Progetti
Chiara Testoni*
L’Università è luogo di ricerca, ricchezza intellettuale, sperimentazione e
dunque il suo involucro, come tutte le
architetture di valenza civica e istituzionale, deve presentare un forte valore
semantico e comunicativo, come insegnava Étienne-Louis Boullée.
Un landmark territoriale: così si propone quindi questo edificio progettato
dallo studio 5+1AA, che si insedia nello
skyline milanese di Famagosta con una
chiara identità e con l’intento di rimarcare un segno espressivo unico e nitidamente riconoscibile.
In un quartiere connotato da una edilizia del dopoguerra grigia e impersonale,
continua interconnessione tra luoghi
«pubblici» e «privati».
La composizione è semplice e funzionale: l’intervento consiste di tre edifici
che ospitano funzioni distinte ma tra
loro complementari.
La torre, avvolta da una rampa continua, ospita la biblioteca digitale, nucleo
simbolico e funzionale alla ricerca di
IULM. L’edificio, un archetipo architettonico di profonda suggestione intellettuale soprattutto se connesso al tema
della biblioteca (basti pensare al «Nome
della Rosa»), è interamente rivestito in
laterizio, un materiale che per sua natura
evoca i valori della continuità e della
5+1aa alfonso femia gianluca peluffo
IULM Knowledge Transfer Centre
a Milano
Inquadramento urbano.
il nuovo edificio completa il perimetro
del campus universitario IULM (Università di Lingue e Scienze della Comunicazione), realizzato negli anni ‘90,
e porta a compimento la trasformazione
dell’Università nel più importante centro italiano dedicato alla comunicazione
e all’industria culturale.
Il complesso si caratterizza come
Knowledge Transfer Centre, un luogo
di dialogo e interscambio – essenziale
in ogni Ateneo ma ancora di più nella
principale Università italiana di comunicazione – attraverso il quale quest’ultima apre il suo patrimonio culturale alla
città e dove la città stessa penetra, con le
sue dinamiche di interazione sociale ed
economica. In ragione di questo reciproco «scambio», nessun confine separa
le corti del nuovo complesso dal tessuto
urbano; zone verdi, passaggi, camminamenti, cortili, si fondono agli spazi degli
uffici e degli archivi, in un rapporto di
The complex stands as a territorial landmark with a clear identity,
a place of dialogue and interchange, open to the city and to the enterpreneurial
world, where the aspects related to the preservation of culture are combined
with those of fruition and extemporary communication of knowledge
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durevolezza, in questo caso interrelati
alla preservazione del sapere.
L’edificio sud, basso e lineare, ospita
spazi flessibili che possono essere fruibili
sia per l’Università – come uffici, laboratori, sale, aule – sia per lo spin–off di
aziende nel settore della comunicazione
giornalistica, televisiva, d’impresa, della
moda che individuano nella collocazione in ambito universitario un’occasione importante di specializzazione e di
crescita, innescando così un processo di
continua e proficua contaminazione tra
il mondo aziendale e quello della formazione. Nell’edificio sud è collocato
anche un auditorium per 600 posti: l’edificio, rivestito in ammiccante verde,
rappresenta un snodo essenziale del
complesso; l’interazione tra Università
e territorio trova qui la sua espressione
più efficace, in un luogo di prestigio
architettonico concepito per ospitare
congressi, eventi culturali e artistici di
profilo internazionale, ben aldilà della
circoscritta scala accademica.
L’edificio nord, in diretto contatto con la
sede principale di IULM, anch’esso basso
Vista di scorcio del fronte nord (foto 5+1AA).
Pianta e sezione longitudinale.
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Vista del fronte laterale (foto di Luc Boegly).
Prospetto sud.
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Scheda tecnica
Soggetto:
IULM Knowledge Transfer Centre
Località:
Milano
Committente: IULM
Progetto
architettonico: 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo
(Alfonso Femia, Gianluca Peluffo
con prof. Alessandro Schiesaro;
alta sorveglianza: prof. arch. Cesare
Stevan, prof. arch. Angelo Bugatti;
responsabile di progetto: Luca Pozzi;
design team: Gabriele Pulselli,
Raffaella F. Pirrello, Daniele Marchetti,
Domenica Laface, Alessandro Bellus,
Lorenza Barabino, Luca Pozzi)
Ingegneria
strutturale:
IQuadro ingegneria
Ingegneria
impiantistica: Deerns Italia spa
Prevenzione
incendi:
Studio Tecnico Zaccarelli
Cronologia:
2003-2014
Superficie:
totale 23.261 m2; lorda: 9.950 m2
Costo:
17.748.032,00 €
Rendering:
5+1AA
Fotografie:
Ernesta Caviola, Luc Boegly
e lineare (due piani), ospita oltre a mensa
e cucine per tutto il campus anche la biblioteca e gli archivi tradizionali raccolti
ora in un’unica sede: l’edificio, in connessione con gli spazi di ingresso, è aperto
al pubblico divenendo così elemento di
collegamento diretto con la città.
Il complesso si caratterizza per una
chiara enfasi degli aspetti volumetrici e
cromatici: la forte orizzontalità dell’auditorium convive con la spinta verticalità della torre della biblioteca; il verde
acceso dell’edificio sud si affianca ai toni
caldi del laterizio. Tale dualismo compositivo, che trova nell’insieme un’equilibrata armonia, sembra sottintendere
che i due aspetti, quello di fruizione e
comunicazione del sapere hic et nunc e
quello di custodia e conservazione della
conoscenza, devono essere intrinsecamente correlati affinché la cultura divenga veramente un veicolo di crescita
e sviluppo, al di là di modelli obsoleti di
formazione ex cathedra, più esclusivi e
auto-referenziali. ¶
* Chiara Testoni
PhD, architetto
Prospetto ovest.
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Sezione costruttiva.
Particolare della facciata (foto di Luc Boegly).
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IULM Knowledge Transfer Centre a Milano