I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ L’ARCHITETTURA GOTICA EDIFICI-MATERIALI-TECNICHE COSTRUTTIVE INDICE IL PRIMATO DELLA CULTURA NORDEUROPEA L’IMPIANTO COSTRUTTIVO TECNICA DELLA COSTRUZIONE GOTICA LE VETRATE SIGNIFICATO DELLA COSTRUZIONE GOTICA IL GOTICO DELL’ÎLE-DE-FRANCE IL GOTICO NELLE ALTRE NAZIONI EUROPEE IL GOTICO IN ITALIA IL TARDO GOTICO GOTICO ESOTERICO GLOSSARIETTO RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 2 2 4 6 8 8 10 14 21 21 23 26 A.S. 2011 – 2012 ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 1 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ IL PRIMATO DELLA CULTURA NORDEUROPEA Il gotico è un fenomeno di portata europea dalle caratteristiche molto complesse e variegate, che interessò tutti i settori della produzione artistica, portando grandi sviluppi anche nelle cosiddette arti minori: oreficeria, miniatura, intaglio di avorio, vetrate, tessuti, ecc. E’ l’ultima grande espressione stilistica dell’età medioevale. Questo termine, ormai consolidato da secoli, ha avuto origine in epoca rinascimentale e dimostra la scarsa considerazione, anzi il profondo disprezzo, che gli artisti italiani nutrivano nei confronti di quella manifestazione artistica. Il termine "gotico" fu coniato da Giorgio Vasari nel XVI secolo come sinonimo di nordico, barbarico, capriccioso, contrapposto alla ripresa ed esaltazione dei valori e del linguaggio classico greco-romano del Rinascimento. A causa della sua provenienza francese, in età medievale l'architettura gotica era chiamata opus francigenum. A Venezia, invece, venne conosciuta come modo di costruire alla todesca. Fu solo alla fine del XVIII secolo per impulso del Romanticismo tedesco, mirante alla rivalutazione delle tradizioni e del patrimonio culturale degli antichi popoli germanici, che al termine viene assegnata una valenza positiva. Nell’Ottocento, in Francia, si giunse alla esaltazione dello stile gotico e a proporlo come modello ideale per la nuova architettura espressione della società industrializzata. La nascita del gotico coincide con l’esplosione demografica ed economica, con l’aumento della potenza capetingia 1 , con lo sviluppo delle scuole teologiche e intellettuali di Chartres, Parigi, Laon, Sens. Ha origine certa e documentata: fu l’abate Suger 2 , potente consigliere del re di Francia Luigi VII, ad adottarne le forme durante la costruzione del coro della sua chiesa a Saint Denis presso Parigi nel 1140 e a descriverne il resoconto della realizzazione. Egli ha ben chiari i concetti espressivi della nuova architettura. La luce Da sempre elemento essenziale dell’architettura cristiana. Nella basilica paleocristiana è diffusa e mistica; nel duomo romanico è fatta di penombre; nella cattedrale gotica è luce risplendente di colori che ben rappresenta la presenza divina. Lo spazio Nella basilica paleocristiana è “itinerario”; nel Romanico è misurato e concreto; nel Gotico lo spazio perde la scala umana e imprime la sensazione di lontano intoccabile e irraggiungibile come è Dio. Per poter avere a disposizione una grande quantità di luce occorre perciò scindere la struttura portante dal tamponamento che può così essere interamente traforato e riempito da vetrate multicolori. Il problema dello spazio viene risolto avvicinando le spalle su cui si impostano gli archi che assumono perciò una forma ogivale, conferendo alla costruzione uno accentuato verticalismo proprio come richiesto dalla nuova spiritualità. La caratteristica principale delle chiese gotiche è l’elevata complessità e la ricchezza degli elementi strutturali e decorativi che seguono uno schema preordinato. Attraverso le simmetrie architettoniche le cattedrali esprimono un messaggio simbolico e religioso. Molti critici concordano nel riscontrare analogie tra i progetti delle grandi costruzioni gotiche e le contemporanee teorie filosofiche. Ciascun elemento assume un ruolo all’interno di una complessa gerarchia; le cattedrali vengono interpretate come rappresentazione della città celeste (la città celeste è lo spazio sacro e ideale che i teologi e filosofi come Sant’Agostino avevano contrapposto alla città dell’uomo, afflitta dal disordine e dal peccato). Dall'Île-de-France la nuova architettura si diffuse con modi e tempi diversi in Inghilterra, Germania, Spagna, Italia, Austria, Boemia, Ungheria, Scandinavia, Polonia, Transilvania, Moldavia, diversificandosi ed adattandosi a committenze e scopi diversi. L’IMPIANTO COSTRUTTIVO La chiesa gotica ci appare subito carica di ornamenti scultorei, pinnacoli, guglie, vetrate, tutti elementi innovativi, mai visti prima. Analizzandone le caratteristiche costruttive il suo aspetto sembra negare le regole costruttive tradizionali. Questo nuovo stile, basato su soluzioni ingegneristiche geniali, è 1 La Dinastia Capetingia è un casato franco, uno dei più importanti in Europa. Con la sua linea diretta regnò in Francia dal 987 al 1328, e per rami collaterali fino al XIX secolo. 2 Abate di Saint-Denis, una tra le più importanti abbazie di Francia. Committente dei lavori di costruzione della chiesa nella quale compaiono per la prima volta le strutture e le forme gotiche. E’ autore di due libri che descrivono i valori simbolici delle forme e della luce nell’architettura gotica. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 2 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ infatti caratterizzato da un accentuato verticalismo delle strutture e da una leggerezza delle strutture murarie. Nell’architettura romanica la struttura era costituita da muri portanti che, per sopportare il peso dell’edificio, soprattutto le volte, dovevano avere notevole spessore e non potevano essere indeboliti dall’apertura di troppe finestre. Nel gotico, al contrario, il peso del tetto e delle volte a ogiva (cioè rialzate), viene scaricato non più su tutto il muro, ma è concentrato nei costoloni, mentre le vele (la muratura che si trova tra i costoloni) non hanno alcuna funzione strutturale ma di semplice riempimento. I costoloni vengono rafforzati, diventano più evidenti e scaricano le forze loro trasmesse sui pilastri polistili, costituiti cioè da un insieme di esili colonne. Le pareti, che non hanno più alcuna funzione portante, ma solo di divisione fra interno ed esterno, possono essere assottigliate e variamente forate per accogliere numerose finestre. Le vetrate colorate permettono l’entrata di una luce suggestiva all’interno della chiesa. L’illuminazione di queste cattedrali contrasta nettamente con quella scarsa e soffusa tipica dello stile romanico. Gli elementi caratterizzanti l’impianto costruttivo della cattedrale gotica sono: il pilastro a fascio (o polistilo) l’arco a sesto acuto la volta a crociera nervata l’arco rampante il contrafforte il pinnacolo il cleristorio il triforio Una sintetica descrizione chiarisce la funzione dei suddetti elementi. • Il pilastro a fascio nasce dall’accostamento ad un pilastro di semicolonne e colonnine di diverse dimensioni che corrispondono agli archi e ai costoloni che disegnano la volta. • L’arco a sesto acuto è formato da due archi di cerchio con il raggio corrispondente all’arco ogivale diagonale che è a pieno centro. • L’arco rampante è un mezzo arco che trasferisce ai contrafforti le spinte orizzontali che si hanno all’imposta degli archi della navata centrale. Si sviluppa interamente all’esterno della costruzione. E’ protetto nella parte superiore da un rivestimento in lastre di pietra o metallo. • Il contrafforte è un grande pilastro la cui sezione si restringe verso l’alto. In corrispondenza della variazione di sezione è protetto da lastre inclinate. • Il pinnacolo è un elemento decorativo a forma di piccola torre con copertura conica o piramidale che spesso sovrasta e conclude il contrafforte contribuendo ad appesantirlo. • Il cleristorio è il livello più alto della navata occupato da finestre. Il suo nome si deve al fatto che la presenza delle aperture permette al chiarore della luce di illuminare l'interno dell'edificio. • Il triforio è uno stretto passaggio, funzionale alla costruzione dell’edificio, inserito nel muro sotto le finestre del cleristorio e sopra l'ampia galleria che sovrasta le navate laterali. La seguente immagine, disegnata dall’architetto francese Viollet-le Duc, rappresenta una porzione prospettica sezionata della cattedrale di Notre-Dame di Amiens (Francia) iniziata nel 1220, illustra in modo chiaro l’impianto costruttivo delle costruzioni gotiche. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 3 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ 1. pilastro a fascio (o polistilo) 2. arco a sesto acuto 3. volta a crociera nervata 4. arco rampante 5. contrafforte 6. pinnacolo 7. triforio 8. cleristorio Sezione assonometrica di una cattedrale gotica Un ruolo altrettanto importante viene svolto anche dalle coperture che hanno il compito di proteggere le sottostanti volte in muratura. Per tale motivo non devono gravare su di esse ma appoggiarsi alla muratura verticale della navata. Sono formate da una orditura lignea portante sopra la quale vengono fissate le tavole in legno che, a loro volta, verranno ricoperte da lastre metalliche di piombo. TECNICA DELLA COSTRUZIONE GOTICA Come si è visto in precedenza gli elementi costruttivi che caratterizzano l’architetture gotica, già utilizzati nelle costruzioni delle epoche precedenti, sono: la volta a costoloni (o con nervature) l’arco a sesto acuto l’arco rampante La particolarità del gotico sta nell’averli messi in relazione tra loro per creare forme e spazi nuovi. La struttura in elevazione non è più costituita da masse murarie continue ma da appoggi isolati formanti uno scheletro attraverso il quale vengono trasmessi al suolo i carichi strutturali. Internamente gli appoggi verticali sono costituiti da pilastri cruciformi ai quali si accostano le colonnine che trasmettono le sollecitazioni raccolte dai costoloni ortogonali e diagonali. All’esterno il medesimo compito è affidato all’impiego sinergico degli archi rampanti e dei contrafforti; i primi sono archi asimmetrici che Elementi costruttivi della chiesa gotica si impostano sui contrafforti; i secondi sono pilastri a sezione crescente verso l’alto disposti ortogonalmente rispetto alla muratura perimetrale della navata. Tale sinergia si esplica nell’opporsi alle spinte provenienti dalle coperture delle volte e del tetto ma in parte anche della muratura della navata che si sviluppa accentuatamente in senso verticale. I contrafforti sono sormontati e completati dai pinnacoli che con il loro peso contribuivano ad aumentare il peso della struttura nel punto d’imposta degli archi rampanti. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 4 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Il contrafforte ed il pinnacolo contribuiscono a spostare la risultante R verso la verticale Gli elementi portanti sono facilmente distinguibili dagli elementi portati, strutture e tamponamenti Si ritiene che lo sviluppo di una struttura come quella utilizzata nelle chiese gotiche con appoggi concentrati in modo da costituire uno scheletro, derivi dall’uso di costruire edifici con la struttura portante a traliccio in legno assai frequente nelle aree geografiche in cui il gotico è nato. 1. zoccolo in pietra 2. pilastro 3. trave 4. contrafforte 5. controvento 6. puntone della copertura 7. catena della copertura Struttura a traliccio di una casa tipo blokhaus Schwarzwälder (Foresta Nera), tipica casa contadina di epoca medioevale preservata in un villaggio museo Il modello della struttura portante in legno La massa è interamente scomposta in membrature architettoniche. Le volte a crociera a costoloni distribuiscono i carichi concentrandoli su pochi punti dell’edificio. I costoloni agiscono come forze dirette obliquamente dall’alto esercitando uno forte spinta orizzontale (H) sulla parete della navata centrale, alla quale si contrappongono dall’esterno gli archi rampanti, disposti parallelamente, che distribuiscono il carico ai contrafforti torreggianti al di sopra delle navate laterali. Il loro peso proprio, le guglie sovrapposte ed il peso della ossatura del tetto compensano con le loro forze verticali (V) le spinte laterali. L’inclinazione degli archi rampanti corrisponde all’incirca alla direzione della risultante nel relativo parallelogramma delle forze. La spinta della volta delle navate laterali viene compensata dalla somma dei carichi verticali dei pilastri d’arcata e dei contrafforti. Alla realizzazione di questa perfetta macchina edilizia concorrono svariati fattori; fondamentale la scienza e l’arte della lavorazione della pietra (stereotomia) già acquisite nel periodo romanico ma qui ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 5 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ sperimentate nelle espressioni più estreme. Non si può non rimanere stupefatti di fronte alle abili soluzioni dei più complessi problemi architettonici. Per fissare le infinite varietà di pezzi gli uni agli altri si fa uso di zanche, grappe, arpioni (orizzontali, verticali, incrociati) in rame, in bronzo o in ferro annegato nel piombo per impedirne la corrosione: così infatti si reggono le esili colonne, i ricami delle finestre e dei rosoni, i merletti dei pinnacoli. Gli architetti erano scelti tra gli scalpellini ed erano coadiuvati da un mastro muratore, un mastro carpentiere, un mastro fabbro, un mastro idraulico, un mastro scultore e un mastro vetraio. Tutti questi artigiani si formavano con un apprendistato di più anni e con viaggi in diversi cantieri, dove potevano osservare le novità del mestiere. L'architetto presentava al vescovo e al capitolo della cattedrale una pianta e un modello della chiesa e se questi venivano approvati dirigeva i lavori, controllando il taglio della pietra e la scultura, organizzando il cantiere, fornendo disegni dei partiti decorativi e scegliendo i materiali. Gli veniva affiancato un canonico come amministratore, con il compito di tenere i conti, contrattare gli acquisti e pagare quanto dovuto a lui, ai suoi collaboratori e agli operai. Il lavoro procedeva con il tracciamento della pianta, lo scavo delle fondazioni, la cerimonia della posa della prima pietra e l'elevazione dei muri, la costruzione delle volte, della copertura e infine con la sistemazione di statue e bassorilievi. La vecchia chiesa doveva essere preservata per la continuazione del culto e veniva distrutta solo quando la nuova cattedrale poteva ospitare un altare consacrato. La lunga durata dei cantieri e vari motivi contingenti potevano determinare la necessità di variazioni di pianta, o deviazioni di asse, o diversità nelle misure delle larghezze delle navate o dell'altezza dei supporti, senza eccessive preoccupazioni di simmetria. Venivano applicate nella costruzione formule geometriche tramandate ai propri figli o apprendisti, che determinavano le proporzioni dell'opera, in continua evoluzione sulla base delle esperienze precedenti. Gli architetti godevano di alta considerazione e a partire dal XIII secolo molti di essi hanno lasciato traccia dei loro nomi in iscrizioni all'interno dell'edificio. Immaginando la complessa macchina organizzativa che i tecnici soprintendenti alle fabbriche riuscirono a mettere in piedi, come non rimanere impressionati e ammirati! Immagini che illustrano i cantieri medioevali LE VETRATE In gran parte delle nuove cattedrali le superfici vetrate sono ormai preponderanti rispetto a quelle in muratura e la necessità di decorare le pareti diventa quindi sempre più marginale. È per questo motivo che le antiche e consolidate tecniche del mosaico e dell’affresco vanno incontro ad un inevitabile declino. A tale declino fa riscontro il contemporaneo raffinarsi della pittura su vetro e la pittura su tavola, che già in epoca romanica aveva cominciato a svilupparsi con un certo successo. La sua realizzazione non essendo subordinata ad esigenze di carattere architettonico consente agli artisti di esprimersi in assoluta libertà. La pittura su vetro consiste nella realizzazione di vetrate colorate da applicare alle finestre e ai rosoni delle cattedrali. Essa costituisce uno dei prodotti più originali e caratterizzanti di tutta l’arte gotica. Già dal I sec. a.C. la tecnica di lavorazione del vetro fu in grado di realizzare una ampia gamma di prodotti, anche colorati, sia mediante l’uso di ossidi metallici che mediante il controllo della temperatura di fusione delle miscele. Con la caduta dell’Impero Romano l’arte vetraria proseguì e si sviluppò a Bisanzio. È proprio li che i Veneziani, attraverso le Crociate, si impadronirono della tecnologia e dei segreti dei mastri vetrai; negli anni successivi tali segreti verranno sviluppati e gelosamente custoditi sino a far diventare il vetro un prodotto strategico della loro economia. Per produrre lastre di vetro il metodo comunemente in uso consisteva nelle seguenti operazioni: 1) prelievo dal crogiolo della massa di vetro fuso; 2) soffiatura mediante tubo metallico; 3) pendolamento e ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 6 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ conseguente stiramento della forma a fiasco ottenuta soffiando; 4) asportazione delle due estremità, taglio longitudinale e successivo spianamento su superficie di marmo levigato. Il metodo consentiva di produrre lastre di dimensione apprezzabile e di ridotto spessore (5 mm). Tecnica di produzione delle lastre di vetro In seguito, a partire dalla metà del XIV secolo, si affermò il metodo Crown le cui fasi si possono così riassumere: 1) soffiatura mediante tubo metallico della massa di vetro fuso prelevata dal crogiolo; 2) il bulbo così ottenuto viene forato nella parte inferiore; 3) il foro viene allargato mediante la forza centrifuga generata dalla rapida rotazione della massa sino a formare un disco; 4) il disco viene steso su una superficie di marmo levigato; 5) taglio in pezzi regolari. Tecnica di produzione delle lastre di vetro Poiché con questa tecnica non si potevano ottenere lastre di grandi dimensioni, ogni finestra doveva essere composta da più pezzi messi insieme. Per questo motivo si pensò di utilizzare dei vetri uniti tra loro mediante delle cornici formate da listelli di piombo a forma di “H”. Per prima cosa i vetri venivano tagliati con delle punte metalliche arroventate seguendo i disegni fatti in precedenza, poi i vari pezzi si incastravano tra le due ali del listello di piombo. Ogni listello veniva saldato a quello contiguo in modo da ricomporre il disegno previsto dal cartone. Il tutto veniva infine inserito in un telaio di ferro e murato. Questa tecnica consentiva di ottenere figurazioni di grande effetto. St. Denis (Parigi) – Particolare di una vetrata Reims – Particolare del rosone nord Per poter dipingere direttamente sulla superficie vetrata era necessario disporre di colori che potessero far presa su di essa. In Francia venne sperimentata la grisaille, una sostanza ottenuta da un miscuglio di ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 7 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ polveri di vetro e ossidi ferrosi, macinati e impastati con acqua e colle animali. L’uso della grisaille era assai semplice. Essa veniva spalmata sui vari pezzi di vetro da decorare e, una volta secca, aveva la particolarità di renderli opachi. Poi mediante uno stilo di legno si graffiava la grisaille riportando alla luce la trasparenza del vetro sottostante. Per fissare il dipinto era necessario ricuocere i singoli vetri in modo che la grisaille finisse di fondersi e amalgamarsi nella pasta stessa del vetro. Così facendo i contorni tracciati diventavano opachi mentre le parti graffiate conservavano la trasparenza del vetro colorato. SIGNIFICATO DELLA COSTRUZIONE GOTICA Alcuni storici dell'arte hanno messo in relazione l'architettura gotica con la filosofia scolastica: a partire da un solido ancoraggio a terra, tramite l'assottigliamento e la semplificazione delle strutture, si opera una progressiva ascensione, e le strutture si slanciano verso il cielo in un moto di ricongiunzione verso la divinità. Secondo Jaques Le Goff «…nelle facciate è presente una profonda trasformazione. Essa diventa soprattutto una porta una introduzione alla rivelazione. Il portale della chiesa è una prefigurazione dell’ingresso nella vita eterna e che il Cristo è una via, una porta: “Ego sum janua”, “Io sono la porta” …… Cambiano i temi iconografici: il tema apocalittico del romanico si tramuta in Giudizio Universale presieduto da un Cristo in gloria attorniato dai quattro evangelisti. Si moltiplicano anche le immagini della Vergine, segno d’un fervore, d’una devozione nuova alla donna, alla madre, alla regina…» IL GOTICO DELL’ÎLE-DE-FRANCE Chartres Notre-Dame de Chartres, chiesa cattedrale consacrata alla Vergine, sita a Chartres nel nordovest della Francia, è considerata uno degli edifici religiosi più importanti del mondo ed uno dei più perfetti edifici gotici. Il fattore decisivo che la fa prevalere tra le altre cattedrali francesi è il suo buono stato di conservazione, specialmente delle sculture e delle vetrate. L'interno, alto 37 m, si caratterizza per l'armonia e l'eleganza delle proporzioni. La facciata occidentale, chiamata Portale Reale, è particolarmente importante per una serie di sculture della metà del XII secolo; il portale principale contiene un magnifico rilievo di Gesù Cristo glorificato; quella del transetto meridionale (costruito negli anni 1224-1250) si organizza attorno a delle immagini del Nuovo Testamento riguardanti il Giudizio Universale, mentre il portale opposto, situato al lato nord, è dedicato all'Antico Testamento e alla venuta di Cristo ed è famoso per il gruppo scultoreo dedicato alla Creazione. Questa cattedrale si riconosce facilmente a causa della grande differenza tra le sue due torri: la torre sud è dotata di una base tipicamente gotica e sormontata da una guglia molto semplice; la torre nord, costruita in epoca più tarda e di architettura più complessa. Chartres - Facciata Chartres - Navata Chartres - Pianta Chartres è una vera e propria Bibbia pietrificata, raffigurata per immagini, destinata a raccontare al popolino e ai fedeli analfabeti una storia di cui hanno solo sentito parlare in latino dai loro preti. La cattedrale è stata costruita da operai specializzati, chiamati compagnons, riuniti in confraternite. In questo periodo, esistevano tre confraternite: i Bambini di Padre Soubise, i Bambini del Maestro Jacques, e i Bambini di Salomone legati all'Ordine del Tempio. Questi ultimi hanno lasciato incisi, sulle pietre o sulle travi, dei segni che sono le loro firme. Le tracce principali dei piani costruttivi, basate sul sistema di numerazione duodecimale, furono messe in pratica direttamente dagli operai grazie alla corda a tredici nodi, uno degli strumenti dei compagnons. Notre-Dame di Chartres resta un luogo di pellegrinaggio importante ancora oggi, principalmente grazie al rinnovato interesse per il cammino di Santiago di Compostela, di cui Chartres è una tappa per i pellegrini che vengono dal Nord per la via di Parigi. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 8 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Reims Il 6 maggio 1211, l'arcivescovo Aubry de Humbert iniziò la costruzione dell'attuale cattedrale gotica. La costruzione fu condotta da quattro architetti che si succedettero(Jean d'Orbais, Jean-le-Loup, Gaucher di Reims e Bernard di Soissons), e fu completata nel 1275. Le torri furono poi portate a termine nel 1475. Vi furono incoronati molti re francesi tra cui: Luigi IX, il pio, Carlo VII, Carlo X. Durante la Rivoluzione francese fu trasformata in "Tempio della Dea Ragione" e gran parte degli antichi arredi furono dispersi o distrutti. Reims - Facciata Reims - Navata Reims - Pianta L'edificio si articola su una pianta a croce latina, suddivisa in tre navate lungo il corpo principale e il transetto, mentre coro e abside presentano una doppia serie di navatelle, coronate da cinque cappelle radiali. La navata centrale risulta suddivisa in nove campate, che si riducono a due per lato in corrispondenza della navata trasversale. Osservando l'impianto della Cattedrale di Chartres, di poco anteriore per fondazione, si può notare un'impostazione strutturale pressoché analoga, assunta ancora a modello dagli architetti che, più tardi, innalzeranno la Notre-Dame di Amiens. Laon La cattedrale di Laon sorge sulla sommità della collina su cui si trova il centro storico della città e da lì, con le sue alte torri, domina su tutta la zona circostante. L'edificio presenta uno stile gotico non ancora totalmente definito: infatti persistono strutture che nelle forme rimandano all'architettura romanica. La pianta della cattedrale presenta una classica forma a croce latina con tre navate sia nell'aula, che nel transetto e nel coro; la lunghezza totale è di 110,50 m, la larghezza delle navate è di 30,65 m.;la facciata è caratterizzata da due torri alte 56 m. Laon - Facciata Laon - Navata Molto importante dal punto di vista artistico-architettonico è la facciata occidentale (orientata lungo l'asse ovest-est); infatti entrando dal portale centrale, si ha una chiara visione d'insieme dell'interno della chiesa. La prima cosa che colpisce il visitatore è la luminosità delle navate e del coro, caratteristica che in molte altre chiese coeve è assente poiché le loro finestre sono policrome (le finestre originali andarono distrutte intorno al 1870). La navata centrale conta ben undici campate, separate l'una dall'altra da pilastri polistili che seguono le costolonature delle volte a crociera. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 9 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Laon - Pianta Laon – Cupola della crociera All'incrocio fra la navata centrale ed il coro si eleva, al disopra della crociera, la cupola cubica. Questa, che è riscontrabile anche in molte cattedrali coeve dell'Inghilterra, è illuminata da due monofore con arco ogivale per lato. IL GOTICO NELLE ALTRE NAZIONI EUROPEE L’architettura gotica iniziata in Francia all'incirca alla metà del XII secolo si diffonde in seguito in tutta l'Europa occidentale, quasi un “prodotto da esportazione”, e termina, in alcune aree, anche oltre il XVI secolo, per lasciare il suo posto al linguaggio architettonico di ispirazione classica recuperato nel Rinascimento italiano e da qui diffusosi nel resto del continente a partire dal XV secolo. Nei paesi confinanti con la Francia non strettamente legati da vicende storiche alla madrepatria del gotico, l’ acquisizione del nuovo stile segue strade del tutto diverse. Non tutti, infatti, guardano alla Francia con lo stesso interesse e ciò da luogo a diverse varietà nazionali e anche regionali dell'architettura gotica. Ognuna di queste varietà presenta caratteristiche particolari e con fasi proprie talvolta ben distinte, anche se è possibile riconoscere gli influssi reciproci delle varie componenti regionali. Iniziamo questa breve panoramica sul gotico europeo dalla nazione limitrofa alla Francia: la Germania. Germania All’epoca i territori del Sacro Romano Impero erano una formazione politicamente e culturalmente molto eterogenea, tra le cui parti non vi era un’unione solida. Si estendevano dalla Sicilia su gran parte dell’Italia fino al mare del Nord e al Baltico. L’imperatore aveva potere effettivo solo in determinati territori. Nei territori occidentali di confine La diffusione del Gotico in Europa l’influenza culturale francese, a partire dalla lingua parlata, era predominante. E’ solo nella seconda metà del XIII secolo che il gotico diventa la norma anche negli altri territori dell’Impero e solo a partire da allora cominciò a formarsi un’architettura gotica originale in Germania. Il gotico che si sviluppa in questa area in un periodo più tardo rispetto ad altri paesi (come l'Inghilterra), viene talvolta interpretato con soluzioni originali con una permeazione graduale fino al 1230 circa, dopo di che si ebbero opere pienamente "gotiche". Si tratta di gotico "tedesco" in senso lato, poiché nel territorio dell'impero vi sono nazionalità diverse dalla germanica, e anche nei territori tedeschi veri e propri vi sono marcate differenziazioni regionali, come già accennato. Una caratteristica del gotico tedesco è lo sviluppo di una più vasta varietà di tipologie edilizie non solo nell'ambito dell'architettura religiosa, che rispecchia la diversificazione della committenza, un po' come succedeva anche in Italia. Vennero, quindi, edificate maestose cattedrali su commissione imperiale, chiese meno ornate per i nuovi ordini religiosi (cistercensi, francescani, domenicani), edifici per l'emergente ceto borghese come nelle città commerciali del Baltico, dove vennero impiegati anche materiali meno costosi come il laterizio. Il gotico in Germania ha subito anche un processo di ideologizzazione nel XIX secolo, quando venne interpretato come una sorta di arte "etnica" tedesca. Aquisgrana La Cattedrale di Aquisgrana è la più antica cattedrale del Nord Europa. Si tratta di un insieme di architetture di vari periodi, tra cui la cappella bizantina carolingia di Carlo Magno che è la parte più antica del Duomo. La cattedrale ha assunto il suo aspetto attuale nel corso di oltre un millennio. La sua affascinante architettura con elementi classici, bizantini e franco-germanici è l'essenza di un edificio ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 10 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ monumentale di primaria importanza. Per 600 anni, dal 936 al 1531, la cattedrale di Aquisgrana fu la chiesa di incoronazione per 30 regnanti del Sacro Romano Impero. Aquisgrana - Duomo Aquisgrana – Duomo; Coro Colonia Il Duomo di Colonia, il cui nome ufficiale è “Chiesa dei Santi Pietro e Maria” (in tedesco Hohe Domkirche St. Peter und Maria), ha torri cuspidate, di 157 metri di altezza; si ispira alle grandi chiese di Amiens e di Beauvais. Fu iniziato nel 1248 e la sua costruzione richiese più di 600 anni; solo nel XIX secolo, grazie alla riscoperta del Medioevo da parte del Romanticismo, i lavori ripresero. Una commissione della corte prussiana fece infatti ripartire la costruzione nel 1842, basandosi su schemi e progetti originari. La costruzione fu ultimata solo nel 1880. Colonia - Duomo Colonia – Duomo; navata centrale Treviri La Cattedrale di Treviri, sede metropolitana, era un edificio doppio, formato da due chiese, una dedicata a San Pietro e l'altra alla Vergine Maria. La chiesa di San Pietro subì alcune parziali modifiche in epoca gotica, ma senza stravolgere l'impianto romanico, mentre la chiesa capitolare della vergine Maria (Liebfrauenkirche) venne rinnovato a partire circa dal 1230, demolendo l'alzato precedente e ricostruendolo sulla planimetria dell'edificio precedente, con pianta quasi circolare e con rigorose corrispondenze geometriche, adattando il linguaggio gotico ad una pianta fino ad allora inconsueta per l'architettura gotica. Treviri - Liebfrauenkirche Treviri – Liebfrauenkirche; pianta Inghilterra L'Inghilterra aveva stretti contatti politici ed economici con la Normandia, essendo stata conquistata dai Normanni nel 1081; attraverso queste vie arrivò nell'isola lo stile romanico ed altrettanto avvenne con le novità gotiche sviluppate nell'Île-de-France a partire dal 1140. Nelle sue caratteristiche estetiche il Gotico inglese riprende quello francese per la presenza di archi a sesto acuto e di nervature, ma le proporzioni ricalcano maggiormente quelle romaniche con un minore sviluppo in altezza. La ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 11 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ maggior parte delle chiese non fu realizzata in un’unica soluzione in base ad un progetto unitario. Spesso furono costruite pezzo dopo pezzo e secondo l’uso anglosassone che preferisce aggiungere nuovi elementi invece che distruggere una vecchia costruzione carica di storia e densa di significati. Ecco, in sintesi, le caratteristiche peculiari sviluppate dal Gotico inglese che lo differenziano dal Gotico continentale: • • • • • facciate a sviluppo prevalentemente orizzontale; transetto posizionato al centro della navata centrale piuttosto che nella zona terminale, o anche sviluppo longitudinale del coro che eguaglia in alcuni casi la navata; mancanza (salvo rare eccezioni) del deambulatorio absidale e delle cappelle radiali; persistenza del triforio, al quale talvolta corrispondono ancora dei matronei; presenza di una sala capitolare ottagonale, staccata dalla chiesa, e coperta da una volta ad ombrello sostenuta da un unico pilastro centrale. L’architettura gotica inglese si può suddividere in tre periodi che non trovano corrispondenza con le definizioni in uso nell’Europa continentale. La terminologia, tuttora in uso, è stata proposta nel 1817 nel saggio di Thomas Rickman “An attempt to Discriminate the Architectural Styles of English Architecture”. Questa la scansione: Early English Decorated Perpendicular Early English Il primo periodo si sviluppa approssimativamente tra il 1170 e il 1240. L’atto di fondazione del gotico inglese coincide con la realizzazione del coro della cattedrale di Canterbury a opera di un architetto francese. La pianta presenta la sequenza spaziale caratteristica del gotico inglese: aula, coro longitudinale, retrocoro (è uno spazio indipendente nel quale domina la Lady Chapel o cappella della Madonna), transetto principale occidentale, transetto secondario orientale. Maggiore esempio di questo stile è la cattedrale di Canterbury costruita nel 1174. Canterbury - Cattedrale Canterbury – Cattedrale; pianta Gotico decorato (Decorated) Il secondo periodo si sviluppa tra il 1240 e il 1330 circa. Il suo inizio coincide col rifacimento dell’abbazia di Westminster che si ricollega stilisticamente alla cattedrale di Reims e nella quale vengono realizzate coro e cappelle radiali nel deambulatorio Le chiese hanno un grande sviluppo longitudinale con la presenza di due transetti, inoltre le volte hanno una soluzione costruttiva molto originale che non fa leggere il soffitto come sequenza di campate, ma come spazio unitario. All'interno, i pilastri sono contornati da colonnine, mentre la massa muraria è piuttosto consistente; all'esterno le facciate sono più basse e larghe rispetto a quelle francesi e le statue non dominano l'architettura. Collegiata di S.Pietro in Westminster Westminster - Navata Westminster - Pianta ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 12 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Lincoln Lincoln – Cattedrale; navata Lincoln - Pianta Salisbury – Sala capitolare Salisbury - Pianta Wells - Pianta Wells – Sala capitolare Gotico perpendicolare (Perpendicular) Il gotico perpendicolare si sviluppa tra il 1330 e il 1530 circa in modo abbastanza autonomo dalla Francia benchè tragga origine dalle forme dello stile rayonnant e caratterizza fortemente il periodo tardogotico anglosassone. Fa derivare il suo nome dall'accentuazione in senso verticale dell'apparato decorativo (guglie e pinnacoli). Inoltre scompare la suddivisione in campate e si moltiplicano le nervature, senza l’originaria funzione strutturale, dando luogo alle volte a ventaglio. La King’s College Chapel di Cambridge può essere considerata l’essenza del Perpendicular style. In essa, infatti, le pareti sono quasi completamente sostituite dal vetro. Le sottili lesene presenti nelle pareti obbligano lo sguardo a sollevarsi verso la volta. Costruita all’inizio del XVI secolo è un capolavoro delle volte medioevali e per realizzarla venne impiegata una tecnica presente solo in Inghilterra. Wells - Cattedrale Wells – Cattedrale; interno La volta a ventaglio (fan vault), che copre una luce di oltre 12 metri, si sviluppa partendo dalle nervature che in alto si aprono come delle foglie di palma. Dal punto di vista tecnico si differenziano dalle volte ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 13 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ tradizionali con costoloni e vele separati. I quattro ventagli che le compongono più l’elemento centrale di chiusura, sono formati da lastre di pietra scalpellate e traforate. Cambridge – King’s College chapel; volte a ventaglio Londra – Abbazia di Westminster; cappella di Enrico VII Si potrebbe pensare che dopo la king’s chapel di Cambridge si fosse raggiunto un limite insuperabile; ma dobbiamo ricrederci perché ancora una volta una cappella reale, quella che ospita le spoglie mortali di Enrico VII a Westminster, ci lascia attoniti e ammirati. E’ un vero e proprio trionfo dell’architettura dello spazio interno. Anche a Westminster si realizza una volta a ventaglio combinata con chiavi di volta pendenti. In Inghilterra il Gotico sopravvisse con continuità fino all’Illuminismo, divenendo neogotico nell’Ottocento in piena rievocazione storicistica 3 ; quasi uno stile nazionale. Un chiaro esempio è il Palazzo di Westminster, (conosciuto anche come Houses of Parliament). Fu ricostruito dopo essere stato interamente distrutto da un incendio nel 1834. La sua realizzazione è dovuta a due architetti: sir Charles Barry e Augustus Welby Northmore Pugin. Una delle caratteristiche più famose del palazzo è le torre dell'orologio, la St. Stephen's Tower, che ospita il famosissimo Big Ben. Londra – Palazzo del Parlamento Londra – Il Big Ben IL GOTICO IN ITALIA L’architettura gotica compare in Italia tardivamente poiché il Romanico è profondamente radicato e ancora lontano dall’aver esaurito la sua spinta creativa, inoltre ha breve durata e si esprime con realizzazioni non sempre paragonabili sul piano strutturale e compositivo a quelle del Nord Europa. Non c’è nella penisola una sola cattedrale del XII o del XIII secolo che si basi completamente sul modello francese. Furono i monaci cistercensi che a partire dalla fine del XII secolo per primi edificarono a San Galgano (a partire dal 1224) e a Fossanova edifici in stile gotico (una variante orientata sul tardo-romanico borgognone), ma dalle linee semplici secondo le prescrizioni degli ordini monastici mendicanti. Se il Gotico dell’Europa del nord mette in mostra ogni concio non solo nei pilastri a fascio, negli archi, nei costoloni, ma anche nelle vele e nei tratti di parete, in Italia le pareti e le vele vengono intonacate e i pilastri a fascio talvolta sono realizzati in mattoni. Anche la struttura esterna è più contenuta sia negli archi rampanti che nei contrafforti che sono meno elaborati. L’adozione della tecnica gotica consente di assottigliare i pilastri con il risultato di realizzare ambienti a sala molto permeabili alla sguardo che fanno apparire la chiesa come un unico ambiente. 3 Lo Storicismo è una corrente architettonica, sviluppatasi nei primi decenni del XX secolo, che rivisita il repertorio architettonico del passato in modo acritico, principalmente quello medioevale ed il gotico in particolare. In questo caso lo stile è solo una veste decorativa che l’architetto applica secondo le esigenze e la volontà del committente. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 14 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ L’altra caratteristica della costruzione gotica, la luce, nelle chiese italiane penetra attraverso finestre non sempre colorate allo scopo di illuminare le numerose opere d’arte e i pregevoli affreschi che ne ricoprono le pareti (ad esempio in San Francesco di Assisi nella cui chiesa superiore si possono ammirare gli straordinari affreschi di Giotto sulla vita del santo). Abbazie cistercensi sorsero in tutta Italia: dalla Lombardia al Piemonte, dalle Marche all’Emilia, dalla Toscana a regioni del centro-sud, quali Lazio e Campania. La costruzione di tali complessi segue criteri fissi sia nell’impianto volumetrico che nell’uso degli elementi costruttivi. Lo schema generale delle chiese annesse alle abbazie prevede pianta a croce latina, generalmente suddivise in tre navate. Le navate laterali sono molto più basse di quella centrale; quest’ultima è illuminata dalle finestre che traforano i fianchi e dagli ampi rosoni della facciata. Abbazia di San Galgano (SIENA) La chiesa rispetta perfettamente i canoni delle abbazie cistercensi stabiliti dalla regola di San Bernardo che prevedevano nome precise per quanto riguarda la localizzazione, lo sviluppo planimetrico e lo schema distributivo degli edifici. Esse, infatti, dovevano sorgere lungo le più importanti vie di comunicazione (in questo caso la via Maremmana) per render più agevoli le comunicazioni con la casa madre; inoltre in genere erano poste vicino a fiumi (in questo caso la Merse) per poterne sfruttare la forza idraulica; infine in luoghi boscosi o paludosi per poterli bonificare e poi sfruttarne il terreno per coltivazioni. Dal punto di vista architettonico gli edifici dovevano essere caratterizzati di una notevole sobrietà formale. I materiali utilizzati, mattoni e travertino sono del tutto “indigeni”. La chiesa è orientata in modo consueto, cioè ha l'abside volta ad est, ed ha il fronte a doppio spiovente che dall'esterno manifesta la divisione spaziale interna a tre navate. Si accedeva all’edificio attraverso tre portali con arco a tutto sesto ed estradosso a sesto acuto. Nella parte superiore della facciata, forse rimasta incompiuta, è caratterizzata da due finestre a sesto acuto. La chiesa ha una pianta a croce latina di 69 metri di lunghezza per 21 di larghezza ed è intersecata da un ampio transetto suddiviso anch’esso in tre navate. Lo spazio interno è diviso longitudinalmente in tre navate. L’edificio, in origine coperto con volte a crociera protette da un tetto in lastre di piombo, deperì e rovinò progressivamente dopo che la protezione in metallo venne rimossa e venduta, poco dopo il 1503, dall’abate commendatario a cui era stata affidata l’abbazia. Fu l’inizio dell’inesorabile e rapido declino della struttura. Infine nel 1781 crollò quanto rimaneva delle volte. Nonostante i ripetuti tentativi di ricostruzione non si andò oltre alle operazioni di rilievo e consolidamento avvenuti nel 1926. Abbazia di San Galgano – I resti della chiesa Abbazia di San Galgano – Navata centrale Abbazia di San Galgano – Abside San Galgano – Sala capitolare Abbazia di Fossanova (LATINA) Il monastero, fondato dai monaci benedettini nel VI secolo sui ruderi di una villa romana, fu assegnato nel 1135 ai religiosi seguaci di San Bernardo di Chiaravalle, che ricostruirono interamente chiesa e convento secondo i modelli del loro Ordine. Come ogni abbazia medievale è una struttura comunitaria costituita da molti ambienti: chiesa, chiostro, sala capitolare, refettorio, scriptorium, dormitorio, infermeria, foresteria. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 15 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ La chiesa dell’abbazia di Fossanova dedicata alla Vergine Maria e a Santo Stefano e consacrata nel 1208, ricalca nella struttura austera e geometrica le chiese "modello" realizzate dai cistercensi in Borgogna. Si presume che sia stata progettata e costruita da maestranze francesi con l'aiuto di monaci e conversi del posto. Ha pianta a croce latina con tre navate coperte da volte a crociera e divise da due file di sette 4 pilastri. Fossanova – Abbazia; facciata Fossanova – Abbazia; abside E' interamente realizzata in travertino, una pietra che sotto il sole appare di un bianco abbagliante. La facciata, che un tempo si prolungava in un portico, presenta un grande rosone di oltre cinque metri di diametro. Fossanova – Abbazia; interno Fossanova – Abbazia; sala capitolare San Francesco – Assisi (PERUGIA) Un esempio della mescolanza fra elementi gotici e romanici che caratterizza buona parte degli edifici gotici di questo periodo ci è fornito dalla chiesa di San Francesco di Assisi il cui aspetto peculiare è dovuto alla esistenza di due edifici sovrapposti l’uno all’altro. La chiesa inferiore è contemporaneamente chiesa e cripta. Sostiene idealmente e materialmente la chiesa superiore costituita da un’aula ampia e luminosa, famosa nel mondo perché ospita gli affreschi di Giotto raffiguranti la vita di San Francesco. Assisi – San Francesco; facciata Assisi – San Francesco; interno Assisi – San Francesco; pianta E' un numero simbolico, ricorrente nella Bibbia, insieme ai suoi multipli, con il significato di numero grande e indefinito, legato alla sfera del "divino". Rappresenta anche la pienezza di un ciclo temporale (sette sono i giorni della Creazione). Nel Libro dell'Apocalisse, si dice che la fine dei mondo sarà annunciata dalla rottura dei 7 Sigilli, seguita dal suono di 7 Trombe per bocca dei 7 Angeli, quindi dai 7 Portenti e infine dal versamento delle 7 Coppe dell'ira di Dio. Sempre nel Nuovo Testamento, ma nel Vangelo, 7 sono le Beatitudini. Per la Chiesa cattolica, inoltre, 7 sono i sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i peccati capitali e le virtù (4 cardinali e 3 teologali). 4 ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 16 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ La chiesa inferiore presenta una navata suddivisa in cinque campate da basse arcate a tutto sesto sostenute da tozzi pilastri; la copertura è costituita da volte a costoloni nella navata, da volte a botte nel transetto. La prima campata, ampliata ai lati da due bracci quasi a formare un nartece, ha una struttura più decisamente gotica. Sui fianchi di ogni campata si aprono grandi archi a sesto acuto, che immettono nelle cappelle. Significativo e assai bello il portale d’ingresso. Assisi – San Francesco; portale chiesa inferiore Assisi – San Francesco; chiesa inferiore Assisi – San Francesco; pianta chiesa inferiore Santa Maria Novella - Firenze E’ la chiesa dei frati domenicani. I lavori iniziati il 18 ottobre 1279, con l'orientamento della facciata verso sud, furono completatati nella metà del XIV secolo. Il progetto, secondo fonti molto controverse, si deve a due frati dell’ordine, fra' Sisto da Firenze e fra' Ristoro da Campi, mentre il campanile e buona parte del convento si deve all'intervento immediatamente successivo di fra' Jacopo Talenti. La chiesa, sebbene già conclusa verso la metà del Trecento con la costruzione dell'adiacente convento, fu ufficialmente consacrata solo nel 1420 da papa Martino V. Su commissione della famiglia Rucellai, Leon Battista Alberti disegnò il grande portale centrale, la trabeazione e il completamento superiore della facciata in marmo bianco e verde scuro. Fu ultimata nel 1470. Tra il 1565 e il 1571 la chiesa fu rimaneggiata ad opera di Giorgio Vasari con la rimozione del recinto del coro e la ricostruzione degli altari laterali; il che comportò l'accorciamento delle finestre gotiche. S.Maria Novella S.Maria Novella; interno S.Maria Novella; pianta Presenta una pianta a croce commissa (cioè a T), suddivisa in tre navate con sei ampie campate che si rimpiccioliscono verso l'altare, dando la sensazione di una lunghezza maggiore di quella reale. La copertura è affidata alle volte a crociera a costoloni con archi a sesto acuto, decorati da conci bicromi in marmo verde e bianco, sostenute da pilastri polistili. L'ampiezza della navata centrale e la sua altezza fanno sì che le navate laterali sembrino fuse in un'unica amplissima aula. Santa Croce - Firenze La chiesa di Santa Croce fu edificata a spese della popolazione della Repubblica fiorentina e sorse al posto di una precedente piccola chiesetta che i francescani avevano costruito in seguito al loro arrivo in città nel 1252, in un luogo ancora fuori dalle mura, a pochi anni dalla morte di san Francesco d'Assisi. La grandiosa basilica è probabilmente opera di Arnolfo di Cambio, che vi avrebbe lavorato a partire dal 1294, anche se non vi sono documenti scritti che lo confermino. La critica però ha confermato ormai l'attribuzione tradizionale, sia per l'elevato livello qualitativo del complesso, sia per le analogie con altre opere del grande architetto. Alla morte di Arnolfo nel 1302 doveva essere completata la parte del coro e del transetto, con le cappelle. La chiesa venne terminata circa 90 anni dopo, attorno al 1385. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 17 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ S.Croce S.Croce; navata centrale S.Croce; pianta Santa Maria Nascente (Duomo) - Milano Nel luogo dove sorge il Duomo, un tempo si trovavano l'antica cattedrale di Santa Maria Maggiore, cattedrale invernale, e la basilica di Santa Tecla, cattedrale estiva. Dopo il crollo del campanile, l'arcivescovo, promosse la ricostruzione di una nuova e più grande cattedrale (1386), che sorgesse sul luogo del più antico cuore religioso della città. Per il nuovo edificio si iniziò ad abbattere entrambe le chiese precedenti. La nuova fabbrica doveva prevedere originariamente un edificio in mattoni secondo le tecniche del gotico lombardo. Nel corso dell'anno 1386 il Signore della città, Gian Galeazzo Visconti, assunse il controllo dei lavori, imponendo un progetto più ambizioso. Il materiale scelto per la nuova costruzione divenne allora il marmo di Candoglia e le forme architettoniche quelle del tardo gotico di ispirazione renano-boema affini a quelle del duomo di Colonia. Il desiderio di Gian Galeazzo era infatti quello di dare alla città un grandioso edificio al passo con le più aggiornate tendenze europee, che simboleggiasse le ambizioni del suo Stato, che, nei suoi piani, sarebbe dovuto diventare il centro di una monarchia nazionale italiana come era successo in Francia e in Inghilterra. Gian Galeazzo mise a disposizione le cave e accordò forti sovvenzioni ed esenzioni fiscali: ogni blocco destinato al Duomo era marchiato AUF (Ad usum Fabricae), e per questo sgravato da qualsiasi tributo di passaggio: da allora è rimasto il modo di dire "a ufo", sinonimo di gratuito. L'edificio, il cui progetto sarà fonte di discussioni e conflitti fra architetti italiani, tedeschi e francesi, verrà terminato solo nel XIX secolo in pieno clima di revival neogotico e storicista, integrando ecletticamente fra loro le diverse scuole di pensiero architettonico e le stratificazioni artistiche dovute al protrarsi del cantiere e alle straordinarie dimensioni dell'edificio. Duomo Duomo; interno Duomo; pianta Meritano almeno una citazione altre pregevoli costruzioni gotiche quali: San Francesco a Bologna iniziata nel 1236 che manifesta chiare influenze del gotico francese, Sant’Andrea a Vercelli del 1220 circa, il duomo di Orvieto iniziato nel 1290 (relativamente alla facciata riccamente decorata in forme gotiche applicata da Lorenzo Maitani ad una chiesa che all’interno non ha più proporzioni ne forme gotiche), il Battistero di Parma iniziato nel 1196 e attribuito a Benedetto Antelami. Italia meridionale Nelle costruzioni dell’Italia meridionale alla impostazione gotica e all’eredità romanica si sovrappongono gli influssi della cultura araba e normanna. Ne sono tipici esempi i duomi di Cefalù e di Monreale. Il Duomo di Cefalù ebbe vicende costruttive complesse, con notevoli variazioni rispetto al progetto iniziale, e l’edificio non fu mai completato definitivamente. L'edificazione ebbe inizio nel 1131. L’edificio è preceduto da un ampio sagrato a terrazzo che svolgeva la funzione di cimitero. Era stato realizzato con terra portata appositamente da Gerusalemme, sia per motivi religiosi, sia per la sua particolare composizione che le dava la caratteristica di mummificare rapidamente i corpi che vi erano sepolti. L’interno è "a croce latina", diviso in tre navate da due file di colonne antiche riutilizzate. Il transetto ha un’altezza maggiore rispetto alle navate ed uno slancio ancora maggiore era previsto nel progetto originario. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 18 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ La decorazione musiva fu realizzata solamente nel presbiterio e ricopre attualmente l’abside e circa la metà delle pareti laterali. Per la sua realizzazione, Ruggero II chiamò maestri bizantini, di Costantinopoli. Cefalù (PA) - Duomo Cefalù (PA) – Duomo; interno Il Duomo di Monreale, dedicato a Santa Maria Nuova, è stato costruito nel 1174 per volere di Guglielmo II d'Altavilla. La facciata si presenta con un portico a trifora, due massicce torri fortificate, quella di sinistra trasformata in campanile. L'esterno, quantunque modificato, nella parte posteriore conserva intatta l'impronta normanna ed è ornato con motivi formanti una serie di archi di pietre bianche e nere. Le absidi, col fitto intreccio d’archi acuti, evocano atmosfere arabeggianti esaltate dalla decorazione policroma creata dall’alternanza di tarsie di calcare e di pietra lavica. Monreale (PA) - Duomo Monreale (PA) – Duomo; interno Monreale (PA) - Abside Fra le costruzioni gotiche civili ricordiamo Castel del Monte, nei pressi di Andria (BARI). Federico II Hohenstaufen nel 1240 ordina che vengano predisposti i materiali per la costruzione del “castello”; probabilmente alla morte di Federico II (1250) l'edificio non era ancora terminato. Il portale di ingresso principale si apre sulla parete della struttura ottagonale orientata esattamente ad Est, vale a dire di fronte al punto in cui sorge il sole in coincidenza degli equinozi di primavera e d'autunno. Castel del Monte Ingresso Sala del primo piano; finestra Malgrado sia comunemente definito "castello", l'esatta funzione dell'imponente edificio è tuttora sconosciuta. Privo dal punto di vista architettonico di elementi tipicamente militari e posto in una posizione non strategica, in realtà l'edificio non fu probabilmente una fortezza. Alcuni elementi della costruzione, inoltre, fanno decisamente scartare questa ipotesi: ad esempio le scale a chiocciola nelle torri sono disposte secondo un senso antiorario (a differenza di qualunque altra costruzione difensiva dell'epoca), situazione che metteva in svantaggio gli occupanti del castello contro eventuali assalitori perché sarebbero stati costretti ad impugnare l'arma con la sinistra. Le feritoie, inoltre, sono troppo ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 19 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ strette anche per ipotizzare un lancio di frecce. Anche l'ipotesi che fosse una residenza di caccia, attività assai amata dal sovrano, è messa in dubbio dall'assenza di stalle e altri ambienti tipici delle residenze di caccia. A causa dei forti simbolismi da cui è caratterizzata, è stato ipotizzato che la costruzione potesse essere una sorta di tempio, una specie di tempio del sapere, in cui dedicarsi indisturbati allo studio delle scienze. In ogni caso si rivela come un'opera architettonica grandiosa, sintesi di raffinate conoscenze matematiche ed astronomiche. L'ottagono su cui è articolata la pianta del complesso e dei suoi elementi è una forma geometrica fortemente simbolica: si tratta della figura intermedia tra il quadrato, simbolo della terra, e il cerchio, che rappresenta l'infinità del cielo, e quindi segnerebbe il passaggio dell'uno all'altro. Il numero otto ricorre in vari elementi di questa costruzione: la forma ottagonale della costruzione, del cortile interno e delle otto torri ai vertici, le otto stanze interne, la vasca interna che doveva essere ottagonale, otto fiori quadrifogli sulla cornice sinistra sul portale di ingresso, altri otto sulla cornice inferiore, otto foglie sui capitelli delle colonne nelle stanze, otto foglie sulla chiave di volta, otto foglie di vite sulla chiave di volta della prima sala del piano terra, otto foglie di girasole sulla chiave di volta di un'altra sala, otto foglie ed otto petali su quella della quinta sala, otto foglie di acanto sulla chiave di volta dell'ottava sala, otto foglie di fico sulla chiave di volta dell'ottava sala al piano superiore. Castel del Monte Castel del Monte – Cortile interno L’ottagono della corte interna Le alte pareti da cui è formato il cortile interno danno l'idea di trovarsi all'interno di un pozzo che, nella simbologia medioevale rappresentava la conoscenza. La scelta dell'ottagono potrebbe derivare dalla Cupola della Roccia a Gerusalemme, che Federico II aveva visto durante la sesta crociata, oppure dalla Cappella Palatina di Aquisgrana. Ci danno motivo di riflessione anche le brevi considerazioni proposte da Heinz Götze di Heidelberg con il titolo Federico II e l'amore per la geometria. “Castel del Monte fu costruito sulle colline delle Murge, nelle Puglie, da Federico II di Hohenstaufen, Imperatore di Germania, durante l'ultimo decennio della sua vita. La sua forma cristallina è unica: una struttura centrale con otto lati ed una torre ottagonale ad ogni angolo. La fotografia aerea della planimetria del castello mostra che le tangenti dell'ottagono del cortile interno si incrociano al centro di ogni torre ottagonale angolare: tracciano la forma di una stella ad otto punte, le quali sono concentriche con le torri. Altre stelle ad otto punte possono essere tracciate intorno alle torri angolari. I legami geometrici stretti fra le stelle sono la prova che le misure utilizzate per le torri non erano casuali, bensí scelte per seguire un sistema geometrico preciso. Il disegno geometrico di Castel del Monte è un esempio di configurazione geometrica con un'estetica interna. La ripetizione delle stelle potrebbe essere continuata infinitamente e, se così fosse, risulterebbe un frattale con possibilità iterative infinite. Castel del Monte – Vista zenitale Castel del Monte - Pianta Siviglia – Alhambra, decorazioni La planimetria bidimensionale di Castel del Monte può essere definita come un gruppo simmetrico con 16 elementi: 8 piani di riflessione ed 8 piani di rotazione. La molteplicità di simmetrie è arricchita dalle similarità fra l'ottagono grande della struttura principale, l'ottagono del cortile interno e le otto torri angolari situate nello stesso sistema di assi. L'architetto del castello era certamente consapevole dell'importanza estetica delle simmetrie, e le usava per creare un edificio dall'aspetto imponente. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 20 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Non esistono documenti che presentino la storia del progetto del castello, e non sappiamo di sicuro chi fossero gli architetti, però nella configurazione geometrica abbiamo un ottimo punto di partenza per la ricerca. Le carte marine e le stelle dei venti costituiscono indizi importanti. Uno di essi è la Carta Pisana, datata alla fine del tredicesimo secolo, contenente l'immagine di una bussola ottagonale che rispecchia perfettamente la geometria di Castel del Monte. Un altro indizio si trova nei disegni arabi a mosaico, come quelli dell'Alhambra in Spagna. Castel del Monte, con la sua straordinaria estetica a raggiera, è il risultato dell'incrocio fra il geometrismo Arabo e la cultura gotica europea, oltre a rappresentare lo spirito innovativo di uno fra i più insigni imperatori del medioevo.” IL TARDO GOTICO Nel tardo gotico la disposizione interna più comune segue il modello della chiesa a sala, cioè con le navate laterali di uguale altezza rispetto a quella centrale, a differenza del gotico puro caratterizzato da una navata centrale di notevole altezza e dalle due navate laterali molto più basse Ciò fa sì che la luce non giunga più dall'alto, ma provenga dalle pareti laterali, illuminando in modo omogeneo tutto l'ambiente. Anche la direzionalità tradizionale viene modificata, venendosi a perdere la forte connotazione per assi precedente, in favore di una spazialità policentrica. Le nazioni più innovative furono la Germania, la Boemia, la Polonia, l'Inghilterra. Nella penisola iberica, invece, dal Quattrocento al Cinquecento, si assiste alla costruzione di alcune grandi cattedrali ispirate ai modelli classici francesi e tedeschi dei secoli precedenti. Sintetizzando possiamo così elencare le caratteristiche salienti del tardo gotico: prevalente sviluppo lineare della costruzione con moltiplicazione dei rami d’ogiva a formare volte a stella o reticolate; svuotamento progressivo delle pareti che ormai sono occupate totalmente da finestre e rosoni; sostituzione delle volte a sezione a sesto acuto con sezioni ribassate a carena; la decorazione scultorea si trasforma in un tripudio di trafori e intrecci di sottili elementi strutturali con motivi vegetali che è stato denominato Gotico fiammeggiante. In Italia uno dei pochi esempi di tardo-gotico si può riscontrare nel Duomo di Milano che nell’apparato scenico delle guglie e dei pinnacoli interpreta questa “mutazione” dello stile originario, aiutato in ciò dal protrarsi dei lavori della fabbrica nel corso dei secoli. Parigi – Sainte chapelle Milano - Duomo GOTICO ESOTERICO (solo congetture o spunti di riflessione?) Lo stile gotico deriva senza alcun dubbio dall'Ordine religioso dei Cavalieri Templari. Si narra che i Cavalieri Templari presero possesso, al di sotto delle fondamenta del Tempio di Salomone a Gerusalemme, di conoscenze magico-cabaliste risalenti al tempo degli Egizi: secondo alcuni esoteristi, essi ritrovarono il testo in aramaico del celebre "Libro delle Leggi Divine dei Pesi e delle Misure", il cui originale egiziano fu usato da Ramses II per l'edificazione del Tempio di Karnak a Luxor. Tali conoscenze nel breve arco di un decennio portarono l'intera Europa a cambiamenti senza precedenti. Infatti, al loro ritorno dalla Terrasanta, i Templari iniziarono la costruzione della prima cattedrale gotica: a Sens, nel 1128. Poi, una dopo l'altra, sorsero le cattedrali di Evreux, Rouen, Reims, Amiens, Bayeux e Parigi; sette anni dopo iniziò la costruzione di quella che forse è la più bella e misteriosa tra le cattedrali gotiche: Chartres, appunto una vera Bibbia di pietra. Le Cattedrali sono tutte orientate nello allo stesso modo: con l’abside rivolto verso est (cioè verso la luce), sono tutte dedicate a Notre Dame, cioè alla Vergine Maria e se unite insieme formano esattamente la costellazione della Vergine. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 21 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Inoltre vennero costruite su luoghi già considerati sacri al culto della Grande Madre, ritenuto il culto unitario più diffuso prima del Cristianesimo; molti di questi luoghi inoltre sono dei veri e propri nodi di correnti terrestri, cioè punti in cui l'energia terrestre è molto forte. Sul luogo dove sorge la Cattedrale di Chartres, circa 4.000 anni fa, i costruttori dei cerchi megalitici del tipo di Stonehenge avevano eretto un dolmen e un pozzo all’interno di un tumulo di terra. Si pensava che un punto sotto la costruzione fosse fonte di energia emanante dalla terra. Queste correnti telluriche montavano e si affievolivano a seconda delle stagioni, e rivitalizzavano chiunque ne venisse in contatto. Fu così che il tumulo, il pozzo e il dolmen cominciarono ad essere venerati come suolo sacro. Più tardi i Druidi fondarono un collegio a Chartres, e la località divenne un centro di insegnamento druidico. In seguito il tumulo e il dolmen acquistarono nuovo significato: quando una visione profetica informò i sacerdoti che una vergine stava per dare alla luce un bambino, essi intagliarono nel tronco di un pero un’immagine della fanciulla con il bambino seduto sulle ginocchia. Dopo di che collocarono la statua accanto al pozzo e alla fonte di energia all’interno dei dolmen e la battezzarono “Vergine Sotterranea”. L’iscrizione venne modificata più tardi in “Virgini pariturae”, ossia la Vergine che partorirà un bambino. In Europa sono almeno 500 le raffigurazioni di "Madonne nere". Due di quelle madonne nere sono a Chartres. E’ interessante notare che 37 metri è alta la volta della Cattedrale e 37 metri è profondo il cosiddetto pozzo dei Santi Forti, posto sotto la Cattedrale. Il labirinto della Cattedrale di Chartres, sul pavimento del presbiterio, ha un diametro di dodici metri; il suo tracciato lungo 262 metri è simbolo del tortuoso cammino che intraprende il fedele che intende raggiungere la conoscenza. Un tempo, ma accade ancora oggi, il labirinto veniva percorso in ginocchio dai pellegrini per ottenere dalle autorità ecclesiastiche indulgenze. In alcune epoche aveva addirittura lo stesso valore spirituale di un viaggio in Terra Santa. Secondo alcuni ricercatori questo labirinto richiama, una volta di più, all’Antico Egitto. Infatti, ricorrerebbero in questo labirinto le complesse proporzioni che l’egittologo Schwaller de Lubicz ha individuato nei più importanti templi egizi. Anche se così non fosse, questo labirinto è interessante per il fatto che il numero delle pietre pavimentali che lo compongono è uguale al numero dei giorni della gestazione e il percorrerlo rappresenta un percorso iniziatico: dall’esterno fino al centro si cresce spiritualmente fino a "nascere" a nuova vita. Non a caso questo labirinto era chiamato anche "Percorso di Gerusalemme". Le cattedrali gotiche che fiorirono in tutta Europa dal XII Secolo sono un monumento alla diffusione della cultura religiosa, una sorta di missionariato perpetuo nel nome di Gesù Cristo. Ma vi è chi pensa che basta avere un minimo di dimestichezza con i simboli arcani e con la storia occulta del Medioevo per rendersi conto come tali cattedrali in realtà siano veri monumenti al Paganesimo, o per meglio dire all'Antica Religione. Fulcanelli, 5 il celebre alchimista per alcuni associabile all'immortale Saint Germain, parlando della cattedrali gotiche sosteneva che esse erano immensi libri di pietra. La definizione calza a pennello: a Chartres, a 90 km circa da Parigi, ci si può rendere conto come ognuna delle migliaia si statue e bassorilievi che adornano l'interno e l'esterno della chiesa raccontino ogni episodio, anche minimo, della Bibbia e dei Vangeli. Frontespizio de Il mistero delle cattedrali (1926) con numerosi elementi allegorici alchemici Egli, infatti, così scrive delle cattedrali gotiche ne “Il Mistero delle Cattedrali” «……Guai a coloro ai quali non piace l'architettura gotica, o, per lo meno, compiangiamoli come persone che non hanno ereditato un cuore. Santuario della Tradizione, della Scienza e dell'Arte, la cattedrale non dev'essere guardata come un'opera dedicata unicamente alla gloria del cristianesimo, ma piuttosto come un vasto agglomerato d'idee, di tendenze, di credo popolari, un insieme perfetto al quale ci si può riferire senza timore ogni volta che c'è bisogno di approfondire il pensiero degli antenati in qualsiasi campo: religioso, laico, fìlosofico o sociale. Le volte ardite, la nobiltà delle navate, l'ampiezza delle proporzioni e la bellezza dell'esecuzione fanno della cattedrale un'opera originale dall'armonia incomparabile, ma che non doveva essere 5 Fulcanelli è lo pseudonimo di un autore di libri di alchimia del XX secolo, la cui identità non è mai stata resa nota. Si è supposto potesse trattarsi di Jean Julien Champagne, o René Adolphe Schwaller de Lubicz, o Camille Flammarion, o Pierre Dujol o Jules Violle, medico francese. Eugène Canseliet (nato nel 1899) si è sempre dichiarato discepolo di Fulcanelli che parlò sempre attraverso Canseliet che a sua volta curò le prefazioni dei suoi libri. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 22 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ completamente dedicata all'esercizio del culto. Se, sotto la luce spettrale e policroma delle alte vetrate, il raccoglimento e il silenzio invitano alla preghiera e predispongono alla meditazione, in compenso l'apparato, la struttura e gli ornamenti, emanano e riflettono, con la loro straordinaria potenza, delle sensazioni meno edificanti, uno spirito più laico e, diciamo pure il termine, quasi pagano…… ……Alcuni autori perspicaci, e non superficiali, colpiti dalla similitudine che esiste tra gotico e goetico, hanno pensato che ci dovesse essere uno stretto rapporto tra Arte gotica e Arte goetica o magica. Per noi art gotique non è altro che una deformazione ortografica della parola argotique, la cui omofonia è perfetta, conformemente alla legge fonetica che regola la cabala fonetica in tutte le lingue e senza tener conto alcuno dell'ortografia. La cattedrale, quindi, e un capolavoro dart goth o d'argot. Dunque i dizionari definiscono la parola argot come “il linguaggio particolare di tutti quegli individui che sono interessati a scambiarsi le proprie opinioni senza essere capiti dagli altri che stanno intorno”. È quindi, una vera e propria cabala parlata. Gli argotien, quelli che si servono d'un tale linguaggio, sono i discendenti ermetici degli argonauti, i quali andavano sulla nave Argo, parlavano la lingua argotica, — la nostra lingua verde — navigando verso le fortunate rive della Colchide per conquistare il famoso Vello d'Oro. Ancor oggi si dice d'un uomo molto intelligente, ma anche assai scaltro: sa tutto, capisce l'argot. Tutti gl'Iniziati si esprimevano in argot, anche i vagabondi della Corte dei Miracoli, — col poeta Villon alla loro testa, — ed anche i Frimasons o frammassoni del medioevo, “che costruivano la casa di Dio”, ed edificavano i capolavori argotiques ancor oggi ammirati……» Un fatto sorprendente: le cattedrali del nord della Francia sono tutte dedicate alla Vergine Maria, sono orientate con l’abside verso est (cioè verso la luce), inoltre sono disposte secondo un particolare schema, riconducibile in tutto e per tutto alla costellazione della Vergine nel cielo. Si può vedere chiaramente come le cattedrali più celebri indichino una stella precisa: Chartres rappresenta Spica, la stella principale della costellazione e la più luminosa. La divergenza di alcune posizioni dipende dal fatto che i Templari tennero conto della curvatura terrestre nella riproduzione della mappa stellare sul suolo di Francia. GLOSSARIETTO (fornisce il significato, anche illustrato, dei termini tecnici che si incontrano nel testo. Sul web si trovano glossari ben più completi; a voi il piacere della ricerca) Arco rampante Elemento architettonico asimmetrico utilizzato per contenere e scaricare al suolo spinte laterali delle parti superiori dell'edificio (archi, volte, coperture), frazionando gradualmente le spinte orizzontali fino ad annullarle. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 23 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Carena (volta a) Copertura ribassata caratterizzata dalla presenza di molte costolature non aventi più una funzione statica di convogliamento e scarico delle spinte come avviene invece nelle volte a sesto acuto. Claristerio Il livello più alto della navata in una basilica romana o in una chiesa romanica o gotica. Il nome deriva dal chiarore della luce che, attraverso le aperture, illumina l'interno dell'edificio. Contrafforte Sostegno, a sezione quadrangolare, collocato in determinati punti della muratura di un edificio con funzione di rinforzo e di controspinta. Coro Spazio riservato ai cantori nella chiesa e collocato davanti all’altare principale. Solitamente è sopraelevato di qualche gradino e talvolta è delimitato da un recinto. Costolone (anche nervatura) Elemento architettonico tipico dell'architettura romanica e gotica costituente la struttura di una volta o di una cupola, di cui suddivide la superficie, convogliando le spinte ai pilastri di sostegno contribuendo a formare i pilastri a fascio della campata. Guglia Elemento architettonico decorativo a forma conica o piramidale, alta e sottile, usata come ornamento nelle coperture delle chiese, campanili, torri, etc. Labirinto Il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l'uscita Lunetta Lo spazio compreso tra l'architrave di una porta e un arco sovrastante (solitamente a tutto sesto). Matroneo Loggiato interno che corre al di sopra delle navate minori nelle basiliche paleocristiane in origine riservato alle donne. Nelle chiese medievali i matronei persero la funzione di accoglienza e divennero esclusivamente elementi architettonici, posti sopra le navate laterali con la funzione strutturale di contenere la spinta della navata centrale. Navata Ciascuno degli spazi in cui risulta diviso un organismo architettonico la cui copertura gravi, oltre che sui muri perimetrali, anche su strutture intermedie costituite da pilastri o colonne. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 24 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Ogiva (volta a) Sinonimo di volta a sesto acuto. Piedritto Sostegno verticale (colonna o pilastro) su cui si appoggia un arco. Se si tratta del piedritto di una porta o di una finestra, si usa il termine stipite. Pilastro (polistilo) Elemento strutturale a sezione complessa, spesso polilobata, utilizzato frequentemente nell'architettura gotica. E’ formato da un insieme di colonnette alcune delle quali proseguono senza soluzione di continuità fino al soffitto, raccordandosi con i costoloni degli archi trasversali delle volte a crociera. Pinnacolo Coronamento di un pilastro o contrafforte, solitamente con funzione strutturale (anche se nel tempo è andato perdendola), in quanto il suo carico contribuisce a deviare verso il basso le spinte orizzontali provocate dall'appoggio di un arco o di una volta. Portale strombato (vedi Strombo / Strombatura) Rosone Elemento decorativo a forma di finestrone circolare presente nelle facciate delle chiese di stile romanico e gotico. Il rosone è presente sull'asse della navata principale, talvolta anche di quelle secondarie, o in corrispondenza di cappelle o bracci trasversali, e quasi costantemente suddiviso da colonnine disposte radialmente, a partire da un nucleo centrale e raccordate da archetti. Sesto (dell’arco o della volta) Curvatura dell’arco (o della volta). Si hanno archi (o volte): a tutto sesto (semicircolare); a sesto acuto (freccia maggiore di l/2); a sesto ribassato (freccia minore di l/2). Strombo / Strombatura Svasatura del muro in corrispondenza delle aperture di porte e finestre. Torre (di facciata/di crociera) Elemento costruttivo posizionato sul fronte o all’intersezione della navata principale con il transetto che caratterizza fortemente le costruzioni religiose del periodo medioevale e gotico. Transetto Negli edifici di culto cristiani corrisponde a un corpo architettonico che interseca perpendicolarmente all'altezza del presbiterio la navata centrale o tutte le navate. Ha in genere la stessa altezza della navata centrale e può essere diviso, a sua volta, in più navate. In talune costruzioni gotiche possono essere anche due e assumere posizioni differenti da quella consueta. ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 25 I.T.G. “BACAREDDA” - CAGLIARI A. S. 2010-2011 – CORSO DI DISEGNO E PROGETTAZIONE ______________________________________________________________________________________________ Triforio Stretto passaggio di servizio, inserito nel muro sotto le finestre del cleristorio e sopra l'ampia galleria che sovrasta le navate laterali. Vela La muratura realizzata in pietra da taglio che riempie gli spazi tra i costoloni. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Carlo Amerio – Pio Luigi Brusasco, Tecnologia delle costruzioni e progettazione edilizia, Storia della costruzione; SEI, 2005 Giovanni Klaus Koenig – Fabrizio Brunetti, Corso di Tecnologia delle costruzioni, Storia dei materiali – L’architettura dalle origini al XVIII secolo; Le Monnier, 2003 Gian Luigi Rinaldi, Disegno e progettazione – Storia dell’architettura, dell’urbanistica e dei materiali da costruzione, MassonScuola; 1966 Leonardo Benevolo, Storia della città; Editori Laterza, 1975 Werner Müller – Gunter Vogel, Atlante di Architettura; Hoepli Editore, 1992 Jaques Le Goff, Il Basso Medioevo; Feltrinelli Editore, 1967 Cesare Marchi, Grandi peccatori Grandi cattedrali; RCS Rizzoli Libri S.p.A., 1987 Rolf Toman (a cura di) L’arte gotica – Architettura, Scultura, Pittura; Könemann Editore, 2000 ___________________________________________________________________________________________ ARCHITETTURA GOTICA / Prof. Emilio Loriga 26