiore di 2° grado del proprio territorio.
Piano Integrato rivolto anche agli alunni de lla scuola del primo ciclo, realizzato nell’ambito
della Rete di Scuole ed Enti promossa dall’Istituto d’Istruzione Supe riore Borghese-Faranda di
Patti (scuola capofila), Obiettivo – F “Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e
l’inclusione sociale”, progetto F-3-FSE04_POR_SICILIA_2013-1077, Azione 3. Il Piano
Integrato è finalizzata alla prevenzione e al contrasto dell’abbandono scolastico e del fallimento
formativo precoce; gli interventi relativi a questa finalità sono intimamente correlati con quelli
mirati al miglioramento dell’alfabetizzazione funzionale soprattutto nel corso degli anni della
scuola dell’obbligo e intendono contribuire a pe rseguire tale obiettivo, anche in risposta alla
solle citazione a riguardo da parte della UE.
PON 2007-2013 - PIANO INT EGRATO D’ISTIT UTO
Obiettivo - G “Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita”
Progetti Centro Territoriale Perm anente (CTP)
G-1-FSE-2013-217, Azione 1 -- G-4-FSE-2013-102, Azione 4
AZIONE
MACRO AREA
TITOLO MODULO
Competenze di base
Impariamo a guidare... un PC
La tua vita inizia con... un Clik
Italiano con il web
English for everyone (L'Inglese per tutti)
Let's start to speak English (Cominciamo a
parlare Inglese)
Competenze di base
Primi passi con l'informatica
Azione - 1
Interventi formativi flessibili
finalizzati al recupero
dell’istruzione di base
per giovani e adulti
Azione - 4
Interventi di formazione
degli adulti sull’utilizzo
dei servizi digitali
...
21
PON 2007-2013 - PIANO INT EGRATO D’ISTIT UTO
Obiettivo - C “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”
Progetti Scuola Prim aria e Secondaria di I Grado
C-1-FSE-2013-1637, Azione 1 -- C-2-FSE-2013-370, Azione 2
AZIONE
Azione - 1
PERCORSO FORMATIVO
TI TOLO MODULO*
Comunicazione in lingua madre
(Sc. Primaria)
Il fumetto: una lettura, un'immagine,
un linguaggio
XXV Aprile
IA-IB
Competenze digitali
(Sc. Primaria)
Un computer per amico
XXV Aprile
IIA-IIB-IIC
Imparare ad apprendere
(Sc. Primaria)
Giocare, Costruire, Fare per Imparare
ad Imparare
XXV Aprile
IIIA-IIIB
Competenza in matematica
(Sc. Primaria)
Giocando con la Geometria
XXV Aprile
IVA-IVB
Comunicazione in lingua inglese
(Sc. Primaria)
Laboratorio Trinity inglese primaria
XXV Aprile
VA-VB
Comunicazione in lingua inglese
(Sc. Primaria)
I speak!
Montagnar eale
IA-IIA-IIIA
Competenze digitali
(Sc. Primaria)
Dal Computer alla Carta
Montagnar eale
IIIA-IVA-VA
Interventi per lo Competenze scien..e tecnologiche
sviluppo delle
(Sc. Primaria)
competenze
chiave
Competenze scien..e tecnologiche
(Sc. Primaria)
Amica acqua
S. Nicolella
Pluriclassi
A scuola nella natura
Gallo
Pluriclassi
Competenze digitali
(Sc. Sec. di I Grado)
Click And Go
Competenze lingue straniere (UE)
(Sc. Sec. di I Grado)
I Like English - A3/A4
V. Bellini
IA-IIA-IIIA
Competenze lingue straniere (UE)
(Sc. Sec. di I Grado)
English For Me! - A4/B1
V. Bellini
IA-IIA-IIIA
Competenze lingue straniere (UE)
(Sc. Sec. di I Grado)
Yo Estudio Espanol
V. Bellini
IA-IIA
Competenza in matematica
(Sc. Sec. di I Grado)
MatematicaMente - 2013
V. Bellini
IA-IIA
Comunicazione in lingua madre
(Sc. Sec. di I Grado)
Mille modi per raccontare
la mia terra
V. Bellini
IA-IIA
Orientamento - classi III Scuola
Secondaria di 1° Grado
La giusta scelta per il mio futuro
Azione - 2
Orientamento
formativo e
riorientamento
PLESSO / Cl.
Montagnar eale
IA-IIA-IIIA
Montagnar eale
V. Bellini
III
*N. 1 gruppo di max 20 allie vi pe r ogni modulo.
22
PON 2007-2013 - PIANO INT EGRATO D’ISTIT UTO
Obiettivo - F “Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale”
Progetto Scuola Prim aria, Secondaria di I Grado, Secondaria di II Grado
F-3-FSE04_POR_SICILIA_2013-1077
La Rete
Ist. d'Istruz . Sup eriore Borghes e-F aranda - Patti
AZIONE
Azione - 3
Sviluppo
di reti contro
la dispersione
scolastica e
creazione di
prototipi
innovativi
Istitut o Cap ofila
Istitu to Comprensi vo 2 " L. Pirandello" - Patti
Scuola partner
Istitu to Comprensi vo 3 " L. Radice" - Patti
Scuola partner
Istitu to Comprensi vo San Pie ro Pa tti
Scuola partner
Associazione "Per un Futuro Mi gliore" -Pa tti
Ente partner
Centro S tudi "Sergio De Ri sio" - Ba rcellona P .G.
Ente partner
Associazione "M usic Art" - Ucria
Ente partner
PERCORSO FORMATIVO / TITOLO MODULO
PLESSO / Cl.
"Fuori classe i n clas se"
Ist. Borghese -Faranda
"Imparare facendo"
Ist. Borghese -Faranda
"Impresa 2014: i giov ani ed il marketi ng"
Ist. Borghese -Faranda
"Supe rdocenti. .. si diventa"
Ist. Borghese -Faranda
"Alla s coperta della natura"
I.C. 2 L. Pirandello
"Ambiente e Natura"
I.C. 2 L. Pirandello
"Proge tta il tuo f uturo"
I.C. 2 L. Pirandello
"Cres co con l a musi ca"
I.C. 3 L. Radice
(Sc. Inf. – p l. XXV Aprile)
I.C. 3 L. Radice
"Dioram a"
"La Piramide delle religioni"
(Sc. Pri m. – p l. XXV Apri le
cl. VA- VB)
I.C. 3 L. Radice (Sc. Sec.I
Gr – pl. B ellini c l. I II)
"Adotta un'aiuola"
I.C. S. Piero Patti
"Fare, creare .. . l a natura"
I.C. S. Piero Patti
"Montalbano medievale"
I.C. S. Piero Patti
"Genitori come ris orsa... le dif ferenze come ricchezza"
I.C. S. Piero Patti
23
Di seguito il dettaglio delle iniziative progettuali / manifestazioni in collaborazione con altri Istituti
Scolastici, Enti, Associazioni:
PROTOCOLLI D’INTESA – RETI TRA SCUOLE / ENTI / ASSOCIAZIONI
INIZIATIVE
ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI
Protocollo d’Intesa finalizzato a promuovere e diffondere la cultura
scientifica partecipando alla realizzazione del progetto “La Scienza in…
gioco” nell’ambito del “Centro Sperimentale Scientifico”. Destinatari:
alunni della Scuola Secondaria di I Grado.
Protocollo d’Intesa finalizzato all’educazione alla lettura, partecipando
alla realizzazione del “Progetto lettura”. Destinatari: alunni classi terze
della Scuola Secondaria di I Grado.
Protocollo d’Intesa con il Liceo Classico –
Scientifico – Linguistico “V. Emanuele” di
Patti (Istituto capofila e promotore del
progetto).
Protocollo d’Intesa con il Liceo Classico –
Scientifico – Linguistico “V. Emanuele” di
Patti (Istituto capofila e promotore del
progetto).
Manifestazione d’Interesse per all’attuazione delle linee progettuali di
prevenzione della dispersione scolastica nell’ambito del progetto “Volare
in alto”. Destinatari: alunni della Scuola Secondaria di I Grado.
Manifestazione d’interesse a collaborare
con il Liceo Classico – Scientifico –
Linguistico “V. Emanuele” di Patti
(promotore del progetto).
Protocollo d’Intesa finalizzato alla realizzazione del progetto “La storia
del nostro paese tra passato e presente. Dall’archivio, alla scuola, al
territorio”. Destinatari: alunni classi terze della Scuola Secondaria di I
Grado.
Protocollo
d’Intesa
con
l’Istituto
d’Istruzione Superiore “Borghese-Faranda”
di Patti (Istituto capofila e promotore del
progetto).
Accordo di Rete per l’attuazione del progetto di educazione ambientale
“Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero” (con abbinato concorso “Piccoli
gesti per un mondo migliore”) che si svilupperà attraverso informazioni e
sensibilizzazione nelle azioni essenziali per la gestione di un corretto
ciclo integrato del rifiuto al fine di ridurlo, riciclarlo e riutilizzarlo.
Destinatari: alunni dell’intero Istituto.
Accordo di Rete con il Comune di Messina,
l’Ufficio XIV Ambito Territoriale Messina, la
Provincia di Messina (patrocinerà il
progetto), la Soc. Messinambiente, la Soc.
Tirrenoambiente, la Soc. Ecorecuperi.
Accordo di Rete finalizzato alla presentazione/attuazione di un progetto
riferito alla legge regionale 13 settembre 1999, n. 20 all’art. 14 (Regione
Siciliana), al fine di contribuire e consolidare una nuova coscienza
finalizzata all’educazione civica, per iniziative riguardanti attività
integrative, di documentazione, approfondimento, studio e ricerca sui
valori della legalità in Sicilia. Destinatari: alunni classi I-II-III della Scuola
Secondaria di I Grado e alunni delle classi IV-V della Scuola Primaria.
Rete di Scuole:
I.C. Gioiosa Marea (capofila) – I.C. N.3 L.
Radice Patti – I.C . N.2 L.Pirandello Patti –
I.C. Longi.
Accordo di Rete/Partenariato per la predisposizione e attuazione di un
progetto volto alla “prevenzione dell’u so di alcool, fumo e delle nuove
dipendenze patologiche” – D.D . n. 1437 del 12 luglio 2012, Regione
Siciliana, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro.
Destinatari: alunni Scuola Secondaria di I Grado.
Rete di Scuole: I.C. N.3 Patti (capofila), I.C.
N.2 Patti.
-Soggetti partner:
Associazione di Promozione Sociale Futuro
Migliore di Patti, Associazione di
Volontariato Fraternità Misericordia di San
Piero Patti
Progetto “La scuola va in comune”, sulla base del Regolamento per il
funzionamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi approvato dal
Consiglio Comunale di Patti, volto a “formare” gli studenti pattesi in
modo pratico alla cittadinanza e alla democrazia, fornendo loro
un’esperienza viva e concreta del diritto alla convivenza civile.
Destinatari: alunni della classi 4 e-5 e della Scuola Primaria e delle classi 1 e2 e-3 e delle Sec. di I Grado, residenti nel Comune di Patti
Ente promotore:
Comune di Patti
Scuole partecipanti:
I.C. N. 3 Patti
I.C. N. 2 Patti
Progetto Pilota, sperimentale, “Verso una Scuola Amica” proposto dal Enti promotori:
MIUR e dall'UNICEF Italia; il progetto si propone di favorire non solo la MIUR e UNICEF Italia
conoscenza dei diritti enunciati dalla Convenzione sui Diritti dell'infanzia
e dell'adolescenza, ma soprattutto l'assunzione di prassi educative che
permettano ai bambini e ai ragazzi di vivere e condividere i diritti che li
riguardano.
.....
24
La “Cultura della Sicurezza” è obiettivo trasve rsale della Scuola. Si attua con l’informazione e la
formazione sulla prevenzione de i rischi; iniziative correlate, tra l’altro, sono:
INIZIATIVE
Corso “Papà ti salvo io”: rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di I
Grado, centrato sulle seguenti tematiche: Primo soccorso con uso di
defibrillatore e bombola d’ossigeno; nozioni di salvataggio; manovre di
disostruzione pediatrica; nozioni per la corretta gestione delle emergenze
(mare, piscina, ecc.)
Progetto “Noi Sicuri”: prevede anche iniziative culturali ed educative che
mirano a far comprendere ai più giovani l’importanza di mantenere alla
guida comportamenti conformi alle regole del codice della strada e del
buon senso. Nell’ambito dell’iniziativa saranno distribuiti dei questionari
su cui gli alunni forniranno le loro risposte; quindi seguiranno alcuni
interventi da parte degli Psicologi del Traffico sugli aspetti salienti del
codice della strada.
Progetto “Vigili... per un giorno”: rivolto agli alunni della Scuola
Secondaria di I Grado, si prefigge di incentivare e diffondere le “regole
stradali” per far comprendere sempre più i valori della legalità e
l’importanza della sicurezza stradale.
ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI
Società Nazionale di Salvamento sez. di
Oliveri (Me).
Proposto dal Comune di Patti nell’ambito
dell’iniziativa nazionale progetto “Noi
Sicuri”.
Proposto dal Comune di Montagnareale.
Ulte riori momenti educativi-formativi, con la finalità di incrementare il senso civico degli alunni e di
sensibilizzarli ulte riormente su specifiche tematiche sociali, sono rappresentati dalla parte cipazione a
iniziative / concorsi che, in modo particolare, fanno riferimento alla “solidarie tà”:
INIZIATIVE
ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI
Raccolta fondi per Telethon, finalizzata a sostenere la ricerca scientifica Fondazione
Telethon
(promotrice
riferita alla malattie genetiche. Viene attuata nell’ambito dell’Istituto da dell’iniziativa).
diversi anni scolastici, in tutti gli ordini di scuola, coinvolgendo gli alunni
anche in attività laboratoriali per la realizzazione di piccoli manufatti da
utilizzare per la raccolta dei fondi.
Concorso “Ricordando Rossella” (docente prematuramente Istituto Comprensivo N. 2 “L. Pirandello” di
scomparsa), con l’obiettivo di promuovere tra gli studenti l’educazione Patti (promotore dell’iniziativa).
alla solidarietà, propedeutica alla cultura di donazione degli organi. Gli
alunni della Scuola Primaria presentano un elaborato in poesia sul tema
della donazione degli organi; gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado
una composizione sullo stesso tema.
Concorso artistico “Un Poster per la Pace 2013-2014” avente come Organizzazione internazionale Lions Clubs
tema “Il nostro mondo, il nostro futuro”. L’iniziativa, rivolta agli alunni International (promotrice dell’iniziativa)
della Scuola Secondaria di I Grado, incoraggia i giovani a esprimere la club di Patti.
loro visione della pace utilizzando tecniche artistiche diverse:
carboncino, pennarello, matita e pittura.
Iniziativa di “Adozione a distanza”, avviata da diversi anni nell’Istituto, Organizzazione Non Governativa di
ha già permesso di concludere il ciclo di adozione per due bambini. E’ cooperazione allo sviluppo “Intervita
un’opportunità che consente agli alunni di accompagnare il terzo Onlus” (promotrice dell’iniziativa).
bambino “adottato” nella sua crescita e di offrirgli una vita più dignitosa,
in quanto usufruisce di un'alimentazione adeguata, della frequenza di
una scuola che gli consente di acquisire un livello base di istruzione, del
necessario materiale scolastico e di controlli e cure mediche in caso di
bisogno. Il bambino adottato si chiama Yogesh, è nato nell’anno 2001
nella cittadina di Pune (in India) e parla la lingua Marathi. Ogni anno
riceviamo almeno due disegni del nostro amico lontano che sembrano
dire... grazie!
Nel contempo aderisce a iniziative pe r la ulteriore realizzazione di pe rcorsi di integrazione sul
te rritorio, sempre in collaborazione con Istituzioni/Enti, con l’associazionismo e con tutte le realtà
che possono offrire le loro competenze e servizi:
INIZIATIVE
ISTITUTI / ENTI / ASSOCIAZIONI
Protocollo d’Intesa finalizzato a potenziare, nell’ambito del proprio Protocollo d’Intesa con: il Comune di
Centro Territoriale Permanente (CTP), percorsi formativi volti agli adulti, Montalbano Elicona (Ente promotore); la
nello specifico: corsi di Lingua Italiana intensiva (per stranieri); corsi di Soc. Coop. Sociale progetti Alternativi di
informatica; corsi di alfabetizzazione; ecc.
Messina.
25
AREA DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI,
DEL SOSTEGNO E DELL’INTEGRAZIONE
“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da
soli è l’avarizia” (Don Dilani)
La scuola pubblica ha un grande compito da svolgere:
assicurare a ogni cittadino il pieno sviluppo della persona
umana. Una scuola inclusiva mette in atto tutte le strategie
utili a rendere uguali e non dissimili le persone. Significa che
bisogna operare contro ogni discriminazione, de-costruire
stereotipi e pregiudizi, imparare a valorizzare il punto di vista, gli stili cognitivi, le
abilità e le disabilità di ciascuno. La capacità della scuola di essere accogliente ed
inclusiva si attualizza oggi anche in rapporto agli alunni stranieri e/o con disagio socioculturale-familiare. L’inclusione di alunni con specifiche esigenze educative, anche
disabili, non produce un abbassamento della qualità dei processi di apprendimento.
Anzi, l’eterogeneità dei gruppi classe, in presenza di un buon progetto educativo e di
una buona didattica, stimola processi significativi di apprendimento e di socializzazione.
L’impegno deve essere anche di tipo culturale affinché la “diversità” non venga
percepita come avversità e l’incontro con l’altro non venga vissuto con paura, ma come
occasione di conoscenza e crescita comune.
La Scuola partecipa all’iniziativa “Verso Una Scuola Amica”,
per creare una scuola in cui la Convenzione sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza viene attuata e vissuta
quotidianamente dai bambini e dai ragazzi. Una scuola amica
valorizza le differenze e promuove la partecipazione autentica del
soggetto al proprio processo formativo.
La C ircolare Ministeriale n 8/2013 e la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012
”strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica”- Indicazioni operative - estendono a tutti gli
studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi
espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l’obbligo di
presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di
disabilità e di DSA, è compito dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia
opportuna e necessaria l’adozione formalizzata di una personalizzazione della didattica
ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una
presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Pertanto con la sigla BES si fa
riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che presentano
difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da
una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà
tali da far prefigurare un intervento mirato, personalizzato (anche temporaneo). Il
panorama dei bisogni è molto vasto e non si riferisce esclusivamente a cause
specifiche: si può trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di
26
apprendimento e/o di disturbi evolutivi specifici, di difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.
I C onsigli di classe o i team dei docenti nelle Scuole Primarie dell’Istituto, ottemperando
alle suddette indicazioni ministeriali, nei casi di alunni con Bisogni Educativi Speciali, si
attivano elaborando (per ogni singolo allievo) un Piano Didattico Personalizzato (PDP)
strutturato sulla base di un percorso individualizzato e personalizzato che costituisce lo
strumento privilegiato con cui le difficoltà di apprendimento connesse ai BES possono
essere affrontate. Il PDP ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie
di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti; in esso si
potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi
per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle attività individuali che
collegiali.
In particolare la scuola progetta e realizza percorsi didattici specifici per rispondere ai
Bisogni Educativi degli allievi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.)
adeguatamente certificati (con diagnosi medica). A tal fine, per ogni singolo allievo, si
attiva per: 1) Determinare inizialmente il “funzionamento” delle abilità strumentali:
lettura, scrittura, calcolo; 2) Determinare le caratteristiche del processo di
apprendimento: lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a
memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione;… 3) Determinare il livello
di consapevolezza (da parte dell’alunno) del proprio modo di apprendere: conoscere le
proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali per lo svolgimento
di compiti; applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al
proprio stile cognitivo;… 4) Individuare le eventuali modifiche o adattamenti all’interno
degli obiettivi disciplinari; 5) Mettere in atto strategie metodologiche e didattiche:
nell'individuare le strategie metodologiche e didattiche il Consiglio di C lasse e/o il team
terrà conto dei tempi di elaborazione, dei tempi di produzione, della quantità dei
compiti assegnati, della comprensione consegne, scritte e orali; dell’uso e scelta di
mediatori didattici che facilitano l'apprendimento (immagini, schemi, mappe, ecc.); 6)
Attuare misure dispensative: nell'ambito delle discipline l'alunno viene dispensato dalla
lettura ad alta voce, dal prendere appunti, dal rispetto dei tempi standard; …); 7)
Utilizzare strumenti compensativi, l'alunno usufruirà dei seguenti strumenti
compensativi nelle aree disciplinari: tabelle e formulari; calcolatrice; computer; risorse
audio: sintesi vocale, audiolibri, libri parlati; …; 8) Patto con la famiglia, si concordano:
i compiti a casa, le modalità di aiuto (chi, come, per quanto tempo, per quali
attività/discipline - gli strumenti compensativi utilizzati a casa), le dispense, la riduzione
di compiti, le interrogazioni, altro; 9) Adottare appropriati criteri e modalità di Verifica e
Valutazione: organizzazione di interrogazioni programmate; compensazione con prove
orali di compiti scritti non ritenuti adeguati; uso di mediatori didattici durante le
interrogazioni; valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma;… (In base al
D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 per gli alunni con difficoltà specifiche di
apprendimento - D.S.A. - adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono
tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello
svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle
risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. In ultimo, in base all’art. 5, comma 4,
27
della Legge 8 ottobre 2010, n. 170, “Agli studenti con DSA sono garantite, durante il
percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di
verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato...”).
Anche nel corrente anno scolastico è attivo, presso il plesso XXV Aprile di Patti, uno
“Sportello DSA/ADHD” (nell’ambito della successiva specificata rete denominata
RE.S.A.B.E.S.) gestito dalla dott.ssa M. Andaloro, rivolto ad insegnanti, alunni e
genitori. L’organizzazione scolastica dell’istituto ha in attivo 8 docenti, distribuiti nei tre
ordini di scuola, formati come referenti DSA, che rappresentano una risorsa per
effettuare tempestive operazioni di screening e precoci individuazioni di DSA.
Con riferimento ai Bisogni Educativi degli alunni disabili, nella scuola le attività di
sostegno, svolte da docenti specializzati coadiuvati da un’equipe di operatori psicopedagogici (appartenenti all’A.S.P. 5 Distretto di Patti), costituiscono parte integrante
delle attività didattico educative dell’Istituto e mirano ad agevolare l’integrazione di
alunni in difficoltà psico-fisiche e ad accompagnarne il percorso formativo nel
contesto della classe/sezione di appartenenza.
Vengono predisposti anche lavori individualizzati finalizzati all’acquisizione di abilità e di
competenze, tenendo presente l’obiettivo primario dell’integrazione.
La programmazione individualizzata, redatta considerando i pre-requisiti educativi
e didattici dell’alunno e le sue potenzialità, stabilisce obiettivi graduali coerenti con la
programmazione di classe/sezione seguendo metodologie semplificate nell’ambito
del Piano Educativo Individualizzato (PEI), nel quale vengono presi in
considerazione gli obiettivi educativi e didattici stabiliti per la classe; in base alle
potenzialità dell'alunno, si decide di mantenerne comuni alcuni e/o di differenziarne
altri. In aggiunta agli obiettivi relativi alle discipline, il PEI tiene conto anche
dell'autonomia sia personale che sociale dell'alunno, con il fine di favorire la sua reale
integrazione sia nell’ambito scolastico che extra-scolastico. Il PEI viene periodicamente
verificato e modificato in caso di necessità, per consentire un ottimale adattamento alla
situazione dell’allievo.
Particolare attenzione viene riservata gli alunni stranieri - tutti coinvolti nelle attività
progettuali, scolastiche ed extrascolastiche della scuola -, negli ultimi anni presenti
sempre in misura maggiore nel nostro territorio, accomunati a volte dalle difficoltà
incontrate a livello linguistico e a livello di integrazione socio-culturale. L’Istituto
considera l’integrazione degli alunni stranieri un’importante occasione di tipo educativo,
utile sia agli interessati che alla classe e alla scuola nel suo complesso e si attiva (oltre
all’elaborazione di un eventuale Piano Didattico Personalizzato - PDP -, che tenga conto
dei specifici bisogni formativi, come già specificato), per attuare un percorso di
accoglienza, con le équipe pedagogiche di sezione e di classe per:
favorire attività di socializzazione e di lavoro di gruppo, che valorizzino la
collaborazione, lo scambio di idee, l'aiuto reciproco
favorire momenti di discussione e di studio riferiti alla "cultura" di provenienza, in
modo che le conoscenze degli alunni stranieri diventino una risorsa culturale per la
classe
discutere con la classe i problemi connessi al processo di integrazione e concordare i
comportamenti più opportuni.
28
Per la gestione delle attività per l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
(BES) le direttive ministeriali forniscono particolari indicazioni, tra queste la specifica
che le competenze assegnate al Gruppo di Lavoro per l’Handicap di Istituto – GLHI -, si
estendono alle problematiche relative a tutti i BES per cui il GLHI vede trasformare il
proprio acronimo in GLI Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. Uno dei compiti del GLI in
seno all’Istituto, è quello di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività
(PAI) riferito a tutti gli alunni con BES procedendo ad un’analisi delle criticità e dei punti
di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno scolastico che si
conclude: è un documento interno della scuola autonoma, finalizzato all’autoconoscenza e alla pianificazione della propria offerta formativa in senso inclusivo,
sfondo e fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai diversi bisogni
educativi degli alunni. Questo Istituto, al fine di rendere più incisivi gli interventi a
favore degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, per il secondo anno consecutivo ha
aderito alla rete provinciale di scuole denominata “RE.S.A.B.E.S.” - Rete Scolastica
Alunni con Bisogni Educativi Speciali - (già “Rete Messina DSA” nell’a.s. precedente),
avente come scuola C apofila l’Istituto C omprensivo “Mazzini-Gallo” di Messina. La rete,
mirando a promuovere sul territorio della provincia di Messina l’integrazione del servizio
scolastico con gli altri servizi svolti da Enti pubblici e privati,
si pone i seguenti obiettivi:
▪ miglioramento della qualità del servizio scolastico a favore degli alunni con bisogni
educativi speciali (BES);
▪ arricchimento delle competenze dei docenti nell’area educativo-didattica a favore
degli alunni che presentano bisogni educativi speciali;
▪ promozione di studi e ricerche grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi
di Messina (Dipartimento di Scienze C ognitive e Sociali e Dipartimento di Scienze
Pediatriche), l’Associazione Italiana Dislessia, l’Associazione Anastasis, l’Associazione
In.Formazione;
“spazia” tra i seguenti settori di intervento
▪ interventi a favore degli alunni con BES, dei loro genitori e dei docenti;
▪ informazione, prevenzione, formazione, consulenza ed intervento a favore di alunni
con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA);
realizza le seguenti attività
a) consulenza (interventi quindicinali nelle singole scuole da parte delle esperte)
▪ sportelli di ascolto e consulenza a favore di docenti, genitori, alunni;
▪ supporto ai docenti della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria;
▪ osservazioni in classe;
▪ supporto alla gestione della classe;
▪ approfondimento diagnostico;
b) formazione, incontri seminariali con i docenti sui temi:
▪ l’osservazione delle difficoltà di apprendimento collegate ai BES dall’infanzia
all’adolescenza;
▪ la conduzione dello screening (dalla somministrazione delle prove allo scoring);
▪ la stesura del PDP;
▪ la gestione della classe in presenza di alunni con bisogni educativi speciali;
▪ il potenziamento delle abilità di lettura, scrittura, matematica e delle strategie di
studio.
29
AGGIORNAMENTO DOCENTI
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E RICERCA-AZIONE PER IL MIGLIORAMENTO E L’INNOVAZIONE
METODOLOGICO-DIDATTICA
“L’importanza del ruolo dell’insegnante in quanto promotore del cambiamento, della comprensione
e della tolleranza reciproca, non è mai stata così evidente come oggi. La necessità di cambiare
assegna enormi responsabilità agli insegnanti che contribuiscono a forgiare i caratteri e gli spiriti
delle nuove generazioni.
(Jacques Delors)
Accanto alla solida padronanza dei contenuti disciplinari si rendono necessarie una non
minore abilità nel gestire e modulare in maniera differenziata le forme e i modi con cui
il sapere può essere comunicato e trasmesso, nonché la capacità di cogliere le
specificità dei contesti e delle situazioni e di adattare conseguentemente il proprio
operato.
Già nel 1966 l’UNESC O sottolineava che “si deve riconoscere che il progresso
nell’educazione dipende in gran parte della preparazione e dall’abilità del gruppo di
insegnanti in genere, e dalle qualità umane, pedagogiche e tecniche dei singoli
insegnanti”.
La formazione in questa società sempre più complessa, pertanto, acquista una
rilevanza strategica e costituisce un elemento di fondamentale importanza, sia per la
riqualificazione della professionalità del personale docente che per la definizione di
specifici ruoli professionali legati alle nuove attribuzioni della scuola “autonoma”.
In quest’ottica il C ollegio dei Docenti predispone ogni anno un piano di formazione che
tiene conto sia delle progettualità attivate o da attivare, sia delle istanze teoriche,
tecniche ed organizzative connesse alla gestione complessiva dell’offerta formativa,
integrabile durante l’anno scolastico sulla base di sopravvenute esigenze formative.
Accanto alle attività collegiali programmate vi sono le varie proposte formative (corsi,
seminari,…) che gli uffici scolatici centrali (MIUR, Ufficio Scolastico Regionale e Ufficio
Scolastico Provinciale) e istituzioni/Enti del comprensorio attivano e/o promuovono nel
corso dell’anno scolastico.
Per l’anno scolastico corrente, nell’ambito
data l’adesione (attualmente) a percorsi
l’altro, alle seguenti tematiche: Bisogni
specifici dell’apprendimento; Progettazione
dell’Istituto, sono stati programmati e si è
formativi e di aggiornamento relativi, tra
Educativi Speciali (BES) inclusi i Disturbi
e valutazione.
30
Accordo di rete denominato RE.S.A.B.E.S. Rete Scolastica Alunni con Bisogni Educativi Speciali, finalizzato a
creare un coordinamento tra le scuole del Comune e della Provincia di Messina, per un supporto
psicopedagogico destinato agli alunni con Bisogni Educativi Speciali e per coordinare, unitamente agli Enti
di Formazione aderenti alla Rete, seminari di studio per affinare le competenze pedagogiche e didattiche dei
Docenti. Rete di Scuole: I.I. Scolastici della provincia di Messina. Isti. Capofila I.C. “Mazzini-Gallo” di Messina
Accordo di rete nell’ambito delle Misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012, finalizzato
alla presentazione/attuazione di un progetto di Formazione-Ricerca, in base a quanto previsto dalla
circolare MIUR n. 22 del 26 agosto 2013 e dalla nota USR Sicilia prot. n. 20432 del 18/10/2013.
Rete di Scuole: I.C. N.3 Patti (capofila) - I.C. 2 “Pirandello” Patti - I.C. Gioiosa Marea - I.C. S. Piero Patti.
Protocollo di Intesa Polo Formativo Competenze Digitali, avente per oggetto: la realizzazione di iniziative di
formazione del personale scolastico in servizio e aggiornamento per un impiego consapevole dei linguaggi
multimediali e dell’integrazione tra risorse cartacee e digitali in una logica di modularità e flessibilità;
iniziative di documentazione di ricerche, di esperienze e di informazione.
Rete di Scuole: I.I .S. “Borghese-Faranda” di Patti (capofila) - I.C. 2 “Pirandello” Patti - I.C. 3 “L. Radice” Patti I.C. S. Piero Patti - I.C. Gioiosa Marea.
Progetto “Valutazione & Miglioramento” 2013-2014, rivolto a un campione di scuole del primo ciclo,
finalizzato a promuovere e supportare le azioni di miglioramento poste in essere dalle singole scuole,
mediante percorsi di valutazione e autovalutazione (in fase di valutazione da parte degli uffici scolastici
superiori, per l’eventuale autorizzazione).
Ente promotore: INVALSI con il contributo dei fondi strutturali europei afferenti al PON 2007-2013 per
l’istruzione. Il progetto si avvale della consulenza scientifica e del supporto metodologico della Fondazione
Giovanni Agnelli.
Seminario interprovinciale “Flipped eTwinning: una nuova esperienza di formazione”, destinato alla
formazione di docenti di ogni ordine e grado, riferito alle azioni di formazione per la diffusione del
programma “eTwinning: i gemellaggi elettronici tra scuole europee”.
Promotore l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia con il contributo dell’Agenzia Nazionale LLP di Firenze
- Unità Nazionale eTwinning,
Corso di formazione in servizio su “Insegnamento dell’Italiano come L2”, rivolto a docenti di discipline
linguistiche che insegnano in scuole del primo ciclo con significativa presenza di alunni stranieri.
Promotore l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia
Piano di Formazione/Ricerca regionale rivolto ai docenti curriculari impegnati in classi con alunni
disabili, con la finalità di promuovere la creazione di “ambienti di apprendimento” accoglienti atti a
facilitare i processi d'integrazione (auto - eco) degli studenti ed in particolare di quelli disabili modificando
la gestione della didattica all'interno della classe. Promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia e attivato
presso il CTRH “Borghese-Faranda” di Patti.
“Registro on line” - L’I stituto, in base alle indicazioni ministeriali, già coinvolto nel processo di
modernizzazione in atto con l’attivazione delle “ iscrizioni on line”, con l’avvio del corrente anno scolastico
ha adottato –previa formazione del personale docente - i “registri on line” (in sostituzione del registro
cartaceo di classe e del registro cartaceo dell’insegnante) inizialmente nelle Scuole Primarie dei plessi di
Montagnareale e Patti XXV Aprile e nelle Scuole Secondarie di I Grado di Montagnareale e “Bellini” di Patti.
Con questo nuovo “strumento” adottato dall’I stituto i genitori, utilizzando una password assegnata dalla
scuola, tramite un collegamento internet possono accedere on line ai suddetti registri e verificare la
situazione scolastica dei propri figli (assenze, note, valutazioni,...) e visionare i titoli degli argomenti delle
lezioni giornaliere nonché i compiti assegnati per casa.
…..
31
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
L’arricchimento
dell’Offerta
Formativa,
prodotto
specifico
dell’autonomia scolastica, si realizza attraverso iniziative integrative
promosse dalla scuola a completamento dell’ordinaria attività
curriculare. Rientrano tra queste iniziative i viaggi di istruzione, che
per la loro importanza nel quadro generale della formazione degli
allievi, devono trovare spazio nella progettazione e realizzazione del
Piano dell’Offerta Formativa.
"Le gite rappresentano un'opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo
relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attuazione del processo di
integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto
allo studio".
Tipologia dei viaggi
Nella definizione “viaggi di istruzione” si ricomprendono le seguenti tipologie:
a) viaggi di istruzione propriamente detti, ovvero viaggi di integrazione culturale in
Italia e all’estero, con periodi di soggiorno superiori ad un giorno;
b) visite guidate, ovvero viaggi presso località di interesse storico-artisticoambientale con lezioni in campo presso musei, gallerie, fiere, parchi con rientro
in sede nello stesso giorno.
c) uscite didattiche sul territorio, di durata pari o inferiore all’orario delle lezioni.
32
LA VALUTAZIONE
L’autonomia si coniuga con la responsabilità. La scuola, chiamata a
rendere conto, verifica percorsi e processi, valuta le scelte e le modifica.
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura
della documentazione… la valutazione precede, segue e accompagna i
percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle
avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa e di accompagnamento dei processi di apprendimento e
di stimolo al miglioramento continuo”.
Alle istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione che ha la
funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa
e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia… (IN 2012).
“La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione
docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia
didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva,(DPR N. 249/98).
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il
rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua
finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di
ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento
dei livelli di conoscenza e al successo formativo” (DPR 122/99).
Per garantire trasparenza e oggettività, sono stati predisposti, il patto
corresponsabilità, il regolamento di disciplina, i criteri di valutazione.
COSA
Conoscenze
abilità
competenze
DA C HI
Consigli di
classe e
singoli
docenti
Comportamento:
condotta,
diligenza
partecipazione,
impegno,
frequenza
Consigli di
classe
COME
Verifiche orali
e scritte
Test
strutturati e
semi
strutturati
Lavori di
gruppo
Simulazioni e
giochi di ruolo
Osservazioni
sistematiche
di
QUANDO
Fine 1° bimestre
(novembre)
Fine 1°
quadrimestre
(gennaio)
Fine 3° bimestre
(Marzo)
Fine 2°
quadrimestre
DOC UMENTI
Registri
personali
Griglie per la
rilevazione
degli
apprendimenti
Schede di
valutazione
Intero anno
scolastico
Registri
personali
Griglie per
l’osservazione
sistematica
Schede di
valutazione
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DATI SULLA SCUOLA
Ordine e grado di scuola: Istituto C omprensivo
Denominazione: Istituto C omprensivo n. 3 “L. Radice” di Patti
Indirizzo: Piazza XXV Aprile , n 1 – 98066 Patti
Tel. 0941 21408 – 0941 243051
Fax 0941 243051
Codice fiscale 86000830835
Codice istituto: MEIC849001
Email: [email protected]
Sito web: www.icradice.it
Anno scolastico
2013/2014
Numero allievi
798
Numero classi
43
Numero docenti
100
Numero unità ATA
6
Numero collaboratori scolastici
14
INFO ISTITUTO
UFFICIO DIRIGENZA
TEL. 0941240110
SEDE: Piazza XXV Aprile n 1
ORA RIO DI RICEVIMENTO: dal lunedì al vene rdì (su appuntamento)
UFFICIO DI SEGRETERIA
TEL. 094121408 - 0941243051
ORA RIO DI RICEVIMENTO: tutti i giorni ore 8.00 -14.00 martedì e giove dì: ore 14.00-17.00
CTP – EDA : sede via Mazzini Patti
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