Biblioteca pubblica Centro culturale di Rubano
Un libro...
tira l'altro
Un libro... tira l'altro
(maggio è anche il mese delle ciliege)
e allora ecco per voi una scelta di volumi che hanno a che fare con l'atto e l'esperienza
della lettura.
Aforismi, libri che propongono autori, percorsi di lettura, letture che curano o che
accompagnano diversi momenti dell'esistenza.
Storie di lettori (taciturni, solitari, accompagnati da mentori o adulti affettuosi),
autobiografie lievi su come si è diventati lettori forti, saggi riflessivi sull'atto della
lettura, storie ambientate in biblioteca, in libreria, romanzi che hanno come
protagonista un lettore.
Uno specchio in cui ritrovarsi in buona compagnia d'altri lettori appassionati...
Se ne conoscete altri da consigliarci, li aggiungeremo a questa bibliografia per
appassionati.
Perché... un libro tira l'altro, ed è il Maggio dei libri!
90 classici da leggere per chi ha fretta / di Henrik Lange.
Cairo 2009; 186 p. fumetti 20 cm
Collocazione: G 741.5 LAN
Credi che Tolkien sia un pilota di Formula 1 degli anni Settanta e "I viaggi di Gulliver"
uno speciale Tv del National Geographic? Il "Grande Gatsby" per te è un locale per
single? E quella copia di "II maestro e Margherita" che ti guarda dal comodino e non
hai mai avuto il tempo, o il coraggio, di iniziare? Questo è un piccolo libro sui grandi
libri della letteratura universale, un piccolo libro (a fumetti) che fa per te. Perché i
classici sono... I classici. Sono i libri che dovresti-vorresti avere già letto. E allora in
solo quattro vignette troverai il distillato, il sapore di 90 capolavori.
Come un romanzo / Daniel Pennac ; traduzione di Yasmina Melaouah.
Feltrinelli 1993; 141 p. 20 cm
Collocazione: G 028.5 PEN
È proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno
interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare
alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove,
normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come
diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libertà dunque nell'approccio
individuale alla lettura perché le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre
ragioni di vivere.
Curarsi con i libri : rimedi letterari per ogni malanno / Ella Berthoud, Susan Elderkin
; a cura di Fabio Stassi ; traduzione di Roberto Serrai.
Sellerio 2013; 637 p. 21 cm
Collocazione: G 809.3 BER
Si può curare il cuore spezzato con Emily Brontë e il mal d'amore con Fenoglio,
l'arroganza con Jane Austen e il mal di testa con Hemingway, l'impotenza con "Il
bell'Antonio" di Vitaliano Brancati, i reumatismi con il "Marcovaldo" di Italo Calvino, o
invece ci si può concedere un massaggio con Murakami e scoprire il romanzo perfetto
per alleviare la solitudine o un forte tonico letterario per rinvigorire lo spirito. Questo
suggeriscono le ricette di un libro di medicina molto speciale, un vero e proprio
breviario di terapie romanzesche, antibiotici narrativi, medicamenti di carta e
inchiostro, ideato e scritto da due argute e coltissime autrici inglesi e adattato per
l'Italia da Fabio Stassi, autore de "L'ultimo ballo di Charlot". Se letto nel momento
giusto un romanzo può davvero cambiarci la vita, e questo prontuario è una
celebrazione del potere curativo della letteratura di ogni tempo e paese, dai classici ai
contemporanei, dai romanzi famosissimi ai libri più rari e di culto, di ogni genere e
ambizione. Queste ricette per l'anima e il corpo, scritte con passione propongono un
libro e un autore a rimedio di ogni nostro malanno, che si tratti di raffreddore o
influenza, di un dito del piede annerito da un calcio maldestro o di un severo caso di
malinconia. Le prescrizioni raccontano le vicende e i personaggi di innumerevoli
opere, svelano aneddoti, tratteggiano biografie di scrittori illustri e misconosciuti in
un invito ad amare la letteratura.
Da una stanza all'altra / Grazia Livi.
La tartaruga 2012; 190 p. 20 cm
Collocazione: G 809 LIV
Virginia Woolf, Jane Austen, Emily Dickinson, Caterina Percoto, Katherine Mansfield,
Anaïs Nin. Sei scrittrici che hanno sentito la necessità di uscire dalla nicchia della
propria vita, per affermare la propria individualità, prima che il seme della creazione
artistica venisse soffocato. Sei modi diversi di comporre la lacerazione tra vita
quotidiana e vocazione alla scrittura, di essere in solitudine, di rivendicare con audacia
la propria "stanza interiore".
Fahrenheit 451 / Ray Bradbury ; traduzione di Giorgio Monicelli.
A. Mondadori 1989; XI, 195 p. 20 cm
G 813.5 BRA
Non è pura e semplice fantascienza, quella di Ray Bradbury. Il suo è un futuro
spaventosamente vicino. Nel presente-futuro di "Fahrenheit 451" non si leggono più
libri, anzi si bruciano, perché tutti devono essere uguali, e nei libri, invece, si impara
la differenza. È un presente dedito al piacere, ai titillamenti in abbondanza, allo svago
per lo svago, a forme di distrazione che sanno di dipendenza. Dove si vuole soltanto
essere allegri, spensierati, sereni. Non pensare. Com'è possibile allora, in una simile
società felice, dimenticare di essere felici?
Fra l'ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire : letture e passioni che
abitiamo / Luca Ferrieri
Olschki 2013; XIII, 334 p. 23 cm
Collocazione: G 028 FER
Questo libro intraprende un viaggio, teorico ed esperienziale, attraverso le passioni
della lettura. Iniziando da quelle notturne come la malinconia, la nostalgia, l'accidia, e
facendone sempre intravedere il rovescio, il desiderio di felicità e di amore che le
muove. La lettura viene letta a partire dalla stiva, dove il cielo è un pavimento
fessurato. Nulla è sicuro, ma tu leggi, sussurra l'occhio al ciclone, prima del silenzio.
I cento libri che rendono più ricca la nostra vita / Piero Dorfles.
Garzanti 2014; 298 p. 21 cm
Collocazione: G 809 DOR
Leggere ha ancora un senso? Cosa può insegnarci e come può cambiarci la vita? In
questo libro Piero Dorfles ci accompagna in un viaggio nel magico mondo della
letteratura attraverso i cento capolavori che meglio rappresentano il nostro
immaginario letterario condiviso e ineludibile, e traccia un itinerario che appassionerà
quanti si rivolgono ai libri per studiare, insegnare e cercare di capire meglio il mondo.
Raccontandoci di utopie, di desideri, di mondi fantastici e di avventure emozionanti,
ci fa rivivere la lettura come un'avventura dello spirito, un'esperienza della vita e un
passaggio di maturazione. Con la consapevolezza costante che più libri si hanno in
comune, più grande è il sistema di riferimenti, di esperienza e di sapere condiviso che
ci permette di vivere in armonia con gli altri. Da "1984" di Orwell a "Se questo è un
uomo" di Levi, dal "Conte di Montecristo di Dumas" a "Delitto e castigo" di
Dostoevskij, la lettura diventa così un'esperienza in grado di arricchire le nostre vite
attraverso ponti di emozioni e saperi condivisi, capace di avvicinarci al prossimo e di
renderci sensibili al mondo e al destino dell'uomo.
I contemporanei del futuro : viaggio nei classici / Giuseppe Pontiggia.
A. Mondadori 1998; 266 p. 23 cm
Collocazione: G 809 PON
I classici sono i nostri contemporanei del futuro. Seguendo il noto aforisma per cui
classico è il libro che non smette di dire ciò che ha da dire, Pontiggia legge 99 classici,
scelti tra opere notissime, meno note e libri dimenticati e riscoperti. Tra presenze
prevedibili, descritte però con taglio sempre anticonformista, e scoperte sorprendenti,
la cui importanza viene tuttavia sempre dimostrata con chiarezza, Pontiggia
ricostruisce un affresco ricco, leggibile e brillante della storia delle letterature e delle
civiltà.
Il drago come realtà : i significati storici e metaforici della letteratura fantastica /
Silvana De Mari.
Salani 2007; 148 p. 21 cm
Collocazione: G 398.2 DEM
"Le fiabe non conterrebbero nulla di reale se la psiche delle creature umane fosse
incorporea. Questa psiche è contenuta in un corpo, ed è diverso se questo corpo è in
un mondo di fame e disperazione, in una terra dove le madri sono trascinate verso i
roghi e dove passano i lanzichenecchi, oppure se è in un posto in cui l'unico dubbio è
'insieme al tè, ci facciamo i frollini o i biscotti al cioccolato?'. Nel primo caso la fiaba è
Hansel e Gretel, nel secondo Winnie Puh. In realtà la fiaba, narrazione fantastica senza
alcuna pretesa di verosimiglianza, nata dal basso, spontanea e anonima, proprio per il
suo contenuto fantastico è in assoluto la narrazione che è più vicina alla realtà storica:
è l'unica narrazione dove la realtà storica, di qualsiasi tipo, sia stata rappresentata".
Il libro era lì : la lettura nell'era digitale / Andrew Piper
F. Angeli 2013; 170 p. ill. 23 cm
Collocazione: G 028 PIP
"La lettura non è una cosa che riguarda solo il nostro cervello", scrive Andrew Piper.
"La lettura è parte integrante della nostra esperienza vissuta, del nostro senso
dell'essere nel mondo". Per secoli essa ha dato forma alla nostra idea di civilizzazione
e di cultura. Ora ci sentiamo dire di continuo che la stampa ha i giorni contati e che il
futuro della lettura è in crisi. Per quanto ancora esisteranno i libri? Andrew Piper va al
di là delle paure e dei facili entusiasmi. Il libro era lì rivolge uno sguardo riflessivo a
ciò che i libri sono stati, sono e saranno. Piper non è né un luddista né un tecnofuturista e nel corso della sua trattazione resta sempre focalizzato sui modi in cui la
lettura sta cambiando, modificata dalle nuove tecnologie. Dai manoscritti medievali ai
media riproducibili e alle fiction urbane interattive di oggi, dal lavoro dello studioso al
rituale della lettura serale, Piper esplora i molti modi in cui i supporti materiali hanno
dato forma al modo in cui leggiamo e intanto osserva i suoi bambini mentre
affrontano le fatiche e i trionfi dell'imparare a leggere. Così facendo, Piper svela le
segrete relazioni che stringiamo con i nostri materiali di lettura - come li teniamo in
mano, li guardiamo, li condividiamo, come ci giochiamo e perfino dove li leggiamo - e
mostra come la lettura sia intrecciata con le esperienze che viviamo.
Il male assoluto : nel cuore del romanzo dell'Ottocento / Pietro Citati.
Adelphi 2013; 457 p. 20 cm
Collocazione: G 809.3 CIT
«Nessuno come Dostoevskij è andato mai così lontano, nel via ggio verso il Male
Assoluto: nessuno vi ha mai abitato con tale costanza; e ci ha guardato così, con gli
occhi stessi del crimine» scrive Pietro Citati mentre ci accompagna – guida lucida e
insieme partecipe, quasi febbrile – attraverso Delitto e castigo. Ma ad attirarlo, ancor
più di Svidrigajlov o Raskol'nikov, è Stavrogin, in cui «soffia il vento di un vuoto gelido
e vertiginoso, illimitato e senza confini»: certo perché scrivendo i Demòni Dostoevskij
si è rispecchiato in lui, e «scorgendo questo riflesso, ha avuto paura delle profondità
inattingibili del proprio cuore». Sono dunque Dostoevskij e Stavrogin il nucleo
tenebroso di questo libro, dove Citati rilegge i grandi romanzi dell'Ottocento (quelli di
Balzac, Dumas, Poe, Hawthorne, Manzoni, Dickens, Flaubert, Tolstoj, Stevenson,
James) per cogliervi in atto la passione del Male, l'incontro con il Male. Li rilegge
come soltanto lui sa fare: non da critico accademico o militante ma da «lettorescrittore» (come ha notato Nadia Fusini), capace di illuminarli prolungandone il
fascino nella sua scrittura. E comunicando a noi il desiderio irresistibile di rileggerli a
nostra volta.
Il segreto della libreria sempre aperta : romanzo / Robin Sloan.
Corbaccio 2013; 306 p. 23 cm
Collocazione: G 813.6 SLO
La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di
San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una
scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l'hanno fatto atterrare sulla
soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno... di
notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più
bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all'inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in
continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e
prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente
che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa... Clay si butta a
capofitto nell'analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa
ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una
bellissima ragazza, geniaccio di Google... E quando alla fine si decide a confidarsi con
il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i
confini angusti del negozio in cui lavora... Fra codici misteriosi, società segrete,
pergamene antiche e motori di ricerca, Robin Sloan ha cesellato un romanzo d'amore
e d'avventura sui libri che lancia una sfida alla nostra curiosità, al nostro desiderio di
un'esperienza nuova ed elettrizzante. Un viaggio in quell'universo magico che è una
libreria.
Il vecchio che leggeva romanzi d'amore / Luis Sepúlveda.
Guanda 1999; 132 p. 20 cm
Collocazione: G 863.6 SEP
Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana.
Antonio vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i
suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di
un'esperienza - finita male - di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e
rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua
mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene
dall'aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza
particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei
famelici gringos saprà mai capire.
Il vizio di leggere / Vittorio Sermonti.
Rizzoli 2009; 632 p. 19 cm
Collocazione: G 808.8 SER
"Si narra di un dodicenne che in tempo di guerra, per leggersi in pace Guerra e pace
tutto di fila, si sarebbe applicato col massimo zelo, nei sospetti tepori del suo letto, a
strofinare la punta del termometro, e avrebbe saltato sedici giorni di ginnasio."
Quell'adolescente, che divorava con ingordigia animalesca i romanzi di Salgari
("pusher della mia bibliodipendenza") e decantava a voce alta i drammi shakespeariani
chiuso nella sua stanza, non ha mai smesso di coltivare la perversa inclinazione a
perdersi tra le pagine dei libri. E offre oggi ad altri viziosi un campionario ("una
tombola col trucco") delle parole degli autori più amati. Ci sono Faulkner e Saffo,
Auden, Kavafis e Hòlderlin, Brodskij, Cechov e McEwan. E poi Virgilio, Dante, Catullo,
Gadda, Scialoja, Fellini, Mozart, Pessoa e Patrizia Cavalli. Ma anche graffitari ("puoi
non buttare l'occhio sui muri che rasenti tornando a casa?"), anonimi estensori di
etichette di liquori e di norme di sicurezza dei grandi alberghi, di cui Sermonti
confessa di subire da sempre il fascino stilistico. E l'Almanacco Illustrato del Calcio
1983, un lascito del figlio bambino che scivola fuori da un armadio con la sua bella
copertina "lucida e turchese". Il risultato è una carrellata di istantanee sul filo di una
passione inestinguibile, una passeggiata a zonzo tra i libri in compagnia di un uomo
che ha fatto del vizio di leggere una virtù e un'arte.
Inferni, mari, isole : storie di viaggi nella letteratura / Roberto Mussapi.
B. Mondadori 2002; 124 p. 17 cm
Collocazione: G 809 MUS
Il viaggio agli inferi, la grande discesa di Eracle, di Orfeo, di Odisseo e di Enea,
prosegue nel tempo cristiano con la discesa e la risalita di Dante. Secondo il percorso
di questo saggio, quel viaggio continua con la grande letteratura di mare. Il viaggio
verso il profondo, da cui ha origine la narrazione, si sviluppa nella letteratura
anglosassone che è letteratura metafisica per eccellenza, in quanto incentrata
sull'esperienza del viaggio dell'uomo sulle acque dell'esistenza. Il tema si intreccia con
quello delle isole. Tra il mondo infero, l'abisso e il sogno dell'isola, l'elemento
primario è il mare.
L'ABC del leggere / Ezra Pound
Garzanti 1974; 209 p.
Collocazione: G 028 POU
Apparso nel 1934, questo libro riassume nel modo più completo i principi letterari
maturati da Pound in quasi trent'anni di attività letteraria. Si presenta come un testo
abbastanza impersonale da poter essere usato come manuale; in questo senso vanno
interpretati il proposito di rifuggire dalla polemica diretta e la dovizia di documenti
poetici scelti e commentati. Tuttavia in questa introduzione alla letteratura, dai fini
apparentemente scolastici, l'autore non ha potuto, o non ha voluto, astenersi da
quella battaglia per una letteratura decente che, con le sue intimazioni e i suoi gesti,
offre i connotati ormai quasi leggendari della sua figura di protagonista letterario. La
critica letteraria di Pound, un unicum nella cultura contemporanea, si mostra qui
incredibilmente vivace, intelligente e sopraffina.
L'alba dei libri : quando Venezia ha fatto leggere il mondo / Alessandro Marzo Magno.
Garzanti 2012; 209 p. 22 cm
Collocazione: G 070.509 453 MAR
Dov'è stato pubblicato il primo Corano in arabo? Il primo Talmud? Il primo libro in
armeno, in greco o in cirillico bosniaco? Dove sono stati venduti il primo tascabile e i
primi bestseller? La risposta è sempre e soltanto una: a Venezia. Nella grande
metropoli europea - perché all'epoca solo Parigi, Venezia e Napoli superavano i
150.000 abitanti - hanno visto la luce anche il primo libro di musica stampato con
caratteri mobili, il primo trattato di architettura illustrato, il primo libro di giochi con
ipertesto a icone, il primo libro pornografico, i primi trattati di cucina, medicina, arte
militare, cosmetica e i trattati geografici che hanno permesso al mondo di conoscere le
scoperte di spagnoli e portoghesi al di là dell'Atlantico. Venezia era una multinazionale
del libro, con le più grandi tipografie del mondo, in grado di stampare in qualsiasi
lingua la metà dei libri pubblicati nell'intera Europa. Committenti stranieri ordinavano
volumi in inglese, tedesco, cèco, serbo. Appena pubblicati, venivano diffusi in tutto il
mondo. Aldo Manuzio è il genio che inventa la figura dell'editore moderno. Prima di
lui gli stampatori erano solo artigiani attenti al guadagno immediato, che riempivano i
testi di errori. Manuzio si lancia in progetti a lungo termine e li cura con grande
attenzione: pubblica tutti i maggiori classici in greco e in latino, ma usa l'italiano per
stampare i libri a maggiore diffusione. Inventa un nuovo carattere a stampa, il corsivo.
Importa dal greco al volgare la punteggiatura.
L'amore si impara leggendo / Beatrice Dorigo, Massimo Minuti.
Sperling & Kupfer 2014; 245 p. 23 cm
Collocazione: G 158.2 DOR
"Un libro vero non è quello che si legge, ma quello che ci legge", diceva W. H. Auden.
E aveva maledettamente ragione. Perché ogni pagina si adatta alla nostra storia, riflette
i nostri sentimenti, ci restituisce quello che siamo e che abbiamo vissuto, ci ricorda
come un monito le conseguenze dei nostri limiti. Ma se i libri svelano i problemi, per
fortuna racchiudono anche le soluzioni. Forti di questa convinzione, testata in anni di
esperienza come librai e libroterapeuti, Beatrice Dorigo e Massimo Minuti ci guidano
in questa divertente (ma serissima) educazione sentimentale e letteraria. Sfogliando
classici e chick lit, letteratura per ragazzi e per signore, bestseller intramontabili e
piccole perle da scoprire, ci aiutano a focalizzare gli errori più comuni di ogni
rapporto amoroso (di carta e non) e ci suggeriscono come trovare la nostra personale
risposta. Spesso i comportamenti sbagliati nascono da una mancanza di autostima
(sfogliate Jane Austen...), da paure del nostro passato (e chi meglio di Stephen King
può aiutarci a combatterle?), dall'ansia di essere abbandonate (ma dopotutto domani
è un altro giorno), da vivere una vita che non ci assomiglia (chiamate zia Mame).
Attraverso stimoli alla lettura e una riflessione guidata, questo libro ci porta a scoprire,
pagina dopo pagina, giorno dopo giorno, la storia più bella: quella che ancora deve
essere scritta. La nostra.
L'arte di leggere : aforismi sulla lettura / a cura di Paolo Mauri ; prefazione di
Giuliano Soria.
Einaudi 2007; IX, 119 p. 20 cm
Collocazione: G 028 ART
L'inchiostro delle voci / Nico Orengo.
La stampa 1992; XI, 219 p. ill. 21 cm
Collocazione: G 809 ORE
Da Sciascia e Soldati ad Arpino e Calvino, da Rigoni Stern e Fruttero & Lucentini a
Celati e Tondelli, da Bertolucci e Moravia a Del Buono e Meneghello. Sono stati decine
e decine gli scrittori intervistati da Nico Orengo. Fra gli stranieri Soriano e Puig,
Dürrenmatt e Burgess : colloqui raccolti nel volume de La Stampa «L’inchiostro delle
voci».
L'inganno delle pagine segrete / John Harding.
Garzanti 2014; 263 p. 23 cm
Collocazione: G 823.9 HAR
L'istituto con le sue antiche torri svetta solitario sull'isola sferzata dal vento. Quella è
l'unica casa che Jane conosce. Perché Jane, bellissima e silenziosa, non ricorda chi è.
Non ricorda la sua età né da dove proviene. Non sa più leggere né scrivere. Ma quello
che non ha dimenticato è che i libri hanno tutte le risposte. Nel buio e tetro edificio la
sua stanza preferita è la biblioteca. Sente come uno strano richiamo che la attira verso
quel luogo. Quel luogo in cui non può entrare. È proibito. Fino al giorno in cui arriva
qualcuno in grado di aiutarla: il dottor Shepherd. L'uomo non crede nei metodi di
cura crudeli e violenti usati dagli altri medici. Crede che i libri abbiano il potere di
arrivare nel profondo delle persone. Il potere di far ritrovare sé stessi. Giorno dopo
giorno i versi di Shakespeare e i romanzi di Charles Dickens fanno riaffiorare piccoli
frammenti nella memoria di Jane. Circondata dalle pagine che ha sempre amato, è
forte la tentazione di riportare in superficie il passato. Quel passato che deve essere
messo a tacere. Deve stare attenta perché mentire non è più così semplice. Per
nessuno. Nemmeno per il dottor Shepherd. La sua attenzione per Jane nasconde
qualcosa di più oscuro. Eppure proprio lui è la sua unica salvezza. E quando fra i
corridoi dell'istituto cominciano a riecheggiare rumori sinistri e avvengono morti
misteriose, non c'è più tempo. I loro destini sono legati. L'uno ha bisogno dell'altra...
L'ultima eredità : la libraia di Orvieto : romanzo / Valentina Pattavina.
Fanucci 2011; 214 p. 22 cm
Collocazione: G 853.9 PAT
1944. In un'Italia spaccata in due, in mano per metà alle forze alleate e per l'altra metà
all'oppressione nazifascista, ci si arrabatta per portare a casa la pelle. E Orvieto, che le
parti in conflitto si impegnano a non attaccare per preservare la ricchezza del suo
patrimonio artistico, si trova malgrado ciò a fronteggiare la furia distruttrice dei
bombardamenti che ne dilaniano il territorio, arrivando a sfiorare l'altissima rupe di
tufo. Ma per quale ragione, in una di quelle terribili notti di guerra, qualcuno decide
di sfidare il coprifuoco aggirandosi tremante fra lapidi e croci? Cosa sotterra di così
prezioso da rischiare la vita mentre dal cielo imperversa una pioggia fatale di spezzoni
incendiari? E come mai, a distanza di più di sessantanni, quel vecchio episodio
sconosciuto torna a incidere sulla piccola comunità orvietana di cui la libraia Matilde
Ferraris è ormai stabilmente parte? Un romanzo che si fa leggere d'un fiato, una black
comedy nelle cui pagine dense di suggestioni letterarie e ironia si muovono tutti quei
personaggi che abbiamo ormai imparato ad amare, e che agiscono come in un teatro
in cui si insceni la parabola stessa dell'esistenza, sempre alle prese con il suo lato più
fosco e segreto.
La bambina che salvava i libri / Markus Zusak.
Frassinelli 2007; 563 p. ill. 21 cm
Collocazione: G 823.9 ZUS
Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e
rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li
salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena
seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li
aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei
tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe,
persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la
propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse
incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando
vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un'intera stanza ricolma di
volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore,
portandosi dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per
gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di ebrei in marcia verso
Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la
catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e
invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti.
La biblioteca delle donne / Erin Blakemore.
Orme 2011; 190 p. 21 cm
Collocazione: G 809.3 BLA
Li abbiamo amati e conservati nella nostra biblioteca per molto tempo. Grazie a loro
abbiamo scoperto e sognato mondi possibili, eroine e modelli che hanno formato la
nostra personalità e il nostro modo di relazionarci con gli altri. Durante l'infanzia e
l'adolescenza li abbiamo custoditi avidamente fino al nostro ingresso nel mondo degli
adulti: sono i libri che ci hanno segnato la vita. E arrivato il momento di riprenderli in
mano e scoprire che c'è molto ancora da rileggere. Erin Blake-more invita le lettrici a
intraprendere un fantastico viaggio nella letteratura per riscoprire i ritratti delle grandi
eroine che ci hanno fatto sognare, emozionare, ridere o piangere: Lizzy Bennet di
Orgoglio e pregiudizio, Jo March di Piccole donne, Rossella O'Hara di Via col vento, la
Claudine di Colette, Jane Eyre e molte altre ancora. Personaggi che hanno affrontato
difficoltà, pericoli, solitudini, matrimoni sbagliati; donne sempre attuali, i cui desideri
continuano indiscutibilmente a essere i nostri. La Blakemore analizza queste figure
letterarie mettendone in luce l'essenza, le doti, il successo, e soprattutto descrive la
profonda unione che le lega alle loro autrici, scrittrici ben consapevoli delle difficoltà
che, come donne, hanno affrontato per affermarsi in una società fortemente
maschilista (come testimonia il fatto che molte di loro sono state costrette a
pubblicare i loro capolavori sotto pseudonimo o con nomi maschili).
La biblioteca delle emozioni : leggere romanzi per capire la nostra vita emotiva /
Carola Barbero.
Ponte alle Grazie 2012; 154 p. 21 cm
Collocazione: G 152.4 BAR
I romanzi sono laboratori emotivi in cui si possono sperimentare una molteplicità di
emozioni a costo zero, mantenendo quella distanza di sicurezza che ci permette di
non farci male, di non soffrire o di non gioire mai in prima persona. Comodamente
seduti sulle nostre poltrone assistiamo a spettacoli intensi e indimenticabili, certi di
essere al sicuro e di non dover pagare di tasca nostra il prezzo di quel dolore, di
quella paura, di quella tristezza. Se fossimo noi a vivere quelle emozioni in prima
persona ci troveremmo inevitabilmente travolti e non avremmo quindi la possibilità di
capirle, assaporarle, osservarle. Studiare le nostre emozioni attraverso quelle dei
personaggi dei romanzi: questo è forse il più grande privilegio di noi lettori. In questo
libro sono allestiti undici laboratori scelti tra i capolavori della letteratura
contemporanea, per provare quel lusso straordinario che solo l'arte eterna della
lettura ci sa offrire.
La lettrice di mezzanotte / Alice Ozma ; prefazione di Jim Brozina.
Sperling & Kupfer 2015; XVI, 244 p. 23 cm
Collocazione: G 028 OZM
Alice, figlia di un bibliotecario di una scuola elementare, ha nove anni quando,
durante un viaggio in treno, fa un patto con suo padre Jim: ogni sera, per cento
giorni, prima che scocchi la mezzanotte, lui leggerà per lei ad alta voce. Da allora, la
vita che scorre veloce intorno a loro si ferma quando, la sera, iniziano quel rito,
soprannominato "la Serie", in cui padre e figlia viaggiano insieme sulle ali dei libri,
scambiandosi pensieri ed emozioni. Ma, una volta raggiunto il traguardo, Alice e Jim
non riescono a fermarsi. Basta uno sguardo ed entrambi capiscono che il loro rituale
deve andare avanti perché è diventato un momento irrinunciabile, l'unica costante in
una quotidianità semplice e complicata, in una vita fatta di sogni, cambiamenti e
scoperte. Leggere insieme diventa così una medicina contro la tristezza, un modo per
ritrovarsi e conoscersi, un angolo di cielo in cui le nuvole non possono arrivare. Una
certezza che li accompagnerà ogni sera, senza eccezioni, fino alla vigilia della partenza
della ragazza per il college. In questo libro straordinario, Alice racconta il suo
profondo legame con il padre, le speranze, le paure, i trionfi che hanno vissuto e le
lezioni di vita che hanno imparato dalle letture condivise. Una dolcissima storia vera
sulla magia dei libri.
La lettura spiegata a chi non legge : quindici variazioni / Luca Ferrieri.
Bibliografica 2011; 220 p. 17 cm
Collocazione: G 028 FER
Spiegare la lettura a chi non legge sembra una missione impossibile. Accogliendo la
sfida, questo libro tenta la strada di una dimostrazione per assurdo, che a tratti
abbandona la retta via e si perde tra variazioni e fughe. Le strane modalità di nascita e
di trasmissione della lettura, la sua predilezione per l'impervio, la passione per i
paradossi, la naturalità di un atto che viene considerato il più artificiale che esista:
questi e altri sono gli argomenti esplorati nel libro. Sicuri che la lettura ha cambiato il
mondo. E lo farà per molto tempo ancora.
La libreria degli amori inattesi / Lucy Dillon.
Garzanti 2013; 477 p. 23 cm
Collocazione: G 823.9 DIL
Michelle ha deciso di ricominciare e vuole dare una svolta alla sua vita. Rilevare una
libreria con l'amica Anna è il primo passo. Un giorno, mentre è intenta a riordinare gli
alti scaffali, all'improvviso dietro uno scatolone colmo di libri spunta un buffo
musetto. È Tavish, il cane del vecchio libraio: nessuno può più occuparsi di lui e il
negozio è ormai la sua casa. In cerca di un padrone, non ha dubbi e sceglie Michelle.
Proprio lei che, dopo il fallimento del suo matrimonio, ha chiuso le porte delle
emozioni e ha paura di un nuovo legame. Prendersi cura di un cane è l'ultima cosa di
cui ha bisogno ora che l'attività di libraia stenta a decollare. Eppure, dire di no a quei
grandi e dolci occhi scuri è impossibile: non c'è altra scelta che tenerlo. Quando il
passato torna a bussare alla sua porta, Michelle scopre la forza di questa nuova
amicizia. Perché l'uomo che l'ha fatta soffrire ha deciso di tormentarla ancora e lei sta
per sprofondare un'altra volta nelle proprie insicurezze. Ma la zampa di Tavish è lì
pronta a portarla in salvo. Ormai non è più sola a risanare le ferite del suo cuore.
Giorno dopo giorno l'allegria e la vitalità del cagnolino l'aiutano a non arrendersi e a
riscoprire una sensazione che non provava da tempo: la felicità. Michelle deve trovare
il coraggio di riprendere in mano la sua vita. Ad attenderla dietro l'angolo c'è qualcosa
di inaspettato che ha il sapore dell'amore. E solo Tavish conosce la strada...
La misura della felicità : romanzo / Gabrielle Zevin.
Nord 2014; 313 p. 23 cm
Collocazione: G 813.6 ZEV
Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile,
insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di
libraio. Disprezza i libri che vende (mentre quelli che non vende gli ricordano quanto
il mondo stia cambiando in peggio) e ne ha fin sopra i capelli dei pochi clienti che gli
sono rimasti, capaci solo di lamentarsi e di suggerirgli di "abbassare i prezzi". Una
sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola
nel reparto dedicato all'infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: "Questa
è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età.
Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più
occuparmi di lei. Sono disperata." Seppur riluttante (e spiazzando tutti i suoi
conoscenti), A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga
l'esistenza. Perché Maya è animata da un'insaziabile curiosità e da un'attrazione
istintiva per i libri - per il loro odore, per le copertine vivaci, per quell'affascinante
mosaico di parole che riempie le pagine - e, grazie a lei, A.J. non solo scoprirà la gioia
di essere padre, ma riassaporerà anche il piacere di essere un libraio, trovando infine
il coraggio di aprirsi a un nuovo, inatteso amore...
La nave di Teseo / di V. M. Straka ; [ideato da J. J. Abrams e scritto da Doug Dorst].
Rizzoli Lizard 2014; XIV, 456 p. ill. 24 cm
Collocazione: Y 813.6 ABR
Un libro, due lettori, un mondo di pericolo e desiderio... Una giovane bibliotecaria
trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato,
rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato
a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare
dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto. Il libro: La nave di Teseo,
l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka - autore prolifico quanto enigmatico - nel
quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal
terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. L'autore:
Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo;
rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie
elaborate sul suo conto. I lettori: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa
indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e che
cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni,
ferite, paure l'uno nelle mani dell'altro. "S." ideato, concepito, realizzato dal regista J.J.
Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, è il diario di due persone che si
incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra
forze sconosciute: un viaggio nell'universo della parola scritta che risucchierà i suoi
lettori in una rischiosa spirale...
La pratica del leggere : con ottanta interviste a lettori per vocazione, per mestiere,
per sensualità, per inedia / Piero Innocenti.
Bibliografica, 1989; 357 p. 20 c.
Collocazione: G 028 INN
Piero Innocenti inizia il suo libro con una coinvolgente scena psichica, dove il leggere
significa l'esplorare territori non troppo pacifici. L'autorità degli anziani si esercita nei
confronti della scelta dei libri, proprio perché si vuole impedire che nel viaggio
immaginario ci si incontri con l'altro, o meglio perché c'è un processo di iniziazione
sottaciuto che prevede che ogni tempo della vita abbia i suoi propri libri e che ve ne
sia uno iniziale in cui sono gli altri a stabilire quello che dobbiamo leggere.
La quarta rivoluzione : sei lezioni sul futuro del libro / Gino Roncaglia.
Laterza 2010; XV, 287 p. ill. 21 cm
Collocazione: G 070.5 RON
Se la scrittura si avvale già da tempo degli strumenti offerti dal mondo digitale, la
lettura - e in particolare la lettura di libri - è rimasta finora legata prevalentemente ai
supporti cartacei. Quando pensiamo a un libro pensiamo ancora, come nei secoli
passati, a un oggetto composto di pagine di carta, stampate e rilegate. Ma
l'introduzione di libri elettronici e biblioteche digitali, la diffusione di tecnologie come
la carta e l'inchiostro elettronici, o di dispositivi di lettura come il Kindle di Amazon, il
Nook di Barnes & Noble e il chiacchieratissimo e ancora misterioso iPad, sembrano
destinati a cambiare le nostre abitudini e il mercato librario. Il mondo della lettura si
avvia a conoscere una rivoluzione che molti ritengono per ampiezza e importanza
paragonabile all'invenzione della stampa. Una rivoluzione al cui interno non è affatto
facile orientarsi. Dove sta andando, il libro? È veramente minacciato? Le nuove
tecnologie rappresentano per la cultura del libro un pericolo o un'opportunità (o
entrambe le cose)? Di quali competenze abbiamo o avremo bisogno, per poter
continuare a scrivere, a pubblicare, e soprattutto a leggere?
Le donne e la letteratura : scrittrici eroine e ispiratrici nel mondo delle lettere /
Elisabetta Rasy.
Editori riuniti 1984; 156 p. 21 cm
Collocazione: G 809 RAS
Con una grande capacità di sintesi e di divulgazione, l'autrice ripercorre la lunga e
tormentata storia del rapporto tra donne e letteratura, soffermandosi sulle figure delle
grandi scrittrici ma anche sui generi popolari, sul pubblico femminile, sulle forme di
scrittura privata, sulle riflessioni teoriche. Concluso da un capitolo che offre
suggerimenti e percorsi di lettura, il volume rappresenta una riflessione preziosa sul
linguaggio, la creatività, la cultura e la storia delle donne.
Le imperdonabili : Etty Hillesum, Cristina Campo, Ingeborg Bachmann, Marina
Cvetaeva / Laura Boella.
Tre lune 2000; 141 p. ill. 20 cm
Collocazione: G 809 BOE
Il libro è dedicato a cinque grandi figure femminili del '900, che hanno scelto la poesia
e la scrittura come mezzo espressivo e modo di vivere il proprio tempo. Milena
Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo sono
imperdonabili perché l'invisibilità o l'eccessiva fama, spesso creatrice di leggende di
facile consumo, rende impossibile classificarle, perché non contemporanee, avanti e
indietro rispetto al loro tempo, consumate da passioni assolute, innanzitutto quella
della scrittura, indecifrabili e ispirate, perché carne e specchio dell'imperdonabile
della nostra epoca. Attraverso le lettere, i quaderni, i saggi, le poesie e le prose, esse
offrono un modello di formazione di sé, in cui l'assolutezza non è fuga dalla realtà, ma
contrasto con le forze distruttive dell'umano.
Leggere Lolita a Teheran / Azar Nafisi.
Adelphi 2004; 379 p. 22 cm
Collocazione: G 820.9 NAF
Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus
di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi
nell'impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura crescente alla catechesi
islamica, una delle più temibili incarnazioni del Satana occidentale: la letteratura. È
stata così costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema
di accostamenti e immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso,
innocui per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è un libro che, oltre a essere un
atto d'amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti di proibirla.
Leggere Shakespeare a Kabul / Qais Akbar Omar, Stephen Landrigan.
Newton Compton 2013; 310 p. 22 cm
Collocazione: G 792.9 OMA
Dopo un lungo viaggio in Afghanistan, l'attrice e regista Corinne Jaber decide di
mettere in scena a Kabul Pene d'amor perdute di Shakespeare. Il primo scoglio che
deve affrontare è il testo, non esistono infatti traduzioni in Dari dell'immortale poeta
inglese. E poi bisogna trovare gli attori: sfilano davanti agli occhi di Corinne e dei suoi
collaboratori persone dalle più diverse provenienze sociali, tutte disposte a rischiare, e
molto, pur di realizzare un sogno. Ci sono anche le donne, consapevoli dei pericoli
cui vanno incontro in un Paese in cui mai si è vista una donna sul palcoscenico
insieme agli uomini. Grazie al coraggio e alla passione di tutti, in mezzo a mille
difficoltà, Pene d'amor perdute prende forma, gli attori si rivelano geniali, e capiscono
che il grande e lontano Shakespeare ha scritto una commedia "afghana", tanto la sua
ironia, la leggerezza e la poesia sono vicine alla loro cultura. Ma in che modo verrà
accolta la commedia in un Paese dove guerra, violenza e discriminazioni sono
all'ordine del giorno?
Lettori si cresce / Giusi Marchetta.
Einaudi 2015; 167 p. 21 cm
Collocazione: G 028.5 MAR
Hanno dodici, quindici, sedici anni. Sono insicuri, confusi, hanno dubbi su tutto.
Meno che su una cosa: leggere è noioso, difficile e non rende felici. Leggere,
insomma, non serve a niente. I ragazzi fuggono dalla pagina scritta: le storie le trovano
in tv, le informazioni su Google, e la bellezza se la cercano addosso. Pensare di
poterne fare esperienza attraverso le parole che si trovano nei libri, nei fumetti, nelle
riviste, è un'idea che non li sfiora neppure. Verrebbe quasi voglia di arrendersi e
lasciarli andare. Oppure no. Dopo aver narrato la scuola nel romanzo "L'iguana non
vuole", Giusi Marchetta mette a frutto la sua esperienza di insegnante e di lettrice
appassionata per raccontare agli altri insegnanti, ai genitori e anche ai ragazzi - ai quali
queste pagine spigliate danno del tu - che il desiderio di leggere si può trasmettere.
Certo, dire che leggere è bello, divertente, interessante, non può bastare. Servono
pazienza e immaginazione. Ma l'amore per i libri può contagiare. Con un montaggio
serratissimo che accosta ricordi d'infanzia, riferimenti letterari - da Dante a Hornby, da
Calvino a King - ed esperimenti di didattica, Giusi Marchetta ci regala un libro intenso
sui nostri ragazzi, e sul dovere che abbiamo di farli innamorare della lettura. Perché
leggere, dopotutto, può cambiare la vita.
Libero chi legge / Fernanda Pivano.
Mondadori 2010; 326 p. 23 cm
Collocazione: G 810.9 PIV
"II libro non è forse un capolavoro ed è pieno di difetti... Eppure c'è qualcosa di
strano: forse è davvero il libro della nuova generazione, ma certo c'è qualcosa che non
si è ancora visto in altri libri nuovi. Il senso della vanità, dello scombinamento, della
sconnessione di questa nuova generazione alla James Dean: sporchi, poveri, avidi di
emozioni, ignari di leggi morali e così via. Può darsi che questo scrittore
trentacinquenne diventi proprio il simbolo della nuova generazione." Era il 1957 e
Fernanda Pivano, giovane come è sempre stata, in un giudizio di lettura caldeggiava
con forza e passione la pubblicazione di On the road, scritto da uno sconosciuto Jack
Kerouac. Da allora la mitica Nanda non ha mai smesso di combattere per promuovere
l'amore per la letteratura e la libertà. Prima facendo scoprire all'Italia le meraviglie
ruvide della Beat Generation, poi appoggiando e caldeggiando i nuovi autori con
spirito libero e ribelle. Questo libro, che contiene fra l'altro molti suoi giudizi di
lettura ancora inediti, arriva a un anno dalla sua scomparsa come un testamento, un
lascito alle nuove generazioni, una biblioteca ideale di cento titoli per farsi contagiare
dalla passione per la lettura e per la libertà.
Libroterapia : un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché i libri curano l'anima /
Miro Silvera.
Salani 2007; 83 p. ill. 17 cm
Collocazione: G 028 SIL
I libri danno benessere, e la biblioteca è la farmacia dell'anima. Per qualsiasi disturbo,
carenza o bisogno, i libri curano, nutrono, confortano. Tenendo sempre teso il filo
sottile dell'ironia, Miro Silvera accompagna i lettori tra gli scaffali e accanto ai
comodini, gira attorno alle poltrone preferite e porge il cuscino giusto. E poi
suggerisce libri, libri, libri...
Libroterapia due : un nuovo viaggio nell'universo dei libri, perché leggere salverà il
mondo / Miro Silvera.
Salani 2012; 105 p. ill. 17 cm
Collocazione: G 028 SIL
Un nuovo volume dedicato alla libroterapia, questa volta più incentrato sugli esercizi e
la cura con la lettura. Perché la terapia più terapia di tutte è curarsi con i libri: ce ne
sono un'infinità, non scadono mai e puoi decidere tu tempi e dosaggi. Miro Silvera ci
accompagna tra gli scaffali raccontandoci aneddoti e indicandoci il libro giusto per
ogni male. In questo nuovo volume i lettori troveranno riflessioni ed esercizi da
svolgersi all'interno del mondo della letteratura.
Memorie di una lettrice notturna / Elisabetta Rasy.
Rizzoli 2009; 259 p. ill. 23 cm
Collocazione: G 809 RAS
Segnata fin dall'infanzia da un amore per la lettura che aveva tutti i tratti di una
passione fatale, Elisabetta Rasy ha dedicato il suo nuovo libro ad alcune donne che
con le loro parole hanno plasmato il Novecento e cambiato la nostra coscienza.
"Memorie di una lettrice notturna" è un viaggio personale tra le scrittrici predilette,
con soggettive e imprevedibili inclusioni ed esclusioni. Insomma quanto di più simile
a un album di famiglia, con tanto di fotografie. Ma è anche una insolita e utile guida
alle autrici di questo tempo lontano e vicino, suggerita dalla convinzione che il XX
secolo è stato il secolo del talento delle donne, l'epoca in cui la loro voce, ribellandosi
a un lungo silenzio, ha illuminato con una luce nuova il mondo delle emozioni e dei
corpi. Per questo c'è anche una pittrice, Frida Kahlo, che lavorando sul suo corpo ha
proposto un'immagine sconosciuta e sorprendente della femminilità.
Nomi : il suono della vita di Karen Blixen, Emily Dickinson, Virginia Woolf, Gertrude
Stein, Charlotte ed Emily Bronte, Mary Shelley, Marguerite Yourcenar / Nadia Fusini.
Feltrinelli 1986; 238 p. 18 cm
Collocazione: G 809 FUS
Undici donne scrittrici, undici nomi, undici voci creatrici. Voci «materne» dunque,
portatrici dell’energia di vita che ha generato le loro opere. Voci che Nadia Fusini
ascolta in questo viaggio nella letteratura dell’ultimo secolo: ma la personalità,
l’opera, la vita, l’arte di queste donne emerge non già da freddi racconti biografici, da
distaccati resoconti della loro «fortuna» letteraria, quanto da un empatico confronto
con le emozioni sottese alla loro scrittura. Non l’occhio ma la visione è al centro di
questi ritratti, non la parola ma la lettura. E soprattutto è attivo l’ascolto, l’ascolto del
«suono della vita». Eppure, non esiste una generica scrittura femminile, e nessuna
esperienza autentica è «di genere». Perché dunque gli eroi che Nadia Fusini convoca in
questo libro sono tutte donne? Perché – risponde – sono queste donne, con questi
nomi e queste opere; creature singole, che contano ognuna per sé e che hanno dato
prova di rara eccellenza nell’arte che hanno scelto. Se meritano un’attenzione
speciale, non è solo perché più spesso degli eroi maschi le loro gesta sono state
trascurate,ma perché nella cerimonia della loro scrittura rivelano e dimostrano come
in essa si realizzi l’alchimia che trasforma ogni elemento – di genere, di storia, di
classe, di tempo – in qualcosa di indipendente e di autonomo. E singolare. E
miracoloso. Divenuto un piccolo classico della storiografia letteraria, letto e studiato
da un paio di generazioni, Nomi è un libro «vivo» che, dalla sua prima pubblicazione
nel 1986, ha conosciuto continui aggiornamenti e riedizioni. Oggi torna in libreria con
l’aggiunta di un’altra piccola gemma: le vibranti pagine che Nadia Fusini ha dedicato
ad Anna Maria Ortese.
Ogni viaggio è un romanzo : libri, partenze, arrivi : 19 incontri con scrittori di Paolo
Di Paolo / con uno scritto di Pietro Citati.
Laterza 2007; VII, 201 p. 21 cm
Collocazione: G 809 OGN
Può capitare di arrivare a Parigi, Rue de Fleurus 27, accompagnati da un misterioso
romanzo di inizio Novecento. O di spostarsi da Castellammare di Stabia a Tokyo,
passando per la Meseta spagnola, innamorati persi di Roland Barthes e di un ragazzo
giapponese. Può capitare anche di dormire in un hotel di Singapore, all'ultimo piano
di un grattacielo e di essere svegliati da una voce lontana, che forse viene fuori da un
libro, forse dalla vita. Quando si sfiorano, i libri e i viaggi fanno cortocircuito; e con un
romanzo in valigia, qualunque itinerario diventa singolare e sorprendente. Alcuni tra i
più noti scrittori italiani, da Antonio Tabucchi a Dacia Maraini, da Andrea Camilleri a
Melania G. Mazzucco, da Raffaele La Capria a Giuseppe Culicchia, da Carmen Covito a
Emanuele Trevi, raccontano i propri viaggi: fughe, avventure impreviste, pellegrinaggi
e sogni da fermi, intessuti di parole e gesti in un appassionato dialogo a distanza con
gli autori e i libri più amati. In diciannove conversazioni fitte di piogge tropicali,
ballerine cambogiane, valigie colme di libri, tiri di boxe fuori tempo massimo, Paolo
Di Paolo crea una geografia del viaggio in forma di racconto o di mappa delle
emozioni.
Oltre la città del libro : cinque saggi sulla lettura / a cura di Giovanna Zaganelli.
Lupetti 2008; 127 p. ill. 21 cm
Collocazione: G 809 OLT
Il lavoro intende addentrarsi nei temi riguardanti la lettura. Ciò comporta
automaticamente guidare la riflessione anche sul concetto di testo. Compiere una
operazione semiotica sul testo significa metterne in luce la sua coerenza strutturale, la
sua coerenza comunicativa, la sua relazione con gli altri testi prodotti dalla cultura, in
sostanza la sua posizione nell'ambito della cultura. "Il testo letterario, le immagini, le
arti figurative, organizzano nei loro reciproci, e spesso obbligatori, rimandi i modi
della ricezione e costruiscono figure di lettori via via più esigenti e consapevoli, in
grado di affrontare anche trasversalmente i testi. Leggere significa, allora, impegnarsi
attivamente su più sistemi segnici sia in senso verticale (diacronico) che orizzontale
(sincronico): possiamo individuare nei testi l'eco più diretta come il richiamo più
distante, così Didone ritorna in Anna Karenina, Omero in Joyce, attraversando codici
linguistici, ma anche pittorici, cinematografici, musicali".
Per una biblioteca indispensabile : cinquantadue classici della letteratura italiana /
Nicola Gardini.
Einaudi 2011; XXVII, 329 p. 20 cm
Collocazione: G 850.9 GAR
Che cos'è la letteratura italiana? E perché certi libri sono così importanti? Perché
leggere ancora il "Decameron", "Il principe" o "Il giardino dei Finzi-Contini"?
Attraverso una selezione dei classici della scuola, esattamente 52, tanti quante le
settimane dell'anno, "Per una biblioteca indispensabile" vuole rispondere a queste
domande, costruendo un campionario di scritture, immagini di mondo e temi
culturali che segnano svolte e traguardi decisivi nella storia della civiltà non solo
italiana. Con il suo formato anticonvenzionale, che presenta i libri selezionati in
ordine alfabetico e non cronologico, una varietà di approcci critici e uno stile limpido
quanto appassionato, questo libro evita formule ed etichette accademiche mettendo in
evidenza, attraverso la lettura ravvicinata, l'originalità rivoluzionaria dei singoli libri. Di
pagina in pagina scaturiscono suggestioni, riflessioni, "incontri" rivelatori; nuove
prospettive si aprono all'interpretazione; dettagli apparentemente marginali si
dimostrano essenziali e ricchi di senso. Ne risulta un'immagine inedita di letteratura
italiana: la letteratura di una nazione che, attraverso l'esercizio delle parole, ha
sviluppato il pensiero e l'impegno civile, meditando sull'essenza degli individui e della
società, convinta che libri e biblioteche siano un baluardo sicuro contro il dilagare
dell'ingiustizia e dell'egoismo e una delle vie principali al raggiungimento della
felicità.
Perché leggere i classici / Italo Calvino.
A. Mondadori 1991; 332 p. 22 cm
Collocazione: G 809 CAL
I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più
quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti... È classico ciò che
tende a relegare l'attualità al rango di rumore di fondo, ma nello stesso tempo di
questo rumore di fondo non può fare a meno.
Proust e il calamaro : storia e scienza del cervello che legge / Maryanne Wolf.
V&P 2009; VIII, 293 p. ill. 23 cm
Collocazione: G 612.8 WOL
Non siamo nati per leggere, ma siamo dotati di un cervello straordinariamente
plastico. Cosi apprendiamo dalla storia e dalla scienza del cervello che legge,
raccontate da Maryanne Wolf in questo lucido e appassionato saggio, dove si
intrecciano riferimenti a discipline diverse quali neuroscienza, linguistica, psicologia,
storia e pedagogia. La lettura, mostra la Wolf, non è un'attitudine naturale dell'uomo,
ma una sua invenzione, forse la più geniale, che risale a 6000 anni fa in Mesopotamia,
con la scrittura cuneiforme dei Sumeri. Ottimo esempio di architettura aperta, per
imparare a leggere, il cervello umano ha dovuto, e ancora oggi ogni volta deve
daccapo, creare sofisticati collegamenti tra strutture e circuiti neuronali in origine
preposti ad altri più basilari processi, come la vista e la lingua parlata. Il cervello
riplasmato in modo nuovo dalla lettura ha così consentito la formazione di un sapere
non più improntato alla ripetitività tipica delle culture orali, ma caratterizzato
dall'accumulo, creativo e vertiginosamente efficace, di sempre nuove conoscenze. Al
livello sia biologico sia intellettuale, la lettura permette alla specie umana di
oltrepassare l'informazione già data per produrre innumerevoli e meravigliosi nuovi
pensieri. La cultura cosi come ora la conosciamo è figlia del cervello che legge. Ma
oggi, con l'avvento della cultura digitale e il suo privilegiare l'immagine rispetto alla
scrittura, ci troviamo, come 6000 anni fa, nel mezzo di una transizione di portata
epocale, un cambiamento di paradigma che sta riorganizzando secondo nuovi
parametri il cervello delle nuove generazioni, i nativi digitali. Questo passaggio di
civiltà fa sorgere domande inedite: quali perdite e guadagni riserva il domani ai tanti
giovani che hanno in larga misura sostituito al libro la caleidoscopica cultura di
internet, con la sua informazione sovrabbondante e la sua attenzione intermittente? La
rapida, quasi istantanea, presentazione di un contenuto informativo digitale può
pregiudicare il decantarsi di un sapere più profondo, che necessita di tempi più
lunghi? È possibile che la capacità delle prossime generazioni di ricavare intuizioni,
gioia, dolore, saggezza da un libra andrà a diminuire in misura significativa? In sintesi,
la questione è se i nostri figli stanno disaffezionandosi al cuore stesso del processo
della lettura: andare oltre il testo, pensando con la loro testa, per pensare a sé.
Ambizioso e stimolante, avveduto e ben fondato, Proust e // calamaro fornisce
strumenti preziosi per interpretare questa complessa transizione, così che
quell'irrinunciabile acquisizione delia specie umana che è la lettura possa integrarsi
col nuovo che verrà, grazie, ancora una volta, alla prodigiosa duttilità del cervello
umano.
Quando leggere è un piacere : passione e sentimento amoroso nei grandi libri /
Giorgio Montefoschi.
Rizzoli 2000; 184 p. 20 cm
Collocazione: G 809 MON
Questo è un piccolo libro sui libri. Non ha la pretesa di indicare i trenta libri da salvare
dall'incendio, i quattro da portare sull'isola, i dieci da scegliere nel Novecento. C'è
l'Iliade, infatti, e manca l'Odissea; c'è Musil e manca Thomas Mann, non ci sono
Bassani e Gadda e c'è Elsa Morante. Ma i libri rimandano agli altri libri. Tostoj è
presente con la carezza sulla testa di un bambino; Durrel con l'eco di un canto
notturno. Quanto al metodo ognuno ha il suo. Nabokov diceva che per capire
veramente Anna Karenina, bisognava conoscere l'esatta disposizione delle cuccette sul
treno Mosca-San Pietroburgo, e, per penetrare nei misteri dell'Ulisse, occorreva avere
dinanzi gli occhi la mappa di Dublino. (Giorgio Montefoschi).
Romanzieri ingenui e sentimentali / Orhan Pamuk ; traduzione di Anna Nadotti.
Einaudi 2012; 141 p. 23 cm
Collocazione: G 809.3 PAM
I romanzi di Orhan Pamuk sono, tra le altre cose, delle dichiarazioni d'amore al
romanzo stesso, alla sua tradizione e al suo mistero. Era quindi quasi inevitabile che
l'autore del "Libro nero" dedicasse le Norton Lectures, un ciclo di conferenze a
Harvard, proprio all'arte del romanzo. Riprendendo le categorie del saggio
schilleriano "Sulla poesia ingenua e sentimentale" che, pubblicato nel 1795-96, fu
forse la prima lucida formulazione di un'estetica della modernità, Pamuk per ogni
romanzo prevede un lettore "ingenuo" e uno " sentimentale": il primo è cosi immerso
nella storia narrata da scambiarla con la realtà; il secondo è invece consapevole della
natura testuale, fittizia, di ciò che sta leggendo: è un sognatore che sa di star
sognando. Il grande mistero del romanzo, il segreto del suo inesauribile fascino, è che
non necessariamente questi due lettori devono essere due persone diverse: quello
ingenuo e quello sentimentale sono in realtà due momenti, ugualmente necessari, che
ogni lettore attraversa leggendo un romanzo. E, analogamente, esiste il romanziere
ingenuo, convinto che l'ispirazione gli giunga da "un altrove", e quello sentimentale,
consapevole di lavorare all'interno di una tradizione e di ricorrere, in ogni momento,
al repertorio del "già scritto". In compagnia degli autori da lui più amati, Pamuk
prende cosi per mano il lettore e lo conduce al "centro segreto" di un genere
letterario che, dopo tanti secoli di storia, non smette di incantare.
Scrittrici migranti : la lingua, il caos, una stella / Clotilde Barbarulli.
ETS 2010; 212 p. 21 cm
Collocazione: G 809 BAR
Undici saggi su scrittrici migranti che scrivono in italiano nella complessità ibridata
dell'oggi. Sono scritture di confine che si esprimono in termini di spazi, percorsi,
orizzonti. Sono figur/azioni situate tra l'intimo e il globale che scompaginano logiche
di potere, sfruttamento ed esclusione giocando fra lingue, immaginari e culture. Le
parole migranti di Toni Maraini, Kaha Aden Mohamed, Gabriella Ghermandi, Assia
Djebar, Suad Amiry, Ubah Ali Farah, Fabrizia Ramondino, Christiana De Caldas Brito,
Gabriella Kuruvilla, Hélène Cixous, Fatou Diome, Jarmila Ockayovà, Agota Kristof e
tante altre offrono percorsi affettivi e intellettivi aprendosi a conflitti, mediazioni,
precarietà, ingiustizie e speranze. Evocano l'utopia di un mondo-mosaico fra storie
incrociate condivise.
Se una mattina d'estate un bambino / Roberto Cotroneo.
Frassinelli 2001; 145 p. 21 cm
Collocazione: G 809 COT
Un padre e un bambino. Il padre lavora tra i libri. Il bambino si chiama Francesco, ed
ha due anni e mezzo. Una mattina d’estate il padre inizia a scrivere una lunga lettera
per raccontargli una storia, quella dei libri che più ha amato nell’adolescenza. Lo fa in
modo lieve, con leggerezza ma senza rinunciare a toccare temi suggestivi e importanti:
come l’inquietudine, la tenerezza, la passione, il talento. Ogni tema è un libro, ogni
libro è raccontato con una scrittura che sfiora la narrativa. Il risultato è sorprendente:
perché è una chiarissima lezione di metodo critico ma anche un autobiografia
sotterranea. Attraverso L’isola del Tesoro di Stevenson, Il Giovane Holden di Salinger,
le affascinanti poesie di Eliot, Il soccombente di Thomas Bernhard, l’autore, come
d’incanto fa parlare i libri tra loro. E quei personaggi si rincorrono tra le pagine: John
Silver, Holden, Prufrock, ma anche – inaspettatamente – Peter Pan e Capitan Uncino.
Alla fine, come in un giallo, un vegliardo cieco svelerà quell’enigma che è la
letteratura. Se una mattina d’estate un bambino suggerisce come raggiungere il
mondo meraviglioso e fantastico delle parole, dei versi e delle narrazioni.
Se una notte d'inverno un viaggiatore / Italo Calvino.
Einaudi 1979; 268 p.
Collocazione: G 853.9 CAL
"E' un romanzo sul piacere di leggere romanzi: protagonista è il lettore, che per dieci
volte cominica a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non
riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori
immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro." Un viaggiatore,
una piccola stazione, una valigia da consegnare a una misteriosa persona... Da questa
premessa si possono snodare innumerevoli vicende, ma sono dieci quelle che l'autore
propone in questo sorprendente e godibilissimo romanzo.
Storia di una ladra di libri / Markus Zusak ; illustrazioni di Trudy White.
Frassinelli 2014; 563 p. ill. 23 cm
Collocazione: G 823.9 ZUS
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha
mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino,
Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di
sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o
dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare
un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così
comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le
parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al
padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima
strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi,
sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e
interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con
qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa
di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa
più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile,
partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle
parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.
Trasferte : narratori stranieri del Novecento / Luigi Baldacci.
Rizzoli 2001; 21 cm
Collocazione: G 809.3 BAL
Dopo "Novecento passato remoto" restava da misurare un lettore di professione qual
è Baldacci sul banco di prova delle letterature del mondo. Anche nel nuovo libro
andrebbe bene il sottotitolo "Pagine di critica militante", che definiva il precedente;
ma neppure in questa occasione l'autore ha rinunciato a un'idea centrale: se
"Novecento passato remoto" puntava sullo straordinario primo trentennio del secolo
scorso in Italia, la presente raccolta indica nel decennio Sessanta-Settanta il momento
in cui la crisi di legittimità del romanzo europeo (esplosa già da tempo) raggiunse la
sua massima ampiezza coinvolgendo il nostro paese.
Un cuore intelligente : letture / Alain Finkielkraut.
Adelphi 2011; 212 p. 22 cm
Collocazione: G 809.3 FIN
Della letteratura non abbiamo bisogno per imparare a leggere. Ne abbiamo bisogno
per sottrarre il mondo reale alle letture sommarie". E proprio questa la convinzione
che ispira ad Alain Finkielkraut l'appassionato esercizio critico di Un cuore
intelligente: raccontare nove tra i più notevoli libri della modernità svelando
l'immensa sapienza che lì si cela. Perché la risposta alle grandi domande - "Che cos'è la
civiltà? Che cos'è l'arte? Che cosa sono l'ideale e la grazia?" - non può che essere "una
risposta narrativa". Rileggendo Tutto scorre... di Vasilij Grossman o La macchia umana
di Philip Roth, Lo scherzo di Milan Kundera o II pranzo di Babette di Karen Blixen,
Lord Jim di Joseph Conrad o Washington Square di Henry James, Finkielkraut, che da
anni va smascherando le ingiustificate certezze dell'Occidente, si propone di scrutare
la realtà incarnata nei particolari e spesso redenta dall'ironia - e, soprattutto, di trovare
una chiave per decifrare gli "enigmi del mondo". E con la sua suite di letture ci invita a
svincolarci da molteplici trappole, della ragione e del sentimento, per lasciarci
educare, tramite la parola letteraria, alla "perspicacia affettiva". Solo così ci verrà
concesso quel "cuore intelligente" che re Salomone invocava dall'Eterno, stimandolo
più prezioso di ogni altro bene.
Una vita da lettore / Nick Hornby.
Guanda 2006; 280 p. 22 cm
Collocazione: G 823.9 HOR
Libri ricevuti, libri recensiti, libri comprati e mai letti, libri che prima o poi bisognerà
leggere, libri letti davvero, finalmente: un labirinto di letture di tutti i generi, dai
classici alle biografie degli sportivi, dalle raccolte di versi ai graphic novel, dai romanzi
appena usciti a quelli imperdibili dell'800... Schiacciato dal mucchio delle letture a cui
non si può rinunciare, Nick Hornby prova, con leggerezza e ironia, a trovare qualche
criterio per orientarsi nel dedalo delle letture, racconta le sue preferenze e le sue
antipatie e soprattutto restituisce una gioiosa voglia di leggere. Perché è vero che ogni
tanto è meglio una partita di calcio... ma è anche vero che se il libro è bello, non c'è
partita né concerto rock che tenga.
Comune
di Rubano
Biblioteca pubblica Centro culturale di Rubano
viale Po 16 – Sarmeola di Rubano
telefono 049 633766 – e-mail: [email protected]
orario di apertura
martedì
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8:30-12:30
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8:30-12:30
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15:00-19:00
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15:00-19:00
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