UKDÙ
GRAMMATICA
INDOSTAM
0
COLLEZIONE
SCOLASTICA
DEL
R. ISTITUTO
IN
ORIENTALE
NAPOLI
Volarne
I.
NAPOLI
TIPOGRAFIA
R.
DELLA
PROPRIETÀ
e
DEL
ROMA
ACCADEMIA
CAV.
1892.
VINCENZO
DEI
SALVIUCCI
LINCEI
GRAMMATICA
DELLA
LINGUA
ODOSTÀNÀ
0
UBDt
PER
TAGLIABUE
CAMILLO
l'POl
ICSSOHK
DI
LINGUA
NEL
INDOSTANA
R.
ISTITUTO
1892.
ERMANNO
ToKI.NO
LOESCHER
-
l.'o.MA
-
l'lliKN/1
OBIETTALE
IN
NAPOLI
Proprietà
JAN
2
letteraria.
01964
-^
%*
S76688
legge
La
R.
del
di
scuola
Capitali
giovani
la
i
dove
tanta
profìtto
Gli
nato
e
E.
sorvegliale
inspiratisi
che,
a
rendere
annessa
di
cipali
prin-
diffondere
dell'Asia
desiderio
di
Comuni
quei
evali
medio-
patria
alla
gli
de-
nelle
lingue
procurarono
e
basi
sulle
scopo
nostri
la
e
e
tanto
stessi.
loro
S.
dei
era
esistenti
il
in
Cinesi
Ripa
delle
mercanti
onorevoli
da
P.
ravvivare
di
vi
collo
conoscenza
gloria
a
del
consimili
e
dei
che
d'Europa,
dell'Africa
paesi
orientali
scuole
e
trasformò
1888
Collegio
istituzione
Istituti
e
il
lingue
l'antica
nei
decembre
Orientale
Istituto
pose
27
componenti
Ministro
il
la
gestione
a
così
accessibile
il
della
Consiglio
I.
P.
patrimoniale
pratico
nuche
dirigere
per
ed
fine,
ai
nonii-
mie;!,
econo-
deliberarono
giovani
fuori
di
i
Napoli
fornire
vantaggi
alla
e
materiale
fissata
bilancio
Scolastica
R.
del
annuale
grammatiche
di
il
sotto
e
l' intendimento
secondo
sul
didattico
Collezione
istituzione
pubblicazione
la
per
altro
di
fosse
essa,
somma
una
redatti
testi
scuola
di
riformata
della
titolo
Istituto
comune
Orientale
in
Napoli.
primo
Il
nell'
uscire
di
attirare
un
campo
chi
lo
è
volume
alla
luce
l'attenzione
che
voglia
Napoli,
Decembre
il
condotto
lo
degli
sappia
a
bene
solo
a
studiosi
affidamento
dà
e
già
di
termine
cui
italiani
buoni
coltivare.
1891
Il
Lodovico
Direttore
Nocentini.
e
aspira
è
sopra
frutti
a
INTRODUZIONE
N
el
fosse
secolo
scorso,
stata
madre
Grecia
estesa
l'avevano
che
tutto
di
sede
dell'Asia,
varia
e
della
istituzioni
di
culla
a
fossero
dimora
noi
affini
erano
letteratura
classica;
di
meno
i
che
popoli
avevano
fatto
che
i ricordi
;
razza
la
sparse
non
e
che
e
fosse
lo
si
che
una
loro
a
che
prima
l'India
che
ancora,
letteratura
scelta
questo
sapeva
civiltà,
di
;
terzi
due
su
Roma
e
si
non
,
più
antichi
dei
nostri
ha
ogni
mente
La
a
itira
a
buon
quasi
tutti
fatti
de'suoi
condizioni
antenati,
di
chiave
quasi
delle
gli
studi
quel
reso
colta
letteratura,
diritto
lingue
più
paese
ed
letteratura
ha
sue
di
cui
caro
La
e
una
si abbiano
di
nello
gara
infatti,
di
questi
interessante
più
proeminenza
per
studio
linguaggio.
suo
passa
ricordi
la
chiave
scoperta
istituzioni, del
questa
la
quelli
fosse
linguaggio
d'Europa,
suscitato
dell'India,
dacché
antico
linguistici.
delle
costumi,
le
da
differissero
non
il loro
che
tutte
loro
per
scritti;
non
può
più
la
e
ossere
ciò
Introduzione.
vili
ora
e
scoperta. Il
in cui
tempi
principiosi può
suo
gliIndo-
papiri egiziani
e
assira
dalla letteratura
neppure
fino ai
ricordi monumentali
dai
disputata,uè
che fu
temente
recen-
forse tracciare
Ariani abitavano
coi
ancora
Perso- Ariani.
che
cui è
ragioniper
Le
dell'India
la letteratura
siano state tramandate
le
sono
Nelle
pienamentegiustificata
l'opinione
memorie
memorie
più
di
cui ci
numero
siderevole,
con-
Rigveda-Samhita
—
gliIndi portaronocon
sponde
stabilita ai
dell'India,nel Pangiab
questa
che
sulle
indiana
diffondersi di
in
scritte,
antiche del
dalle loro antiche dimore
razza
più antica
la
seguenti:
collezione lirica di canzóni
la
è
e
dell'Indo
l'Est
verso
viamo
tro-
—
confini Nord-Ovest
fino al Kabul.
razza
sé
Il
progressivo
fino al
Gange
si
può seguirloquasi passo per passo nei ricordi più recenti
degliscritti
Gli
vedici.
scritti del periodo che segue
periodo sanscrito
consistono
—
interni fra i
Mahabharata
il
Sud,
o
narrazioni,
il Ramaiana.
in relazione
di
evidente
che
Seleuco
al
Dekhan
Siva.
tempo
aveva
del
questidati
periodo di secoli
di
già
era
colle
come
il
questo
prime notizie
deve
da
confine
calcolare
necessariamente
essere
[è
—
Bramanica,
il culto della
questo
basciatore
am-
—
(306-298
scrittore
divenuta
abbracciato
ben
verso
Ciandragupta
Periplo, l' estremo
già
Possiamo
flitti
con-
—
alla corte di
tempo
Cristo)l'India
al
dei
del diffondersi del Bramanismo
o
inaccurate dell' India, quelledi Megastene
meno
av.
che chiameremo
—
come
Mettendo
?
conquistatori
dell'India,
—
—
in
—
Sud
tre
men-
del
moglie
di
qual lungo
trascorso,,
Introduzione.
tribù
da
questo immenso
che
prima
ix
di
tratto
abitato
paese,
selvaggiee vigorose,
potesse esser
convertito
al Bramanismo.
Mentre
l' opinionedi questa
però è giustificata
della letteratura dell'India, riguardoalla
;
sola data
La
dal
che
date
quanto a
denza
precechità
anti-
sua
è impossibile
fissarne.
cronologiche,
si
è quella che
approssimativa
carattere degli scritti stessi
può
sumere
pre-
dalle citazioni
e
contengono.
Il secondo
periododella
indiana,quellocioè
letteratura
della letteratura
sanscrita,incomincia coli'epoca
per l'introduzione
la linguadella
deglistudi grammaticali,
parte educata
si
della
cui,
lingua scritta,
la
separò dai dialetti popolari.Quest'epocaneppure
determinare
può
scritta,in
un
tempo
dei dialetti
un'evidenza
anche
lingua
E riguardoa questiabbiamo
popolari.
identiche
pietre,
nella penisola
contesto,che si scoprirono
Gugierat,in
Orissa
e
nel
terebbe
Kabul; dalle qualirisul-
tollerabile certezza,che
con
della
in cui ci è dato di verificare V esistenza
storica in quelleiscrizioni sulle
nel loro
questidialetti
lari
popo-
esistevano nel terzo secolo prima dell'era nostra.
dai nomi
si dedurrebbe
dei
re
greciche
vi
sono
iscrizioni; ma
stata
di
osmt
state
si
si possono
durata
fatto molto
Questanon
può
:
vero
considerare contemporaneialle
la loro notorietà in [lidia i
kmga
Ciò
accennati
Alessandro, Antigono,Magas, Tolomeo, Antioco. K
Che questi non
si
precisamente;però possiamo arguire,
certezza, l'esistenza
ragionevole
con
del
cioè
popolazione,
in
iscrizioni
che quoto
dopo
certamente
"86F6
pofysMW
tempo»
il loro
esser
può
presa
anzi
cui tali dialetti incominciarono;
come
hi ferma
IVpoca in
sotto li
Introduzione.
x
quale ci si presentanomostra
risalire ad
del
secondo
risulta dai fatti:
i suoi ricordi
è arrivato
ad
della
natura, è
divinità: Brahma,
qualisi contendono
che
col
che
nascere
letteratura
e
nel
primo
non
principio.
aver
oggettoi
per
in
concentrato
versi
di-
plice
tri-
una
Siva ; i due ultimi
supremazia,secondo
quei rami
per
raggiunto un
certo
che nel secondo
dei
le diverse sette
formando.
Quanto
di letteratura che
grado di
la
nel secondo
coli'epoca
legame
che
è
dell'India
e
però
svilupparsi
maggiormente,
grammatica
periodo,è
filosofia.
la
e
molto difficile
trovarne
anteriore. Abbiamo
fu la
non
qui
un
mentre
personaggi,
la
'
in bocca solamente
in
al
opposizione
queste linguenon
interamente
lingua
il
popoli
dei
grandi
mate
plebeparlale linguevolgarichia-
pracrit volgare!
anzi
dei
linguausuale
teatrali degliIndi,
produzioni
in fatti nelle
questa linguala si mette
come
primo periodo,
riempire.
impossibile
Il sanscrito
e
già
avevano
pendenteme
quei rami, invece, che germogliaronopiù indi-
a
il
nel
progresso
fecero che
non
sarebbero:
come
non
suo
è molto largo;
resto,il legame fra i due perìodi
eccetto
vuoto
di
ora
Yishnù
si andarono
tempo,
Del
e
la
il
e
esempio,invece
fenomeni
letteratura
sulla
sviluppodi cui
possiamoche scoprirei germi
Il culto per
del
La
vita,in questo secondo periodo,
di
grado
un
fasi
basati
sono
di
anteriore.
periodo della
le
deve
nascere
chiuso il periodovedico ; che
più antichi
che il metodo
e
che
interamente
presuppongono
vedica
il loro
periodo considerevolmente
un
posteriorità,
però,
indiana
che
sanscrito,che
dotta
e
idioma
sanscrit
tardarono
non
sacro.
sico';
clas-
tare
soppian-
a
si usò
—
'
più se
Allora la
Introduzione.
si
lingua che
'
Nord
sviluppòal
dialetto!, prese
'
il
di bhasha
nome
più specialedi
nome
o
Indi
lingua indiana \
in India
conquistatori
; e
tutti, vi ottenne, verso
subire
a
tardi Tamerlano
e
da
del
Baber
Allora
1505.
sua
volta
dell'armata
Il mercato
il
di
Verso
nei Sud
ressero
al Sud
del
l'Indi s'imbevette di
numero
un
gione
che la conquistae la reli-
si stabilì nella città
là sopra
e
gli si
significa
propriamente
si dovette parlare
tutto che
inio-mussulmano,
e
ricevette
cosi
temp3
egual
uà
fenomeno
filologico
sotto le dinastie mussulmane
dell'India,
i diversi
successivamente
regni conquistiti
Nerbuddi, dove
specialedi
Dome
più
Urdù.
lo sfces33
avveniva
che
'. Fu
idiomi
nuovo
nome
Quattrocentoand
già assunto
aveva
tartaro di urd't che
S armata, campo
il
conquistatori)
introdotto.
avevano
diede il nome
èra,
di Dehli
nell'Indostan,
s'impossessò
grandissimodi parole arabe,
vi
nostra
mente
potenteimpero,fondato poi definitiva-
nel
Persiano, che alla
i
risiedevano
modificazioni.
entrò
gettò le basi
della
poi il bhasha indiano, (nelle
principalmentedove
cominciò
vero
compar-
Ghaznivida, sopra
Mahmud
l'anno mille
D'allora in
grandi successi.
città
secolo i mussulmani
dell'ottavo
principio
In
dak/nii
Questo dialetto
i
ovest
provincieNord-
nelle
e
designatasotto il
dell' India,
bhakha
xi
è
così
i
l'indo-mussulmano
meridionale
prese
il
\
penetratonell'India dovunque
mussulmani estesero le loro conquiste.
L' Indi primitivo
restò in
Ovest.
uso
Ma
dall'altro
ii"i villaggi
delle
del
provincie
quantunque V l/rdà
ndla
scolta dolio
e
Nord
e
Nord-
Y Indi differiscanol'uno
non
espressioni,
sjjo,
prò-
Introduzione.
xii
priamente parlando, che
stessa
una
sintassi.
un'unica
Ecco
il munshi
come
il modo
Nell'anno
e
e
il sanscrito
Sciahab-ud-Dìn
1193
dotta. Nel
tutti i
finì il governo
Nel
degliIndi.
vi si
e
fece
prigioniero
e così
Ragia dell'India,
1206,
Cutb-ud-Dìn
schiavo di Sciahab-ud-Dìn, s 'assise,
primo dei
di Dehli.
sul trono
risiedeva
parlavail
linguascritta
la
era
Ghorì
il Maharagia di
Prithirag,
questo re
l'Urdù.
formando
venne
nell'Indostan
ancora
Bhakha,
o
giornale
un
dell'era cristiana,
eglidice,il governo
1191
dei Ragia esisteva
Bhasha
cui si
con
Iamal-ud-Dìn,dotto
esposto in
,
Indostano
'
\ maestro
recentemente
ha
mussulmano
«
lingua,regolatada
re
Ibak,
mani,
mussul-
Allora, siccome l'esercito di
neglistessi luoghi dove
si trovavano
gli antichi abitanti di Dehli,il continuo contatto fra essi
la reciprocaloro relazione d'affari ha fatto sì che il
e
Bhasha
cominciò
turche
persiane,
Nel
di
a
assumendo
modificarsi,
altre
e
parole
»
.
1325, ai tempidi Taghalak Sciah,l'Amir Khusran
Dehli, compose
una
nascente,usata
Questa
al
ancora
gente. Però
mercato'
una
lingua
letterarie. Così si continuò
linguaggiodi corte, e
Nel
popolari.
di Dehli, sentì
a
non
utile
a
se
'
fece gran
servire per
non
Muhammad
gran
di
caso,
farsi
composizioni
che
scrivere in persiano,
1719
un
ne
sorta
semplicementea
nel Bhasha
verse
di-
:
orda,
significa
ogni
raccoglieva
—
al mercato, anzi che
che canzoni
miscugliodi
che
—
fino all'anno 1718
considerandola
sul trono
giornod'oggi(Khalic bari).
lingue;poichél'Urdù
armata, campo,
intendere
gua
piccolagrammatica di questa lin-
linguaè pertanto un
nuova
altre
il
diverse
era
si scrivevano
Sciah,salito
desiderio di
mettere
Introduzione.
in
l'Urdù
voga
si diede
e
xm
egli stesso
e
perfezionarlo
a
Nel secondo
cambiarne qualcheespressione.
a
Vali
regno,
Hatim,
de'suoi allievi e
uno
Sciah, si mise
Muhammad
Urdù.
Egli
dire:
soleva
poi questa lingua
maggior
ed
purezza
considerevole di
Dekhan,
della
ho
privato della
D'allora
»
.
arrivata ad
grado
un
'
e
dell'India,
sopra
il padre
eccellenza,
il poetaper
quellamodestia
dice :
«
che
distingue
il titolo di
stesso
esso
Vali del
Ullah), detto
'
sovrano
coi miei versi armoniosi
superiorità
l'usignuoloche
principedell'armonia
abitavano nel
è
pur
"
.
Gugierated eglinacque
di questo nome,
della provincia
Aurungabad, capitale
nel Dekhan.
Egli conservò
perchè nessun
;i
è
Yali
Con
dà
sua
I suoi antenati
ad
fra il
uso
.
del discorso
riconosciuto il
e
»
perfezione
poesia indostana.
nel regno
in
era
gente di rango
eleganza ed
si
poetiorientali,
i
l'uso dell'Indi
acquistatodi giornoin giorno
ha
del Dekhan,
quelli
tutto da
poesie,e
dei versi in
comporre
arrestato
alla
suo
ufficialidi
principali
considerato dai mussulmani
è
delle
perchè, mentre
(Schah Muhammad
Vali
a
pure
anche
accetto
popolo,era
dei
uno
«ho
Urdà;
vi h) sostituito Y
ii
scrisse in Urdù
del Dekhan
del
anno
fu
personaggio
in
ssomigliando
i;](|osla!ii
che
hanno
con
esaurite
aUagori
Nabab
ciò
tutte
dentali
Egliè
chiamare
del
numero
mistici e
i tre
poeti
e
maggior riputazione,
metafora,
gliimperatoridi
Bengala
dei
versi; non
Mir, a Hasan,
risorse della
lodare
por
e
del
le
la
a
poeta,
vero
celebrato da'suoi
Sauda,
a
lui hanno
deli'Oudh
scritto.
di un
l'indipendenza
sotto
i
poetiimkstani
Sotto
spirituali.
svola
e
l"ggerozz;i
libertinaggio,
i
e
delle
e
i
hann
"
hehli
quali
clic
che si posto
un'apparente
sistemi dei Sufi (setta
Introduzióne.
xiv
mussulmana)
ben
essere
ogai sua
sublimi
non
e
La
Il mio
delle
più
occupa
valore nella purezza
delle
odi
sue
:
stile di
dell'acquadella vita,
poi
non
poesia
una
poetiche
di cui Khizr
è il
gante
ele-
hanno
il
le
cercare
un
vengono
questeproduzioniè
ai
.
(poema)
simo
mas-
dell'elocuzione.Egli dice in
è altro che
non
di
indostano. Yali metteva
Alessandro
0
«
sua
pensieri
Divari
un
ha servito di modello
e
di
si compone
vario,fra i qualisi trova
in
posteriormente
scritto
Vali
quarti del volume;
sulla città di Surat. Lo
facile
espostiin
orecchio per ascoltarli »
un
(ode)formanti
di tre
altri versi di genere
e
si trovano
per
metafora, in ogni
sua
poesiedi
di Ghazal
numero
le forme
dice egli,è pieno
spirito,
aspettanoche
raccolta
tutte
Questisistemi
in ogni
allegoria,
«
che
riproducesotto
compreso.
allusione.
gran
li
e
UDa
sorgenti
custode; quest'acqua
»
l'eloquenza
.
Le
non
sue
opere
quantunque distinte sopra
però voluminose
sono
e
ne
modo, la ragionemodestamente
di
un
gran
divan; perchè ciascun
quaderni»
Hatim
chiamato
di
numero
Marnati
,
'
'
generoso
e
ha
sogno
ho io bi-
non
il merito
(SciaèkhZuhur
Hatim,
nacque
degliantichi,Mirza
uno
dei
Sciah, nel 1132
di
«
quaderniper scrivere il
verso
di
mio
cento
Yali,
(1720),
e
le
sue
anno
ud-Dìn),altrimenti
in Dehli
1700
'
nell'anno
d. C.
'
principe
mussulmani
biografi
sentito dire che nel secondo
divan
:
certo
.
Schah
uno
altre,
egli stesso,in
dicendo
che corrispondeal
dell'Egira,
e
dà
tutte le
odi essendo
Hatim
e grandi,
ripetuteda piccoli
Egli fu
tare
mili-
dell'Indostan.
racconta
di
aver
,
del regno
essendo
1111
di Mohammed
arrivato
a
imparate a
Dehli
il
memoria
fu preso da emula-
Introduzione.
zione
si mise
e
scrivere nella
a
alto
raggiunseroun
grado
di
fino
è
45
a
considerato
nell'anno
diffuse ben
il
come
poeta indostano
morì
poi
ricercato,secondo
e
il
*
di
esposizione
elettovario contro
la maniera
ricetta per
antica ;
un
che
nel
al mondo
"
per
da
Fra
i
lui
nel
:
un
Atash
divan
morto
Mumin
prosa;
sue
Quello che
indostanasono
e
di
secolo XIX
e
curiosa
sioni.
espres-
La
molti
sua
an-
nei
contempora-
Dehli,fertile ed eloquentepoeta,
Karim,
uno
dei suoi bio-
Nascir, morto
'incomparabile';
nel
divenuto
di
Tazkira
suo
si fece darwesh.
1847,
a
nel 1843
ciascuno dei quali si deve
popolare; Mul
Ciand,autore
;
Mamnun
più celebriscrittoricontemporanei
e Kamal
MiisUan
un
rinunciò interamente
traduzione in versi del Sciah-Namah
i;
ed è
prendere consigli
spirituali.
1852, il cui divan
grafi,chiama
e
a
più distinti poetidel
accennerò
morto
pietàe
'
formare
vicina alla porta del palazzo reale
era
lavano
darsi alla
cambiò
ma
licenziosa nelle
vita Hatim
sua
stile
uno
pezzo di prosa
devono
la tristezza. Hamal
fine della
quelle di
la milza
disoppilare
diverse
cose
quanto
originalità,
sua
Alla
cella
matura,
scritte in
dà questa
(memoriale biografico
de'poeti)
nella
età
tutte
come
stile tanto da lasciarci anche
suo
rimata,intitolato:
una
che
1792.
furono
questa specie di rinascimento,
oscuro
Hatim
e
distinto nel
più
Dehli, in
a
prime produzionidi Hatim,
Le
tosto
per la
fra essi Mirza Rafi Sauda
allievi,
e
dell'India. Hatim
Nord
lingua versi,che
sua
Il gusto
perfezione.
poesia nella linguaparlatasi
contò
xv
di
di
uno
una
dei
Hydorabad
Madras.
vi è
di
i divan
più
k
abbondante
poemi ', o
india, letteratura
raccolte di
yhazal
Introduzione.
.xvi
'
odi '. La
e
queste
Vi
sono
Una
drammi
parte della
gran
offrono
letteratura indostana
di
a'suoi Rudiments
de
de la
Tassy
tradotti dal
maniere
nuove
che
durò
anche
dominazione
la
le
ne
se
poesie
derebbe
compren-
Quanto ai
—
romanzi
mussulmana,
i tribunali
riconosciuto
lingua,straniera
della
Questa
perchè, sia
e
che
an-
la
e
per
molto
mentre
adottato
lingua officiale
diplomatiche,
gli uffici pubblici.Il
tempo questo sistema,
gli inconvenienti
l'India,nel 1831
dell'uso di
vi
questa
teresse
nell'insostituì,
la lingua Urdù.
popolazione,
misura
liberale
ottenne
lingua parlata,sia
come
l'indostano ha
e
per
per
era
per le relazioni
solamente
non
per
avendo
In
Se
presentaredelle leggende note, anzi
inglese seguì
governo
merito
grafe
epi-
per
piuttostoimitazioni
l'India,il persianoperò
tutta
del governo,
ma
«
scritto coi caratteri persiani,veniva
l'Urdù,
ma
voci
equi-
o
traduzioni.
vere
Finché
per
di
messo
Kulpati:
.
sono
;
langaeIndouie, queste parole
»
significato
persiano,essi
ha
in indostano
tradotte
meglio il vero
consiste,è
soventi dell'importai
ìza :
del celebre scrittore indiano
fossero
grande
un
spiegarei passioscuri
Garcin
degli originali.
sanscrite
popolaridi
persiano,dal sanscrito,dall'arabo
mezzo
un
punti d'analogia.
contemporanea.
queste traduzioni hanno
anche
perchè
numerosi
dell'India
di traduzioni dal
vero,
luogo pel persianoe pel turco,
in indostaiio molti canti
pure
e
ha
cosa
letterature hanno
tre
interesse
ma
stessa
ora
l'assenso
come
generale:
linguascritta,
giustamente acquistatoun
altissimo
importanza.
lingua parlata l'indostano ha
d'eleganzae di purezza
riputazione
primo luogo, come
in tutta l'Asia
una
Introduzione.
xviii
trattati didattici
di monaci.
perfinodei dizionari e
e
questo interesse
Ma
in
una
e
nella distribuzione
delle
leggende
consiste solamente
non
felice combinazione di paroleaggradevoli
all'orecchio
; vi ha
più
armonica
meno
vi si trovano, sulla
che ci
dettaglietnografici
in curiosi
quantità di
una
Aggiungerò che
cose
dottrine
a
le
popolarizzare
e
dell'alta filosofia.
più
natura, quanto
danno
la
mal
o
poco
poesia indostana
la
di linee pompose
di più sostanziale,
tanto nelle
qualche cosa
descrizioni utili che
di
o
è
zione
spiega-
conosciute.
sopratuttousata
sublimi
della
religione
propositodi questa lingua,un dotto mussulmano,
del Singhasan baiSyed Abdulah, nella sua prefazione
A
tisi
la
'
le trentadue
.del
(storie)
dice
:
«
L'Indi
lingua primitiva dell'india (dell'etàdi mezzo)
letteratura
sua
L'Urdù
è
stata arricchita da
è lo stesso
e
il
famigliemussulmane
alle
imposero il
di tutti
ma
;
akhbar
'
Gazzetta
miscugliodi
hanno
nelle
altre
tesoro ben
relativamente
Terminerò
ad
rispettabili
finato
con»
.
'
in
un
perchè l'indostano. è
un
lingue; coloro
fornito
essa,
è
delle
e
di Brahma.....
di Oudh
lingue straniere,e questo
un
quistatori
con-
che l'Indi è
povere
ad
lo
'parlano
esprimersi
costante.
dostano
L'in-
tutte le altre
lingue
fatto è
e
dice
che
maggiore facilitàdi chiunque altro
è
sono,
diverse
Indi
gli
più basse classi degliadoratori
articolo: «Precisamente
suo
delle corti
ricevuto educazione,
mentre
l/Avadh
i
loro alfabeto. Esso
solamente
non
linguaggio,
che hanno
la
autori.....
fatto che
qualche parola turca, pel
con
divenuto
numerosi
e
è
idioma, mischiato coll'arabo,col persiano
mussulmani
e
'
trono
»
colle parole di Garcin
.
de
Tassy,
in
un
Introduzione.
discorso
di
«
«
orientali
lingue
dice,
è
come
«
che,
«
Asiatico,
che
segretario
«
dostano,
«
goli
«
nuovo
dostan
in
detto
tartari,
periodo
sotto
di
si
anche
;
Urdù,
mista
questa
di
con
è
lingua
britannica
Cecilia
arabi,
si
che
'
:
quella
sviluppa
'
»
.
Camillo
Tagliabue.
L'indel-
persiani,
divenire
a
dal
universale
lingua
tende
;
redatto
La
elementi
civilizzazione
l'influenza
la
N.
esclu-
indostano
all'
programma
il prof.
—
Collegio
collegio
pensato
nel
legge
ecc.
il
Napoli
dell'antico
subito
è
altri
riconosciuta
talmente
a
egli
il turco
persiano,
è
scuola
diversi
gettano
fondare
posto
Collegio,
del
il
nella
L'indostano,
«
si
cui
lingua
il
si
d'indostano
Parigi.
l'arabo,
trattò
che
inglese
e
fiume
prese
ciò
ecco
l'India
di
Cinese,
sivamente
ed
viventi
questa
si
allorché
«
«
di
corsi
suoi
sanscrito,
—
L'importanza
«
un
il
fiumi
«
«
a'
d'apertura
xix
mon-
del
de
nell'In-
'
PARTE
PRIMA
ORTOGRAFIA
CAPITOLO
I.
Alfabeto.
1
\..i
$
.im:ii
.
nnatica
de(/"
jxtana.
Parte
£
or
Prima
—
Ortografia
Capit.I.
delle
1. Pronuncia
Queste lettere,in
1.
e
si
leggono da
destra
di
numero
lettere.
trentacinque,si
scrivono
sinistra;e perciòlibri e manoscritti
a
quellaparte che
da
incominciano
Indostani
Alfabeto
—
noi chiameremmo
la fine del volume.
maggior parte
La
a
della
seconda
Così
nella
gruppo,
è detta
a
destra, avrà
la forma
finale.
queste lettere
posizionenella
corabiuazioDe
iniziale;
avrà
la forma
loro
di
di
la
tre
o
forma
la lettera,o le
media
e
diversa forma
assume
formazione
della
parola.
più lettere,la prima
che
nella
suesposta tavola
fra
lettore,
l'ultima
del
la
lettera
a
prima
e
itati
l'ol-
sinistraavrà
Parte
4
precede, cioè
le
che
le segue
di
una
CL" è
lettera
3. La
La
lettera
colla lettera
mai
non
queste lettere, deve
una
la
avere
La
lettera
vien
lettera
La
sorda.
lingualedorsale
il g italiano in
come
pronunciata
vien
-
il
pronunciatacome
-
'
giorno'.
italiano in 'cielo '.
e
spiranteforte gutturale.
è
_
La
lettera :5 è
lingualedorsale
La
lettera
j
è
palatale.
La
lettera
j
è
pronunciata come
La
lettera
J*
è
pronunciatacome
La
lettera
£
è
gutturale,pronunciata
Siciliano
sonora.
il
italiano in
il se
beddu
in
francese
j
*
'
'jour'.
'.
scipito
tedesco
il g
come
'.
'
'
sagen
.
La
lettera j
è
gutturalevelare
La
lettera ef è
gutturalevelare
italiano in
il g
'
lettera "
La
fU
nam;
b)
da
una
II. E
breve,
in
francese
'
lunga, e.
g.
come
'
^UaLj*
darakhtan,
mediatamente
seguitada
mt,
il
della
suono
^o^
quando
in tutti
n
è
preceduta
quei vocaboli
seguitadalla
indistinta
o
immediatamente
JUbl
lettera
(ULsLkhafa)
è inerte
(cioènon
preceduta da
da
mossa
una
Unt; b) quando è inerte
altra lettera
la
come
barson, ^-"^
oy^f.
c_j.
vocale
sanp,
e
im-
inerte, e. g. ^$y^"\
antri,
f
s
L-oaJL^ phansna,
in tutti
ban; e)
"
a) quando
:
^-*"jS
andht,
9
sillaba
è immediatamente
bon
vocale) e
alcuna
distinti. I. Ha
parola o
(ajj"gunna)
nasale
pronunciatacome
sonora,
principiodi parola o sillaba,come
è in
in fine della
quali non
arabi nei
tre suoni
ha
a) quando
vocale
sorda.
guerra '.
italiana:
9
ma
staccata.
forma
n
destra ;
a
tera
colla let-
s* uniscono
sinistra;perciòquando l'ultima lettera di
a
parola è precedutada
in
Ortografìa.
—
*5,S,jì" 3» J» .?
lettere l, ",
2. Le
che
Prima.
quei
àJ^"
vocaboli
III. Ha
munh.
arabi
e
il
suono
persiani in
cui
della lettera
è
immediata-
m
6
sopra
_±_
Parte
Prima.
la consonante
alla
quello dell'
è
quale appartiene. Il
suo
suono
breve.
a
Il secondo
Ortografia.
—
si chiama
segno
alla
sotto la consonante
ed è scritto così
(^"j)zer
quale appartiene.Il
è
suono
suo
-^
quello
dell' i breve.
Il terzo
-^-
la
sopra
5. Oltre
si possono
questi segnivi
a
considerare
Valif (1) preso
ha
alcun
bar
si
1
:
alif,$
da
non
della
suono
pesh
è iniziale ha
je.
parola
accompagnato
Valif (1) accompagnato
che
^
da
(\) accompagnato
Jj alif(\)
Quando però Yalif non
oaoJ
una
appoggio al
di
lì ali f
a.
breve.
principiodi
che
serve
non
pronuncia
pronuncia L
da
za-
zer
-^-
si pronuncia
il
sempre
suono
lungo.
a
(^) oao
La
v)
che
Se
poi
vocale
La
vocale
se
e
sono
e
in
o
se,
per
Yu
come
è scritto così
tre lettere dell'alfabeto
sono
vocali
come
lo accompagna,
si
_^_
u.
di
suono,
che
vocale
Suona
consonante.
sua
ed
(j~*$)pesh,
si chiama
segno
se
è
_^_
è
presa
accompagnata
sabar
il
dittongoao.
il
%
colle
^
t^^o
ta#
##
Abbiamo
Così
è
precede
così il
pesh
è
detto
dalla
accompagnatadalla
la
pure
(^5)je
i
suona
dalla vocale
accompagnata
dittongo ai.
ed
se
dieci
in
giunzione
con-
possono
e
seguentimonosillabi:
"
.«
^J*j "_jli" «-^-^ S-^
tub
lungo.
n
suona
accompagnata
sopradette tre lettere, sono
dai
rilevati
"
c^o
la
che
lungo.
se
ma
qualche volta
e
o
pertanto delle vocali, presi per
6. I suoni
essere
di e;
suono
di
_-"_
forma
sabar, formando
-*L
dalla vocale
consonante
ha
la consonante
suono
una
suona
zer
il
ha
da
preceduta
(jjjje
~^~
se
per
lab
che
tlb
tub
(1)Yalif per
"
-%
S-^
v-r*"Tr"S-^V
teb
tob
se
0
in
taob
^
^r*^
taib
principiodi
pa-
Capit.I.
rola, non
che
ib
ab
si
"J\
le due
vocali il segno
accompagnata da
col segno
Quando
allora
_£_
1
an,
in,
mwm
'
nunazione
'
per
esempio ', i
ò13\jUL*musharun
(-£-)prende
^«r
la s;
che
ma
il tanoin
precedeXalif e
Nota.
zabar
in fine di
o
—
è scritto
a) So
—
e.
*
'
si chiama
g.:
1
una
'
ed
{gazm).
^
si indica
col soprapporvi
si chiama
come:
teutoni
"iy$
s'incontra
nurì),e
scrivere
sopra
'
tutto
sopradetto'.
«///"dopo
un
sopra
sempre
la
o
alla
mas-
tratto
,
Il tanohx
—
di
eccetto
lettera
Yalif stesso.
1
alif,il tanoin
col
'.
originalmente
*\jJ^"Ublidan
'
g.
ad
tutte le consonanti
parolafinisco in
e.
dopo l'a/i/;
vocali,
delle
della ft,
suono
daffatan
»"
—
si deve
non
inerte
l^y fauran \ subito ', yJu
ilaih ! il
un
parola, non
(sakin)
^^
della lettera
arabi,
la
e
vocale, si inserisce fra
mezzo
Questo
un.
-»-
vocale
con
raddoppiati i segni
si trovano
(dal nome
fine di vocaboli
to
termina
pronunciano aggiungendoviil
si
separateda
(tashdid).
jo,x-t£o
_*_
allungamento'.
essere
raddoppiata lo
lettera è
una
il segno
10.
che
_»_
'
(hamzà).
si dice
vocale
senza
con
i^*
-a-
aib
alife soprapporvi
*Xo (madda)
pure
consonante, in
una
solo
un
sillaba
una
comincia
segue
Quando
scrivere
usa
eb
ob
vocali si seguono
due
che
è marcata
Così:
alifin principiodi parola,come
si chiama
sillaba
è
monosillabi.
soprascritti
nb
due
di scrivere
consonante, cioè quando
9. Se
biamo
ab-
non
aob
ib
ab
Quando
8.
iniziali
nb
(T)che
_**.
vocali
che lo
L"jtLioi
monosillabo
il segno
della vocale
"-J "Jh u^oj,ù*1 L"}\ ^
7. Invece
nel
7
suono
pertanto le
sostituire Yalif ai
a
ìli Lj
appoggio al
indicare
Per
accompagna.
di
che
serve
Alfabeto.
—
Parte
8
b)
quello di
solamente
Jl,
arabo
parola precedente, e
la
è
si
col
^UJl
daru
Per
regola di
sonanti
una
affamato
la
bene
consiste
sopra
l'articolo
prefisso
Jj,
",
in
che
la
J
è
", ^
j,
^,
del
le
della
mossa
sillabe
da
'
'
moto
sorriso '.
g.
M
:
', ^
e
e.
'
,
attenzione
Ogni
alla
sillaba
mincia
co-
vocale, ed ogni parola
le vocali.
quante sono
la vocale:
', cus^. ha-ra-kat
marca
sillabe.
in
una
vocale
una
e.
monarchia
sillabe.
consonante
una
quale si
e
popolo '.
parole
parole in
pronuncia,
omesso,
pronunciabisogneràfar
seguono
ta-bas-sum
nella
dimora
massa
consonante, in
', _^l-o
cui è
a
omessa
del
delle
altrettante
mute
scritto
^_
che segue,
la
'
consonante
una
sillaba
in
'
'
la corretta
contiene
una
ssaltanat
divider
con
è
il gazm
Divisione
3.
il segno
parola
eufonia
e
caoUmmunaUs
12.
della
alla consonante
tashdid,
c^xkulll
tA
', ^j,
dalla vocale
è assorbito
quattordiciseguentiO,
scriva, per
assimilata
allora
"\
*.
j
", J, j allora la lettera J dell'articolo,
tunque
quan-
l"ì ^
up"
viene
delle
una
l'articol
alif del-
elisione.
lettera
prima
contra
s'in-
dei nobili '. In simili
più nobile
il
\
fedeli
dei
'
unione
dall'arabo, e. g.:
alif in principiodell'articolo
Xalif indica questa
£"
'
'
la consonante
conduttore
'
amtrulmnmìmn
finale della
arabo
sopra
in frasi prese
^i^Ml ashrafulashraf
frasi 1' 1
in indostano:
J^"^oasi
si chiama
(-^-)che
in indostano
Se
s'incontra di rado
forse mai.
zer
^-Ux^-Jl
Ortografia.
—
di zabar
Il tanotn
Il segno
11.
Prima.
e
in
in
g. 1
—
una
una
Quindi
vocale, oppure
o
^y^-?
più.conbhu-khti
£***)" di-rakht
'
bero
al-
Capit.I.
13.
Il brano
Alfabeto.
—
9
in lettere romane,
seguente,trascritto
servirà
esempio alle osservazioni più importanti fatte nei
di
denti
prece-
paragrafi.
4.
Esercizio
*V
9
/
?;LJ JU^
»
9
9s
^/ ^^
yyb
lettura.
y
s
9'
S.
"~r^
Ff**
9
di
9
S
S-*^ r^ "-*P' «3^
crr°
^ILo^ jjrj"^
)£
s
\
—
9
s
•
ss
S*
—
^o
c_^b
?'
^.b £)\ y
9
^"
r=»*
Smdbad
Snidò
bap-ke
9"^
»
^ s^^ì^»0
£)Jj
J
9
ad-ue
S
l
^.oi
S-
jt^ol £
9
'
s
-
9
w
O"'-30J*
"^1b-"
9
9*"
)£
0*1***
\Sf°±
^
Jy
£??
9
9
"^°
^^1 ^j» ^\ ^j-fà
CUiUsw
9'
3*^'
9
9
S
IXJ
9
«"
ci/
"
"
£j-~«
Oj^Ò*
gahazikà pahla safar.
kahù,, maiìVne
go
tarikc-se pa'l Ihi, 'alami
daulat
aur
shabab-meh
gà'edad apne
'aiia$ct-Lurk""
Parte
10
kharch
sab
us
dàll,
Jcar
muttaWhokar
-par
Prima
phir
aur
mal
aur
o
ih
bìhtar
aur
bhl
bàp-ka
mere
bacata
shoara
ihl
becà,
usko
kaul
aur
unhon-ne
km;
ki
thà.
rah
tàgiràni bahrl-se
apne
mugh-ko
oahàh-seJ ba-ittifàkun
aur
hai
pàtà,
aur
baca
gaia thà,
bàb-men
batlal;
salàh
acci
afsos
miràs-ka
baia
sab
ma-
main-ne
tigàrat-ka asbàb
aur
bandar
tàgiron-ke ham-rah
un
hasbi
Akhirulamr
rupaiko tigarat-men lagà dia,
khand-kar,
bahut
aur
mujiisl-simarganà
«
apne
fazul kharaclon-se
meri
go
gam'karke
us
iàd-kartà,
zaickame-kà
kaul
nàdàni-
aur
pashemàn hu'aJ
aur
asbab-ke
kia; danishmandon-ka
»
aprii hamàkat
/carnài nàdim
daolati kasir
hae
Ortografia.
—
bansrà
sab-ke, gahaz
ko
kiraia
gaia
kar-ke
huà.
saoar
Versione.
viaggiodel marinajo
Primo
Sindbad
dalla
disse:
proprietàdi
gioventù;
poi
e
Quelle
mio
ricchezze
presi grande vergogna
e
detto
questo
tutti
era
pure
quel
danaro
nel
essi
un
Mi
mavo
richiaè
era
della
l'espressione
mia
vendetti
e
un
e
mi
buon
comperati
dizione,
con-
giti
sfug-
erano
consultai
con
cuni
al-
consiglio.
Impiegai
articoli di
di Basra
bastimento, m'imbarcai.
ribile
prefe-
padre. Finalmente
eredità,che
accompagnai quei negoziantial porto
con
quei beni.
di mio
mia
pentiid'aver
morte
diedero
commercio,
mi
saggio: «La
della mia
stravaganze,li
negoziantii quali mi
tutti
nella
del
il detto
quegliavanzi
alle mie
e
ereditai
che
ne
stupidaggine,
e
dolore, e fortemente
povertà». Questa
e
raccolti
quel
beni
stravizzi
follia
della mia
dissipatoquelle grandi ricchezze
alla
quei
e
padre, le spesi in
accortomi
alla mente
Sindbad
e
vendita,
là, noleggiato
SEC0OT3A
PARTE
ETIMOLOGIA
CAPITOLO
Parti
14.
I
sotto
(r~"\ ism)
Col
la
e
verbo
I
che
'
il
è
una
Gli
del
nome
4)
che
Gli
indica
8)
terminologia
parti del
discorso
(Jaì ftfl),il
verbo,
nome
(^i^- harf).
si
che
quello
chiamerebbe
il
jJ«i fi'li ma'tnf).
I
I
(^j^o^ ^*A
'
il
che
nome
aggettivi
(cxLo
ismi
è descritto
^1
ismi
maosnf
o
plicemente
sem-
o
,
qualificato ').
sifat
'il
nome
qualità ').
numerali
aggettivi
numero
pronomi
ritenuto
5)
della
le
tutte
il
(^k*^
sostantivi
fl"\ism
2)
valendosi
include:
nome
1)
:
classificano
participio congiuntivo
Il
cioè
particella
essi
discorso.
classificano
araba,
capi generali,
tre
del
indostani,
grammatici
grammaticale
IL
nella
pronomi
("S1 ^^A
'adad
ismi
').
personali
mente
("r^"
samir
'il
nome
').
dimostrativi
(^l"l".
*»\
ismi
Parte
12
il
'
ishara
6)
"T indicazione,
o
nome
il
I
I
'
istifham
si indica
qualche
8)
bham
ha
connessione, con
pronomi
il
'
il
masdar
I
la
del verbo
'
o
il
che
nome
indefinito
indeterminato
o
infinitivi
sorgented'onde
').
nomi
o
verbali
scaturiscono
mu-
(^
«*
tutte le diverse forme
').
10)
I
nomi
chiameremo
che
agente (J^U ?-**\ismi
x
passivo (u"oU
o
circostanza
del
Particelle
9
il
fa'il)
,
il
come
perfettoo participio
9
s
(JulU,^A
halia
ismi
il participio
mazì), e
o
'
il
di stato
nome
soggetto o dell'oggetto
').
sono:
1) Gli
in
S
deverbali;
JyJu» ^J\^ismi maf'ul
imperfetto
9
'
("4-^°
r**»0^mi
indefiniti
pronomi
I nomi
'
verbio
').
(fL^ixL\
^L\ ismi
informazione
cerca
maosul
clausola relativa
una
interrogativi
che
nome
nome
9)
nome
(J-o^ ^L\ ismi
'.).
domanda
avverbi
(non
indostano;si
chiama
c'è
y^
specialeper
nome
un
tamìz
'
la
l'av-
',
specificazione
s
^Jjk zarf
o
pel quale
relativi
pronomi
che
nome
7)
o
Etimologia.
—
').
cosa
'
Seconda.
'
il
^yiJ nafi
viene
'
recipiente,o quelloin
cui
'
particelladi negazione
una
secondo
cosa
il
vien
fatta
',
in cui
senso
adoperato).
ticelle
2)
Le
di
attrazione
3)
Le
preposizioni
'
congiuntive
4)
di
Le
'
oppure
(y»Ls.^f*. hurnficatf 'par-
LjJ*^3j*- ^urufi shart
'
celle
parti-
ecc.).
interiezioni
chiamata
ticelle
'par-
').
congiunzioni
condizionali
(J£ sJ*j*"hurnfi garr
').
(bJ ±£$y*- hurufl nida
celle
'parti-
Parte
14
c)
Radici
arabe
femminili
derivati dal
che
lo
; né
persianoe
d)
Radici
femminili
essendo
e)
in
Vocaboli
che
volta
terminano
maschili
i nomi
composti, di
e
sono
sariamente
neces-
in O
ritengonoessi
in
il
cui
sono
il
t
pure
mente
general-
sono
a
membro
primo
molte
volte femminili
in 1
non
il genere
parolesono
a
a
in indostano.
anche
secondo, seguono
in indostano
altre
\
sanscriti terminanti
quellalingua,lo
Aggiungerò che
non
lingua.
definire
o
qualificare
secondo.
t
O
sanscrito;ma
; così pure
femminili
in
i vocaboli terminanti
sono
dal
arabe
Etimologia.
—
finiscono
della loro madre
il genere
che
Seconda.
seconda
fa
del
che
qualdel
priccio
ca-
dello scrittore.
19.
Declinazione
generale:
Singolare
Nominativo
Agente
o
Istrumentale
Genitivo
ef^Jlog,il popolo
log-ne il popolo o
\
^
.
-^
S**r.
\
jj-\$-£^J
Dativo
y^
y^
Ablativo
Locativo
Vocativo
i^^
j"r
mezzo
del
popolo
log-M
log-Ice,
log-Zea,
log-ko
ef^Jlog
Accusativo
per
il
al
del
popolo
sul
popolo
popolo
popolo
log-ko
log-se dal popolo
£^0^1 log.-men,log-parnel
^J ijl ae
log
o
popolo
o
Capit.II.
Parti
—
del
discorso.
15
Plurale
Nominativo
Agente
ef^llog.i popoli
)
o
Istrumentale
i
popoli
o
mezzo
per
^oyy
j
Genitivo
logon-ne
*
dei
"J- J"- %£"^
logon-ka, -ke,
£o£^
Dativo
popoli
logon-ko
^J
log
i
ai
dei
-ki
popoli
popoli
popoli
Accusativo
$o£^
Ablativo
Locativo
o-
logon-ko
cr^o^^
logon-se dai popoli
o^o^1
logon-men, -'par
_^J ^
Vocativo
Questa declinazione
per
quei sostantivi
logo
ae
che terminano
sui
o
popoli
popoli
o
per tutti i
serve
in
fatta
sostantivi,
in
(1)alifoppure
zione
ecce-
in
(ì)
he zabar.
Nota.
fanciulla
modo
in
I sostantivi
che
'
al nominativo
pluralefa o^j^
il nominativo
formano
oao-pesh(u);
così
goru
gorttan. Quelliche terminano
in O
plurale prendendo
plur."*"
nom.
ni
inazione
tivo
ecc.
la terminazione
raten.
Nei casi
regolarein p*;
fa
^-oy^p
così
'
^
obliquisono
Allo stesso
terminano
nom.
pi. o^y^il nominativo
'
£j\jrat
notte
obliquiperò riprendonola
'
ter-
^«J tarla, ai casi agente,geni-
lafkion-ne
formati
; così
"J^Jtarla
che
'
te formano
ecc.
b) Dalla suespostadeclinazione
i casi
larkiaa.
moglie
je-zer,al
^
; così
^\
plurale i sostantivi
^y*.
^
in
terminano
pluraleprendono la terminazione
nominativo
*
a)
—
dal
si vede che al
nominativo
che
singolare
resta
inalte-
coll'aggiuntadei
rato,
hanno
che
colla
2) Se
e
di
y^t £-^J
Così:
ka.
il sostantivo
plurale
numero
si
obliqui,
'
il
del
casa
é"
suffisso
popolo
'
forma, cioè colla forma
che
in
e
"S
suffisso
il
regge
numero,
il
singolare
oppure
in
ke.
genitivoè
qualunque
Così:
ki.
del
di genere
caso
érf l|~^
cioè
il suffisso
del
casa
popolo'.
di genere
maschile
qualcuno
dei
^-/^
Così:
(per
maschile
allora
'la
termina
de-
seguente.
prima forma,
usa
genitivoè
la
casi
casi
J"-^
dono,
obliqui s'inten-
genitivo,dativo, ablativo, locativo, agente
seconda
colla
alla
il
è
colla
log.-kaghar
regge
allora
usa
log-ke gar-ko
il
che
regola che
di genere
genitivo è
singolare,si
suffissi diversi
tre
terminazioni
all'accusativo
nominativo
del
forma
il
regge
genitivo ha
La
significato.
tre
queste
che
Il
stesso
nominativo, oppure
al
£
lo
fra
il sostantivo
1) Se
Etimologia.
—
suffissi.
però
scelta
la
e
Seconda.
Parte
16
dativo.
accusativo
e
3)
Se
il
stantivo
so-
femminile, di qualunque
sia, allora
esso
l°Qrki
lar-kl
si
'la
usa
figlia
popolo '.
del
L'accusativo
e)
Quest'ultima
l'oggettodi
tale
un
oggetto
Il
ben
o
e
del
forma
tivo.
del da-
o
specialmente quando
e
si
voglia
specificare.
istrumentale
transitivi,
quando questi
nominativo
generalmente quando esprime
usa
attivo
definire
agente
caso
si
forma
verbo
la
ha
siano
si
nei
usa
tempi
solamente
che
sono
coi
formati
verbi
dal
participiopassato.
£"5
la
on
£"
n
casi
obliqui
d)
I
al
nominativo.
dei
e)
casi
11
al
plurale
vocativo
si
formano
plurale si
aggiungendo
forma
omettendo
obliqui plurali.
Il nominativo
singolare.
plurale
ha
la stessa
forma
del
minativo
no-
Capit.IL
19.
Declinazione
(s)he-zabar
oppure
Parti
—
del discorso.
di
sostantivi che
^
"n.
17
in
terminano
(I)alif
Singolare
Ijy^ ghora
Nominativo
il cavallo
us-^jy^ ghore-ne il
Agente
cavallo
o
per
mezzo
del cavallo
^jy=r^ ghore-kcij-kes
ó- ó-
Genitivo
y^jy^f ghore-ko
Dativo
ghora
VjysiJ;
-ki del cavallo
al cavallo
il cavallo
Accusativo
^"é"h^ ghore-ko
^^SÌ5*J" ghore-se dal
Ablativo
S- cr^^y^
Locativo
Vocativo
cavallo
ghore-men, -'par nel
^$j^J ^$\ ae ghore
o
o
sul cavallo
o
per
cavallo
Plurale
Nominativo
kS}^
Agente
ghore
i cavalli
i cavalli
^y^jy^f ghoron-ne
mezzo
dei cavalli
Genitivo
£- £-
Dativo
y*o£y"é ghoron-ko
]
^
i
Vocativo
Tagliabue.
ai cavalli
i cavalli
,
5*o£y** ghoron-ko
Ablativo
Locativo
(iMre
yj'h^
(
Accusativo
gfiofon-ka,-ke, -la dei cavalli
*o£"^
K^oìh-^
j":
(iMron-se dai cavalli
cr^o^j^J ghoron-men,-par
3$*^
Grammatica
^
ae
oMfo
della linguaIndottana.
o
nei
o
sui cavalli
cavalli
2
18
Parte
Nota.
Allo
a)
—
in
terminano
Seconda.
stesso modo
Così:
*.
Etimologia.
—
si declinano
banda
«jJj
'schiavo'
i sostantivi
ecc.
9
bande-fra ecc.;
'
^"U"o banlàn
b)
La
in
nei
^5
\ oppure
casi
maschile; poiché
fa fclo maka
e
i femminili
sostantivi
nel nominativo
nomi
pei
terminanti
U
'
ma
è che
cambia
singolaresi
solo
anche
ecc.
plurale.
di genere
in 1 oppure
'
madre
al
a
genitivo
suesposteregole generaliriguardo ai sostantivi
declinazione
loro
di
ecc.
ecc.
Alle
20.
però succede
regolagenerale.Così
la
banien-ka
del nominativo
a
obliqui al singolaree
Questo cambiamento
seguono
^^^Jl
gen.
specialitàdi questa classe
la terminazione
bandon-ne
agente ^oj^-?
'
mercante
K^jjJ^
gen.
9
pi. ^j^o,
nom.
che
vi
eccezioni
alcune
sono
che
le
sono
guenti
se-
:
delle
seconda
nella
la
sostantivi
I
a)
obliqui.Così:
e
qualivi
nelle
vocale
seconda
^
consistono
che
di
sia la vocale
due
lasciano
casi
plurale pei
magaron-ka.
non
terminano
I sostantivi che
b)
in
vocale
ylfgano
9
_*
Così:
tf
yb
nelle
p^b
ecc.
£g"
d)
gaen
La
e
Il
di £
^S
nei
gae
casi
no
y
'
'
yb
vi
e
dei
casi
'pano
ecc'
uccello
nominativo
', forma
semplice
'
'
il
sostituiscono
obliquipluralifa ^\S
un
piede
obliqui plurali.
giovenca al
à^.^ rupia
^J^ rupae.
sostantivo
pluralefa
di
'
nome
c^y^.
parola bj^»,ciria
plurale coli'addizione
cìrìan.
il
formazioni
invece
il sostantivo
e)
'
nano
lasciano
'villaggio',
hamsa
segno
fa
lunga, come
preceduto da
no
y
9
una
a,
brevi,
tfpo^Umagron-ka
cocodrillo farà
magar
zabar
ji
del
terminazioni
sillabe
^"
n
rale
plu-
gaon.
tivo
il nominacosì:
pbj^
liupia (moneta),al
'
minativo
no-
Capit. IL
e) ^jì
'
'
numerale,
un
del
la forma
in due
'
men
do
giorno', \2j£ ganta
di
indefinito,
si dice
gante
barason-men
:
Ime
^
^"
; ^^
'
10
tempo, specialmente quando
pronome
un
discorso.
din
'
^Jixty
Cr^c
^v^^^
di
di
plurale.Così
anni
'
giorni ;
anno
o
del
', ^"
'
altri sostantivi
ed
ora
baras
Parti
—
din
'
men
'
men
in
entro alcuni
'
due
dono
pren-
do baras
y
^^
^^^
rado
gnano
se-
ore
;
invece
^^^yìi?
CrC^^"y"^ dinon-men
ganton-men.
sostantivi
seguenti
21.1
contro
la
che terminano
regolagenerale(§ 17)
pai foglia
Ob
bakht
fortuna
takht
trono
sono
in O
te
di genere
Oy
hot
cibo
0^~"
sui
filo
e
(je-ser)
,3
maschile:
9
khet
^-^
campo
«;"
httat forza
Oy
jJ^*
OyU
^o£
Oyb
/a/jo^rubino
cataletto
0ib ^s?^
dant
cuib
22.
I
in 1
nei
dente
seguentinomi,
alif e
casi
*
buiTO
^^
ghl
0aS
c?«A? latte rappreso
sebbene
he-zabar,
acqua
gì vita
^y^.
Oy. ^o£ figlio
perla
wo^
non
di genere
cambiano
obliquidel singolare:
chiarificato
maschile
e
nanti
termi-
la loro terminazione
Parte
20
\U»
tilà
UlJ
laka
Ls^
mare
zio
I nomi
di genere
femminili
fanno
"lJis saiah
nero
al;m/i
strada
faccia
caca
23.
Etimologia.
—
oro
darla
bj"
Seconda.
bb
babà
sV^
a//#A
maschile
cambiando
che
la finale ^
zer.
dhubi
lavandajo
^^L
gaogi
eremita
lettera
mail
vedi ai
^.
corda
baia
§§
cale
vo-
o
gomena
cambiando
la
C5^"
cordicella
rassi
il,*?golf pallina
^iìi^ow cloriti
formichetta
"J,b bali piccoloorecchino
formazione
119, 120
elefantessa
Come:
orecchino
alla
giardiniera
il diminutivo
formano
formica
cìonta
malin
^U
gola palla
Quanto
dalla
eremitessa
hathin
cAt'^*"
sostantivi
finale in
ik*jrassa
^b
c^yL gaogìn
elefante
Alcuni
Lo_^o^
si
^$
lavandaja
dhubin
^yb"
giardiniere
hathl
^
mossa
in
Femminile
^3*""
24.
terminano
in^
Maschile
t^SU
Dio
Come:
~
(jU
(amato)
caro
ove
del
femminile
si tratta
dei nomi
e
del
diminutivo
derivativi.
Parte
22
la
pancoàn, seguono
e
dirà
si
^^ssJb
Seconda.
Etimologia.
—
terminanti
regola degliaggettivi
obliquimaschili
pei casi
pancoen
in
alif
^^spJb
e
pancotti pei femminili.
I
28.
quando sftratta
comparativi,
che
si
si formano
voglianocomparare,
'
L-^-
^
questo
cavallo
stabilire
forma
tutto
Nota.
'
Così
'
hae
khub
Ichub
si vuol
non
comparativo
si
parola ^JL
colla
^y^
"^"y^-"_s^"^^i
questo cavallo
è
più
coli'avverbio
si forma
hae
più '.
'
si forma
assoluto
il paragone.
se
il
*"btjziada
all'ablativo.
sab-se
*t.
bello di
cu^"
ba-
fra
due
paragonatifra loro,
sono
del
formazione
nella
comparativo
e
traccia
del
trova
nelle
forme
,^"
bihtar
30.
genitivoo
bara
sab-ka
jo
'
Zaid
31.
Il
prese
preso
sanscrito
dal
il
locativo;
'
cr^
è il
Mohan
parola cu^JLo
come
è il
^
migliorefra
banisbat
è anche
'
IjbK^^o
gli scolari
riguardoa,
La
si
usato
mohan
c^y*
men
',
buono
!
di tutti
talibHlmon
espresso
'
volta si trova
più grande
tutti
bih
ottimo
'
usa
indostano
in
"*o
bihtarln
sab
^^OjJjUì
comparativo
lingue semite.
esista
però, qualche
si
di formare
metodo
dalle
che
perchè
ecco
persiano,come
dell'ablativo
hae
^Jb1{JL\ J
superlativoè
migliore', c^.j-^
Invece
ed
comparativo. Questo
metodo
sola
'
differenza
significa
particella"^o
La
—
oggetti che
hae
oggetti,allora
tivo
all'abla-
fisse
Che
getti
og-
molto.
hut
il
altri
superlativorelativo
tutti '. Il
quello'.
dell'avverbio
tutti
o
Ih ghora
^Jt"
il
di
superlativo
Il
ghora
bello
con
mezzo
per
'
più
paragone
29.
sab
è
ih
^1 Kjy^Sao
"^o
più
o
mettendo
si stabilisce
cui
o
l'oggetto
gli oggetticon
Come
di due
'
; v_r*
—
**»
zaid accha
'.
qualche
in paragone
volta
dalla
'
con
col
Capit. II.
Parti
—
23
discorso.
del
a
col
genitivodel
nome
^Jb jsJJo
^y
in
^J
Ad
32.
aggettivo,sia
si da
un
nome
^j
'
bìhtar
jZj^kahin
'
^
'
kala
ancor
miglioredi
'
molti
Uoljy^
aor
kala
più
nero
';jZ"
gradi,molto
aggiunge, o
confondere
Lo
simile
come,
Nota.
—
:
kala
Questo
*
sa
hut
se
ghore
f/horian
'
;
dar
óJ^SSba-
migliore'; ^-^
gone':
para-
terminazione
con
questo suffisso
sar
o
come
0Lo
Lo
sa;
'
tissimo
mol-
nero
tivo
l'aggetsto
Que-
aggettivi,o agli
'
ciullesco
fauciullo,fan-
come
sa
Lo
'come'.
san
formare
larka
fcju
Lo
suffisso Lo
', o^^}
'
eksan
'
vi
non
moltissimi
nerissime,
o
sa,
sia che
si usi in
un
aggettivodi similitudine,è
come
gli aggettiviche
il suffisso
se
^Lo
sa,
I"aggettivo al quale viene
come
nero
uno
'•
intensivo, sia
come
'
più
Loculibahul-sa
'
sostantivi per
a
aggettivistessi,come
W
'
khub-
pochissimo'.
'
thora-sa
si deve
', L"
\y \
^^
come
^\
nerastro
o
nero
similitudine
di
si
molto
'
Non
grado
dovunque migliore,migliore senza
'
bihtar
kalasa
["J)i\S
33.
di
buono', yC^ y^" bihtar
molto
la
e) aggiungendo all'aggettivo
'
è alta
a) ripetendolo,
avverbialmente,
bello
bhl
j}\ aor
ga
Zaid
grado positivocome
,
W
y
"x"j
pesante ', Cj^y^y^. ^-ol^-"mhaiat
estremamente
'
surat
molto
'
bhari
bara
di
accha
aggettivousato
o
di
statura
come
;
un
migliore; b) prefiggendogli
avverbio,oppure
molto
'
la
'
£
il paragone
intensivo:
significato
un
l^Z\U^allaccha
bìhtar
fatto
'.
Mohan
un
comparativo,
come
j£
c^.^jJ
con
paragone
vien
quale
terminano
in
I
«
e
il
bile
declinanome
affìsso si inflette allo stesso
fosse:
cavalli
nerastre
e.
'
;
g.
^y^Z
o^}^
cavalle '.
^**
l*~°
ficato
signi-
o
modo
cu^i baci^ Ȉti
si
Parte
24
Seconda.
Etimologia.
—
4. Pronomi.
Pronomi
34.
y
tu
I
o
*
^^
rimoto
di
di seconda
si
Al
prima
dal
\j rti,
al
nom.
nominativo;
dei
strativo
dimo-
e
i
;
quella del
casi
l'affisso
dal
on,
pi. pi
nella
oppure
agente
'
ham
tawz
'
noi
'
forma
', forma
voi
pronome
genitivo
e
aggettivo £ Jcà, che
è cambiato
\ ti. Al
in
rale
plu-
gendo
pluraleaggiun-
nominativo
seconda
obliqui del
casi
genitividei nomi,
obliqui derivano
pi. Jb
nom.
e
è supplito
persona
quale, al plurale,si prefìggela vocale
i casi
£j*
tugh;
à_*x"
formazione
nella
mugh
è à^"
persona
dei
forma
singolarela
è
persona
formati
usa
'
*3 #A.
loro declinazione.
sono
di terza
Pr^nome
io
'
nella
presentanoalcune specialità
pronomi personali
I
pronome
^u '• ^
main
cx^
pronomi determinativi;principalmente dal
dai
35.
due ; cioè
pronomi personalisono
o-**
(^^JL).
personali
persona,
obliqua pi.
^y*"
hon
o^-»-A
obliqua pi. o"^
e
g.
hamon
;
tumhon.
Singolare
Nom.
^J
Ag.
Ab.
Loc.
fW*
c^"
main-ne
^syz* \J?x%*^
G-en.
Dat.
cx^°
e
Acc.
^'^J J^
e^o
o^
mera,
10
io
mere,
mezzo
meri
di
mughe, mugh-ko
kss* mugh-se
^°
per
o
mugh-men
da
me
in
me
me,
di
me
a
me
(mio)
me
Capit.IL
Parti
—
del
discorso.
25
Plurale
Nom.
fjb ham
Ag.
noi
1^03-** c^r* ham-ne,
hamon-ne
^Ua
hamara,
1"UjJ
^U*
hamare,
e
Àcc.
y^^Jb y^
^r^-ihamen,
a
Ab.
^j**oy+*
Loc.
"^f*"
^^^o^^^a
hamari
di
hamon-ko
ham-ko,
noi
noi
da
harn-se, hamon-se
hamon-men
ham-men,
^^^a
per
(nostro)
noi
Dat.
o
di noi
mezzo
Gen.
noi
noi
in
noi
di
te
Singolare
Nom.
o^5
Ag.
Ab.
Loc.
Voc.
y
^yy
Gen.
Dat.
o
^y3
e
Acc.
tf#
o
taìn tu
^ft-tttftu
per
o
L*$ ters, tertf,ten
^
y*?=ù' o-^ù'
^^o^u
^^«^u
y^$\
^fo,
di te
tugh-ko a
da
tiifjli-se
tugh-men
«£-/#
mezzo
0
tu
te
in te
te
(tuo)
Parte
26
Seconda.
Etimologia.
—
Plurale
Nom.
Ag.
eyox-^
voi
^w
fj
tumhon-ne
tum-ne,
esV
per
o
di voi
mezzo
Gen.
voi
tumharì
dì
tumhon-ko
a
tumhara, tumhare,
V*-*-"
"*"^*3 ^Uy-*-^])
voi
vostro
o
Dat.eAcc.y^^^-'-ìy^cr^-^ tumhen,
tum-ko,
voi, voi
Ab.
^^^^^j
Loc.
^K"y^+S
c^r*
tum-se, tumhon-se
crr0^
tum-men,
Yoc.
^'^l
Le
36.
tumhara,
che
forme
"1
'. Allo
nel
caso
U*
come
'
modo,
agente, la
segue
il pronome,
bap
se
obliquie.
'
jo
facesti
pure,
se
la forma
—
hamara,
a)
Le
forme
g.
padre
"ksxì
obliquiè
tugh bad
'
let.
oppure
con
di
l'aggettivo
dei
casi
di
dei casi
te
'
uomo
usa
tugh frequentementesi contraggono in ^
pronome
base ;
come
aisa Ida
disgraziato
mug,
Lo
mugh,
J
tug
sa
base
come
saggiocome
obliqui ^sr°
^/à^°
ziato
disgra-
me
similitudine
obliqui si
un
tivo)
agget-
Kcuiu'
usata
da
tivo,
geni-
un
bakht-ne
'
^U^
vero
un
qualifica
aggettivo
un
j^.^JJÌLoÀasj' tugh-saraklmand
Nota.
il
,
dei casi
forma
^-JvjUsro
così si fece '. Così
g.
bakht-kà
kam
stesso
L*o\
voi.
(sempre unito
dei casi
alla forma
disgraziatocosì
tu
e.
volta s'incontra
qualche
mugh
"
o
\^3 ter a, ^U*
mera,
in voi
Il
possessivi.
propriamenteaggettivi
sono
è identico
t
L-u
voi
tumhon-men
ium
ae
da
:
te '.
"^p3
; come,
Capit.II.
y^sr0mugico ^%ù* tugko,e
la forma
il dai
^/à \Jy$*
pronomi
dar
a
solamente
essi
che
formazione
indicano; in
altre
obliqui:
^Jcs
enfatica
particella
(s^làl
^~"\).
: e.
'
e.
i
^
g.
inhin
men
'
ihì
£^j*"\ ^\
'in
(plur. pj" in)
è
isi
'
a
'.
frequentemente
indicare
in
'
questo libro
l'oggettopiù
'
proprio
alla
serve
admi/co
us
uhi
proprioquesto ^
'
men
solamente
quellache
e
is Jcitab meri,
^\
g. ^^
"^o\
^^
dimostrativi
hanno
parole,essi
aggiunta ai pronomi dimostrativi, per
quello
^^cr^
g.
eccetto quelloaggiuntoai sostantivi
suffisso,
dei casi
distintamente
hin)
'propriomio,
aggettivi,i pronomi
come
alcun
quell'uomo',cr^
La
e.
hi
mera
tain.
(pi.^^a
enfasi:
maggior
forme, cioè quella del nominativo
due
hi
dendo
pren-
tere
cyJ^ ^y3
dimostrativi
Considerati
prendono
non
qualche yolta
particella^
loro
27
'.
mio
5. Pronomi
37.
taln,
'proprio io, io solo', ^aI^o
hi
main
serve
discorso.
l'accusai
e
mere
b) L'aggiunta della
ai
del
Parti
—
questo
'
proprio
'
CJ^"
c"Jl
proprioin questi'.
Singolare
Nom.
*} uh
(pers.) egli o
ella
(dimostr.)
quelloo quella
Ag.
Gen.
Dat.
Acc.
lt5^
Jr
S~
Loc.
^.^\ us-lca, -/ce
^J\ ^^
us-kOj
£^»\ *j uh,
Ab.
C5~J^
^^
eglio
us-ne
^\
us"se
us-men
us-
use
per
-/ci di lui
a
/co lui
da
mezzo
lu*
in lui
lui
di lui
(suo)
Seconda.
Parte
28
Etimologia.
—
Plurale
Nom.
Ag.
^y
Acc.
Ab.
Loc.
essi
essi
c"\ un-ne
o
\£- £- teo* un-ka, -ke,
Gen.
Dat.
oe
^
y^j^Jl
c^r^S\^c"\ un-ko,
ctt^
3*o\ \S$
oe,
^^«^yaJ!
^r^"o^
di essi
-kl
ad
essi
essi
da
unhon-se
essi
unhon-men
un-men,
(suoi)
unhon-ko
unhen
un-ko, unhen
"^°c".m-^l^-'O^ ##-$£»
di essi
mezzo
per
in essi.
Singolare
Nom.
"*o
Ag.
Gen.
Dat.
Acc.
ih questoo questa (pers.
eglio ella)
is~ne
l^o-5)
j£
i3-
Questo o per
^^»\ is-kaJ -keJ
^*A £j"\ is-ko,
^-^ "J"
Ab.
^^o
a
-kf di
questo
questo
questo
*i ih* is-ko, ise questo
vf*%/^ ì*~*e
Loc.
ise
di
mezzo
^\
^a
questo
in
is-men
questo.
Plurale
Nom.
^"
Ag.
Gen.
Dat.
Acc.
Ab.
Loc.
^
^S
te
questi
in-ne
questi o
di
mezzo
per
questi
-Af di questi
"J- "J- £^"\ t#-fòlj-ite,
ef^ytjù c^:^\ y^"\ in-ko, inhen,
£t"\ c^Tì\ ^
^^**c""^ (^o1
crr°o"^
inhon-ko
inhon-se
cj-^o* in-rnen,
questi
questi
ffc inheìij in-ko
M**fc
a
da
inhon-men
questi
in
questi.
30
Parte
Seconda.
Etimologia.
—
(J^o^I ^\ eJ^.)
7. Correlativo
Singolare
Noni.
°
oy
y*
quello stesso
taon
°
so
e^L^*5fó^-aa quellostesso
Ag.
per
o
di
mezzo
quello stesso
^-
Gen.
Dat.
Acc.
tis-ka, -ke, -ki di quello stesso
"J- ^
^y^S y^^o
yLr^
^
^°
fàs-Ao.,Use
a
quello stesso
quello stesso
tiS'kOj Use
50^
Ab.
^^^i
tis-se da
Loc.
c^./0^ì
tis-men
quello stesso
in
quello stesso.
Plurale
Nom.
£"y
Oy-
so
taon
o
quelli stessi
tin-ne quelli stessi
tì*(iP
Ag.
o
per
di
mezzo
quelli stessi
Gen.
£- J"- \"yyXiK^S tin-ka, tinhon-ka, -ke,
-kì di
quelli
stessi
Dat.
Acc.
Ab.
Loc.
cx^=^
yc^
crtt*^ jzfcèy*
^^y^o
^^^yyXì
^^
cr^cs*
Un-ko,
so'
tinhen
a
quellistessi
tin-kOj tinhen
Unse,
Unhon-se
tin-men, Unhon-men
quelli stessi
da
quelli stessi
in
quellistessi.
IL
Capii
Nota.
a)
—
'chiunque',nei
b)
come
suo
casi
complemento;
'chi
il pronome
al
31
relativo
pronome
e.
g.
come:
gìs gis
^*.
al
L'uso
posto
ripeteil relativo,si ripeteanche
del
gli da
y*.
go
go
ecc.
il relativo
"igy*»"£*jr^y?-,
cadrà'.
so
yo"
Qo carega
moderno
preferisce
correlativo.
Quando
il correlativo.
9
8. Pronomi
y*.
generalmenteaccompagna
s'innalzerà
uh
^
discorso.
distributivo:
o
obliqui:^^.
Il correlativo
girega
so
del
ripetizionedel
indefinito
significato
un
si
La
Parti
—
interrogativi
9
9
(^L^i-X^ol
^1)
Singolare
p^
Nom.
Ag.
cr\^
kaon
chi?
chi
kis-ne
"J- ij- K^juS kis-ka
Gen.
Dat.
yv_^
^~s
Acc.
^^S
^
^^
o
per
mezzo
di chi?
-keJ -ki di chi?
kis-ko, kise
chi?
a
kaon, kis-ko, kise chi?
Ab.
i^i^S
kis-se
Loc.
CX^^S
kis-men
da
chi?
in chi?
Plurale
Nom.
c"5* kaon
Ag.
Gen.
t^c/
£- ,J- K^y^jJ
Dat.
crz*^
Acc.
y^v^
chi?
kin-ne
chi
o
per
mozzo
fc^ kin-kcL,kinhon-ka, -ke,-kì di chi ?
j*c/ kin-ho, kinhon-ko, kinhen
5*oy^
cr^r^
di chi?
o^
kaon,
kinhen,
Ab.
cr*°c/ kin-se da chi?
Loc.
crr'cj*kin-men
kinhon-ke
in chi?
a
chi ?
chi?
Seconda.
Parte
82
Etimologia.
—
Singolaree plurale
Nom.
Ag.
che
kea
U*
di
£-
Dat.
kahe-ko
y^^
cosa?
cose?
per
mezzo
-ke, -kì di che
cosa?
qual
,J- K^*\" kahe-ka,
che
o
che
kahe-ne
"^o*^
Gen.
cosa?
o
cosa?
che
a
cosa?
9
Acc.
Ab.
da
kahe-se
che
persone
b)
molto
^^
a) L'interrogativo
—
forma
La
il U*
cose,
a
che
raramente, eccetto
invece
la forma
kis
^S
ha il
kàhe-ka
genitivo%^*"
dei
A3à*
^aK
si
#05
nel
di che
e
cosa?
anche
e)
valore!
'
hae
Come
o
'
si
a
casi
si
obliqui ora
nel dativo,
fai ! '
di
significato
da
comunemente
di che ?
'
Kj^*.^y^
:
espresso
'
keà
ecc.
L^
^"j^J\^L
^jyL
U^
usa
dosi
usan-
'
e
che !
:
kea
kea
khub,
Il
questo
kis cuka
'perchè?',
significa
in
'
può
g. ^y**
e
gaoan
Qualche volta
qual generosità!'.
quanto ! ',come
cose.
c"^ kaon.
dell'interrogativo
in italiano il Us"
che
tanto
applica
applica solamente
genitivoe
esprimereindignazione,
sorpresa
karta
di
più
cosa.
indostano
Oklo^^^ kis-oaste,c^— ^
interrogativi
dagli avverbi
ad
è
questo
che
*£^*" kahe-ko
'. Il dativo
cosa?
cosa?
kaon
è più generalmenteespresso
significato
'
che
in
cj-r0^*^ kahe-men
Nota.
che
#£#., kahe-ko
^^te"
Loc.
a
^
^^*"
'
ha
essere
keon.
usato
Liy L^
maràl
il
'
kea
qual
significato
quanto eccellente ! '.
II.
Capit
88
del discorso.
Parti
—
riflessivo.
9. Pronome
Singolaree plurale.
Nom.
"J
Ag.
^yC-d àp-ne
di
stessi
stesso,se
se
ap
stesso
se
o
stesso
se
per
o
stessi
se
,JL"\^5-oJLo! #jkw", #p/2£, apriidi
Gen.
ly0
Dat.
e
Acc. ;
—
A
;
3
—
t^J\
—
-
"
\
se
stesso
stessi
se
o
mezzo
ltip-ko,
apne-ko, apneap-ko,
^
^^
\
stessi
taiii
apne-se da
Ab.
l^C*^
Loc.
o-r0^-^ cipne-ìnen
stesso
se
a
stesso
se
in
se
stessi
o se
stesso
se
o
o
se
stessi
L'uso
più frequentedi
^J\
personale di seconda
allo stesso modo
declina
come
che
si
usa
Up
è in sostituzione
persona
il
'
lei
esprimere rispetto,
per
'
in
del pronome
italiano,e
allora si
segue:
Singolaree plurale.
c-"Tcip
Nom.
lei
oJcJTap-ne
Ag.
o
lei
di lei
Gen.
£-
^-
hit. e Acc.
Ab.
uatica
della
o
loro
o
loro
K^Jf ap-ka, -Ice,
-kl
y"J
ftp-toa
"^o"J
dfp-W da
c?y*"-JÌ
ap-men
Loc.
loro
"stana.
lei
lei
loro
da
o
in lei
mezzo
di lei o di loro
a
o
per
o
o
loro
in loro
3
Parte
:'!
88.
©A 3p
solo al
pronomi:
tip si
la
forma
locativo
genitivoe
appartenente
Nota.
\ fra noi
khnd
oe
^
40.
che
àp-se
Nelle
spontaneamente '.
frasi
aggettivodi (suo) proprio :
'
'
coi miei
Quando «j"
41.
di
'
lei
propri occhi
'
'
e
come
plurale:
sono)
un
'
lei dice
Nota.
per
al
'
loro
e.
'
; anche
—
Vi
dicono
cx^-ai
ìjfoudaoarid,
^JU iuJUÌ gambi
£" yA
coi
'
pronomi
io stesso
';
"^j\ cip-se
^^"
"yL.j\
g.
/Jiud
az
stesso, volontariamente,
anche
usa
nel
senso
bacashmì
khud
C
nel
rispettoso
pronome
al
è
"J
singolareè
haìn
arair
ap
ìJ"*j*^
'
trattato
lei è
farmate
"P
senso
(let.
hain
').
altri vocaboli
complimento, rispettoo
plurale; come:
e.
"yL fJ*s^
quando
; ^a
sono
g.
come
'
'
lui
:
persiane si
e.
y^\
g. c^
(let. lei
il pronome
'.
è usato
grande uomo
se
^"
stesso, da
te
'.
ecc.
ì±h%d
di,
cip)si prefiggela preposizione
corrispondea
stesso, da
me
JL1 main
"yL
g.
'
stessi ! ;
essi
,
solamente
ma
ma
stessi '.
«_-"! l^^j\
persiana)\ as
da
'essi
stessi
dell'ablativo
esprimereil significato
Per
la frase
(o
: e.
g.
generalmente anche
usa
persiano "yL khud;
dimostrativi
personalie
^j"\àpas ;
te^^Tapas-ka
stessi,voi stessi
si
4
tu, da te stesso '.
anche
usa
stessi, voi
noi
a
'
àp-se
plurale: e.
indostano
In
—
riflessivo
"yL
^_j\
tura
enfaticamente
cip 4io stesso ', "S\
mairi
Oltre
^y^\ àpas-raen
^^o
eJf ^^
g.
^
oppure,
4
e.
eglistesso ', «^c-J
'
39.
Etimologìa.
—
riflessivo±j"\ cip si combina
Il pronome
altri
con
Seconda.
eufonia
che
e
che richiedono
liazrai, ^^-^-
o3^\j^L khud"o andini'
cali, «U- AU
rS/f
"^A
come
husur,
mai
.
gali,^y\
c_
"Lo*
si
usano
il verbo
jo^U-aL
ganab,
"-^.y gharib
Capit.II.
jly
paroar,
dum
di
italiano
Un
42.
pronome
schiavo
'
io
'
mata
'
'umile
fidol
(ji^wxi
devoto
la
servo
banda
*"\j*jJ^
moglie si
', ^S^J
il
'
le
ecc.
zada
il
pure
più
hanno
o
—
e/c 'uno'
(una
'
(un
;
*?
altro che
'
altro
'
un
aor
è il
non
quelleparole
(ancoruno) ; j^à ghair
primo) ; yy
base
^yà*j
;
dono
9
itta
•
tao
(fi
'
o
le
sono
'un
oppure
ijitta
'
cosa
secondo
si declinano
'. Tutti
la
come
yk
'
'
tanto
i
'
;
molto
'
'; ^J:hai
ciascuno
ed il
/citta
o
suo
^y' /col
'quanti?'; U^"-
correlativo
'
qualcuno
sopradettisono
:
e
9
/dina
regolageneralo, eccetto
segue
'
altro
donon
oyy
bahut
cu^
har
un
s
'
;
'
w
U£
o
quanto, altrettanto
qualche
certuni
'
'tutto, tutti';
'alcuni, parecchi'; Lu^
Urw
e
0
ecc.); l^oy dusrà
persona
f
'
molti; i^l" sab
o
e
'
^\
entrambi
!
9
tutte
9 y
'
schiavo
(+"£* ^U-*o\).
9 '
altro
figlio
famiglia'.
'
9
seguenti;"\
'
mio
significato
pronominale
un
^uJ'Li.
',
'
per
capitoloclassifichiamo
meno
l'ultimo
'
di questo
figlio
indefiniti
Satto questo
43.
che
Pronomi
parole: *jsl
servo
9
10.
il
usare
ghulam 'schiavo, servo',
'. Così
'
di
kamtarin
umile
più
àò^Jà/cabila
chiama
significato
invece
stesso
se
servitore', fU£
'
si dice
di
servo
degli schiavi ', JiaJahkar
Jchakscir
nel
usate
frequentemente usa
umile
o
^j^_sr° makh-
'.
indigenoparlando
^j^o
35
discorso.
frasi sinonime
lei, signoreecc.
'
del
v-^-Losahib,
naoas,
parole e
Tutte
ecc.
banda
banda
*jJ*"
Parti
—
Lo\
Ul
'
;
ultimi
ftftfl
/cucii
ò^
regolari,e
gli
o
si declinano
due
che
;""'"
Parte
Seconda.
Etimologia.
—
Singolare
Nom.
koi
^yf
A"-
qualcuno
kisì-ne ^alcuno
i*?ur2**
Gen.
ij- ,J- te^-^
Dat.
Acc.
Ab.
kisi-ko
^3^ kolJ
Lf~°^TÌ
Loc.
per
di
mezzo
qualcuno
kin-kti, -keJ -kì di qualcuno
y^*-^
y^-"^
o
qualcuno
a
kisì-ko
^sf-se
da
Cr^oc?^.s'kisl-men
qualcuno
qualcuno
in
qualcuno
Plurale
^J
Nom.
Gli
o
^yf
altri casi
sono
#0?:
kaì
o
al
'come
alcuni
singolare.
Singolaree plurale.
Nom.
A^pS kiich qualche
Ag.
^y^
kisU-ne
cosa
qualche
cosa
o
per
mezzo
qualche cosa
Gen.
J"-
\$-KyZs kisu-kU,
Dat.
Acc.
^"y^S kisu-ko
^v^
à^Z
kuch
-ke, -kì di qualche
a
qualche
qualche
Ab.
^^yls
kisu-se
Loc.
c^^y^S
kisU-men
da
cosa
qualche
in
cosa
cosa
qualche
cosa
cosa
di
38
Seconda.
Parte
beca
ghora
è
ho
'
venduto
stato
Nota.
Il
—
è anche
usato
^yV^U
£J
venduto
il
da
Etimologia.
—
mio
modo
'
indostano
come
kol
na
qualcun
à"sps aJ
qualcuno
'
kuch
à^S
kuch
ek
?
y
più
'
kuch
'
'ogni
cosa
bahut
'
yb
;
^^"
molto
sab
kol
^\
I
pronomi
all'uso del
;
kol
aor
cosa
ancora
qualche altra
o
c^jy^ ^\
aor
à^S
;
'
uno
ancora
nahin
;
'
non
molto
e
;
ultimi
^L
'
;
har
go kuch
e
ecc.
che
cosa
sab
kuch
ek
'
'
ognuno
'qualunque
^y
ò^S
aor
j*" oppure
ciascun
pronomi
entrambi
'
cu^I ^\
^y
o
oppure
y*.
ó^spS l^oy
;
"^s?S^^L
'
J
9
'
kea
aor
';
cosa
i
altro
non
^1
gis kisl-ka
^a*
agente
'
; U*
^y
si declineranno
tutti seguono
(§ 18, nota*).
,jy
'
qualche
ek
kol
gis kisu-ka
caso
^_$y ^\
tutto il resto
'
;
har
questi due
genitivo farà ^^y^
;
vi"t^l aor
'
in
jm^
'
'
ancora
Siccome
KyutS
;
sab
'chiunque
farà
'
kuch
aor
oppure
così
;
altro
kot
declinabile
'
kol nahzn
cosa
go
^y_^
ò3
^y
;
J
dusra
molti
o
'
altro
S
cu^J bahut
à^S
;
kol nahm
^$y
'
altro
un
qualche
'
'.
tutti allo stesso
'
qualcuna
'
niente
'
l^y
^y
; "«"
altro ?
vi£M
'
'
dusra
proprioelefante
c^v"
altro
kuch
aor
kuch
na
nahin
dnsra
\j~"}"
:
qualcun
'
qualcun
^\
ò^
;
kol
o
g.
9
'
altro
cr^43Jà^S
v*"\
il mio
e.
composti.
\y^^"dusrà
^y
J
h
'
pronomi indefinitisuindicati
'
nessuno
'
(suo)proprio
'
seguentipronomi composti si declinano
i
vallo
ca-
aggettivo riflessivo :
un
nig-ka hathì
\j**mera
che
kol
'
J nig
genitivodell'aggettivo
in
il mio
(let.
').
me
12. Pronomi
45. I
'
cavallo
cosa'.
membro
y*.
_^
;
è
go kol al
go kuch
ecc.
la
delle
regola dei
sostantivi
tre terminazioni
del
riguardo
genitivo
39
CAPITOLO
III.
(ji).
Verbo
I verbi
46.
si dividono
^1*1!*jJU fVli muta'
li lazimì).E
fi'
vi è
quantunque
però qualche
dei verbi
numeri:
vi sia che
48.
due
hanno
hanno
Due
in indostano
sono
modo
che
1.
La
presente in
le stesse
li na,
si declinano
e
tutti i verbi
poi
e
il
inflessioni dei
il presente
agente
nome
sostantivi
che
allo
minano
terin M
minano
ter-
alif (§ 19, nota).
Formazione
radice
verbale
radice
verbali, cioè
Siccome
numero.
passiva.
e
agente,
dei
si
del verbo
che
modi
trova
si
,
usa
tempi.
e
nella
seconda
in molti
casi
persona
come
un
astratto.
L'infinito
50.
tempi
femminile; due
in ciascun
attiva
i nomi
nome
singolaredell' imperativo
nome
zione
coniuga-
di alcuni
e
tre persone
voci:
i sostantivi.
la, così subiscono
in \
due
il
e
all'infinito
49.
formazione
generi:maschile
transitivi
infinito
stesso
sola
una
le stesse in tutti i verbi
sempre
singolaree plurale,e
I verbi
(^j^ J^ *»)
transitivi.
I verbi
47.
transitivi
—
nella
differenza
cioè
intransitivi
non
sieno
classi:
due
dell)e
le terminazioni
e
in
la terminazione
(^S^
mandar)
li na\
lijyduo
t'/ià
sempre
togliendoall'infinito
k
correre
'. La
e.
radice
si forma
g. radice
aggiungendoalla
jy
pertantodel
la terminazione
dao(\ infinito
verbo
li n",
si troverà
Seconda.
Parie
40
Il
51.
considerarsi
come
aggiungendo alla
y\joàlà
come
;
'
che
uno
oppure
Il
52.
forma
sta
participio
dalla
rad.
Qualche
del
si fa
jjy
volta
verbo
Il
53.
radice
radice
d'un
a)
—
la vocale
Se
si elide
è
nella
un
fra
inserisce,
verbo
jii
termina
Aoma
Uyb
essere,
forma
regola generale,ma
cambiando
54.
di
^
u.
Così
del
y*"
il
altro
dal
il
e
mente
general-
g. rad.
JvX"
nikla.
a
oppure
la
participio,
y
£0, part. by
che
la terminazione
o, si
^
lettera 3,
Il
#ozV7.
non
segue
$
0
della
la
dice
ra-
ho, part. lyt Aft#.
aggiunto al participio
sato
pas-
verbo,
marca
maggiormente
se
il verbo
è transitivo
cambia
ism
participiopassivo (J^jLo _je^ol
il carattere
è
il
indicato
participioattivo
mafnl).
di
intransitivo,
dell'azione
di compimento
significato
participio;se
vocale
U£i
il solo
brevi
sillabe
del
è
Ma.
participiopassato seguendo
aggettivo del participiostesso,e,
aumenta
due
colle vocali \-^-
'
siva
progres-
Ijy daora.
forma
questa
nikal, pari
Questo participio\^a M#,
un
'.
daorta
: e.
participio
khaiU;
questa regola. Esso
in
di
consiste
divenire
'
come:
aggiungendo alla
jjy si
:
come
forma
una
si forma
la terminazione
e
ta;
participio
passato
\yt bjy
zabar,
—
fcha, part. bl^
U^
come
la radice
essa
;
formazione
badai, part. ^'^1badia:
b) Se
a
la radice
dell'ultima
assume
passato
1—
il
voce
come:
aggettivo,
la terminazione
U
corrente, sta correndo
allora
e
participio
Nota.
'
aggiunge a questa
hona
Uy*
'
corridore
'
(L^\^ ^\ ismi-halia)si
la terminazione
daorta
bjy
si
il carattere
e
daorneoula
presente
alla
aggiungendo
terminazione
'.
correre
per
che
an-
attivo, si forma
dell' infinito la
inflessa
bjy daorna, ^0-"jy
:
fa'ti)che può
participiofuturo
un
forma
^L\ism
(J*U
agente
nome
Etimologia.
—
in
Capit.III.
Ncta.
col
\j*
\*"
I
—
participi
preseme
participio1^* hua,
dia
\j~*mera
55.
I
hua
seguenti verbi
Verbo.
—
e
passato,quando
usarsi
possono
'
41
quello che
formano
il
come
io ho
sono
nomi;
posti
com-
e.
g.
dato '.
participio
passato irregolarmente
:
Infinito
UU.
U^
ganti andare
karna
Uyimarna
U»j
dena
LuJ
lena
fare
morire
dare
prendere
Participiopassato
56. I participipresente
di
attivi che
differenza nel femminile
contratta
del nominativo
in
^
f,
e.
g.:
e
passato subiscono
terminano
in 1—
le stesse
a
plurale,che prende
plurale dei
nomi
una
con
mia
femminili
flessioni
in-
cola
picforma
che terminano
l'arie Seconda.
•12
Etimologia.
—
Maschile
Singolare
Nominativo
Forma
Ijy
inflessa
^$jy
Plurale
daora
^jy
daore
daore
^jy
daore
Femminile
^5jy
daori
c*?.5ydaorìn
inflessa
^jy
daori
cr'W
in alcuni
participicome
Nominativo
Forma
Ma
nelle
si farà
E
som.
lae, ^
^
così vengono
al femminile
U)
Nei
che
contratte
singolaredi
di
ha, che invece
il
si farà
Man
57.
Il
finn
ecc.
e
gerundio
femminile
così
invece
daori
hi
alla
le
ambedue
daorte
58.
conda
se-
daorìn
c^jy
di
aggiungendo
del
inflessa
un
la
participio
participioavverbiale,
Lpjy
hi, 'correndo, proprio nell'atto di correre'.
Il
prendere
avendo
parti
solo la
prende
di ^.^*
li.
inflessioni ;
le suddette
la
I
dia,
Lo
Ma,
part presente;l"jy daorta; gerundiopresente 0*
come:
$
^" hi, ^" dì, ^
si forma
forma
presente dandogli così la forza
'
^.y^
hfiìn.
presente
^a
soi,
ecc.
finali ^\$
U"
1^* hUà
con
Ime
^}J
^$y^
lettere
si farà
^$jy
^.^a
particellaenfatica
le due
Idi
plurale
parte cioè \^
soe,
^y^»
come
participi
^^
di
invece
participiosubiscono
la terminazione
ma
e
alcuni
participicomposti
compongono
^5 ;
lain:
lai, ^V
soz'^ si omette
b)) /«/«, b_^o
inflesse la eufonica
forme
daorìn
gerundio
la forma
'
corso
;
:
b)
a)
indeclinabile,può
passato,
che
della
del verbo ;
della
radice
radice
coi
è
jjy
come
suffissi ^
e
0
^
daor
ke;
Capit.III.
ciaore
j$y
come
j" kar, ^j"j"karke
del
L'ao
risto
inflesse
terza
seconda
e
persona,
che
Nota.
radice
verbo
a) Se
—
che
dare; radice:
la radice
inserire
anche
può
e
Ua^
de; aoristo:
^"
o,
^
'
ronà
J;^
la radice
essere
in
la
'
;
pel
e,
an-
gaoe.
nell'aoristo,
o
:
ro,
^
nazione.
termi-
aoristo
ro.
^
nell'aoristo la finale
denà
deve;
detto, ^y"
quelle
ganci
^^
si
a
regola generale,
radice
anche
U""
e
iniziale della
vocale
in ^
Così,
^""
allora
oppure
termina
omessa.
o
seguire
o
UU*
oppure
piangere
roe:
Così
gàe
^
in 1—
termina
e.
^
scomparire la
oppure
e) Se
^
e
si
sia
stesse
fra la radice
o
^
^U»
termina
un'altro
può
rove;
prima
en,
terminazioni
le
del verbo
con
aoristo:
gà,
la radice
Così
^*;
incominciano
U.
b) Se
oppure
""" prima persona,
sono
e
nazioni
termi-
con
pel femminile.
terminazioni
può
si forma
Queste
persona.
del
voci
*?jy
'; come:
pel plurale ^a
;
può nell'aoristo inserire la lettera
si
fare
'
che
tempo
terza persona
seconda
o,
^
alla
aggiungano
maschile
e
altrettante
sono
pel singolare^
sono,
coi suffissi
daorkarkar.
//^"
è il solo
che
che
Uyr karna
"^^jy daorkarke,
claorkar,
yj,
karkar
del verbo
gerundio passato
59.
^
o
43
daorke; e) della radice
^jy
o
Verbo.
-
'dare';
oppure
^y
radice:
dito
sj"" de.
Siccome
così in
poi il futuro
questi tempi,
.ri"»,
anche
fermare
deve
i verbi
che
stesse
essere
comessi.
essere
formano
abbiano
Ma
o
e
le suddette
precedere o
quaudo
l'attenzione sulla persona,
espresso
dall' aoristo,
nazioni
termi-
modificazioni.
pronomi personalipossono
I
o
l'imperativosi
soggettialle
vanno
60.
e
precedereil
verbo.
si
seguireil
mente
vogliaspecial-
allora il pronome
44
Parte
61.
L'imperativo
alla
che
del
seconda
L'imperativo
la forma
per
forma
dall'aori sto,
singolareche
persona
al
usa
pluralee
coi
che
la
è
cetto
ec-
radice
anche
usa
forma
oppure
'
correre
e.
;
zinda
La
forma
'. La
rakhìo,
la'nàt zalimon
in ^
in ^
quellain
si
te
'
risci
favo-
anche
usa
y*$£) *Joj £^i
hugio
per
\""^.
;
cui*J
maledizione
cada
'
in vita
'
lo
y
cip daorìe
daorlo
tum
lo
come
par
forma
;
dice
ra-
singolare
^
vi conservi
Dio
'
al
g. «^w
y.Jy ^'
;
mente
propria-
comunemente
tanto
lo
^
tum
^3
è
aggiungendo alla
rispettoso^J\ àp
e
che
tiranni '.
sui
Nota.
a) Se
—
inserisce
la lettera
la
del
radice
pi, precativo;^ys^.
^
b) Se
l
^
J
termina
si inserisce
e
'
marna
g
\S cja,
in ^
-
I
morire
come:
Se
gli
'
ligie
precativi dei
al
anche
la
precativoin
si dà
ll^-s^r unke
verbi
hugie;
0^y*
un
havale
"?,
sua
^
questo
e
:
radice
bere '.
si cambia
e.
favoriscano
'
l si
^
come
^
sopra;
o
in
favoriscano
hona
Uy*
g. radice
prendere.
'
essere
e
Ly»
questa inserzione della let-
forma
le
si
Quest'ultimo
mugie.
^-^-y*
regolare,^y^o
aggiungela
significatofuturo
kìgìega
o
come
favorisca
', prendono pure
però può ritenere
63.
favorisca
la lettera
le, precativo^^J
e)
tera
la radice
'
pigie
termina
verbo
ed il suffisso ;
fra la radice
-
in
si
imprecazioni;
o
£"3+^
ji
tu
y
correre
felicitazioni
kJiuda tumko
forma
per tutte le tre persone.
favoriscano
o
favorite
o
le
^
pronomi
favorisca
jr^f*
seconda
ima
col pronome
sempre
usa
ha
imperativo rispettoso.Si
un
che
'
la stessa
precativa;ma
la terminazione
si
ha
Etimologia.
—
verbo.
62.
si
Seconda.
'favorirà
;
come
:
marie.
terminazione
Ay*
ad
consegnarli
S
cM
essi'.
Seconda.
Parte
46
i
Tutti
che
della
tempi
col
formati
sono
Etimologia.
—
di
attiva
voce
participiopassivo
truzione, purché l'oggetto dell'azione
allora
e
Il
69.
si forma
prossimo
passato
del
yd"
hun
daora
Se
ho
'
l'ausiliare
e
'
corso
; fem.
è transitivo
il verbo
^c?-r^
prende
si costruisce
la
sempre
o plurale
:
singolare
Come
il
come
forma
\jy
hva.
moto
passato ri-
della
terza
9 '
9
per-
s
main-ne
U-r^y"y)^y^^y*
; ^*
ticipio
par-
masch.
daori
^5jy
^y"
s
sona,
tivo,
da-
aggiungendo al
passato il tempo presente del verbo Uyb honà:
^"yb
del
forma
la forma
come:
co-
dokha.
larkiko
main-ne
l^y
questa
la
abbia
inflessione:
subisce
non
transitivo
seguono
l'oggettopuò prendere
Ma
nominativo.
verbo
un
9
hae
dokhà
lorica
Sp
^y^y
^a
'
io ho
biasimato
do
main-ne
9
simato
do
due
'
; y
hain
9
O^V
c_5-$-*y
larlcìàn
dolchi
io ho
Quando
l'oggettodell'azione
y
personale,il participionon
si
main-ne
fanciulle '.
rappresentato da
è
bia-
s
^c^r0
due
biasimato
^yo-r0
io ho
'
'
s
fanciulli;^^o*
hain
dokhe
larice
s
'
il fanciullo
un
nome
pro-
inflette;perchè tal prò9
nome
può
non
main-ne
^yt
l^y
^yb
l^sy _^"\
y^
biasimati
Il
al
^y^i ham-ne
e.
piucheperfetto
unko
del
dokha
hae
'
'
^cr?°
';
io l'ho biasimato
'
hae
dativo:
noi li abbiamo
si forma
trapassato
e
gendo
aggiun-
l'imperfetto dell' ausiliare
liy"
g.:
L^'i gy
1^43
^ì
^jy
^jy
o^V
Se
forma
us/co dokha
participiopassato
masch.
fem.
nella
'.
70.
honà.
che
essere
il verbo
CrS
p*
main
ham
^jJamain
"Sj2" fA
daora
daore
daori
h"to daori
è transitivo
si
usa
'
thà
the
'
io
noi
'
avevo
corso
:
'
avevamo
corso
;
thì\
thin,
la
stessa
costruzione
che
Capit.III.
pel passatorimoto
due
Uy*
io avrò
nona.
e.
g.
si
che
nona
in tal
e.
si omette
Il
5y
al
del
daorta
73. Il
'
hon
si fa
quando
il verbo
composti
2.
del
giuntivo:
con-
negli altri
come
aggiungendo al
si forma
Iì^ahona:
di un'azione
è transitivo
e.
g.
bjjy CJ^"
congiuntivo
trapassato
o
hota
fo^#.
al
'
participio
passato
Uy»
io avessi
La
si costruisce
ìiona ;
e.
g.
:
', oppure
corso
di
prima
continuata.
si
queste
forme
Anche
questo tempo,
come
glialtri tempi
passato.
participio
del
Coniugazione
Radice
lnlinito
Uyb
agente o
futuro
ticipio
e
corso'.
lio abbia
hon
passato del verbo
dor#
wam
l'idea
del
'.
corra
daorta
maìn
implica
Nome
daora
del verbo
io
il condizionale
^^^
Uy" ljL".
l£ ga
quello del passato
congiuntivo
piucheperfetto
Uyb U"jy ^S
auriga
è l'aoristo del verbo
presente o
aggiungendoal participio
verbo
aaorà
passato.
participio
presente
main
futuro del
participiopassato del verbo,
la costruzione
participiopresente l'aoristo
del
state
erano
tivo
congiun-
mani
allora
e
ma^1
crr°
transitivo
è
tempi composti
forma
simato
bia-
avevo
terminazione
'. La
corso
aggiunge
g.; ^y*
Se il verbo
^yb
fanciulle
^^o
è sempre
significato
il
caso
71.
io
'
imperfetto
o
l£iy"\jy
:
io abbia
corso,
futuro, qualche volta
Uy"
tìiìn
due
me
cJ^'j^y L^c^r0
:
g.
aggiungendo al participiopassato il
si forma
1
'
(let. da
e.
dokhl
larkìaa
anteriore
Il futuro
71.
'
fanciulle
47
').
biasimate
verbo
passatoprossimo :
e
raaid-ìie do
£7*^3 oVy
Verbo.
—
par-
attivo
) ^xyy»
)
Ausiliare.
Verbo
y"
icona
essere,
honeool"
per
divenire
quello che
essere
o
è
o
che
divenire
sta
48
Parte
Seconda.
Participiopresente
Etimologia.
—
IJ^a hot
a
l^iKua
Participiopassato
Gerundio
presente
Gerundio
passato
hote
^a
^
y*
stato, divenuto
hi
essendo, divenendo
hokar.
ho/ce,j-J^*"
ho, ^a
hokar
^/z*
hokar
kar
ke,
essendo
divenuto
Aoristo
1
Sing.
Plur.
^^a
Io
sia, sarò, sarei
055*
"$y*
"S55*
y
5*
^a
^y*
*$ uh
^a
0^*
oì.35*
f*
fi
^yi
^a
03*
tu
3*
c*?."* ut.33*
"5$
diverrei
hooeJ hoeJ ho
hooeJ hoeJ ho
ham
ho
tum
hoo, ho
oe
'
hoiiiiJhon
mata
o~*
o
0 e
a,
ho e a,
hon
hooen, hoen, hon
Futuro
'
°*
ce
Smg.
Plur.
ti
^'
Io
^
Hì^a ^ì^a
^ì^a
?^#
y
U^a ""^a
s^ "/"
^Lo^a
^.ò^a
'
!"
0^
\Syb 1£^a
^J"5* ^55*
^xì^a
sarò, diverrò
^
£®
hooegti,hoga
hooega, hoga
^"2^
t* tum
^
honnga, hunga
oe
hooenge, honge
hooge, hoge
hooenge, honge
^
sJ^*
stato
o
Capii
III.
Verbo.
—
49
Presente
'
Io
1
^yt
Imperfetto
sono
^^o
^a
,
«A
9
s
^
"^A
yb
y
?3
hun
inaia
tu
to, uh
^a
?
ecc.
Ua-'i
y
hae
ho
Io
sarei
9
Uy"
del verbo. Non
«mingano allo
in
i
mairi
hot a
'Irlia
hote
hote
hote.
^
oe
i
tempi
è necessario darne
'
£A#
h°t "
ham
*3 tum
stesso modo
the
hotà
tU
^yA
indostano,di cui diamo
Tm.i
ecc.
^a
sono
suesposti
ham
'
stato
^yyb
^y*
tha
passato
*j Uh
Uy*
I
ilice
y
^j^c
Ij^a y
74.
tu
*3 /tó^
^V*
Condizionale
'
*a
0v"
tha
main
lv" *j uh
hain
ium
ecc.
era
U^'ì ^^^
hae
ham
'
Io
che
lini/i'
?
un
come
ausiliari
^li altri tempi perchè si
della unica
qui
servono
che
coniugazione
vi sia
esempio.
4
50
Parte
Seconda.
3. Verbo
intransitivo.
Kadice
Infinito
Nome
Etimologia.
—
daorna
Ujy
agente o
futuro
ticipio
^ Ml^ìjy
par-
dao\
jy
dorneoala
S
attivo
bjy
Participiopassato
Gerundio
passato
^A^yjy
jy
daor'd
corso
daorte
hi
correndo
daofj cijy daorke, ^y
o^jy
corso.
Imperativo
c"2J$"«•**?*
jy
y
^ojy
tu
^k ham
£+"
y
^
ecc.
main
6} uh
^5jy
^jy
'
corra
tum
oe
daorun
daor
daore
daoren
daoro
daoren.
daor-
daorkarke,
daorkarkar
4jF)$"
io
chi sta
correre
kar,
Che
o
daorta
\jy
presente
corridore
per
Participiopresente
Gerundio
correre
do
aven-
Capii
in.
51
Verbo.
—
Precativo
1
SLoJy
'
Corra, favorisca
daorìe, daorio, daorìega.
^J3"
yjy
ecc.
correre,
Aoristo
'
Io
corro
o
correrei
corra,
0£k?
nwin
or0
^ojy
t®
^a
ham
ofij)
p3
cs"J5" i£j
daornn
daore
y
"S)9
correrò
o
daoren
daoro
tum
daoren.
oe
Futuro
'
^ÌW
Io correrò
crr*
l"ij^y
*^5y
M(Mn
'
ecc.
daortlnga
tu
daorega
*3 uh
daorega
^Jj^j2"^
xj!g£l
pJ
cf^ifa*
^
ham
daorengc
tum
daorogy
oe
daort'ntjr.
'
ecc.
Parte
Seconda.
Etimologia.
—
»
Passato
condizionale
Io
'
presente indefinito
avrei
corro,
bjy
e
'
corso
daorta
malti
ùr!^
Ijjy y
tu
daorta
Ijijy"*
uh
daorta
^yjy
^a
u$}y £
9
ecc.
ham
daorte
tum
daorte
^
{J$}" \S3 9e
daorte.
Presente
Io
'
^yt"
9
bjy
m#a#
^^
'
ecc.
daorta
hua
^
Uijy y
g#
daorta
hae
^yb
L"jy ^
uh
daorta
hae
s
crz*
y"
0yt.
sto correndo
corro,
'
*
y
lt^
r*
^yjy
^yjy
y
^
haiii daorte
taw
0£
daorte
daorte
hai
ho
hain.
ti
54
Parte
Seconda.
Passato
Io
corso
main
daorà
daorà
^
uh
»3jy
^
^w
\J2$$"
k£$
^ysjo
daorà
tu
^k ijy
y"
ecc.
s
^^
\jy y
^yb
prossimo
'
ho
9
\jy
^yb
Etimologia.
—
hae
hae
^tor^
daore
oe
lutti
ho
hai
a.
Piucheperfettoo trapassato
'
U^ì
Io
'
aveva
VjjyC}^o
U^ì
corso
ecc.
main
daorà
tu
daorà
Ua3 ijy tj uh
daorà
Ijy y
^yV»
^jy
^
ham
daore
^^3
^sjy
{j
tum
daore
cyV»
"$"
"S$
oe
daore
thà
thà
thà
the
the
the.
Capii
anteriore
Futuro
1
oppure
^*
"va
-
^a
-
^a
yt"
^»
"
-
-
III.
Io
avrò
lfy"lj|ys^
#/" àom
c/y*
^5jy
y
c-^y* JÈb*
Presente
'
e
hoga
hoga
^°/^
hom/e
attore hoge
^^
d«ore
honc/e
imperfettocongiuntivo
Io corro,
Ujy
^y"
^ttW
°^
^
hn/ir/aoppure
daora
£w
r*
corso
maiii daorà
liyb Ijy y
o^y* J§y
'
io abbia
o
lliy Ijjy^S
corressi
Cy^c
inala
'
ecc.
daortct hon
yb
Ijrjyy
^
daortd
ho
yb
bjy
*•
f/A da urta
ho
^y;jy
yb
^yjjy
y
^y"
y"
^y"
passato congiuntivo
e
corso
Verbo.
—
^yjy
^
hani
iln ori
e
/«//* littorie
06'
dao/'/e
ho
Itoa
ho
ti.
»
-
«
-
-
ho
a
/io
/"o
/«m
toa
/w/J.
56
l'arte feconda.
Etimologia.
—
Trapassato congiuntivo
Io avessi
'
^y* 3y
»
"
"
*
tyyb
^"* ^jy
°PP*
»
^5jy
»
-
»
»
»
'
corso
Maindaortahota
o^*
^
td
2$ a
$/i
""""»-!"
o^.
-
Jl
"** ^^
^*iyb ij%*
ecc.
»
daorte
^m
hote
»
«
daoì'a hotn
i)
n
»
«
»
*
»
»
^ore
fate
»
•
•-
'
»
»
»
»
»
o"?
,^
4. Verbo
75.. T verbi
verbi
transitivi
intransitivi
«
coniugano allo
che
nei
personale deve
al
essere
Infinito
'
Io
»*
u*o
'
?U"co
udire '.
fu udito
me
??•??"
vuun-ne
£,"£"£"
.
suna
i
0-"^J /$-?2£ S##S
?
'?
??
.
*
•?•*
I
LUo
»
^y*^
ham-ae
lt«o
0i^i
lum-ne
U-«
^C^
MH-JW
modo
del
»
su/i'd
sima
S#»0.
'
dei
cipio
parti-
passiva,il
Agente (§ 68).
rimoto
udii, da
rv'
costruzione
caso
\j.x^ì simaa
Passato
stesso
tempi composti
passato, nei quali,prendendo la
pronome
»
transitivo
si
eccetto
»
Capit.
III.
Passato
Io
ho
^i
udito,
U^o
n
n
n
r"
da
Verbo.
-
57
prossimo
è
ine
stalo
maùi-ne
^crr*
^ifj*
sunti
ecc.
hae
tn-ne
»
»
iis-iie
»
»
ham-ìie
»
»
turn-ne
»
*
^yy
^y^yl
udito
^yy
Trapassato
Io
aveva
U^'ì
udito,
U*o
da
^j""*!*
^y^yl
«
-
^yy*
^yy
era
ine
main-ne
ns-ne
ha
ni- ne
ium-nc
stato
sana
udito
th""
»
»
?
*
?
ecc.
Parte
Futuro
'
Io
avrò
Seconda.
anteriore
I^a uL
"
*
«
»
»
*
?
"
me
passato congiuntivo
udito, da
udito, io abbia
da
e
Etimologia.
sia
main-ne
^i^^o
crìy
«^f*
sima
hor/a
tu-ne
«
»
ham-ìie
»
»
»
*
»
»
^y^ò' tum-ne
cyo^
'
udito
stato
stato
sarà
me
www
Trapassato congiuntivo
Io
udito, da
avessi
byh
U*o
me
main-ne
^y^j^
udito
fosse stato
suna
ho la
s
s
"
*
»
»
cy"**
l*V"
haìn-ne
»
"
tum-ne
»
»
udito,
Capii
III.
5. Voce
La
76.
aggiungendo al
del
fa
verbo
UU.
passiva.
di
passiva
voce
59
Verbo.
—
verbo
un
'
si forma
participiopassato
suo
gtinà
transitivo
andare
'
che
al
.
la
larmente,
rego-
zione
coniuga-
participio
passato
L^ gaia.
seguente coniugazione della
Nella
11.
verbo
U^$o^dekhna
Se
soggettodei
il
'
verbo
participiopassivo deve
golare che
e
al
del
singolaree
è
'
si dà
cambiata
futuro
si deve
dell'ausiliare,
in ^
in
al
\
agente
o
par-
del
maschile.
la forma
del
^
i tanto
al sin-
delle
forme
piali
partici-
in
la terminazione
cambiare
in
^
al
l
plurale.
t"U.
t^fcòdeìcha
VUJU»lV^
dehho.
ganci
esser
veduto
gàneoàla quello che
/
è
"
tiri pio futuro
solo
femminile, la terminazione
essere
plurale; e
Infinito
Nome
vedere
passiva
voce
veduto,
che
o
sta per
attivo \
veduto
essere
Participiopresente
Participiopassato
UL*.
LJT
U^."
de Idia
gala
U^"
deìcha
gaia
dekha
gate hi essendo
Gerundio
presente ^*" ^'"l*:U^"
Gerundio
passato
^L*.U^"
dekhàgakar
veduto.
stato
veduto
essendo
duto
ve-
stato
Parte
80
Seconda.
Etimologia.
—
Imperativo
1
Che
io sia veduto
Ug£""
^Uw
U.
Ug""
dekha
mairi
0.~c
tu
deklid
83 8$
dekha
y*
*
'
gami
ga
s
^L*. oppure
tjè^
"
^l*. U^o.^
c*?..?^l^-5^
r*
^w
oppure
gaoe
dekhe
gaoen
»
g8e
//'/Tv
Precativo
lL"Ui
opp.
yU.
0
^.la. U^-^
^Ma
^àfé
0
##?o
opp. galega.
Aoristo
'
To
sia, sarei
sono,
c"^- Ua"""
^U*
oppure
^U.
*
^U.
*
^ta.
^^**
U^."
kS^- U^"
.
^.^U» ^h^"
^l*.^^"
^U.
«
c^W*
liVfe*
y
/^
h(m
fJ tum
\£$
sarò
oe
^Mà
dekha
gàùn
#ào£
gaoe
dekhe
gaoen
dekhe
gao
dekhe
'
veduto
dekha
main
*$ Uh
r*
0
gaoen
oppure
gae
-
gae
»
##"?"*
»
£#£#.
Parte
62
Seconda.
—
Etimologia.
Presente
Io
L
UL^. U^"
^*
^A
"
^
«
»
dekha
gatti ima
»
»
hae
S3 uh
"
"
hae
^
ham
fó
»
'
ecc.
tu
£
"
»
yt
main
cr~o
^yU*. (^a^.^
c^a"
veduto
sono
teflIS
de/che
gcite ham
"
"
ho
Imperfetto
'
U^3
»
^^ì
LiU-
»
Io
L^o;
??./..""
t^»» ^;
veduto
era
^j^o
V
?*
mam
^
ham
'
ecc.
dekha
"
de/che
gatà
"
thà
"
gate the
Capit. III.
riHioto
Passato
1
Io fui veduto
L? Ua""
£?~i
63
Verbo.
—
main
'
ecc.
dekha
gaia
fi
»
»
»
»
^
y
té
^J^.?
»
»
?
"
?*"
^
^j
Passato
'
^*
L£
^a»
»
"ja
*
yb
*
J^jt
-
Io
sono
U^""
tu
»
*
uh
»
»
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»
"
oe
"
»
prossimo
tu
"j iih
^S
»
^
'
veduto
cr^omain
*
gae
tura
stato
y
dekhe
ecc.
dekha
gaia Ima
»
"
ria e
"
?
hae
ho
tura
•
?
oe
?
-
taf*.
Seconda.
Parte
t'.l
Etimologia.
—
Trapassato
'
l^"
?'".•»
^yb
yb
pyi»
opp.
»
9
Io
sarò
Sa
»
"
Futuro
yj
*
stato
lliybl" UJ^"
Uyb
«
a
,^1'iyb
^f ^^.^
gaia
tìl
»
9
9
^A
"
»
»
oe
^$2
anteriore
e
y
**
-
*
thà
"
passato congiuntivo
veduto,
?"$#
ecc.
dekhct
meda
£r~*
'
veduto
stato
r"
r.
"
'
era
U^ Ua^"
*
9
Io
io
mairi
fc#
ham
sia
stato
dekha
»
dekhe
veduto
gaia hunga
»
gae
^0#0
honge
'
opp.
ho
ti
«
"0
»
fo*
Capii.III.
Presente
1
151».
Ua%"
{j^*
main
»
»
$i
yt"
"
"
"j Uh
$*"
L5%* ^^S
r*
pi
?
»
'
ecc.
y
3*
03*
65
fossi veduto
o
9
^yt
Verbo.
imperfettocongiuntivo
e
Io sia
-
dekha
tu
ham
-
n
llO
»
»
ho
de /che
tum
gaia ho/i
gate ho a
«
ho
ri
Trapassatocongiuntivo
Io fossi stato veduto
ma"f
Ij^al'ila*Uy^." ^^
»
'»
?
y"
"
r
»
11 uè.
•
Grammatica
?
ecc.
dekha
tll
?
a^ ftA
?
»
^»
della
lingua indo*
o#
gàta hota
»
J
*
?
»
»
*
"
Parte
66
Seconda.
\Js U^"
l'iyb
»
»
*
«
»
»
,"yb
«
^^
dello
forma
Altra
stesso
mairi
£^^0
yj
r*
^
"
tempo
dekha
tu
"j uh
^^^
"
Etimologia.
—
»
"
»
»
»?
?»
de/che gae
ham
^m
78.
ì
a
Un
alla
sua
far causale
verbo
Verbi
neutro
si
radice,
e
inserendo
o
»
»
ti
Causali.
può rendere
il verbo
^
hote
n
»
6.
lìola
gaia
transitivo
aggiungendo
attivo, così formato, si può
davanti
al
sopradetto1
a.
Ess.:
Capit.III.
79.
Allo
il verbo
e
modo
stesso
causale
Verbo.
—
verbo
un
formato
così
67
attivo
si
renderlo
può far causale
doppiamente
sale.
cau-
Come:
Daremo
forme
qui
esempio
un
£j^
\3\jZ
girla
\j^Jyt^J ^
'
Se
la
lunga, la
Così \
zer
a
si cambia
i.
la
queste
tre
radice
si cambia
in
—
(lei
pesh
il terremoto
fa
dere
ca-
;
è
il
re
^
la
nelle forme
i
fa demolire
casa
monosillabo
un
semplice
u;
'
fa far cadere
'
si fa breve
in
'
girata
;
'
casa
del verbo
vocale
'
cade
casa
gharko giroata
ragù
casa
80.
'
zalzala
gharko
àJj}j
la
o
di
:
13^^J: ghar
^
l'uso
mostrare
per
o
^
e
').
con
una
transitive
zabar
-*-
a;
^
si cambia
la
U
e
cale
vosali.
cau-
oppure
in
—?-
Parte
70
sale.
'
comprendere
'
fa
\S\jys:
\j\^ss^la
samaghocinct.
samaghana,
Alcuni
alla radice
lana
Etimologia.
—
\s.^s^l"samaghna
Così
84.
Seconda.
verbi
del
causali
verbo
si
secondo
monosillabi.
la Forma
Radice
aggiungendo l_ixJ
stesso, modificato
regola(§ 80) riguardoai
Verbi
formano
sposta
sue-
Esempi:
2a
causale
la
Forma
causale
9
li^o
sona
Ul^L^
3~o
SO
cjt"
dho
suloanà
dormire
Uyb" dkona
\3\^"" dhu
'Ioana
lavare
l^.co sind
"^°
U\y~cusiloana
si
cucire
Lu^w
Lily^.gìIoana
giua
"
vivere
\3Ug* hhana
U^
/ihiIoana
liiy^i"
khcf
mangiare
UL^J
nhànà
Uyi nhct
Uiy^yi n
de
1%J;
ha Ioana
bagnarsi
gno)
(prenderba-
Lo."
denti,
^"
di Ioana
dare
I
85.
seguenti formano
Verbi
Ua^
stare
rahna
Radice
*"
i causali
la
ra
Forma
Uv£
tenere
in
causale
rakhna
modo
un
2a
speciale:
Forma
causale
Ul^.^
rakhoàna
far mettere, far
posare
Capit.III.
7. Verbi
86.
composti
le
sono
U£" paraa
cdhiid
LobU*.
che
voci
Le
si
composti.
desiderare
Lab) r aiuta
dena
UL*.
dare
Ul
potere
Uyb
verbi
ausiliari:
stare
#«/*«. andare
venire
Una
fare
Uyr /mr/za
/?a## ottenere
dei
mettere
r£#to
UJ3
Lòo
saknU
chiamare
potremmo
cadere
lagna incominciare
U*l"
formazione
nella
usano
seguenti che
Loti
Ub
Verbo.
—
/w"#z
essere
LÌL*. fftf£/tdfinire
\
ia.
—
#)
Di
Lxi lagna reggono
come
:
bjb.U\
#M
questi le
voci \S~" parità
l'infinito del
parnU,
richiesto «li venire '.
oppure
verbo
U£J
a
U
e,
cui
tf/w
qualche volta
vengono
uniti;
'
/"/#/*#
esser
Parte
72
voci
Le
b)
volta U£J
che
agente;
Seconda.
lib
parta,
UaU*.
denti, UaU.
U")
hone
^iyb
"?3à»3
qual-
e,
l'infinito coll'inflessionedel
lagna, reggono
come:
Etimologia.
—
ctihnà
desiderare di
'
caso
JL.
cioè: LUÌ? duina, \jsSì sakrtti,1
6?)I seguenti,
l'imperativoo radice; così: \JSl"y*
e?M#»5 reggono
'
poter
UT)
'; U%.
essere
Mo
voci:
UL».
participiopresente;
'
; L5\
e)
I
Liyb LJ1 gaia
honti
come
9
'
LLi'
come
:
'
y^
;
Ul 3##
j?0rte mto
'
'
#o/"
'
karnà
andato
essere
verbi
'
continuare
da
,_
'
lambà
'
karna
il
reggono
parlare
a
sostantivi
Os
raffi karna
dere
chie-
a
'
continuare
y
^
continuare
;
'.
composti
sono
il
reggono
'.venir correndo'.
US
'
karnti
o
aggettivi;
s
.
aggiustare;
';Uyr S^fc.chotti
raccogliere
Uyr L-J
Lla" rahna,
U*J ^jb
mia
Uyf My
Alcuni
:
finir di scrivere
seguenti; cioè: Uy' karnti, Uy* ^ow«,
:
Os
ganti,
daorte
"^jy
passato,come
87.
'
(^Xv^-y. puchte ganti
liU»
leggere ;
'
cu/enti
fto s#yte
(fàte 'slegarecompletamente'.
rf) Le
a
^'M
à*J
'.
essere
gamr kama
g^-*.
raccorciare, diminuire
allungare'; Uy
/£àfà #ar##
W
'
';
nerire
an-
'.
In
88.
questi verbi composti, il primo
in tutta
la
deve
l'aggettivo
a
che
meno
Os
^
Solo
nel
89.
dire
:
«^
—
Os
primo
come
Alcuni
genere
nella
? iJj y
di
è
aggettivi,
coli'oggetto del verbo,
del dativo.
forma
^J^
membro
ko
rasi
Così
lamba
per
karo
s
e^-*-1u«*j
considerare
in
1' oggetto sia
esempio potrò
oppure
concordare
composti
sono
terato
inal-
resta
il secondo
coniugazione,mentre
coniugatoregolarmente. Se però
membro
caso
lambì
rasi
karo
U^J
lìjS
il verbo
appartenente alla
verbi
aggiungendo al
si formano
nome
o
k
allungatela
lambti
classe
coi loro
aggettivola
karna
dei verbi
sostantivi
terminazione
corda
si
'.
può
composti.
e
tivi
aggetUl tinti
Capit.IV.
li nel. Per
oppure
'
'
largo
si forma
sostantivo
U-«y
1
'
tarama
'
tremare
;
del
'
Ju^4
bahs
larz
jy
;
'
verbo
Così:
consonanti.
temere
acqua
'
monosillabo
un
formazione
fra le due
a
',si forma
'
^J^jWit
UV^L.caorana
il verbo
nella
consonanti,
73
'; coli'aggettivo\j3Lcaorft
irrigare
'
l'aggettivoè
o
indeclinabili.
es., dal sostantivo
L"U^pantana,
il verbo
Parti
—
'
allargare'. Se
che
termina
si inserisce
^p
tars
tremito
•**-
bar
za-
'timore', farà
\yllaraznà
', I
', uiiS
discussione
due
con
un
il
bahasna
'
scutere
di-
'.
A
99.
che
questo propositosi può stabilire la regolagenerale
i sostantivi
quali
è formata
dell'ultima
aggettividi
dalla
sillaba,
incominci
per
terminano
con
due
o
vocale
—
ricevono
se
vocale.
due
Al
sillabe
zabar
si
può
usare
a
che
che
aggettivi
la terminazione
a
fra queste
verbale.
IV.
(d»^.).
indeclinabili
1.
e
zabar
—
questo
addizionale
contrario,i sostantivi
consonanti, quando ricevono
Per
rifiutano
sillaba
una
CAPITOLO
91.
a.,
due consonanti,voglionoil
Parti
brevi, l'ultima delle
Avverbi.
regolageneralela maggior parte degliaggettivi
avverbialmente, restando inalteraticella loro forma
nominativo
termina
.-ingoiaremaschile. Quindi anéhe quando l'aggettivo
in
i a
non
subisce
con
quella terminazione
oppure'»
a,
quellemodificazioni
(§ 26),
che
se
si
usa
subiscono
av\
crinalmente.
gli aggettivi
74
Parte
92.
pronomi
Diamo
aventi
qui
una
fra loro
Seconda.
—
serie
una
Etimologia.
di avverbi
relazione
derivati
reciproca:
da
cinque
Capii
Come
ih
questo ',*j Uh
'
'
colui che
il
e
quello',^£
*
correlativo
suo
quelli derivati
rimoti
quelli derivati
vati
da
^^L
da
^"y
mezzo
^yb
hi, come
chiamato
da
'questo';
altri
^^s.
dei
/cadi
iahin
'
^S
proprioqui
'
;
Per
altri
in
questo
'
modo
verbi
tak
fin
toh tal:
kabhì
'
qualche
"i"",-
'
'
^Jo
fino allora
;
gab
kabhl
qualche
volta
momento
cMr^
kahin
'
:
Qahàn
'in
cx^
'
;
suffissi ;
'
'
'in
altro
'
proprio
volta
^^
;
che
kabhì
qualunque
luogo';
; e£"
^,^
tahan
^^^
:
^3"^\
c^^- gahan
nahin
'
degli av-
come
; ^3
fintanto
cM^.% gahan
kahin
qualche
àJ"
^^
^j
iunhin
avverbi
kabhì
qualunque
'
:
j"
suddetti
fino adesso
^^
'
in ; così
^
perciò, proprio in quel
'
gab-tak
^^,
mai'.
qualche luogo '.
tate 'fin dove?'
kahan
'
'
in
^^.i^
:
aggiuntee
^_^\ ab talak
^[^
quando?
^L
^^i
^^^
^3
oppure
K_r^
;
'.
coi
di
mezzo
per
'fin là' ; ^S
'
si formano
in
9
immediatamente
pure
composti
tak
tak
kahin
come
'
momento
^"\ dn
oUnhin
^^
;
Così
94.
hin ;
aggiungendo ^^
tempo, esattamente,
ab
cioè, aggiungendo
**«*
"
enfatici
più
'quando mai?,
kabhu
^^f
"
"
alcuni
per
la terminazione
cambiando
vati
deri-
quelli deri-
si rendono
proprioin questo
'
anche
0
quelli
correlativi
e
avverbi
suddetti
,^^1 abhl
0^ ih
stesso '.
quello
piccole varianti;
:
^j^
Per
'
taon
'.
abbiamo
'chi?'; relativi
^aon
', p$*.
quello stesso
'
taon
^y
cinque pronomi:
chi?
'
verbi
av-
'quello'; interrogativi
uh
^
'colui che';
gaon
di
per
da
^
da
Alcuni
93.
kabhì
dai
kaon
quelliderivati
prossimi
questi avverbi:
di
quintupla serie
esposto una
corrispondenza a questi cinque pronomi
In
75
tempo, luogo,quantità e qualità derivati
"*o
'
indeclinabili.
Parti
—
vede, abbiamo
si
di
gaon
IV.
'
; oXj
l-*j
'non
mai';
c*V^
tcabhi
kabhl
na
'
kab-
"^S
qua
e
'
colà
in
'
;
luogo'; cr^s ^\
^^
gab
kahin
70
'
Parte
maniera
passato
di
qui
jf
:
significa domani
'
passato
cui
si
come
ieri
;
bare
'
jolà
no,
;
shaiad
solamente
Il
arabico
l-^.
mi 'siati ' per
colla
'
'
Il
usato
'
si
dal
in
'
persiano;
'
'
come
'
'
khoah
na
spesso
kià
;
;
volere
'
'
et-cetera
^b
;
(pi.)
o
faiuti
accusativo, marcato
usa
'
khustisan
'
adesso
;
fatti
'
;
'
gerundio passato
avverbialmente
;
Us*^o
dal
L^£ JL^Jb
^i j*l "s-#£
verbo
iL^JJb
Aggiungiamo
sopradetti.
del
come
so^^à
una
verbo
:
lista
so e
pensare
;
qualche volta
delibera-
'
kar
'
hatiskar
yU^^A
'ridere'.
kaha
diatamente
imme-
dire '.
'
'
"i
JjiàJI ^
;
a
può
j^y*
hanstia
hatiskar
cioè, vale
JUJ
'
veramente
fi-l-liakìkat
'
; VJl*
arabico
qualche nome
'
"^-*v. i«rai
'
:
specialmente'.
'
"3
; così
affatto
bi-l-fVl in
JjuUb
colla
avverbio
come
'
avverbio
come
:
usato
o$làtf niente
lo^^-L
;
•ridendo';
oltre ai
dal
^iJ\ é" fi-l-faor istantaneamente,
', dal verbo
100.
khoah
caso
; ilol
caso
per
; cuiUii.\
bi'l-fi'lora,
tamente
'
'
pure
fi-l-haloppure
essere
nel
preposizione
; così
99.
"\yL
qualche volta
è
an
esempio
Come
sua
qui
sentenza
e
barila
U^b
oaghaira
s^^
;
;
?
"\yL.*i
;
di
dipende
della
"*o^xa* ci guati
;
'
nome
ittifakaa
98.
'
*
'.
terminazione
ISIàjI
caso
per
modo
ogni
97.
'
'
forse
'
tarson
o^~y
riarsoti
c"y^f
contesto
;
'
presidall'arabo
sono
volta, finalmente
una
in
dal
e
'
parole.
avverbi
Diversi
l^LòSkazara
:
verbo
le suddette
usano
96.
del
futuro
o
qual
ieri
o
'
giorni fa
tre
giornio
?, in
doppio significato;cioè
avanti
o
mai
come
ogni luogo '.
un
/cai
'
quattro giorni o quattro giorni fa '. Il tempo
a
1
tre
a
così
in
'
hanno
) dopo domani
oy*j*. parsoti
1
kaìiìn
avverbi
futuro ;
e
Etimologia
—
kiUn kar
har
y*
Alcuni
95.
yr
;
c^^
'
?
0^
'
volta
ogni qual
Seconda.
Per
esempio:
egli ridendo
degli avverbi
più
disse
'
.
in uso,
78
2. Preposizioni
101.
Le
sostantivi
preposizioniin
nel
caso
locativo, e
Epperò, quelle che
da
essi
retta
col
indostano
suffisso
sono
^
come
considerate
sono
tali reggono
maschili
il
caso
come
nitivo.
ge-
vogliono la parola
he, quelle che
sono
femminili
Capii tV.
Parti
—
richieggonodetta parola col
^J"\Syé gfiar-keQ"9.e
'
taraf
nome
'
la
verso
anche
suffissi ;
esempio
102.
Le
il
nome
^J\
si
davanti
Le
col suffisso
age
dentro
ìUftb bàris
a
di
fuori
^5lsx" bagae invece
o
JjJ
badie
"
invece
barabar
j"\jì
o
badai
di
per,
ne
cagio-
joJ bard dopo (ditempo)
Lo
o
o
^
opp.
gu* $"
fra
senza,
^"
fo'wa
ghar-ke.
age
maschili
^b
quindi
e
j9ar
gono
reg-
sopra
^flg accanto, vicino
di dietro
jyf^e
Jj
tale
sotto, di sotto
ty3
taìn
fino
pU*""
^^L^oLo
di
baghaìr
Seguendo il
nome.
^\
doU»
a
seguireil
o
r^U. kharìg
eguale
barae
Ì£\y"
job
£^
^vcui,
motivo
gharki
marsi
quindi potrebberochia-
e
^b
di sopra
^ijLóyé
^J /ce.
davanti,di fronte
bahar
;
precedere il
potrà dire anche
ùpar
j",}\
Jjo
casa
esempio :
per
preposizionipossono,
anche
o
'
alle
79
/ci. Come
S
seguentipreposizionisono
jj6\ andar
y*b
suffisso
nell'esempiosuddetto,
come
citato
\
casa
indeclinabili.
cetto
ec-
be, bin
senza
a
al di fuori
darmìàn
in
$5£A
insieme
con,
mezzo,
davanti, di
samhne
v-^-is«#«"
per
^5|yMiszo^tf
eccetto
j"y. rioaz
JJi
"o*4
"f givd
di
invece
/.*«£/ avanti
y"*$vH$
^^
ragionedi
po)
(ditem-
vicino
vicino, con
attorno
80
Seconda.
Parte
Ile per,
LSJ
^L"
mure
motivo
a
in
per,
Etimologia.
di
nazdik
*£*")*
vicino
^js^" nlce sotto,al
seguenza
con-
di
di sotto
004(0 per, allo scopo
J^l^
di
'
/conforme
a
,
)ciòche
mmfik
"\y
^^.yji bamugib
genitivoin £
cSob
genere
i
riguardoa
il
tara/i
nel
modo
di,
come
per
cJ^Lfarà/
mezzo
yM
j^C=*-gìfiat
a
khattr
y"l=L.
cagione di
per
Oltre
persiani si
richiedono
,
di
e
che
con
jJ^jo badaolat
104.
di.
mezzo
per
femminile
potere di,
in
leu
babat
bei
di
mezzo
Preposizionidi
103.
b
per
halli
^oLa
causa
alle dette
marifat
,^»*Jnìsbai
"S^"
di
per
di
mezzo
riguardoa
bamadad
di.
coll'ajuto
i seguentiprefissi
arabi
preposizioni,
qualche
usano
verso
volta
con
parole tolte
da
quelle
al
di
lingue.
1 as
»\
b
^
da
\J±
ilici eccetto, oltre
ba
con
be
senza
"*o
##
^
bar
su,
(privo di)
in
sopra,
pra
so-
a
(dotato di)
in, da
"ala
o»
j^s
rfl» da
re#d vicino, con
$£ A
^r
##
in
nel modo
di, come
Capit. IV.
^\^"barUe
)h òlla
J
senza
j" dar
£*
in, dentro
À*~~ojlasbaski
dacché, in-
gar
agarci
***j£l
Ù
tìwzwzà
jj\ aor
###r
da.
come
#0"#
'par
ma,
^*o
pas
j^i niz
^
perciò,dunque
£$
vìCLL gabtak finché,mentre
àSSyi*.
#o
se,
*\yL khoah
o#
e,
o#r
òS
kl
che, poiché
àS\:i taki
àS^ìy^ kemki
per
e
se
e se
no, a meno
pure,
egual
jyJt"hanoz
quantunque
pure,
che, affinchè
perchè
\alica della
in
modo
lyb harcand
oppure
egual
ma
oagar
"Jb/i#w
nullameno
o,
in
,
che
quando
hfdaaki
altrimenti
io
pure
"*J^oariia
j».
no
me-
modo
3
guenza
conse-
eccetto,a
c^t^ nahtn
pure
di
però
pure,
che
al contrario
dunque,
se
fcfóttma,
JL*magar
y
a
/o
min
inoltre
anche, davvero
y
0XJ
se
bhi
i^"
con
àS£ gokl quantunque
pure
ma,
lì a, per
o
ma'
b_^
quantunque
ma,
e,
àSò^ balki
o
81
Congiunzioni.
quantochè
o^
la
Cr"
3.
/l
indeclinabili.
di,per
causa
a
Parti
—
U
lingua huloslana.
la o, oppure.
meno
nulla-
Parte
821
Seconda.
4.
J«bUò
shabash
sì ah
^U
^U
*U ^
hae
Interiezioni.
bravo!
oahoah
aimè!
gì che
^
OL"
U*
^^òb
fo"3 bai
quanto
are
^j,j\
Ll^
aimè!
o
marimba
!
CAPITOLO
V.
Numerali.
Numeri
bella
hae
id.
terribile!
!
1.
che
#a/?ré?
te,
sorprenden-
di voi!
khub
afsos
dhan
cosa!
ne
benedizio-
buono
^y~*\
dhan
*\joah
^*.
bello,ammirevole
su
Ma
Csa"
fortuna !
hae
^.yi s/Wtt
L"
c^"
ah!
!
"_^L
Etimologia.
—
cardinali.
voi!
to
ben fat-
Capit.V.
ivUf geara
Il
ir
aju)
ir
*r^
if
3.-,
-
Numerali.
83
11
ro
bara
12
rr
tera
13
rv
caoda
14
r\
fiandra
15
ri
JUil
sola
16
f.
JU.
satra
17
paùilu
35
chattis
36
saintls
37
athtìs
38
untalis
39
calls
40
fi
ektulls
41
18
ir
bealis
42
{Jr^
yJ~.
c^-r^'
OS
io
*J
n
"y-i^)
IV
i\
*"uj\ athàra
rt
unls
19
fr
tetalis
43
r.
bis
20
ff
caoalìs
44
21
fo
paìntcdis
45
chialis
46
saìntahs
47
JUfcSi athtalis
48
c/3^1
49
.-.Sol ekìs
ri
K£JLj"
rr
bau
22
h
rr
teis
23
fv
caobis
24
Fa
pacìs
25
fi
n
chabbìs
26
o.
C^1^.^#£#$
50
rv
satals
27
01
^bol
ekaoan
51
r\
athtiis
28
or
£#0dw
52
tintls
29
or
tarpai
53
tis
30
oF
caooan
54
ektis
31
00
pacpan
55
batìs
32
01
chapan
56
tetìs
33
ov
sattaoan
57
coatti
34
o/\
^Ifjl afhaoan
58
if
ro
^^J^
O^-
é*f?
^
S
o~rr"^
0
^u^o
wwràs
S
Parte
S{
aJL*Jl
oi
Seconda.
unsath
59
A.
60
Al
81
61
Ar
82
62
Ar
83
àJLliJStirsath
63
Af
a^m^bncaosath
64
AO.
65
VI
86
àìLIL^ chasath
66
AV
87
à^jUo
satsath
61
AA
è£ky"
athsath
68
Aì.
unhattar
yc^yil
69
i.
yuiosaltar
70
ìl
ekhatiar
yL^5oJ
71
ir
^ib
bahattar
72
ir
^yiy
jZ*Jl tirhattar
73
*
caohattar
74
io
^ylaàj
fiancamo
75
TI
^yl^*.
chanaoe
96
j£*A*i chahattar
16
iv
^yUlo
satanaoe
97
sathaltar
11
iA
(jiyl^Slathànaoe
yjbò3\ athhattar
78
ìì
fillio! eksath
àìLoU
ir
basath
"JS
painsath
a^cc^Lo
io
i=i
y^"
vr
vf
y^,_^
rx^sopachattar
y^x^o
ctfM
vi
105.
modo
I numeri
che
in
^^1
U
italiano.
84
85
^x-ola^j
pancasì
t^ol^Slathasi
^^oly
"y
naoasi
89
naooad
90
"3yl*olekanaoe
91
banaoe
92
tiranaoe
93
caoranaoe
^jì\jjL
^yiy
naoanaoe
y*i
94
e
95
98
99
100
StfO
1000
teàr
al di sopra
80
assi
j^^^ùj. caoràsi
79
urìàsi
i«
stesso
Etimologia.
—
di cento
Come
per
si
compongono
esempio
1889
allo
iaaì,
Parte
86
Seconda.
3. Numeri
\3j£
Nota.
$j* cr£
—
eJc
g ancia
collettivi.
(gruppo di) quattro
equivale a
Karor
karor
Etimologia.
—
do
lakh
4. Numeri
cento
haffir
Un
•
r
g
•r
•r
paone
do
1
3/4
'jjpdbl
y
10.203.000.
=
j"
!±_
^J^
àS^J
frazionali.
f
$"
lakh:
\y*tsaoa
do
arhài
\J")*$
o^i ^Jy".paone
est}*"*
ersiL2*d^
^la*^iy
saoà
sàrhe
paone
2
lfa
2V2
2
3/4
3
1/4
tiri 3
]/2
Un
Un
càrS3/4
Capit. V.
Pertanto
109.
'
paone
pane
cinque
'
gub
saoa
in
più;
quarto
'
; la frazione
^Jb ^yt)'^08^vhe
così:
frazioni
Queste
110.
si
in
applicano
collettivi;così;j\y*^y^Tpaone
saoà
hazar
saoà
lakh
Le
;
quarti'.
così:
\y*"
'cinque
pane
un'idea
oJol
^losao
senso
il
ek
numero
Questo
'
circa
b)
\y^
\^L
; *"
cento
'.
deve
baras
'
e
come
dell'articolo
significato
11 numerale
'circa
come
nome
si
venti
'
questo
qualifica;
^JjLharfitanktr
in
si rende
"\
in
che
cella
parti-
numero
circa
usato
prefiggeai
indefinito
:
al
si dà
'
la
quattro anni'.
ySXì
ek 'uno'
t£l"!
ad ;
viene
seguireil
tale
•
bis ek
Quando
'.
l/2)2500
circa
^^o
chiamato
vi"l ek è anche
v
V2)
1
X
(1000
cardinale
numero
car-ek
4
2
X
(100
tiplicazio
mol-
denotano
arhai
*"£
ek
nomi
ha
ed
italiano.
indefinito agad
'
uno
0
più,
'.
e)
Due
numerali
do
càr
combinati
consecutivi),
(generalmentenon
insieme, contengono pure
;U* }\
al
g. ebl
e.
giungendovila parola "\
alcuni
'
75.000
hazar
di
significato
cardinale
l'articolo indefinito
lo stesso
il
'
hazar
indefinita:
vSbl^U*^»p
come:
derh
j\jk"y"'i
arhm
che ha
^t^jl
e
a) Aggiungendo
ek
vi^ó.l
stesso
quindi:
—
meri
nu-
'750'; ^
'
lakh
ai
modo
'.
parole *2"3 derh
"\y"^Ujl
Nota.
ir~-o
^yy.
^yfcj^sarhe
egual
hazar
^y^Tpaone
; àSV
125.000
e
'
'
1250
'
'
111.
1
più;
in
nu-
gib
tre
quattro e
o
un
'.
mezzo
1500
così:
quarto
un
significa
un
prefissaad
quel numero;
quarto
un
cinque e
pane
mezzo
significa
e
meno
87
paone
^y^"
di
quarto meno
saoa
\$L"
frazione
La
la frazione
:
un
significa
mero
Numerali.
—
(let.due
un
indefinito ;
significato
quattro)'due
dai bis '.dieci 0 venti'.
0
come
tre, alcuni'; ^"
:
Seconda.
Parte
88
bua,
L~-o
le terminazioni
cardinale
numero
'
formare
collettivi si possono
ci)Numerali
al
Etimologia.
—
'
ventina
una
1 et
oppure
battisi
^^ò
;
aggiungendo
%\
^
'
come:
di
gruppo
un
trentadue '.
collettivi si
Questi numerali
numerazione;
^pulosai/ere
landò
'
'centinaja',
j\j"hazar
^sy^^
d'interesse;come:
cento '. La
cinque rupie per
'
^
è)
I numeri
numerali
come
la forma
', 03*-^
del
nel
qual
caso
saikron
unisce
si fa
si
ghar
'
cardinali:
do
'
a
g)
fi sad
pure
op-
due
e.
di
sao
:
caso,
alla
per
forma
'tutti
ath
e
indefinita;
la
alti;e
e.
g.
', (let.case
case
ad
usa
parola
^J ^yLJ^
a
centinaia)
;
migliaja d'uomini'.
£b1
si
ek
esprimono ripetendo i
ek
alla
'uno
volta'; y
meri
nu-
y
'
ecc.
I numerali
multipli si
essi la
formano
'
; LxS
dai numeri
parola \JS guna
'
L^y dogunà duplice (percontraz.
liy duna)
obliqua
"yj$\afhon
yà
si
qualche
di numeri
distributivi
g. ""\
in
nale
cardi-
'ambedue, tutti
moltitudine
sempre
'
e
forma
*$
admt
due
a
;
bis
ear
numero
allora
donon
'
questa
centinaja di
1°) aggiungendoad
:
molto
^U.
il
plurale e
tre
e
invece
usa
I numerali
f)
è anche
^~.o
però
oyy
come:
uso
l**^03j\j*hazaron
come
come:
tutti
'
numerale;
sai/era
\pL*J*
do
del
: otto degli otto).2°
(let.
otto'
sai/ere
persiana jJ^" ^
comunemente
obliqua
tinon
aggiunger forza, si
semplice
'
per cento
par-
rupae
pane
gv-"b
colletti;come:
esprimere: 1° totalità;
due
'
2°
'migliaia',
cardinali,'specialmentele decine, si possono
quattro centinaia '. Più
e
cine,
'die-
fi sadl.
^j^o
assume
frase
colla frase
generalmenteespressa
usare
\j"j
in
1°
:
'unità', "J^"" dahat
ekal
^J^\
come:
sostantivi
come
usano
(fem. ^S
\jS"
dugna
'
e
'
tìguaà triplice; Lf^.
'
cardinali
gum);
sione
per eli'
caoguna
:
qua-
Gapit.VI.
Parole
—
derivative
89
druplo '. 2C) aggiungendovila terminazione
\y^\ekhara
1
'
'.
triplice
vara,
per elisione del «
Gli
ecc.
si
bar
i sinonimi
arabi
"^*i^cibi
e/c bar
ò^3y*
y
\"b bara
'
do martaba
l
ecc.
'
volte, tre
(sanscrito
vara),oppure
'
volta
una
'
due volte
^b
;
l"b ^
:
Jol
comer^b
do
y
bara
Un
o
bar,
tre
'
ecc.
ì) Avverbi
numerali
fatti accadono, si
forma
obliqua
;
luogo
terzo
che
esprimono
del
'
indicano
usando
singolare
;
dusre
,ji^óy
'
e.
in secondo
coUp
mente
^X^r palile primiera'
luogo
'
\jj4*"«*ture
;
*
in
vi;
di
in indostano
inflessa
terminazione
derivative.
indicano
che
L'azione
atti forma
nella
ecc.
1. Nomi
espressa
ordinali
'
Parole
112.
l'ordine in cui certi
i numeri
g.
CAPITOLO
proprietà
soggetto, indicata
un
aggiungendo
\ a
cambiata
azione.
o
dal
verbo, viene
la terminazione
cioè
dell'infinito;
9
t-rm
guna
'
volte
UJy
'
tempo
daf'a
sanscrito
cardinale la parola
numero
f
ek
l£ltihara
volta, due
una
ciafa à^3^ martaba;
ò^sà"
o
'
dal
,
l'inserzione dell'/i eufonica.
e
esprimono aggiungendoal
oppure
duplice
da l^U hara) dal
(contratto
numerali
avverbii
'
'
derivata
e
; l'affisso\ \y* harà
h)
^b
,
ecc.
qualità
volte'
dohara
\Jk$"
'
parola \jS gunà
La
'
sanscrito
semplice
'
liarà, come:
\yt"
alla
in ^
e.
forma
Come
""al"i.
^
dell'infinito
per
esempio
9
bolna
'
inazione
dire
'
^
"^J"? bolne-oàla
aggiunta ai
sostantivi
'
parlatore'. La
dinota,
o
il
stessa
proprietario
Parte
90
0
1
l'agentedella
bailoala
^ly^o
Se
113.
in v3
'
,
114.
^
'
proprietariodella
sostantivo
casa
', J~o
in I
termina
Alcuni
nomi
oala
a
terminazioni.
'
o
conduttore
esprimenti l'azione
aggiungendo al
bail
di buoi'.
'conduttore
^yb^ gaddhe
si formano
diverse
sostantivo;così: X$ ghar
*
a,
cambia
quando riceve l'aggiuntivo
^ oaltì;così: Uj^
e
asino
un
Etimologia.
—
indicata dal
', y\}j£?
gharoàlà
casa
'bue'
'
cosa
Seconda.
sostantivo
Va
gaddhà
d'asini '.
indicata
stesso
dal sostantivo
le
seguenti
Capit. VI.
derivative.
gàr
4jS
*x~ol
\j oar
'/"!
Agenti
Sostantivi
Formazioni
JÉ
Parole
—
gunah
delitto
iimrned
ranza
spe-
^UsUf gunahgar
catore
pec-
j\^^yc\ ummedoàr
chi
spera
^2
otta
y" dar
o\*p"daroan
porta
^ybL^o sipUhì soldato
ti*.**!sipaharmata
jS bad
y\S kar
cui
Le
vien
eseguital'azione
^l^jo badkar
male
seguentiterminazioni
115.
indicata
portiere
denotano
dal
lo
tore.
malfat-
stromento
con
sostantivo.
Stromenti
^Lo
spinatolo
##to
U*J ramaà
parco
per
^i^S kataraì
^'Ur**#/tór#
reno
(ter-
giuocare)
forbici
scopa
JbjL^ gharial orologio
i*U-ioj.
cashmak
àJ^J"
dastana
dasla
occhiali
guanto
manico
92
Parte
2. Nomi
116.
derivativi
Questi
Seconda.
che
si formano
—
Etimologia.
indicano
luogo
congiungendo due
o
posizione.
sostantivi.
Parte
94
1
desiderare
');
Terminazioni
^1
eJi
òS
ai
^
radice
del verbo
kah
del verbo
Nomi
kaha
seminare
^\y%
boat
mil
as
J*"^
)yU* piàs
za,
mescolan-
sete
danìsh
^ì\"
sapere
Jia.galan
J^. ##/ bruciare
an
seminagione
unione
bere
c"\" dan
ish
£",."
pi
^
detto
un
milàp
»^U
lare,
mesco-
unire
^\
coir aggi
astratti
L^
parlare
bo
J^"
ap
dalla
diverse.
Radice
a
Etimologia.
—
si forma
oppure
di terminazioni
unta
1
Seconda.
conoscenza
ustione
.
\$ oà
Mv?
#tó#
nare
ingan-
^•^ oat
ypjM
saga
rare
prepa-
J^
khìl
nutrire
vjfai
hat
5. Diminutivi
119.
Questi
si formano
bhul"oa
inganno
L^lx.-ui
sagaoat
buia chiamare
M"
\£ha"
zione
prepara-
^k^
khilài
vÌUaU"
bulàhat chiamata
nutrizione
derivativi.
dal sostantivo
aggiungendovivarie
terminazioni; come:
Terminazioni
1 ti
"*o*
Diminutivi
Sostantivi
Lo
betì
figlia
ca
LJL
bitta
figliuolina
9
""}
deg pentola
^ys^" deg ci pentolino
Capit.VI.
Terminazioni
derivative.
Parole
—
95
Diminutivi
Sostantivi
^jpoib 'palangrilettuc-
^CJo% palang.letto
cio
c_"y
^
\$ Uà
12"
mata?
taj9## fucile
ly^" mardua
uomo
te**** brahman
età
^y
foj3cannone
£****£
bra-
brahmaneta
^"yb hìran
otti
vane
gio-
bramano
mano
l^
ometto
$yjjyhir anota
cervo
cer-
viatto
Ó"
el
^
wor
Sbjj*
pavone
moreld
pavon-
cello
«b
giardino
fo/^ft
6. Femminili
120.
derivati
I sostantivi di genere
fanno
osa
"^s^L" baghica giardinetto
il femminile
in
dai
maschili.
maschile
che
ULo
l. Come
^5
terminano
fofà
in
'
ta
\
figlio
valla.
^ilo fo£*'figlia';
lj[^£#Aorfl 'cavallo', ^j"y^ ffhorica'
Quelli che
nella
mano,
(§ 23).
^i
ni
Gli
alla
terminano
in
abbiam
^
regola generale sulla
altri sostantivi
forma
maschile.
formazione
si fanno
Come
per
sher
leone
militar
spazzino
come
si for-
dei femminili
femminili
aggiungendo
esempio:
Maschile
yj*
visto
Femminile
^i^i"
^£*t
sherni
^^tarcini
leonessa
spazzatrice
Parte
ì"i
Seconda.
Etimologia.
—
Maschile
Femminile
brahman
tJJàj*
bramano
,LUo
sunar
orefice
121.
Pochi
sono
e
i
sono
^tUd
nella
irregolari
^Lo
loro formazione
^U
"_jb
^o
che
"JLobegam
»
mt*2"
^ìVj
maestro
«^M-o
bap padre
w#rd
Lo
Aggettivi
suffissi
formano
come
(contessa)
signora
mullanì
w#
»
»
regina
rS»?
maestra
madre
Cfcj» 'uorat
uomo
Aggettivisi
con
del femminile
sorella
khànam
fila»
•
rè
7.
122.
Cri^bahin
»
1*3;mpw
(f.)
Femminile
begmsignore(conte)
^"UL khan
orefice
seguenti:
fratello
bhai
ni
sunar
Maschile
^U^
bramina
à£***Ì£brahmani
donna
derivativi.
dai sostantivi
segue
:
tanto
con
fissi
pre-
Capit.V.
Taoliaiiue.
Grammatica
—
della
Parole
derivative.
lingua Indostana.
97
Parte
08
Prefissi
Seconda:
Etimologia.
—
Sostantivi
Aggettivi
OS
età
cumr
2+"
Là^oafa
fiducia
^b
pazienza
##m
9
^
aiuto,
123.
PU /#m
dinotano
colore ; così
'
;
by
^"^
e
o^Jh?
kona
:
f
#$#
lacàra
a^U^
cità
feli-
si
'
aggiungono
di color
^os^a
si
'
quadrangolare; òJ^^^J^
aggiungono
124.
J*Jo#sA
'
oar
^
^jj/»
come:
mardaìia
e
come
un
o#r
shashgosha
si
'
come
', da
coraggioso
soccorso
alle
'
lice.
infe-
parole
che
di color zafferano
numerali
ai
by^l
per
caokona
esagonale'.
'
aggiungono
barkoash
povero,
'.
turchino
esprimere la figurazionedegli oggetti;così:
'
sgraziat
di-
nàkhnsh
^yUi
L-i^^I"j
sa'faranfam
nifyun
a£^
e
kambakht
senza
khtishi
folle
^
cusx"^
soccorso
(^^L
infame
JJc^JMj*.khilaf akl
fortuna
*"U".mr"2
ziente
impa-
sente
/i#f2ras^òUk.^è gètìjer
^
#$M/
bembr
fUjo badnàm
nome
J.I" f#/£/ saggezza
9
s
y^^"
^-òUwAòé'erpresenza
cuìu
taneo
coe-
Là^bbaoafa fiducioso
9
sabr
j~*"
hamcumr
a
per
litudine;
esprimere simi-
fulmine
'
'; ^
coraggioso'.
aJB^
Capit. VI.
8. Parole
sostantivi,o
nire, o due
questo si fa molto
parole composte
delle
si forma
composti
baoarci
óJ[±.
té
luogo ',
•
'
Idiiiaa
Vi
127.
"yj^
'
o
gU
anche
.
y*.
gufi
S^\
^
o
verbali
shanud
o
gust
c^***.
'
casa
contesa
^y^j^
', té gali
'
4
nama
"kJ3".
.
roz
libro di
notazioni
an-
IMradnama
-v
zione
dell'abbrevia-
composti, o
di
colla
congiunzione$
parlare
'
raft
gii
o
ascoltare
e
andare
'
ricerca
.
la
volta
venire
e
£
^
nito
infi-
un
così:
o;
zione
conversa-
communicuiJ
guft
congiunzione^
o
è
omessa.
nomi
composti,
ai
simili
di
precedenticonsistono
di
sostantivi,qualche volta dello stesso,e qualchevolta
^yìjs
} )^
namU
'
Qualche
(iill'cr.'iite
come:
significato;
\y«»^
all'altro.
battaglia; j^
', «^IJj^ roz
'sapienza'
nomi
àmad
'conversazione'.
Alcuni
'lue
'
di
campo
radice, uniti
rispettiva
cu»J3
castone
'
khana
all'infinito,
o dell'abbreviazione
verbi
c^a?
j
dei
sono
di due
colla
sostantivi
di
sapienza '.
della
libro
libro
'
cipali.
qui le prin-
Daremo
razm
^
numero
l'uno accanto
"*JLL
;
gali
'
nomi
il
cui
per
'
cucina
hhiracl
"^L
;
',
aggettivo.Di
un
numero
gran
due
cuoco
Pjj^razm
'
k
'
con
abuso;
Un
col mettere
giorno', óCotiamia
1
anche
—
^^-/^ baoarc'i
Così
sostantivo
quasi illimitato.
è
Sostantivi.
126.
generalmente coll'u-
si formano
un
ed
uso
oinposte.
e
parole composte
Le
125.
derivative.
Parole
—
ab
*
o
marz
haoa
allevamento
o
f"" ^
kishoar
'
acqua
e
'
^
confine
aria
clima
marz
e
\
o
bum
regionereame
UJ
(di piante o animali) '.
^
yz*ì
oppmv
'
;
nasho
cJ\
o
100
Parte
Altri
129.
dal
o
'
haiut
col
dal
o
'
4
della
'
funi
Nota.
;
accennati
I
che
'
sostantivi
maschile
lo stesso
hanno
cakar
U^i
0"Uo
servi
'
e
dham
'
makr
cakr
acqua
^J
'
;
cu^
'
confusione
'
kaha
'
'
j^
;
come
'
disputa
'
'
rtt rasm
^ib
^^
:
shor
;
costume
sopra
indostani
participi
di due
IqS
'
kahl
naokar
dhnm
?l*."
f^*"
'
;
che
parole
kaha
^U*.^y
chiasso
'
zor
'.
di due nomi
; o
significato
; o
;
caduco
di due
composti, o
lo stesso
',
qui
sono
'
buono
mondo
mondo
si
che
'
rn-e-zamin
yL" ni/cu
', "juralam
'
sunì
mento
discerni-
discernimento
falam-i-fani
suono
acqua
'
uomo
uomo
sono
'
'
^^
l'altro femminile
uguaglianzadi
;
', ^^
composti
e
quasi
o
'
alterco
di
'
'
ab-i-haial
occhio
'
'
buon
un
numerosi
tanto
passati,uno
hanno
i
ab
presi dal persiano.Quelli veramente
sono
sono
marci
±JÌ
:
oggetto
suo
^tJ\" dunish
terra
',^U^JU
caduco
—
"^
'
terra
'
zamìn
"~*}
J^S"^"mard-i-nikti
non
vista
'
'
faccia
faccia
^U
'
dìda-ì-danìsh
yJ*jS"*"-±"
'
ru
2
dida
sjo."
;
così
C4,«»*_iÌ
!
immortalità
,
d'immortalità
sostantivo col
aggettivo;
suo
'
Etimologia.
--
composti
sono
sostantivo
OUÌ
Seconda.
J^L J^"
artifizio,
inganno'.
*
130.
Aggettivi.
a)
J"
dil
shakar
'
'
due
zucchero
faccia
'
guancia ', ^
Es.
Da
:
Es.
lab
'
dil
:
',
\ labbro
'
da
òS$
un
c_j^-
fata
lala
',
rukh
è sostituito
aggettivo
khub
'
lala
òSù
'
guance
alla
"S"
^J
rU
^
pietra', ^£à
yCà shakar
'
faccia
lab
', ^
'
tulipano
£^
^^
rukh
tulipano', (il
come
rosa).
davanti
'bello',
'pietra',
sang
di
cuor
', ^s^parl fata ', $
tulipano in oriente
b)
"^J
formati:
composti sono
aggettivi
d^LLl sang
',
di zucchero
ru
Gli
sostantivi.
', J^
cuore
'
labbra
pari
'
Da
—
"-r"y"-
ad
un
l$kub
tivo.
sostanrie
'bella
PARTE
TERZA
SINTASSI
Le
di
regole
compendiate
essere
necessarie
tenerci
solamente
lettura
degli
la
per
realtà
della
però
del
caratteristiche
arbitrarie
per
stabilire
creduto
quegli
che
alla
indigeni.
ha
che
concetto,
che
si
devono
in
lo
forniti
ad
il
arbitrarie.
concetto
vero
che
servirci
giusto
sono
di
valore
siderare
con-
guida
pretazione
inter-
e
usate.
di
la
seguire
sua
il bravo
sintassi,
giusta interpretazione
dei
modi
prof. Platts,
informando
di
dire
o
ogni
piuttosto che
devono
il
dalla
più poetici,
specialmente,
diano
che
volessimo
se
ci vengono
per
nismo
laco-
grande
parte
linguaggio. Pertanto,
questo
costruito
di
darci
quelle costruzioni,
forme
trebbero
po-
zione.
costru-
corretta
una
incontrerebbero
quelle costruzioni
loro
e
mente
rigorosa-
sono
vista, parrebbero
prima
quelle regole
alle
Ho
sono
essi
ad
d'altra
mentre
a
semplici
che
peccano
indostani,
che,
regolarità, di
infatti
che
il
sono
guida
pochi principii
per
costruzioni
passo
In
ai
o
di
indigeni
autori
forma
quelle regole
a
materia;
questa
molto
sono
pochi principii generali, volendo
servire
per
grammatici
in
in
trattato
restringere questo
I
indostana
sintassi
come
i suoi
degli
cetti
con-
autori
104
Parte
Terza.
Sintassi.
—
CAPITOLO
La
1. Delle
13L
ciò di cui
che
Il
132.
Il
o
del
un
predicato è,
sostantivo
Predicato
^a a
o
come
12* il
btf
il predicato o
cr^
ciò
cioè
sottinteso,
un
verbo,
o
verbo
un
morde
aggettivo
un
g.:
Soggetto
*-òU.
^U*
^a
t «a
nel verbo.
compreso
Predicato
cane
infinito di
o
unito ad
attributivo;e.
nome
tivo,
(sostan-
nome
un
sostantivo,pronome
come
pronome
è
proposizioneo
una
"U-o
s
l'ammalato
è
bo.W
parole')
totale di
o
parti principali:il soggetto,
Soggetto
USV
U3V
somma
soggetto.
aggettivo usato
è
'
si asserisce ; ed
cosa
soggetto di
verbo) o
un
qualche
si asserisce
o
di due
necessariamente
proposizione.
una
compongono
Ogni proposizione{òX^.
consiste
o
proposizione.
che
parti
VII.
io andrò
il ridere
Ua*~La
I^aJ
"^a
presente
è
buono
muori
^yo
tu
Nota.
di
una
—
I
o
possa
Lv" ^U-o
grammatici indostani
proposizioneojJL^
appoggia,o quello a
egliera
am-
malato
morire
'
quello
'; ed il soggetto "*JJ1jjJL*
si
*$
cui
'
chiamano
che
si
quello a
qualche
cosa
il
predicato
appoggia
cui
o
buto
attri-
(il predicato)
è attribuita '.
Capii
I verbi
133.
attributivo
si
Uy*
sono:
verbi che, alla
altra
che
VII.
La
—
Ula.yb 'essere
o
semplice idea
durare
continuità, permanenza
; come
di
che
che
è
', l"«4*3 stare,restare,
'
verbi
passivo dei
SS
che
hanno
il
ficato
signi-
chiamare, appellare,fare, ritenere, ai qualile parole
dinotano
fatta, e
senz'altra
una
come
j*
\+fl£
cr+*j*
e
appella,di
si
o
unite
considerata, vengono
g.:
4
"^
cxày
^^S
si chiama
cosa
è ritenuta
cosa
aggiunta,e.
C$
Lv"
', L^-r^
'
il
pure
sta,
in vi-
'
statuito
altri
ecc.);
sapere', Ul^kivenire
a
', UaJ continuare,rimanere
risoluto,esser
'
nome
un
che
aggiungonoqual-
ne
9
sedere, esser
ad
divenire',ed
o
di esistenza
(come duratone,
apparire,sembrare
'
105
generalmente uniti
usano
uiio 'scoprirsi,
venirsi
come:
proposizione.
Eoli Pure
eri divenuto
Non
y
.\
^k jJl ^kJj\yJ"ijfSS)La
y
*}
bramano.
amico
di alcuno.
Dopo tutto,quel mio pensiero
si
Uj ^-òU* S^ {jg£*
^%
divenne
scoprì corretto.
vita
Egli
difficile.
sembra
stette
presente
fino
a
mezzogiorno
U_X-o
\AajL»
La
ò^cf^x^c\,^c
mia
si
supposizione
verificò
corretta.
l$2 o/lwxl
fK IpUi^
0a
vjr^.
Onde
1^44-J
L5^ £ d»jrfc*
Ù$"
sta che
il nostro affare
produce nimistà.
ka
carrozza
fu
fatta
fermare
106
l'arte Terza.
Lj
{J c"^}
^
a—
Uj!^}\ZK
^\
Sintassi.
—
Egli
*3
Quello
L5***^
"fy
^^s^Uj
Il verbo
134.
attributivo
altra
a)
al
nominativo, può
espressione che
con
'
; 0*
b)
un
caso
un
suffisso
e)
con
presso
indicare
per
1
locativo
di Zed
'
la città
I
seguenti si
lyi L*ol
155.
possono
'
così
una
indichi
^ir^t
il
è di
'
è di gran
quattrospecie';
il libro è in
«iU
^Jj^j
di
egli è qui '; e)
stato
modo,
'
y^
luogo
y=r-à
l^i*^^,f
:
o
quelli che
';
casa
^b
un'avverbio
con
si trova
'
qualche
con
quello
^k U^.
cosa
oU»i *$
con
una
condizione:
colla
erano
'.
impersonalmente:
usano
^Jk^À. 'è
bene';
accadde
Lo
stesso
usare
come
verbo,
come
pure
:
*
^JJ»*2
^a
h
fi
£"2}\
S
Se altri cadde
^L
(v'è)la
tirannia
y
mi
che
su
é"3
si
gli altri sopracitati,
indipendenti(o attributivi)
; come
verbi
Lfò*l^yi
0_Vi
'
^Jc£
nome
.
?
"*^r° y*.
retto;
; ^
fuori dei buchi
^J
leopardo'; d)
^wxil£
^V5' "J,"jj~"^""
j"
un
definirlo;come:
o
*$
il discorso
0*
luogo dove
vicina
'
nome
un
frase avverbiale, che
testa
:
il
e
vi è
il
era
CU^JJ ^jb
£
0a
ad
combinato
essere
lin-
un
tale.
unito
essere
descriverlo
a
fMÌ
-jksiL,
£
prezzo
con
serve
genitivo:
un
di
Kallù.
fu ritenuto
non
guaggio
invece
Uyt,
fu fatto chiamare
fU
^i ^^Xà
di
Finché
caduta
era
non
(v'era)
me
durò
il
potere di
ita
sop-
portare
\yb
b_^lo
y ^olj
Nàsih
divenne
Nàsih
pazzo
(let.'A
pazzia accadde').
VII.
Capii
Nota.
si
iadiperidente
JiU
mentre
soggetto si
k
(^U
o
o
Il
di
o
un
;
verbo
difettivo ')
il
suo
predicato j^L
si chiama
che
secondo
'
verbo
è
*!+*.
posizione
pro-
una
proposizioneimperativa
una
sostantivi
più
essere
'
che
sentenza
esprime
asserita,e le circostanze
^-^o
"b
^5-oJ
é"
definito da
accuratamente
e
(o paroleusate sostantivamente)
posposizionicoi rispettivinomi
"^yL
il
', ed
"^!"L£J\òò^^.
predicatopuò
da
e
verbo
desiderio '.
o
136.
del
ed
àóJ+s*.),
{ò^^A
incoativo
nominale:
si chiama
interrogativa
comando
azione
incompleto
verbo
^o.r^-Ìl^^\ à^^.
verbale
avverbi
k
'
proposizioneaffermativa
'. Una
IT^^LàZxx.s
0
.Uà
1jJL^" '
chiama
enunciativo
un
essi chiamano
predicatoconsiste
cui
proposizionenominale
si chiama
predicatoè
quale
predicato,J^
il
proposizione
una
attributivo
non
soggetto delia
il
il
ed
l'agente',
'
il
chiama, dai grammatici indostani, sentenza
("*Jj^SSiL\
verbale
cui
in
proposizione
Una
—
107
proposizione.
La
—
^/)
che
indicano
che
l'accompagnano;
Egli
tS"J J"
la
X
l'azione
oggetto del-
nell'amministrare
mente
la
come:
applicava
attentamente
sua
da
giustiziaai
suoi
sudditi.
Un
137.
nome
1
una
che
forma
nome
può
lo definisca
una
certa relazione
:
più particolarmente
(modello)di
definito e caratterizzato
in
essere
terra
più
'. Un
untivi,descrittivi della stessa persona
£^o«liò
g. ^JL»
"jTLL
anche
essere
può
nome
distintamente
e.
un'altro
con
altri
aggiungendogli
o
cosa;
come:
tfl""b
Il re degliuccelli,
Shah-murg.
fcpjjiU»
^JSj*e^^y^e r^-
^
saggioHedapae, il
Bramano.
108
Queste aggiunte si
si
Terza.
Parte
Ogni
chiamano
si chiama
aggiunge
sostantivo
al sostantivo
appositivo(^"U" il
'
può anche
\"\
si chiama
da quello che
distinguerlo
con
verbo
un
il libro
che
proprio o
che
nome
un
il
^
il
regge
il secondo
predicato; e.
in
mi°
il
è il vostro
libro', oppure,
"^o
^Uol
k
l'uomo
è
un
ragionevoleè l'uomo
Il verbo
in sentenze
£iJ ^
^
libro
')? per
',
nome
un
relativo,oppure
o
nato
indetermi-
nome
un
apposizione seguitida
un
l'uno che
g.: ^"
Mohan
à6
j»y
può
^U^
se
libro
è
o
essere
^
i due
bedue
amo
il
'questo
questo; ^*"\
',
ragionevole
essere
folle',
un
'. Ma
l'altro
oppure,
'
un
'.
predicato \J*(oppure il
^«"^ y "^^J
è
determinati
"_"U^
'il vostro
si
"*°
verbo
ed
il
nome
omette, principalmentein poesia
proverbiali;e.
"*)y"
'
o*r°
terminato
de-
il secondo
che
mostra
ambedue
o
predicato;e.
predicativo) qualche volta
ed
uomo
j^ìlt^Js^
^a
fratello è ammalato
apposizione sono
soggetto o
139.
:
buon
predicativo,
nome
; come
indeterminato
indeterminati,tanto
essere
in
^i "*L\
g.
'
^*
come
genitivo)ed
.
messi
^l*o \J"" \y~*
nomi
il mi°
unito
attributivo) il solo fatto dell'essere il primo
non
ed
è
un
personale,dimostrativo
(*yo £*jS sono
verbo
'
'
cioè
(^.hyJc
"o~^j),
determinato
pronome
un
aggettivo così
'.
nome
un
usato,
sia attributivo
non
è buono
Se
138.
viene
').
seguace
{^*"\UjL\
attributivo
che
nome
definito coli'aggiunta di
essere
ardente ', c_J-X^
\Sj~*
fuoco
'
^y^.
il
apposizioni,ed
Un
aggettivo(participioo genitivo).
un
'
Sintassi.
—
g.:
Nessuno
neficio
ha
o
a
che
alcun
fare
col be-
interesse nell'ingiuria
di un'altro.
Parte
110
^J jj"kì£
Terza.
Così
)$ ^L^*-
"S)^r
Sintassi.
—
^J, cUilS* ^-^ol yi J"
convinsi
"J"3±-K
0a
JL"
^yx-o
^
^/^-^
o^f.
timore
dei loro
Quantunque
però
regolacostante
una
alla
enfasi
il
\yt
JaU S^)
Presso
ed
è
il
messo
nome
nome
verbo;
in
vi è
g.
:
casa
Nasih.
sopra
di Zaid
e.
leopardo.
un
folle.
un
che
io farò.
dirai
complemento oggettivo,
neralment
ge-
soggetto.
cui si riferisce
nello
venne
Quello
y^.
del
o
qualcuno
è
maggior
aggettivoin apposizione,("\3'il seguace')
o
a
il
stesso
^\
numero
i£M
«_^o
l«4g£^.aL"
yJA"ì
\^*££S
yi
relativo però, come
^a
^a
,jji*»lZaid
^a
precede
Il
è
è
qualche contrasto,
nominativo
Vi
ed
cercare
dar
frequenti,per
Pazzia
K*d*
Il pronome
143.
del
o
di
regola generale, non
rimarcare
per
jjy?
£j**
^j
\S3o)j4
^a^
di
molto
b^ó yyoli
lx*eb. éÀÀ
^a
posto
^yo"\ \"£
^a
e
la
questa
proposizione,o
l'oggettoprende
segue
sia
fratelli im-
la verità.
accertare
142.
fìdia
per-
della disonestà.
pedisce loro
(3^3^ ^\ ^^13
mente
malvagità della
della
e
yo\
mia
la
L*j
^JMs* "3"cj*5k^
(£_^-"*quelloche
'
caso;
e
è
seguito')
come:
I fanciulli
sono
tutti venuti.
_^
sta fuori.
Kallù, vostro fratello,
^
^$*
di
percosse
Mohan.
Kallù, fratello
Capit. VII.
144.
Allo
asindeto
i nomi
o
stesso
modo,
mezzo
ài
per
in
proposizione.
due
se
più
o
Ili
nomi
sono
congiunzione,
una
uniti
sono
trattati
per
come
apposizione;come:
o5lr?"J^
o5^?
^^o
La
—
-^ra
kJ^jì^""S)^t)$ ^-^r^
^a
^ene
"
fU
ma^e
^
disonestà.
^pUL ^Jblc; (Tanto)aglialto (che)ai
^
c^*
malvagità della perfidiae
della
y
e(* "
basso
dei (vostri)
sudditi.
(locati)
Se
145.
i nomi
plurale,l'ultimo
e
così
uniti
generalmente
è
glialtri prendonola
forma
^J^^L.^osfì lÀ^
^
in
sono
nella
obliquo
caso
un
forma
del
obliqua del plurale,
obliqua del singolare
; come
Dai
:
fece
piccolie grandi si
festa.
oyU?.3 )£ j^ "So^f^.
cr^
Nelle
in
Nota.
—
I
grammatici Urdù,
apposizioni("\y)
corroborativa
nel
la
parola,sia
essa
api della prima
^yb
U^v
stesso'.
^b
ed
luoghi deserti.
riconoscono
sei
specie di
un
sono:
qualeè duplice,cioè
:
a) ^^
b) ^^kiJ j^5t"'corroborativa
significato-,
verbale, che consiste
stessa
monti
'
1) j^S\3 corroborativa,
^y^o
dei
caverne
nella
nome,
un
Uf^
jj^jl «a^^^o
Esempi della seconda
enfatica
ripetizione
verbo, od
*
^)
y «^U*
sono:
^)
Zaid
'
una
particella.
stesso
vi manderò
b\
j^j
della
venne',
il libro
'Zaid
ève-
liuto,Zaid ', ^"ib
quali
1
come
:
del
frase
quale
^^
è lacerata
'.
U
yì
me
^U
'; ") Ja
^Jss
come
:
'
^Ur"
^5^0
'
tutto);
essere,
o
è di
la
'
VÌ3 jl^
il
'
*^
libro,una
Kullù, vostro
permutazione
^
pagina
una
di
'
di
"*
^U^
comprensiva ',come:
tiva
libro
la
'
per
; come
errore
andare
4) ^Lo
un
nome
con
:
*L_ÌÒ
come
il
sotto
'
146.
da
cui
Il
è
che
"wÀk*
"—
J jo
'^
'
'
^.
sto
que-
permutativa
jJÌ y)-W^ dovremmo
'
'.
consiste nell'unione
la definisce
di
più particolarmente
;
Shah
'.
apposizione per
j$\ $"
"*y
'
Kallù
mezzo
e
dì
Mohan
Ub
'.
grano
precedere,o seguireil
o
:
^y^
'.
'
genitivo può,
giunzione;
con-
una
5^L"apposizioneinsignificante
; come
', "i"
retto;
permuta-
j
^^
kl*
tJ^ ya^
—
di) Bahàdur
\£f"*
pane
d)
'
'
6) JJ^o
^y^
;
questo
c°.^ ^r^0 Siragu'ddm (conosciutoanche
yU^
come:
;
'
scuola
altro
un
'
buona
da
*
Jj^_^
?
'
^1
"
?
c^^
che
esplicativa,
L_Àk"
nome
5)
"^a^.
(cioè)a
casa
a
:
l^"J
^y*
legaturaè
sua
j
«
^i
o
parte (per il
una
e) jUxà\
;
\j
fratello,
venne
K^l ^i^wo
esso
pagina
quattro specie; a) JS J Jo
t
libro lacerai
U*
semplice aggettivo,
un
(per il tutto)';come;
tutto
*f Jjo
—
K**^
permutativa, che
jo
permutazione del
'la
L*
o relativa),
qualificativa
aggettiva (clausola
lyt"Uc^
3) J
—
e
può
qualificativa,
una
^a
'qualunque parola',^^JL^L
y*-y"-
s
9
cUsó
o
Sintassi.
—
'.
disgrazie
diverse
2)
1
Terza.
Parte
112
sostantivo
come:
"
9'
9
tfp*lg*J ^ Jwol
cu^xy J?"Uf»J
II
capitaleed
II carattere
del
il
suo
profitto.
giornale.
Capit.VII.
Quando
147.
attributiva, il
il
—
La
113
proposizione.
reggente è preceduto da
nome
genitivopuò,
o
seguire il
parola
una
reggente,o
nome
precederela parola attributiva;come:
Il
tf^l 0"U* ^Sf^"
£y=r^.
^y
^U^"
148.
Il
regge da altre
purché
non
^a
^^"^c
^a
separato dal
essere
la costruzione
rendano
ambigua
Come
\j*£cj^°
IwJ
^»li LS
di Mohan.
che lo
nome
avverbi, pronomi interrogativi
ecc.,
parole,come
j^sà ""y^
^4
II fratello minore
anche
può
genitivo
significato
apparente.
suo
oscura
come
;
il vostro
nome?
Qual'è il vostro piacerea
\*4 crt"j"\\Sr£
:
io credervi?
posso
Qual'è
o
sto
que-
riguardo?
J,J\^^c ^y\ K^y"^Ji^"
i3j"\
Del
K^^U» j^ib \£oy±*)"
aJLo
\
cranio
suo
"na
ne
(perchèservisse)
coppa
aglianimali
per bere acqua
SU*
avrei fatto
selvaggidi questo deserto.
149.
—
un
se
ragazzo
i
sostantivo ;
suo
'; ^"T U^L\
intelligente
serve
L'aggettivo
i
attributivo
posizionedell'aggettivo
prima del
è immediatamente
1
La
Aggettivi.
a
allora lo segue,
'
un
KjDa^"
come:
buon
il
particolarmente
distinguere
specialmente se lo
*. Ma
uomo
sostan-
altre
accompagnano
descrittive;come:
LftJ
UjL\ Jy^
Porta
Vi
^i
^
jfi»
è
del buon
una
casa
riso.
grandissimain
"iuulvicolo.
s
Parte
114
Terza.
Sintassi.
—
Un
Cjjy^y^- £"\y^ o-^H^- ^3
abissino, giovane,bello,
^,-sxIj
j^*v" ^-l^^.*"é
jii ybb
U|
Allo
150.
enfasi alla
è
il
che
dal
dimostrativo,che
^J*l^J
y*.
'
che
enfasi
^
'
(let. quel
ecc.
l
C-oi^i
ralmente
gene-
^^^"
medico
gli
'que-
è buono
152.
Avverbi.
o
altro
un
e
jX_ì\
"jUj",
Un
—
ad
mettendolo
Vi
avverbio
un
parandolo
aggettivo se-
in fine della
era
valle
una
che
posizione,
pro-
avverbio
che
'una
accompagna
sima
profondis-
accompagna
avverbio, quasi invariabilmente
C*"ly"^jol
*?""J^"
dare
può pur
produrre un'impressione più indipendente:
yì *y
—
si
sostantivo
suo
così da
un
uscì.
attillato,
sostantivo,può seguirlo,
per dar maggior
medico
Maggior
151.
pure
ben
').
ecc.
come:
im
il pronome
proposizione;come:
buon
un
modo
stesso
precede
^*
elegante turbante
con
tivo
agget-
un
li
precede;
profondissima valle'. Così
verbo, generalmentelo
un
precede;come:
)UfS
^ày^-
^y^
^"\
^*)
Giuocava
ijijè
\"j$
Ma
dar
per
enfasi
maggior
molto
l'avverbio
principiodella proposizione,oppure
più prominenti;
»
e.
«J-W.
U»"3'1"V"
saltava
essi
con
allegramente.
può
esser
posto in
inserito fra le due
parole
:
9
'
^l/»\ «^y^
g.
e
J
**?"$ )$
cJ^ )^
E
specialmenteche
egli era
mai
passato di
prima
là.
Capit.VII.
fJL'J*
*Ar?"^
^\
oU*^-"
Ad
La
ma
l'ausiliare ed
è in
il
l^" UiU.
y
9
s
te
sguardoun'isola verdeggian-
àó
"^
che
Le
154.
stare tra
questo.
sapevo
non
y
negativanon
avverbio
Io
Cr*t*
U^"
un
;
participio;come:
si
ò3
governo.
mai
usa
qualificail
aggettivamente, ma
è sempre
verbo.
congiunzioni, come
la relazione
capiva le regoledel
Nessuno
\Sj6y*J^
^oy^'
La
bellissima.
tempo composto, può anche
un
*
s
Lx^k^
presentò allo
particella
negativageneralmente precede il verbo
il verbo
se
si
tratto
un
e
153.
115
proposizione.
^-4^
j*ì OJ^oj^
bl
La
—
uniscono
quelleche
e
minano
deter-
naturalmente
proposizioni,
fra due
quelle partidella proposizioneche
esse
servono
cedono
prea
nettere;
con-
come:
£)ysJ* c^yc
OwJol»
^\ £.«
cita
i^r"
^L
^yV?
*?.
\S**+ J*A d^
Ma
Il verbo
155.
numero
forme
e
persona
verbali
del
questa
ed
predicatoconcorda
col
(a meno
il
che
non
esso
la capa-
di manifestarsi.
soggetto
fra
in
era
di certi
^yb
3. Concordanza
vi
Pure
sia in
è anche
l'opinione
saggi.
il
predicato.
soggettoin
qualcuna
in cui si verificano terminazioni
di
genere,
quelle
personali; cioè
11C
Parte
l'imperativoe
ammettono
andrà',
'
noi
i^jb
siamo
Nota.
'
g- crt*
come:
-j"*
un'altra
$*"
156.
^*£
Il
»
^
'
voi
col
soggetto
l^?3
chi
participioo
quelli aggettiviche
il
genere);
'la fanciulla
'
i°
sono
(masch. e fem.).
nella
un
prima
verr0
plurale;
persona
'• Allo
'
fA
quentemen
inferiore,fre-
seconda
stesso modo
plurale;
persona
siete '.
aggettivopredicativo(se è
ammettono
in genere,
nou
fem.).
parla nella
si
persona
e
stesso
se
i°
sono
'
c"-~*
superioreparla ad
un
di
indicare
per
cne
(masch.)leggeremo', ^^ll^jb^
(masch.
Quando
—
ecc*
o*
padre andrà', ^J^}^.Sp
'noi
'
noi
parla
ad
forma
(fem.)leggeremo ', ^y*
'
e-
di
'mio
L^c
^^Lu^jb^.a
"Jb
^^a
Sintassi.
—
l'aoristo,e l'ausiliare o"*"
cambiamento
g. l"la.
e.
Terza.
numero
la forma
e
imo
di
femminile) concorda
allo
e
caso;
stesso
modo
corda
ogniqualvoltasia possibile,conogni aggettivo(o genitivo),
col
soggetto a
cui
va
unito;
come:
Anche
quel
sporco
Tutte
api gli prestano
Queste disgrazieerano
nel
La
diventa
lacero.
e
le
vestito
bedienza.
ob-
scritte
(mio) destino.
vita
è
cara
in
qualunque
condizione.
Quando
il suo
desiderio
fu soddisfatto.
Parte
118
J\j*J
^3*
Terza.
K
^Jt"
^J"yt"Ob;l^
Nota.
SOn0
un
Si fa
(queste
circostanze).
CaP°
e
un
questa città,
in
casualità.
una
al
anche
plurale,special"
9
mente
cause
quando significa
crJbL"
'
159.
quali
Se
due
o
predicato comune,
di persona,
nella
e
della
i
seconda
e
di
cause
colla
seconda
terza
"
9
pj*
•»
^
o
Due
o
•
hanno
nell'ordine
predicatoè
soggettiè
i
se
un
di
messo,
quella
soggettisono
g.:
Corriamo
voi
io
tu
e
(let.
'
noi
').
s
Io
e
l'altro mio
gimmo
^Ia^
^^0
?pU £^j"\j"~* opy?
160.
9
s
\y^o)"
*j jj\ ^j^o
^U^
?"
J
J
il
dei
e
lUuè
distribuiti
ed
ji\
? '.
persona
plurale
e.
"J ^y
s
^
^jy
progresso
diversa
uno
persona
persona;
eJ-^l
g.
questo
prima,
plurale se
y
^^'Uo
e.
soggetti vengono
persona
nella
mezzi',
più soggettidi
cominciando
prima
persona,
le
sono
o
Pei"
gran
un'investigazione.
viX^J Accadde
si costruisce
ljUjI
—
le mie
sonaggio
OUUi^ù"
mio
caso
sono
1°
Olì'0
oy»
y"
è il
\j^k Questo
"*o
jJi^i ^y"\
j"\ )£ ^J^$)
^y»» ^"j
Sintassi.
—
compagno
fug-
di là.
*
^
)£
r*
Voi
più soggetti uniti
e
Moham
della
insieme
terza
plurale) quando ti riferisconoad
persona
esseri
telo.
batte-
golare
(sin-
animati,
generalmentevoglionoil predicato (verbo,participio,agget-
VII.
Capii
tivo) al plurale,ed
se
dello
tutti
sono
il
La
—
predicato concorda
stesso
ma
genere;
preferisceil maschile;
si
119
proposizione.
e.
essi nel
con
se
di
sono
genere,
verso
di-
genere
g.:
.*
^p\ ^"U
^Sj~*
sfe)$\ cs*y°
Mohan
^l-^-^oi
^\ oyz"
*£ò^)jCo
a
«J^
Suo
^£y° ^J^
Cf^A
Amìran
^*c3 }J^a.
^
Kallù
e
da
vennero
andavano
Nasìban
e
me.
scuola.
padre
madre
sua
e
sono
morti.
^l*^
Un
£j"\ )$\ Iaj^"^bl
Uap
arrivarono
ìjbJL^ì
c*V
cr^~
cr
Ma
161.
a) Se
i
se
genere,
il
al
messo
i
Negli
,'iyb«Sic jy
esseri animati
ad
ó)^9^
Oy***)*
c^y*
parte
a
soggettisono
al
la
vecchia
sua
colà.
pure maschi
riferisconoa
e
cose
femmine.
(o parte
inanimate),allora:
cose
tutti al
predicatoconcorda
singolareo
si
e
alberi dattiliferisi tro-
vano
uniti
soggetti
e
vecchio
singolaree
essi in genere,
con
plurale;
ma
dello stesso
e
può
esser
preferibilmenteal
golare;
sin-
come:
^JU
^yb
^J" ^\ ^fàji"y^-
Egoismo
ed
prevalere
ingordigia
g°no^yb
UaJ'13U» )\*jjj
FI
predicatoperò deve
Rispetto e dignitàspariscono.
^*j
esser
messo
al
plurale se
uno
o
più dei soggetti,è al plurale; come:
^t^
àó
laco
^lyw
^
^iyb
I
sensi
(suoi)
erano
in disordine.
120
l'Eric
b) Se
i
Terza.
di
soggetti sono
Sintassi.
—
diverso, il predicato
genere
(verbo,participio,aggettivo) generalmente
timo, in genere
anche
quando
e
sia il
non
può concordare
ma
numero;
concorda
Si vedeva
da
È preso
Case
da
^_Jj"
^
162.
due
o
Un
Non
àó
oUa-S'"— ;t^ol
sostantivi
più
di genere
a
9
}}\ crz^\i^uul
s
Una
e
padre, e
qua
servo,
andata.
attributo
come
con
generalmenteconcorda
animate
cose
a
;
concorda
generalmente
j
s
Tali
calamità
ma
col
senza
e
luoghi
ventosi.
spa-
5
Tanta
lode
proposizioneimpersonale,per
l'esistenza di un'azione
nome
dove
si riferiscono
^UXàJ jj\ Uojjo ^5"o\
alcun
alti
più vicino; come:
^{sLo"VJL*.
163.
lestia.
mo-
costrutti
sodo
proprietàsia
diverso,
inanimate
cose
lato tranquillità
là.
so
e
i sostantivi
se
si riferiscono
sostantivo
?j)^c
ogni
:
e
viaggiatori
per
aggettivo declinabile, unito
col maschile
se
òS
g.
dispiaceree
fabbricati
e
e.
maschile
conforto.
e
)£ j£y )£
col
soggetto più vicino;
)£ c^'^y» Ov^r
jkì "J"J"5^
collìil-
essere
quale soggetto,si
forma
desiderio.
e
la
quale si asserisce
riferita,come
1)
per
mezzo
predicato,ad
del
verbo
Capit. Vili.
'
^obL*.
uniti
k
Articolo.
—
conviene
Relazioni
'
necessario
è
o
-
;
\
conveniente
ciascun
da
caso
la detta
'
^oJ*
^5—
J-o.* ^j» ^
àS
%
in
È giustoche
ha
il sole
Altri
dell'articolo
^bwxo
'
oppure
nomi
', «_^y.
però
'il
;j^-" ^y
'
in
sono
Bedpàe
il
li tratti
a
su
ciò
egliagisca.
sono
la
e
così
casa
indostano.
le moderne
^J
si
natura
'
ecc.,
e
tradurre
può
\ secondo
di loro
lingue
il contesto.
definiti,
come:
tutti i nomi
propri.
frb«£j
Grecia '.
'
apposizionea qualche nome
proprio;
porto (di mare) di Karacì':
^S^.
saggio'.
2) Quando reggono
^o;
in
l'Oriente
'
che
divengono definiti:
1) Quando
come:
si riferisce
Casi.
—
il sanscrito
come
'
'
v_jUi\
cui
sostantivi
proposizione.
una
casa
una
Alcuni
dei
l'articolo definito:
*
165.
', ^^Ux,
Vili.
Relazioni
L'indostano,
', o
U^'S
questo modo.
^..coU^
—
1. Assenza
casa
a
necessario
ju^
^yfc
Articolo.
non
necessario
e
s-
CAPITOLO
164.
^
verbi
come:
*•
C5^A'^—
^—^
^^
1
'
121
ecc.
giusto,necessario, ecc. ', seguiti in
asserzione:
c^
""
coi
proposizione subordinata
una
*
"
Lu"t
sostantivi
2)
qualcuno degli aggettivi ^J
a
ariane,
dei
il paese
un
nome
di Zerbad
proprio al genitivo;corno:
', *là"b
tf^Uy.
'
il
re
di
Parte
122
3) Quando
come
:
Nota.
i
del
pagina
una
nomi
quel
propri
i
*j
indigeni, non
grammatici
'
non
e
166.
al
figliodi
un
Volendo
indicare
XA
indefinita
'),oppure
tale
'
sola
o
persona
di
si intende
e.
espresse;
^yA
di
indicare
sola
una
Jùl
l^aJ
y^.
cosa,
Se
portate
il
si intende
cosa;
mentre
molti
fra
uno
'
primo
di
il
o
4
cella
parti-
qualcuno,
distingue
di
parlare
secondo
molte
una
indica
cose
non
.
si
parla
dal
la
Un
scienza
è
diede
re
ad
JL^
di
porzione
una
al nome,
parola à^S;
mercato
La
fJu»
una
una
cosa
buona.
preziosaveste
s
cUsó^L
allora, davanti
rale, si mette
1
però, che
l'agget-
s
^Jy*.
^^
indefinito
che
«il"f
^^SU^b
y.9
^c"
una
di
parlare
9
g.:
sU_a\j ^y^S
167.
il pronome
figliodi
usa
'
(chiamato y£J3
un
uno,
il
'
indefinitosi
nome
un
questa differenza
con
;
l
così da
—
così:
\
Mohan
'
numerale
il sostantivo
3
pure
genitivo;
9
che
diviene
ma
essi
tutti
relativi
e
(àJ"j*^)\ definito
di
solo
dimostrativi
personali
essi, significapropriamente
secondo
,
'
Mohan
un
(o il libro)
s
tipK^yo
tivo
libro
quel
;
'.
lacerata
qualcuno
regga
dimostrativo
pronome
'
"—"^
stata
è
determinati
o
qualche
a
pronomi
e
che
nome
9
quale
Sintassi.
—
ju^ ^^^-
Secondo
—
definiti
sono
uniti
sono
\^*"U^"
^
Terza.
dei
come:
polli'.
un
(tale) ascetico.
o
quantità indefinita
sia al
lil
singolareche
J, \jy±. ò^S
al
di
plu-
^y^jL?
Vili.
Capii
2. Relazione
dei
La
168.
Articolo.
—
Relazioni
-
sostantivi
relazione
cui
in
in
sta
indicata
dal
suo
123
ecc.
proposizione.
(sostantivo,
tivo,
agget-
nome
un
da
o
caso,
sostantivi
una
partidella proposizione,
altre
participio,
pronome) colle
è
dei
tivo
posposizionecol rispet-
una
nome.
169.
I nomi
allo stesso
che
caso;
e.
in
sono
relazione
\"\
J*3
'
'-
i
in
M
'ima
al
che
nome
\y^
di
indica
terreno',^sj^J
Le
la
("j^)si
di cui
fan
yjU?
antitesi ;
il folle
k
3)
indica
battuto?
una
di
àS^
i due
nomi
cJjJm-i
unite
sono
La
come
cerca
:
JiU
'
da
parolacolla quale si
risposta;come:
', ^yor*
%J*y"
kda
'
rno
di Mohan
Bile?' ^,J ^J^^rwLo
fa
il
;
yb^ytb
^yU» 'per
un
^
tivo
agget-
'.
yy
9s
\3^^Jd"
domanda
^U ^^
'
un
J^U-
saggio perfezione'.
una
'» "J*"
y^
specificazione
numerato
y
ed
nomi
come
enumecongiunzione,
^\ yjlo
ricchezze
la
sono
parte. Però
preceduto da
è
nome
un
quantità
o
il secondo
chiama
parole che
cosa
y
e
una
misura
considerano
primo. Quando
numerale
razione
', \"ì\
misura
'
SS\
-S
misura
chiamano
apposizione;ma
2)
Sindband
maestro
indicano
che
non
grammatici indigeni,
del
(j£*5)
come:
(^.^j^o),
nome
suo
nostro
d'olio ',
I nomi
—
coordinati
il
cavalli '.
centomila
Nota.
dal
misura
£?$*} Uj^
stoffa'.
'
^U-*
una
y^i
anche
:
g.
1) L'appositivo("U) ed
^yjobjo^o
identica, sono
£j"\
K^~." **
^Jj ó^
tal
quella che
e
'da
chi
;di cui è
'
per
signore'.
fu
egli
questa
chi
lo
Terza.
l'arte
124
3.
Sintassi.
—
Casi.
Nominativo.
I
.
verbo
un
si
Il nominativo
170.
predicato;
è
indicare
ad
usa
£Ujs,^Ozff
^y*"
il
soggetto di
'
o-r0
i°
cui
insegnoai
'
fanciulli
.
a)
si
Il nominativo
171.
anche
usa
9
y
accadere, cioè coi verbi
coi verbi
b)
0
; ^a
"
indicano
che
9
verbi
allora
il
da
pronome
un
più
o
in
caso
di
esistere, come:
e)
ecc.;
appellare, chiamare,
usa
in
spesso
consecutivi
questi nomi
in
forma
un
dovrebbero
si
usa
Questo
9
o quando
posto in apposizione),
e^^"
r£
y"
CrCo*
9
ed
y
^yS
Cr^o
9
£
una
:
y
UJ"5
il
soggetto (col quale
è inserita fra il nominativo
relativa,esplicativa,
g.
si
quando
sentenza
e.
è
li segue.
preso
che
;
lo segue
al
è
essere
generalmente anche
per
obliquo; e
pronome
il verbo
col
fare,
assoluta
caso
aggettivopronominale che
specialeattenzione
richiamare
vuol
cui
o
si
nomi
di costruzione
genere
y
ecc.
ecc.
Il nominativo
due
evitare
y
y
Lu£"
,
,
modo
o
"
y
d
indicano
che
ritenere, giudicare
172.
,
avvenire,
U5Uoy*"
restare', U^t/» 'stare, durare'
lùbj'rimanere,
passivo dei
li_ybUU^*
stato
y
predicativo:
nome
divenire, provare,
significano
essere,
coi verbi che
come
lJ^^
Il
trovar
difetti
negli
abiti
y
jo
^5"lsLXc.\
ì3^yMk£ta
vjuj-l»
^-*o
—
UjJ
^jkJ^£"
altrui, o
all'al-
accennare
trui cattiva
questo entra
fiducia
in
dice) detrazione.
—
tutto
(ciòche
si
126
Parte
X»
(jrV?^ y^3^0
Sintassi.
—
-*
"
w
-)Lo
Terza.
Essi mi
L*"Oy^
^J"£
diedero
'
^| 0;L-f^" ^crr°
Avevo
^S^.jZ-
Cr^ì
tv"
àS
che. sia
sentenza
si considera
verbo
jy"t
Una
LS
come
se
fosse
dato
articoli di
mercanzia
erano
stati
solo
'
maschile
nome
che
mai
la costruzione
del
della
pronome
compreso
S^S
yr^
diventa
nel
fra
esso
avrei
pronunciato ecc.
ed
il verbo
impersonale,il soggetto
terza
verbo;
(Jv^oLo ^i^^Jl
e.
è
')
forma
rotta, e
nella
—
singolare maschile,
persona
la
paro-
stato da
qualche ragione,l'oggetto
prende la
dativo, la concordanza
:
avrei
che mai
promesso
un
come
;
pronunciatola
ancora
ancora
del
perati
com-
').
me
promesso
me
y
di
(let.
'
se, per
').
articoli
viaggio(let.era
Ma
buon
un
mercanzia
Avevo
àì rliKjjLZì
^i^.
l"ijj
176.
con-
oggetto (o soggetto)di
un
"mJ. t^o-r*
fu
comperato
da
175.
essi
siglio,
(let.da
consigliomi
^L-L^l
buon
un
forma
—
sendo
es-
g.:
Essi
la testa del
schiacciarono
'
serpente (let. quanto
testa del
da
alla
fu schiacciata
serpente,
essi
').
Capit. Vili.
9
^»
Articolo.
—
??
s
Relazioni
-
dei
sostantivi
?*
Ho
J^3 £ ju~"\yLj"^"^\ ^f*
la
accettato
'
fu
essa
da
^
^
domanda
sua
(let. riguardoalla
LS
^a
^^J ^5 ^U^
127
ecc.
manda,
do-
sua
accettata
').
me
9^
Dio
e^*-^- 5"05"y*
^
fatto
na
che si
bUa
gli uomini
affin-
guadagninoil loro
stentamento
so-
'
(let. quanto
agliuomini,
Dio
suo
perchè
si
', non
dirà
Vy.^
Nota.
secondo
crS
non
My^"
più
sentenze
Vy*
col
il
e
le
o
').
'
e
f
suddette
^
ticare
dimen-
'
UJy^
si
regolee
^c^°
'
dissi
l0
°
'.
In
—
caso
due
o
—
?.
quali prende
"^^L*
sentenza
djjfe W*
—
\j~o^jU.
c^0
con
un
^
costruzione
Kgli montò
^b.l
siva
pasattiva
(secondo
generalmentesi ometto;
*$
(*$)
getto
sog-
la costruzione
(o le altre)la
^ *\j»JjlxL (^y^"\)
;y lj^"^L*
coordinate
viceversa, l'agenteo il nominativo
caso) dell'ultima
)
delle
l'altra
agente,e
nominativo,
)$ l"* ^y*
o
l'ultima
comune,
col
9
transitivi,LJ^" \ dire
si costruiscono
o
dimenticai
verbi
guadagni il
sostentamento
9
I due
177.
fu fatto da
esso
il cavallo
e.
e
:
g.
prese
la via della foresta.
Un
servo
si mise
mi
a
prese
dirmi.
la
mano
e
l'arte Ter/a.
128
III.
Il
178.
un
genitivo in
(leniti
si inflette nel
Esso
179.
è, quauto alla
che
gli aggettivi
tutti
e
genere
può
o
precedere
dei
181.
Il
genitivo
indicare
la
dipendenza
Ul^
seguire
o
lo
più generalmente
retto; ma
di uh
Quindi
il
locativo ;
181.
come
pretesa d'amicizia.
La
strada
'
per
parentela;
182.
come:
ljI^
'
'
il
un
deserto.
bastimento
di
(carico)
vi£JU
il libro
di
per
possessivo.
—
^U-
,
,
(di);
causa
nei casi
e
tivo
abla-
riguardodel padre
—
Il
genitivosi
'il
'
;
ad indicare
usa
figliodi
e
Esso
il possessore
indica
di
una
una
Kyy? 'il proprietariodella
Mohan
mini.
uo-
Mohan
',
'.
figli
dei
possessore,
'
^^y*
LLo
come:
padre
Genitivo
da
del
mia'.
causa
per
me,
di 'parentela.
Genitivo
l^^yjJ
Un
^J^J^
^J
:
è
un'altro; come:
propriamente nomi,
sono
cui
da
nome
:
significano
per riguardo (di),a
^J*~"\$\Sy~»
^_jk
col
generalmente, ad
da
sostantivo
te^^oM
posposizioniche
e
concordare
genitivodipende dalle posposizioni^^
che
ecc.
il
si usa,
sostantivi
tf^x^y
Jól
jU^-w
altre
terminano
precede.
La
s\) ^,\ysx^="
i^J
così da
numero
origine,
sua
definisce.
che
nome
Vh.
indostano
aggettivo; epperò, come
in \ a,
Sintasèi.
—
'.
cosa
cosa
seduta
posduta;
posse-
casa', K^yc
Capit. Vili.
di
Invece
183.
—
Articolo.
voci
delle
l^S JUw
ad
essere
unito
e.
libro
Il
genitivodi
((^i UgJ Uyb ecc.)spesso
j^V)
è
,
,
ò3
f"
legatoper
possesso,
£^~=*. Uj^
senza
Un
du\
asino
(let.
c'era
U^j
òó
Essi
KjD J, ^"\
'
c^àlj
^JJ O^.
^yb
strana
dizione
con-
quel tempo.
di
mezzo
verbo,
un
parolareggente;
una
'
che
come
cui
:
coda
aveva
non
la di
coda
non
').
non
di
di
mezzo
è di Mohan.
una
era
in
184.
al sostantivo
g.:
mia
La
129
ecc.
legato per
Questo
c*»J^a\ l^yo
^^1
sostantivi
esso
liy* ecc.;
lv",
^yc c_-"U^"*o
£
^a
^yb,
dei
immediatamente
essere
reggente, il genitivopuò
una
Relazioni
-
figli(let.
avevano
essi
J"^*\ Egli ha
c'era
figlinon
ricevuto
una
').
severa
ingiuria.
Uyj' IS
*s
?Sé ^s
ò3
II
è
—
In
come
proposizioni
probabile che posposizionicome
ma
nelle
che
la costruzione
della
ultime
due
vi sia alcuna
è
i
le
aveva
mosso
pochi passi quando
cavallo
jfoj^
Nota.
pedestrenon
che
^si^J ^i)
^i^»l ^y
OnJ
ìMLj
glidiede
un
un
calcio.
prime due qui accennate,
j*b
o
cM*". siano
sottin-
grammatici indigeninon
mettono
am-
parola sottintesa,e sostengonoche
quella del persiano ^J, che prende il posto
preposizione*5;
ma
sembra
più probabile
che
£
sia
130
l'arte Terza.
qui
Sintassi.
—
posposizioneindipendente, derivata
una
sanscrito
Genitivo
soggettivo.
—
^y
^U^"
UL*.
parola da
nella
espressa
Esso
indica
cui
dipende;
La
186.
Genitivo
guardo
sentimento
o
—
idea
espressa
nella
^JyL.
Il timor
fclj^L
tt*gX5$\Jo3ij^Il
•"
s
crt*
J"
***•**",
9
,
dipende;
come
:
mondo.
di Dio.
dolore
degli altri.
,
r^àJ \y^
u^^^^1
cui
concupiscenza del
La
il ri-
di Sindbàd.
parola da
v^Uìj
^^a
vide
l'oggettodell'azione,
Indica
oggettivo.
come:
Hindbad
Quando
^bjJL»*»
y*. ^ì"^jJ.a
il soggetto,dell'azione
di Mohan.
fuga
^ió;
9
dal
krite.
185.
cu^u«
(come ^)
Il veder
me
'
(let.
me
la vista di
considerano
') lo
di cattivo
augurio.
Nota.
—
Il
genitivooggettivooccorre
verbi, così detti,nominali; cioè
è unito
l'azione del verbo;
^yb
Bp
"
lo sforzo
che
e.
quando
U^"
isj/,
ai verbi
^Aày
g.:
faccio
j^yi»^| "r^".
^jtfufc£jj*3
'
per
che
coi
comunemente
un
e
l'accusati
nel-
sostantivo
simili, per completare
tj^k ^iJ-s?
y^
uccidere
facciano
il bue
tanta
'
cr~°
; "\
lode
ò£
di
una
o
con
pietra'.
187.
Genitivo
partitivo.
—
Si
usa
con
sostantivi
Capit. Vili.
hanno
parole che
Articolo.
—
il valore
si considera
di cui
sommità
Yj$3K^j^a
Un
pezzo
\xis
la
indica
""$" y^"
un
(misura) di terreno', ^yb
188.
che
genitivopartitivosi
esprimono
il tutto
sua
Col
dal
quale qualcuno
parte più prominente ;
UjL\
è
U*^
e.
g.
tità
quan-
zione;
apposi-
"£
'
biga
una
goccia d'acqua'.
'una
costruiscono
qualche
o
o
in
messo
anche
superlativo.11 genitivoin
un
monte.
(misura)di latte', è vib)
ser
£*\
^y"
del
peso, misura
un
jard (misura)di stoffa',^^cj
l
racconto.
campo.
il tutto
'tre
Cf^"
:
g.
di diamante.
del
parte presa è
che
nome
e.
principiodel
Metà
Xc^.4^
131
ecc.
indicare il totale,
parte ;
una
La
definita,il
come:
prende
J?5*. ^'jU^".
se
sostantivi
di sostantivi, per
II
Ma
—
dei
^^clìjlil
l*""\
Nota.
si
o
Relazioni
-
cosa
tal
i nomi
indica
caso
è presa
la
come
:
K^^Lr-JU*^1*
Il
miglioredi
^/^Aia»
Il
semblea.
seggio principale dell'as-
^j^o
tutti
gli
denti.
stu-
j
Ij^a*. j^o
^yy-r^.
^J
^^*.j"
à-Oj*
Nota.
o
—
il
Se
più
11 minimo
di essi.
Gente
del
più
Il
più
alto
indicare
che
^crr0 Ò'
^1
si vuol
distinto
\j*\
K^l*
del
suo
genere,
un
alto
grado
rango.
di scienza.
oggetto è il
spesso
si
usa
gliore
mi-
ripe-
132
Parte
tere
il sostantivo
Tale
costruzione
persiane
'
'
;
e.
g.
il supremo
il capo
nel
suo
usa
ad
nelle
'
signore dei signori
l'Amir
'
frasi arabe
'
degli Amir
e
i.
i.
e.
e.
'.
genitivo definitivo.
Ha
—
relazione
col
genitivopartitivo.Si
:
nel
includa
che
senso
le
tutte
parti,
dosi
usan-
plurale \J?quando l'intero contenga pluralitàdi idee,
è
'
il tutto
composto
2)
La
yj"J" i^y^-o
di diverse
£-+£J£ tfcu^s'
di
'
serratura
una
relazione
spiegazionedi
o
di
'
tutto
il materiale
tra
genitivoha perfettamenteil
La
'
intero
',y^l» te\_^Jo
(senza eccezione,
la
e
forma;
d'oro ', ^ja^" KàSx
l'orologio
legno', JJ.» £"Vy
3)
il campo
'
schili);
(ma-
persone
o
oggetti).
relazione
'
singolecose
^g^L
cosa),
^^
(diuna
numero
un
mezzo
il
'
esplicativo o
V intero
come:
il
plurale genitivo definito.
specialmente
signore', \^\ y^\
indicare
quando
di
del
^\S^\j^L jJjUrL
:
stretta
significato
il
'
Sintassi.
—
forma
s'incontra
Genitivo
1)
o
nella
degliAmir
189.
Terza.
ciò che
è
tra
che
ciò
d'acciaio '. In
valore
specie ed
la
è
di
Un
il genere,
generale
albero
una
di
cassa
questo
caso
aggettivo.
un
speciale o particolare;
c^Ly"Kjysj^z
'
come:
o
e
la definizione
universale
come
per
:
di dattero
(delgenere
dattilifero)
9
s
s
*
s
^k) ^rjjo-a
Legno
di sandalo
(delgenere
sandalo)
190.
Genitivo
di
specie.
—
Il
viene
genitivo
anche
unito
L8
Parte
1
j
"
s
Terza.
Sintassi.
—
"
s
^"^y.*;^"
\^yL \jLS.,
dieci
*
S
ss
L*
cu^J
^yA
Coi
—
il prezzo
verbi
di
rupie.
Qual'è
una
che
è
cosa
il
locativo ;
o
come
LJ
:
costò
questa
significano
comperare
generalmente
*£^^
comperaste quel cavallo', ^%
di
prezzo
?
9
9
tivo
pel valore di
s
J^^jj^o ^\
cassa
Nota.
stoffa
Comperò
^^
dere,
ven-
col da-
espresso
J
^y^
'
qual
a
*$
^-U* ^Us'
^^o
o
prezzo
'quanto
do
questo libro? '.
193.
Genitivi
costruiscono
attivi
col
che
seguono
genitivo.Essi
persianio arabi,
arabi.
agenti,si
s9
Anche
alcuni
col
usano
v*"
—
participipassivi
agenti, oppure
aggettiviindi, e quasi tutti
9
i nomi
9
^jU-"\Lr^»J
"fr\j"."^o
^Jle
principalmente participi
sono
del
J"
^yù\ y*.
desideroso
Siate cordialmente
u^JLL ftjjjjp Un
CrJb^Uw
si
aggettivi
genitivo;come:
9
K^jZj^ ^^j^.
nomi
o
Molti
aggettivi.
mili.
dei vostri si-
benessere
cercatore
Quegli uomini
di
cibo
che
diano.
quoti-
sono
mosi
bra-
di ricchezze.
LoLo, %oy*- o5^
"*jU Ur^V
*
c?^*
kJ^s*
£jl*
j^U*.
cr^é
^cJ"
Assetato
Non
sono
Diventano
del
suo
affamato
sangue.
di ricchezze.
invidiosi
di essi.
Oapit. Vili.
Artioolo.
—
J"
9
Affinchè
*s\3
^-òl
siate
'
Qualunque
^ol_^.
colo
Ijyb r**\j«
del
col
'
•
Alcuni
—
oggettisi
genitivoinflesso ^.
eguale', "\3
vicino
',
'
I
si è
oggetto.
suo
^o
usati
?
j|
k
quanto
a
di
comuni
'
stessa
'
tre
per
Un
'
o^*^r
nel
qual
di genere
se
caso,
se
,
06
^^j^
esser
si riferiscono
genitivo concorda
col
Le
^_"b
che
nome
**5r 5 tó ljO**^
a
"_^L
ju
città
la collera
che
0
più
esseri
nomi
animati
al maschile
0
cose
sieme;
in-
9
s
Kj»\ £Jù
idee, allora il
gli sta più vicino; come:
^^i
II
^
La
padre
e
la madre
moglie e
di Kallu.
figlidi quella
,
}
J~o\
e
rale;
plu-
persona.
"
',
^U^ìy*. ^S ^\
due
riferiscono ad
si
anche
'.
(di)ripetersi
da
retto
ecc.
posposizioni,
^j^
diverso, il genitivosi mette
i nomi
con'',
a, unito
^ necessario
quarti è sconveniente
genitivopuò
', i~*",i
capace
(della)alla
'
^Jt JJB
S\S
sono;
costruzione
g.
vicino
arrivarono
**
*^*
la
: e.
aggettivi
alla ragione
soggetta(della)
ma
questi
'simile'
'conforme', ,jil_yo
pare,
veri
come
quando
£?^ t^ó-**
104.
idiomaticamente
obbediente, soggetto', JJS
conservato,
^acuLv.
sono
(del)al conseguimento
usati generalmentecome
questiaggettivi
sono
sia
sia osta-
jAl 'adatto, degno ',JLi^o'aderente
quando
cr^
che
cosa
costruiscono
più
à^Lx^c 'rassomigliante',
^Uu*
Essendo
(del)dal
9
fe'crÓJ^
J^oa. ^^1
Nota.
amati
Dio.
vostro
^yfc
135
ecc.
,
l^Lo £ ^jy^L
yb
sostantivi
dei
Relazioni
-
Il
suo
capitalee interesse.
136
Parte
^^^
j3^»*" )£ ^^*-^
Se
il
della
nome
'
9
£?
^Lo
unito
forma
ad
Il
la
ammetta
reggente
sia
frase
una
maschile
l'altro
e
maschile;
nitiva
ge-
come:
dei
suoi
stile dei nostri
sia
al
del
sostantivo
un
viso.
av-
tivo,
predicanella
singolare (maschile)
al
sempre
forma
da
retto
mili.
si-
discorsi.
Eingraziamentipel cortese
soggetto
si mette
plurale,
da
miglioramento
Dallo
jjk ^U*
un
retto
è
il suffisso
^Jo\
genitivo che
Un
quel giornale.
quale
yUb yjtà £"^y
196.
stile
e
9
^Lo\
^^u^.
^y^
di
genitivo prende
s9
\Syj^"
carattere, abitudine
H
^
genitivo indostano
un
persiana, un
femminile,
Sintassi.
—
jj"j}\
^"Lo
195.
Terza.
plurale,
sia
che
plurale, sia
che
non
il
nome
la
metta;
am-
come:
yt"
Jl?
j$
Vói
^yNJLà^
Voi
k^^a"
lt**"
£y
?"
9
*
5*
^^^^.Lo
siete
abitante
un
siete il
servo
di Dheli.
di
certo
un
signore.
Se
197.
il
rango,
il
nome
genitivo si può
mettere
9
spetto;
re
di
come
quel
:
^ì
paese
^£1*
'.
si riferisce
reggente
J
J
~*t
al
ad
plurale
una
in
persona
segno
di
di
ri-
9
slà"b
'
^-y
c°lm
che
era
il
Capit.
Vili.
Articolo.
—
IV.
predicatosi compie
del
o
dal
Kj,U3£"j*05)\*H£ c^ /£*»»
in
o
per,
è indicato
Questo
cose.
LLUo
KCj^
^J
Nota.
Nella
—
y
c^JCì
datelo
al
'a
Jo\
Il
199.
quale
ha
di;
anche
e
e
;
come:
mostrava
la
quei
a
al
ascoltava.
il suffisso
l'uso di
ma
chi
a
dispia-
qual cosa
questo
è
y
temente
frequen-
^^J^
suffisso è
ora
riflessivo;come:
pronome
rimoto, riguardoal
l'oggetto
come
di,
e.
r*
il
di
significato
e
da
ciò il
nei
uso
noi,
dopo
verbi
g.:
Quanto
a
tristati per
^y^i
lavatecene
^rrr*
allo scopo
per,
suo
à^3
"J^ £/+* fU*
persone
ecc.
comperare;
"_y^"
certe
a
asserito
'
ricambio
do'jb
è
137
genitivo;come:
un
riservato
y^L.*. \£f$* y
(^vìlo yA"
C5*
con
luogo un'azione, ha
di vendere
yc^Jo^
antica
'
dativo,preso
in
ciò che
si
ceva
^J3
stesso
se
.
y;
Il sentir
y
cane
esclusivamente
quasi
.i
?
da
ecc.
disgraziati.
^^-
Lj
sostantivi
riguardo
II leone
*s
letteratura
sostituito
che
suffisso
Ug."iLò"
"J,L ,«"u^o
dei
Dativo.
generaleindica
in
Il dativo
198.
Relazioni
-
Basta
la
esserci rat-
vostra
le mani
per tutta la nostra
vita,
ci
quetammo.
ac-
\it;i.
Parte
138
jio 3^~"
Ut
y-S^f
Terza.
*"\jiaà II principe uscì
ty^**
03*
Sintassi.
—
S°D0
cri*
Porta
^'iUb
^ib y^yy*^
^
seggiata.
pas-
venuto
son
querela.
muover
per
^"y"
e
oppresso
una
per
lavarmi
dell'acquaper
le mani.
Lo\
^_^_^
y
^"\Co
y
l**cx"
3-"°
Nota.
pel quale
si fa
^
verbale;
nome
UUÌ
dativo
Dio
'
per divenir
;
c^
dotti '. In
ed
verbo
fJU òS
studiano, che
200.
come:
Il
che
esempi).
suaccennati
spesso
espressa
ecc.
ver-
per
col
mezzo
genitivo
perchè si guadagnino il loro
non
clausola
una
sia
'
^
divengano dotti
si
usa
composta di
studiano
'
^
àS
nome
o
òSKì
come:
dell'infinito;
forma
nella
CrJ*e^j^. ,^L"*b ^
dativo
nome
proposizionisimili, il genitivodel
può risolversi in
^ya
nei
un
kJ**»^ lA^*
^^p.
essì
a
°tuOStoSCOpo
'.
dopo
?
^-J^JLj ^y"i. ^J^"^
gliuomini
verbale
un
"^J
come:
fatto
ha
'
sostentamento
è molto
per
(^J J^*i-©Y oggetto
s^o
posposizioni^Ij, Jaio\j,
j^L
delle
una
del
o
cavallo
darai questo libro
°iuailto
-^er
motivo
voi
a
rupie,
qualche cosa) è generalmente
forza dello stesso
La
di
il mio
duecento
(cornetto, "U^»,Uyl, UybJ
baie
di
Il dativo
—
vicino
casa
dimora.
venduto
Ho
*£
s-",J^
*$^^
una
mia
per
\j^S
Isxo
^sy
t-*"*^ -Datemi
^iP
y^y-J^-J'l^~«
i verbi
che
indicano
moto;
Capii
Vili.
Articolo.
—
-
£jt^ à"L\^L
\U*
IS
y^jb
*j
dei
Relazioni
sostantivi
andò
II mercante
Egli andò
139
ecc.
casa.
a
al mercato.
9
201.
venire
o
si
Lo
in
contatto
ottenere, trovare;
)Lc
col verbo
idiomaticamente
usa
il
') quando contenga
con
('incontrare
ULo
di
significato
come:
^v^gi à^sps y^j^J j^\
Quel
fanciullo
ottenuto
ha
nulla.
\U
202.
'
;
^^yc
^J*t_^oLu,
^^aU*.,
^a
E
^^aIa. ^^"\
àS
ejjf^J*£
""
^4
tjV £^"\
^
"$/*$"
^
Coglistessi verbi
essi indicano
al
*r.5~"
tivo
il da-
E
cosa
retta
parole
•
di
ed anche
gerundio ed
^Or*°y
al
il
si
fare il bene.
adoperi nel
(per lui)che
le
risca
le rife-
non
uno
un'altro.
coi verbi ^*
intensione, necessità, obbligo,si
verbale, per denotare
«
ficano
signi-
che
all'uomo
necessario
ad
l
che
:
^J
davanti
fjM ecc.
necessario,è conveniente, è giusto reggono
g.
203.
la strada.
'
è
^^ ^j*1ì
Ob
trovato
ha
Egli non
tJLyojy^l
frasi
Le
e.
aJ
e
usa
Ujb quando
il
dativo,
participio
perfetto,usati come]nome
soggetto;come:
j^y^
^^obU.
r*
Per
n°i
scrittori
di
giornali
il considerare è necessario.
Terza.
Parte
140
^j^aL^.UaX^o
t^*^ ^ji yo
Sintassi.
—
Dovreste
^""\ y^"
"y"y"^*y^J
Ora
belle
imparare
dovremmo
considerare
ni liniere.
un
poco.
'
9
x-
fU5 u*"l
9
^y^
^
••
»
•
i^a
y
^bj
i^o
Con
^^a
J"
•
da
Diamo
i nostri
cu^"
^^"
^J^f*.
^/
Il dativo
204.
qualche
volta col verbo
possesso
;
hanno
il
più
*o
"
s
però i
entrare
.»
j"
J-à-à y
cu^"
e
y*.
3
J-** _^
y*
^T O^
Ut
^^io
cenda.
questa fac-
esprime
verbi
talvolta
Uyb
e
l'idea di
L"T,
col
influenzare;e.
g.
dativo,
:
Signoriaha
molte
oc-
cupazioni.
y^j*, cua^ ^1
crco\
^"s^
'
Vostra
L' allarme
^i^S tgfljp
!j}\
^
^^o
in
-"
'^
vÌUaI^^
certamente
-»
^^^.
CrJt
..9
dovrà
L^i ed altre voci simili, e
,
venire
'
U\
^i
,
comunemente
di
significato
*
^y—
Uy*
bisogni!
intervenire
^s)\^"\
con
ab-
provvedere a tutti
Il governo
^y"\£)£y^
^^t
lingua
•
^y^^yò
^
stessa
questa
^
in
vemmo
E
ò3"
se
e
non
A.1 leone
c^-?^
Ne
quel
il dovuto
sopravvenne
venne
a-
intelligenza.
trassi sicurtà
sicurtà
che
momento.
abbiamo
criterio ed
y-j-^5
l'ansietà
gelosia.
(let.a.
').
'
me
Parte
142
U^jb
^yto
'
Kallù
Esso
quella del
Mohan
ha
due
dativo.
1) Se
9
e?^.
•
"
*
del
il
^a
u^«
\j**Lc
Ascoltate
ed
il
beve
capra
Avevo
è la forma
soggetto,animato
storia.
la
detti
d'incon-
speranza
sua
subito
afferrarono
mano.
è inanimato,
quando l'oggetto
usuale
o
la
inanimato
;
e
questa
predicativodel verbo,
nome
composti nominali;
desiderio,desiderare', U^y
riabile
è inva-
forma
e.
'fare
jk^A
g.: 1"J
"l*^s.\ 'porre
come
9
j^
così
:
acqua.
la mia
I carnefici
è il
quando l'oggetto
nei
g.
trarvi.
UJjfk
Questa
vi
non
*
l^Pj*»
cr^^
nominativo, quando
soggettoper l'oggetto
; e.
U^"
K^A
l'accusativo
s
j)j\ jj^OUfMU ^jUg+3
A3U
e
dell'altra di
o
oggettoallora
c**k "Sj^ì
s
*.
nominativo
del
dell'una
solo
un
di scambiare
possibilità
yj^i
UV;
^
^jo
queste regolegenerali:
la forma
y
quella
all'uso
dare
richiede
il verbo
^yfc
1""U y
^y*
,
cioè
forme,
Riguardo
generalmente prende
sia la
libro
legge un
si possono
queste forme
Sintassi.
—
Buddhù'.
batte
207.
'
i^Jcs
Terza.
confidenza,
il
fidare
con-
'.
2) Se però, il soggettoe l'oggettosi
animati, l'oggettoè generalmente (e nel
di
possibilità
jj^K y^^"
Cy
un
errore;
y
esseri
esseri
gionevoli
ra-
ovviare
per
come:
c^^J-ì-h
VV"
di
caso
col suffisso
invariabilmente)distinto
la
riferiscono ad
II
lupo presto
l'agnello.
fece
a
pezzi
Capit.Vili.
Articolo.
--
delazioni
sostantivi
dei
143
ecc.
*
*
'j*^A
^J^" ^L"y J^o
-
"r
Se
y"/\
il bue
potete uccidere
in
tal modo.
^.y
0
s
3) Se
f
Kallù
si dà all'accusativo
L^j'Uj Lm^
^^
^Lò^loy^à
jZàJ^c
«_^^Lo
si vuol
la forma
^a
yolpe
II nostro
mettere
del
getto
l'og-
dativo;e. g.:
scavata
tana,
una
la bocca.
nascose
ne
^UJb
Buddhù.
batte
qualunque
\£ ^soj o^/^
"
(j
w
motivo
un
per
in evidenza
fjf "3
f
lò^Ujk ^$yfcjo
^
signoreucciderà
un
leone.
208.
Doppio
derivati
da
accusativo.
verbi
l'oggettodi
col
;
di
uno
e.
g.
e
y,
e
l'altro
9
s
Verbi
e
In
cosa.
la
prende
forma
c/1-^-
Mettigliquesto
I11
tal
del
caso
è
stinto
di-
nativo
nomi-
che
vestito.
è
qual religione
di dare
^Jb uj
9
di
di persona,
ambedue
9
s
v-^-aJJ*
v_r^ UU^
simili ;
o
complementi
generalmente precede l'altro,ed
*J^ ^oy^A
iSjfe»»
209.
sali,
cau(specialmente
:
-
r°
l'altro
e
"*o y^"\
jUv". ijus"
o—
essere,
possono
persona
persona
suffisso
verbi
transitivi)
prendono due
oggettivinell'accusativo
oppure
Molti
—
da
ai servi di Dio
un
vitto
cani.
significano
fare, chiamare,
quelliche indicano
permesso
atto che
ha
nominare
luogo nella
e
mente
9
(^Ji Jla»l
verbi
del cuore,
come
li chiamano
i
grammatici
Parte
144
indigeni)
; come
'
oltre
ecc.,
sostantivo
o
Sintassi.
—
'
trovare, scoprire,verificare
LoU*
'
U^w^ó
',
pensare
prendono anche
l'oggetto,
costituisce
che
aggettivo
completare
a
serve
'
mentale),
puramente
e
Ub
:
Terza.
la nozione
'
nare
immagi-
l'accusativo di
verbo.
In
tal
allora
e
viene
la
rotta
concordanza
predicativo (secondo accusativo),se
nome
fra
è
sia al
del
anche
singolare,
il verbo
plurale; ed
si
participio)
costruisce
è in
impersonalmente;
àl^Jj K^J~J" y_$^ "-5~?i
Di
liy
bb
^yt»
cu^I yy
"-^if
Lx^5o" \$ »ft«i ufi*»-»
crr°
jA
^o
trovai
Vi
trovo
Ji LxsLl3 l"i"LyC^^ftj"\
Ma
210.
del
"£$"
y
cs-"^
^—^
nominativo;
allora,se
e
suscettibile di
col
primo;
ly
W
composto
dal
male
farne
un
molto
mansueto,
triste.
Egli può
%^
gli accusativi
ambedue
cui è unito
acquesta pratica,
cortezza.
^^a
ly Ij^
forma
di bene.
Considerano
^
il
come:
qualche
mezzo
sjft"X*
^yXJU*.
^y^ta*yo"b
tempo
un
fisso
sufed
esso
nella
con
quando l'oggetto
(se
col
aggettivo o
un
participio;perchè l'aggettivo
predicativorimane
inalterata
getto
l'og-
caso
(o primo accusativo)è frequentemente distinto
y ',
un
predicato dell'oggetto,
un
del
(nelsenso
questa donna.
sanare
fece fermare
possono
il secondo
è
inflessione,concorda
tutti i carri.
avere
la forma
o
un'aggettivo
in
genere
e
ticipio,
parmero
nu-
come:
^yy
^"*
bòi
Hai
fatto,la tua faccia,nera
Capit.Vili.
Articolo.
—
-
Relazioni
cu^L*. ^ybl S3
J* \2jS
^^
dei sostantivi
i
Egli soddisfa (fa completi)
suoi
c^.1^. ^j^^r
^-^
^
ò3
145
ecc.
Non
i-é^"
(^4STx*\
a"bj
bisogni.
accumulare
le
sogno
più
del bi-
di
cose
questo
mondo.
£JJ£
Avendo
)$\ y^JSì ^Ab ^ytj^
alzate tende,
grandi,con
e
e
piccole
pali,
senza
fuori della città.
211.
Nella
diretto
l'oggetto
resta all'accusativo
^L*.
U"
^.ù ^Jf\ òS
diventa
del
f"
oyy
\ydJ-oj CjXo
G •£**?
212.
1)
Affinchè
àS
da
un
Taoliabue.
luogo o
Onde
presenza'.
Grammatica
:
paragonati.
eglisia
pello,sia
chia-
voro,
questo la-
pendente l'appi*,
sicuro
da
zione.
puni-
Ablativo
SLL '«N0IÌO partitoda Delhi',
pinti «lalla mia
io
,
Il suffisso dell'ablativo^
Partenza
g.
l'autore di
mato
l^ ìèyìJs*
VI.
e.
È giusto che
^Is». L^ j€
^^o
dativo ;
Se i due vengono
^U
0*
nata,
suaccen-
soggetto,e l'oggettoindiretto
colla forma
òSjjLoy
verbi della classe
passivadei
forma
UT
indica:
da
una
persona;
^^^j.^1^
si
^j~c
^~*^*""
^ 'egli
usa:
della linguaLidostana.
10
Parte
J 16
Con
a)
verbi
il concetto
Terza.
—
Sintassi.
(participi,
aggettiviverbali) che
di
gano
conten-
zione,
separazione, 'partenza, liberazione,rimo-
fuga,precauzione, astensione, difesa,proibizione,
privazione
simili; ed
e
in favore
o
in
generaleper esprimere un'azione
riguardo ad
in
un
altro; come:
si
Egli
separò da
uscimmo
Quando
L.J "*JLo
O
^oó3\jts
t
^ló^l*
^j^o
Egli
^^\
fatta
me.
dalla
tolse la coppa
città.
dalla mia
mano.
l** t)^ l^^*
Quando
a*\ *5
terminò
(cessòda)questo
discorso.
t^Jb
^£jb*.j""
(j^yaìf
"\ òS
v
Affinchè
da
"
9
egli stesso
sia libero
colpa.
s
Piacciavi
salvarmi
da
questa
punizione.
\
—
*U, \j
—
a».
^4s-?
Non
Lt^^yy^^
9
S
è
giusto nascondere
creti
se-
J"f
(dagli)agli amici.
Niente resta nascosto
9
'
'"
S
lui.
S
^
M'astenni
dal
Ambedue
fuggimmo
Guardarsi
s
(da)a
9
da
parlar male.
tali
di là.
cose.
S
Mi
battei
(da)con
lui
con
canimento.
ac-
Capit.Vili.
^j,)^.
Articolo.
—
cè-^y*- lA/^
-
Relazioni
"£3* y^
dei
sostantivi
Chiunque
^Jt"Ljyb ^iLo ^o^iy*
impedisce
il
compia
del
JoS
L*oì
j^aU».
£"\ òS
0-co
L^ol
^^à^3
vi
tratterò
trattamento
l*S
O_x*j^;^o
^r^°
^5-^»-
^a
f
Che
ho
io
a
divisioni ?
£
divisioni
a
b) Con
verbi che
domandare
e
della
il concetto
pimento
com-
desiderio
suo
simili;perchè
di
un
essi
'
da
fare
voi
v
').
parti e
con
(let.
farò
da
partie
affare
(viene)
').
me?
in
').
(let. tal
così
qual
rivelare,
significano
rimozione
(let.
tratti.
così
Io
^^
(dal)al
ai
È necessario che (da)con
\£Ì
l"jjf^ry^o
che
desiderio
suo
si fa ostacolo
'
147
ecc.
mare,
infor-
sapere,
questi verbi
è contenuto
ostacolo,reale
rativo;
figu-
o
come:
Uy*" ytlL ^^O'o
^J"\
"*o
^Jb
£à**"j**
cA-**
"-*"*
J1^1 ^
$£
Questo
rivelato
è
dalle
sue
parole.
Informa
noi
circostanze
circostanze
di
pure
queste
(let. da queste
'
imi
pine
formati)
fa in-
148
Parte
Lv"
"*J
U»^
Terza.
^Ob
^y
Sintassi.
—
Nessuno
^
questo affare
sapeva
(let.! da questo affare
edotto
era
jkyt*lf\
«^^oy1-? o\
Avendo
'
da
essendo
U^
L^y.
C5^o"^°
^^o^.j^
^y
\J""\
Egli
*l£o."b
II
mi
divenuto
cose
edotto
queste cose
').
disse.
domandò
re
').
saputo queste
(let.
suno
nes-
(dal) al
nistro
mi-
'.
\£gj"js.à^spS i^m—A
^yb
Nota.
I verbi
—
Ho
U.4" e più
qualche
di
da
cosa
frequente LUy
dirvi.
si
usano
col dativo.
anche
Con
c)
verbi
di
/$*
abbandonare,
significano,
disgusto,sazietà
rifiutare,negare,
concetto
che
rifuggireda
una
che
ecc.
o
persona
Avendo
o*"^* L5*"tsJ*4i
da
una
trascurare,
contengono
cosa;
il
come:
la
disperato(dalla)delvita.
^^
JU^
Oyé^
L5-^
0x=cu*i j^^iUj
_yb
0
^_a
J
"^°^
9
Essendo
Perchè
disgustato
(da)di
non
vi date
delle aberrazioni
JiU
ciò.
pensiero
del mondo?
S
^X-U ^^^iL. ^y\
jj£
^Lob*.
Si ribelleranno
comando.
(da) a questo
Parte
150
3)
L
'originedi
Terza.
cosa
una
Sintassi.
—
la
e
J^L
cu^
^s^XtJz ^yò\
fa
si
,JkJ^y^. (^5^^*
che
"j
^2» ys». ^^l^J
yt" Uo
;
\jjp^y»i^yL. ^^j\
quali
^c"\
relazione
si
per
Questo
è il nostro
compie;
fra Y azione
9
?s
C5—
J
cs^c^F^
^fcjL"tf^^o^yo^o^
Quando
il
nome
e
lo
strumento
o
i mezzi
Guardi
co' suoi
propri occhi.
OV^
^"
Non
aprirebbecon
qualunque
}
IxL^
^/c^
^^o^ib
per
s
9
^Lb
motivo
9
)$\ ^y-t
?
3^
di voi.
come:
9~~
"?-?
sica.
mu-
incominciarli.
^-j^3o" {^AAtàSS\^yj\
^_i
timore
Piange
,Jkj"y ^Ua
La
divertito colla
Essendosi
sordine.
di-
proviene dal
che
J
9
^-a^^JjZ ^U*.
4)
di noi.
è contento
Egli
di ciò
detto.
aveva
II danno
j$s*Ji^ks^
[yo"j
^b
vergognò molto
si
Egli
lyt ^li )£
coi
cui
j)er
:
come
^^
ragione
altra
^
Affinchè
menti
chiave.
con
essi facesse stru-
d'agricoltura.
3?j$fc£ Riempi d'acqua
all'ablativo si riferisce
a
il vaso!
persona,
od
il
Capit.Vili.
verbo
è
neutro
Articolo.
—
Relazioni
-
dei
carnale, lo strumento
o
sostantivi
151
ecc.
l'
rappresentatodal-
è
agente.
J
y
J
J
f
Ho
\^ ^^0*9 o-^^0
^*
1
9
s
aì
J
s
Di
"_^S"i
yfe
5)
Si
coi verbi
usa
ad indicare ciò
^-Jjo
6)
con
quel
7)
è
'
scambiai
generalmenteunito
Si
ad
^Uiòyb "^^"
Ad
—
locativo; come:
jJ4-Cyyc
'
:
come
la
scambio,
0
"_s^ì^j^.
^S\
mercanzia
con
mia
una
^jb
svelto nei
Sano
cr^
^^
0
danza.
grande abbon-
in
cosa
;
in
e
questo caso
aggettivo;come:
un
indicare
umiltà.
presenta con
persona
zione.
atten-
con
osservare
^^olsLil Si produce
v^xly^o^-ì.^^
Nota.
disposizione.
un'azione; come:
di
^^LuSoi
J^^
;
(j**»^ Piacciavi
qualitàdi
La
').
potevo prendere
significanocontralto
maniera
0
Ijyb bwo
^«b
non
fallo pervenne
'.
^.Lor» aiL^U
131
notte
cui si fa lo scambio
paese
Il modo
^*
un
alcuna
che
^uLi ^jZ^A*j"\
articoli di
me
(let.
S
^-co^sr0yoi;
à^S
^jo
da
fallo
un
commesso
una
Astuto
di braccia
nel
movimenti'.
gambe.
mercanteggiare.
qualità si può
^1+*.'grosso
e
di
anche
usare
il
corpo', c+Sf».
Parte
152
o
cosa;
da
distanza
La
8)
Terza.
Sintassi.
—
o
precedenza;
:
E
molto
(^JJL
j^so
0a
come
^-u^l^
cuv"
^y
^a
JljJ^ì
l*jb^\ 0^^.!yc ^
^U^.
^^
^y^
differenzafra
.9)La
^yy ^\
o^SUxxj
due
qui.
ragione).
al di là della
d
mode-
incominciare.
o
persone
U"
Fra
òf
cose
paragonate fra
sto
l'uso
dell'ablativo
c'è
una
differenza.
Qua* somiglianzav'ha
i^o^-cl o*0^
viene
qui
il dire ed il fare
gran
^a
fra que-
quello?
e
nel
formare
i
tivi
compara-
superlativi.
Nota.
—
differenza
e
'
secondo
Prima
^^j*
^^
L5*
0a
di
dicano
in-
come:
"^o
e
luogo,
razione.
o^)
^
lontano
Andare
1"U*
Di
persona,
È lungi dal ragionevole(non
è
tèa
una
precedenza riguardoal tempo, dopo parole che
e
distanza
loro;
ad
vicinanza
o
nel
fra
Anche
due
il locativo
superlativi
; e.
dire
e
nel
fare
cose,
o
persone
g.
:
può
3*1
v'ha
come
\jb^^o
gran
usarsi
per
per
formare
^l^ ^\
differenza
indicare
'.
0^«
i
la
parativi
com-
^j±£
Capit.Vili.
Il suffisso
213.
Jf, i quali
,
\bo
y*b
è
O*o
Relazioni
-
Fra
^\ \SJà\Cj^sx^ "^*o
*j^
\*"f
^
;
Nota.
volta
l^°
oì)^
'
S
di
trascorrere
usato
0
nel
della
j^";
'
casa.
'.
di
senso
dòLo ;
bagaglio',
^jLo
come:
quest'anno
no-
l'esterno
fuori, dal-
molto
con
più
bella.
dal di
'
'sei venuto
di
senso
la
cima
y*l"
casa.
qualità,
umane
fronte, dal davanti
^3
J""
nel
dal
dalla
della
più
dalla
L^
qualche volta
è
^^o
^^^UUo
qualche
e
a)
—
^\
'
"^"uLo
la
e
Cadde
si costruisce
sostantivi;come:
generositàè
bile
^Jt^j-l*j
stesso modo
Allo
come:
1
^^
suffissi locativi
le
tutte
la
^a
di
15:"
ecc.
dall'interno
Uscì
j^J
^^c-^o
sostantivi
ai
il valore
hanno
allora
dei
unito
spesso
s^J* ^s^UJl
ùU"o
~«
o—
Articolo.
—
(dopo
^\
trascorso
quest'anno).
b)
Il suffisso
si
r^L^\
da
^
'
U~"
^y£
?
quello del dativo, frequentemente
ablativo, come
omette, specialmente in frasi idiomatiche
in
questo
casa
aj
colle orecchie
a
modo
casa
',
', ^61a
U=r^?."oy^1
'
;
e
così
dopo
_^i«_*-! in
da
p^SU
mano
?
°è
'
veduto
diversi
modo
ogni
c
;
a
mano
cogliocchi, né
nomi
si
che
usano
e.
',
g.
:
^
', "*o
udito
come
avverbiali.
posposizioni
VII.
214.
indicano
Locativo.
I suffissidel locativo
relazioni ed idee
!•• 11 !••.
separatali
sono
cr^
e^.,
i
quali,siccome
remo
essenzialmente distinte, li tratte-
Parte
154
215.
1)
Indica
movimento
'in
^J\
'.
^/'alveare
o
è
posta;
^jx*
r°
come:
in
o
JaJ
"+*
IS
c^ro
JL^.
Cr^
dato tempo
un
'nella
y^
'
^
casa',
'egli
*•"
nano
essi ritor-
è pertantotrasferito
Questo significato
fra due
cose
delle
una
l'altra
^U ^^3*»
è,
Nella
faÙ
~/""S}^
LìaìU.
a—
è in un'altra,
cosa
quali si
accade,
o
dera
consi-
nel
o
alla
quale
come:
C*s*
^^o
luogo
un
^JS\^^ol^
£***
^^u^^f
in
luogonel quale
il
come
una
questo stesso anno',
sussiste
relazione che
che
Quindi:
essa.
luogo ;
un
in città ', ^^a
andò
va
da
permanenza
in
jUo
^^
Sintassi.
—
generale,indica
circondata
interamente
e
in
0~«,
Terza.
^à^x)
^S"^0urC^
della giovinezza.
stagione
In
quel
mentre.
In
Poco
tempo.
In
direzione
^ne
^Jt^c'J
dell'Oriente.
gentilezzae' è
nel
loro
carattere.
.
y
ers*
eAy*
*3
3^Lc ,i|g*0ìb y^J
VjJjÌ
J^à.*
Nota.
JLo
Jl\ in
2) È
^U^"
'
fra
,^Jo\
^£
Qualche
—
'
0^«
Egli venne
in sensi
Mischialo
(con)nell'acqua.
Sono
', unito
nel
usato
a
verbi
£"\
J"
do
^^
S
^"\ à£U
due
sinonimi
unione,
significano,
che
e
come
;
:
questi giorni'.
in
dei
senso
separazione,distinzione
1^3
'
affari.
loro
idiomaticamente
volta si omette
quell'anno', ^"
spesso
occupati nei
(rinvenne).
simili ;
e.
g.
^j
ciliazione,
ricon-
:
'
La
non
principessa
era
fra essi.
Capit.Vili.
IkS
Articolo.
—
kSj"t*-o-r0
ex
-
Relazioni
±*o
\o"^$
^"
jLjuI
ed
^\ guìi
àoy^.
Cr-^c
U*
Indica
ecc.,
cioè
il
il
gliuomini
vero
ed
il
soggetto o
di
argomento
cui si
quello (in cui) su
fra
lui
?
me
e
c'è
differenza
Qual
^
3)
fra
falso.
jj\ tjQ* ^*\
Asr8
Cs^fc
essi.
(spiriti).
i Ginn
Distingui fra
sjz
Vi
fra
Stabilì la pace
^^o
155
ecc.
sorgeranno
dissensioni
j}\ oy**"\ ^Joy^
y
«
sostantivi
Necessariamente
)5f"°
^liyfc
c"j"
dei
zione
conversa-
una
aggira la
zione;
conversa-
come:
^yb
U^Jkj^^o
JU.
^"\
Egli
*2
scrive
sjyS^o Cryc
Dovreste
^
^jJùo
^^aUw
"^v*3
Quindi
un
^c^jiJ"^jy*
si
usa
capitolo ecc.;
morale
consultarvi
su
questo
caso.
Su
^»\
nell*annunciare
come:
condizioni
proprie.
sue
U^
sulle
0\
CJ^
ciò ho
il
—
molto
soggettodi
"£ \^5"*
pensato.
un
libro
***—**
o
di
'sulla
'.
4)
indicare
Si
la
usa
qualitàdi
'grossodi
ijfj
'.
unito
(come l'ablativo)
corpo',""
una
persona
Lai
—
o
ad
cosa;
un
come:,Cr~«
cu—ip*.svelto
'
or«
aggettivoper
^L*.
menti
nei movi-
Parte
i:»ti
Si
5)
nella
usa
Terza.
Sintassi.
—
comparazione
di
un
oggetto con
la
più
diversi
altri; come:
lp
L'j^a
^Jo
^y^J"
^^o
Egli
^
è
le
^yt
api, (è
21
p"ftt
È
oy1^0
^"iy
^^o
Si
indicare
coi
che
^p3
è vicina
cosa
una
che
verbi
nel
comunemente
usa
o
in
cuàfS
^^o
I
"
^^
nata
parago-
le altre
api).
(nei)dei
sole
gran
pianeti.
dativo
senso
aderire,
significano
^^j^ib
più
sette
0a
6)
il
grossa
tutte
con
di tutte
grossa
contatto
italiano, per
un'altra,
con
legare ;
attaccare,
pezzi di diamante
alla
(si
come:
aderirono
fissarono
nella)
carne.
cu^U
^jZjtj^c
^\J
^^o
J.^3
Attaccheranno
^J^./
(_5-^yJy
yt"jot"cr^
^
Il
216.
Nel
1)
(o
suo
s
j^j
^ytr**?
^J\)'sopra'
dì
senso
?
s
alla
fune.
usa:
posizione superiore;
come:
kjr^
L'uccello
sulla
posava
pianta.
ss
j\^Ly" kS}^
^J* Z
dl_M
^p^^a'i
si
se-
maschile.
il secchio
Lega
il
ss
/i C*»*"*
^
U^S
del
gno
al verbo
i
*$
^U-u"\ Uk.
^Uy" ^o^*
Egliera
Dio
Vidi
è
im
montato
(su) in
su
un
cavallo.
cielo,
dipinto
sul
muro.
158
Parte
^Xjo
^a
una
Ad
'
mondo
posizionein
e.
;
g.
S
L'uomo
^-bì £"L*JJ
9
J-°^
^^ni
^ir*
^v^
^a
indicare la
9x-
x-
y
^j
promesse.
sulla
stizia.
giu-
^j^Z ^A
ritorna alla
sua
ori-
sia
mo-
sopra
uno
gine.
Quando
un
derato
^
o
causa
desiderio
(let. sia
'
di moderazione
ragione
').
di un'azione ;
come
:
}
Per
quella stessa
^Sj-^o
Per
questo mio
^~f
^er
"lua,loffesa
£«4? ^^1
»*
y^oy
sue
è basato
cosa
stato
Ad
la
(sul)nel
x"
u£^
^JU-X"l ^ùaI^sL.t-^.
6)
od
persona
è tenace
non
mantenere
J*
CòU.
una
educazione, agli affari
j\j^o^^Xi-oL^o II governo
9
x-
u^*"^
sta
'
9
s
j\j*Jy
rf" cxllo*
questo
:
Ua^
tjA
"\X
la vita di
quella avvenire.
a
cui
rispetto alle abitudini,
*
£"*«*" ji
Preferiscono
*#*»j3
indicare la
cosa,
ecc.
Sintassi.
—
oj^j sl1^^»-^ì
ft: Oj^.1 y
5)
Terza.
ingordigia.
detto.
9x-
^"J ^
j^^
indicare
jl
^
^
il criterio sul
c-^U-o
"Jj*.a*"^ol
battuto
questi poveretti?
l;Lo
7) Ad
hai
Nei
quale si
fa
una
cosa
debiti modi.
becondo
il
suo
costume.
;
come
:
Capit. Vili.
8) Qualche
lXojU
;
-
volta
si
"y*.^
,
'
y$
ad
di
159
ecc.
sofia.
filo-
regole della
le
equivalentedelle
un
onta
sostantivi
frasi
'
;
come
:
9
^"\" ^\
Vili.
della
come
Ad
onta
di tanta
Ad
onta
di
^\"y^L j\ ^^\
y"
dei
Secondo
usa
se.
Il vocativo
217.
Relazioni
^^cxU^.
\£±s"
A,
persiane
Articolo.
—
non
proposizione.Il
suo
saggezza.
questa
tezza.
accor-
sua
Vocativo.
ha
alcun
legame
colle
altre
posto è generalmente in
parole
principio
della sentenza.
Secondo
che
il modo
noi chiamiamo
sottinteso ;
^^"*"\
meno
e.
g.
:
'
che
accompagnato
amico!',
di
un
verbo
corrispondentea
.
JsjS
^l 'o
si richieda un'enfasi
non
omettersi;
è spesso
^J\'o
lo considerano
1 uomo
chiamo
quello
grammatici indigeni,
indiretto
l'oggetto
è
^yo"\ ^J\essi
Il vocativo
c-^oy
dei
il vocativo
^)^.
oy*
218.
come:
di vedere
da
un'interiezione
fanciullo!'.
Ma,
;
a
speciale,l'interiezione può
JfeJ 'fanciullo!', _^-L*" 'signori!',
^b
come:
amici! '.
219.
Un
un
nome
jJ»Jyjr^c
«li
Dio!';
aggettivo(genitivo,
pronomo
al vocativo, si mette
jjjl4o
mio
caro!',
pure
che
possessivo)
al
"j,"±-^"
"S^
—
lifica
qua-
vocativo; come:
*-
^
"0
servo
-l'arte Terza.
160
Sintassi.
-
CAPITOLO
IX.
Aggettivi.
1.
regoleprincipaliper
Le
220.
costruzione
degliaggettivi
si possono
esse
gere
aggiun-
seguenti.
221.
dei
ad
219);
160, 161, 162, 209, 210,
le
la
esposte nei precedentiparagrafi
(143, 149, 151,
state
sono
attributivi.
Aggettivi
Due
aggettiviche
sono
generalmente uniti
sostantivi
e
abiti
(e)vecchi
dei
verbi ;
', ^o
attributivi
sono
e.
di
stesso
uno
stantivo,
so-
per asindeto allo stesso modo
g.
^j^" \J^jlo^W.
:
Oy" "sfì
«J^»^"
'
da
'
fanciulli
laceri
piccoli
(e) grandi \
222.
usato
aggettivo (generalmentemaschile) può
Un
sostantivo
senza
ad
indicare
cose
o
persone
;
e.
essere
g.
:
j"
^j*
J^
\3ìj$!*)Dal
^ene
(e)
dal
male
dei
tempi.
do/p^^jjlvSjC. Presso
dei)
(nell'opinione
i
saggi.
l'iybJul
do
jJu
"£tà£+*j
^i
^
^Uiò^L ^yc^f "J"3*^
Tale
è la condizione
di alcuni
ammalati.
Miccoli
(e)grandifecero
festa.
Capii
L'aggettivo
y^
223.
al carattere di
lo segue ;
precedeo
e, o lo
jjjJLo/^"
oppure
^v?
£.
',
,
'
suffisso.
un
IX.
Aggettivo.
—
pieno, intero ',
Kegge
più comunemente
ma
;;J^
pers.^jJLo13
13
£""
yy"
yylviUo
Quando
di
rH
\"£
è
postodopo
fino aJ
crr°
^
il
L'intero
Ventre
^yt-^ **
Che
Lo
L'aggettivo
"£
^y
'
e
genere
Domerò
come
le terminazioni
jS
i
ad
di ^so
malica
^
della
;
come
yi s*a seppur
non
kaori
quanto un
del
mette
dopo
indicare
Un
^gl
Una
lingua Lidostuna.
uomo
un
i nomi
retto.
ber-
stantivi
(so-
somiglianza;e
genitivo,
per
jJ^
(non
atomo).
Stoffa sufficiente per
', si
:
(miglio).
kos
un
comparato;
coll'oggetto
"1* Lo
I vt.l
giorno.
pieno.
tanto
pronomi) per
aggettivi,
come
inflette,
:
gnificato
sostantivo,ha qualche volta il si-
un
224.
g.
vita intera.
La
Fino
li* ^
e.
meglio possibile.
y^"^y
yt"
lo segue ;
quanto, sufficiente
per
tanto
obliqua
)
y^" ^-**
=
molto
)
n
j^.
si avvicina
nella forma
nome
un
,*,
J?-^
ar.^wXiUJl
161
si
concordare in
come:
come
fanciulla
un
come
leone.
una
11
fata.
Parte
162
9s
s
Terza.
"
y
^yjb,jkS
^
^^
Sintassi.
—
?
E
à^S
^^a
in vista
(come nero).
0a
Nota.
Un
—
un'oggettonerastro
aggettivo attributivo,o
un
può precedere il sostantivo; come:
Lo
infuriato elefante
'
come
un
'
cu^I
^^^
J\"y^ ^1
; Lo
mostrativ
di-
pronome
'
quel
come
'.
mercante
Quando
225.
segue
un
lo
pronome,
regge
nella
forma
obliqua; come:
jjC+XxI^"\
Un
"xxì
9 J
9
S
Lj
Lo
Àsr°
O^o
òS
Che
tu abbi
un
J
?
ò^3
^
Il
9
e.
g.
carattere
suo
Lo, formando
richiamato
come
uomo
a
vita
me.
*
"s^.$j" c^ì
genitivo,nel
da
te.
J
ajoj ^^$"ja
^^"
saggio come
uomo
con
esso
Tre
darvish
di
afflitti come
aggettivo,può
te!
essere
guito
se-
posto;
speciedi aggettivo com-
una
:
cS^yo(^co i£j+J* Una
presenza
del leone
quella
come
(una
presenza
da
leone).
ijkLo kc^à\is ^ìS^ ^o.
Questo
del
o^
^^i
óct".J^Ojh
"jj)U£i+t+Sj
JJC"
Piedi
è
come
un
esercizio
corpo.
come
quellidelle
pecore.
e
giudiziocome
Intelligenza
il nostro.
Capit.
Il
composto
Lo
con
sostantivo;
e
tj+j" O~«o
dU
IX.
anche
può
in
usato
essere
senso
verbiale
av-
come:
\^Sa
^c"\
Tutti
*;yo ^^"
uomini
gli
sono
non
eguali.
"^iyto
L^j* fè" Lo
163
Aggettivo.
-
Tu
y
giacevi
pure
come
corpo
morto.
io
b\
dOjiiò
Lo
(ibi
Da
^y
^^o
lontano
come
apparve
una
luce.
Il
226.
maggiore
un
confonde
sia
allo
costruiti
si
determini
unisce
'
come
sia
un
modo,
stesso
il
valli
', ^
Ol"
i
un
voglia
sia di
nero,
nerastro, molto
grado;
)y**
O*o
affare
da
come:
nulla
qualità;
è
\S}y*£
4
per
'.
'
nero
;
origine
una
£+H
minima
il
che
somiglianza
o
l'aggettivo
che
invece
gnificar
si-
può
timo
l'ul-
quantunque
è unito
quasi invariabilmente
"^*°
sono
accadere
LoNJ£
come:
si
tunque
quan-
ambedue
quando
Quando
comune.
v^v»
indicare
solamente
il Lo
il Lo
volta
per
ed
ecc.,
similitudine,
Siccome
qualche
accadere
aggettivo di quantità
di
si
agli
solo
qualità
distinte, sia
33).
32,
aggiunge
una
aggettivo di
può
significatopiù
di
affatto
se
questo può
ma
;
cui
coìY
si
aggettivi di quantità)
grado
minor
siano
parole
contesto
grado
a
due
ad
significato(vedi §§
per
solo
o
generalmente
le
Lo, che
comunemente
aggettivi (il più
indica
avverbiale
suffisso
'moltissimi
un
ad
verbio
av-
ca-
offesa ',
^y^y
Parte
lGt
2.
Le
227.
al
cardinali
le
distanza,
fila
'
107
esser
al
si mette
direzione, maniera;
è
se
o
collettivo,come
il verbo
singolare;ma
al
plurale; e.
g.
il
nome
singolareo
j^*,
quantità, tempo,
o
un
l
si
paio ',^Iks
un
forma
che
che
nome
mette
il
suo
usa
'
una
mente
generalpredicato
:
Mille
,Js£l j\j*M
^U^ì ó\Jk$)y^ "Uf
0\^ì
degli
seguentiregole:
(di animali, specialmente camelli), si
al
nali;
cardi-
seg.).
e
messo
indica,dettavo, misura
nome
numero
un
come
il
(§
generalmenteprecedono
uniti, e questo può
pluralesecondo
i numeri
specialenella costruzione
si è detto
quello che
a
vanno
1) Se
di
nulla
1 numeri
cui
con
numerali.
regoleseguenti riguardano solo
ordinali,oltre
228.
Sintassi.
—
Aggettivi
essendovi
non
Terza.
\"p^.o
Un
ashrafi
di
sacco
Una
pezza
(monete d'oro).
quattrocentorupie.
di
(distoffa)
venti
jard.
^ftfrj» tf^^lo
^"
Un
y
In
due
In
tre settimane.
o-r0
£"l o£
^^
^XjL^. ^^3
^£"
^jtj»
aSUi
Fino
a
"^o
"JlL ex?
Da
tre
^""i
c-^JL*. y
-^a
^ue
.ly
Per
"^*o
di dieci
campo
due
o
tre
bighe.
giorni.
sessanta
anni.
la^direzioni.
mezzi.
166
Parte
Terza.
Sintassi.
—
urj»^ £"3")\j*Migliaiadi
Curiosità
(^iarù*lÌ^.s; oy^
(del valore)di
di
Centinaia
Oy**^
fifeó^*\ i_??"\
^-co
"^o^
Allo
230.
uniti
a
stesso
migliaiad'uomini
morranno
il
che
che
nome
singolare;e.
g.
cardinali
glioggettienumerati
indica
questi oggetti può
come
usano
sono
esser
inclusi ;
al
messo
:
c"yy
Da
"Sx^°
"J^"Osj^r
o^
tutti i
quattro mendicanti.
i miei
In ambedue
^n
^S\*£ c"y^
Cs^o
vanno
obliqua del plurale,
tutti
(opp.^j^JLs)
Lyp2;^xà o^^r
oz*^^
nella forma
rannia.
ti-
questa
per
modo, quando i numeri
collettivi,e si mettono
per indicare
^v^
di
tinaia
cen-
migliaiadi rupie.
qualche oggetto definitoo specifico,si
sostantivi
mentre
elefanti,
tutti i sette
tutti
Da
e
(due)occhi.
pianeti,
quattro i
lati
(da
ogni lato).
CAPITOLO
X.
Pronomi.
1, Pronome
231.
quando
Il pronome
è il
anche
personale generalmente non
soggetto di
in
personale.
un
altri casi.
verbo
Ma
personale, ed
deve
essere
si
esprime
è spesso
espresso
tinteso
sot-
quando
Capit. X.
si
vogliadar
Esso
enfasi alla
Pronomi.
—
167
proposizione,o
generalmenteprecede il verbo, ma
marcare
contrasto.
un
qualche volta lo
segue,
e.
(specialmentenell'imperativo);
g. :
c^L-i*.y-iLj^ J'jy^r^
Come
andarmene
^jS a^c
Lo
\3jZ"b J^s fc^j^U-ùxib
O^
232.
Due
in
predicatosi seguono
si
i
quando
^yb
dei
che
ordine
siano il
di
pronomi
Lo
^^3
^^
in
sono
^s"j^*
un
^U-r^'
Affinchè
^r-^c
à^°
jj\ Cr~«
A
K£jf"
mio
soggettodello
Lo
stesso
stesso
ordine
invariabilmente)
quello stesso
fra
e
lui
Fra
^»\ invece
quelli.
sono
non
segno
^l^^jb
il
obliquo; come:
caso
àS
memoria
saggi.
persona.
generalmente (quantunque
osserva
alla
Strani folli
più pronomi
o
?
Richiamavo
^f^
e
farei io?
detto
"2 crt*
abbandonarlo
potrei
tuo
e
me
e
sia
un
te.
dileggio.
qual
me
diffe-
Os
U*
233.
I
renza
genitividei pronomi
possessivial nominativo
cr^
si
JS"
^I^j
J±)Ù^J^\
propriamente aggettivi
come
inflettono,
la forza di
però hanno
£j*%
e
sono
c'è?
tali.
temente
Frequen-
come:
genitivioggettivi;
In
cerca
di
voi.
In
ce;ca
di
lui.
168
Parte
Terza.
Sintassi.
—
^JSakJàé^j^sJc i;^",o \j~*
Il vedermi
c^k
j^lL
"4òUb
Il
234.
y
Spinse
posto dell'accusativo
il
dimostrativo, quando si
è
supplito dal dativo, del
può adoperarsi come
posposizione£
e.
ritengonodi
^Ua
^yo
g.
è
dei
àsé*
quale
ciascuna
delle
due
la
forma
dativo
accusativo";ma
o
quella più
comunemente
3Kj~ì^j^àJU
Il nostro
forme
colla
sativo;
l'accu-
per
j2"**lyb
Ti
^x^o;
il dativo
e
c*£W"'
l'accusativo
^y^c^lo
la
seconda
^yMi y^
condusse
Come
mi
vedessero.
morto.
andrei,abbandonandolo?
un
pronome
prende
forma;
Me
colà.
vederli.
Al
di
il velo
riconosciuto.
Credendomi
^~"\
faccia
guardò.
Affinchè
proposizione,l'accusativo
prende
dalla
Avendoti
\^ ^j^0
ti
chiamato.
mi
e
^^
pjuL j"y*? "J^jL
^j
padrone Sindbàd
\ju? Kimosse
GxjJi* "^5"°
^^sr0
usata
persona)
:
ioux^j» ±"*"
il dativo
prenderci.
per
di terza
Ig" ^spjj^^
^Iaj y^*ù'
stessa
le mani
lo
augurio.
pronome
Uaioo
Se
cattivo
me)
pronomi personali (incluso
ha
5-i
di
come
usa
^5-^*11^UH "4;U*
jflbrv
(lavista
la
si trovano
nella
posposizioney
ed
come:
lo
ha
dato
un
certo
si-
Capit. X.
Allo
modo
stesso
il dativo
si
diretto
l'oggetto,
col
suffisso
e.
LJ3I0ylj^L
U*
Ly*i\y^UJ
^^co
169
seconda
se
pronome,
indiretto, del
o
y;
la
usa
del
accusativo
o
Pronomi.
—
g.
forma
del
nella
stessa
verbo
è
dativo
per
zione
proposi-
un
nome
struito
co-
:
^v^'i
Vi
^ej-òU»
Il
affidati
ho
Dio.
a
giudice consegnò
lei la
a
fanciulla.
Quando
235.
che
eccetto
personale,
pronome
un
nominativo
nel
e
in
^ì^uio ^
cxL.iL
"J^Jr±-
àJ?
a"L
e
costruzione
stessa
La
A
nel
genitivo(come
anche
il pronome
[y"
^^oU
y
^~o
di
a
—
*
c_j_a
eccetto
L^crr0
e
terza
che
A
^^.tf*
Lo
Invece
te
al
e.
g.
(solo)lo
chieda
a
solo
non
casi
agente
si aggiunge
pronome
0
cluso
^r^),in-
:
diedi.
me
È proprio lavoro
Io
rovinato.
me
nei
(plur.^*
^a
persona;
^i^3
"J* ftf fc^^l
fK
^
il suffisso
poveretto.
nominativo), quando
enfatica
particella
la
gettivo
ag-
:
storia di
vera
me
si usa,
g.
e
un
caso
disgraziato.
Tu
ò"szj"
yfc*»Uà^°
La
obliqua
aggiunge all'aggettivo
; e.
si
caso
ad
vocativo, è unito
nel
attributivo, lo precede nella forma
del
qualunque
stesso.
suo.
lio fatto
questo.
Parte
170
0*
Jl*
Ly
^
Sintassi.
—
"^*-".j^
\j^"
o*
^U^j"
^a
Terza.
Solo
la
mia
via
è
Questa proprietà
"*o
è
la
giusta.
(solamente)
tua.
il
che
la
obliqua
forma
di
presso
Il
ed
riori;
il
'
noi
gente ', ^J
fra la
plurale
y"
o
se
'
io
del
o
lei
e
di
comando
agente,
'
Us^ (^o^1
la
forma
;
sono
nel
ma
'
egli
ordinaria
reggere
^b
**?
genitivo però
servi.
Quando
si
è
;
il
ma
amici
'
y
intimi.
y
dei
ceto
caso
disse
del
yy
;
la
come
caso
non
gente
con
personali
può usarsi, invece
rispettose per
casi
:
forma
'
e
che
obliqui,
di
la
eccetto
Off
ecc.
agente
mune
co-
educato,
pronomi
J
£^\
golare
sin-
il loro
quantunque
,
forme
Le
del
luogo
conversa
i
'
infe-
confidenza, specialmente
si
voi
ad
del
espressioni cf^J y"
o
usano
invece
singolare,
dal
si usa,
non
in
usa
del
affezione
J
caso
obliqua
parlano
dalle
singolare,in qualunque
persona
:
g.
spesso
al
oppure
'
usa
,
terza
il
si
L'uso
gente'.
volgo,
,
si tratta
e.
;
quando
supplito
'voi
y
si
forme
queste
spesso
fanciulli
"\
v
modo
lui '. Il
rango
pari condizione, generalmente
cr^"
uJ
è
gente
verso
di
così
esprimere disprezzo,
per
di
generalmente
plurale y
plurale
al
stesso
pronomi
presso
di
persone
Usandosi
y.
posto
pronome
da
singolare £#*
dei
'
^*\
forma
usitata.
più
—
allo
può
genitivo
', ^b
me
costruzione
Nota.
il
o
la
tanto
regge
sostantivi,
dei
genitivo
1
la
che
posposizione ^yb,
La
"y
y
è
y^.
£y
^yy^l
essendo
,
agente singolare.
k
;
il
suo
e.
g.
questa
ora
:
Capit. X.
I
usarsi
possono
tygk
U"
dimostrativi
pronomi
^
171
dimostrativi.
2. Pronomi
236.
Pronomi.
-
aggettividi luogo,ma
sono
come
nomi, omettendo
'che
sono
definito ;
l'oggetto
queste cose?',
come
:
'sentendo
yJLo
*"
come
pronome
questo.
Quando
237.
che
il suffisso
ad
un
e
in
L^JLo ^b
caso
quando
si
U^sr
^fxs^"
^r^o
Che
*$
a
Tjb i^ofte'Jè\
^^J
J"~*\ *^Z
fu ^b
238.
questo
ni
Il pronomo
K^A
yv^\
,i
riferisce ad
parlato prima;
e.
g.
:
un
come
;
:
vicino
sedeva
si sta per
aifare.
vedrà.
può credere
da
a
costui.
me.
(piar,^r^y) 'proprio
^y,*
ad
questo
quell'antro.
Conducetelo
dimostrativo
parlatoo che
si
Non
sostantivo
quest'uomo?
da
a
Egli mi
*}
obliqua,
me.
Vicino
si riferisce enfaticamente
BÌ è appena
M'itilo
^j^c
finendo
aggettivo,de-
persona
Astienti
J^U yj"\
\L^-£j""
^y^°
dice
sonale,
per-
diatamente
aggiunto imme-
come
usa
Quella
Lv"
-*b
viene
aggiungeal
^?^
UT
usa
inflesso,prende la forma
caso
un
segna il caso, si
il suffisso che
^yt
il
segna
ma
esso;
nome
si
dimostrativo
un
un
oggetto vicino, o di
parlarne;^^
oggetto più remoto,
o
'proprio
di cui si è
172
Parte
^Jt IfXJ^^
Terza.
Proprio questo
5JIL^Ua
cr^
Sintassi.
—
nostro
o^"
0-r0
c?-^MÌJ^
Ogm
y*
è
scritto nel
destino.
in
anno
questi stessi
giorni.
^tJ ^x.y$ ^)$*
Quella
c?5^
stessa
donna
prese
a
dire.
I
^u^^-U» ^"\ jS\*p/*•"
^^jsJ3
"*^o
LX**
c^^ì\
servi
di
Insieme
?
quello
tutti
a
stesso
gnore.
si-
quellistessi
mercanti.
239.
il
Nell'accusativo,
prendere la forma
un'enfasi
del
speciale,e
previamente
quando
sostantivo
aggettivo0
còme
usa
si
usa
;
come
definisce
che
nominativo
40,
ma
da
cosa,
richiede
non
esso
può
non
è stato
può prendere questa forma
non
personale;
pronome
una
se
*$
definito
l'oggetto
se
espresso
dimostrativo, quando si
pronome
p^laBÒ^cMJ kSj$J%
"*"".
e.
dovrei
Dove
g.
:
portare questo in-
volto?
lli^L^^"
^ss
JU
^
Per
quanti giorni vivrò
queste
JJ^o
^y
Che
0
ad
una
se
(^èf^
*5
o~°
il dimostrativo
cosa
che
^
si vuol
Avendo
A
voi
si riferisce ad
mettere
in
risorse?
udito
darei
un
su
ciò?
quella cosa.
essere
animato,
evidenza, allora prende
174
Parte
^fc ^*0
Terza.
^Sb
Sintassi.
—
Accada
cyti.
che
può
(let.
'
lunque
qua-
vogliaaccadere
cosa
quella accadrà).
Fa
in
quello
cui
sta il tuo
piacere (fa quello
che
ti
piace).
Quelli
che
leggierie
erano
lesti,presto saltarono nelle
^_^A
U?
barche
^_^" ^^,
yyb JLo
bT y^
NJLo
e
Chiunque
andarono
venne
se
a
bordo.
ne
andò
carico.
Nota.
yadj
L'indostano
—
tad
e
al latino
Il relativo
*$ ,
y*"
^.
,
corrispondeal
,
sanscrito
quiJ is, idem.
(e, secondo
ripetere;
e.
il caso,
g.
il
si può
correlativo)
:
(Tutti)quelli articoli
necessarii li
I
pronomi
^y
', si costruiscono
cosa
secondo
indefiniti
pronome
'
y*.
x
*
*
C"Lo *J^A* ^^
chiunque ', ò^S
il relativo ;
come
determinativo, può
degliaggettivipronominali Uof,
l*£
faticamente
en-
esser
l^o^;e.
e
mai
che sti-
comperai.
'
^
il
posto del
supplito da
g.
lunque
qua-
uno
:
*
*
^^
y^
Tutto
ciò
disse
lo
(qualunquecosa)che
essere
di
giovamento,
si
(quellostesso)
verificò.
Capit.
X.
Pronomi.
Tutto
175
succhiano
quelloche
dai
9
-"
9
S
s
..
petalidi quei fiori,vien
U'^/** %S"
o*
in
viscida
Che
243.
la clausola
se
descrivere
per
il relativo
concorda
persona
siccome
;
maschile
dal
e
dal
definire
o
col
si
relativa
il pronome
femminile, la concordanza
determinato
;
e.
g.
dalla
sua
relazione
JGl
L**/^1
òo
Il
9
*U
i
C-Ja"
non
c'è
"4o
Questo è
il
£ob
du\
^^c
£}\
era
delle
nella
scritture
tiche.
an-
pel quale
punizione.
il palazzodi
quale
ha
del
essi vi ha
Fra
versato
delitto
un
i mari
L"yb "\
relativo
sola
propria clau-
sua
dotto che
è
i$£"\+L i^^s**
^yb
è indicata
del
caso
colla
Questo
Ujyb ò3 "d)j\Xì
9
distinguail
nel genere
lettura
*
che
e
:
Un
ò^^
numero
genere,
forma
ha
non
tivo
agget-
senso
precedente,allora
in
predicato della rispettivaclausola.
vien
in
usa
antecedente
suo
sostanza
una
dolce.
e
sostantivo
un
prodotto
ri-
Sindbàd,
viaggiatotutti
mondo.
un
re
che
mano
chia-
Ja'sùb.
244.
L'antecedente,specialmentese
è spesso
attratto
nella clausola
(nellostesso
relativa; e. g.
:
caso
è
un
sostantivo indefinito,
tivo)
reladell'aggettivo
l'arte
176
*1
»»j
;-ò^. ^
o^
o^
est*
Terza.
yki. ^\ ^y
l^jLI M
^^1
^joLo
j\y*o
L-»t*x y
iUo
0
J
^
c*o£-à
j"
o51-
^"
^*\.
^a
yt
Jt yo\
?y*-* cus^
su
stimento
con
Non
^^^-
il
?
nella
alcuni
cui onestà
ascoltar
querelo
che
servo
buon
un
hai
ba-
lato
mer-
fidavo.
con-
contro
fatto tuo
confidente.
^y^"
^\li
leggerequella scrit-
M'imbarcai
canti
jUa^-
cu^^J
gente presente
tura.
Uy'i
yy
della
sapeva
O*o
^io^r^^
^%"
Sintassi.
Nessuno
y^-
Lj3 U^Io
j"U-Xfil^
-
Quando
^j^^.
'
(let.
in
qualunque
ss
jyL J^.
tempo ') si
^osxà
+^jS L|c_s1c*ts"
^^\
cu^
il relativo
direzione
il
ecc.,
posto
bT
,^*j"""\
y
uno
del
è
unito ad
dei
misure
per
') si prendano
allontanarlo.
che indichi
avverbiali
luogo,
derà
pren-
^*.
Andò
per
nella
la
stessa
quale
era
direzione
venuto.
s
\y^ y
o-rr*
'
stesso
sostantivo
data
determinativo;come:
pronome
^^o^L
una
(let.in quel
tempo
corrispondentipronomi
nu.
^
un
che
maldicente, im-
un
mediatamente
\g4
Se
è
persona
sa
^^J
^Jcu^y
^^a.
^r^ C"^*^ cAa-* cs*
Qui,
tu
sotto
quest'alberodove
stai, son
d'oro.
sepoltemonete
Capit.X.
enfatica la
rendere
Per
--
Pronomi.
177
clausola
dimostrativa, la si
fa
precedereal relativo;come:
J
s9
l^joj^J
9
^y^
"S/^ ^
cr~c
Quella gente solamente, passa
Cr^ Jì£ ^^4
^Cr^.\
y*-
la
Jili j£\
^JU
^*
^^1
I
r^?^ *$ )£
sj***-
eXj
aowL^j»
LS
245.
cMt".
come
qualche volta
usCtt\jb4òU
in
loro
presenza
il
arrivai
tìn
cui
con
mezzo
sventata.
qui.
uno
y*-
diventa
i
ambedue
o
in indostano
si omettono
^^*-
allora
oggetto, e
correlativo. In tal caso,
L*
Esposi
e
tanto
può usarsi,nella stessa proposizione,
Il relativo
soggetto che
come
ti*
spensiera-
m
tezza,che è folle
(^^oLo
^Lo
v^a
sua
Qualunque
di
mani
;
mente
doppia-
pronomi
e.
g.
:
cadeva
cosa
lativi,
re-
nelle
qualcuno, (chiunque)
lo sottraeva.
}
y
Cjjj
o
9
5
"
"Ja^^ é"^^-
Qualunque
Lki ^yl*. v^^oUx»
rava
ri
egliconside-
cosa
adatta
per
qualcuno
l'accordava.
(chiunque),
Un'avverbio
pronominale,derivato
dal
pronome
può anche
prendereil posto del relativo;e.
L^3L ò^S
y*.
^^
c"a*~ )$\
CrlicyTJ c^k
"jb L**"j\L"£L~^l
y*.
E
dovunque
cosa
Così
la
come
g.
relativo,
:
trovano
qualche
portano.
uno
agisce sari
trattato.
"lattea della
lingua Indottala.
Il
178
Parte
Gli
Terza.
aggettivirelativi
Sintassi.
—
anche
e
allo stesso modo
bb
L*o
^
dei
Uj L^^.
)\±.oU^ì J£
gli avverbi,
cM***
si
usano
pronomi relativi
Come
agì
Dove
(è) la
così fu
relativamente,
cor-
e.
;
g.
:
trattato.
là
rosa,
(c'è)la
spina.
boi
^J fj
^y»\"3
^^aI^.Ux^.
^^ib*;wCJ3
l^
v,^^.
b) Proposizione
246.
ad
un
La
nome
e
che
quanto
Finché
c'è vita
qualificativa.
definito
precede
'
o
indefinito,che
o
qualifica
descrive.
della
clausola
proposizione che
cominci
proposizioneserve
a
che
Incomincia
'il K
^J£
segue
con
lo unisce
qualche
òS
volta
UgS
Ub
la
una
f della
stare
anche
contiene
si omette;
àS
un
sentenza
davanti ad
pronome
clausola
(o
e.
j"jjj
g.
La
qualificativa.
—
"*»
^"»sssJÀ ^«aM
scrittiva
de-
c^-^ ìl£
una
lificativa
qua-
espresso
nome
o
lificato,
qua-
particella
:
II vazìr
uomo
uj
particella
relativo, quando tal
precedente.La
alla clausola
"j*
colla
sempre
sottinteso,o contratto nel verbo)che si riferisce al
e
mente
immediata-
sostantivo; e àl^" ^k
pronome
descrivere
il èS
un
a
unita
è
congiuntiva',quand'è preceduta da
relativo)
; epperò può
pronome
la
', la quale è semplicemente
che
', quando è preceduta da
un
c'è speranza.
descrittiva
esplicativa(chiamata £l"bo
'il Kàf
è necessario.
o
proposizionequalificativa
essa
particella^
Prendi
Affinchè
che
(ministro)
era
un
saggio.
potessi incontrarmi
Capit.X.
ó^f\
l$W*
*£
179
Pronomi.
Ols^to
y*
yji^
^U.
—
con
che
con
al mio
potessiritornare
lui
ò3^ì
tale
persona
paese.
"_"l_ *~^.
£
JLo
"^"
y^
Vidi
^fcy kiJoi("^) U^o"
jJ:J \SfpJo. y
^li
4.
c"3*
v
che
a
si
Pronomi
cose
'
chi ?
'
che
si
solo
?
cosa
'
a
applica tanto
a
Ob
SjSXì^ì
^
che
0j" {3
o-^oj cAr~£
£$*j^"
^
^1*
^yt
a
\yb jy*i
LS
bottega
ce
aP"
gabbie.
sostantivamente
tanto
LÌ*
^^s?
Ur
tivo
interroga-
il pronome
e
U"
aggettivo ^"y" si applicatanto
si
cose
a
usa
;
e.
esclamazione,
come
g.
:
Chi
siete voi ?
CM
ha
Di
detto tali cose?
qual mercante
sono
quei
pacchi ?
L/ fU ^U^.'-»Qual'è
^*
una
(lualeerano
persone,
U*, quando
persone
yt,
^f
Come
cose.
e
era
sostantivo, il pronome
applica solo
persone,
a
non
interrogativi.
aggettivamente.Come
che
due
pese
si usano
pronomi interrogativi
I
247.
(che)vi
(cne) ne^a
^
crr°
che
n'è calcolo.
o^V"
(^") ^
ricchezza
Tanta
Lol
il vostro
Che
dice P
Che
fallo ho
io
nome?
commesso
?
Terza.
Parte
180
I
248.
varietà ;
indicare
_jl^^
^^jb
cu^
^^a
CJ^o
0y^S y
^S
U*
^
o
ripetersi,
pronomi interrogativi
possono
per
o
Sintas"i.
—
LS
e.
g.
^*s
In
à^sxì
Tu
:
quali (diversi)modi?
hai
molti
difetti,quali
(fraessi)dovrei
^S
^"
Essi
^1
^ì^^mj
tutti
due
o
si riferisce
Quando l'interrogazióne
si
più,
aggiunge
al pronome
9
(fem. ^jJ), c^fc
Lo
o
enumerare?
vori
laquali (diversi)
fatto ?
hanno
249.
fasi,
en-
per
ad
una
fra
cosa,
interrogativola particella
s
c_jLJ^^^
'
(luall^ro
m
?
'
(fradue
più libri).
250.
come
L'interrogativo,
nella
stessa
o-r0
c^r* ^i
sentenza
e
^^
il
relativo, può
soggetto e
come
Che
Oy^?
io vegga
sta in
251.
di
,
5*
oyé
forma
perchè
vicino
vanno
^J
La
ad
^LmjIj ^
dativa
?
come
:
per
si
^€
y
qual
ora
scopo,
;
state
i^jì.3u/5]
v-r^c0 p*
Perchè
siete
^J"\
g.
:
rango
'
').
?
nel
^y^K
'
ficato
signiperchè
le frasi:
^"
'
Perchè
yfc
rango
usate
perchè
e.
(let. chi
solamente
usa
più
sono
qual
di voi
qual
l^-^? ti*£"J~i cMr".
cr^°
in
^J^ty
0i'U. ^b
essi?', ma
'
oggetto;
come
è ciascuno
^yb
usato
essere
e.
g.
:
seduto
qui ?
tutti venuti
questo luogo desolato
?
in
182
^1
Parte
àJ
lv"
4
*
fy^
LxaJ^
j}\ 0a
Terza.
Nota.
^J6^
^^o
La
—
si
qualmodo?'
in
in sentenze
usa
siete venuto
'
tale, alcuni
si
usano
ecc.
e
il secondo
yt"
^£y"
^J^
?
si
se
cosa
;
j$
e.
usano
g.
Se
U^3
^S^P^i^jJ^
Jh\
aa.U
^yb
"*£à
Asxf
Cry0
In
J»\ y^sr0
Ho
ad
quando
esseri
mati,
ani-
indichi
:
domestico
un
una
certa
vi
commette
si
o
qualche
Portate
ò^
ecc.,
sia che
nome,
dostan
Cr^
o^ ^yb
r"
bedue
amaggettivi,
come
dimento
^+uS jj\b
l*—^
'
poco
un
applicano,il primo
di
jj lv*
cM^.
alcuno, qualcuno,un
uno,
qualunque
a
^y
in
come?
'.
qui?
ma
;
'
indefiniti.
si
indichi
vv^°
Ktk».
palazzo!
gran
qualche cosa,
riferire
sia che
^£ ^-oU^.
cose
a
si possono
persona,
'
à"^S
sostantivi
come
di chi fosse
e
come:
interrogatile;
pronomi indefiniti
I
chi abitasse
sapeva
quella casa
quel
*3
5. Pronomi
254.
non
particellainterrogativa
j"y^
come
?
^\ yo^
Egli
^c^
J^* i^ULJl*
Jl K^^
Sintassi.
—
fa
altra
tra-
colpevole
offesa.
regione dell'Inera
un
re.
dell'acqua,
qualche
dubbio
a
questo
riguardo.
s
^a
s
yj^"
S
"ks?S
S
^^
^A
"*o
Questo
è
quello.
un
po' migliore di
Capit.X.
Jb ^"\
à"sps ^^
Pronomi.
—
Costui
"4o
à^pS JoUd
c^-^oLuU
po' un
9
Nota.
'
'
a
si
più
usa
comunemente
^yb
UgXJ ^J" ^xjL.jy*jxao
—
^yb
U2*
)£ J-*^- o^*-?
^
—
jy±*~ "z"* "^*l
9
Uniti
hanno
^y
il
ad
storici hanno
di
scritto.
certa
gente
rozza.
maestà
su
S
certe
negativache
una
faccende.
li segua,
di 'nessuno, nessuna
significato
sJ^x^ "$s* e***
^*
ujbU4^l ^^^ ^\
Nessun
E
^
''^^
si
i
finiti
pronomi inde-
cosa'
ecc.
ribello rimane
apriva con
nessun
; e. g.
nel
Ne
verni
nosun
:
gno.
re-
altra
chiave.
)kc*
W* J^*-
'
:
g.
vostra
Interrogherò
l"^a*.^
255.
e.
ignorantee
o^8-?
oJ^L.
o
alcuni, certuni
•
l'abitudine
^
di
invece
s
plurali;
Alcuni
cjj?"*Cj^U lÌo^
ò^S
^yà*-"
o
\££
«-*o^* cp
frequente,e
9
s
sostantivi
usa
;
"j
è
sostantivo
un
giorniquest'umile
comunemente
9
con
con
^yU.
non
L'aggettivopronominale Jx*_"
si
sfuggì-
per alcuni
piacciavionorare
caso
mi
usato
come:
cose;
questa costruzione
ma
in tal
^y
qualche volta
riferisce
si
^^
;
uomo.
qualche parola impro-
Pria
\SfZ*
è
^y
—
plurale che
dimora
(è
y.
C^fi o^O^j
^L*^^
Forse
dell'uomo
ha
pure
un
^b
183
vantaggio.
Parte
184
256.
^y
^y
l'uno, l'altro
*
e
Terza.
a=^
à
"*
—
—
Sintassi.
—
spS,
equivalgonoall'italiano
Uno
dice
'
e.
;
g.
:
^
^spS ^y
Ixy
^yt
Àasi'
^y
una
l'altro
cosa,
un'altra.
"£y*: "5z* \j~*"$/ ^y
Uno
*^
riceve la
6. Pronome
Il
257.
e
plurale,si
o
pronome
proposizione
;
una
come
""l LJ»
c**y°
IS
Nota.
spesso
l"y?"yL
che
vi
258.
óS
cadrai
^.-Jy
'
Mohan
Io
ì^_j\ ^^vx»
si
^*
il pronome
"yjy£ ex*
stesso
stesso
'
non
la
il soggetto
colà.
'
;
una
fossa
come:
di "__"\
iS^*^
^k^
:
come
scavare
invece
e
;
±S;
per
alcuno,
stesso '.
alla
parola "^oJ può omettersi, allo
personale nominativo;
cUw"\U
nome
verrà.
andai
venne
persiano "yL
ly
un
forma
può aggiungeread
(proprio)
egli stesso
tu
singolare
ecc.
:
enfaticamente
può aggiungersi
U
obliqua,e
pronome
£"Uj
L'enfatico
—
bj ij* "-j\ *$
usa
'
io stesso
'
che
o
personale (espresso
sottinteso)
di
si
punizione.
appositivoenfatico (vxyb')ad
come
usa
fallo,l'altro
riflessivo.
riflessivo i^J
pronome
il
commette
y^l
\jZ"\y
"^t*l^.
e.
g.
sua
stessa forma
stesso
modo
del
:
Allora
dovrebbe
stesso.
biasimar
se
Capit.X.
^~S
USU.
L*3
dalla
folla del
mondo.
possessivi
luogodegliaggettivi
\j~c mio ',
'
quando questisi
ecc.
all'accusativo
col
in
sempre
'
tuo
'
colpa.
senza
riflessivo pronominale
genitivo di "S\,l'aggettivo
Il
ull,si usa
te stesso
darvesh, tenendosi lontano
Un
"$
yrLcu i^c^*.) "S^"
259.
185
Consideri
j$^j"\(,^-0.0
y
^
(^^4.0
«^*-ljù*
y—^^J\
Pronomi.
—
o
in
cui
soggetto a
un
(insiemead
trovano
obliquo) nella
caso
si riferiscono ;
Kjilo^l_^oy^yj\ ^i"L"js^o
e.
g.
Sindbàd
f.$J^ ^4 c"^ J^
stessa
proposizione
:
incominciò
a
del
^a scoria
^are
nome
un
ta
raccon-
suo
condo
se-
viaggio.
lt4'or*
j^^
ó"L
^
UoSu. oU*ol
Lo!
^ìf* )$\
"J
Che
che
ha
hi osa
^'iUo
se
un
^^ol y^*
Mi
soggetto distinto,o
^y*.
;jT^w?^
^^
U~t
e
condussero
sono
regolarel^*, \y3\ e.
^w*
UUedu
se
le nostre
zie qua
gli aggettivipossessivisono
la forma
l^Loy^j^o
Jfe
nascondiglio.
m™
E noi vendemmo
cari
^j"
dal
Uscii
Percosse
II mio
in
là.
essi.
con
una
proposizione
al nominativo,
g.
lai
mer-
allora
:
me
e
mio
figlio.
pensieropure desiderò.
186
Parte
260.
tuo
si
Lo!
anche
usa
Sintassi.
—
sostantivo,
come
significare mio,
'
a
'
ecc.
proprietà
*£
fc^j-^y
"ks3S
cr^
0
^^oL^
cr^M
bl
oUs-?.
Nota.
"1
"yL.
"*o
Non
la
un
"^"—"\
*}
^^o^^l
^
^\
che
proprietà
riconoscono
fra
Venne
;
e.
altrui!
diffe-
congiunti
i
presso
avverbio
come
alcuna
enfaticamente
o
mostri
g.
e
nieri,
stra-
suoi.
"^"\
j^^Jf,
:
Venne
qui (da
Cresce
(da se) spontaneamente.
«^^JT
si
usa
se
stesso) spontaneamente.
spesso
la
frase
j"
^
**"
^\,
di
ti prese,
renza
come
Invece
—
"yL
"\
^\
j"
persiana
usa
e-
tx^l
i^a
(jZg
"^o
:
tua
^4- ^C**-^
si
generalmente
Che
Jl«
Lòl
L'ablativo
come
;
*^
y
jféjg
y
261.
parentela
o
^f
\$*
ÙU*
^
Terza.
"y±~;
"j±.
come:
cXa^Ua
La
mia
mente
tanto
"
L^jH*
l^
jj*
*"
LT?
i
fuse
da
se
stessa.
si
con-
187
CAPITOLO
XI.
Verbo.
1. Infinito.
L'infinito
262.
tale
come
e
verbo, ed
esser
può formare
singolare
; b)
se
un
in
il
è
se
in
detto
derivato
a)
che
verbo
un
e.
g.
Il dir
però da
si
Dal
263.
Se
dell'infinito
delle
una
jj^JJo
Jl
—
^
^_^.
tjà
è
(e
due
espresso
il
non
forme
^bj
à^-xzS
^il^
^«o
^JOb
£^\
Nel
dopo
scherzare.
1' ape
di. un
vuol
venire.
altro
veare
al-
l'ira,
mangiare qual vergogna
il
soggetto)lo
complemento
si mette
dell'accusativo;e.
^^c
vuole
al
rimproverare (rimprovero)
solamente
u**A
tivo
sostan-
è male.
di
nasce
U£
un
:
bugie
Quando
un
solamente
usa
transitivo
L'abitudine
^yb
bale,
ver-
(eccettoil vocativo),
caso
Differisce
oggettivo;
complemento
nome
soggetto o l'oggettodi
quanto
da
gerundio o
un
qualunque
altro sostantivo.
propriamente
di
propriamente
messo
qualunque
come
è
Non
di
al
c'è?
oggettivo
genitivo,o
in
g.
si danno
dire
alcun
pensiero
parole simili.
188
Parte
9
fi/
Terza.
Sintassi.
-
0
^^xiL*. ^^c^o
U^5o"
II veder
i^o
cattivo
^^a
u"\ 0^c
^iLiJ
Ujy^
^lL
Lasciare
Ujj
^^S
»»
J$" ó^".fà
cr^V"
Che
anche
se
posto
;
e.
g.
al
il
Pu0
ex?*
Lx*-1
augurio.
nel mondo
sacrificare
Il
yt-éjZ"ty
m
la
libertà
caso
non
essere
commendevole.
_yb
soggetto è
e
genitivo,
il
questo
espresso,
è
mente
general-
sativo
complemento oggettivo all'accu-
:
l'arte
(ilprodotto)del-
somigliante alla
alla
al
Il
genitivodell'infinito
negativa verbale
futuro; e.
g.
per
^^v*
si
generalmente
usa
esprimere una
forte
0
s
*kj**9 "$"
*i
lo farà
Egli non
cr~°
1°
non
resterò
che
che
Il dativo
dopo quei
un
unito
negativa
/fi
che
o
tura.
na-
:
te^i^o-^V5
265.
di
segno
nessun
Il generare
264.
di
stesso.
se
Jl
lo considerano
me,
del
verbi
gerundio si
transitivi
trova
che
io
dopo
reggono
lo
(non
è supponibile
faccia).
(non
è supponibile
resti).
verbi
sitivi
intran-
tanto
un
accusativo,e generalmenteesprimono scopo;
tivo
dae.
g.:
L'infinito si
268.
affermative
proposizionitanto
forza
maggior
con
in tal
caso
óJ
sono
negative, e generalmente
particelleche
cu^, quest'ultimanel
e
y^
£^f\ cr^
*u*i
che
Venite
^Sy?*
in
dell'imperativo,
senso
Le
dell'imperativo.
Ul
U31*.
nel
spesso
usa
JU^.
l"y ò3
di
un
si
usa
transitivo,ma
col
numero
suo
(nella quale
nominativo, come
nella
forma
del
'
Liyh
frasi
essere
o
^^aU*,
è
indicare
che
^a
o
giusto', si
usa
verbo
'
cadere
è
ma
in
è
o
come
una
è
da
solo
gerundio,non
intransitivo,
è
in genere
transitivo,o
Uyb. Questa
nella
zione
costru-
forma
qualche volta
due
modi:
1)
'è
il gerundio
dei
', oppure
necessario,è
con
verbi
colle
veniente,
con-
impersonale,per
frase
farsi;
del
anche
transitivo)unito
accadere
j^l ecc.
^a
azione
quest'oggi.
qualunque tempo
con
', Ufo
questo.
verbo
un
il verbo
il
t^LLo,
data
o
dicano,
vero.
casa
a
gerundio generalmenteè
L^",
divenire
mai
il verbo
genitivo)si adopera
0*,
una
di
per
gerundivo, concordando
un
oggetto se
delle voci
andate
soggetto o oggetto;
(colsuo
una
Non
oggetto, se
suo
il
pensar
anche
predicativose
nome
Non
L'infinito
—
frequentementecome
e
col
gerundive.
Forme
verbo
jU^)
yij;p3 ^\
liL*. £**
269.
"*o
essi
cosa
ritenetelo
g.:
mia.
casa
Qualunque
c^.y^
usano
proibitivo
; e.
senso
a
si
e
il
soggettodel-
XI.
Capii
(se si
l'azione
o
il
:
2)
col
suo
il
di
tratta
soggetto o oggettodi
l'idea
oggetto(se il
suo
predicativo(se il
nome
di
verbo
ULa»
è
verbo
_^*r°
\yb Lo*) y*LL.Jcwjy
ecc.
e.
;
Ho
d'andare
Ho
dovuto
g.
tivo
al da-
mette
è
transitivo)
può
L5yb),
susseguente verbo,
un
dovere, convenienza
^a
191
soggettodefinito)si
un
gerundiocol
Verbo.
-
formare
mere
espri-
senza
:
(mihieundum est).
pel
restare
bene
dell'amico.
U^5J
liyfc
LjJLv"à^s^J K^j^s
y^"
Avrete
^\
Dovrete
ku
^?.É
^~Jyr
^
«—
é"^^
^
^
^k ^J^T
^jZ
"^
K
^\JLj"\
y*.
?
^^aLs».^J"^j£± "y y^j* ^"\
scrivere.
Quali
di
Quel
questo
conse-
errore.
dovrebbero
cose
non
e
alle
sottostare
guenze
cr^J
y
da
dirsi
diciamo?
lavoro
Dovremmo
l'uomo.
al-
s'addice
che
riflettere
ora
un
poco.
^
"yr ^
^y~4
crr0
,•
^J*^^JjL
Lo"
"J^)
JUu*.
Ijlo
y^l
la vita dovremmo
Durante
re
in tal modo.
È giustoil punirlo (dovrebbe
esser
^J? £5y ^^xloy ,^^0 ^^i*) È
"J*"
^S"sL elj-ii
^-Jj"
^\" ly y
^
o^;U"e
«U2«J
^^
;/
agi-
punito).
irragionevole1* aspettarsi
amicizia
U io pure
da
un
nemico.
praticail'amministrar
medicine
agli ammalati.
Parte
192
^5*
^à^klì
iJ£m
Terza.
j£\
v_^-à.i
e
partecipadella
o
del
verbo
verbo,
transitivo
prendere
;
o
il
se
al carattere
e.
del
ed
di
ha
in
un
valore, fra il verbo
ambedue,
o
nome,
ragionevole.
anima
di
seguendo
Se
entrambi.
ed il nome,
la concordanza
deriva
significato
presente
suo
è passato,
significato
di nome,
g.
e
si
allora si costruisce
da
un
futuro, può
o
al genitivo
complemento oggettivo,
o
un
ma
forza
possibileil dividere
agente.
agente sta
nome
fosse
1
2. Nome
Il
Se
^5^
^yt"
270.
Sintassi.
—
tivo
all'accusa-
avvicina
di
solamente
più
col genitivo;
:
"J}j^J"£ 2j$
"^oft
I moderatori
(o quelliche
della
dereranno)
mo-
(lapropria)
collera.
lo
Presentatemi
scrittore
di
questa lettera.
Eccetto
per
271.
Si
usa
anche
comunemente
t_5^ "J""*$
^Jt Y^ ^J^ J.J ^T^
me
Egli
o
sta per
domani
vi fu
non
dolente.
predicato di
futuro
Egli morrà
cane
alcun
come
soggettoprecedente,per esprimere un
^yfc VU
questo
prossimo;
andare
fra poco
').
a
e.
un
g.
:
Deli.
(let.oggi
'
Capii
Nota.
Le
—
XI.
Verbo.
—
regolesopradettesi applicano anche
verbali,arabi
agenti,e aggettivi
frequente in indostano;
di
quando
di
reggono
9
questa differenza
l'accusativo,generalmente
Un
cercatore
e-^JU* tyz*
Non
cr^
3.
I
272.
di
tuna.
for-
e
rango
a)
cercatore
dal
stessa nozione
di
forma
del verbo
Participio
un
di
da
cielo.
del
verbo
aggettivo.Essi
un
verbo
transitivo)
passivo,hanno
riguardail
insieme.
perfetto.
e
loro
caso
Quando
si
tanto
di comune,
costruzione,che
e
usano
come
ciò
per
si possono
tare
trat-
si distinguono
aggettivi
del participioperfettolyt;
generalmentedall'aggiunta
omette
si
Questi participi
dama
T
ha
usino
frequentementead indicare
(JL*0 del soggetto
LuogoL'aitane stessa.
In
iahii:.
Grammatica
dilla
stana.
o
oggettodi un'azione.
tal caso
oo] soggettoè determinata dalle
".i
ma
spesso.
Min
meato
guono
se-
o
participi
(se appartienea
imperfettoe perfetto,
I
274.
a
derivano.
cui
imperfetto
273.
questosi
so-
Participi.
nella
la concordanza
sono
stentamente
participiesprimono la
appartengono; ma
che
predicato
~-
^^o
un
il
sono
9
Uiol ^j^
cui
però, che
g.:
JU
j\£^"\yL teà^'ìj
j
9
nomi
a
persiani,che s'incontrano
e
con
soggettoprecedente;e.
un
193
La Loro
oonee*
regole:
seguenti
13
Parte
194
1)
Se
il
Terza.
soggettodel participioè
concorda
verbo, il participio
\3 "J^-^i"*^V
con
*t.
^5jb jJJà jj^
oUr?.
Sintassi.
-
in genere
esso
grandi
^sUd
jG
^jUsa. ^à-^o 0A):b
Ug.*iU^U.
Jà^*
ly»jUuJ
^U-^
iL$jr*3
^|^5^a l^cx^
La
bianca
^j^"
2)
Se
il
verbo, ambedue
col locativo
del
Pezzi
qua
participisi
la
Dissi
La
di diamanti
sparsi
in
soggetto del
modo
assoluto
il soggetto
posposizione;e
;
e.
l'intera notte
Passai
Me
giaceva sveglio.
si omette
participioimperfetto spesso
piangendo
ne
stavo
a
sudici.
g.
:
agitato.
zando.
singhioz-
e
testa
uscì
principessa
abiti
qui.
scende
gli
è anche
costruiscono
sopprimendo
singolare,
e
là.
e
soggettodei participinon
i
')
petto.
Il fratello
^yt"
ìii-
stesa.
barba
fino al
'
figlia.
sua
tovagliaera
"V^i
(lei
piangendoin
entrò
di
:
g.
andò.
ne
cadendo
e
La
Ji
e.
difficoltà arrivai
madre
casa
se
stenti
ciampando
^J^
soggettodel
numero;
Con
^II/5^^a
1^3 ìyb U=r^? c"!"=*y^°-"
e
ciò dicendo
gravi
.-^ lIct^? cs^t"^
il
Essa
^ajj£"%
Crrr"«
anche
bassa.
indossando
Capit.XI.
^JL"
"Sc^y?-o^
J3
Cr^x»
^Z^
^^3
3) Se
il
lo si costruisce
soggettoè
colle
attorno
continuo
o
anche
sempre
anche
stato
o
la
senza
in modo
braccia
quel giovane.
enfasi, o
per
azione
ripetizionedel participio,
verbo ;
0? ^-?.cr~* L5^ ls*P
care
indi-
tali condizioni
se
o
;
assoluto, anche
soggetto del
gettate
al collo di
participiosi ripete,o per
volute
sono
195
Sedevo
cr^0
ci^
kSs*
duraturo
un
Verbo.
—
e.
g.
M'avvicinai
quando
il
suo
:
con
gran
timore
(temendo assai).
ijté ^Jì\SJ*
Continuiamo
cantare
a
cu-
,
cendo.
-
zatomi
Ma, stanco di sta^ seduto, aln'andai.
me
Essa
ascoltava
come
275.
Quanlo
i
participidescrivono
fati'
oggetto,si costruiscono
generalmenteha
la forma
è
rotta
il
participioimperfettopuò
la concordanza
minativo
prende
y
sempre
^y^x^Li y
e?*
fra
al locativo
o
66
la
\yb
in modo
esso
del
^yJi^
^. \Jt/ s£"^
il
condizione
o
In
tal
getto
l'og-
caso
dell'accusativo,epperò
participio;ma,
indifferentemente
assoluto,
forma
il
e
statua.
una
lo slato
diverso.
dativa
ziosa
seduta, silen-
mentre
mettersi
al
participioperfettoo
nominativo;
Sembra
persone
che
e.
no-
sivo
pas-
g.:
abbiano
che stavano
colto due
rubando.
Terza.
l'urte
196
Sintassi.
—
^+.*lL5"j"\ "yo-r*
U"^*o y
ad
\$y^l—^y
àS.ì"
y
U^'ì 1X31*. \yb
clausola
'
l$XJ
^4^
mi
credeva
come:
affogato.
i_"U"
^^
giorno vide
un
mi crede morto.
l'oggettoè seguito da
se
ò^\
con
mandò.
piangente gli do-
Que^ tempo
Egli
*$
è la stessa
incominci
che
l^ibo
Ai'
by y^ss*
costruzione
La
^a
^
accanto
fonte.
una
Vedendolo
\3g ^"\
\y* \j* C5^rf-'°^-^^^
dormente
lasciai
k°
ebl
j^
scritto
anche
una
in
un
libro, che.... '.
Se
l'oggettoè
nella
participionaturalmente
276.
per indicare
tal
caso
Il
del
i
si
^a
costruiscono
esso.
aggiungeal participio
perfetto
tempo di due azioni. In
di
0
può
essere
espresso,
altro. In
un
si mette
0
modo
in
sempre
imperfettopuò
soggettodel participio
soggettoè
da
con
l'esatta coincidenza
participisi
verbo,
Il
concorderà
enfatica
particella
La
dell' accusativo, il
nominativa
forma
essere
assoluto.
quellostesso
quest'ultimocaso,
nella forma
obliqua 0
al
genitivo.
soggetto del participioperfettoè generalmente
quello del
verbo
**
0
^yj ^y"yr"
^
e
si mette
L^y*5 ^
^yy
nella
forma
A-l mattino
v*^*- ^
obliqua;
(alfar
del
egli prese
commiato,
comando
(al darsi
cominciarono
il
se
diverso
g.
e.
:
giorno)
del
a
mando)
co-
vare.
sca-
198
Parte
\^* U,^J iiUJ
I^a ^y^
2) Come
J
y
9
y
V° ^^
Una
carta
Sarà
qualche .animale
scritta.
morto.
sostantivi:
9-?.
9
^
II
y*\ fc"j^ y^'3
cu^^
Sintassi.
—
s
y
S"
^5*
Terza.
sostegno di
molto
per
festuca
ima
un
è
che affoga
uomo
(chis'affoga
s'appiglia
ad
bl£L
^y*
^^
^Jy^°-
J*y" (° y{.^hA) "J*5* c_jU^1
Mi
sonno.
(inDio) per-
j"
y
^
svegliò dal
L'aver confidenza
che
s-^cr^^r-5
o^jl
festuca).
una
Perchè
^m
y=-" y
si è ricchi
è bello.
non
dovrei
assaggiarequello
è
stato
y
che
bu^acu
p^*
^^
^^o
Lym
Sento
già
rimorso
assaggiato.
la
per
mia
azione.
*
*
£?
y
%£"53* "S^
y
y
y
^-*l.j* crr*
9
9S
y
y
*!;
Essendo
arrivati
sulla
strada
P.
j"s2Jj^"tjjS viXii
una
banda
di
quelliche
no
era-
stati sconfitti.
Nota.
dei
—
Questo
participiattivi
e
uso
dei
participicorrispondea
passivi (JkU
^L\
e
quello
J^dCc _^L\)degli
arabi.
278.
invece
Il
participioperfettoo passivo si
dell'infinito,
specialmente quando
quasi impersonale
\j$"aL;
e.
g.
:
va
usa
comunemente
unito
al verbo
Capit.XI.
^IaUw (li/)L^
rl J6
Verbo.
-
Quel
y*-
lavoro
fare
1 J^y^. "^0^
a
e.
àjLo
g.
^5^-0 ^-£
*j"
"S^
Ul^
"j j£ìy^
dovremmo
rallegrarci
per
la morte
nemico.
del
dalle
è retto
qualche volta
b)
Il
di
Che
*£
^
zioni
posposi-
tivo;
atsignificato
un
r^-M
Come
'
Lxklo
Gerundio
congiunzioni
; e.
g.
à^sx*
usa
per restar
spesso
gerundio;L» ^by^ii^i
in
senza
Avendo
inventato
testo
e
un
u^\
evitare
per
detto
e
verbo
**
ciò
avendo
le vesti
il prezzo,
si trova
vita
invito.
Avendo
^ytU;.c^aL; J^" £j"\
volta
senza
la
petizione
ri-
:
cxUi (^\)Jf*J
d\J*j"
(jj\)
Qualcho
me
passato.
UaL jl^Sà^
Ob
y*\yi()$ jZ\j£
con
mangiare.
gerundiopassato si
IJ
mangi
tu
il mio
Ul^
kS^*
^
280.
dovrebbe
si
:
0a
»j
ha
^*X"',
o
^
che
quest'oggi.
participiopassivo quando
Il
^,
Non
C~"^*)
iy*"
^L
279.
"SC^"
190
e
se
andò.
ne
qualche prepreso le
avendone
gioie
dato
presicommiato.
precedente ripetuto
'eglis'alzò,
e
alzatosi
usci
nel
'.
200
Parte
281.
Il
Terza.
Bini
—
gerundiopassatoin generalesi riferisce,come
al
sopradettiesempi,
soggetto del verbo,
o
la costruzione
se
è
In quest'ultimocaso, quando
passiva,all'agente.
è
yyt"
gli si aggiunge un
e
,
singolaremaschile
al
uf'.3":'4"
o^%
e.
;
Quel giovane
"^"o\y?-u*\
S
E
j}\
S
S
9
S^f\
yfy" ^j^
*
—
*
il
Ma
nella
riferirsi
?
^
S
^,jy^°
M
—
9
9
J
J
yl^y^
$ jSUJir^ilyyi
Us*
c^^a^
ordinò.
stessa
riferirsi
all'oggetto(dativo-acc
proposizioneun
e.
all'agente;
Ob
"*o
s
9
Avendo
pure
udito ciò, fui preso
da
senza
s
£"\ tj"j yL\
Finalmente, avendomi
promettere
\£yz* f
nato
y )L^ ^^i
sia di
voce
gerundio può
riferirsi al
passiva; e.
io
gelosia.
dopo
anche
essere
soggetto, come
g.:
usato
nel
che
caso
e
fatto
sarei
ritor-
consegnate
aver
giurare,mi
Il
:
g.
quellecose,
283.
gerundio può
S
^X^
S
adiratosi
anche
^T C*y**
l*U^"
disse.
Poi, alzatosi,lesse questo di-
un'altro
ed
all'oggetto,
riservato
e
scorso.
gerundio può
e
fattosi freddo
'
^*-?
Usp à^L.
282.
sempre
:
l^yìyb
à.
gerundio
inflessione,si mette
di
g.
blopjZyk ^iU^^
il
aggettivo o participiopredicativo,
è suscettibile
questo, se
nei
avendomi
fatto
accommiatò.
in modo
che
luto,
asso-
il verbo
Capit. XI.
Uf
M"J
Lu^. y
^y^
Verbo.
—
Egli
*2
fu
201
Per
aitata, si
enfasi o
indicare
per
(avendo
lo estrassero
scavato
284.
vivo
scavato
un'azione
vivo).
ripetuta o
ti
con-
ripete il gerundio;come:
Avendo
J^lo ^L" ^gjò
-L^l^ì'
e-^o
continuato
a
pietre, affondarono
o*ì "?
gettar
tutti
i
battelli.
Qualche
285.
avverbio; e.
L^
^
ò^
g.
volta
gerundio passato ha
^L*. ^i^l
y
Lo
4. Indicativo
modo
che
subordinate, che
di
trattano
più
in
di
in altre
ragionamento;
zoppo.
tempi,
risto.
anche
usa
legai fortemente,
suoi
e
L'aoristo,quantunque
si
congiuntivo,
scopo
un
ingegnosamente.
Egli cammina
IpCJ"J
il)Ao
fece ciò
Egli
J,j£Ly~±* ^l
^yto IXU.
286.
la forza di
:
y ^^"
lAjob
il
comunemente
usato
nel
proposizioni,sia principali
fatti, o
parole si
reali
usa
o
anche
supposti,a
nel modo
indicativo.
L'aoristo
287.
indica
esprime
non
per
se
alcuna
idea
di
tempo
;
semplicemente un'esistenza incominciata, incompleta,
continuato,
tìcato del
o
in
tempo
presente
o
del
-presente
o
futuro. Perciò ha il signi-
futuro indefinito
; e. g. :
202
Parte
Terza.
Dio
,jiU. \^
^
05*^
y*
y^
sa.
Ora
s-^
crs*
Sintassi.
—
^e
(lue^°
(quelloche
y
a*
^2/ j*"" y".
Mi
^i
cr?°
sto
in mente
venne
cne
dico
Yl
dirvi).
per
che:
gerò
viag-
ancora.
"-"\"f
03^-x0
"
Quando
"-r^-
crr°
^iot"
f\
2*
—
y^-
^4
L'aoristo
288.
lytva*
è molto
vi2-s"jl
^\ y*.
V°i
(4
sedete
qui, io andrò
ad
annunciarvi.
•
usato
o^-?
in
seppelliscimi
luogo rimoto.
c^rt.j$
y^o
O~o
muoio
nei
proverbi; e.
Quando
^yfc lii*
:
vuol
disgrazia
una
nire, il
g.
morde
cane
chi è montato
sopra
ve-
(anche)
un
mello.
cam-
.
U^
j|jb ^"
^?
*U^
^y
Uno
commette
porta
ne
Per
289.
rendere
presente, si
J*" ecc.;
^y^"
e.
3
—
più
ancor
aggiungono
^5*
voci
del
ausiliari
tempo
^y",
g.:
*»
\£S" c^^J^\
Quando
chi
pyt
"-P
le
tro
fallo,un'al-
la pena.
l'idea
distinta
all' aoristo
un
dr** ^^3-^*
o-^
Il
e
mi
stropicciogli oc-
guardo.
cuore
d'amore.
è
acceso
dal
fuoco
Capit. XI.
si
ora
est,
^U.
L'aoristo
290.
si
il
gerundivoe
sostantivo,o ad
suo
ad
di opus
senso
infinito,o ad
un
un
participio
perfettousato
un
mente
gerundio,nella qualità di soggetto; preceduto general-
come
dal
di dovere
è sempre
dativo;
e.
g.
S
"y*.^"
J
*y
L.
cM$
j^v?
al
genitivo
;
y^Jb c-"\
^y
***"
come
:
Noi
ò
persona
del
o
cosa,
dativo ;
^IaI
^.
e.
allora
g.
:
^^
si
andare
usa
j^oli
colà.
è
qualche
se
che
la
cosa
òS
^^
messo
^^v
'
si richiede
generalmenteil
volta
un
vrebbe
do-
chiesta
necessaria.,ri-
in
qualche
locativo
^^xUaaL
'quali qualità specialisi richiedono
'.
volta anche
una
S "\ S+* */***
{j^^
considerare
ora
poco.
Dovrei
qualità,o ciò
una
abbisogna al
che
dovremmo
'. Che
agiresu questi(criteri)
ecc.
nella
sommessione.
in
a) L'agente dell'azione
—
oggetto
un
È necessario tener questagente
o\
^^fcU*.
Nota.
applicazione
signoreè pronto.
un
\|
da
ciò
al
^^aUw
Ss
è di
Tutto
y*.
Ar*5 s-'-P^0y Oy"^
^IaU^.^Jj
i^*^
l'idea
se
:
y^owLo
0a
raramente
accompagnato
l'infinito è
se
del
forma
nella frase
dativo.
caso
anzi
espresso;
contenuta
ecc.
generale,o
nel
soggetto o agente dell'azione
vero
L'agente però non
L_
volta,
una
frase nel
come
lisa
oportet, unito
est, debet,
necesse
usata
di rado.
molto
usa
203
presente,molto
del
questa forma
Ma
Verbo.
—
invece
^y^Jy
in
un
^
cerò?
mes-
204
Parte
si
b) e^*^
g-^^;
è
è
sostituito
preceduto dal
_^_^ ^_^J
c_-"y-à^"
^5^ ^_j^)^y oy-%^
è
Le
giusto,è
frasi
lo segue
al nominativo
sliob
'
opp.
^^aU*.
dovrebbe
re
;
tener
'.
^V, 0a
^a
conveniente
o
c*\ *1—^^^. "*^ Il
^è^,
giuntivo.
con-
dall'aoristo,il quale
0"o»iUwy
àS
modo
l'azione
(lat.ut): l'agentedel-
*S
dativo
^\
questa gente in sommessione
e)
nel
comunemente
precede j^fcla*al
o
e.
ed
^aU*,
allora
Sintassi.
--
molto
usa
L'infinito
segue
Terza.
', si
'
»_^oLu
è necessario,
allo stesso modo
usano
che
^aU*
specialmente al congiuntivo.
La
291.
frase
dovuto
avrebbe
1^3 "^*^.
^
*U""b
"^o
b
pA-«
1,^3
Lmj
del futuro
indicare
nido
che
J^°
in
un
busto
su
un
nel
un'azione
a
,
o
palazzo
dovuto
co-
spinoso
ar-
muro,
del
e
non
re.
Futuro.
l'aoristo abbia
semplice
avrebbe
struirsi
S»l
b)
Quantunque
II
c^.y
L^i*i**aUL
^•c
292.
ad
usa
farsi',come:
"J ^Jtìk i»Xa1 ^Uo^_^
^)\y"" ^^1
si
per
se
anche
rendere però il futuro
il
cato
signifi-
di un'azione
di K,
più distinto,gli si aggiungeil participiotf (contrazione
d'onde
LS);
intenzionale
e
da
ciò anche
e
desiderativo
Ili y-r*o"
^^
il futuro
;
e.
g.
Io
deriva
il
di
significato
:
vedrò
(desideroo
vedere).
vorrei
Parte
206
Nota.
a)
—
Ua^
con
'
che
; e.
',
in ambedue
:
g.
ha
luogo adesso, può esprimersi
participioperfettodi
il
^a
luogo
in
il
i casi
La,"
^
'
stato
Sintassi.
—
stare, restare
'
perchè
JU.
Un'azione
usando
anche
Terza.
verbo
un
del
perfetto;
participioim-
participiosi
^-^Lo
11
k
posto
com-
usa
come
signoredorme
(sta
dormendo) '.
qualche
volta
prende
enfatica
di ^a
;
'
dorme)
^Jj.^
allora
i due
indefinito;ma
LLs
come:
un
da
pozzo
In
^^i
due
se
tempi
e.
g.
Nel
295.
il
per
U^ySo;
^a
"
S
Iaj^"*}
di
^y*
confusi;
esser
cade
'nessuno
'
*$
c^4g^ì\
yu
in
quali
sono
maggior
né
si
si
usa
Quando
enfasi
alla
si
né
muove
a
g.
meno
frase;
agita'.
comunemente
e.
bedue
am-
il presente
:
stropicciai
gli occhi,
S
^vfeLo^*\y
jj\ ^y
delle
può omettersi,
uno
dar
narrazione
una
y
0^x"
y
del presente
la forma
^y
passato (presente storico)
;
s
àó
àó
o^a
cjA
fare
y*.
*?.
costoro?)'.
saranno
devono
non
coordinate, i verbi
voglia ripetereper
"-£}?"4o
:
o£
:
stesso '.
sentenze
si
non
come
assume
^J\
"^o
al. presente,l'ausiliare
che
(Chi
presente
^y
^^
(certamente
omette, specialmente in proposizioni
si
il
'
può prenderequesta forma
costoro?
spesso
negative,e
generalmente più
indipendentemente;
sono
L'ausiliare
è
egli dorme
'
*5
'. L'ausiliare
usa
Chi
'ahimè!
294.
si
liLi che
voce
ISLaL^
come
starà dormendo
quando
anche
la
questo tempo che nel perfetto,
in
b) L'ausiliare,tanto
óó
^a
vedo
né
che
alcun
né
quel
altro
è in
vecchio
quella
casa.
296.
Il
presente si
usa
frequentemente anche
pel futuro,
Capit. XI.
ad
indicare
e.
poco;
luogo
avrà
207
immediatamente
fra
o
g.:
UxL
^yfc
un'azione
che
Verbo.
-
C!ZcyL
0^-"
Voi
^3
andate, io
pure
vengo
(verrò subito).
J
is
9
J
9
P"*. ^^\
\ìJ
p^*
\3\
pyb
s
Adesso
^^
jj^i
jjI»
dò
Ritorno
(darò)l'ordine,
presto.
s
d)
297.
tempo
L'imperfetto
passato; e.
indica
azione
che
luogo
aveva
in
un
:
9
9
lv"
g.
Imperfetto.
ss
s
,J^%" ^ij^j*
^"yy?.
S'aggiravaguardando
in
ogni
direzione.
^^S ^^
Nota.
La
—
perfettodi
un
Soffiava
ty lyt
j»f
idea
stessa
verbo
si
composto
imperfetto; come:
esprime
con
UaJ
U,'i l*" L^j s^
'
za.
brezleggerissima
una
usando
in
il
participio
cipio
luogo del parti-
eglisi bagnava,stava
ba ornandosi '.
8. L'ausiliare
\j£j£o bjb^ì
Nota.
souo
—
ambedue
blamente
In
spesso
'
"A-s*
due
si
omette;
e.
chiunque io vedevo
sentenze
g.
:
mi
^"\ ^^
proibiva'.
coordinate, i verbi delle quali
l'ausiliare generalmente
all'imperfetto,
coll'ultimo.
^.
"i
esprime
208
l'arto Terza.
L'imperfettosi
299.
che
azione
vjJol
soleva
s
allora
9
indicare
l'ausiliare si omette
Quando ritornava
^^wo*.
-"
J
s
s
frequentemente ad
usa
farsi, e
^ysjili
cuij
U\
yb
Sintassi.
—
Uò"
—
£
"^às:-u
"
^|
^^^
e.
;
da' suoi
g.
:
viag-
J"
.
j3?.4"
"*
una
.
gì, soleva
"*Z±a
tftl OU^o
portarmi curiosità
di ciascun
farmene
e
paese
dono.
Pas
e)
300.
Il
.
indica un'azione
passato rimoto
si
tempo passato e
rimoto
sato
nel
usa
passatieventi
narrare
in
compita
che
un
cludano
in-
non
l'idea di attrazione.
Jp/».o^°
U*
Egli lo
*j
"Sj^
301.
significatocondizionale
prende
\£j£yìb* J^ oh
^k \jicu^I
'
?9
*2
j
«U""U
quando
la strada
j?\,
y*.,
'
g.
'
ecc.)che
jyl, il passato
e.
e
del
'
se
serto.
de-
dopo
e
contengono
rimoto
spesso
:
*i
£\
Se
questosegretosi divulgasse,
ve
^^^o
ne
verrebbe
male.
s
1\
—
di
casa
«*
f
s
3=*-
'
significato
futuro ;
un
Prese
condizionali
particelle
particelle(come : ^L
altre
il
le
Dopo
~®$i
cA/^
alla mia
n'andò.
se
^ i\j^}f^
lasciò
"
^
*%j
"^
"£«*£
Ui^* j"
y*
i^^ol
KtfjLv*^~"
db\
Ho
un
farà
lavoro, che
se
egli lo
(lo fece) bene,
compenserò megliodi
lo ri-
un
re.
Capit.XI.
f)
in cui
prossimo.
Passato
parla, ha già avuto
si
che, al momento
un'azione
passato prossimo indica
Il
302.
209
Verbo.
—
in
resta
luogo e
stato di
uno
compimento.
^k
IjU ^^
^a
usa
£"l
il
per
Egli
*$
^yiv^ofc.LoII signoreha
si omette
j^Jb ^U*
«*o
l***^ ("j*)^
*S
à!
»
in
un
colui nel cui
Da
f4"àJ^
aspettareche
Piucheperfetto
tempo anteriore
13 bl
a
yLU* ^^y
qualche
*^
sono
sopra.
seno
ha preso
si
può
danno.
trapassato.
o
trapassatoindica che un'azione
Il
che
posto l'odio, non
j^4
à"s?S "j"/j^"
g)
304.
leone.
un
passatorimoto
state menzionate
^^jJasJ*
^w^.
^,.-^0
ucciso
così il
e
Kànhpùr.
a
Quelle quattro cose
p*£yb
^^
è andato
passatoprossimo.
J"*)
y*.
o
\y\J*
L'ausiliare spesso
303.
si
x*
altro
Egli
aveva
avuto
passatoevento
venuto
era
da
;
luogo
e.
g. :
lungia
piedi.
£
^V^
Ob
^«~"\
^vi
Tagliabue.
Grammatica
cycrr*
^^
della
^on
cosa
lingua Indostana.
avevo
mai
sentito
simile.
14
una
210
Parte
Terza.
L'ausiliare si omette
il
per
Sintassi.
—
il
cioè
spesso,
passatodinoto
si
usa
trapassato:
bL^sx^o cu^j gjù
Avevo
^c^/*
molto
ragionatocon
lui.
M
5.
305.
L'imperativo
detto
e
il
che
si
Imperativo.
ha
due
nel
usa
forme; l'imperativo
mente
propria-
dar
ordini, direzione, consiglio;
rispettosoo precettivo,-che
indica
semplice richiesta,
pireghiera, esortazione.
306.
forma
La
in ^,
al
l'altra in y,
singolareche
nomi
plurale;
rispettoso"J
espresso
o
usano
Questa
—
anche
di
le
quali
:
mina
che ter-
una
si
tanto
usano
prima accompagnata
dal pronome
o
sottinteso,la seconda
dai pro-
il futuro.
il
un
precativoche
Anche
ha
termina
jky às^S ^.«s.
^^J
in y
dà
forma
y
terminano
presente, o ad
tempo
questa
y-.iLi
0*4*
y"
precativoche
il suffisso ^
futuro; ma
^\
precativa
spesso
la
in ^
si
comando.
vero
riguardo ad
definito ; il
y yy
forme
la
forma
seconda
L'imperativo e
in
due
y.
Nota.
307.
pure
ambedue
al
y
forza
precativa ha
al
non
Sedete
Dite
servo
un
tempo
non
generalmenteriguarda
precativo in j^» un
è molto
gnificato
si-
usata.
qui.
dire) a questo
(piacciavi
quello
che
vi
sogna.
abbi-
Capit.XI.
jih
Ug* £^j*\
J-^jì
)}\y\ ^%
Verbo.
—
Quando
j^s^-J l£JL"lo
tfL*lù*
"^.
cr^a-i
y
y*.
iL^s^
avete
tornate
che
y~.
211
vi
prendete quello
e
abbisogna.
vi
Altrimenti
^^
fatemi
Il
precativoche
imprecazioni;e.
o
termina
y" oyJU*
c^LaJ
Le
^J\j^L
negative^i
esprimono una
si
mi
piace').
in
anche
usa
farete
guri
au-
Siate felice!
Dio
di
maledizione
La
cada
sui tiranni.
^^.
309.
y,
vi
'
che
g.:
y*jb[
J*yaL
j^_a
in
quello
piace (lei
quello che
308.
questo,
speso
e
unite
^^
forma negativa ;
all' imperativo,generalmente
la
ma
prima, qualche
volta, è 'proibitiva (specialmentese unita col precativoin y)
la
negativa c^$
solamente
si
usa
in
un
coli'imperativoo
^^ai y"
y*.
*J"
y
-"U^jtf^L-àl J"J\
à6
^b
^s^^l/"
^j"\
Non
aver
usa
Non
andate
Non
contare
Non
andar
timore.
a
casa
y^yLt
Non
quest'oggi.
loro
sulla
vicino
bero.
ed
si
precativo;e. g.:
^U. c^-SojtgZJ
^j*
proibitivo,
epperò
senso
;
dimenticarti.
a
cizia.
ami-
questui-
212
Parte
310.
Terza.
Sintassi.
—
L'imperativo,singolare
e pluraledel
', si
basta!
usa
spesso
e.
ecc.;
un'interiezione
come
verbo
nel
'
UJ
dere
prendi
senso
ecco
!
g.:
9
"*
Lo!
j* ?K
Basta
J,
continuate
!
il
vostro
raccontato
tutta
lavoro.
9
*
-'
9
'
Ecco!
ti
lt**1cyc^'0
fi
£?
la mia
^LUo
6.
Congiuntivo
L' aoristo
da
la
£\ o
di jsl
La
correlativa
in
una
tempi.
in
congiuntivo,
condizionali
clausola
condizionale
è
separata da
essa
le
senso
correlative che
particellache
abbia
sente
pre-
dono
dipen-
il
signi-
generalmenteprecede
per
generalmente non
ambedue
o
modo
altra
che
y,
suoi
qualche
da
principaleed
entra
nel
usa
futuro, in clausole
o
fìcato
si
e
storia.
Aoristo.
a)
311.
vi ho
della
mezzo
particella
si traduce.
clausole, secondo
L'aoristo
le
seguenti
regole:
1)
Se
a.
indicano
l'aoristo si
usa
in ambedue
fi/
—
f—
%c"\ y
^
fi'
c"$/ c^.
f
condizionale
che
la
pale
princi-
incertezza, dubbio, possibilità,indefinitezza,
"*
fiy
fi
;
e.
g.:
«?'
fi
£\
Se
venisse, che
£?"**"
f\
Se
si
£^j£ L^ jS ^U.\
J1
la clausola
tanto
*}
dovrei
fare ?
permettesse,esporreiil
-»
.
}j*2) \Sy***
^oro
caso
in
^oro
presenza.
214
Parte
tS^yù^,'purché1,
quo)
ni,
Terza.
Sintassi.
—
àS
jolà
'forse che', per esprimere
effetto,risoluzione, speranza,
scopo,
clinazione,
desiderio,disin-
ordine, consiglio,necessità, dovere, sforzo,?permesso,
timore
Oy^r
ecc.;
*!;^
«^^
e.
g.:
l£
**
Determinai
****
di andare
quella strada.
per
J^òlij^oli*s ,^aUw
y"
Un
drei)
(che an-
dovrebbe
messaggero
sere
es-
istrutto.
*-S
^a
JU^
3jj\{JilgMsS
J?\
\$r •—**"* cu^aLo
^l^j
^£*
d"
—
^
y
^1
^
313.
^jLa
òs
*
—
Temo
0^
"
—
L'aoristo si
usa
per
di
questa faccenda.
che
forse mi
in ciò
non
maledica.
vi
sia al-
falsità.
cuna
^|£
tr^t ^
desiderio
gran
conoscere
«^JUJa^io Purché
i^5 ^wj^gj^
£*
avete
ao
lyj
^^a
Se
Forse
la
esprimereun
sua
mano
scire.
potrà riu-
desiderio che generalmente
parlando, si ritiene conseguibile;come:
^*
c*Jy ^yfcjb
^o
y
^
"S55*
Che
ghi
si
ow-uj1
^^
^
3
c^«j
rb
a»
«iUi"
y^Ur^
C5*
^
w-^-s*.
la vostra
Che
la
e
vita
vostra
si
prolun-
ricchezza
moltiplichi!
la vostra
4-"r?
stro trono
*àli
cielo
e
corona
e
il
durino quanto
la terra!
vo-
il
Capit. XI.
L'aoristo si
314.
perplessità;e.
0
La
315.
si
«J
^jy}\
seconda
0
Dio!
che
dirò
Che
jù. yfcUw ybj^^
o*W"
^°
o~r°
b)
Il
316.
nella stessa
Congiuntivo
presente
che
relazione
il
^
esempi del
liyb UiLa.
àS
suo
joliò
y
g.:
nulla, restate
vi
come
spesso
si
"—"*
^^a^. l"yb U*d
^L*.
Forse
tu
che
tu
in
al
sua
sente
prevece.
pensi (può
pensi)
che
essere
io poschezze
ric-
e
tribolazioni.
Quel governatoredovrebbe
^j^-ftl»eJcu^oL^o
^
—
all' aoristo
questi conforti
segga
*}
o
piace.
sta
usa
senza
*s
tarmi?
lamen-
uso:
J^oIa.cu'LZJc
^yt
chi
presente indicativo
sC\C**y v-^loao
cJy
di
congiuntivopresente e imperfetto sta
seguentisono
_^^sr°
ora?
imperfetto.
e
e
quindi l'aoristo
indefinito;
1
e
dico
non
andate
•
farò
singolaree plurale dell'aoristo
persona,
e.
congiunzionedisgiuntiva;
come
usa
indicano dubbio
che
interrogativi
jj\ c"y^ ^
^^
z*^y)
215
g.:
qJj:LjT
0^
in
usa
Verbo.
—
ser
tale che
conosca
es-
bene
J
UiL*.
yb
«
—
*
^U
—
o
A"d
—
?
jk jjjjlSe
le
il
leggi del
re
governo.
guardassebene agli
Congiuntivo
C)
317.
alcuna
e-*
Il
congiuntivopassato ha
distinzione
IL* l^
—
O^j)
^
fra
—
e?
IjoL
^yt
^cj*
^
"y o^
Jaiui
^^y
3—^-
^"1
c^-*
^5^*
due
forme;
Esempi del
esse.
^iU.
^0\
?
—
passato.
Dio
suo
si fa
non
uso:
quale
sa
ina
sia stata la loro
condizione.
Fa
menzione
^L^iJ
che
lui
vS*3«»o
abbiano
delle
cortesie
i suoi
e
antenati
S-J"
o
a^_"U
àS
f^
^oy??^
^^
y
^a
^^
fatto)agli altri.
\3y£
cy^
Dite
Ul^St"^o
anche
abbiate
le
318.
la
del
Condizionale
Il condizionale
più usata)
consiste
forma
del
due
semplicemente
forme:
Il condizionale
col
ferto
sof-
mini.
degli uo-
del
l'ima
coniugazione si
participiopresente
passato
si
usa
(che è
participiopresente
trova
trapassato congiuntivo)consiste
passato combinato
319.
mani
che
passato.
passato ha
verbo; l'altra (che nella
tirannie
(potete aver)
dalle
d)
(possonoaver
9
s-
^*
fatto
nella
del
del
in clausole
conda
se-
pio
partici-
verbo
Uyt".
condizio-
Capit. XI.
nali
correlative che
altra
che
particella
abbia
^Ji j^i «^
131 yz
il
Se
j
^
^ua*
gj
S \3yt"
J^L5y
lJ\jl*
c^jL
do
Se
sarebbe
l'hai
qualcun
mai
stato
ciso;
uc-
sfuggita.
altro si fosse
condizionale,qualche volta, si
del
Invece
ho
inutilmente
portato in
^Jìy*
saresti
^
Saresti stato
j}\ ^+~£ J\
^y
gr.:
loro.
uso
ma
^
', o da
quello che
non
da
se
figliocieco?
un
IJ
io,
venuto
"S)^e~£
^rf ^^
^~S
e.
avesti visto
visto
b^.J
y
jf\\
di
significato
y^
y
iT a
I
217
dipendono dalla particella
£\
^y^J^ ^_s*. L^io.^
«^
w*Lj»
Verbo.
—
com-
tal modo.
nella
usa
sola
clau-
il trapassato;come:
principale
^U.
J
U"yb àJ
cul"y
S\
do
Se
Jiy"rUS 3^0
^^S
non
820.
o
mere.
o
'
-^
Il
soggetto di
perchè
Allora
^j^S
Voce
cfy
parla può
*
si
chiamano, si chiama
;
^a
termine.
suo
proposizione
spesso
o
far
uso
perchè
non
L^* V^
^-^
'
;
è
si vuol
non
delle forme
dice, la gente dice
'
questo
passiva.
si conosce,
non
chi
una
al
stato
vita sarebbe
amico, la mia
stata
7.
fosse
vi
0
—
j^-U^
'
*_*
uno
ficato,
speciespri^J^J"
^y^V
dice,
un
Parto
218
che
parlatoredice, uno
della
uso
si
personalmente,come
diretto
l'oggetto
soggetto della
Oppure
"U.
U^"
comunemente
in
come:
usa
accusativo
o
^^r^- ^4-
OL"
della
passiva; e.
voce
Z^-JJ\S3 ^^
^
'.
Quando
col
la stessa
y,
^Uw
Se
anche
^^f\
di
321.
ricordanza
^U.
ricordanza
una
Se
quello che
diventa
ritenere
U^"
una
il verbo
ha
la
provato
costruzione
passivodiventa
^^
scavata
voce
ina allora il
\£\
'
il nominativo
L^CbULoy^yy
è
jardo.
un
libri filosofici.
e.
voce
g.
:
^l"b
è
questo pure
guardato
siva;
pas-
sotto
siderato
con-
l'aspetto
').
nella
forma
se
in
nella
impersonale ;
'
'
fossa
una
attiva, è costruito
^x-oJiLs^Jse
(let.
per
scampata.
profonditàdi
stato
può
a
pito,
ingiustamentecol-
l'accusativo,nella
si
qualcuno
l'hai
fu
della
-
falsità
una
comParire colpevole.
ma
-
diviene
attiva
si dice
Saresti stato
Nota.
lora
al-
g.:
*"ai^°
E
*, o
indostano; e
riguardo di
^L*. u^pU* L^f b
terza
si vedrà
'
voce
Quand°
cx-w^J
far
può
nella
passiva usata, o impersonalmente
voce
^-S^~S
Sintassi.
—
può parlare dice
singolaremaschile;
persona
il
Terza.
voce
attiva
nominativa,
del
regge
che
o
due
accusativi,
è vicino
al
verbo,
passivo; come:
S\
Se i due
sono
'
(let. se
a
messi in paragone
il paragone
quei due
vien
do
riguarfatto
').
Capit. XI.
^os^j
y
^"\ àS
Verbo.
—
E
"^^oUu
^a
^5*U. l$S ^
che
giusto
si
l£J±
219
chiamò
lavoro
il
l'architetto
di
nome
dai
chiama
di
J^li
k
verbo il cui
un
fa le veci
che
quello
^yb
^k
LsJL£
in italiano
in modo
Se
il verbo
che
cusativo;
come:
'
primitivo
assumono
•la? '. Ma
un
^U*
la tavola
egli scosse
si
anche
usa
'
^4^"
'
si costruisce
solo
ho
ambedue
espressi
b^*
'
nutrì
"b
:
^
l'espressione
;
Jn
gli altri
come
acqua
oppure
^
b\U
b"U
y
mostrato
i
bere
quel
'
"kg*
sacco
'
;
cni
scuote
'.
; e.
g.
:
^Ji\ {J^srì*}
'. Però
complementioggettivi
; come
tutti i mendicanti
verbi
^^
y^
il causale
primitivoè transitivo,
da
è
complemento oggettivoall'ac-
^y^l
y^
'
il verbo
se
datemi
gli
g.
intransitivo,il causale
è
prende due complementi oggettiviall'accusativo
jU* ^b
e.
ecc.
causale.
semplicemente transitivo, e
transitivi
piove, nevica,
piove '.
8. Verbo
322.
?lxTfi»
chiama
personale;
acqua' (piove);ma
'
'.
'.
dell'agente
esprimono generalmente
13«* 'cade
lam
ma
è menzionato
agente non
passivopersonale,il soggettosi
un
b) Impersonaliattivi,come
si
'kl"U JULoJj £
indostani
grammatici
c
caso
applicatoa quella
passivo,sia personale che impersonale si
Il
fctiluhu
j mamma
Nel
a)
del
architetto
').
persona
—
del
(let.\è giustoche
lavoro sia
Nota.
quella persona
non
:
la
allora
^i^°
i^crz"
sempre
y^^Jìi
sono
220
Parte
Terza.
9. Verbi
I così
323.
di
e
e
modificata),
o
soggetto (a
suo
da
all'accusativo
che
meno
primo
il sostantivo
O)^)\£*£*
J
CXo
col
*?.
J-\
Se
l^yfc
s£y_4T_s'o^j^ oy^
^^L\
cu^oy
a
—
^5*c^
e.
g.
costui
in
(semplice
nominativo)
concorda
col
definito
concorda
gettivo
l'ag-
:
è
non
allevato
in
sette fanciulle stavano
piedi.
Affinchè i loro costumi
**
minativo,
no-
presenza.
Queste
"^.
del
è al
predicativosia
mia
cr^rj*
3
esistenza
verbo
un
quale
soggetto pure
;
di
il verbo
caso
è declinabile
predicativo,se
"*o
Nel
il
(colla forma
genitivo aggettivo)
; e
un
indicante
è neutro
è transitivo.
il verbo
se
consistono
nominali
aggettivoo predicativo;
il verbo
se
nominali.
detti verbi
sostantivo
un
Sintassi.
—
si
caicor-
reggano.
S
S
9
S
ss
^S
^5
e?*
bile
L^f^° £*
vive
^
Nota.
Il
—
seguire il
^LLL
jyg j"
àS,
vicenda
è
possi-
solamente
si
quando
insieme.
diatamente
predicativogeneralmente è posto imme-
nome
prima del verbo,
può anche
a
OS
S
^s^\
^ aiutarsi
v^*.^ )£
LsfJ^r^y Pé
u^^.
verbo ;
'il
cuore
negli esempi suddetti;
come
come
di
:
un
^a
tal
fj^y ^Uv
ma
l-5-~°3
ospite dovrebbe
vera-
s
mente
esser
324.
prezioso'.
Quando
un
."
nome
predicativoall'accusativo
si unisce
l'arie Terza.
222
Sintassi.
—
CAPITOLO
XII.
Particelle.
1. Avverbi.
Le
325.
al
date
della
K^
—
la
negativa gg"i
àó)
negativo (^
regolese,
degli avverbi
state
sono
152.
§
Siccome
verbo
la costruzione
regoleper
considerato
in
è tanto
così
sarà
non
avverbio,
un
le
contro
quest'ultimosenso,
come
un
suaccennate
si troverà
in fine
proposizione.
"*"2" i^Hìjtfs?3
Jj3
ùjSWJ Ul*
La
^£^\
Jo3
forma
e
s'addatta
non
figuradi
cJ£
{X*-K^ily^Z£)\})"
Non
^\
La
326.
che
in
caso
enfatico
Nota.
indostano
si
enfatico,spesso
un
che
non
-^Jb ^j^o
lavoro '.
^^o
ha
forma
quest'ora.
valore
un
aggiunge
alla
davvero
'
significa no
si
y
è traducibile
fi
k
vide
:
;
usa
e.
e
aprirla porta
tanto
nale
condizio-
mando
negativa c^^, for-
congiunzionealternativa,nell'altro
una
L'avverbio
—
e
che
particellay,
alla
uno
un'altro.
è permesso
a
"*£"
di
costume
spesso
g.
ciascuno
:
'.
idiomaticamente
L^*1 ^j\
era
verbio
un'av-
^J^"y
in
U^."
tivo
occupato nel rispet-
Capit. XII.
a
differenti
due
marcato
come
;
ùb
si unisce
indicare
una
essi
cr~°
do
jj\ ^Ur^
dove
^l^J^J: "j
Dove
y
(sei)tu
Dove
cM**
fra
328.
Le
parola
nella
329.
che
Le
hanno
lista delle
Preposizioni
un
sostantivo
ti
che
(è) quella
alcune
seguentisono
JblvH
un
s'addice).
dove
casa,
v'è
paragone
a
qualche
con
la
mostrare
altra
e
posposizioni
preposizioni
o usi
significati
specialioltre
a
quelliindicati nella
preposizioni.
come
significa oltre
4
"*ò"Lo
^/joj
insieme
l
posposizione
significacon,
(come il persiano "y^^);
Uà*.
è
esse).
un'altro, o
preposizione,seguitada
ueralmente
questo
proposizione.
1) "*6Lo, che
come
e
posposizioni.
e
con
dove
(questonon
e
preposizioni
posposizioniservono
di
relazione
loro
(sarei)io
e
questa ? (non
2.
fra le
o
tu?
discorso
do
differenza,
Altrimenti, dove
c**V
y
discorso?
^
idiomaticamente
gran
incompatibilitàfra
o
^1^5
oUt^
'
:
jj\ cM^
'S
dove ?
'
soggettiper
contrasto
condizioni
3
cMJ
L'avverbio
327.
223
Particelle.
—
^*y
e.
a
un
',
dimostrativo, ge-
pronome
ciò, nullameno,
quantunque
'
g. :
Mohan
andò
habad)
a
Ilahàbad
insieme
a
to
(Alla-
Zaid.
Parte
j^s.
Terza.
Oltre
à^L^i
^^y\
Sintassi.
—
^^x?
iSy^
"J
CrJt"")£
^\
^^f\
yt"
c^y1-5)$
^c\ ^Jà
d""
»-*J
^5-M
direzione
^L
*
,
locale
verso,
a,
debole
Lo."
'
al
un
?yls^^o^i^ \£f~*
3) ^""p
latino di
senso
• "
'
'
9
„
vicino
9
9
retto
al
ma
Jj£ì;
Una
precede il
Farsi
verbale
per
da
al
la
indicare
; e in
arabo;
questo
e.
g.
:
cato.
(verso il) mer-
parte mia
teneri
plimenti.
com-
molto
cose
una
sospettosodi (verso)
posposizione,si
'
usa
spesso
nel
; come
:
nell'opinionedei saggi '.
posposizione femminile
nome
tanto
persona.
', come
genitivo concordi
se
spe-
s
^."p ^pjsxLoIa»
330.
ancora
di
apud, quando significa
nell'opinione
s
po-
cattive.
^UJ1
yt"
nemico
suo
Egli yi fa proclivea
"*i^"
oju^sx^ e^v^
LA*.
il
condotta
andato
Fate
^yi uyfc
e^°
usa
o
nome
cS^r0 ^j^ L^oy ^ \Sf. "SJ"
-4
si
ecc.,
È
^^L (jjpj"b
LS
^yb
passerà
di vittoria!
ranza
generalmente precede
senso,
e
tente,pure vi è
*
di sentimento
•_, come
vita
Quantunque eglisia piccoloe
^
2)
la
tribolazioni.
con
àSLo
àS
tj
ciò
a
con
essa,
posposizionesi
retto
(il che
usa
richiede
epperò sia
come
può accadere
che
il
nome
costruito
col
preposizione, cioè
solamente
quando
Capit.XII.
Particelle.
—
225
parola è persianao araba),il genitivodel
la
costruisce
col
^J\
e.
retto si
nome
g. :
"
9
9
j^oU
C-
—
^JL«
invece
;l—;
^~?b
invece
^^cysxì
^^
Come
^J"\S$"
Riguardo a
^s^l
Sono
e^^J" J^
o"
^/JJLi "JLC"
S
9
^^SL^à
Col
come
y
In
^1j^-"
^^.^^-"
il suffisso
che
^j^yó
^y
il
'senza
Se
—
colle
la
^£tebò^S
1^-
\jjs
"*J,espresso
^\
o
qualche volta
1
come
drammatica
è
senza
anche
J
«^j^.
0^;
Si
g.
:
^Uk^
che il
''
'
quanto
genitivosi
non
significante
in-
solo
costruisca
si
"ao.
lingua Indoslana.
un
y\i
come:
J
grammatici indigeni,il ^
equivalentedi
dilla
e.
;
espressa,
suffisso
s
richiede
sottinteso,
i
stessa
'
'
'. E
paragonato all'onnipotente
secondo
ma,
s
col
^o"\ Cw^-uJj
è l'uomo
nella
di Sua Maestà'.
piacere(consenso)
costruito
fi
s
retto. La
preposizioni
^
preposizionedo
precedentegenitivoè
sia
non
chiede
maschile, ri-
nome
nome
una
la posposizione
regge
è sottintesa
jJJLc, ij"ota ecc.
genitivodel
col
^
s'incontra
costruzione
con
ai vostri ordini.
all'influenza di
un
costruzione,e, essendo originariamente
^a
logi.
gliastro-
dell'intelligenza.
conformità
si deve
genitivo^
colle voci
sopra
Nota.
e
genitivo.Questa preposizione,sebbene
del
^)yhx^.
medici
ì
soccorso
àS)
preposizionepersiana(generalmente
espressa
ciò.
?"
del suffisso
L'uso
stella.
una
15
utt
226
Parte
3.
La
331.
delle
proposizionicoordiaate
delle
mezzo
Cembinazione
in
usano
Sintassi.
—
Congiunzioni.
combinazione
si fa per
332.
Terza.
congiunzioni.
coordinata.
coordinate
combinazioni
Le
—
congiunzioniche
le connettive
sono
tive
eccettua-
conclusive.
e
Le
333.
congiunzioniconnettive
proposizione.
^\
della
spesso
'
*
oppure
la
è
e
^
la costruzione
più
Ma
sentenze.
usata
si
jj\
si omette
idiomaticamente
anche
usa
ad
indicare
,
1)
L'avvenimento
quasi simultaneo
che
verbi, nelle proposizioni
v'alzaste
'
e
2)
Connessione
{2j$\ (i.e.
(i. e.
«
voi
dove
'
Sfida
3)
9
f
s
9
o
inseparabiledi
^fo"U£
*J
1*
'
"
jyZ
(appena v'alzaste
M
',
sarò
siete io sarò
minaccia;
J
s
(i.e.
\ vi
l
come:
J
La
335.
spesso
t"*
aggiusteròper
si
9
ne
lera) vessazioni
£À3
à"ì
che
contiene
jj\ yt
da
ìj-òy
né
'
allora
il
ju
^•\^'^'
^^wo
^\
vantaggioné
^3 ^\
voi siete',
e
sono
dovunque ').
voi
con
$*
ha
un'altro, né
"4o
'io
"j"),
Cr?^
^yt
y^i
crro
io
voi siete
e
sono
'
').
bene
premette al secondo
^°* LJ*JJo
y
soggetti;^*
y
ripetizionedi òl
-"*c^
due
*"*•
(i.e. l5o^s=w-*o\fy~' y^' crr°)
C?*0
L^3
:
malanno).
venne
ma
come
;
:
indicate
"
^J^Jj^\
^U^ì
malanno
venne
ne
delle azioni
unisce
essa
(ohe.
»J
js\^_
jsL-1_ ^\
jA
equivale aa ^\yL.
(che pmiivalft
;a
^\j±.
^J"\) voi
a
asindeto.
per
334.
modificano
non
congiungere semplicemente parole e
_yb
si
tive,
(copula-
alternative,negative) avversative,
disgiuntive,
dai
bordinate
su-
o
di
significato
la
_^
•*•*•
danno
'
^*
\
né, né
congiunzione^\ ;
questi da
"ks:
'
^°*
ne
lin0
e.
;
g.
:
(t°i"
quello', ^ pòU
questo è
'
JW
tal discorso
XII.
Capit.
tanto nel
U^S
"kì
del latino
senso
y\jà^c^
^
del
j^
mondo,
Nota.
entri
che
LS
e
^L*"
La
337.
là voi,
'
1
si
usano
per
Non
governo,
vi
—
uomo
'
vole
note-
c'era tal
;
splendore
s'incontra
'
£,jk^"^1*"^jr ^j^
%—"
—
0
imparato anche
voi
avete
po' di
un
y
"^
e
cjsV
esprimereun'alternativa;come:
di collera
gica,
lo-
I
l-**
^*3
;
^3 .9
che
^
"*
^.^U.
bob*»
^*
t,
lo stato
sono
ne
(come
^U.
vi
lo
delle
le
rimanenti
l£j."
"*o
prendiatein
iL^S c??:£crt*
piace).
bene
leggi
soffrirebbe*.
esempi
(sia che)
»*
^aL. ^^vftli^^CX^ob^o
quel governatoresappia
seguenti
andare
brucierei in
Uyt" C*ol ^l^.
'
^L*.yfeli.
^
restate'
menti
altri-
k
-^ cr^-5_** •*^V*à^x^
e/5!.
LJjL^0*
altrimenti
lascerò
ttiflf"ait'':
.ili-lato o
y*.
col
disgiuntivamente
drete
^^b*. *J ^U^ an-
\L^"»\^L yb" \^
disgiuntive:
4
^^
cambiamento
passione si raffredderà,altrimenti
è necessario
a.
'
^rl
crr°
,^-^'*'^-^
"J\*5èXÌ"°
iéì
merciante
com-
un
comunemente
crS"òS
:
g.
io?',
b
anche
usa
congiunzioni composte
la mia
l
o
'.
questo fuoco
GoUJ
UgX^wo
"^*) ^t".
allora
; e.
v'andrò
kS^
'.
'
o, oppure
o
Le
338.
0^A
l
^a
no?
o
subentrò
subordinate, si
di
significato
^^jyi ò^
^^.i ^i*» ^
b
^^o
indicare
per
qualche subitaneo
congiunzioneòS che, più
nelle clausole
^XlC*
:
mercante
vera
qualche volta
usa
desolazione
tanta
poi
g.
città'.
risulta da
che
y"
e.
si usa,
oppure
^»\ £*»*" t*.f*** ^bu~o
;
questa
si
b
b
contrasto
;
'
o,
sia religioso
che
qualunque viaggiatore,
'
—
non
i
—
'
essi
'
l
***
,
come:
*
vel, che dell' aut
—
ad
eguale
^5*1 ^,0
227
congiunzione disgiuntivab
La
336.
Particelle.
—
'
^bw
buona
*°
giunzioni
con-
non
y^*
o
cat-
parlo.
228
l'arte Terza.
Le
339.
congiunzioni avversative
(la quale però
è
più
significanoma,
usano
escluda
il
precedente; e
proposizione.Le
jjp
o-^
'
le azioni
ticano
:
poi se
ne
g.
:
si
la
^SLJ U^
ha
uno
l
;
Uy'i Ijo
Le
c^f0
le
pra-
^/
j»^
(promette)qualunque
^\
O^o
'
ciò, anzi c'è
un
re,
eccesso
;
questo
pure
era
'. La
dal
diverso
'
S*\ e qualche
,
o^
"—
^
termine
;
*u^i
'
eccettuata
cosa
'
eccetto
non,
ma
tutti i
JC*
sono
può
e.
g.
:
vennero
di
essere
^S*
generale; come:
venuti, ma
principierano
truppe '.
di
1^.50^^
341.
e-
in
sia
^
^
(° c^O
fjjù^"\y^
vj ^S
Nota.
^^o
OJ^
^^o
ne
'
congiunzionieccettuative
totalmente
^U^j
senso
padre
tuo
Mohan
(eccetto)
non
non
non
ma
Cr^J"jli.ff"
'
genere
fU v-^1 ^\
; "*£Jo
^j^UJ, che significano,ma,
CK^yì
ma
tunque,
quan-
destino '.
tuo
340.
Ut
fama,
'
£
,
dice
c'è affatto deficienza
non
quantunque
fisso nel
volta
lativamente
corre-
?
pjjsl
^A
***S\
^copo,
'
dimentica
della
spesso
^aU*.
àsxS'
'
J
s.
usano
j" 0^a
desiderano
M_"
'
ma
e.
ne
quando
Ix^ c?^5=^
cosa,
Uo^
'
^ti
'
f^
la costruzione
modificano
tre suindicate
;
che
contrario, invece '.
congiunzioni concessive
quand'anche
j^°
o5^'
p.,
proposizioneche alteri,limiti,o
non
prime
colle
al
piuttosto,anzi,
pure,
esprimere una
per
sono:
àSS^,ecc.,
eccettuativa)
comunemente
'
Si
Sintassi.
—
S"*
—
jGlii
'
forse
costui
qualche volta, come
usa
'
come
;
:
forse
lo vide
^)^/"^^J
alla
congiunzioniconclusive
Le
ÀayJUs*.
,
g-: L9~»
'
si
,
O1
1j^J ecc.
)£
c^*
'
in
j^*c^cr0)
^^
porta della
sono:
persiano,nel
casa
"^J^,
'.
y"^.
pertanto,perciò,dunque, infatti
"J"5* ^.
O.1^^- "^^-4r?
"
y^
\
ecc.
;
'
ej^O^j
230
l'arto
che
'
di
e
; nel
^^o
incomincia
\
9
C
JUò
:
^*
pft Isal"
yt"
'
caso,
colla
congiunzione óS
sei
grazie
;
si vive
possibilequando
^Jbl'ilà"spS U***
^
qualche
forma
combinato
u«^
le
quando
è
col
posposizionivìXj
ISU
^^"
^^UJ £*$M
finché
io
^^)
Ix^iL^
soffrirà alcun
non
9
il
correlativo
'
sia
un
;
qui finché
state
348.
'
uomo
fiy
Le
si
o
'
'
'ss
^
finché
^L
'
;
^
il vostro
desiderio
'.
cM^".
*^/\ £
sono
finché
s
eX!" ^o".
ò££
o
,
Quest'ultimasi
'.
non
^^
òS
uscire
c^\ ^L^J'
compia
sebbene
; u^
; "
valore
lasciatelo
uon
congiunzioniconcessive
quantunque,
'
s
s
^\
^^^
fi
il mio
conoscerà
non
s
^
9 fi
,
non
'
pace)
"
*"
finché
'
éXXi
òS
*
*~
qui
l^yb"*o ^"Uaii y^l
c^y^- ^
àó
yt"
£^1
s
"_^o
s
-*b
resterà
spesso
general-
9 fi
s
^-o,
costruiscono
"i^
J"
^-^
cuore
JCf,
e
quando, tinche';
respirare(non gli dan
danno,
y
àì
JXi
:
^^5 £
^£J
^j,à*^5^0
^65
o
traducono
si
e
il mio
^
"^i
g.
e.
;
?" UKi
ss'
X
è *olo
aoristo. Sono
congiuntivoo
ritorni
lo lasciano
non
dizione,
con-
fin
'
finché, fintantoché
IX^aj
muoia,
loro
allora si ottiene
s
'
^^*.
culsr0 c^^
Queste congiunzionisi
espresso.
negativa"£ (o
seguite dalla
'
s
soccorso
molto,
posposizionisi ripetono dopo
questo
mente
;
s
*""\ c^_lui
^jb ^^
;
lavorar
colle
coli'indicativo,
che
tanto
della
il vicendevole
congiunzionitemporanee, 'mentre,
le stesse
fi 9
\yt"^^k»^
informato
'
assieme
^^L
'.
cosa
347.
'
si deve
'
0*
?
"^L. ^/^-^y
'
rendo
dizionale
con-
di
senso
^S àS
^^^Jl
che
so
nel
J
fi
.9
che
la clausola
è espressa,
se
^^.^| *£ ^J* ^'JSl*
^a
^^
e
qual
fi
ora
Sintassi.
—
^Ik^ ^y^j\^A
come
ne
Terza.
col
costruisce
*
re*
ecc.
congiims
tivo
^?
o
aoristo ; la
o-^
prima
0^*f xj£
anche
à3 S^^5"
coli'indicativo
^^
'
;
e.
g.
quantunque
'
pyb
di
parlare languidamente
jÀK iJ2 4+*J\
sebbene
siano
avesse
fi
?.
la forza
non
$\
: **-
'
disse... ;
facci°
tJ4?^=r?.
$*"
^^.1 c^^
; ^"y" "*o
'
c"^
infedeli
'
Sc^
s
"^=r?
l°r0
^-r^
o-r°
giustizia
^ ^
XII.
Capit.
sebbene
e.
;
:
g.
f
s
^a
-L-^
non
lo
suo
colpiscemai,
Le
altre
come
se
congiunzioni
che
motivo
un
composte
sono
i suoi
fi
V"
il firmamento
lo
quelle
sono
*S\
con
*
àSS^.
,
in
dacché,
^
^jxx^f ^Ui
"U y^»l
LvjSr
^yb
visto
che
"kj
lo
'
mantieni
sue
merita
"^)
vi deve
yento
che
si
usano
óS
^a»,
^J*li\*,
^1,
'
in
}". ^5* ^5 J^?*
il corpo
hai
la
parole; imperocché
'
;
Le
.
conseguenza
toriato.Esse
£" "l*£ri KOb
un
J***!$
detrattore
e
'
-»
delle
tura;
cat-
è)
lingua è (quellache
^
^~c
«4^5^
bera
li-
£^*\
Pres^
non
generalmente
"^-^. ;•
*?.
y^y^- ^ \j
'
'
•
fi
;
per la mia
promesso
t^»joLÌ-*L"b
"aoy*"
dell'oro
'
^^
y^
y
affezione,
ancora
questa agonia di morte
quello che
L|Ly»\
J"
^^o
e"J' c-"l cx-^r3
essere
Jf)L£d 2"\ jjL JÀ*.
fede
durata
•
cr^
'
^
non
gioie,dacché
è da
tali
saggio
cose
non
'.
congiunzioni finali
di
sono
un'azione.
ss,
**»,
'
*'
Ù
coprisse'.
sono
:
g.
^b
'
l'essere infatuato
o
;
perchè,imperocché,
'
e.
ecc.;
^yfc
_^.
*5 *^y^
cx$$* c*^- "5^2*?f
i
'
'
tradurre,
cuore
^
hanno
'
ò4
come:
responsabile); ^\ ^4
Job'
tfyb^^S
y
suo
di tutto
(membro
non
nel
rammenta
perchè
fede alle
'
^J
J^.'3"S)^ *$ rf
o-s*
J^b*.
^yb
che si possono
ecc.
quanto che, visto che'
CUJU-
0v^"
come
^
?"
àSSyS
'
sudditi
'£y*
Esse
ragione.
'
'
mono
espri-
9s
s
;y^1
una
che
', b^
siccome
contenti
Crtr
causali
o
quelle
s
j"$" k^ "J^
possibile'.
è
*"y**\^*XJ^« ^^y"\*-«*-^»
jy
*,'
fi
'
buone, si
esser
sono
L~^-
sono
tranquilloe
era
fi
*-
esprimere
ed
quanto
per
£"l» *-*"j
paese
S^\
350.
per
ub
"^v"
il
siccome
•
buone
Esse
somiglianza.
una
se
possano
congiunzionicomparative
Le
231
abitudini
sue
diventino
applichi perchè
349.
le
tutte
non
Particelle.
—
fi*
s
si
usano
per
Si costruiscono
"^b*
(lai
ut,
indicare lo scopo
col
congiuntivoo
quo); e.
'
s
,
g.
:
ì£^\
232
che
more
li
^j^Xc
^/
Sintassi.
prendesse per forza,li chiuse in
ù"y^-^«1; ^1
la
Terza.
Parte
'
y
risolai che
«
^
Socrate sposò
propria collera
andrei
'
casse
9
linguacciutaper
una
'
quella strada
per
s
: Us
;
domare
'.
CAPITOLO
XIII.
Idioma.
1.
352.
Le
"5k— '
Sul
Il discorso
parole
e
i
discorso
indiretto
pensieri di
col
discorso
àS, y^
le
diretto.
si
una
si
persona
diretto, facendoli
"m£J
Giura
cosa
più
™)
fy^
^*-"
cry*
ji^. g.A\ Seppi
^^
mento
"S^.j^- yj*\
^
anche
celle
parti-
omettere;
che
non
farai
e.
g.:
più
tal
farò
'
""5/
*_jy"
esprimono generalmente
precedere dalle
quali però si possono
r* ^r.1 /t$ ^i U^
in indostano.
raramente
usa
veva
*
(let. giura:
tal
cosa
dalla
che
in
—
1
non
').
gente
del
basti-
l'Anticristo vi-
quell'isola(letter.
seppiecc.: l'Anticristovive
in qui*11'isola).
o-r0
xi~*
*"
cy*5
J^°*
*i
c^^
f^
Se
è vostra intenzione entrare
in città
'
(let.
se
vostra
tenzione
in-
è: entrerò in città
').
Capit. XIII.
J^^
^^\
Idioma.
l^"JL^ lj-^c
^^^J
ho
LS
àS
Cjj5-"*"^S
£
o
"J,y
^U.
y^à
tf+A
tar via
^o
fi
s
^
oooiii.
^^c^
L-j^ìo^
9
^'*-c0
si
carattere
"\js"\
—
usano
della
por-
Relativi
molto
si
').
Ux^.
l£-J^V"
io pure
:
andrò
e
(che):io
detto
domani:
tempo,
con
aspettailungo
lei
ma
ver-
non
venne.
Correlativi.
dei
in indostano
—
aveva
r0
correlativi
lingua.Eccone
ij Ix-^Ajb
^
porterò
come
rubini
(letter.
VOI.
^T ^r^-ri^_"\ ^
e
rubini
quei
quei
loro
Dissi
"kxJjcu^" «^crr*
858. I relativi
qual modo
eglipensò :
Lei
^-itoJjjic-"T
2.
è
s
l^o^0
C5"$~? Csry*
J^y
ll"^\
sorella
tua
fi
s
^^.sJ ^\
via
L
').
scampo
:
in
Egli pensò
'
^UxW
questo,
ammalata.
^U-o
^a
altro
al-
era
questo (let.
eccetto
:
disse
Egli mi
^y^
vi
non
che
egli vide
non
à^
che
tro scampo
'
cj^1^^3 U^i "_^"
233
Egli vide
[f"" ^^
àS
^
_
—
pronomi, aggettivie
e
sono
alcuni
molto
congenerial
esempi:
(guanto più andrà
più
verbi,
av-
-ni. ià
i».
avanti, tanto
la strada.
Parte
'*
I
Terza.
.? y*^ 4ì^ y**-
)y
Sintassi.
—
Quello
9
y^
y
c'è
e
fu, fu.
Lu^hi
^o.)
vita, c'è speranza.
c'è la
Dove
L*^
fatto,è fatto,
y
Finché
^^V?
è
quello che
\
*-
che
Quale il paese,
Non
è buono
Prendi
c'è la
rosa
spina,
tale il costume.
quanto dovrebbe.
quanto ti piace.
y
*
'
9
.£
^
y
-
Finché
i
•-'
"
"*
del
Il
la
otterrà
3.
due
di
ripetizionedi
parole di
volta
Eipetizione
suono
due
principe mostrò
delle
parole,
somiglianteè
era
e.
tanto
raggio
co-
necessario.
parole.
0
molto
l'accoppiamentodi
frequente. Qualche
0 accoppiamento è solamente
questa ripetizione
parole;
prosperità
mondo.
quanto
La
affatica,
»*-»
g
non
354.
si
non
uno
un
giuoco
g.:
J^ULo
dJL
Avendoli
parola
ben
sànk
riscaldati.
non
ha
distinto).
un
(La
gnificato
si-
Capit. XIII.
v^
"+±i
Idioma.
—
235
bene.
(Ilvero
dhona
:1"
j^L
Jy*"
csV*
^y_yfc
jJ^LL
^».
j^o
^sUu
^c JL"
è
e
sero
ad
lavare
uniti
^^
cr^ "J*) l^ì sj~?À
1* ammontare
mercanzia
profitto,
suo
Stavano
si mi-
insieme.
abitare
verificato
il
').
del mattino.
della vostra
e
è
non
di
significato
marito
Moglie
Avendo
Lbl
'
All'avvicinarsi
^JS ^.L^
àJL^ò^yli
lamentarsi
Piangere e
^3** ^
macinando
qualche
cosa.
^^ys^S ^y^.^
Senza
~~jo
^lJi^ mX^LL"Sj l'i
\"$
Gettarono
jlJI ^^c
Molti
^"\ cu^
"*oy^
Nomi,
loro
forza
una
k
OLi
pronomi
ad
uno
numerali
)$
)
a
berlingare
si
ripetonoper
dar
'
ecc.;
gub gvA»yr Jo.lyb
Diede
t^fcw
jjfi£$
J^t* J* ji ^i*.
o"
continuano
spesso
uno
bj
^"
gli abiti.
distributiva,rappresentatain italiano dalle parole
ciascuno, ad
OUo
e
via
falsità.
"ftflll^-3^
355.
richiesti.
esser
y". ;
^
j$
e.
g.:
a
sette
ciascuno
cinque
o
rupie.
i fatti
Esponi dettagliatamente
''?
°nni momento,
di
ogni
236
Parte
^)
?
-?r
Terza.
)^ iy*^y L5-^"""
J3
^
^^
4*
3*
ji
j^
dg^
USv*
ogni veglia,di ogni
di
diverse
roccia
?
I verbi
tirare ', si
(let. avendo
'
colpo
un
')andò
battuto
in
da
una
pezzi.
V.erbi.
'mangiare', UUj\ 'alzare',l^pJ^J
Ul^
anche
usano
specie.
roccia
una
ricevuto
356.
anno.
bastimento, avendo
su
4.
ed
mese
giorno,
fL^«;l Cose
^\
di
ora,
^u^r?
cPr2, uk^
c^.y^r ^U*»l
JU^
Sintassi.
—
nel
senso
di
'
ricevere,
tire,
prendere,sen-
'
sopportare, soffrire
;
lil^r
e.
g.
^j
bl^s" ^a
Ul^ \yt
lil^ ^-^
"S^
^-^^
l^cj^°
kr-" b'L^ ^y
^
j^y
:
Ricevere
una
Prendere
un
Prender
ferita.
giuramento.
aria.
Sentir compassione.
Ricevetti
delle battiture.
Sopportavo immersione
sopra
immersione,
ulv'
Ricevere
^j^o
UL^jI
J,
l"yJì k^
^j^\
cu^
^jb ^i^l
percosse.
Soffrir dolore.
Sentir
piacere.
Egli sopportò
una
grande
tica.
fa-
238
l'arte Terza.
verbo
un
ecc.
che
persona
corrispondeesattamente
non
alla
essendo
,
incontra
o
riceve,
il Nominativo
e
si ottiene ;
o
^L
li.^ y j\jJlL
11
e.
'
parola
epperò generalmente prende il dativo
si incontra
che
cosa
;
'
'
neutro,
'
o
LlL" incontrare, ottenere,ricevere
Il verbo
358.
Sintassi.
—
contrare
in-
della
della persona
g.:
il
suo
diritto
drà
an-
proprietariootterrà
diritto
(let. il
'
al
incontro
vero
prietario
pro-
').
\U
*\jby
O^o
Incontrammo
(let.
c
via
ó^^-}
*?*-" Riceverete
y
^jLa^a
Qualche
la
e
persona
e.
g.
0
ò\
^
—
volta
o
però il verbo
cosa
incontrata
bontà
bontà
di
bontà,
bontà
incontrerà
dal
è retto
Ul*
o
per
cambio
vi
ottenuta
è
contrò
ci in-
').
(let. in
'
me
fiu-
un
fiume
un
per
"j£—^-i Jf"y-A
via
per
').
nominativo,
messa
tivo;
ali'abla-
:
9
s
y
J"
,
Cf^o
òs
^"
cu^ar^
^^Lo "^0)b
Lasciate
che
che
possa
mi
accomiati
incontrare
peri miei
amici.
J^c
^
*"j*3?°£
àS\
*j
Essa
si
alzò
e
incontrò
mùda.
/
J? J^
Essendosi
abbracciati.
Mah-
Capii
Il verbo
359.
dei
pure
nella
sintassi.
*
star
per
Usato
fare
congiunzione
òS
Il
360.
di
participio
e.
,^y1
UaJ
altro
un
l'imperativorispettoso;
si è veduto
', ed è generalmente seguito dalla
L^'i L^aU*.
verbo
mazione
la for-
anche,
semplice verbo, significa
come
UU*.
òS
', si adopera per
per
dall' aoristo; e.
e
òò^L.
e
239
dovere, necessità ', come
'
cosa
una
c^Ia. àS
^y
desiderativi
indicare
per
Idioma.
—
desiderare
'
UaL*.
verbi
come
XIII.
restare
'
verbo, indica
g.
:
Egli
stava
Stava
per
andare.
per
assaltare.
', aggiunto alla radice
'
o
al
'
di un'azione
continuazione
;
g.:
Ug/i la)
OS
^o
gt*~^*
^Uà^i)\j~o
lv"" \jtj
^an
L_rs=P~e
cr°^.^o^°
Continuava
a
Continuava
ad
Se
u+"\
,^sl£ob
j+"
^
Che
Il
composto
U^ L5U.
861. Il verbo
di
Ujl^S
4
Si
alcuni
verbi
col
preposizione,nel
vita
'ha
perduto
nominali
continuino
;
di
affatto i sensi'.
come
nella formazione
usa
'
Usi
li)
:
di
'
qualche strumento,
percuotere con
un
il
:
dello strumento
crescere.
a
k
sospirare ;
'.
nome
senso
prosperità del
e
'
ititene ";he si è feto piii di
nome
la
U)L" 'battere, colpire',si
parlare,vantarsi
compone
a
andato affatto,partito,
morto';
significa
LaJbla. c^^^*
come:
vicino
madre.
re
^tj
aspettarmi.
stette sedata
ne
sua
^y^Ajb cJy
dire.
;
e.
g.
colpo,
'
; e
ai
senza
alcuna
quando si
mette
al
vuol
plorile
Terza.
Parte
240
Sintassi.
—
'
9
j\j£
Colpire (con) una
spada.
'ojL*Ijy
Colpire (con)una
frusta.
U
li;
9
\jLoL^jU
Egli colpì(con) un
^fc) ^y^l
£"V
^Lo
o[— ?Jr^aJy
s4%!o4t^°
^1
^y
^?«^
tirò
Egli
b1^ r^i cA^
colpì (con)un
Se
qualcuno percuotesse
'
chi
quando
usa
la di cui
parola è
spesso
Si
verbi
parla
').
'
Uy
'
;
un
formazione
""
grado ;
•
e.
LUji
Il verbo
Lbo
'
dare
g.
«wjj^o
re
disse'.
nominali, invece
quando
ecc.
si
applica a
dei
sone
per-
:
^iUail
farsi
Fece
Usò
cuiLi^)
'
di verbi
giustizia.
clemenza.
', frequentemente significaassumere
'
la forma
l'apparenza,l'aspetto,
y^o
(3o3^*^
'
Avendo
;
e.
g.
:
assunto
l'aspettodi
Brahmino.
^Xò O;_^o
si
personaggiodi grande importanza,
il re orcomando
dinò';
: bLolà aLàob
; come
è
bUji
363.
'parlare,dire',
di: 'il
però col semplice significato
fare
di alto
di
senso
ba-
'
un
poi nella
usa
suo
un
bastone
bastoni, con
con
stonate
ISUj»,nel
calcio.
(con)un
Brahmino
(let.
Il verbo
freccia.
una
Mi
^Lo
362.
pugno.
^i "jy
Avendo
preso
palla.
la forma
di
una
Capit.XIII.
stesso
Lo
Il
364.
usa,
participiopassato del
presente;e.
U^ì Ua-^o y
g.
di
significato
kS^d*
J.
*vJy^ kìbj y
'
di:
'messo
^
J-ya-y
y"
12"
e.
LiiJ;
Per
'
'
si
seduto
alla
porta.
sedere', si esprime
a
Uj£ cadere
verbo
'
', si
usa
db\
g. :
Vide
un
t^yo
Jó.l Una
^y
'
giacere
che
corvo
un
giacevain
nido.
donna
ferita,chiusi gli
occhi, vi giaceva.
Tu
y
pure,
cevi
IjbLo
366.
sedere
•
^5jb ^^
b^
'
'
J^.Ua^ 0;y
^^^ol
U^j^e
verbo
-^o^ stava
*5
giacere ;
^$y"
UgS^"
fatto'.
lil*.^ 'esser
del paritaliano,col significato
ticipio
participiopassatodel
nel
241
:
^t^L e5V^y
:
Il
365.
j^o
in
che
passivo
significato
colla frase
l'intensivo
ha
significato
allo stesso modo
Il
Idioma.
—
nel
di
senso
perduti ì
come
sensi,
morto.
corpo
si
'riposare',
gia-
usa
il verbo
come:
ILJ
^
y
15*3fcgf"
Egli riposòsu
^
Mty0M
"'.//."
I
questo letto.
lft
242
APPENDICE
GENERI
j^-"
band
DIVERSI
COMPOSIZIONE
DI
INDOSTANA.
'
'
j^o
band
è
poesia di
una
di strofe
composti
'
targV band
5^.jJ
versi, alla
fine
rime
a
di
'
quadra
anche
colla
di
meno
diverse, da
delle
strofa,quantunque
Devono
cinque stanze
\~~6j* tarkib
di
e
band
'
composta di strofe di cui il verso
formare
da
strofa
stessi
essa
sarebbe
di tal poema,
poeta deve
'
poetico
Su
assume.
in
come
far entrare
il
Os^o
bait.
un
e
'
nei
cioè il titolo
versi,non
Questa parola è
verso
lo si
in genere;
prende per
un
completa
'
non
poesia
una
finale varia. Sono
volta
'
ralmente
gene-
i versi isolati
ode
', Nell'ultima
quelladel precedente,il
ha
verso
'
takhallm
nome
sopra-
specialeche ogni poeta
mettere
il loro
mai
sinonimo
ma
quale
composte di
questo soggetto,Sauda, nella
loro
undici
del
senso
composta
j^sS
suo
Fidoè, dice che i poeti devono
lus
poemi
di dodici. Si chiama
Jp ghasal
un
i
strofa,riuniti insieme, possono
ciascuna
se
'
cinque a
il
Qualche
poesie d'elogio.
terminano
chiamano
quali si ripeteun
essere
strofa
Si
; ma
più
non
jCb
ritornello
a
al poema
questo verso.
senza
strofe
così
:
strofe.
sette
ciascuna
estraneo
speciale,
verso
che
'
nodo, legatura significa strofa
haft
"xXì
I.
di
anche
i loro
vero
^»ibshi%
un
staccato
satira
sua
senso
'
si
su
takhal-
nome.
e
significa
più ristretto
che, qualche volta,
di due
ti.
«**
—
"£**a^ clobail 'due
Si chiama
versi
di due
'
bait
cur
243
indostana.
emistichi '.
'
pezzo
composizione
distico, perchè si compone
si chiama
misrar
di
diversi
Generi
'
versi
^L-a*
c~o
di
composta
canzone
ima
piccolo
un
quattro emistichi; e
o
quattro
versi',
,
quattro distici.
j»Lo baiti?
battello
propri
È
appartenentia
specialmente àJ^J^t
oblongo in
sa
fina
i versi
cui si scrivono
d'altri.
e
aS-yoà/ras/da. Questo
satira,deve
consacrato
poema,
consistere
in
primo
in
cui
due
i
lode
alla
o
versi
di dodici
più
centinaio)colla
un
del
chiama
album
', un
di versi
raccolta
una
Si
autori.
diversi
'
'.
album
'
emistichi
mente
(generaleccezione
rima, ad
stessa
alla
o
sieme,
in-
rimare
devono
due
cioè
mumrra*
a
p*ax"
timo
emistichi
'esordio'. Nell'ulrimanti', e jJJ^matlac
si
finale
che si chiama
maklac
^ù
verso,
che
e
'
si chiama
t
'
'
deve
«Jj»J/aol
a
^U-wwo*.
l
inserire
recitazione
poetico dello
'; speciedi
cJsttiu.
in
canzone,
cui
così
ode
ciascuna
poesie di
in versi
Enigma
Si chiama
alfabetico.
specialmente
uso
Serve
in prosa.
e
raccolta di
una
anche
ad
indicare
in
scrittore. Però
uno
Le
di
raccolte
letteratura indostana.
ne
ha
"j* fard 'unico'.
un
staccato, cioè
un
'
questo
fanno
caso
tentóni
ghasal sono
Si
raccolta
la
le
'
più
diversi
lo indica
^uJ
bai/
il
suo
si fa
comuni
»?
di
delle
uso
pleta'.
(opera)com-
ijlmzal
nome,
composto
'
in ordine
sufficiente si riuniscono
numero
Come
J^ gliasal ode
finisce successivamente
specialmente della parola CAJi"
se
scrittore.
Dehli.
^\y"" dioaa.
in
il titolo
e
nella
(piando
in d
un
din
\"
emisti-
244
chi. I diotm
di
Sf
I.
Appendice
fard
allora
e
fiatai.Specie
molto
ball
'
d'ode
'
reale
volta
di
del
primo
contenere,
e
incominciare
possono
/casula;però
e
il
kasìda, il
come
fanno
i due
dei versi
finire colla stessa
che
qualstichi
emi-
seguentisi
colle stesse
o
9
parole.Questo
1
di
modo
verseggiaresi
più
aliò shah
ghasal si
l'ultimo
di
cJo
parole speciali.Così
verso
numero
composto
si chiama
scrittore. Nei
giuochi
al
esser
che
deve
poetico dello
nome
forma
dovendo
non
certo
un
CjZ""f
fardìat.
nella
uguale
versi. L'ultimo
verso
con
si chiamano
più breve,
di dodici
terminano
sovente
chiama
s
cu^S
jU
ritornello '.
9^
haslìat
CAJ;*
a
LLì\
'
dei versi
insita
'
Molti
vi ci
e
ìxhial. Si
di
dà
nostri
dati
di modelli
manuali
nome
senza
in prosa
nome
a
divenuti
son
Sono
linguaggioè
messi
citazioni.
Sharki
di
Gaunpur
a
ritornello,
popolari. Il soggetto
in bocca
studiatissimo.
loro
in versi. Vi
che
generalmente erotico,o
è
di composizione,
ritegno,al
piccolipoemi
canti
di lettere
epistolari.
questo genere
a
abbandonati,
questo
sentimentale.
Husain
questo
e
sopratutto le
originali
versi
molti
specie di
sono
sono
questi poemi
loro
volta
raccolta
una
la metafora, tanto
per
abbondano
di cui
qualche
rassomiglianoi
scrittori si
gusto
dà
giocosi.
composizione'. È
che
JU=L
'. Si
scherzo
Si
di
per lo
donna
una
e
il
tano
al sul-
attribuisce
l'invenzione
meno
di
questa
canzone.
9j"
j*) htghs
jJ^madh
'
sciarrata '.
'
lode'. Poema
r
mankaba
ó^jLÌ^c
'
d'elogioche porta questo titolo speciale.
elogio'.
scritti in lode
di
Altro
una
titolo che
persona.
si dà
a
certi
poemi
2 18
Appendice
che
propria e
sua
ha
ne
di tre,
emistichi
I.
si mantiene
quattro,cinque, sei, sette, otto
strofa
per
mu'sallas
che
e
si chiamano
'
'sestuplo'; ^Llx.musabba'
più
usitato
il
è
emistichi
ultimi
dei
prima
rima
è sulla
del
ghazal,di
cui i due
seguenti,i
del
line del
il
è
'
na't
'
'
è
vale
poema,
qualche
quali
si chiama
jlu ^*i^
lode
volta
il
a
nome
dire
dei
i musulmani
l'uso*
strofe
primo
che diviene
il
stichio
emi-
quarto
riproduce,lino
prima
'
alla
strofa ; rima
in cui
; poema
con,
;
o
anche
di
senza
hasho
che
alle
deve
mali*
lodi
esse,
di
',o _^L=^
quello che
riempimento".
'
Dio, di Maometto
o
si
figuraret-
all' invocazione
principi; lodi
incominciano
essere
bel
'un
si dà
la
incidenza
'
così
aggiungono una
sviluppandosicosì
J»L^"1 ictiraz
ogni
a
Si chiama
si
quale
riempimento ', la quale
si dice:
verso
nelle
col
rimano
della
del
verso
che
può leggereil poema
torica che
i due
primo
e
aggiunto un'altro piccoloverso.
più parole tali
altro
secondo
stanza
addizione, aumento
'
un
quella del ghazal.
ghazal ad ogni
hasho
seconda
la rima
quale,
la stanza.
del
devono
quinto emistichio
di
è la stessa
verso
o
e
rima
emistichi
il
ghazal forma
ghazal,verso
mukhammas,
mustazacl
un
del
verso
strofa ;
della
primi
tre
'decuplo'. Il
compongono
emistichi
Nella
insieme.
del
stessa
Cr^-tomu-
ghazal di
un
verso
;
quintuplo',
'
cinque che
La
rimare
mu'ashar
con
ciascun
scrittore. Allora
o
'
mukhammas
compone
1^" ramadan
eptagonale
'ottagonale';jJ"u
qualche volta, si
che
'
;
dieci
e
quadruplo ',
'
^"S
'
quintuplo
Ve
rispettivamente
triplo'; ^* murabba/
'
muLjiammas
mmman
tutto il poema.
per
invocazioni
i loro libri.
'
del
e
colle
Generi
diversi
^^CJLj nubaten
di
'
di
rapporti'.
Si
chiama
genere
un
esse,
brerebbero
sem-
la
per
interlocutore,
un
rispostas'applicatutt'insieme
di cui
ciale
spe-
di frasi che
spiegazionedelle quali si rivolgead
la
247
rapporto fra
alcun
avere
così
consiste
composizione che
non
indostana.
composizione
alle
diverse
domande.
itukta
ój*S3
a^ìu"
motto,
'
relàita
'
alla
poema
scritto in
*
poesia Urdù,
didattico
di cui
Si chiama
ruba'l
misto
è
rimano
del
verso
primo
e
il
e
genere
di
0»b"
',una
varietà
^iks!
chiama
ogni speciedi
hil'n
di
kit' a
àmez
stichi,
quattro emi-
in cui il
ultimi
significato
Una
strofa
banda
in lode di
poema
due versi'.
i due
gljazalo
un
sieme.
in-
dello stesso poema.
solamente
cui
un
quattro
rimano
'
completato nell'ultimo.
jJ^
di
quarto
ruba'i
^a.ks
in
indicare
do baiti
y
insieme; oppure,
saluto ', si
anche
0^
vien
si chiama
'
anche
versi
emistichi
in
si dà
in prosa.
o
quartina composta
una
di due
o
saló/n
ogni
poesia composta
due
kit
con
in versi
primi
poi jy\
^ik* hit/a
f)d
i
si chiama
Lo
hì i!a
ad
lettera, opuscolo', si adopera per
emistichi
•
che
nome
quindi
e
'quartina'.Piccola
ruba"!
il
è
dell'Arem.
canzone
questa lingua,specialmente ai ghcual.
piccolo trattato
^bj
'
variato, screziato
genere
aJLo; risala
di
arguzia', sorta
inno
un
ad
Ali,
individuo
qualunque.
*j$ Jlwo sai dira 'giornodi
questa
per
àJclììJLm
s"il;i-,in,"m
ditirambo
"li
nascita'
un;i
'
libro
o
'anniversario' ; congratulazione
circostanza.
del
coppiere'. È
una
specie di
di versi, rimati all'» stesso
"|iiarantiiiu
•?lo del moxiuii,i,
in lode
del vino.
generalmenteal coppiere,e
come
Il
volge
poeta si ri-
Mi
plorai,il
248
è
senso
autori
sovente
'
canto,
y^iò shikar-nama
o
)yj
sos,
libro
letteralmente
applica ad
piaceridella caccia,
significa,ardore,
'
canto
un
i
così
chiama
specialedi qualche sovrano.
piuttostoqualche caccia
che
caccia '. Si
della
celebrare
a
della divinità stessa.
'.
melodia
diretto
mamaoì
un
'
Dio; la taverna, il
di
un'immagine
canzone,
vino, presso gli
spacciatoredi vino, il predicatore;
della divinità ; lo
il coppiereinfine
jvj^o sarod
fatti il
In
spirituale.
mistici,rappresenta l'amor
tempio
à,^U
I.
Appendice
erotico
'
scottatura
passionatoche
si
si chiama
9
LftL»
anche
c-^-*»^
dà
nome
il
di
in
canzone
una
par dm
tilana
di tal
tarikh
versi
'
servono
e
ne
una
del
o
d'iscrizioni
generalmentesi
chiudono
fissa in tal modo
una
così
positore
com-
d'un
lavoro
un
di
numerico
un
di
in
venimento
av-
una
o
È necessario
verso.
il cronogramma
quanto
verso
di cui si tratta. Tali versi
all'avvenimento
cronaca,
al
si dà
fissa la data
valore
emistichio
senso
spesso
che
L^**i""
Si chiama
del
mezzo
più parole,d'un
si riferiscano
che
nome
nei quali si
cronografie-i
il
Dehli.
specialmentea
uso
è il
data, èra, cronica'.
tanto
epicedio'.
canzone.
per
che
ruba'l, in
'
mania
', si adopera per indi-
'
£\"SL"\b"
^j\3
al canto
anche
sos
Si
poeticoappassionato'.
significamodulazione
tilana, che
dare
'stile
oasokht
sugli edifizi
essi
con
la data. Per
sulle tombe,
di
gliscritti,
s'intende
tarikh
lavoro
storia,un
e
di
cui
se
anche
storia,sì generale,
particolare.
tashbìb, che
',
gioventù.
mussulmani
poetiche.
significa,descrizione
'
indica
è
messo
un
erotico
poema
fra
le
della
che
bellezza
dai
e
rettorici
principalicomposizioni
diversi
Generi
*yJo
tazkira
ricordo,
'
che
opere
^«^
ai
molte
contengono
da
tizie
no-
citazioni
e
'
qhazal,
da
cui
rimano
che
Zatall
nell'Indostan
i
due
i
due
ha
anche
delle
versi
che
l
soz
)y»"
luppano
svi-
strofe
rimano
genere
ardore
\
alla
quanto
trenta
a
primi
Questo
'.
differisce
ne
venti
di
insieme,
mile
si-
forma
tre
versi
timo
nell'ul-
e
emistichi.
chiamano
così
loro
dato
del
poesie
il
genere
cioè
nome;
di
quelle
metà
siane
per-
indostane.
metà
'.
menzione
morale.
i
così
appassionato
chiama
compone
Si
satallat.
e
che
e
chiamano
poetico
si
fondo
di
si
zikrì
indostano
poema.
stile
che
si
ciascuna,
^^'"
'
poesia,
perchè
Si
altro
oaso/Jit
di
249
in
sono
accompagnate
'iscrizione'.
in
v^JjóJ
Vi
titolo
questo
autori,
un
di
'.
indostana.
opere.
(a;ml,i
c^^ujI^
composizione
biografia
portano
sugli
loro
di
Ebbe
È
un
origine
dal
$aH
canto
nel
di
cui
il
Gugierat
(giudice)
Mahmùd.
soggetto
e
fu
è
grave
introdotto
;
250
APPENDICE
CALENDAKIO
I mussulmani
che
chiamasi
lasciò
higra,
la Mecca
secondo
i
dell'era
nostra.
MUSSULMANO.
calcolano
*^*
periodi lunari;
a
incomincia
per recarsi
miglioricalcoli,in
venerdì
un
circa
giornie
dell'anno
Per
di
di anni
higra,
Ahlì
9
nella
accurata
ma
di
del
che
mese
preciso dell'era
nuovo
avvenne,
622
anno
tanto,
per-
circa undici
giorni
che
questo
e
dell'era nostra.
cento
97
aggiunge
del
poeta
numero
si
è
913-74;
la
avremo
mussulmano
numero
si
e
il restante
e
621*54
fatto che
dato
un
la morte
da
higra 942;
l'era
corrispondeal-
cento
esempio:
che l'anno
1536
sul
942
somma
terminò
Questa regolamolto
lunari
anni
anni
otto
giorni. Una
quella di
101
anni
lunari
dono
corrispon-
solari;la differenza
di circa
proporzionepiù
a
98
anni
solari;
pronta nell'applicazione
pratica.
meno
Quando poi
l'anno, il
Per
approssimativamentea
sarebbe
sarebbe
sempre
il tre per
numero
mostra
è fondata
essendo
Il loro
ore.
cento, cioè 28*26,
tre per
primavera
molto
non
621*54.
nell'anno
Questo
semplice
metto
Mao-
lugliodell'anno
questa regola. Da
questo si aggiunga il
1535*28.
16
èra, l'anno
si sottrae
numero
avvenne
sottraggail
a
nostra
si segue
mussulmani
il
cui
èra,
precedente.
trovare, nella
al restante
giorno in
Medina, il che
a
rispettoal nostro,incomincia
prima
dal
la loro
e
L'anno, per essi, consiste di dodici lune, equivalenti
354
a
II.
si richiedesse
ed
il
nostra
maggior esattezza,e
giorno dell'era musulmana,
si trova nel
modo
sia
il
dato
periodo
seguente.Si esprima
Calendario
per
la
in anni
musulmana
la data
I mesi
il
l'ultimo
29
periodo dell'era
mussulmani
alternativamente;
di
decimali
e
251
di
97; al prodotto si aggiunga il
sarà
somma
Mussulmano.
ma
mese
anno;
un
e
nostra.
periodo di
undici
si moltiplichi
621*54
numero
lunari, consistono di 30
o
in
un
30
anni
volte, calcolandolo
e
29
giorni
si deve
a
30
tercalare
in-
invece
giorni.
Diamo
musulmano
qui i nomi
dei
mesi
lunari
:
Mesi
lunari.
secondo
l'appellativo
Appendice
252
della
Giorni
II.
settimana
dell'India
i mussulmani
secondo
j\y\ itoar
ind.
\
Domenica
pers.
ind.
)
ekshanba
à^j^LS^
pir
^o
\
\
jLxj^o sombàr
»
1
"
0
s
ò^J^^" doshanba
pers.
]
mangal
JX^o
ind.
Lunedì
Martedì
ò^s.^3
pers.
si-shatiba
ò^^ì
ind.
budh
"^
Mercoledì
pers.
^-Ui)l^.
charshanba
o1;^lȈ,
gurifaràt
ind.
Giovedì
«^uìxscuo pangshanba
pers.
Venerdì
^«_^^. gum'a
ind.
^o^J^i
ind.
sanie
|
A#/V#
"*JòLa
pers.
ar
Sabato
Indi
La
loro èra
l'anno 4991
l'undici
nuovo
aoal-hafta
ad
calcolano
I
shanba
^^
»
Gli
jy
ajòL*
»
anni
solari
e
principaleè quella di ^_J
a
J*
spiròcirca l'undici aprile 1890
aprile
essendo
l'epoca
in
cui
mesi
luni-solari.
kali
iug,di
dell'era
incomincia
cui
nostra;
il
loro
anno.
L'anno
degliIndi
corrispondonoai
è diviso in dodici
nostri
mesi
solari.
partieguali,che quasi
254
II.
Appendice
—
C^Lo
saoan
o£y""
sardo
Mussulmano
Calendario
\
Luglio
an
c"yUa-"bhadon
Agosto
££
kliar
\
O^o\
ashi
1
Settembre
elite" katik
Ottobre
)
sì"jX kartik
9
y
CJ^\ aghan
Novembre
Dicembre
'
ija" pus
9
à^Lo
Gennaio
magli
c^l^:phagun
,
Febbraio
phalgun )
fJBLtf,
Giorni
della
Marzo
cait
CU**,
settimana
secondo
9
jL^cyuizombar
Lunedì
^UX5Uw"mangalbcir
Martedì
9
9
S
jl^jb^"budhbàr
brihaspatibar
jLclL»*Aj"
y
9
Mercoledì
Giovedì
S
sukrabàr
Venerdì
jU^Uo
sanibar
Sabato
^U^)
rabibar
Domenica
j^j^j
^j^"b^
gli
indi
INDICE
Introduzione
PARTE
CAPITOLO
I.
1.
Pronuncia
2.
Vocali
3.
4.
PRIMA.
'.M'ITOLO
1
Alfabeto
—
delle
ed
lettere
3
altri
segni ortografici
Divisione
delle
parole
Esercizio
di
II.
in
8
sillabe
9
SECONDA.
Parti
—
5
lettura
PARTE
«
Ortografia.
—
del
—
discorso
Etimologia.
11
1.
Articolo
13
2.
Sostantivi
id.
3.
Aggettivi
21
Pronomi
personali
24
1.
Pronomi
5.
Pronomi
6.
Pronome
relativo
29
7.
Pronome
correlativo
80
8
Pronomi
interrogativi
9.
Pronome
riflessivo
10.
PrOOOHd
indi
il.
Pronomi
|
12.
Pronomi
composti
—
dimostrativi
27
;",1
35
finiti
I
37
256
Indice.
CAPITOLO
III.
Verro
—
dei
1. Formazione
2.
89
modi
Coniugazione del
Verbo
3. Verbo
intransitivo
4. Verbo
transitivo
5. Voce
dei
e
tempi
.
.
id.
,
Ausiliare
.47
50
.56
passiva
59
6. Verbi
causali
66
7. Verbi
composti
71
CAPITOLO
IV.
Parti
—
73
indeclinabili
1. Avverbi
id.
.
2.
Preposizioni
78
3.
Congiunzioni
81
4.
Interiezioni
82
CAPITOLO
V.
Numerali
-
id.
1. Numeri
cardinali
id.
2. Numeri
ordinali
85
3. Numeri
collettivi
86
4. Numeri
frazionali
id.
CAPITOLO
VI.
1. Nomi
2. Nomi
Parole
—
che
indicano
derivativi
89
derivative
azione
proprietà o
che
indicano
id.
.
luogo
o
posizione
.
.
92
....
3. Nomi
derivativi
astratti
93
Nomi
derivativi
verbali
id.
4.
5. Diminutivi
derivativi
6. Femminili
7.
derivati
94
dai
maschili
95
Aggettivi derivativi
8. Parole
99
composte
TERZA.
PARTE
CAPITOLO
1. Delle
2. Ordine
96
VII.
—
La
parti che
delle
3. Concordanza
Sintassi.
—
104
proposizione
compongono
parole
fra il
in
una
una
proposizione semplice
soggetto
ed
id.
proposizione
il
predicato
109
.
.
.
115
Indice.
CAPITOLO
Vili.
Articolo.
—
proposizione.
-
257
Relazioni
dei
sostantivi
Casi
-
in
una
121
.
1. Assenza
dell'articolo
2. Relazione
in Indostano
dei sostantivi
in
una
.
id.
123
proposizione
3. Casi
124
I. Nominativo
IL
id.
L'agente
125
IU.
Genitivo
128
IV.
Dativo
137
Accusativo
141
Ablativo
145
Locativo
153
Vocativo
159
V.
VI.
VII.
VHI.
CAPITOLO
IX.
1.
Aggettiviattributivi
2.
Aggettivinumerali
CAPITOLO
X.
160
Aggettivi
-
id.
164
166
Pronomi
—
id.
1. Pronome
personale
2. Pronomi
dimostrativi
171
3. Pronomi
relativi
173
id.
a) Proposizionecongiuntiva
178
b) Proposizionequalificativa
4. Pronomi
interrogativi
170
5. Pronomi
indefiniti
182
8. Pronome
riflessivo
184
CAPITOLO
XI.
187
Verbo
-
id.
1. Infinito
2. Nome
192
agente
193
Participi
a)
Id.
Participioimperfettoe perfetto
b) Gerundio
4. Indicativo
e
199
passato
suoi
901
tempi
MI.
a) Aoristo
204
b) Futuro
"?) Tempo
presente
207
d) Imperfetto
Ta01 IABOI.
Grammatici
della
tinnitafuri»
'7
Indice.
258
e)
Passato
rimoto
/*)
Passato
prossimo
208
209
,
g)
5.
6.
Piuclieperfetto
trapassato
o
.'
id.
Imperativo
210
Congiuntivo
suoi
e
a)
Aoristo
h)
Congiuntivo
tempi
.212
id.
presente
imperfetto
e
215
.
e)
Congiuntivo
ci)
Condizionale
7.
Voce
8.
Verbo
9.
Verbi
passato
216
passato
id.
passiva
217
causale
219
nominali
CAPITOLO
220
XII.
Particelle
222
•
—
.
1.
Avverbi
id.
2.
3.
Preposizioni
e
posposizioni
223
Congiunzioni
CAPITOLO
226
XIII.
Idioma
232
—
1.
2.
Sul
discorso
Relativi
diretto
e
3.
Ripetizione
4.
Verbi
id
Correlativi
delle
233
parole
234
236
Appendice
[.
Generi
—
diversi
di
composizione
indostana
242
.
Appendice
IL
Calendario
—
mussulmano
.
.
250
.
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