UKDÙ GRAMMATICA INDOSTAM 0 COLLEZIONE SCOLASTICA DEL R. ISTITUTO IN ORIENTALE NAPOLI Volarne I. NAPOLI TIPOGRAFIA R. DELLA PROPRIETÀ e DEL ROMA ACCADEMIA CAV. 1892. VINCENZO DEI SALVIUCCI LINCEI GRAMMATICA DELLA LINGUA ODOSTÀNÀ 0 UBDt PER TAGLIABUE CAMILLO l'POl ICSSOHK DI LINGUA NEL INDOSTANA R. ISTITUTO 1892. ERMANNO ToKI.NO LOESCHER - l.'o.MA - l'lliKN/1 OBIETTALE IN NAPOLI Proprietà JAN 2 letteraria. 01964 -^ %* S76688 legge La R. del di scuola Capitali giovani la i dove tanta profìtto Gli nato e E. sorvegliale inspiratisi che, a rendere annessa di cipali prin- diffondere dell'Asia desiderio di Comuni quei evali medio- patria alla gli de- nelle lingue procurarono e basi sulle scopo nostri la e e tanto stessi. loro S. dei era esistenti il in Cinesi Ripa delle mercanti onorevoli da P. ravvivare di vi collo conoscenza gloria a del consimili e dei che d'Europa, dell'Africa paesi orientali scuole e trasformò 1888 Collegio istituzione Istituti e il lingue l'antica nei decembre Orientale Istituto pose 27 componenti Ministro il la gestione a così accessibile il della Consiglio I. P. patrimoniale pratico nuche dirigere per ed fine, ai nonii- mie;!, econo- deliberarono giovani fuori di i Napoli fornire vantaggi alla e materiale fissata bilancio Scolastica R. del annuale grammatiche di il sotto e l' intendimento secondo sul didattico Collezione istituzione pubblicazione la per altro di fosse essa, somma una redatti testi scuola di riformata della titolo Istituto comune Orientale in Napoli. primo Il nell' uscire di attirare un campo chi lo è volume alla luce l'attenzione che voglia Napoli, Decembre il condotto lo degli sappia a bene solo a studiosi affidamento dà e già di termine cui italiani buoni coltivare. 1891 Il Lodovico Direttore Nocentini. e aspira è sopra frutti a INTRODUZIONE N el fosse secolo scorso, stata madre Grecia estesa l'avevano che tutto di sede dell'Asia, varia e della istituzioni di culla a fossero dimora noi affini erano letteratura classica; di meno i che popoli avevano fatto che i ricordi ; razza la sparse non e che e fosse lo si che una loro a che prima l'India che ancora, letteratura scelta questo sapeva civiltà, di ; terzi due su Roma e si non , più antichi dei nostri ha ogni mente La a itira a buon quasi tutti fatti de'suoi condizioni antenati, di chiave quasi delle gli studi quel reso colta letteratura, diritto lingue più paese ed letteratura ha sue di cui caro La e una si abbiano di nello gara infatti, di questi interessante più proeminenza per studio linguaggio. suo passa ricordi la chiave scoperta istituzioni, del questa la quelli fosse linguaggio d'Europa, suscitato dell'India, dacché antico linguistici. delle costumi, le da differissero non il loro che tutte loro per scritti; non può più la e ossere ciò Introduzione. vili ora e scoperta. Il in cui tempi principiosi può suo gliIndo- papiri egiziani e assira dalla letteratura neppure fino ai ricordi monumentali dai disputata,uè che fu temente recen- forse tracciare Ariani abitavano coi ancora Perso- Ariani. che cui è ragioniper Le dell'India la letteratura siano state tramandate le sono Nelle pienamentegiustificata l'opinione memorie memorie più di cui ci numero siderevole, con- Rigveda-Samhita — gliIndi portaronocon sponde stabilita ai dell'India,nel Pangiab questa che sulle indiana diffondersi di in scritte, antiche del dalle loro antiche dimore razza più antica la seguenti: collezione lirica di canzóni la è e dell'Indo l'Est verso viamo tro- — confini Nord-Ovest fino al Kabul. razza sé Il progressivo fino al Gange si può seguirloquasi passo per passo nei ricordi più recenti degliscritti Gli vedici. scritti del periodo che segue periodo sanscrito consistono — interni fra i Mahabharata il Sud, o narrazioni, il Ramaiana. in relazione di evidente che Seleuco al Dekhan Siva. tempo aveva del questidati periodo di secoli di già era colle come il questo prime notizie deve da confine calcolare necessariamente essere [è — Bramanica, il culto della questo basciatore am- — (306-298 scrittore divenuta abbracciato ben verso Ciandragupta Periplo, l' estremo già Possiamo flitti con- — alla corte di tempo Cristo)l'India al dei del diffondersi del Bramanismo o inaccurate dell' India, quelledi Megastene meno av. che chiameremo — come Mettendo ? conquistatori dell'India, — — in — Sud tre men- del moglie di qual lungo trascorso,, Introduzione. tribù da questo immenso che prima ix di tratto abitato paese, selvaggiee vigorose, potesse esser convertito al Bramanismo. Mentre l' opinionedi questa però è giustificata della letteratura dell'India, riguardoalla ; sola data La dal che date quanto a denza precechità anti- sua è impossibile fissarne. cronologiche, si è quella che approssimativa carattere degli scritti stessi può sumere pre- dalle citazioni e contengono. Il secondo periododella indiana,quellocioè letteratura della letteratura sanscrita,incomincia coli'epoca per l'introduzione la linguadella deglistudi grammaticali, parte educata si della cui, lingua scritta, la separò dai dialetti popolari.Quest'epocaneppure determinare può scritta,in un tempo dei dialetti un'evidenza anche lingua E riguardoa questiabbiamo popolari. identiche pietre, nella penisola contesto,che si scoprirono Gugierat,in Orissa e nel terebbe Kabul; dalle qualirisul- tollerabile certezza,che con della in cui ci è dato di verificare V esistenza storica in quelleiscrizioni sulle nel loro questidialetti lari popo- esistevano nel terzo secolo prima dell'era nostra. dai nomi si dedurrebbe dei re greciche vi sono iscrizioni; ma stata di osmt state si si possono durata fatto molto Questanon può : vero considerare contemporaneialle la loro notorietà in [lidia i kmga Ciò accennati Alessandro, Antigono,Magas, Tolomeo, Antioco. K Che questi non si precisamente;però possiamo arguire, certezza, l'esistenza ragionevole con del cioè popolazione, in iscrizioni che quoto dopo certamente "86F6 pofysMW tempo» il loro esser può presa anzi cui tali dialetti incominciarono; come hi ferma IVpoca in sotto li Introduzione. x quale ci si presentanomostra risalire ad del secondo risulta dai fatti: i suoi ricordi è arrivato ad della natura, è divinità: Brahma, qualisi contendono che col che nascere letteratura e nel primo non principio. aver oggettoi per in concentrato versi di- plice tri- una Siva ; i due ultimi supremazia,secondo quei rami per raggiunto un certo che nel secondo dei le diverse sette formando. Quanto di letteratura che grado di la nel secondo coli'epoca legame che è dell'India e però svilupparsi maggiormente, grammatica periodo,è filosofia. la e molto difficile trovarne anteriore. Abbiamo fu la non qui un mentre personaggi, la ' in bocca solamente in al opposizione queste linguenon interamente lingua il popoli dei grandi mate plebeparlale linguevolgarichia- pracrit volgare! anzi dei linguausuale teatrali degliIndi, produzioni in fatti nelle questa linguala si mette come primo periodo, riempire. impossibile Il sanscrito e già avevano pendenteme quei rami, invece, che germogliaronopiù indi- a il nel progresso fecero che non sarebbero: come non suo è molto largo; resto,il legame fra i due perìodi eccetto vuoto di ora Yishnù si andarono tempo, Del e la il e esempio,invece fenomeni letteratura sulla sviluppodi cui possiamoche scoprirei germi Il culto per del La vita,in questo secondo periodo, di grado un fasi basati sono di anteriore. periodo della le deve nascere chiuso il periodovedico ; che più antichi che il metodo e che interamente presuppongono vedica il loro periodo considerevolmente un posteriorità, però, indiana che sanscrito,che dotta e idioma sanscrit tardarono non sacro. sico'; clas- tare soppian- a si usò — ' più se Allora la Introduzione. si lingua che ' Nord sviluppòal dialetto!, prese ' il di bhasha nome più specialedi nome o Indi lingua indiana \ in India conquistatori ; e tutti, vi ottenne, verso subire a tardi Tamerlano e da del Baber Allora 1505. sua volta dell'armata Il mercato il di Verso nei Sud ressero al Sud del l'Indi s'imbevette di numero un gione che la conquistae la reli- si stabilì nella città là sopra e gli si significa propriamente si dovette parlare tutto che inio-mussulmano, e ricevette cosi temp3 egual uà fenomeno filologico sotto le dinastie mussulmane dell'India, i diversi successivamente regni conquistiti Nerbuddi, dove specialedi Dome più Urdù. lo sfces33 avveniva che '. Fu idiomi nuovo nome Quattrocentoand già assunto aveva tartaro di urd't che S armata, campo il conquistatori) introdotto. avevano diede il nome èra, di Dehli nell'Indostan, s'impossessò grandissimodi parole arabe, vi nostra mente potenteimpero,fondato poi definitiva- nel Persiano, che alla i risiedevano modificazioni. entrò gettò le basi della poi il bhasha indiano, (nelle principalmentedove cominciò vero compar- Ghaznivida, sopra Mahmud l'anno mille D'allora in grandi successi. città secolo i mussulmani dell'ottavo principio In dak/nii Questo dialetto i ovest provincieNord- nelle e designatasotto il dell' India, bhakha xi è così i l'indo-mussulmano meridionale prese il \ penetratonell'India dovunque mussulmani estesero le loro conquiste. L' Indi primitivo restò in Ovest. uso Ma dall'altro ii"i villaggi delle del provincie quantunque V l/rdà ndla scolta dolio e Nord e Nord- Y Indi differiscanol'uno non espressioni, sjjo, prò- Introduzione. xii priamente parlando, che stessa una sintassi. un'unica Ecco il munshi come il modo Nell'anno e e il sanscrito Sciahab-ud-Dìn 1193 dotta. Nel tutti i finì il governo Nel degliIndi. vi si e fece prigioniero e così Ragia dell'India, 1206, Cutb-ud-Dìn schiavo di Sciahab-ud-Dìn, s 'assise, primo dei di Dehli. sul trono risiedeva parlavail linguascritta la era Ghorì il Maharagia di Prithirag, questo re l'Urdù. formando venne nell'Indostan ancora Bhakha, o giornale un dell'era cristiana, eglidice,il governo 1191 dei Ragia esisteva Bhasha cui si con Iamal-ud-Dìn,dotto esposto in , Indostano ' \ maestro recentemente ha mussulmano « lingua,regolatada re Ibak, mani, mussul- Allora, siccome l'esercito di neglistessi luoghi dove si trovavano gli antichi abitanti di Dehli,il continuo contatto fra essi la reciprocaloro relazione d'affari ha fatto sì che il e Bhasha cominciò turche persiane, Nel di a assumendo modificarsi, altre e parole » . 1325, ai tempidi Taghalak Sciah,l'Amir Khusran Dehli, compose una nascente,usata Questa al ancora gente. Però mercato' una lingua letterarie. Così si continuò linguaggiodi corte, e Nel popolari. di Dehli, sentì a non utile a se ' fece gran servire per non Muhammad gran di caso, farsi composizioni che scrivere in persiano, 1719 un ne sorta semplicementea nel Bhasha verse di- : orda, significa ogni raccoglieva — al mercato, anzi che che canzoni miscugliodi che — fino all'anno 1718 considerandola sul trono giornod'oggi(Khalic bari). lingue;poichél'Urdù armata, campo, intendere gua piccolagrammatica di questa lin- linguaè pertanto un nuova altre il diverse era si scrivevano Sciah,salito desiderio di mettere Introduzione. in l'Urdù voga si diede e xm egli stesso e perfezionarlo a Nel secondo cambiarne qualcheespressione. a Vali regno, Hatim, de'suoi allievi e uno Sciah, si mise Muhammad Urdù. Egli dire: soleva poi questa lingua maggior ed purezza considerevole di Dekhan, della ho privato della D'allora » . arrivata ad grado un ' e dell'India, sopra il padre eccellenza, il poetaper quellamodestia dice : « che distingue il titolo di stesso esso Vali del Ullah), detto ' sovrano coi miei versi armoniosi superiorità l'usignuoloche principedell'armonia abitavano nel è pur " . Gugierated eglinacque di questo nome, della provincia Aurungabad, capitale nel Dekhan. Egli conservò perchè nessun ;i è Yali Con dà sua I suoi antenati ad fra il uso . del discorso riconosciuto il e » perfezione poesia indostana. nel regno in era gente di rango eleganza ed si poetiorientali, i l'uso dell'Indi acquistatodi giornoin giorno ha del Dekhan, quelli tutto da poesie,e dei versi in comporre arrestato alla suo ufficialidi principali considerato dai mussulmani è delle perchè, mentre (Schah Muhammad Vali a pure anche accetto popolo,era dei uno «ho Urdà; vi h) sostituito Y ii scrisse in Urdù del Dekhan del anno fu personaggio in ssomigliando i;](|osla!ii che hanno con esaurite aUagori Nabab ciò tutte dentali Egliè chiamare del numero mistici e i tre poeti e maggior riputazione, metafora, gliimperatoridi Bengala dei versi; non Mir, a Hasan, risorse della lodare por e del le la a poeta, vero celebrato da'suoi Sauda, a lui hanno deli'Oudh scritto. di un l'indipendenza sotto i poetiimkstani Sotto spirituali. svola e l"ggerozz;i libertinaggio, i e delle e i hann " hehli quali clic che si posto un'apparente sistemi dei Sufi (setta Introduzióne. xiv mussulmana) ben essere ogai sua sublimi non e La Il mio delle più occupa valore nella purezza delle odi sue : stile di dell'acquadella vita, poi non poesia una poetiche di cui Khizr è il gante ele- hanno il le cercare un vengono questeproduzioniè ai . (poema) simo mas- dell'elocuzione.Egli dice in è altro che non di indostano. Yali metteva Alessandro 0 « sua pensieri Divari un ha servito di modello e di si compone vario,fra i qualisi trova in posteriormente scritto Vali quarti del volume; sulla città di Surat. Lo facile espostiin orecchio per ascoltarli » un (ode)formanti di tre altri versi di genere e si trovano per metafora, in ogni sua poesiedi di Ghazal numero le forme dice egli,è pieno spirito, aspettanoche raccolta tutte Questisistemi in ogni allegoria, « che riproducesotto compreso. allusione. gran li e UDa sorgenti custode; quest'acqua » l'eloquenza . Le non sue opere quantunque distinte sopra però voluminose sono e ne modo, la ragionemodestamente di un gran divan; perchè ciascun quaderni» Hatim chiamato di numero Marnati , ' ' generoso e ha sogno ho io bi- non il merito (SciaèkhZuhur Hatim, nacque degliantichi,Mirza uno dei Sciah, nel 1132 di « quaderniper scrivere il verso di mio cento Yali, (1720), e le sue anno ud-Dìn),altrimenti in Dehli 1700 ' nell'anno d. C. ' principe mussulmani biografi sentito dire che nel secondo divan : certo . Schah uno altre, egli stesso,in dicendo che corrispondeal dell'Egira, e dà tutte le odi essendo Hatim e grandi, ripetuteda piccoli Egli fu tare mili- dell'Indostan. racconta di aver , del regno essendo 1111 di Mohammed arrivato a imparate a Dehli il memoria fu preso da emula- Introduzione. zione si mise e scrivere nella a alto raggiunseroun grado di fino è 45 a considerato nell'anno diffuse ben il come poeta indostano morì poi ricercato,secondo e il * di esposizione elettovario contro la maniera ricetta per antica ; un che nel al mondo " per da Fra i lui nel : un Atash divan morto Mumin prosa; sue Quello che indostanasono e di secolo XIX e curiosa sioni. espres- La molti sua an- nei contempora- Dehli,fertile ed eloquentepoeta, Karim, uno dei suoi bio- Nascir, morto 'incomparabile'; nel divenuto di Tazkira suo si fece darwesh. 1847, a nel 1843 ciascuno dei quali si deve popolare; Mul Ciand,autore ; Mamnun più celebriscrittoricontemporanei e Kamal MiisUan un rinunciò interamente traduzione in versi del Sciah-Namah i; ed è prendere consigli spirituali. 1852, il cui divan grafi,chiama e a più distinti poetidel accennerò morto pietàe ' formare vicina alla porta del palazzo reale era lavano darsi alla cambiò ma licenziosa nelle vita Hatim sua stile uno pezzo di prosa devono la tristezza. Hamal fine della quelle di la milza disoppilare diverse cose quanto originalità, sua Alla cella matura, scritte in dà questa (memoriale biografico de'poeti) nella età tutte come stile tanto da lasciarci anche suo rimata,intitolato: una che 1792. furono questa specie di rinascimento, oscuro Hatim e distinto nel più Dehli, in a prime produzionidi Hatim, Le tosto per la fra essi Mirza Rafi Sauda allievi, e dell'India. Hatim Nord lingua versi,che sua Il gusto perfezione. poesia nella linguaparlatasi contò xv di di uno una dei Hydorabad Madras. vi è di i divan più k abbondante poemi ', o india, letteratura raccolte di yhazal Introduzione. .xvi ' odi '. La e queste Vi sono Una drammi parte della gran offrono letteratura indostana di a'suoi Rudiments de de la Tassy tradotti dal maniere nuove che durò anche dominazione la le ne se poesie derebbe compren- Quanto ai — romanzi mussulmana, i tribunali riconosciuto lingua,straniera della Questa perchè, sia e che an- la e per molto mentre adottato lingua officiale diplomatiche, gli uffici pubblici.Il tempo questo sistema, gli inconvenienti l'India,nel 1831 dell'uso di vi questa teresse nell'insostituì, la lingua Urdù. popolazione, misura liberale ottenne lingua parlata,sia come l'indostano ha e per per era per le relazioni solamente non per avendo In Se presentaredelle leggende note, anzi inglese seguì governo merito grafe epi- per piuttostoimitazioni l'India,il persianoperò tutta del governo, ma « scritto coi caratteri persiani,veniva l'Urdù, ma voci equi- o traduzioni. vere Finché per di messo Kulpati: . sono ; langaeIndouie, queste parole » significato persiano,essi ha in indostano tradotte meglio il vero consiste,è soventi dell'importai ìza : del celebre scrittore indiano fossero grande un spiegarei passioscuri Garcin degli originali. sanscrite popolaridi persiano,dal sanscrito,dall'arabo mezzo un punti d'analogia. contemporanea. queste traduzioni hanno anche perchè numerosi dell'India di traduzioni dal vero, luogo pel persianoe pel turco, in indostaiio molti canti pure e ha cosa letterature hanno tre interesse ma stessa ora l'assenso come generale: linguascritta, giustamente acquistatoun altissimo importanza. lingua parlata l'indostano ha d'eleganzae di purezza riputazione primo luogo, come in tutta l'Asia una Introduzione. xviii trattati didattici di monaci. perfinodei dizionari e e questo interesse Ma in una e nella distribuzione delle leggende consiste solamente non felice combinazione di paroleaggradevoli all'orecchio ; vi ha più armonica meno vi si trovano, sulla che ci dettaglietnografici in curiosi quantità di una Aggiungerò che cose dottrine a le popolarizzare e dell'alta filosofia. più natura, quanto danno la mal o poco poesia indostana la di linee pompose di più sostanziale, tanto nelle qualche cosa descrizioni utili che di o è zione spiega- conosciute. sopratuttousata sublimi della religione propositodi questa lingua,un dotto mussulmano, del Singhasan baiSyed Abdulah, nella sua prefazione A tisi la ' le trentadue .del (storie) dice : « L'Indi lingua primitiva dell'india (dell'etàdi mezzo) letteratura sua L'Urdù è stata arricchita da è lo stesso e il famigliemussulmane alle imposero il di tutti ma ; akhbar ' Gazzetta miscugliodi hanno nelle altre tesoro ben relativamente Terminerò ad rispettabili finato con» . ' in un perchè l'indostano. è un lingue; coloro fornito essa, è delle e di Brahma..... di Oudh lingue straniere,e questo un quistatori con- che l'Indi è povere ad lo 'parlano esprimersi costante. dostano L'in- tutte le altre lingue fatto è e dice che maggiore facilitàdi chiunque altro è sono, diverse Indi gli più basse classi degliadoratori articolo: «Precisamente suo delle corti ricevuto educazione, mentre l/Avadh i loro alfabeto. Esso solamente non linguaggio, che hanno la autori..... fatto che qualche parola turca, pel con divenuto numerosi e è idioma, mischiato coll'arabo,col persiano mussulmani e ' trono » colle parole di Garcin . de Tassy, in un Introduzione. discorso di « « orientali lingue dice, è come « che, « Asiatico, che segretario « dostano, « goli « nuovo dostan in detto tartari, periodo sotto di si anche ; Urdù, mista questa di con è lingua britannica Cecilia arabi, si che ' : quella sviluppa ' » . Camillo Tagliabue. L'indel- persiani, divenire a dal universale lingua tende ; redatto La elementi civilizzazione l'influenza la N. esclu- indostano all' programma il prof. — Collegio collegio pensato nel legge ecc. il Napoli dell'antico subito è altri riconosciuta talmente a egli il turco persiano, è scuola diversi gettano fondare posto Collegio, del il nella L'indostano, « si cui lingua il si d'indostano Parigi. l'arabo, trattò che inglese e fiume prese ciò ecco l'India di Cinese, sivamente ed viventi questa si allorché « « di corsi suoi sanscrito, — L'importanza « un il fiumi « « a' d'apertura xix mon- del de nell'In- ' PARTE PRIMA ORTOGRAFIA CAPITOLO I. Alfabeto. 1 \..i $ .im:ii . nnatica de(/" jxtana. Parte £ or Prima — Ortografia Capit.I. delle 1. Pronuncia Queste lettere,in 1. e si leggono da destra di numero lettere. trentacinque,si scrivono sinistra;e perciòlibri e manoscritti a quellaparte che da incominciano Indostani Alfabeto — noi chiameremmo la fine del volume. maggior parte La a della seconda Così nella gruppo, è detta a destra, avrà la forma finale. queste lettere posizionenella corabiuazioDe iniziale; avrà la forma loro di di la tre o forma la lettera,o le media e diversa forma assume formazione della parola. più lettere,la prima che nella suesposta tavola fra lettore, l'ultima del la lettera a prima e itati l'ol- sinistraavrà Parte 4 precede, cioè le che le segue di una CL" è lettera 3. La La lettera colla lettera mai non queste lettere, deve una la avere La lettera vien lettera La sorda. lingualedorsale il g italiano in come pronunciata vien - il pronunciatacome - ' giorno'. italiano in 'cielo '. e spiranteforte gutturale. è _ La lettera :5 è lingualedorsale La lettera j è palatale. La lettera j è pronunciata come La lettera J* è pronunciatacome La lettera £ è gutturale,pronunciata Siciliano sonora. il italiano in il se beddu in francese j * ' 'jour'. '. scipito tedesco il g come '. ' ' sagen . La lettera j è gutturalevelare La lettera ef è gutturalevelare italiano in il g ' lettera " La fU nam; b) da una II. E breve, in francese ' lunga, e. g. come ' ^UaLj* darakhtan, mediatamente seguitada mt, il della suono ^o^ quando in tutti n è preceduta quei vocaboli seguitadalla indistinta o immediatamente JUbl lettera (ULsLkhafa) è inerte (cioènon preceduta da da mossa una Unt; b) quando è inerte altra lettera la come barson, ^-"^ oy^f. c_j. vocale sanp, e im- inerte, e. g. ^$y^"\ antri, f s L-oaJL^ phansna, in tutti ban; e) " a) quando : ^-*"jS andht, 9 sillaba è immediatamente bon vocale) e alcuna distinti. I. Ha parola o (ajj"gunna) nasale pronunciatacome sonora, principiodi parola o sillaba,come è in in fine della quali non arabi nei tre suoni ha a) quando vocale sorda. guerra '. italiana: 9 ma staccata. forma n destra ; a tera colla let- s* uniscono sinistra;perciòquando l'ultima lettera di a parola è precedutada in Ortografìa. — *5,S,jì" 3» J» .? lettere l, ", 2. Le che Prima. quei àJ^" vocaboli III. Ha munh. arabi e il suono persiani in cui della lettera è immediata- m 6 sopra _±_ Parte Prima. la consonante alla quello dell' è quale appartiene. Il suo suono breve. a Il secondo Ortografia. — si chiama segno alla sotto la consonante ed è scritto così (^"j)zer quale appartiene.Il è suono suo -^ quello dell' i breve. Il terzo -^- la sopra 5. Oltre si possono questi segnivi a considerare Valif (1) preso ha alcun bar si 1 : alif,$ da non della suono pesh è iniziale ha je. parola accompagnato Valif (1) accompagnato che ^ da (\) accompagnato Jj alif(\) Quando però Yalif non oaoJ una appoggio al di lì ali f a. breve. principiodi che serve non pronuncia pronuncia L da za- zer -^- si pronuncia il sempre suono lungo. a (^) oao La v) che Se poi vocale La vocale se e sono e in o se, per Yu come è scritto così tre lettere dell'alfabeto sono vocali come lo accompagna, si _^_ u. di suono, che vocale Suona consonante. sua ed (j~*$)pesh, si chiama segno se è _^_ è presa accompagnata sabar il dittongoao. il % colle ^ t^^o ta# ## Abbiamo Così è precede così il pesh è detto dalla accompagnatadalla la pure (^5)je i suona dalla vocale accompagnata dittongo ai. ed se dieci in giunzione con- possono e seguentimonosillabi: " .« ^J*j "_jli" «-^-^ S-^ tub lungo. n suona accompagnata sopradette tre lettere, sono dai rilevati " c^o la che lungo. se ma qualche volta e o pertanto delle vocali, presi per 6. I suoni essere di e; suono di _-"_ forma sabar, formando -*L dalla vocale consonante ha la consonante suono una suona zer il ha da preceduta (jjjje ~^~ se per lab che tlb tub (1)Yalif per " -% S-^ v-r*"Tr"S-^V teb tob se 0 in taob ^ ^r*^ taib principiodi pa- Capit.I. rola, non che ib ab si "J\ le due vocali il segno accompagnata da col segno Quando allora _£_ 1 an, in, mwm ' nunazione ' per esempio ', i ò13\jUL*musharun (-£-)prende ^«r la s; che ma il tanoin precedeXalif e Nota. zabar in fine di o — è scritto a) So — e. * ' si chiama g.: 1 una ' ed {gazm). ^ si indica col soprapporvi si chiama come: teutoni "iy$ s'incontra nurì),e scrivere sopra ' tutto sopradetto'. «///"dopo un sopra sempre la o alla mas- tratto , Il tanohx — di eccetto lettera Yalif stesso. 1 alif,il tanoin col '. originalmente *\jJ^"Ublidan ' g. ad tutte le consonanti parolafinisco in e. dopo l'a/i/; vocali, delle della ft, suono daffatan »" — si deve non inerte l^y fauran \ subito ', yJu ilaih ! il un parola, non (sakin) ^^ della lettera arabi, la e vocale, si inserisce fra mezzo Questo un. -»- vocale con raddoppiati i segni si trovano (dal nome fine di vocaboli to termina pronunciano aggiungendoviil si separateda (tashdid). jo,x-t£o _*_ allungamento'. essere raddoppiata lo lettera è una il segno 10. che _»_ ' (hamzà). si dice vocale senza con i^* -a- aib alife soprapporvi *Xo (madda) pure consonante, in una solo un sillaba una comincia segue Quando scrivere usa eb ob vocali si seguono due che è marcata Così: alifin principiodi parola,come si chiama sillaba è monosillabi. soprascritti nb due di scrivere consonante, cioè quando 9. Se biamo ab- non aob ib ab Quando 8. iniziali nb (T)che _**. vocali che lo L"jtLioi monosillabo il segno della vocale "-J "Jh u^oj,ù*1 L"}\ ^ 7. Invece nel 7 suono pertanto le sostituire Yalif ai a ìli Lj appoggio al indicare Per accompagna. di che serve Alfabeto. — Parte 8 b) quello di solamente Jl, arabo parola precedente, e la è si col ^UJl daru Per regola di sonanti una affamato la bene consiste sopra l'articolo prefisso Jj, ", in che la J è ", ^ j, ^, del le della mossa sillabe da ' ' moto sorriso '. g. M : ', ^ e e. ' , attenzione Ogni alla sillaba mincia co- vocale, ed ogni parola le vocali. quante sono la vocale: ', cus^. ha-ra-kat marca sillabe. in una vocale una e. monarchia sillabe. consonante una quale si e popolo '. parole parole in pronuncia, omesso, pronunciabisogneràfar seguono ta-bas-sum nella dimora massa consonante, in ', _^l-o cui è a omessa del delle altrettante mute scritto ^_ che segue, la ' consonante una sillaba in ' ' la corretta contiene una ssaltanat divider con è il gazm Divisione 3. il segno parola eufonia e caoUmmunaUs 12. della alla consonante tashdid, c^xkulll tA ', ^j, dalla vocale è assorbito quattordiciseguentiO, scriva, per assimilata allora "\ *. j ", J, j allora la lettera J dell'articolo, tunque quan- l"ì ^ up" viene delle una l'articol alif del- elisione. lettera prima contra s'in- dei nobili '. In simili più nobile il \ fedeli dei ' unione dall'arabo, e. g.: alif in principiodell'articolo Xalif indica questa £" ' ' la consonante conduttore ' amtrulmnmìmn finale della arabo sopra in frasi prese ^i^Ml ashrafulashraf frasi 1' 1 in indostano: J^"^oasi si chiama (-^-)che in indostano Se s'incontra di rado forse mai. zer ^-Ux^-Jl Ortografia. — di zabar Il tanotn Il segno 11. Prima. e in in g. 1 — una una Quindi vocale, oppure o ^y^-? più.conbhu-khti £***)" di-rakht ' bero al- Capit.I. 13. Il brano Alfabeto. — 9 in lettere romane, seguente,trascritto servirà esempio alle osservazioni più importanti fatte nei di denti prece- paragrafi. 4. Esercizio *V 9 / ?;LJ JU^ » 9 9s ^/ ^^ yyb lettura. y s 9' S. "~r^ Ff** 9 di 9 S S-*^ r^ "-*P' «3^ crr° ^ILo^ jjrj"^ )£ s \ — 9 s • ss S* — ^o c_^b ?' ^.b £)\ y 9 ^" r=»* Smdbad Snidò bap-ke 9"^ » ^ s^^ì^»0 £)Jj J 9 ad-ue S l ^.oi S- jt^ol £ 9 ' s - 9 w O"'-30J* "^1b-" 9 9*" )£ 0*1*** \Sf°± ^ Jy £?? 9 9 "^° ^^1 ^j» ^\ ^j-fà CUiUsw 9' 3*^' 9 9 S IXJ 9 «" ci/ " " £j-~« Oj^Ò* gahazikà pahla safar. kahù,, maiìVne go tarikc-se pa'l Ihi, 'alami daulat aur shabab-meh gà'edad apne 'aiia$ct-Lurk"" Parte 10 kharch sab us dàll, Jcar muttaWhokar -par Prima phir aur mal aur o ih bìhtar aur bhl bàp-ka mere bacata shoara ihl becà, usko kaul aur unhon-ne km; ki thà. rah tàgiràni bahrl-se apne mugh-ko oahàh-seJ ba-ittifàkun aur hai pàtà, aur baca gaia thà, bàb-men batlal; salàh acci afsos miràs-ka baia sab ma- main-ne tigàrat-ka asbàb aur bandar tàgiron-ke ham-rah un hasbi Akhirulamr rupaiko tigarat-men lagà dia, khand-kar, bahut aur mujiisl-simarganà « apne fazul kharaclon-se meri go gam'karke us iàd-kartà, zaickame-kà kaul nàdàni- aur pashemàn hu'aJ aur asbab-ke kia; danishmandon-ka » aprii hamàkat /carnài nàdim daolati kasir hae Ortografia. — bansrà sab-ke, gahaz ko kiraia gaia kar-ke huà. saoar Versione. viaggiodel marinajo Primo Sindbad dalla disse: proprietàdi gioventù; poi e Quelle mio ricchezze presi grande vergogna e detto questo tutti era pure quel danaro nel essi un Mi mavo richiaè era della l'espressione mia vendetti e un e mi buon comperati dizione, con- giti sfug- erano consultai con cuni al- consiglio. Impiegai articoli di di Basra bastimento, m'imbarcai. ribile prefe- padre. Finalmente eredità,che accompagnai quei negoziantial porto con quei beni. di mio mia pentiid'aver morte diedero commercio, mi saggio: «La della mia stravaganze,li negoziantii quali mi tutti nella del il detto quegliavanzi alle mie e ereditai che ne stupidaggine, e dolore, e fortemente povertà». Questa e raccolti quel beni stravizzi follia della mia dissipatoquelle grandi ricchezze alla quei e padre, le spesi in accortomi alla mente Sindbad e vendita, là, noleggiato SEC0OT3A PARTE ETIMOLOGIA CAPITOLO Parti 14. I sotto (r~"\ ism) Col la e verbo I che ' il è una Gli del nome 4) che Gli indica 8) terminologia parti del discorso (Jaì ftfl),il verbo, nome (^i^- harf). si che quello chiamerebbe il jJ«i fi'li ma'tnf). I I (^j^o^ ^*A ' il che nome aggettivi (cxLo ismi è descritto ^1 ismi maosnf o plicemente sem- o , qualificato '). sifat 'il nome qualità '). numerali aggettivi numero pronomi ritenuto 5) della le tutte il (^k*^ sostantivi fl"\ism 2) valendosi include: nome 1) : classificano participio congiuntivo Il cioè particella essi discorso. classificano araba, capi generali, tre del indostani, grammatici grammaticale IL nella pronomi ("S1 ^^A 'adad ismi '). personali mente ("r^" samir 'il nome '). dimostrativi (^l"l". *»\ ismi Parte 12 il ' ishara 6) "T indicazione, o nome il I I ' istifham si indica qualche 8) bham ha connessione, con pronomi il ' il masdar I la del verbo ' o il che nome indefinito indeterminato o infinitivi sorgented'onde '). nomi o verbali scaturiscono mu- (^ «* tutte le diverse forme '). 10) I nomi chiameremo che agente (J^U ?-**\ismi x passivo (u"oU o circostanza del Particelle 9 il fa'il) , il come perfettoo participio 9 s (JulU,^A halia ismi il participio mazì), e o ' il di stato nome soggetto o dell'oggetto '). sono: 1) Gli in S deverbali; JyJu» ^J\^ismi maf'ul imperfetto 9 ' ("4-^° r**»0^mi indefiniti pronomi I nomi ' verbio '). (fL^ixL\ ^L\ ismi informazione cerca maosul clausola relativa una interrogativi che nome nome 9) nome (J-o^ ^L\ ismi '.). domanda avverbi (non indostano;si chiama c'è y^ specialeper nome un tamìz ' la l'av- ', specificazione s ^Jjk zarf o pel quale relativi pronomi che nome 7) o Etimologia. — '). cosa ' Seconda. ' il ^yiJ nafi viene ' recipiente,o quelloin cui ' particelladi negazione una secondo cosa il vien fatta ', in cui senso adoperato). ticelle 2) Le di attrazione 3) Le preposizioni ' congiuntive 4) di Le ' oppure (y»Ls.^f*. hurnficatf 'par- LjJ*^3j*- ^urufi shart ' celle parti- ecc.). interiezioni chiamata ticelle 'par- '). congiunzioni condizionali (J£ sJ*j*"hurnfi garr '). (bJ ±£$y*- hurufl nida celle 'parti- Parte 14 c) Radici arabe femminili derivati dal che lo ; né persianoe d) Radici femminili essendo e) in Vocaboli che volta terminano maschili i nomi composti, di e sono sariamente neces- in O ritengonoessi in il cui sono il t pure mente general- sono a membro primo molte volte femminili in 1 non il genere parolesono a a in indostano. anche secondo, seguono in indostano altre \ sanscriti terminanti quellalingua,lo Aggiungerò che non lingua. definire o qualificare secondo. t O sanscrito;ma ; così pure femminili in i vocaboli terminanti sono dal arabe Etimologia. — finiscono della loro madre il genere che Seconda. seconda fa del che qualdel priccio ca- dello scrittore. 19. Declinazione generale: Singolare Nominativo Agente o Istrumentale Genitivo ef^Jlog,il popolo log-ne il popolo o \ ^ . -^ S**r. \ jj-\$-£^J Dativo y^ y^ Ablativo Locativo Vocativo i^^ j"r mezzo del popolo log-M log-Ice, log-Zea, log-ko ef^Jlog Accusativo per il al del popolo sul popolo popolo popolo log-ko log-se dal popolo £^0^1 log.-men,log-parnel ^J ijl ae log o popolo o Capit.II. Parti — del discorso. 15 Plurale Nominativo Agente ef^llog.i popoli ) o Istrumentale i popoli o mezzo per ^oyy j Genitivo logon-ne * dei "J- J"- %£"^ logon-ka, -ke, £o£^ Dativo popoli logon-ko ^J log i ai dei -ki popoli popoli popoli Accusativo $o£^ Ablativo Locativo o- logon-ko cr^o^^ logon-se dai popoli o^o^1 logon-men, -'par _^J ^ Vocativo Questa declinazione per quei sostantivi logo ae che terminano sui o popoli popoli o per tutti i serve in fatta sostantivi, in (1)alifoppure zione ecce- in (ì) he zabar. Nota. fanciulla modo in I sostantivi che ' al nominativo pluralefa o^j^ il nominativo formano oao-pesh(u); così goru gorttan. Quelliche terminano in O plurale prendendo plur."*" nom. ni inazione tivo ecc. la terminazione raten. Nei casi regolarein p*; fa ^-oy^p così ' ^ obliquisono Allo stesso terminano nom. pi. o^y^il nominativo ' £j\jrat notte obliquiperò riprendonola ' ter- ^«J tarla, ai casi agente,geni- lafkion-ne formati ; così "J^Jtarla che ' te formano ecc. b) Dalla suespostadeclinazione i casi larkiaa. moglie je-zer,al ^ ; così ^\ plurale i sostantivi ^y*. ^ in terminano pluraleprendono la terminazione nominativo * a) — dal si vede che al nominativo che singolare resta inalte- coll'aggiuntadei rato, hanno che colla 2) Se e di y^t £-^J Così: ka. il sostantivo plurale numero si obliqui, ' il del casa é" suffisso popolo ' forma, cioè colla forma che in e "S suffisso il regge numero, il singolare oppure in ke. genitivoè qualunque Così: ki. del di genere caso érf l|~^ cioè il suffisso del casa popolo'. di genere maschile qualcuno dei ^-/^ Così: (per maschile allora 'la termina de- seguente. prima forma, usa genitivoè la casi casi J"-^ dono, obliqui s'inten- genitivo,dativo, ablativo, locativo, agente seconda colla alla il è colla log.-kaghar regge allora usa log-ke gar-ko il che regola che di genere genitivo è singolare,si suffissi diversi tre terminazioni all'accusativo nominativo del forma il regge genitivo ha La significato. tre queste che Il stesso nominativo, oppure al £ lo fra il sostantivo 1) Se Etimologia. — suffissi. però scelta la e Seconda. Parte 16 dativo. accusativo e 3) Se il stantivo so- femminile, di qualunque sia, allora esso l°Qrki lar-kl si 'la usa figlia popolo '. del L'accusativo e) Quest'ultima l'oggettodi tale un oggetto Il ben o e del forma tivo. del da- o specialmente quando e si voglia specificare. istrumentale transitivi, quando questi nominativo generalmente quando esprime usa attivo definire agente caso si forma verbo la ha siano si nei usa tempi solamente che sono coi formati verbi dal participiopassato. £"5 la on £" n casi obliqui d) I al nominativo. dei e) casi 11 al plurale vocativo si formano plurale si aggiungendo forma omettendo obliqui plurali. Il nominativo singolare. plurale ha la stessa forma del minativo no- Capit.IL 19. Declinazione (s)he-zabar oppure Parti — del discorso. di sostantivi che ^ "n. 17 in terminano (I)alif Singolare Ijy^ ghora Nominativo il cavallo us-^jy^ ghore-ne il Agente cavallo o per mezzo del cavallo ^jy=r^ ghore-kcij-kes ó- ó- Genitivo y^jy^f ghore-ko Dativo ghora VjysiJ; -ki del cavallo al cavallo il cavallo Accusativo ^"é"h^ ghore-ko ^^SÌ5*J" ghore-se dal Ablativo S- cr^^y^ Locativo Vocativo cavallo ghore-men, -'par nel ^$j^J ^$\ ae ghore o o sul cavallo o per cavallo Plurale Nominativo kS}^ Agente ghore i cavalli i cavalli ^y^jy^f ghoron-ne mezzo dei cavalli Genitivo £- £- Dativo y*o£y"é ghoron-ko ] ^ i Vocativo Tagliabue. ai cavalli i cavalli , 5*o£y** ghoron-ko Ablativo Locativo (iMre yj'h^ ( Accusativo gfiofon-ka,-ke, -la dei cavalli *o£"^ K^oìh-^ j": (iMron-se dai cavalli cr^o^j^J ghoron-men,-par 3$*^ Grammatica ^ ae oMfo della linguaIndottana. o nei o sui cavalli cavalli 2 18 Parte Nota. Allo a) — in terminano Seconda. stesso modo Così: *. Etimologia. — si declinano banda «jJj 'schiavo' i sostantivi ecc. 9 bande-fra ecc.; ' ^"U"o banlàn b) La in nei ^5 \ oppure casi maschile; poiché fa fclo maka e i femminili sostantivi nel nominativo nomi pei terminanti U ' ma è che cambia singolaresi solo anche ecc. plurale. di genere in 1 oppure ' madre al a genitivo suesposteregole generaliriguardo ai sostantivi declinazione loro di ecc. ecc. Alle 20. però succede regolagenerale.Così la banien-ka del nominativo a obliqui al singolaree Questo cambiamento seguono ^^^Jl gen. specialitàdi questa classe la terminazione bandon-ne agente ^oj^-? ' mercante K^jjJ^ gen. 9 pi. ^j^o, nom. che vi eccezioni alcune sono che le sono guenti se- : delle seconda nella la sostantivi I a) obliqui.Così: e qualivi nelle vocale seconda ^ consistono che di sia la vocale due lasciano casi plurale pei magaron-ka. non terminano I sostantivi che b) in vocale ylfgano 9 _* Così: tf yb nelle p^b ecc. £g" d) gaen La e Il di £ ^S nei gae casi no y ' ' yb vi e dei casi 'pano ecc' uccello nominativo ', forma semplice ' ' il sostituiscono obliquipluralifa ^\S un piede obliqui plurali. giovenca al à^.^ rupia ^J^ rupae. sostantivo pluralefa di ' nome c^y^. parola bj^»,ciria plurale coli'addizione cìrìan. il formazioni invece il sostantivo e) ' nano lasciano 'villaggio', hamsa segno fa lunga, come preceduto da no y 9 una a, brevi, tfpo^Umagron-ka cocodrillo farà magar zabar ji del terminazioni sillabe ^" n rale plu- gaon. tivo il nominacosì: pbj^ liupia (moneta),al ' minativo no- Capit. IL e) ^jì ' ' numerale, un del la forma in due ' men do giorno', \2j£ ganta di indefinito, si dice gante barason-men : Ime ^ ^" ; ^^ ' 10 tempo, specialmente quando pronome un discorso. din ' ^Jixty Cr^c ^v^^^ di di plurale.Così anni ' giorni ; anno o del ', ^" ' altri sostantivi ed ora baras Parti — din ' men ' men in entro alcuni ' due dono pren- do baras y ^^ ^^^ rado gnano se- ore ; invece ^^^yìi? CrC^^"y"^ dinon-men ganton-men. sostantivi seguenti 21.1 contro la che terminano regolagenerale(§ 17) pai foglia Ob bakht fortuna takht trono sono in O te di genere Oy hot cibo 0^~" sui filo e (je-ser) ,3 maschile: 9 khet ^-^ campo «;" httat forza Oy jJ^* OyU ^o£ Oyb /a/jo^rubino cataletto 0ib ^s?^ dant cuib 22. I in 1 nei dente seguentinomi, alif e casi * buiTO ^^ ghl 0aS c?«A? latte rappreso sebbene he-zabar, acqua gì vita ^y^. Oy. ^o£ figlio perla wo^ non di genere cambiano obliquidel singolare: chiarificato maschile e nanti termi- la loro terminazione Parte 20 \U» tilà UlJ laka Ls^ mare zio I nomi di genere femminili fanno "lJis saiah nero al;m/i strada faccia caca 23. Etimologia. — oro darla bj" Seconda. bb babà sV^ a//#A maschile cambiando che la finale ^ zer. dhubi lavandajo ^^L gaogi eremita lettera mail vedi ai ^. corda baia §§ cale vo- o gomena cambiando la C5^" cordicella rassi il,*?golf pallina ^iìi^ow cloriti formichetta "J,b bali piccoloorecchino formazione 119, 120 elefantessa Come: orecchino alla giardiniera il diminutivo formano formica cìonta malin ^U gola palla Quanto dalla eremitessa hathin cAt'^*" sostantivi finale in ik*jrassa ^b c^yL gaogìn elefante Alcuni Lo_^o^ si ^$ lavandaja dhubin ^yb" giardiniere hathl ^ mossa in Femminile ^3*"" 24. terminano in^ Maschile t^SU Dio Come: ~ (jU (amato) caro ove del femminile si tratta dei nomi e del diminutivo derivativi. Parte 22 la pancoàn, seguono e dirà si ^^ssJb Seconda. Etimologia. — terminanti regola degliaggettivi obliquimaschili pei casi pancoen in alif ^^spJb e pancotti pei femminili. I 28. quando sftratta comparativi, che si si formano voglianocomparare, ' L-^- ^ questo cavallo stabilire forma tutto Nota. ' Così ' hae khub Ichub si vuol non comparativo si parola ^JL colla ^y^ "^"y^-"_s^"^^i questo cavallo è più coli'avverbio si forma hae più '. ' si forma assoluto il paragone. se il *"btjziada all'ablativo. sab-se *t. bello di cu^" ba- fra due paragonatifra loro, sono del formazione nella comparativo e traccia del trova nelle forme ,^" bihtar 30. genitivoo bara sab-ka jo ' Zaid 31. Il prese preso sanscrito dal il locativo; ' cr^ è il Mohan parola cu^JLo come è il ^ migliorefra banisbat è anche ' IjbK^^o gli scolari riguardoa, La si usato mohan c^y* men ', buono ! di tutti talibHlmon espresso ' volta si trova più grande tutti bih ottimo ' usa indostano in "*o bihtarln sab ^^OjJjUì comparativo lingue semite. esista però, qualche si di formare metodo dalle che perchè ecco persiano,come dell'ablativo hae ^Jb1{JL\ J superlativoè migliore', c^.j-^ Invece ed comparativo. Questo metodo sola ' differenza significa particella"^o La — oggetti che hae oggetti,allora tivo all'abla- fisse Che getti og- molto. hut il altri superlativorelativo tutti '. Il quello'. dell'avverbio tutti o Ih ghora ^Jt" il di superlativo Il ghora bello con mezzo per ' più paragone 29. sab è ih ^1 Kjy^Sao "^o più o mettendo si stabilisce cui o l'oggetto gli oggetticon Come di due ' ; v_r* — **» zaid accha '. qualche in paragone volta dalla ' con col Capit. II. Parti — 23 discorso. del a col genitivodel nome ^Jb jsJJo ^y in ^J Ad 32. aggettivo,sia si da un nome ^j ' bìhtar jZj^kahin ' ^ ' kala ancor miglioredi ' molti Uoljy^ aor kala più nero ';jZ" gradi,molto aggiunge, o confondere Lo simile come, Nota. — : kala Questo * sa hut se ghore f/horian ' ; dar óJ^SSba- migliore'; ^-^ gone': para- terminazione con questo suffisso sar o come 0Lo Lo sa; ' tissimo mol- nero tivo l'aggetsto Que- aggettivi,o agli ' ciullesco fauciullo,fan- come sa Lo 'come'. san formare larka fcju Lo suffisso Lo ', o^^} ' eksan ' vi non moltissimi nerissime, o sa, sia che si usi in un aggettivodi similitudine,è come gli aggettiviche il suffisso se ^Lo sa, I"aggettivo al quale viene come nero uno '• intensivo, sia come ' più Loculibahul-sa ' sostantivi per a aggettivistessi,come W ' khub- pochissimo'. ' thora-sa si deve ', L" \y \ ^^ come ^\ nerastro o nero similitudine di si molto ' Non grado dovunque migliore,migliore senza ' bihtar kalasa ["J)i\S 33. di buono', yC^ y^" bihtar molto la e) aggiungendo all'aggettivo ' è alta a) ripetendolo, avverbialmente, bello bhl j}\ aor ga Zaid grado positivocome , W y "x"j pesante ', Cj^y^y^. ^-ol^-"mhaiat estremamente ' surat molto ' bhari bara di accha aggettivousato o di statura come ; un migliore; b) prefiggendogli avverbio,oppure molto ' la ' £ il paragone intensivo: significato un l^Z\U^allaccha bìhtar fatto '. Mohan un comparativo, come j£ c^.^jJ con paragone vien quale terminano in I « e il bile declinanome affìsso si inflette allo stesso fosse: cavalli nerastre e. ' ; g. ^y^Z o^}^ cavalle '. ^** l*~° ficato signi- o modo cu^i baci^ »àti si Parte 24 Seconda. Etimologia. — 4. Pronomi. Pronomi 34. y tu I o * ^^ rimoto di di seconda si Al prima dal \j rti, al nom. nominativo; dei strativo dimo- e i ; quella del casi l'affisso dal on, pi. pi nella oppure agente ' ham tawz ' noi ' forma ', forma voi pronome genitivo e aggettivo £ Jcà, che è cambiato \ ti. Al in rale plu- gendo pluraleaggiun- nominativo seconda obliqui del casi genitividei nomi, obliqui derivano pi. Jb nom. e è supplito persona quale, al plurale,si prefìggela vocale i casi £j* tugh; à_*x" formazione nella mugh è à^" persona dei forma singolarela è persona formati usa ' *3 #A. loro declinazione. sono di terza Pr^nome io ' nella presentanoalcune specialità pronomi personali I pronome ^u '• ^ main cx^ pronomi determinativi;principalmente dal dai 35. due ; cioè pronomi personalisono o-** (^^JL). personali persona, obliqua pi. ^y*" hon o^-»-A obliqua pi. o"^ e g. hamon ; tumhon. Singolare Nom. ^J Ag. Ab. Loc. fW* c^" main-ne ^syz* \J?x%*^ G-en. Dat. cx^° e Acc. ^'^J J^ e^o o^ mera, 10 io mere, mezzo meri di mughe, mugh-ko kss* mugh-se ^° per o mugh-men da me in me me, di me a me (mio) me Capit.IL Parti — del discorso. 25 Plurale Nom. fjb ham Ag. noi 1^03-** c^r* ham-ne, hamon-ne ^Ua hamara, 1"UjJ ^U* hamare, e Àcc. y^^Jb y^ ^r^-ihamen, a Ab. ^j**oy+* Loc. "^f*" ^^^o^^^a hamari di hamon-ko ham-ko, noi noi da harn-se, hamon-se hamon-men ham-men, ^^^a per (nostro) noi Dat. o di noi mezzo Gen. noi noi in noi di te Singolare Nom. o^5 Ag. Ab. Loc. Voc. y ^yy Gen. Dat. o ^y3 e Acc. tf# o taìn tu ^ft-tttftu per o L*$ ters, tertf,ten ^ y*?=ù' o-^ù' ^^o^u ^^«^u y^$\ ^fo, di te tugh-ko a da tiifjli-se tugh-men «£-/# mezzo 0 tu te in te te (tuo) Parte 26 Seconda. Etimologia. — Plurale Nom. Ag. eyox-^ voi ^w fj tumhon-ne tum-ne, esV per o di voi mezzo Gen. voi tumharì dì tumhon-ko a tumhara, tumhare, V*-*-" "*"^*3 ^Uy-*-^]) voi vostro o Dat.eAcc.y^^^-'-ìy^cr^-^ tumhen, tum-ko, voi, voi Ab. ^^^^^j Loc. ^K"y^+S c^r* tum-se, tumhon-se crr0^ tum-men, Yoc. ^'^l Le 36. tumhara, che forme "1 '. Allo nel caso U* come ' modo, agente, la segue il pronome, bap se obliquie. ' jo facesti pure, se la forma — hamara, a) Le forme g. padre "ksxì obliquiè tugh bad ' let. oppure con di l'aggettivo dei casi di dei casi te ' uomo usa tugh frequentementesi contraggono in ^ pronome base ; come aisa Ida disgraziato mug, Lo mugh, J tug sa base come saggiocome obliqui ^sr° ^/à^° ziato disgra- me similitudine obliqui si un tivo) agget- Kcuiu' usata da tivo, geni- un bakht-ne ' ^U^ vero un qualifica aggettivo un j^.^JJÌLoÀasj' tugh-saraklmand Nota. il , dei casi forma ^-JvjUsro così si fece '. Così g. bakht-kà kam stesso L*o\ voi. (sempre unito dei casi alla forma disgraziatocosì tu e. volta s'incontra qualche mugh " o \^3 ter a, ^U* mera, in voi Il possessivi. propriamenteaggettivi sono è identico t L-u voi tumhon-men ium ae da : te '. "^p3 ; come, Capit.II. y^sr0mugico ^%ù* tugko,e la forma il dai ^/à \Jy$* pronomi dar a solamente essi che formazione indicano; in altre obliqui: ^Jcs enfatica particella (s^làl ^~"\). : e. ' e. i ^ g. inhin men ' ihì £^j*"\ ^\ 'in (plur. pj" in) è isi ' a '. frequentemente indicare in ' questo libro l'oggettopiù ' proprio alla serve admi/co us uhi proprioquesto ^ ' men solamente quellache e is Jcitab meri, ^\ g. ^^ "^o\ ^^ dimostrativi hanno parole,essi aggiunta ai pronomi dimostrativi, per quello ^^cr^ g. eccetto quelloaggiuntoai sostantivi suffisso, dei casi distintamente hin) 'propriomio, aggettivi,i pronomi come alcun quell'uomo',cr^ La e. hi mera tain. (pi.^^a enfasi: maggior forme, cioè quella del nominativo due hi dendo pren- tere cyJ^ ^y3 dimostrativi Considerati prendono non qualche yolta particella^ loro 27 '. mio 5. Pronomi 37. taln, 'proprio io, io solo', ^aI^o hi main serve discorso. l'accusai e mere b) L'aggiunta della ai del Parti — questo ' proprio ' CJ^" c"Jl proprioin questi'. Singolare Nom. *} uh (pers.) egli o ella (dimostr.) quelloo quella Ag. Gen. Dat. Acc. lt5^ Jr S~ Loc. ^.^\ us-lca, -/ce ^J\ ^^ us-kOj £^»\ *j uh, Ab. C5~J^ ^^ eglio us-ne ^\ us"se us-men us- use per -/ci di lui a /co lui da mezzo lu* in lui lui di lui (suo) Seconda. Parte 28 Etimologia. — Plurale Nom. Ag. ^y Acc. Ab. Loc. essi essi c"\ un-ne o \£- £- teo* un-ka, -ke, Gen. Dat. oe ^ y^j^Jl c^r^S\^c"\ un-ko, ctt^ 3*o\ \S$ oe, ^^«^yaJ! ^r^"o^ di essi -kl ad essi essi da unhon-se essi unhon-men un-men, (suoi) unhon-ko unhen un-ko, unhen "^°c".m-^l^-'O^ ##-$£» di essi mezzo per in essi. Singolare Nom. "*o Ag. Gen. Dat. Acc. ih questoo questa (pers. eglio ella) is~ne l^o-5) j£ i3- Questo o per ^^»\ is-kaJ -keJ ^*A £j"\ is-ko, ^-^ "J" Ab. ^^o a -kf di questo questo questo *i ih* is-ko, ise questo vf*%/^ ì*~*e Loc. ise di mezzo ^\ ^a questo in is-men questo. Plurale Nom. ^" Ag. Gen. Dat. Acc. Ab. Loc. ^ ^S te questi in-ne questi o di mezzo per questi -Af di questi "J- "J- £^"\ t#-fòlj-ite, ef^ytjù c^:^\ y^"\ in-ko, inhen, £t"\ c^Tì\ ^ ^^**c""^ (^o1 crr°o"^ inhon-ko inhon-se cj-^o* in-rnen, questi questi ffc inheìij in-ko M**fc a da inhon-men questi in questi. 30 Parte Seconda. Etimologia. — (J^o^I ^\ eJ^.) 7. Correlativo Singolare Noni. ° oy y* quello stesso taon ° so e^L^*5fó^-aa quellostesso Ag. per o di mezzo quello stesso ^- Gen. Dat. Acc. tis-ka, -ke, -ki di quello stesso "J- ^ ^y^S y^^o yLr^ ^ ^° fàs-Ao.,Use a quello stesso quello stesso tiS'kOj Use 50^ Ab. ^^^i tis-se da Loc. c^./0^ì tis-men quello stesso in quello stesso. Plurale Nom. £"y Oy- so taon o quelli stessi tin-ne quelli stessi tì*(iP Ag. o per di mezzo quelli stessi Gen. £- J"- \"yyXiK^S tin-ka, tinhon-ka, -ke, -kì di quelli stessi Dat. Acc. Ab. Loc. cx^=^ yc^ crtt*^ jzfcèy* ^^y^o ^^^yyXì ^^ cr^cs* Un-ko, so' tinhen a quellistessi tin-kOj tinhen Unse, Unhon-se tin-men, Unhon-men quelli stessi da quelli stessi in quellistessi. IL Capii Nota. a) — 'chiunque',nei b) come suo casi complemento; 'chi il pronome al 31 relativo pronome e. g. come: gìs gis ^*. al L'uso posto ripeteil relativo,si ripeteanche del gli da y*. go go ecc. il relativo "igy*»"£*jr^y?-, cadrà'. so yo" Qo carega moderno preferisce correlativo. Quando il correlativo. 9 8. Pronomi y*. generalmenteaccompagna s'innalzerà uh ^ discorso. distributivo: o obliqui:^^. Il correlativo girega so del ripetizionedel indefinito significato un si La Parti — interrogativi 9 9 (^L^i-X^ol ^1) Singolare p^ Nom. Ag. cr\^ kaon chi? chi kis-ne "J- ij- K^juS kis-ka Gen. Dat. yv_^ ^~s Acc. ^^S ^ ^^ o per mezzo di chi? -keJ -ki di chi? kis-ko, kise chi? a kaon, kis-ko, kise chi? Ab. i^i^S kis-se Loc. CX^^S kis-men da chi? in chi? Plurale Nom. c"5* kaon Ag. Gen. t^c/ £- ,J- K^y^jJ Dat. crz*^ Acc. y^v^ chi? kin-ne chi o per mozzo fc^ kin-kcL,kinhon-ka, -ke,-kì di chi ? j*c/ kin-ho, kinhon-ko, kinhen 5*oy^ cr^r^ di chi? o^ kaon, kinhen, Ab. cr*°c/ kin-se da chi? Loc. crr'cj*kin-men kinhon-ke in chi? a chi ? chi? Seconda. Parte 82 Etimologia. — Singolaree plurale Nom. Ag. che kea U* di £- Dat. kahe-ko y^^ cosa? cose? per mezzo -ke, -kì di che cosa? qual ,J- K^*\" kahe-ka, che o che kahe-ne "^o*^ Gen. cosa? o cosa? che a cosa? 9 Acc. Ab. da kahe-se che persone b) molto ^^ a) L'interrogativo — forma La il U* cose, a che raramente, eccetto invece la forma kis ^S ha il kàhe-ka genitivo%^*" dei A3à* ^aK si #05 nel di che e cosa? anche e) valore! ' hae Come o ' si a casi si obliqui ora nel dativo, fai ! ' di significato da comunemente di che ? ' Kj^*.^y^ : espresso ' keà ecc. L^ ^"j^J\^L ^jyL U^ usa dosi usan- ' e che ! : kea kea khub, Il questo kis cuka 'perchè?', significa in ' può g. ^y** e gaoan Qualche volta qual generosità!'. quanto ! ',come cose. c"^ kaon. dell'interrogativo in italiano il Us" che tanto applica applica solamente genitivoe esprimereindignazione, sorpresa karta di più cosa. indostano Oklo^^^ kis-oaste,c^— ^ interrogativi dagli avverbi ad è questo che *£^*" kahe-ko '. Il dativo cosa? cosa? kaon è più generalmenteespresso significato ' che in cj-r0^*^ kahe-men Nota. che #£#., kahe-ko ^^te" Loc. a ^ ^^*" ' ha essere keon. usato Liy L^ maràl il ' kea qual significato quanto eccellente ! '. II. Capit 88 del discorso. Parti — riflessivo. 9. Pronome Singolaree plurale. Nom. "J Ag. ^yC-d àp-ne di stessi stesso,se se ap stesso se o stesso se per o stessi se ,JL"\^5-oJLo! #jkw", #p/2£, apriidi Gen. ly0 Dat. e Acc. ; — A ; 3 — t^J\ — - " \ se stesso stessi se o mezzo ltip-ko, apne-ko, apneap-ko, ^ ^^ \ stessi taiii apne-se da Ab. l^C*^ Loc. o-r0^-^ cipne-ìnen stesso se a stesso se in se stessi o se stesso se o o se stessi L'uso più frequentedi ^J\ personale di seconda allo stesso modo declina come che si usa Up è in sostituzione persona il ' lei esprimere rispetto, per ' in del pronome italiano,e allora si segue: Singolaree plurale. c-"Tcip Nom. lei oJcJTap-ne Ag. o lei di lei Gen. £- ^- hit. e Acc. Ab. uatica della o loro o loro K^Jf ap-ka, -Ice, -kl y"J ftp-toa "^o"J dfp-W da c?y*"-JÌ ap-men Loc. loro "stana. lei lei loro da o in lei mezzo di lei o di loro a o per o o loro in loro 3 Parte :'! 88. ©A 3p solo al pronomi: tip si la forma locativo genitivoe appartenente Nota. \ fra noi khnd oe ^ 40. che àp-se Nelle spontaneamente '. frasi aggettivodi (suo) proprio : ' ' coi miei Quando «j" 41. di ' lei propri occhi ' ' e come plurale: sono) un ' lei dice Nota. per al ' loro e. ' ; anche — Vi dicono cx^-ai ìjfoudaoarid, ^JU iuJUÌ gambi £" yA coi ' pronomi io stesso '; "^j\ cip-se ^^" "yL.j\ g. /Jiud az stesso, volontariamente, anche usa nel senso bacashmì khud C nel rispettoso pronome al è "J singolareè haìn arair ap ìJ"*j*^ ' trattato lei è farmate "P senso (let. hain '). altri vocaboli complimento, rispettoo plurale; come: e. "yL fJ*s^ quando ; ^a sono g. come ' ' lui : persiane si e. y^\ g. c^ (let. lei il pronome '. è usato grande uomo se ^" stesso, da te '. ecc. ì±h%d di, cip)si prefiggela preposizione corrispondea stesso, da me JL1 main "yL g. ' stessi ! ; essi , solamente ma ma stessi '. «_-"! l^^j\ persiana)\ as da 'essi stessi dell'ablativo esprimereil significato Per la frase (o : e. g. generalmente anche usa persiano "yL khud; dimostrativi personalie ^j"\àpas ; te^^Tapas-ka stessi,voi stessi si 4 tu, da te stesso '. anche usa stessi, voi noi a ' àp-se plurale: e. indostano In — riflessivo "yL ^_j\ tura enfaticamente cip 4io stesso ', "S\ mairi Oltre ^y^\ àpas-raen ^^o eJf ^^ g. ^ oppure, 4 e. eglistesso ', «^c-J ' 39. Etimologìa. — riflessivo±j"\ cip si combina Il pronome altri con Seconda. eufonia che e che richiedono liazrai, ^^-^- o3^\j^L khud"o andini' cali, «U- AU rS/f "^A come husur, mai . gali,^y\ c_ "Lo* si usano il verbo jo^U-aL ganab, "-^.y gharib Capit.II. jly paroar, dum di italiano Un 42. pronome schiavo ' io ' mata ' 'umile fidol (ji^wxi devoto la servo banda *"\j*jJ^ moglie si ', ^S^J il ' le ecc. zada il pure più hanno o — e/c 'uno' (una ' (un ; *? altro che ' altro ' un aor è il non quelleparole (ancoruno) ; j^à ghair primo) ; yy base ^yà*j ; dono 9 itta • tao (fi ' o le sono 'un oppure ijitta ' cosa secondo si declinano '. Tutti la come yk ' ' tanto i ' ; molto ' '; ^J:hai ciascuno ed il /citta o suo ^y' /col 'quanti?'; U^"- correlativo ' qualcuno sopradettisono : e 9 /dina regolageneralo, eccetto segue ' altro donon oyy bahut cu^ har un s ' ; ' w U£ o quanto, altrettanto qualche certuni ' 'tutto, tutti'; 'alcuni, parecchi'; Lu^ Urw e 0 ecc.); l^oy dusrà persona f ' molti; i^l" sab o e ' ^\ entrambi ! 9 tutte 9 y ' schiavo (+"£* ^U-*o\). 9 ' altro figlio famiglia'. ' 9 seguenti;"\ ' mio significato pronominale un ^uJ'Li. ', ' per capitoloclassifichiamo meno l'ultimo ' di questo figlio indefiniti Satto questo 43. che Pronomi parole: *jsl servo 9 10. il usare ghulam 'schiavo, servo', '. Così ' di kamtarin umile più àò^Jà/cabila chiama significato invece stesso se servitore', fU£ ' si dice di servo degli schiavi ', JiaJahkar Jchakscir nel usate frequentemente usa umile o ^j^_sr° makh- '. indigenoparlando ^j^o 35 discorso. frasi sinonime lei, signoreecc. ' del v-^-Losahib, naoas, parole e Tutte ecc. banda banda *jJ*" Parti — Lo\ Ul ' ; ultimi ftftfl /cucii ò^ regolari,e gli o si declinano due che ;""'" Parte Seconda. Etimologia. — Singolare Nom. koi ^yf A"- qualcuno kisì-ne ^alcuno i*?ur2** Gen. ij- ,J- te^-^ Dat. Acc. Ab. kisi-ko ^3^ kolJ Lf~°^TÌ Loc. per di mezzo qualcuno kin-kti, -keJ -kì di qualcuno y^*-^ y^-"^ o qualcuno a kisì-ko ^sf-se da Cr^oc?^.s'kisl-men qualcuno qualcuno in qualcuno Plurale ^J Nom. Gli o ^yf altri casi sono #0?: kaì o al 'come alcuni singolare. Singolaree plurale. Nom. A^pS kiich qualche Ag. ^y^ kisU-ne cosa qualche cosa o per mezzo qualche cosa Gen. J"- \$-KyZs kisu-kU, Dat. Acc. ^"y^S kisu-ko ^v^ à^Z kuch -ke, -kì di qualche a qualche qualche Ab. ^^yls kisu-se Loc. c^^y^S kisU-men da cosa qualche in cosa cosa qualche cosa cosa di 38 Seconda. Parte beca ghora è ho ' venduto stato Nota. Il — è anche usato ^yV^U £J venduto il da Etimologia. — mio modo ' indostano come kol na qualcun à"sps aJ qualcuno ' kuch à^S kuch ek ? y più ' kuch ' 'ogni cosa bahut ' yb ; ^^" molto sab kol ^\ I pronomi all'uso del ; kol aor cosa ancora qualche altra o c^jy^ ^\ aor à^S ; ' uno ancora nahin ; ' non molto e ; ultimi ^L ' ; har go kuch e ecc. che cosa sab kuch ek ' ' ognuno 'qualunque ^y ò^S aor j*" oppure ciascun pronomi entrambi ' cu^I ^\ ^y o oppure y*. ó^spS l^oy ; "^s?S^^L ' J 9 ' kea aor '; cosa i altro non ^1 gis kisl-ka ^a* agente ' ; U* ^y si declineranno tutti seguono (§ 18, nota*). ,jy ' qualche ek kol gis kisu-ka caso ^_$y ^\ tutto il resto ' ; har questi due genitivo farà ^^y^ ; vi"t^l aor ' in jm^ ' ' ancora Siccome KyutS ; sab 'chiunque farà ' kuch aor oppure così ; altro kot declinabile ' kol nahzn cosa go ^y_^ ò3 ^y ; J dusra molti o ' altro S cu^J bahut à^S ; kol nahm ^$y ' altro un qualche ' '. tutti allo stesso ' qualcuna ' niente ' l^y ^y ; "«" altro ? vi£M ' ' dusra proprioelefante c^v" altro kuch aor kuch na nahin dnsra \j~"}" : qualcun ' qualcun ^\ ò^ ; kol o g. 9 ' altro cr^43Jà^S v*"\ il mio e. composti. \y^^"dusrà ^y J h ' pronomi indefinitisuindicati ' nessuno ' (suo)proprio ' seguentipronomi composti si declinano i vallo ca- aggettivo riflessivo : un nig-ka hathì \j**mera che kol ' J nig genitivodell'aggettivo in il mio (let. '). me 12. Pronomi 45. I ' cavallo cosa'. membro y*. _^ ; è go kol al go kuch ecc. la delle regola dei sostantivi tre terminazioni del riguardo genitivo 39 CAPITOLO III. (ji). Verbo I verbi 46. si dividono ^1*1!*jJU fVli muta' li lazimì).E fi' vi è quantunque però qualche dei verbi numeri: vi sia che 48. due hanno hanno Due in indostano sono modo che 1. La presente in le stesse li na, si declinano e tutti i verbi poi e il inflessioni dei il presente agente nome sostantivi che allo minano terin M minano ter- alif (§ 19, nota). Formazione radice verbale radice verbali, cioè Siccome numero. passiva. e agente, dei si del verbo che modi trova si , usa tempi. e nella seconda in molti casi persona come un astratto. L'infinito 50. tempi femminile; due in ciascun attiva i nomi nome singolaredell' imperativo nome zione coniuga- di alcuni e tre persone voci: i sostantivi. la, così subiscono in \ due il e all'infinito 49. formazione generi:maschile transitivi infinito stesso sola una le stesse in tutti i verbi sempre singolaree plurale,e I verbi (^j^ J^ *») transitivi. I verbi 47. transitivi — nella differenza cioè intransitivi non sieno classi: due dell)e le terminazioni e in la terminazione (^S^ mandar) li na\ lijyduo t'/ià sempre togliendoall'infinito k correre '. La e. radice si forma g. radice aggiungendoalla jy pertantodel la terminazione dao(\ infinito verbo li n", si troverà Seconda. Parie 40 Il 51. considerarsi come aggiungendo alla y\joàlà come ; ' che uno oppure Il 52. forma sta participio dalla rad. Qualche del si fa jjy volta verbo Il 53. radice radice d'un a) — la vocale Se si elide è nella un fra inserisce, verbo jii termina Aoma Uyb essere, forma regola generale,ma cambiando 54. di ^ u. Così del y*" il altro dal il e mente general- g. rad. JvX" nikla. a oppure la participio, y £0, part. by che la terminazione o, si ^ lettera 3, Il #ozV7. non segue $ 0 della la dice ra- ho, part. lyt Aft#. aggiunto al participio sato pas- verbo, marca maggiormente se il verbo è transitivo cambia ism participiopassivo (J^jLo _je^ol il carattere è il indicato participioattivo mafnl). di intransitivo, dell'azione di compimento significato participio;se vocale U£i il solo brevi sillabe del è Ma. participiopassato seguendo aggettivo del participiostesso,e, aumenta due colle vocali \-^- ' siva progres- Ijy daora. forma questa nikal, pari Questo participio\^a M#, un '. daorta : e. participio khaiU; questa regola. Esso in di consiste divenire ' come: aggiungendo alla jjy si : come forma una si forma la terminazione e ta; participio passato \yt bjy zabar, — fcha, part. bl^ U^ come la radice essa ; formazione badai, part. ^'^1badia: b) Se a la radice dell'ultima assume passato 1— il voce come: aggettivo, la terminazione U corrente, sta correndo allora e participio Nota. ' aggiunge a questa hona Uy* ' corridore ' (L^\^ ^\ ismi-halia)si la terminazione daorta bjy si il carattere e daorneoula presente alla aggiungendo terminazione '. correre per che an- attivo, si forma dell' infinito la inflessa bjy daorna, ^0-"jy : fa'ti)che può participiofuturo un forma ^L\ism (J*U agente nome Etimologia. — in Capit.III. Ncta. col \j* \*" I — participi preseme participio1^* hua, dia \j~*mera 55. I hua seguenti verbi Verbo. — e passato,quando usarsi possono ' 41 quello che formano il come io ho sono nomi; posti com- e. g. dato '. participio passato irregolarmente : Infinito UU. U^ ganti andare karna Uyimarna U»j dena LuJ lena fare morire dare prendere Participiopassato 56. I participipresente di attivi che differenza nel femminile contratta del nominativo in ^ f, e. g.: e passato subiscono terminano in 1— le stesse a plurale,che prende plurale dei nomi una con mia femminili flessioni in- cola picforma che terminano l'arie Seconda. •12 Etimologia. — Maschile Singolare Nominativo Forma Ijy inflessa ^$jy Plurale daora ^jy daore daore ^jy daore Femminile ^5jy daori c*?.5ydaorìn inflessa ^jy daori cr'W in alcuni participicome Nominativo Forma Ma nelle si farà E som. lae, ^ ^ così vengono al femminile U) Nei che contratte singolaredi di ha, che invece il si farà Man 57. Il finn ecc. e gerundio femminile così invece daori hi alla le ambedue daorte 58. conda se- daorìn c^jy di aggiungendo del inflessa un la participio participioavverbiale, Lpjy hi, 'correndo, proprio nell'atto di correre'. Il prendere avendo parti solo la prende di ^.^* li. inflessioni ; le suddette la I dia, Lo Ma, part presente;l"jy daorta; gerundiopresente 0* come: $ ^" hi, ^" dì, ^ si forma forma presente dandogli così la forza ' ^.y^ hfiìn. presente ^a soi, ecc. finali ^\$ U" 1^* hUà con Ime ^}J ^$y^ lettere si farà ^$jy ^.^a particellaenfatica le due Idi plurale parte cioè \^ soe, ^y^» come participi ^^ di invece participiosubiscono la terminazione ma e alcuni participicomposti compongono ^5 ; lain: lai, ^V soz'^ si omette b)) /«/«, b_^o inflesse la eufonica forme daorìn gerundio la forma ' corso ; : b) a) indeclinabile,può passato, che della del verbo ; della radice radice coi è jjy come suffissi ^ e 0 ^ daor ke; Capit.III. ciaore j$y come j" kar, ^j"j"karke del L'ao risto inflesse terza seconda e persona, che Nota. radice verbo a) Se — che dare; radice: la radice inserire anche può e Ua^ de; aoristo: ^" o, ^ ' ronà J;^ la radice essere in la ' ; pel e, an- gaoe. nell'aoristo, o : ro, ^ nazione. termi- aoristo ro. ^ nell'aoristo la finale denà deve; detto, ^y" quelle ganci ^^ si a regola generale, radice anche U"" e iniziale della vocale in ^ Così, ^"" allora oppure termina omessa. o seguire o UU* oppure piangere roe: Così gàe ^ in 1— termina e. ^ scomparire la oppure e) Se ^ e si sia stesse fra la radice o ^ ^U» termina un'altro può rove; prima en, terminazioni le del verbo con aoristo: gà, la radice Così ^*; incominciano U. b) Se oppure """ prima persona, sono e nazioni termi- con pel femminile. terminazioni può si forma Queste persona. del voci *?jy '; come: pel plurale ^a ; può nell'aoristo inserire la lettera si fare ' che tempo terza persona seconda o, ^ alla aggiungano maschile e altrettante sono pel singolare^ sono, coi suffissi daorkarkar. //^" è il solo che che Uyr karna "^^jy daorkarke, claorkar, yj, karkar del verbo gerundio passato 59. ^ o 43 daorke; e) della radice ^jy o Verbo. - 'dare'; oppure ^y radice: dito sj"" de. Siccome così in poi il futuro questi tempi, .ri"», anche fermare deve i verbi che stesse essere comessi. essere formano abbiano Ma o e le suddette precedere o quaudo l'attenzione sulla persona, espresso dall' aoristo, nazioni termi- modificazioni. pronomi personalipossono I o l'imperativosi soggettialle vanno 60. e precedereil verbo. si seguireil mente vogliaspecial- allora il pronome 44 Parte 61. L'imperativo alla che del seconda L'imperativo la forma per forma dall'aori sto, singolareche persona al usa pluralee coi che la è cetto ec- radice anche usa forma oppure ' correre e. ; zinda La forma '. La rakhìo, la'nàt zalimon in ^ in ^ quellain si te ' risci favo- anche usa y*$£) *Joj £^i hugio per \""^. ; cui*J maledizione cada ' in vita ' lo y cip daorìe daorlo tum lo come par forma ; dice ra- singolare ^ vi conservi Dio ' al g. «^w y.Jy ^' ; mente propria- comunemente tanto lo ^ tum ^3 è aggiungendo alla rispettoso^J\ àp e che tiranni '. sui Nota. a) Se — inserisce la lettera la del radice pi, precativo;^ys^. ^ b) Se l ^ J termina si inserisce e ' marna g \S cja, in ^ - I morire come: Se gli ' ligie precativi dei al anche la precativoin si dà ll^-s^r unke verbi hugie; 0^y* un havale "?, sua ^ questo e : radice bere '. si cambia e. favoriscano ' l si ^ come ^ sopra; o in favoriscano hona Uy* g. radice prendere. ' essere e Ly» questa inserzione della let- forma le si Quest'ultimo mugie. ^-^-y* regolare,^y^o aggiungela significatofuturo kìgìega o come favorisca ', prendono pure però può ritenere 63. favorisca la lettera le, precativo^^J e) tera la radice ' pigie termina verbo ed il suffisso ; fra la radice - in si imprecazioni; o £"3+^ ji tu y correre felicitazioni kJiuda tumko forma per tutte le tre persone. favoriscano o favorite o le ^ pronomi favorisca jr^f* seconda ima col pronome sempre usa ha imperativo rispettoso.Si un che ' la stessa precativa;ma la terminazione si ha Etimologia. — verbo. 62. si Seconda. 'favorirà ; come : marie. terminazione Ay* ad consegnarli S cM essi'. Seconda. Parte 46 i Tutti che della tempi col formati sono Etimologia. — di attiva voce participiopassivo truzione, purché l'oggetto dell'azione allora e Il 69. si forma prossimo passato del yd" hun daora Se ho ' l'ausiliare e ' corso ; fem. è transitivo il verbo ^c?-r^ prende si costruisce la sempre o plurale : singolare Come il come forma \jy hva. moto passato ri- della terza 9 ' 9 per- s main-ne U-r^y"y)^y^^y* ; ^* ticipio par- masch. daori ^5jy ^y" s sona, tivo, da- aggiungendo al passato il tempo presente del verbo Uyb honà: ^"yb del forma la forma come: co- dokha. larkiko main-ne l^y questa la abbia inflessione: subisce non transitivo seguono l'oggettopuò prendere Ma nominativo. verbo un 9 hae dokhà lorica Sp ^y^y ^a ' io ho biasimato do main-ne 9 simato do due ' ; y hain 9 O^V c_5-$-*y larlcìàn dolchi io ho Quando l'oggettodell'azione y personale,il participionon si main-ne fanciulle '. rappresentato da è bia- s ^c^r0 due biasimato ^yo-r0 io ho ' ' s fanciulli;^^o* hain dokhe larice s ' il fanciullo un nome pro- inflette;perchè tal prò9 nome può non main-ne ^yt l^y ^yb l^sy _^"\ y^ biasimati Il al ^y^i ham-ne e. piucheperfetto unko del dokha hae ' ' ^cr?° '; io l'ho biasimato ' hae dativo: noi li abbiamo si forma trapassato e gendo aggiun- l'imperfetto dell' ausiliare liy" g.: L^'i gy 1^43 ^ì ^jy ^jy o^V Se forma us/co dokha participiopassato masch. fem. nella '. 70. honà. che essere il verbo CrS p* main ham ^jJamain "Sj2" fA daora daore daori h"to daori è transitivo si usa ' thà the ' io noi ' avevo corso : ' avevamo corso ; thì\ thin, la stessa costruzione che Capit.III. pel passatorimoto due Uy* io avrò nona. e. g. si che nona in tal e. si omette Il 5y al del daorta 73. Il ' hon si fa quando il verbo composti 2. del giuntivo: con- negli altri come aggiungendo al si forma Iì^ahona: di un'azione è transitivo e. g. bjjy CJ^" congiuntivo trapassato o hota fo^#. al ' participio passato Uy» io avessi La si costruisce ìiona ; e. g. : ', oppure corso di prima continuata. si queste forme Anche questo tempo, come glialtri tempi passato. participio del Coniugazione Radice lnlinito Uyb agente o futuro ticipio e corso'. lio abbia hon passato del verbo dor# wam l'idea del '. corra daorta maìn implica Nome daora del verbo io il condizionale ^^^ Uy" ljL". l£ ga quello del passato congiuntivo piucheperfetto Uyb U"jy ^S auriga è l'aoristo del verbo presente o aggiungendoal participio verbo aaorà passato. participio presente main futuro del participiopassato del verbo, la costruzione participiopresente l'aoristo del state erano tivo congiun- mani allora e ma^1 crr° transitivo è tempi composti forma simato bia- avevo terminazione '. La corso aggiunge g.; ^y* Se il verbo ^yb fanciulle ^^o è sempre significato il caso 71. io ' imperfetto o l£iy"\jy : io abbia corso, futuro, qualche volta Uy" tìiìn due me cJ^'j^y L^c^r0 : g. aggiungendo al participiopassato il si forma 1 ' (let. da e. dokhl larkìaa anteriore Il futuro 71. ' fanciulle 47 '). biasimate verbo passatoprossimo : e raaid-ìie do £7*^3 oVy Verbo. — par- attivo ) ^xyy» ) Ausiliare. Verbo y" icona essere, honeool" per divenire quello che essere o è o che divenire sta 48 Parte Seconda. Participiopresente Etimologia. — IJ^a hot a l^iKua Participiopassato Gerundio presente Gerundio passato hote ^a ^ y* stato, divenuto hi essendo, divenendo hokar. ho/ce,j-J^*" ho, ^a hokar ^/z* hokar kar ke, essendo divenuto Aoristo 1 Sing. Plur. ^^a Io sia, sarò, sarei 055* "$y* "S55* y 5* ^a ^y* *$ uh ^a 0^* oì.35* f* fi ^yi ^a 03* tu 3* c*?."* ut.33* "5$ diverrei hooeJ hoeJ ho hooeJ hoeJ ho ham ho tum hoo, ho oe ' hoiiiiJhon mata o~* o 0 e a, ho e a, hon hooen, hoen, hon Futuro ' °* ce Smg. Plur. ti ^' Io ^ Hì^a ^ì^a ^ì^a ?^# y U^a ""^a s^ "/" ^Lo^a ^.ò^a ' !" 0^ \Syb 1£^a ^J"5* ^55* ^xì^a sarò, diverrò ^ £® hooegti,hoga hooega, hoga ^"2^ t* tum ^ honnga, hunga oe hooenge, honge hooge, hoge hooenge, honge ^ sJ^* stato o Capii III. Verbo. — 49 Presente ' Io 1 ^yt Imperfetto sono ^^o ^a , «A 9 s ^ "^A yb y ?3 hun inaia tu to, uh ^a ? ecc. Ua-'i y hae ho Io sarei 9 Uy" del verbo. Non «mingano allo in i mairi hot a 'Irlia hote hote hote. ^ oe i tempi è necessario darne ' £A# h°t " ham *3 tum stesso modo the hotà tU ^yA indostano,di cui diamo Tm.i ecc. ^a sono suesposti ham ' stato ^yyb ^y* tha passato *j Uh Uy* I ilice y ^j^c Ij^a y 74. tu *3 /tó^ ^V* Condizionale ' *a 0v" tha main lv" *j uh hain ium ecc. era U^'ì ^^^ hae ham ' Io che lini/i' ? un come ausiliari ^li altri tempi perchè si della unica qui servono che coniugazione vi sia esempio. 4 50 Parte Seconda. 3. Verbo intransitivo. Kadice Infinito Nome Etimologia. — daorna Ujy agente o futuro ticipio ^ Ml^ìjy par- dao\ jy dorneoala S attivo bjy Participiopassato Gerundio passato ^A^yjy jy daor'd corso daorte hi correndo daofj cijy daorke, ^y o^jy corso. Imperativo c"2J$"«•**?* jy y ^ojy tu ^k ham £+" y ^ ecc. main 6} uh ^5jy ^jy ' corra tum oe daorun daor daore daoren daoro daoren. daor- daorkarke, daorkarkar 4jF)$" io chi sta correre kar, Che o daorta \jy presente corridore per Participiopresente Gerundio correre do aven- Capii in. 51 Verbo. — Precativo 1 SLoJy ' Corra, favorisca daorìe, daorio, daorìega. ^J3" yjy ecc. correre, Aoristo ' Io corro o correrei corra, 0£k? nwin or0 ^ojy t® ^a ham ofij) p3 cs"J5" i£j daornn daore y "S)9 correrò o daoren daoro tum daoren. oe Futuro ' ^ÌW Io correrò crr* l"ij^y *^5y M(Mn ' ecc. daortlnga tu daorega *3 uh daorega ^Jj^j2"^ xj!g£l pJ cf^ifa* ^ ham daorengc tum daorogy oe daort'ntjr. ' ecc. Parte Seconda. Etimologia. — » Passato condizionale Io ' presente indefinito avrei corro, bjy e ' corso daorta malti ùr!^ Ijjy y tu daorta Ijijy"* uh daorta ^yjy ^a u$}y £ 9 ecc. ham daorte tum daorte ^ {J$}" \S3 9e daorte. Presente Io ' ^yt" 9 bjy m#a# ^^ ' ecc. daorta hua ^ Uijy y g# daorta hae ^yb L"jy ^ uh daorta hae s crz* y" 0yt. sto correndo corro, ' * y lt^ r* ^yjy ^yjy y ^ haiii daorte taw 0£ daorte daorte hai ho hain. ti 54 Parte Seconda. Passato Io corso main daorà daorà ^ uh »3jy ^ ^w \J2$$" k£$ ^ysjo daorà tu ^k ijy y" ecc. s ^^ \jy y ^yb prossimo ' ho 9 \jy ^yb Etimologia. — hae hae ^tor^ daore oe lutti ho hai a. Piucheperfettoo trapassato ' U^ì Io ' aveva VjjyC}^o U^ì corso ecc. main daorà tu daorà Ua3 ijy tj uh daorà Ijy y ^yV» ^jy ^ ham daore ^^3 ^sjy {j tum daore cyV» "$" "S$ oe daore thà thà thà the the the. Capii anteriore Futuro 1 oppure ^* "va - ^a - ^a yt" ^» " - - III. Io avrò lfy"lj|ys^ #/" àom c/y* ^5jy y c-^y* JÈb* Presente ' e hoga hoga ^°/^ hom/e attore hoge ^^ d«ore honc/e imperfettocongiuntivo Io corro, Ujy ^y" ^ttW °^ ^ hn/ir/aoppure daora £w r* corso maiii daorà liyb Ijy y o^y* J§y ' io abbia o lliy Ijjy^S corressi Cy^c inala ' ecc. daortct hon yb Ijrjyy ^ daortd ho yb bjy *• f/A da urta ho ^y;jy yb ^yjjy y ^y" y" ^y" passato congiuntivo e corso Verbo. — ^yjy ^ hani iln ori e /«//* littorie 06' dao/'/e ho Itoa ho ti. » - « - - ho a /io /"o /«m toa /w/J. 56 l'arte feconda. Etimologia. — Trapassato congiuntivo Io avessi ' ^y* 3y » " " * tyyb ^"* ^jy °PP* » ^5jy » - » » » ' corso Maindaortahota o^* ^ td 2$ a $/i """"»-!" o^. - Jl "** ^^ ^*iyb ij%* ecc. » daorte ^m hote » « daoì'a hotn i) n » « » * » » ^ore fate » • •- ' » » » » » o"? ,^ 4. Verbo 75.. T verbi verbi transitivi intransitivi « coniugano allo che nei personale deve al essere Infinito ' Io »* u*o ' ?U"co udire '. fu udito me ??•??" vuun-ne £,"£"£" . suna i 0-"^J /$-?2£ S##S ? '? ?? . * •?•* I LUo » ^y*^ ham-ae lt«o 0i^i lum-ne U-« ^C^ MH-JW modo del » su/i'd sima S#»0. ' dei cipio parti- passiva,il Agente (§ 68). rimoto udii, da rv' costruzione caso \j.x^ì simaa Passato stesso tempi composti passato, nei quali,prendendo la pronome » transitivo si eccetto » Capit. III. Passato Io ho ^i udito, U^o n n n r" da Verbo. - 57 prossimo è ine stalo maùi-ne ^crr* ^ifj* sunti ecc. hae tn-ne » » iis-iie » » ham-ìie » » turn-ne » * ^yy ^y^yl udito ^yy Trapassato Io aveva U^'ì udito, U*o da ^j""*!* ^y^yl « - ^yy* ^yy era ine main-ne ns-ne ha ni- ne ium-nc stato sana udito th"" » » ? * ? ecc. Parte Futuro ' Io avrò Seconda. anteriore I^a uL " * « » » * ? " me passato congiuntivo udito, da udito, io abbia da e Etimologia. sia main-ne ^i^^o crìy «^f* sima hor/a tu-ne « » ham-ìie » » » * » » ^y^ò' tum-ne cyo^ ' udito stato stato sarà me www Trapassato congiuntivo Io udito, da avessi byh U*o me main-ne ^y^j^ udito fosse stato suna ho la s s " * » » cy"** l*V" haìn-ne » " tum-ne » » udito, Capii III. 5. Voce La 76. aggiungendo al del fa verbo UU. passiva. di passiva voce 59 Verbo. — verbo un ' si forma participiopassato suo gtinà transitivo andare ' che al . la larmente, rego- zione coniuga- participio passato L^ gaia. seguente coniugazione della Nella 11. verbo U^$o^dekhna Se soggettodei il ' verbo participiopassivo deve golare che e al del singolaree è ' si dà cambiata futuro si deve dell'ausiliare, in ^ in al \ agente o par- del maschile. la forma del ^ i tanto al sin- delle forme piali partici- in la terminazione cambiare in ^ al l plurale. t"U. t^fcòdeìcha VUJU»lV^ dehho. ganci esser veduto gàneoàla quello che / è " tiri pio futuro solo femminile, la terminazione essere plurale; e Infinito Nome vedere passiva voce veduto, che o sta per attivo \ veduto essere Participiopresente Participiopassato UL*. LJT U^." de Idia gala U^" deìcha gaia dekha gate hi essendo Gerundio presente ^*" ^'"l*:U^" Gerundio passato ^L*.U^" dekhàgakar veduto. stato veduto essendo duto ve- stato Parte 80 Seconda. Etimologia. — Imperativo 1 Che io sia veduto Ug£"" ^Uw U. Ug"" dekha mairi 0.~c tu deklid 83 8$ dekha y* * ' gami ga s ^L*. oppure tjè^ " ^l*. U^o.^ c*?..?^l^-5^ r* ^w oppure gaoe dekhe gaoen » g8e //'/Tv Precativo lL"Ui opp. yU. 0 ^.la. U^-^ ^Ma ^àfé 0 ##?o opp. galega. Aoristo ' To sia, sarei sono, c"^- Ua""" ^U* oppure ^U. * ^U. * ^ta. ^^** U^." kS^- U^" . ^.^U» ^h^" ^l*.^^" ^U. « c^W* liVfe* y /^ h(m fJ tum \£$ sarò oe ^Mà dekha gàùn #ào£ gaoe dekhe gaoen dekhe gao dekhe ' veduto dekha main *$ Uh r* 0 gaoen oppure gae - gae » ##"?"* » £#£#. Parte 62 Seconda. — Etimologia. Presente Io L UL^. U^" ^* ^A " ^ « » dekha gatti ima » » hae S3 uh " " hae ^ ham fó » ' ecc. tu £ " » yt main cr~o ^yU*. (^a^.^ c^a" veduto sono teflIS de/che gcite ham " " ho Imperfetto ' U^3 » ^^ì LiU- » Io L^o; ??./.."" t^»» ^; veduto era ^j^o V ?* mam ^ ham ' ecc. dekha " de/che gatà " thà " gate the Capit. III. riHioto Passato 1 Io fui veduto L? Ua"" £?~i 63 Verbo. — main ' ecc. dekha gaia fi » » » » ^ y té ^J^.? » » ? " ?*" ^ ^j Passato ' ^* L£ ^a» » "ja * yb * J^jt - Io sono U^"" tu » * uh » » ham » " oe " » prossimo tu "j iih ^S » ^ ' veduto cr^omain * gae tura stato y dekhe ecc. dekha gaia Ima » " ria e " ? hae ho tura • ? oe ? - taf*. Seconda. Parte t'.l Etimologia. — Trapassato ' l^" ?'".•» ^yb yb pyi» opp. » 9 Io sarò Sa » " Futuro yj * stato lliybl" UJ^" Uyb « a ,^1'iyb ^f ^^.^ gaia tìl » 9 9 ^A " » » oe ^$2 anteriore e y ** - * thà " passato congiuntivo veduto, ?"$# ecc. dekhct meda £r~* ' veduto stato r" r. " ' era U^ Ua^" * 9 Io io mairi fc# ham sia stato dekha » dekhe veduto gaia hunga » gae ^0#0 honge ' opp. ho ti « "0 » fo* Capii.III. Presente 1 151». Ua%" {j^* main » » $i yt" " " "j Uh $*" L5%* ^^S r* pi ? » ' ecc. y 3* 03* 65 fossi veduto o 9 ^yt Verbo. imperfettocongiuntivo e Io sia - dekha tu ham - n llO » » ho de /che tum gaia ho/i gate ho a « ho ri Trapassatocongiuntivo Io fossi stato veduto ma"f Ij^al'ila*Uy^." ^^ » '» ? y" " r » 11 uè. • Grammatica ? ecc. dekha tll ? a^ ftA ? » ^» della lingua indo* o# gàta hota » J * ? » » * " Parte 66 Seconda. \Js U^" l'iyb » » * « » » ,"yb « ^^ dello forma Altra stesso mairi £^^0 yj r* ^ " tempo dekha tu "j uh ^^^ " Etimologia. — » " » » »? ?» de/che gae ham ^m 78. ì a Un alla sua far causale verbo Verbi neutro si radice, e inserendo o » » ti Causali. può rendere il verbo ^ hote n » 6. lìola gaia transitivo aggiungendo attivo, così formato, si può davanti al sopradetto1 a. Ess.: Capit.III. 79. Allo il verbo e modo stesso causale Verbo. — verbo un formato così 67 attivo si renderlo può far causale doppiamente sale. cau- Come: Daremo forme qui esempio un £j^ \3\jZ girla \j^Jyt^J ^ ' Se la lunga, la Così \ zer a si cambia i. la queste tre radice si cambia in — (lei pesh il terremoto fa dere ca- ; è il re ^ la nelle forme i fa demolire casa monosillabo un semplice u; ' fa far cadere ' si fa breve in ' girata ; ' casa del verbo vocale ' cade casa gharko giroata ragù casa 80. ' zalzala gharko àJj}j la o di : 13^^J: ghar ^ l'uso mostrare per o ^ e '). con una transitive zabar -*- a; ^ si cambia la U e cale vosali. cau- oppure in —?- Parte 70 sale. ' comprendere ' fa \S\jys: \j\^ss^la samaghocinct. samaghana, Alcuni alla radice lana Etimologia. — \s.^s^l"samaghna Così 84. Seconda. verbi del causali verbo si secondo monosillabi. la Forma Radice aggiungendo l_ixJ stesso, modificato regola(§ 80) riguardoai Verbi formano sposta sue- Esempi: 2a causale la Forma causale 9 li^o sona Ul^L^ 3~o SO cjt" dho suloanà dormire Uyb" dkona \3\^"" dhu 'Ioana lavare l^.co sind "^° U\y~cusiloana si cucire Lu^w Lily^.gìIoana giua " vivere \3Ug* hhana U^ /ihiIoana liiy^i" khcf mangiare UL^J nhànà Uyi nhct Uiy^yi n de 1%J; ha Ioana bagnarsi gno) (prenderba- Lo." denti, ^" di Ioana dare I 85. seguenti formano Verbi Ua^ stare rahna Radice *" i causali la ra Forma Uv£ tenere in causale rakhna modo un 2a speciale: Forma causale Ul^.^ rakhoàna far mettere, far posare Capit.III. 7. Verbi 86. composti le sono U£" paraa cdhiid LobU*. che voci Le si composti. desiderare Lab) r aiuta dena UL*. dare Ul potere Uyb verbi ausiliari: stare #«/*«. andare venire Una fare Uyr /mr/za /?a## ottenere dei mettere r£#to UJ3 Lòo saknU chiamare potremmo cadere lagna incominciare U*l" formazione nella usano seguenti che Loti Ub Verbo. — /w"#z essere LÌL*. fftf£/tdfinire \ ia. — #) Di Lxi lagna reggono come : bjb.U\ #M questi le voci \S~" parità l'infinito del parnU, richiesto «li venire '. oppure verbo U£J a U e, cui tf/w qualche volta vengono uniti; ' /"/#/*# esser Parte 72 voci Le b) volta U£J che agente; Seconda. lib parta, UaU*. denti, UaU. U") hone ^iyb "?3à»3 qual- e, l'infinito coll'inflessionedel lagna, reggono come: Etimologia. — ctihnà desiderare di ' caso JL. cioè: LUÌ? duina, \jsSì sakrtti,1 6?)I seguenti, l'imperativoo radice; così: \JSl"y* e?M#»5 reggono ' poter UT) '; U%. essere Mo voci: UL». participiopresente; ' ; L5\ e) I Liyb LJ1 gaia honti come 9 ' LLi' come : ' y^ ; Ul 3## j?0rte mto ' ' #o/" ' karnà andato essere verbi ' continuare da ,_ ' lambà ' karna il reggono parlare a sostantivi Os raffi karna dere chie- a ' continuare y ^ continuare ; '. composti sono il reggono '.venir correndo'. US ' karnti o aggettivi; s . aggiustare; ';Uyr S^fc.chotti raccogliere Uyr L-J Lla" rahna, U*J ^jb mia Uyf My Alcuni : finir di scrivere seguenti; cioè: Uy' karnti, Uy* ^ow«, : Os ganti, daorte "^jy passato,come 87. ' (^Xv^-y. puchte ganti liU» leggere ; ' cu/enti fto s#yte (fàte 'slegarecompletamente'. rf) Le a ^'M à*J '. essere gamr kama g^-*. raccorciare, diminuire allungare'; Uy /£àfà #ar## W ' '; nerire an- '. In 88. questi verbi composti, il primo in tutta la deve l'aggettivo a che meno Os ^ Solo nel 89. dire : «^ — Os primo come Alcuni genere nella ? iJj y di è aggettivi, coli'oggetto del verbo, del dativo. forma ^J^ membro ko rasi Così lamba per karo s e^-*-1u«*j considerare in 1' oggetto sia esempio potrò oppure concordare composti sono terato inal- resta il secondo coniugazione,mentre coniugatoregolarmente. Se però membro caso lambì rasi karo U^J lìjS il verbo appartenente alla verbi aggiungendo al si formano nome o k allungatela lambti classe coi loro aggettivola karna dei verbi sostantivi terminazione corda si '. può composti. e tivi aggetUl tinti Capit.IV. li nel. Per oppure ' ' largo si forma sostantivo U-«y 1 ' tarama ' tremare ; del ' Ju^4 bahs larz jy ; ' verbo Così: consonanti. temere acqua ' monosillabo un formazione fra le due a ',si forma ' ^J^jWit UV^L.caorana il verbo nella consonanti, 73 '; coli'aggettivo\j3Lcaorft irrigare ' l'aggettivoè o indeclinabili. es., dal sostantivo L"U^pantana, il verbo Parti — ' allargare'. Se che termina si inserisce ^p tars tremito •**- bar za- 'timore', farà \yllaraznà ', I ', uiiS discussione due con un il bahasna ' scutere di- '. A 99. che questo propositosi può stabilire la regolagenerale i sostantivi quali è formata dell'ultima aggettividi dalla sillaba, incominci per terminano con due o vocale — ricevono se vocale. due Al sillabe zabar si può usare a che che aggettivi la terminazione a fra queste verbale. IV. (d»^.). indeclinabili 1. e zabar — questo addizionale contrario,i sostantivi consonanti, quando ricevono Per rifiutano sillaba una CAPITOLO 91. a., due consonanti,voglionoil Parti brevi, l'ultima delle Avverbi. regolageneralela maggior parte degliaggettivi avverbialmente, restando inalteraticella loro forma nominativo termina .-ingoiaremaschile. Quindi anéhe quando l'aggettivo in i a non subisce con quella terminazione oppure'» a, quellemodificazioni (§ 26), che se si usa subiscono av\ crinalmente. gli aggettivi 74 Parte 92. pronomi Diamo aventi qui una fra loro Seconda. — serie una Etimologia. di avverbi relazione derivati reciproca: da cinque Capii Come ih questo ',*j Uh ' ' colui che il e quello',^£ * correlativo suo quelli derivati rimoti quelli derivati vati da ^^L da ^"y mezzo ^yb hi, come chiamato da 'questo'; altri ^^s. dei /cadi iahin ' ^S proprioqui ' ; Per altri in questo ' modo verbi tak fin toh tal: kabhì ' qualche "i"",- ' ' ^Jo fino allora ; gab kabhl qualche volta momento cMr^ kahin ' : Qahàn 'in cx^ ' ; suffissi ; ' ' 'in altro ' proprio volta ^^ ; che kabhì qualunque luogo'; ; e£" ^,^ tahan ^^^ : ^3"^\ c^^- gahan nahin ' degli av- come ; ^3 fintanto cM^.% gahan kahin qualche àJ" ^^ ^j iunhin avverbi kabhì qualunque ' : j" suddetti fino adesso ^^ ' in ; così ^ perciò, proprio in quel ' gab-tak ^^, mai'. qualche luogo '. tate 'fin dove?' kahan ' ' in ^^.i^ : aggiuntee ^_^\ ab talak ^[^ quando? ^L ^^i ^^^ ^3 oppure K_r^ ; '. coi di mezzo per 'fin là' ; ^S ' si formano in 9 immediatamente pure composti tak tak kahin come ' momento ^"\ dn oUnhin ^^ ; Così 94. hin ; aggiungendo ^^ tempo, esattamente, ab cioè, aggiungendo **«* " enfatici più 'quando mai?, kabhu ^^f " " alcuni per la terminazione cambiando vati deri- quelli deri- si rendono proprioin questo ' anche 0 quelli correlativi e avverbi suddetti ,^^1 abhl 0^ ih stesso '. quello piccole varianti; : ^j^ Per ' taon '. abbiamo 'chi?'; relativi ^aon ', p$*. quello stesso ' taon ^y cinque pronomi: chi? ' verbi av- 'quello'; interrogativi uh ^ 'colui che'; gaon di per da ^ da Alcuni 93. kabhì dai kaon quelliderivati prossimi questi avverbi: di quintupla serie esposto una corrispondenza a questi cinque pronomi In 75 tempo, luogo,quantità e qualità derivati "*o ' indeclinabili. Parti — vede, abbiamo si di gaon IV. ' ; oXj l-*j 'non mai'; c*V^ tcabhi kabhl na ' kab- "^S qua e ' colà in ' ; luogo'; cr^s ^\ ^^ gab kahin 70 ' Parte maniera passato di qui jf : significa domani ' passato cui si come ieri ; bare ' jolà no, ; shaiad solamente Il arabico l-^. mi 'siati ' per colla ' ' Il usato ' si dal in ' persiano; ' ' come ' ' khoah na spesso kià ; ; volere ' ' et-cetera ^b ; (pi.) o faiuti accusativo, marcato usa ' khustisan ' adesso ; fatti ' ; ' gerundio passato avverbialmente ; Us*^o dal L^£ JL^Jb ^i j*l "s-#£ verbo iL^JJb Aggiungiamo sopradetti. del come so^^à una verbo : lista so e pensare ; qualche volta delibera- ' kar ' hatiskar yU^^A 'ridere'. kaha diatamente imme- dire '. ' ' "i JjiàJI ^ ; a può j^y* hanstia hatiskar cioè, vale JUJ ' veramente fi-l-liakìkat ' ; VJl* arabico qualche nome ' "^-*v. i«rai ' : specialmente'. ' "3 ; così affatto bi-l-fVl in JjuUb colla avverbio come ' avverbio come : usato o$làtf niente lo^^-L ; •ridendo'; oltre ai dal ^iJ\ é" fi-l-faor istantaneamente, ', dal verbo 100. khoah caso ; ilol caso per ; cuiUii.\ bi'l-fi'lora, tamente ' ' pure fi-l-haloppure essere nel preposizione ; così 99. "\yL qualche volta è an esempio Come sua qui sentenza e barila U^b oaghaira s^^ ; ; ? "\yL.*i ; di dipende della "*o^xa* ci guati ; ' nome ittifakaa 98. ' * '. terminazione ISIàjI caso per modo ogni 97. ' ' forse ' tarson o^~y riarsoti c"y^f contesto ; ' presidall'arabo sono volta, finalmente una in dal e ' parole. avverbi Diversi l^LòSkazara : verbo le suddette usano 96. del futuro o qual ieri o ' giorni fa tre giornio ?, in doppio significato;cioè avanti o mai come ogni luogo '. un /cai ' quattro giorni o quattro giorni fa '. Il tempo a 1 tre a così in ' hanno ) dopo domani oy*j*. parsoti 1 kaìiìn avverbi futuro ; e Etimologia — kiUn kar har y* Alcuni 95. yr ; c^^ ' ? 0^ ' volta ogni qual Seconda. Per esempio: egli ridendo degli avverbi più disse ' . in uso, 78 2. Preposizioni 101. Le sostantivi preposizioniin nel caso locativo, e Epperò, quelle che da essi retta col indostano suffisso sono ^ come considerate sono tali reggono maschili il caso come nitivo. ge- vogliono la parola he, quelle che sono femminili Capii tV. Parti — richieggonodetta parola col ^J"\Syé gfiar-keQ"9.e ' taraf nome ' la verso anche suffissi ; esempio 102. Le il nome ^J\ si davanti Le col suffisso age dentro ìUftb bàris a di fuori ^5lsx" bagae invece o JjJ badie " invece barabar j"\jì o badai di per, ne cagio- joJ bard dopo (ditempo) Lo o o ^ opp. gu* $" fra senza, ^" fo'wa ghar-ke. age maschili ^b quindi e j9ar gono reg- sopra ^flg accanto, vicino di dietro jyf^e Jj tale sotto, di sotto ty3 taìn fino pU*"" ^^L^oLo di baghaìr Seguendo il nome. ^\ doU» a seguireil o r^U. kharìg eguale barae Ì£\y" job £^ ^vcui, motivo gharki marsi quindi potrebberochia- e ^b di sopra ^ijLóyé ^J /ce. davanti,di fronte bahar ; precedere il potrà dire anche ùpar j",}\ Jjo casa esempio : per preposizionipossono, anche o ' alle 79 /ci. Come S seguentipreposizionisono jj6\ andar y*b suffisso nell'esempiosuddetto, come citato \ casa indeclinabili. cetto ec- be, bin senza a al di fuori darmìàn in $5£A insieme con, mezzo, davanti, di samhne v-^-is«#«" per ^5|yMiszo^tf eccetto j"y. rioaz JJi "o*4 "f givd di invece /.*«£/ avanti y"*$vH$ ^^ ragionedi po) (ditem- vicino vicino, con attorno 80 Seconda. Parte Ile per, LSJ ^L" mure motivo a in per, Etimologia. di nazdik *£*")* vicino ^js^" nlce sotto,al seguenza con- di di sotto 004(0 per, allo scopo J^l^ di ' /conforme a , )ciòche mmfik "\y ^^.yji bamugib genitivoin £ cSob genere i riguardoa il tara/i nel modo di, come per cJ^Lfarà/ mezzo yM j^C=*-gìfiat a khattr y"l=L. cagione di per Oltre persiani si richiedono , di e che con jJ^jo badaolat 104. di. mezzo per femminile potere di, in leu babat bei di mezzo Preposizionidi 103. b per halli ^oLa causa alle dette marifat ,^»*Jnìsbai "S^" di per di mezzo riguardoa bamadad di. coll'ajuto i seguentiprefissi arabi preposizioni, qualche usano verso volta con parole tolte da quelle al di lingue. 1 as »\ b ^ da \J± ilici eccetto, oltre ba con be senza "*o ## ^ bar su, (privo di) in sopra, pra so- a (dotato di) in, da "ala o» j^s rfl» da re#d vicino, con $£ A ^r ## in nel modo di, come Capit. IV. ^\^"barUe )h òlla J senza j" dar £* in, dentro À*~~ojlasbaski dacché, in- gar agarci ***j£l Ù tìwzwzà jj\ aor ###r da. come #0"# 'par ma, ^*o pas j^i niz ^ perciò,dunque £$ vìCLL gabtak finché,mentre àSSyi*. #o se, *\yL khoah o# e, o#r òS kl che, poiché àS\:i taki àS^ìy^ kemki per e se e se no, a meno pure, egual jyJt"hanoz quantunque pure, che, affinchè perchè \alica della in modo lyb harcand oppure egual ma oagar "Jb/i#w nullameno o, in , che quando hfdaaki altrimenti io pure "*J^oariia j». no me- modo 3 guenza conse- eccetto,a c^t^ nahtn pure di però pure, che al contrario dunque, se fcfóttma, JL*magar y a /o min inoltre anche, davvero y 0XJ se bhi i^" con àS£ gokl quantunque pure ma, lì a, per o ma' b_^ quantunque ma, e, àSò^ balki o 81 Congiunzioni. quantochè o^ la Cr" 3. /l indeclinabili. di,per causa a Parti — U lingua huloslana. la o, oppure. meno nulla- Parte 821 Seconda. 4. J«bUò shabash sì ah ^U ^U *U ^ hae Interiezioni. bravo! oahoah aimè! gì che ^ OL" U* ^^òb fo"3 bai quanto are ^j,j\ Ll^ aimè! o marimba ! CAPITOLO V. Numerali. Numeri bella hae id. terribile! ! 1. che #a/?ré? te, sorprenden- di voi! khub afsos dhan cosa! ne benedizio- buono ^y~*\ dhan *\joah ^*. bello,ammirevole su Ma Csa" fortuna ! hae ^.yi s/Wtt L" c^" ah! ! "_^L Etimologia. — cardinali. voi! to ben fat- Capit.V. ivUf geara Il ir aju) ir *r^ if 3.-, - Numerali. 83 11 ro bara 12 rr tera 13 rv caoda 14 r\ fiandra 15 ri JUil sola 16 f. JU. satra 17 paùilu 35 chattis 36 saintls 37 athtìs 38 untalis 39 calls 40 fi ektulls 41 18 ir bealis 42 {Jr^ yJ~. c^-r^' OS io *J n "y-i^) IV i\ *"uj\ athàra rt unls 19 fr tetalis 43 r. bis 20 ff caoalìs 44 21 fo paìntcdis 45 chialis 46 saìntahs 47 JUfcSi athtalis 48 c/3^1 49 .-.Sol ekìs ri K£JLj" rr bau 22 h rr teis 23 fv caobis 24 Fa pacìs 25 fi n chabbìs 26 o. C^1^.^#£#$ 50 rv satals 27 01 ^bol ekaoan 51 r\ athtiis 28 or £#0dw 52 tintls 29 or tarpai 53 tis 30 oF caooan 54 ektis 31 00 pacpan 55 batìs 32 01 chapan 56 tetìs 33 ov sattaoan 57 coatti 34 o/\ ^Ifjl afhaoan 58 if ro ^^J^ O^- é*f? ^ S o~rr"^ 0 ^u^o wwràs S Parte S{ aJL*Jl oi Seconda. unsath 59 A. 60 Al 81 61 Ar 82 62 Ar 83 àJLliJStirsath 63 Af a^m^bncaosath 64 AO. 65 VI 86 àìLIL^ chasath 66 AV 87 à^jUo satsath 61 AA è£ky" athsath 68 Aì. unhattar yc^yil 69 i. yuiosaltar 70 ìl ekhatiar yL^5oJ 71 ir ^ib bahattar 72 ir ^yiy jZ*Jl tirhattar 73 * caohattar 74 io ^ylaàj fiancamo 75 TI ^yl^*. chanaoe 96 j£*A*i chahattar 16 iv ^yUlo satanaoe 97 sathaltar 11 iA (jiyl^Slathànaoe yjbò3\ athhattar 78 ìì fillio! eksath àìLoU ir basath "JS painsath a^cc^Lo io i=i y^" vr vf y^,_^ rx^sopachattar y^x^o ctfM vi 105. modo I numeri che in ^^1 U italiano. 84 85 ^x-ola^j pancasì t^ol^Slathasi ^^oly "y naoasi 89 naooad 90 "3yl*olekanaoe 91 banaoe 92 tiranaoe 93 caoranaoe ^jì\jjL ^yiy naoanaoe y*i 94 e 95 98 99 100 StfO 1000 teàr al di sopra 80 assi j^^^ùj. caoràsi 79 urìàsi i« stesso Etimologia. — di cento Come per si compongono esempio 1889 allo iaaì, Parte 86 Seconda. 3. Numeri \3j£ Nota. $j* cr£ — eJc g ancia collettivi. (gruppo di) quattro equivale a Karor karor Etimologia. — do lakh 4. Numeri cento haffir Un • r g •r •r paone do 1 3/4 'jjpdbl y 10.203.000. = j" !±_ ^J^ àS^J frazionali. f $" lakh: \y*tsaoa do arhài \J")*$ o^i ^Jy".paone est}*"* ersiL2*d^ ^la*^iy saoà sàrhe paone 2 lfa 2V2 2 3/4 3 1/4 tiri 3 ]/2 Un Un càrS3/4 Capit. V. Pertanto 109. ' paone pane cinque ' gub saoa in più; quarto ' ; la frazione ^Jb ^yt)'^08^vhe così: frazioni Queste 110. si in applicano collettivi;così;j\y*^y^Tpaone saoà hazar saoà lakh Le ; quarti'. così: \y*" 'cinque pane un'idea oJol ^losao senso il ek numero Questo ' circa b) \y^ \^L ; *" cento '. deve baras ' e come dell'articolo significato 11 numerale 'circa come nome si venti ' questo qualifica; ^JjLharfitanktr in si rende "\ in che cella parti- numero circa usato prefiggeai indefinito : al si dà ' la quattro anni'. ySXì ek 'uno' t£l"! ad ; viene seguireil tale • bis ek Quando '. l/2)2500 circa ^^o chiamato vi"l ek è anche v V2) 1 X (1000 cardinale numero car-ek 4 2 X (100 tiplicazio mol- denotano arhai *"£ ek nomi ha ed italiano. indefinito agad ' uno 0 più, '. e) Due numerali do càr combinati consecutivi), (generalmentenon insieme, contengono pure ;U* }\ al g. ebl e. giungendovila parola "\ alcuni ' 75.000 hazar di significato cardinale l'articolo indefinito lo stesso il ' hazar indefinita: vSbl^U*^»p come: derh j\jk"y"'i arhm che ha ^t^jl e a) Aggiungendo ek vi^ó.l stesso quindi: — meri nu- '750'; ^ ' lakh ai modo '. parole *2"3 derh "\y"^Ujl Nota. ir~-o ^yy. ^yfcj^sarhe egual hazar ^y^Tpaone ; àSV 125.000 e ' ' 1250 ' ' 111. 1 più; in nu- gib tre quattro e o un '. mezzo 1500 così: quarto un significa un prefissaad quel numero; quarto un cinque e pane mezzo significa e meno 87 paone ^y^" di quarto meno saoa \$L" frazione La la frazione : un significa mero Numerali. — (let.due un indefinito ; significato quattro)'due dai bis '.dieci 0 venti'. 0 come tre, alcuni'; ^" : Seconda. Parte 88 bua, L~-o le terminazioni cardinale numero ' formare collettivi si possono ci)Numerali al Etimologia. — ' ventina una 1 et oppure battisi ^^ò ; aggiungendo %\ ^ ' come: di gruppo un trentadue '. collettivi si Questi numerali numerazione; ^pulosai/ere landò ' 'centinaja', j\j"hazar ^sy^^ d'interesse;come: cento '. La cinque rupie per ' ^ è) I numeri numerali come la forma ', 03*-^ del nel qual caso saikron unisce si fa si ghar ' cardinali: do ' a g) fi sad pure op- due e. di sao : caso, alla per forma 'tutti ath e indefinita; la alti;e e. g. ', (let.case case ad usa parola ^J ^yLJ^ a centinaia) ; migliaja d'uomini'. £b1 si ek esprimono ripetendo i ek alla 'uno volta'; y meri nu- y ' ecc. I numerali multipli si essi la formano ' ; LxS dai numeri parola \JS guna ' L^y dogunà duplice (percontraz. liy duna) obliqua "yj$\afhon yà si qualche di numeri distributivi g. ""\ in nale cardi- 'ambedue, tutti moltitudine sempre ' e forma *$ admt due a ; bis ear numero allora donon ' questa centinaja di 1°) aggiungendoad : molto ^U. il plurale e tre e invece usa I numerali f) è anche ^~.o però oyy come: uso l**^03j\j*hazaron come come: tutti ' numerale; sai/era \pL*J* do del : otto degli otto).2° (let. otto' sai/ere persiana jJ^" ^ comunemente obliqua tinon aggiunger forza, si semplice ' per cento par- rupae pane gv-"b colletti;come: esprimere: 1° totalità; due ' 2° 'migliaia', cardinali,'specialmentele decine, si possono quattro centinaia '. Più e cine, 'die- fi sadl. ^j^o assume frase colla frase generalmenteespressa usare \j"j in 1° : 'unità', "J^"" dahat ekal ^J^\ come: sostantivi come usano (fem. ^S \jS" dugna ' e ' tìguaà triplice; Lf^. ' cardinali gum); sione per eli' caoguna : qua- Gapit.VI. Parole — derivative 89 druplo '. 2C) aggiungendovila terminazione \y^\ekhara 1 ' '. triplice vara, per elisione del « Gli ecc. si bar i sinonimi arabi "^*i^cibi e/c bar ò^3y* y \"b bara ' do martaba l ecc. ' volte, tre (sanscrito vara),oppure ' volta una ' due volte ^b ; l"b ^ : Jol comer^b do y bara Un o bar, tre ' ecc. ì) Avverbi numerali fatti accadono, si forma obliqua ; luogo terzo che esprimono del ' indicano usando singolare ; dusre ,ji^óy ' e. in secondo coUp mente ^X^r palile primiera' luogo ' \jj4*"«*ture ; * in vi; di in indostano inflessa terminazione derivative. indicano che L'azione atti forma nella ecc. 1. Nomi espressa ordinali ' Parole 112. l'ordine in cui certi i numeri g. CAPITOLO proprietà soggetto, indicata un aggiungendo \ a cambiata azione. o dal verbo, viene la terminazione cioè dell'infinito; 9 t-rm guna ' volte UJy ' tempo daf'a sanscrito cardinale la parola numero f ek l£ltihara volta, due una ciafa à^3^ martaba; ò^sà" o ' dal , l'inserzione dell'/i eufonica. e esprimono aggiungendoal oppure duplice da l^U hara) dal (contratto numerali avverbii ' ' derivata e ; l'affisso\ \y* harà h) ^b , ecc. qualità volte' dohara \Jk$" ' parola \jS gunà La ' sanscrito semplice ' liarà, come: \yt" alla in ^ e. forma Come ""al"i. ^ dell'infinito per esempio 9 bolna ' inazione dire ' ^ "^J"? bolne-oàla aggiunta ai sostantivi ' parlatore'. La dinota, o il stessa proprietario Parte 90 0 1 l'agentedella bailoala ^ly^o Se 113. in v3 ' , 114. ^ ' proprietariodella sostantivo casa ', J~o in I termina Alcuni nomi oala a terminazioni. ' o conduttore esprimenti l'azione aggiungendo al bail di buoi'. 'conduttore ^yb^ gaddhe si formano diverse sostantivo;così: X$ ghar * a, cambia quando riceve l'aggiuntivo ^ oaltì;così: Uj^ e asino un Etimologia. — indicata dal ', y\}j£? gharoàlà casa 'bue' ' cosa Seconda. sostantivo Va gaddhà d'asini '. indicata stesso dal sostantivo le seguenti Capit. VI. derivative. gàr 4jS *x~ol \j oar '/"! Agenti Sostantivi Formazioni JÉ Parole — gunah delitto iimrned ranza spe- ^UsUf gunahgar catore pec- j\^^yc\ ummedoàr chi spera ^2 otta y" dar o\*p"daroan porta ^ybL^o sipUhì soldato ti*.**!sipaharmata jS bad y\S kar cui Le vien eseguital'azione ^l^jo badkar male seguentiterminazioni 115. indicata portiere denotano dal lo tore. malfat- stromento con sostantivo. Stromenti ^Lo spinatolo ##to U*J ramaà parco per ^i^S kataraì ^'Ur**#/tór# reno (ter- giuocare) forbici scopa JbjL^ gharial orologio i*U-ioj. cashmak àJ^J" dastana dasla occhiali guanto manico 92 Parte 2. Nomi 116. derivativi Questi Seconda. che si formano — Etimologia. indicano luogo congiungendo due o posizione. sostantivi. Parte 94 1 desiderare '); Terminazioni ^1 eJi òS ai ^ radice del verbo kah del verbo Nomi kaha seminare ^\y% boat mil as J*"^ )yU* piàs za, mescolan- sete danìsh ^ì\" sapere Jia.galan J^. ##/ bruciare an seminagione unione bere c"\" dan ish £",." pi ^ detto un milàp »^U lare, mesco- unire ^\ coir aggi astratti L^ parlare bo J^" ap dalla diverse. Radice a Etimologia. — si forma oppure di terminazioni unta 1 Seconda. conoscenza ustione . \$ oà Mv? #tó# nare ingan- ^•^ oat ypjM saga rare prepa- J^ khìl nutrire vjfai hat 5. Diminutivi 119. Questi si formano bhul"oa inganno L^lx.-ui sagaoat buia chiamare M" \£ha" zione prepara- ^k^ khilài vÌUaU" bulàhat chiamata nutrizione derivativi. dal sostantivo aggiungendovivarie terminazioni; come: Terminazioni 1 ti "*o* Diminutivi Sostantivi Lo betì figlia ca LJL bitta figliuolina 9 ""} deg pentola ^ys^" deg ci pentolino Capit.VI. Terminazioni derivative. Parole — 95 Diminutivi Sostantivi ^jpoib 'palangrilettuc- ^CJo% palang.letto cio c_"y ^ \$ Uà 12" mata? taj9## fucile ly^" mardua uomo te**** brahman età ^y foj3cannone £****£ bra- brahmaneta ^"yb hìran otti vane gio- bramano mano l^ ometto $yjjyhir anota cervo cer- viatto Ó" el ^ wor Sbjj* pavone moreld pavon- cello «b giardino fo/^ft 6. Femminili 120. derivati I sostantivi di genere fanno osa "^s^L" baghica giardinetto il femminile in dai maschili. maschile che ULo l. Come ^5 terminano fofà in ' ta \ figlio valla. ^ilo fo£*'figlia'; lj[^£#Aorfl 'cavallo', ^j"y^ ffhorica' Quelli che nella mano, (§ 23). ^i ni Gli alla terminano in abbiam ^ regola generale sulla altri sostantivi forma maschile. formazione si fanno Come per sher leone militar spazzino come si for- dei femminili femminili aggiungendo esempio: Maschile yj* visto Femminile ^i^i" ^£*t sherni ^^tarcini leonessa spazzatrice Parte ì"i Seconda. Etimologia. — Maschile Femminile brahman tJJàj* bramano ,LUo sunar orefice 121. Pochi sono e i sono ^tUd nella irregolari ^Lo loro formazione ^U "_jb ^o che "JLobegam » mt*2" ^ìVj maestro «^M-o bap padre w#rd Lo Aggettivi suffissi formano come (contessa) signora mullanì w# » » regina rS»? maestra madre Cfcj» 'uorat uomo Aggettivisi con del femminile sorella khànam fila» • rè 7. 122. Cri^bahin » 1*3;mpw (f.) Femminile begmsignore(conte) ^"UL khan orefice seguenti: fratello bhai ni sunar Maschile ^U^ bramina à£***Ì£brahmani donna derivativi. dai sostantivi segue : tanto con fissi pre- Capit.V. Taoliaiiue. Grammatica — della Parole derivative. lingua Indostana. 97 Parte 08 Prefissi Seconda: Etimologia. — Sostantivi Aggettivi OS età cumr 2+" Là^oafa fiducia ^b pazienza ##m 9 ^ aiuto, 123. PU /#m dinotano colore ; così ' ; by ^"^ e o^Jh? kona : f #$# lacàra a^U^ cità feli- si ' aggiungono di color ^os^a si ' quadrangolare; òJ^^^J^ aggiungono 124. J*Jo#sA ' oar ^ ^jj/» come: mardaìia e come un o#r shashgosha si ' come ', da coraggioso soccorso alle ' lice. infe- parole che di color zafferano numerali ai by^l per caokona esagonale'. ' aggiungono barkoash povero, '. turchino esprimere la figurazionedegli oggetti;così: ' sgraziat di- nàkhnsh ^yUi L-i^^I"j sa'faranfam nifyun a£^ e kambakht senza khtishi folle ^ cusx"^ soccorso (^^L infame JJc^JMj*.khilaf akl fortuna *"U".mr"2 ziente impa- sente /i#f2ras^òUk.^è gètìjer ^ #$M/ bembr fUjo badnàm nome J.I" f#/£/ saggezza 9 s y^^" ^-òUwAòé'erpresenza cuìu taneo coe- Là^bbaoafa fiducioso 9 sabr j~*" hamcumr a per litudine; esprimere simi- fulmine ' '; ^ coraggioso'. aJB^ Capit. VI. 8. Parole sostantivi,o nire, o due questo si fa molto parole composte delle si forma composti baoarci óJ[±. té luogo ', • ' Idiiiaa Vi 127. "yj^ ' o gU anche . y*. gufi S^\ ^ o verbali shanud o gust c^***. ' casa contesa ^y^j^ ', té gali ' 4 nama "kJ3". . roz libro di notazioni an- IMradnama -v zione dell'abbrevia- composti, o di colla congiunzione$ parlare ' raft gii o ascoltare e andare ' ricerca . la volta venire e £ ^ nito infi- un così: o; zione conversa- communicuiJ guft congiunzione^ o è omessa. nomi composti, ai simili di precedenticonsistono di sostantivi,qualche volta dello stesso,e qualchevolta ^yìjs } )^ namU ' Qualche (iill'cr.'iite come: significato; \y«»^ all'altro. battaglia; j^ ', «^IJj^ roz 'sapienza' nomi àmad 'conversazione'. Alcuni 'lue ' di campo radice, uniti rispettiva cu»J3 castone ' khana all'infinito, o dell'abbreviazione verbi c^a? j dei sono di due colla sostantivi di sapienza '. della libro libro ' cipali. qui le prin- Daremo razm ^ numero l'uno accanto "*JLL ; gali ' nomi il cui per ' cucina hhiracl "^L ; ', aggettivo.Di un numero gran due cuoco Pjj^razm ' k ' con abuso; Un col mettere giorno', óCotiamia 1 anche — ^^-/^ baoarc'i Così sostantivo quasi illimitato. è Sostantivi. 126. generalmente coll'u- si formano un ed uso oinposte. e parole composte Le 125. derivative. Parole — ab * o marz haoa allevamento o f"" ^ kishoar ' acqua e ' ^ confine aria clima marz e \ o bum regionereame UJ (di piante o animali) '. ^ yz*ì oppmv ' ; nasho cJ\ o 100 Parte Altri 129. dal o ' haiut col dal o ' 4 della ' funi Nota. ; accennati I che ' sostantivi maschile lo stesso hanno cakar U^i 0"Uo servi ' e dham ' makr cakr acqua ^J ' ; cu^ ' confusione ' kaha ' ' j^ ; come ' disputa ' ' rtt rasm ^ib ^^ : shor ; costume sopra indostani participi di due IqS ' kahl naokar dhnm ?l*." f^*" ' ; che parole kaha ^U*.^y chiasso ' zor '. di due nomi ; o significato ; o ; caduco di due composti, o lo stesso ', qui sono ' buono mondo mondo si che ' rn-e-zamin yL" ni/cu ', "juralam ' sunì mento discerni- discernimento falam-i-fani suono acqua ' uomo uomo sono ' ' ^^ l'altro femminile uguaglianzadi ; ', ^^ composti e quasi o ' alterco di ' ' ab-i-haial occhio ' ' buon un numerosi tanto passati,uno hanno i ab presi dal persiano.Quelli veramente sono sono marci ±JÌ : oggetto suo ^tJ\" dunish terra ',^U^JU caduco — "^ ' terra ' zamìn "~*} J^S"^"mard-i-nikti non vista ' ' faccia faccia ^U ' dìda-ì-danìsh yJ*jS"*"-±" ' ru 2 dida sjo." ; così C4,«»*_iÌ ! immortalità , d'immortalità sostantivo col aggettivo; suo ' Etimologia. -- composti sono sostantivo OUÌ Seconda. J^L J^" artifizio, inganno'. * 130. Aggettivi. a) J" dil shakar ' ' due zucchero faccia ' guancia ', ^ Es. Da : Es. lab ' dil : ', \ labbro ' da òS$ un c_j^- fata lala ', rukh è sostituito aggettivo khub ' lala òSù ' guance alla "S" ^J rU ^ pietra', ^£à yCà shakar ' faccia lab ', ^ ' tulipano £^ ^^ rukh tulipano', (il come rosa). davanti 'bello', 'pietra', sang di cuor ', ^s^parl fata ', $ tulipano in oriente b) "^J formati: composti sono aggettivi d^LLl sang ', di zucchero ru Gli sostantivi. ', J^ cuore ' labbra pari ' Da — "-r"y"- ad un l$kub tivo. sostanrie 'bella PARTE TERZA SINTASSI Le di regole compendiate essere necessarie tenerci solamente lettura degli la per realtà della però del caratteristiche arbitrarie per stabilire creduto quegli che alla indigeni. ha che concetto, che si devono in lo forniti ad il arbitrarie. concetto vero che servirci giusto sono di valore siderare con- guida pretazione inter- e usate. di la seguire sua il bravo sintassi, giusta interpretazione dei modi prof. Platts, informando di dire o ogni piuttosto che devono il dalla più poetici, specialmente, diano che volessimo se ci vengono per nismo laco- grande parte linguaggio. Pertanto, questo costruito di darci quelle costruzioni, forme trebbero po- zione. costru- corretta una incontrerebbero quelle costruzioni loro e mente rigorosa- sono vista, parrebbero prima quelle regole alle Ho sono essi ad d'altra mentre a semplici che peccano indostani, che, regolarità, di infatti che il sono guida pochi principii per costruzioni passo In ai o di indigeni autori forma quelle regole a materia; questa molto sono pochi principii generali, volendo servire per grammatici in in trattato restringere questo I indostana sintassi come i suoi degli cetti con- autori 104 Parte Terza. Sintassi. — CAPITOLO La 1. Delle 13L ciò di cui che Il 132. Il o del un predicato è, sostantivo Predicato ^a a o come 12* il btf il predicato o cr^ ciò cioè sottinteso, un verbo, o verbo un morde aggettivo un g.: Soggetto *-òU. ^U* ^a t «a nel verbo. compreso Predicato cane infinito di o unito ad attributivo;e. nome tivo, (sostan- nome un sostantivo,pronome come pronome è proposizioneo una "U-o s l'ammalato è bo.W parole') totale di o parti principali:il soggetto, Soggetto USV U3V somma soggetto. aggettivo usato è ' si asserisce ; ed cosa soggetto di verbo) o un qualche si asserisce o di due necessariamente proposizione. una compongono Ogni proposizione{òX^. consiste o proposizione. che parti VII. io andrò il ridere Ua*~La I^aJ "^a presente è buono muori ^yo tu Nota. di una — I o possa Lv" ^U-o grammatici indostani proposizioneojJL^ appoggia,o quello a egliera am- malato morire ' quello '; ed il soggetto "*JJ1jjJL* si *$ cui ' chiamano che si quello a qualche cosa il predicato appoggia cui o buto attri- (il predicato) è attribuita '. Capii I verbi 133. attributivo si Uy* sono: verbi che, alla altra che VII. La — Ula.yb 'essere o semplice idea durare continuità, permanenza ; come di che che è ', l"«4*3 stare,restare, ' verbi passivo dei SS che hanno il ficato signi- chiamare, appellare,fare, ritenere, ai qualile parole dinotano fatta, e senz'altra una come j* \+fl£ cr+*j* e appella,di si o unite considerata, vengono g.: 4 "^ cxày ^^S si chiama cosa è ritenuta cosa aggiunta,e. C$ Lv" ', L^-r^ ' il pure sta, in vi- ' statuito altri ecc.); sapere', Ul^kivenire a ', UaJ continuare,rimanere risoluto,esser ' nome un che aggiungonoqual- ne 9 sedere, esser ad divenire',ed o di esistenza (come duratone, apparire,sembrare ' 105 generalmente uniti usano uiio 'scoprirsi, venirsi come: proposizione. Eoli Pure eri divenuto Non y .\ ^k jJl ^kJj\yJ"ijfSS)La y *} bramano. amico di alcuno. Dopo tutto,quel mio pensiero si Uj ^-òU* S^ {jg£* ^% divenne scoprì corretto. vita Egli difficile. sembra stette presente fino a mezzogiorno U_X-o \AajL» La ò^cf^x^c\,^c mia si supposizione verificò corretta. l$2 o/lwxl fK IpUi^ 0a vjr^. Onde 1^44-J L5^ £ d»jrfc* Ù$" sta che il nostro affare produce nimistà. ka carrozza fu fatta fermare 106 l'arte Terza. Lj {J c"^} ^ a— Uj!^}\ZK ^\ Sintassi. — Egli *3 Quello L5***^ "fy ^^s^Uj Il verbo 134. attributivo altra a) al nominativo, può espressione che con ' ; 0* b) un caso un suffisso e) con presso indicare per 1 locativo di Zed ' la città I seguenti si lyi L*ol 155. possono ' così una indichi ^ir^t il è di ' è di gran quattrospecie'; il libro è in «iU ^Jj^j di egli è qui '; e) stato modo, ' y^ luogo y=r-à l^i*^^,f : o quelli che '; casa ^b un'avverbio con si trova ' qualche con quello ^k U^. cosa oU»i *$ con una condizione: colla erano '. impersonalmente: usano ^Jk^À. 'è bene'; accadde Lo stesso usare come verbo, come pure : * ^JJ»*2 ^a h fi £"2}\ S Se altri cadde ^L (v'è)la tirannia y mi che su é"3 si gli altri sopracitati, indipendenti(o attributivi) ; come verbi Lfò*l^yi 0_Vi ' ^Jc£ nome . ? "*^r° y*. retto; ; ^ fuori dei buchi ^J leopardo'; d) ^wxil£ ^V5' "J,"jj~"^"" j" un definirlo;come: o *$ il discorso 0* luogo dove vicina ' nome un frase avverbiale, che testa : il e vi è il era CU^JJ ^jb £ 0a ad combinato essere lin- un tale. unito essere descriverlo a fMÌ -jksiL, £ prezzo con serve genitivo: un di Kallù. fu ritenuto non guaggio invece Uyt, fu fatto chiamare fU ^i ^^Xà di Finché caduta era non (v'era) me durò il potere di ita sop- portare \yb b_^lo y ^olj Nàsih divenne Nàsih pazzo (let.'A pazzia accadde'). VII. Capii Nota. si iadiperidente JiU mentre soggetto si k (^U o o Il di o un ; verbo difettivo ') il suo predicato j^L si chiama che secondo ' verbo è *!+*. posizione pro- una proposizioneimperativa una sostantivi più essere ' che sentenza esprime asserita,e le circostanze ^-^o "b ^5-oJ é" definito da accuratamente e (o paroleusate sostantivamente) posposizionicoi rispettivinomi "^yL il ', ed "^!"L£J\òò^^. predicatopuò da e verbo desiderio '. o 136. del ed àóJ+s*.), {ò^^A incoativo nominale: si chiama interrogativa comando azione incompleto verbo ^o.r^-Ìl^^\ à^^. verbale avverbi k ' proposizioneaffermativa '. Una IT^^LàZxx.s 0 .Uà 1jJL^" ' chiama enunciativo un essi chiamano predicatoconsiste cui proposizionenominale si chiama predicatoè quale predicato,J^ il proposizione una attributivo non soggetto delia il il ed l'agente', ' il chiama, dai grammatici indostani, sentenza ("*Jj^SSiL\ verbale cui in proposizione Una — 107 proposizione. La — ^/) che indicano che l'accompagnano; Egli tS"J J" la X l'azione oggetto del- nell'amministrare mente la come: applicava attentamente sua da giustiziaai suoi sudditi. Un 137. nome 1 una che forma nome può lo definisca una certa relazione : più particolarmente (modello)di definito e caratterizzato in essere terra più '. Un untivi,descrittivi della stessa persona £^o«liò g. ^JL» "jTLL anche essere può nome distintamente e. un'altro con altri aggiungendogli o cosa; come: tfl""b Il re degliuccelli, Shah-murg. fcpjjiU» ^JSj*e^^y^e r^- ^ saggioHedapae, il Bramano. 108 Queste aggiunte si si Terza. Parte Ogni chiamano si chiama aggiunge sostantivo al sostantivo appositivo(^"U" il ' può anche \"\ si chiama da quello che distinguerlo con verbo un il libro che proprio o che nome un il ^ il regge il secondo predicato; e. in mi° il è il vostro libro', oppure, "^o ^Uol k l'uomo è un ragionevoleè l'uomo Il verbo in sentenze £iJ ^ ^ libro ')? per ', nome un relativo,oppure o nato indetermi- nome un apposizione seguitida un l'uno che g.: ^" Mohan à6 j»y può ^U^ se libro è o essere ^ i due bedue amo il 'questo questo; ^*"\ ', ragionevole essere folle', un '. Ma l'altro oppure, ' un '. predicato \J*(oppure il ^«"^ y "^^J è determinati "_"U^ 'il vostro si "*° verbo ed il nome omette, principalmentein poesia proverbiali;e. "*)y" ' o*r° terminato de- il secondo che mostra ambedue o predicato;e. predicativo) qualche volta ed uomo j^ìlt^Js^ ^a fratello è ammalato apposizione sono soggetto o 139. : buon predicativo, nome ; come indeterminato indeterminati,tanto essere in ^i "*L\ g. ' ^* come genitivo)ed . messi ^l*o \J"" \y~* nomi il mi° unito attributivo) il solo fatto dell'essere il primo non ed è un personale,dimostrativo (*yo £*jS sono verbo ' ' cioè (^.hyJc "o~^j), determinato pronome un aggettivo così '. nome un usato, sia attributivo non è buono Se 138. viene '). seguace {^*"\UjL\ attributivo che nome definito coli'aggiunta di essere ardente ', c_J-X^ \Sj~* fuoco ' ^y^. il apposizioni,ed Un aggettivo(participioo genitivo). un ' Sintassi. — g.: Nessuno neficio ha o a che alcun fare col be- interesse nell'ingiuria di un'altro. Parte 110 ^J jj"kì£ Terza. Così )$ ^L^*- "S)^r Sintassi. — ^J, cUilS* ^-^ol yi J" convinsi "J"3±-K 0a JL" ^yx-o ^ ^/^-^ o^f. timore dei loro Quantunque però regolacostante una alla enfasi il \yt JaU S^) Presso ed è il messo nome nome verbo; in vi è g. : casa Nasih. sopra di Zaid e. leopardo. un folle. un che io farò. dirai complemento oggettivo, neralment ge- soggetto. cui si riferisce nello venne Quello y^. del o qualcuno è maggior aggettivoin apposizione,("\3'il seguace') o a il stesso ^\ numero i£M «_^o l«4g£^.aL" yJA"ì \^*££S yi relativo però, come ^a ^a ,jji*»lZaid ^a precede Il è è qualche contrasto, nominativo Vi ed cercare dar frequenti,per Pazzia K*d* Il pronome 143. del o di regola generale, non rimarcare per jjy? £j** ^j \S3o)j4 ^a^ di molto b^ó yyoli lx*eb. éÀÀ ^a posto ^yo"\ \"£ ^a e la questa proposizione,o l'oggettoprende segue sia fratelli im- la verità. accertare 142. fìdia per- della disonestà. pedisce loro (3^3^ ^\ ^^13 mente malvagità della della e yo\ mia la L*j ^JMs* "3"cj*5k^ (£_^-"*quelloche ' caso; e è seguito') come: I fanciulli sono tutti venuti. _^ sta fuori. Kallù, vostro fratello, ^ ^$* di percosse Mohan. Kallù, fratello Capit. VII. 144. Allo asindeto i nomi o stesso modo, mezzo ài per in proposizione. due se più o Ili nomi sono congiunzione, una uniti sono trattati per come apposizione;come: o5lr?"J^ o5^? ^^o La — -^ra kJ^jì^""S)^t)$ ^-^r^ ^a ^ene " fU ma^e ^ disonestà. ^pUL ^Jblc; (Tanto)aglialto (che)ai ^ c^* malvagità della perfidiae della y e(* " basso dei (vostri) sudditi. (locati) Se 145. i nomi plurale,l'ultimo e così uniti generalmente è glialtri prendonola forma ^J^^L.^osfì lÀ^ ^ in sono nella obliquo caso un forma del obliqua del plurale, obliqua del singolare ; come Dai : fece piccolie grandi si festa. oyU?.3 )£ j^ "So^f^. cr^ Nelle in Nota. — I grammatici Urdù, apposizioni("\y) corroborativa nel la parola,sia essa api della prima ^yb U^v stesso'. ^b ed luoghi deserti. riconoscono sei specie di un sono: qualeè duplice,cioè : a) ^^ b) ^^kiJ j^5t"'corroborativa significato-, verbale, che consiste stessa monti ' 1) j^S\3 corroborativa, ^y^o dei caverne nella nome, un Uf^ jj^jl «a^^^o Esempi della seconda enfatica ripetizione verbo, od * ^) y «^U* sono: ^) Zaid ' una particella. stesso vi manderò b\ j^j della venne', il libro 'Zaid ève- liuto,Zaid ', ^"ib quali 1 come : del frase quale ^^ è lacerata '. U yì me ^U '; ") Ja ^Jss come : ' ^Ur" ^5^0 ' tutto); essere, o è di la ' VÌ3 jl^ il ' *^ libro,una Kullù, vostro permutazione ^ pagina una di ' di "* ^U^ comprensiva ',come: tiva libro la ' per ; come errore andare 4) ^Lo un nome con : *L_ÌÒ come il sotto ' 146. da cui Il è che "wÀk* "— J jo '^ ' ' ^. sto que- permutativa jJÌ y)-W^ dovremmo ' '. consiste nell'unione la definisce di più particolarmente ; Shah '. apposizione per j$\ $" "*y ' Kallù mezzo e dì Mohan Ub '. grano precedere,o seguireil o : ^y^ '. ' genitivo può, giunzione; con- una 5^L"apposizioneinsignificante ; come ', "i" retto; permuta- j ^^ kl* tJ^ ya^ — di) Bahàdur \£f"* pane d) ' ' 6) JJ^o ^y^ ; questo c°.^ ^r^0 Siragu'ddm (conosciutoanche yU^ come: ; ' scuola altro un ' buona da * Jj^_^ ? ' ^1 " ? c^^ che esplicativa, L_Àk" nome 5) "^a^. (cioè)a casa a : l^"J ^y* legaturaè sua j « ^i o parte (per il una e) jUxà\ ; \j fratello, venne K^l ^i^wo esso pagina quattro specie; a) JS J Jo t libro lacerai U* semplice aggettivo, un (per il tutto)';come; tutto *f Jjo — K**^ permutativa, che jo permutazione del 'la L* o relativa), qualificativa aggettiva (clausola lyt"Uc^ 3) J — e può qualificativa, una ^a 'qualunque parola',^^JL^L y*-y"- s 9 cUsó o Sintassi. — '. disgrazie diverse 2) 1 Terza. Parte 112 sostantivo come: " 9' 9 tfp*lg*J ^ Jwol cu^xy J?"Uf»J II capitaleed II carattere del il suo profitto. giornale. Capit.VII. Quando 147. attributiva, il il — La 113 proposizione. reggente è preceduto da nome genitivopuò, o seguire il parola una reggente,o nome precederela parola attributiva;come: Il tf^l 0"U* ^Sf^" £y=r^. ^y ^U^" 148. Il regge da altre purché non ^a ^^"^c ^a separato dal essere la costruzione rendano ambigua Come \j*£cj^° IwJ ^»li LS di Mohan. che lo nome avverbi, pronomi interrogativi ecc., parole,come j^sà ""y^ ^4 II fratello minore anche può genitivo significato apparente. suo oscura come ; il vostro nome? Qual'è il vostro piacerea \*4 crt"j"\\Sr£ : io credervi? posso Qual'è o sto que- riguardo? J,J\^^c ^y\ K^y"^Ji^" i3j"\ Del K^^U» j^ib \£oy±*)" aJLo \ cranio suo "na ne (perchèservisse) coppa aglianimali per bere acqua SU* avrei fatto selvaggidi questo deserto. 149. — un se ragazzo i sostantivo ; suo '; ^"T U^L\ intelligente serve L'aggettivo i attributivo posizionedell'aggettivo prima del è immediatamente 1 La Aggettivi. a allora lo segue, ' un KjDa^" come: buon il particolarmente distinguere specialmente se lo *. Ma uomo sostan- altre accompagnano descrittive;come: LftJ UjL\ Jy^ Porta Vi ^i ^ jfi» è del buon una casa riso. grandissimain "iuulvicolo. s Parte 114 Terza. Sintassi. — Un Cjjy^y^- £"\y^ o-^H^- ^3 abissino, giovane,bello, ^,-sxIj j^*v" ^-l^^.*"é jii ybb U| Allo 150. enfasi alla è il che dal dimostrativo,che ^J*l^J y*. ' che enfasi ^ ' (let. quel ecc. l C-oi^i ralmente gene- ^^^" medico gli 'que- è buono 152. Avverbi. o altro un e jX_ì\ "jUj", Un — ad mettendolo Vi avverbio un parandolo aggettivo se- in fine della era valle una che posizione, pro- avverbio che 'una accompagna sima profondis- accompagna avverbio, quasi invariabilmente C*"ly"^jol *?""J^" dare può pur produrre un'impressione più indipendente: yì *y — si sostantivo suo così da un uscì. attillato, sostantivo,può seguirlo, per dar maggior medico Maggior 151. pure ben '). ecc. come: im il pronome proposizione;come: buon un modo stesso precede ^* elegante turbante con tivo agget- un li precede; profondissima valle'. Così verbo, generalmentelo un precede;come: )UfS ^ày^- ^y^ ^"\ ^*) Giuocava ijijè \"j$ Ma dar per enfasi maggior molto l'avverbio principiodella proposizione,oppure più prominenti; » e. «J-W. U»"3'1"V" saltava essi con allegramente. può esser posto in inserito fra le due parole : 9 ' ^l/»\ «^y^ g. e J **?"$ )$ cJ^ )^ E specialmenteche egli era mai passato di prima là. Capit.VII. fJL'J* *Ar?"^ ^\ oU*^-" Ad La ma l'ausiliare ed è in il l^" UiU. y 9 s te sguardoun'isola verdeggian- àó "^ che Le 154. stare tra questo. sapevo non y negativanon avverbio Io Cr*t* U^" un ; participio;come: si ò3 governo. mai usa qualificail aggettivamente, ma è sempre verbo. congiunzioni, come la relazione capiva le regoledel Nessuno \Sj6y*J^ ^oy^' La bellissima. tempo composto, può anche un * s Lx^k^ presentò allo particella negativageneralmente precede il verbo il verbo se si tratto un e 153. 115 proposizione. ^-4^ j*ì OJ^oj^ bl La — uniscono quelleche e minano deter- naturalmente proposizioni, fra due quelle partidella proposizioneche esse servono cedono prea nettere; con- come: £)ysJ* c^yc OwJol» ^\ £.« cita i^r" ^L ^yV? *?. \S**+ J*A d^ Ma Il verbo 155. numero forme e persona verbali del questa ed predicatoconcorda col (a meno il che non esso la capa- di manifestarsi. soggetto fra in era di certi ^yb 3. Concordanza vi Pure sia in è anche l'opinione saggi. il predicato. soggettoin qualcuna in cui si verificano terminazioni di genere, quelle personali; cioè 11C Parte l'imperativoe ammettono andrà', ' noi i^jb siamo Nota. ' g- crt* come: -j"* un'altra $*" 156. ^*£ Il » ^ ' voi col soggetto l^?3 chi participioo quelli aggettiviche il genere); 'la fanciulla ' i° sono (masch. e fem.). nella un prima verr0 plurale; persona '• Allo ' fA quentemen inferiore,fre- seconda stesso modo plurale; persona siete '. aggettivopredicativo(se è ammettono in genere, nou fem.). parla nella si persona e stesso se i° sono ' c"-~* superioreparla ad un di indicare per cne (masch.)leggeremo', ^^ll^jb^ (masch. Quando — ecc* o* padre andrà', ^J^}^.Sp 'noi ' noi parla ad forma (fem.)leggeremo ', ^y* ' e- di 'mio L^c ^^Lu^jb^.a "Jb ^^a Sintassi. — l'aoristo,e l'ausiliare o"*" cambiamento g. l"la. e. Terza. numero la forma e imo di femminile) concorda allo e caso; stesso modo corda ogniqualvoltasia possibile,conogni aggettivo(o genitivo), col soggetto a cui va unito; come: Anche quel sporco Tutte api gli prestano Queste disgrazieerano nel La diventa lacero. e le vestito bedienza. ob- scritte (mio) destino. vita è cara in qualunque condizione. Quando il suo desiderio fu soddisfatto. Parte 118 J\j*J ^3* Terza. K ^Jt" ^J"yt"Ob;l^ Nota. SOn0 un Si fa (queste circostanze). CaP° e un questa città, in casualità. una al anche plurale,special" 9 mente cause quando significa crJbL" ' 159. quali Se due o predicato comune, di persona, nella e della i seconda e di cause colla seconda terza " 9 pj* •» ^ o Due o • hanno nell'ordine predicatoè soggettiè i se un di messo, quella soggettisono g.: Corriamo voi io tu e (let. ' noi '). s Io e l'altro mio gimmo ^Ia^ ^^0 ?pU £^j"\j"~* opy? 160. 9 s \y^o)" *j jj\ ^j^o ^U^ ?" J J il dei e lUuè distribuiti ed ji\ ? '. persona plurale e. "J ^y s ^ ^jy progresso diversa uno persona persona; eJ-^l g. questo prima, plurale se y ^^'Uo e. soggetti vengono persona nella mezzi', più soggettidi cominciando prima persona, le sono o Pei" gran un'investigazione. viX^J Accadde si costruisce ljUjI — le mie sonaggio OUUi^ù" mio caso sono 1° Olì'0 oy» y" è il \j^k Questo "*o jJi^i ^y"\ j"\ )£ ^J^$) ^y»» ^"j Sintassi. — compagno fug- di là. * ^ )£ r* Voi più soggetti uniti e Moham della insieme terza plurale) quando ti riferisconoad persona esseri telo. batte- golare (sin- animati, generalmentevoglionoil predicato (verbo,participio,agget- VII. Capii tivo) al plurale,ed se dello tutti sono il La — predicato concorda stesso ma genere; preferisceil maschile; si 119 proposizione. e. essi nel con se di sono genere, verso di- genere g.: .* ^p\ ^"U ^Sj~* sfe)$\ cs*y° Mohan ^l-^-^oi ^\ oyz" *£ò^)jCo a «J^ Suo ^£y° ^J^ Cf^A Amìran ^*c3 }J^a. ^ Kallù e da vennero andavano Nasìban e me. scuola. padre madre sua e sono morti. ^l*^ Un £j"\ )$\ Iaj^"^bl Uap arrivarono ìjbJL^ì c*V cr^~ cr Ma 161. a) Se i se genere, il al messo i Negli ,'iyb«Sic jy esseri animati ad ó)^9^ Oy***)* c^y* parte a soggettisono al la vecchia sua colà. pure maschi riferisconoa e cose femmine. (o parte inanimate),allora: cose tutti al predicatoconcorda singolareo si e alberi dattiliferisi tro- vano uniti soggetti e vecchio singolaree essi in genere, con plurale; ma dello stesso e può esser preferibilmenteal golare; sin- come: ^JU ^yb ^J" ^\ ^fàji"y^- Egoismo ed prevalere ingordigia g°no^yb UaJ'13U» )\*jjj FI predicatoperò deve Rispetto e dignitàspariscono. ^*j esser messo al plurale se uno o più dei soggetti,è al plurale; come: ^t^ àó laco ^lyw ^ ^iyb I sensi (suoi) erano in disordine. 120 l'Eric b) Se i Terza. di soggetti sono Sintassi. — diverso, il predicato genere (verbo,participio,aggettivo) generalmente timo, in genere anche quando e sia il non può concordare ma numero; concorda Si vedeva da È preso Case da ^_Jj" ^ 162. due o Un Non àó oUa-S'"— ;t^ol sostantivi più di genere a 9 }}\ crz^\i^uul s Una e padre, e qua servo, andata. attributo come con generalmenteconcorda animate cose a ; concorda generalmente j s Tali calamità ma col senza e luoghi ventosi. spa- 5 Tanta lode proposizioneimpersonale,per l'esistenza di un'azione nome dove si riferiscono ^UXàJ jj\ Uojjo ^5"o\ alcun alti più vicino; come: ^{sLo"VJL*. 163. lestia. mo- costrutti sodo proprietàsia diverso, inanimate cose lato tranquillità là. so e i sostantivi se si riferiscono sostantivo ?j)^c ogni : e viaggiatori per aggettivo declinabile, unito col maschile se òS g. dispiaceree fabbricati e e. maschile conforto. e )£ j£y )£ col soggetto più vicino; )£ c^'^y» Ov^r jkì "J"J"5^ collìil- essere quale soggetto,si forma desiderio. e la quale si asserisce riferita,come 1) per mezzo predicato,ad del verbo Capit. Vili. ' ^obL*. uniti k Articolo. — conviene Relazioni ' necessario è o - ; \ conveniente ciascun da caso la detta ' ^oJ* ^5— J-o.* ^j» ^ àS % in È giustoche ha il sole Altri dell'articolo ^bwxo ' oppure nomi ', «_^y. però 'il ;j^-" ^y ' in sono Bedpàe il li tratti a su ciò egliagisca. sono la e così casa indostano. le moderne ^J si natura ' ecc., e tradurre può \ secondo di loro lingue il contesto. definiti, come: tutti i nomi propri. frb«£j Grecia '. ' apposizionea qualche nome proprio; porto (di mare) di Karacì': ^S^. saggio'. 2) Quando reggono ^o; in l'Oriente ' che divengono definiti: 1) Quando come: si riferisce Casi. — il sanscrito come ' ' v_jUi\ cui sostantivi proposizione. una casa una Alcuni dei l'articolo definito: * 165. ', ^^Ux, Vili. Relazioni L'indostano, ', o U^'S questo modo. ^..coU^ — 1. Assenza casa a necessario ju^ ^yfc Articolo. non necessario e s- CAPITOLO 164. ^ verbi come: *• C5^A'^— ^—^ ^^ 1 ' 121 ecc. giusto,necessario, ecc. ', seguiti in asserzione: c^ "" coi proposizione subordinata una * " Lu"t sostantivi 2) qualcuno degli aggettivi ^J a ariane, dei il paese un nome di Zerbad proprio al genitivo;corno: ', *là"b tf^Uy. ' il re di Parte 122 3) Quando come : Nota. i del pagina una nomi quel propri i *j indigeni, non grammatici ' non e 166. al figliodi un Volendo indicare XA indefinita '),oppure tale ' sola o persona di si intende e. espresse; ^yA di indicare sola una Jùl l^aJ y^. cosa, Se portate il si intende cosa; mentre molti fra uno ' primo di il o 4 cella parti- qualcuno, distingue di parlare secondo molte una indica cose non . si parla dal la Un scienza è diede re ad JL^ di porzione una al nome, parola à^S; mercato La fJu» una una cosa buona. preziosaveste s cUsó^L allora, davanti rale, si mette 1 però, che l'agget- s ^Jy*. ^^ indefinito che «il"f ^^SU^b y.9 ^c" una di parlare 9 g.: sU_a\j ^y^S 167. il pronome figliodi usa ' (chiamato y£J3 un uno, il ' indefinitosi nome un questa differenza con ; l così da — così: \ Mohan ' numerale il sostantivo 3 pure genitivo; 9 che diviene ma essi tutti relativi e (àJ"j*^)\ definito di solo dimostrativi personali essi, significapropriamente secondo , ' Mohan un (o il libro) s tipK^yo tivo libro quel ; '. lacerata qualcuno regga dimostrativo pronome ' "—"^ stata è determinati o qualche a pronomi e che nome 9 quale Sintassi. — ju^ ^^^- Secondo — definiti sono uniti sono \^*"U^" ^ Terza. dei come: polli'. un (tale) ascetico. o quantità indefinita sia al lil singolareche J, \jy±. ò^S al di plu- ^y^jL? Vili. Capii 2. Relazione dei La 168. Articolo. — Relazioni - sostantivi relazione cui in in sta indicata dal suo 123 ecc. proposizione. (sostantivo, tivo, agget- nome un da o caso, sostantivi una partidella proposizione, altre participio, pronome) colle è dei tivo posposizionecol rispet- una nome. 169. I nomi allo stesso che caso; e. in sono relazione \"\ J*3 ' '- i in M 'ima al che nome \y^ di indica terreno',^sj^J Le la ("j^)si di cui fan yjU? antitesi ; il folle k 3) indica battuto? una di àS^ i due nomi cJjJm-i unite sono La come cerca : JiU ' da parolacolla quale si risposta;come: ', ^yor* %J*y" kda ' rno di Mohan Bile?' ^,J ^J^^rwLo fa il ; yb^ytb ^yU» 'per un ^ tivo agget- '. yy 9s \3^^Jd" domanda ^U ^^ ' un J^U- saggio perfezione'. una '» "J*" y^ specificazione numerato y ed nomi come enumecongiunzione, ^\ yjlo ricchezze la sono parte. Però preceduto da è nome un quantità o il secondo chiama parole che cosa y e una misura considerano primo. Quando numerale razione ', \"ì\ misura ' SS\ -S misura chiamano apposizione;ma 2) Sindband maestro indicano che non grammatici indigeni, del (j£*5) come: (^.^j^o), nome suo nostro d'olio ', I nomi — coordinati il cavalli '. centomila Nota. dal misura £?$*} Uj^ stoffa'. ' ^U-* una y^i anche : g. 1) L'appositivo("U) ed ^yjobjo^o identica, sono £j"\ K^~." ** ^Jj ó^ tal quella che e 'da chi ;di cui è ' per signore'. fu egli questa chi lo Terza. l'arte 124 3. Sintassi. — Casi. Nominativo. I . verbo un si Il nominativo 170. predicato; è indicare ad usa £Ujs,^Ozff ^y*" il soggetto di ' o-r0 i° cui insegnoai ' fanciulli . a) si Il nominativo 171. anche usa 9 y accadere, cioè coi verbi coi verbi b) 0 ; ^a " indicano che 9 verbi allora il da pronome un più o in caso di esistere, come: e) ecc.; appellare, chiamare, usa in spesso consecutivi questi nomi in forma un dovrebbero si usa Questo 9 o quando posto in apposizione), e^^" r£ y" CrCo* 9 ed y ^yS Cr^o 9 £ una : y UJ"5 il soggetto (col quale è inserita fra il nominativo relativa,esplicativa, g. si quando sentenza e. è li segue. preso che ; lo segue al è essere generalmente anche per obliquo; e pronome il verbo col fare, assoluta caso aggettivopronominale che specialeattenzione richiamare vuol cui o si nomi di costruzione genere y ecc. ecc. Il nominativo due evitare y y Lu£" , , modo o " y d indicano che ritenere, giudicare 172. , avvenire, U5Uoy*" restare', U^t/» 'stare, durare' lùbj'rimanere, passivo dei li_ybUU^* stato y predicativo: nome divenire, provare, significano essere, coi verbi che come lJ^^ Il trovar difetti negli abiti y jo ^5"lsLXc.\ ì3^yMk£ta vjuj-l» ^-*o — UjJ ^jkJ^£" altrui, o all'al- accennare trui cattiva questo entra fiducia in dice) detrazione. — tutto (ciòche si 126 Parte X» (jrV?^ y^3^0 Sintassi. — -* " w -)Lo Terza. Essi mi L*"Oy^ ^J"£ diedero ' ^| 0;L-f^" ^crr° Avevo ^S^.jZ- Cr^ì tv" àS che. sia sentenza si considera verbo jy"t Una LS come se fosse dato articoli di mercanzia erano stati solo ' maschile nome che mai la costruzione del della pronome compreso S^S yr^ diventa nel fra esso avrei pronunciato ecc. ed il verbo impersonale,il soggetto terza verbo; (Jv^oLo ^i^^Jl e. è ') forma rotta, e nella — singolare maschile, persona la paro- stato da qualche ragione,l'oggetto prende la dativo, la concordanza : avrei che mai promesso un come ; pronunciatola ancora ancora del perati com- '). me promesso me y di (let. ' se, per '). articoli viaggio(let.era Ma buon un mercanzia Avevo àì rliKjjLZì ^i^. l"ijj 176. con- oggetto (o soggetto)di un "mJ. t^o-r* fu comperato da 175. essi siglio, (let.da consigliomi ^L-L^l buon un forma — sendo es- g.: Essi la testa del schiacciarono ' serpente (let. quanto testa del da alla fu schiacciata serpente, essi '). Capit. Vili. 9 ^» Articolo. — ?? s Relazioni - dei sostantivi ?* Ho J^3 £ ju~"\yLj"^"^\ ^f* la accettato ' fu essa da ^ ^ domanda sua (let. riguardoalla LS ^a ^^J ^5 ^U^ 127 ecc. manda, do- sua accettata '). me 9^ Dio e^*-^- 5"05"y* ^ fatto na che si bUa gli uomini affin- guadagninoil loro stentamento so- ' (let. quanto agliuomini, Dio suo perchè si ', non dirà Vy.^ Nota. secondo crS non My^" più sentenze Vy* col il e le o '). ' e f suddette ^ ticare dimen- ' UJy^ si regolee ^c^° ' dissi l0 ° '. In — caso due o — ?. quali prende "^^L* sentenza djjfe W* — \j~o^jU. c^0 con un ^ costruzione Kgli montò ^b.l siva pasattiva (secondo generalmentesi ometto; *$ (*$) getto sog- la costruzione (o le altre)la ^ *\j»JjlxL (^y^"\) ;y lj^"^L* coordinate viceversa, l'agenteo il nominativo caso) dell'ultima ) delle l'altra agente,e nominativo, )$ l"* ^y* o l'ultima comune, col 9 transitivi,LJ^" \ dire si costruiscono o dimenticai verbi guadagni il sostentamento 9 I due 177. fu fatto da esso il cavallo e. e : g. prese la via della foresta. Un servo si mise mi a prese dirmi. la mano e l'arte Ter/a. 128 III. Il 178. un genitivo in (leniti si inflette nel Esso 179. è, quauto alla che gli aggettivi tutti e genere può o precedere dei 181. Il genitivo indicare la dipendenza Ul^ seguire o lo più generalmente retto; ma di uh Quindi il locativo ; 181. come pretesa d'amicizia. La strada ' per parentela; 182. come: ljI^ ' ' il un deserto. bastimento di (carico) vi£JU il libro di per possessivo. — ^U- , , (di); causa nei casi e tivo abla- riguardodel padre — Il genitivosi 'il ' ; ad indicare usa figliodi e Esso il possessore indica di una una Kyy? 'il proprietariodella Mohan mini. uo- Mohan ', '. figli dei possessore, ' ^^y* LLo come: padre Genitivo da del mia'. causa per me, di 'parentela. Genitivo l^^yjJ Un ^J^J^ ^J : è un'altro; come: propriamente nomi, sono cui da nome : significano per riguardo (di),a ^J*~"\$\Sy~» ^_jk col generalmente, ad da sostantivo te^^oM posposizioniche e concordare genitivodipende dalle posposizioni^^ che ecc. il si usa, sostantivi tf^x^y Jól jU^-w altre terminano precede. La s\) ^,\ysx^=" i^J così da numero origine, sua definisce. che nome Vh. indostano aggettivo; epperò, come in \ a, Sintasèi. — '. cosa cosa seduta posduta; posse- casa', K^yc Capit. Vili. di Invece 183. — Articolo. voci delle l^S JUw ad essere unito e. libro Il genitivodi ((^i UgJ Uyb ecc.)spesso j^V) è , , ò3 f" legatoper possesso, £^~=*. Uj^ senza Un du\ asino (let. c'era U^j òó Essi KjD J, ^"\ ' c^àlj ^JJ O^. ^yb strana dizione con- quel tempo. di mezzo verbo, un parolareggente; una ' che come cui : coda aveva non la di coda non '). non di di mezzo è di Mohan. una era in 184. al sostantivo g.: mia La 129 ecc. legato per Questo c*»J^a\ l^yo ^^1 sostantivi esso liy* ecc.; lv", ^yc c_-"U^"*o £ ^a ^yb, dei immediatamente essere reggente, il genitivopuò una Relazioni - figli(let. avevano essi J"^*\ Egli ha c'era figlinon ricevuto una '). severa ingiuria. Uyj' IS *s ?Sé ^s ò3 II è — In come proposizioni probabile che posposizionicome ma nelle che la costruzione della ultime due vi sia alcuna è i le aveva mosso pochi passi quando cavallo jfoj^ Nota. pedestrenon che ^si^J ^i) ^i^»l ^y OnJ ìMLj glidiede un un calcio. prime due qui accennate, j*b o cM*". siano sottin- grammatici indigeninon mettono am- parola sottintesa,e sostengonoche quella del persiano ^J, che prende il posto preposizione*5; ma sembra più probabile che £ sia 130 l'arte Terza. qui Sintassi. — posposizioneindipendente, derivata una sanscrito Genitivo soggettivo. — ^y ^U^" UL*. parola da nella espressa Esso indica cui dipende; La 186. Genitivo guardo sentimento o — idea espressa nella ^JyL. Il timor fclj^L tt*gX5$\Jo3ij^Il •" s crt* J" ***•**", 9 , dipende; come : mondo. di Dio. dolore degli altri. , r^àJ \y^ u^^^^1 cui concupiscenza del La il ri- di Sindbàd. parola da v^Uìj ^^a vide l'oggettodell'azione, Indica oggettivo. come: Hindbad Quando ^bjJL»*» y*. ^ì"^jJ.a il soggetto,dell'azione di Mohan. fuga ^ió; 9 dal krite. 185. cu^u« (come ^) Il veder me ' (let. me la vista di considerano ') lo di cattivo augurio. Nota. — Il genitivooggettivooccorre verbi, così detti,nominali; cioè è unito l'azione del verbo; ^yb Bp " lo sforzo che e. quando U^" isj/, ai verbi ^Aày g.: faccio j^yi»^| "r^". ^jtfufc£jj*3 ' per che coi comunemente un e l'accusati nel- sostantivo simili, per completare tj^k ^iJ-s? y^ uccidere facciano il bue tanta ' cr~° ; "\ lode ò£ di una o con pietra'. 187. Genitivo partitivo. — Si usa con sostantivi Capit. Vili. hanno parole che Articolo. — il valore si considera di cui sommità Yj$3K^j^a Un pezzo \xis la indica ""$" y^" un (misura) di terreno', ^yb 188. che genitivopartitivosi esprimono il tutto sua Col dal quale qualcuno parte più prominente ; UjL\ è U*^ e. g. tità quan- zione; apposi- "£ ' biga una goccia d'acqua'. 'una costruiscono qualche o o in messo anche superlativo.11 genitivoin un monte. (misura)di latte', è vib) ser £*\ ^y" del peso, misura un jard (misura)di stoffa',^^cj l racconto. campo. il tutto 'tre Cf^" : g. di diamante. del parte presa è che nome e. principiodel Metà Xc^.4^ 131 ecc. indicare il totale, parte ; una La definita,il come: prende J?5*. ^'jU^". se sostantivi di sostantivi, per II Ma — dei ^^clìjlil l*""\ Nota. si o Relazioni - cosa tal i nomi indica caso è presa la come : K^^Lr-JU*^1* Il miglioredi ^/^Aia» Il semblea. seggio principale dell'as- ^j^o tutti gli denti. stu- j Ij^a*. j^o ^yy-r^. ^J ^^*.j" à-Oj* Nota. o — il Se più 11 minimo di essi. Gente del più Il più alto indicare che ^crr0 Ò' ^1 si vuol distinto \j*\ K^l* del suo genere, un alto grado rango. di scienza. oggetto è il spesso si usa gliore mi- ripe- 132 Parte tere il sostantivo Tale costruzione persiane ' ' ; e. g. il supremo il capo nel suo usa ad nelle ' signore dei signori l'Amir ' frasi arabe ' degli Amir e i. i. e. e. '. genitivo definitivo. Ha — relazione col genitivopartitivo.Si : nel includa che senso le tutte parti, dosi usan- plurale \J?quando l'intero contenga pluralitàdi idee, è ' il tutto composto 2) La yj"J" i^y^-o di diverse £-+£J£ tfcu^s' di ' serratura una relazione spiegazionedi o di ' tutto il materiale tra genitivoha perfettamenteil La ' intero ',y^l» te\_^Jo (senza eccezione, la e forma; d'oro ', ^ja^" KàSx l'orologio legno', JJ.» £"Vy 3) il campo ' schili); (ma- persone o oggetti). relazione ' singolecose ^g^L cosa), ^^ (diuna numero un mezzo il ' esplicativo o V intero come: il plurale genitivo definito. specialmente signore', \^\ y^\ indicare quando di del ^\S^\j^L jJjUrL : stretta significato il ' Sintassi. — forma s'incontra Genitivo 1) o nella degliAmir 189. Terza. ciò che è tra che ciò d'acciaio '. In valore specie ed la è di Un il genere, generale albero una di cassa questo caso aggettivo. un speciale o particolare; c^Ly"Kjysj^z ' come: o e la definizione universale come per : di dattero (delgenere dattilifero) 9 s s * s ^k) ^rjjo-a Legno di sandalo (delgenere sandalo) 190. Genitivo di specie. — Il viene genitivo anche unito L8 Parte 1 j " s Terza. Sintassi. — " s ^"^y.*;^" \^yL \jLS., dieci * S ss L* cu^J ^yA Coi — il prezzo verbi di rupie. Qual'è una che è cosa il locativo ; o come LJ : costò questa significano comperare generalmente *£^^ comperaste quel cavallo', ^% di prezzo ? 9 9 tivo pel valore di s J^^jj^o ^\ cassa Nota. stoffa Comperò ^^ dere, ven- col da- espresso J ^y^ ' qual a *$ ^-U* ^Us' ^^o o prezzo 'quanto do questo libro? '. 193. Genitivi costruiscono attivi col che seguono genitivo.Essi persianio arabi, arabi. agenti,si s9 Anche alcuni col usano v*" — participipassivi agenti, oppure aggettiviindi, e quasi tutti 9 i nomi 9 ^jU-"\Lr^»J "fr\j"."^o ^Jle principalmente participi sono del J" ^yù\ y*. desideroso Siate cordialmente u^JLL ftjjjjp Un CrJb^Uw si aggettivi genitivo;come: 9 K^jZj^ ^^j^. nomi o Molti aggettivi. mili. dei vostri si- benessere cercatore Quegli uomini di cibo che diano. quoti- sono mosi bra- di ricchezze. LoLo, %oy*- o5^ "*jU Ur^V * c?^* kJ^s* £jl* j^U*. cr^é ^cJ" Assetato Non sono Diventano del suo affamato sangue. di ricchezze. invidiosi di essi. Oapit. Vili. Artioolo. — J" 9 Affinchè *s\3 ^-òl siate ' Qualunque ^ol_^. colo Ijyb r**\j« del col ' • Alcuni — oggettisi genitivoinflesso ^. eguale', "\3 vicino ', ' I si è oggetto. suo ^o usati ? j| k quanto a di comuni ' stessa ' tre per Un ' o^*^r nel qual di genere se caso, se , 06 ^^j^ esser si riferiscono genitivo concorda col Le ^_"b che nome **5r 5 tó ljO**^ a "_^L ju città la collera che 0 più esseri nomi animati al maschile 0 cose sieme; in- 9 s Kj»\ £Jù idee, allora il gli sta più vicino; come: ^^i II ^ La padre e la madre moglie e di Kallu. figlidi quella , } J~o\ e rale; plu- persona. " ', ^U^ìy*. ^S ^\ due riferiscono ad si anche '. (di)ripetersi da retto ecc. posposizioni, ^j^ diverso, il genitivosi mette i nomi con'', a, unito ^ necessario quarti è sconveniente genitivopuò ', i~*",i capace (della)alla ' ^Jt JJB S\S sono; costruzione g. vicino arrivarono ** *^* la : e. aggettivi alla ragione soggetta(della) ma questi 'simile' 'conforme', ,jil_yo pare, veri come quando £?^ t^ó-** 104. idiomaticamente obbediente, soggetto', JJS conservato, ^acuLv. sono (del)al conseguimento usati generalmentecome questiaggettivi sono sia sia osta- jAl 'adatto, degno ',JLi^o'aderente quando cr^ che cosa costruiscono più à^Lx^c 'rassomigliante', ^Uu* Essendo (del)dal 9 fe'crÓJ^ J^oa. ^^1 Nota. amati Dio. vostro ^yfc 135 ecc. , l^Lo £ ^jy^L yb sostantivi dei Relazioni - Il suo capitalee interesse. 136 Parte ^^^ j3^»*" )£ ^^*-^ Se il della nome ' 9 £? ^Lo unito forma ad Il la ammetta reggente sia frase una maschile l'altro e maschile; nitiva ge- come: dei suoi stile dei nostri sia al del sostantivo un viso. av- tivo, predicanella singolare (maschile) al sempre forma da retto mili. si- discorsi. Eingraziamentipel cortese soggetto si mette plurale, da miglioramento Dallo jjk ^U* un retto è il suffisso ^Jo\ genitivo che Un quel giornale. quale yUb yjtà £"^y 196. stile e 9 ^Lo\ ^^u^. ^y^ di genitivo prende s9 \Syj^" carattere, abitudine H ^ genitivo indostano un persiana, un femminile, Sintassi. — jj"j}\ ^"Lo 195. Terza. plurale, sia che plurale, sia che non il nome la metta; am- come: yt" Jl? j$ Vói ^yNJLà^ Voi k^^a" lt**" £y ?" 9 * 5* ^^^^.Lo siete abitante un siete il servo di Dheli. di certo un signore. Se 197. il rango, il nome genitivo si può mettere 9 spetto; re di come quel : ^ì paese ^£1* '. si riferisce reggente J J ~*t al ad plurale una in persona segno di di ri- 9 slà"b ' ^-y c°lm che era il Capit. Vili. Articolo. — IV. predicatosi compie del o dal Kj,U3£"j*05)\*H£ c^ /£*»» in o per, è indicato Questo cose. LLUo KCj^ ^J Nota. Nella — y c^JCì datelo al 'a Jo\ Il 199. quale ha di; anche e e ; come: mostrava la quei a al ascoltava. il suffisso l'uso di ma chi a dispia- qual cosa questo è y temente frequen- ^^J^ suffisso è ora riflessivo;come: pronome rimoto, riguardoal l'oggetto come di, e. r* il di significato e da ciò il nei uso noi, dopo verbi g.: Quanto a tristati per ^y^i lavatecene ^rrr* allo scopo per, suo à^3 "J^ £/+* fU* persone ecc. comperare; "_y^" certe a asserito ' ricambio do'jb è 137 genitivo;come: un riservato y^L.*. \£f$* y (^vìlo yA" C5* con luogo un'azione, ha di vendere yc^Jo^ antica ' dativo,preso in ciò che si ceva ^J3 stesso se . y; Il sentir y cane esclusivamente quasi .i ? da ecc. disgraziati. ^^- Lj sostantivi riguardo II leone *s letteratura sostituito che suffisso Ug."iLò" "J,L ,«"u^o dei Dativo. generaleindica in Il dativo 198. Relazioni - Basta la esserci rat- vostra le mani per tutta la nostra vita, ci quetammo. ac- \it;i. Parte 138 jio 3^~" Ut y-S^f Terza. *"\jiaà II principe uscì ty^** 03* Sintassi. — S°D0 cri* Porta ^'iUb ^ib y^yy*^ ^ seggiata. pas- venuto son querela. muover per ^"y" e oppresso una per lavarmi dell'acquaper le mani. Lo\ ^_^_^ y ^"\Co y l**cx" 3-"° Nota. pel quale si fa ^ verbale; nome UUÌ dativo Dio ' per divenir ; c^ dotti '. In ed verbo fJU òS studiano, che 200. come: Il che esempi). suaccennati spesso espressa ecc. ver- per col mezzo genitivo perchè si guadagnino il loro non clausola una sia ' ^ divengano dotti si usa composta di studiano ' ^ àS nome o òSKì come: dell'infinito; forma nella CrJ*e^j^. ,^L"*b ^ dativo nome proposizionisimili, il genitivodel può risolversi in ^ya nei un kJ**»^ lA^* ^^p. essì a °tuOStoSCOpo '. dopo ? ^-J^JLj ^y"i. ^J^"^ gliuomini verbale un "^J come: fatto ha ' sostentamento è molto per (^J J^*i-©Y oggetto s^o posposizioni^Ij, Jaio\j, j^L delle una del o cavallo darai questo libro °iuailto -^er motivo voi a rupie, qualche cosa) è generalmente forza dello stesso La di il mio duecento (cornetto, "U^»,Uyl, UybJ baie di Il dativo — vicino casa dimora. venduto Ho *£ s-",J^ *$^^ una mia per \j^S Isxo ^sy t-*"*^ -Datemi ^iP y^y-J^-J'l^~« i verbi che indicano moto; Capii Vili. Articolo. — - £jt^ à"L\^L \U* IS y^jb *j dei Relazioni sostantivi andò II mercante Egli andò 139 ecc. casa. a al mercato. 9 201. venire o si Lo in contatto ottenere, trovare; )Lc col verbo idiomaticamente usa il ') quando contenga con ('incontrare ULo di significato come: ^v^gi à^sps y^j^J j^\ Quel fanciullo ottenuto ha nulla. \U 202. ' ; ^^yc ^J*t_^oLu, ^^aU*., ^a E ^^aIa. ^^"\ àS ejjf^J*£ "" ^4 tjV £^"\ ^ "$/*$" ^ Coglistessi verbi essi indicano al *r.5~" tivo il da- E cosa retta parole • di ed anche gerundio ed ^Or*°y al il si fare il bene. adoperi nel (per lui)che le risca le rife- non uno un'altro. coi verbi ^* intensione, necessità, obbligo,si verbale, per denotare « ficano signi- che all'uomo necessario ad l che : ^J davanti fjM ecc. necessario,è conveniente, è giusto reggono g. 203. la strada. ' è ^^ ^j*1ì Ob trovato ha Egli non tJLyojy^l frasi Le e. aJ e usa Ujb quando il dativo, participio perfetto,usati come]nome soggetto;come: j^y^ ^^obU. r* Per n°i scrittori di giornali il considerare è necessario. Terza. Parte 140 ^j^aL^.UaX^o t^*^ ^ji yo Sintassi. — Dovreste ^""\ y^" "y"y"^*y^J Ora belle imparare dovremmo considerare ni liniere. un poco. ' 9 x- fU5 u*"l 9 ^y^ ^ •• » • i^a y ^bj i^o Con ^^a J" • da Diamo i nostri cu^" ^^" ^J^f*. ^/ Il dativo 204. qualche volta col verbo possesso ; hanno il più *o " s però i entrare .» j" J-à-à y cu^" e y*. 3 J-** _^ y* ^T O^ Ut ^^io cenda. questa fac- esprime verbi talvolta Uyb e l'idea di L"T, col influenzare;e. g. dativo, : Signoriaha molte oc- cupazioni. y^j*, cua^ ^1 crco\ ^"s^ ' Vostra L' allarme ^i^S tgfljp !j}\ ^ ^^o in -" '^ vÌUaI^^ certamente -» ^^^. CrJt ..9 dovrà L^i ed altre voci simili, e , venire ' U\ ^i , comunemente di significato * ^y— Uy* bisogni! intervenire ^s)\^"\ con ab- provvedere a tutti Il governo ^y"\£)£y^ ^^t lingua • ^y^^yò ^ stessa questa ^ in vemmo E ò3" se e non A.1 leone c^-?^ Ne quel il dovuto sopravvenne venne a- intelligenza. trassi sicurtà sicurtà che momento. abbiamo criterio ed y-j-^5 l'ansietà gelosia. (let.a. '). ' me Parte 142 U^jb ^yto ' Kallù Esso quella del Mohan ha due dativo. 1) Se 9 e?^. • " * del il ^a u^« \j**Lc Ascoltate ed il beve capra Avevo è la forma soggetto,animato storia. la detti d'incon- speranza sua subito afferrarono mano. è inanimato, quando l'oggetto usuale o la inanimato ; e questa predicativodel verbo, nome composti nominali; desiderio,desiderare', U^y riabile è inva- forma e. 'fare jk^A g.: 1"J "l*^s.\ 'porre come 9 j^ così : acqua. la mia I carnefici è il quando l'oggetto nei g. trarvi. UJjfk Questa vi non * l^Pj*» cr^^ nominativo, quando soggettoper l'oggetto ; e. U^" K^A l'accusativo s j)j\ jj^OUfMU ^jUg+3 A3U e dell'altra di o oggettoallora c**k "Sj^ì s *. nominativo del dell'una solo un di scambiare possibilità yj^i UV; ^ ^jo queste regolegenerali: la forma y quella all'uso dare richiede il verbo ^yfc 1""U y ^y* , cioè forme, Riguardo generalmente prende sia la libro legge un si possono queste forme Sintassi. — Buddhù'. batte 207. ' i^Jcs Terza. confidenza, il fidare con- '. 2) Se però, il soggettoe l'oggettosi animati, l'oggettoè generalmente (e nel di possibilità jj^K y^^" Cy un errore; y esseri esseri gionevoli ra- ovviare per come: c^^J-ì-h VV" di caso col suffisso invariabilmente)distinto la riferiscono ad II lupo presto l'agnello. fece a pezzi Capit.Vili. Articolo. -- delazioni sostantivi dei 143 ecc. * * 'j*^A ^J^" ^L"y J^o - "r Se y"/\ il bue potete uccidere in tal modo. ^.y 0 s 3) Se f Kallù si dà all'accusativo L^j'Uj Lm^ ^^ ^Lò^loy^à jZàJ^c «_^^Lo si vuol la forma ^a yolpe II nostro mettere del getto l'og- dativo;e. g.: scavata tana, una la bocca. nascose ne ^UJb Buddhù. batte qualunque \£ ^soj o^/^ " (j w motivo un per in evidenza fjf "3 f lò^Ujk ^$yfcjo ^ signoreucciderà un leone. 208. Doppio derivati da accusativo. verbi l'oggettodi col ; di uno e. g. e y, e l'altro 9 s Verbi e In cosa. la prende forma c/1-^- Mettigliquesto I11 tal del caso è stinto di- nativo nomi- che vestito. è qual religione di dare ^Jb uj 9 di di persona, ambedue 9 s v-^-aJJ* v_r^ UU^ simili ; o complementi generalmente precede l'altro,ed *J^ ^oy^A iSjfe»» 209. sali, cau(specialmente : - r° l'altro e "*o y^"\ jUv". ijus" o— essere, possono persona persona suffisso verbi transitivi) prendono due oggettivinell'accusativo oppure Molti — da ai servi di Dio un vitto cani. significano fare, chiamare, quelliche indicano permesso atto che ha nominare luogo nella e mente 9 (^Ji Jla»l verbi del cuore, come li chiamano i grammatici Parte 144 indigeni) ; come ' oltre ecc., sostantivo o Sintassi. — ' trovare, scoprire,verificare LoU* ' U^w^ó ', pensare prendono anche l'oggetto, costituisce che aggettivo completare a serve ' mentale), puramente e Ub : Terza. la nozione ' nare immagi- l'accusativo di verbo. In tal allora e viene la rotta concordanza predicativo (secondo accusativo),se nome fra è sia al del anche singolare, il verbo plurale; ed si participio) costruisce è in impersonalmente; àl^Jj K^J~J" y_$^ "-5~?i Di liy bb ^yt» cu^I yy "-^if Lx^5o" \$ »ft«i ufi*»-» crr° jA ^o trovai Vi trovo Ji LxsLl3 l"i"LyC^^ftj"\ Ma 210. del "£$" y cs-"^ ^—^ nominativo; allora,se e suscettibile di col primo; ly W composto dal male farne un molto mansueto, triste. Egli può %^ gli accusativi ambedue cui è unito acquesta pratica, cortezza. ^^a ly Ij^ forma di bene. Considerano ^ il come: qualche mezzo sjft"X* ^yXJU*. ^y^ta*yo"b tempo un fisso sufed esso nella con quando l'oggetto (se col aggettivo o un participio;perchè l'aggettivo predicativorimane inalterata getto l'og- caso (o primo accusativo)è frequentemente distinto y ', un predicato dell'oggetto, un del (nelsenso questa donna. sanare fece fermare possono il secondo è inflessione,concorda tutti i carri. avere la forma o un'aggettivo in genere e ticipio, parmero nu- come: ^yy ^"* bòi Hai fatto,la tua faccia,nera Capit.Vili. Articolo. — - Relazioni cu^L*. ^ybl S3 J* \2jS ^^ dei sostantivi i Egli soddisfa (fa completi) suoi c^.1^. ^j^^r ^-^ ^ ò3 145 ecc. Non i-é^" (^4STx*\ a"bj bisogni. accumulare le sogno più del bi- di cose questo mondo. £JJ£ Avendo )$\ y^JSì ^Ab ^ytj^ alzate tende, grandi,con e e piccole pali, senza fuori della città. 211. Nella diretto l'oggetto resta all'accusativo ^L*. U" ^.ù ^Jf\ òS diventa del f" oyy \ydJ-oj CjXo G •£**? 212. 1) Affinchè àS da un Taoliabue. luogo o Onde presenza'. Grammatica : paragonati. eglisia pello,sia chia- voro, questo la- pendente l'appi*, sicuro da zione. puni- Ablativo SLL '«N0IÌO partitoda Delhi', pinti «lalla mia io , Il suffisso dell'ablativo^ Partenza g. l'autore di mato l^ ìèyìJs* VI. e. È giusto che ^Is». L^ j€ ^^o dativo ; Se i due vengono ^U 0* nata, suaccen- soggetto,e l'oggettoindiretto colla forma òSjjLoy verbi della classe passivadei forma UT indica: da una persona; ^^^j.^1^ si ^j~c ^~*^*"" ^ 'egli usa: della linguaLidostana. 10 Parte J 16 Con a) verbi il concetto Terza. — Sintassi. (participi, aggettiviverbali) che di gano conten- zione, separazione, 'partenza, liberazione,rimo- fuga,precauzione, astensione, difesa,proibizione, privazione simili; ed e in favore o in generaleper esprimere un'azione riguardo ad in un altro; come: si Egli separò da uscimmo Quando L.J "*JLo O ^oó3\jts t ^ló^l* ^j^o Egli ^^\ fatta me. dalla tolse la coppa città. dalla mia mano. l** t)^ l^^* Quando a*\ *5 terminò (cessòda)questo discorso. t^Jb ^£jb*.j"" (j^yaìf "\ òS v Affinchè da " 9 egli stesso sia libero colpa. s Piacciavi salvarmi da questa punizione. \ — *U, \j — a». ^4s-? Non Lt^^yy^^ 9 S è giusto nascondere creti se- J"f (dagli)agli amici. Niente resta nascosto 9 ' '" S lui. S ^ M'astenni dal Ambedue fuggimmo Guardarsi s (da)a 9 da parlar male. tali di là. cose. S Mi battei (da)con lui con canimento. ac- Capit.Vili. ^j,)^. Articolo. — cè-^y*- lA/^ - Relazioni "£3* y^ dei sostantivi Chiunque ^Jt"Ljyb ^iLo ^o^iy* impedisce il compia del JoS L*oì j^aU». £"\ òS 0-co L^ol ^^à^3 vi tratterò trattamento l*S O_x*j^;^o ^r^° ^5-^»- ^a f Che ho io a divisioni ? £ divisioni a b) Con verbi che domandare e della il concetto pimento com- desiderio suo simili;perchè di un essi ' da fare voi v '). parti e con (let. farò da partie affare (viene) '). me? in '). (let. tal così qual rivelare, significano rimozione (let. tratti. così Io ^^ (dal)al ai È necessario che (da)con \£Ì l"jjf^ry^o che desiderio suo si fa ostacolo ' 147 ecc. mare, infor- sapere, questi verbi è contenuto ostacolo,reale rativo; figu- o come: Uy*" ytlL ^^O'o ^J"\ "*o ^Jb £à**"j** cA-** "-*"* J1^1 ^ $£ Questo rivelato è dalle sue parole. Informa noi circostanze circostanze di pure queste (let. da queste ' imi pine formati) fa in- 148 Parte Lv" "*J U»^ Terza. ^Ob ^y Sintassi. — Nessuno ^ questo affare sapeva (let.! da questo affare edotto era jkyt*lf\ «^^oy1-? o\ Avendo ' da essendo U^ L^y. C5^o"^° ^^o^.j^ ^y \J""\ Egli *l£o."b II mi divenuto cose edotto queste cose '). disse. domandò re '). saputo queste (let. suno nes- (dal) al nistro mi- '. \£gj"js.à^spS i^m—A ^yb Nota. I verbi — Ho U.4" e più qualche di da cosa frequente LUy dirvi. si usano col dativo. anche Con c) verbi di /$* abbandonare, significano, disgusto,sazietà rifiutare,negare, concetto che rifuggireda una che ecc. o persona Avendo o*"^* L5*"tsJ*4i da una trascurare, contengono cosa; il come: la disperato(dalla)delvita. ^^ JU^ Oyé^ L5-^ 0x=cu*i j^^iUj _yb 0 ^_a J "^°^ 9 Essendo Perchè disgustato (da)di non vi date delle aberrazioni JiU ciò. pensiero del mondo? S ^X-U ^^^iL. ^y\ jj£ ^Lob*. Si ribelleranno comando. (da) a questo Parte 150 3) L 'originedi Terza. cosa una Sintassi. — la e J^L cu^ ^s^XtJz ^yò\ fa si ,JkJ^y^. (^5^^* che "j ^2» ys». ^^l^J yt" Uo ; \jjp^y»i^yL. ^^j\ quali ^c"\ relazione si per Questo è il nostro compie; fra Y azione 9 ?s C5— J cs^c^F^ ^fcjL"tf^^o^yo^o^ Quando il nome e lo strumento o i mezzi Guardi co' suoi propri occhi. OV^ ^" Non aprirebbecon qualunque } IxL^ ^/c^ ^^o^ib per s 9 ^Lb motivo 9 )$\ ^y-t ? 3^ di voi. come: 9~~ "?-? sica. mu- incominciarli. ^-j^3o" {^AAtàSS\^yj\ ^_i timore Piange ,Jkj"y ^Ua La divertito colla Essendosi sordine. di- proviene dal che J 9 ^-a^^JjZ ^U*. 4) di noi. è contento Egli di ciò detto. aveva II danno j$s*Ji^ks^ [yo"j ^b vergognò molto si Egli lyt ^li )£ coi cui j)er : come ^^ ragione altra ^ Affinchè menti chiave. con essi facesse stru- d'agricoltura. 3?j$fc£ Riempi d'acqua all'ablativo si riferisce a il vaso! persona, od il Capit.Vili. verbo è neutro Articolo. — Relazioni - dei carnale, lo strumento o sostantivi 151 ecc. l' rappresentatodal- è agente. J y J J f Ho \^ ^^0*9 o-^^0 ^* 1 9 s aì J s Di "_^S"i yfe 5) Si coi verbi usa ad indicare ciò ^-Jjo 6) con quel 7) è ' scambiai generalmenteunito Si ad ^Uiòyb "^^" Ad — locativo; come: jJ4-Cyyc ' : come la scambio, 0 "_s^ì^j^. ^S\ mercanzia con mia una ^jb svelto nei Sano cr^ ^^ 0 danza. grande abbon- in cosa ; in e questo caso aggettivo;come: un indicare umiltà. presenta con persona zione. atten- con osservare ^^olsLil Si produce v^xly^o^-ì.^^ Nota. disposizione. un'azione; come: di ^^LuSoi J^^ ; (j**»^ Piacciavi qualitàdi La '). potevo prendere significanocontralto maniera 0 Ijyb bwo ^«b non fallo pervenne '. ^.Lor» aiL^U 131 notte cui si fa lo scambio paese Il modo ^* un alcuna che ^uLi ^jZ^A*j"\ articoli di me (let. S ^-co^sr0yoi; à^S ^jo da fallo un commesso una Astuto di braccia nel movimenti'. gambe. mercanteggiare. qualità si può ^1+*.'grosso e di anche usare il corpo', c+Sf». Parte 152 o cosa; da distanza La 8) Terza. Sintassi. — o precedenza; : E molto (^JJL j^so 0a come ^-u^l^ cuv" ^y ^a JljJ^ì l*jb^\ 0^^.!yc ^ ^U^. ^^ ^y^ differenzafra .9)La ^yy ^\ o^SUxxj due qui. ragione). al di là della d mode- incominciare. o persone U" Fra òf cose paragonate fra sto l'uso dell'ablativo c'è una differenza. Qua* somiglianzav'ha i^o^-cl o*0^ viene qui il dire ed il fare gran ^a fra que- quello? e nel formare i tivi compara- superlativi. Nota. — differenza e ' secondo Prima ^^j* ^^ L5* 0a di dicano in- come: "^o e luogo, razione. o^) ^ lontano Andare 1"U* Di persona, È lungi dal ragionevole(non è tèa una precedenza riguardoal tempo, dopo parole che e distanza loro; ad vicinanza o nel fra Anche due il locativo superlativi ; e. dire e nel fare cose, o persone g. : può 3*1 v'ha come \jb^^o gran usarsi per per formare ^l^ ^\ differenza indicare '. 0^« i la parativi com- ^j±£ Capit.Vili. Il suffisso 213. Jf, i quali , \bo y*b è O*o Relazioni - Fra ^\ \SJà\Cj^sx^ "^*o *j^ \*"f ^ ; Nota. volta l^° oì)^ ' S di trascorrere usato 0 nel della j^"; ' casa. '. di senso dòLo ; bagaglio', ^jLo come: quest'anno no- l'esterno fuori, dal- molto con più bella. dal di ' 'sei venuto di senso la cima y*l" casa. qualità, umane fronte, dal davanti ^3 J"" nel dal dalla della più dalla L^ qualche volta è ^^o ^^^UUo qualche e a) — ^\ ' "^"uLo la e Cadde si costruisce sostantivi;come: generositàè bile ^Jt^j-l*j stesso modo Allo come: 1 ^^ suffissi locativi le tutte la ^a di 15:" ecc. dall'interno Uscì j^J ^^c-^o sostantivi ai il valore hanno allora dei unito spesso s^J* ^s^UJl ùU"o ~« o— Articolo. — (dopo ^\ trascorso quest'anno). b) Il suffisso si r^L^\ da ^ ' U~" ^y£ ? quello del dativo, frequentemente ablativo, come omette, specialmente in frasi idiomatiche in questo casa aj colle orecchie a modo casa ', ', ^61a U=r^?."oy^1 ' ; e così dopo _^i«_*-! in da p^SU mano ? °è ' veduto diversi modo ogni c ; a mano cogliocchi, né nomi si che usano e. ', g. : ^ ', "*o udito come avverbiali. posposizioni VII. 214. indicano Locativo. I suffissidel locativo relazioni ed idee !•• 11 !••. separatali sono cr^ e^., i quali,siccome remo essenzialmente distinte, li tratte- Parte 154 215. 1) Indica movimento 'in ^J\ '. ^/'alveare o è posta; ^jx* r° come: in o JaJ "+* IS c^ro JL^. Cr^ dato tempo un 'nella y^ ' ^ casa', 'egli *•" nano essi ritor- è pertantotrasferito Questo significato fra due cose delle una l'altra ^U ^^3*» è, Nella faÙ ~/""S}^ LìaìU. a— è in un'altra, cosa quali si accade, o dera consi- nel o alla quale come: C*s* ^^o luogo un ^JS\^^ol^ £*** ^^u^^f in luogonel quale il come una questo stesso anno', sussiste relazione che che Quindi: essa. luogo ; un in città ', ^^a andò va da permanenza in jUo ^^ Sintassi. — generale,indica circondata interamente e in 0~«, Terza. ^à^x) ^S"^0urC^ della giovinezza. stagione In quel mentre. In Poco tempo. In direzione ^ne ^Jt^c'J dell'Oriente. gentilezzae' è nel loro carattere. . y ers* eAy* *3 3^Lc ,i|g*0ìb y^J VjJjÌ J^à.* Nota. JLo Jl\ in 2) È ^U^" ' fra ,^Jo\ ^£ Qualche — ' 0^« Egli venne in sensi Mischialo (con)nell'acqua. Sono ', unito nel usato a verbi £"\ J" do ^^ S ^"\ à£U due sinonimi unione, significano, che e come ; : questi giorni'. in dei senso separazione,distinzione 1^3 ' affari. loro idiomaticamente volta si omette quell'anno', ^" spesso occupati nei (rinvenne). simili ; e. g. ^j ciliazione, ricon- : ' La non principessa era fra essi. Capit.Vili. IkS Articolo. — kSj"t*-o-r0 ex - Relazioni ±*o \o"^$ ^" jLjuI ed ^\ guìi àoy^. Cr-^c U* Indica ecc., cioè il il gliuomini vero ed il soggetto o di argomento cui si quello (in cui) su fra lui ? me e c'è differenza Qual ^ 3) fra falso. jj\ tjQ* ^*\ Asr8 Cs^fc essi. (spiriti). i Ginn Distingui fra sjz Vi fra Stabilì la pace ^^o 155 ecc. sorgeranno dissensioni j}\ oy**"\ ^Joy^ y « sostantivi Necessariamente )5f"° ^liyfc c"j" dei zione conversa- una aggira la zione; conversa- come: ^yb U^Jkj^^o JU. ^"\ Egli *2 scrive sjyS^o Cryc Dovreste ^ ^jJùo ^^aUw "^v*3 Quindi un ^c^jiJ"^jy* si usa capitolo ecc.; morale consultarvi su questo caso. Su ^»\ nell*annunciare come: condizioni proprie. sue U^ sulle 0\ CJ^ ciò ho il — molto soggettodi "£ \^5"* pensato. un libro ***—** o di 'sulla '. 4) indicare Si la usa qualitàdi 'grossodi ijfj '. unito (come l'ablativo) corpo',"" una persona Lai — o ad cosa; un come:,Cr~« cu—ip*.svelto ' or« aggettivoper ^L*. menti nei movi- Parte i:»ti Si 5) nella usa Terza. Sintassi. — comparazione di un oggetto con la più diversi altri; come: lp L'j^a ^Jo ^y^J" ^^o Egli ^ è le ^yt api, (è 21 p"ftt È oy1^0 ^"iy ^^o Si indicare coi che ^p3 è vicina cosa una che verbi nel comunemente usa o in cuàfS ^^o I " ^^ nata parago- le altre api). (nei)dei sole gran pianeti. dativo senso aderire, significano ^^j^ib più sette 0a 6) il grossa tutte con di tutte grossa contatto italiano, per un'altra, con legare ; attaccare, pezzi di diamante alla (si come: aderirono fissarono nella) carne. cu^U ^jZjtj^c ^\J ^^o J.^3 Attaccheranno ^J^./ (_5-^yJy yt"jot"cr^ ^ Il 216. Nel 1) (o suo s j^j ^ytr**? ^J\)'sopra' dì senso ? s alla fune. usa: posizione superiore; come: kjr^ L'uccello sulla posava pianta. ss j\^Ly" kS}^ ^J* Z dl_M ^p^^a'i si se- maschile. il secchio Lega il ss /i C*»*"* ^ U^S del gno al verbo i *$ ^U-u"\ Uk. ^Uy" ^o^* Egliera Dio Vidi è im montato (su) in su un cavallo. cielo, dipinto sul muro. 158 Parte ^Xjo ^a una Ad ' mondo posizionein e. ; g. S L'uomo ^-bì £"L*JJ 9 J-°^ ^^ni ^ir* ^v^ ^a indicare la 9x- x- y ^j promesse. sulla stizia. giu- ^j^Z ^A ritorna alla sua ori- sia mo- sopra uno gine. Quando un derato ^ o causa desiderio (let. sia ' di moderazione ragione '). di un'azione ; come : } Per quella stessa ^Sj-^o Per questo mio ^~f ^er "lua,loffesa £«4? ^^1 »* y^oy sue è basato cosa stato Ad la (sul)nel x" u£^ ^JU-X"l ^ùaI^sL.t-^. 6) od persona è tenace non mantenere J* CòU. una educazione, agli affari j\j^o^^Xi-oL^o II governo 9 x- u^*"^ sta ' 9 s j\j*Jy rf" cxllo* questo : Ua^ tjA "\X la vita di quella avvenire. a cui rispetto alle abitudini, * £"*«*" ji Preferiscono *#*»j3 indicare la cosa, ecc. Sintassi. — oj^j sl1^^»-^ì ft: Oj^.1 y 5) Terza. ingordigia. detto. 9x- ^"J ^ j^^ indicare jl ^ ^ il criterio sul c-^U-o "Jj*.a*"^ol battuto questi poveretti? l;Lo 7) Ad hai Nei quale si fa una cosa debiti modi. becondo il suo costume. ; come : Capit. Vili. 8) Qualche lXojU ; - volta si "y*.^ , ' y$ ad di 159 ecc. sofia. filo- regole della le equivalentedelle un onta sostantivi frasi ' ; come : 9 ^"\" ^\ Vili. della come Ad onta di tanta Ad onta di ^\"y^L j\ ^^\ y" dei Secondo usa se. Il vocativo 217. Relazioni ^^cxU^. \£±s" A, persiane Articolo. — non proposizione.Il suo saggezza. questa tezza. accor- sua Vocativo. ha alcun legame colle altre posto è generalmente in parole principio della sentenza. Secondo che il modo noi chiamiamo sottinteso ; ^^"*"\ meno e. g. : ' che accompagnato amico!', di un verbo corrispondentea . JsjS ^l 'o si richieda un'enfasi non omettersi; è spesso ^J\'o lo considerano 1 uomo chiamo quello grammatici indigeni, indiretto l'oggetto è ^yo"\ ^J\essi Il vocativo c-^oy dei il vocativo ^)^. oy* 218. come: di vedere da un'interiezione fanciullo!'. Ma, ; a speciale,l'interiezione può JfeJ 'fanciullo!', _^-L*" 'signori!', ^b come: amici! '. 219. Un un nome jJ»Jyjr^c «li Dio!'; aggettivo(genitivo, pronomo al vocativo, si mette jjjl4o mio caro!', pure che possessivo) al "j,"±-^" "S^ — lifica qua- vocativo; come: *- ^ "0 servo -l'arte Terza. 160 Sintassi. - CAPITOLO IX. Aggettivi. 1. regoleprincipaliper Le 220. costruzione degliaggettivi si possono esse gere aggiun- seguenti. 221. dei ad 219); 160, 161, 162, 209, 210, le la esposte nei precedentiparagrafi (143, 149, 151, state sono attributivi. Aggettivi Due aggettiviche sono generalmente uniti sostantivi e abiti (e)vecchi dei verbi ; ', ^o attributivi sono e. di stesso uno stantivo, so- per asindeto allo stesso modo g. ^j^" \J^jlo^W. : Oy" "sfì «J^»^" ' da ' fanciulli laceri piccoli (e) grandi \ 222. usato aggettivo (generalmentemaschile) può Un sostantivo senza ad indicare cose o persone ; e. essere g. : j" ^j* J^ \3ìj$!*)Dal ^ene (e) dal male dei tempi. do/p^^jjlvSjC. Presso dei) (nell'opinione i saggi. l'iybJul do jJu "£tà£+*j ^i ^ ^Uiò^L ^yc^f "J"3*^ Tale è la condizione di alcuni ammalati. Miccoli (e)grandifecero festa. Capii L'aggettivo y^ 223. al carattere di lo segue ; precedeo e, o lo jjjJLo/^" oppure ^v? £. ', , ' suffisso. un IX. Aggettivo. — pieno, intero ', Kegge più comunemente ma ;;J^ pers.^jJLo13 13 £"" yy" yylviUo Quando di rH \"£ è postodopo fino aJ crr° ^ il L'intero Ventre ^yt-^ ** Che Lo L'aggettivo "£ ^y ' e genere Domerò come le terminazioni jS i ad di ^so malica ^ della ; come yi s*a seppur non kaori quanto un del mette dopo indicare Un ^gl Una lingua Lidostuna. uomo un i nomi retto. ber- stantivi (so- somiglianza;e genitivo, per jJ^ (non atomo). Stoffa sufficiente per ', si : (miglio). kos un comparato; coll'oggetto "1* Lo I vt.l giorno. pieno. tanto pronomi) per aggettivi, come inflette, : gnificato sostantivo,ha qualche volta il si- un 224. g. vita intera. La Fino li* ^ e. meglio possibile. y^"^y yt" lo segue ; quanto, sufficiente per tanto obliqua ) y^" ^-** = molto ) n j^. si avvicina nella forma nome un ,*, J?-^ ar.^wXiUJl 161 si concordare in come: come fanciulla un come leone. una 11 fata. Parte 162 9s s Terza. " y ^yjb,jkS ^ ^^ Sintassi. — ? E à^S ^^a in vista (come nero). 0a Nota. Un — un'oggettonerastro aggettivo attributivo,o un può precedere il sostantivo; come: Lo infuriato elefante ' come un ' cu^I ^^^ J\"y^ ^1 ; Lo mostrativ di- pronome ' quel come '. mercante Quando 225. segue un lo pronome, regge nella forma obliqua; come: jjC+XxI^"\ Un "xxì 9 J 9 S Lj Lo Àsr° O^o òS Che tu abbi un J ? ò^3 ^ Il 9 e. g. carattere suo Lo, formando richiamato come uomo a vita me. * "s^.$j" c^ì genitivo,nel da te. J ajoj ^^$"ja ^^" saggio come uomo con esso Tre darvish di afflitti come aggettivo,può te! essere guito se- posto; speciedi aggettivo com- una : cS^yo(^co i£j+J* Una presenza del leone quella come (una presenza da leone). ijkLo kc^à\is ^ìS^ ^o. Questo del o^ ^^i óct".J^Ojh "jj)U£i+t+Sj JJC" Piedi è come un esercizio corpo. come quellidelle pecore. e giudiziocome Intelligenza il nostro. Capit. Il composto Lo con sostantivo; e tj+j" O~«o dU IX. anche può in usato essere senso verbiale av- come: \^Sa ^c"\ Tutti *;yo ^^" uomini gli sono non eguali. "^iyto L^j* fè" Lo 163 Aggettivo. - Tu y giacevi pure come corpo morto. io b\ dOjiiò Lo (ibi Da ^y ^^o lontano come apparve una luce. Il 226. maggiore un confonde sia allo costruiti si determini unisce ' come sia un modo, stesso il valli ', ^ Ol" i un voglia sia di nero, nerastro, molto grado; )y** O*o affare da come: nulla qualità; è \S}y*£ 4 per '. ' nero ; origine una £+H minima il che somiglianza o l'aggettivo che invece gnificar si- può timo l'ul- quantunque è unito quasi invariabilmente "^*° sono accadere LoNJ£ come: si tunque quan- ambedue quando Quando comune. v^v» indicare solamente il Lo il Lo volta per ed ecc., similitudine, Siccome qualche accadere aggettivo di quantità di si agli solo qualità distinte, sia 33). 32, aggiunge una aggettivo di può significatopiù di affatto se questo può ma ; cui coìY si aggettivi di quantità) grado minor siano parole contesto grado a due ad significato(vedi §§ per solo o generalmente le Lo, che comunemente aggettivi (il più indica avverbiale suffisso 'moltissimi un ad verbio av- ca- offesa ', ^y^y Parte lGt 2. Le 227. al cardinali le distanza, fila ' 107 esser al si mette direzione, maniera; è se o collettivo,come il verbo singolare;ma al plurale; e. g. il nome singolareo j^*, quantità, tempo, o un l si paio ',^Iks un forma che che nome mette il suo usa ' una mente generalpredicato : Mille ,Js£l j\j*M ^U^ì ó\Jk$)y^ "Uf 0\^ì degli seguentiregole: (di animali, specialmente camelli), si al nali; cardi- seg.). e messo indica,dettavo, misura nome numero un come il (§ generalmenteprecedono uniti, e questo può pluralesecondo i numeri specialenella costruzione si è detto quello che a vanno 1) Se di nulla 1 numeri cui con numerali. regoleseguenti riguardano solo ordinali,oltre 228. Sintassi. — Aggettivi essendovi non Terza. \"p^.o Un ashrafi di sacco Una pezza (monete d'oro). quattrocentorupie. di (distoffa) venti jard. ^ftfrj» tf^^lo ^" Un y In due In tre settimane. o-r0 £"l o£ ^^ ^XjL^. ^^3 ^£" ^jtj» aSUi Fino a "^o "JlL ex? Da tre ^""i c-^JL*. y -^a ^ue .ly Per "^*o di dieci campo due o tre bighe. giorni. sessanta anni. la^direzioni. mezzi. 166 Parte Terza. Sintassi. — urj»^ £"3")\j*Migliaiadi Curiosità (^iarù*lÌ^.s; oy^ (del valore)di di Centinaia Oy**^ fifeó^*\ i_??"\ ^-co "^o^ Allo 230. uniti a stesso migliaiad'uomini morranno il che che nome singolare;e. g. cardinali glioggettienumerati indica questi oggetti può come usano sono esser inclusi ; al messo : c"yy Da "Sx^° "J^"Osj^r o^ tutti i quattro mendicanti. i miei In ambedue ^n ^S\*£ c"y^ Cs^o vanno obliqua del plurale, tutti (opp.^j^JLs) Lyp2;^xà o^^r oz*^^ nella forma rannia. ti- questa per modo, quando i numeri collettivi,e si mettono per indicare ^v^ di tinaia cen- migliaiadi rupie. qualche oggetto definitoo specifico,si sostantivi mentre elefanti, tutti i sette tutti Da e (due)occhi. pianeti, quattro i lati (da ogni lato). CAPITOLO X. Pronomi. 1, Pronome 231. quando Il pronome è il anche personale generalmente non soggetto di in personale. un altri casi. verbo Ma personale, ed deve essere si esprime è spesso espresso tinteso sot- quando Capit. X. si vogliadar Esso enfasi alla Pronomi. — 167 proposizione,o generalmenteprecede il verbo, ma marcare contrasto. un qualche volta lo segue, e. (specialmentenell'imperativo); g. : c^L-i*.y-iLj^ J'jy^r^ Come andarmene ^jS a^c Lo \3jZ"b J^s fc^j^U-ùxib O^ 232. Due in predicatosi seguono si i quando ^yb dei che ordine siano il di pronomi Lo ^^3 ^^ in sono ^s"j^* un ^U-r^' Affinchè ^r-^c à^° jj\ Cr~« A K£jf" mio soggettodello Lo stesso stesso ordine invariabilmente) quello stesso fra e lui Fra ^»\ invece quelli. sono non segno ^l^^jb il obliquo; come: caso àS memoria saggi. persona. generalmente (quantunque osserva alla Strani folli più pronomi o ? Richiamavo ^f^ e farei io? detto "2 crt* abbandonarlo potrei tuo e me e sia un te. dileggio. qual me diffe- Os U* 233. I renza genitividei pronomi possessivial nominativo cr^ si JS" ^I^j J±)Ù^J^\ propriamente aggettivi come inflettono, la forza di però hanno £j*% e sono c'è? tali. temente Frequen- come: genitivioggettivi; In cerca di voi. In ce;ca di lui. 168 Parte Terza. Sintassi. — ^JSakJàé^j^sJc i;^",o \j~* Il vedermi c^k j^lL "4òUb Il 234. y Spinse posto dell'accusativo il dimostrativo, quando si è supplito dal dativo, del può adoperarsi come posposizione£ e. ritengonodi ^Ua ^yo g. è dei àsé* quale ciascuna delle due la forma dativo accusativo";ma o quella più comunemente 3Kj~ì^j^àJU Il nostro forme colla sativo; l'accu- per j2"**lyb Ti ^x^o; il dativo e c*£W"' l'accusativo ^y^c^lo la seconda ^yMi y^ condusse Come mi vedessero. morto. andrei,abbandonandolo? un pronome prende forma; Me colà. vederli. Al di il velo riconosciuto. Credendomi ^~"\ faccia guardò. Affinchè proposizione,l'accusativo prende dalla Avendoti \^ ^j^0 ti chiamato. mi e ^^ pjuL j"y*? "J^jL ^j padrone Sindbàd \ju? Kimosse GxjJi* "^5"° ^^sr0 usata persona) : ioux^j» ±"*" il dativo prenderci. per di terza Ig" ^spjj^^ ^Iaj y^*ù' stessa le mani lo augurio. pronome Uaioo Se cattivo me) pronomi personali (incluso ha 5-i di come usa ^5-^*11^UH "4;U* jflbrv (lavista la si trovano nella posposizioney ed come: lo ha dato un certo si- Capit. X. Allo modo stesso il dativo si diretto l'oggetto, col suffisso e. LJ3I0ylj^L U* Ly*i\y^UJ ^^co 169 seconda se pronome, indiretto, del o y; la usa del accusativo o Pronomi. — g. forma del nella stessa verbo è dativo per zione proposi- un nome struito co- : ^v^'i Vi ^ej-òU» Il affidati ho Dio. a giudice consegnò lei la a fanciulla. Quando 235. che eccetto personale, pronome un nominativo nel e in ^ì^uio ^ cxL.iL "J^Jr±- àJ? a"L e costruzione stessa La A nel genitivo(come anche il pronome [y" ^^oU y ^~o di a — * c_j_a eccetto L^crr0 e terza che A ^^.tf* Lo Invece te al e. g. (solo)lo chieda a solo non casi agente si aggiunge pronome 0 cluso ^r^),in- : diedi. me È proprio lavoro Io rovinato. me nei (plur.^* ^a persona; ^i^3 "J* ftf fc^^l fK ^ il suffisso poveretto. nominativo), quando enfatica particella la gettivo ag- : storia di vera me si usa, g. e un caso disgraziato. Tu ò"szj" yfc*»Uà^° La obliqua aggiunge all'aggettivo ; e. si caso ad vocativo, è unito nel attributivo, lo precede nella forma del qualunque stesso. suo. lio fatto questo. Parte 170 0* Jl* Ly ^ Sintassi. — "^*-".j^ \j^" o* ^U^j" ^a Terza. Solo la mia via è Questa proprietà "*o è la giusta. (solamente) tua. il che la obliqua forma di presso Il ed riori; il ' noi gente ', ^J fra la plurale y" o se ' io del o lei e di comando agente, ' Us^ (^o^1 la forma ; sono nel ma ' egli ordinaria reggere ^b **? genitivo però servi. Quando si è ; il ma amici ' y intimi. y dei ceto caso disse del yy ; la come caso non gente con personali può usarsi, invece rispettose per casi : forma ' e che obliqui, di la eccetto Off ecc. agente mune co- educato, pronomi J £^\ golare sin- il loro quantunque , forme Le del luogo conversa i ' infe- confidenza, specialmente si voi ad del espressioni cf^J y" o usano invece singolare, dal si usa, non in usa del affezione J caso obliqua parlano dalle singolare,in qualunque persona : g. spesso al oppure ' usa , terza il si L'uso gente'. volgo, , si tratta e. ; quando supplito 'voi y si forme queste spesso fanciulli "\ v modo lui '. Il rango pari condizione, generalmente cr^" uJ è gente verso di così esprimere disprezzo, per di generalmente plurale y plurale al stesso pronomi presso di persone Usandosi y. posto pronome da singolare £#* dei ' ^*\ forma usitata. più — allo può genitivo ', ^b me costruzione Nota. il o la tanto regge sostantivi, dei genitivo 1 la che posposizione ^yb, La "y y è y^. £y ^yy^l essendo , agente singolare. k ; il suo e. g. questa ora : Capit. X. I usarsi possono tygk U" dimostrativi pronomi ^ 171 dimostrativi. 2. Pronomi 236. Pronomi. - aggettividi luogo,ma sono come nomi, omettendo 'che sono definito ; l'oggetto queste cose?', come : 'sentendo yJLo *" come pronome questo. Quando 237. che il suffisso ad un e in L^JLo ^b caso quando si U^sr ^fxs^" ^r^o Che *$ a Tjb i^ofte'Jè\ ^^J J"~*\ *^Z fu ^b 238. questo ni Il pronomo K^A yv^\ ,i riferisce ad parlato prima; e. g. : un come ; : vicino sedeva si sta per aifare. vedrà. può credere da a costui. me. (piar,^r^y) 'proprio ^y,* ad questo quell'antro. Conducetelo dimostrativo parlatoo che si Non sostantivo quest'uomo? da a Egli mi *} obliqua, me. Vicino si riferisce enfaticamente BÌ è appena M'itilo ^j^c finendo aggettivo,de- persona Astienti J^U yj"\ \L^-£j"" ^y^° dice sonale, per- diatamente aggiunto imme- come usa Quella Lv" -*b viene aggiungeal ^?^ UT usa inflesso,prende la forma caso un segna il caso, si il suffisso che ^yt il segna ma esso; nome si dimostrativo un un oggetto vicino, o di parlarne;^^ oggetto più remoto, o 'proprio di cui si è 172 Parte ^Jt IfXJ^^ Terza. Proprio questo 5JIL^Ua cr^ Sintassi. — nostro o^" 0-r0 c?-^MÌJ^ Ogm y* è scritto nel destino. in anno questi stessi giorni. ^tJ ^x.y$ ^)$* Quella c?5^ stessa donna prese a dire. I ^u^^-U» ^"\ jS\*p/*•" ^^jsJ3 "*^o LX** c^^ì\ servi di Insieme ? quello tutti a stesso gnore. si- quellistessi mercanti. 239. il Nell'accusativo, prendere la forma un'enfasi del speciale,e previamente quando sostantivo aggettivo0 còme usa si usa ; come definisce che nominativo 40, ma da cosa, richiede non esso può non è stato può prendere questa forma non personale; pronome una se *$ definito l'oggetto se espresso dimostrativo, quando si pronome p^laBÒ^cMJ kSj$J% "*"". e. dovrei Dove g. : portare questo in- volto? lli^L^^" ^ss JU ^ Per quanti giorni vivrò queste JJ^o ^y Che 0 ad una se (^èf^ *5 o~° il dimostrativo cosa che ^ si vuol Avendo A voi si riferisce ad mettere in risorse? udito darei un su ciò? quella cosa. essere animato, evidenza, allora prende 174 Parte ^fc ^*0 Terza. ^Sb Sintassi. — Accada cyti. che può (let. ' lunque qua- vogliaaccadere cosa quella accadrà). Fa in quello cui sta il tuo piacere (fa quello che ti piace). Quelli che leggierie erano lesti,presto saltarono nelle ^_^A U? barche ^_^" ^^, yyb JLo bT y^ NJLo e Chiunque andarono venne se a bordo. ne andò carico. Nota. yadj L'indostano — tad e al latino Il relativo *$ , y*" ^. , corrispondeal , sanscrito quiJ is, idem. (e, secondo ripetere; e. il caso, g. il si può correlativo) : (Tutti)quelli articoli necessarii li I pronomi ^y ', si costruiscono cosa secondo indefiniti pronome ' y*. x * * C"Lo *J^A* ^^ chiunque ', ò^S il relativo ; come determinativo, può degliaggettivipronominali Uof, l*£ faticamente en- esser l^o^;e. e mai che sti- comperai. ' ^ il posto del supplito da g. lunque qua- uno : * * ^^ y^ Tutto ciò disse lo (qualunquecosa)che essere di giovamento, si (quellostesso) verificò. Capit. X. Pronomi. Tutto 175 succhiano quelloche dai 9 -" 9 S s .. petalidi quei fiori,vien U'^/** %S" o* in viscida Che 243. la clausola se descrivere per il relativo concorda persona siccome ; maschile dal e dal definire o col si relativa il pronome femminile, la concordanza determinato ; e. g. dalla sua relazione JGl L**/^1 òo Il 9 *U i C-Ja" non c'è "4o Questo è il £ob du\ ^^c £}\ era delle nella scritture tiche. an- pel quale punizione. il palazzodi quale ha del essi vi ha Fra versato delitto un i mari L"yb "\ relativo sola propria clau- sua dotto che è i$£"\+L i^^s** ^yb è indicata del caso colla Questo Ujyb ò3 "d)j\Xì 9 distinguail nel genere lettura * che e : Un ò^^ numero genere, forma ha non tivo agget- senso precedente,allora in predicato della rispettivaclausola. vien in usa antecedente suo sostanza una dolce. e sostantivo un prodotto ri- Sindbàd, viaggiatotutti mondo. un re che mano chia- Ja'sùb. 244. L'antecedente,specialmentese è spesso attratto nella clausola (nellostesso relativa; e. g. : caso è un sostantivo indefinito, tivo) reladell'aggettivo l'arte 176 *1 »»j ;-ò^. ^ o^ o^ est* Terza. yki. ^\ ^y l^jLI M ^^1 ^joLo j\y*o L-»t*x y iUo 0 J ^ c*o£-à j" o51- ^" ^*\. ^a yt Jt yo\ ?y*-* cus^ su stimento con Non ^^^- il ? nella alcuni cui onestà ascoltar querelo che servo buon un hai ba- lato mer- fidavo. con- contro fatto tuo confidente. ^y^" ^\li leggerequella scrit- M'imbarcai canti jUa^- cu^^J gente presente tura. Uy'i yy della sapeva O*o ^io^r^^ ^%" Sintassi. Nessuno y^- Lj3 U^Io j"U-Xfil^ - Quando ^j^^. ' (let. in qualunque ss jyL J^. tempo ') si ^osxà +^jS L|c_s1c*ts" ^^\ cu^ il relativo direzione il ecc., posto bT ,^*j"""\ y uno del è unito ad dei misure per ') si prendano allontanarlo. che indichi avverbiali luogo, derà pren- ^*. Andò per nella la stessa quale era direzione venuto. s \y^ y o-rr* ' stesso sostantivo data determinativo;come: pronome ^^o^L una (let.in quel tempo corrispondentipronomi nu. ^ un che maldicente, im- un mediatamente \g4 Se è persona sa ^^J ^Jcu^y ^^a. ^r^ C"^*^ cAa-* cs* Qui, tu sotto quest'alberodove stai, son d'oro. sepoltemonete Capit.X. enfatica la rendere Per -- Pronomi. 177 clausola dimostrativa, la si fa precedereal relativo;come: J s9 l^joj^J 9 ^y^ "S/^ ^ cr~c Quella gente solamente, passa Cr^ Jì£ ^^4 ^Cr^.\ y*- la Jili j£\ ^JU ^* ^^1 I r^?^ *$ )£ sj***- eXj aowL^j» LS 245. cMt". come qualche volta usCtt\jb4òU in loro presenza il arrivai tìn cui con mezzo sventata. qui. uno y*- diventa i ambedue o in indostano si omettono ^^*- allora oggetto, e correlativo. In tal caso, L* Esposi e tanto può usarsi,nella stessa proposizione, Il relativo soggetto che come ti* spensiera- m tezza,che è folle (^^oLo ^Lo v^a sua Qualunque di mani ; mente doppia- pronomi e. g. : cadeva cosa lativi, re- nelle qualcuno, (chiunque) lo sottraeva. } y Cjjj o 9 5 " "Ja^^ é"^^- Qualunque Lki ^yl*. v^^oUx» rava ri egliconside- cosa adatta per qualcuno l'accordava. (chiunque), Un'avverbio pronominale,derivato dal pronome può anche prendereil posto del relativo;e. L^3L ò^S y*. ^^ c"a*~ )$\ CrlicyTJ c^k "jb L**"j\L"£L~^l y*. E dovunque cosa Così la come g. relativo, : trovano qualche portano. uno agisce sari trattato. "lattea della lingua Indottala. Il 178 Parte Gli Terza. aggettivirelativi Sintassi. — anche e allo stesso modo bb L*o ^ dei Uj L^^. )\±.oU^ì J£ gli avverbi, cM*** si usano pronomi relativi Come agì Dove (è) la così fu relativamente, cor- e. ; g. : trattato. là rosa, (c'è)la spina. boi ^J fj ^y»\"3 ^^aI^.Ux^. ^^ib*;wCJ3 l^ v,^^. b) Proposizione 246. ad un La nome e che quanto Finché c'è vita qualificativa. definito precede ' o indefinito,che o qualifica descrive. della clausola proposizione che cominci proposizioneserve a che Incomincia 'il K ^J£ segue con lo unisce qualche òS volta UgS Ub la una f della stare anche contiene si omette; àS un sentenza davanti ad pronome clausola (o e. j"jjj g. La qualificativa. — "*» ^"»sssJÀ ^«aM scrittiva de- c^-^ ìl£ una lificativa qua- espresso nome o lificato, qua- particella : II vazìr uomo uj particella relativo, quando tal precedente.La alla clausola "j* colla sempre sottinteso,o contratto nel verbo)che si riferisce al e mente immediata- sostantivo; e àl^" ^k pronome descrivere il èS un a unita è congiuntiva',quand'è preceduta da relativo) ; epperò può pronome la ', la quale è semplicemente che ', quando è preceduta da un c'è speranza. descrittiva esplicativa(chiamata £l"bo 'il Kàf è necessario. o proposizionequalificativa essa particella^ Prendi Affinchè che (ministro) era un saggio. potessi incontrarmi Capit.X. ó^f\ l$W* *£ 179 Pronomi. Ols^to y* yji^ ^U. — con che con al mio potessiritornare lui ò3^ì tale persona paese. "_"l_ *~^. £ JLo "^" y^ Vidi ^fcy kiJoi("^) U^o" jJ:J \SfpJo. y ^li 4. c"3* v che a si Pronomi cose ' chi ? ' che si solo ? cosa ' a applica tanto a Ob SjSXì^ì ^ che 0j" {3 o-^oj cAr~£ £$*j^" ^ ^1* ^yt a \yb jy*i LS bottega ce aP" gabbie. sostantivamente tanto LÌ* ^^s? Ur tivo interroga- il pronome e U" aggettivo ^"y" si applicatanto si cose a usa ; e. esclamazione, come g. : Chi siete voi ? CM ha Di detto tali cose? qual mercante sono quei pacchi ? L/ fU ^U^.'-»Qual'è ^* una (lualeerano persone, U*, quando persone yt, ^f Come cose. e era sostantivo, il pronome applica solo persone, a non interrogativi. aggettivamente.Come che due pese si usano pronomi interrogativi I 247. (che)vi (cne) ne^a ^ crr° che n'è calcolo. o^V" (^") ^ ricchezza Tanta Lol il vostro Che dice P Che fallo ho io nome? commesso ? Terza. Parte 180 I 248. varietà ; indicare _jl^^ ^^jb cu^ ^^a CJ^o 0y^S y ^S U* ^ o ripetersi, pronomi interrogativi possono per o Sintas"i. — LS e. g. ^*s In à^sxì Tu : quali (diversi)modi? hai molti difetti,quali (fraessi)dovrei ^S ^" Essi ^1 ^ì^^mj tutti due o si riferisce Quando l'interrogazióne si più, aggiunge al pronome 9 (fem. ^jJ), c^fc Lo o enumerare? vori laquali (diversi) fatto ? hanno 249. fasi, en- per ad una fra cosa, interrogativola particella s c_jLJ^^^ ' (luall^ro m ? ' (fradue più libri). 250. come L'interrogativo, nella stessa o-r0 c^r* ^i sentenza e ^^ il relativo, può soggetto e come Che Oy^? io vegga sta in 251. di , 5* oyé forma perchè vicino vanno ^J La ad ^LmjIj ^ dativa ? come : per si ^€ y qual ora scopo, ; state i^jì.3u/5] v-r^c0 p* Perchè siete ^J"\ g. : rango ' '). ? nel ^y^K ' ficato signiperchè le frasi: ^" ' Perchè yfc rango usate perchè e. (let. chi solamente usa più sono qual di voi qual l^-^? ti*£"J~i cMr". cr^° in ^J^ty 0i'U. ^b essi?', ma ' oggetto; come è ciascuno ^yb usato essere e. g. : seduto qui ? tutti venuti questo luogo desolato ? in 182 ^1 Parte àJ lv" 4 * fy^ LxaJ^ j}\ 0a Terza. Nota. ^J6^ ^^o La — si qualmodo?' in in sentenze usa siete venuto ' tale, alcuni si usano ecc. e il secondo yt" ^£y" ^J^ ? si se cosa ; j$ e. usano g. Se U^3 ^S^P^i^jJ^ Jh\ aa.U ^yb "*£à Asxf Cry0 In J»\ y^sr0 Ho ad quando esseri mati, ani- indichi : domestico un una certa vi commette si o qualche Portate ò^ ecc., sia che nome, dostan Cr^ o^ ^yb r" bedue amaggettivi, come dimento ^+uS jj\b l*—^ ' poco un applicano,il primo di jj lv* cM^. alcuno, qualcuno,un uno, qualunque a ^y in come? '. qui? ma ; ' indefiniti. si indichi vv^° Ktk». palazzo! gran qualche cosa, riferire sia che ^£ ^-oU^. cose a si possono persona, ' à"^S sostantivi come di chi fosse e come: interrogatile; pronomi indefiniti I chi abitasse sapeva quella casa quel *3 5. Pronomi 254. non particellainterrogativa j"y^ come ? ^\ yo^ Egli ^c^ J^* i^ULJl* Jl K^^ Sintassi. — fa altra tra- colpevole offesa. regione dell'Inera un re. dell'acqua, qualche dubbio a questo riguardo. s ^a s yj^" S "ks?S S ^^ ^A "*o Questo è quello. un po' migliore di Capit.X. Jb ^"\ à"sps ^^ Pronomi. — Costui "4o à^pS JoUd c^-^oLuU po' un 9 Nota. ' ' a si più usa comunemente ^yb UgXJ ^J" ^xjL.jy*jxao — ^yb U2* )£ J-*^- o^*-? ^ — jy±*~ "z"* "^*l 9 Uniti hanno ^y il ad storici hanno di scritto. certa gente rozza. maestà su S certe negativache una faccende. li segua, di 'nessuno, nessuna significato sJ^x^ "$s* e*** ^* ujbU4^l ^^^ ^\ Nessun E ^ ''^^ si i finiti pronomi inde- cosa' ecc. ribello rimane apriva con nessun ; e. g. nel Ne verni nosun : gno. re- altra chiave. )kc* W* J^*- ' : g. vostra Interrogherò l"^a*.^ 255. e. ignorantee o^8-? oJ^L. o alcuni, certuni • l'abitudine ^ di invece s plurali; Alcuni cjj?"*Cj^U lÌo^ ò^S ^yà*-" o \££ «-*o^* cp frequente,e 9 s sostantivi usa ; "j è sostantivo un giorniquest'umile comunemente 9 con con ^yU. non L'aggettivopronominale Jx*_" si sfuggì- per alcuni piacciavionorare caso mi usato come: cose; questa costruzione ma in tal ^y qualche volta riferisce si ^^ ; uomo. qualche parola impro- Pria \SfZ* è ^y — plurale che dimora (è y. C^fi o^O^j ^L*^^ Forse dell'uomo ha pure un ^b 183 vantaggio. Parte 184 256. ^y ^y l'uno, l'altro * e Terza. a=^ à "* — — Sintassi. — spS, equivalgonoall'italiano Uno dice ' e. ; g. : ^ ^spS ^y Ixy ^yt Àasi' ^y una l'altro cosa, un'altra. "£y*: "5z* \j~*"$/ ^y Uno *^ riceve la 6. Pronome Il 257. e plurale,si o pronome proposizione ; una come ""l LJ» c**y° IS Nota. spesso l"y?"yL che vi 258. óS cadrai ^.-Jy ' Mohan Io ì^_j\ ^^vx» si ^* il pronome "yjy£ ex* stesso stesso ' non la il soggetto colà. ' ; una fossa come: di "__"\ iS^*^ ^k^ : come scavare invece e ; ±S; per alcuno, stesso '. alla parola "^oJ può omettersi, allo personale nominativo; cUw"\U nome verrà. andai venne persiano "yL ly un forma può aggiungeread (proprio) egli stesso tu singolare ecc. : enfaticamente può aggiungersi U obliqua,e pronome £"Uj L'enfatico — bj ij* "-j\ *$ usa ' io stesso ' che o personale (espresso sottinteso) di si punizione. appositivoenfatico (vxyb')ad come usa fallo,l'altro riflessivo. riflessivo i^J pronome il commette y^l \jZ"\y "^t*l^. e. g. sua stessa forma stesso modo del : Allora dovrebbe stesso. biasimar se Capit.X. ^~S USU. L*3 dalla folla del mondo. possessivi luogodegliaggettivi \j~c mio ', ' quando questisi ecc. all'accusativo col in sempre ' tuo ' colpa. senza riflessivo pronominale genitivo di "S\,l'aggettivo Il ull,si usa te stesso darvesh, tenendosi lontano Un "$ yrLcu i^c^*.) "S^" 259. 185 Consideri j$^j"\(,^-0.0 y ^ (^^4.0 «^*-ljù* y—^^J\ Pronomi. — o in cui soggetto a un (insiemead trovano obliquo) nella caso si riferiscono ; Kjilo^l_^oy^yj\ ^i"L"js^o e. g. Sindbàd f.$J^ ^4 c"^ J^ stessa proposizione : incominciò a del ^a scoria ^are nome un ta raccon- suo condo se- viaggio. lt4'or* j^^ ó"L ^ UoSu. oU*ol Lo! ^ìf* )$\ "J Che che ha hi osa ^'iUo se un ^^ol y^* Mi soggetto distinto,o ^y*. ;jT^w?^ ^^ U~t e condussero sono regolarel^*, \y3\ e. ^w* UUedu se le nostre zie qua gli aggettivipossessivisono la forma l^Loy^j^o Jfe nascondiglio. m™ E noi vendemmo cari ^j" dal Uscii Percosse II mio in là. essi. con una proposizione al nominativo, g. lai mer- allora : me e mio figlio. pensieropure desiderò. 186 Parte 260. tuo si Lo! anche usa Sintassi. — sostantivo, come significare mio, ' a ' ecc. proprietà *£ fc^j-^y "ks3S cr^ 0 ^^oL^ cr^M bl oUs-?. Nota. "1 "yL. "*o Non la un "^"—"\ *} ^^o^^l ^ ^\ che proprietà riconoscono fra Venne ; e. altrui! diffe- congiunti i presso avverbio come alcuna enfaticamente o mostri g. e nieri, stra- suoi. "^"\ j^^Jf, : Venne qui (da Cresce (da se) spontaneamente. «^^JT si usa se stesso) spontaneamente. spesso la frase j" ^ **" ^\, di ti prese, renza come Invece — "yL "\ ^\ j" persiana usa e- tx^l i^a (jZg "^o : tua ^4- ^C**-^ si generalmente Che Jl« Lòl L'ablativo come ; *^ y jféjg y 261. parentela o ^f \$* ÙU* ^ Terza. "y±~; "j±. come: cXa^Ua La mia mente tanto " L^jH* l^ jj* *" LT? i fuse da se stessa. si con- 187 CAPITOLO XI. Verbo. 1. Infinito. L'infinito 262. tale come e verbo, ed esser può formare singolare ; b) se un in il è se in detto derivato a) che verbo un e. g. Il dir però da si Dal 263. Se dell'infinito delle una jj^JJo Jl — ^ ^_^. tjà è (e due espresso il non forme ^bj à^-xzS ^il^ ^«o ^JOb £^\ Nel dopo scherzare. 1' ape di. un vuol venire. altro veare al- l'ira, mangiare qual vergogna il soggetto)lo complemento si mette dell'accusativo;e. ^^c vuole al rimproverare (rimprovero) solamente u**A tivo sostan- è male. di nasce U£ un : bugie Quando un solamente usa transitivo L'abitudine ^yb bale, ver- (eccettoil vocativo), caso Differisce oggettivo; complemento nome soggetto o l'oggettodi quanto da gerundio o un qualunque altro sostantivo. propriamente di propriamente messo qualunque come è Non di al c'è? oggettivo genitivo,o in g. si danno dire alcun pensiero parole simili. 188 Parte 9 fi/ Terza. Sintassi. - 0 ^^xiL*. ^^c^o U^5o" II veder i^o cattivo ^^a u"\ 0^c ^iLiJ Ujy^ ^lL Lasciare Ujj ^^S »» J$" ó^".fà cr^V" Che anche se posto ; e. g. al il Pu0 ex?* Lx*-1 augurio. nel mondo sacrificare Il yt-éjZ"ty m la libertà caso non essere commendevole. _yb soggetto è e genitivo, il questo espresso, è mente general- sativo complemento oggettivo all'accu- : l'arte (ilprodotto)del- somigliante alla alla al Il genitivodell'infinito negativa verbale futuro; e. g. per ^^v* si generalmente usa esprimere una forte 0 s *kj**9 "$" *i lo farà Egli non cr~° 1° non resterò che che Il dativo dopo quei un unito negativa /fi che o tura. na- : te^i^o-^V5 265. di segno nessun Il generare 264. di stesso. se Jl lo considerano me, del verbi gerundio si transitivi trova che io dopo reggono lo (non è supponibile faccia). (non è supponibile resti). verbi sitivi intran- tanto un accusativo,e generalmenteesprimono scopo; tivo dae. g.: L'infinito si 268. affermative proposizionitanto forza maggior con in tal caso óJ sono negative, e generalmente particelleche cu^, quest'ultimanel e y^ £^f\ cr^ *u*i che Venite ^Sy?* in dell'imperativo, senso Le dell'imperativo. Ul U31*. nel spesso usa JU^. l"y ò3 di un si usa transitivo,ma col numero suo (nella quale nominativo, come nella forma del ' Liyh frasi essere o ^^aU*, è indicare che ^a o giusto', si usa verbo ' cadere è ma in è o come una è da solo gerundio,non intransitivo, è in genere transitivo,o Uyb. Questa nella zione costru- forma qualche volta due modi: 1) 'è il gerundio dei ', oppure necessario,è con verbi colle veniente, con- impersonale,per frase farsi; del anche transitivo)unito accadere j^l ecc. ^a azione quest'oggi. qualunque tempo con ', Ufo questo. verbo un il verbo il t^LLo, data o dicano, vero. casa a gerundio generalmenteè L^", divenire mai il verbo genitivo)si adopera 0*, una di per gerundivo, concordando un oggetto se delle voci andate soggetto o oggetto; (colsuo una Non oggetto, se suo il pensar anche predicativose nome Non L'infinito — frequentementecome e col gerundive. Forme verbo jU^) yij;p3 ^\ liL*. £** 269. "*o essi cosa ritenetelo g.: mia. casa Qualunque c^.y^ usano proibitivo ; e. senso a si e il soggettodel- XI. Capii (se si l'azione o il : 2) col suo il di tratta soggetto o oggettodi l'idea oggetto(se il suo predicativo(se il nome di verbo ULa» è verbo _^*r° \yb Lo*) y*LL.Jcwjy ecc. e. ; Ho d'andare Ho dovuto g. tivo al da- mette è transitivo) può L5yb), susseguente verbo, un dovere, convenienza ^a 191 soggettodefinito)si un gerundiocol Verbo. - formare mere espri- senza : (mihieundum est). pel restare bene dell'amico. U^5J liyfc LjJLv"à^s^J K^j^s y^" Avrete ^\ Dovrete ku ^?.É ^~Jyr ^ «— é"^^ ^ ^ ^k ^J^T ^jZ "^ K ^\JLj"\ y*. ? ^^aLs».^J"^j£± "y y^j* ^"\ scrivere. Quali di Quel questo conse- errore. dovrebbero cose non e alle sottostare guenze cr^J y da dirsi diciamo? lavoro Dovremmo l'uomo. al- s'addice che riflettere ora un poco. ^ "yr ^ ^y~4 crr0 ,• ^J*^^JjL Lo" "J^) JUu*. Ijlo y^l la vita dovremmo Durante re in tal modo. È giustoil punirlo (dovrebbe esser ^J? £5y ^^xloy ,^^0 ^^i*) È "J*" ^S"sL elj-ii ^-Jj" ^\" ly y ^ o^;U"e «U2«J ^^ ;/ agi- punito). irragionevole1* aspettarsi amicizia U io pure da un nemico. praticail'amministrar medicine agli ammalati. Parte 192 ^5* ^à^klì iJ£m Terza. j£\ v_^-à.i e partecipadella o del verbo verbo, transitivo prendere ; o il se al carattere e. del ed di ha in un valore, fra il verbo ambedue, o nome, ragionevole. anima di seguendo Se entrambi. ed il nome, la concordanza deriva significato presente suo è passato, significato di nome, g. e si allora si costruisce da un futuro, può o al genitivo complemento oggettivo, o un ma forza possibileil dividere agente. agente sta nome fosse 1 2. Nome Il Se ^5^ ^yt" 270. Sintassi. — tivo all'accusa- avvicina di solamente più col genitivo; : "J}j^J"£ 2j$ "^oft I moderatori (o quelliche della dereranno) mo- (lapropria) collera. lo Presentatemi scrittore di questa lettera. Eccetto per 271. Si usa anche comunemente t_5^ "J""*$ ^Jt Y^ ^J^ J.J ^T^ me Egli o sta per domani vi fu non dolente. predicato di futuro Egli morrà cane alcun come soggettoprecedente,per esprimere un ^yfc VU questo prossimo; andare fra poco '). a e. un g. : Deli. (let.oggi ' Capii Nota. Le — XI. Verbo. — regolesopradettesi applicano anche verbali,arabi agenti,e aggettivi frequente in indostano; di quando di reggono 9 questa differenza l'accusativo,generalmente Un cercatore e-^JU* tyz* Non cr^ 3. I 272. di tuna. for- e rango a) cercatore dal stessa nozione di forma del verbo Participio un di da cielo. del verbo aggettivo.Essi un verbo transitivo) passivo,hanno riguardail insieme. perfetto. e loro caso Quando si tanto di comune, costruzione,che e usano come ciò per si possono tare trat- si distinguono aggettivi del participioperfettolyt; generalmentedall'aggiunta omette si Questi participi dama T ha usino frequentementead indicare (JL*0 del soggetto LuogoL'aitane stessa. In iahii:. Grammatica dilla stana. o oggettodi un'azione. tal caso oo] soggettoè determinata dalle ".i ma spesso. Min meato guono se- o participi (se appartienea imperfettoe perfetto, I 274. a derivano. cui imperfetto 273. questosi so- Participi. nella la concordanza sono stentamente participiesprimono la appartengono; ma che predicato ~- ^^o un il sono 9 Uiol ^j^ cui però, che g.: JU j\£^"\yL teà^'ìj j 9 nomi a persiani,che s'incontrano e con soggettoprecedente;e. un 193 La Loro oonee* regole: seguenti 13 Parte 194 1) Se il Terza. soggettodel participioè concorda verbo, il participio \3 "J^-^i"*^V con *t. ^5jb jJJà jj^ oUr?. Sintassi. - in genere esso grandi ^sUd jG ^jUsa. ^à-^o 0A):b Ug.*iU^U. Jà^* ly»jUuJ ^U-^ iL$jr*3 ^|^5^a l^cx^ La bianca ^j^" 2) Se il verbo, ambedue col locativo del Pezzi qua participisi la Dissi La di diamanti sparsi in soggetto del modo assoluto il soggetto posposizione;e ; e. l'intera notte Passai Me giaceva sveglio. si omette participioimperfetto spesso piangendo ne stavo a sudici. g. : agitato. zando. singhioz- e testa uscì principessa abiti qui. scende gli è anche costruiscono sopprimendo singolare, e là. e soggettodei participinon i ') petto. Il fratello ^yt" ìii- stesa. barba fino al ' figlia. sua tovagliaera "V^i (lei piangendoin entrò di : g. andò. ne cadendo e La Ji e. difficoltà arrivai madre casa se stenti ciampando ^J^ soggettodel numero; Con ^II/5^^a 1^3 ìyb U=r^? c"!"=*y^°-" e ciò dicendo gravi .-^ lIct^? cs^t"^ il Essa ^ajj£"% Crrr"« anche bassa. indossando Capit.XI. ^JL" "Sc^y?-o^ J3 Cr^x» ^Z^ ^^3 3) Se il lo si costruisce soggettoè colle attorno continuo o anche sempre anche stato o la senza in modo braccia quel giovane. enfasi, o per azione ripetizionedel participio, verbo ; 0? ^-?.cr~* L5^ ls*P care indi- tali condizioni se o ; assoluto, anche soggetto del gettate al collo di participiosi ripete,o per volute sono 195 Sedevo cr^0 ci^ kSs* duraturo un Verbo. — e. g. M'avvicinai quando il suo : con gran timore (temendo assai). ijté ^Jì\SJ* Continuiamo cantare a cu- , cendo. - zatomi Ma, stanco di sta^ seduto, aln'andai. me Essa ascoltava come 275. Quanlo i participidescrivono fati' oggetto,si costruiscono generalmenteha la forma è rotta il participioimperfettopuò la concordanza minativo prende y sempre ^y^x^Li y e?* fra al locativo o 66 la \yb in modo esso del ^yJi^ ^. \Jt/ s£"^ il condizione o In tal getto l'og- caso dell'accusativo,epperò participio;ma, indifferentemente assoluto, forma il e statua. una lo slato diverso. dativa ziosa seduta, silen- mentre mettersi al participioperfettoo nominativo; Sembra persone che e. no- sivo pas- g.: abbiano che stavano colto due rubando. Terza. l'urte 196 Sintassi. — ^+.*lL5"j"\ "yo-r* U"^*o y ad \$y^l—^y àS.ì" y U^'ì 1X31*. \yb clausola ' l$XJ ^4^ mi credeva come: affogato. i_"U" ^^ giorno vide un mi crede morto. l'oggettoè seguito da se ò^\ con mandò. piangente gli do- Que^ tempo Egli *$ è la stessa incominci che l^ibo Ai' by y^ss* costruzione La ^a ^ accanto fonte. una Vedendolo \3g ^"\ \y* \j* C5^rf-'°^-^^^ dormente lasciai k° ebl j^ scritto anche una in un libro, che.... '. Se l'oggettoè nella participionaturalmente 276. per indicare tal caso Il del i si ^a costruiscono esso. aggiungeal participio perfetto tempo di due azioni. In di 0 può essere espresso, altro. In un si mette 0 modo in sempre imperfettopuò soggettodel participio soggettoè da con l'esatta coincidenza participisi verbo, Il concorderà enfatica particella La dell' accusativo, il nominativa forma essere assoluto. quellostesso quest'ultimocaso, nella forma obliqua 0 al genitivo. soggetto del participioperfettoè generalmente quello del verbo ** 0 ^yj ^y"yr" ^ e si mette L^y*5 ^ ^yy nella forma A-l mattino v*^*- ^ obliqua; (alfar del egli prese commiato, comando (al darsi cominciarono il se diverso g. e. : giorno) del a mando) co- vare. sca- 198 Parte \^* U,^J iiUJ I^a ^y^ 2) Come J y 9 y V° ^^ Una carta Sarà qualche .animale scritta. morto. sostantivi: 9-?. 9 ^ II y*\ fc"j^ y^'3 cu^^ Sintassi. — s y S" ^5* Terza. sostegno di molto per festuca ima un è che affoga uomo (chis'affoga s'appiglia ad bl£L ^y* ^^ ^Jy^°- J*y" (° y{.^hA) "J*5* c_jU^1 Mi sonno. (inDio) per- j" y ^ svegliò dal L'aver confidenza che s-^cr^^r-5 o^jl festuca). una Perchè ^m y=-" y si è ricchi è bello. non dovrei assaggiarequello è stato y che bu^acu p^* ^^ ^^o Lym Sento già rimorso assaggiato. la per mia azione. * * £? y %£"53* "S^ y y y ^-*l.j* crr* 9 9S y y *!; Essendo arrivati sulla strada P. j"s2Jj^"tjjS viXii una banda di quelliche no era- stati sconfitti. Nota. dei — Questo participiattivi e uso dei participicorrispondea passivi (JkU ^L\ e quello J^dCc _^L\)degli arabi. 278. invece Il participioperfettoo passivo si dell'infinito, specialmente quando quasi impersonale \j$"aL; e. g. : va usa comunemente unito al verbo Capit.XI. ^IaUw (li/)L^ rl J6 Verbo. - Quel y*- lavoro fare 1 J^y^. "^0^ a e. àjLo g. ^5^-0 ^-£ *j" "S^ Ul^ "j j£ìy^ dovremmo rallegrarci per la morte nemico. del dalle è retto qualche volta b) Il di Che *£ ^ zioni posposi- tivo; atsignificato un r^-M Come ' Lxklo Gerundio congiunzioni ; e. g. à^sx* usa per restar spesso gerundio;L» ^by^ii^i in senza Avendo inventato testo e un u^\ evitare per detto e verbo ** ciò avendo le vesti il prezzo, si trova vita invito. Avendo ^ytU;.c^aL; J^" £j"\ volta senza la petizione ri- : cxUi (^\)Jf*J d\J*j" (jj\) Qualcho me passato. UaL jl^Sà^ Ob y*\yi()$ jZ\j£ con mangiare. gerundiopassato si IJ mangi tu il mio Ul^ kS^* ^ 280. dovrebbe si : 0a »j ha ^*X"', o ^ che quest'oggi. participiopassivo quando Il ^, Non C~"^*) iy*" ^L 279. "SC^" 190 e se andò. ne qualche prepreso le avendone gioie dato presicommiato. precedente ripetuto 'eglis'alzò, e alzatosi usci nel '. 200 Parte 281. Il Terza. Bini — gerundiopassatoin generalesi riferisce,come al sopradettiesempi, soggetto del verbo, o la costruzione se è In quest'ultimocaso, quando passiva,all'agente. è yyt" gli si aggiunge un e , singolaremaschile al uf'.3":'4" o^% e. ; Quel giovane "^"o\y?-u*\ S E j}\ S S 9 S^f\ yfy" ^j^ * — * il Ma nella riferirsi ? ^ S ^,jy^° M — 9 9 J J yl^y^ $ jSUJir^ilyyi Us* c^^a^ ordinò. stessa riferirsi all'oggetto(dativo-acc proposizioneun e. all'agente; Ob "*o s 9 Avendo pure udito ciò, fui preso da senza s £"\ tj"j yL\ Finalmente, avendomi promettere \£yz* f nato y )L^ ^^i sia di voce gerundio può riferirsi al passiva; e. io gelosia. dopo anche essere soggetto, come g.: usato nel che caso e fatto sarei ritor- consegnate aver giurare,mi Il : g. quellecose, 283. gerundio può S ^X^ S adiratosi anche ^T C*y** l*U^" disse. Poi, alzatosi,lesse questo di- un'altro ed all'oggetto, riservato e scorso. gerundio può e fattosi freddo ' ^*-? Usp à^L. 282. sempre : l^yìyb à. gerundio inflessione,si mette di g. blopjZyk ^iU^^ il aggettivo o participiopredicativo, è suscettibile questo, se nei avendomi fatto accommiatò. in modo che luto, asso- il verbo Capit. XI. Uf M"J Lu^. y ^y^ Verbo. — Egli *2 fu 201 Per aitata, si enfasi o indicare per (avendo lo estrassero scavato 284. vivo scavato un'azione vivo). ripetuta o ti con- ripete il gerundio;come: Avendo J^lo ^L" ^gjò -L^l^ì' e-^o continuato a pietre, affondarono o*ì "? gettar tutti i battelli. Qualche 285. avverbio; e. L^ ^ ò^ g. volta gerundio passato ha ^L*. ^i^l y Lo 4. Indicativo modo che subordinate, che di trattano più in di in altre ragionamento; zoppo. tempi, risto. anche usa legai fortemente, suoi e L'aoristo,quantunque si congiuntivo, scopo un ingegnosamente. Egli cammina IpCJ"J il)Ao fece ciò Egli J,j£Ly~±* ^l ^yto IXU. 286. la forza di : y ^^" lAjob il comunemente usato nel proposizioni,sia principali fatti, o parole si reali usa o anche supposti,a nel modo indicativo. L'aoristo 287. indica esprime non per se alcuna idea di tempo ; semplicemente un'esistenza incominciata, incompleta, continuato, tìcato del o in tempo presente o del -presente o futuro. Perciò ha il signi- futuro indefinito ; e. g. : 202 Parte Terza. Dio ,jiU. \^ ^ 05*^ y* y^ sa. Ora s-^ crs* Sintassi. — ^e (lue^° (quelloche y a* ^2/ j*"" y". Mi ^i cr?° sto in mente venne cne dico Yl dirvi). per che: gerò viag- ancora. "-"\"f 03^-x0 " Quando "-r^- crr° ^iot" f\ 2* — y^- ^4 L'aoristo 288. lytva* è molto vi2-s"jl ^\ y*. V°i (4 sedete qui, io andrò ad annunciarvi. • usato o^-? in seppelliscimi luogo rimoto. c^rt.j$ y^o O~o muoio nei proverbi; e. Quando ^yfc lii* : vuol disgrazia una nire, il g. morde cane chi è montato sopra ve- (anche) un mello. cam- . U^ j|jb ^" ^? *U^ ^y Uno commette porta ne Per 289. rendere presente, si J*" ecc.; ^y^" e. 3 — più ancor aggiungono ^5* voci del ausiliari tempo ^y", g.: *» \£S" c^^J^\ Quando chi pyt "-P le tro fallo,un'al- la pena. l'idea distinta all' aoristo un dr** ^^3-^* o-^ Il e mi stropicciogli oc- guardo. cuore d'amore. è acceso dal fuoco Capit. XI. si ora est, ^U. L'aoristo 290. si il gerundivoe sostantivo,o ad suo ad di opus senso infinito,o ad un un participio perfettousato un mente gerundio,nella qualità di soggetto; preceduto general- come dal di dovere è sempre dativo; e. g. S "y*.^" J *y L. cM$ j^v? al genitivo ; y^Jb c-"\ ^y ***" come : Noi ò persona del o cosa, dativo ; ^IaI ^. e. allora g. : ^^ si andare usa j^oli colà. è qualche se che la cosa òS ^^ messo ^^v ' si richiede generalmenteil volta un vrebbe do- chiesta necessaria.,ri- in qualche locativo ^^xUaaL 'quali qualità specialisi richiedono '. volta anche una S "\ S+* */*** {j^^ considerare ora poco. Dovrei qualità,o ciò una abbisogna al che dovremmo '. Che agiresu questi(criteri) ecc. nella sommessione. in a) L'agente dell'azione — oggetto un È necessario tener questagente o\ ^^fcU*. Nota. applicazione signoreè pronto. un \| da ciò al ^^aUw Ss è di Tutto y*. Ar*5 s-'-P^0y Oy"^ ^IaU^.^Jj i^*^ l'idea se : y^owLo 0a raramente accompagnato l'infinito è se del forma nella frase dativo. caso anzi espresso; contenuta ecc. generale,o nel soggetto o agente dell'azione vero L'agente però non L_ volta, una frase nel come lisa oportet, unito est, debet, necesse usata di rado. molto usa 203 presente,molto del questa forma Ma Verbo. — invece ^y^Jy in un ^ cerò? mes- 204 Parte si b) e^*^ g-^^; è è sostituito preceduto dal _^_^ ^_^J c_-"y-à^" ^5^ ^_j^)^y oy-%^ è Le giusto,è frasi lo segue al nominativo sliob ' opp. ^^aU*. dovrebbe re ; tener '. ^V, 0a ^a conveniente o c*\ *1—^^^. "*^ Il ^è^, giuntivo. con- dall'aoristo,il quale 0"o»iUwy àS modo l'azione (lat.ut): l'agentedel- *S dativo ^\ questa gente in sommessione e) nel comunemente precede j^fcla*al o e. ed ^aU*, allora Sintassi. -- molto usa L'infinito segue Terza. ', si ' »_^oLu è necessario, allo stesso modo usano che ^aU* specialmente al congiuntivo. La 291. frase dovuto avrebbe 1^3 "^*^. ^ *U""b "^o b pA-« 1,^3 Lmj del futuro indicare nido che J^° in un busto su un nel un'azione a , o palazzo dovuto co- spinoso ar- muro, del e non re. Futuro. l'aoristo abbia semplice avrebbe struirsi S»l b) Quantunque II c^.y L^i*i**aUL ^•c 292. ad usa farsi',come: "J ^Jtìk i»Xa1 ^Uo^_^ ^)\y"" ^^1 si per se anche rendere però il futuro il cato signifi- di un'azione di K, più distinto,gli si aggiungeil participiotf (contrazione d'onde LS); intenzionale e da ciò anche e desiderativo Ili y-r*o" ^^ il futuro ; e. g. Io deriva il di significato : vedrò (desideroo vedere). vorrei Parte 206 Nota. a) — Ua^ con ' che ; e. ', in ambedue : g. ha luogo adesso, può esprimersi participioperfettodi il ^a luogo in il i casi La," ^ ' stato Sintassi. — stare, restare ' perchè JU. Un'azione usando anche Terza. verbo un del perfetto; participioim- participiosi ^-^Lo 11 k posto com- usa come signoredorme (sta dormendo) '. qualche volta prende enfatica di ^a ; ' dorme) ^Jj.^ allora i due indefinito;ma LLs come: un da pozzo In ^^i due se tempi e. g. Nel 295. il per U^ySo; ^a " S Iaj^"*} di ^y* confusi; esser cade 'nessuno ' *$ c^4g^ì\ yu in quali sono maggior né si si usa Quando enfasi alla si né muove a g. meno frase; agita'. comunemente e. bedue am- il presente : stropicciai gli occhi, S ^vfeLo^*\y jj\ ^y delle può omettersi, uno dar narrazione una y 0^x" y del presente la forma ^y passato (presente storico) ; s àó àó o^a cjA fare y*. *?. costoro?)'. saranno devono non coordinate, i verbi voglia ripetereper "-£}?"4o : o£ : stesso '. sentenze si non come assume ^J\ "^o al. presente,l'ausiliare che (Chi presente ^y ^^ (certamente omette, specialmente in proposizioni si il ' può prenderequesta forma costoro? spesso negative,e generalmente più indipendentemente; sono L'ausiliare è egli dorme ' *5 '. L'ausiliare usa Chi 'ahimè! 294. si liLi che voce ISLaL^ come starà dormendo quando anche la questo tempo che nel perfetto, in b) L'ausiliare,tanto óó ^a vedo né che alcun né quel altro è in vecchio quella casa. 296. Il presente si usa frequentemente anche pel futuro, Capit. XI. ad indicare e. poco; luogo avrà 207 immediatamente fra o g.: UxL ^yfc un'azione che Verbo. - C!ZcyL 0^-" Voi ^3 andate, io pure vengo (verrò subito). J is 9 J 9 P"*. ^^\ \ìJ p^* \3\ pyb s Adesso ^^ jj^i jjI» dò Ritorno (darò)l'ordine, presto. s d) 297. tempo L'imperfetto passato; e. indica azione che luogo aveva in un : 9 9 lv" g. Imperfetto. ss s ,J^%" ^ij^j* ^"yy?. S'aggiravaguardando in ogni direzione. ^^S ^^ Nota. La — perfettodi un Soffiava ty lyt j»f idea stessa verbo si composto imperfetto; come: esprime con UaJ U,'i l*" L^j s^ ' za. brezleggerissima una usando in il participio cipio luogo del parti- eglisi bagnava,stava ba ornandosi '. 8. L'ausiliare \j£j£o bjb^ì Nota. souo — ambedue blamente In spesso ' "A-s* due si omette; e. chiunque io vedevo sentenze g. : mi ^"\ ^^ proibiva'. coordinate, i verbi delle quali l'ausiliare generalmente all'imperfetto, coll'ultimo. ^. "i esprime 208 l'arto Terza. L'imperfettosi 299. che azione vjJol soleva s allora 9 indicare l'ausiliare si omette Quando ritornava ^^wo*. -" J s s frequentemente ad usa farsi, e ^ysjili cuij U\ yb Sintassi. — Uò" — £ "^às:-u " ^| ^^^ e. ; da' suoi g. : viag- J" . j3?.4" "* una . gì, soleva "*Z±a tftl OU^o portarmi curiosità di ciascun farmene e paese dono. Pas e) 300. Il . indica un'azione passato rimoto si tempo passato e rimoto sato nel usa passatieventi narrare in compita che un cludano in- non l'idea di attrazione. Jp/».o^° U* Egli lo *j "Sj^ 301. significatocondizionale prende \£j£yìb* J^ oh ^k \jicu^I ' ?9 *2 j «U""U quando la strada j?\, y*., ' g. ' ecc.)che jyl, il passato e. e del ' se serto. de- dopo e contengono rimoto spesso : *i £\ Se questosegretosi divulgasse, ve ^^^o ne verrebbe male. s 1\ — di casa «* f s 3=*- ' significato futuro ; un Prese condizionali particelle particelle(come : ^L altre il le Dopo ~®$i cA/^ alla mia n'andò. se ^ i\j^}f^ lasciò " ^ *%j "^ "£«*£ Ui^* j" y* i^^ol KtfjLv*^~" db\ Ho un farà lavoro, che se egli lo (lo fece) bene, compenserò megliodi lo ri- un re. Capit.XI. f) in cui prossimo. Passato parla, ha già avuto si che, al momento un'azione passato prossimo indica Il 302. 209 Verbo. — in resta luogo e stato di uno compimento. ^k IjU ^^ ^a usa £"l il per Egli *$ ^yiv^ofc.LoII signoreha si omette j^Jb ^U* «*o l***^ ("j*)^ *S à! » in un colui nel cui Da f4"àJ^ aspettareche Piucheperfetto tempo anteriore 13 bl a yLU* ^^y qualche *^ sono sopra. seno ha preso si può danno. trapassato. o trapassatoindica che un'azione Il che posto l'odio, non j^4 à"s?S "j"/j^" g) 304. leone. un passatorimoto state menzionate ^^jJasJ* ^w^. ^,.-^0 ucciso così il e Kànhpùr. a Quelle quattro cose p*£yb ^^ è andato passatoprossimo. J"*) y*. o \y\J* L'ausiliare spesso 303. si x* altro Egli aveva avuto passatoevento venuto era da ; luogo e. g. : lungia piedi. £ ^V^ Ob ^«~"\ ^vi Tagliabue. Grammatica cycrr* ^^ della ^on cosa lingua Indostana. avevo mai sentito simile. 14 una 210 Parte Terza. L'ausiliare si omette il per Sintassi. — il cioè spesso, passatodinoto si usa trapassato: bL^sx^o cu^j gjù Avevo ^c^/* molto ragionatocon lui. M 5. 305. L'imperativo detto e il che si Imperativo. ha due nel usa forme; l'imperativo mente propria- dar ordini, direzione, consiglio; rispettosoo precettivo,-che indica semplice richiesta, pireghiera, esortazione. 306. forma La in ^, al l'altra in y, singolareche nomi plurale; rispettoso"J espresso o usano Questa — anche di le quali : mina che ter- una si tanto usano prima accompagnata dal pronome o sottinteso,la seconda dai pro- il futuro. il un precativoche Anche ha termina jky às^S ^.«s. ^^J in y dà forma y terminano presente, o ad tempo questa y-.iLi 0*4* y" precativoche il suffisso ^ futuro; ma ^\ precativa spesso la in ^ si comando. vero riguardo ad definito ; il y yy forme la forma seconda L'imperativo e in due y. Nota. 307. pure ambedue al y forza precativa ha al non Sedete Dite servo un tempo non generalmenteriguarda precativo in j^» un è molto gnificato si- usata. qui. dire) a questo (piacciavi quello che vi sogna. abbi- Capit.XI. jih Ug* £^j*\ J-^jì )}\y\ ^% Verbo. — Quando j^s^-J l£JL"lo tfL*lù* "^. cr^a-i y y*. iL^s^ avete tornate che y~. 211 vi prendete quello e abbisogna. vi Altrimenti ^^ fatemi Il precativoche imprecazioni;e. o termina y" oyJU* c^LaJ Le ^J\j^L negative^i esprimono una si mi piace'). in anche usa farete guri au- Siate felice! Dio di maledizione La cada sui tiranni. ^^. 309. y, vi ' che g.: y*jb[ J*yaL j^_a in quello piace (lei quello che 308. questo, speso e unite ^^ forma negativa ; all' imperativo,generalmente la ma prima, qualche volta, è 'proibitiva (specialmentese unita col precativoin y) la negativa c^$ solamente si usa in un coli'imperativoo ^^ai y" y*. *J" y -"U^jtf^L-àl J"J\ à6 ^b ^s^^l/" ^j"\ Non aver usa Non andate Non contare Non andar timore. a casa y^yLt Non quest'oggi. loro sulla vicino bero. ed si precativo;e. g.: ^U. c^-SojtgZJ ^j* proibitivo, epperò senso ; dimenticarti. a cizia. ami- questui- 212 Parte 310. Terza. Sintassi. — L'imperativo,singolare e pluraledel ', si basta! usa spesso e. ecc.; un'interiezione come verbo nel ' UJ dere prendi senso ecco ! g.: 9 "* Lo! j* ?K Basta J, continuate ! il vostro raccontato tutta lavoro. 9 * -' 9 ' Ecco! ti lt**1cyc^'0 fi £? la mia ^LUo 6. Congiuntivo L' aoristo da la £\ o di jsl La correlativa in una tempi. in congiuntivo, condizionali clausola condizionale è separata da essa le senso correlative che particellache abbia sente pre- dono dipen- il signi- generalmenteprecede per generalmente non ambedue o modo altra che y, suoi qualche da principaleed entra nel usa futuro, in clausole o fìcato si e storia. Aoristo. a) 311. vi ho della mezzo particella si traduce. clausole, secondo L'aoristo le seguenti regole: 1) Se a. indicano l'aoristo si usa in ambedue fi/ — f— %c"\ y ^ fi' c"$/ c^. f condizionale che la pale princi- incertezza, dubbio, possibilità,indefinitezza, "* fiy fi ; e. g.: «?' fi £\ Se venisse, che £?"**" f\ Se si £^j£ L^ jS ^U.\ J1 la clausola tanto *} dovrei fare ? permettesse,esporreiil -» . }j*2) \Sy*** ^oro caso in ^oro presenza. 214 Parte tS^yù^,'purché1, quo) ni, Terza. Sintassi. — àS jolà 'forse che', per esprimere effetto,risoluzione, speranza, scopo, clinazione, desiderio,disin- ordine, consiglio,necessità, dovere, sforzo,?permesso, timore Oy^r ecc.; *!;^ «^^ e. g.: l£ ** Determinai **** di andare quella strada. per J^òlij^oli*s ,^aUw y" Un drei) (che an- dovrebbe messaggero sere es- istrutto. *-S ^a JU^ 3jj\{JilgMsS J?\ \$r •—**"* cu^aLo ^l^j ^£* d" — ^ y ^1 ^ 313. ^jLa òs * — Temo 0^ " — L'aoristo si usa per di questa faccenda. che forse mi in ciò non maledica. vi sia al- falsità. cuna ^|£ tr^t ^ desiderio gran conoscere «^JUJa^io Purché i^5 ^wj^gj^ £* avete ao lyj ^^a Se Forse la esprimereun sua mano scire. potrà riu- desiderio che generalmente parlando, si ritiene conseguibile;come: ^* c*Jy ^yfcjb ^o y ^ "S55* Che ghi si ow-uj1 ^^ ^ 3 c^«j rb a» «iUi" y^Ur^ C5* ^ w-^-s*. la vostra Che la e vita vostra si prolun- ricchezza moltiplichi! la vostra 4-"r? stro trono *àli cielo e corona e il durino quanto la terra! vo- il Capit. XI. L'aoristo si 314. perplessità;e. 0 La 315. si «J ^jy}\ seconda 0 Dio! che dirò Che jù. yfcUw ybj^^ o*W" ^° o~r° b) Il 316. nella stessa Congiuntivo presente che relazione il ^ esempi del liyb UiLa. àS suo joliò y g.: nulla, restate vi come spesso si "—"* ^^a^. l"yb U*d ^L*. Forse tu che tu in al sua sente prevece. pensi (può pensi) che essere io poschezze ric- e tribolazioni. Quel governatoredovrebbe ^j^-ftl»eJcu^oL^o ^ — all' aoristo questi conforti segga *} o piace. sta usa senza *s tarmi? lamen- uso: J^oIa.cu'LZJc ^yt chi presente indicativo sC\C**y v-^loao cJy di congiuntivopresente e imperfetto sta seguentisono _^^sr° ora? imperfetto. e e quindi l'aoristo indefinito; 1 e dico non andate • farò singolaree plurale dell'aoristo persona, e. congiunzionedisgiuntiva; come usa indicano dubbio che interrogativi jj\ c"y^ ^ ^^ z*^y) 215 g.: qJj:LjT 0^ in usa Verbo. — ser tale che conosca es- bene J UiL*. yb « — * ^U — o A"d — ? jk jjjjlSe le il leggi del re governo. guardassebene agli Congiuntivo C) 317. alcuna e-* Il congiuntivopassato ha distinzione IL* l^ — O^j) ^ fra — e? IjoL ^yt ^cj* ^ "y o^ Jaiui ^^y 3—^- ^"1 c^-* ^5^* due forme; Esempi del esse. ^iU. ^0\ ? — passato. Dio suo si fa non uso: quale sa ina sia stata la loro condizione. Fa menzione ^L^iJ che lui vS*3«»o abbiano delle cortesie i suoi e antenati S-J" o a^_"U àS f^ ^oy??^ ^^ y ^a ^^ fatto)agli altri. \3y£ cy^ Dite Ul^St"^o anche abbiate le 318. la del Condizionale Il condizionale più usata) consiste forma del due semplicemente forme: Il condizionale col ferto sof- mini. degli uo- del l'ima coniugazione si participiopresente passato si usa (che è participiopresente trova trapassato congiuntivo)consiste passato combinato 319. mani che passato. passato ha verbo; l'altra (che nella tirannie (potete aver) dalle d) (possonoaver 9 s- ^* fatto nella del del in clausole conda se- pio partici- verbo Uyt". condizio- Capit. XI. nali correlative che altra che particella abbia ^Ji j^i «^ 131 yz il Se j ^ ^ua* gj S \3yt" J^L5y lJ\jl* c^jL do Se sarebbe l'hai qualcun mai stato ciso; uc- sfuggita. altro si fosse condizionale,qualche volta, si del Invece ho inutilmente portato in ^Jìy* saresti ^ Saresti stato j}\ ^+~£ J\ ^y gr.: loro. uso ma ^ ', o da quello che non da se figliocieco? un IJ io, venuto "S)^e~£ ^rf ^^ ^~S e. avesti visto visto b^.J y jf\\ di significato y^ y iT a I 217 dipendono dalla particella £\ ^y^J^ ^_s*. L^io.^ «^ w*Lj» Verbo. — com- tal modo. nella usa sola clau- il trapassato;come: principale ^U. J U"yb àJ cul"y S\ do Se Jiy"rUS 3^0 ^^S non 820. o mere. o ' -^ Il soggetto di perchè Allora ^j^S Voce cfy parla può * si chiamano, si chiama ; ^a termine. suo proposizione spesso o far uso perchè non L^* V^ ^-^ ' ; è si vuol non delle forme dice, la gente dice ' questo passiva. si conosce, non chi una al stato vita sarebbe amico, la mia stata 7. fosse vi 0 — j^-U^ ' *_* uno ficato, speciespri^J^J" ^y^V dice, un Parto 218 che parlatoredice, uno della uso si personalmente,come diretto l'oggetto soggetto della Oppure "U. U^" comunemente in come: usa accusativo o ^^r^- ^4- OL" della passiva; e. voce Z^-JJ\S3 ^^ ^ '. Quando col la stessa y, ^Uw Se anche ^^f\ di 321. ricordanza ^U. ricordanza una Se quello che diventa ritenere U^" una il verbo ha la provato costruzione passivodiventa ^^ scavata voce ina allora il \£\ ' il nominativo L^CbULoy^yy è jardo. un libri filosofici. e. voce g. : ^l"b è questo pure guardato siva; pas- sotto siderato con- l'aspetto '). nella forma se in nella impersonale ; ' ' fossa una attiva, è costruito ^x-oJiLs^Jse (let. per scampata. profonditàdi stato può a pito, ingiustamentecol- l'accusativo,nella si qualcuno l'hai fu della - falsità una comParire colpevole. ma - diviene attiva si dice Saresti stato Nota. lora al- g.: *"ai^° E *, o indostano; e riguardo di ^L*. u^pU* L^f b terza si vedrà ' voce Quand° cx-w^J far può nella passiva usata, o impersonalmente voce ^-S^~S Sintassi. — può parlare dice singolaremaschile; persona il Terza. voce attiva nominativa, del regge che o due accusativi, è vicino al verbo, passivo; come: S\ Se i due sono ' (let. se a messi in paragone il paragone quei due vien do riguarfatto '). Capit. XI. ^os^j y ^"\ àS Verbo. — E "^^oUu ^a ^5*U. l$S ^ che giusto si l£J± 219 chiamò lavoro il l'architetto di nome dai chiama di J^li k verbo il cui un fa le veci che quello ^yb ^k LsJL£ in italiano in modo Se il verbo che cusativo; come: ' primitivo assumono •la? '. Ma un ^U* la tavola egli scosse si anche usa ' ^4^" ' si costruisce solo ho ambedue espressi b^* ' nutrì "b : ^ l'espressione ; Jn gli altri come acqua oppure ^ b\U b"U y mostrato i bere quel ' "kg* sacco ' ; cni scuote '. ; e. g. : ^Ji\ {J^srì*} '. Però complementioggettivi ; come tutti i mendicanti verbi ^^ y^ il causale primitivoè transitivo, da è complemento oggettivoall'ac- ^y^l y^ ' il verbo se datemi gli g. intransitivo,il causale è prende due complementi oggettiviall'accusativo jU* ^b e. ecc. causale. semplicemente transitivo, e transitivi piove, nevica, piove '. 8. Verbo 322. ?lxTfi» chiama personale; acqua' (piove);ma ' '. '. dell'agente esprimono generalmente 13«* 'cade lam ma è menzionato agente non passivopersonale,il soggettosi un b) Impersonaliattivi,come si 'kl"U JULoJj £ indostani grammatici c caso applicatoa quella passivo,sia personale che impersonale si Il fctiluhu j mamma Nel a) del architetto '). persona — del (let.\è giustoche lavoro sia Nota. quella persona non : la allora ^i^° i^crz" sempre y^^Jìi sono 220 Parte Terza. 9. Verbi I così 323. di e e modificata), o soggetto (a suo da all'accusativo che meno primo il sostantivo O)^)\£*£* J CXo col *?. J-\ Se l^yfc s£y_4T_s'o^j^ oy^ ^^L\ cu^oy a — ^5*c^ e. g. costui in (semplice nominativo) concorda col definito concorda gettivo l'ag- : è non allevato in sette fanciulle stavano piedi. Affinchè i loro costumi ** minativo, no- presenza. Queste "^. del è al predicativosia mia cr^rj* 3 esistenza verbo un quale soggetto pure ; di il verbo caso è declinabile predicativo,se "*o Nel il (colla forma genitivo aggettivo) ; e un indicante è neutro è transitivo. il verbo se consistono nominali aggettivoo predicativo; il verbo se nominali. detti verbi sostantivo un Sintassi. — si caicor- reggano. S S 9 S ss ^S ^5 e?* bile L^f^° £* vive ^ Nota. Il — seguire il ^LLL jyg j" àS, vicenda è possi- solamente si quando insieme. diatamente predicativogeneralmente è posto imme- nome prima del verbo, può anche a OS S ^s^\ ^ aiutarsi v^*.^ )£ LsfJ^r^y Pé u^^. verbo ; 'il cuore negli esempi suddetti; come come di : un ^a tal fj^y ^Uv ma l-5-~°3 ospite dovrebbe vera- s mente esser 324. prezioso'. Quando un ." nome predicativoall'accusativo si unisce l'arie Terza. 222 Sintassi. — CAPITOLO XII. Particelle. 1. Avverbi. Le 325. al date della K^ — la negativa gg"i àó) negativo (^ regolese, degli avverbi state sono 152. § Siccome verbo la costruzione regoleper considerato in è tanto così sarà non avverbio, un le contro quest'ultimosenso, come un suaccennate si troverà in fine proposizione. "*"2" i^Hìjtfs?3 Jj3 ùjSWJ Ul* La ^£^\ Jo3 forma e s'addatta non figuradi cJ£ {X*-K^ily^Z£)\})" Non ^\ La 326. che in caso enfatico Nota. indostano si enfatico,spesso un che non -^Jb ^j^o lavoro '. ^^o ha forma quest'ora. valore un aggiunge alla davvero ' significa no si y è traducibile fi k vide : ; usa e. e aprirla porta tanto nale condizio- mando negativa c^^, for- congiunzionealternativa,nell'altro una L'avverbio — e che particellay, alla uno un'altro. è permesso a "*£" di costume spesso g. ciascuno : '. idiomaticamente L^*1 ^j\ era verbio un'av- ^J^"y in U^." tivo occupato nel rispet- Capit. XII. a differenti due marcato come ; ùb si unisce indicare una essi cr~° do jj\ ^Ur^ dove ^l^J^J: "j Dove y (sei)tu Dove cM** fra 328. Le parola nella 329. che Le hanno lista delle Preposizioni un sostantivo ti che (è) quella alcune seguentisono JblvH un s'addice). dove casa, v'è paragone a qualche con la mostrare altra e posposizioni preposizioni o usi significati specialioltre a quelliindicati nella preposizioni. come significa oltre 4 "*ò"Lo ^/joj insieme l posposizione significacon, (come il persiano "y^^); Uà*. è esse). un'altro, o preposizione,seguitada ueralmente questo proposizione. 1) "*6Lo, che come e posposizioni. e con dove (questonon e preposizioni posposizioniservono di relazione loro (sarei)io e questa ? (non 2. fra le o tu? discorso do differenza, Altrimenti, dove c**V y discorso? ^ idiomaticamente gran incompatibilitàfra o ^1^5 oUt^ ' : jj\ cM^ 'S dove ? ' soggettiper contrasto condizioni 3 cMJ L'avverbio 327. 223 Particelle. — ^*y e. a un ', dimostrativo, ge- pronome ciò, nullameno, quantunque ' g. : Mohan andò habad) a Ilahàbad insieme a to (Alla- Zaid. Parte j^s. Terza. Oltre à^L^i ^^y\ Sintassi. — ^^x? iSy^ "J CrJt"")£ ^\ ^^f\ yt" c^y1-5)$ ^c\ ^Jà d"" »-*J ^5-M direzione ^L * , locale verso, a, debole Lo." ' al un ?yls^^o^i^ \£f~* 3) ^""p latino di senso • " ' ' 9 „ vicino 9 9 retto al ma Jj£ì; Una precede il Farsi verbale per da al la indicare ; e in arabo; questo e. g. : cato. (verso il) mer- parte mia teneri plimenti. com- molto cose una sospettosodi (verso) posposizione,si ' usa spesso nel ; come : nell'opinionedei saggi '. posposizione femminile nome tanto persona. ', come genitivo concordi se spe- s ^."p ^pjsxLoIa» 330. ancora di apud, quando significa nell'opinione s po- cattive. ^UJ1 yt" nemico suo Egli yi fa proclivea "*i^" oju^sx^ e^v^ LA*. il condotta andato Fate ^yi uyfc e^° usa o nome cS^r0 ^j^ L^oy ^ \Sf. "SJ" -4 si ecc., È ^^L (jjpj"b LS ^yb passerà di vittoria! ranza generalmente precede senso, e tente,pure vi è * di sentimento •_, come vita Quantunque eglisia piccoloe ^ 2) la tribolazioni. con àSLo àS tj ciò a con essa, posposizionesi retto (il che usa richiede epperò sia come può accadere che il nome costruito col preposizione, cioè solamente quando Capit.XII. Particelle. — 225 parola è persianao araba),il genitivodel la costruisce col ^J\ e. retto si nome g. : " 9 9 j^oU C- — ^JL« invece ;l—; ^~?b invece ^^cysxì ^^ Come ^J"\S$" Riguardo a ^s^l Sono e^^J" J^ o" ^/JJLi "JLC" S 9 ^^SL^à Col come y In ^1j^-" ^^.^^-" il suffisso che ^j^yó ^y il 'senza Se — colle la ^£tebò^S 1^- \jjs "*J,espresso ^\ o qualche volta 1 come drammatica è senza anche J «^j^. 0^; Si g. : ^Uk^ che il '' ' quanto genitivosi non significante in- solo costruisca si "ao. lingua Indoslana. un y\i come: J grammatici indigeni,il ^ equivalentedi dilla e. ; espressa, suffisso s richiede sottinteso, i stessa ' ' '. E paragonato all'onnipotente secondo ma, s col ^o"\ Cw^-uJj è l'uomo nella di Sua Maestà'. piacere(consenso) costruito fi s retto. La preposizioni ^ preposizionedo precedentegenitivoè sia non chiede maschile, ri- nome nome una la posposizione regge è sottintesa jJJLc, ij"ota ecc. genitivodel col ^ s'incontra costruzione con ai vostri ordini. all'influenza di un costruzione,e, essendo originariamente ^a logi. gliastro- dell'intelligenza. conformità si deve genitivo^ colle voci sopra Nota. e genitivo.Questa preposizione,sebbene del ^)yhx^. medici ì soccorso àS) preposizionepersiana(generalmente espressa ciò. ?" del suffisso L'uso stella. una 15 utt 226 Parte 3. La 331. delle proposizionicoordiaate delle mezzo Cembinazione in usano Sintassi. — Congiunzioni. combinazione si fa per 332. Terza. congiunzioni. coordinata. coordinate combinazioni Le — congiunzioniche le connettive sono tive eccettua- conclusive. e Le 333. congiunzioniconnettive proposizione. ^\ della spesso ' * oppure la è e ^ la costruzione più Ma sentenze. usata si jj\ si omette idiomaticamente anche usa ad indicare , 1) L'avvenimento quasi simultaneo che verbi, nelle proposizioni v'alzaste ' e 2) Connessione {2j$\ (i.e. (i. e. « voi dove ' Sfida 3) 9 f s 9 o inseparabiledi ^fo"U£ *J 1* ' " jyZ (appena v'alzaste M ', sarò siete io sarò minaccia; J s (i.e. \ vi l come: J La 335. spesso t"* aggiusteròper si 9 ne lera) vessazioni £À3 à"ì che contiene jj\ yt da ìj-òy né ' allora il ju ^•\^'^' ^^wo ^\ vantaggioné ^3 ^\ voi siete', e sono dovunque '). voi con $* ha un'altro, né "4o 'io "j"), Cr?^ ^yt y^i crro io voi siete e sono ' '). bene premette al secondo ^°* LJ*JJo y soggetti;^* y ripetizionedi òl -"*c^ due *"*• (i.e. l5o^s=w-*o\fy~' y^' crr°) C?*0 L^3 : malanno). venne ma come ; : indicate " ^J^Jj^\ ^U^ì malanno venne ne delle azioni unisce essa (ohe. »J js\^_ jsL-1_ ^\ jA equivale aa ^\yL. (che pmiivalft ;a ^\j±. ^J"\) voi a asindeto. per 334. modificano non congiungere semplicemente parole e _yb si tive, (copula- alternative,negative) avversative, disgiuntive, dai bordinate su- o di significato la _^ •*•*• danno ' ^* \ né, né congiunzione^\ ; questi da "ks: ' ^°* ne lin0 e. ; g. : (t°i" quello', ^ pòU questo è ' JW tal discorso XII. Capit. tanto nel U^S "kì del latino senso y\jà^c^ ^ del j^ mondo, Nota. entri che LS e ^L*" La 337. là voi, ' 1 si usano per Non governo, vi — uomo ' vole note- c'era tal ; splendore s'incontra ' £,jk^"^1*"^jr ^j^ %—" — 0 imparato anche voi avete po' di un y "^ e cjsV esprimereun'alternativa;come: di collera gica, lo- I l-** ^*3 ; ^3 .9 che ^ "* ^.^U. bob*» ^* t, lo stato sono ne (come ^U. vi lo delle le rimanenti l£j." "*o prendiatein iL^S c??:£crt* piace). bene leggi soffrirebbe*. esempi (sia che) »* ^aL. ^^vftli^^CX^ob^o quel governatoresappia seguenti andare brucierei in Uyt" C*ol ^l^. ' ^L*.yfeli. ^ restate' menti altri- k -^ cr^-5_** •*^V*à^x^ e/5!. LJjL^0* altrimenti lascerò ttiflf"ait'': .ili-lato o y*. col disgiuntivamente drete ^^b*. *J ^U^ an- \L^"»\^L yb" \^ disgiuntive: 4 ^^ cambiamento passione si raffredderà,altrimenti è necessario a. ' ^rl crr° ,^-^'*'^-^ "J\*5èXÌ"° iéì merciante com- un comunemente crS"òS : g. io?', b anche usa congiunzioni composte la mia l o '. questo fuoco GoUJ UgX^wo "^*) ^t". allora ; e. v'andrò kS^ '. ' o, oppure o Le 338. 0^A l ^a no? o subentrò subordinate, si di significato ^^jyi ò^ ^^.i ^i*» ^ b ^^o indicare per qualche subitaneo congiunzioneòS che, più nelle clausole ^XlC* : mercante vera qualche volta usa desolazione tanta poi g. città'. risulta da che y" e. si usa, oppure ^»\ £*»*" t*.f*** ^bu~o ; questa si b b contrasto ; ' o, sia religioso che qualunque viaggiatore, ' — non i — ' essi ' l *** , come: * vel, che dell' aut — ad eguale ^5*1 ^,0 227 congiunzione disgiuntivab La 336. Particelle. — ' ^bw buona *° giunzioni con- non y^* o cat- parlo. 228 l'arte Terza. Le 339. congiunzioni avversative (la quale però è più significanoma, usano escluda il precedente; e proposizione.Le jjp o-^ ' le azioni ticano : poi se ne g. : si la ^SLJ U^ ha uno l ; Uy'i Ijo Le c^f0 le pra- ^/ j»^ (promette)qualunque ^\ O^o ' ciò, anzi c'è un re, eccesso ; questo pure era '. La dal diverso ' S*\ e qualche , o^ "— ^ termine ; *u^i ' eccettuata cosa ' eccetto non, ma tutti i JC* sono può e. g. : vennero di essere ^S* generale; come: venuti, ma principierano truppe '. di 1^.50^^ 341. e- in sia ^ ^ (° c^O fjjù^"\y^ vj ^S Nota. ^^o OJ^ ^^o ne ' congiunzionieccettuative totalmente ^U^j senso padre tuo Mohan (eccetto) non non non ma Cr^J"jli.ff" ' genere fU v-^1 ^\ ; "*£Jo ^j^UJ, che significano,ma, CK^yì ma tunque, quan- destino '. tuo 340. Ut fama, ' £ , dice c'è affatto deficienza non quantunque fisso nel volta lativamente corre- ? pjjsl ^A ***S\ ^copo, ' dimentica della spesso ^aU*. àsxS' ' J s. usano j" 0^a desiderano M_" ' ma e. ne quando Ix^ c?^5=^ cosa, Uo^ ' ^ti ' f^ la costruzione modificano tre suindicate ; che contrario, invece '. congiunzioni concessive quand'anche j^° o5^' p., proposizioneche alteri,limiti,o non prime colle al piuttosto,anzi, pure, esprimere una per sono: àSS^,ecc., eccettuativa) comunemente ' Si Sintassi. — S"* — jGlii ' forse costui qualche volta, come usa ' come ; : forse lo vide ^)^/"^^J alla congiunzioniconclusive Le ÀayJUs*. , g-: L9~» ' si , O1 1j^J ecc. )£ c^* ' in j^*c^cr0) ^^ porta della sono: persiano,nel casa "^J^, '. y"^. pertanto,perciò,dunque, infatti "J"5* ^. O.1^^- "^^-4r? " y^ \ ecc. ; ' ej^O^j 230 l'arto che ' di e ; nel ^^o incomincia \ 9 C JUò : ^* pft Isal" yt" ' caso, colla congiunzione óS sei grazie ; si vive possibilequando ^Jbl'ilà"spS U*** ^ qualche forma combinato u«^ le quando è col posposizionivìXj ISU ^^" ^^UJ £*$M finché io ^^) Ix^iL^ soffrirà alcun non 9 il correlativo ' sia un ; qui finché state 348. ' uomo fiy Le si o ' ' 'ss ^ finché ^L ' ; ^ il vostro desiderio '. cM^". *^/\ £ sono finché s eX!" ^o". ò££ o , Quest'ultimasi '. non ^^ òS uscire c^\ ^L^J' compia sebbene ; u^ ; " valore lasciatelo uon congiunzioniconcessive quantunque, ' s s ^\ ^^^ fi il mio conoscerà non s ^ 9 fi , non ' pace) " *" finché ' éXXi òS * *~ qui l^yb"*o ^"Uaii y^l c^y^- ^ àó yt" £^1 s "_^o s -*b resterà spesso general- 9 fi s ^-o, costruiscono "i^ J" ^-^ cuore JCf, e quando, tinche'; respirare(non gli dan danno, y àì JXi : ^^5 £ ^£J ^j,à*^5^0 ^65 o traducono si e il mio ^ "^i g. e. ; ?" UKi ss' X è *olo aoristo. Sono congiuntivoo ritorni lo lasciano non dizione, con- fin ' finché, fintantoché IX^aj muoia, loro allora si ottiene s ' ^^*. culsr0 c^^ Queste congiunzionisi espresso. negativa"£ (o seguite dalla ' s soccorso molto, posposizionisi ripetono dopo questo mente ; s *""\ c^_lui ^jb ^^ ; lavorar colle coli'indicativo, che tanto della il vicendevole congiunzionitemporanee, 'mentre, le stesse fi 9 \yt"^^k»^ informato ' assieme ^^L '. cosa 347. ' si deve ' 0* ? "^L. ^/^-^y ' rendo dizionale con- di senso ^S àS ^^^Jl che so nel J fi .9 che la clausola è espressa, se ^^.^| *£ ^J* ^'JSl* ^a ^^ e qual fi ora Sintassi. — ^Ik^ ^y^j\^A come ne Terza. col costruisce * re* ecc. congiims tivo ^? o aoristo ; la o-^ prima 0^*f xj£ anche à3 S^^5" coli'indicativo ^^ ' ; e. g. quantunque ' pyb di parlare languidamente jÀK iJ2 4+*J\ sebbene siano avesse fi ?. la forza non $\ : **- ' disse... ; facci° tJ4?^=r?. $*" ^^.1 c^^ ; ^"y" "*o ' c"^ infedeli ' Sc^ s "^=r? l°r0 ^-r^ o-r° giustizia ^ ^ XII. Capit. sebbene e. ; : g. f s ^a -L-^ non lo suo colpiscemai, Le altre come se congiunzioni che motivo un composte sono i suoi fi V" il firmamento lo quelle sono *S\ con * àSS^. , in dacché, ^ ^jxx^f ^Ui "U y^»l LvjSr ^yb visto che "kj lo ' mantieni sue merita "^) vi deve yento che si usano óS ^a», ^J*li\*, ^1, ' in }". ^5* ^5 J^?* il corpo hai la parole; imperocché ' ; Le . conseguenza toriato.Esse £" "l*£ri KOb un J***!$ detrattore e ' -» delle tura; cat- è) lingua è (quellache ^ ^~c «4^5^ bera li- £^*\ Pres^ non generalmente "^-^. ;• *?. y^y^- ^ \j ' ' • fi ; per la mia promesso t^»joLÌ-*L"b "aoy*" dell'oro ' ^^ y^ y affezione, ancora questa agonia di morte quello che L|Ly»\ J" ^^o e"J' c-"l cx-^r3 essere Jf)L£d 2"\ jjL JÀ*. fede durata • cr^ ' ^ non gioie,dacché è da tali saggio cose non '. congiunzioni finali di sono un'azione. ss, **», ' *' Ù coprisse'. sono : g. ^b ' l'essere infatuato o ; perchè,imperocché, ' e. ecc.; ^yfc _^. *5 *^y^ cx$$* c*^- "5^2*?f i ' ' tradurre, cuore ^ hanno ' ò4 come: responsabile); ^\ ^4 Job' tfyb^^S y suo di tutto (membro non nel rammenta perchè fede alle ' ^J J^.'3"S)^ *$ rf o-s* J^b*. ^yb che si possono ecc. quanto che, visto che' CUJU- 0v^" come ^ ?" àSSyS ' sudditi '£y* Esse ragione. ' ' mono espri- 9s s ;y^1 una che ', b^ siccome contenti Crtr causali o quelle s j"$" k^ "J^ possibile'. è *"y**\^*XJ^« ^^y"\*-«*-^» jy *,' fi ' buone, si esser sono L~^- sono tranquilloe era fi *- esprimere ed quanto per £"l» *-*"j paese S^\ 350. per ub "^v" il siccome • buone Esse somiglianza. una se possano congiunzionicomparative Le 231 abitudini sue diventino applichi perchè 349. le tutte non Particelle. — fi* s si usano per Si costruiscono "^b* (lai ut, indicare lo scopo col congiuntivoo quo); e. ' s , g. : ì£^\ 232 che more li ^j^Xc ^/ Sintassi. prendesse per forza,li chiuse in ù"y^-^«1; ^1 la Terza. Parte ' y risolai che « ^ Socrate sposò propria collera andrei ' casse 9 linguacciutaper una ' quella strada per s : Us ; domare '. CAPITOLO XIII. Idioma. 1. 352. Le "5k— ' Sul Il discorso parole e i discorso indiretto pensieri di col discorso àS, y^ le diretto. si una si persona diretto, facendoli "m£J Giura cosa più ™) fy^ ^*-" cry* ji^. g.A\ Seppi ^^ mento "S^.j^- yj*\ ^ anche celle parti- omettere; che non farai e. g.: più tal farò ' ""5/ *_jy" esprimono generalmente precedere dalle quali però si possono r* ^r.1 /t$ ^i U^ in indostano. raramente usa veva * (let. giura: tal cosa dalla che in — 1 non '). gente del basti- l'Anticristo vi- quell'isola(letter. seppiecc.: l'Anticristovive in qui*11'isola). o-r0 xi~* *" cy*5 J^°* *i c^^ f^ Se è vostra intenzione entrare in città ' (let. se vostra tenzione in- è: entrerò in città '). Capit. XIII. J^^ ^^\ Idioma. l^"JL^ lj-^c ^^^J ho LS àS Cjj5-"*"^S £ o "J,y ^U. y^à tf+A tar via ^o fi s ^ oooiii. ^^c^ L-j^ìo^ 9 ^'*-c0 si carattere "\js"\ — usano della por- Relativi molto si '). Ux^. l£-J^V" io pure : andrò e (che):io detto domani: tempo, con aspettailungo lei ma ver- non venne. Correlativi. dei in indostano — aveva r0 correlativi lingua.Eccone ij Ix-^Ajb ^ porterò come rubini (letter. VOI. ^T ^r^-ri^_"\ ^ e rubini quei quei loro Dissi "kxJjcu^" «^crr* 858. I relativi qual modo eglipensò : Lei ^-itoJjjic-"T 2. è s l^o^0 C5"$~? Csry* J^y ll"^\ sorella tua fi s ^^.sJ ^\ via L '). scampo : in Egli pensò ' ^UxW questo, ammalata. ^U-o ^a altro al- era questo (let. eccetto : disse Egli mi ^y^ vi non che egli vide non à^ che tro scampo ' cj^1^^3 U^i "_^" 233 Egli vide [f"" ^^ àS ^ _ — pronomi, aggettivie e sono alcuni molto congenerial esempi: (guanto più andrà più verbi, av- -ni. ià i». avanti, tanto la strada. Parte '* I Terza. .? y*^ 4ì^ y**- )y Sintassi. — Quello 9 y^ y c'è e fu, fu. Lu^hi ^o.) vita, c'è speranza. c'è la Dove L*^ fatto,è fatto, y Finché ^^V? è quello che \ *- che Quale il paese, Non è buono Prendi c'è la rosa spina, tale il costume. quanto dovrebbe. quanto ti piace. y * ' 9 .£ ^ y - Finché i •-' " "* del Il la otterrà 3. due di ripetizionedi parole di volta Eipetizione suono due principe mostrò delle parole, somiglianteè era e. tanto raggio co- necessario. parole. 0 molto l'accoppiamentodi frequente. Qualche 0 accoppiamento è solamente questa ripetizione parole; prosperità mondo. quanto La affatica, »*-» g non 354. si non uno un giuoco g.: J^ULo dJL Avendoli parola ben sànk riscaldati. non ha distinto). un (La gnificato si- Capit. XIII. v^ "+±i Idioma. — 235 bene. (Ilvero dhona :1" j^L Jy*" csV* ^y_yfc jJ^LL ^». j^o ^sUu ^c JL" è e sero ad lavare uniti ^^ cr^ "J*) l^ì sj~?À 1* ammontare mercanzia profitto, suo Stavano si mi- insieme. abitare verificato il '). del mattino. della vostra e è non di significato marito Moglie Avendo Lbl ' All'avvicinarsi ^JS ^.L^ àJL^ò^yli lamentarsi Piangere e ^3** ^ macinando qualche cosa. ^^ys^S ^y^.^ Senza ~~jo ^lJi^ mX^LL"Sj l'i \"$ Gettarono jlJI ^^c Molti ^"\ cu^ "*oy^ Nomi, loro forza una k OLi pronomi ad uno numerali )$ ) a berlingare si ripetonoper dar ' ecc.; gub gvA»yr Jo.lyb Diede t^fcw jjfi£$ J^t* J* ji ^i*. o" continuano spesso uno bj ^" gli abiti. distributiva,rappresentatain italiano dalle parole ciascuno, ad OUo e via falsità. "ftflll^-3^ 355. richiesti. esser y". ; ^ j$ e. g.: a sette ciascuno cinque o rupie. i fatti Esponi dettagliatamente ''? °nni momento, di ogni 236 Parte ^) ? -?r Terza. )^ iy*^y L5-^""" J3 ^ ^^ 4* 3* ji j^ dg^ USv* ogni veglia,di ogni di diverse roccia ? I verbi tirare ', si (let. avendo ' colpo un ')andò battuto in da una pezzi. V.erbi. 'mangiare', UUj\ 'alzare',l^pJ^J Ul^ anche usano specie. roccia una ricevuto 356. anno. bastimento, avendo su 4. ed mese giorno, fL^«;l Cose ^\ di ora, ^u^r? cPr2, uk^ c^.y^r ^U*»l JU^ Sintassi. — nel senso di ' ricevere, tire, prendere,sen- ' sopportare, soffrire ; lil^r e. g. ^j bl^s" ^a Ul^ \yt lil^ ^-^ "S^ ^-^^ l^cj^° kr-" b'L^ ^y ^ j^y : Ricevere una Prendere un Prender ferita. giuramento. aria. Sentir compassione. Ricevetti delle battiture. Sopportavo immersione sopra immersione, ulv' Ricevere ^j^o UL^jI J, l"yJì k^ ^j^\ cu^ ^jb ^i^l percosse. Soffrir dolore. Sentir piacere. Egli sopportò una grande tica. fa- 238 l'arte Terza. verbo un ecc. che persona corrispondeesattamente non alla essendo , incontra o riceve, il Nominativo e si ottiene ; o ^L li.^ y j\jJlL 11 e. ' parola epperò generalmente prende il dativo si incontra che cosa ; ' ' neutro, ' o LlL" incontrare, ottenere,ricevere Il verbo 358. Sintassi. — contrare in- della della persona g.: il suo diritto drà an- proprietariootterrà diritto (let. il ' al incontro vero prietario pro- '). \U *\jby O^o Incontrammo (let. c via ó^^-} *?*-" Riceverete y ^jLa^a Qualche la e persona e. g. 0 ò\ ^ — volta o però il verbo cosa incontrata bontà bontà di bontà, bontà incontrerà dal è retto Ul* o per cambio vi ottenuta è contrò ci in- '). (let. in ' me fiu- un fiume un per "j£—^-i Jf"y-A via per '). nominativo, messa tivo; ali'abla- : 9 s y J" , Cf^o òs ^" cu^ar^ ^^Lo "^0)b Lasciate che che possa mi accomiati incontrare peri miei amici. J^c ^ *"j*3?°£ àS\ *j Essa si alzò e incontrò mùda. / J? J^ Essendosi abbracciati. Mah- Capii Il verbo 359. dei pure nella sintassi. * star per Usato fare congiunzione òS Il 360. di participio e. ,^y1 UaJ altro un l'imperativorispettoso; si è veduto ', ed è generalmente seguito dalla L^'i L^aU*. verbo mazione la for- anche, semplice verbo, significa come UU*. òS ', si adopera per per dall' aoristo; e. e òò^L. e 239 dovere, necessità ', come ' cosa una c^Ia. àS ^y desiderativi indicare per Idioma. — desiderare ' UaL*. verbi come XIII. restare ' verbo, indica g. : Egli stava Stava per andare. per assaltare. ', aggiunto alla radice ' o al ' di un'azione continuazione ; g.: Ug/i la) OS ^o gt*~^* ^Uà^i)\j~o lv"" \jtj ^an L_rs=P~e cr°^.^o^° Continuava a Continuava ad Se u+"\ ,^sl£ob j+" ^ Che Il composto U^ L5U. 861. Il verbo di Ujl^S 4 Si alcuni verbi col preposizione,nel vita 'ha perduto nominali continuino ; di affatto i sensi'. come nella formazione usa ' Usi li) : di ' qualche strumento, percuotere con un il : dello strumento crescere. a k sospirare ; '. nome senso prosperità del e ' ititene ";he si è feto piii di nome la U)L" 'battere, colpire',si parlare,vantarsi compone a andato affatto,partito, morto'; significa LaJbla. c^^^* come: vicino madre. re ^tj aspettarmi. stette sedata ne sua ^y^Ajb cJy dire. ; e. g. colpo, ' ; e ai senza alcuna quando si mette al vuol plorile Terza. Parte 240 Sintassi. — ' 9 j\j£ Colpire (con) una spada. 'ojL*Ijy Colpire (con)una frusta. U li; 9 \jLoL^jU Egli colpì(con) un ^fc) ^y^l £"V ^Lo o[— ?Jr^aJy s4%!o4t^° ^1 ^y ^?«^ tirò Egli b1^ r^i cA^ colpì (con)un Se qualcuno percuotesse ' chi quando usa la di cui parola è spesso Si verbi parla '). ' Uy ' ; un formazione "" grado ; • e. LUji Il verbo Lbo ' dare g. «wjj^o re disse'. nominali, invece quando ecc. si applica a dei sone per- : ^iUail farsi Fece Usò cuiLi^) ' di verbi giustizia. clemenza. ', frequentemente significaassumere ' la forma l'apparenza,l'aspetto, y^o (3o3^*^ ' Avendo ; e. g. : assunto l'aspettodi Brahmino. ^Xò O;_^o si personaggiodi grande importanza, il re orcomando dinò'; : bLolà aLàob ; come è bUji 363. 'parlare,dire', di: 'il però col semplice significato fare di alto di senso ba- ' un poi nella usa suo un bastone bastoni, con con stonate ISUj»,nel calcio. (con)un Brahmino (let. Il verbo freccia. una Mi ^Lo 362. pugno. ^i "jy Avendo preso palla. la forma di una Capit.XIII. stesso Lo Il 364. usa, participiopassato del presente;e. U^ì Ua-^o y g. di significato kS^d* J. *vJy^ kìbj y ' di: 'messo ^ J-ya-y y" 12" e. LiiJ; Per ' ' si seduto alla porta. sedere', si esprime a Uj£ cadere verbo ' ', si usa db\ g. : Vide un t^yo Jó.l Una ^y ' giacere che corvo un giacevain nido. donna ferita,chiusi gli occhi, vi giaceva. Tu y pure, cevi IjbLo 366. sedere • ^5jb ^^ b^ ' ' J^.Ua^ 0;y ^^^ol U^j^e verbo -^o^ stava *5 giacere ; ^$y" UgS^" fatto'. lil*.^ 'esser del paritaliano,col significato ticipio participiopassatodel nel 241 : ^t^L e5V^y : Il 365. j^o in che passivo significato colla frase l'intensivo ha significato allo stesso modo Il Idioma. — nel di senso perduti ì come sensi, morto. corpo si 'riposare', gia- usa il verbo come: ILJ ^ y 15*3fcgf" Egli riposòsu ^ Mty0M "'.//." I questo letto. lft 242 APPENDICE GENERI j^-" band DIVERSI COMPOSIZIONE DI INDOSTANA. ' ' j^o band è poesia di una di strofe composti ' targV band 5^.jJ versi, alla fine rime a di ' quadra anche colla di meno diverse, da delle strofa,quantunque Devono cinque stanze \~~6j* tarkib di e band ' composta di strofe di cui il verso formare da strofa stessi essa sarebbe di tal poema, poeta deve ' poetico Su assume. in come far entrare il Os^o bait. un e ' nei cioè il titolo versi,non Questa parola è verso lo si in genere; prende per un completa ' non poesia una finale varia. Sono volta ' ralmente gene- i versi isolati ode ', Nell'ultima quelladel precedente,il ha verso ' takhallm nome sopra- specialeche ogni poeta mettere il loro mai sinonimo ma quale composte di questo soggetto,Sauda, nella loro undici del senso composta j^sS suo Fidoè, dice che i poeti devono lus poemi di dodici. Si chiama Jp ghasal un i strofa,riuniti insieme, possono ciascuna se ' cinque a il Qualche poesie d'elogio. terminano chiamano quali si ripeteun essere strofa Si ; ma più non jCb ritornello a al poema questo verso. senza strofe così : strofe. sette ciascuna estraneo speciale, verso che ' nodo, legatura significa strofa haft "xXì I. di anche i loro vero ^»ibshi% un staccato satira sua senso ' si su takhal- nome. e significa più ristretto che, qualche volta, di due ti. «** — "£**a^ clobail 'due Si chiama versi di due ' bait cur 243 indostana. emistichi '. ' pezzo composizione distico, perchè si compone si chiama misrar di diversi Generi ' versi ^L-a* c~o di composta canzone ima piccolo un quattro emistichi; e o quattro versi', , quattro distici. j»Lo baiti? battello propri È appartenentia specialmente àJ^J^t oblongo in sa fina i versi cui si scrivono d'altri. e aS-yoà/ras/da. Questo satira,deve consacrato poema, consistere in primo in cui due i lode alla o versi di dodici più centinaio)colla un del chiama album ', un di versi raccolta una Si autori. diversi ' '. album ' emistichi mente (generaleccezione rima, ad stessa alla o sieme, in- rimare devono due cioè mumrra* a p*ax" timo emistichi 'esordio'. Nell'ulrimanti', e jJJ^matlac si finale che si chiama maklac ^ù verso, che e ' si chiama t ' ' deve «Jj»J/aol a ^U-wwo*. l inserire recitazione poetico dello '; speciedi cJsttiu. in canzone, cui così ode ciascuna poesie di in versi Enigma Si chiama alfabetico. specialmente uso Serve in prosa. e raccolta di una anche ad indicare in scrittore. Però uno Le di raccolte letteratura indostana. ne ha "j* fard 'unico'. un staccato, cioè un ' questo fanno caso tentóni ghasal sono Si raccolta la le ' più diversi lo indica ^uJ bai/ il suo si fa comuni »? di delle uso pleta'. (opera)com- ijlmzal nome, composto ' in ordine sufficiente si riuniscono numero Come J^ gliasal ode finisce successivamente specialmente della parola CAJi" se scrittore. Dehli. ^\y"" dioaa. in il titolo e nella (piando in d un din \" emisti- 244 chi. I diotm di Sf I. Appendice fard allora e fiatai.Specie molto ball ' d'ode ' reale volta di del primo contenere, e incominciare possono /casula;però e il kasìda, il come fanno i due dei versi finire colla stessa che qualstichi emi- seguentisi colle stesse o 9 parole.Questo 1 di modo verseggiaresi più aliò shah ghasal si l'ultimo di cJo parole speciali.Così verso numero composto si chiama scrittore. Nei giuochi al esser che deve poetico dello nome forma dovendo non certo un CjZ""f fardìat. nella uguale versi. L'ultimo verso con si chiamano più breve, di dodici terminano sovente chiama s cu^S jU ritornello '. 9^ haslìat CAJ;* a LLì\ ' dei versi insita ' Molti vi ci e ìxhial. Si di dà nostri dati di modelli manuali nome senza in prosa nome a divenuti son Sono linguaggioè messi citazioni. Sharki di Gaunpur a ritornello, popolari. Il soggetto in bocca studiatissimo. loro in versi. Vi che generalmente erotico,o è di composizione, ritegno,al piccolipoemi canti di lettere epistolari. questo genere a abbandonati, questo sentimentale. Husain questo e sopratutto le originali versi molti specie di sono sono questi poemi loro volta raccolta una la metafora, tanto per abbondano di cui qualche rassomiglianoi scrittori si gusto dà giocosi. composizione'. È che JU=L '. Si scherzo Si di per lo donna una e il tano al sul- attribuisce l'invenzione meno di questa canzone. 9j" j*) htghs jJ^madh ' sciarrata '. ' lode'. Poema r mankaba ó^jLÌ^c ' d'elogioche porta questo titolo speciale. elogio'. scritti in lode di Altro una titolo che persona. si dà a certi poemi 2 18 Appendice che propria e sua ha ne di tre, emistichi I. si mantiene quattro,cinque, sei, sette, otto strofa per mu'sallas che e si chiamano ' 'sestuplo'; ^Llx.musabba' più usitato il è emistichi ultimi dei prima rima è sulla del ghazal,di cui i due seguenti,i del line del il è ' na't ' ' è vale poema, qualche quali si chiama jlu ^*i^ lode volta il a nome dire dei i musulmani l'uso* strofe primo che diviene il stichio emi- quarto riproduce,lino prima ' alla strofa ; rima in cui ; poema con, ; o anche di senza hasho che alle deve mali* lodi esse, di ',o _^L=^ quello che riempimento". ' Dio, di Maometto o si figuraret- all' invocazione principi; lodi incominciano essere bel 'un si dà la incidenza ' così aggiungono una sviluppandosicosì J»L^"1 ictiraz ogni a Si chiama si quale riempimento ', la quale si dice: verso nelle col rimano della del verso che può leggereil poema torica che i due primo e aggiunto un'altro piccoloverso. più parole tali altro secondo stanza addizione, aumento ' un quella del ghazal. ghazal ad ogni hasho seconda la rima quale, la stanza. del devono quinto emistichio di è la stessa verso o e rima emistichi il ghazal forma ghazal,verso mukhammas, mustazacl un del verso strofa ; della primi tre 'decuplo'. Il compongono emistichi Nella insieme. del stessa Cr^-tomu- ghazal di un verso ; quintuplo', ' cinque che La rimare mu'ashar con ciascun scrittore. Allora o ' mukhammas compone 1^" ramadan eptagonale 'ottagonale';jJ"u qualche volta, si che ' ; dieci e quadruplo ', ' ^"S ' quintuplo Ve rispettivamente triplo'; ^* murabba/ ' muLjiammas mmman tutto il poema. per invocazioni i loro libri. ' del e colle Generi diversi ^^CJLj nubaten di ' di rapporti'. Si chiama genere un esse, brerebbero sem- la per interlocutore, un rispostas'applicatutt'insieme di cui ciale spe- di frasi che spiegazionedelle quali si rivolgead la 247 rapporto fra alcun avere così consiste composizione che non indostana. composizione alle diverse domande. itukta ój*S3 a^ìu" motto, ' relàita ' alla poema scritto in * poesia Urdù, didattico di cui Si chiama ruba'l misto è rimano del verso primo e il e genere di 0»b" ',una varietà ^iks! chiama ogni speciedi hil'n di kit' a àmez stichi, quattro emi- in cui il ultimi significato Una strofa banda in lode di poema due versi'. i due gljazalo un sieme. in- dello stesso poema. solamente cui un quattro rimano ' completato nell'ultimo. jJ^ di quarto ruba'i ^a.ks in indicare do baiti y insieme; oppure, saluto ', si anche 0^ vien si chiama ' anche versi emistichi in si dà in prosa. o quartina composta una di due o saló/n ogni poesia composta due kit con in versi primi poi jy\ ^ik* hit/a f)d i si chiama Lo hì i!a ad lettera, opuscolo', si adopera per emistichi • che nome quindi e 'quartina'.Piccola ruba"! il è dell'Arem. canzone questa lingua,specialmente ai ghcual. piccolo trattato ^bj ' variato, screziato genere aJLo; risala di arguzia', sorta inno un ad Ali, individuo qualunque. *j$ Jlwo sai dira 'giornodi questa per àJclììJLm s"il;i-,in,"m ditirambo "li nascita' un;i ' libro o 'anniversario' ; congratulazione circostanza. del coppiere'. È una specie di di versi, rimati all'» stesso "|iiarantiiiu •?lo del moxiuii,i, in lode del vino. generalmenteal coppiere,e come Il volge poeta si ri- Mi plorai,il 248 è senso autori sovente ' canto, y^iò shikar-nama o )yj sos, libro letteralmente applica ad piaceridella caccia, significa,ardore, ' canto un i così chiama specialedi qualche sovrano. piuttostoqualche caccia che caccia '. Si della celebrare a della divinità stessa. '. melodia diretto mamaoì un ' Dio; la taverna, il di un'immagine canzone, vino, presso gli spacciatoredi vino, il predicatore; della divinità ; lo il coppiereinfine jvj^o sarod fatti il In spirituale. mistici,rappresenta l'amor tempio à,^U I. Appendice erotico ' scottatura passionatoche si si chiama 9 LftL» anche c-^-*»^ dà nome il di in canzone una par dm tilana di tal tarikh versi ' servono e ne una del o d'iscrizioni generalmentesi chiudono fissa in tal modo una così positore com- d'un lavoro un di numerico un di in venimento av- una o È necessario verso. il cronogramma quanto verso di cui si tratta. Tali versi all'avvenimento cronaca, al si dà fissa la data valore emistichio senso spesso che L^**i"" Si chiama del mezzo più parole,d'un si riferiscano che nome nei quali si cronografie-i il Dehli. specialmentea uso è il data, èra, cronica'. tanto epicedio'. canzone. per che ruba'l, in ' mania ', si adopera per indi- ' £\"SL"\b" ^j\3 al canto anche sos Si poeticoappassionato'. significamodulazione tilana, che dare 'stile oasokht sugli edifizi essi con la data. Per sulle tombe, di gliscritti, s'intende tarikh lavoro storia,un e di cui se anche storia,sì generale, particolare. tashbìb, che ', gioventù. mussulmani poetiche. significa,descrizione ' indica è messo un erotico poema fra le della che bellezza dai e rettorici principalicomposizioni diversi Generi *yJo tazkira ricordo, ' che opere ^«^ ai molte contengono da tizie no- citazioni e ' qhazal, da cui rimano che Zatall nell'Indostan i due i due ha anche delle versi che l soz )y»" luppano svi- strofe rimano genere ardore \ alla quanto trenta a primi Questo '. differisce ne venti di insieme, mile si- forma tre versi timo nell'ul- e emistichi. chiamano così loro dato del poesie il genere cioè nome; di quelle metà siane per- indostane. metà '. menzione morale. i così appassionato chiama compone Si satallat. e che e chiamano poetico si fondo di si zikrì indostano poema. stile che si ciascuna, ^^'" ' poesia, perchè Si altro oaso/Jit di 249 in sono accompagnate 'iscrizione'. in v^JjóJ Vi titolo questo autori, un di '. indostana. opere. (a;ml,i c^^ujI^ composizione biografia portano sugli loro di Ebbe È un origine dal $aH canto nel di cui il Gugierat (giudice) Mahmùd. soggetto e fu è grave introdotto ; 250 APPENDICE CALENDAKIO I mussulmani che chiamasi lasciò higra, la Mecca secondo i dell'era nostra. MUSSULMANO. calcolano *^* periodi lunari; a incomincia per recarsi miglioricalcoli,in venerdì un circa giornie dell'anno Per di di anni higra, Ahlì 9 nella accurata ma di del che mese preciso dell'era nuovo avvenne, 622 anno tanto, per- circa undici giorni che questo e dell'era nostra. cento 97 aggiunge del poeta numero si è 913-74; la avremo mussulmano numero si e il restante e 621*54 fatto che dato un la morte da higra 942; l'era corrispondeal- cento esempio: che l'anno 1536 sul 942 somma terminò Questa regolamolto lunari anni anni otto giorni. Una quella di 101 anni lunari dono corrispon- solari;la differenza di circa proporzionepiù a 98 anni solari; pronta nell'applicazione pratica. meno Quando poi l'anno, il Per approssimativamentea sarebbe sarebbe sempre il tre per numero mostra è fondata essendo Il loro ore. cento, cioè 28*26, tre per primavera molto non 621*54. nell'anno Questo semplice metto Mao- lugliodell'anno questa regola. Da questo si aggiunga il 1535*28. 16 èra, l'anno si sottrae numero avvenne sottraggail a nostra si segue mussulmani il cui èra, precedente. trovare, nella al restante giorno in Medina, il che a rispettoal nostro,incomincia prima dal la loro e L'anno, per essi, consiste di dodici lune, equivalenti 354 a II. si richiedesse ed il nostra maggior esattezza,e giorno dell'era musulmana, si trova nel modo sia il dato periodo seguente.Si esprima Calendario per la in anni musulmana la data I mesi il l'ultimo 29 periodo dell'era mussulmani alternativamente; di decimali e 251 di 97; al prodotto si aggiunga il sarà somma Mussulmano. ma mese anno; un e nostra. periodo di undici si moltiplichi 621*54 numero lunari, consistono di 30 o in un 30 anni volte, calcolandolo e 29 giorni si deve a 30 tercalare in- invece giorni. Diamo musulmano qui i nomi dei mesi lunari : Mesi lunari. secondo l'appellativo Appendice 252 della Giorni II. settimana dell'India i mussulmani secondo j\y\ itoar ind. \ Domenica pers. ind. ) ekshanba à^j^LS^ pir ^o \ \ jLxj^o sombàr » 1 " 0 s ò^J^^" doshanba pers. ] mangal JX^o ind. Lunedì Martedì ò^s.^3 pers. si-shatiba ò^^ì ind. budh "^ Mercoledì pers. ^-Ui)l^. charshanba o1;^l»à, gurifaràt ind. Giovedì «^uìxscuo pangshanba pers. Venerdì ^«_^^. gum'a ind. ^o^J^i ind. sanie | A#/V# "*JòLa pers. ar Sabato Indi La loro èra l'anno 4991 l'undici nuovo aoal-hafta ad calcolano I shanba ^^ » Gli jy ajòL* » anni solari e principaleè quella di ^_J a J* spiròcirca l'undici aprile 1890 aprile essendo l'epoca in cui mesi luni-solari. kali iug,di dell'era incomincia cui nostra; il loro anno. L'anno degliIndi corrispondonoai è diviso in dodici nostri mesi solari. partieguali,che quasi 254 II. Appendice — C^Lo saoan o£y"" sardo Mussulmano Calendario \ Luglio an c"yUa-"bhadon Agosto ££ kliar \ O^o\ ashi 1 Settembre elite" katik Ottobre ) sì"jX kartik 9 y CJ^\ aghan Novembre Dicembre ' ija" pus 9 à^Lo Gennaio magli c^l^:phagun , Febbraio phalgun ) fJBLtf, Giorni della Marzo cait CU**, settimana secondo 9 jL^cyuizombar Lunedì ^UX5Uw"mangalbcir Martedì 9 9 S jl^jb^"budhbàr brihaspatibar jLclL»*Aj" y 9 Mercoledì Giovedì S sukrabàr Venerdì jU^Uo sanibar Sabato ^U^) rabibar Domenica j^j^j ^j^"b^ gli indi INDICE Introduzione PARTE CAPITOLO I. 1. Pronuncia 2. Vocali 3. 4. PRIMA. '.M'ITOLO 1 Alfabeto — delle ed lettere 3 altri segni ortografici Divisione delle parole Esercizio di II. in 8 sillabe 9 SECONDA. Parti — 5 lettura PARTE « Ortografia. — del — discorso Etimologia. 11 1. Articolo 13 2. Sostantivi id. 3. Aggettivi 21 Pronomi personali 24 1. Pronomi 5. Pronomi 6. Pronome relativo 29 7. Pronome correlativo 80 8 Pronomi interrogativi 9. Pronome riflessivo 10. PrOOOHd indi il. Pronomi | 12. Pronomi composti — dimostrativi 27 ;",1 35 finiti I 37 256 Indice. CAPITOLO III. Verro — dei 1. Formazione 2. 89 modi Coniugazione del Verbo 3. Verbo intransitivo 4. Verbo transitivo 5. Voce dei e tempi . . id. , Ausiliare .47 50 .56 passiva 59 6. Verbi causali 66 7. Verbi composti 71 CAPITOLO IV. Parti — 73 indeclinabili 1. Avverbi id. . 2. Preposizioni 78 3. Congiunzioni 81 4. Interiezioni 82 CAPITOLO V. Numerali - id. 1. Numeri cardinali id. 2. Numeri ordinali 85 3. Numeri collettivi 86 4. Numeri frazionali id. CAPITOLO VI. 1. Nomi 2. Nomi Parole — che indicano derivativi 89 derivative azione proprietà o che indicano id. . luogo o posizione . . 92 .... 3. Nomi derivativi astratti 93 Nomi derivativi verbali id. 4. 5. Diminutivi derivativi 6. Femminili 7. derivati 94 dai maschili 95 Aggettivi derivativi 8. Parole 99 composte TERZA. PARTE CAPITOLO 1. Delle 2. Ordine 96 VII. — La parti che delle 3. Concordanza Sintassi. — 104 proposizione compongono parole fra il in una una proposizione semplice soggetto ed id. proposizione il predicato 109 . . . 115 Indice. CAPITOLO Vili. Articolo. — proposizione. - 257 Relazioni dei sostantivi Casi - in una 121 . 1. Assenza dell'articolo 2. Relazione in Indostano dei sostantivi in una . id. 123 proposizione 3. Casi 124 I. Nominativo IL id. L'agente 125 IU. Genitivo 128 IV. Dativo 137 Accusativo 141 Ablativo 145 Locativo 153 Vocativo 159 V. VI. VII. VHI. CAPITOLO IX. 1. Aggettiviattributivi 2. Aggettivinumerali CAPITOLO X. 160 Aggettivi - id. 164 166 Pronomi — id. 1. Pronome personale 2. Pronomi dimostrativi 171 3. Pronomi relativi 173 id. a) Proposizionecongiuntiva 178 b) Proposizionequalificativa 4. Pronomi interrogativi 170 5. Pronomi indefiniti 182 8. Pronome riflessivo 184 CAPITOLO XI. 187 Verbo - id. 1. Infinito 2. Nome 192 agente 193 Participi a) Id. Participioimperfettoe perfetto b) Gerundio 4. Indicativo e 199 passato suoi 901 tempi MI. a) Aoristo 204 b) Futuro "?) Tempo presente 207 d) Imperfetto Ta01 IABOI. Grammatici della tinnitafuri» '7 Indice. 258 e) Passato rimoto /*) Passato prossimo 208 209 , g) 5. 6. Piuclieperfetto trapassato o .' id. Imperativo 210 Congiuntivo suoi e a) Aoristo h) Congiuntivo tempi .212 id. presente imperfetto e 215 . e) Congiuntivo ci) Condizionale 7. Voce 8. Verbo 9. Verbi passato 216 passato id. passiva 217 causale 219 nominali CAPITOLO 220 XII. Particelle 222 • — . 1. Avverbi id. 2. 3. Preposizioni e posposizioni 223 Congiunzioni CAPITOLO 226 XIII. Idioma 232 — 1. 2. Sul discorso Relativi diretto e 3. Ripetizione 4. Verbi id Correlativi delle 233 parole 234 236 Appendice [. Generi — diversi di composizione indostana 242 . Appendice IL Calendario — mussulmano . . 250 .